30 MARZO 2011 • ANNO 21 • N° 13 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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Editore Publi Grafica Presse AG Direttore responsabile Massimo Pillera Caporedattrice Isabella La Rocca isabella.larocca@lapagina.ch Pubblicità 043-322 17 10 inserate@lapagina.ch Redazione e collaboratori Leonardo Caruso, Gerardo Passannante, Carlo Matriciani, Eliana Panchieri, Bruno Indelicato, Alberto Knag, Donato Sperduto, Angelo Ferrara, Claudio Diaz, Enza Miele, Mariangela Basile, Leoluca Criscione, Gianni Farina, Carmelo Vaccaro Segreteria e abbonamenti Manuela Diaz segreteria@lapagina.ch Tel. 043 322 17 17 Agenzie pubblicitarie Publicitas,Publimag, GetMore Fotografia Orlando Zanolla, Gianni Polverino, Foto Parisi Agenzie stampa estere ansa, adnkronos, 9colonne, inform, asca, aise Tipografia NZZ PRINT Zürcherstr. 39 8952 Schlieren Abbonamento annuo
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Tra passato e futuro
Impressionante la somiglianza con un mio vecchio avo di cui conservo gelosamente una fotografia ingiallita: il corpo asciutto, filiforme; la barbetta curata; la fronte ampia, liberata dai capelli, religiosamente pettinati all’indietro; lo sguardo severo, freddo, indagatore. Una delle figure tutelari dell’Italia contemporanea.
L'eccidio delle Fosse Ardeatine Per il Presidente Napolitano la cerimonia di commemorazione è “parte integrante delle celebrazioni del centocinquantesimo” Il presidente Napolitano che ha presenziato alla cerimonia in ricordo delle 335 vittime dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine ha rilevato che “nei 150 anni dell’Unità d’Italia ci sono stati anche gli anni terribili della seconda guerra mondiale con questa vicenda che è forse la più emblematica della ferocia che assunse la presenza nazista in Italia”. Napolitano ha, nell’occasione, risposto anche alla domanda di un giornalista sul consenso politico che si è creato in Italia sull’intervento in Libia. “Nel Parlamento si è espressa, pur nella diversità di posizioni, una convergenza fondamentale che significa comprensione della necessità che un paese come il nostro non restasse indifferente alla repressione di un moto di libertà e di giustizia sociale come quello che era scoppiato anche in Libia dopo che in Tunisia e in Egitto”. “In occasione della cerimonia di commemorazione del 67° anniversario dell’eccidio delle Fosse
Ardeatine - ha sottolineato invece il presidente del Senato, Renato Schifani - rivolgo un pensiero commosso in ricordo delle vittime di quella atroce rappresaglia. (...) Rendere onore alla memoria dei martiri di una tra le più sanguinarie stragi naziste compiute nel nostro Paese, è occasione per riflettere sulle fondamentali tematiche del rispetto reciproco e della pacifica convivenza. Il ricordo di quei tragici avvenimenti deve aiutarci a preservare, con costanza e impegno, i valori di Libertà e Giustizia che sono alla base della nostra democrazia”. La “violenza deliberata dell’uomo sull’uomo” consumata il 24 marzo ‘44 alle Fosse Ardeatine è “effetto esecrabile della guerra e offesa gravissima a
Dio”. Il Papa fattosi “pellegrino” in questo “sacrario caro a tutti gli italiani” vuole riaffermare che esiste la “possibilità di un futuro diverso, liberato dall’odio e dalla vendetta, un futuro di libertà e di fraternità, per Roma, l’Italia, l’Europa e il mondo”. Questo, invece, il messaggio che Benedetto XVI, invitato in quest’anno “in cui ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia” dai parenti delle vittime dell’eccidio nazista, ha lasciato prima di congedarsi dal mausoleo di via Ardeatina dove giacciono i resti di 335 uomini dai 14 ai 75 anni, militari e civili, poveri e ricchi, partigiani e passanti rastrellati per strada (tra loro 76 di religione ebraica) uccisi dai nazisti per rappresaglia all’attentato gappista in cui erano morti 33 soldati tedeschi. “Sono venuto per pregare e rinnovare la memoria - ha dichiarato - questo luogo dimostra che essere fratelli non è scontato e la risposta più vera è prendersi per mano proprio come fratelli”.
Garibaldi: e fu subito amore. E poi...Giuseppe Mazzini Mazzini, il patriota nato a Genova, passa l’essenziale della sua vita in esilio, in Francia, dal 1831 al 1833, ove fonda la giovine Italia, il primo e più importante movimento patriottico e democratico italiano, in Svizzera e a Londra. Mazzini appartiene alla prima epoca del risorgimento italiano. Epoca che trova la consacrazione e il suo canto del cigno nell’epopea della Repubblica romana del 1849, di cui il grande Giuseppe è l’indiscusso primo triunviro, il combattente, il patriota dell’utopia impegnato a difendere, contro il vento reazionario della storia, l’idea di una Italia repubblicana e unificata dalle alpi alla Sicilia. Un cospiratore democratico che sacrifica la gioventù sull’altare di una presunta, inarrivabile chimera. La storiografia moderna ha in parte cancellato tale aspetto per me importante, in realtà, la pre-
messa di ciò che fu: un pensatore di statura europea, riconosciuto dai contemporanei come un gigante del dibattito sulla democrazia. Contro i liberali conservatori, i socialisti, i comunisti di allora, Mazzini difende una visione etica della Repubblica, conciliando il meglio del liberismo e del socialismo per il trionfo della democrazia. Nell’impegno per il progresso civile dei popoli, rifiuta le scorciatoie della via rivoluzionaria al profitto di soluzioni riformiste e interclassiste. Dopo aver fondato nel 1834, a Berna, la giovine Europa, si batte per il protagonismo volontario dei popoli europei. Non l’Europa antidemocratica degli Stati nei disegni di Cavour e Napoleone III, ma quella dei popoli che lottano per la loro liberazione. Giuseppe Mazzini muore a Pisa nel 1872. L’Italia è unità ma non è
quella che aveva sognato. Saluta il mondo sotto il falso nome di George Brown come un’ultima forma di protesta. Ai suoi occhi di democratico un nuovo Stato si fonda sul presupposto di un patto nazionale sancito da una costituente eletta a suffragio universale e non attraverso l’annessione plebiscitaria di poche elite. Un’Italia che guarda al mondo indicando ai popoli la via dell’emancipazione e della democrazia. Toccherà poi alla resistenza liberare l’Italia dal totalitarismo fascista, battersi per i valori che lui aveva indicato: una Italia costruita con il protagonismo del suo popolo, solidale, libera e unita. Mazzini, uno sconfitto del suo tempo, il gigante a cui la storia ha poi concesso l’alloro dell’eternità. gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
30 marzo 2011 • la Pagina
A proposito di clandestini, profughi e povertà Sui flussi di clandestini e profughi provenienti dai Paesi del Nord Africa in seguito agli sconvolgimenti in Tunisia e in Egitto e alla guerra in Libia, il dibattito in Italia, per dirla con Ennio Flaiano, sta rivelando “poche idee, ma confuse”. C’è chi dice, come D’Alema che ogni volta che ha gestito qualcosa ha fallito, che bisogna accoglierli tutti; chi, come fa Bossi tanto sbrigativamente da sembrare un frequentatore da bar sport, che bisogna rispedirli tutti nei loro Paesi, senza nessun indennizzo; chi, come Casini, che bisogna accogliere i profughi e rispedire chi proviene dall’Egitto e dalla Tunisia perché in questi Paesi non c’è più la dittatura e dunque, visto che hanno lottato per la democrazia, non avrebbero motivo per fuggire. Come se non esistesse la povertà. Il ministro degli Esteri Frattini e quello degl’Interni, Maroni, hanno precisato che
l’Italia ha chiesto all’Ue di farsi carico del problema degli immigrati e che l’eventuale indennizzo di 1700 euro ad ogni immigrato che accetti di rientrare nel suo Paese sarebbe a carico dell’Unione Europea, ma non è così che si affronta un problema delicato e complesso. Accogliere un immigrato non è uno slogan, è una cosa seria, significa garantirgli un lavoro e uno stipendio, solo in questo modo gli si garantisce una casa e una dignità. Viste le proporzioni dei flussi, o si è in grado di garantire ciò o le porte aperte non solo non sono una soluzione, ma aggravano le cose, perché per migliaia di persone senza lavoro la via più semplice sarebbe la criminalità, con tutto quel che ne consegue in termini di lacerazioni umane e sociali. D’altra parte, l’Ue, sollecitata da Maroni, ha risposto che nessun Paese è disposto ad accogliere gli immigrati. Stando così la situazione, la tanto sbandierata solidarietà umana diventa solo una parola vuota. Quello dell’indennizzo, poi,
appare un provvedimento non solo tappabuchi, ma anche pericoloso, perché potrebbe solo far aumentare il mercato dei flussi se non altro allo scopo di ricevere l’indennizzo e l’Italia potrebbe diventare il bancomat per centinaia di migliaia di profughi e clandestini, senza contare il proliferare delle organizzazioni criminali per organizzare i viaggi. Ed allora? L’unica idea sensata l’ha formulata Tremonti, ma per essere realizzata ci vorrebbe l’accordo e la determinazione di tutti i Paesi più industrializzati del mondo e di tutti i membri dell’Ue. Tremonti ha strutturato la sua proposta in tre punti. Il primo è che coi problemi che ha, l’Unione non è in grado di accogliere clandestini e profughi, quindi come misura tampone va bene concedere l’indennizzo, ma solo a quelli che già sono arrivati in Italia; il secondo è che l’Unione non solo deve mettere in atto dei blocchi navali per impedire nuovi flussi, ma deve, con una specie di piano Marshall, aiutare i Paesi del Nord Africa, specialmente tramite
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le organizzazioni di volontariato, a crescere economicamente e culturalmente; il terzo – la novità – è che tutto questo sforzo economico ed umanitario si possa fare – solo che lo si voglia davvero – destinando allo scopo un prelievo dall’Iva. In poche parole, con pochi spiccioli da parte dei cittadini di tutti i Paesi si creerebbe una massa finanziaria utile a far decollare, con il lavoro, la formazione e lo sviluppo, l’economia dei Paesi poveri. Senza gravare, se non di poco, sui bilanci dello Stato e dei cittadini. La proposta sembra seria, razionale e fattibile. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura La Iervolino dice Sì a clandestini e profughi… …loro: “Rimandateci in Africa, ma a Napoli no”!
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politica la Pagina • 30 marzo 2011
Il governo accelera sulla giustizia Moratoria di un anno sul nucleare e accordi con la Tunisia per frenare i flussi Molta carne al fuoco – e anche molte polemiche – nella politica della settimana scorsa, iniziata con la nomina di due nuovi ministri: Saverio Romano all’Agricoltura al posto di Galan, e quest’ultimo ai Beni culturali, al posto di Sandro Bondi, dimissionario. La nomina di Romano è stata accolta dal presidente della Repubblica con “disagio” in quanto il neo ministro, per il quale il pm di Palermo ha chiesto l’archiviazione perché in anni di indagini non ha trovato nulla, ancora non è stato prosciolto dal giudice competente, il gip, il quale potrà anche ordinare un supplemento d’indagine. Come si vede, la politica è decisa dalla volontà dei magistrati. Dal canto suo, Saverio Romano, con una nota, ha fatto presente che lui non è “imputato” di nulla e ciò ha costretto il presidente della Repubblica a precisare che lui non aveva mai detto nulla di simile. Da registrare la visita dei ministri Maroni e Frattini a Tunisi, dove hanno incontrato il premier e il ministro degli Esteri del nuovo governo, con all’ordine del giorno il blocco del flusso degli immigrati verso
il nostro Paese. L’Italia tenta di raggiungere con le autorità tunisine ciò che aveva fatto con Gheddafi, e cioè un pattugliamento congiunto delle coste, la fornitura di mezzi ed apparecchi adeguati al controllo (motovedette, radar, eccetera) e un contributo di 1.700 euro al profugo che ritorna, più una riorganizzazione del settore turistico in Tunisia per creare lavoro e rilanciare l’economia sconvolta da mesi di scontri. L’accordo è ancora da verificare e da perfezionare. Ma è ancora una volta sulla giustizia che avviene lo scontro. Dapprima è la prescrizione breve ad essere approvata dalla Commissione Giustizia della Camera. Cos’è? Nel disegno generale di diminuire i tempi dei processi quello della prescrizione più breve – se entro un certo periodo ragionevole non si riesce a celebrarlo – è una delle soluzioni proposte. Ovviamente, da una parte il governo dice che l’accelerazione dei processi è una norma di civiltà, dall’altra le opposizioni dicono che si tratta di norme ad personam a favore del premier. Da questa polemica non se ne uscirà mai. D’altra parte, l’Eu-
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ropa sta facendo pagare multe salate all’Italia a causa della lunghezza dei processi, ma l’opposizione, pur di bloccare e denigrare l’attività del governo, rispolvera sempre lo stesso argomento, come è accaduto puntualmente con il voto favorevole ad un emendamento del leghista Gianluca Pini al disegno di legge comunitario. Pini ha introdotto in un ddl ordinario la responsabilità civile dei magistrati, non solo per “dolo o colpa grave” ma anche per ogni “manifesta violazione del diritto”. In pratica, il magistrato è equiparato ad un qualsiasi altro professionista che se sbaglia è chiamato a pagare di persona, mentre ora non paga mai o, se viene riconosciuto colpevole, al suo posto paga lo Stato. Quella della responsabilità civile è avversata dall’Associazione Nazionale dei Magistrati perché l’indipendenza e la libertà dei magistrati stessi sarebbe intaccata, però i tanti casi di arresti immotivati, di condanne di innocenti, di abusi, fanno sì che sia necessario un riequilibrio dei poteri, mentre adesso l’unico potere assoluto è proprio quello dei magistrati. Illuminante è l’ultimo caso di cronaca giudiziaria, quello che vede indagato il procuratore capo di Santa Maria Capua
Vetere, colui che nel 2007 indagò l’ex ministro della Giustizia del governo Prodi, Clemente Mastella, e invece non aveva nessun diritto di farlo, al di là del merito delle accuse che comunque sono state archiviate. È lo stesso che emise il provvedimento di “divieto di entrare nel territorio campano” nei confronti della moglie di Mastella, allora presidente del Consiglio regionale di quella regione. Terzo punto della questione giustizia: la giunta per le autorizzazioni della Camera ha ritenuto con 11 voti a favore e 10 contro che sul caso Ruby sia competente il Tribunale dei ministri e che la Camera debba sollevare un conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale nei confronti del tribunale di Milano. Infine, il Consiglio dei ministri ha compiuto un atto importante in materia di discussione sul nucleare in Italia, decidendo per legge una moratoria di un anno. Ciò significa che ogni attività è sospesa e che prima di riprendere l’argomento è necessaria una riflessione pacata, approfondita e condivisa. La pausa di riflessione è legata anche ai tempi e alle decisioni che saranno prese dalla Comunità Europea. ✗politica@lapagina.ch
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politica
30 marzo 2011 • la Pagina
Deblace della Merkel, volano i Verdi Perso il land storico di Baden-Wuerttemberg, ruolo chiave nucleare Clamorosa duplice disfatta di Angela Merkel e del suo vice Guido Westerwelle in Germania. La Cdu della cancelliera tedesca Angela Merkel ha perso uno dei suoi Land più importanti, il BadenWuerttemberg (Sud), dove governava da circa 60 anni, e la sua alleata nella coalizione federale - la Fdp - è uscita dal Parlamento della RenaniaPalatinato (sudovest). Spinti dalla protesta contro l'energia nucleare, i Verdi si sono aggiudicati le elezioni in entrambe le regioni - dove formeranno alleanze con la Spd e per la leader conservatrice il futuro diventa adesso molto più incerto e difficile. Nel Baden-
Wurttemberg, da sempre simbolo del centrodestra, probabilmente il prossimo governatore sarà il leader locale dei Verdi, Winfried Kretschmann. Sarebbe la prima volta che un ecologista guida uno dei 16 Stati della federazione. La Merkel, secondo alcuni osservatori, non può che prendersela con sé stessa per questa debacle, in gran parte legata alla sua controversa politica sul nucleare, ma anche alle recenti decisioni sulla Libia. Da una parte, c'é l'astensione della coalizione al voto del Consiglio di sicurezza Onu sull'intervento militare contro il dittatore Muammar Gheddafi; dall'altra, c'é la clamorosa rapi-
da marcia indietro sull'energia atomica. Entrambe le decisioni, secondo l'opposizione, sono state prese per moti di "convenienza elettorale". È stata proprio la protesta contro il nucleare a contribuire di più al successo dei Verdi, che si sono aggiudicati il 25% delle preferenze. “È stato un voto sul futuro del nucleare - ha commentato a caldo la Merkel -. Abbiamo capito”. E poi: “Per noi Liberali questa è una serata difficile. Abbiamo perso queste elezioni”. Anche secondo il leader della Spd, Sigmar Gabriel, con queste elezioni “è stata presa la decisione definitiva sulla
fine dell'energia nucleare in Germania”. Una conclusione, questa, che forse la Merkel ha tratto troppo tardi. Dopo mille incertezze ed esitazioni di fronte al disastro di Fukushima, infatti, la cancelliera ha auspicato solo in quest'ultima settimana un'uscita dal nucleare il prima possibile. Ma la marcia indietro non è servita a salvare la Cdu dal baratro nel Baden-Wuerttemberg. Anzi, molti commentatori sono convinti che ha solo aumentato la crisi di credibilità della leader. Tanto che centinaia di migliaia di tedeschi sono scesi in piazza per chiedere l'abbandono immediato di questa forma di energia.
esteri la Pagina • 30 marzo 2011
La guerra in Libia e l'inganno di Sarkozy Si moltiplicano i tentativi per una soluzione diplomatica
Nella settimana in corso è prevista una conferenza internazionale a Londra dei cinque Paesi che sono coinvolti nell’applicazione della risoluzione Onu sulla no fly zone. Non sappiamo se prenderà corpo la proposta italiana di una conferenza a Napoli che dovrebbe essere allargata, nelle intenzioni di Frattini, alla Lega Araba e all’Unione Africana, però è evidente che la guerra in Libia stia diventando sempre più un grosso incubo che molti sperano finisca presto. La risoluzione Onu prevedeva la no fly zone, vale a dire che se gli aerei di Gheddafi si fossero alzati in volo per bombardare i manifestanti, gli aerei alleati li avrebbero attaccati. Invece, la Francia ha attaccato e continua a farlo preventivamente, trasformando un’azione di vigilanza armata in una guer-
ra, la quale appare sempre di più essere il frutto di un calcolo e di una trappola studiata dai francesi. Foto e ricostruzioni giornalistiche hanno mostrato che Parigi ha rifornito di armi gli insorti molto prima addirittura che avvenissero le manifestazioni di piazza. Lo provano ex agenti di Gheddafi divenuti suoi nemici, a contatto con il presidente Sarkozy. Lo stesso ex ministro della Giustizia e il capo del Consiglio nazionale provvisorio di Bengasi erano massacratori e fedelissimi di Gheddafi, poi passati dalla parte della rivolta che avevano organizzato. Il presidente francese, in basso coi sondaggi e a un anno circa dalle elezioni, aveva preparato tutto per rilanciare la sua immagine di nuovo Napoleone Bonaparte (ogni presidente francese si sente un Napoleone in pectore, ma Sarkozy pare li superi tutti) e per entrare in Libia da liberatore. Se è così, e che sia così lo hanno capito tutti, c’è da restare allibiti. Primo, perché il dopo Gheddafi rischia di far
Gesù di Nazaret dall'ingresso a Gerusalemme fino alla risurrezione
Joseph Ratzinger - pp 380 Il Gesù nel quale crediamo è anche il Gesù veramente esistito? In questo libro l'autore non intende solo cimentarsi nelle dispute teologiche relative ad una figura, quella di Gesù di Nazareth. Joseph Ratzinger-Benedetto XVI intende insieme adempiere al suo compito sacerdotale ed episcopale: con un linguaggio accessibile prende per mano tutti - credenti e non - per accompagnare all'incontro con un uomo in carne ed ossa che è più di un uomo, e la cui tomba trovata vuota, oggi come ieri, è un evento che può ragionevolmente soddisfare le speranze più vere di ognuno di noi.
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rimpiangere Gheddafi stesso, secondo, perché la Comunità Internazionale è stata ingannata e nell’inganno sono caduti tutti, l’Italia compresa, dal presidente della Repubblica che in ogni città andava dicendo che bisognava intervenire sotto l’egida dell’Onu per fermare i massacri, alle opposizioni e al governo, riluttante fin dall’inizio, specie il premier, ma che è stato trascinato nell’intervento dal vortice della retorica dei diritti umani calpestati, come se questo avvenisse solo in Libia. L’Italia, poi, capito l’inganno, ha rifiutato di sparare e continuerà a non farlo, ma i danni sono stati comunque fatti. L’attivismo di Sarkozy ha presupposto una mano da parte di un’informazione partigiana. Questo compito se lo è assunto la tv Al Jazeera, che appena qualche giorno dopo la rivolta, ha parlato di massacri per 10 mila morti. Il che ha spinto l’opinione pubblica internazionale ad accelerare la reazione dell’Onu. Così, Sarkozy, appena ha avuto la copertura della Comunità Internazionale, è intervenuto militarmente due ore dopo il vertice di Parigi, quando gli altri capi di Stato e di governo non erano ancora rientrati nelle loro sedi. Oggi, questa ricostruzione è acquisita, anche se nessuno lo confesserà mai per non ammettere lo sbaglio. All’indomani dei raid, a denunciare che si era andati oltre era stata la Lega Araba per prima, poi è stata l’Unione Africana a riaffermarlo con forza. La Norvegia si è ritirata, l’Italia ha preteso che a guidare le operazioni fosse la Nato, per neutralizzare il protagonismo
dei francesi, riuscendoci anche per l’appoggio della Turchia e ottenendo il comando navale, ma chiedendo che l’Europa partecipi al controllo marittimo per bloccare i flussi di clandestini e di profughi. E gli Usa di Obama? Dopo essere stato un sostenitore della risposta di forza, assecondando il presidente francese, anche Obama si è accorto di essere stato ingannato dalla Francia e si è ricordato che il Premio Nobel per la pace in carica è ancora lui, ed allora da una parte cerca una giustificazione all’intervento, dall’altra ne vuole uscire al più presto. La giustificazione all’intervento è alquanto debole. Dice Obama che “abbiamo evitato un massacro”, ma non è vero. Oggi, gli insorti dicono che ci sono stati 8 mila morti. Qui i conti non tornano: se tre settimane fa erano 10 mila come fanno ad essere oggi 8 mila? Se è valida questa cifra oggi, deve essere per forza falsa quella di tre settimane fa (e abbiamo detto perché). Dunque, ci rendiamo conto che era estremamente difficile per i vincoli internazionali, ma l’Italia avrebbe dovuto dire all’Onu: lasciate che in Libia se la vedano da soli, noi non diamo nessuna base. Non averlo fatto significa che prima dalla Libia ricevevamo petrolio, gas, lavoro per le nostre imprese e per i nostri tecnici ed operai ed ora, comunque vada a finire, dovremo fare i conti con quanto avremo in meno rispetto a prima. L’unica cosa che avremo in più saranno i barconi carichi di clandestini e profughi. Bel capolavoro. ✗esteri@lapagina.ch
esteri
30 marzo 2011 • la Pagina
Emergenza Fukushima tra errori e paura A più di due settimane dal sisma, le radiazioni aumentano, tanto che i tecnici sono stati allontanati; intanto a Sendai si registra un'altra scossa Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, si scusa per gli errori nella stima di concentrazione di sostanze radioattive nel reattore n.2. Aveva reso noto che erano pari a 10 milioni di volte i valori soliti: sono, invece, rivisti a 1.000 millisievert/ora, pari a 100 mila volte, un livello comunque pericoloso e tale da giustificare l’evacuazione dei circa 500 tecnici al lavoro per raffreddare gli impianti danneggiati dal terremoto e dallo tsnumani dell’11 marzo. La Tepco si scusa e ammette l’errore della sua stima in una conferenza stampa d’urgenza dopo che il fattore “10 milioni’’ aveva fatto il giro del mondo. La compagnia, alle prese con l’ennesimo infortunio, ha precisato che i “1.000 millisievert/ora misurati nel piano sotto le turbine del reattore n.2 costituiscono un dato accurato’’. Per intendere la pericolosità dei numeri, un’esposizione a 1.000 millisievert/ ora potrebbe portare una diminuzione del numero di linfociti - un tipo di globuli bianchi - in appena 30 minuti: la metà dei soggetti irradiati potrebbe morire entro i 30 giorni dopo un’esposizione di quattro ore. L’emergenza contaminazione dunque si fa sempre più acuta, mentre i tentativi di
messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia delle radiazioni stesse. A rafforzare le preoccupazioni giungono le parole del capo della Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo il quale la crisi all’impianto giapponese potrebbe durare ancora settimane, se non addirittura mesi. “Siamo ancora lontani dalla fine dell’incidente”, ha affermato Yukiya Amano che ha anche spiegato che le autorità nipponiche non sanno ancora con certezza se i noccioli dei reattori e il combustibile nucleare esausto sono ricoperti dall’acqua necessaria al loro raffreddamento. I tecnici hanno inoltre riscontrato alti tassi di radioattività in mare, di fronte alla centrale nucleare giapponese di Fukushima; sembra che il valore sia di circa di 1.850 volte superiore ai livelli, il che fa temere che uno o più reattori non abbia più una tenuta stagna. Amano ha detto di vedere “segni positivi” nel parziale ristabilimento dell’energia elettrica della centrale, ma ha auspicato “più sforzi per porre fine all’incidente”. Il Giappone si prepara ad una stretta regolamentare sul nucleare che porterà, con ogni
probabilità, anche a pesanti sanzioni contro la Tepco, la società di gestione della travagliata centrale di Fukushima, i cui problemi causati dal sisma/ tsunami dell’11 marzo sono lontani dall’essere risolti. “La priorità è ora risolvere l’emergenza di Fukushima, poi si dovrà fare una revisione ad ampio raggio sul nucleare”, ha spiegato una fonte del governo nipponico. Il riferimento, in particolare, è al ruolo e ai poteri dell’Authority sul nucleare e ai suoi rapporti con gli operatori del settore, tra cui, vista l’attuale sovraesposizione, la Tepco. Nel mirino il comportamento e le misure non sempre chiare e appropriati messe in campo dalla prima utility del Sol Levante. Anzi proprio con la compagnia, ha ammesso la fonte, “ci sono state delle incomprensioni”, lasciando intendere riferimenti anche ai gravi precedenti del 2002 e del 2007, costati l’azzeramento dei vertici e, in alcuni casi, il carcere per la manipolazione dei dati sulle verifiche degli impianti. Si fa dunque strada l’ipotesi di duri provvedimen-
ti sanzionatori. Il dramma di Fukushima ha indotto il movimento antinuclearista giapponese alla mobilitazione. Centinaia di persone sono scese in piazza domenica scorsa a Nagoya, nel centro del Paese, e a Tokyo per chiedere l’abbandono delle centrali nucleari. In una nazione dove i cortei di questo tipo sono sempre stati rari e poco partecipati, almeno 300 manifestanti si sono riuniti rispondendo all’invito di studenti preoccupati dalla situazione. “Non vogliamo un’altra Fukushima”, hanno scandito i dimostranti chiedendo la chiusura della centrale di Hamaoka situata a 120 chilometri da Nagoya, sulla costa sud dell’isola di Honshu, e pure a rischio sisma. A Tokyo circa 300 persone hanno sfilato nel quartiere chic di Ginza scandendo slogan come “Non abbiamo bisogno del nucleare”. Intanto un altro sisma ha colpito la città di Sendai, già duramente provata dal sisma dell’11 marzo scorso.
ecap la Pagina • 30 MARZO 2011
Celebrato a Ginevra l’evento finale del progetto EFIS
Il console Alberto Colella consegna l'attestato ad una corsista del progetto EFIS
Giovedì 24 marzo 2011 nella sala polivalente della scuola elementare di Chêne Bougeries a Ginevra si è svolto l’evento finale del progetto “EFIS: Service de formation pour l’Employabilité Féminin des Italiennes en Suisse”. Il progetto è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli interventi a favore di Italiani non residenti in Paesi non appartenenti all’UE ed è stato realizzato dalla Fondazione ECAP nella circoscrizione consolare di Ginevra. Nell’ambito dell’evento finale, a cui sono intervenuti Guglielmo Bozzolini, Direttore della Fondazione ECAP, il console Alber-
CONCORSO
GIOVANI GIORNALISTI AL LAVORO 2011 Rivolto a tutti i ragazzi (8-14 anni) della Circoscrizione Consolare di Zurigo Il concorso prevede tre diverse categorizzazioni tematiche: Persone; Territorio; Attività. Per quanto riguarda le categorizzazioni tematiche si offre quest’anno la possibilità ai partecipanti di inviare anche lavori che facciano riferimento alla Storia d’Italia ed in particolare al processo risorgimentale. Nel caso si volesse trattare questo argomento, qui di seguito qualche indicazione relativa al prodotto finale che potrebbe essere utile allo sviluppo didattico del tema da trattare. Esempi - Persone: interviste impossibili (intervista ai protagonisti del Risorgimento: Mazzini, Garibaldi, Cavour o semplicemente ad uno spettatore del tempo); Territorio: reportage di un immaginario giornalista al seguito dell’impresa dei Mille. Attività: Il lavoro del contadino nel diciannovesimo secolo (strumenti di lavoro). In relazione ad ogni diversa categoria, i partecipanti dovranno presentare un prodotto finale: racconto/descrizione/articolo giornalistico/intervista/fotografia, collage, presentazione pdf, etc.. I lavori vanno presentati, entro il 31 maggio, a: Prof.ssa M.A.Le Foche, Lettrice di Italiano presso l’Università di Zurigo, Plattenstr. 18, 8032 Zurigo. INFO: <alefoche@rom.uzh.ch>
Ricchi premi ai vincitori
to Colella, Marianna Valle e Fabio Franceschini della CCIS di Ginevra, Giuliana Tedesco e Andrea Leoni, coordinatori del progetto, sono stati discussi i risultati del progetto e consegnati gli attestati di fine corso alle partecipanti. L’evento finale ha costituito un’importante occasione di incontro e di scambio e ha chiuso ufficialmente le attività formative. La formale conclusione del progetto è stata seguita da un aperitivo, in cui il clima piacevole e l’atmosfera rilassata delle circa quaranta persone presenti dimostrava il buon lavoro svolto e quanto gli italiani e italiane all’estero abbiano necessità di proposte progettuali che rispondano alle proprie necessità formative. Il progetto EFIS ha incontrato sin da subito interesse da parte delle destinatarie dell’intervento. Trenta donne hanno partecipato attivamente a un lungo percorso formativo a sostegno dell’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro locale, che le ha viste impegnate per ben nove mesi. Accanto all’acquisizione e approfondimento di competenze informatiche e linguistiche, le donne hanno affrontato moduli inerenti il project management, la conoscenza delle dinamiche occupazionali e del mercato del lavoro locale, l’istruzione nell’uso del telelavoro e la creazione, gestione e marketing d’impresa. Il buonumore delle partecipanti e il livello di partecipazione alle attività corsuali permettono di fare un bilancio positivo dell’esperienza maturata nell’ambito di EFIS, con l’auspicio che gli interventi a favore degli italiani all’estero possano avere una continuità nel tempo. Foto Carmelo Vaccaro
Da sin: Andrea Leoni, il console Alberto Colella, Marianna Valle, Giuliana Tedesco e Guglielmo Bozzolini
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30 MARZO 2011 • LA PAGINA
Wenn der letzte Vorhang fällt Abschied einer Filmdiva Elizabeth Taylor ist tot. Eine der schönsten Grazien der Filmgeschichte schied am 23. März um 01.30 Uhr dahin. Umgeben von ihren Kindern starb sie an den Folgen von Herzversagen. Ganz unerwartet kam es nicht. Taylor hatte seit Jahren Gesundheitsprobleme und war die letzten Monate mehrfach im Spital. Die Ärzte haben ihre Kinder schon vorher gewarnt, dass es mit ihr bald zu Ende gehen könnte. Liz war eine der grössten Hollywood – Diven aller Zeiten. Sie erlebte viele Höhen aber auch viele Tiefen in ihrem ereignisreichen Leben. Zweimal erhielt sie den Oscar als beste Hauptdarstellerin. Filme wie „ Die Katze auf dem heissen Blechdach“ oder „Cleopatra“ machten aus ihr eine Kino – Ikone. Zwei Millionen Gage verdiente Taylor an der Seite von Richard Burton 1962 für "Cleopatra" - zu dieser Zeit war dies sehr viel Geld. In den 70er Jahren wurde es für sie immer schwerer gute Filmangebote zu bekommen. Frauen ab 40 Jahren waren schon damals in Hollywood
nicht mehr sehr gefragt. Sie verfiel dem Alkohol und sorgte für Schlagzeilen aus ihrem exessiven Privatleben. Ihren schauspielerischen Niedergang und ihre torbulenten Liebesbeziehungen verkraftete sie nur schwer. Im Dezember 1983 ging Taylor für sieben Wochen in die Entzugstherapie im Betty Ford Center in Kalifornien.
nem Chalet. Gekauft hatte es Eddie Fisher, Taylors Ehemann Nummer 4. Eingezogen ist er allerding nie. Bei Dreharbeiten zum Film „Cleopatra“ verliebte sich Liz in ihren Filmpartner Richard Burton und verliess Eddie. Mit Burton gründete Taylor 1964 den Richard Burton Hemophilia Fund, eine Organisation, welche Geld Liza besuchten in Gstaad eine Privatschule, Adoptivtochter Maria verbrachte ihre Ferien dort. Auch Michael Jackson war gelegentlich zu Gast, wenn er sich von Operationen erholen wollte. Seit dem 1. September 2009 ist jedoch das Chalet Ariel offizieller Wohnsitz der Roche – Erbin Maja Hoffmann. Am Donnerstag wurde die Schauspielerin auf dem kalifornischen Prominentenfriedhof Forest Lawn beigesetzt. Sie genoss das Leben in vollen Zügen, ihre Legende wird niemals verblassen.
Tijana Nikolic
Sie hatte schwere Probleme mit Alkohol und später auch Medikamenten. Im Oktober 1988 suchte sie diese Klinik erneut stationär auf. Neben Liza Minnelli warTaylor der erste bekannte Star, der über diese Suchtprobleme sprach. Insgesamt war Liz achtmal verheiratet. Doch alle ihre Ehen scheiterten. Sie zog sich immer mehr in ihre Hollywood – Villa zurück. Doch ihre schönsten Tage verbrachte Liz Taylor im Berner Oberländer Skiort Gstaad. Seit 1959 lebte sie dort in ei-
für die Aufklärung dieser Krankheit auftrieb. Als 1981 die AIDS-Pandemie in den Vereinigten Staaten ausbrach, war Liz Taylor die erste Berühmtheit des Landes, die ihre Persönlichkeit nutzte, um die Öffentlichkeit aufmerksam zu machen. Vier Jahre später wurde sie Vorsitzende von Commitment of Life, einer der ersten grossen AIDSBenefiz-Veranstaltern. Ihre eigene “Elizabeth Taylor AIDS Foundation“ gründete sie 1991. Mit Richard hat sie das Haus eingeweiht. Ihre Kinder Michael, Christopher und
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30 marzo 2011
Nube radiattiva: nessun pericolo per gli esperti Per la popolazione Svizzera non esisterebbe nessun pericolo dovuto alla nube radioattiva di Fukushima. Nei giorni scorsi, infatti, il passaggio della nube è stato monitorato e dagli esami non risulta alcun aumento di radiattività nell’atmosfera. Aumentano i controlli anche nell’ambito dei generi alimentari importati dal Giappone. L’allarme pare, quindi, che sia stato superato. Nei giorni scorsi si era diffusa la preoccupante voce che sosteneva che la Svizzera avrebbe potuto essere raggiunta da una nube radioattiva proveniente dal Giappone. Il disastroso evento, però, è stato subito ridimensionato dai meteorologi secondo i quali le particelle radioattive sarebbero così poche che non ci sarebbe alcun rischio per la popolazione. Solitamente il servizio meteorologico analizza i dati raccolti nell’atmosfera dalle oltre 100 stazioni di rilevamento sparse in tutto il Paese, in particolare nei pressi delle centrali nucleari. Quando vengono rilevati valori che raggiungono un microsievert all’ora, viene automaticamente allertato il Centro nazionale d’allarme (CENAL). Secondo Christian Fuchs, responsabile dell’informazione presso il CENAL, vista la grande distanza che separa la Svizzera dal Giappone, le particelle radioattive si disperdono prima ancora di arrivare per cui non rappresentano alcun pericolo. Per questo motivo, è stato ritenuto non necessario ricorrere a particolari misure di protezione. Ovviamente oltre al contagio per vie aeree, si teme anche la contaminazione attraverso i generi alimentari. Per questo motivo, come si legge da una nota agenzia, la Svizzera
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rafforza le misure per impedire l’importazione di cibo contaminato - destinato sia a uomini che ad animali - dal Giappone. Oltre ad aver già adottato provvedimenti in materia mediante un rafforzamento dei controlli alle frontiere, la Confederazione pretenderà in futuro da Tokyo certificati di accompagnamento che provino la bontà dei prodotti, in particolare l’assenza di radioattività nelle merci. Le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore nei prossimi giorni.? Generi alimentari potranno essere immessi sul mercato elvetico dopo aver subito controlli in Giappone che attestino l’assenza di radioattività e se sono muniti di certificato, ha detto Sabina Helfer, portavoce dell’Ufficio federale della sanità (UFS), confermando una notizia del domenicale “Sonntag”. L’UFS sta al momento preparando le necessarie ordinanze in materia, ha aggiunto.
Le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore nei prossimi giorni. Agendo in questo modo, Berna si adatta ai provvedimenti già adottati dall’Ue, coi quali si invitano le autorità nipponiche a controllare la merce proveniente da 12 regioni toccate dal problema della radioattività. Le misure europee sono in vigore da ieri. Alcuni paesi hanno addirittura deciso un divieto di importazione. “Una misura simile da noi non è ancora all’ordine del giorno”, ha detto la portavoce. A suo parere, nella situazione attuale non è probabile l’importazione in Svizzera di generi alimentari contaminati. Dal giorno del disastro che ha letteralmente messo in ginocchio il Giappone, il problema del nucleare è riemerso violentemente in Svizzera proprio perché la Confederazione ospita 5 sedi nucleari. Per rassicurare la popolazione, il Governo ha subito messo in
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chiaro il fatto che in Svizzera vengono fatti controlli regolari: cinque stazioni al suolo - in Ticino, a Ginevra, a Friburgo, ad Aarau e sul Lago di Costanza - misurano lungo tutto l’arco dell’anno la radioattività. Le forze aeree dell’esercito, con velivoli muniti di filtri, partecipano alla raccolta dei dati sei volte all’anno o nel corso di eventi speciali. In particolare, sono oltre 100 stazioni di misurazione, disposte su tutto il territorio elvetico, che sorvegliano costantemente il tasso di radioattività nell’aria. Le misure vengono trasmesse ogni 10 minuti alla Centrale nazionale d’allarme (CENAL). La soglia di allarme è 1 microsievert/ora. In condizioni normali i valori sono compresi tra 0,08 e 0,26 microsievert/ora. Le differenze sono dovute alla configurazione geologica del suolo. I primi effetti sulla salute si hanno con un’ora di esposizione ad un livello compreso tra 0,1 e 0,5 sievert che causa una diminuzione temporanea dei globuli bianchi. Da 1 a 2 sievert si ha un avvelenamento radioattivo lieve, con nausea, vomito e depressione del sistema immunitario. Un’esposizione a 3 sievert porta ad un avvelenamento radioattivo grave e alla morte del 50% delle persone colpite entro 30 giorni. Sopra i 6 sievert la mortalità è pressoché certa in assenza di terapie drastiche come l’immediato trapianto di midollo osseo. Infine, lo scorso fine settimana sono rientrati i cittadini svizzeri che risiedevano in Giappone. Berna si assumerà il compito di coprire tutte le spese di viaggio del loro rientro avvenuto con voli Swiss su cui erano stati riservati dal DFAE tutti i posti disponibili di venerdì, sabato e domenica scorsi.
Svizzera 11
30 marzo 2011 • la Pagina
Bilaterali III incagliati ancora prima di iniziare Il terzo ciclo di negoziati bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) si arena prima ancora d’iniziare. Un incontro ai vertici, che sarebbe stato destinato a fissare il piano delle trattative, in calendario il 28 marzo a Ginevra, non avrà luogo.
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alla soluzione di problemi di carattere istituzionale. Stanca di “sistemare” intese su misura per la Confederazione, l’Unione esige in particolare l’istituzione di meccanismi che consentano di adattare più rapidamente i suoi accordi con la Svizzera agli sviluppi della legislazione e del diritto comunitari, di sorvegliare più strettamente l’applicazione degli accordi e risolvere più efficacemente le controversie con Berna. La Svizzera, da parte sua, vuole a tutti i costi preservare la sua sovranità. Propone, ad esempio, di affidare a un’autorità nazionale indipendente la vigilanza degli accordi nel suo territorio. Ciò fa storcere il naso alla Commissione europea. L’esecutivo comunitario non si aspetta che si possa trovare rapidamente una “soluzione rapida” a questo rompicapo, che ha un impatto sui negoziati settoriali e su altri “colloqui esplorativi” già avviati con la Svizzera in dieci settori (elettricità, libero scambio agricolo, salute pubblica, scambio dei diritti di emissione di gas a effetto serra, navigazione satellitare, commercializzazione delle sostanze chi-
di Stefano Benni
Otto monologhi al femminile. Una suora assatanata, una donna ansiosa e una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una giovane irrequieta, un’adolescente crudele e una donna-lupo. Un continuum di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui, pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, vaneggiamenti sessuali, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno “spartito” di voci, un’opera unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Tra un monologo e l’altro, sei poesie e due canzoni.
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miche, cooperazione nel settore della concorrenza, imposizione delle imprese, ecc.). Cosicché, a Bruxelles si ritiene che le trattative in corso sul traffico di transito e sull’accesso al mercato dell’energia elettrica continueranno certamente, ma non saranno concluse prima che sia raggiunto un compromesso istituzionale. A questo grosso ostacolo si aggiungono numerose difficoltà legate al contenuto stesso dei dossier. La Svizzera chiede in particolare che l’UE estenda il suo manda-
to di negoziazione sulla liberalizzazione degli scambi agricoli al “settore non armonizzato” a livello europeo.Berna, che ha deciso unilateralmente di applicare il principio del “Cassis de Dijon” (con alcune eccezioni), si aspetta che così l’UE le offra reciprocità. La Commissione e i Ventisette sono riluttanti a farle questa concessione. A loro avviso, sono possibili solo accomodamenti puntuali, e soltanto per alcuni prodotti agricoli. Swissinfo.ch
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Il Servizio di azione esterna dell’UE ha confermato il 22 marzo, durante una riunione del “gruppo AELS” dei Ventisette, ciò che era trapelato a Bruxelles e in Svizzera già da qualche giorno: non sono soddisfatte le condizioni per un nuovo faccia a faccia tra i presidenti della Commissione europea, José Manuel Durao Barroso, e della Confederazione, Micheline Calmy-Rey. Lo scorso 8 febbraio svizzeri e portoghesi si erano accordati sul principio di un “approccio coordinato” delle future relazioni tra Berna e Bruxelles. Ma le due parti non giudicano allo stesso modo l’attuazione. Un incontro informale il 21 marzo a Berna non ha consentito di conciliare le posizioni. Quella del governo svizzero – confrontato con dissensi interni e paralizzato dalla vicinanza delle elezioni federali del 23 ottobre – è vago, ci si lamenta a Bruxelles. Quella dell’UE, invece, è molto chiara: l’UE, con tutte le sue istituzioni (Commissione, parlamento, Consiglio dei ministri), vuole riformulare l’insieme delle relazioni con la Svizzera e in questo contesto dà la priorità assoluta
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12 racconto la Pagina • 30 marzo 2011 Ancora un racconto, datato e attuale, scritto circa 15 anni fa. Datato, perché le faticose modalità messe in atto dal protagonista per diffondere l’opera oggi si lascerebbero agevolmente ricondurre all’inesausta potenzialità dell’on line; e attuale, in quanto nulla, dal punto di vista contenutistico e tematico, da allora è mutato. E la beffa di Niemand non smette di ventilarmi tentazioni vagamente prolettiche, che, chissà, potrei anche assecondare, avendo peraltro già approntato al cui prodest della perplessità il dichiarativo responso del titolo: Niemand. Nessuno.
La gloria di Nessuno 2a e ultima parte - di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tra le opere a lungo rifiutate, e le altre seguite, Niemand aveva messo insieme una produzione enorme, per quantità e qualità. Numerò quindi con progressione ogni poesia, annotando in calce ad ognuna la sua appartenenza ad un corpus di mille componimenti di analogo valore, opera di un ignoto che intendeva restare tale. Dopodiché, ne fece un’infinità di copie; e, raccolti nomi e indirizzi di case editrici, critici, professori, consulenti, capi di stato, studenti, per mesi e mesi spedì in ordine sparso una poesia dietro l’altra. Pagò ragazzini di diverse città perché le distribuissero per strada come volantini; ne lasciò copie, con mancia, negli hotel; ne “dimenticò” nei treni e sugli aerei, nei cinema e al teatro, nei giardinetti, allo zoo, nei cessi pubblici, sulle macchine in sosta, sulle spiagge, nei cimiteri, negli stadi. Fece inserzioni sulla stampa; ne spedì alle università, ai centri di cultura, ai licei, alle biblioteche, alle associazioni, alle riviste; ne fece affiggere ingrandite sui muri della città: e diffuse così l’opera colossale che nessuna libreria poteva mettere in vendita e nessun critico poteva recensire e nessun editore poteva pubblicare e nessun lettore poteva leggere, smembrata com’era in una miriade di foglietti malagevole da raccogliere. Niemand calcolava che tra i milioni di individui una volta o l’altra venuti in contatto con uno di quegli esemplari, qual-
cuno doveva pur essere impressionato dalla qualità o intrigato dalla trovata: e prima o dopo avrebbe rotto il silenzio, per creare il caso. Poi, quando la curiosità del fatto avrebbe reclamato ad alta voce la sua presenza, sarebbe stato gratificante uscire allo scoperto, per godere di una gloria così aspramente conseguita. I fatti gli diedero ragione, e Niemand poté leggere con soddisfazione di quell’autore che inspiegabilmente continuava a celarsi. Le lodi, dopo l’incredulità e la sorpresa, si fecero sempre più esplicite, e più di un critico si arrogò la prerogativa della scoperta. I lettori furono invitati a collaborare, spedendo eventuali testi in loro possesso: ma dopo due anni il curatore più fortunato era riuscito a mettere insieme appena una novantina di pezzi: pochi, troppo pochi rispetto a quel prodigioso traguardo che avrebbe costituito l’opera del secolo. Le speculazioni sull’autore si sbizzarrirono: poeti noti, rispettabili, si guardarono bene dallo smentire attribuzioni di perspicaci rabdomanti; centinaia di lettori ne rivendicarono la paternità, foss’anche col miraggio di richiamare un po’ d’attenzione: ma quei frammenti possedevano una tale compattezza di tono, che i saggi esibiti dai sedicenti artefici ne dichiaravano subito la frode. La prova decisiva, l’unica ormai degna di fede, poteva provenire solo dall’intero
corpus: adesso che, allo scadere del quinto anno, mentre si moltiplicavano gli studi e gli interventi, i componimenti avevano raggiunto la ragguardevole cifra di trecento: molti, e tutti di qualità tale da far gridare al miracolo: e pure insufficienti per un’opera di quella portata. Ambiti premi letterari piovvero, senza elargizione, forse a sollecitare la rivelazione; e diverse plaquettes abusive videro la luce, ognuna affiggendo l’ultimo reperto, insieme allo studio illuminante del famoso tal dei tali. La critica e il pubblico restavano sconcertati di fronte a tanta riservatezza e chiedevano la resa: e già Niemand cominciava a riflettere sulle modalità della comparsa, quando, una notte, un’improvvisa accelerazione del polso lo mise in allarme. Auscultò con più cura, ma non colse altre anomalie. Pure quel segnale del corpo, benché non preoccupante, era sincero: se più tardi nello specchio si confrontò con un volto senile, su cui il passaggio del tempo si mescolava al rimpianto. Sì, la sua opera era ormai di dominio pubblico: i lettori erano avvinti, la critica persuasa, e le storie letterarie le avrebbero riservato il posto che meritava. L’umile consolazione della poesia era giunta: ma la sua vita, quella cosa preziosa e irripetibile che aveva sacrificato al riconoscimento, e che ora stava per sfuggirgli, era trascorsa senza
amore e generosità, isterilita dal livore e dalla superbia. La polvere che l’attendeva si era già stesa da anni su di lui, pur senza sopprimerne la voce. Perché allora dare un volto all’autore, se l’opera splendeva nella sua autonomia? Cosa se ne faceva della gloria il suo cuore deserto? Il suo palesamento non poteva che nuocere al mito dell’anonimato con una ben misera memoria, ora che la parte migliore di sé giaceva in quei frammenti che un giorno sarebbero stati raccolti interamente; mentre la sua fiammella si era bruciata nella creazione, senza altri riflussi, senza gioia e contatti di mani, a costruire una biografia senza persona. No, davvero: se anche lui amava quell’opera che i lettori ormai amavano, Niemand doveva usarlo, almeno adesso, un gesto caritatevole: e rimanere nell’ombra, ad aspettare il silenzio definitivo. E allora fece sparire ogni altra traccia, dai manoscritti alle varianti che per un caso sfortunato ne potessero tradire l’identità; distrusse i rimanenti lavori, che senza aggiungere niente a quella grandezza l’avrebbero solo inflazionata. Quindi acquistò un biglietto a destinazione remotissima, e partì per un viaggio dal quale non sarebbe ritornato mai più. (Ultima parte Tratto da: L’ora della mezzanotte, Edizioni del Leone, Venezia, 1996)
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30 MARZO 2011 • la Pagina
“Inferno” Lampedusa al Consiglio dei Ministri Colloquio telefonico tra il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo e il premier Silvio Berlusconi Dal primo gennaio ad oggi sono sbarcati a Lampedusa complessivamente 18.501 migranti. Tra sabato e domenica scorsa a Lampedusa e Linosa sono approdati ben 1399 extracomunitari, ma si tratta di una cifra che non tiene conto delle ulteriori imbarcazioni già nei pressi dell’isola. I profughi contemporaneamente presenti sull’isola sono giunti a toccare quota seimila. Un numero impressionante, superiore a quello degli stessi cittadini dell’isola. Un’ondata, quella di barconi di immigrati che, quando le condizioni del mare lo consentono, come in questi ultimi giorni, non cessa mai. Ed è polemica nel governo dopo la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di mettere a disposizione 2.000-2.500 dollari per ogni immigrato clandestino tunisino che accetti volontariamente di rientrare nel suo paese. “Ma che pagare... Io non gli darei niente: li caricherei e li porterei indietro”, tuona il ministro per le Riforme Umberto Bossi. Il rimborso finale spetta alla Ue, spiega Frattini. Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, afferma che “c’è il rischio di un’epidemia a Lampedusa, dove mancano le condizioni igieniche e di sicurezza per l’enorme numero di immigrati che finora sono arrivati: l’isola è in crisi”. Lombardo ha fatto presente come “in questi giorni c’è una carenza anche di acqua” e, al pari dell’impegno della Regione, che ha “già stanziato un milione di euro per fronteggiare l’emergenza”, richiama all’intervento anche lo Stato “che finora non è stato in grado di affrontare al meglio questo esodo biblico”. “Le tendopoli le possiamo fare anche in Sicilia, ma perchè no in Valpadana o in Piemonte se siamo un Paese unito”, attacca il
governatore Lombardo. Gli uomini della Lega respingono la provocazione al mittente con un “le tendopoli le facciano in Sicilia, il clima è consono”, del senatore Piergiorgio Stiffoni. “La smettano di sfotticchiare, qui l’isola è allo stremo. Altro che Unità d’Italia, si prenda atto che ci sono due Italie, una del Nord e una del Sud e che a noi toccano profughi e immigrati. A parole ci si è impegnati a coinvolgere tutte le regioni, (...) vedremo se non è tutto un imbroglio per il Sud. Quello che sta accadendo a Lampedusa è indegno di un Paese civile, è semplicemente vergognoso”, risponde decisamente infastidito Lombardo. Il premier Berlusconi, in un colloquio telefonico, ha comunicato a Lombardo di aver “parlato dell’argomento con i ministri Maroni e La Russa” e di aver avuto “la disponibilità di un armatore per avere delle navi. Parlerò di nuovo con i ministri e riferirò sulla richiesta di un Consiglio dei ministri apposito per Lampedusa”. Intanto da più parti si ritiene che ci sia una sola soluzione da adottare per mettere fine all’invasione di Lampedusa: quando i migranti vengono recuperati in mare come primo approdo vengano messi su navi civili e militari. E mentre continua la manifestazione di protesta a Mineo contro la realizzazione del Villaggio della solidarietà (ospita 1.500 migranti tra rifugiati e richiedenti asilo), si lavora all’ampliamento del campo di Manduria, nel Tarantino, che potrebbe portare ad una capienza di circa 3.300 posti. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha commentato le decisioni operative prese dal governo affermando: “Se c’è un messaggio chiaro che viene dal Consiglio dei ministri è che Lampedusa e i lampedusani non saranno lasciato soli.
Lampedusa è, e resta, una perla del Mediterraneo che sarà restituita alla sua brillantezza turistica”. Le Regioni intanto hanno detto sì al piano predisposto dal Governo per distribuire su tutto il territorio nazionale i profughi provenienti dal Nord Africa. “Si tratta di un piano d’emergenza che prevede la distribuzione fino a un numero massimo di 50 mila profughi, una previsione che purtroppo temiamo essere molto realistica”, ha spiegato lo stesso Maroni sottolineando che la distribuzione degli immigrati sarà
gestita in base al criterio del numero di abitanti ma tenendo conto della situazione di alcune Regioni - come la Sicilia - che stanno già accogliendo numerosi profughi e come l’Abruzzo, alle prese con i problemi causati dal terremoto. “Regioni, provincie e comuni hanno aderito alla richiesta avanzata qualche giorno fa anche dal Capo dello Stato ed è stato discusso un piano di emergenza per i profughi che deve partire dal principio di solidarietà: tutti i territori devono sentirsi coinvolti” ha detto Maroni.
14 intervista la Pagina • 30 marzo 2011
Un aiuto per gestire il difficile rapporto genitori-figli I consigli di Peter Sumpf, consulente responsabile dell'Elternotruf ambulatorio di consulenza per i genitori con problemi nel rapporto con i figli
Signor Sumpf potrebbe informare i nostri radioascoltatori da quanto tempo esiste questa vostra istituzione e se è presente in tutta la Svizzera? Siamo presenti a Zurigo dal 1983 e siamo in contatto anche con i cantoni di Zugo, Argovia e Berna ma riceviamo richieste telefoniche da tutta la Svizzera. La vostra istituzione si occupa di problemi tra genitori e figli; come si rapporta il vostro lavoro nei confronti di questi problemi e, in particolare, quale é l’intervento e l’aiuto concreto che voi offrite alle famiglie? Prevalentemente abbiamo contatti telefonici e siamo presenti 24 ore su 24. Offriamo consigli specifici riguardanti l’educazione e i rapporti con i figli, per qualsiasi altra richiesta, sia in campo medico o altro, indichiamo i luoghi dove
gli interessati possono rivolgersi direttamente. Le richieste di aiuto sono spesso dovute dalla difficoltà di trovare la giusta via per comunicare e superare le problematiche di carattere educativo. Noi cerchiamo di capire, insieme alla persona che ci ha contattato, l’origine dei conflitti e di trovare appropriate soluzioni evitando l’uso della violenza. Prendete in considerazione delle richieste di aiuto anche se queste vengono da paraenti o vicini? Sì, certamente in questi casi cerchiamo di capire la situazione e ci offriamo di contattare direttamente gli interessati, possibilmente cercando di ottenere anche l’aiuto delle istituzioni in caso di necessità. Siete stati contattati da genitori che vivono da clandestini qui in Svizzera? E in
questi casi avete potuto aiutarli? È molto difficile per queste persone arrivare fino a noi, dato che il nostro lavoro si basa sulla comunicazione e, molto spesso, in tedesco. Io sono presso l’Elternnotruf da quasi 6 mesi e, fino ad adesso, ho avuto un solo caso del genere. Come è possibile contattarvi? Questo è veramente molto semplice: il nostro telefono è disponibile 24 ore su 24 per tutti giorni dell’anno. È molto importante cercare di trovare il giusto consiglio nel momento stesso del conflitto: così si possono evitare reazioni sbagliate che potrebbero far precipitare la situazione. Sconsigliamo anche di aspettare troppo tempo prima di contattarci, perchè anche questo potrebbe rendere tutto più difficile.
P e r Zurigo siamo anche disponibili ad effettuare consulti nel nostro ufficio, in caso di ncessità. Come viene finanziata la vostra istituzione? Le persone che si rivolgono a voi pagano personalmente le consulenze? Le consulenze telefoniche sono gratuite; per quanto riguarda le consulenze presso il nostro ufficio, queste vengono retribuite dai clienti stessi in base alla loro dichiarazione dei redditi. Inoltre siamo sovvenzionati dal cantone di Zurigo e abbiamo anche delle sovvenzioni private. Catia Porri
Elezioni 3 Aprile 2011
Partecipare è anche un dovere civile! Care doppie-cittadine e doppi-cittadini, il prossimo 3 aprile 2011 saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento Cantonale e i membri del “Regierungsrat”, l’esecutivo, che per i prossimi quattro anni governerà il Cantone di Zurigo. È un avvenimento importante perché si sceglieranno oltre che i partiti politici, che sono mezzi e strumenti democratici della partecipazione politica, le persone che dovranno prendere importanti decisioni per l’amministrazione del “bene comune”; bene comune che non sempre viene amministrato secondo giustizia sociale. Si potrebbe dare un contributo, visto la nostra consistenza numerica, a spostare “l’ago della bilancia” a favore di una politica che sia più rispettosa dell’individuo e dei reali bisogni della collettività tutta intera, tenendo presente anche quanti, cittadine e cittadini, non hanno ancora il diritto di voto. «La libertà non è stare sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione». Finiva così una vecchia canzone di Giorgio Gaber. Cittadine e cittadini, la partecipazione è l’anima, il motore della Democrazia e la Democrazia in Svizzera, così come in molti paesi europei, soffre per la bassa partecipazione. La partecipazione oltre che un sacrosanto diritto è anche un dovere civile. Sicuramente nel vostro “Bezirk” ci sono candidate e candidati doppicittadini iscritti in diverse liste; liste che vanno valutate e scelte secondo le vostre convinzioni politiche e tenedo anche conto della “vicinanza” di ideali e d’impegno a favore di chi sta meno bene economicamente. Le ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani/Internazionali, del cantone di Zurigo vi invitano ad appoggiarli scrivendo due volte il loro nome ed eventualmente trascriverlo, visto che la legge lo permette, nella lista lista prescelta. Costruiamo insieme la Svizzera del futuro, dove il multiculturalismo sia un valore aggiunto. La partecipazione presuppone la solidarietà e la condivisione. Per i cristiani anche l’amore del prossimo. Siamo sulla stessa barca e dobbiamo remare coordinati per raggiungere la meta: il bene comune. Questa speranza ci deve aiutare a credere che un futuro migliore è possibile. Partecipa e fai partecipare. La Presidenza ACLI Intercantonale SCO
cronaca 15
30 marzo 2011 • la Pagina
G8 di Genova: il carabiniere agì per legittima difesa La sentenza della Corte europea sulle violenze al G8 del 200 I giudici della Grande Camera della Corte europea di Strasburgo hanno messo fine, dopo dieci anni, a una causa promossa dai genitori di Carlo Giuliani, il giovane morto il 20 luglio 2001 a Genova, contro lo Stato, a loro giudizio responsabile della morte del loro figlio. Le circostanze dei fatti furono le degenerazioni delle violenze di piazza di cui si resero autori i giovani black block. Nel caso specifico, i giovani incappucciati, armati di spranghe e di bottiglie molotov, avevano circondato una camionetta dei carabinieri all’interno della quale si trovavano due agenti, uno dei quali, Mario Placanica reagì sparando e colpendo proprio Carlo Giuliani che stava per assalirli con un estintore. Carlo Giuliani morì sul colpo e quella morte divise le forze politiche. Da notare che Carlo Giuliani non era nuovo a fatti di violenza nelle manifestazioni e che quel giorno portava al braccio l’occorrente per le bottiglie molotov, che non sono propriamente baci di cioccolata. In poche parole, il ministero degli Interni difese il carabiniere e le forze dell’ordine che erano state letteralmente aggredite con una violenza incredibile e lo fece sulla scorta delle immagini
inequivocabili che mostravano il ragazzo mentre stava per lanciare l’estintore contro gli agenti. Il 5 maggio 2003 il gip archiviò il procedimento penale nei confronti di Mario Placanica perché “fu legittima difesa”. Il proscioglimento del carabiniere non piacque ai genitori di Carlo Giuliani i quali inoltrarono ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Il 5 maggio 2007 la Corte dichiarò “ricevibile” il ricorso che puntava, in sostanza, ad un “uso eccessivo della forza” in violazione dell’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà. In sostanza, non potendo confutare la violenza commessa dal figlio, i genitori sollevarono il principio della corrispondenza tra la violenza data e quella subita. A loro giudizio c’era stata sproporzione tra l’azione del giovane e la reazione dell’agente. Nell’agosto del 2009 i giudici della Corte europea stabilirono che Mario Placanica agì per legittima difesa, motivando che “il militare non è ricorso a un uso eccessivo della forza”. Insomma, Carlo Giuliani con l’estintore che stava scagliando contro l’agente, lo stava in realtà ammazzando e l’agente si difese da un’aggressione pericolosa.
La settimana scorsa la sentenza definitiva, doppia, perché non solo conferma la legittima difesa del carabiniere, ma scagiona anche lo Stato, accusato dalla famiglia Giuliani di non aver organizzato bene l’operato delle forze dell’ordine e di aver condotto un’inchiesta superficiale sulla morte del giovane. Ecco i punti salienti della sentenza che aveva il compito di verificare il rispetto dei diritti umani, in questo caso il diritto alla vita di Carlo Giuliani. Il carabiniere Mario Placanica si trovò “sotto attacco illegale e molto violento” e reagì “nella convinzione che la propria vita e la propria integrità fisica, come quelle dei colleghi, si trovassero in pericolo”. Detto in altri termini, ad essere responsabile della morte di Carlo Giuliani sono stati i dimostranti stessi, quindi anche lui, perché furono loro gli aggressori. Protestare non significa danneggiare ed esercitare violenza. I genitori di Carlo Giuliani si sono detti “delusi” dalla sentenza e hanno dichiarato che si rivolgeranno ad un tribunale civile. Il ministro della Giustizia di allora, Roberto Castelli, ha detto che “la sentenza dà un contributo di chiarezza perché stabilisce che il governo di allora si compor-
Mario Placanica
Carlo Giuliani
tò correttamente”. Dal canto loro, le forze dell’ordine, attraverso l’associazione dei funzionari di polizia, hanno dichiarato: “Ci hanno restituito la dignità. Tutti gli italiani hanno visto cos’era successo, quelle immagini parlavano da sole: la camionetta intrappolata, i sassi, i colpi di spranga, l’estintore lanciato per uccidere. Perciò ora anche la Corte di Strasburgo ci dà ragione”. ✗cronaca@lapagina.ch
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la Pagina • 30 marzo 2011
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
Gruppo Alpini di Ginevra
Cerimonia dell’Alza Bandiera per il 150° dell’Unità d’Italia Giovedì 17 marzo, nei diversi comuni del Cantone di Ginevra, hanno sventolato bandiere e bandierine tricolore. Molti italiani di questo Cantone hanno festeggiato questa memorabile giornata che ha sancito i 150 anni dell’Unità d’Italia. Indiscutibilmente non potevano mancare gli Alpini, che della bandiera italiana e della Patria hanno fatto una fede, in questi ultimi 90 dei 150 anni. Difatti, il Gruppo Alpini di Ginevra ha messo in piedi una cerimonia semplice, particolare, intima nella sua semplicità, ma di spessore rappresentativo: l’Alza Bandiera. Con questo gesto umile e naturale hanno festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia. Certo, la nostra Bandiera! Quei tre colori per cui si sono sempre battuti, quei tre colori uniti come la mente ed il cuore, quei tre colori portati sempre avanti con le bombe che scoppiavano a lato, indietro o di fronte. Nemmeno il tempo di vedere se l’amico è sempre là o giace e, con l’ultimo sospiro, esprimere la disperazione di non poter più continuare. Mentre la Bandiera saliva in alto, era come portare in alto l’orgoglio italiano verso il cielo, lo stesso cielo dove in tanti sono già “andati avanti”. Più saliva il Tricolore e più si cantava a squarciagola l’Inno degli Italiani, per far sentire a tutti che gli Alpini sono dappertutto, anche lontano dalla Terra natia, il Tricolore si guarda salire ma la Patria si porta sempre nel cuore. Questo ho visto negli occhi del nostro Gruppo Alpini di Ginevra, queste sono state le emozioni che hanno invaso tutto il mio corpo mentre guardavo il Generale Mario Amadei sull’attenti fare il saluto alla nostra Bandiera, accanto al Colonnello dell’Esercito Svizzero, Norberto Birchler e del Capo Gruppo, Antonio Strappazzon che, dopo la Cerimonia, ha letto il messaggio del Presidente nazionale dell’A.N.A., Corrado Perona, di cui vi propongo una sintesi.
“Carissimi Alpini e Amici che ci siete vicini, oggi ricorre il 150° anniversario dell’Unità Nazionale e tutti celebreranno l’evento con la solennità che merita. Noi abbiamo voluto cominciare questa giornata così come facciamo ad ogni nostra manifestazione: con l’Alza Bandiera. Questo gesto semplice, ma pieno di sincera devozione, è stato fatto contemporaneamente in ogni città, paese, contrada presidiata da un nostro Gruppo o da una nostra Sezione. Una sorta di immenso nastro tricolore ha unito le nostre comunità dalla Valle d’Aosta, alla Sicilia, dal Friuli al Puglia, sino a quelle Nazioni estere dove risiedono i nostri Alpini della doppia naja. Per noi è normale vestire di tricolore ogni nostra festa. È normale provare brividi di sincera commozione ogni volta che vediamo la bandiera salire sul pennone e srotolarsi al vento. È un gesto che non ha nulla di retorico perché sentito nel pro-
fondo del cuore da tutti noi. Oggi sentiremo discorsi importanti, si sprecheranno i riferimenti al sentimento nazionale e all’italianità. Si ricorderanno i Padri della Patria e il sogno che hanno saputo perseguire e a noi non rimarrà che sperare che non si tratti di semplici discorsi di circostanza. È questa Italia seria e perbene che dobbiamo festeggiare. È l’Italia della gente comune che si adopera con sacrificio e serenità per il bene della propria comunità. Un’Italia generosa, capace, solidale. È l’Italia di chi è consapevole di avere dei doveri verso il prossimo, chiunque esso sia. È l’Italia della gente che tutti i giorni si adopera per costruire un posto migliore per vivere. È l’Italia che sognavano i nostri Alpini nelle trincee delle guerre che sono stati costretti a combattere. È l’Italia che sognano i nostri ragazzi in Afghanistan e le nostre famiglie tutti i giorni che Dio manda in terra.
È l’Italia di chi è sinceramente orgoglioso della sua terra, della sua storia, delle sue tradizioni ma che è consapevole che tutto ciò deve essere coltivato e curato tutti i giorni come il più prezioso dei giardini. È l’Italia dei grandi valori che l’hanno costruita e sorretta. Questa è l’Italia che va celebrata! Questa è l’Italia che va ricercata e valorizzata. In cuor mio posso solo sperare che anche l’Italia ufficiale, se così si può dire, non perda l’occasione di fermarsi a riflettere su questo anniversario e comprenda che è venuto il momento di lasciare a casa ogni interesse di parte e di rimboccarsi le maniche per ricostruire, moralmente e fisicamente, quell’Italia che i nostri vecchi hanno sognato. Noi continueremo a fare quello che in questi novant’anni abbiamo sempre fatto. Continueremo a coltivare l’Amor di Patria che non è un sentimento retorico ma la somma di quelle grandi virtù che i nostri “veci” ci hanno trasmesso. Loro che sono stati costretti ad esercitarle in guerra fino all’eroismo, ci hanno insegnato ad applicare quelle stesse virtù in campo pacifico per far bella l’Italia. Perché, come diceva Don Carlo, per far bella l’Italia ci vuole la tenacia degli Alpini, la sobrietà degli Alpini, l’amore per la propria terra degli Alpini, la religiosità degli Alpini. Io, oggi, mi sento di aggiungere che ci vuole anche la semplicità degli Alpini, la disponibilità degli Alpini e la loro capacità di fare davvero comunità. Solo percorrendo questa strada potremo coltivare la speranza di realizzare davvero il sogno dei Padri risorgimentali e dei nostri “veci”. E sono certo che gli Alpini con tenacia, sobrietà, semplicità e disponibilità continueranno a camminare con passo lento ma sicuro su questa via”.
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30 marzo 2011 • la Pagina
Sul nucleare una “responsabile pausa di riflessione” Il terremoto che ha colpito il Giappone con la conseguentecrisi nucleare ha riacceso il dibattito sull’atomo anche in Italia
Sul nucleare serve “una responsabile pausa di riflessione, come fatta da altri paesi europei”: ad affermarlo – ribadendo un concetto già espresso recentemente – il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, al termine del Consiglio straordinario dei ministri Ue sull’energia. Il consiglio di Bruxelles si è poi soffermato sugli stress test, l’operazione di monitoraggio che dovrebbe dare risposte sul livello di stabilità delle centrali in caso di sollecitazioni. Gli stress test saranno fatti “entro il 2011 – ha confermato il ministro Romani – noi abbiamo chiesto di accelerare al massimo”. Il problema – sottolinea ancora il ministro – è l’informazione da garantire ai cittadini: “Non so se prima del referendum faremo in tempo a dare le informazioni che ci aspettiamo – ha continuato Romani – ma cercheremo di fare in modo che i cittadini italiani siano informati al massimo livello possibile delle risultanze di questa ricerca che sarà fatta a livello europeo e condivisa da tutti i paesi europei”. “È ovvio che di fronte ad un evento eccezionale (come quello avvenuto in Giappone, ndr) qualsiasi governo che ha senso di responsabilità non può che avere un momento di riflessione per capire cosa è accaduto”, ha poi aggiunto. A questo punto, ha continuatoil ministro, “è irreversibile la scelta di capire dal punto di vista della sicurezza se siamo nella condizione di massima sicurezza in base ai requisiti e agli standard che abbiamo immaginato e che
vengono resi operativi da un organismo europeo”. Una volta che saremo sicuri che tutto questo è stato risolto “nella direzione auspicata, a quel punto la scelta nucleare del governo potrà proseguire”, ha assicurato. Insomma il governo italiano non ha fatto marcia indietro ma si è preso una “pausa responsabile di riflessione come molti altri paesi europei che già avevano fatto la scelta nucleare”. Per quanto riguarda loro – ha precisato il ministro – si tratta di stop ai processi di ammodernamento, di stop alla costruzione di nuove centrali e di stop ai processi di prolungamento dell’attività delle centrali stesse». Al responsabile dello Sviluppo economico rispondono a stretto giro di posta Massimo Donadi, presidente dei deputati Idv e Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. Così Donadi: “Gli altri paesi possono permettersi una pausa di riflessione visto che il nucleare lo hanno scelto e stanno ora valutando di abbandonarlo. L’Italia no, perché il nostro paese sta scegliendo ora, controcorrente e fuori tempo massimo, se adottare o meno il nucleare”. “Non c’è spazio per furbe pause di riflessione – ha aggiunto Donadi – il governo abbandoni il suo piano scellerato e faccia per una volta una scelta coraggiosa adottando la linea della Germania, che ha deciso di produrre l’80 per cento dell’energia da eolico e fotovoltaico”. Per Bonelli, invece, “la pausa di riflessione è un inganno”.
Intanto i dibattiti sul nucleare crescono. Come la paura. In Francia, ad esempio, l’Authority per la sicurezza nucleare (Asn) ha annunciato che la nube radioattiva raggiungerà il territorio transalpino anche se le ricadute “resteranno ad un livello estremamente basso e senza conseguenze”. Ed è in pieno svolgimento anche la guerra di sondaggi. L’ex monopolista dell’elettricità Edf, tramite l’istituto Tns
Sofres, ha rilevato che il 55% dei francesi si oppone all’abbandono del nucleare contro il 42% che è invece favorevole. Opposto l’esito del sondaggio dell’Istituto Ifop su commissione del partito di sinistra ambientalista EuropeEcologie: il 70% degli intervistati vuole abbandonare la produzione, il 30% spera che “la Francia continui il suo programma nucleare e a costruire nuove centrali”.
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la Pagina • 30 marzo 2011
Il Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo La nuova offerta didattica promuove la lingua italiana all’estero rispettando le esigenze di integrazione richieste dalle autorità locali in un contesto bilingue e biculturale dalle autorità scolastiche cantonali. Il Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo offre: un percorso scolastico bilingue dai 3 anni fino alla maturità; immersione linguistica in italiano e tedesco; titoli di studio riconosciuti dal Cantone di Zurigo, dall’Italia e dalla CEE; inglese dalla III primaria; francese dalla I secondaria di primo grado; studio di uno strumento musicale; accesso alla cultura elvetica e del mediterraCi sono sempre novità nel programma tenuto dalla nostra carissima Tiziana Culiersi che a RadioLora bambini e ragazzi cura rubriche dedicate ai giovani ed ai piccoli di lingua italiana. Questa volta ha invitato Marco Tovani, il Preside dei corsi di lingua e cultura italiana di Zurigo e Marco Dutler, il Presidente della scuola media paritaria “Enrico Fermi” del Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo. Entrambi si occupano, in maniera diversa, di promuovere la lingua e cultura italiana nel nostro amato Cantone. Ma la grande novità è il nuovo profilo del Polo Scolastico Italo-Svizzero, sito nel glorioso edificio della Casa d’Italia, che dal 2008 è diventato scuola bilingue italiano-tedesco ottenendo l’importante riconoscimento
Presidente della scuola media “Enrico Fermi” Marco Dutler, nasce dalla necessità di offrire alla comunità italiana una scuola che integri i due curricoli, quello italiano e quello zurighese, per permettere agli italiani ed italofoni di poter curare le loro radici linguistiche e, allo stesso tempo, di integrarsi nel sistema scolastico locale. Ciò ha portato ad un graduale cambiamento dell’utenza già dalla scuola d’infanzia che sta assumendo un profilo sempre più bilingue. Il processo di trasformazione della scuola italiana in una scuola bilingue internazionale si sta consolidando proprio a partire dal primo ciclo d’istruzione. La scuola è andata oltre i confini nazionali ed ha abbracciato un progetto di più ampio respiro quale la promozione della lingua italiana all’estero in un concetto bilingue e biculturale. L’utenza è composta perciò non più solo da italiani, ma anche da neo; escursioni in Italia ed in italofoni, francofoni; si affacciaSvizzera. Come è potuto avvenire un cambiamento del genere che da tempo tutti aspettavamo, ovvero, finalmente, una scuola fatta per noi che rispetti anche le esigenze di integrazione richieste dalle autorità locali? Il salto di qualità, spiega il
no anche i germanofoni i quali possono anch’essi curare le loro radici linguistiche coniugate allo “charmes” della lingua ed alla cultura del mediterraneo. Il fatto che questi genitori ed insegnanti italiani e svizzeri abbiano aderito con entusiasmo al nostro progetto scegliendo la nostra Istituzione ci onora e ci ricorda che siamo sulla strada giusta. Gli obiettivi che la scuola si era prefissata sono tutti stati raggiunti: abbiamo soddisfatto
le richieste delle autorità italiane, diventando scuola bilingue ed ottenendo il riconoscimento, e delle aspettative delle autorità cantonali. Queste ultime hanno salutato con grande favore il cambiamento di profilo del Polo Scolastico che viene additato ad esempio presso altre scuole internazionali che non hanno ancora fatto il salto a scuola bilingue integrando entrambi i curricoli (nazionali e cantonali). Non essendo una scuola di quartiere, l’istituzione mette inoltre a disposizione servizi di pre e dopo scuola dalle 6,30 alle 18,00, di mensa con cucina italiana e di attività tematiche durante le ferie, a prezzi competitivi rispetto a tutte le altre scuole del Cantone. Cos’altro aggiungere se non che sono aperte le iscrizioni al Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo presso la Casa d’Italia, per tutti gli italiani e non che amano la lingua italiana!
Per ulteriori informazioni Dirigente: Tel: 044 286 62 35 E-mail:presedenzacorsi.zurigo@esteri.it / www.corsizurigo.ch Tel: +41-44-291 11 20 Email: info@scuolaitaliana.ch www.scuolaitaliana.ch
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
30 marzo 2011 • la Pagina
Francesca eliminata
Fidanzato e genero
Il ritorno di Samanta
Alessandra Amoroso, 23 anni, ha trovato il fidanzato giusto, Luca De Salvatore, 24, che piace a lei e anche ai suoi genitori. La madre ha detto: “Con Luca al fianco di mia figlia mi sento tranquilla, perché lo conosco bene”. I due infatti, ai tempi delle scuole superiori, avevano già avuto una storia. Poi aggiunge: “È il genero che tutte le madri vorrebbero avere, incoraggia mia figlia nel suo lavoro e la rende serena”.
Dopo la rottura sentimentale con Stefano Bettarini, suo partner nella scorsa edizione, Samanta Togni, 29 anni, è tornata a Ballando con le Stelle in coppia con Gedeon Burkhard, 41. “Ogni edizione - dice la danzatrice - mi ha dato qualcosa di bello, un po' come a teatro, dove ogni sera sul palco si provano emozioni diverse. Sono felice di ritrovare un gruppo di lavoro collaudato, sinonimo di professionalità e di successo”.
Valeria Marini, 43 anni, l’ex ballerina del Bagaglino, è un vulcano di idee e di intraprendenza. È attrice, conduttrice, poi è diventata stilista ed ora perfino produttrice cinematografica. Ora è in ansia per la madre, Gianna Orrù, 73, che si trova sull’Isola dei Famosi. In amore, da qualche tempo è molto riservata, è difficile vederli in pubblico, ma si sa che è legata da due anni all’imprenditore Giovanni Cottone.
Aveva partecipato all’Isola dei Famosi con ben altre mire, invece Francesca De André, 21 anni, è stata eliminata dopo appena dieci giorni. Nipote del cantautore Fabrizio e figlia di Cristiano, la ragazza non si è trovata bene sull’Isola. Non ha fatto squadra e il pubblico l’ha capito. La ragazza, comunque, è molto bella e farà sicuramente carriera nel mondo dello spettacolo. Ha un fidanzato, ma non sembra convinta.
La vita di Ivana Ivana Spagna, 54 anni, oggi è una cantante famosa ma ha avuto grandi difficoltà nella sua vita. A 15 anni si fece modificare il naso aquilino che non le piaceva, nel 1992 si sposò con Patrick Debort, ma il matrimonio durò una settimana e nel 1997 tentò di suicidarsi e fu salvata dal miagolio della sua gatta. La morte della madre fu un altro duro colpo per lei, che cadde in preda allo sconforto.
Il vulcano Valeria
Povia eliminato
Crisi superata
Tra i partecipanti di Ballando con le Stelle di quest'anno c'è stato anche Giuseppe Povia, 38 anni, in coppia con Nuria Santalucia, 26, che è stato eliminato. Il cantante ha commentato così la sua uscita dal programma: “La canzone Luca era gay è stata criticata nonostante fosse bella; i giurati hanno stroncato la mia esibizione nonostante avessi ballato bene”.
Nicoletta Romanoff, 31 anni, e Giorgio Pasotti, 37, si conobbero nel 2006, si sposarono e si separarono nel 2008. Giorgio si fece beccare tra le braccia dell’attrice Giulia Michelini, Nicoletta tra quelle del marchese Lamberto Sanfelice. Poi la riconciliazione e la nascita di Maria. Ultimamente si era parlato di crisi, ma i due sembrano stare bene insieme.
Marito fedele Luca Argentero, 32 anni, ha fatto parlare di sé come protagonista del film che raccontava la storia dell’ex pugile Tiberio Mitri, che la Rai ha dovuto bloccare per questioni legali. Nel film l’attore recitava con sua moglie, Myriam Catania. Ha detto: “Con mia moglie ho costruito una bella complicità, perciò lavorare in coppia non ci pesa, ma ci piace”. Luca dice di essere un marito fedele.
20 GIOVANI GIORNALISTI A LAVORO LA PAGINA • 30 MARZO 2011
Piccoli fotografi a lavoro
Oggi, sabato 26 marzo, noi della scuola Enrico Fermi siamo stati a “La Pagina”dove abbiamo imparato vari trucchi nell’arte della fotografia: - primo: se l’immagine deve essere scattata a figura intera non bisogna dimenticarsi dei piedi. - secondo: se l’immagine viene scattata a metà busto deve comprendere le mani. - terzo: se la fotografia deve essere scattata in primo piano bisogna concentrarsi sugli occhi. Inoltre è sempre bene fare un maggior numero di foto possibili, per scegliere la più indicata alla situazione o quella migliore. Il fotografo, Marco Sinopoli, ci ha anche detto che utilizzando il computer si possono cancellare i difetti dell’immagine scattata. Ci siamo molto divertite.
SUSANNA
Con Marco Sinopoli abbiamo imparato dei trucchi per fare delle fotografie! La prima cosa, ci ha spiegato, è di non tagliare le mani delle persone sulle fotografie. La prima fotografia deve inquadrare tutto il corpo, la seconda mezzo busto compreso le mani, la terza, invece, solo la faccia. Ci ha mostrato anche come fare l’inquadratura: dal basso verso l’alto....dall’alto verso il basso....e all’altezza degli occhi. Dopo siamo andate in un’altra stanza dove Marco ci ha lasciate da sole e ci ha detto di farci delle foto una con l’altra in posizioni libere. Sono venute un pochino meglio perché eravamo un po’ più a nostro agio. Ci ha fatto vedere tanti tipi di macchine fotografiche con diversi obbiettivi e ce le ha fatte provare facendoci fare foto tra di noi. All’inizio noi abbiamo usato i nostri cellulari per fare alcune foto ma poi, quando abbiamo usato la sua macchina professionale, abbiamo capito la differenza. Alla fine, ci ha mostrato come trasferire la foto dalla macchinetta al computer, inserendo la schedina della macchina nell’apposito caricatore.
VALENTINA E FRANCESCA
E
CHIARA
società 21
30 marzo 2011 • la Pagina
Le adolescenti di oggi dinamiche, curiose e tecnologiche È quello che emerge da un'indagine svolta in collaborazione con il Comune di Milano per capire e indirizzare “le donne di domani” Ragazzine dinamiche, curiose e perlo più spavalde, talvolta solo in apparenza; consapevoli di sé, ma bisognose di conferme che trovano nel consenso delle amiche; attente alla propria immagine, si lasciano influenzare da un’ideale di bellezza imposto dalla moda e ricercano un look perfetto per sentirsi più sicure. Giovani inseparabili da cellulari e telefonini di ultima generazione, con cui portano il proprio mondo sempre in tasca e abili nell’uso dei nuovi strumenti digitali per arricchire le proprie esperienze; vivono la tecnologia come parte integrante delle esperienze di tutti i giorni, dove il virtuale non è più una dimensione a sé ma un’estensione della propria personalità. Piccole donne che reclamano indipendenza, alle prese con l’inevitabile conflitto generazionale, ma che non rinuncerebbero mai al calore della propria famiglia. È questo il mondo delle preadolescenti e adolescenti italiane emerso dai risultati dell’indagine “Quanto Ti Vuoi Bene?”, annunciati da futuro@lfemminile – il progetto di responsabilità sociale di Microsoft e Acer – e il Comune di Milano, a conclusione del percorso artisticoculturale ideato dalla fotografa Jacqui James e promosso
Fr.2
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in collaborazione con Dove, con il patrocinio del Ministero della Gioventù e del Ministero per le Pari Opportunità. Rivolta alle ragazze dai 9 ai 16 anni, l’indagine ha inteso sondare il livello di autostima presso le giovanissime e il ruolo della tecnologia nel loro vivere quotidiano, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta percezione di sé e di un uso consapevole dei nuovi strumenti digitali, per la crescita equilibrata di quelle che saranno le “donne di domani”. Attraverso un sondaggio online realizzato dal 15 dicembre 2010 all’11 febbraio 2011 sul portale MSN.it, sono stati raccolti 3200 questionari che, grazie all’analisi elaborata dalla psicologa Maria Rita Parsi – presidente della Fondazione Movimento Bambino e direttore scientifico del progetto – hanno consentito di tracciare due “macro-profili” caratteriali, catalogando i risultati per fasce d’età: preadolescenti (912 anni) e adolescenti (13-16 anni). In particolare, guardando ai principali aspetti messi in luce dai risultati che si riferiscono al rapporto delle giovani italiane con la propria immagine, le preadolescenti hanno un buon rapporto con il loro corpo e spesso si piacciono
Amore
di Paulo Coelho - pp 128
Paulo Coelho ha fatto dell’amore il centro della sua attività letteraria. Ne ha indagato molti aspetti, sotto diverse angolazioni: il sesso, l’ossessione, la follia, il mistero. Per questo ha deciso di raccogliere il meglio dai suoi romanzi in una vera e propria raccolta delle sue più pregnanti citazioni sul tema dell’amore.
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quando “sono sé stesse” – il 45% afferma di guardarsi allo specchio solo se necessario e il 70% non impiega più di 10 minuti a scegliere l’abbigliamento – ma il parere dell’amica del cuore è fondamentale: ben il 45% dichiara che di fronte a un commento di un’amica sul proprio look, modifica qualcosa prima di uscire. Dall’altro lato, le adolescenti adorano apparire ed esibirsi, ma sentono la necessità di trasformarsi alla ricerca di un look perfetto: il 25% dichiara “mi piace specchiarmi” e il 10% impiega più di un’ora
a ricercare il vestito giusto la mattina. Citano spesso il make-up e le riviste di moda come oggetto del “non potrei vivere senza”. Sicure all’apparenza, arrossiscono per un complimento (il 35%), analizzano la veridicità di un complimento (il 15% non ci crede e si sente presa in giro), esitano prima di concedersi una seconda fetta di torta (il 5% ammette di farlo “solo se nessuno mi vede”).
22 intervista la Pagina •
30 marzo 2011
Così Branduardi ci fa girare la testa! Musicista, compositore e cantante di alcune delle canzoni più celebri della tradizione musicale italiana, Angelo Branduardi torna in Svizzera per incantare il pubblico con i suoi racconti, al ritmo dell'inseparabile violino. L’artista di fama internazionale sarà al Kongresshaus di Zurigo il 12 aprile per un concerto all’insegna del meglio del suo repertorio, con la promessa di stupire il pubblico con qualche chicca e novità tra cui il singolo “Gira la testa”, estrapolato dall’ultimo album uscito lo scorso 22 marzo. Ecco cosa ci ha raccontato. “Così è se mi pare” è il titolo dell’ultimo album uscito proprio qualche giorno fa e ricorda una commedia pirandelliana: è un accostamento voluto o è semplicemente un caso? C’è un’affermazione immodesta! Dopo 40 anni di carriera dico “Questo è e questo io faccio. Se vi piace e vi interessa bene, altrimenti...pazienza!”. C’è un pochino di arroganza ma sempre in senso umoristico. Cosa c’è di nuovo in questo album? Non saprei dirlo, non riesco a parlare della mia musica, bisognerebbe lasciarlo dire a chi l’ascolta, ai critici e soprattutto al pubblico. Diciamo che c’è molto più del Branduardi di una volta: le favole, le storie, i racconti e molto altro di ciò che risale ai primi anni della mia carriera. Giunto a quest’età, guardo con simpatia quei tempi e mi viene di suonare così. Penso che questo sia la colonna portante dell’album, però potrei benissimo sbagliarmi. Per me è un po’ un ritorno nel passato: ho fatto un passo indietro per farne due avanti. Non c’è rivoluzione ma evoluzione sì, quella c’è sempre. L’importante è che non ci sia involuzione. Questo album è stato lanciato da “Gira la testa” (la veglia di San Gemolo): di che cosa si
tratta e chi è San Gemolo? Prende soltanto l’idea della testa per raccontare una storia d’amore. San Gemolo era un santo a cui avevano tagliato la testa. Egli era molto preoccupato di non essere ancora riuscito ad avvertire i vicini dell’arrivo dei banditi, i Celti. Allora, con la testa sotto il braccio, corse nei villaggi vicini per avvisare che stavano arrivando i Celti e, fatto ciò, si addormentò tranquillamente con la testa sotto il braccio. Noi abbiamo preso solamente l’idea della testa staccata per farla diventare una canzone d’amore. È piena di doppi sensi, abbastanza divertente ed ironica, non racconta assolutamente la storia del santo. L’album contiene solo 6 tracce e forse anche per questo motivo ha un costo molto contenuto: 9.90€ che, al giorno d’oggi, è davvero irrisorio. Io ritengo che il disco musicale, al giorno d’oggi, abbia un prezzo eccessivo. Non potendo fare un prezzo basso per un disco di 12 brani, preferisco propormi sul mercato con un disco di soli
6 pezzi e tutti di ottima qualità secondo me, invece di dover mettere dei riempitivi, e poterlo vendere ad un prezzo accessibile e competitivo. Come mai un disco con così pochi brani: meglio pochi ma buoni o sufficienti per considerare l’opera compiuta in questi 6 brani? L’opera era già compiuta così, sono le sei cose migliori che avevo. Ne avevo altre ma non erano a questo livello secondo me. Certo, poi bisogna vedere se agli altri piacerà questa scelta. Per me è bella, ma si sa, ogni scarrafone è bell ‘a mamm soja. In questi giorni è impegnato in un tour in Svizzera e Germania: che rapporto ha con il pubblico straniero? Diciamo un ottimo rapporto: sono pubblici molto fedeli. Io, come è normale in una carriera di 40 anni, ho avuto momenti di qualità e quantità molto bassi, momenti di crisi in cui però non mi sono mai sentito abbandonato dai pubblici internazionali. Mi hanno sempre seguito, aiutato, hanno capito che in realtà avevo ancora cose da dire. È un rapporto molto bello, molto intenso sia con gli amici tedeschi che con gli
amici svizzeri e francesi. Anche gli italiani mi seguono all’estero, soprattutto quelli di seconda e di terza generazione. Più difficilmente quelli di prima generazione: per loro non dico nulla. Come si svolgerà il concerto? Canterà altri brani del suo altro repertorio oltre a quelli dell’ultimo album? Sì, ma porto un sacco di cose, c’è “il meglio di” ma anche delle chicche e delle novità e tra queste anche il pezzo “Gira la testa”. Nella memoria collettiva, Angelo Branduardi è legato a “Cogli la prima mela” e a “Alla fiera dell’est”. Oggi, a tanti anni di distanza, qual è il suo rapporto con questi due celebri brani? Bellissimo. Dirò una cosa: in tutte le scuole d’Italia, materne ed elementari, si canta “Alla fiera dell’est”. I bambini non sanno nemmeno chi è Branduardi ma il topolino della fiera lo conoscono. Questo significa che la canzone non è più mia ma è diventata patrimonio popolare e in questo senso posso dire, senza false modestie, di aver passato i tempi, di essere già un po’ immortale. A quale brano della sua carriera è più legato? Sicuramente al prossimo!
Eveline Bentivegna
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30 marzo 2011 • la Pagina
Con la primavera arrivano i funghi della pelle Con l'arrivo dei primi caldi primaverili aumenta il pericolo, per la nostra pelle di andare incontro alle infezioni da fungo Con l’inizio della primavera aumenta anche la temperatura e dunque, siccome è troppo presto per “svestirsi”, con il calore che in genere aumenta verso mezzogiorno e nel pomeriggio, c’è la possibilità di contrarre un disturbo che i dermatologi chiamano “micosi”, ovvero il fungo della pelle. Le impennate di temperatura possono produrre sudorazione e quindi favorire l’insorgere della micosi. Le parti più esposte al rischio di micosi sono le pieghe della pelle come quelle che si trovano nelle ascelle, nell’inguine, nelle ginocchia, nel collo e nei piedi. Per le donne si aggiungono anche le pieghe del seno. Si può prevenire la micosi? Certo, basta seguire almeno due semplici regole. La prima è quella di un’igiene appropriata e approfondita: si raccomandano docce quotidiane con prodotti poco aggressivi per la pelle. In più, bisogna asciugare bene le parti bagnate, specialmente le pieghe prima citate. Permanendo, in-
fatti, l’umidità in quelle zone, e essendo punti in genere protetti dal calore, si crea il terreno fertile per la micosi. La seconda regola da seguire è quella di vestirsi con criterio. Potrebbe sembrare banale, ma non lo è. Se ci si veste “pesante”, si resta pesantemente vestiti anche durante le ore in cui la temperatura cresce, per cui si facilita la sudorazione con le conseguenze prima descritte. Viceversa, se s’indossano più indumenti, uno sopra l’altro, quando aumenta la temperatura si può togliere ciò che fa al caso, senza rimanere svestiti, col rischio di prendersi anche un accidente. Ecco, se si seguono queste due regolette, si può evitare di prendersi una micosi. Se, però, nonostante questi accorgimenti, si prende il fungo della pelle, cosa conviene fare? Rispondiamo con un esperto del ramo, il dottor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente della Società internazionale di dermatologia plastica e oncologica: “Consiglio
Momenti di trascurabile felicità Piccolo Francesco Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno.
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di sottoporsi a una visita dermatologica. Solo l’occhio del medico distingue il fungo della pelle da un altro problema e solo lo specialista è in grado di prescrivere il farmaco adatto, nelle dosi corrette, e i tempi di cura utili. Ecco perché, quando il paziente nota un arrossamento della pelle, associato a prurito e alla comparsa di macchie o di piccole vescicole, si deve andare dallo specialista. Le infezioni più frequenti sono la tinea cruris e la candida. La tinea cruris si manifesta con macchie biancastre, tondeggianti, circondate da una parte più in rilievo e arrossata. La lesione provoca prurito, tende a desquamarsi facilmente e, se non trattata adeguatamente, si stende alle zone circostanti. Invece la candida si presenta con arrossamento della pelle e con la comparsa di piccole vescicole piene di siero. Anche in questo caso il paziente avverte prurito che, però, nel tempo si trasforma in un bruciore davvero fastidioso”.
Spesso le infezioni da fungo colpiscono i piedi, in questo caso si tratta di tinea pedis o piede d’atleta. Tra le dita dei piedi “compaiono fessurazioni che provocano prurito e dolore e che tendono ad allargarsi nel tempo se non trattate adeguatamente”. Il rimedio consiste in un pediluvio al giorno, della durata non inferiore a dieci minuti, per almeno una settimana con un cucchiaio colmo di bicarbonato di sodio per ogni litro di acqua tiepida. Va da sé che bisogna asciugare bene le parti interessate. Se non si ottengono risultati apprezzabili, esistono delle pomate antifungine a base di ticonazolo o bifonazolo, da applicare sulle parti interessate un paio di volte al giorno per almeno un mese.
24 Cronaca la Pagina •
30 marzo 2011
Gli italiani e le badanti Il crescente invecchiamento della popolazione ha reso indispensabile per molte famiglie italiane l'aiuto delle badanti; un lavoro che, in Italia, è diventato uno dei più diffusi: ma con quali diritti e garanzie? Negli anni ’90 la tendenza all’invecchiamento in Italia era già in atto: si nasceva di meno e si moriva anche di meno. Contemporaneamente, anche la famiglia tradizionale era già un ricordo, con i figli che vivevano e lavoravano altrove, per cui i vecchi erano sempre più soli. Le case di riposo? In Italia sono sempre state viste come dei lazzaretti, e comunque venti anni fa erano poche e si sa che le persone anziane mal si adattavano a viverci. Con la caduta del muro di Berlino e del crollo dei regimi comunisti dell’Est, sono state tante le donne che dall’Ucraina, dalla Romania, della Bielorussia, dalla Polonia, eccetera, venivano in Italia a cercare fortuna, insieme alle filippine. Fu così che attraverso le organizzazioni umanitarie tipo la Caritas tante persone anziane sono state accudite dalle “badanti”, spesso clandestine, poi a tempo, tre mesi o poco più per volta. Mal pagate – lo diciamo subito – e anche trattate male, perché prendere tre o quattrocento euro per un lavoro continuo, giorno e notte, sabati e domeniche, non si può dire che sia un trattamento di privilegio.
Nel 2005 il fenomeno si era talmente diffuso che insieme ad una sanatoria di circa 700 mila badanti fu fatta una legge per far emergere il nero e garantire alle badanti un trattamento più umano. Da allora, non solo il trattamento minimo si aggira sui 6700 euro al mese, ma il datore di lavoro è tenuto a garantire il versamento degli oneri sociali, con un contratto di lavoro che prevede ferie, pause, stipendio. Tutto rose e fiori? Il fenomeno delle badanti non è solo italiano, esiste anche altrove, perché in tutti i Paesi ricchi si sono manifestate le stesse tendenze ad una popolazione sempre più anziana. Anche se
altrove le case di riposo sono più accoglienti, per quanto più costose, il desiderio delle persone anziane è dappertutto lo stesso: vivere a casa propria, per quanto piccola e povera. Se si vanno ad intervistare gli anziani, dicono tutti la stessa cosa: la casa di riposo sì, ma solo quando non se ne può proprio fare a meno. In Italia, poi, questo desiderio è sentito più che altrove, anche perché le famiglie hanno quasi tutte una casa di proprietà. La soluzione delle badanti ha risolto parecchi problemi, ma ne ha creato o mostrato altri, secondo la testimonianza diretta delle associazioni che raggruppano sia i datori di lavoro domestico che le badanti. In poche parole, il buonismo di cui si fa mostra in televisione, nei dibattiti, sui giornali, è più che altro di facciata. Le violazioni quotidiane dei diritti di chi lavora sono incredibilmente elevate. Si va dalla tredicesima negata, magari rimpiazzata da un regalo che si pretende sostituisca la tredicesima, alla mancata concessione del giorno libero, dalla pretesa che le pause siano passate in casa alla disponibilità 24 ore su 24, pena il licenziamento. Ma non mancano i casi in cui le badanti, soprattutto quelle fisicamente meno dotate, come
le filippine, vengono picchiate. Insomma, gli italiani non sono i buoni che vogliono far credere. Quando possono, cercano di sfruttare chi è loro sottoposto, pretendendo che la colf stia zitta e magari si esibisca in elogi tanto immeritati quanto ipocriti. Accade anche che le badanti più giovani e carine siano oggetto di attenzioni particolari da parte dei familiari della persona anziana accudita. I figli o i nipoti non s’interessano tanto dei loro congiunti soli, ma quando sono accuditi da giovani badanti di colpo trovano il tempo per andare a trovarli più volte al giorno. Le denunce sono numerose. Rita De Blasi, presidente nazionale di un’associazione sindacale delle badanti, ha dichiarato di riceverne più di 10 mila all’anno. Si tratta di richieste di aiuto, di consulenza sui diritti, ma anche di maltrattamenti. Nel 2009 c’è stata una sanatoria che ha regolarizzato le situazioni di clandestinità: molti datori di lavoro hanno preteso che i contributi li pagassero le badanti stesse. Certo, non ci sono solo i casi di maltrattamento o di sfruttamento. Ci sono anche numerosi casi in cui tra la persona anziana e i suoi familiari e la badante si è instaurato un rapporto quasi familiare. Ci sono anche casi, anche questi numerosi, in cui sono le badanti a trattare male le persone anziane, magari facendo il meno possibile, magari rubando al momento in cui finisce il rapporto di lavoro. Esiste di tutto in situazioni disparate in cui si confrontano nazionalità, culture diverse, necessità e bisogni, ma noi – ed ecco il punto – non siamo diversi da quelli che spesso critichiamo. ✗cronaca@lapagina.ch
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30 marzo 2011 • la Pagina
Giornata Mondiale dell'acqua Il tema scelto dall'ONU per il World Water Day 2011 è "Acqua per le città: rispondere alla sfida urbana", emblematico della necessità di un cambiamento nell'amministrazione del prezioso oro blu L’acqua è un bene primario, un bene comune: se il nostro pianeta può vantarne scorte immense, l’acqua potabile è invece uno dono raro, da gestire con parsimonia e proteggere. Per questo l’ONU ha istituito dal ’92 la Giornata dell’acqua, che si celebra il 22 marzo. L’iniziativa, organizzata dall’agenzia UNHABITAT (facente capo sempre alle Nazioni Unite), ha avuto quest’anno un tema particolare: “Acqua e urbanizzazione”. Secondo i dati del World Water Day 2011, la crescita della popolazione urbana avanza, infatti, al ritmo di due persone al secondo. Il bisogno di acqua è, pertanto, in crescita e si rende necessaria una politica di innovazione per garantire un'offerta sostenibile agli abitanti delle città. Si stima, infatti, che, nel prossimo ventennio, circa il 60% della popolazione si concentrerà nelle città. Tale fenomeno è particolarmente rilevante nei paesi in via di sviluppo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2011 sono state presentate le nuove linee guida dal Centro Europeo Ambiente e Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Ministero dell’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare italiano. L’Italia ha un tasso di urbanizzazione del 68% con un aumento annuale dello 0.4%. Le città hanno bisogno di grandi quantità di acqua potabile, un sistema di fognature ben funzionante ed un adeguato sistema di depuratori, idonei a resistere a piogge intense, siccità prolungate e black out elettrici. Le linee guida descrivono gli effetti degli eventi meteo-climatici estremi sulla gestione dei servizi di fornitura d’acqua e offrono indicazioni sulle misure per minimizzare gli impatti ambientali e i rischi sanitari. Il numero degli eventi estremi
legati al cambiamento climatico è aumentato del 65% in Europa tra il 1998 e il 2007. Circa 40 milioni di persone hanno richiesto negli scorsi 20 anni assistenza di base e sanitaria: un riparo sicuro, assistenza medica, acqua e igiene in sicurezza. Nei 6.500 comuni italiani ad alta criticità idrogeologica, nel 54% dei casi le abitazioni sono costruite in aree ad alto rischio e nel 19% vi sono strutture pubbliche sensibili come scuole e ospedali. Oltre 3,5 milioni di cittadini italiani sono esposti al pericolo di frane o alluvioni mentre crescono gli eventi climatici estremi in Europa. Solo il 22% delle amministrazioni nazionali interviene per mitigare il rischio idrogeologico mentre il 57% lavora per prevenire i danni derivanti da alluvioni. Per la Giornata Mondiale dell’acqua 2011, anche l’Istat ha pubblicato i suoi dati a riguardo; consumi di acqua potabile in aumento, dispersione idrica elevata e diminuzione delle famiglie che acquistano acqua minerale: sono questi i principali elementi che emergono dal quadro di sintesi tracciato dall’Istat. Spicca innanzitutto, l’incremento dei consumi: nel 2008 sono stati erogati 92,5 metri cubi di acqua potabile per abitante, pari a 253,4 litri al giorno, con un incremento dell’1,2% negli ultimi 10 anni. Questo valore è costituito dall’acqua consumata, misurata ai contatori dei singoli utenti, e dalla stima dell’acqua non misurata, ma consumata per diversi usi (luoghi pubblici, fontane, acque di lavaggio delle strade, innaffiamento di verde pubblico, ecc.). In diminuzione, invece, il consumo pro capite di acqua per uso domestico, dato dalla media dei 115 comuni ca-
poluogo di provincia: è pari a 68 metri cubi per abitante (186,6 litri al giorno), in calo dello 0,7% rispetto al 2008. Considerando i consumi pro capite nei 27 paesi dell’Unione Europea per il periodo 19962007, l’Italia, con consumi complessivi intorno ai 92 metri cubi annui per abitante, presenta valori superiori alla media europea, pari a 85 metri cubi annui per abitante. In particolare i consumi medi in Italia risultano inferiori rispetto alla Spagna (100 metri cubi) e al Regno Unito (110); mentre risultano superiori rispetto ai Paesi Bassi (73) e alla Germania (57). In calo poi il consumo di acqua minerale. Nel 2009 il 63,4% delle famiglie italiane l’ha acquistata, percentuale che risulta in calo rispetto agli anni precedenti (67,6% nel 2000, 64,2% nel 2008). La spesa media delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale è pari a 19,71 euro mensili: in media la spesa delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale risulta più bassa rispetto a quella sostenuta nel 2008 (21,14 euro). Un capitolo della relazione Istat è dedicato ai servizi e alla soddisfazione dell’utenza. Migliora in particolare il giudizio delle famiglie sull’erogazio-
FAQ Mafia
ne di acqua potabile. Il 10,8% delle famiglie italiane lamenta irregolarità nell’erogazione dell’acqua nel 2010 contro il 16,2% del 2001. Il problema è dichiarato soprattutto dalle famiglie residenti nel Mezzogiorno (18,7%), in particolare in Calabria (33,4%) e in Sicilia (28,3%). All’opposto, appena il 5,8% delle famiglie del Nord dichiara irregolarità nell’erogazione, con valori minimi pari all’1,6% nella provincia autonoma di Bolzano e all’1,9% nella provincia autonoma di Trento. Anche la diffidenza nel bere acqua di rubinetto diminuisce ma si manifesta ancora elevata nel Paese: il 32,8% delle famiglie ha al suo interno uno o più componenti che dichiarano di non fidarsi a berla contro il 42% del 2001. Tale fenomeno raggiunge i livelli più elevati in Sicilia (64,2%), Calabria (52%) e Sardegna (49,8%). Infine il capitolo depurazione: le regioni che più hanno aumentato gli impianti di depurazione, dal 1999 al 2008, sono Umbria (+87,3%) e Basilicata (+77,2%), seguite da Lombardia (+45,3%), Liguria (+42,5%) e Sardegna (+39,2%). Quanto alla riorganizzazione del servizio idrico, nel 2008 i gestori del Servizio idrico integrato (Sii) hanno coperto una popolazione residente pari al 68,7 per cento, incrementando di 8,7 punti percentuali il dato del 2007.
di Attilio Bolzoni - pp 240
Com’era e com’è la mafia: le sue leggi i suoi riti, le sue donne, i suoi capi e i suoi misteri. Dai silenzi di una Palermo “felicissima” alla morte di Falcone e di Borsellino: stragi di mafia ma non solo. Attilio Bolzoni risponde alle domande più semplici e a quelle diFr.2 2.menticate, presentando un ritratto di Cosa Nostra e dei suoi intrecci con la politica e gli apparati. Un lungo viaggio dentro e intorno alla mafia siciliana. Come è stata difesa dalla Chiesa. Come è entrata nella finanza. Come è stata raccontata dalla letteratura e dal giornalismo. La trama, lunga un secolo e mezzo, di un’associazione segreta sempre favorita dal potere.
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26 tecnologia la Pagina • 30 marzo 2011
Nell’Artico è emergenza ghiaccio Registrato un nuovo minimo nell'estensione dei ghiacci marini artici Buona invece la situazione dello spessore dei ghiacci della banchisa artica Deficit anche per l'Antartico Nuovo minimo storico per il ghiaccio dell'Artico: secondo i dati del National Snow and Ice Data Center americano la calotta ha cominciato a restringersi lo scorso 7 marzo, e l'area massima registrata è la stessa del 2006, l'anno del record precedente. Secondo i dati riportati, il massimo raggiunto quest'anno è stato di 14,64 milioni di chilometri quadrati, più di 1,2 milioni di chilometri quadrati più bassa della media degli ultimi 30 anni e all'incirca pari al record negativo di cinque anni fa: "Per tutto il mese di marzo il ghiaccio ha continuato ad
espandersi e restringersi attorno a questi valori - spiega il comunicato del centro ricerche - è un comportamento normale perchè il ghiaccio vicino alle estremità della calotta è sottile e tende a disperdersi". Le misure sono effettuate attraverso due satelliti della Nasa, e le misurazioni a partire dal 1980 mostrano un declino inesorabile: 30 anni fa il massimo era intorno ai 16 milioni di chilometri quadrati, e la perdita è di circa il 3% ogni dieci anni. La perdita è anche nello spessore del ghiaccio, di cui solo il 10% resiste per più di due anni, mentre prima la per-
centuale si aggirava intorno al 30-40%. Se riguardo l'estensione si può dire che l'Artico se la passa proprio male da vari mesi, avendo toccato spesso i minimi mensili ed essendo sceso sotto anche il 2007, l'anno terribile durante il quale si toccò il minimo storico assoluto, dobbiamo ricercarne le cause nella persistente fase di AO (Arctic Oscillation) negativa che ha dominato lo scenario per tutto il mese di gennaio, penalizzando soprattutto le aree periferiche dei ghiacci marini artici. Anche se febbraio ha invertito la rotta riportando l'AO
in territorio positivo, ciò non è servito a coprire il gap accumulato. Invece, per quanto riguarda i ghiacci marini antartici, sorprendentemente, dopo una serie quasi infinita di mesi sopra media, anche l'Antartico finisce sottomedia. A fronte di una media trentennale di circa 2,9 milioni di km2, il mese scorso si è fermato a soli 2,5 milioni di km2, con un deficit scarno di circa 0,4 milioni di km2. Il trend invece continua ad essere positivo: +1,8% per decennio. Sarà solo una casualità o anche l'Antartico sta per iniziare una fase di sottomedia?
RECENSIONI 27
IN LIBRERIA Gran circo Taddei Otto storie, tanto perfette da costituire ciascuna un breve romanzo. Ci sono i personaggi della Vigàta di ogni tempo, l’inventario di una Sicilia dalle inesauribili sfaccettature: avvocati brillanti, chiromanti improvvisate, contadini e studentesse, preti e federali, comunisti sfegatati, donne risolute, un repertorio che suscita il sorriso o la pietà, e sempre un forte coinvolgimento. Ma in queste storie c’è anche un elemento fiabesco, mitico, un improv-
viso scarto dalla narrazione che ritorna insistente. È una traccia sotterranea che si mescola con il momento storico che è sempre ben definito, al punto che sin dalle prime righe di ogni storia la narrazione viene incastonata in una data precisa, la fine dell’Ottocento, l’alba del 1900, gli anni del fascismo, dello sbarco, del dopoguerra. Quasi sempre è l’ironia, la burla a dominare, o il gallismo brancatiano, oppure l’umanità solidale che non manca mai
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nelle storie di Camilleri che in quella “piazza della memoria” che è Vigàta, attinge a storie vere o verosimili depositate fra i suoi ricordi, per reinventarle e raccontarle con la sua capacità affabulatoria, tutte spruzzate da una polvere di simpatia.
• Andrea Camilleri • Gran circo Taddei • Sellerio • pp. 325 • Fr. 25.-
Ingrati. La sindrome rancorosa del beneficato La “sindrome rancorosa del beneficato” è quel sordo, ingiustificato rancore che coglie come una autentica malattia chi ha ricevuto un beneficio, poiché tale condizione lo pone in evidente “debito di riconoscenza” nei confronti del suo benefattore. Un beneficio che egli “dovrebbe” spontaneamente riconoscere ma che non riesce, fino in fondo, ad accettare di aver ricevuto. Al punto di arrivare, perfino, a dimenticarlo o a negarlo o
a sminuirlo o, addirittura, a trasformarlo in un peso dal quale liberarsi e a trasformare il benefattore stesso in una persona da dimenticare se non, addirittura, da penalizzare e calunniare. Questo nuovo libro di Maria Rita Parsi parla dell’ingratitudine, quella mancanza di riconoscenza che ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella vita. Attraverso una serie di storie esemplari, l’analisi delle tipologie di benefattori e beneficati, il decalogo
del buon benefattore e del beneficato riconoscente e un identikit interattivo, l’autrice insegna a riconoscere l’ingratitudine e a difendersene, arginare i danni e usarla addirittura per rafforzarsi.
• M. Rita Parsi • Ingrati • Mondadori • pp. 244 • Fr. 31.-
La giustizia è una cosa seria Nicola Gratteri, procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, torna a dialogare con Antonio Nicaso, studioso tra i massimi esperti mondiali di ‘ndrangheta, per aiutarci a comprendere meglio gli ingranaggi di quella complessa macchina del sistema giustizia, la cui riforma ormai non è più procrastinabile. Le proposte avanzate finora dal governo non sembrano capaci di risolvere i tanti problemi in
campo, come la lunghezza dei processi, le carenze di organico nei tribunali e nelle procure più esposte alla lotta contro le mafie e il malaffare politico. Ben altre sono, secondo Nicola Gratteri, le riforme che potrebbero aiutare la giustizia: la revisione delle circoscrizioni giudiziarie che ricalcano ancora lo schema ottocentesco, quando le distanze venivano coperte a dorso di mulo, la riduzione del numero dei tribunali, l’utilizzo della posta elettroni-
Nessuno si salva da solo Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all’aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell’inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un’età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall’altro e dall’altrove. Ma dove hanno sbagliato?
Non lo sanno. Tre anni dopo “Venuto al mondo”, Margaret Mazzantini torna con un romanzo che è l’autobiografia sentimentale di una generazione. La storia di cenere e fiamme di una coppia contemporanea con le sue trasgressioni ordinarie, con la sua quotidianità avventurosa. Una coppia come tante, come noi. Contemporaneamente a noi.
• Margaret Mazzantini • Nessuno si salva da solo • Mondadori • pp. 189 • Fr. 34.-
ca per l’esecuzione delle notifiche, la depenalizzazione dei reati minori per riservare il processo penale alle questioni di maggiore allarme sociale e tanti altri piccoli accorgimenti studiati nell’interesse esclusivo della giustizia.
• Nicola Gratteri – Antonio Nicaso • La giustizia è una cosa seria • Mondadori • pp. 158 • Fr. 31.-
I libri più venduti della settimana
Narrativa italiana
1°- Nessuno si salva da solo (Mazzantini) 2°- Gran circo Taddei (Camilleri) 3°- E disse (De Luca)
Narrativa straniera
1°-La legge del deserto (Smith) 2°-Libertà (Franzen) 3°- Il profumo delle foglie di limone (Sanchez
Saggistica
1°- Vieni via con me (Saviano) 2°- Gesù di Nazaret (Benedetto XVI) 3°- Viva l’Italia (Cazzullo)
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28 cronaca la Pagina • 30 marzo 2011
L'ennesima versione di Michele Misseri Secondo la sua nuova “verità” è stato solo Michele ad uccidere Sarah Ma gli inquirenti non gli credono Anche se risalgono a oltre un mese e mezzo fa, le notizie sono uscite solo la settimana scorsa e riguardano l’ennesima ritrattazione da parte di Michele Misseri a proposito del delitto di Sarah Scazzi. Si tratta di una lettera che porta la data del 9 febbraio, in cui Michele scrive ai magistrati inquirenti per dire che sua figlia Sabrina è innocente e che l’unico colpevole è lui. E tuttavia, diversamente dalla prima confessione, in cui parlava di un movente sessuale, afferma che lui quel pomeriggio stava in garage e tentava di far partire il trattore che non partiva. Aggiunge che Sarah l’aveva sentito gridare e che era entrata in garage. Lui era arrabbiato a causa del trattore che non partiva e le aveva detto di andarsene e siccome lei non se ne andava, l’ha strangolata con una corda al collo. Michele Misseri, infine, dice che la corda pendeva dal trattore e che una volta caduta a terra la ragazza ha sbattuto la testa su un compressore che si trovava nelle vicinanze.
Successivamente, dopo aver ricoperto il corpo della ragazza con un cartone, ha sentito sua figlia Sabrina che gli chiedeva se aveva visto Sarah e alla sua risposta negativa Sabrina gli ha detto di farla aspettare se fosse arrivata. Ecco, questa è l’ultima versione di Michele Misseri, alla quale, per dire la verità, non crede nessuno. Non ci credono gli inquirenti, i quali la ritengono non corrispondente ai fatti, benché abbiano fatto sequestrare il compressore per le analisi (di compressori, poi, ne hanno trovato due nel garage). Non ci credono gli avvocati della parte lesa, i quali mettono l’accento sulla banalità del racconto. Innanzitutto, sulla messa in moto del trattore: perché metterlo in moto proprio a quell’ora? Cosa doveva fare con il trattore? Perché poi il trattore non parte? Perché Sarah si trovava nel garage? Tutte domande a cui Misseri non offre risposte precise e motivate. D’altra parte, si può uccidere una ragazza solo perché il trattore non parte? Questo
MINIPUBBLICITÀ LUI CERCA LEI Libero 48enne, dopo tante incomprensioni cerco su questa pagina una compagna dai 30 - 45 anni, sincera e sensibile. Chiamami al nr 078 307 81 77
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scatto d’ira mal si addice a un uomo che quando, e come, parla sembra essere lontano dalla possibilità che possa commettere un delitto crudele ai danni di sua nipote. A giudizio degli inquirenti e degli avvocati della famiglia Scazzi, Michele Misseri ha soltanto aggiustato ciò che aveva già detto in precedenti lettere, nelle quali scagionava Sabrina senza dire chi aveva ucciso realmente Sarah. Ecco, in quest’ultima versione lo dice e dunque si accusa, con lo scopo di far uscire da questa storia sua figlia dopo che lui stesso l’aveva accusata. La notizia della lettera di Michele Misseri non è l’unica, c’è anche l’intervista di sua moglie Cosima Serrano rilasciata a Matrix, nella quale la donna racconta che aveva saputo che Sarah era entrata nel garage proprio quando lo zio stava cercando di far partire il trattore che non voleva partire e che Michele gridava perché era arrabbiato. Cosima Serrano racconta anche che in seguito ha saputo che Michele l’aveva strangolata con una corda. Insomma, non sono pochi ad aver notato che Michele nell’ultima versione ha scritto quello che sua moglie aveva rivelato nell’intervista citata. In poche parole, c’è una coincidenza tra quello che ha detto sua moglie e quello che ha scritto lui agli inquirenti, come se Cosima Serrano gli avesse dettato la linea da seguire. Gli inquirenti, dal canto loro, mostrano di non credere
alle versioni seguite all’incidente probatorio, quando rivelò che ad uccidere Sarah era stata Sabrina e che lui aveva solo occultato il cadavere. La Procura ritiene l’incidente probatorio una prova credibile, specie perché quando gli fecero notare che stava accusando sua figlia lui rispose che ognuno doveva assumersi le sue responsabilità. La stessa scarcerazione del fratello e del nipote, arrestati perché sospettati di averlo aiutato nella “soppressione” del cadavere, non significa che sono estranei a quanto loro addebitato, significa soltanto che non c’è stata una loro confessione, ma che l’impianto accusatorio è fondato. Ma che Michele Misseri stia cercando soltanto di scagionare Sabrina, che ha tutta una vita davanti a sé, lo si capisce anche da altri dettagli che illuminano, suo malgrado, la sua incapacità a commettere un delitto atroce. Quando, tempo fa, fu chiesto a Michele se avesse nostalgia di casa sua, lui prontamente e con convinzione rispose che “in quella casa” non ci voleva più tornare e che in carcere stava bene. Michele Misseri è sicuramente uno di pochi, se non l’unico, che dichiara di trovarsi bene in carcere, ma la spiegazione potrebbe essere molto più semplice: in carcere aveva trovato la pace, a casa sua avrebbe dovuto vivere con sua moglie che l’avrebbe sempre accusato di non essersi sacrificato per salvare la loro figlia Sabrina. ✗cronaca@lapagina.ch
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30 marzo 2011 • la Pagina
Conquistare con il “Flower power”... Come già anticipato anche nello scorso numero la moda per la stagione calda è all'insegna dei fiori: oltre all'eleganza c'è chi ne fa anche una strategia di seduzione...
D&G, il marchio giovane di DOLCE & GABBANA per Primavera Estate 2011 propone una collezione moda che è un tripudio di fiori, di colore e di fresco entusiasmo, interpretando appieno quella che è una delle tendenze moda per primavera estate 2011: il tema floreale. Il giardino ed il mondo dei fiori sono il tema della collezione D&G di Dolce & Gabbana per la Primavera Estate 2011: fiori e colori della natura sono proposti come antidoto contro i ritmi stressanti e innaturali della vita moderna, per “dedicarsi a cose più personali, più intime come il proprio rapporto con la natura” come hanno spiegato gli stilisti Dolce e Gabbana nel backstage della sfilata. La collezione D&G primavera estate 2011 riprende quindi i temi del mondo del giardinaggio e della vita all’aria aperta, reinterpretandoli con grande fantasia e stile: tessuti fiorati, ricami di fiori (rose, violette, fresie, mimose,
peonie…), quadretti Vichy che ricordano lo stile provenzale, tele grezze o leggerissime, lavorazione all’uncinetto e denim. La freschezza della collezione D&G primavera estate 2011 è presentata da salopette quasi da giardinaggio e morbidi pantaloni in tela grezza, gonne a balze, top e mini scamiciati su gonne corte, e poi prendisole e abiti leggeri, shorts da abbinare a giacchine da tailleur, lunghi chemisier con corpino drappeggiato. Il tutto accompagnato da bandane in testa, stivali di gomma da giardiniere, zeppe in corda, per un effetto molto anni Settanta. Lo stile Dolce & Gabbana non rinuncia ai boccioli neanche sul total white e li propone sotto forma di ricamo, mentre per la seconda linea D&G fa sfilare un via vai di prati in fiore, in cui anche i sandali sono arricchiti da grandi rose. Così caduchi eppure evergreen, i fiori sono una costante delle passerelle primaverili. Mini e colorati nella stampa su fondo bianco della mise firmata Albino o maxi, in contrasto con il nero del completo Chanel e del leggerissimo abito Massimo Rebecchi, primule, pansé e lilium sbocciano ravvivando canotte, abiti e pants. Dalle rose all over del maxi dress Jil Sander, alle margherite essenziali di Emanuel Ungaro, è tutto un rifiorire. Versus ripropone persino l’erba in passerella, inserendo gli outfit in un habitat naturale e Jean Paul
Gaultier riprende il verde delle foglie, stampandole in versione maxi su abiti e foulard. Tripudio floreale per Antonio Marras, nella collezione realizzata per Kenzo e in quella omonima, in cui campeggiano grandi papaveri rossi. E non c’è da stupirsi se anche la passerella John Richmond rinuncia al punk-rock in favore dei più romantici flowers. Per la sera wrap dress corti, spesso con strascico, si alternano a vestiti lunghi fluidi e drappeggiati che aiutano non poco nel gioco della seduzione grazie anche alla struttura complessa degli abiti costruiti con volumi differenti. I fiori preferiti di Mademoiselle Coco per la collezione primavera/estate 2011 di Chanel sono le camelie: disegnate con tratti grafici, si mixano, come chiazze vivaci di colore, al rigore del total black. Alberta Ferretti, vede la donna come una ninfa leggiadra, affascinante nella sua ingenuità, coperta di ricami bon ton dalla testa ai piedi. Abiti lunghi, eterei e punteggiati da romantici e delicatissimi fiori dalla palette “polverosa”. Stoffe light, chiffon ricoperto di fiori – anche sulla scarpa alla schiava – in casa Emilio Pucci. Più forte e determinata, sempre rimanendo nel campo del romanticismo, la visione di Krizia, che propone una donna consapevole e, più che nelle stampe, mostra la voglia di floreale nelle forme: fiocchi costruiti con il tessuto,
gonne a palloncino corte, giochi di sovrapposizione, trasparenze e tanto, tantissimo bianco Romantici e “girly“, gli abiti della collezione primavera/estate 2011 di Blugirl, hanno fiori delicati stampati su chiffon e seta con sprazzi di colore, mentre mood “sauvage” per Etro: colorati fiori sui morbidi kimono ricordano le atmosfere lussureggianti della Polinesia. Contaminazioni asiatiche anche nella collezione di Louis Vuitton: i sensuali abiti in seta si ispirano alle stampe cinesi e al loro misterioso fascino che la donna Vuitton sfrutta al massimo per conquiestare esedurre. Fiori in technicolor, invece, per la collezione di Jil Sander: colori decisi per gli abiti lunghi dai volumi over, che si indossano con un semplice giacca in nylon scura. Tocco floreale anche per gli accessori: fiori dècor da portare nei capelli; scarpe décolletée e sandali con tacchi larghi e plateau; sandali con strass applicati; sciarpe stampate; mini e maxi bag a mano di struzzo; pochettes di tessuto ricamato con tracolla chain; collane e bracciali, sunglasses.
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30 MARZO 2011
Riuscito ritorno del Microfono d’oro Il gruppo culturale italiano di Domat/Ems ha organizzato il 26 marzo 2011, alla Mehrzweckhalle (sala multiuso) di Domat/Ems, la nuova edizione del festival multietnico e multiculturale con libertà di espressione linguistica Duilio, il cantante che ha rappresentato la Svizzera all’Eurofestival a Dublino nel 1994 ha dato il via alla manifestazione con “Sto pregando”, l’indimenticabile pezzo di Giuseppe Scaramella, presente in giuria. Tra gli illustri ospiti in sala abbiamo notato Claudio Lardi, ex consigliere di Stato, Cornelia Märchy-Caduff, presidente del Consiglio comunale di Domat/ Ems, Rocco Moliterni, rappresentante del Consolato d’Italia in San Gallo e Don Francesco Migliorati, della Missione Cattolica Italiana. La serata, di buono spessore qualitativo, ha dimostrato che una festa organizzata “in famiglia”, tenendo conto del-
le effettive esigenze del nostro ambiente, può attirare maggior pubblico di un mega-concerto con nomi altisonanti. Per le prossime edizioni sarebbe auspicabile rivedere le condizioni di partecipazione. Ecco i suggerimenti raccolti: ogni categoria presenterà sei finalisti; i formulari di partecipazione raccoglieranno più dati personali (anno di nascita ecc.) e ogni artista canterà nella propria madrelingua. Sotto lo sguardo critico di un’attenta giuria si sono esibite tre categorie di partecipanti. Le esibizioni sono state valutate secondo i seguenti criteri: potenzialità vocali, interpretazione ed empatia.
Bravi tutti i partecipanti. A seguire i primi classificati di ogni categoria. Nei piccoli (categoria a) hanno vinto le sorelline Deborah e Michel Russo, al secondo posto Asia Protopapa e terza Fatima Hammad con la corista Giovanna Fabiano. Nella categoria ragazzi (b), conquista il gradino più alto del podio Gloria Troisio, seguita da Antonietta Imbriano e da Ilaria Palazzo, mentre la categoria adulti (c) registra la vittoria di Liliana Alves, sul secondo gradino salgono Subus Nades e Kai Lusanathan e al terzo posto troviamo Vanessa Veraldi. Liliana Alves riceve da
Giuseppe Scaramella, compositore e direttore d’orchestra, lo spartito per una canzone da presentare alle selezioni svizzere dell’Eurosong 2012. Lo spettacolo è stato condotto da Giancarlo Marini, assistito da Marica Cazzato. Numerosi gli sponsors che hanno reso possibile l’evento. Citiamo i principali: Walter Tour di Lignano Sabbiadoro, la Critogrischa con l’acqua minerale San Bernardino e Franco Piubellini rappresentante la Fiat e l’Alfa Romeo. Le coppe per i vincitori sono state offerte da Ciro Longobardi, Pizzeria Rheinfels di Coira.
ELIANA PANCHIERI-BRICCOLA
Nuova permanenza del Patronato ITAL-UIL presso l’Unia di Coira Per far fronte alla forte richiesta dei lavoratori occupati principalmente nell’edilizia e nei servizi, il Patronato ITALUIL Svizzera porta a conoscenza dei soci Unia e dei cittadini italiani di Coira e del canton Grigioni che da aprile 2011 una nuova permanenza dell’ITAL-UIL sarà operante presso il Segretariato UNIA, Engadinstrasse 2, Coira ogni 1° e 3° lunedì del mese dalle ore 16.00 alle 18.30. Con questa nuova permanenza, dopo St-Moritz dove il Patronato ITAL-UIL è presente sempre presso l’Unia ogni 2° e 4° mercoledì del mese, si è così voluto rafforzare l’impegno per la tutela e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori residenti nel canton Grigioni. Il Patronato ITAL-UIL opera offrendo prestazioni gratuite di consulenza e assistenza in materia sociale, previdenziale e fiscale.
Liliana Alves
Gloria Troisio
turismo 31
30 marzo 2011 • la Pagina
Giornata Fai di primavera Apertura straordinaria di 660 beni in tutte le Regioni e un percorso dedicato ai 150 anni dell'unità d'Italia Siamo tutti fratelli d’Italia, quest’anno ancora più del solito. Tutti pronti a ritrovarci in centinaia e centinaia di luoghi particolari, molti dei quali inaccessibili nel resto dell’anno e aperti eccezionalmente per la Giornata FAI di Primavera, un appuntamento giunto alla 19ª edizione che ha mobilitato più di 6 milioni di persone. È stata una straordinaria festa di piazza dal carattere e dall’atmosfera unici, una mobilitazione popolare che si lega come nessun’altra al patrimonio artistico, alla cultura, alla natura, all’identità del nostro Paese. E alla nostra storia, proprio mentre si celebra il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia: per festeggiarlo il FAI ha preparato un percorso speciale di “150 luoghi per 150 anni” e la manifestazione è stata inserita nelle celebrazioni ufficiali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i luoghi più segreti luoghi del Risorgimento la 19.ma Giornata Fai di Primavera, ha permesso di scoprire, tra gli altri, la cella della Fortezza del Priamar a Savona dove Mazzini, imprigionato per tre mesi, ideò il programma della Giovine Italia, la Cascina Guiccioli,
a Ravenna, dove morì Anita Garibaldi il 4 agosto del 1849 e il Capanno di Madriole (RA) dove l’eroe dei due mondi si rifugiò, abbandonando il corpo della moglie, per sfuggire alle truppe austriache. In tutto oltre 14 luoghi dedicati alla memoria di Garibaldi e 13 itinerari risorgimentali, 133 luoghi di culto, 12 palazzi e ville, 21 castelli e torri, oltre a musei, teatri, aree archeologiche e naturalistiche, tutti gratuitamente accessibili con le visite guidate di oltre 13 mila giovani ciceroni volontari. La 19ª Giornata FAI di Primavera si è svolta sabato 26 e domenica 27 marzo in 260 località in tutte le Regioni, con l’apertura di 660 beni. Un viaggio tra le bellezze del paese, alla scoperta di luoghi spesso difficilmente accessibili al pubblico, divenuto ormai un appuntamento tradizionale. L’Italia intera in mostra in luoghi meravigliosi e inconsueti, pronta ad accogliere centinaia di migliaia di persone. E in questa giornata speciale il FAI non solo ha messo a disposizione l’Italia più segreta, ma ha anche avvicinato e coinvolto il maggior numero possibile di cittadini a partecipare in prima persona
alla difesa e alla condivisione delle nostre ricchezze, sempre più minacciate dalla crisi economica e dall’indifferenza. Particolare attenzione, quest’anno, ai ‘nuovi italiani’ e ai turisti stranieri, con visite in lingua in 36 città. Visto il successo delle visite guidate per stranieri sperimentate dal 2008, anche quest’anno si è svolto infatti il progetto “Arte. Un ponte tra culture”, reso possibile da Agema Corporation. “In questi anni abbiamo accolto oltre 6 milioni di visitatori’’, ha precisato Ilaria Borletti Buitoni, presidentessa Fai, annunciando anche i tre nuovi beni che il Fai restituirà agli italiani tra la primavera e l’autunno: il negozio Olivetti disegnato dall’ar-
chitetto Scarpa a Venezia, la Villa dei Vescovi in provincia di Padova e il bosco di San Francesco ad Assisi.
S.E.M. VIAGGI (MIMMO) Pellegrinaggio a Lourdes Ascensione 01 - 05.6.2011 PROGRAMMA - Partenza mercoledì 01, ore 19, da Basilea e altre città svizzere; giovedì: arrivo in mattinata a Lourdes, Hotel Paradis ***, sistemazione in albergo, 12.30 pranzo, 14.30 visita alla casa di Bernadette, 19.30 cena, a seguire Fiaccolata; venerdì: ore 8 colazione, 9.30 foto di gruppo, 10 Santa Messa, 12.30 pranzo, pomeriggio (facoltativo): bagno e visita alla grotta della Madonna, 19.30 cena, serata libera; sabato: ore 8 colazione, 9.30 visita al Museo delle Cere e mattinata libera, 12.30 pranzo, 15.00 partenza per rientro in Svizzera; domenica: l’arrivo previsto in mattinata Prezzo (pensione completa e bevande ai pasti). Fr. 440.-; (Euro cambio della giornata) camera singola € 30.00 al giorno.
Prenotazioni & Info:
061-331 30 13 / 079-448 90 37
gastronomia 33
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Polpette sfiziose Polpette gustose di vitello e maiale Ingredienti 300 gr Carne tritata di vitello 200 gr Carne tritata di maiale 30 gr Pinoli 50 gr Mollica di pane 1 Uova 125 gr Farina Cannella Sale Pepe
Olio per friggere latte Parmigiano Procedimento Ammollare la mollica di pane nel latte, poi strizzarla e metterla in una ciotola con i due tritati di carne, unite i pinoli, il parmigiano e l’uovo e cominciare ad impastare.
Insaporire l’impasto con sale, pepe e cannella e mettere il pangrattato se occorre, poi coprire e far riposare in frigo per 30 minuti. Formate delle polpette e passarle nella farina, poi friggerle in abbondante olio per circa 4 – 5 minuti. Scolatele e togliete l’olio in eccesso con la carta da cucina.
Spiedini di polpette Ingredienti: 600 gr. polpa di manzo 100 gr. mortadella 200 gr. pane raffermo 1 patata lessata 1 uovo grana grattugiato 1 ciuffo basilico tritato pangrattato latte fresco olio di arachidi
Ingredienti:
sale e pepe Procedimento: Ammollare il pane raffermo in una ciotola con il latte tiepido e poi strizzarlo. Frullare la polpa di manzo con la mortadella e versare il composto in una ciotola. Aggiungere il pane strizzato, il grana, la patata schiacciata, il basilico, l’uovo, 1 pizzico
Polpette di vitello ripieno
500 gr di carne di vitello macinata 2 fette di pane latte qb 2 cucchiai di pangrattato 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 1 uovo sale qb 1 uovo farina qb
pangrattato qb semini di sesamo qb
Procedimento: Spezzettare le fette di pane, bagnarle nel latte, schiacciarle e mescolarle in una ciotola con la carne, il parmigiano grattugiato, l’uovo, il pangrattato, la pancetta precedentemente sminuzzata e un pizzico di sale. Formate delle polpette (dalla forma allungata più simili a
delle crocchette) e aiutandovi con il manico di un cucchiaio di legno formate un incavo dove introdurre una listarella di formaggio. Richiudere per bene il buco (per evitare la fuoriuscita del formaggio in fase di cottura) e procedere così man mano per tutte le polpette. Friggere normalmente.
di sale e 1 di pepe. Amalgamare il tutto e tenere in frigorifero per 1 ora. Preparare le polpette leggermente schiacciate e della grandezza desiderata, passarle nel pangrattato e infilarle negli spiedini da cucina. Friggere gli spiedini in abbondante olio di arachidi bollente e adagiarli su fogli di carta assorbente. Servire subito, ben caldi.
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06.25 Real – L'isola dei Famosi 07.00 Cartoni animati 07.20 Art Attack 08.05 Cartoni animati 09.00 Tf – Victorious 09.25 Quiz – Social King 10.15 Sulla Via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Info – Quello che 11.30 Aprirai 11.35 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Music. – Top Of The Pops 16.15 Tf – Top Secret 17.00 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Tf – Primeval 18.50 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 22.40 Rai Sport Sabato Sprint 23.25 Tg 2 Notte 23.35 Tg 2 - Dossier 00.20 Tg 2 - Storie 01.00 Tg 2 - Mizar 01.25 Tg 2 Sì, Viaggiare
Tutti pazzi per l'oro 21.05
06.45 Cartoni animati 10.10 S-News – Tv Moda 10.45 Film – Barbie e il castello di diamanti 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.30 Grand Prix Moto 13.55 Motociclismo: GP di Spagna - MotoGp - Prove 15.00 Motociclismo: GP di Spagna - 125 - Prove Sintesi 15.10 Motociclismo: GP di Spagna - Moto2 - Prove 16.03 Film – Last Action Hero - L'ultimo grande eroe 18.30 Studio Aperto 19.00 Cartoni animati 19.30 Film – Stuart Little un topolino in gamba (commedia) 21.10 Film – Garfield - Il film
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
on
ame n t
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.45 Info – Super Partes 10.45 Film – Mai stata baciata 11.39 TgCom 11.40 Meteo 5 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 13.46 Film – Before you say “I do” 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – La Corrida 00.30 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 Tg 5 Notte 01.54 Meteo 5 Notte (r) 01.55 Show – Striscia la notizia (r) 02.15 Film – Imperia la grande cortigiana (commedia) 05.31 Tg 5 Notte (r) 05.44 Meteo 5 Notte (r)
rin n o v
RSI LA1
07.50 Tf – La grande vallata 08.40 Film – Malafemmena 10.15 Tf – Agente Pepper 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.30 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 13.55 Appuntam. al cinema 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Rai Educational 16.55 Tg 3 L.I.S. 17.00 Tf – Squadra Speciale Vienna 17.45 Magazine Champions League 18.10 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Cult. – Ulisse: Il piacere della scoperta 23.25 Tg 3 23.40 Tg Regione 23.45 Un giorno in Pretura 00.45 Tg 3
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
ai
07.00 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch 09.00 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Euronews 12.55 Motociclismo: GP di Spagna 125, MotoGp, Moto2 - Prove 16.00 Film – Un allenatore in palla 17.25 Film – L'uomo di Laramie 19.10 Motociclismo: GP di Spagna - MotoGp - Prove (r) 20.05 Mister Svizzera 2011 22.10 Calcio: Super League Grasshoppers - Bellinzona 22.45 Sportsera 23.15 Tf – Prison Break 01.20 Il Quotidiano (r) 01.40 Telegiornale Notte (r)
06.30 Mattina in famiglia 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 10.00 Info – Settegiorni 10.50 Aprirai 11.00 Appuntam. al cinema 11.10 T-Show – 7+ 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 T-Show – Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A Sua immagine 17.45 Cult. – Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Show – Ballando con le stelle 23.35 Tg 1 60 Secondi 00.35 Italia mia, esercizi di memoria 01.15 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Cinematografo 02.30 Appuntam. al cinema 02.35 Film – Il viaggio di Jeanne 04.00 Tf – Lady Cop
H
aprile
07.00 Euronews 08.00 Cartoni animati 10.30 Documentario 10.50 Info – Patti chiari (r) 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info – Il Ponte 13.10 Film – Rosamunde Pilcher - Il tesoro di Holly 14.40 Tf – Primeval 15.25 Documentario 16.05 Film – Sleepover 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.20 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – Racconti incantati 22.40 Tf – The Closer 23.30 Telegiornale Notte 23.50 Film – Dr. Jekyll e Mr. Hyde - Colpevole o innocente?
o?
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sabato
05.35 Tf – Questa casa non è un albergo 06.10 Mediashopping 07.00 Sitcom – Vita da strega 07.35 Tf – Kojak 08.25 Cult. – Vivere meglio 10.00 Tf – Carabinieri 11.00 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 S-News – Ricette di famiglia 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.15 Film – Perry Mason Arringa finale (giallo) 17.00 Tf – Monk 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.40 Tf – Walker Texas Ranger 21.30 Tf – Bones 22.20 Tf – Lie To Me 23.17 Tf – Law & Order 00.12 Film – Wallander Il fratello gemello (thriller) 01.55 Tg4 Night News 02.18 Show – Ieri e oggi in tv 04.20 Mediashopping
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Cinema 35
Manuale d'amore 3 E tre! Giovanni Veronesi torna sulla scena con il terzo episodio di “Manuale d’amore”. La struttura è sempre la stessa con il film che si divide in episodi, questa volta incentrati sulle diverse età dell’amore: giovinezza, maturità e oltre. Il primo episodio racconta la storia di Roberto (Riccardo Scamarcio), giovane e ambizioso avvocato, prossimo alle nozze con Sara (Valeria Solarino), e del suo travolgente incontro con Micol (Laura Chiatti), bellissima, provocante e misteriosa. L’episodio dell’amore maturo parla di Fabio (Carlo Verdone), un affermato anchorman televisivo, marito fedelissimo da 25 anni, che viene travolto da un incontro imprevisto e fatale. L’intrigante Eliana (Donatella Finocchiario) non è però chi sostiene di essere. Nell’ultimo episodio, “Oltre” Adrian (Robert De Niro) è un professore americano di storia dell’arte che da qualche anno, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, la città che ha sempre amato. Riservato e solitario, Adrian frequenta poche persone tra cui Augusto (Michele Placido), il portiere dello stabile in cui vive. Forse solo a lui ha rivelato il suo segreto: sette anni prima ha subito un delicatissimo intervento di trapianto di cuore. Il fulminante incontro con la figlia di quest’ultimo, Viola (Monica Bellucci), sconvolgerà la sua tranquilla esistenza. Filo conduttore delle peripezie amorose di tutti, l’emblematico tas-
sista Cupido che ha il compito di innescare, con un sorrisetto ammiccante, l’inizio del sentimento che tutti cercano: l’amore! Il film è stato presentato al pubblico durante una conferenza stampa al Festival di Venezia durante la quale il produttore del film, Aurelio de Laurentiis, ha annunciato la partecipazione del famoso attore holliwoodiano Robert De Niro che, per l’occasione, avrebbe recitato la sua parte in lingua italiana. In effetti questa è stata proprio la novità più importante del film. Robert De Niro, che non recitava per un regista italiano dai tempi di “Novecento” di Bernardo Bertolucci e di “C’era una volta in America” di Sergio Leone, ha avuto modo di visionare i primi due capitoli del “Manuale d’amore” apprezzandoli molto. È poi stata la lettura del copione di “Manuale d’amore 3” a convincerlo definitivamente. “Mi ha mandato il copione e ho trovato il mio ruolo interessante. Poi ci siamo incontrati in Sicilia e mi ha fatto un’ottima impressione anche perché un amico comune mi aveva parlato bene di lui. La commedia italiana è anche più piacevole per me perché gli italiani riescono a mescolare dramma e comicità e hanno il senso dell’ironia. E poi mi piace come Giovanni Veronesi ha raccontato il mio personaggio, molto dolce e molto plausibile. Del cinema italiano di oggi non ne so abbastanza, ho visto solo “Il Divo” e “Manuale d’amore”. Ma i vecchi registi li conosco
tutti: Fellini, Rosi, Antonioni, Bertolucci, Lattuada, De Sica”. Così si è espresso l’attore-regista italo-americano nel corso di una conferenza stampa romana, nell’ambito della quale ha anche ammesso di aver faticato parecchio per riuscire a recitare in italiano, una lingua che parla poco fluentemente. “Manuale d’amore 3” è l’ultimo capitolo della saga che,
nonostante le aspettative, pare abbia qualche difficoltà a superare gli incassi dei precedenti e soprattutto del secondo per il quale si parla di corca 20 milioni di euro. Nonostante ciò, è da molte settimane in vetta alle classifiche italiane, superando anche uscite più recenti come “La vita facile” e vincitori di oscar come “Il cigno nero” e “Il discorso del re”.
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DOMENICA
06.25 Real – L'isola dei Famosi 07.00 Cartoni animati 07.35 Art Attack 08.00 Cartoni animati 08.55 Tf – Victorious 09.25 Quiz – Social King 10.10 Cult. – Ragazzi c'è Voyager 10.40 A come Avventura 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che aspettano... 15.40 Quelli che il calcio e... 17.05 Rai Sport Stadio Sprint 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° Minuto 19.05 Rai Sport Numero 1 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Hawaii Five-0 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Real – L'isola dei Famosi 02.30 Meteo 2
Italia
Canale 06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello Spirito 09.42 TgCom 10.00 Real – Grande Fratello 10.15 Sitcom – Il Mammo 10.45 Minis. – L'onore e il rispetto 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.00 Show – Domenica Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima Sprint 21.10 Show – Il senso della vita 00.30 Info – Terra
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06.35 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch 09.00 Euronews 10.55 Motociclismo: GP di Spagna 125, Moto2, MotoGp - Gara 15.00 Ciclismo 16.30 Mister Svizzera 2011 (r) 19.00 Hockey su ghiaccio 19.30 La domenica sportiva 20.00 Documentario 20.20 Tf – Beautiful People 21.05 Tf – CSI 22.35 Tf – Criminal Minds 23.15 Hockey su ghiaccio (r) 23.45 La domenica sportiva (r)
06.00 Info – Quello che 06.30 Mattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 09.35 Magica Italia 10.00 Linea Verde orizzonti 10.30 A Sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica In l'Arena 15.50 Show – Domenica In Amori 16.15 Show – Domenica In...onda 16.30 Tg 1 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – Affari Tuoi 21.30 Tf – Un medico in famiglia 7 23.40 Speciale Tg 1 00.45 Tg 1 Notte 01.10 Applausi 02.25 Sette note Musica e musiche 02.45 Così è la vita... Sottovoce 03.15 Film – 1943: Un incontro 05.10 Da Da Da 05.45 Euronews
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06.25 Festa mobile (r) 06.50 Info – Il Ponte 07.10 Strada Regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 10.00 Santa Messa 11.00 Paganini 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.20 Film – L'ispettore Barnaby La prova dell'innocenza (giallo) 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Documentario 17.10 Tf – Castle 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.15 Controluce 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.45 Storie 22.00 Cult tv 22.30 Telegiornale Notte 22.40 Meteo Notte 22.50 Film – North Country Storia di Josey (drammatico)
07.00 Info – Super Partes 08.00 Cartoni animati 10.45 Motociclismo: GP di Spagna - 125 - Gara 12.00 Studio Aperto 12.13 Meteo 12.15 Motociclismo: GP di Spagna - Moto2 - Gara 13.05 Guida al Campionato 14.00 Motociclismo: GP di Spagna - MotoGp - Gara 15.00 Grand Prix - Fuori Giri 16.00 Film – Twister 16.57 TgCom 17.00 Meteo 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Tf – Mr Bean 19.20 Film – Una ragazza e il suo sogno (commedia) 20.17 TgCom 20.20 Meteo 21.25 Film – Tu, io e Dupree 22.23 TgCom 22.26 Meteo 23.30 Film – Bowfinger 01.30 Film – Un poliziotto speciale 03.35 Mediashopping 03.50 Sitcom – Via Zanardi, 33
07.35 Tf – La grande vallata 08.25 Film – Le amiche 10.05 Appuntam. al cinema 10.10 Tf – Agente Pepper 11.00 Tgr Estovest 11.20 Tgr Mediterraneo 11.45 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 TeleCamere 12.55 Racconti di vita 13.25 Cult. – Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 In 1/2 h 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Ciclismo 17.00 Alle falde del Kilimangiaro 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Info – Report 23.20 Tg 3 23.30 Tg Regione 23.35 Cult. – Cosmo
Rete 05.40 Tf – Il fuggitivo 06.25 Tg4 Night News 06.45 Mediashopping 07.15 Info – Super Partes 08.20 Minis. – Anno Domini 09.20 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 13.52 S-News – Donnavventura 14.30 Tf – Suor Therese 16.16 Info – Traffico 16.25 Film – I berretti verdi 17.12 TgCom 17.15 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Il ritorno di Colombo 21.30 Telen. – Tempesta d'amore 23.20 Contro Campo Posticipo 23.30 Contro Campo 01.25 Tg4 Night News 01.48 Music. – Vintage Dance Parade 5 03.45 Film – Il viaggio della sposa 04.19 Show – Come eravamo
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CARTOMANZIA
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★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
L'oroscopo 2011 Amore, lavoro, salute, fortuna. Dal volto più noto dell'astrologia italiana, tutte le previsioni per il nuovo anno. Segno per segno, mese per mese, ecco come sarà il E in più: le Fr. 18.- 2011. caratteristiche dei bambini nati nel 2011; le affinità di coppia; il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione; le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato tra due segni e vuole finalmente sapere a quale appartiene.
Paolo Fox pag 237
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Con Mercurio nel segno, fate affari non disprezzabili: siete rapidi e intuitivi. I guadagni sono piccoli, ma tanti, specie ora che c’è anche Giove nel segno, che in quanto a soldi non è secondo a nessuno. Tenetevi lontani dalla vetrina e ricercate l’interiorità.
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(21 aprile - 20 maggio)
Lavorate ancora dietro le quinte e approfittatene per aumentare la vostra esperienza e le vostre competenze: fate piccoli passi alla volta senza pestare i piedi a nessuno. Venere consiglia circospezione ma non restatene impigliati fino a non decidere.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Il momento, in amore, è pieno di scintille, Venere sta dando il meglio di sé ed è decisa a continuare su questa strada. Nei rapporti di coppia qualche incomprensione, poi disciolta, consolida il legame e lo rilancia con la passione d’altri tempi.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Il lavoro richiede qualche attenzione particolare. Negli ultimi tempi le cose non vanno come dovrebbero e siete costretti a ritrovare entusiasmo e sicurezza, se volete uscirne vincitori. La Luna è stanca e riposa, ma Venere è tutto un fuori programma.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Superate le incertezza dell’ultimo periodo, sul lavoro tutto comincia a girare come prima, l’umore è in netta risalita. Venere vi tiene d’occhio, a volte si distrae e voi brancolate nel buio, ma poi siete sotto la sua attenzione e tutto vi sorride.
EROTIC0 0906
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Marte in opposizione si diverte a punzecchiarvi e anche ad irritarvi. Le sue intenzioni sono cattive e per questo il momento è critico. Qualche problema anche in amore, dove Venere sembra assente. Calma: non reagite, pensate piuttosto al cambiamento che verrà.
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Saturno nel segno pare trovarvi svuotati di entusiasmo e senza energie. Tranquillizzatevi e mettetevi l’animo in pace: non riuscirete a sfuggire agli impegni che la realtà comporta e vi offre. Cercate solo di vedere in ogni cosa il lato più positivo.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Marte dai Pesci vi rende forti e sicuri di voi stessi, a volte anche un po’ arroganti, anche se le cose non girano come vorreste. Sul fronte economico, le notizie non sono negative, c’è un evidente segno di ripresa, preludio a nuovi affari e a nuove spese.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Benché il momento non sia dei migliori, le vostre forze non vi abbandonano, e non vi abbandona nemmeno la vostra capacità di metabolizzare le difficoltà. Buon segnale: sarà Venere a tendervi per prima la mano, poi verranno tutti gli altri astri.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Con Marte nel segno siete più ottimisti del solito, il che vi permettere di mostrare lati sconosciuti della vostra personalità con grande tranquillità. Dopo qualche disturbo stagionale la salute torna a risplendere sui vostri volti: avete il mondo nelle vostre mani.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Siete inclini a vivere il rapporto in maniera gioiosa e questo vi rende simpatici e interessanti. Venere vi concedere un periodo di grazia, poi potrebbe volgere lo sguardo altrove. Dunque, fate il pieno di ottimismo e di energie, dando fiducia al partner.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Con Plutone nel segno è tutto un po’ farraginoso, anche perché Saturno non gira per il verso a voi favorevole. Vi ponete mille domande e non riuscite a dare una sola risposta. Nessun problema: l’attesa è la virtù dei forti. Presto verrà il vostro turno.
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Lunedi
08.45 Tf – Dr. House 09.40 Tf – Grey's Anatomy 11.25 Tf – The Closer 12.15 S-News – Cotto e mangiato 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.30 Sitcom – How I met your mother 14.55 Sitcom – Camera Café 15.25 Sitcom – Camera Café ristretto 15.35 Cartoni animati 16.35 Tf – Merlin 17.25 Tf – Smallville 18.15 S-News – Cotto e mangiato 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Film – Infiltrato speciale 23.15 Film – Cobra
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 17.25 Tg 5 - 5 minuti 17.30 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Grande Fratello 00.15 Show – Mai dire Grande Fratello 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r)
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08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.15 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Film – In fuga per tre 22.55 Cult. – Potere 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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07.00 Cartoni animati 09.30 Sorgente di vita 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Ghost Whisperer 23.25 Tg 2 23.40 Film – Cemento armato 01.20 Tg Parlamento 01.30 Protestantesimo 02.00 Real – L'isola dei Famosi 02.35 Meteo 2 02.40 Appuntam. al cinema 02.45 Tf – Jericho 04.10 Secondo canale 04.15 Università Telematica Internazionale UniNettuno
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08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Storie 13.10 Cult tv 13.35 Film – Iperventilazione 15.10 Musicalmente 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.30 Documentario 18.40 Tf – Le sorelle McLeod 19.30 Tf – Burn notice 20.15 Tf – Monk 21.00 Elezioni Cantonali
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 I Tg della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Film – Il Commissario Montalbano - L'età del dubbio 23.20 Porta a Porta 00.55 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa
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08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.40 Tf – Doc 11.25 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.00 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Attenti a quei due 21.05 Film – non pervenuto 23.00 Telegiornale Notte 23.10 Meteo Notte 23.20 Segni dei tempi 23.45 Tf – Law & Order 00.30 Film – Elizabeth - The Golden Age (drammatico)
05.35 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 05.40 Tf – Il fuggitivo 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.15 Soap – Sentieri 16.35 Film – Airport 75 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – La maschera di Zorro 23.25 Film – Life (commedia) 01.32 Tg4 Night News 01.55 Cult. – Vivere meglio 03.12 Film – Penne nere 04.44 Mediashopping 04.59 Cult. – Peste e corna e gocce di storia
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RSI LA1
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06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.15 Soap – Sentieri 16.45 Film – Rancho Bravo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Chissa perché... capitano tutte a me (fantastico) 23.30 Film – Vite sospese
rinnova chiama! 043 322 17 17
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06.55 Cartoni animati 08.45 Film – Mamma detective 10.35 Film – Mamma detective: Rapimenti (giallo) 12.15 S-News – Cotto e mangiato 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.30 Sitcom – How I met your mother 14.55 Sitcom – Camera Café 15.25 Sitcom – Camera Café ristretto 15.35 Cartoni animati 16.35 Tf – Merlin 17.25 Tf – Smallville 18.15 S-News – Cotto e mangiato 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Film – Beverly Hills Chihuahua (commedia) 22.07 TgCom 22.10 Meteo 22.55 Film – Quel nano infame 00.55 Show – Poker1mania 01.45 Studio Aperto - La giornata 02.00 Tf – Beverly Hills, 90210
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Jean Marc è un impiegato ministeriale del Quebec impegnato presso l'Ufficio dei reclami. Sua moglie è un'agente immobiliare in costante ascesa professionale. Le sue due figlie vivono in un mondo fatto di video e di ipod e non comunicano con lui. Non gli resta allora che sognare. Sognare di avere solo per sè una donna bellisima e pronta ad offrirglisi quando lo desidera, oppure di essere un noto scrittore o intellettuale sempre in grado di trovare una fans che straveda per lui. Riuscirà Jean Marc a resistere alla tentazione di evadere per sempre dalla realtà e a costruirsi una vita tutta sua?
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 17.25 Tg 5 - 5 minuti 17.30 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – R.I.S. Roma 2 Delitti imperfetti 23.46 Info – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r)
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.15 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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Canale
occhio ai programmi
06.25 Real – L'isola dei Famosi 07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – L'isola dei Famosi 23.30 Rai Sport 90° Minuto Champions 00.50 Tg 2 01.10 Tg Parlamento 01.20 Tf – Justice 02.00 Meteo 2 02.05 Appuntam. al cinema 02.10 Film – L.A.P.D.: Linea spezzata 03.45 Tg 2 Eat Parade
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08.00 Euronews 08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Documentario 13.35 Teatro – La direttrice 15.05 Musicalmente 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Burn notice 20.00 Hockey 23.00 Film – Relative Strangers
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Minis. – Una sera d'ottobre 23.45 Porta a Porta 01.20 Tg 1 Notte 01.50 Che tempo fa 01.55 Info – Qui Radio Londra 02.00 Appuntam. al cinema
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08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.05 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Grey's Anatomy 21.50 Tf – Private Practice 22.35 Tf – Lipstick Jungle 23.20 Telegiornale Notte 23.40 Film – L'età barbarica 01.25 Repliche continuate
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30 marzo 2011 • la Pagina
Le nuove regine della tv Luciana Littizzetto, Antonellina Clerici e Belen Rodriguez premiate al 51° Premio Tv Il pubblico da casa, attraverso il consueto televoto, ha assegnato a Ti lascio una canzone la statuetta di Programma dell’Anno nell’ambito del Premio Tv 2011 – 51° Premio Regia Televisiva andato in onda in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo con la conduzione di Fabrizio Frizzi e la partecipazione di Hoara Borselli. La lista dei premi speciali e la top ten delle migliori trasmissioni della stagione 2010-2011 sono state stilate dall’Accademia di Garanzia (formata da Gigi Vesigna, Renzo Arbore, Umberto Brindani, Maddalena Corvaglia, Stefano D’Orazio, Giorgio Forattini, Silvana Giacobini, Mario Maffucci e Stefano Zecchi) che ha clamorosamente ignorato Vieni via con me, il programma rivelazione di Fazio e Saviano che ha fatto incetta di ascolti su Rai Tre anche contro il Grande Fratello 11. Ti lascio una canzone è stato quindi il programma più votato dal pubblico a casa e la simpatica Antonella Clerici si conferma tra le conduttrici più amate dagli italiani. Al televoto Ti lascio una canzone ha avuto la meglio sulle altre 9 trasmissioni che componevano la top ten dei vincitori stilata dall’Accademia di Garanzia (sulla base delle 20 finaliste): Soliti
Ignoti di Fabrizio Frizzi, 61° Festival di Sanremo (a ritirare il premio sono stati solo Gianni Morandi e Belen Rodriguez), l’opera teatrale Filumena Marturano di Massimo Ranieri, I migliori anni di Carlo Conti, Chi l’ha visto? di Federica Sciarelli per la Rai; per Mediaset premiati Le Iene Show, Zelig, Striscia la notizia e Chiambretti Night. Passiamo ora ai premi speciali della 51° edizione del Premio Regia Televisiva: Luciana Littizzetto ha battuto Antonella Clerici e Paola Cortellesi nella corsa al Premio Tv 2011 come Personaggio femminile dell’anno. La simpatica Luciana è in effetti reduce da un anno di intenso lavoro: ha recitato in Femmine contro Maschi, è stata protagonista della fiction di RaiUno Fuoriclasse e continua a intrattenere il pubblico di Che tempo che fa? con monologhi esilaranti. Claudio Bisio si è invece aggiudicato la sfida contro Fabrizio Frizzi e Gianni Morandi come Personaggio maschile dell’anno. Il conduttore ha indubbiamente avuto un’annata di grandi soddisfazioni, sia televisivi che cinematografici. Sul piccolo schermo continua a presentare con successo lo show comico Zelig, mentre al cinema ha raccolto ampi consensi con
Benvenuti al sud e Femmine contro Maschi. Belen Rodriguez, protagonista dell’ultimo Festival di Sanremo e del primo dei nuovi film tv de Il Commissario Montalbano, ha conquistato il riconoscimento di Personaggio Rivelazione dell’anno (in lizza con lei c’erano Salvo Sottile e Geppi Cucciari): la sensuale showgirl argentina, al momento della premiazione, ha dichiarato che spera di aver dimostrato che oltre al gossip sa fare anche altro. Infine La Leggenda del bandito e del Campione con Beppe Fiorello è stata
preferita a Le cose che restano e Rossella come Miglior Fiction, e il Tg La7 di Enrico Mentana è stato premiato come migliore telegiornale nazionale. Il Premio Tv 2011, trasmissione autocelebrativa della televisione stessa, ha vinto la sfida auditel contro i competitors degli altri canali: in effetti, il raggruppamento in un’unica serata di tutti i maggiori personaggi tv ha attratto la curiosità di tutti e ha portato una media pari a 4.897.000 telespettatori, share 19,92%. Lo show è stato ideato da Daniele Piombi.
L’associazione Morresi - Emigrati sezione Zurigo organizza
Sabato 9 aprile 2011 - dalle ore 19.00 alle ore 02.00
FESTA DI PRIMAVERA presso la
Sporthalle Unterrohr - Unterrohrstr. 2 Schlieren
Cucina tipica Italiana paesana, con il tradizionale baccalà e vini nostrani
allieterà la serata il gruppo FANTASY SHOW Entrata libera “fino ad esaurimento posti” Sponsor: Garage dell’Anna, Skandia, Fulvi Macelleria - Salumeria, Art Foto Studio Parisi, Arredo Möbel, AMC, H. Jaeger AG, Negro Import
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In un futuro “non troppo lontano”, a Gattaca, il mondo è governato dall'ingegneria genetica che divide gli esseri umani in Validi (concepiti in provetta col DNA manipolato) e Non Validi (gli altri, nati col vecchio sistema). A quest'ultima categoria appartiene Vincent Freeman, concepito non in laboratorio ma per amore. Per diventare cosmonauta ed essere inviato su Titano, Vincent assume l'identità anagrafica di un Valido, Jerome Morrow, finito su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente e suo complice. Si innamora poi di Irene, una collega ossessionata da un difetto cardiaco che crede che Vincent sia un uomo perfetto...
08.45 Film – Alla ricerca di papà 10.35 Film – Una famiglia in prestito (commedia) 12.15 S-News – Cotto e mangiato 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.30 Sitcom – How I met your mother 14.55 Sitcom – Camera Café 15.25 Sitcom – Camera Café ristretto 15.35 Cartoni animati 16.35 Tf – Merlin 17.25 Tf – Smallville 18.15 S-News – Cotto e mangiato 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Le Iene Show 00.00 Show – Saturday Night Live
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 17.25 Tg 5 - 5 minuti 17.30 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – Non smettere di sognare 23.46 Info – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 02.01 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Meteo 5 Notte (r)
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Rete 4
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.15 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
Gattaca - La porta dell'universo
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.30 Tg 2 Sera 20.35 Calcio: Champions League – Chelsea - Manchester 22.45 Rai Sport 90° Minuto Champions 23.20 Tg 2 23.40 Glam - Essere e apparire 00.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.15 Tg Parlamento 01.25 Real – L'isola dei Famosi 02.00 Meteo 2 02.05 Appuntam. al cinema
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09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Info – Patti chiari (r) 13.10 Musicalmente 14.00 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.15 Tf – Burn notice 20.00 Sport Adventure 20.30 Calcio: Uefa Champions League – Chelsea - Manchester 21.00 Film – Transformers
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Quiz – Centocinquanta 23.30 Tg 1 60 Secondi 00.45 Tg 1 Notte 01.15 Info – Qui Radio Londra 01.20 Che tempo fa
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07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Show – S-Quot 14.10 Tf – Burn notice 14.55 Tf – Monk 15.35 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – The Good Wife 21.55 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – Cold Case 23.25 Lotto Svizzero 23.40 Telegiornale Notte
05.40 Tf – Il fuggitivo 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.17 Film – Vento selvaggio 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Top Secret 00.30 Film – Gattaca - La porta dell'universo (fantastico) 01.15 Tg4 Night News 01.38 Show – Ricordo d'attore: Corrado Pani 03.10 Film – Baciamo le mani 04.22 Mediashopping 04.37 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 04.44 Show – Come eravamo
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Il grande ritorno di Vasco A tre anni dall'ultimo album, il grande rocker emiliano torna con un lavoro “esistenzialista” Un Vasco Rossi inedito, con la cravatta e senza il berrettino di ordinanza (in verità lo uso perchè quando canto non mi fa colare il sudore sulla fronte) ha presentato il suo nuovo album dal titolo “Vivere o niente”. A tre anni dal suo ultimo disco, “Il mondo che vorrei”, (per oltre un anno e mezzo in classifica), Vasco torna e, come sempre, lo fa alla grande, come testimonia il grande successo del singolo “Eh...già”, tratto dal nuovo disco. Anche se dopo il suo ultimo tour europeo, l’Europe Indoor Tour (2009/2010) era sembrato stanco e prossimo al ritiro, Vasco è dunque di nuovo in prima fila con un album di inediti dal titolo emblematico, e un nuovo tour negli stadi previsto per la prossima estate. Scritto tra Bologna e Los Angeles, l’album è un mix di rock, pop e blues. A fare da fil rouge tra i brani un pensiero ben definito, che Vasco riassume così: “Dobbiamo esser coraggiosi e pensare ‘La vita è dura ma io sono ancora più duro!’”. Il nuovo lavoro presenta tutti gli elementi caratteristici dell’artista emiliano: la rabbia che 30 anni fa lo ha spinto a fuggire dalla “noia” delle convenzioni è la stessa che oggi lo incita a nuove sfide; l’autoironia, quella sana e consapevole che ieri gli faceva cantare “Vado al massimo, Vado a gonfie vele...” e che oggi gli fa dire: “Eh..già, sembrava la fine del mondo, ma sono qua, e non c’è niente che non va, non c’è niente da cambiare, col cuore che batte più forte, la vita che va e non va”.
“Non avrei mai pensato di arrivare a 59 anni” ammette in effetti e, fedele alla sua filosofia dell’andare al massimo, aggiunge: “Mi dico sempre, andiamo avanti fino a dove ce la faremo. Poi spegnerò l’interruttore perchè la vita è mia e deciderò io quando dire basta”. Primeggiano le rock ballad, pezzi come Eh... già, Vivere o niente o Stammi vicino, i cui i testi sembra vogliano trasmettere una sorta di lezione di vita; testi ai quali Vasco sembra affidare la sua filosofia esistenziale grazie a frasi brevi ma secche, quasi degli ammonimenti: uno su tutti il “non ti fermare davanti a niente” (Prendi la strada). Immancabile la provocazione, che Vasco sembra avere nel DNA, presente un po’ ovunque nell’album e soprattutto ne “Il Manifesto futurista della nuova umanità”: nella società del 21° secolo ci si può ancora permettere di avere fede in una potenza superiore? Vasco la vede così: “Nelle mie intenzioni è una provocazione ironica (niente più di una canzone). In sintesi è l’uomo nuovo, quello di oggi, senza più “fede” in un creatore: un uomo nuovo che riconosce la vita come una combinazione di fattori casuali, reazioni chimiche della natura che da sola, per caso e per necessità...arriva impetuosa ed è un miracolo che ogni giorno si rinnova. La vita è dunque un caso per lui, non un dono. Ne accetta il peso e la responsabilità e senza più bisogno di potenze superiori la rispetta fino a quando essa rispetta lui. Un uomo nuovo pone la scienza al posto delle cer-
tezze assolute delle antiche religioni e delle vecchie filosofie. La scienza con le sue dimostrazioni, valide fino a prova contraria. Un uomo nuovo è consapevole del miracolo della propria esistenza e stabilisce quindi un patto con se stesso: Signore perdonami se non ho più la fede in Te, ti faccio presente che è stato difficile abituarsi a una vita sola senza di Te. Ti faccio presente che ho quasi finito, ho quasi finito anche la pazienza che ho con me...La vita semplice che mi garantivi adesso è mia però è lastricata di problemi. Ho fatto un patto sai con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori)”. Nell’album oltre allo scetticismo trova spazio anche il tocco poetico, particolarmente presente nel testo “L’aquilone”, splendidamente arrangiato da Celso Valli. Ci si può anche lasciar andare ogni tanto, il naso all’insù dietro a un aquilone: “Non sono per le cose che finiscono, non compatisco quelle che non durano, non sono per le cose che ti lasciano, all’improvviso solo. Ci sono delle cose che succedono, ci sono tante cose che non tornano, ci sono delle cose che 'non possono', eppure 'sono'! Lo sai che si potrebbe stare sempre appesi a quell’aquilone, guardando il mondo che si muove e la sera che muore”. “Vivere o niente” è una delle migliori ballad rock della coppia Tullio Ferro/Guido Elmi, un testo che sottolinea quanto costa l’accettazione di sé, che tempesta di sentimenti e sofferenza è necessaria per arrivarci; le parole qui sgorgano dal cuore insieme
con ai ricordi: “Rivelerò cose che nessuno sa di me e lo farò solo perché tu non sai com’è. Brividi sento quando guardo, lividi che han lasciato segni dentro. Vivere o niente, tanto poi nessuno sa cos’è, solo ti muovi dentro queste quattro regole”. Oltre che nei negozi, Vasco torna anche negli stadi: debutto a Venezia, l’11 giugno, all’Heineken Jammin Festival, si prosegue con un poker di concerti a San Siro il 16, 17, 21 e 22, il 26 a Messina, stadio S. Filippo (per la terza volta in 4 anni), e infine si chiude a Roma con due serate consecutive l’1 e il 2 luglio all’Olimpico.
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06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.15 Soap – Sentieri 16.40 Film – Ossessione di donna 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – D'Artagnan 23.30 Film – Little Miss Sunshine 01.25 Tg4 Night News
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06.55 Cartoni animati 08.45 Le Iene Show 12.15 S-News – Cotto e mangiato 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.30 Sitcom – How I met your mother 14.55 Sitcom – Camera Café 15.25 Sitcom – Camera Café ristretto 15.35 Cartoni animati 16.35 Tf – Merlin 17.25 Tf – Smallville 18.15 S-News – Cotto e mangiato 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – Dr. House 23.00 Tf – The Closer 00.50 Show – Le Iene 02.20 Show – Poker1mania 03.10 Studio Aperto - La giornata 03.25 Tf – Beverly Hills, 90210 04.05 Mediashopping 04.20 Film – Slither (horror) 05.45 Mediashopping
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Truman Capote, vistoso ed estroso scrittore di New Orleans, gode della simpatia dei salotti intellettuali newyorkesi. A ispirare il suo capolavoro letterario, “A sangue freddo”, sarà il quadruplo omicidio della famiglia Clutter, consumatosi ad Holcomb (Kansas). Deciso a saperne di più, parte alla volta del Kansas in compagnia della scrittrice Harper Lee. La cattura di Dick Hickcock e di Perry Smith, rei confessi del crimine, eccita la fantasia di Capote. Lo scrittore inizia così a frequentare le brande della cella. Un intenso e complesso legame con uno degli assassini cambierà completamente la vita di Capote...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 17.25 Tg 5 - 5 minuti 17.30 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Lo Show dei Record 00.00 Info – Matrix
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Infamous 23.50 Una pessima reputazione
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.15 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Tf – Medium 23.25 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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occhio ai programmi
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 “Spazio Santoro/Annozero” 23.10 Tg 2 23.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.25 Base Luna 01.05 Tg Parlamento 01.15 Real – L'isola dei Famosi 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.05 Tf – Life on Mars 03.50 Secondo canale
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08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Show – S-Quot (r) 13.00 Calcio: Uefa Champions League – Chelsea - Manchester (r) 14.45 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.25 DiADà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.15 Tf – Burn notice 20.00 Tf – Hockey 22.35 Estival Jazz Lugano 2007
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Tf – Un medico in famiglia 7 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Info – Qui Radio Londra 01.40 Appuntam. al cinema
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08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.40 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.05 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.30 Il filo della storia 23.25 Telegiornale Notte 23.50 Film – Infamous - Una pessima reputazione
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Range Rover Sport Un'auto dalla vocazione sportiva che combina perfettamente stile, comfort e potenza La Range Rover Sport è nata come una variante sportiva della classica serie Range Rover. A differenza della sorella maggiore, divenuta nel tempo un’icona di lusso, la Sport è più compatta e ha un telaio di base differente. Il design è stato studiato per rendere la Range più sportiva e, proprio per questo, il padiglione molto inclinato è una delle sue principali caratteristiche. Anche l’altezza da terra variabile è un segno della vocazione sportiva dell’auto: questa caratteristica, infatti, rende possibile abbassare l’altezza alle alte velocità per migliorare l’aerodinamica. Inoltre, per il fuoristrada è possibile alzare l’assetto oppure procedere con il limitatore di velocità se si affrontano sfondi disconnessi. Ogni centimetro della sua scocca elegante e potente è stato progettato per esaltarne le qualità aerodinamiche e le prestazioni. Con il parabrezza e il tetto inclinati, insieme alla scocca dai profili tondeggianti, la Range Rover Sport sembra muoversi anche da ferma. Lo spoiler posteriore, gli pneumatici per tutti i tipi di terreno e i cerchi in lega da 20” ne accentuano ulteriormente il carattere di SUV sportiva. La tradizione Range è inalterata: anche la Sport, come la versione classica, presenta infatti accessori pregiati. Dotata di parabrezza acustico, di finestrini anteriori laminati e di sensori di parcheggio
di serie, la Range Rover Sport riprende anche numerosi elementi del Discovery, come parte degli interni, organi meccanici e propulsori. L’interno è all’insegna del lusso: l’abitacolo raffinato è stato progettato utilizzando materiali pregiati con rivestimenti in pelle e inserti in legno; nello specifico i sedili sono in pelle, regolabili elettricamente per il conducente e per il passeggero anteriore, mentre per gli inserti della console centrale e delle portiere sono state usate finiture in noce o anigre lucida. La gamma motori è composta da due propulsori a benzina di origine Jaguar e da un diesel prodotto dalla Ford con la PSA. Il 4.4 V8 benzina eroga 306 cavalli mentre il 4.2 V8 adotta il compressore volumetrico per 395 cavalli. Il diesel 2.7 TDV6 dispone di una turbina e di 190 cavalli. È possibile scegliere anche il 3.6 TDV8 biturbo da 272 cavalli, o i nuovi motori 5.0 V8 Jaguar da 385 cavalli sovralimentato da 510 cavalli oltre al diesel 3.0 biturbo da 245 cavalli di origine PSA. Il cambio è un automatico a sei rapporti con ridotte; è possibile sceglire anche il cambio automatico a otto rapporti di origine ZF. Per quanto riguarda le prestazioni, la Range Rover Sport 3.0 TDV6 da 211 CV e 520 Nm di coppia raggiunge i 193 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 in 10,3 secondi.
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venerdi 07.00 Cartoni animati 09.15 Tgr Montagne 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Eat Parade 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – Three Rivers 23.25 Tg 2 23.40 Info – L'ultima parola 01.10 Tg Parlamento 01.20 Real – L'isola dei Famosi 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.05 Film – Vipera 03.40 Secondo canale
Mr. Bean's Holiday 21.00
06.55 Cartoni animati 08.45 Tf – Dr. House 10.30 Tf – The Closer 12.15 S-News – Cotto e mangiato 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.30 Sitcom – How I met your mother 14.55 Sitcom – Camera Café 15.25 Sitcom – Camera Café ristretto 15.35 Cartoni animati 16.35 Tf – Merlin 17.25 Tf – Smallville 18.15 S-News – Cotto e mangiato 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 T-Show – Fenomenal 00.15 Studio Aperto Live
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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ame n t
Mr. Bean è il vincitore del primo premio della lotteria organizzata dalla sua parrocchia: una settimana di vacanza nel sud della Francia con soggiorno a Cannes proprio al culmine del suo Festival cinematografico, e una videocamera. Prende così l'Eurostar per Parigi. Alla Gare de Lyons, chiede ad un altro viaggiatore di riprenderlo mentre sale sul treno per Cannes. L'uomo è Emil Duchesvsky, un regista russo che sta andando a Cannes perché membro della giuria del Festival. Ma nella confusione delle riprese Emil viene lasciato alla stazione. Tra contrattempi e gag esilaranti Mr. Bean arriverà finalmente alla meta delle sue vacanze...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 17.25 Tg 5 - 5 minuti 17.30 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Minis. – Squadra Antimafia 3 - Palermo oggi 23.50 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r)
rin n o v i a
RSI LA2
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Film – The Reader - A voce alta (drammatico) 23.20 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.00 Tg 3 Linea notte
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
H
07.25 Cartoni animati 08.00 Euronews 08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Info – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Quiz – Il gioco dei ricordi 14.20 Ginnastica artistica 16.30 DiADà 17.40 Documentario 18.55 Ginnastica artistica 21.00 Film – Mr. Bean's Holiday 22.55 Estival Jazz Lugano 2008 23.25 Film – Il paziente inglese
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Show – Ciak si canta 23.25 Info – Tv 7 00.25 Info – L'appuntamento 00.55 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Info – Qui Radio Londra
o?
aprile
08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Il filo della storia 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.40 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.05 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Patti chiari 22.20 Tf – Cold Case 23.05 Telegiornale Notte 23.25 Film – Memento 01.15 Repliche continuate
05.35 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 05.40 Tf – Il fuggitivo 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.35 Soap – Sentieri 16.05 Film – La battaglia di Midway 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Quarto grado 23.30 Film – Mezzanotte nel giardino del bene e del male 00.47 Tg4 Night News 00.57 Meteo 02.35 Film – Amore mio non farmi male (commedia) 04.15 Mediashopping 04.30 Cult. – Peste e corna e gocce di storia
AGENDA 47
30 marzo 2011 • la Pagina
dx2 & ''SABICI'' X TUTTI GLI EVENTI
w
IN GIRO PER I MUSEI
FRIBOURG
Edith Dekynd Fri Art Kunsthalle
Se vuoi ascoltare le nuove canzoni componi www.myspace.com/dx2brothers; www.youtube.it.....Sabici www.myspace.com/folksabici Su Facebook...Sabici De Marco. ''Ass. MusiSportCultura'', Äussere Haab 4, 8853 Lachen. Sono aperte le iscrizioni. email:duo.demarco@sunrise.ch tel. 055/4424429 natel: 078/ 7405029 ''Sabici'' Pop Rock è Tarantegghji + Latino Calabrese
Petites-Rames, 22 Fino all'8 maggio 2011 Orari: Mer-Ven 12.00-18.00 Gio 18.00-20.00 Sab-Dom 14.00-17.00 SAN GALLO
Kunsthalle St. Gallen
Navid Nuur
Davidstrasse, 40
Fino al 17 Aprile 2011 Lunedì Chiuso
Orari: Mar-Ven 12.00-18.00 Sab-Dom 11.00-17.00 ASCONA
Extraordinary Women Galleria Acquestarte
Via Collegio, 7 Fino al 10 Aprile 2011 Lunedì Chiuso Orari: Mar-Dom 12.00-18.00 ZURIGO
Dump Time
Verein Shedhalle
Rote Fabrik - Seestrasse 395
Fino al 15 Maggio 2011
Orari: Mer-Gio-Ven 13.00-18.00 Sab-Dom 12.00-18.00 LUGANO
Renzo Chiesa
Galleria d'arte della Extrafid Sa
fondazione
Via Canova, 9
Roba da... GUINNESS!
Curiosità
La modella più alta del mondo
I maggiori consumatori di patate
Si sente spesso parlare di stilisti che si ostinano a lasciar sfilare modelle magrissime. Oggi invece, puntiamo i riflettori su Amazon Eve, una modella decisamente…oltre le regole! La 30enne nata in California, ma di origini tedesche ed olandesi, è la modella più alta del mondo con un'altezza di 201,66 centimetri.
La patata è definita “la regina della cucina”, si può gustare in tanti modi diversi e associarla a vari tipi di pietanze. Ma il Paese in cui è più apprezzata e “consumata” è l'Irlanda, pensate, ogni suo abitante ne mangia in media la bellezza di due quintali all'anno!
Fino al 5 Maggio 2011 Orari: Lun-Ven 09.00-12.00 14.00-17.00 BASILEA
Giovanni Segantini Fondation Beyeler Baselstrasse, 101 Fino al 25 Aprile 2011 Orari: 10.00-18.00 Mer. 10.00-20.00
IN GIRO PER I MUSEI
Manuela Salamone Dir. editoriale