30 GIUGNO 2010 • ANNO 20 • N° 26 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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2 SECONDA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
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Ustica: trent'anni dopo la strage rimane il mistero Sono passati tre decenni dal disastro aereo che costò la vita a 81 persone,tra cui 13 bambini, a bordo del Dc9 Itavia inabissatosi tra le isole di Ponza e Ustica il 27 giugno 1980. Napolitano: “I processi non hanno ancora fatto luce” Sono arrivati nell’enorme e assolata piazza VIII Agosto, a pochi metri dalla stazione di Bologna, e hanno trovato la sagoma di un Dc9 distesa sull’asfalto con la scritta rossa “Itavia” lungo la fusoliera. Avvicinandosi timidamente al telo che ricostruisce nelle dimensioni originali l’aereo partito 30 anni fa da Bologna e esploso al largo di Ustica, i familiari delle 81 vittime (in maggioranza siciliane) hanno “cercato” chi non c’è più. L’allestimento dell’opera di Flavio Favelli (che si intitola “Cerimonia”) è stato uno dei momenti della commemorazione del trentennale della strage, cominciata alle 11 nel Comune di Bologna alla presenza delle autorità emiliane e siciliane, e conclusasi al Museo della Memoria che dal 2007 ospita il relitto del “mostro”, sepolto per anni nel Tirreno. Un ricordo intriso anche quest’anno di polemiche e speranze, tra una verità sentita oggi più vicina e le teorie contrapposte sul perché e come il Dc9 scomparve nel nulla la sera del 27 giugno 1980. Ricordando la sentenza del ‘99 scritta dal giudice Rosario Priore (l’aereo fu abbattuto “con un’azione di guerra militare, una guerra di fatto, non dichiarata”) e la più recente (del 14 giugno) dei giudici civili di Palermo sul risarcimento dello Stato ai parenti di tre vittime, la presidente dell’associazione che li riunisce Daria Bonfietti ha osservato: “Mi pare che questa verità ci stia quasi assediando”. E poi: “Bisogna smettere di fare polemiche. Ci man-
cano i nomi dei responsabili. Conquistiamoli!”. Il riferimento è soprattutto alle parole del sottosegretario Carlo Giovanardi che aveva ribadito la tesi della bomba esplosa in volo precisando di parlare a nome del governo. “È una menzogna. Gli esperti della Nato - ha sentenziato la presidente a margine della cerimonia - ci hanno detto che c’erano altri aerei intorno al Dc9 abbattuto”. E poi, in linea con il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (“I processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili”), la Bonfietti ha ribadito il suo appello alla politica per ricomporre il puzzle della strage: “Credo che arriveremo alla verità se il governo del mio Paese chiederà agli altri Paesi con forza, con la voglia di sentirsi rispondere e non en-passant, cosa è successo quella sera”. Una verità che potrebbe cancellare “quell’ombra inquietante anche sul nostro presente” che il presidente della
Camera Gianfranco Fini ha citato nel suo messaggio, e che sarebbe, secondo il presidente del Senato Renato Schifani, “una vittoria straordinaria per noi tutti”. Bonfietti ha poi ringraziato anche la campagna informativa lanciata da una radio bolognese “Radio Città del capo” per chiedere la verità sulla strage attraverso i principali giornali on line francesi. Così “il governo francese ha espresso la sua disponibilità a collaborare nell’accertamento della verità”, ha detto l’ex senatrice, aggiungendo: “Speriamo che la collaborazione annunciata sia una adeguata collaborazione”. Tappa successiva in piazza VIII Agosto per l’opera di Favelli, tra curiosità ed emozione. Presente anche l’artista che nel 1980 aveva 13 anni. “Ricordo di aver visto su un giornale la foto di un cadavere ripescato dal mare. Mi impressionò tremendamente - ha raccontato - quell’abisso nero era il mio, in quel momento della mia vita, ma poi abbiamo scoperto che era l’abisso del nostro Paese”.
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EDITORIALE 3
Vertici internazionali improduttivi David Cameron, il neo premier inglese nominato appena tre settimane fa e new entry nel club del G8 e del G20, riunitisi in Canada qualche giorno fa, ha giudicato questi vertici internazionali come troppo “parolai” e pochissimo ”produttivi”. Ha scritto testualmente: “Troppo spesso questi meeting internazionali non riescono ad essere all’altezza dell’iperbole e delle promesse fatte”, dicendosi “sicuro che anche altri leader lo ammetterebbero”. Non c’è bisogno di cercare conferme, basta guardare alle proposte che vengono fatte e che spesso, come nel caso degli Stati Uniti, sono già provvedimenti o approvati o dall’iter legislativo avanzato. Obama, ad esempio, si è presentato al vertice con un accordo politico già siglato sulla riforma finanziaria. È improbabile che smentisca se stesso se altri leader di altri Paesi hanno fatto o intendono proporre riforme di tipo diverso. È nota la differenza di vedute
tra gli Stati Uniti e l’Europa sul modo migliore per per uscire dalla crisi economica: i primi sostengono innanzitutto la crescita, l’Europa si preoccupa in modo preponderante del risanamento dei bilanci pubblici. Altro argomento di particolare importanza: la tassa sulle transazioni bancarie e il contributo del sistema bancario ai costi della crisi. Roma e Londra giudicano negativamente l’ipotesi di questa tassa, a differenza di Parigi e Berlino che la sostengono; per contro l’Italia e l’Inghilterra sono favorevoli affinché anche il sistema bancario paghi i costi della crisi. Non solo. Contro la tassa sulle transazioni sono anche il Brasile e la Russia, tra vari altri. Dmitrij Medvedev, presidente della Russia, definisce la tassa sulle transazioni bancarie “ispirata dal desiderio di conquistare il consenso degli elettori, non di riformare il sistema bancario”, bollandola come “demagogica” e controproducente perché “le banche trasferirebbero l’onere sui loro clienti, accrescendo il costo dei servizi
finanziari e dei prestiti”. Puntuale il monito del Fmi, il Fondo monetario internazionale, che ha messo in guardia i leader del vertice: in assenza di un coordinamento degli interventi e quindi di una uniformità delle decisioni c’è il rischio che nei prossimi cinque anni potrebbe esserci una perdita di quattro mila miliardi di dollari di Pil nel mondo, che corrisponde ad una cifra di trenta milioni di disoccupati. Un’ipotesi non campata in aria, se è vero che a fronte di una timida ripresa della crescita economica non corrisponde un aumento dell’occupazione, bensì un aumento della disoccupazione. E allora? Siccome gli Stati sono sovrani e ciascuno affronta i problemi secondo gl’interessi dei singoli Stati e soprattutto delle “compatibilità” politiche, sindacali e storiche di ciascuno, è impossibile che prima di agire si debbano aspettare le decisioni dei vertici internazionali. Dunque, i vertici non possono essere caricati di aspettative e di promesse che non possono mantenere.
Sono per questo inutili? Non è proprio così. Essi vanno giudicati per quello che sono, cioè degli incontri tra Paesi sempre più numerosi (dal G8 al G20) dove ci si confronta sulle analisi e sulle proposte e si prendono delle decisioni che spesso sono frutto di compromessi, ma che ciascuno Paese valuta e adatta. Senza contare che questo tipo di vertici sono anche l’occasione di una fitta rete di colloqui bilaterali, al termine dei quali si siglano intese e cooperazioni politiche ed economiche che poi sono il sale delle relazioni internazionali.
redazione@lapagina.ch
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4 POLITICA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Scivolone del governo sul caso Brancher Il neo ministro prima invoca il legittimo impedimento e poi, dopo le polemiche rinuncia allo “scudo” e assicura che si presenterà in tribunale il 5 luglio Gli avvenimenti politici della settimana scorsa sono tanti e variamente importanti, ma uno ha tenuto campo e ancora lo tiene: lo scivolone del governo sul caso Brancher. Cominciamo da uno dei tanti mosaici che compongono il quadro della crisi economica e della manovra finanziaria del governo: il referendum dei lavoratori sul nuovo contratto Fiat di Pomigliano d’Arco. Come si sa, la Fiat è disponibile ad investire soldi per la produzione della nuova Panda, ma chiede garanzie sulla produttività dei lavoratori e sull’affidabilità sindacale. Al centro delle trattative il nuovo contratto che, senza dirlo esplicitamente, offre all’azienda il potere giuridico di procedere anche ai licenziamenti se vengono ravvisati comportamenti abnormi. Detto così potrebbe sembrare, da parte dei sindacati che hanno firmato l’accordo, un cedimento, invece le cose non stanno in questo modo. Non è possibile, specie in tempi di crisi economica grave come quella che stiamo vivendo, scioperare al minimo stormir di vento, come è accaduto a Termini Imerese motivando l’astensione dal lavoro con i giudizi espressi
da Marchionne sulla situazione in fabbrica. Non è possibile andare avanti con un assenteismo elevato endemico, fino a raggiungere picchi del 40% in occasione di elezioni, di avvenimenti sportivi. Per non parlare di altri atti ai danni dell’azienda su cui è meglio stendere un velo di silenzio. Ci si lamenta della mancanza di lavoro, ma poi quando qualcuno per dare lavoro chiede impegno e serietà ci si inalbera invocando diritti negati o traditi. Bisogna essere chiari. Il Sud ha bisogno di gente che investe per creare lavoro e ricchezza, ma chi investe deve poter operare in condizioni “normali”, non essere ostacolato in vario modo. Il Sud, insomma, non può sperare di ricevere dall’alto lavoro e stipendi senza contropartita. Di questo molti lavoratori sono consapevoli, tanto è vero che il 62% del personale ha accettato l’accordo, mentre quasi il 40% lo ha rifiutato. Marchionne, di fronte all’ampiezza del rifiuto, è scettico sulla possibilità di procedere agli investimenti. Per questo governo, confindustria e sindacati stanno cercando di trovare una soluzione chiara ed accettabile. La Cgil, il sindacato
che non ha firmato l’accordo, ha manifestato sabato scorso contro la manovra finanziaria, definita “ingiusta”. La Cgil non è la sola che ha protestato. Il vertice delle Regioni ha minacciato di restituire alcune deleghe allo Stato se i tagli non saranno rivisti, ma il ministro Tremonti ha risposto che si possono fare piccole correzioni - ad esempio si manterrà il blocco degli stipendi degli insegnanti ma saranno rivisti gli scatti d’anzianità di carriera, oppure si aggiusterà la diversa articolazione della spesa per le forze dell’ordine - ma sull’entità dei tagli non sarà possibile tornare indietro, visto che essi sono l’unico strumento per poter eliminare gli sprechi di cui le Regioni stesse, cioè le pubbliche amministrazioni, hanno fatto e continuano a fare abbondante uso. Le minacce della Conferenza delle Regioni di restituire alcune deleghe non pare abbia turbato il ministro dell’Economia che ripete continuamente che il periodo delle vacche grasse è finito. Ma è, come dicevamo all’inizio, il caso Brancher che ha dominato il dibattito politico, perché è evidente che la vicenda ha creato più di un imbarazzo al governo. Ricapitoliamo in estrema sintesi la questione. Una decina di giorni fa, sponsor Calderoli e Tremonti, il premier ha nominato un nuovo ministro, seppure senza portafoglio, low cost, come ha detto il ministro dell‘Economia. La nomina è avvenuta, pare, all’insaputa di molti altri ministri ed esponenti della stessa maggioranza. L’opposizione, ma anche parte della maggioranza, l’ha legata al processo in corso a Milano in cui Brancher è imputato di aver accettato somme di danaro da parte di Fioroni, patron della Banca di Lodi che aveva tentato anni fa di scalare l’Antonveneta, il quale, in cambio, avreb-
be avuto l’appoggio suo e della Lega alla lobby pro Fazio, allora Direttore Generale della Banca d’Italia. Infatti, il neo ministro doveva presentarsi al tribunale di Milano sabato scorso e non l’ha fatto adducendo l’impedimento istituzionale, motivandolo con la “organizzazione” del nuovo ministero. Questa motivazione è stata ritenuta insussistente dal Quirinale che ha sottolineato con una nota ufficiale che un ministero senza portafoglio non ha bisogno di organizzazione. Tra le opposizioni, ma anche tra la maggioranza, ci sono state sollevazioni, specie quando il pm si è detto “preso in giro”, anche perché la seduta era stata convocata nel giorno di sabato, quando il Parlamento è chiuso. Successivamente, il ministro ha corretto il tiro, specificando che più che di organizzazione del ministero si trattava di preparare i dossier in materia finanziaria che dovevano servire ai decreti legislativi di attuazione del federalismo fiscale. Fatto sta che sia per l’autorevolezza della provenienza dei dubbi (il Quirinale), sia per il tempismo della richiesta dello “scudo”, è scoppiata la polemica. Anche perché lo stesso Bossi, prima evidentemente d’accordo con la sua nomina, poi certamente seccato per l’accenno da parte di Brancher al fatto che avrebbe ricevuto la delega per l’attuazione del federalismo, lo ha trattato da “poco furbo”. Insomma, la sua posizione si era fatta talmente insostenibile che il neo ministro ha dichiarato che avrebbe rinunciato allo scudo e che si sarebbe presentato al processo il 5 luglio. Non sappimo se questa dimostrazione tardiva di buon senso sgonfierà il caso o se lo gonfierà ancora di più, sappiamo però che il governo la figuraccia l'ha fatta tutta da solo. ✗politica@lapagina.ch
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CRONACA 5
La tragedia di San Juan in Spagna Sono 12 i morti e 17 i feriti dell’incidente della notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 avvenuto a Castelledefels Playa, alle porte di Barcellona dal 2003, quando uno scontro fra due treni a Chincilla fece 19 morti. Un folto gruppo di persone era giunto poco prima alla stazione di Castelldefels da Barcellona con un treno locale. Una trentina di giovani non avrebbe voluto fare la coda, almeno stando a quanto riferisce la stampa spagnola, per uscire dalla stazione attraverso un passaggio sotterraneo ed ha attraversato le rotaie, nonostante i divieti affissi lungo i binari. Proprio in quel momento sul gruppo è piombato il treno ad alta velocità Alaris in servizio fra Alicante e Barcellona,
causando la strage. Secondo alcune delle testimonianze raccolte dal quotidiano La Vanguardia, uno dei due passaggi adibiti all’attraversamento della stazione, una passerella sopraelevata, era chiuso per lavori al momento dell’incidente. L’imprudenza sembra essere all’origine della tragedia: “Un gruppo di persone ha attraversato le rotaie non usando il passaggio sotterraneo, e un treno rapido li ha investiti” ha dichiarato il presidente della regione catalana Josè Montilla. “Erano presi dall’euforia per la festa” ha riferito una testimone a Cnn+.
Molti dei giovani del gruppo investito dal treno erano “apparentemente di origine latino-americana”, ha inoltre dichiarato il presidente Josè Montilla. Intanto, sull’incidente è stata aperta un’inchiesta anche da parte del governo regionale.
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6 ESTERI
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Il generale Petraeus dall'Iraq all'Afghanistan Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama allontana il generale Stanley McChrystal per “aver violato il codice di condotta” criticando membri dell'amministrazione in una pubblica intervista Cambio di comando nella guerra in Afghanistan. Va via il generale Stanley McChrystal, sostituito da un altro generale di grande fama, quel David Petraeus che in Iraq è stato l’autore principale della svolta politico-militare che ha portato alla vittoria della democrazia. Ma andiamo con ordine, perché il generale McChrystal non è andato via di sua spontanea volontà, è stato silurato dal capo della Casa Bianca che in pratica gli ha detto: il comandante in capo sono io e non tu, è la politica che comanda e non i militari. Lo dice la Costituzione, che non è mai stata smentita, da nessun generale e in nessuna epoca. Cosa ha fatto il generale McChrystal per meritarsi l’allontanamento? Nominato nel giugno del 2009, pochi mesi dopo l’elezione di Obama, in settembre il neo comandante aveva inviato al Pentagono un memoriale in cui si diceva
che ci volevano ancora 40 mila soldati “o perderemo”. Fin qui nulla di male, il generale di soldati ne avrebbe avuti ancora 30 mila, più altri da parte di altri Stati, per cui poté ritenersi soddisfatto. Il problema è che la richiesta oltre che al Pentagono arrivò anche alla stampa e questo ha disturbato l’amministrazione, che comunque fece buon viso a cattivo gioco. Il fatto è che da allora si crearono una serie di incomprensioni tra il generale e alcuni rappresentanti dell’amministrazione, a cominciare dal vice presidente Biden e dal consigliere di Obama per la sicurezza, James Jones, per finire all’inviato speciale Richard Holbrooke. Il primo era contrario all’invio di nuove truppe, il secondo era un equilibrista, attento ai giochi di potere, il terzo era ritenuto un incapace. Come si sa, alla fine la decisione della Casa Bianca è stato
un piano che comprendeva sì l’aumento delle truppe per occupare militarmente i territori liberati dai talebani (che prima invece vi ritornavano dopo i raid), ma anche il coinvolgimento dei capi tribù delle varie etnie afgane, i quali, in cambio di lavoro e denaro, favorivano la politica degli americani di creare un fossato tra i terroristi – i veri bersagli dell’offensiva alleata – e i talebani moderati recuperati al disegno nazionale di offrire opportunità di lavoro e di inserimento nella società civile e politica del Paese. Nel mese di febbraio scorso l’offensiva è iniziata con successo e anche con qualche sbavatura, ma a creare un’atmosfera conflittuale tra il generale e alcuni rappresentanti dello staff del comando sono state valutazioni non condivise. È successo poi un episodio che ha fatto traboccare il vaso, e cioè che in un’intervista il generale ha detto quel che pensava sia del consigliere di Obama, James Jones, definito un incapace, sia dell’inviato speciale, Richard Holbrooke, ritenuto un “animale ferito” per via dei suoi timori di essere fatto fuori dagli altri membri dello staff del presidente, sia del presidente stesso, considerato un indeciso in quanto non avrebbe avuto la percezione esatta del conflitto sul territorio afgano e sulla posta in gioco. Insomma, il generale McChrystal pensava che “i veri nemici” stessero a Washington e non in Afghanistan e l’ha detto, forse, nella speranza di far capire alla Casa Bianca che in Afghanistan c’erano soldati e non soldatini. Gli esperti di politica americana dicono che
non sono tanto gli insulti ad aver provocato la reazione del presidente, quanto, appunto, l’aver “violato il codice di condotta”. Di qui la convocazione alla Casa Bianca e le dimissioni forzate. Da parte sua, il generale, dopo le dimissioni avrebbe dovuto partecipare alla riunione del Gabinetto di guerra e invece l’ha snobbata, facendo capire che non trattava più con incompetenti. Le dimissioni-siluramento del generale un effetto immediato lo hanno avuto: è stato quello di far prendere coscienza alla Casa Bianca che la situazione in Afghanistan è seria. Tanto è vero che la sostituzione di McChrystal è avvenuta con un generale di valore, come abbiamo detto all’inizio, quel Petraeus che, coinvolgendo i sunniti nel potere e staccandoli dai terroristi di Al Qaeda, ha reso possibile una svolta in Iraq. In sostanza, in Afghanistan si sta cercando di adottare la stessa strategia che è riuscita in Iraq. Ora, a portarla avanti anche in Afghanistan sarà proprio lui, il generale apprezzato sia dalla Casa Bianca che dai repubblicani, i quali, peraltro, hanno condiviso l’atto presidenziale di nominare Petraeus e contemporaneamente di allontanare McChrystal, non tanto per mancanza di stima e rispetto verso quest'ultimo, quanto perché, come detto, la Costituzione assegna al presidente e non ai generali i pieni poteri decisionali, anche di tipo militare. E le decisioni devono essere rispettate anche dai generali. ✗esteri@lapagina.ch
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CRONACA 7
A.A.A. Italia vendesi le “perle” italiane a rischio Dalle Dolomiti alle isole sarde, dalm useo di Villa Giulia a Porta Portese da palazzo dei Normanni a Palermo al Castello di Vigevano quasi pronto l'elenco dei beni trasferibili agli enti locali Dal Museo di Villa Giulia a Roma alla sede di Ingegneria della Sapienza a San Pietro in Vincoli, dall’ex Forte Sant’Erasmo a Venezia (che vale intorno a 7 milioni di euro) al faro di Ponza, sono tante le ‘perle’ del demanio statale trasferibili agli enti locali in base al federalismo demaniale. I territori avranno a fine luglio a disposizione l’elenco ufficiale e aggiornato dell’agenzia del demanio, diretta da Maurizio Prato, che ha però già messo a punto una “lista provvisoria”, dei beni a disposizione, che i governatori delle Regioni o i sindaci potranno cominciare a studiare per vedere se vi sono beni interessanti. I beni presenti nella lista provvisoria e quindi già ‘inventariati’ valgono oltre 3 miliardi di euro (3.087.612.747): si tratta di 9 mila immobili, chilometri di spiagge, centinaia di miniere, fiumi e laghi (dati, questi, solo in concessione). Un numero importante di fabbricati, terreni edificabili, agricoli e appartamenti, che i territori avranno il compito di valorizzare, ma anche, eventualmente, ‘alienare’ a patto che le maggiori entrate vadano a riduzione del debito locale e, per il 25%, residuo di quello pubblico. Accanto ad ogni “bene” viene indicato un ‘valore di inventario’, che ammonta come detto a poco più di tre miliardi; in lista ci sono 11.009 schede per un totale di 19.005 cespiti. Nella lista messa a punto fino ad adesso spiccano anche pezzi di monti, anche se il demanio resta comunque ‘inalienabile’, ed ex caserme e isole come quella di Santo Stefano vicino a Ventotene. Ecco, in sintesi, alcuni dei ‘gioielli’ disponibili. Nell’elenco del patrimonio romano e laziale disponibile spicca il Museo di Villa Giulia nel quale si trova il famoso sarcofago etru-
sco con i due sposi; alcuni vecchi immobili di Porta Portese, famosa ormai nel mondo per il celebre mercatino romano; la sede della facoltà di Ingegneria della Sapienza di San Pietro in Vincoli, un immobile che vale oltre 22 milioni e mezzo di euro, in pieno centro a Piazza delle Coppelle, ‘in uso al Senato’ e persino il Nuovo Cinema Sacher di Nanni Moretti, stimato 4 milioni e mezzo di euro. E ancora l’intera area dell’Idroscalo di Ostia (valore stimato quasi 7 milioni di euro) dove Pier Paolo Pasolini trovò la morte, l’ex Forte Ardeatino e l’area della Villa Gregoriana a Tivoli. Tra i pezzi più pregiati figurano quelli storici come la Cittadella di Alessandria, il Palazzo dei Normanni a Palermo, la Rocca di Scandiano o il Castello di Vigevano. A disposizione degli enti locali l’‘antico semaforo della guardia’, ovvero il faro di Ponza, ma anche quello di Mattinata sul Gargano e il faro di Spignon a Venezia, oltre a quello di Punta Palascia a Otranto. Tra i beni del patrimonio disponibile ci sono anche alcune piazze, come la Piazza d’Armi all’Aquila e la ex Piazza d’Armi a Reggio Calabria. In centro a Bologna alienabile l’ex convento della Carità (330 mila euro), mentre a Trieste è disponibile l’Archivio di Stato (i quasi 5 milioni di euro). Per Genova la lista comprende l’ex cinta fortilizia detta ‘Mura degli angeli’. Tra i tesori del federalismo demaniale anche pezzi di Dolomiti, dalle Tofane al Sorapis alla Croda Rossa al Monte Cristallo. Tra le isole che possono essere devolute quella di Santo Stefano vicino a Ventotene, terreni nell’isola dell’Unione di Chioggia e in quella di Sant’Angelo delle Polveri a Venezia e un complesso
di aree dell’isola di Palmaria vicino a Portovenere. Entro il 20 di agosto le amministrazioni centrali dovranno indicare i beni in uso che intendono conservare. Passati altri tre mesi entro il 20 di novembre - il governo pubblicherà l’elenco dei beni effettivamente cedibili. A questo punto Regioni e Comuni avranno a disposizione due mesi per fare richiesta spiegando però cosa intendono fare dei beni. Se tutto va bene dopo altri 60 giorni arriveranno i decreti per il passaggio di
proprietà: l’operazione dovrebbe dunque terminare entro fine marzo del prossimo anno. Immancabili le polemiche: se il governatore del Veneto, Luca Zaia, ritiene il federalismo demaniale “una cosa giusta”, nelle file dell’opposizione si sono registrati dei dissensi, come quello del portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ritiene che “dietro questa alienazione di beni si nasconde la più grande operazione edilizia ed immobiliare della storia della Repubblica italiana”.
8 VARIA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Aiutamo i truffati del caso Giacchetta Appello alla Comunità Italiana all’Estero per sostenere gli emigrati italiani truffati nel caso INCA-CGIL in Svizzera
Noi del Comitato Difesa Famiglie (CDF) dei truffati nel caso INCA-CGIL in Svizzera chiediamo a tutta l’emigrazione italiana di appoggiarci nella nostra lotta contro un patronato che non vuole assumersi le proprie responsabilità. Il direttore dell’ufficio INCA-CGIL di Zurigo Antonio Giacchetta ha per anni rubato le pensioni di clienti dell’INCACGIL falsificando documenti e firme. Oggi parecchi truffati si ritrovano sprovvisti del capitale o della rendita della cassa pensione senza che le strutture Italiane si assumano le loro responsabilità. Non osiamo pen-
sare ai connazionali che possono decedere prima che sia fata giustizia. Il patronato durante tutti questi anni non ha controllato in modo opportuno l’operato del direttore. Abbiamo chiesto senza alcun riscontro aiuto alle strutture competenti italiane per l’estero. Abbiamo chiesto loro, vanamente, di adempiere i doveri della Legge 30 marzo 2001 n. 152, che regola le responsabilità per gli istituti di patronato e di assistenza sociale. Ci sentiamo umiliati nel riscontrare che le strutture italiane all’estero sapevano da parecchio tempo e non hanno reagito difenden-
do subito i diritti dei pensionati truffati. Sergio Sinchetto, responsabile INCA-CGIL per l’estero, ha sin dall’inizio scaricato tutte le colpe su Giacchetta senza mettere mai in discussione i controlli sull’operato dell’ufficio INCA-CGIL di Zurigo. Non c’è stata nessuna collaborazione con il CDF per trovare una soluzione per tutti i truffati che si erano rivolti all’INCACGIL in buona fede per mettere le loro questioni pensionistiche in mano ad un patronato che dovrebbe rappresentare gli interessi dei lavoratori. L’unica risposta che il patro-
nato è stato capace a darci è: “Rivolgetevi al nostro avvocato…” Nel frattempo Giacchetta è stato scarcerato dopo nemmeno otto mesi. Non ha fatto dichiarazioni sui retroscena del caso né su dove siano i soldi rubati. Dimostraci che non siamo soli: firma anche Tu la nostra lettera allegata e inviala al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi dimostrando ai responsabili INCA-CGIL che anche se ci troviamo all’estero non possono agire come vogliono calpestando i nostri diritti. Comitato Difesa Famiglie
……….e…………….. (Nome Cognome) ...................... ………………………....................... (Via) ………………………....................... (Città) ………………………....................... (Nazione)
………. ……… …….. (Data)
c.a. Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi Palazzo Chigi Piazza Colonna 370 00187 Roma - Italy
Presidente Silvio Berlusconi Le scrivo a riguardo della truffa alla previdenza sociale perpetrata da un direttore dell’INCA/ CGIL a numerose famiglie di connazionali a Zurigo. Le famiglie si trovano ora da oltre un anno in uno stato di indigenza e di abbandono. La prego di usare la propria influenza per assicurare che i connazionali truffati ricevano il capitale della previdenza sociale sottratto da un ufficio che svolge funzioni per conto del Governo italiano, il patronato Inca. Il Governo, ha mandato una persona e ha dato un’autorizzazione ad un istituto che, invece di compiere il suo dovere, ha derubato i propri assistiti. Mi aspetto, quindi, un’azione concreta del Governo che sia l’esercizio di un diritto che questo interessato ha già acquisito e di cui il Governo italiano è responsabile quanto meno sul piano oggettivo e civile. Il Governo non lasci cento famiglie italiane nella condizione di impossibilità a sopravvivere. La ringrazio anticipatamente per ricevere un riscontro a questa situazione drammatica. Distinti saluti ………………………….. (Il Tuo nome)
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CRONACA 9
Pedofilia: il Papa giudica deplorevoli le perquisizioni in Belgio “Deplorevoli e sorprendenti”: così Papa Benedetto XVI definisce, in un messaggio inviato al presidente della conferenza episcopale belga, monsignor André-Joseph Leonard, le perquisizioni effettuate dalla magistratura belga nell’arcivescovado di MechelenBruxelles, nell’ambito di un’inchiesta per pedofilia che vedrebbe alcuni religiosi responsabili di abusi. “In questo triste momento – scrive il pontefice – desidero esprimere la mia particolare vicinanza e solidarietà a Lei, caro Fratello nell’Episcopato, e a tutti i Vescovi della Chiesa in Belgio, per le sorprendenti e deplorevoli modalità con cui sono state condotte le
perquisizioni nella Cattedrale di Malines e nella Sede dove era riunito l’Episcopato belga”, dove i vescovi, specifica Benedetto XVI, erano riuniti “in una Sessione plenaria che, tra l’altro, avrebbe dovuto trattare anche aspetti legati all’abuso di minori da parte di membri del Clero”. Il Papa, comunque, chiede che la giustizia faccia il suo corso, ma nel rispetto della reciproca autonomia dell’ordinamento civile e di quello canonico: “Più volte – ricorda Benedetto XVI – io stesso ho ribadito che tali gravi fatti vanno trattati dall’ordinamento civile e da quello canonico, nel rispetto della reciproca specificità e autonomia.
In tal senso auspico che la giustizia faccia il suo corso – sottolinea – a garanzia dei diritti fondamentali delle persone e delle istituzioni, nel rispetto delle vittime, nel riconoscimento senza pregiudiziali di quanti si impegnano a collaborare con essa e nel rifiuto di tutto quanto oscura i nobili compiti ad essa assegnati”. Nel corso dell’Angelus, il pontefice ha ripreso il tema della “chiamata di Cristo e delle sue esigenze”, su cui si era già soffermato in occasione delle ordinazioni dei nuovi presbiteri della Diocesi di Roma. “In effetti – afferma Benedetto XVI – chi ha la fortuna di conoscere un giovane o una ragazza che lascia la fa-
miglia di origine, gli studi o il lavoro per consacrarsi a Dio, sa bene di che cosa si tratta, perché ha davanti un esempio vivente di risposta radicale alla vocazione divina. È questa – spiega il Papa – una delle esperienze più belle che si fanno nella Chiesa: vedere, toccare con mano l’azione del Signore nella vita delle persone; sperimentare che Dio non è un’entità astratta, ma una realtà così grande e forte da riempire in modo sovrabbondante il cuore dell’uomo, una persona vivente e vicina, che ci ama e chiede di essere amata”.
10 SVIZZERA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Intervenire urgentemente per tutelare gli assicurati e l'economia svizzera La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha concluso le deliberazioni sulla revisione della legge sull'assicurazione contro gli infortuni e, purtroppo, ha perso l'opportunità di adottare i necessari correttivi. Le attuali decisioni vanno contro gli interessi delle circa 115 000 aziende e dei quasi due milioni di lavoratori e disoccupati assicurati alla Suva. Il Consiglio nazionale tratterà l'affare prevedibilmente in settembre e potrà intervenire per apportare i correttivi per tutelare gli interessi degli assicurati e della piazza economica svizzera. La Suva segue con grande preoccupazione l'andamento del dibattito parlamentare. Vi è il pericolo che l'assicurazione infortuni obbligatoria – un sistema che funziona in modo eccellente e che poggia su solidissime basi finanziarie – venga destabilizzata senza alcun motivo. Nel suo messaggio, il Consiglio federale si è pronunciato per il mantenimento e il miglioramento dell'attuale sistema. La commissione incaricata dell'esame preliminare propone invece di ridurre in modo sostanziale le prestazioni nell'assicurazione obbligatoria: in particolare propone di abbassare il guadagno massimo assicurato da 126 000 a circa 100 000 franchi. Una simile restrizione
della copertura assicurativa porterà ad aumentare del 2 per cento i premi nell'assicurazione di base, perché i proventi dai premi diminuiranno in modo molto più marcato delle spese per le prestazioni assicurative il previsto innalzamento del grado minimo d'invalidità dal 10 al 20 per cento aumenterà il rischio finanziario dei lavoratori e dei datori di lavoro, graverà sulla collaborazione
tra i partner sociali e complicherà il reinserimento professionale degli infortunati se si deciderà di spostare l'attribuzione dei settori economici a sfavore della Suva, le imprese restanti con elevati rischi d'infortunio e di malattia professionale dovranno accollarsi oneri molto più importanti. Aumentano i premi e peggiora la copertura assicurativa.In ultima analisi, l'assicurazione infortuni obbligatoria ne uscirà gravemente menomata. Gli assicurati con un salario basso e rischio d'infortunio alto pagheranno di più e avranno una copertura assicurativa peggiore. A causa della minore consistenza delle comunità di rischio, a medio termine sarà più difficile trovare delle soluzioni assicurative soddisfacenti per le professioni caratterizzate da elevato rischio d'infortunio e malattia professionale. A differenza delle altre assicurazioni sociali, non si possono giustificare questi tagli alle prestazioni con
la necessità di risanare le finanze dell'assicurazione infortuni. La Suva sottolinea ancora una volta che il sistema di assicurazione infortuni obbligatoria funziona in modo molto efficiente. In quanto azienda non profit, indipendente sotto il profilo finanziario e che non gode di sussidi statali, la Suva non può distribuire gli utili ma è tenuta a impiegarli unicamente ai fini dell'assicurazione. Nessun'altra assicurazione offre ai propri assicurati tante prestazioni per ciascun franco versato quanto offre la Suva ai suoi affiliati a titolo obbligatorio. L'assicurazione è interamente finanziata e gestita dagli assicurati stessi. L'autogestione permette di trovare soluzioni condivise dai partner sociali. Il rigoroso controllo dei costi e la prevenzione efficace degli infortuni hanno permesso di abbassare più volte i premi nel corso di questi ultimi anni. Anche nel 2011 i premi dell'assicurazione infortuni professionali diminuiranno in media del 3 per cento. Viste le gravi sfide che il Paese dovrà affrontare nel campo della sanità pubblica, la Suva reputa un grave errore peggiorare un sistema assicurativo che ha dimostrato di funzionare in modo eccellente. Nel corso dei futuri dibattimenti parlamentari occorrerà intervenire in modo energico per apportare i necessari correttivi a tutela degli assicu- rati e dell'economia svizzera.
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SVIZZERA 11
Accordo UBS: sollievo e timori Il parlamento svizzero ha avallato l'accordo su UBS, ma restano degli interrogativi in merito alle reali intenzioni delle autorità statunitensi. Gli sguardi sono ormai puntati sull'accordo di doppia imposizione con gli Stati uniti. Il parlamento svizzero ha avallato l'accordo su UBS, ma restano degli interrogativi in merito alle reali intenzioni delle autorità statunitensi. Gli sguardi sono ormai puntati sull'accordo di doppia imposizione con gli Stati uniti. Invitato a Berna dall'Associazione svizzera di politica estera per un dibattito sulle relazioni con gli Stati uniti, Urs Zwiler, ambasciatore a Washington, non ha nascosto di essersi sentito «sollevato», il giorno in cui il parlamento ha approvato l'accordo con gli Stati uniti su UBS. Era il 17 giugno e con il loro sì – sofferto, ma definitivo – le camere accettavano la trasmissione alle autorità fiscali statunitensi dei dati bancari di 4450 clienti della banca svizzera. Nel corso del suo intervento, Urs Zwiler ha affermato che il caso – nato dalle pratiche illegali di UBS negli Stati uniti – aveva gettato delle ombre sulle relazioni delle due «repubbliche sorelle», in genere «eccellenti». Ma l'adozione dell'accordo su UBS da parte del parlamento mette davvero le banche svizzere al riparo da futuri guai con la giustizia statunitense? Interrogato da swissinfo.ch, l'ambasciatore Zwiler risponde in modo diplomatico: «Non possiamo
escludere che altri istituti elvetici abbiano agito seguendo le stesse modalità di UBS. Possiamo però escludere che l'abbiano fatto in modo altrettanto importante». Se i fautori dell'accordo – tra questi c'è Martin Naville, direttore della Camera di commercio Svizzera-USA – hanno tirato un sospiro di sollievo, altri nutrono qualche preoccupazione per quanto riguarda le prossime mosse di Washington, nel cui campo si trova ora la palla. Margrit Kiener Nellen, presidente della Commissione delle finanze della camera bassa del parlamento, si domanda per esempio se gli USA, ora che hanno l'accordo su UBS in tasca, approfitteranno della situazione per rimandare la ratifica del nuovo accordo bilaterale sulla doppia imposizione, accordo già accettato dal parlamento svizzero. La socialista Nellen ricorda che una dichiarazione unita all'accordo su UBS, firmato nell'agosto 2009, potrebbe aprire la strada a nuove domande d'assistenza amministrative volte a mettere sotto pressione altre banche svizzere. Questa autorizzazione indiretta a delle cosiddette fishing expeditions si basa su una interpretazione non restrittiva dell'accordo di doppia imposizione
attualmente in vigore. Il testo, del 1996, potrebbe quindi paradossalmente essere più interessante per gli Stati uniti del nuovo accordo, che pure abolisce la distinzione tra evasione e frode fiscale.Interrogato su questo punto, l'ambasciatore Zwiler risponde che il destino della convenzione di doppia imposizione è ora nelle mani del senato americano. Zwiler spera che venga ratificata entro la fine dell'anno, ma ammette: «Non posso dire di non avere alcun dubbio». Anch'egli presente al dibattito organizzato dall'Associazione svizzera di politica estera, Raymond Loretan ha detto di provare un «profondo disagio» di fronte a un accordo che crea «un precedente dubbio». Già console generale svizzero a New York e segretario generale del Partito popolare democratico, Loretan ritiene che non si sia riusciti a spiegare agli americani «come funzionano le istituzioni svizzere». Di avviso contrario Martin Naville, per il quale finalmente la Svizzera ha dimostrato di non essere «uno stato che difende chi froda il fisco». Per Raymond Loretan, però, si tratta di una dimostrazione arrivata troppo tardi. La Svizzera è stata colta di sorpresa dalla crisi, non ha saputo
anticiparla. «Le minacce provenienti dagli Stati uniti non sono state prese sul serio. Si sarebbero dovuti intavolare dei negoziati molto prima». Per Urs Zwiler non è il caso di recriminare; c'è un'evidente situazione di disequilibrio tra una superpotenza e uno stato piccolo come la Svizzera. «Quello che è importante, ora, è di non tornare a dormire». Per questo, ritiene l'ambasciatore, è più che mai necessario continuare il lavoro di comunicazione nei confronti degli Stati uniti. Dal canto suo, la giornalista Myret Zaki, autrice di un libro sul segreto bancario, prevede che gli istituti finanziari elvetici si ritireranno almeno in parte dal mercato statunitense, giudicato ormai troppo rischioso. Da un punto di vista finanziario, gli Stati uniti non navigano in buone acque e questo – secondo la Zaki – potrebbe spingerli ad una dichiarazione di guerra economica (e sleale) nei confronti dei gruppi esteri. Per Martin Naville, si tratta di timori che non hanno nessuna ragione di essere. Non ci sarebbe infatti alcun indizio che lasci supporre un ritiro degli investitori svizzeri dal mercato statunitense.
Condannato Sprayer svizzero Il fatto sarebbe accaduto lo scorso 17 maggio quando il 32enne consulente informatico svizzero insieme ad un britannico avrebbe decorato di graffiti un convoglio posto in un deposito della metropolitana. La bravata non è stata ben vista dagli asiatici che hanno immediatamente preso seri provvedimenti. Infatti, il giovane è stato accusato di scasso e di vandalismo, un reato quest'ultimo che comporta una serie pena
preventiva fino a tre anni di detenzione e dalle tre alle otto bastonate e infine una multa di 2.000 dollari di Singapore che corrispondono a poco più di 1.600 Franchi. Il cittadino elvetico è stato dapprima posto in uno stato di detenzione preventiva e successivamente posto in libertà provvisoria pagando la cauzione di 100.00 dollari, cioè circa 80.000 Franchi ed infine è stato privato del passaorto.
La condanna è giunta venerdì 25 giugno, il giovane ha ammesso le sue colpe davanti alla Corte che lo ha condannato a 5 mesi di prigione e tre bastonate di punizione lasciando poi il tribunale scortato dalla polizia. Per quanto riguarda il compagno d'avventura britannico, secondo il giornale locale «Straits Times» ha avuto l'accortezza di partire per Hongkong poco dopo la visita al deposito della metropolitana.
SWISSINFO.CH
12 IL ROMANZO STORICO
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«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo terzo - Capitolo 161
Orrore dell'idolatria Ci volle naturalmente del tempo, prima che la nuova dottrina si scrollasse degli estremismi coercitivi della legge mosaica, che spingeva l’intransigenza dei talmudisti a reclamare da un eventuale proselito samaritano o egiziano, che già la praticava, una seconda forma di circoncisione; e di cui si troverà ancora traccia secoli dopo nella pietosa raccomandazione del saggio Maimonide, che se un idolatra cade in acqua non si deve impedirgli di annegare! I romani stessi, del resto, non mancavano di prescrizioni severe verso i profeti stranieri, se li ritenevano seminatori di discordia. Dal momento che la religione non era un affare privato da coltivare nella cella della coscienza, restavano sospettosi verso i nuovi riti, quando ne temevano la profonda incidenza sociale; e i divieti già prescritti nelle Dodici Tavole furono rinnovati più volte, anche se poi nella pratica finirono per far posto a una tolleranza al limite dell’indifferenza. Né questo atteggiamento mutò nel periodo imperiale, se si considera che l’accorto Mecenate, nel raccomandare ad Augusto di coltivare i costumi dei padri, gli consigliava altresì di punire gli animatori di nuovi culti, perché favorivano la formazione di unioni, associazioni e leghe, pericolose per lo Stato. In fondo, financo nella democratica Atene, uno dei capi d’accusa contro Socrate non era stato quello di introdurre nuove divinità? Senza condividere tanta severità, gli ebrei convertiti, nell’adottare la fede cristiana, non rigettarono del tutto la legge mosaica, così che un ibrido di vecchio e nuovo continuò ad orientare sia i principi dottrinali che le pratiche quotidiane. E se pure riconoscevano in Gesù il messia delle scritture, non abbandonarono per questo le cerimonie consolidate, tentando al contrario di trasmetterle anche ai nuovi adepti, senza sospetto di incongruenza. Quelle pratiche, ai loro occhi, continuavano ad essere valide, dal momento che se Dio avesse voluto sopprimerle l’avreb-
be fatto per bocca di Cristo, che invece aveva chiaramente detto di non essere affatto venuto ad abolire la legge, ma a confermarla. E un simile argomento poteva ben tranquillizzare le coscienze di quanti si sentivano persuasi dal vangelo, senza riuscire al tempo stesso a tagliare il cordone con la tradizione. Questo compromesso conobbe sfumature diverse, a seconda dell’interpretazione che le diverse correnti cristiane davano della divinità e della legge: ma esse, pur divergendo spesso su questioni di base, come ben dimostra il pullulare delle eresie, trovavano un sostanziale accordo nell’orrore che provavano tutte nei confronti dell’idolatria, che avversavano col medesimo zelo che aveva contraddistinto gli ebrei nei rapporti con le altre nazioni. A spiegare un simile rigore non basta la gelosia cultuale: esso era conseguenza naturale dell’inconciliabilità dei loro principi con le consuetudini pagane, dal momento che i rituali del politeismo erano strettamente legati agli atti comuni della vita pubblica o privata. E se gli spiriti liberi potevano sorridere di questa mistura di errore e di inganno, senza temere le ire di qualche crucciata divinità, i cristiani l’aborrivano in ogni evenienza del quotidiano: poiché, qualunque ne fosse l’occasione, la modalità o il decorso, tutte queste cerimonie recavano il segno dell’incessante trama di coloro che ne erano causa e destinatari, e che con repulsione e paura si riconducevano all’onnicomprensiva sfera del demoniaco. Questi spiriti maligni, avversari del bene e causa d’ogni traviamento, non erano altro che gli angeli ribelli della tradizione, che per l’atto di rivolta erano stati privati dell’originaria perfezione e precipitati nel gorgo infernale. In questa squallida degradazione, per misterioso decreto divino, avevano però potuto conservare il privilegio di errare su terra, a esercitare la mefistofelica scommessa di strappare anime a Dio. E per riuscirvi ricorrevano ai più abominevoli trucchi della vanità e della
vendetta, in una gara pur destinata al fallimento finale, dove nondimeno gustavano la nequizia di coinvolgere la specie, e l’ebbrezza di trascinarla con sé nella rovina. Per questo si erano astutamente divisi ruoli e fattezze, assumendo di volta in volta gli attributi di Giove o di Esculapio, di Venere o Apollo; e acquattati nei templi avevano escogitato festività e sacrifici; traviato le menti con le favole; e pizzicando le corde delle aspettative o dei timori, avevano mugugnato gli ambigui responsi degli oracoli. Non sorprende allora che i cristiani dessero credito all’opera di simili demoni, che soli potevano spiegare, nel perfetto disegno del creato, il neo delle malvagie devianze del soprannaturale. Ne derivava allora che qualsiasi inizio di cedimento idolatrico potesse sembrare congiuntamente un omaggio alle potenze del male e un’ingiuria alla maestà divina; e che il dovere primario, e più difficile, fosse quello di preservarsi da simili pratiche. La religione dei romani non ripiegava purtroppo su un intimo languore esercitato al chiuso delle scuole o dei templi: i loro innumerevoli riti, al contrario, erano strettamente legati a tutti i dettagli della vita pubblica o privata: al punto che era quasi impossibile sottrarvisi, a meno di non fuggire qualsiasi forma di convivenza. Non solo gli atti solenni della guerra e della pace erano preceduti o conclusi da sacrifici; ma gli stessi spettacoli pubblici nutrivano la devozione di quanti credevano che le divinità gradissero i giochi, persino cruenti, instituiti in loro onore. Il fedele che evitava gli abomini del circo o del teatro non aveva per questo smesso di esporsi agli agguati satanici, con cui doveva confrontarsi ogni volta che qualcuno propiziava gli dèi con libagioni e sacrifici. E che si trattasse della sposa che, sottratta alle braccia dei genitori, varcava con ripugnanza affettata la soglia della nuova dimora con tutto il corteo dell’imene, o della pompa funebre che incedeva verso la pira: non c’era importante occasione in cui il cristiano non
si sentisse minacciato dal crimine di empietà. E siccome tutti questi apparati erano infettati dal veleno del male, e le muse stesse diventavano emissari dell’Inferno, una dura sentenza ricadeva non solo sulle arti manuali, ma, tale è l’effetto deleterio del fanatismo, persino sulle più alte manifestazioni del genio, dalla musica alla pittura, passando per la poesia. Le imboscate pericolose costituivano poi nei giorni di festa una minaccia raddoppiata. Le cerimonie pubbliche erano disposte e arrangiate, nel corso dell’anno, con tanta perizia che la superstizione assumeva spesso la maschera del piacere e della virtù. E che si invocasse il benessere per tutti, o si pronunciassero auspici di felicità pubblica; che si commemorassero i morti o si difendessero i limiti delle proprietà; che si glorificasse il ritorno fecondante della primavera o si celebrasse la fondazione dell’Urbe; e che la licenza dei saturnali simulasse persino l’uguaglianza del genere umano: non c’era evento in cui l’individuo non naufragasse nell’ebbrezza collettiva. Si può giudicare allora quale doveva essere l’orrore dei cristiani di fronte a queste persuasive cerimonie, empie al punto che il loro scrupolo si spingeva anche verso consuetudini meno allarmanti, come ornare le porte con fronde di lauro, o cingere la testa con ghirlande. Ogni simbolo di gioia o tristezza veniva visto al servizio della superstizione; per cui non c’era giorno o attività in cui i cristiani non sperimentassero i morsi della coscienza, le censure della chiesa, e la scintilla della vendetta divina. Molte erano allora le misure che occorreva prendere per schermare la purezza del vangelo dal soffio subdolo dell’idolatria; né v’era cerimonia che non offrisse il fianco per dichiarare guerra ai demoni. Ma a sostenere questo zelo contribuirono fortemente anche altri fattori, per nulla trascurabili, e che da sempre incidono sulle azioni e le scelte non meno delle convinzioni, e di cui sarà questione nel prossimo capitolo.
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CRONACA 13
Arrestato a Marsiglia il boss mafioso Giuseppe Falsone Anche il latitante mafioso Giuseppe Falsone, 40 anni il prossimo 28 agosto, “il ragioniere” di Campobello di Licata, diventato più boss di suo padre nella provincia agrigentina, è caduto come un birillo colpito dagli investigatori delle squadre mobili di Agrigento e Palermo, dallo Sco, con la collaborazione dell’Aisi. È stato preso con i sacchetti della spesa in mano mentre rientrava a casa a Marsiglia, in Francia, cittadina marinara cara a Bernardo Provenzano, il padrino che lì si operò alla prostata, e che chiamava nei pizzini il suo uomo nella zona dei Templi col numero “28”. Irriconoscibile, più magro, col volto che sembra ritoccato e il naso certamente rifatto, documenti falsi, intestati forse a un favoreggiatore, Falsone continua a negare ai poliziotti che lo hanno fermato di essere il ricercato dal ‘99 per mafia, omicidio, estorsioni, traffico di droga e gestione illecita di appalti; nega di essere quel giovanottone con la camicia a quadretti e la faccia paonazza raffigurato nell’elenco dei 18 latitanti più ricercati nel sito del Mininterno. Per avere la conferma definitiva i poliziotti lo hanno sottoposto ai rilievi
dattiloscopici: le impronte saranno confrontate con quelle in archivio. “Lo seguivamo - dice il questore di Agrigento Girolamo Di Fazio da almeno un paio di mesi e non lo perdevamo mai di vista. Viveva da solo in quella casa di Marsiglia e stava per mettere su un’impresa di costruzioni edili. È un successo enorme della polizia di Stato e delle squadre mobili di Agrigento e Palermo. Sembrava che non producesse risultati la nostra Mobile, quelli che tutti avremmo voluto vedere, e questo perché lavorava, per oltre metà del suo tempo a disposizione, proprio per la ricerca e cattura del latitante”. Dopo la notizia dell’arresto gruppi di agrigentini sono andati
davanti alla questura per applaudire la polizia gridando “Viva la legalità, abbasso la mafia”. Di Fazio è sceso in strada ringraziandoli. Ricchissimo (ha subìto diversi sequestri di beni, tra cui uno da 30 milioni di euro), Falsone godeva appieno dell’appoggio di tutta la sua famiglia di sangue tant’è che anche la madre, la sorella, il fratello e il cugino erano stati arrestati. La sua carriera in Cosa Nostra non poteva non svilupparsi considerato che è figlio di Vincenzo Falsone, reggente di Cosa Nostra ad Agrigento per molti anni, ucciso durante la guerra di mafia con gli “Stiddari” agrigentini il 24 giugno del ‘91 con l’altro figlio Angelo, fratello maggiore
di Giuseppe. Il ragioniere vendicò il delitto uccidendo Salvatore Ingaglio, che lui considerava uno degli assassini del padre o sicuramente uno dei componenti della Stidda che ordinò il delitto. Condannato all’ergastolo per omicidio ha subito altre condanne per decenni di carcere. Falsone “gira rigorosamente armato, non si separa mai da palmare e pc portatile. E nella ventiquattrore porta la Bibbia e testi di filosofia”, ha raccontato l’ex consigliere comunale di An a Naro (Ag) Giuseppe Sardino che era stato braccio destro e vivandiere di Falsone prima di pentirsi. Nell’inchiesta che portò all’arresto di Sardino emerge che un “alto esponente della polizia giudiziaria” aveva fornito notizie al boss sulle indagini per la sua cattura attraverso l’avvocato Luisa Maniscalchi, anche lei arrestata. Se Falsone si pentisse i magistrati alzerebbero il velo su decenni di rapporti tra mafia e politica nell’agrigentino. Intanto la politica ha fatto i complimenti agli investigatori. Tra gli altri il plauso è arrivato dai ministri Maroni ed Alfano, dal presidente del Senato Schifani e dal governatore Lombardo.
Islanda: legalizzati matrimoni gay La premier islandese Johanna Sigurdardottir non ha decisamente perso tempo ed ha sposato la sua compagna, Jonina Leosdottir, nel giorno in cui nel Paese è entrata in vigore la legge che consente i matrimoni omosessuali. Divorziata e con due figli ormai adulti avuti dal precedente marito, la ex hostess, ex sindacalista ed ex ministro degli Affari sociali classe '42, si è innamorata di Jonina, autrice e sceneggiatrice, più giovane di lei di dodici anni. Secondo la televisione pubblica Ruv, la Sigurdardottir ha contratto matrimonio senza alcuna cerimonia particolare, ma semplicemente presentando domanda di trasfor-
mare in tal senso l’unione civile da sta dei paesi in cui i matrimoni gay Svezia, Norvegia, Finlandia, sei tempo dichiarata. La legalizzazio- sono accettati: Danimarca, Paesi stati Usa, Messico e Argentina e, ne del matrimonio omosessuale è Bassi, Belgio, Spagna, Portogallo, dallo scorso 12 giugno, Islanda. stata approvata all’unanimità dal parlamento islandese il 12 giugno scorso. MINIPUBBLICITA’ La legge prevede che le unioni civili omosessuali, già da tempo VARIA previste dalla legislazione islandese, possano essere trasformate Mi offro per qualunque tipo di lavoro, come pitturare casa, in matrimonio a tutti gli effetti con aggiustare pavimenti etc. la semplice presentazione di una Chiamatemi per una consulenza allo 076 288 99 21 domanda. Arrivata al potere nel febbraio 2009, la ex hostess Sigurdardottir PER INSERIRE IN QUESTA RUBRICA - considerata la personalità politiScrivere il testo (massimo 30 parole) e inviarlo, allegando ca più amata del paese - è il primo Fr. 30.- (in banconote o francobolli) in busta chiusa a: capo di governo dichiaratamente LA PAGINA - Minipubblicità, Militärstrasse 84, 8004 Zurigo. omosessuale. Si allunga così la li-
14 ASSOII-SUISSE
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A Lugano il 23/06/10 durante il meeting organizzato da JULIUS BAER BANK e ASSOII-SUISSE
Convergenza di programmi divergenza d’opinioni Imprenditori, amministratori, consulenti finanziari ed alti funzionari bancari, in un clima di massima attenzione e ventilata curiosità hanno esposto i propri punti di vista, le proprie idee, le valutazioni temporanee e maturandi consigli per il futuro sullo spinoso problema dell’euro, della crisi ad esso collegata nonché sulle opportunità del mercato svizzero per le nuove attività commerciali, tema dominante del pomeriggio di lavoro. Andrea Millacci, analista finanziario della Julius Baer Bank di Lugano, ha parlato del deprezzamento dell’euro ponendo l’accento sulla crisi che, inesorabilmente, si allarga ad altri grandi paesi del territorio dell’euro, con un paventato rischio di monetizzazione del debito pubblico che, da remoto, potrebbe diventare più concreto. Per Millacci, la Germania rappresenta quasi l’ago della bilancia sui cui gravano programmi e progetti futuri dell’Europa, poiché la riforma varata dal governo tedesco tende a riequilibrare un’economia fondata, attualmente, sull’indebolimento dell’euro. Se la Grecia, come si delinea ed auspica, potrà essere salvata dagli altri paesi dell’eurozona, ciò non può certo valere, ancora, per l’imponente debito pubblico di Spagna, Portogallo e Italia. A quel punto, sorge il dubbio che la Banca Centrale Europea sia costretta a monetizzarlo, incutendo il timore che l’inflazione derivante da siffatta decisione potrebbe deprezzare ulteriormente l’euro. Ma tenuto conto che tale configurazione metterebbe a serio repentaglio la stabilità dei
Pietro Cioffi
stati che potrebbero adottare tali, estreme, misure. Ovviamente trattasi di uno scenario drammatico, in quanto la ridefinizione dei confini della moneta unica difficilmente potrebbe consumarsi senza
tendono investire sul territorio svizzero ed in modo particolare nel Canton Ticino, autentica spina dorsale della produttività futura. Fernando Catalano, Presidente di Assoii-Suisse, infine, nel suo marcato intervento ha sottolineato gli attuali risvolti della crisi e, spinto da sano ottimismo, frutto di mesi di mesi e mesi di lavoro a stretto contatto con le imprese associate, ha suggerito le linee tematiche su cui poggiare programmi ed iniziative tesi a coordinare un sistema che produca ricchezza ed occupazione sul territorio svizzero e non solo. Il rispetto delle regole, la sinergia dei piani lavorativi, i sani investimenti ed uno sforzo comune palesato, tra l’altro, dai relatori che lo hanno preceduto sono per il Presidente Catalano i punti cardinali da cui partire
prezzi nell’euBeda Kraehenmann rozona, e rappresenterebbe uno smisurato trasferimento di risorse dai paesi forti dell’euro a quelli deboli, è uno scenario assai improbabile. Alfonso Tour, consulente finanziario di documentata fama fornisce una spiegazione impressionanti dalle linee oltranziste e scissio- scossoni, quasi Fernando Catalano planetari. niste. L’alto funEgli, in merito al deprezzamento dell’euro, giunge ad zionario della Baer intravedere il timore di una Julius spaccatura dell’Eurosistema, Bank, Pietro pressoché uno scenario sino a Cioffi ha sottopoco tempo fa impensabile, te- lineato le sminuto conto degli sforzi dei go- surate risorse potente verni per accogliere nuovi paesi del istituto banmembri. Proprio per non essere chia- cario ponendo mati, virtualmente e concreta- l’accento sulle mente, a contribuire alle finanze possibilità effettive che un pa- per raggiungere l’unico centro dei paesi deboli del territorio trimonio stimato in oltre 170 possibile, agognato da tutti, amdell’euro con la monetizzazione miliardi di franchi svizzeri rap- ministratori, consulenti politici del debito, qualche paese forte presenta una garanzia rara per ed imprenditori, ossia la reale possibilità di offrire ai posteri potrebbe spingere quello più gli investimenti. Fabio Gaggini, avvocato e un’economia sana e duratura, debole fuori dall’Eurosistema, o magari decidere, esso stesso consulente finanziario luganese, priva di effetti collaterali che ha illustrato con estrema chia- danneggino la persona, le risorpaese, di uscire dall’area. L’economista si spinge oltre rezza gli innumerevoli vantaggi se e l’ambiente. e vede nella Germania uno degli a favore delle imprese che inANTONIO MEROLA
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POLITICA 15
G20: impegno su deficit, ma grandi in ordine sparso Il G20, come ampiamente previsto, si è concluso con i Grandi in ordine sparso: tutti concordi sulla priorità di sostenere la crescita, ma sostanzialmente divisi su come ottenerla: l'Ue attraverso un drastico risanamento dei conti, gli Usa il Giappone e i Paesi emergenti continuando a stimolare l'economia con misure ad hoc. L'unico risultato concreto del summit appare l'aver fissato obiettivi minimi per il taglio dei deficit e dei debiti pubblici - che gli europei sbandierano come una propria vittoria - mentre la proposta di una tassa sulle banche a livello globale - appoggiata da entrambe le sponde dell'Atlantico - è stata per ora affossata. Così come l'ipotesi di una tassa sulle transazioni finanziarie, nemmeno presa in considerazione nella dichiarazione finale del vertice. Dichiarazione che rappresenta un vero e proprio capolavoro di ‘cerchiobottismo’, nel tentativo non facile di coniugare visioni diverse. L'Europa, assillata dal problema dei debiti sovrani, non può permettersi di mollare sul fronte del consolidamento dei conti pubblici e ha insistito fino all'ultimo perché passasse una linea condivisa
sulla necessità di riportarli sotto controllo. Gli Stati Uniti, invece, preoccupati dal fatto che un eccessivo rigore possa soffocare la ripresa. Alla fine - con l'impegno preso di dimezzare i deficit entro il 2013 e di stabilizzare il trend di riduzione dei debiti pubblici entro il 2016 - sembrano aver prevalso le esigenze del Vecchio Continente. “È stata accolta la nostra tesi per cui il risanamento non compromette la crescita”, ha affermato con soddisfazione il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, per il quale è l'ora di cominciare a mettere a punto le exit strategy dai piani anti-crisi, ogni Paese in base alla propria situazione. Il presidente
Usa, Barack Obama, però, alla fine del vertice non ha perso l'occasione per bacchettare di nuovo chi, secondo lui, mette a rischio una ripresa globale che - usando il linguaggio della dichiarazione del G20 - ha definito ancora “fragile e disuguale”. “Non ci può essere una corsa al ritiro delle misure di stimolo all'economia”, ha ammonito il presidente americano, rivendicando come quello statunitense sia il modello da seguire per garantire una crescita forte, sostenibile ed equilibrata. E, soprattutto, per creare nuova occupazione. Un allarme, quello del lavoro, rilanciato oggi dal G20 che parla di “livelli di occupazione inaccettabili in alcuni Paesi”. Se una
“crescita vigorosa” è comunque la parola d'ordine dei Grandi, sulle strategia per centrarla si parla di “misure differenziate e concepite sulla base delle peculiarità nazionali”. Tutti liberi quindi di modulare le proprie misure, in un quadro di “finanze sane”. Discrezionalità anche sulla necessità di introdurre una tassa sulle banche. Non passa la proposta europea di un approccio globale, ma ogni Paese sarà libero di deciderla o meno. Nel modo che preferisce. Dunque, seppur nell'ambito di “un'ampia gamma di approcci politici”, tutti sono d'accordo sul fatto che anche le banche contribuiscano ai costi della crisi. Per il presidente francese, Nicolas Sarkozy, non di una sconfitta si tratta, ma del riconoscimento di un principio su cui l'Europa farà da “apripista”. Infine, la Cina. Pechino, che aveva ammonito i partner a non esercitare pressioni sulla sua politica monetaria, ha ottenuto che nella dichiarazione finale non si citi lo yuan. Nel documento c'è solo un passaggio - inserito all'ultimo momento - in cui si invitano i Paesi emergenti a “rendere più flessibili i propri tassi di cambio”.
G8: lancia fondo salute maternità Il G8 scende in campo a sostegno della maternità, della salute di mamme e bambini. E mette sul piatto 5 miliardi di dollari, cui se ne aggiungeranno altri 2,3 miliardi da parte di altri paesi contributori. Per un totale di 7,3 miliardi di dollari per combattere un dramma che vede ancora, nel mondo, 9 milioni di bambini non arrivare a compiere i 5 anni e centinaia di migliaia di donne morire di parto. In un summit, offuscato dal G20, il G8 cerca di confermare così la sua missione a sostegno dei più poveri. Una missione che - avverte il premier canadese Stephen Harper, presidente di turno del summit - va ribadita, recuperando “credibilità”. Perché - spiega solo poche ore prima dell'annunciare
l'accordo sul fondo per la maternità - il G8 si occupa di problemi del mondo di cui nessun altro si prenderebbe cura. Anche se sulla crisi e le ricette per uscirne i riflettori erano puntati sul G20, il G8 non ha mancato di fare una ricognizione sullo stato dell'economia globale. E lanciare segnali di ottimismo: la ripresa “c'è e prende piede”, dovrebbe essere il messaggio - secondo la prima bozza - contenuto nel comunicato finale. Ma è da gestire, da incanalare anche a favore dei più deboli verso “società più stabili, eque, sostenibili”. Per il benessere dei popoli. Di tutti. Anche quelli - e sono ancora tanti - alle prese con il problema della fame. “La sicurezza
alimentare è la sfida pressante”, dovrebbero ribadire ancora una volta i Grandi della terra nella loro dichiarazione finale del G8, impegnandosi ad un approccio “coordinato, nazionale, regionale e globale”. Sulla scia di quanto stabilito già l'anno scorso a L'Aquila con il fondo di 22 miliardi di dollari contro la fame. Nel corso dell'agenda dei lavori del G8, anche i principali dossier di politica internazionale. A cominciare dal programma nucleare iraniano e la posizione di Teheran. Con un riferimento nel comunicato finale anche alla Corea del Nord. E, ancora, l'Afghanistan (con il neo premier gb, David Cameron che ha parlato di un ritiro
delle truppe entro cinque anni), il Mo ed il terrorismo internazionale. Con un occhio attento anche al tema della criminalità organizzata, considerata come elemento da tenere sott'occhio quale fattore di pre-crisi internazionali, e alla lotta al narcotraffico. Tema, quest'ultimo, ormai entrato a pieno titolo nell'agenzia del G8.
16 GINEVRA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
I Giochi Sportivi Studenteschi Ben 17 medaglie per la delegazione di Ginevra
La 24 a Edizione dei Giochi Sportivi Studenteschi si è svolta domenica 6 giugno allo Stadio Wankdorf di Berna. La delegazione di Ginevra si è presentata con 43 atleti e 9 accompagnatori per le discipline in programma. Questo notevole aumento di atleti, in confronto alla passata edizione dove erano presenti solo 6 atleti, è dovuto anche al contributo dell’Ufficio Scuola della Circoscrizione consolare di Ginevra; si è rivelata preziosa la collaborazione con la struttura organizzativa del CONI di Ginevra, sotto la responsabilità del Coordinatore, Vincenzo Bartolomeo. Purtroppo, ancora alcuni coordinatori quali Daniele Petrillo per i Grigioni, Mauro Casini per Lucerna e Egidio Stigliano per San Gallo, patiscono l’indifferenza per questo evento unico nel suo genere. Come ogni anno, arrivati allo Stadio Wankdorf, il rigoglio della manifestazione inizia attraverso i sorrisi e la felicità dei ragazzi impazienti di confrontarsi con i coetanei degli altri cantoni nelle varie discipline sportive quali calcio, nuoto ed atletica leggera. L’allenatore del calcio, Sebastiano Murgo, coadiuvato da Giuseppe Piccoli, Oliviero Bisacchi e dall’insegnante Filippo Bellacomo, referente per l’Ufficio Scuola, raggruppano i calciatori per prepararli alla sfilata. Altrettanto fanno gli accompagnatori per il nuoto Maria Rochat e l’insegnante Luciana Di Meco e, per l’atletica, Bruno Labriola e l’insegnante Alberta Righi. Come consuetudine, la manifestazione ha avuto un palco di personalità presenti per sostenere i GSS. Oltre ai coordinatori delle circoscrizioni partecipanti, erano presenti il Ministro Giulio Marongiu, Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia a Berna, i parlamentari eletti nella Circoscrizione Europa,
l’On. Franco Narducci, e l’On. Gianni Farina, il Console d’Italia in Berna, dott. Nicandro Cascardi, e i Consiglieri CGIE per la Svizzera Anna Ruedeberg, Dino Nardi e Gianfranco Gazzola. Dopo la sfilata delle delegazioni, in ordine alfabetico, il Delegato nazionale CONI Adelmo Pizzoferrato ha ringraziato i coordinatori circoscrizionali, i suoi collaboratori, tutti i partecipanti ed i loro genitori e parenti per la loro presenza. Dopo aver salutato le autorità presenti, ha passato la parola al Ministro Giulio Marongiu che ha formulato i saluti ed il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Berna ai giovani atleti e agli accompagnatori. Sono seguiti infine i discorsi dei membri del CGIE Dino Nardi e Anna Ruedeberg. Finita la cerimonia, gli accompagnatori hanno radunato i ragazzi e poi tutti in pista, nei campi di calcio e nella piscina. Esistono difficoltà sempre più persistenti nella realizzazione dei Giochi Sportivi Studenteschi, non solo per la mancanza di considerazione di alcuni, ma anche per i contributi economici che tenderanno a diminuire per le prossime edizioni. Per capire meglio il futuro dei GSS, abbiamo intervistato il Delegato nazionale CONI, Adelmo Pizzoferrato. Sig. Pizzoferrato, nella sfilata di quest’anno, abbiamo visto che la delegazione di Ginevra, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scuola, è aumentata da 6 a 50 atleti circa; tuttavia alcuni delegazioni hanno drasticamente ridotto il numero, addirittura con 3 ragazzi. A cosa si deve, a suo parere, la mancanza di considerazione per questi giochi? Necessita valutare soprattutto due questioni. La prima riguarda la circoscrizione consolare, cioè i Dirigenti Scolastici. La seconda il coordinatore CONI della circo-
scrizione. Per quest’ultima, tutti i miei collaboratori sono attivi sul territorio, ma non tutti sono riconosciuti ed inseriti nel tessuto consolare. Quel coordinatore che ha difficoltà ad inserirsi nell’ambito consolare e scolastico, inevitabilmente riscontra dei problemi. Lo stesso problema si manifesta da parte dei Dirigenti Scolastici laddove si produce una forma di apatia per questa manifestazione. Viste le difficoltà riscontrate con Ginevra nella precedente edizione, mi sono recato personalmente a presentare il programma di cui oggi possiamo notare risultati abbastanza soddisfacenti; faccio i complimenti alla struttura CONI e all’Ufficio Scuola per aver dimostrato buon senso. Purtroppo, non possiamo dire altrettanto per altri uffici scolastici di cui, oggi, abbiamo visto l’indifferenza: le circoscrizioni di San Gallo, Grigioni e anche Lucerna dove necessita migliorare rapidamente l’interesse per questi giochi. In altre circoscrizioni vedo una partecipazione dei docenti ma è solo simbolica, non attiva; necessita coinvolgere i giovani spiegando che cosa sono in realtà i Giochi Sportivi Studenteschi. Non basta dare il formulario d’iscrizione durante la lezione e dire che ci si divertirà. Si deve spiegare di cosa si tratta e, se non vogliono farlo loro, io non ho problemi a recarmi laddove si rende necessario per presentare il programma e spiegare di cosa parliamo, anche agli insegnanti. È un peccato per tutti quelli che oggi avrebbero potuto partecipare e non gli si è data l’opportunità. Per quanto riguarda i finanziamenti erogati ai Giochi Sportivi Studenteschi all’Estero, cosa si prospetta per il futuro? Il triennio dei contributi statali per il CONI scadrà alla fine di quest’anno e, purtroppo, già si sono annunciati tagli pari al 30%, per i contributi per il prossimo triennio. Quindi, sicuramente, si presenteranno delle difficoltà anche in questo settore. Se cerchiamo di far partecipare più ragazzi e poi alla
fine abbiamo meno fondi, inevitabilmente ci saranno dei problemi quali non poter offrire il pasto oppure il viaggio in pullman per Berna. Non vorrei arrivare a questo ma il rischio esiste ed è per questo che contiamo sull’aiuto dei nostri sponsor che ringraziamo e che già fanno tanto; ma, soprattutto, mi aspetto un aiuto fondamentale da parte dei nostri parlamentari. Cosa vorrebbe dire ai lettori dei nostri giornali in Svizzera? Sicuramente la comunicazione della stampa italiana in Svizzera è importante per questa manifestazione. Promuovere i GSS attraverso le emozioni dei ragazzi, sottolineando la reale importanza della giovane italianità in Svizzera non può che aiutare un evento dai valori sportivi. Nel nostro sito www.gss-svizzera.ch si possono percepire i riflessi di questa magnifica giornata dedicata ai giovani italiani in Svizzera, con le foto, i risultati delle gare, l’archivio e la storia dei GSS. Sarebbe un peccato che questa manifestazione, dedicata agli oriundi dell’emigrazione italiana in Svizzera, che mira a mantenere viva e giovane l’italianità in questa Nazione dove lo sport giovanile è molto diffuso, si disperda a causa dell’indifferenza di chi potrebbe e dovrebbe collaborare. Si auspica che l’appello di Adelmo Pizzoferrato e dei coordinatori delle circoscrizioni consolari della Svizzera, sia ascoltato dagli addetti ai lavori per la salvaguardia di questi giochi che sono un patrimonio tutto italiano. Il Presidente del Club Forza Cesena di Ginevra Oliviero Bisacchi, ha domandato e ottenuto dal Presidente del Centro Coordinamento dei club Cesena Calcio Giulio Benedetti, i completi di pantaloncini calzettoni e maglie per i ragazzi del calcio del CONI di Ginevra. I ringraziamenti per questo regalo apprezzato, da parte del Coordinatore Vincenzo Bartolomeo, vanno ad Oliviero Bisacchi, al sig. Giulio Benedetti e allo sponsor “SPORT CENTER” di Pievesestina CE.
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18 VARIA
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Parlare guarisce
Conoscere la depressione La depressione è caratterizzata da un cambiamento nel modo di pensare, di sentire e di agire da parte della persona che ne è afflitta. Anche se questo cambiamento può avvenire in modo graduale, la persona depressa non è più la stessa di prima. Ad esempio, uno studente brillante potrebbe arrivare a convincersi di non essere in grado di terminare i suoi studi; una madre affettuosa può cominciare a trascurare i figli; un intraprendente lavoratore potrebbe perdere ogni interesse per la propria attività. Inoltre la persona depressa anziché cercare cose piacevoli, finisce per evitarle. Anziché avere cura di sé, finisce per trascurare il suo aspetto. L’istinto di sopravvivenza può lasciare il posto al desiderio di porre fine alla propria vita. La caratteristica più evidente delle depressione nell’adulto è l’umore triste, un atteggiamento tetro, solitario, apatico. La persona depressa può scoppiare in lacrime anche senza nessuna apparente ragione, può anche avere difficoltà a dormire o svegliarsi molto presto al mattino senza più riuscire a prendere sonno. Oppure, al contrario, può dormire più del solito ed avere costantemente una sensazione di stanchezza. Può darsi che perda appetito e cali di peso, oppure, in alcuni casi, potrà invece mangiare molto più del solito e aumentare di peso. È tipico che la persona depressa si veda in modo estremamente negativo. Può credere di essere senza speranza e senza aiuto e spesso si biasima e si condanna anche per colpe di poco conto. Chi è depresso è pessimista riguardo a se stesso, al mondo circostante e al suo futuro. Perde interesse in ciò che succede intorno a lui e non ricava soddisfazione dalle attività che prima trovava piacevoli. Spesso ha difficoltà a prendere decisioni o a mettere in atto le decisioni prese. Alcune persone possono essere depresse anche senza mostrare segni evidenti di depressione, ma lamentandosi invece per malesseri fisici o dandosi all’alcolismo o all’uso di qualche tipo di droga. In questi ultimi trent’anni alcuni ricercatori, vista l’inefficacia dei vecchi metodi di trattamento di impostazione psicoanalitica, hanno cercato di studiare procedure terapeutiche che dessero migliori risultati nel trattamento della depressione. Questi ricercatori hanno scoperto che l’individuo sofferente di depressione tende a interpretare in modo inesatto molte situazioni e che il suo modo di pensare influenza il suo umore; in breve si può dire che chi è depresso si sente triste perché pensa in modo distorto riguardo a se stesso e alle cose che gli accadono. Il metodo, quindi, per aiutare una persona depressa consiste nel portarlo a correggere i suoi errori nel modo di pensare “qui e adesso”
piuttosto che focalizzare l’attenzione sul suo umore depresso e continuare a frugare nel suo lontano passato. I vari studi effettuati hanno dimostrato che malgrado la bassa opinione di sé, i depressi riescono a svolgere compiti complessi altrettanto bene quanto le persone non depresse. Si è inoltre scoperto che se si aiuta chi è affetto da depressione a rendersi conto di poter riuscire con successo in qualche attività, egli diventerà più ottimista. Il suo umore e l’immagine di sé, di conseguenza, miglioreranno. Come pensa un depresso? In seguito a numerosi studi sulla depressione, molti psicoterapeuti hanno iniziato a rivolgere la loro attenzione al tipo di considerazioni, di riflessioni che le persone fanno dentro di sé, cioè alle loro modalità di pensiero. Si è scoperto che gli individui che soffrono di depressione hanno in continuazione pensieri spiacevoli e negativi e che tali pensieri contengono numerosi errori nell’interpretazione e nella valutazione della realtà. Tali pensieri hanno la caratteristica di non basarsi su fatti reali e portano la persona a sentirsi triste anche quando non c’è una ragione obiettiva per sentirsi in tal modo. I pensieri negativi impediscono a chi è affetto da depressione di impegnarsi in attività che potrebbero rendergli la vita più piacevole. Vediamo con un esempio come queste modalità erronee di pensiero possono agire. Supponiamo che una certa persona abbia stabilito di andare a fare una gita fuori città con un’amica per il weekend e che il venerdì pomeriggio quest’amica telefoni dicendo che non si sente molto bene e preferisce rimandare la gita. Tale persona potrà rimanerci un po’ male e sentirsi leggermente rattristata, ma potrà ugualmente organizzarsi per passare in modo abbastanza piacevole il weekend. Se però si tratta di una persona affetta da depressione è probabile che cominci a credere di essere stata volutamente messa da parte dall’amica. Può darsi che eviti perfino di incontrarsi ulteriormente con l’amica, perdendo l’occasione di coltivare una relazione affettiva gratificante. Gli individui che soffrono di depressione fanno frequentemente questo tipo di errori. Tendono a vedere solo il lato negativo delle cose senza verificare se per caso hanno sbagliato ad interpretare gli eventi. Ma poiché la depressione è alimentata dal modo sbagliato di pensare, è possibile uscirne fuori imparando a riconoscere i propri pensieri negativi e cercando di correggere tali pensieri, sostituendoli con pensieri più realistici e razionali. Lo psicoterapeuta può aiutare a superare le cause mentali della depressione, portandoti gradualmente a cambiare il tuo modo di interpretare e valutare gli eventi di ogni giorno.
Innocenza Miele, psicologa e psicoterapeuta - Tel. 078 767 48 21 Praxis Dr. med PhD M. Kammerer, Dorfstrasse 3, 8803 Rüschlikon
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
Il settimo anno di Vanessa
L'estate di Morandi
Alessia e il principe
L’estate dei vip comincia con Gianni Morandi, 66 anni, a Formentera, con la moglie Anna Dan, 53, sposata nel 2004 dalla quale tre anni dopo ha avuto il terzo figlio, Pietro (gli altri e due li ha avuti dall’attrice Laura Efrikian). “Grazie a Pietro sono cambiato anche come genitore”, ha dichiarato Morandi, “con i miei primi due figli sono stato più rigido, ora mi sono addolcito”. Morandi ha cinque nipoti.
Da ragazza di “Non è la Rai” al ruolo di velina a Striscia la notizia, passando per quello di “letterina” a Passaparola con Gerry Scotti. Stiamo parlando di Alessia Mancini, 32 anni, che da febbraio sta conducendo “Tendenze Casa”. Ha sposato il suo principe azzurro, il bel Flavio Montrucchio, vincitore del GF2, 35 anni, nel 2003 ed è felice di averlo fatto. La coppia ha una bambina, Mya, nata nel 2008.
La crisi del settimo anno è giunta anche per Vanessa Incontrada, 31 anni, che ha detto basta a Claudio Bisio e a Zelig. Probabilmente si era stancata di fare da vigile urbano al traffico sul palcoscenico della fragorosa trasmissione e si è buttata spontaneamente in alto mare nella speranza di un viaggio interessante nella conduzione o nel cinema. Vanessa e Bisio, in questi anni, hanno avuto un bel rapporto artistico.
Nuovo amore per Samantha Per un anno e mezzo ha vissuto davvero da single, da quando cioè si è separata dall’ex marito Luca Barbato; poi ha conosciuto un pilota Alitalia, Gabriele Arena, 34, ed è stato amore “al volo”. Parliamo della show-girl Samantha De Grenet, 39, eterna teenager nel fisico e nel cuore. Per lei l’estate è iniziata nei dintorni di Roma, a Fregene, la spiaggia dei vip di casa nostra, ovviamente con Gabriele.
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
Benedetta è proprio cotta A prima vista non si direbbe che siano sorelle, ma poi la somiglianza c’è ed è grande. Parliamo di Benedetta Parodi, 37 anni, giornalista come la più nota Cristina del Tg5, e splendida come lei. Benedetta con “Cotto e mangiato” è al primo posto nella classifica dei libri più venduti: più di 600 mila copie. La giornalista è sposata felicemente con Fabio Caressa, 43, ed ha tre figli: Matilde, Eleonora e Diego.
Il segreto è Pizzimbone
La fiamma di Barbara
Barbara D’Urso, 53 anni, invitata a un matrimonio a Napoli da una sua stretta parente, è arrivata accompagnata da Pier Paolo Pizzimbone, 41, l’imprenditore ligure che le sta accanto da un anno e mezzo. Da quando lo frequenta, Barbara è raggiante ed ha ritrovato l’entusiasmo e la grinta scomparsi 4 anni fa dopo la fine del suo matrimonio con il ballerino Michele Carfora.
Più innamorati di prima, tra bacetti e paroline sussurrate con sguardi languidi, nello scenario romantico dell’isola di Ponza (Latina): Barbara Chiappini (35 anni) e Carlo Marini Agostini (31) fanno sul serio. Anzi, rifanno sul serio. L’anno scorso, dopo 4 anni di fidanzamento e convivenza, si erano lasciati prima del matrimonio. Ora, il ritorno alla grande: si vede che tra di loro era vero amore.
Maria Teresa ci riprova Maria Teresa Ruta, 50 anni, separata da Amedeo Goria, giornalista sportivo, pensa alle nozze. Il suo “lui” è Roberto Zappulla, 47, con cui vive da cinque anni. Dovevano sposarsi quest’estate, ma il divorzio è giunto da poco e non ci sono ancora le firme. Maria Teresa vorrebbe un figlio da Zappulla, ma, data l’età, non è certo. In più, per le nozze, sono sorti problemi con la figlia Guenda.
20 CRONACA
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Cresce ancora l'aspettativa di vita media A Lavagno, in Veneto, sta per essere realizzato “Quo vadis”, un Centro di ricerca sulla longevità: sembra che chi nasce in questi giorni avrà un’aspettativa di vita di cent’anni Quella dell’aspettativa di vita di cento anni di chi nasce ora non è né una vana illusione, né un pio desiderio, ma una realtà. Oggi, la durata media della vita di un italiano è di 78,8 anni. In Europa siamo battuti solo dagli svedesi (79,1) e nel mondo dai giapponesi. La donna italiana vive in media 83 anni, ai primi posti nel mondo. Non conosciamo le condizioni di vita dei giapponesi e degli svedesi, ma presumiamo che i fattori della longevità siano tanti. Da noi si dà molta importanza alla dieta mediterranea, con in testa pasta, pomodori e olio d’oliva, ma i progressi della medicina contano molto. Per fare un esempio, quelli che a 6o anni o anche più subiscono un intervento al cuore, sicuramente 50 anni fa erano i pellegrini in cammino verso il cimitero. Eppure, la dieta e il progresso scientifico da soli non bastano. Agli italiani, evidentemente, giova anche la spensieratezza e il tirare a campare. Molto probabilmente, a far levitare la durata media della vita hanno contribuito le condizioni di vita in generale. Una volta, fino ad un secolo fa e anche meno, i bambini dovevano lavorare in tenera età, molto prima che cominciasse lo sviluppo. Ora, si lavora di meno, e c’è anche chi non lavora per nulla per tutta la vita.
Presumibilmente, alcuni dei fattori che hanno allungato la vita ai giapponesi non sono gli stessi che agli italiani, ma il progresso tecnico e scientifico è pressoché lo stesso, casi di malasanità a parte. Ma, dicevamo, il salto fino ai cent’anni è a portata i tutti quelli che nascono ora, salvo chi avrà gravi problemi di salute. Ad esempio, se il sistema linfatico non dovesse funzionare a 25 anni e magari insieme ad esso anche il fegato e il cuore, probabilmente il soggetto interessato non avrà una vita né facile e né lunga, ma se le condizioni di salute sono decenti, ecco che il progresso tecnico-scientifico fa la differenza ed allora i cent’anni sono alla portata di molti. Pochi giorni fa, il presidente dell’Istituto San Raffaele di Milano, don Luigi Verzé, e il neogovernatore del Veneto, Luca Zaia, hanno posto le basi per il raggiungimento di questo traguardo. Hanno dato vita ad un progetto di ricerca, appunto, sulla longevità. In sostanza, questo progetto consiste nella realizzazione di un Centro clinico di ricerca avanzata di cui è stata posta la prima pietra. Il Centro si chiamerà ”Quo vadis” e sorgerà a Lavagno, in Veneto. Come si farà a spostare in avanti di vent’anni il limite della durata media della vita? Saranno diversi gli approcci. In primo luogo Affittasi a Trefontane, Campobello di Mazara (Sicilia) il Centro monitorerà e studierà tutte Casa indipendente da una a tre stanze con servizi, quelle persone che parcheggio privato, a 300 m dal mare. avranno raggiunto Possibilità di affittare anche solo le camere. gli ottant’anni e Per informazioni rivolgersi allo che proseguiran052/3438005 oppure allo 076/ 3979799 no il loro cammi-
no nella vita. Verranno messi sotto la lente d’ingrandimento gli stili di vita, la dieta, le abitudini, le condizioni di salute, eccetera. Poi ci si servirà, appunto, delle tecnologie avanzate, concepite specificamente per prevenire le malattie o per scoprirle in tempo, prima che creino danni irreparabili. Durante la presentazione del progetto, è stato mostrato un oggetto già progettato, programmato e pronto per essere sperimentato sull’uomo. Si tratta di un microchip delle dimensioni di un’unghia, in grado di “monitorare, di registrare e di comunicare ininterrottamente i più importanti parametri ematologici e metabolici di importanza vitale, e anche in grado di allarmare la presenza di anomalie, di alterazioni e di formazioni estranee all’organismo, siano esse virali o batteriche, fino ad arrivare alla segnalazione anche di una sola cellula cancerosa circolante”. Quando si dice la prevenzione: se si scoprono per tempo determinate patologie, si può porvi rimedio con i farmaci o chirurgicamente. Dunque, chi attualmente è arrivato a 85 anni, ad esempio, senza seri danni a qualcuno degli orgni vitali, molto probabilmente potrà “tirare” fino ai cento anni senza particolari difficoltà. Ognuno può guardarsi intorno e verificare ciò che accade. Succede che una persona sia stata bene fino agli ottant’anni, poi capita che, per non essere andata dal medico per tempo o per non esserci stata esatta e tempestiva diagnosi, quella persona se ne vada nel giro di un paio d’an-
ni. Ebbene, con l’impianto di questo microchip sotto la pelle, esattamente come avviene per un comune apparecchio che regola il battito del cuore in caso di fibrillazione, si può prevedere per tempo l’insorgere di qualche problema e porvi rimedio. Certo, immaginate una società fatta di ultracentenari:
magari si andrà in pensione a 80 anni; si dovranno incrementare le nascite, altrimenti i vecchi non moriranno magari di malattia ma di fame; ritornerà la società patriarcale, con un uomo che si sarà sposato più volte, anche in tarda età, e che avrà avuto decine di figli (o una società matriarcale); bisognerà potenziare gli ospedali e moltiplicare le case di riposo; insomma, ci saranno tanti cambiamenti che la società non sarà più come oggi siamo abituati a vederla. E questo è niente! Il balzo successivo sarà a quota centoventi anni! Chi vivrà, vedrà, speriamo solo che don Verzé (90 anni compiuti) acceleri la sperimentazione, non vorremmo perdere anche questo treno. (nella foto sopra il simbolo della longevità spesso riprodotto sia negli edifici della Città Imperiale di Huè sia in gran parte di edifici tradizionali di tutto il Vietnam) ✗cronaca@lapagina.ch
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
SOCIETÀ 21
A Genova la prima discoteca cristiana Tutti in pista al ritmo di canti e inni a Gesù e alla Madonna per divertirsi anche pregando e avvicinare i giovani a Dio
Gesù si è fatto deejay per avvicinare i giovani a Dio nella prima “discoteca cristiana” della diocesi di Genova, inaugurata sulla spiaggia di Arenzano per far ballare d’estate tutti i turisti e i parrocchiani in allegria, pregando e divertendosi. L’idea è di don Roberto Fiscer, genovese, 33 anni, viceparroco di Arenzano ordinato dal segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Ex deejay sulla navi da crociera, diventato sacerdote nel Giubileo del 2000, si è inventato la “discoteca cristiana” per diffondere tra i giovani la parola di Gesù. Alla ‘prima’ della discoteca, hanno ballato disco hit religiose come ‘Shake the devil off’ (Scaccia via il diavoletto) un centinaio di giovani, mamme, papà e nonni, tra i quali si sono mischiati giornalisti, fotografi, cameraman, curiosi e persino una donna musulmana con il velo sul capo, sorridente al ritmo della musica “Gesù ti ama”. Cuffie, mixer, indosso la maglietta della Madonna di Lourdes e tanta energia, don
Roberto Fiscer dalla consolle improvvisata dei Bagni San Pietro di Arenzano, una struttura privata di una sua amica, ha suonato musica dance cristiana fino a notte fonda. Ingresso libero, pacifici buttafuori i frati del Santuario Gesù Bambino di Praga, cocktail alcolici disponibili solo per gli adulti, la prima discoteca cristiana di Genova diventerà un appuntamento fisso ad Arenzano per tutta l’estate 2010, ogni mercoledì dalle 21 alle 23.30 circa. “Don Roberto – ha commentato la giovane parrocchiana Anna – è innamorato della Madonna, ci sa fare con i bambini, gli piace essere un animatore, punta molto alla preghiera, ci fa conoscere Gesù divertendoci, è ovvio che chi ha Gesù nel cuore si diverte”. “Mi piace andare anche nelle normali discoteche – ha continuato Anna – non bisogna essere troppo rigidi, ogni cristiano ha due casse da suonare, la prima della preghiera, la seconda del divertimento. Non si deve essere cristiani e musoni, è importante divertir-
si ed essere felici con Gesù”. “La Madonna ha detto che ci vuole felici sulla Terra – ha spiegato don Roberto – quando balliamo, cantiamo e ci divertiamo in modo sano come qui, lei è felice, l’importante è divertirsi nel modo giusto avvicinando i ragazzi al messaggio di Gesù”. “Non ci siamo ancora sentiti – ha risposto don Roberto ad una domanda sull’eventuale commento del presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco – ma il nostro cardinale è una persona apertissima e mi tratta come un padre”. Tra le hit più ballate nel-
la prima ‘discoteca cristiana’ ci sono state le musiche ‘Ama Gesù con tutto il cuore’, ‘Osanna’, ‘Lodiamo il Signore Gesù perché vivente’, ‘Gesù ti ama’, ‘Fiesta Fiesta Alleluja’, ‘Siamo la gente che loda il Signor’ o ‘I cinque sassi della Madonna per buttare giù il diavolo’. Durante tutta l’estate, oltre che curare la discoteca, Don Roberto ogni mercoledì sulle spiagge degli stabilimenti balneari di Arenzano celebra anche la Santa Messa (infradito e costumi da bagno consentiti), durante la quale vengono donati ai fedeli presenti i Vangeli, preghiere e perfino i similari dei ticket restaurant, i “buoni per la confessione”.
A un passo dal baratro di Paolo Brosio di 259 pp
Fr.3
3.-
Paolo Brosio è lontano dalla fede e dalla preghiera negli anni in cui acquisisce la notorietà di personaggio televisivo. Il successo, i soldi, la carriera si intrecciano a una vicenda umana inquieta e travagliata che lo porterà nel baratro più profondo del lutto, della sconfitta affettiva, della depressione. Nasce nel cuore una preghiera alla Madonna e il desiderio d’incontrarla a Medjugorje e per Brosio è una svolta. Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono il giornalista racconta la sua vicenda umana e i passi di un ritorno a Dio che gli ha restituito forza, ottimismo e amore per la vita.
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Nessun rispetto neanche per i morti Al cimitero di Staglieno (Genova) è stato scoperto un mercato clandestino di oggetti rubati ai defunti In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, in cui aumentano i disoccupati, si ricevono paghe decurtate, si preannunciano prospettive non rosee, ci sono dei mestieri che non conoscono né problemi, né diminuzioni di lavoro, anzi, le richieste, è proprio il caso di dirlo, salgono alle stelle. Si tratta delle agenzie di pompe funebri, che fanno affari d’oro, perché possono contare sia sul numero sempre più elevato dei morti che sui prezzi che aumentano vertiginosamente. Morire costa salato a chi resta. Chi muore, non lo fa certo volentieri, vi è costretto, ma alla fine i problemi sono solo di chi resta. Quando muore qualcuno in famiglia, è giocoforza recarsi da un’agenzia e ordinare una cassa. Se si chiede di avere un ventaglio di proposte, si va dai 1200 ai 3000 euro, ma in genere quelle inferiori a 2600 è difficile trovarle: o “devono arrivare” o “al momento non ne abbiamo”, per cui, in quei frangenti, è inutile fare il giro delle agenzie, anche perché succede che i trattamen-
ti e le offerte non cambiano. Prendere o ... lasciarlo, ma non c’è nemmeno tempo per altre soluzioni. Insomma, il mercato è fiorente e dà lavoro a tutta una serie di altre persone che operano al cimitero, dove c’è chi vende spazi, chi progetta, chi costruisce loculi, chi tumula e chi fa la manutenzione. Anche senza volerlo, chi muore dà lavoro a tanta gente. Si sa, però, che gli italiani non solo non si accontentano, ma non sono nemmeno riconoscenti, per cui accade che nei grandi cimiteri delle metropoli prosperi un mercato aggiuntivo molto redditizio. È la cronaca a dirlo e a tornarci sopra ogni tanto, ora in una città, ora in un’altra, però quando scoppia il caso, vuol dire che gli affari sono stati già fatti e per tanti anni. L’ultimo scandalo riguarda un cimitero, quello di Staglieno, a Genova, in cui sono sepolti uomini illustri, da Giuseppe Mazzini a Ferruccio Parri, da Fabrizio De André a Edoardo Sanguineti, morto recentemente in seguito ad un’operazione mal riuscita.
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda - pp 155
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio: ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo...
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Ebbene, qui i becchini non guardavano in faccia nessuno. Ci sono quelli che rubano ai vivi, qui rubavano ai morti. Un grande cimitero per dei becchini senza scrupolo ha il vantaggio che vengono sepolti defunti ricchi, ma ha anche lo svantaggio che ci sono tanti vivi che vanno a far visita ai loro cari e che, innaffiando qualche vaso di fiori o dando una pulitina al marmo, possono accorgersi se qualcosa è stato manomesso. A Staglieno, dunque, sono stati segnalati al magistrato almeno sette dipendenti comunali, sospettati, per le loro mansioni di riesumazione delle salme e di trasferimenti dei resti negli ossari, di una serie di reati che vanno dal vilipendio delle tombe alla sottrazione e distruzione di cadaveri, dal peculato al furto. A segnalarlo devono essere stati i familiari dei defunti depredati, evidentemente di famiglia benestante (i poveri, almeno quando sono morti, hanno dalla loro parte la buona sorte della povertà) i quali hanno visto strane manovre nelle vicinanze o notato che nella tomba dei loro cari non c’era più nessuno. Sì, perché il macabro commercio a volte avveniva lontano da occhi indiscreti, altre volte sotto lo sguardo di visitatori che a furia di porsi domande sono riusciti anche a trovare le risposte giuste. Insomma, i becchini, quando riesumavano le salme si appropriavano di ciò che aveva valore, qualche dente d’oro, anelli, collanine. Si dirà che tanto al defunto quegli oggetti non interessavano, ed è vero.
Il guaio è che questi oggetti di valore li prendevano anche dai defunti appena tumulati. Certamente a loro denti d’oro, collanine, anelli non servivano più, ma prendere anche le casse e lasciarli stesi nel chiuso del loculo, beh, questo era un affronto. Alcuni cadaveri non solo sono stati derubati di quel poco che ancora apparteneva loro, ma sono stati anche smembrati nella speranza di trovare delle protesi femorali da rivendere o anche delle dentiere da immettere nel mercato clandestino. Certo, ci vuole stomaco per fare operazioni simili, ma tutto quello che abbiamo descritto è il resoconto di ciò che il Secolo XIX ha pubblicato e che la magistratura non ha potuto smentire. Qualcuno potrebbe osservare: sì, va bene per i denti d’oro, le collane, i bracciali e gli anelli, ma cosa se ne facevano quei bravi becchini delle protesi? Le bare venivano rivendute oppure venivano depredate soltanto della parte interna di zinco; gli oggetti d’oro venivano commercializzati; dalle protesi ortopediche veniva ricavato e rivenduto il titanio; le dentiere venivano offerte ai dentisti abusivi che, evidentemente, trovavano il modo per piazzarle a qualche vecchietto povero e con lo stomaco di ferro. Non sappiamo se i sette autori di siffatte imprese saranno assicurati alla giustizia, sappiamo che in questa vita e in questa società non possiamo essere sicuri di stare in pace nemmeno da morti. ✗cronaca@lapagina.ch
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SALUTE 23
Scoperta una nuova cura contro la malaria La buona notizia arriva da Melbourne: l’Istituto di ricerca Walter and Eliza Hall ha individuato una molecola capace di bloccare all’origine l’infezione La malaria è una malattia infettiva trasmessa all’uomo dalla zanzara anofele; provoca febbre, anemia, tumefazione del fegato, della milza e anche morte. Ogni anno uccide, infatti, un milione e 300 mila persone, nella stragrande maggioranza bambini sotto i 5 anni e più del 40% della popolazione mondiale è a rischio, soprattutto quella residente in Paesi poveri. Ma arriva una novità in campo sanitario: è stata individuata una nuova arma per combattere la malaria. Gli scienziati dell’Istituto di ricerca medica Walter and Eliza Hall di Melbourne hanno infatti scoperto che una molecola contenuta nell’eparina, un comune farmaco anticoagulante, blocca all’origine l’infezione delle cellule del sangue. I farmaci correnti contro la malaria agiscono contrastando lo sviluppo del parassita nei globuli rossi del sangue. Il nuovo metodo, invece, si è dimostrato capace di impedire al parassita di entrare nelle cellule, privandolo del rifugio sicuro di cui necessita per moltiplicarsi mentre si nasconde dalle difese dell’organismo, scrive James Beeson, della Divisione infezioni e immunità dell’Istituto, sulla rivista internazionale Blood. I ricercatori hanno dimostrato che l’eparina, usata per trattare gli emboli, è efficace nell’impedire al parassita Plasmodium falciparum di attaccare i globuli rossi. Hanno quindi sviluppato simili molecole che potenziano tale effetto contro il parassita ma
senza azione anticoagulante. “Sarebbe ideale usare questo approccio in combinazione con farmaci esistenti contro la malaria creando un attacco a forbice”, scrive ancora Beeson. “Un farmaco cercherebbe di impedire al parassita di entrare mentre l’altro cercherebbe di fermare il suo sviluppo dentro i globuli rossi”. Secondo lo studioso, un simile trattamento combinato potrebbe essere disponibile globalmente entro cinque-dieci anni. Non solo: si aumenterebbe anche la protezione per chi viaggia in paesi in via di sviluppo dove la malaria è presente, oltre ad offrire un trattamento più efficace in caso di infezione da una malattia che
uccide ancora così tante persone nel mondo. Un altro studio ha inoltre rivelato che la malaria è una malattia vecchia quanto l’umanità. Attraverso l’analisi di numerosi ceppi del parassita, si fa risalire l’origine della malaria ad un periodo corrispondente alla nascita dell’uomo moderno, e la sua espansione all’ondata migratoria dell’uomo fuori dall’Africa (6080.000 anni fa). La ricerca, pubblicata sulla rivista Current Biology, dimostra che la malaria si è evoluta parallelamente all’uomo moderno e lo ha seguito ovunque, percorrendo le stesse rotte migratorie. Guidati da Francois Balloux, dell’Imperial College di Londra, gli esperti hanno
usato una vastissima mole di dati genetici su tutti i ceppi del parassita disponibili per ricostruire una sorta di ‘albero genealogico’ del Plasmodio falciparum, nonché tutti i suoi viaggi migratori. Quindi la malaria è una malattia molto più vecchia di quanto si pensasse. Finora la sua origine si collocava in concomitanza con l’origine dell’agricoltura, 10 mila anni fa. Invece, a giudicare da questo studio, la malaria ha in comune con l’uomo origine geografica, età e rotte migratorie seguite. Secondo i ricercatori questo studio ha anche risvolti pratici perché, ricostruendo l’evoluzione del parassita, si ottengono nuove informazioni per sconfiggerlo.
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SPORT SPECIALE MONDIALI
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
Sudafrica 2010 il Sudamerica fa il pieno mentre l'Europa perde pezzi
Alla fine del primo turno eliminatorio, il quadro era già chiaro: il Mondiale 2010 ha cambiato la geografia del calcio. Con la qualificazione del Cile, secondo nel girone H dietro la Spagna, il Sudamerica ha portato tutte e cinque le sue rappresentanti agli ottavi di finale. Vi erano già arrivati Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. Il successo del continente americano è stato completato dalla presenza di Messico e Stati Uniti tra le 16 della seconda fase. Solo sei invece le squadre europee qualificate: la Spagna e il Portogallo - che si affronteSardegna a prezzo speciale!
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ranno negli ottavi - si sono aggiunte a Inghilterra, Germania, Olanda e Slovacchia. L’Africa si è presentata agli ottavi con una sola formazione, il Ghana. L’exploit, oltre che del Sudamerica, è anche dell’Asia, che porta alla seconda fase Giappone e Corea del Sud, come nel 2002, quando però le due nazioni erano padrone di casa. L’Europa perde tra le grandi nazioni Italia e Francia, le finaliste dell’ultimo Mondiale. La novità è la Slovacchia, un’esordiente. Le Nazionali del Vecchio continente agli ottavi erano dieci nel 2006, nove nel 2002; stavolta sono appena sei. Evidente il progresso del Sudamerica, che nel 2006 aveva tre squadre al secondo turno, appena due nel 2002. L’Asia ha perso solo la Corea del Nord, più debole di Giappone e Corea del Sud e inserita in un girone durissimo con Brasile, Portogallo e Costa d’Avorio. Nel 2006 non c’era alcuna squadra del continente asiatico negli ottavi. L’Africa, invece, conferma la tendenza degli ultimi due Mondiali: anche
nel 2006 (sempre il Ghana) e nel 2002 (il Senegal) una sola squadra agli ottavi. Scompare l’Oceania, che al Mondiale di quattro anni fa era rappresentata dall’Australia. Nel 2002 non c’erano squadre del quinto continente. I primi ottavi di finale, poi hanno confermato il trend: Uruguay e Argentina, battendo Corea del Sud e Messico, hanno confermato lo strapotere sudamericano, mentre il Ghana ha tenuto ancora alta la bandiera del Continente Nero superando gli Stati Uniti: l’America Centrale e Settentrionale ha dunque perduto nel giro di 24 ore le sue ultime rappresentanti. Clamoroso per il punteggio invece lo scontro diretto tra due grandi europee come Germania e Inghilterra: l’hanno spuntata i giovani e più agili tedeschi con il netto punteggio di 4-1, anche se pesa da morire il gol non visto dall’arbitro segnato da Lampard sulla situazione di 2-1: il pallone varca la linea dopo aver colpito la traversa, ma l’arbitro uruguayano Jorge Larrionda non se ne accorge. Anche per l’Inghilterra arriva quindi l’ora del rientro e per Capello sono attesi guai
seri al ritorno in patria… Continuiamo con il tema degli errori arbitarli e, conseguentemente, con quello delle polemiche derivanti: oltre al già citato episodio durante Germania-Inghilterra (la rete di Lampard regolare e non convalidata) gli errori arbitrali hanno fatto discutere anche per quanto riguarda la partita Argentina-Messico con il gol di Tevez in netto fuorigioco: due partite e due erroracci arbitrali. Come detto, l’Argentina ha sconfitto il Messico 3-1, aprendo le marcature con una rete in evidente fuorigioco. L’arbitro italiano Roberto Rosetti, dopo aver consultato l’assistente Stefano Ayroldi, ha convalidato il gol di Carlos Tevez. Il pubblico del Soccer City Stadium rivede però l’episodio sul maxi-schermo e tutti si accorgono dell’irregolarità del gol. Tutti contestano. Ma la Federazione internazionale glissa ogni domanda a tal proposito. La soluzione? La solita, inesistente, moviola. Ma la Fifa non ci sta e non solo solo rifiuta l’apertura di una discussione in merito al mancato ricorso all’aiuto delle immagini, ma anzi critica la diffusione di queste ultime sul maxi schermo dello stadio di Johannesburg. “È sbagliato trasmettere le immagini sui maxischermi. È un giorno come un altro, non commentiamo le decisioni arbitrali”, ha dichiarato il portavoce della Fifa Nicolas Maingot nella quotidiana conferenza stampa. Sul rifiuto di ricorrere alla moviola in campo, Maingot ha rimandato alla posizione dell’International board, garante delle regole di gioco.
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SPORT SPECIALE MONDIALI
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Disfatta azzurra Finisce in malo modo il mondiale italiano Una figuraccia mondiale per la squadra azzurra che dopo aver pareggiato con il Paraguay e la Nuova Zelanda ha perso la partita decisiva contro la Slovacchia dopo un primo tempo davvero inguardabile Il Mondiale dell’Italia finisce all’“Ellis Park” di Johannesburg. Clamorosa debacle degli azzurri campioni uscenti: 2-3 contro la Slovacchia e Nazionale che torna mestamente a casa, per la prima volta negli ultimi 36 anni nella fase a gironi. Dunque sono Paraguay e Slovacchia, prima e seconda del Gruppo F, a passare agli ottavi; l’Italia, ultima classificata, torna a casa. La Nuova Zelanda chiude con onore il suo Mondiale, con tre punti in tre partite, uno in più di quelli conquistati dagli azzurri detentori del titolo iridato. La gara tra Paraguay e Nuova Zelanda si è chiusa 0 a 0 sul terreno di gioco di Polokwane: e pensare che all’Italia, a quel punto, sarebbe bastato un pareggio contro gli slovacchi per qualificarsi come seconda del girone e passare così agli ottavi. A questo punto il Paraguay affronterà la seconda del gruppo E, quello dell’Olanda e della Danimarca, mentre la Slovacchia dovrà vedersela con la prima dello stesso Gruppo E, e dovrebbe essere proprio la squadra ‘oranje’. Weiss senior cambia molto rispetto alla debacle contro il Paraguay: in difesa fuori Salata, con Durica spostato al centro e Zabavnik terzino sinistro, il figlio Vladimir e Kozak si accomodano in panchina e Jendrisek torna dal 1’ come unica punta con Hamsik, Vittek e la novità Stoch a supporto Nell’Italia terzo modulo diverso in tre gare. È la volta del
4-3-3, Marchisio e Gilardino restano fuori, Gattuso rafforza la linea mediana e Iaquinta va a fare la punta centrale con Pepe e Di Natale ai lati. Al 25’, come contro Paraguay e Nuova Zelanda, l’Italia va sotto: disimpegno errato di De Rossi, Kucka serve Vittek che sfrutta un buco centrale e batte Marchetti. Gli azzurri sembrano un pugile suonato e per due volte rischiano dalla distanza (bravo Marchetti su Strba al 35’, sfiora il palo Kucka nel finale), in mezzo il quasi autogol di Skrtel su un cross di Gattuso. Nell’intervallo Lippi opera un doppio cambio: fuori Criscito e Gattuso, dentro Maggio e Quagliarella. Azzurri finalmente insidiosi e all’11’ arriva anche il momento di Pirlo. Undici minuti dopo Italia vicinissima al pari, con Skrtel che salva sulla linea (ma resta il dubbio che la palla fosse entrata) su una conclusione di Quagliarella ma al 28’ arriva la doccia fredda: Hamsik dalla destra, Vittek anticipa Chiellini e trova la deviazione vincente. L’Italia prova a crederci e al 36’ accorcia le distanze con Di Natale, che ribatte in rete la respinta di Mucha su Quagliarella. Lo stesso attaccante del Napoli va a segno quattro minuti dopo ma Webb annulla per un millimetrico fuorigioco. Al 44’ Kopunek beffa una difesa distratta per il 3-1 slovacco e il pallonetto di Quagliarella al secondo minuto di recupero vale solo per le statistiche. Un primo tempo completa-
mente regalato agli avversari e i cambi tardivi, così come una reazione altrettanto tardiva, mettono dunque la parola fine all’avventura degli azzurri, in evidente difficoltà sin dalla prima gara di questo campionato mondiale. Grande la delusione dei tifosi per l’eliminazione e, soprattutto, per il non gioco di una squadra che tutto è sembrata meno che la detentrice del titolo mondiale. Come già prima ricordato di essere esclusa alla prima fase, alla nazionale azzurra non accadeva dal 1974, ma mai era capitato, però, di uscire senza vittorie. Lacrime per Quagliarella, vero rimpianto di Lippi che, nella conferenza stampa successiva alla partita della disfatta si è assunto tutte le responsabilità della clamorosa deblace azzurra: “Mi prendo tutte le responsabilità. Io ho ritenuto che questa squadra potesse fare determinate cose e non l’ho preparata a dovere, questo è evidente e tutto mi sarei aspettato tranne che l’Italia giocasse così il primo tempo, lasciamo perdere il secondo. Se una squadra va in campo e per un’ora e un quarto e gioca così, la responsabilità è di chi l’ha preparata e l’ha messa in campo. Il problema è stato soprattutto psicologico, non sono riuscito a preparare la squadra per una partita così importante. Mi dispiace lasciare in questo modo, tutto pensavo tranne che questo, non pensavo di rivincere il mondiale, ma fare qualcosa di più, sì. Mi assumo tutte le
responsabilità di tutte le scelte che ho fatto. In bocca al lupo al mio successore e grazie a tutti per questi anni in parte fantastici e in parte meno”. “L’elmetto dobbiamo mettercelo tutti, perché è giusto prendersi gli elogi quando vinci e le critiche quando le cose non vanno bene. Adesso il calcio italiano deve guardare al futuro, pensare a migliorare, altrimenti ci vorranno altri 25-26 anni per vincere un Mondiale e un Paese come l’Italia, che vive di calcio questo non può permetterselo”, dichiara il capitano Cannavaro. Finita l’era Lippi, ora che i fasti di Berlino sono solo un ricordo e la disfatta sudafricana una cocente delusione ancora da digerire, non resta che sperare nell’era Prandelli...
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26 SCIENZE
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“Per l'umanità non c'è futuro” parola di Frank Fenner Il professore di microbiologia dell'Australian National University è categorico ed esclude ogni possibilità di intervento: l'uomo si estinguerà entro i prossimi 100 anni ed è ache prevista l'estinzione di diverse specie animali
L’esplosione demografica e i consumi senza limiti hanno segnato il destino dell’umanità: “Ormai è troppo tardi: qualsiasi cosa faremo ci estingueremo, forse entro 100 anni”. Questa l’apocalittica previsione fatta in un’intervista al The Australian da Frank Fenner, 95 anni, docente emerito di microbiologia all’Australian National University, considerato un’autorità in fatto di estinzioni, che contribuì a debellare il vaiolo e negli anni ‘50 risolse la ‘peste’ dell’iperproliferazione dei conigli nell’Australia meridionale. Secondo lo scienziato, l’homo sapiens probabilmente si
estinguerà, insieme a molte specie animali, nei prossimi cento anni. “È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio”, afferma, aggiungendo perciò che cerca di non esprimere spesso le sue opinioni, perché la gente sta cercando di trovare soluzioni, “anche se però continuano a posporre gli interventi necessari”. Secondo Fenner, la razza umana è entrata nell’era che definisce Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche) quando ha cominciato “a fare concorrenza all’impatto di comete e alle ere glaciali nel provocare cambiamenti climatici su scala planetaria”. I veri problemi, secondo lo scienziato, sono l’esplosione demografica e i consumi “a briglia sciolta”. “Siamo già 6,9 miliardi di persone” e con i ritardi nei tagli delle emissioni di gas serra Fenner è molto “pessimista sul futuro”. “Faremo la stessa fine degli
abitanti dell’isola di Pasqua. I cambiamenti climatici sono ancora all’inizio, ma si avvertono già cambiamenti sostanziali nel clima”, afferma. In effetti sembra che negli ultimi 100 anni l'uomo abbia prodotto cambiamenti del clima che senza la presenza umana si sarebbero verificati nell'arco di migliaia di anni. Fenner sottolinea che gli aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per quaranta o cinquanta mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, “ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni”. La catastrofica e pessimistica visione di Fenner non sembra, però, trovare grande rispondenza fra i suoi stessi colleghi. Altri scienziati, come Stephen Boyden, sostengono di avere ancora speranza nella possibilità che la consapevolezza possa spingere ad aumentare gli interventi affinché si raggiunga un reale sviluppo ecosostenibile; ma Fenner ne è convinto: la situazione è ormai irreversibile.
“Frank può anche avere ragione - ha spiegato il professor Stephen Boyden al Daily Mail - ma alcuni di noi hanno ancora la speranza che si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile”. “La razza umana - gli fa eco Simon Ross, vice presidente dell’Optimum Population Trust - si trova ad affrontare delle autentiche sfide come i cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità (ovvero, l’estinzione di alcune specie animali) e una crescita senza precedenti della popolazione”. Sulla scia di Fenner, invece, il professor Nicholas Boyle dell’università di Cambridge, si è spinto anche oltre, ipotizzando il 2014 come la data del “giudizio universale”, spiegando nel libro “2014: Come sopravvivere alla prossima crisi globale” che il mondo si sta infilando in una crisi globale senza precedenti, che avrà influenze estremamente più vaste dell’attuale crisi economica internazionale. Nel 2006 era invece toccato al professor James Lovelock lanciare l’allarme circa una diminuzione della popolazione mondiale nel prossimo secolo, quantificabile in 500 milioni di unità, a causa degli effetti del riscaldamento globale, sostenendo che nessun tentativo di cambiare il clima avrebbe davvero risolto il problema, ma avrebbe solo permesso di guadagnare tempo.
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RECENSIONI 27
Se non c'ero io Se non c’era lui, il calcio parlato non sarebbe quello che è oggi. Urlato, rissoso, sanguigno, ma anche popolare, appassionato e divertente. Tanto di cappello quindi ad Aldo Biscardi, il giornalista dai capelli rossi, dall’eloquio iperbolico e dal neologismo facile, che ha inventato un pezzo di televisione e che proprio nel 2010 festeggia trent’anni di conduzione continuativa della stessa
trasmissione, il Processo appunto, entrando nel Guinness dei Primati. In “Se non c’ero io”scopriamo i ricordi e gli aneddoti di questo protagonista del mondo pallonaro. Biscardi racconta divertito anche i suoi tantissimi “sgub”: la fuga dagli studi Rai con Falcão nascosto nel baule della sua auto, i documenti falsi di Helenio Herrera, Totò Schillaci completamente nudo in trasmis-
sione dopo una vittoria a Italia 90, il bolognese Renato Dall’Ara che diceva sempre “Fiat Lux” pensando che significasse “Faccia lui” e tanto altro ‘circenses’ sportivo.
• Aldo Biscardi • Se non c'ero io • Mondadori • pp 213 • Fr. 27.-
Intrigo internazionale L’indicibile della storia italiana. La domanda di fondo è: perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità
storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi. Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore
ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. • Fasanella & Priore • Intrigo internazionale • Chiarelettere
to rivoluzionario del Paese: armi in cambio di diamanti grezzi. Ma una missione all’apparenza tranquilla si trasforma in un’avventura senza respiro. Tutto ha inizio quando Cabrillo intercetta un mayday da parte di un’altra imbarcazione, a bordo della quale si trovano Sloane Macintyre e Tony Reardon, entrambi sulle tracce del vascello Rove. C’è qualcuno che vuole ostacolare la loro ricerca. Chi mai può volerli morti? L’incontro
con la donna e la ricerca della nave scomparsa porteranno Juan Cabrillo e il suo equipaggio sulle orme di un nemico dai piani molto pericolosi: un fanatico squilibrato che insieme ai suoi seguaci si prepara a scatenare la devastante potenza della natura...
• pp 195 • Fr. 24.-
Skeleton coast 1896. Quattro ladri di diamanti inglesi fuggono nel deserto del Kalahari, inseguiti dagli uomini di una tribù locale. I fuggiaschi riescono appena a imbarcarsi sul vascello Rove, quando una tempesta di sabbia li travolge, seppellendoli insieme alla nave... Un secolo dopo. Sembra una missione di routine per Juan Cabrillo e l’equipaggio della Oregon. L’ipertecnologica nave si trova sul fiume Congo, per concludere un accordo con l’eserci-
• Clive Cussler – Jack Du Brul • Skeleton coast • Longanesi • pp 478 • Fr. 30.I libri più venduti della settimana
Rosso Floyd “Mio padre si chiamava Eric Fletcher Waters. Morì ad Anzio il 18 febbraio 1944. Io sono nato 165 giorni prima della sua morte. La gente mi conosce come Roger Waters, voce, bassista e autore della maggior parte dei testi dei Pink Floyd”. Inizia così una delle confessioni dell’immaginaria “istruttoria” che fa da spina dorsale a questo libro. Un romanzo che ricostruisce la parabola artistica dei Pink Floyd facendo coincidere i dati biografici con quelli fantastici, dando forma a
Narrativa italiana 1°- La caccia al tesoro (Camilleri) 2°- Non esiste saggezza (Carofiglio) 3°- L’ultima riga delle favole (Gramellini)
un impasto unico modellato intorno a una delle band più celebrate del ventesimo secolo. A sovraintendere a questa febbrile requisitoria sono “i siamesi”: due cervelli per un solo corpo, un legame conflittuale come quello che unì Roger Waters e David Gilmour.
• Michele Mari • Rosso Floyd • Einaudi • pp 281 • Fr. 31.-
Narrativa straniera 1°- La breve seconda vita di Bree...(Meyer) 2°- Il fattore Scarpetta (Cornwell) 3°- Il palazzo della mezzanotte (Ruiz Fazòn)
Saggistica Einaudi
1°- Per l'alto mare aperto (Scalfari) 2°- Nel segno del Cavaliere (Vespa) 3°- Terroni (Aprile)
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Penticorbo: bisogna portare l'Unitre ad alti livelli! Michelangelo Penticorbo, fondatore di Unitre in Svizzera, ha ricevuto un’importante onorificenza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che lo ha nominato "Cavaliere della stella della solidarietà italiana" per la prima università popolare in lingua italiana nel mondo, al di fuori del territorio italiano. L'onorificenza è stata consegnata a Basilea, il 3 giugno scorso, da Gaetana Farruggio, reggente del Consolato d'Italia di Basilea. Signor Penticorbo, qual è il motivo che l'ha spinta a fondare Unitre? Il motivo principale è da riferire al fatto che, nel corso dei miei studi a Bologna, ho potuto verificare che in Italia esistono delle università popolari e quando sono rientrato in Svizzera ho constatato che ne esistono solo in lingua tedesca. Ho quindi pensato di dare un contributo alla comunità italiana qui in Svizzera in campo culturale. Avevo come fonte d'ispirazione i miei genitori che, come anche parenti, amici e conoscenti che vivevano qui, avevano un approccio alla cultura molto limitato. Così ho pensato ad una struttura innovativa che costituisse una nicchia da dove poter far crescere culturalmente la nostra comunità anche dal punto di vista sociale, una struttura non legata in nessun modo ad un partito. Qui c'è tanto potenziale da poter soddisfare questa esigenza. Questo è il motivo principale. Un altro presupposto è che ho cercato nella mia vita di trovare un modo per costituire un progetto umanitario in modo da poter contribuire, con le mie idee ed attività, alla crescita della mia comunità. Questa è la passione di fondo, cioè l’elaborazione di un progetto umanitario che poi negli anni si è delineato nella costituzione di una università di lingua italiana. Un altro motivo, un po' più personale, riguarda il fatto che sento vivo in me il senso di dovere e di rispetto verso i miei genitori, per quello che hanno fatto per me. Loro, pur essendo persone molto interessate ed attive culturalmente, non hanno potuto studiare come ho fatto io, per questo mi sono sentito di dover realizzare qualcosa per loro e per tutte le persone nelle loro stesse condizioni. E loro hanno accolto di buon grado questa mia iniziativa tanto che, quando è stata inaugurata la prima sede a Lucerna, con mio grande orgoglio, loro erano in prima fila.
Quindi deve ringraziare i suoi genitori che l'hanno ispirata e sostenuta in questo progetto. Sicuramente devo ringraziarli. Mi hanno dato una spinta importante. Ma un grazie particolare devo farlo anche a mia moglie che, conoscendo la situazione, mi ha sempre appoggiato, sostenuto ed aiutato a portare avanti il progetto ed arrivare al punto in cui ci troviamo adesso. Parlando di Unitre in Svizzera, di cui lei è fondatore, si contano addirittura 10 sedi: secondo lei a cosa si deve questa larga diffusione? Al fatto che c'è un'urgenza di fondo di crescita culturale, una necessità di vivere in maniera attiva le proprie radici: ecco perché parliamo in italiano. Nei nostri corsi vengono studenti in maggioranza di lingua italofona e anche se partecipano svizzeri, portoghesi e spagnoli si parla sempre italiano: in questo modo c'è sempre la possibilità di coltivare la nostra cultura. Poi c'è anche il motivo, più a livello sociale, che Unitre permette di uscire un po' dagli schemi abitudinari di vita che, soprattutto in passato, non erano del tutto soddisfacenti: chi soffre di depressione e isolamento qui trova un modo per reintegrarsi. Unitre svolge, quindi, sia un'attività culturale che
una funzione sociale integrativa. In particolare si cerca di favorire l’integrazione nella società svizzera offrendo, oltre ai corsi tipici in lingua italiana, corsi di tedesco, corsi per la compilazione della dichiarazione delle tasse e sul sistema assicurativo in Svizzera. Quanto lavoro c'è dietro un tale successo? Molto. Il lavoro iniziale è madornale. Quando abbiamo sviluppato la prima sede non sapevo ancora cosa mi aspettava. A Lucerna mi sono imbattuto in certe persone che oggi sono diventate grandissimi amici, mi hanno messo a disposizione delle aule ed alcuni insegnanti. Poi ho dovuto organizzare tutto da solo e mi sono trovato di fronte ad un lavoro enorme che mi ha preso 3-4 mesi, fine settimana compresi: in questo periodo è stata fondamentale la collaborazione di mia moglie. Quando invece si è dovuto di volta in volta sviluppare una nuova sede il discorso è stato diverso perché c’è un grosso lavoro iniziale per costituire un consiglio direttivo e trovare personale competente ma, una volta fatto ciò, il mantenimento delle sedi avviate non richiede più tante riunioni del consiglio direttivo grazie al fatto che dietro ad ogni sede c'è un gruppo che lavora anche a casa quotidianamente.
Signor Penticorbo, cosa significa per lei ricevere un riconoscimento di questo calibro? È stata una bella sorpresa e sto ancora cercando di realizzare quello che mi è successo. Innanzitutto si premia l'idea di portare l'università popolare italiana in Svizzera, la prima al mondo fuori dall'Italia. Si premia anche il lavoro di tutti i miei collaboratori che hanno lavorato bene a questo progetto e personalmente mi sento una maggiore responsabilità di dover fare sempre di più e sempre meglio per portare Unitre in Svizzera ad alti livelli. Cosa si augura per il futuro di Unitre e quali progetti ci sono in corso? Mi auguro che possa continuare in questo modo, crescere sempre di più con uno spirito di collaborazione sereno in tutte le sedi e che possiamo soddisfare il più possibile le richieste che ci vengono dai nostri studenti. Mi auguro anche che quanto prima possiamo essere da modello per altre nazioni, come per esempio la Germania, in cui vi è un gran numero di italiani e quindi vi è la possibilità effettiva di attivare delle sedi, magari attingendo da noi. Attualmente sono in corso due progetti: il primo riguarda la Federazione Svizzera Unitre, un'organizzazione mantello, che abbiamo fondato ad aprile e della quale sono presidente, che mira a rappresentare Unitre di fronte a tutti gli organismi politici e sociali. Essa ha il compito di sviluppare servizi supplementari che le singole sedi locali non possono organizzare come la festa dello studente a livello nazionale o il lancio della pubblicità di Unitre, sempre a livello nazionale. Il secondo riguarda il lancio di Unitre agli svizzeri, un modello di università popolare per le altre culture e nazioni. A quest'ultimo progetto mi sto dedicando personalmente .
EVELINE BENTIVEGNA
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
MODA 29
D&G passione assolata in bianco e nero Il duo della moda italiana celebrare il 20 ° anniversario al maschile con un sontuoso ricevimento ed una magnifica collezione per la primavera 2011 Passione assolata in bianco e nero: quando il sole smorza i colori e accende i sentimenti arriva in scena la moda maschile di Dolce & Gabbana, che compie vent’anni. La casa di moda ha festeggiato l’importante anniversario in piazza Scala a Milano. Vent’anni sotto il segno della coppola, della sicilianità forte, passionale e sofisticata. Uno stile preciso che affonda le radici fra ricordi arcaici e lussuose atmosfere gattopardesche, dove il barocco e il neorealismo s’incontrano, ma sono in continua evoluzione, al passo con i tempi. Quando addirittura non li anticipano. Dolce e Gabbana festeggiano questo percorso di moda maschile con il libro «DG Victim – 20 Years of Dolce&Gabbana» un ricevimento a Palazzo Marino e una sfilata in piazza della Scala. Non nuova l’idea di un libro che raccolga la storia dell’uomo visto da Dolce & Gabbana, delineando un’immagine che si è evoluta pur rimanendo fedele a quella mediterraneità che ha reso celebre il duo creativo, ma pur sempre un regalo gradito, ideale per festeggiare un compleanno importante. Dolce e Gabbana, infatti,avevano già fatto ricorso alla scelta del libro come simbolo celebrativo: nel marzo del 1996 hanno voluto festeggiare il primo decennio della loro maison con “10 anni di Dolce&Gabbana”, volume fotografico con Monica Bellucci - ritratta in un remake dello
spogliarello de “La Dolce Vita” - in copertina. Ma la vera celebrazione per i vent’anni di D&G uomo è stata però sulla passerella, dove si è esibita Annie Lennox, che ha dominato la scena con i suoi cortissimi capelli biondi, con tutte le sue rughe che non le tolgono smalto e forza, con il sorriso di chi ha vissuto e ricorda di essere stato ‘l’usignolo degli hamburger’, piccola sconosciuta cameriera da tavola calda. Bellissima, applauditissima, in un abito barocco da sera, con una enorme gonna
di pizzo nero, seduta al pianoforte ha cantato ed incantato: lo ha fatto per la Sicilia, per il sole, per il mare, per la passione e, in una perfetta sintesi che racchiude tutto questo, per Dolce e Gabbana. Dietro di lei, le immagini di una Sicilia di pietra, di sole, di mare, di ragazzi sfuggenti e di polipi appena pescati. Immagini senza tempo, in
bianco e nero, come la collezione di Dolce&Gabbana, dove il bianco non è candeggiato e il nero, in 45 diverse sfumature, è sfibrato dalla luce. Novanta ragazzi, fieri di essere i “nuovi vitelloni italiani” di D&G (anche ‘vecchi’ modelli come Tony Ward, 47 anni) per dire di questa sicilianità sensuale ma leggera, fatta di canapa e juta, di corda e lino, di seta lavata, di ombre e di luci. C’è qualcosa di conosciuto e di familiare in questa passerella che fa apprezzare il candore stropicciato degli abiti in lino sfoderato, che fa notare i pantaloni arrotolati sulla fodera a righine, le cinture di spago povero, i blazer di tela-sacco, i sandali in paglia e corda, i borsoni di pelle intrecciata come i cesti dei contadini del Sud. Con la nuova collezione Dolce e Gabbana mirano a “coccolare” un uomo che ama vestire elegante senza scordare
la piacevolezza della comodità e della morbidezza. Una collezione
che strizza l’occhio al passato, rilassata e davvero estiva, che parla di ritmi lenti, di attesa. La sfilata di Dolce & Gabbana è stata ripresa in diretta e diffusa in rete: tutto immediato e veloce, eppure “più usiamo la tecnologia – sottolineano Stefano e Domenico – più capiamo che abbiamo bisogno di tempo. Le parole cardine – sicilianità, sartorialità, sensualità – hanno assunto un nuovo significato: riappropriarsi del tempo, perché il tempo è un lusso. “Il vero lusso è l’attesa (...) A cinquant’anni ti cambia la visione dell’esistenza, dai più importanza a cose semplici”, dice Domenico. “Che brutta abitudine dire sempre ‘non c’è tempo!”, sottolinea il famoso duo siciliano della moda. “Ed invece c’è sempre qualche minuto in più per farsi un piatto di pasta invece che scaldarsi un cibo precotto. Per ascoltare Annie Lennox con calma, per godersi una sfilata. Il vero lusso è il tempo, anzi l’emozione dell’attesa”. Attesa per la musica – quando Annie Lennox attacca con una sua personalissima versione di ‘A Whiter Shade of Pale’ a tutti si ferma il respiro – attesa per gli ospiti – scroscianti applausi soprattutto per Morgan Freeman – attesa per la festa – nonostante la congiura della pioggia – insomma l’attesa perché il sabato – anche nel villaggio della moda – è sempre emozionante.
30 VARIA LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010 Per la liberazione del cittadino svizzero Max Goeldi
Micheline Calmy-Rey ringrazia Antonio Razzi Per la liberazione del cittadino svizzero Max Goeldi, il Capo del Dipartimento federale degli affari esteri svizzero Sig.ra Micheline Calmy-Rey ha ringraziato con una lettera del 18 giugno scorso l’on. Razzi, per il suo diretto interessamento. Questo il testo della lettera:
mondo. Mi preme, caro Onorevole, ringraziarla per gli sforzi da lei compiuti in favore della liberazione di Max Goeldi e più in generale per il suo instancabile lavoro al servizio delle relazioni fra l’Italia e la Svizzera. La prego di gradire, Onorevole, i sensi della mia più alta stima. "Onorevole, Micheline Calmy-Rey Nella notte di domenica 13 Consigliere federale" giugno, il cittadino svizzero Max Göldi ha finalmente potuto far E’ noto infatti, nonostante rientro in Svizzera e riabbrac- l’estrema riservatezza dell’on. ciare i suoi cari dopo un'odissea Razzi, il suo indefesso impegno personale durata quasi due anni. per ottenere che il cittadino svizzeDurante questo lungo periodo ro Max Goeldi fosse rimesso in sono sati innumerevoli i messaggi libertà e consegnato all’affetto dei di simpatia e le offerte di aiuto suoi cari dopo una odissea durata provenienti da ogni parte del due anni. “Bisognava mantenere
il più assoluto riserbo in merito a questa vicenda - ha detto - per non intralciare e compromettere le trattative diplomatiche ecco spiegato il mio silenzio, ma io personalmente mi sono attivato moltissimo non per ultimo con una accorata lettera al Signor Segretario Generale per gli affari esteri della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista sig. on. Shahoumi” precisa il deputato dell’IdV e residente in Svizzera. L’on Razzi ed il Segretario Generale, si erano incontrati a Tripoli in occasione di una visita ufficiale nei giorni dal 23 al 25 maggio. “Già in quella circostanza ebbi l’opportunità di parlare in via del tutto riservata al Sig. Shahoumi
Fotoracconto
Giovanni Moret (secondo in basso da sin. con Gianni Farina e Antonio Razzi) posa con la "squadra" che ha reso possibile la festa.
… C'ero anch'io! …alla tradizionale grigliata friuliana a Dietikon, domenica 27 giugno, organizzata dal Fogolar Furlan e dall'Udinese Club Zurigo. Un successone che ha visto anche la partecipazione degli Onorevoli Antonio Razzi e Gianni Farina e del presidente di ASSOII Fernando Catalano. Complimenti all'instancabile Presidente del Fogolar Furlan, Giovanni Moret ed alla sua squadra di amici- collaboratori.
Si mangia e si discute!
pregandolo di un suo personale interessamento alla vicenda di Max Goeldi che avrebbe contribuito a rinnovare l’amicizia e la concordia con la Svizzera” confessa Antonio Razzi “molti credono di essersi appuntati una medaglia al petto per la soluzione di questa vicenda. Personalmente mi basta essermi mosso con discrezione ed incassare però i ringraziamenti ufficiali delle autorità elvetiche” così conclude il deputato eletto nella circoscrizione estero Europa. Nella foto d'archivio: la consigliera Calmy-Rey con l'allora Presidente della Camera Fausto Bertinotti e Antonio Razzi. dietro, il nostro ambasciatore a Berna Deodato.
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TURISMO 31
Spiagge caraibiche...
Giamaica C u ba nto Doming
o
...per un'estate da favola
Sa
La regione delle Americhe che comprende tutti i paesi bagnati dal Mare Caraibico, ovvero tutte le isole delle Antille e i litorali di alcuni paesi continentali del centro e sud America che si affacciano su tale mare, è una delle mete più ambite per le vacanze estive In viaggio di nozze o con gli amici, alla ricerca di relax o di divertimento, in crociera o con un volo charter è sempre l’occasione giusta per andare ai Caraibi. E per la meta non c’è che l’imbarazzo della scelta: Repubblica Dominicana, Cuba e Giamaica sono le destinazioni principali, ma si possono visitare anche tante altre isole, come Barbados, Antigua e Cayo Levisa, alla scoperta di veri e propri paradisi naturali. L’isola di Santo Domingo è un luogo dalle mille sfaccettature dove è possibile godersi intere giornate circondati da spiagge bianche e acqua cristallina, ma anche visitare le strette vie del centro storico coloniale con la Cattedrale del Nuovo Mondo e il Faro de Colon. Per chi cerca una vacanza anche all’insegno del divertimento può prenotare senza indugi un viaggio a Cuba che ha molto da offrire sia dal punto di vista storico culturale, naturalistico, ma anche della musica e dell’intrattenimento al ritmo della rumba e della salsa. Da non perdere l’Avana, Santiago de Cuba, Pinar del Rio, riserva na-
turale punteggiata dalle coltivazioni di tabacco, e Cayo Largo, ideale per gli appassionati di immersioni. Anche la Giamaica è una meta perfetta per delle vacanze ai Caraibi indimenticabili: acque cristalline dai fondali magnifici, spiagge bianche e un’atmosfera da sogno a ritmo di reggae. Ma le vere perle dei Caraibi sono le Antille, l’arcipelago ’arcipelago arcipelago (225.000 km², 21.550.000 abitanti) dell’America ’America America centrale caraibica. Terre di leggenda, sono situate tra il Tropico del Cancro e l’equatore, disposte a formare un arco che parte dal sud della Florida e giunge fino alle coste del Venezuela. Le Antille sono quello che rimane di una terra che univa America settentrionale e America meridionale. Sono isole per lo più montagnose, con l’eccezione di Cuba. Esistono anche isole calcaree, vulcaniche o residui di antiche eruzioni. Le parti a quota minore sono ricoperte da foresta pluviale, con molti esemplari della palma Oreodoxa; salendo di quota, tra i 1.200 e i 2.300 metri la foresta è meno rigo-
gliosa, aumentano le felci arboree, le orchidee e il Pinus occidentalis. Nel commplesso si tratta di una cinquantina di magiche isole accomunate da una tra le più originali culture del mondo, quella creola. Guadalupa, Les Saintes, Marie Galante, Martinica, Saint Martin, Saint Barthelemy e tante altre: ognuna di loro possiede caratteristiche molto particolari che affascinano chiunque le abbia visitate, grazie alla loro natura lussureggiante, alla bellezza dei paesaggi, alle foreste selvagge e incontaminate. La scoperta delle isole da parte degli europei si deve a Cristoforo Colombo, esclusa Porto Rico. Il nome Antille deriva dallo spagnolo La Antilla, oggi località balneare nei pressi di Huelva nel sud della Spagna. I marinai che scoprirono queste isole erano infatti originari di quella zona e diedero alle isole appena scoperte il nome della loro terra lontana. Un’altra interpretazione segue invece l’idea che essa sia la storpiatura di “Ante illa” (davanti ad essa, in latino) in quanto si supponeva
fossero le isole che erano davanti alla costa delle Indie. Un’altra ipotesi ancora fa invece derivare il nome dalla leggendaria isola di Antilia. L’arcipelago viene suddiviso in Grandi Antille e Piccole Antille.
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Il CGIE O IL PD? In occasione del convegno/manifestazione organizzato dal CGIE (Consiglio Generale Italiani all'Estero) il 29 maggio scorso, a Francoforte, per protestare contro i tagli dei consolati, è stato possibile per chi aderiva alla manifestazione - circa 800 partecipanti provenienti da tutta l'Europa - recarsi (in pullman) a Francoforte spesato e soggiornare all'Hotel Hilton. TUTTO GRATIS! NELLA PROSSIMA EDIZIONE VI DIREMO!
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30 GIUGNO GIUGNO 2010 2010 •• LA LA PAGINA PAGINA 30
GASTRONOMIA 33
Le ricette dello Chef
Le ricette dello Chef di Claudio Napoleone di Claudio Napoleone
Crepes ai funghi misti Per le crepes: Ingredienti per 4 persone: 200 gr. Farina 00 80 gr. Latte Sale, pepe q.b. 50 gr. Burro In una terrina, disporre la farina, il sale e pepe a fontana e unire il latte a filo un po per volta fino ad ottenere un composto liscio e cremoso. Al microonde sciogliere il burro e unirlo al composto girando energicamente fino ad assorbimento. Passare il composto in un passino onde evitare che i proba-
bili grumi di farina siano presenti nella crepes. Sui fornelli o meglio su una piastra a fuoco moderato, disporre il padellino antiaderente e con un pezzo di carta irrorarlo con un pezzetto di burro. Versare all’interno del padellino, con un mestolino, il composto utile a nappare il fondo dello stesso. Non appena la crepes prende colore, con una spatolina o forchetta staccarela dai bordi e girarla sino a che si colori l’altro lato e poi stendere la stessa sul tavolo.
Per il ripieno: Preparare una beciamella abbastanza dura. 800 gr. di latte 100 gr, di farina 100 gr. di burro Sale, pepe e noce moscata q.b
ripiegare le crepes a mezza luna e poi ancora una volta (2).
2
Procedimento: In una pentola capiente lasciare sciogliere a fuoco lento il burro con la farina ottenendo un roux biondo e versarvi il latte a filo Posizionarle su un tegamino girando energicamente per non imburrato per ottenere delle formare dei grumi di farina. porzioni singole (3) o su una Girare il composto continuamente a fuoco moderato fino a che il composto risulti rappreso e liscio lasciando bollire per Filetto di manzo con cappello 2 minuti.
3
di porcini, tronchetti di patata A questo punto unirvi i funghi misti precedentemente spadellati con olio, sale, pepe e uno spicchio d’aglio. Terminare il ripieno con del parmiggiano grattuggiato e se si vuole con un tritto finissimo di erbette fresche come ad es. placca da forno, irrorarle con la beciamella rimasta un po' Timo. Disporre le crepes su un tavolo diluita con del latte e spoverare e con un cucchiaio spalmarle di parmiggiano (4). Infornare a 180° C. fino a gratinatura. con il ripieno (1)
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07.25 Euronews 08.05 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 08.30 Show – S-Quot (r) 09.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 2010 FIFA World Cup (r) 12.40 Euronews 12.55 Motociclismo: GP Catalunya 125 e MotoGp - Prove ufficiali 15.05 Sport Adventure 15.35 2010 FIFA World Cup 15.50 Calcio: Quarti di finale 18.00 Ciclismo: Tour de France 19.55 2010 FIFA World Cup 20.20 Calcio: Quarti di finale 22.30 2010 FIFA World Cup 23.10 Estival Jazz
RSI LA1
21.00
07.00 Cartoni animati 10.45 Tf – Baywatch 11.35 S-News – Tv Moda 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.30 Grand Prix Moto 13.55 Motociclismo: GP Catalunya - MotoGp - Prove 15.00 Motociclismo: GP Catalunya - 125 - Prove Sintesi 15.15 Motociclismo: GP Catalunya - Moto2 - Prove 16.00 Red Bull X-Fighters 2010 16.25 TgCom 16.30 Film – Summer Dance Amori ad Ibiza (commedia) 18.30 Studio Aperto 19.00 Sitcom – Tutto in famiglia 19.30 Film – Beethoven 21.10 Film – Mrs. Doubtfire 23.50 Film – Galaxy Quest
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Shane Wolfe, un agente che lavora sotto copertura, è abituato ad affrontare missioni rischiose senza perdersi d'animo. Quando uno scienziato che sta lavorando ad un progetto governativo segreto viene ucciso nonostante sia sotto protezione, Shane viene incaricato di proteggerne i figli. Si trova allora ad avere a che fare con la ribelle Zoe, il problematico Seth, la piccola peste Lulu di otto anni e il neonato Tyler, e deve fare i conti con tutto ciò che non ha mai imparato a fare: crescere dei bambini ed educarli. Dinanzi alla missione più difficile, Shane avrà bisogno di tutto il suo coraggio...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Mediashopping 09.05 Tf – Zoo Doctor 10.07 Film – Cocoon - Il ritorno 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Film – Romantici equivoci 16.10 Minis. – Un ciclone in famiglia 2 18.15 Minis. – Il giudice Mastrangelo 2 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Show – Ciao Darwin 4 00.00 Tf – Damages 01.00 Tg 5 Notte 01.29 Meteo 5 01.30 Show – Velone (r) 02.00 Mediashopping 02.13 Film – Il giovane Casanova (commedia) 04.03 Tf – Highlander 05.16 Mediashopping 05.31 Tg 5 Notte (r) 05.59 Meteo 5 (r)
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CINEMA 35
La Sicilia vista attraverso il "lenzuolo" di Arau Presentato a Taormina l'ultimo lavoro del regista messicano Alfonso Arau "L'imbroglio del lenzuolo" dove la bellissima attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta si mette a nudo! “Non avevo mai fatto una scena di nudo, ma essendo la produttrice ho potuto scegliere quanto espormi”. Maria Grazia Cucinotta appare senza veli nel film ‘L'imbroglio del lenzuolo’, il film del regista messicano Alfonso Arau, di cui è protagonista e produttrice. La pellicola, al cinema dallo scorso 18 giugno, si è posizionata, appena uscita nelle sale, in 16esima posizione. “Mi piaceva troppo la parte della lavandaia ignorante che, ai primi del Novecento, passa inosservata finché un giovane direttore di scena ne fa un'inconsapevole diva, riprendendola di nascosto mentre si lava e proiettandola al
cinema. E poi mi sono auto diretta: dovevamo girare a marzo, ma l'acqua era troppo fredda e abbiamo aspettato giugno, ma a quel punto il regista non poteva tornare sul set. Con me c'erano solo i tecnici. Oltre, naturalmente, ai paparazzi”. ‘L’imbroglio del lenzuolo’, tratto dal romanzo omonimo di Francesco Costa, è ambientato nella Sicilia del 1905 ancora legata alle tradizioni secolari, in cui il giovane Federico studia contro voglia medicina e sogna ad occhi aperti il cinema. Quando fa ritorno al paesello dopo aver abbracciato la professione dei suoi sogni, decide di esordire filmando la storia della 'Casta Susanna’. Il suo produttore ne vorrebbe fare una storia ammiccante e pruriginosa, lui invece ne fa un'icona della donna di cui è innamorato da sempre. “A 20 anni mi sentivo nel mio corpo come dentro un vestito di tre taglie troppo grandi – racconta l’attrice - La capacità di muovermi e gestire la mia femmini-
lità l'ho acquisita con il tempo: non arriva automaticamente con le tette”. Nel cast della pellicola, presentata in anteprima mondiale per ‘Il grande cinema al Teatro Antico’ durante la 56esima edi-
zione del Festival di Taormina che si è svolto dal 12 al 18 giugno, anche Primo Reggiani (nel ruolo di Federico), Geraldine Chaplin (Alma), Anne Parrillaud (Beatrice), Ernesto Mahieux e Giselda Volodi.
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DOMENICA
ABBONAT I 043 322 17 17
Io vi dichiaro marito e... marito
RSI LA1
20.40
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Mediashopping 09.05 Tf – Finalmente arriva Kalle 11.06 Film – La banda Olsen al circo (commedia) 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Minis. – L'onore e il rispetto 16.01 Speciale Matrix 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Bikini 21.31 Film – Indovina chi sposa mia figlia (commedia) 23.31 Film – Il dolce e l'amaro 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Mediashopping
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Chuck Levine e Larry Valentine sono due stimati vigili del fuoco eterosessuali (Larry ha anche due bambini) che, per mera convenienza economica, si trovano a dover inscenare una relazione gay con tanto di matrimonio a certificarne la solidità. A mettere i bastoni tra le ruote ai due, oltre alle naturali difficoltà riscontrate nel rendere credibile il rapporto, ci pensa anche la sensualità della bellissima avvocatessa Alex McDonough, che rischia di far saltare la copertura del duo...
07.40 Tf – Le cose che amo di te 08.00 Tg 2 Mattina 08.20 Tf – La complicata vita di Christine 09.05 Cartoni animati 10.30 Tg 2 Mattina L.I.S. 10.35 Cartoni animati 10.50 Art Attack 11.30 Film – Jane Doe - La Dichiarazione d'Indipendenza 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.20 Film – McBride Delitto passionale (giallo) 15.45 Tf – Il Commissario Herzog 17.45 Stracult pillole 18.00 Tg 2 18.05 Rai Sport Numero 1 18.30 Secondo Canale 18.45 Film – Nora Roberts Blue Smoke (drammatico) 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – NUMB3RS 22.40 Tf – Close to Home 23.30 Show – X Italy - Talento giovane
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
08.05 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 08.30 Show – S-Quot (r) 09.30 Euronews 09.55 Minisguard 10.10 2010 FIFA World Cup (r) 10.55 Motociclismo: GP Catalunya 125, Moto2 e MotoGp - Gara 15.00 Tennis: Wimbledon 2010 18.00 Motociclismo: GP Catalunya 125, Moto2 e MotoGp - Gara (r) 21.05 Film – Apocalypse now redux (drammatico) 00.20 2010 FIFA World Cup 01.00 Tennis: Wimbledon 2010 (r)
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LUGLIO
07.35 Tf – Lady Cop 08.20 Tf – La casa del guardaboschi 09.10 Tf – L'Ispettore Derrick 09.55 Santa Messa e recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde estate 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Grazie a tutti 15.55 Tf – Heartland 16.35 Tg 1 L.I.S. 16.40 Tf – Heartland 17.20 Film – La nave dei sogni 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Da Da Da 21.20 Premio Internazionale del Cinema Rodolfo Valentino XXIII edizione 23.25 Tg 1 23.30 Rai Sport Notti Mondiali 01.05 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Cult. – Testimoni e Protagonisti XXI Secolo 02.45 Sette note Musica e musiche 03.05 Sottovoce 03.50 Homo Ridens
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06.05 Il Quotidiano (r) 07.10 Strada Regina (r) 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Euronews 09.15 La Storia del Regionale 09.40 Panoramiche d'Italia 10.10 Documentario 11.05 Paganini ripete 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Film – Vitus (commedia) 15.00 Ciclismo: Tour de France 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Documentario 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Film – Io vi dichiaro marito e... marito (commedia) 22.35 Telegiornale Notte 22.45 Meteo Notte 22.55 Film – Glory - Uomini di gloria (guerra) 00.50 Repliche continuate
07.00 Tf – Ned - Scuola di sopravvivenza 07.40 Cartoni animati 10.45 Motociclismo: GP Catalunya - 125 - Gara 12.00 Studio Aperto 12.13 Meteo 12.15 Motociclismo: GP Catalunya - Moto2 - Gara 14.00 Motociclismo: GP Catalunya - MotoGp - Gara 15.00 Grand Prix - Fuori Giri 16.00 Film – L'aquila d'acciaio 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Film – Scemo & più scemo 19.57 TgCom 20.00 Meteo 21.10 Tf – Dr. House 22.10 Tf – Royal Pains 00.00 Tf – Eli Stone 00.55 Tf – Journeyman 01.50 Film – Solo metro 03.15 Mediashopping 03.35 Tf – Ti presento i miei 04.25 Mediashopping 04.40 Tf – Jake in progress 05.25 Mediashopping 05.40 Sitcom – A casa di Fran
06.00 Fuori Orario 06.20 Ciclismo: Maratona delle Dolomiti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.10 Tg 3 Agenda del mondo 12.25 TeleCamere 13.00 Cult. – Correva l'anno 13.50 Appuntam. al cinema 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 Ciclismo: Tour de France 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 Tgr La Marciliana di Chioggia 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.30 Film – Il nome della rosa 22.50 Tg 3 23.00 Tg Regione 23.05 Glob, l'osceno del villaggio 00.05 Tg 3 00.15 TeleCamere 01.05 Appuntam. al cinema 01.15 Fuori Orario
Rete 05.35 Soap – Saint Tropez 06.25 Tg4 Rassegna Stampa 06.35 Mediashopping 07.05 Tf – Sei forte maestro 09.20 Cult. – Artezip 09.25 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.30 S-News – Pianeta Mare 13.48 Info – Traffico 13.57 S-News – Donnavventura 15.20 Film – Avventura a Vallechiara - Noi e... la gonna 16.40 Film – Geronimo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Commissario Cordier 21.30 Film – Ancora 48 ore 22.12 TgCom 22.15 Meteo 23.35 Film – Gattaca - La porta dell'universo (fantastico) 01.30 Tg4 Rassegna Stampa 01.45 Film – In fuga col malloppo 03.17 Film – Missione sabbie roventi 04.47 Show – Come eravamo
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CARTOMANZIA
0901
( ( ( OROSCOPO Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
L'oroscopo 2010 Amore, salute, lavoro. Come sarà il 2010? Dal volto più noto dell'astrologia italiana, segno per 18.segno, tutte le previsioni per il nuovo anno. E in più: le caratteristiche dei bambini nati nel 2010, le affinità di coppia, il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione. E non solo: troverete anche le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato in una data a cavallo tra due segni e vuole sapere, una volta per tutte, a quale di essi appartiene.
Fr.
Paolo Fox pag 237 Ordinalo!
043/ 322 17 17
Mercurio in Toro, nella vostra seconda casa, quella dei soldi, esercita su di voi il fascino della finanza e del guadagno, aiutato da una Luna laboriosa. Venere è pronta a farvi ridere e a divertire il partner. Giove muta le vostre azioni in effetti positivi.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Mercurio e Venere sono pronti ad aiutarvi sia in amore che nel business, ma dovete abbandonare la fretta che vi metterà addosso Marte, il quale è pronto ad innervosirvi e farvi andare in pallone. Affidatevi di più alla protezione di Giove e dei suoi amici.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Amore sempre in sordina, siete circondati da pettegolezzi da cui è meglio stare alla larga. Venere e Mercurio giocano dietro le quinte ma si contrastano anche. Non vi giova avere una stima esagerata nei vostri stessi confronti. Tenete i piedi per terra.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
È un momento di sana tranquillità, magari inframmezzata da un viaggio o da un trasloco che vi metterà di buon umore. Un po’ di trambusto, ma positivo. Giove promette una lenta ma positiva ripresa per chi lavora in proprio, con qualche entrata gradita.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Prendete le distanze dalle discussioni sul lavoro. Troppi pianeti sono uniti contro di voi e creano difficoltà, per fortuna non gravi. Marte vi regala forza ma contemporaneamente vi toglie un po’ di serenità e vi dà affanno. Siate più esigenti con gli altri.
EROTIC0 0906
VARIA 37
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
La prima decade sente il profondo impegno di Plutone e tende a prendere tutto sul serio; la seconda decade, invece, è tormentata da Saturno che è davvero micidiale: vuole la massima attenzione ai dettagli. L’amore è un po’ fiacco, ma aumenterà d’intensità.
( ( (
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Nettuno favorisce chi scrive o compone. Marte bisticcia con amicizie di vecchia data o con vecchi amori. Venere è ben disposta a favorirvi, ma solo quelli di voi che sono liberi. Il lavoro sta attraversando un periodo negativo, ma potete farcela.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Mercurio vi spinge a riflettere sui recenti e meno recenti passi falsi: occhio agli scritti. Venere è disturbata dalla gelosia. Mercurio propone nuovi contratti e anche viaggi discretamente vantaggiosi. I clienti, per chi è nel commercio, arriveranno da soli.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Saturno mette una certa ansia ai nativi della terza decade che sentono la sua azione fredda e distaccata in tutto ciò che fanno. Non lasciatevi trascinare dall’insicurezza. L’amore, grazie a Marte, è ancora erotico e sbarazzino. Bisogna prendere quel che c’è.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Il binomio Mercurio e Venere porta un po’ di luce nelle vostre giornate rese buie dalla presenza di Plutone nel segno. Siete ben saldi in sella, specie sul lavoro, che migliora, anche perché Saturno consolida i vostri piani. Siete, tuttavia, fragili in amore e incompresi.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Le vostre giornate sono pesanti se prendete tutto troppo sul serio. Marte e Venere bisticciano tra di loro perché una pretende ciò che l’altro non può dare. Ci si mette anche Mercurio a darvi fastidio creando screzi col partner e polemiche con gli amici.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Il momento è inadatto a nuove espansioni sul lavoro. Contatti con l’estero, come sempre, favorevoli. Venere in dissonanza non fa per voi che, con Giove nei pressi, vorreste tutto perfetto, con preferenza per i flirt più che per l’impegno duraturo.
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LUNEDI
21.00
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – Summer Dreams 11.25 Tf – Summer Crush 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Telen. – Champs 12 16.00 Tf – Blue Water High 16.30 Tf – H20 17.00 Tf – Chante! 17.30 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Viva Las Vegas 21.10 Cult. – Wild - Oltrenatura 00.00 Tf – Chuck
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Bob Lee Swagger ha lasciato per sempre il suo lavoro nei Marines dopo aver subito un terribile tradimento. Un giorno viene avvicinato dal Colonnello Isaac Johnson, ormai in pensione, il quale gli comunica che il paese ha un disperato bisogno di lui perché qualcuno sta organizzando un attentato contro il Presidente degli Stati Uniti. Swagger, con riluttanza, accetta, ma ciò che non sa è che l’intera missione è una montatura, frutto di una congiura governativa. Quando si rende conto di essere stato raggirato è troppo tardi: i giornali già parlano di lui come il potenziale assassino del Presidente...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Un lupo per amico 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Telen. – Alisa 15.47 Film – L'isola dell'amore 17.45 Info – A gentile richiesta 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.11 Film – Tutta la vita davanti 23.40 Film – Il mattino ha l'oro in bocca (commedia) 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Velone (r) 02.32 Mediashopping 02.45 Tf – Squadra emergenza 03.50 Mediashopping 04.03 Tf – Squadra emergenza 05.16 Mediashopping
RIN N O V
Shooter
RSI LA1
06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – L'affittacamere 11.00 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 14.55 Tg 3 Flash L.I.S. 15.00 La Tv dei Ragazzi di Raitre 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Chi l'ha visto? 23.15 Tg Regione
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.35 Show – S-Quot (r) 09.35 Tf – Blue Water High 10.00 2010 FIFA World Cup (r) 10.40 Euronews 11.25 Tf – Le cose che amo di te 12.10 Tf – One Tree Hill 12.50 Tf – Kyle XY 13.35 Tf – Joan of Arcadia 14.20 Tennis: Wimbledon 2010 (r) 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.30 Sport Adventure 18.00 Tf – Horizon 18.45 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 19.30 Tf – Men in Trees 20.15 Tf – Beautiful People 21.00 Info – Studio medico 21.55 Documentario
07.00 Protestantesimo 07.30 Cartoni animati 10.10 Tf – Tutti odiano Chris 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Tg 2 Eat Parade 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.30 Tf – Ghost Whisperer 15.15 Tf – Squadra Speciale Colonia 16.00 Tf – La Signora del West 16.50 Tf – Speciale Lost 17.35 Art Attack 18.00 Cartoni animati 18.20 Tg 2 Flash L.I.S. 18.25 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Lipsia 19.50 Cartoni animati 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Lost 23.25 Tg 2 23.40 Tf – Supernatural 01.00 Tg Parlamento
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LUGLIO
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 I Tg della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 3 15.05 Minis. – Raccontami Capitolo II 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Minis. – Un medico in famiglia 6 23.25 Tg 1 23.30 Porta a Porta Estate 00.35 Tg 1 Notte
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07.00 Euronews 08.20 Tf – Vita da strega 09.10 La Storia del Regionale 09.35 Panoramiche d'Italia 10.05 Telen. – Tempesta d'amore 10.55 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.40 I cucinatori (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Tf – Friends 13.15 Tf – Beautiful People 13.55 Tf – Men in Trees 14.40 Telen. – Terra Nostra 15.30 Film – Colazione da Tiffany 17.20 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Film – Shooter (azione) 23.05 Telegiornale Notte 23.15 Meteo Notte 23.20 Segni dei tempi (r)
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Soap – Saint Tropez 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Kojak 08.15 Tf – Il fuggitivo 09.10 Tf – Balko 10.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Carabinieri 13.05 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum - Il meglio di 15.10 Tf – Nikita 16.15 Soap – Sentieri 16.50 Film – Invito a cena con delitto 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Renegade 21.10 Tf – Commissario Navarro 23.15 Documentario 00.05 Info – Storie di confine 00.42 Film – Il delitto Matteotti 01.11 Tg4 Rassegna Stampa 01.19 Meteo 03.05 S-News – Pianeta Mare 03.50 Cult. – Vivere meglio
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
Donna alla finestra
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APPUNTAMENTI
di Catherine Dunne - pp 299 Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti: una bella casa a Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili. Katie e Ciaràn. C'è solo un neo in questo perfetto quadro familiare: si tratta di Danny, il fratello minore di Robert, uno scapeFr.30.strato che periodicamente sconvolge la loro routine. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po' di serenità. Ciaràn presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa, al punto di trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l'ospite perfetto, forse troppo: l'istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce, educato e disponibile Jon?
Ordinalo! Libreria La Pagina 043 322 1717
Il circolo culturale "S. Pertini" - Dietikon
Il circolo culturale "S. Pertini" - Dietikon
28/29 agosto 2010 Arena di Verona con l'opera
18/19 settembre 2010 alla scoperta del Sacro Monte di Oropa (prov. di Biella)
Per ulteriori informazioni telefonare allo 044/ 740 54 01
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GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 26 REBUS (6,10)
SUDOKU
Rebus (6,8) A Ra tripode R O si = aratri poderosi
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 25
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
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LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
MARTEDI
Canale
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Topolino Marty 21.10 e la fabbrica di perle
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Italia
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07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – Summer Dreams 11.25 Tf – Summer Crush 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Telen. – Champs 12 16.00 Tf – Blue Water High 16.30 Tf – H20 17.00 Tf – Chante! 17.30 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Viva Las Vegas 21.10 Film – Topolino Marty e la fabbrica di perle 23.10 Show – Tv Moda 01.30 Tf – Buffy, l'ammazza vampiri 02.25 Studio Aperto - La giornata 02.40 Mediashopping 02.55 Tf – Buffy, l'ammazza vampiri 03.35 Mediashopping 03.50 Film – La città gioca d'azzardo
L' A
Lucia, una bambina curiosa e vivace, perde un dentino. Mamma e papà la rassicurano, raccontandole la storia di Marty, il topino dei denti, che quella notte stessa sarebbe passato per prendere il dentino e lasciare al suo posto una moneta. Il simpatico roditore raccoglie i dentini e li trasforma in perle preziose… tutto ciò fino al giorno in cui Marty viene rapito da una banda di malfattori che si vogliono impossessare della sua fortuna. Toccherà a Lucia vivere un'avventura incredibile per salvare Marty e con lui la leggenda del topino dei denti.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Zafir, un cavallo speciale (commedia) 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Telen. – Alisa 15.47 Film – Inga Lindstrom Amore di mezza estate 17.45 Info – A gentile richiesta 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.11 Film – Magnitudo 10.5 00.26 Tg 5 Notte 00.55 Meteo 5 00.56 Show – Velone (r) 01.29 Mediashopping 01.42 Tf – Squadra emergenza 03.50 Mediashopping 04.03 Tf – Squadra emergenza 05.16 Mediashopping
06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Diciottenni al sole 10.40 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 14.55 Tg 3 Flash L.I.S. 15.00 La Tv dei Ragazzi di Raitre 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 31° Festival del Circo di Montecarlo
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08.35 Show – S-Quot (r) 09.35 Tf – Blue Water High 10.00 2010 FIFA World Cup (r) 10.40 Euronews 11.05 Tf – Le cose che amo di te 11.50 Telesguard (r) 12.00 Tf – One Tree Hill 12.40 Tf – Kyle XY 13.25 Tf – Joan of Arcadia 14.10 Euronews 15.15 Ciclismo: Tour de France 17.40 Tf – Horizon 18.20 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 19.10 Tf – Men in Trees 19.55 2010 FIFA World Cup 20.20 Calcio: Prima semifinale 22.30 2010 FIFA World Cup
09.55 Tf – Tutti odiano Chris 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.30 Tf – Ghost Whisperer 15.15 Tf – Squadra Speciale Colonia 16.00 Tf – La Signora del West 16.50 Tf – Las Vegas 17.35 Art Attack 18.00 Cartoni animati 18.20 Tg 2 Flash L.I.S. 18.25 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Mondiale Rai Sera 20.00 Cartoni animati 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 22.50 Tf – Close to Home 23.35 Tg 2
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LUGLIO
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 3 15.05 Minis. – Raccontami Capitolo II 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.45 Quiz – Reazione a catena 19.55 Tg 1 Sera 20.10 Rai Sport 20.30 Calcio: Mondiali - Semifinale 22.50 Tg 1 23.05 Rai Sport Notti Mondiali 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema
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07.00 Euronews 08.20 Tf – Vita da strega 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Panoramiche d'Italia 10.05 Telen. – Tempesta d'amore 10.55 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.45 I cucinatori (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Tf – Friends 13.15 Tf – Beautiful People 14.00 Tf – Men in Trees 14.40 Telen. – Terra Nostra 15.30 Film – Annie (commedia) 17.35 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Tf – Grey's Anatomy 21.45 Tf – Private Practice 22.30 Tf – Damages 23.15 Telegiornale Notte
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PICCOLO SCHERMO 41
“Ricchi di energia” a lezione di ecologia dal principe Un nuovo quiz di “sensibilizzazione” ecologica sulla seconda rete della Rai Il sangue blu del principe azzurro si colorerà di verde, in occasione del lancio di un nuovo quiz-show sull’ambiente: “È il primo game-show ‘eco-compatibile’ della tv”. Così in un’intervista Emanuele Filiberto definisce ‘Ricchi di energia’, il programma di Raidue che accompagnerà gli spettatori per un totale di dieci puntate con la sua conduzione. “E sono così sensibile a questi temi - spiega ancora il presentatore - che farò il pro-
gramma senza ricevere alcun compenso. Risparmiare energia è un dovere di tutti. E spero che questo gioco riesca ad insegnare al pubblico, divertendolo, come è facile farlo nella vita di ogni giorno”. “Sono molto sensibile ai temi dell’ecologia e della tutela dell’ambiente. Io ho la fortuna di viaggiare, di incontrare gente come il premio Nobel Al Gore, che si batte per questo o di visitare all’estero città verdi al cento per cento, e penso che in Italia si parli ancora troppo poco dell’argomento”, spiega ancora il principe Emanuele Filiberto
che conduce lo show affiancato da Debora Salvalaggio, smettendo dunque per una volta i panni della “spalla” e affrontando da solo la conduzione di un programma. Il giovane Savoia, in effetti, sembra davvero avere energie da vendere dopo una stagione tv che l’ha visto ininterrottamente presente: infatti è decisamente un momento d’oro per il principe che, dopo il suo debutto da autore e cantante a Sanremo, tra comparsate e conduzioni di trasmissioni televisive, ormai alla Rai è decisamente di casa. Oltre ad aver presentato ‘Ciak si canta’, la cui finale è stata seguita da oltre cinque milioni di telespettatori, e ‘I raccomandati’ insieme al suo amico e compagno sanremese Pupo, una delle ultime partecipazioni è stata alla trasmissione ‘Una voce per Padre Pio’ presentato da Massimo Giletti. Ma anche prima di calcare il palcoscenico dell’Ariston, Emanuele Filiberto si era già esibito in tv mostrando le sue doti di ballerino grazie al programma ‘Ballando con le stelle’, oltre a far parte della giuria nel talent show ‘Il ballo delle debuttanti’. E nella nuova stagione televisiva di Così Fan Tutte vedremo il principe Emanuele Filiberto di Savoia insieme ad Alessia Marcuzzi. Il nuovo format è incentrato sul risparmio energetico: Ricchi di Energia è infatti un quiz in cui vince chi consuma meno kilowatt e in tempi di crisi - e soprattutto in una situazione di sempre maggiore scarsità delle
risorse energetiche - è un’idea vincente. In ogni puntata si assiste alla sfida di due famiglie chiamate a simulare una giornata tipo, con conseguente consumo di energia: chi consuma meno kilowatt vince premi assolutamente ‘ecocompatibili’ come il montaggio di un sistema fotovoltaico garantito per due anni. Un modo efficace e diretto per imparare qualche piccolo trucco e soprattutto fare più attenzione alle abitudini quotidiane. “Premi piccoli ma significativi, proprio come vuole essere questo programma”, commenta il conduttore, che aggiunge: “C’è la competizione tra famiglie. Ci sono i video realizzati dagli studenti di alcune scuole con consigli su come rispettare l’ambiente. E ci sono servizi esterni tipo quello che abbiamo fatto nella casa di campagna di Bruno Vespa, che è completamente ecocompatibile”. Se le premesse sono decisamente buone, discutibile sembra essere invece, l’orario di programmazione, visto che il primo game-show ‘eco-compatibile’ della tv” va in onda alle 14.30 per una durata di circa mezz’ora. In un’intervista rilasciata al
settimanale Gente, Emanuele Filiberto svela le origini del suo interesse per l’ambientalismo: “Nella mia famiglia certe abitudini sono ormai routine. Mia moglie Clotilde è attentissima: lei, cresciuta in Africa, sa quanto l’acqua sia preziosa. Così abbiamo insegnato alle nostre figlie a chiudere il rubinetto quando si lavano i denti, e io uso lo spazzolino mentre faccio la doccia. La raccolta differenziata per noi è un’abitudine da anni, come l’uso di lampadine a basso consumo. Gesti semplici, ma preziosi per noi stessi e per lasciare un mondo migliore ai nostri figli”. “Crediateci o no - commenta, in un’altra intervista rilasciata a Il Giornale, Emanuele Filibert - voglio far qualcosa perché i miei figli nel 2050 vivano in un mondo bello almeno come quello in cui siamo adesso”. Ricchi di energia è prodotto da LDM in collaborazione con Gse ed Emanuele Filiberto è autore con Zap Mangusta e Dario di Gennaro. Il gioco per ora durerà due settimane, giusto per capire se c’è gradimento e qual sono gli ascolti e poi potrebbe, in caso positivo, essere fissato nel palinsesto autunnale. Cedesi o affittasi attività parrucchiere uomo donna. Locale Ristrutturato sito in Oerlikon Schaffauserstrasse 286, 36m2, con bagno, possibilità di reparto estetico. Molto spazioso e luminoso, reparto tecnico per un totale di 4 posti lavoro, lavatrice e tumbler, parcheggio e garage, arredi praticamente semi nuovi. Per informazioni rivolgersi allo: 076 425 57 00, Signor Berardini
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MERCOLEDI
Il principe delle maree 21.00
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – Summer Dreams 11.25 Tf – Summer Crush 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Telen. – Champs 12 16.00 Tf – Blue Water High 16.30 Tf – H20 17.00 Tf – Chante! 17.30 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Viva Las Vegas 21.10 Film – Il topolino Marty 2
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AME N T
Tom, un allenatore di football, arriva a New York dal South Caroline, dopo aver saputo che la sorella Savannah ha tentato per l'ennesima volta il suicidio. Ben presto egli si accorge di essere vittima dello stesso malessere della sorella e cioè di un passato fatto di cupe passioni e di violenza, che grava sul suo destino e su quello dell'intera famiglia. Tom alla fine riuscirà a liberarsene grazie all'aiuto della bella e affascinante psichiatra Susan, con cui avrà una sincera e appassionata storia d'amore...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Viva Cuba 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Telen. – Alisa 15.47 Film – Un battito d'amore 17.45 Info – A gentile richiesta 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.11 Film – In Her Shoes Se fossi lei (commedia) 23.45 S-News – Nonsolomoda 25 e oltre... 00.45 Tg 5 Notte 01.14 Meteo 5 01.15 Show – Velone (r) 01.47 Mediashopping 02.00 Sitcom – Prima o poi divorzio 02.30 Tg 5 Notte (r) 02.58 Meteo 5
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RSI LA1
06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Se non avessi più te 10.45 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 14.55 Tg 3 Flash L.I.S. 15.00 La Tv dei Ragazzi di Raitre 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Film – Insieme a Parigi 23.10 Tg Regione
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.35 Show – S-Quot (r) 09.35 Tf – Blue Water High 10.00 2010 FIFA World Cup (r) 10.40 Euronews 11.05 Tf – Le cose che amo di te 11.50 Telesguard (r) 12.00 Tf – One Tree Hill 12.40 Tf – Kyle XY 13.25 Tf – Joan of Arcadia 14.10 Euronews 15.15 Ciclismo: Tour de France 17.40 Tf – Horizon 18.20 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 19.10 Tf – Men in Trees 19.55 2010 FIFA World Cup 20.20 Calcio: Seconda semifinale 22.30 2010 FIFA World Cup
07.00 Cartoni animati 09.30 Grazie dei fiori 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.30 Tf – Ghost Whisperer 15.15 Tf – Squadra Speciale Colonia 16.00 Tf – La Signora del West 16.50 Tf – Las Vegas 17.35 Art Attack 18.00 Cartoni animati 18.20 Tg 2 Flash L.I.S. 18.25 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Mondiale Rai Sera 20.00 Cartoni animati 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Ghost Whisperer 21.50 Film – Premonition 23.30 Tg 2 23.45 Tf – Supernatural
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06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 3 15.05 Minis. – Raccontami Capitolo II 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.45 Quiz – Reazione a catena 19.55 Tg 1 Sera 20.10 Rai Sport 20.30 Calcio: Mondiali - Semifinale 23.05 Rai Sport Notti Mondiali 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema
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07.00 Euronews 08.20 Tf – Vita da strega 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Panoramiche d'Italia 10.05 Telen. – Tempesta d'amore 10.55 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.40 I cucinatori (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Tf – Friends 13.40 Tf – Beautiful People 14.20 Tf – Men in Trees 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Film – Come eravamo 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Film – Il principe delle maree (drammatico) 23.15 Lotto Svizzero 23.20 Telegiornale Notte 23.30 Meteo Notte
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Soap – Saint Tropez 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Kojak 08.15 Tf – T.J. Hooker 09.10 Tf – Balko 10.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Carabinieri 13.05 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum - Il meglio di 15.10 Tf – Nikita 16.15 Soap – Sentieri 16.45 Film – Letto a tre piazze 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Renegade 21.10 Film – A.I. - Intelligenza artificiale (fantastico) 00.10 Tf – 24 02.00 Tg4 Rassegna Stampa 02.25 Film – La cosa buffa 04.15 Mediashopping 04.30 Tf – Alfred Hitchcock 04.52 Show – Come eravamo
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MUSICA 43
L'America ricorda Michael Jackson Jacko più popolare che mai. Ad un anno di distanza dalla sua morte sono migliaia i fans che si sono riversati al cimitero e nella casa natale per rendere omaggio al grande artista e inoltre il suo marchio frutta, stando ad una stima del tabloid di New York “Daily New,” oltre 756 milioni di dollari A un anno dalla sua morte, la storia di Michael Joseph Jackson continua ad essere la quintessenza dell’americanità possibile: una storia sospesa tra celebrità, eccessi e dollari come solo in America è possibile, e come solo a poche icone di Hollywood è capitato: Elvis Presley, Marylin Monroe, Jimy Hendrix. A un
ha prodotto secondo il Daily News qualcosa come 756 milioni di dollari, 250 dei quali “entrati” in un solo anno nella società Jackson, amministrata dal duo Branca-McClain. Quel fiume di dollari è servito in parte per pagare i debiti lasciati dagli eccessi del Re del Pop (oltre al Neverland Ranch, resta emblematico lo
anno dalla morte, l’icona di Jackson risplende oggi di una luce postuma che più splendente non potrebbe essere, ben più brillante di quanto non sia stata negli ultimi dieci della carriera del cantante. La sua morte-spettacolo, e trattata come tale anche in occasione del suo funerale, ha generato da un lato una commozione sincera, dall’altro milioni di dollari. A un anno esatto da quel 25 giugno 2009 quando Jackson fu trovato agonizzante in camera sua dal medico personale, Conrad Murray, il marchio Jackson, gestito dai legali John Branca e John McClain,
shopping fatto nel 2003 in un negozio di un antiquario di Beverly Hills, dove Jackson in pochi minuti comprò oggetti vari per oltre 250mila dollari); in parte per rilanciare un marchio che oggi pare destinato a produrre “post mortem” come solo a Elvis Presley è riuscito finora nella storia dello starsystem americano. Paragonando le due icone, il New York Times ha ricordato che nel solo 2009 la società che gestisce i vari diritti targati “Elvis” ha incassato ben 55 milioni di dollari. Se si pensa che sono passati 33 anni da quando Elvis è morto, si ha il metro di misu-
ra del “valore” che il marchio Jackson può avere oggi (e domani) sul mercato. “This Is It”, l’ultimo lavoro di Jackson tratto dalle prove del suo ultimo spettacolo, ha già venduto per 261 milioni di dollari. Ma secondo il daily News sono solo una parte di quanto complessivamente generato in un solo anno dal marchio Jackson: oltre 756 milioni di dollari. “Il Re del pop era ed è amato nel mondo” ha commentato il fratello Jermaine Jackson, ospite speciale del Larry King Show della Cnn. È per questo che a un anno di distanza l’America ha ricordato con veglie-spettacolo l’anniversario della sua morte. La madre Katherine a Gary, in Indiana, città natale del cantante (dove già esiste la “Michael Jackson Road”). I fratelli e figli tra Gary, Encino e Glendale, dove Jackson è sepolto e dove la polizia è stata costretta ad adottare misure di sicurezza speciali per l’intero fine settimana per gestire le migliaia
di persone che hanno voluto presenziare alla veglia. Per Michael Jackson, morto a 50 anni per una dose eccessiva di anestetico, candele, preghiere e canzoni da New York a Los Angeles, da Tokyo a Sidney, in ricordo di quello che - per l’industria dello spettacolo - resta l’artista che ha “generato” più soldi nella storia dello spettacolo, con oltre 750 milioni di album venduti. Intanto decine e decine di serate-tributo sono state organizzate in America per ricordare Michael Jackson. Los Angeles è stato il centro delle commemorazioni e inoltre tutti i principali network televisivi, dalla Cnn alla Abc, dalla Nbc alla Cbs, hanno dedicato trasmissioni speciali all'anniversario. Anche Milano ha ricordato il grande artista con un “Memorial Day” al Teatro Nuovo e Torino con gli Mtv Days.
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GIOVEDI
Traffic
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07.10 Tf – Kojak 08.15 Tf – T.J. Hooker 09.10 Tf – Balko 10.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Carabinieri 13.05 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum - Il meglio di 15.10 Tf – Nikita 16.15 Soap – Sentieri 16.30 Film – Il giardino di gesso 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Renegade 21.10 Tf – Robin Hood 23.15 Film – Traffic 02.05 Tg4 Rassegna Stampa
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
AMENT
ABBONAT I 043 322 17 17
07.00 Tf – Beverly Hills 90210 07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – Summer Dreams 11.25 Tf – Summer Crush 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Telen. – Champs 12 16.00 Tf – Blue Water High 16.30 Tf – H20 17.00 Tf – Chante! 17.30 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Viva Las Vegas 21.10 S-News – Mitici '80 00.00 Real – Passion 01.05 Show – Poker1mania 02.00 Studio Aperto - La giornata 02.15 Tf – Buffy, l'ammazza vampiri 03.00 Mediashopping 03.15 Tf – Buffy, l'ammazza vampiri 03.55 Mediashopping 04.10 Film – Le porte dell'inferno
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Javier Rodriguez e Manolo Sanchez sono due poliziotti impegnati a contrastare il traffico di droga sul confine tra Stati Uniti e Messico. Il loro capo è l'ambiguo generale Salazar. Intanto negli Stati Uniti il giudice della Corte Suprema dell'Ohio, Robert Wakefield, viene incaricato dal Presidente di coordinare un'efficace attività antidroga con i partner messicani. A casa però Robert e la consorte debbono assistere impotenti al precipitare della figlia sedicenne nell'abisso della tossicodipendenza. Nel frattempo a San Diego un trafficante ricco di coperture, Carlos Ayala, rischia di venire incastrato in fase processuale da un testimone eccellente...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Unna & Nuuk e il tamburo miracoloso 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Telen. – Alisa 15.47 Film – Rosamunde Pilcher: L'amore in gioco 17.45 Info – A gentile richiesta 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.11 Tf – I Cesaroni 3 00.31 Tg 5 Notte 01.00 Meteo 5 01.01 Show – Velone (r) 01.33 Mediashopping 01.46 Tf – Squadra emergenza
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Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Cenerentolo 10.30 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 14.55 Tg 3 Flash L.I.S. 15.00 La Tv dei Ragazzi di Raitre 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Minis. – Alice Nevers Professione giudice
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08.35 Show – S-Quot (r) 09.35 Tf – Blue Water High 10.00 2010 FIFA World Cup (r) 10.40 Euronews 11.05 Tf – Le cose che amo di te 11.50 Telesguard (r) 12.00 Tf – One Tree Hill 12.40 Tf – Kyle XY 13.25 Tf – Joan of Arcadia 14.10 Euronews 15.15 Ciclismo: Tour de France 17.45 Tf – Horizon 18.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 19.15 Tf – Men in Trees 20.00 Atletica 22.00 2010 FIFA World Cup 22.45 Tf – CSI
07.00 Cartoni animati 09.30 Cercasapori Sms Consumatori 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Tg 2 Sì, Viaggiare 14.00 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.30 Tf – Ghost Whisperer 15.15 Tf – Squadra Speciale Colonia 16.00 Tf – La Signora del West 16.50 Tf – Las Vegas 17.35 Art Attack 18.00 Cartoni animati 18.20 Tg 2 Flash L.I.S. 18.25 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Lipsia 19.50 Cartoni animati 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Ghost Whisperer 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.25 Tg 2
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06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 3 15.05 Minis. – Raccontami Capitolo II 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Doc. – Superquark 23.35 Tg 1 23.40 Rai Sport Notti Mondiali 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema
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07.00 Euronews 08.20 Tf – Vita da strega 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Panoramiche d'Italia 10.05 Telen. – Tempesta d'amore 10.55 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.45 I cucinatori (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Tf – Tutti odiano Chris 13.15 Tf – Cuore d'Africa 14.00 Tf – Men in Trees 14.45 Telen. – Terra Nostra 15.40 Film – In ricchezza e povertà (commedia) 17.35 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Info – Falò 22.05 Il filo della storia 23.10 Telegiornale Notte
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
MOTORI 45
L'alfa Romeo festeggia 100 anni con la Giulietta Con cinque stelle Euro NCAP, la Giulietta è la vettura compatta più sicura in assoluto Dal primo modello, la 24 HP del 1910 che viaggiava ai mitici 100 all’ora e da cui derivarono le prime auto da competizione, fino alla nuova Giulietta. L’Alfa Romeo ha superato il traguardo dei 100 anni e per festeggiare questo avvenimento gli alfisti di tutto il mondo si sono mobilitati in un maxiraduno che ha animato le principali piazze milanesi. Proprio a Milano, l’Alfa, acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, avviò i primi passi il 24 giugno 1910. Il cognome dell’ingegner Nicola Romeo, nuovo proprietario dell’azienda, venne aggiunto cinque anni dopo. E ciò coincise con la prima conversione dell’azienda a produzioni belliche. Negli Anni ‘20 l’ingegner Romeo uscì dalla compagine societaria e dopo varie vicissitudini il marchio nel ‘33 divenne statale con il passaggio all’Iri. Nel dopoguerra arriva il momento di massimo splendore per l’Alfa, con modelli che sono divenuti veri miti nella storia stessa dell’automobile e grandi risultati anche nelle competizioni. Nel 1972 l’inaugurazione dello stabilimento di Pomigliano d’Arco e l’avvio della controversa operazione Alfasud. Nel 1983 viene avviata una joint venture con Nissan, che porta alla nascita di un modello - l’Arna - che segna l’inizio di una parabola discendente. Nell’86 l’Iri cede la proprietà dell’Alfa Romeo al gruppo Fiat, avviando così la fase ‘moderna’ della storia del marchio. I bolidi Alfa Romeo hanno vissuto momenti esaltanti sulle piste di tutto il mondo, cogliendo trionfi indimenticabili e alimentandone il mito. Come quando Henry Ford, al passaggio dell’Alfa Romeo 8c Monza nel 1933, disse: “Signori, giù il cappello”. O come nel Gran Premio di Germania del 1935 dove Tazio Nuvolari con Alfa Romeo P3 vinse la corsa dopo una furibonda rimonta per via di un ritardo nelle
operazioni di rifornimento. Ma se dici Alfa Romeo non puoi non dire Giulietta, la fidanzata d’Italia, declinata come spider, come coupé e come berlina, sogno segreto di tanti appassionati. Negli ultimi anni Alfa Romeo ha vissuto momenti complessi ma ha comunque proposto modelli di razza, ultimo dei quali la nuova Giulietta con cui si punta all’espansione del marchio, compreso quel ritorno negli Usa ormai tappa consolidata del piano Marchionne per la nuova Chrysler Fiat. L’ingegner Orazio Satta Puliga, capo della progettazione, definì così le sue automobili nel 1974. Parole che erano valide cento anni fa e che probabilmente lo saranno anche per i prossimi cento. “L’Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. Ci sono molte marche di automobili, e tra esse l’Alfa occupa un posto a parte. È una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. È un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore”. E adesso l’Alfa Giulietta è arrivata in Svizzera e presso tutti i concessionari Alfa Romeo è possibile effettuare un test drive; già 400 clienti hanno scelto questa vettura compatta sportiva ed elegante che assicura performance e tecnologia ai massimi livelli in termini di tecnica, prestazioni e rispetto dell’ambiente. Al lancio sono disponibili 4 motori, tutti omologati Euro5 e dotati di serie del sistema Start&Stop (eccezione 1750 TBi) per la riduzione dei consumi e delle emissioni: due benzina (1.4TB da 120 CV a partire da 28’900 chf e 1.4TB MultiAir da 170 CV a partire da 33’200 chf) e un diesel (2.0 JTDM da 170 CV, MultiJet di seconda generazione, a partire da 36’200 chf). Infine, alla gamma si aggiunge il brillante 1750 TBi da 235 CV (a
partire da 39’900 chf) con iniezione diretta e scavenging abbinato all’esclusivo allestimento Quadrifoglio Verde. La “Giulietta” porta al debutto un’architettura completamente nuova, denominata “Compact”, che è stata progettata per soddisfare le aspettative dei clienti più esigenti in termini di tenuta di strada, agilità e sicurezza. Garantisce infatti sia eccezionali performance dinamiche sia un elevato comfort. Questa nuova architettura permetterà alla Giulietta di soddisfare le esigenze di tutti i clienti, permettendo di coniugare il comfort a bordo, la fruibilità degli interni e del bagagliaio con le doti dinamiche proprie di ogni Alfa Romeo. Inoltre, il piacere di guida e il comfort possono essere adattati alle esigenze di ogni cliente grazie al selettore Alfa DNA, il dispositivo che personalizza il comportamento della vettura in base ai differenti stili di guida o alle diverse condizioni stradali. La nuova architettura dell’Alfa Giulietta è infatti progettata per integrare ed esaltare al massimo i diversi sistemi del veicolo enfatizzando così le tre funzioni di set-up (Dynamic, Normal e All Weather) rese disponibili dal selettore Alfa DNA. Questo dispositivo, di serie sull’intera gamma del nuovo modello, permette di modificare i parametri di funzionamento di motore, cambio, sistema sterzante, differenziale elettronico Q2, oltre alle logiche di comportamento del sistema di controllo della stabilità. L’Alfa Romeo Giulietta si è aggiudicata le prestigiose cinque stelle Euro NCAP con un punteggio globale di 87/100: un risultato straordinario che le consente di essere la compatta più sicura di sempre. Il giudizio è ancora più importante se si considera che dal 2009 Euro NCAP pubblica un nuovo rating che valuta contemporaneamente la protezione degli adulti,
quella dei bambini, quella dei pedoni e la nuova area di prevenzione incidenti e riduzione delle lesioni attraverso la valutazione di seat belt reminder, ESP e limitatore di velocità. Inoltre, l’accesso alle 5 stelle è di severità crescente a secondo dell’anno in cui verranno pubblicati i risultati (2009, 2010-2011, 2012). In questo scenario il risultato conseguito dall’Alfa Romeo Giulietta (97% adulti, 85% bambini, 63% pedone e 86% sicurezza attiva) le permette di aggiudicarsi le 5 stelle anche nel 2012 quando il sistema di valutazione avrà raggiunto il massimo della severità. (...) Del resto, l’Alfa Romeo Giulietta è un’auto progettata e costruita per ottenere la massima prestazione nella sicurezza passiva ed attiva, come dimostra, per esempio, l’adozione dei più avanzati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico (dalla frenata alla trazione): il Vehicle Dynamic Control che gestisce importanti funzioni quali l’Hill Holder, il controllo di trazione, il panic braking assistito, l’MSR per la prevenzione del blocco ruote in rilascio, lo “sterzo elettronico attivo” DST (Dynamic Steering Torque), l’Electronic Q2 che “simula” elettronicamente la presenza di un differenziale autobloccante ed il nuovissimo sistema PREFILL che, al rilascio dell’acceleratore, mette in allerta il sistema frenante diminuendo il tempo di intervento e lo spazio di frenata. Nel campo della sicurezza preventiva, Alfa Romeo Giulietta adotta i proiettori anteriori con la funzione “luce diurna” che, alla messa in moto della vettura, automaticamente accende le luci di posizione - risponde ad una precisa normativa europea che entrerà in vigore nel 2012 - e i proiettori posteriori con led che, rispetto alle lampade tradizionali, offrono una maggiore intensità luminosa per una maggiore sicurezza.
46 TELEVISIONE
LA PAGINA • 30 GIUGNO 2010
VENERDI
RSI LA2
La maschera di Zorro 21.00
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – Summer Dreams 11.25 Tf – Summer Crush 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Telen. – Champs 12 16.00 Tf – Blue Water High 16.30 Tf – H20 17.00 Tf – Chante! 17.30 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Viva Las Vegas 21.10 Tf – C.S.I. 22.05 Tf – C.S.I. New York
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Nel 1822, quando la California spagnola sta per diventare provincia messicana, il nobile Diego de la Vega, invincibile raddrizzatore di ingiustizie e corruzioni con la maschera e la spada di Zorro, è arrestato e messo in galera dal governatore spagnolo che gli uccide la moglie e gli rapisce la figlia, portandosela con sé in Spagna. Nel 1842, evaso dal carcere, don Diego addestra alla scherma, alle acrobazie e alle maniere della nobiltà (“Un gentiluomo è qualcuno che dice una cosa e ne pensa un'altra”) il giovane bandito proletario Alejandro Murrieta, trasformandolo in un secondo Zorro...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Taina 2 L'avventura continua 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Telen. – Alisa 15.47 Film – Litigi al cioccolato 17.45 Info – A gentile richiesta 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.11 Film – Scrivimi una canzone 23.31 Checco Zalone Show 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Velone (r) 02.32 Mediashopping 02.45 Tf – Squadra emergenza 03.50 Mediashopping 04.03 Tf – Squadra emergenza 05.16 Mediashopping
06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Il mostro 10.40 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 14.55 Tg 3 Flash L.I.S. 15.00 La Tv dei Ragazzi di Raitre 15.30 Ciclismo: Tour de France 17.40 Ciclismo: Giro d'Italia femminile 18.00 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Cult. – Gli archivi della Storia 23.10 Tg Regione
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
08.30 Show – S-Quot (r) 09.35 Tf – Blue Water High 10.00 2010 FIFA World Cup (r) 10.40 Euronews 11.10 Tf – Le cose che amo di te 12.00 Svizra Rumantscha 12.30 Tf – One Tree Hill 13.10 Tf – Kyle XY 13.55 Tf – Joan of Arcadia 14.35 Euronews 15.15 Ciclismo: Tour de France 17.30 Sport Adventure 17.55 Tf – Horizon 18.40 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 19.25 Tf – Men in Trees 20.10 Tf – Cuore d'Africa 21.00 Film – La maschera di Zorro
07.00 Cartoni animati 09.55 Tf – Tutti odiano Chris 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Tg 2, Sì Viaggiare 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Rai Sport Dribbling Mondiale 14.30 Tf – Ghost Whisperer 15.15 Tf – Squadra Speciale Colonia 16.00 Tf – La Signora del West 16.50 Tf – Las Vegas 17.35 Art Attack 18.00 Cartoni animati 18.20 Tg 2 Flash L.I.S. 18.25 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Lipsia 19.50 Cartoni animati 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 23.25 Tg 2 23.40 Stile 00.10 Tf – E-Ring
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06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 3 15.05 Minis. – Mai storie d'amore in cucina 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Film – Il mistero dei Templari 23.35 Tg 1 23.40 Rai Sport Notti Mondiali 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema
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08.20 Tf – Vita da strega 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Panoramiche d'Italia 10.05 Telen. – Tempesta d'amore 10.55 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.45 I cucinatori (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.45 Meteo Regionale 12.50 Tf – Tutti odiano Chris 13.10 Tf – Cuore d'Africa 14.00 Tf – Men in Trees 14.45 Telen. – Terra Nostra 15.40 Film – Scandalo al sole 17.35 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Panoramiche d'Italia 19.35 Il Quotidiano 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Tf – Criminal Minds 22.25 Tf – Close to Home 23.15 Telegiornale Notte 23.25 Meteo Notte 23.35 Film – The Last Shot
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Soap – Saint Tropez 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Kojak 08.15 Tf – T.J. Hooker 09.10 Tf – Balko 10.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Carabinieri 13.05 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum - Il meglio di 15.35 Soap – Sentieri 16.15 Film – Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Renegade 21.10 Film – Regole d'onore 21.52 TgCom 21.55 Meteo 23.57 Film – Saigon (thriller) 02.00 Tg4 Rassegna Stampa 02.25 Film – La Certosa di Parma - Amanti senza speranza 03.40 Mediashopping
AGENDA 47
30 GIUGNO 2010 • LA PAGINA
IN GIRO PER I MUSEI BASILEA
Strange Comfort (Afforded by the Profession) KUNSTHALLE BASEL STEINENBERG, 7 FINO AL 22 AGOSTO 2010 ORARI: MAR-MER-VEN 11.00-18.00 GIO 11.00-20.30 SAB-DOM 11.00-17.00 WINTERTHUR
Where Three Dreams Cross FOTOMUSEUM WINTERTHUR GRUZENSTRASSE, 44+45 FINO AL 22 AGOSTO 2010 ORARI: MAR-DOM 11.00-18.00 MER 11.00-20.00 ZURIGO
Two exhibitions MIGROS MUSEUM LIMMATSTRASSE, 270 FINO ALL'1 AGOSTO 2010 ORARI: MAR-MER-VEN 12.00-18.00 GIO 12.00-20.00 SAB-DOM 11.00-17.00 BASILEA
Felix Gonzalez-Torres FONDATION BEYELER BASELSTRASSE, 101 RIEHEN
FINO AL 29 AGOSTO 2010 ORARI: TUTTI I GIORNI 10.00-18.00 MER 10.00-20.00 ZURIGO
Jake and Dinos Chapman CABARET VOLTAIRE SPIEGELGASSE, 1
FINO AL 22 AGOSTO 2010
Roba da... GUINNESS!
Curiosità
Uno gnocco da record!
Un pitone dal water!
ORARI MAR-DOM 12.30-18.30 ZURIGO
Fred Wilson MITTERRAND+SANZ
Un record tutto da assaporare: lo gnocco di patate più grande del mondo è stato servito a Parma. Quasi 100 chili di impasto, cosparso di sugo e parmigiano in grandissime quantità.
Non é una leggenda metropolitana nè la trama di un film horror. È successo davvero. A Milano, da un water del bagno di uno degli appartamenti di un edificio è spuntato fuori un pitone.
LIMMATSTRASSE, 265 FINO AL 24 LUGLIO 2010 ORARI: MAR-VEN 12.00-18.00 SAB 11.00-1700
IN GIRO PER I MUSEI
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