distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese
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LUGLIO-AGOSTO 2013 Anno IX N° 120
MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ
UNA BELLA NOVITà! Cari lettori, come avrete potuto vedere dalla copertina, da questo mese La Pagina di Campalto sarà in policromia! Come quando la televisione è passata dal bianco e nero al colore, anche per noi è stata una piccola rivoluzione. Stampare alcune parti a colori ci permetterà di far apprezzare meglio le immagini e vivacizzare le pagine, di offrire un prodotto esteticamente migliore. Non è solo un fatto meramente tecnico di un cambio di stampatrice - quella vecchia era obsoleta e capricciosa tanto che dovevamo incoraggiarla e coccolarla - è un piccolo traguardo che per noi significa aggiungere valore a questi (segue a pagina 2)
In questo numero:
una bella novità_A settembre campalto si colora di cultura_centro polifunzionale pascoli_arrivederci festa dell’unità_ex: il fascino dell’abbandono_carta canta pianta parla_archeologia “contemporanea”_addio margherita_worliday: difendiamo le nostre vacanze_ mi racconto, ti racconto: storie e ricette del nostro mondo_rilassiamoci!
L’ ERBA DI CASA NOSTRA (segue da pagina 1) quattro fogli che con dedizione prepariamo da anni. Tutto questo è stato reso possibile da alcuni soggetti di cui vogliamo fare menzione. Volevamo ringraziare l’AUSER di Campalto che ha deciso di dotarsi di una nuova stampatrice. In questi tempi di ristrettezze economiche, rimane un soggetto vicino alle esigenze della cittadinanza e l’ha dimostrato anche in questo caso, sostenendo questa piccola iniziativa culturale così importante per il territorio. Una citazione è d’obbligo per i nostri affezionati lettori, in questi anni abbiamo visto un aumento esponenziale di persone che ci seguono, ci leggono e commentano i nostri articoli. La Pagina di Campalto va a ruba e siamo molto soddisfatti. Un ringraziamento va fatto a tutte quelle attività economico - commerciali che credono in noi e che pubblicano la loro pubblicità nel nostro giornalino. In questo ultimo anno abbiamo avuto sempre più adesioni, è un segno importante che conferma la credibilità di questa pubblicazione. Una riga anche per la redazione e tutto lo staff in qualche modo coinvolto nella realizzazione del giornalino, per l’impegno, per la costanza e la dedizione con la quale portano avanti questo progetto. Senza di loro la Pagina di Campalto non sarebbe la stessa! Un grazie di cuore a tutti e buona lettura!
A SETTEMBRE CAMPALTO SI COLORA DI CULTURA Di Elena Brugnerotto Sarà un settembre anomalo per Campalto: la attendono alla fine del mese due appuntamenti culturali del progetto CAMPARTE che vedrà il nostro borgo ospitare alcuni interessanti eventi culturali che si protrarranno fino al 2014. Il 28 settembre, presso l’hotel Antony, la poetessa Beatrice Niccolai sarà la protagonista di una serata dedicata al tema della poesia e di come quest’arte sia veramente “l’altra via” come la definisce, un altro modo di vedere il mondo. Beatrice ci racconterà com’ è arrivata a vivere e a scrivere, nel suo percorso di persona e di donna. Io l’ho conosciuta per ora solo in chat ma ne sono stata conquistata perché mi sembra una
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(logo della manifestazione) persona vera, una che è passata anche attraverso momenti difficili ma che ha trovato una sua serenità. Mi ha colpito una frase che ha detto “C’è più poesia in una fetta di pane con l’olio che in una soglioletta congelata del supermercato”. Credo che incontrarla di persona, farsi travolgere dal suo accento toscano, sarà sicuramente un’esperienza interessante. Ad accompagnarla nella serata il figlio Giacomo, che di professione fa l’attore, e una chitarrista classica. Ospite della seconda serata, il 29 settembre, il gruppo di violoncelli Venice Cello Ensamble. Presso la chiesa di San Benedetto godremmo quindi di ottima musica. “Venice Cello Ensemble” nasce da un’idea del M°Angelo Zanin, docente di violoncello al Conservatorio “B.Marcello” di Venezia e violoncellista del Quartetto d’Archi di Venezia, che ha voluto ricreare con i propri migliori allievi ed ex allievi lo spirito e l’atmosfera dell’Orchestra Villa Lobos, il mitico gruppo che annoverava tra le sue fila concertisti come Mario Brunello, Enrico Egano e Teodora Campagnaro, con la convinzione che il suonare insieme sia una grande opportunità di crescita oltre che di divertimento. Si è andato così formando un gruppo di giovani violoncellisti che durante i corsi estivi e nel corso degli anni ha potuto continuare l’attività di musica d’insieme e ampliare il repertorio, che spazia dalle trascrizioni dei grandi classici alle composizioni originali per questo ensemble (Sollima, Ferrero, Villa Lobos, Ferrari, ecc.) fino alla musica rock dei nostri giorni. Segnate in agenda: vi aspettiamo!
LA PAGINA DI CAMPALTO
L’ ERBA DI CASA NOSTRA
CENTRO POLIFUNZIONALE PASCOLI Proposte di attività per la stagione 2013-2014 Offerta formativa
A cura dell’Ass. Blog TERRITORI E PARADOSSI
• Studio assistito per alunni (elementari e medie) • Supporto per le lingue Francese ed Inglese (elementari e medie) • Insegnamento individualizzato di Italiano per stranieri (adulti e ragazzi) • Incontri di lingua italiana: aggiornamento sulla grammatica, modi di comunicare.
• Corsi di PC di 1° - 2° - 3° livello. Eventuali seminari dedicati ad argomenti di interesse comune in campo informatico. • Attività di assistenza presso il centro internet P3@. • Corso di fotografia “INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAFIA DIGITALE” 10° edizione; inizio ad ottobre. • Esposizione e premiazione delle opere del concorso fotografico/letterario sul tema “La strada” a novembre 2013. Il concorso fa parte della rassegna CAMPARTE dedicata all’arte ed organizzata dall’associazione. • Da novembre 2013 a maggio 2014 attività espositiva di arte figurativa in occasione degli eventi della rassegna CAMPARTE in corso di programmazione.
Altre attività • Consultazione e prestito libri • Registrazione e catalogazione informatica della dotazione libraria • Lettura quotidiani • Ti racconto un libro: presentazione di un libro al mese su tematiche sociali o su esperienze di vita nella nostra realtà ed altrove. • Uscite artistico - gastronomiche – culturali • (al settimo anno di organizzazione) Per informazioni presso il Centro Polifunzionale Pascoli; telefono 041 900330
Informazioni sulle attività: email info@territorieparadossi.it; telefono 3388222799
A cura dell’Associazione CAMPALTO VIVA
A cura dell’Associazione AMICI IN CORO
• Corsi di lingua inglese tenuti dalla professoressa Letizia Cuppone. (Inizio ad ottobre) • Tre incontri, al mercoledì pomeriggio, dedicati alla conoscenza sia botanica che fititerapica delle piante grasse. • Serate, al giovedì, dedicate ai reportage di viaggio.
• Proseguimento corso di pianoforte per adulti e ragazzi Per informazioni : presso il Centro Polifunzionale Pascoli; telefono 041 900330
Informazioni sulle attività: per i corsi di inglese al numero 335372551.
“La Pascoli”, così viene amichevolmente chiamato il Centro Polifunzionale di Campalto, è arrivata al decimo anno di attività. Affermiamo, senza ombra di dubbio e di smentita, che ciò è stato possibile innanzi tutto grazie alla costanza, alla dedizione, al costruttivo spirito civico della maestra Caterina Albano. A volte è relativamente semplice avviare un’organizzazione o dare un nome ad una struttura pubblica al servizio della cittadinanza: è “sufficiente” una delibera, un’assemblea, una inaugurazione, qualche promessa, qualcuno che ci lavori dentro. Poi, però, soprattutto in questo periodo di vacche magrissime che non hanno latte quasi nemmeno per i loro vitelli, il farla funzionare, il migliorarne i servizi e le strutture, renderla concreta, credibile, utile è sinceramente un altro film. Ci vuole una regìa che sappia coinvolgere forze e persone “giuste” che, insieme, sposino i valori di appartenenza ad una comunità, di servizio, di amore per la cultura e per le tradizioni. Questo coinvolgimento è avvenuto: con la benedizione, l’attenzione ed il compiacimento dell’Amministrazione locale, ma soprattutto con il lavoro vero di molti volontari, uomini e donne, giovani e diversamente giovani, che spesso in silenzio hanno dedicato tempo, idee, sudore al funzionamento ed al miglioramento “della Pascoli”. Grazie alla Caterina, grazie a tutti loro! Giuliano Brandoli
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Arrivederci FESTA DELL’ UNITà Di Martina Pellizzer
Quando arriva l'estate a Campalto uno degli appuntamenti più attesi è sicuramente la Festa dell'Unità o Festa del partito democratico da cinque anni a questa parte. Per una decina di giorni il parco di via Chiarin si riempie di musica e allegria, di dibatti politici e del profumo del buon cibo proveniente dalla cucina. Profumi e sapori che si sentono fin dal 1947 e che rendono la Festa un evento storico e ben radicato nella memoria collettiva. Quest'anno però, dopo ben 65 anni, la Festa non si farà e questo sicuramente causerà un vuoto nell'esta te campaltina. La ragione principale di questa decisione è sicuramente quella della mancanza di volontari, forze e risorse per realizzare l'evento che sicuramente richiede una mole di lavoro non indifferente. Analizzando bene il problema però la mancanza di volontari e di risorse si presentava ogni anno e nonostante l'incertezza la festa si realizzava. Probabilmente la mancanza di quella volontà e determinazione che negli anni scorsi permettevano la riuscita di questa manifestazione, nonostante le difficoltà, sono venute a mancare e la festa per l'edizione 2013 andrà in vacanza. Ragioni che a mio avviso si potrebbero superare se ci fosse un maggior coinvolgimento da parte delle comunità. Come volontaria da alcuni anni, il clima che si crea durante quei dieci giorni di lavoro è davvero unico ed è davvero un peccato non prendervi parte quest'anno. Speriamo che questo episodio sia solo passeggerò perché altrimenti Campalto perderebbe una delle sue manifestazioni storiche che legano il Partito democratico ai suoi concittadini ma non solo, una festa che riunisce tutti i campaltini.
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Ex: il fascino dell’abbandono A cura del Direttivo di Territori & Paradossi
Dopo il successo di pubblico e critica dello scorso settembre al centro Candiani di Mestre, la mostra fotografica “EX: il fascino dell’abbandono” è approdata oltre confine, nel centro culturale “Zentrifuge” di Norimberga. Abbiamo chiesto ai fotografi Alessandro Scarpa e Carlo Albertini e a Giuliano Brandoli, presidente dell’associazione “Blog Territori e Paradossi” che ha curato gli eventi, alcune impressioni su questa importante esperienza. Sentiamo innanzitutto Alessandro e Carlo. “Durante la mostra dello scorso settembre siamo stati contattati dai referenti per Venezia del progetto europeo “Second Chance”, che si occupa di ridare vita ad alcuni siti industriali abbandonati, i quali ci hanno invitati a esporre le nostre foto nell’ex stabilimento AEG di Norimberga. Benché fossimo consapevoli della buona qualità del nostro lavoro, certo non ci aspettavamo un riconoscimento così importante. Prendeva così il via la preparazione di questo evento che presentava non poche difficoltà, prima fra tutte la spedizione del nostro capitale, le foto. A seguire la traduzione della documentazione in tedesco e in inglese oltre ad altri aspetti logistici, brillantemente superati grazie alla collaborazione degli amici. Poi, venerdì 28 giugno, finalmente l’inaugurazione. Un’ introduzione preparata dall’ assessora Agostini che era presente assieme ad altri esponenti delle realtà veneziane coinvolte nel progetto. A seguire un discorso bilingue in tedesco e italiano per tutti i visitatori, tenuto dagli organizzatori del centro culturale Zentrifuge. La sera è poi trascorsa tra bicchieri di birra e prosecco veneto, in
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L’ ERBA DI CASA NOSTRA uno splendido clima informale di confronto con tantissimi altri artisti e fotografi che erano arrivati da tutta la città per il vernissage. La mostra sarà esposta a Norimberga fino a fine Luglio, per poi proseguire (speriamo) a viaggiare per altre città d’arte europee”. Pasiamo ora la parola a Giuliano. “L’arte è emozione; ma è anche tecnica, iniziativa, programmazione, esperienza, costanza, condivisione e chissà quante altre cose. La mostra EX contiene in sè tutto queste qualità. Ma al di là del valore estetico delle opere che la compongono, mi piace pensare che alla crescita artistica di Carlo e di Alessandro e al concretizzarsi del loro progetto abbia
contribuito anche la loro appartenenza alla nostra Associazione Blog Territori e Paradossi. Abbiamo accolto ed appoggiato questo progetto, abbiamo creduto nel suo valore e nel loro spirito di inziativa; e siamo felici per i più che positivi riconoscimenti che EX ha raccolto. I programmi per il futuro di Blog Territori e Paradossi prevedono un ulteriore e corposo impegno nel campo dell’Arte con l’iniziativa Camparte: la speranza è, anche, che queste nuove opportunità di conoscenza e di approccio a questo mondo possano rivelare ulteriori “anime” determinate a condividere la propria creatività.
Circolo Ricreativo Culturale
AUSER “IL GABBIANO” I NOSTRI SERVIZI
Consulenza legale gratuita per i soci AUSER: si riceve su appuntamento il SABATO dalle 10.00 alle 12.30 ed il LUNEDI’ dalle 16.00 alle 18.30 “Ausilio” spese a domicilio: con il servizio Sociale della Municipalità e la COOP Adriatica il ns. Circolo ha aderito al servizio al progetto “Ausilio” per la consegna gratuita della spesa a domicilio alle persone anziane, non autosufficienti, portatori di Handicap o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmente presso i negozi. I NOSTRI CORSI Corso di musica sono aperte le iscrizioni per il corso di musica dedicato a bambini ed adulti. Con i nostri soci musicisti sarà possibile imparare a suonare la chitarra in maniera semplice. Ed inoltre… Scuola di Canto Corsi di informatica per i “meno giovani” Compilazione gratuita mod.730 (previo appuntamento) Per informazioni ed appuntamenti telefonare al numero 041.903525 dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 12.30; il venerdì dalle 16.00 alle 18.00
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Carta canta, pianta parla Di Francesca Rismondo
Fare di un parco un bosco è una faccenda seria. L'ho imparato poco tempo fa, quando sono venuti a Campalto quattro amici tecnici, esperti di vegetazione e ambiente lagunare. Dovevano campionare le zone umide vicino a Campalto, così li ho invitati a vedere il nostro bel parco di via Chiarin, per sapere se ci fosse qualche specie
particolare che lo rendesse inseribile in progetti come “il bosco di Mestre” o comunque ambienti protetti. Dopo un breve pascolamento nel parco hanno trovato delle specie che “preannunciano” il bosco, come il ranuncolo lanuto (Ranunculus lanuginosus) e paleo silvestre (Brachypodium sylvaticum) nelle zone più chiuse del parco (quelle con più alberi), ma non si può avere ancora l'evoluzione a bosco per la mancanza di tranquillità. Anche loro ogni tanto hanno bisogno di essere lasciate in pace. Hanno trovato interessante la ricchezza e eterogeneità dell'ambiente e auspicato che sarebbe bello che venisse creato un corridoio legato agli altri boschi e zone umide della zona ma più vicino alla laguna. La presenza di alcune altre specie come il Tarassaco comune (Taraxacum officinale) e Ranuncolo bulboso (Ranunculus bulbosus) è indicatrice di un arricchimento della zona da nitrati, e comunque di suoli “pesanti”, provenienti probabilmente da fertilizzazioni e
coltivazioni precedenti. Ci siamo poi spostati verso via Casilina, dove è presente la vegetazione tipica dei fossati lungo la strada. Con molta sorpresa degli abitanti nel vedere ragazzi giovani calarsi nel fosso di casa, sono state trovate piante particolari, che rappresentano tali ambienti come mestolaccia comune, giunco fiorito, coltellaccio maggiore e giaggiolo acquatico (Alisma plantago-aquatica, Butomus umbellatus, Sparganium erectum, Iris pseodacorus). È interessante notare come la presenza di alcune indichi un ambiente intatto, ancora non contaminato o disturbato dall’azione dell’uomo, sempre più presente e invadente di spazi non suoi. Le piante parlano e ci dicono attraverso la loro presenza o assenza se il luogo è sano o se invece c’è qualcosa che non va. Basterebbe ascoltarle, e ovviamente ascoltare chi sa qualcosa in più su questi organismi che hanno reso possibile la vita sul nostro pianeta.
Abbiamo ricevuto questa email da un nostro lettore: che ne pensate? Buongiorno,vorrei condividere con voi il mio disappunto per il traffico che circola in via Passo e via Gobbi. Queste due vie sono piene di belle case ma purtroppo sono stuprate barbaramente dal traffico di autobus e di auto che sfrecciano a tutta velocità. La casa, il luogo dove ognuno di noi deve sentirsi in pace con se stesso e rilassarsi, diventa così un luogo dove ogni tot si sente un baccano fastidioso dovuto a persone incivili e ad autobus rumorosi. Vorrei capire se il mio pensiero è condiviso anche da altre persone. Non se ne può più, soprattutto adesso che col caldo si aprono le finestre. Marco Chinellato (Potete inviare le vostre opinioni e le vostre idee alla mail lapaginadicampalto@gmail.com
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RIFLESSIONI
ARCHEOLOGIA “CONTEMPORANEA” Di Carlo Albertini Non sono passate troppe settimane da quel pomeriggio di inizio primavera nel quale, quasi per caso, mi sono ritrovato a ciondolare senza una meta precisa lungo le barene di Campalto. Sarà stato il desiderio di abbracciare Venezia con lo sguardo per ritagliarmi un breve momento di contemplazione; sarà stata la voglia di vedere fino a dove sarei riuscito ad arrivare senza infangarmi del tutto le scarpe. Fatto sta' che mi sono deciso di abbandonare il sentiero per inoltrarmi tra i ghebi serpeggianti fino a giungere sulle estreme propaggini di terra ferma. Dopo aver scatenato un imponente fuggi- fuggi faunistico, mi sono ritrovato a camminare lungo le umili spiaggette sabbiose, mentre il tempo della mia piccola peregrinazione iniziava ad essere scandito dal frastuono potente degli aerei in atterraggio che sfrecciavano sopra la mia testa. Devo aver destinato alla bella Venezia uno sguardo di una manciata di secondi o poco più: la mia attenzione si era concentrata subito su tutto quello che mi ritrovavo sotto i piedi mentre camminavo: ad ogni passo piccoli insettini saltellanti sciamavano a centinaia in tutte le direzioni; le erbe secche e le ramaglie scricchiolavano crepitanti sotto le mie scarpe, mentre dalla sabbia affioravano a centinaia gli oggetti più disparati, portati chissà da dove dalla marea e depositati in massa su quel filo di terra sabbiosa. Vetri di tutte le forme, boccette di vecchi profumi, ampolle per lozioni, vasetti colorati buttati a riva assieme a bottiglie di alcolici dai nomi più disparati. E poi plastica, scarpe, giocattoli scoloriti, pezzi di ferro, piastrelle di ceramica. Ogni oggetto con una sua storia precisa. Nato dal pensiero di un progettista, fatto di un materiale particolare prodotto in qualche stabilimento vicino o lontano, caratterizzato dalle vicende di chi lo ha comprato, consumato, gettato. Mille storie, mille geografie, mille realtà rimescolate e spezzettate dalle onde, riassortite dal caso e sputate su quei pochi metri quadri di sabbia. Mi sono detto: "Impossibile lasciare tutto li, impossibile raccoglielo e portarlo via." Il desiderio di ridare una logica a tutto quel caos era però grande, e così ho iniziato a raccogliere e raggruppare tutto quello che trovavo come in una specie di gioco. Dopo pochi minuti ecco nascere su un letto di conchiglie una composizione eclettica formata da una enorme spugna, una suola di gomma, una ruota di un passeggino, un leone di plastica senza testa. Pochi metri più in la due piattini di
un servizio da thè "richard ginori", una boccia di plastica verde acqua, un caricatore a nastro per mitragliatrice, una coppia di cardini arrugginiti di una vecchia porta. E poi il codolo di un razzo, decine di bottiglie di liquori, sorpresine kinder, un pallone sgonfio con sopra scritto "ragazze", un cartello di plastica spezzato a metà con la A e la V di "amav", una boccetta delle "antiche terme casino boario", e via di questo passo in un crescente e vertiginoso elencamento. Mentre correvo verso il sentiero, abbandonando frettolosamente le mie creazioni incalzato dal vento e dalle prime gocce di pioggia che erano state portate da due enormi nuvole grigie venute da ovest, pensavo a tutto quello che avevo veduto in quelle poche ore sulla spiaggia. Non semplice spazzatura, ma in effetti qualcosa di più importante e più profondo; la nostra eredità concreta, ciò che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che lasceremo come scomodo regalo ai nostri successori, e saranno proprio questi umili oggetti a parlare di noi e delle nostre quotidianità meglio di qualsiasi libro che verrà scritto in futuro su di noi. Forse inconsapevolmente, ho solo anticipato il lavoro di qualche archeologo, e chissà mai se un giorno lontano proprio l'oggetto che abbiamo appena tenuto in mano non sarà proprio quello destinato a superare l'oblio e a finire esposto in qualche strano museo del futuro?
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parliamone...
addio margherita Di Gianfranco Albertini suoi studi ci lascia una testimonianza di idee e valori ai quali poter attingere a larghe mani. Riporto di seguito alcuni concetti estratti dal recentissimo libro “Io credo, dialogo tra un’atea e un prete” nel quale si confronta con don Pierluigi Di Piazza, solo poco tempo fa nostro ospite a Campalto, sui temi della vita.
Dopo Rita Levi Montalcini, scomparsa pochi mesi fa, anche Margherita Hack ci ha lasciati. Due ghrandi scienziate e, soprattutto, due grandissime persone. La “toscanaccia” trapiantata a Trieste, astrofisica di fama mondiale e divulgatrice scientifica di prim’ordine, che fino all’ultimo momento della sua intensa vita ha lavorato per esplorare il cosmo, oltre ai
GRUPPI DI CAMMINO AL VILLAGGIO LAGUNA
Credo nella solidarietà tra gli esseri viventi, e tra gli esseri viventi considero non solo gli uomini ma anche gli animali. Credo nella capacità del nostro cervello di capire il mondo che ci circonda, le leggi che lo regolano. Comprensione e rispetto sono le basi del mio “credo”. Il mio primo comandamento è: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te; mi sembra che tutta l’etica possa essere racchiusa in questo comandamento. Cosa m’indigna? Il razzismo, l’ingiustizia, l’evasione fiscale: le tasse servono a dare servizi
pubblici a chi non se li può pagare. Non versarle significa violare la libertà egli altri, voler prevaricare. Io credo che il coraggio stia nella forza e nella coerenza delle proprie opinioni. Il coraggio di agire come si ritiene giusto, secondo la propria etica, di difendersi e battersi per le proprie idee, anche se vanno controcorrente o, in certi casi, contro la legge, come accadeva sotto il fascismo. Le qualità che dovrebbe evere un politico oggi sono: possedere un’etica; un’onestà intellettuale; una formazione politica ma anche culturale; dimostrare attenzione agli altri; essere vicino alla gente. Da questi pochi concetti traspare il desiderio di Margherita Hack di vivere in un mondo giusto, rispettoso delle persone e dell’ambiente, in cui giustizia sociale e libertà non siano affossate in favore della prevaricazione e del profitto.
E’ questo un progetto ideato e coordinato dal Comune di Venezia - Servizio programmazione sanitaria - con il patrocinio della Municipalità di Favaro Veneto. Allenamente è un progetto all’insegna delle relazioni sociali e del benessere psico-fisico sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare il corpo, il ragionamento e la memoria. I gruppi che vi partecipano sono selezionati e coordinati da fisioterapisti o laureati in scienze motorie appositamente formati presso la Polisportiva Terraglio di Mestre con specifiche competenze. Le camminate inizieranno da giugno 2013 nei giorni di lunedì e mercoledì al mattino ed alla sera il martedì ed il giovedì. Tutti in tuta da ginnastica si partirà dal Villaggio Laguna. Per informazioni ed iscrizioni: ASD FOLK SPORTING SCHOOL martedì ed il giovedì dalle 16.00 alle 18.00. Piazzale Zendrini, 22 Campalto – Villaggio Laguna. Tel. 3472435009 folksportingschool@gmail.com
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parliamone...
WORLIDAY - DIFENDIAMO LE NOSTRE VACANZE! Di Elena Brugnerotto Perfino Dio dopo aver creato il mondo il settimo giorno si riposò. Di certo non ha risposto al cellulare o controllato le mail. Qualche settimana fa mi è capitato di leggere un articolo che elogiava il "worliday", un brutto termine americano che indica il fatto di lavorare anche nei giorni di vacanza o di riposo. In italiano potremmo renderlo con uno spiritoso "lavoroso", metà lavoro e metà riposo. Certo non rende allo stesso modo. Smartphone, tablet e laptop hanno, per molti versi, cambiato le nostre vite - badate bene: cambiato, non migliorato - permettendoci di essere sempre connessi, sempre rintracciabili, rendendoci potenzialmente operativi in ogni momento. E così, per il giornalista che ha scritto l'articolo, era piacevole poter lavorare dal giardino di casa con un occhio sul pc e uno sui figli che giocavano a pochi metri.
"Piacevole"? di certo non è un aggettivo che userei in questo contesto. Piacevole è fare una passeggiata, è fare un riposino all'ombra con un fresco venticello, è passare una divertente giornata con gli amici. Questo si dovrebbe fare nei giorni di vacanza: staccare la spina, riposarsi, ricaricarsi di energie per affrontare una nuova settimana, ma anche ritagliare del tempo per se stessi, per i propri amici, per la propria famiglia. Con una estate che sta per iniziare, io direi di fondare un movimento per difendere il nostro diritto alle vacanze. Ho già pensato anche al nome: A.F.A - Associazione Ferie Assicurate, mi sembra perfetto per rimanere in tema! Allora, come presidente di questa associazione appena creata, vi riporto di seguito cinque pratici consigli per godersi le vacanze (almeno per quest'anno!)
1. Avvisate tutti delle vostre ferie con tutti i mezzi a vostra disposizione: mail, social network, sms e una raccomandata al capo giusto per andare sul sicuro. Fatelo qualche giorno prima di partire in modo da dare tempo ad amici e colleghi di chiedervi le ultime cose prima di eclissarvi. 2. Specificate bene il periodo, ma siate vaghi sulla destinazione. A ogni modo, se ve lo chiedono, dite che è un posto lontanissimo, dove il telefono non prende, in cui non c'è connessione internet, senza telefoni pubblici e non raggiungibile in macchina. Se sono svegli capiranno e non faranno altre domande. 3. Lasciate indicazioni precise ad amici e parenti stretti: da quando uscirete dalla porta di casa sarete irrintracciabili, irrevocabili, irresponsabili e irritabili se qualcuno di poco gradito dovesse farsi sentire. Manderete voi segnali di vita se necessario, ma non date false speranze. 4. Una volta arrivati a destinazione spegnete il telefono e accendete i sensi. Rinnegate ogni tecnologia e assaporate il dolce far niente. Se avete necessità di accendere il telefono per prenotare una pizza e in quel momento ricevere una telefonata di lavoro, non rispondente per nessun motivo. Il primo piccolo errore è come un piccolo sassolino che sembra innocuo ma che in realtà anticipa la valanga. 5. Eliminate dal vocabolario della vacanza le parole: lavoro, orari, turni, capo, colleghi. Dimenticherete più in fretta e vi rilasserete prima. Se non si nomina una cosa alla fine ci si convince che non esiste!
Seguendo queste semplici regole riuscirete a scampare al worliday e godervi le meritate vacanze!
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VI SEGNALIAMO
MI RACCONTO… TI RACCONTO: STORIE E RICETTE DEL NOSTRO MONDO Di Romena Brugnerotto
Ho conosciuto per caso Reza Rashidy e la Casa della Cultura Iraniana: con un’amica siamo andate ad una cena organizzata per presentare la cucina indiana. Io e la mia amica non ci siamo fatte sfuggire l’occasione di mangiare del cibo indiano cucinato da una famiglia indiana. La casa della Cultura iraniana ha come obiettivo quello di stimolare l’interculturalità e la conoscenza tra i popoli, creando occasioni di confronto e dialogo, tra culture e tradizioni diverse attraverso l’organizzazione di eventi musicali, cinematografici, teatrali, artistici, culinari, ecc. Nell’occasione della cena ho comprato un libro scritto da Reza che si intitola “Mi racconto….ti racconto” (edizioni Coop Editrice Consumatori) perché l’idea mi è sembrata molto interessante. Il libro si occupa di raccontare le storia degli immigrati delle diverse etnie che sono presenti nel nostro territorio ma la narrazione si svolge in un modo particolare. Infatti i diversi paesi di provenienza
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sono raccontati attraverso un’introduzione storica del paese, una intervista ad un immigrato proveniente da quel paese per scoprire come è arrivato in Italia e come vive qui da noi, e infine vengono presentate alcune ricette tipiche del paese di provenienza. Sono molti i paesi presentati: dall’Albania, paese abbastanza vicino a noi, fino all’Argentina, dall’altra parte del mondo dove si trovano molte persone con cittadinanza italiana che però non parlano la nostra lingua; dalla Cina, forse la prima cucina esotica con cui abbiamo fatto i conti, al Senegal con le sue ricette interessanti. Sono in tutto quattordici interviste a immigrati e immigrate arrivati da tredici nazioni di quattro continenti, pieni di racconti di difficoltà e duro lavoro, di amicizia e di nostalgia per la patria che si è lasciata. E’ proprio raccontando feste e ricette tradizionali, si crea un contatto fra culture diverse che attraverso il cibo (a noi italiano tanti caro culturalmente) sembra facile e naturale. E oltre a quella degli uomini si scopre anche la storia della migrazione di tanti prodotti come lo spinacio, la melanzana, il carciofo, il riso, gli agrumi, lo zucchero e alcune raffinatezze orientali come il gusto dolzegarbo o agrodolce, come il saor di cipolle, pinoli, uvetta e aceto.
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La lettura del libro, come detto, è interessante per conoscere meglio i nostri vicini, per capire perché sono venuti in Italia e come vivono, per capire che emozioni provano. Nessuno vuole prevaricare l’altro, fondare una supremazia culturale: solo attraverso la conoscenza possiamo veramente credere di poter parlare veramente di integrazione. Per maggiori informazioni sull’attività della Casa della Cultura Iraniana visitate il sito www.casadellaculturairaniana.com. Le attività della casa prima dell’estate si sono concluse lo scorso 14 giugno con una buonissima cena sulla Via della Seta, una cena con un buonissimo menù che dalla Cina conduceva fino a Venezia.
RILASSIAMOCI!
L’ANGOLO DELLE CAZZATE Meglio prendere pillole di saggezza che ricevere supposte di esperienza! Ciò che non ti uccide ti stronzifica
NON HO PIù SOLDI DA SPENDERE!
LI RUBI, COSì LI SPENDE E RILANCIA L’ECONOMIA
Oroscopo per il segno del Leone - Il WWF si stuferà di difendere i diritti di tutte quelle bestie ingrate e si trasformerà in un’associazione di bracconaggio. Verranno sterminati tutti gli animali a rischio estinzione, così da avere meno specie tra le scatole. I leoni in particolare, con quella loro aria arrogante e le loro criniere sempre spazzolate, saranno vittime di una dura persecuzione. Per un sadistico senso di giustizia che ricorda da vicino la legge divina del contrappasso, i leoni saranno dati in pasto ai Cristiani, sotto forma di kebab, al posto dei turchi. Oroscopo per il segno dell’Acquario – SALUTE : sfortunatamente il vostro partner cambierà sesso senza dirvi nulla, e non riuscirete quindi a sedervi per qualche giorno. Oroscopo per il segno dello Scorpione – LAVORO: sarete importanti come la trama di un film porno, e i vostri colleghi vi guarderanno come una multa sul loro parabrezza. Lana di vetro: sottoprodotto delle pecore di Murano Latitanti: poligoni con moltissime facce
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PALESTRA
GENIAL GYM via Porto di Cavergnago 69 orario nostop - clima - wi fi staff diplomato - corsi vari attrezzatura Technogym info: 3926622915 palestragenialgym@yahoo.it
A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina, Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini Redazione: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com