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http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com luglio - agosto 2017 Anno IX N° 162
MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ
in vacanza Anche la redazione de La Pagina di Campalto va in vacanza. Torneremo a settembre nella speranza di rendere il nostro giornalino sempre più ricco e interessante. Salutiamo così i nostri lettori con un famoso quadro di Claude Monet, “impressioni al levar del sole”: l’acqua ricorda quella della laguna e lo sfondo Porto Marghera al cui centenario dedichiamo uno spazio all’interno.
In questo numero: un secolo di porto marghera_campalto verde?_pillole di moda_campalto sì_ che caos_brevi da campalto_innamorarsi a 70 anni_in bici per l’ambiente_RILASSIAMOCI
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PM100 Un secolo di Porto Marghera: dalle fondamenta a un nuovo futuro Fotografie di Alessandro Scarpa e Carlo Albertini I fotografi veneziani Alessandro Scarpa e Carlo Albertini propongono alla collettività “PM100”, un progetto fotografico dedicato interamente a Porto Marghera, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla fondazione. Da un tratto di gronda lagunare liberato dall'alternanza delle maree attraverso scavi e rimpascimenti, nel quale le conformazioni naturali delle barene sono state incasellate in pianificazioni geometriche artificiali, lì, 100 anni fa, dove c'era il mare, sorgeva Porto Marghera. Anima industriale di Venezia, simbolo della modernità accanto alla città eterna, Porto Marghera è una delle più grandi zone industriali costiere d'Europa. Ma cosa rimane oggi di un secolo di capannoni illuminati giorno e notte, di 2
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cisterne bollenti, di fabbriche operose e di immense torce fumanti se non vaghi indizi di ciò che è stato? Nemmeno le rovine industriali fanno più parte del paesaggio. L'assenza di strutture, di rumori e di vocazione, è ciò che meglio definisce questi luoghi liberati dal loro fardello storico, ripuliti da ogni giudizio morale e condanna ambientale. Oggi, come cento anni fa, la storia si ripete a ritroso. Un nastro riavvolto fino a un nuovo anno zero fatto di spazi resettati, riconsegnati al presente e pronti per un futuro ancora tutto da scrivere. Se è facile comprendere il percorso storico di Porto Marghera osservandolo dall'esterno, immergersi nella sua atmosfera e raccontare oggi quei luoghi, complica qualsiasi razionale riflessione. Il progetto fotografico nasce come un lavoro di indagine, concentrando lo sguardo indagatore non tanto sul passato quanto sul presente, facendo dell’interrogativo il vero soggetto della rappresentazione. I due fotografi descrivono così la loro esperienza: “Esplorare Porto Marghera è stato come scoprire i resti di un'antica civiltà perduta che ha lasciato davanti ai nostri occhi manufatti e luoghi da riscoprire, da re-interpretare. Con questa esposizione intendiamo invitare il visitatore a riflettere su questi luoghi di possibilità.”
Con “PM100”, Alessandro Scarpa e Carlo Albertini desiderano affrontare un percorso che ritrova le sue origini nell’esperienza pregressa maturata con i loro primi lavori di esplorazione urbana, sottolineando la forte radicalizzazione nel tessuto urbano e sociale che entrambi esprimono con la loro produzione fotografica. Dopo il successo della mostra fotografica “Ex - il fascino dell’abbandono” esposta al Candiani nell’autunno del 2012 e successivamente nella kermesse “Padova Fotografia” e a Norimberga nel giugno dell’anno successivo all’interno del progetto “Second Chance”, dedicato al recupero di ex siti industriali e promosso dalla Comunità Europea, la nostra associazione “Blog Territori e Paradossi” collabora nuovamente con i fotografi in questo importante progetto. I dettagli saranno resi noti al più presto: seguiteci sul nostro sito e sulle pagine Facebook.
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campalto verde? di Gianfranco Albertini Quasi ogni giorno i mezzi d'informazione ci aggiornano con dati allarmanti sul “consumo di suolo” che avviene nel nostro paese, ovvero ettari su ettari di terreno che vengono cementificati con case, capannoni, strade. Nella classifica il Veneto occupa una delle posizioni di testa. Fortunatamente a Campalto la situazione è ancora sostenibile, anche se alcune realizzazioni in corso d'opera e altri progetti rivolti soprattutto alle aree di Tessera e Dese rischiano di compromettere l'intero territorio. Gli spazi che dal Parco di san Giuliano, scivolando lungo le barene, raggiungono forte Bazzera e punta Lunga appena prima di impattarsi con l'aeroporto, oltre che essere importanti da un punto di vista ambientale e storico, uniti alle vaste aree agricole costituiscono un accettabile polmone verde. Purtroppo il panorama è guastato dall'incuria: sulle barene continuano a essere scaricate immondizie che si aggiungono a quelle portate dalle maree mentre altre aree come il Bosco adiacente il cimitero e il parco Chiarin sono in preda al degrado. Erbacce, trasandatezza e sporcizia la fanno da padrone in quelli che potrebbero essere veri fiori all'occhiello del nostro paese. Ciò che mi sorprende di più, al di là della mancanza di rispetto per la cosa pubblica che purtroppo sta diventando 4
endemica, è il disinteresse degli abitanti per fare in modo che le cose possano cambiare. In più occasioni abbiamo segnalato sulle pagine del nostro giornalino questi problemi ma ben raramente abbiamo ricevuto qualche riscontro. Spazi che potrebbero vedere bambini giocare o persone semplicemente passeggiare sono deserti. Una situazione analoga era quella del parco Piraghetto di Mestre: incuria, abbandono e presenze poco raccomandabili avevano fatto dell'area un luogo infrequentabile. Ma da alcuni anni un'associazione di semplici cittadini, “Viva Piraghetto”, ha fatto sì che la popolazione si riappropriasse del parco trasformandolo in una piacevole oasi di verde nel centro cittadino. È bello passeggiare tra i viali e nei prati ben tenuti, fermarsi all'ombra di qualche albero o partecipare alle numerose manifestazioni che vengono ospitate. Curiosa è quella del giugno scorso quando, per una notte, il parco è stato trasformato in un grande campeggio dedicato ai bambini con picnic, giochi e animazioni di vario genere. Purtroppo a Campalto è difficile smuovere la gente per coinvolgerla in progetti a favore del territorio: disinteresse e rassegnazione prevalgono sulla voglia di fare qualcosa insieme.
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Il Bosco di Campalto (foto del 14/07) in cui è evidente lo stato di degrado e abbandono
Giochi e animazione al Parco Piraghetto LA PAGINA DI CAMPALTO
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PILLOLE DI MODA di Monica Zennaro Miei cari amici lettori, questo mese una pillola la voglio proprio dedicare alle “borse”, un magnifico accessorio non c'è dubbio. Beh, noi donne lo possiamo proprio dire: che magnifica ossessione la Borsa! Merita proprio la “B” maiuscola perchè è la nostra seconda casa: contiene e racconta e ti descrive meglio di tanti aggettivi. Mai trasandata, mai a caso! Può essere la stessa per molti mesi oppure la puoi cambiare tutti i giorni. Per uscire la sera nessuno ti dice di cambiarla ma naturalmente basta non si tratti di un modello sportivissimo. Quelle che ci fanno innamorare sono le così dette IT BAG, cioè le regine della categoria, icone spesso associate alle dive del cinema. Possederne una è come avere un bellissimo quadro d'autore in casa! Conoscerle è comunque un piacere. Tra le più desiderate c'è la “Chanel 2.55”, la borsa trapuntata (matelassé) che deve il nome al mese e all'anno di lancio: febbraio 1955. Poi c'è la “Jackie 0” di Gucci, inutile dire a quale divina faccia riferimento, detta anche “Bouvier” (con il suo cognome di ragazza) o “New Jackie” la versione lanciata nel 2009 Una baguette di Fendi per le donne glamour a partire dal 1996, anno in cui è stata lanciata. Poi c'è Hermès con i suoi due capolavori: la “Birkin”, dedicata a Jane 6
Birkin cantante e attrice inglese … e la meravigliosa “Kelly” della quale Grace ne ha fatto un'icona di stile. Quest'ultima nasce come borsa porta sella, in concomitanza con la fondazione della maison Hermès. Nel 1930 rivedendo le proporzioni
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diventa una borsa da donna. Il nome Kelly compare nel 1955 con Grace, principessa di Monaco, che la usò per camuffare la pancia … era incinta di Caroline. Un accessorio di Louis Vuitton è uno di quei sogni da non dimenticare, le borse del marchio francese sono un investimento sicuro. Ma come organizzare la propria borsa? Vi consiglio di portarne due: una piccola, che si trasforma da sera all'occorrenza e una grande, con la possibilità di avere all'interno un sacco di cose, diciamo tipo quella di Mary Poppins. Noi donne le riempiamo all'inverosimile, ma per
non perdere il controllo suddividere le cose in piccoli beauty. Poi alla domenica sera svuotare tutto, pulire la borsa, buttare le schifezze accumulate e prepararsi per la settimana che inizia. Che ve ne pare di questo consiglio? Provate e poi ce lo racconteremo a settembre... dato che per il mese di Agosto non ci sentiremo perchè come ogni anno il nostro giornale fa la “Siesta”. Vi auguro una bellissima estate. Vostra Monica. ...e alla prossima pillola autunnale. Ciaooooooooooooo!
Cari lettori, il 3 Luglio è terminato il corso di “Mi faccio un abito da cartamodello” Una bellissima esperienza che ha coinvolto molte signore e con molta soddisfazione posso dire che io e Bruna siamo state molto entusiaste di questo corso! Persone che non avevano mai preso in mano un ago in vita loro, sono riuscite con gioia e soddisfazione a farsi dei bellissimi capi... e i loro sorrisi ci hanno molto appagato. In autunno ricominceremo con ancora più entusiasmo perchè le stesse persone ci seguiranno e chi vorrà unirsi a noi entro fine settembre dovranno telefonarci in tempo, dato che il numero sarà limitato per seguirvi meglio! Auguro a tutti un’estate piena di gioie e riposatevi che in settembre ci risentiremo. Un abbraccio da Monica e Bruna
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campalto si IL CAPITELLO DI VIA PASSO NON E’ STATO DIMENTICATO
Prima ...e dopo Lo scorso mese abbiamo pubblicato la richiesta di aiuto di Sandro per le tristi condizioni del capitello della Madonna in via Passo, la cui manutenzione era stata interrotta dopo la scomparsa di Gino Calchera che in precedenza se ne era occupato con continuità. Di quelle condizioni ne aveva parlato a Sandro la signora Daniela: al suo appello hanno prontamente risposto, oltre allo stesso Sandro, anche Sergio, Tommaso con la sua Signora e la famiglia Scaggiante; tutti insieme si sono dati da fare per risolvere il problema. A loro spese sono stati acquistati la pittura, i pennelli, un nuovo lucchetto, ed il capitello è stato pulito e ridipinto; Don Massimo ha messo a disposizione una nuova statuetta della Madonna. Fanno piacere queste cose, cioè la volontà di lavorare insieme per risolvere un problema che interessa la comunità, la fede, e che rappresenta anche un ricordo del passato. Grazie a tutti! Giuliano Brandoli 8
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Che caos! di Francesca Rismondo
Caos a Campalto per i lavori di asfaltatura di via Passo Campalto. Pochi giorni prima dell'inizio previsto per il 10 luglio, ancora non si sapeva che cosa avrebbero fatto: se la strada fosse chiusa ai mezzi pubblici o solo alle macchine, ecc. Il comunicato di ACTV è del 7 luglio e prevede l'utilizzo di una navetta per consentire alle persone di Villaggio Laguna di raggiungere ugualmente una fermata in cui passi un bus. Dalle 7 alle 20 gli autobus sono deviati e teoricamente percorrono via Orlanda senza fare il giro per Villaggio Laguna. Teoricamente, perché in realtà si è scoperto che non è stato chiaro in questi primi giorni di deviazioni e lavori né i tragitti in orario di lavori né a lavori terminati (dalle 20 alle 7). Tra le altre cose nel comunicato e negli avvisi in fermata è mancata una spiegazione
con mappa dei percorsi che poteva essere utile per gli utenti. Nemmeno fare una domanda agli autisti è stato sempre confortante: sembra che anche loro fossero disinformati. Gli utenti dunque si sono trovati alquanto spaesati per la mancanza di un'informazione univoca ed efficace. Fortunatamente in alcuni casi è utile la tecnologia e gli utenti sono riusciti ad avvisarsi a vicenda attraverso i gruppi facebook, anche se ovviamente è sempre difficile riuscire ad avere la situazione completamente chiara: ognuno parla della propria esperienza in una fascia di orario e si cerca di sbrogliare la matassa. Sembra tra l'altro che di giorno in giorno la situazione evolva. Quel che è certo è che dal 10 al 14 luglio i lavori avranno luogo (e si spera che terminino anche senza proroghe). Di sicuro una persona che paga per un servizio che gli consenta di muoversi in libertà magari per raggiungere il luogo di lavoro, non vuole essere costantemente angosciato per il ritardo del mezzo o per mancanza di comunicazione quando nel territorio ci sono cambiamenti in corso d'opera. Ben vengano i lavotri, ma un’informazione più corretta e puntuale non può essere negata agli utenti, ai residenti e alla cittadinanza in generale.
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brevi da Campalto --
Siamo ad un passo dalle vacanze estive e L’AUSER “Il Gabbiano” e la Biblioteca”Lino Soffiato” vogliono cogliere questa occasione per darvi appuntamento a Settembre, con delle novità: innanzi tutto annunciando la disponibilità di una nuova sede per la biblioteca stessa, in un'aula più spaziosa e accogliente (sempre all’interno dell’edificio di Piazzale Zendrini). Questo permetterà di dare spazio e rappresentatività alle vostre passioni quali esse possano essere (fotografia, pittura, ecc.), e poi disponibilità ad ospitare e ad organizzare incontri ed esposizioni, aperte al pubblico, delle vostre stesse opere. Gli appassionati della scrittura potranno presentare i propri libri, e nei fine settimana verranno proposti film o documentari. L'inaugurazione della nuova sede della biblioteca avverrà il 28 Settembre con una rappresentazione canora eseguita dagli allievi della Sig.ra Ludmila. Sin d'ora siete tutti invitati! E, nel frattempo, BUONE VACANZE!!!
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Si attende una risposta da parte della Municipalità dopo la petizione per riportare la linea 9 alla stazione e avere migliori collegamenti con l'ospedale.
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Proseguono i lavori per la realizzazione del by-pass di Campalto: sono visibili su tutto il territorio interessato ampi sbancamenti di terra ma poco si conosce sui tempi e, soprattutto, sulle opere di compensazione richieste come le fognature in via Casilina e in via Passo Campalto
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Il 27 giugno si è svolto un incontro per preparare la festa di San Martino in Strata con la partecipazione di Campalto Viva e altre associazioni del territorio. Nel prossimo numero della Pagina di Campalto verrà presentato il quadro delle iniziative programmate per l’evento.
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Sono diverse le pagine o i gruppi Facebook che si occupano del nostro paese; frequentiamoli con intelligenza, cercando di non esagerare con la vena polemica. per farne un vero mezzo di comunicazione utile ai cittadini.
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Continuano nel nostro territorio le osservazioni di fauna selvatica, soprattutto uccelli, di rilevante interesse. La new entry è l’ibis sacro, specie tipica di climi più caldi, fotografato assieme a garzette e aironi cinerini (vedi immagine seguente).
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Innamorarsi a (quasi) 70 anni
di Gianfranco Albertini
Chi cerca qualche nota piccante può tranquillamente passare alle pagine seguenti; non mi riferisco infatti a una gentile signora ma a un territorio, la Toscana. E precisamente a quelle terre che a sud di Siena scendono verso il confine con il Lazio per risalire, lungo la costa tirrenica per raggiungere Volterra, dopo aver fatto girotondo intorno all’Amiata. In due parole Val d’Orcia e Maremma. Qui la bellezza non ti aggredisce come a Pisa o a Firenze, la devi conquistare poco alla volta. Talvolta si confonde nella natura 12
selvaggia o si cela tra le mura degli antichi borghi sorti sulle pendici dei “poggi” per far fronte agli attacchi nemici o difendersi da quello più subdolo e invisibile di tutti: la malaria. È terra di uomini semplici e laboriosi, che hanno conosciuto il duro lavoro nelle miniere e nelle carbonaie sparse nei boschi o hanno saputo rendere fertili e produttivi terreni difficili strappandoli alle paludi o alle pietraie. Come arrivi ti senti accolto con simpatia, come se si fosse amici di lunga data. Spesso mi è capitato di intrattenermi in chiacchiere
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con persone che incontravo per la prima volta e non avrei più rivisto. Ovunque si respira la presenza degli Etruschi, popolo per ancora per molti versi misterioso. Nelle numerose necropoli, nelle vie cave delle città del tufo, nelle cinte murarie di alcuni borghi è ancora possibile toccare con mano il frutto del loro ingegno. Il tutto condito da un paesaggio unico: vigne e oliveti si alternano a foreste lussureggianti e impenetrabili dove dominano il leccio e la quercia da sughero mentre sulla costa il mare si infrange su ripide scogliere o lambisce delicatamente
spiagge ombreggiate da ampie pinete. Ed è proprio grazie a queste risorse che il turismo e l’economia agricola si muovono: vini di qualità eccelsa e olio, frutta e ortaggi, uniti a una sapiente gestione del territorio e alla calda accoglienza della gente che lo vive, fanno sì che il visitatore si senta, sempre di più, a casa propria. Concludo con un fatterello significativo: sono alla cassa di un market nell’ora di punta e la cassiera, porgendomi la ricevuta da firmare dice: “che la mi fa un autografo? Ma senza dedica sinnò la su’ moglie la s’ingelosisce.”
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IN BICI PER L’AMBIENTE
Si sono conclusi nei primi giorni di giugno gli incontri di educazione stradale, presso la pista didattica del Parco di S. Giuliano per le scuole che hanno aderito al progetto “in bici per l’ambiente” promosso dal Comune di Venezia e realizzato da volontari della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) di Mestre che anche quest’anno è entrata nelle Scuole per parlare di “educazione ambientale e di mobilità sostenibile”. Dopo una prima informazione da parte delle maestre, i volontari di
Fiab Mestre si sono recati nelle classi per una lezione teorica dove, con il supporto di un piacevole video che serviva da filo-conduttore e con indovinelli, favole, conversazioni, alternati a giochi a tema, hanno cercato di illustrare le più semplici norme comportamentali dell’andare in bici. Oltre a ciò trasmettere la “bellezza” del muoversi con un mezzo semplice, economico, divertente, non inquinante e rispettoso dell’ambiente. Sono seguite le prove pratiche sul campo, soprattutto sul percorso attrezato del Parco di San giuliano arricchito da nuove strutture come un semaforo e un passaggio a livello comandato a distanza dagli operatori. Importante è stato il supporto fornito da Decathlon di Marghera che ha messo a disposizione gratuitamente gratuitamente biciclette nuove e l’altro materiale necessarioAlla fine per dare maggior risalto alle attività svolte, è stata consegnata a tutti gli scolari partecipanti, circa 200 in tutto, la patente del piccolo ciclista con relativa foto nella quale sono indicate 10 norme da osservare per la sicurezza stradale del ciclista, con l’invito a volerli “ripassare” in casa assieme ai genitori. Fiab Mestre, in collaborazione con l’associazione “Liquidambar”, ha riproposto un’analoga esperienza, abbinata a una escursione in bici lungo le barene e in parco rivolta ai più grandi durante i centri estivi che si sono tenuti presso le strutture parrocchiali di san Benedetto.
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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori & Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Michele Lucchetta, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.