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Economia Circolare: le imprese che hanno risposto al sondaggio sono pronte al cambiamento

Ecologia, investimenti e scarti di produzione: i risultati al nostro questionario

Nello scorso numero di Imprese & Territorio vi abbiamo presentato l’indagine realizzata per capire il posizionamento delle imprese in materia di economia circolare, questo per poter progettare formazione e servizi adeguati e per far sì che le aziende continuino ad essere competitive nel panorama internazionale.

Il 34,6% delle imprese rispondenti utilizza fonti di energia rinnovabile, cioè fotovoltaica, eolica, solare e geotermica. Appena il 23% utilizza materie prime riciclate (le cosiddette materie prime seconde), tra queste troviamo aziende appartenenti ai comparti della meccanica, dell’alimentazione e della moda.

Quasi il 60% degli intervistati progetta i propri prodotti affinché possano essere riparati, riutilizzati, rigenerati e/o riciclati. Quasi il 40% ha detto di aver già fatto degli investimenti per rendere il proprio processo produttivo più sostenibile, e ben il 60% è disposto a investire in tal senso nei prossimi 5 anni.

La gestione degli scarti di produzione è molto diversificata: un 42% rivende i propri scarti, il 38,5% li riutilizza, mentre l’84,6% li smaltisce secondo la normativa vigente. Resta quindi ancora molto da fare rispetto alla gestione degli scarti, è evidente che la cultura del riciclo o della vendita degli scarti non sia ancora molto diffusa.

Quasi il 40% ha detto di aver già fatto degli investimenti per rendere il proprio processo produttivo più sostenibile, e ben il 60% è disposto a investire in tal senso nei prossimi 5 anni.

Solamente il 7,7% dei rispondenti ha dichiarato di essere in possesso di una certificazione ambientale (ad esempio l’ISO14001 o il biologico per il settore alimentare), quindi anche da questo punto di vista c’è molto da lavorare.

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