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La Tangenziale Sud di Formigine porterà benefici a cittadini e imprese

Questo il parere della nostra associazione, che aggiunge: "Averla realizzata è un successo per tutti”

L’inaugurazione della Tangenziale Sud di Formigine rappresenta una buona notizia, che le imprese aspettavano da tempo. Come associazione più volte avevamo sollecitato questo intervento e ora che viene inaugurato possiamo dirci pienamente soddisfatti. Il grazie, oltre che alla Regione rappresentata all'inaugurazione dal Presidente Bonaccini, va all'amministrazione comunale che ha mostrato volontà e determinazione per arrivare all'obiettivo. La nostra sede di Formigine interviene così a commento del taglio del nastro della Tangenziale Sud. Da diversi anni abbiamo insistito su questo punto, proprio perché era necessario servire in modo più adeguato le imprese della zona artigianale che insiste in quell'area, l’insistenza derivava proprio dalla necessità di snellire il traffico togliendolo dal centro storico e di dare sollievo anche ai cittadini. L’amministrazione ha dato seguito alle nostre richieste, ha ascoltato le imprese e ha reperito i finanziamenti necessari tramite l’intervento della Regione Emilia-Romagna. Ora l’intervento realizzato andrà a rendere più scorrevole il traffico e darà modo alle aziende di quella zona di poter lavorare meglio e di conseguenza di poter crescere. La realizzazione di opere di mitigazione (come la piantumazione di alberi, la realizzazione della ciclabile) oltre che il sottopasso ferroviario, non fanno che rendere ancora più sostenibile l’intera operazione.

Costi: «La Tangenziale Sud ridurrà traffico e smog e aiuterà le imprese»

La nostra intervista al sindaco di Formigine, Maria Costi, sull’opera appena inaugurata.

Sindaco Costi, finalmente la Tangenziale Sud è cosa fatta. Con l’inaugurazione di domenica 26 settembre si conclude un percorso iniziato nel 2007.

«È vero, l’idea di questo tratto che collega la Modena-Sassuolo al villaggio artigiano di Formigine era stata inserita tra gli strumenti urbanistici da tempo, ma solo due anni fa sono stati autorizzati e finanziati i lavori. Ora siamo arrivati al risultato, un traguardo importante».

Cos’ha permesso di sbloccare le risorse per finanziare l’opera?

«È stato un mix di fattori. Regione Emilia Romagna incentiva la chiusura dei passaggi a livello ferroviari per accelerare il transito dei treni. Noi abbiamo presentato un progetto che prevedeva quest’aspetto. Quindi, dopo che Regione ha assegnato la priorità a quest’opera, abbiamo ottenuto i finanziamenti europei (FSC programmazione 2014-2020 ndr.) e portato a compimento il progetto. Il tutto in due anni fermandoci solo a causa del lockdown».

Perché lo considera un risultato utile per la sua comunità?

«Innanzitutto perché riduce il traffico dal centro storico. Inoltre facilita la vita a imprese e trasportatori. Fino a ieri i camion diretti al villaggio artigiano dovevano arrivare a Sassuolo, fare un tratto di pedemontana e rientrare a Formigine attraverso la frazione di Ubersetto. Grazie alla tangenziale abbiamo tolto 11 chilometri di strada ai mezzi pesanti. Un beneficio per loro e per l’ambiente».

Un risultato che ha visto la partecipazione attiva anche della nostra associazione.

«Fin dalla fase iniziale del progetto abbiamo coinvolto cittadini e associazioni in un percorso partecipativo. Oggi c’è chi è molto felice perché la viabilità è più adeguata alle esigenze odierne e chi invece lo è meno. Ma dobbiamo considerare quest’opera in un’ottica urbanistica complessiva, non del singolo cittadino. La progettazione della città, come diceva un grande imprenditore, va guardata dall’alto. Una visione che tenga conto dell’ambiente, delle rinnovate esigenze di mobilità e di una serie di fattori che vanno visti complessivamente. La complicazione di fare il sindaco è proprio questa: riuscire a vedere le cose nel loro insieme».

E cosa risponde a chi la critica per un eccessivo consumo di suolo?

«È chiaro che si consuma un po’ di suolo, ma dobbiamo fare un’analisi costi benefici. Quanto accelero i tempi di percorrenza e quanto riduco l’inquinamento con quest’opera? In questo senso a mio parere n’è valsa la pena. Una striscia di asfalto di 1 chilometro risolve 11 chilometri di traffico, inquinamento, incidenti….».

E per ciò che riguarda le cosiddette opere di compensazione?

«Mi lasci dire che il Comune ha optato, in luogo dell’asta al massimo ribasso, per alcuni miglioramenti ambientali che sono rientrati nel conto economico complessivo dell’opera, tra cui una pista ciclabile che fa parte del “Biciplan”, la pista che collegherà tutto il distretto di Sassuolo per permettere ai cittadini di andare a lavoro in bicicletta. Inoltre è stato previsto un apposito passaggio sotterraneo per il transito degli animali. Infine la vasca di laminazione, obbligatoria per le direttive regionali, sarà un laghetto circondato da alberi tipici delle nostre zone».

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