Migliaia di visitatori a Pozzoleone per la Fiera di San Valentino: resoconto della 497esima edizione della famosa fiera…
Se li conosci, li eviti. E’ questo in sostanza il messaggio che il Gruppo Micologico Bassano promuove nella sua attività didattica… continua a pagina XVI
continua a pagina VIII
Spirali coltivate Dopo il collasso dell’agricoltura di montagna, oggi i terrazzamenti mostrano le conseguenze di uno stato di abbandono che dura ormai da 30 anni. Per questo è nato il progetto “Adotta un terrazzamento”. A pag. XIV
Al S.Bassiano è scoppiata…la bolla
Lavorare dentro le mura
Anzi, un’intera Isola delle Bolle, come si chiama lo spazio gioco allestito all’interno del reparto pediatrico. L’Associazione Pungilaluna, che… Continua a pag. XX
Che qualcosa non abbia funzionato nella gestione della Zona a Traffico Limitato a Bassano, lo hanno ammesso anche in Comune, alla luce delle duemila… Continua a pag. II
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comprensorio | economia
Lavorare dentro le mura, tra crisi e ZTL di Cristina Lunardon
A Bassano il traffico limitato, limita il commercio intervista a Luca Chenet, presidente confcommercio del mandamento di Bassano
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he qualcosa non abbia funzionato nella gestione della Zona a Traffico Limitato a Bassano, lo hanno ammesso anche in Comune, alla luce delle duemila violazioni registrate negli ultimi tre mesi. E già si sta studiando una strategia più efficace di segnalazione ai varchi di accesso in città, sull’esempio di quanto è stato fatto a Marostica e Cittadella, dove dei piccoli semafori aiutano gli automobilisti a capire a colpo d’occhio se è il caso o meno di transitare per il centro storico. Dallo scorso novembre, dopo qualche mese di prova, la ZTL è attiva
nei giorni festivi e dalle 14 del sabato alla mezzanotte di domenica. Ma a suscitare un vespaio di proteste da parte dei cittadini e dei commercianti è stata, nei giorni scorsi, l’ipotesi di estendere il divieto di accesso in centro tutti i giorni, a partire dalle sette di sera. In un comunicato stampa il sindaco Cimatti ha spiegato i motivi di questa scelta, che a suo parere non nuocerebbe alle attività commerciali visto comunque il numero esiguo di parcheggi disponibili in pieno centro storico, ed allo
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stesso tempo metterebbe fine alla pratica del “parcheggio selvaggio” durante le ore serali. Di parere diverso Dario Bonamigo ed i titolari dei negozi e servizi che hanno tappezzato le loro vetrine con un volantino sul quale campeggia in rosso la scritta “vergogna”. Mentre sul web è partita una petizione che ha raccolto in pochi giorni oltre cento firme e con la quale si chiede al primo cittadino di proporre a tutta la cittadinanza la questione ZTL attraverso un referendum consultivo. Sull’argomento è intervenuto a titolo personale Luca Chenet, presidente mandamentale dei commercianti, non potendo una settimana fa parlare a nome della categoria, visto che, in attesa dell’esito di alcuni incontri ancora in agenda con gli amministratori bassanesi, era stato deciso
il silenzio stampa.
“Io ho sottoscritto ben volentieri la petizione di Antonio Fiorese ed ho anche chiesto con l’occasione, al sindaco, di rendere pubblici i flussi di traffico “just in time” sul sito del Comune. La ZTL ha provocato, e ne sta provocando tuttora, gravi danni alla situazione economica del centro storico già dal momento in cui è stata comunicata la sua attivazione il sabato e la domenica. Ed ho fatto i miei complimenti a Bonamigo, per l’iniziativa dei volantini”. Ma qual è la situazione reale del reparto commercio e servizi a Bassano?
“Attualmente noi contiamo su 497 associati. Abbiamo censito tutti gli esercizi del centro
storico, e ne abbiamo trovati 137 di chiusi o alla ricerca di nuovi gestori. Questo la dice lunga”. Tutta colpa della ZTL?
“Si tratta di un pacchetto di avversità sfavorevoli. Se l’economia fosse florida e fosse maggiore il potere di acquisto dei cittadini, forse la ZTL non avrebbe un impatto così negativo. La torta è fatta di tanti spicchi, e tra questi metterei pure la tolleranza zero della polizia locale cittadina. Senza dimenticare, tra i fattori che allontanano i clienti dal centro storico, la presenza di importanti centri commerciali alle porte di Bassano, dove si parcheggia agilmente, gratuitamente e senza l’incubo delle multe.” E a quelli già aperti, tra breve
A Marostica, attesa al varco la nuova Amministrazione intervista a Giampaolo Gasparotto, presidente Confcommercio di Marostica ed al presidente degli artigiani, Walter Marcon istemata la piazza degli scacchi, modificata la viabilità, restaurate le mura, ora Marostica si appresta ad una nuova stagione elettorale per scegliere chi la governerà nei prossimi cinque anni. Nel frattempo, bar e negozi continuano la loro attività quotidiana, cercando di far fronte a questa particolare congiuntura economica.
“La crisi è palpabile ovunque – afferma il
presidente della Confcommercio Giampaolo Gasparotto – nei centri
grandi e in quelli piccoli, come Marostica. Si pensi che a livello provinciale solo nel 2012, e solo nel settore commercio e servizi, sono stati persi 2.200 posti. A soffrine di più sono sicuramente i centri storici, stretti anche nella morsa di quella che io definisco “sindrome da ZTL”, che pare aver colpito – le amministrazioni comunali. Già prosegue Gasparotto – la gente non ha più soldi da spendere e dunque è poco motivata a venire in centro, se poi si fa di tutto per impedire che in centro ci arrivi, non >>> resta che andare all’ipermercato,
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si aggiungerà la nuova struttura “Emisfero”, in costruzione a sud ovest di Bassano lungo viale de Gasperi, che ospiterà un ipermercato alimentare, zone di ristoro e negozi minori, per un totale di 38 attività commerciali.
“Altri nubi si annunciano all’orizzonte – commenta Chenet – che non fanno sperare in un futuro sereno per il commercio nel centro cittadino, malgrado tutto l’impegno che ci stiamo mettendo per promuoverlo. Dalle notti bianche ai mercatini tematici, siamo sempre alla ricerca di nuove strategie. E per fortuna – conclude – che il problema dei parcheggi, almeno in sinistra Brenta, è risolto.”
comprensorio | economia
dove almeno il parcheggio è gratuito e facile da trovare.” A Marostica la Zona a Traffico Limitato è attiva tutti i giorni dalle 0.30 alle 6.30 del mattino e nei pomeriggi dei giorni festivi.
“Da questo punto di vista, rispetto a quanto si prospetta per Bassano, siamo fortunati, nel senso che le nostre pressioni hanno avuto un riscontro positivo. Inoltre i parcheggi dentro le mura sono a pagamento – prosegue Gasparotto – ma già da tre anni abbiamo chiesto e ottenuto la sosta gratuita per i primi 15 minuti durante la settimana, e per tutto il giorno nei festivi, anche fuori dalle mura.” Ma a quanto pare, ciò non è sufficiente: negozi e servizi chiudono, altri riaprono, e al momento ci sono già parecchie vetrine spente.
“Alla prossima Giunta spetterà il difficile compito di decidere del futuro di Marostica, se rilanciare o meno il centro storico sfruttando anche le potenzialità che il turismo può offrire e, di conseguenza, facendo investimenti importanti in questo settore. Perché – prosegue il presidente
quando i negozi scapperanno sarà poi difficile gestire anche la sicurezza della città, come è già successo in tanti quartieri metropolitani. Ma voglio essere ottimista.” –
E sul rilancio del turismo concorda anche Walter Marcon, presidente degli artigiani, che vive a Nove ma coltiva il sogno di trasferirsi a Marostica.
“Abbiamo un salotto e come tale dobbiamo trattarlo – esordisce – ci vuole un
assessorato al turismo che si occupi solo di far crescere la città in questo senso. I turisti arrivano in centro, bevono qualcosa e poi ripartono perché nessuno si cura di loro. Quando non c’era la crisi, abbiamo snobbato i flussi turistici, ma ora è su questi che si deve puntare come risorsa anche per il commercio. Non basta investire solo sulla partita a scacchi.Servono iniziative durante tutto l’arco dell’anno, altrimenti il nostro bel salotto rischia di rimanere vuoto.”
Cittadella, in controtendenza, si prepara ad un’estate col botto! intervista a Enrico Baggio, presidente Ascom Cittadella
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erto, la crisi si sente, ma per fortuna noi a Cittadella abbiamo adottato delle strategie, in accordo con l’Amministrazione comunale, che attirano molta gente in centro”. Inizia così, Enrico Baggio, la sua analisi della situazione del commercio cittadino, che a
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quanto pare vive questo momento senza grossi problemi, viste anche le continue richieste da parte di attività che vorrebbero posizionarsi all’interno delle mura. E come la mettiamo con la Zona a Traffico Limitato?
“La chiusura del centro al traffico è prevista per il fine settimana – spiega Enrico – ma se per esempio non ci sono manifestazioni in corso la domenica pomeriggio, oppure se il tempo non è dei migliori, la ZTL viene anche disattivata. Questo in base ad un accordo che abbiamo con la polizia locale, con la quale siamo in contatto costante.” La situazione appare quasi idilliaca, si stenta a crederci.
“Noi abbiamo la fortuna – prosegue il presidente – di avere i parcheggi gratuiti a ridosso delle mura, per cui il disagio per chi deve entrare in centro a piedi è minimo. A parte il fatto che passeggiare per Cittadella senza veicoli è davvero piacevole, si sentono più sicuri pure i residenti. Anche se i dati non sono sempre tutti positivi, qui il commercio al momento si salva – dice – è una piazza che tira ancora.” E il segreto di tutto ciò?
“Abbiamo puntato moltissimo sul turismo – ci svela il presidente – mettendo in essere una serie di iniziative in sinergia con le associazioni e con l’amministrazione comunale, lavorando tutti insieme per lo stesso obiettivo, che è quello di mantenere via Cittadella”. E non è finita qui.
“Da giugno sarà aperto il camminamento
lungo tutta la circonferenza delle mura, con una serie di iniziative importanti che animeranno la città durante la prima settimana del mese. E’ un evento di portata europea, siamo i primi ad aver recuperato la cinta muraria nella sua totalità. Camminando lungo i bastioni si potranno ammirare il centro ed il paesaggio circostante da un punto di vista unico”. Fondata nel 1220 come progetto militare del comune di Padova, Cittadella è da sempre nota per l’eccezionalità del suo anello murario, considerato il sistema difensivo medievale meglio
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conservato d’ Europa. Diviso in quattro fasi operative, il recupero della fortificazione è iniziato nel 1995 e l’obiettivo finale è di rendere le mura patrimonio dell’Unesco.
“Puntiamo sul turismo – prosegue Baggio – siamo stati presenti al Bit di Milano e ci siamo accorti che la strada da percorrere è ancora lunga. Del nostro territorio sono conosciute Padova, Abano e la partita a scacchi di Marostica. Bisogna pensare ad un’azione congiunta anche con i comuni vicini, per creare un circuito virtuoso.”
presentazione | indice
Editoriale Allegato gratuito a La Piazza - Il quindicinale di annunci e appuntamenti Anno 0 - Numero 1 15 marzo 2013 Autorizzazione Tribunale di Bassano del Grappa n°7/94 del 7/10/94 Direttore Responsabile
Cristina Lunardon Editrice
Tabloid
Responsabile notizie
Cristina Lunardon notizie@lapiazza.it
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Far quadrare il cerchio Impossibile, direte. Non ci sono riusciti nemmeno i matematici greci, a risolvere questo inghippo matematico, divenuto nei secoli sinonimo di impresa vana, senza speranza. Eppure noi, a La Piazza, ce l’abbiamo fatta: con questa nuova pubblicazione, abbiamo fatto quadrare il cerchio. La Piazza Notizie è l’ultima frontiera di quel progetto che sin dal nostro esordio ci siamo impegnati a realizzare, guardando soprattutto alla qualità del prodotto editoriale ed offrendo finora ai nostri lettori un quindicinale di pratica utilità, arricchito negli anni da una serie di rubriche e di inserti che ne hanno fatto la differenza. Ma questo non ci basta più. Abbiamo deciso che La Piazza deve diventare anche un nuovo punto di riferimento nel variegato mondo dell’informazione giornalistica del territorio, una nuova voce in questa società che sta cambiando a ritmo incalzante e che noi siamo pronti a raccontare. Ed ecco spiegata la Piazza Notizie, il nostro mensile che vorremmo scrivere insieme a chi ci legge, a cui chiediamo di collaborare in questa impresa suggerendo temi o notizie che potranno trovare uno spazio di approfondimento e confronto sulle nostre pagine. Noi siamo partiti. O forse, non ci siamo mai fermati. Questo è solo un nuovo traguardo, è il tempo di dare voce a La Piazza.
Per inviare foto e/o testi
notizie@lapiazza.it
Indice II
Lavorare dentro le mura, tra crisi e ZTL
intervista a chenet, gasparotto, marcon, baggio
VIII
Fiera di San Valentino a Pozzoleone
resoconto della 497esima edizione
IX
Terza Coppa Italia per la Luparense Calcio a 5
la formazione padovana di casa a bassano
X
Bassano Bluespiritual Band
quando la musica è passione, cultura, solidarietà
XIV
Progetto “Adotta un terrazzamento”
coltivare un orto per salvare una montagna
XVI
Gruppo Micologico Bassano
un’avventura iniziata 5 anni fa
XVIII L’avventura del Bosco Magico
passeggiando a Nove tra fate e folletti
XX
Al San Bassiano è scoppiata...la bolla!
l’ass.ne pungilalula non sarà più attiva in ospedale
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VII
pozzoleone | eventi
resoconto della 497esima edizione della famosa fiera
Migliaia di visitatori a Pozzoleone per la Fiera di San Valentino
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a chiesetta risale all’epoca medievale, di sicura origine benedettina, consacrata a quel San Valentino delle cui spoglie i monaci si presero cura dopo la morte, avvenuta a Terni il 14 febbraio 273. Della festa in onore del Santo, invece, si ha la prima notizia in un documento del 1517 nel quale il parroco – nonché notaio – di Pozzo segnò anche le uscite per il pesse per la festa de S.Valentin e per il pan per dita festa. Dell’ultima edizione della Fiera di S.Valentino, che da ben 497 anni si svolge a Pozzoleone a febbraio, sappiamo invece che sono stati staccati 10.000 biglietti per il parcheggio e 7.000 biglietti per il bus
navetta solo nelle due domeniche in programma, a cui aggiungere i visitatori che non hanno utilizzato i servizi a pagamento. Complice il bel tempo, che ha davvero graziato la manifestazione, le giornate si sono svolte come da programma, arricchito anche dalla presenza dell’associazione rosatese Amici della Terra, che si è esibita nell’aratura con i buoi e che ha messo in mostra la sua
collezione di trattori storici.
“Abbiamo ospitato oltre trecento bancarelle – spiega Giuseppe Lago – sessanta espositori nell’area coperta ed altrettanti nello scoperto, oltre a settanta hobbysti nello spazio appositamente dedicato a loro”. Ha suscitato molto interesse anche il convegno sul tema “Tradizione, biodiversità, territorio”, che ha visto tra i relatori il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Diego Sardo.(C.L.)
A Rosà tornano gli aquiloni Anticipo di primavera, a Rosà, con il Festival Internazionale degli Aquiloni in programma sabato 16 e domenica 17 marzo nella zona delle piscine comunali. “Con il naso all’insù”, che è anche il titolo della manifestazione, si potrà assistere al volo
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di aquiloni artistici ed acrobatici anche in notturna (sabato alle 21.30), oppure predente parte ai diversi laboratori per la costruzione di questi colorati “oggetti volanti”. Info: aquilonitesteperaria.it
bassano | sport
la formazione padovana di casa a Bassano di Davide Ferracin
Terza Coppa Italia per la Luparense Calcio a 5
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uparense Calcio a 5, una storia di successi che non si ferma più. Dopo lo Scudetto di giugno 2012 contro la Marca Futsal e la Supercoppa di dicembre 2012, il triplete arriva il 3 marzo a Pescara, dove contro ogni pronostico i Lupi hanno conquistato la terza Coppa Italia, battendo i romani del Genzano 3-1. L’ennesimo titolo, il dodicesimo, in poco più di 16 anni di storia, per la formazione più titolata d’Italia nel calcio a 5. L’Alter Ego Luparense con i suoi successi ormai fa scuola e il patron, Stefano Zarattini, si gode il trionfo.
“Come sempre l’ultimo è il successo più bello. Questa Coppa nessuno se la sarebbe aspettata,
nemmeno gli addetti ai lavori ci davano per favoriti. Ma questa squadra la vittoria ce l’ha nel dna. Forse ha pesato l’abitudine nell’affrontare situazione sfavorevoli, comunque in Abruzzo abbiamo conquistato il secondo titolo stagionale su due, non posso che essere soddisfatto. Ma cerchiamo già di voltare pagina, ora inizia la volata che ci porterà ai playoff”. Una serie di partite che i campioni d’Italia disputeranno a Bassano, città con la quale la Luparense ha siglato un binomio vincente. Angelo Fiorese, dirigente bassanese della Luparense, si è innamorato di questa squadra, e assieme al suo staff ha portato parte delle giovanili della società proprio in riva al Brenta. E’ anche per questa ragione che al PalaAngarano, dallo scorso anno,
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è stabile la “scuola calcio a 5” dei Lupi. E non è finita: il terzo circolo didattico segue a ruota le attività della squadra con uno stand dell’Associazione Onlus “Una Scuola di Arcobaleni” che in occasione delle sfide casalinghe dei Lupi, al Pala Bruel non manca mai. Le raccolte fondi durante i match di Serie A hanno aiutato un’intera comunità scolastica a San Salvador de Bahia, in Brasile.
cassola | musica e spettacolo
quando la musica è passione, cultura, solidarietà di Cristina Lunardon
Bassano Bluespiritual Band Dieci anni di successi, per una formazione che continua a crescere
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entocinquanta concerti, quattro CD, oltre quindicimila euro raccolti per beneficenza solo nell’ultimo mese dello scorso anno. Sono i numeri a parlare per la Bassano Bluespiritual Band, che a novembre ha festeggiato il suo decimo anno di attività con un concerto evento al palazzetto dello sport di Bassano e che, con i suoi sessanta coristi e quattordici strumentisti, è la formazione corale più numerosa
della provincia.
“Uno dei punti qualificanti del coro
– spiega il presidente Cristoforo Lo Giudice – è il fatto che le nostre
porte sono aperte a chiunque abbia voglia di cantare, previo incontro con il maestro, e che ai coristi viene offerta la possibilità di frequentare alcune lezioni singole gratuite di canto, perché siamo convinti che migliorare le qualità canore dei singoli significa migliorare la qualità del gruppo.” Già, il maestro. Fondatore della Bassano Bluespiritual Band nel 2002, Diego Brunelli è anche
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l’arrangiatore di tutti i brani in repertorio, una sessantina di canzoni che spaziano dalla musica classica agli spirituals tradizionali, passando per il blues, fino ai pezzi storici del pop e rock di Beatles, Deep Purple, Bob Dylan e U2.
“Negli anni il coro è cresciuto – prosegue il presidente ricordando come il sodalizio sia nato da un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione– ma lo
spirito iniziale è rimasto intatto ed è ancora la voglia di stare insieme e di >>>
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Davide Merlini sul palco con la BBBand, per i bambini dell’Uganda Sul palco del teatro Vivaldi di Cassola la BBBand ha ospitato lo scorso 2 marzo un cantante di eccezione, Davide Merlini, nuova promessa della musica, finalista dell’ultima edizione del talent show XFactor.
Davide Merlini sul palco con la BBBand lo scorso 2 marzo.
Davide si è inserito nel repertorio della serata, organizzata dall’Associazione Mar Lawoti per raccogliere fondi a favore del bambini dell’Uganda, duettando con le soliste Susanna Baggio e Roberta Zilio nel classico “Oh Happy day” e nell’”Hallelujah” di Leonard Cohen. Per la gioia delle fan presenti, si è poi cimentato nel suo inedito “Centomila parole d’amore” e in un omaggio a Lucio Dalla. Davide, che risiede con la famiglia proprio a Cassola, debutterà a Verona il prossimo settembre nel musical “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo”, la nuova produzione di David Zard ispirata all’opera di Shakespeare, dove indosserà i panni del giovane innamorato. “Sono felice di essere qui nella mia “patria” – ha dichiarato Davide prima del concerto – ad un chilometro da casa mia, in questo bel teatro. Spero sia un bel concerto perchè è la prima volta che canto nella mia terra ma è anche la prima volta che canto con una band vera, cioè con degli strumentisti che mi fanno da base e con un coro come quello della Bassano Bluespiritual band che devo dire ho apprezzato alla prove per la bravura del gruppo, oltre che per la simpatia e l’affetto che hanno dimostrato nei miei confronti. Sono sicuro che sarà alla fine, per tutti i miei fans e per tutti gli spettatori, una bella serata di musica e di divertimento.” E così è stato. Anche per la BBBand, che ha molto apprezzato il giovane talento. “Davide è un ragazzo davvero solare, sereno e molto spontaneo – hanno detto di lui –dotato di una voce incredibile. Ma è piaciuto particolarmente durante le prove, in cui ha dimostrato tutta la sua umiltà, cosa non del tutto scontata considerando le esperienze che sta vivendo in questo momento.”
divertirci che ci spinge a rinnovare sempre il nostro modo di porci sul palco e di offrire nuove emozioni al pubblico. I nostri non sono solo concerti, ma veri e propri spettacoli in cui la musica si intreccia con le coreografie, le luci, gli effetti vocali, il coinvolgimento della platea”. >>>
E succede spesso che sul palco vengano accolti anche ospiti di eccezione, come è capitato nelle due ultime esibizioni con il cantautore Bruno Conte a Vicenza e il finalista di XFactor Davide Merlini a Cassola, senza dimenticare la nuova
della canzone Francesca Michielin, cresciuta proprio nel vivaio della BBand. stella
Ma aldilà dell’aspetto puramente musicale, a fare della Bassano Bluespiritual Band una formazione dal cuore grande è soprattutto la solidarietà, che il coro esprime in tutte le sue uscite pubbliche devolvendo in beneficenza l’intero ricavato delle serate, la cui organizzazione viene affidata di volta in volta ad associazioni benefiche o umanitarie.
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Così è stato per l’”A.I.S.M.”, per “CINI Italia onlus” che sostiene migliaia di bambini e donne che vivono nelle bidonville indiane, per “Libera”, per l’”Associazione Sammy Basso”, ma anche per l’”Associazione Oncologica San Bassiano” e “Città della Speranza”, solo per citarne alcune.
“Questo è l’aspetto più importante della nostra attività corale – conclude Lo Giudice – tutti i nostri concerti hanno una finalità, uno scopo che ci fa sentire più uniti e che ci fa dare il meglio di noi stessi sul palco.”
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valstagna | territorio
progetto “Adotta un terrazzamento” di Cristina Lunardon
Coltivare un orto per salvare una montagna
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hi pianta un giardino uniche nel paesaggio veneto per l’Università di Padova e lo Iuav di Venezia, è quella di fare da tramite semina la felicità”, imponenza e diffusione. tra i proprietari dei terrazzamenti, dice un antico proverbio Dopo il collasso dell’agricoltura emigrati all’estero o troppo cinese. E se coltivando anziani per la terra si prendersene cura, contribuisce anche Dopo il collasso dell’agricoltura di montagna, e chi si rende al recupero ed alla oggi i terrazzamenti mostrano le conseguenze di disponibile alla salvaguardia di un loro manutenzione pezzo di montagna, uno stato di abbandono che dura ormai da 30 anni. utilizzandoli in il valore di comodato d’uso quella felicità gratuito, come orti privati. non ha prezzo. di montagna, oggi i mostrano le “Da quando nel 2010 è nato il progetto Nasce con questo spirito terrazzamenti il progetto “Adotta un conseguenze di uno stato di ‘Adotta un terrazzamento’ – spiega Luca terrazzamento”, avviato nei abbandono che dura ormai da 30 Lodatti, portavoce dell’omonimo anni. Coperti dal bosco, sono comitato - l’interesse è sempre andato versanti sopra l’abitato di soggetti al crollo delle crescendo. Oggi la coltivazione orticola e il Valstagna, dove nei secoli “masiere”, che ne minaccia la recupero di tecniche tradizionali, insieme al scorsi la coltivazione del stabilità mettendo a rischio la mantenimento del territorio, sono argomenti tabacco aveva portato alla sicurezza stessa dei versanti. sempre più sentiti, in Veneto come altrove, costruzione di ampie aree terrazzate che si innalzano L’idea del Comitato, sostenuto anche in seguito alla crisi economica, che amministrazioni locali ha favorito la riscoperta di un uso agricolo oltre i 500 metri, ben visibili dalle collaborazione anche con del territorio.”. percorrendo la Valsugana, in
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Perché,come recita un proverbio indiano, “abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”.
Glossario Le “Masiere” I muri di sostegno dei piani terrazzati sono detti localmente ‘masiére’ (dal latino ‘maceries’, cumuli di pietre) e sono realizzati in pietra a secco (senza l’uso di calce o cemento come legante). Una masiera può giungere anche a una altezza di 7-8 metri, ha due file di pietre parallele incastonate tra loro mediante una tecnica particolare che ne garantisce la stabilità nel tempo, ed è accompagnata alle spalle da uno strato permeabile di terra e ciottoli che fa filtrare l’acqua piovana attraverso la struttura.
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“Più di tutto comunque – conferma Lodatti è l’adesione dei giovani, che negli ultimi mesi è andata crescendo, a confortare e farci proseguire in questa attività,
che riattiva i terrazzamenti attraverso un loro utilizzo diverso dal passato, ma capace ugualmente di mantenere in buone condizioni i versanti montani.”
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Per adottare un terrazzamento ed avere dunque uno spazio gratuito per il proprio orto serve solo contattare il Comitato (www. adottaunterrazzamento.it) e scegliere quello che piace di più. Si può anche adottare un terrazzamento ‘a distanza’, sostenendo con una sottoscrizione una squadra di ragazzi e ragazze di Valstagna che si occupano del recuperano dei terreni abbandonati.
Un anno fa Cinzia e Danilo, bassanesi, vengono a conoscenza del progetto e decidono di adottare un terrazzamento in località Casarette, a 500 metri di altitudine. “Il presidente dell’associazione ci ha portato a vedere questo luogo – racconta Cinzia - uno spazio davvero meraviglioso, e ce ne siamo subito innamorati. Ci ha colpito la magia e la bellezza di questa terrazza e del vecchio borgo di case che si trova proprio lì, nelle sue immediate vicinanze. In alcuni punti i terrazzamenti erano già crollati, altri stavano cedendo, le case orami trasformate in ruderi. Casarette è raggiungibile unicamente a piedi, attraverso un percorso di 30 minuti lungo il sentiero dell’Alta Via del Tabacco, partendo direttamente dal paese di Valstagna. E quasi quotidianamente i due amici imboccano il sentiero per prendersi cura del loro raccolto. “Ci siamo subito dati da fare, io ho avviato delle coltivazioni e sperimentazioni di agricoltura naturale, guidata dall’idea di realizzare un orto didattico, anche grazie all’aiuto prezioso di tanti amici che stanno collaborando al nostro progetto. E Danilo, novello agricoltore, ne farà argomento della sua tesi di antropologia”. Per Cinzia e Danilo il contatto con la terra ha un valore essenziale e Casarette ha rappresentato per loro una scelta di vita. “Vogliamo anche essere custodi di semi: riprodurli senza contaminarli e recuperare, quando possibile, le antiche varietà. Vogliamo coltivare senza usare concimi chimici – prosegue Cinzia - additivi o pesticidi, Vogliamo imparare soprattutto a vivere con meno e meglio. Assai meno e molto, molto meglio.”
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“L’effetto sul territorio è sempre più visibile– prosegue Lodatti – in certi luoghi in particolare, come nella contrada del Ponte Subiolo, dove ci sono alcuni fra gli orti più belli; o sul Col 22 Ore, dove a 500 m di altezza alcuni soci hanno avviato una coltivazione biosinergica, o all’inizio della strada che sale verso Asiago, con un’ intera costa liberata dai rovi. Si tratta di spazi che rischiavano di essere dimenticati, e che ora vengono frequentati regolarmente.”
I coltivatori: il caso di Cinzia e Danilo
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Finora i terrazzamenti affidati sono 74, di cui 28 sono curati da giovani tra i 20 e i 35 anni. I soci provengono per la maggior parte dal territorio bassanese, ma le adesioni coprono pure l’area veneziana e del vicentino ed alcuni terrazzamenti sono stati adottati anche da scuole e associazioni, tra cui il CAI, che è coinvolto pure nella manutenzione dei sentieri.
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bassano | associazioni
tutti a scuola di funghi con il
Gruppo Micologico Bassano
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e li conosci, li eviti. E’ questo in sostanza il messaggio che il Gruppo Micologico Bassano promuove nella sua attività didattica, iniziata cinque anni fa, e distribuita nei diversi comuni del territorio. Concluso il primo corso a Breganze, il prossimo 27 marzo prenderà il via una nuova serie di lezioni presso la Sala Comunale di San Giacomo di Romano d’Ezzelino (Via G.Giardino, 79) tenute da Pieremilio Ceccon, docente ai corsi nazionali di formazione per micologi. Si parlerà dell’ecologia dei funghi, ossia di come vivono, per imparare quando e dove cercarli, e della loro morfologia, cioè di come sono fatti, per imparare a distinguerli. Cinque serate, che si concluderanno il 12 aprile, per fornire le conoscenze di base ai raccoglitori principianti ed agli amanti della natura. Dal 16 aprile al 3 maggio, a Cusinati di Rosà (presso il Centro parrocchiale di Via Cav.
di Vittorio Veneto), saranno illustrate tutte le principali specie commestibili di funghi, confrontate con quelle simili però tossiche, che si possono trovare nei nostri boschi nei vari mesi dell’anno. Perché i funghi, al contrario di quanto si crede comunemente, non crescono solo in autunno. I pericoli che si possono incontrare nel bosco, i funghi velenosi ed i funghi per la cucina saranno invece oggetto del quarto corso in programma, dal 10 al 17 maggio, presso la Sala convegni dell’Ospedale S.Bassiano (Via dei Lotti), dal titolo “Andar per funghi”. Il Gruppo Micologico Bassano, che vanta oltre trecento tesserati, si è formato nel 1969 diventando la prima sezione della storica Associazione Micologica Bresadola, nata a Trento nel 1957 e dedicata ad uno dei massimi micologi di tutti i tempi. Il sodalizio è intitolato a Tolo
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Gresellin, suo fondatore e presidente fino agli anni novanta, seguito nella carica dall’attuale responsabile Antonio Zilio. “Negli ultimi anni l’andar per funghi è diventato una moda – spiega ZIlio – e proprio l’aumento dei casi di avvelenamento e degli incidenti in montagna ci ha spinto a condividere le nostre conoscenze ed a promuovere la cultura del rispetto dell’ambiente naturale anche nelle scuole, oltre che attraverso i corsi che organizziamo”. Il gruppo micologico offre inoltre un prezioso servizio di consulenza sui funghi che vengono conferiti da soci e simpatizzanti, ogni lunedì sera, presso la sede dell’associazione a Bassano (Via del Mercato Ortofrutticolo, 5). “Per qualsiasi informazione sulla bontà o meno dei funghi che si raccolgono siamo a disposizione di tutti – prosegue Zilio – e nei casi di dubbio ci affidiamo direttamente al servizio specifico dell’Asl che analizza i campioni”. Stesso giorno e stessa sede anche per l’iscrizione ai corsi, libera fino all’esaurimento dei posti. (C.L.)
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nove | ambiente
PASSEGGIANDO A NOVE TRA FATE E FOLLETTI di Cristina Lunardon
L’avventura del bosco magico
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ove, notoriamente, è terra di ceramica. Ma da qualche tempo è anche terra di fate, folletti, principesse e altri personaggi fantastici che si sono stabiliti in un lembo di verde ai margini del fiume Brenta, nei pressi del Parco Oasi Crosara, dove hanno dato vita ad una sorta di giardino
incantato, un Bosco Magico Nato da un’idea dell’ artista Roberto Costa, l’originale sentiero si snoda tra le radure dove sono state collocate sculture e installazioni ispirate al mondo delle fiabe, ricavate dai legni trasportati dal fiume, dai sassi, dai tronchi delle piante. Ragni giganti, serpenti variopinti, alberi minacciosi ed enormi insetti accompagnano i visitatori che intraprendono questa sorta di viaggio in un regno fatato, attraversando la bocca spalancata che pare volersi mangiare chi si avvicina. La gestione del Bosco Magico è curata dall’omonima associazione, che oltre a prendersi cura del parco propone numerose attività
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rivolte ai bambini, tra cui l’animazione del sito con la presenza di personaggi viventi che ne narrano la storia. Ma anche laboratori di orticoltura e, dalla prossima estate, un corso di disegno all’aperto nel parco.
Il Bosco Magico fa anche da cornice al videoclip “Il giardino incantato” degli Sleepy Garden, il gruppo rock bassanese che ha appena finito di registrare il suo primo album, in uscita a breve per l’etichetta discografica ThisPlay2.0. Giovanni Cadore (Joe) alla voce solista e chitarra, Simone Vialetto (Simon) alla voce e batteria e Francesco Racchello (Kekko) al basso hanno in programma una prossima tournèe sull’isola di Cefalonia in Grecia, avendo incluso nell’album un brano dedicato alla divisione di fanteria “Acqui” sterminata nel 1943, di cui il nonno di Joe faceva parte. Dopo questo primo video, girato al Bosco Magico con la regia di Aldo Grammatica, gli Sleepy Garden hanno realizzato nei giorni scorsi un altro clip nel centro storico di Marostica.
“Le proposte didattiche del Bosco Magico - spiega Roberto Costa - hanno l’obiettivo di offrire ai bambini l’occasione di approcciarsi al mondo naturale come ad un luogo abitato dalla fantasia, educandoli allo stupore attraverso le molteplici suggestioni pittoresche che la natura offre. Ma anche lasciando libero sfogo alle sensazioni che suscita, paura compresa”. Appassionato costruttore di capanne sugli alberi fin da piccolo, Roberto Costa ha deciso nel 2004 di condividere i frutti della sua fervida immaginazione iniziando un lavoro di ripristino dell’area, aperta qualche anno dopo, e da allora in continua trasformazione.
“E’ la natura a trasformarsi ed a modificare anche le opere del Bosco – prosegue l’artista – che sono parte integrante della natura stessa. Alcune si degradano, altre continuano ad aggiungersi alla
schiera di personaggi che lo popolano, costruiti con radici, cortecce, e tutto ciò che incontro passeggiando lungo il Brenta e camminando con la fantasia.” Il Bosco Magico è sempre aperto, e per entrarvi basta solo spingere il cancello.
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bassano | sanità
l’associazione pungilaluna non sarà più attiva in ospedale di Cristina Lunardon
All’ospedale San Bassiano è scoppiata…la bolla!
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nzi, un’intera Isola delle Bolle, come si chiama lo spazio gioco allestito all’interno del reparto pediatrico. L’Associazione Pungilaluna, che sedici anni fa ha dato il via a questo progetto di sostegno ai bambini ricoverati, dalla fine del mese dovrà fare le valigie, a causa del mancato rinnovo della convenzione da parte dell’Ulss. Sgomento, incredulità ed anche una buona dose di rabbia sono state le prime reazioni alla notizia, tra quanti – e sono davvero tanti nel corso degli anni sono entrati in contatto con questa realtà, fatta di gioco ma anche di attività manuali, di letture ad alta voce, di ascolto e di tanta simpatia ed umanità, che gli operatori di Pungilaluna hanno saputo condividere anche con le famiglie dei piccoli degenti.
Soprattutto Cristina Regondi, che dell’Associazione e dell’Isola delle Bolle è l’anima. Il progetto è cresciuto grazie al suo impegno quotidiano, che
nel tempo lo ha trasformato in una sorta di terapia parallela a quella medica, altrettanto capace di alleviare il dolore e, forse, ancora più capace di far accettare la malattia e la degenza ai bambini ricoverati.
L’Isola delle Bolle ha accolto anche i piccoli pazienti del day hospital oncologico e degli ambulatori dell’area di neuropsichiatria infantile. Grazie all’appuntamento con Cristina Regondi , il loro ingresso periodico in ospedale era diventato un momento di gioia. Cosa ne sarà ora dell’Isola? L’Ussl ha comunicato la sua intenzione di mantenere l’area ricreativa e di affidarla ai suoi operatori aziendali, estendendo allo stesso tempo l’invito al mondo del volontariato.
“Già è arrivata l’adesione della compagnia teatrale formata dai dipendenti ospedalieri Ma i tagli alla spesa, a quanto pare, non guardano in faccia nessuno. Tra gli ultimi progetti realizzati nel 2012, Cristina Regondi annovera con orgoglio “Colore in corsia”. Le stanze di degenza, nel mese di agosto, sono state dipinte con murales, i cui soggetti lasciano spazio all’interpretazione ed alla loro trasformazione in vere e proprie storie.
“Rendere la pediatria più allegra – ha spiegato - più colorata, più simile agli ambienti che il bambino frequenta significa adattarla alla sua misura, andare incontro alle sue esigenze, diminuire le paure e le ansie. Un ambiente colorato contribuisce a distrarre il bambino ed a rassicurarlo, ed un bambino tranquillo si dimostra più collaborativo”. P
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e dai loro famigliari
– si legge nel comunicato rilasciato dai vertici dell’azienda sanitaria – che proporranno ai piccoli pazienti letture
e momenti di intrattenimento.” Peccato che l’Isola delle Bolle non fosse fatta solo di intrattenimento e di letture…ma con la spending review, a quanto sembra, anche la professionalità diventa un optional.