Buon compleanno Oasi! 10 anni di nuova vita nel sito protetto che si festeggeranno domenica 9 giugno…
Maria Zanchetta, giovane studentessa e scrittrice di Cassola, vola a Berlino da Angela Merkel…
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averelabarba l’idea originale di tre giovani barbuti diventerà un libro... a pag. Xvi
l’odissea dei pendolari
lavori a tezze sul brenta
Passeggeri esasperati dai ritardi e dai treni che vengono soppressi senza preavviso sulla Bassano-Venezia… continua a pag. ii
Dopo due anni di trattative partono i lavori in via Villa per sostituire l’incrocio con una rotonda e aggiungere un marciapiede lungo la Provinciale… continua a pag. viii
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comprensorio | trasporti
Passeggeri esasPerati dai ritardi e dai treni che vengono soPPressi senza Preavviso di Cristina Lunardon
Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari sulla Bassano-Venezia
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tazioni fatiscenti, ritardi cronici, tempi di percorrenza più lunghi rispetto al passato, vagoni sovraffollati, treni che sempre più spesso vengono soppressi senza preavviso. Come è successo nei primi giorni di maggio, con quattro corse cancellate in due giorni, balzate alla cronaca in seguito alle rimostranze degli utenti esasperati. E semplici viaggiatori, studenti, lavoratori, che ogni giorno incrociano le dita pensando alla coincidenza che non aspetta, all’esame da sostenere, al cartellino da timbrare in orario. Terzo Mondo? Pendolare da trent’anni sulla linea Bassano-Venezia, può ben dire di “averne viste di cose” Dario Berti, referente del Comitato Utenti Ferrovie Area Bassanese, che nel fare un bilancio della sua lunga
esperienza sui ferroviari scuote amareggiato.
convogli la testa
“Sarebbe logico guardarsi indietro ed elencare tutto ciò che in trent’anni è migliorato – afferma Berti – ma purtroppo non è così. Sono cambiate le tecnologie, i mezzi, le rotaie, però il servizio è di gran lunga peggiorato. Da un anno a questa parte, poi, almeno un treno al giorno viene soppresso, vuoi perché si guastano i mezzi, o perché manca improvvisamente il personale, e per entrambi i casi non è più prevista la sostituzione. Una volta nelle stazioni c’era comunque qualcuno al quale rivolgersi per avere informazioni, ora non c’è più nessuno che ti possa aiutare. In certe stazioni, come ad esempio Castello di Godego, non esiste nemmeno un tabellone che annunci i ritardi, con il risultato che spesso i viaggiatori aspettano per ore senza sapere che il loro treno è stato soppresso, per di più all’aperto, essendo la stazione chiusa, e senza neppure una tettoia sotto la quale ripararsi.” Non che la situazione di altre stazioni ferroviarie sia migliore.
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“Quella di Cassola è addirittura pericolosa – prosegue Berti – piena di buche e con il marciapiede troppo stretto. A Bassano non esistono pensiline per l’attesa lungo i binari, ci si soffoca quando è caldo e ci si bagna quando piove. Per non parlare degli accessi ai treni, impraticabili ai disabili o alle mamme con carrozzine. E’ un’impresa anche solo avere una valigia da trasportare su quelle rampe strette e ripide, che con il bagnato diventano molto scivolose. E cosa dire poi del degrado in cui versa l’accesso a est della stazione? Manca la pulizia e non c’è sorveglianza”. Il problema sembra interessare soprattutto il tratto da Castelfranco a Bassano, visti i lavori di ammodernamento delle strutture compiuti nel resto del percorso.
“Ci sono stati grandi investimenti nell’area vicino a Mestre, anche con la realizzazione di nuove stazioni – conferma Berti – che rientrano nel più ampio progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, di cui si parla da 23 anni, ma
“Il problema non rIguarda solo noI pendolarI, Il treno dovrebbe essere vIsto come un’opportunItà per tuttI I cIttadInI, ma anche una rIsorsa per Il turIsmo, In uscIta verso venezIa e In entrata verso bassano e la valsugana. sembra quasI che nessun ammInIstratore locale abbIa vIaggIato In treno In vIta sua.”
Ma ciò che poi amareggia maggiormente i pendolari è l’assenza totale di interesse sull’argomento da parte delle amministrazioni locali.
che non ha ancora visto concluso il primo stralcio. L’area bassanese – e lo dice con un sorriso amaro – dovrebbe rientrare nel terzo stralcio”. Luciana Bombieri, pendolare su questa linea dal 1997, racconta che fu solo grazie all’impegno del Comitato, che coinvolse tutte le amministrazioni del comprensorio, se la tratta Castelfranco-Bassano venne elettrificata. Nulla ancora di fatto ancora, invece, per la linea Bassano-Padova nel tratto fino a Camposampiero, con l’assurda conseguenza che, nel caso di un guasto alle macchine, queste non possono essere sostituite da quelle a trazione elettrica, magari già disponibili in stazione.
“I tempi medi di percorrenza sono di un’ora e mezza – spiega la Bombieri – a parte due treni al mattino che per arrivare a Venezia impiegano poco più di un’ora. Già da Castello di Godego i vagoni in certi orari
sono stipati, chi sale dopo Castelfranco rimane spesso in piedi. Da giugno sarebbe dovuto entrare in vigore l’orario cadenzato per tutte le linee del Veneto, ossia il passaggio di un treno all’ora sempre allo stesso minuto. La data è già slittata al prossimo autunno. E comunque per Bassano abbiamo chiesto all’assessore regionale Chisso di studiare una soluzione appropriata, perché il nuovo orario costringerebbe chi opera a Venezia, o chi studia a Castelfranco, ad arrivare troppo presto o troppo tardi a scuola o sul posto di lavoro”. Esiste poi un reale problema di sicurezza lungo la linea. Risale a circa un mese fa il grave incidente dovuto ad un automobilista , che a Castello di Godego ha divelto le sbarre andando a sbattere contro il treno in arrivo.
“Da Bassano e Castelfranco ci sono ben diciassette passaggi a livello – spiega Berti – e tanto si doveva fare per la messa in sicurezza della linea, che in tutti questi anni si sono realizzati forse un paio di sottopassi.”
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“Bassano si connota per una residenzialità molto attiva – prosegue la Bombieri – e necessita di collegamenti veloci e pratici. Evidentemente la ferrovia non è percepita come alternativa al traffico su gomma, se si pensa che nei festivi le corse per Venezia vengono addirittura ridotte. Il problema non riguarda solo noi pendolari, il treno dovrebbe essere visto come un’opportunità per tutti i cittadini, ma anche una risorsa per il turismo, in uscita verso Venezia e in entrata verso Bassano e la Valsugana. Sembra quasi che nessun amministratore locale abbia viaggiato in treno in vita sua.”
presentazione | indice
Editoriale
Rallentare la corsa ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 0 - NUMERO 4 7 GIUGNO 2013 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94
SIAMO SEMPRE IN MOVIMENTO, UNA SOCIETÀ CHE CORRE E CHE HA FRETTA DI SPOSTARSI. PER LAVORO, PER STUDIARE, PER RAGGIUNGERE LUOGHI NUOVI. PURCHÈ SI FACCIA PRESTO. STRADE A QUATTRO CORSIE, ROTATORIE GIGANTI. POCO IMPORTA, SE PER ESSERE PIÙ VELOCI SI UCCIDONO LE MONTAGNE. SPOSTARSI IN TRENO? ROBA DA PENDOLARI. IN BICICLETTA? TROPPO PERICOLOSO. A PIEDI? MAGARI AVERNE IL TEMPO. MEGLIO RIMANERE INCOLONNATI AL SEMAFORO IN MACCHINA, DA SOLI, AD ASCOLTARE LE PREVISIONI METEO E PENSARE CHE, FORSE SI, POTREBBE ESSERE ARRIVATO IL MOMENTO PER FERMARCI E GUARDARCI ATTORNO. “Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto”. (A.BARICCO, CITY)
DIRETTORE RESPONSABILE
Cristina Lunardon EDITRICE
Tabloid
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Cristina Lunardon notizie@lapiazza.it
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notizie@lapiazza.it
Indice II
Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari
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Una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana
PASSEGGERI ESASPERATI DAI RITARDI E DALLE SOPPRESSIONI ORGANIZZATA PER IL 16 GIUGNO DA RADIO GAMMA 5
VIII
Una rotonda al posto dell’incrocio
IX X
Si ride a Marostica con Archimede Cittadella festeggia le sue mura
X XII
Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di Bassano Riqualificazione di Viale Pecori Giraldi
XII XIV
Prove di sport per bambini e ragazzi a Rosà Un sito per a chi ha la barba, che diventerà libro
XVI
1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella
DOPO DUE ANNI DI TRATTATIVE PARTONO I LAVORI IN VIA VILLA
UNICA CON CAMMINAMENTO INTERAMENTE PERCORRIBILE
SENSO UNICO DI MARCIA PER CHI ARRIVA DA MAROSTICA
WWW.AVERELABARBA.IT DECRETATO BEVANDA UFFICIALE DELLA CITTÀ
XVIII Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura ADOTTATO IL MODELLO AUSTRIACO
XIX XX
Buon compleanno Oasi! Sebastiano Favero, nuovo Presidente Naz.le ANA
XX XXI
Musica protagonista al Castello degli Ezzelini Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel
SARÒ L’ALPINO DI TUTTI, NON SOLO DEI MIEI AMICI VENETI
GIOVANE STUDENTESSA E SCRITTRICE DI CASSOLA
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romano d’ezzelino | territorio
organizzata Per il 16 giugno da radio gamma 5 e da oltre trenta associazioni del territorio di Cristina Lunardon
A Romano una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana
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a sio fora? La sacralità non si trafora!” Che tradotto
vuol dire: non toccate il Monte Grappa! Lo slogan si riferisce al progetto della Nuova Valsugana, la superstrada a pagamento che dovrebbe collegare Castelfranco con San Nazario - della quale La Piazza Notizie si è occupata nello scorso numero - prevedendo la realizzazione di una galleria lunga 11 chilometri da Romano d’Ezzelino a Cismon, attraverso il Monte Grappa. E sarà anche lo slogan della giornata di mobilitazione popolare in programma il prossimo 16 giugno in via Carlessi, sempre a Romano
d’Ezzelino, organizzata da un nutrito numero di associazioni locali preoccupate per il futuro del territorio. Tra i promotori dell’iniziativa, oltre a L’ABC Laboratorio Civico, il Comitato No Valsugana e il Comitato Opzione Zero, ad avere un ruolo di primo piano è Radio Gamma 5, insieme alla storica associazione Salute Ambiente.
“La chiamano galleria ma in realtà è un vero e proprio traforo – commenta il noto speaker radiofonico Luca Trevisan – più lungo di quello del
Monte Bianco, con due corsie a doppia carreggiata ed una galleria centrale di emergenza obbligatoria, cioè tre buchi pari a 80 metri di larghezza totale. Per non parlare dei costi, palesemente sottostimati,
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e del sistema del project financing adottato per la sua realizzazione. Ci vogliono far credere che saranno i privati ad accollarsi i costi di realizzo, quando invece è già previsto che per 43 anni la Regione, con i soldi dei cittadini, dovrà pagare alla ditta, che è la Mantovani Spa – specifica Trevisan - i mancati ricavi nel caso in cui il traffico non raggiunga i 40.000 mezzi giornalieri. Una cifra inaudita, pensando ai 12.000 passaggi attuali.” Proprio su questo fronte, le ultime notizie di cronaca riportano che è in corso a Bruxelles un’indagine sulla Pedemontana Veneta, per verificare se in effetti esista una violazione della normativa comunitaria in materia di appalti pubblici, visto che anche per quest’opera, già
“la chIamano gallerIa ma In realtà È un vero e proprIo traForo pIÙ lungo dI quello del monte bIanco, con due corsIe a doppIa carreggIata ed una gallerIa centrale dI emergenza obblIgatorIa, cIoÈ tre buchI parI a 80 metrI dI larghezza totale”
in costruzione, è prevista la compensazione economica nel caso in cui il volume di traffico si riveli insufficiente a coprire le spese di gestione. Sono circa una trentina le associazioni che hanno aderito alla giornata di mobilitazione, e che saranno presenti con stand informativi, laboratori didattici, spazi ludici per bambini.
“L’abbiamo concepita come una grande festa – spiega ancora Trevisan – con ospiti musicali del calibro di Luca Bassanese e Herman Medrano e poi Atucà, un indio guaranì, con il suo spettacolo di lancia, boleadoras e bombo. Ci saranno interventi dal palco di Renzo Mazzaro, l’autore del libro I Padroni del Veneto, dei presidenti del Comitato Sopravvissuti del Vajont, della
giornalista Enrica Parrucchetti, solo per citarne alcuni. Per i bambini è previsto il battesimo della sella e giochi con i pony, agli adulti si insegnerà a realizzare il sapone in casa. Ci sarà un’area espositiva con i prodotti del Grappa, un’area ristorazione ed una sportiva dedicata a tutte le attività all’aperto ospitate dalla nostra montagna.” Da Treviso inoltre partirà una biciclettata con arrivo in via Carlessi alle 11, e da Castelfranco si muoveranno i “motorati” di Radio Gamma 5, che concluderanno a Romano d’Ezzelino la XV edizione del loro motogiro.
“Il nostro obiettivo è quello di informare – spiega ancora Trevisan – perché senza informazione non esiste libertà di scelta per i cittadini. Per questo motivo
abbiamo pensato ad un evento aperto a più categorie possibili di persone, che offra tanti spunti di interesse. Noi non siamo contrari a tutte le grandi opere. A questa, si. Perché amiamo la nostra montagna sacra, e perché forse basterebbe investire meglio sulle infrastrutture già esistenti, senza fare gli interessi di qualcuno.”
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tezze sul brenta | viabilità
doPo due anni di trattative Partono i lavori in via villa Per eliminare ingorghi e incidenti di Cristina Lunardon
Una rotonda al posto dell’incrocio e un marciapiede lungo la provinciale
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intervento costerà circa 300 mila euro, i lavori inizieranno a giorni ed entro il prossimo autunno si potrà mettere finalmente la parola fine al problema sicurezza in uno dei punti neri della viabilità del comune di Tezze sul Brenta. L’incrocio di via Villa, teatro di innumerevoli incidenti, sarà sostituito da una grande rotonda. Il manufatto permetterà agli automobilisti che provengono dal ponte di Friola, lungo la Provinciale 54, di imboccare agilmente la svolta a sinistra immettendosi in via Risorgimento, per percorrere la Provinciale “Granella” in direzione nord. E viceversa. Nel passato si era tentato di
regolare il flusso dei veicoli anche con l’installazione di un semaforo, costato all’epoca 400 milioni delle vecchie lire, ma le lunghe code che si formavano soprattutto durante le ore di punta, ne avevano decretato lo spegnimento dopo solo qualche mese.
“Ci sono voluti due anni per arrivare ad un accordo bonario con i proprietari – spiega il sindaco Valerio Lago
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– perché il progetto prevede l’abbattimento
di un’abitazione e l’utilizzo di 11 metri di un’altra proprietà. Ma ci siamo riusciti – dice con evidente orgoglio il primo cittadino – ed ora siamo pronti
per partire. Avrei voluto avere la sicurezza di concludere i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico, purtroppo dei cavilli burocratici nella gara di appalto ci hanno fatto ritardare, ma non è detta l’ultima parola.” La preoccupazione del sindaco
in direzione nord”. La rotonda di via Villa si inserisce in un più ampio contesto di generale messa in sicurezza dell’area adiacente l’attuale incrocio, con la realizzazione
anche di un marciapiede lungo la provinciale, fino a via Fornace.
sui tempi di consegna dell’opera è più che legittima, visto che entrambe le strade provinciali sono interessate dal passaggio dei pullman di linea che trasportano gli studenti verso Nove, Bassano e Cittadella, che vedrebbero allungarsi i tempi di percorrenza a causa dei lavori in corso. L’arteria è inoltre percorsa da un’elevata percentuale di traffico pesante, dovuto alla presenza di diverse cave nella zona a sud del comune tedaroto. “I camion passano tutti di qua – conferma Lago – perché nei comuni limitrofi sono
stati messi dei divieti alla loro circolazione. Ora invece abbiamo concordato con gli altri sindaci una modifica generale alla viabilità pesante, per cui i camion potranno transitare attraverso il centro del paese solo
“I lavori saranno condotti in contemporanea, in modo da non creare troppi intralci al traffico – prosegue Lago. Abbiamo optato per la rotonda – ci tiene a precisare il sindaco – dopo aver vagliato altre proposte elaborate alla luce di un monitoraggio condotto sulla mole e sulla tipologia di traffico che interessa gli incroci del paese. E questa ci è sembrata l’alternativa migliore”.
Si ride a Marostica con Archimede “EUREKA: le invenzioni che hanno determinato il progresso della civiltà” è il tema della 45° edizione di “Umoristi a Marostica”, una delle rassegne di grafica umoristica più importanti nel panorama internazionale. Le opere selezionate, un centinaio di cartoons o strips tassativamente prive di battute e dialoghi, rimarranno esposte fino al 16 giugno nelle sale del Castello inferiore
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della città degli scacchi. La sezione “Salone d’autore” è dedicata all’inglese Ross Thomson, famoso per il suo stile libero e comico soprattutto nel campo della pubblicità e dell’animazione. Provenienti da Italia, Francia, Brasile, Germania, Serbia, Iran e Lussemburgo, sono dieci gli autori a pari merito che, tra i finalisti, hanno vinto il prestigioso premio.
cittadella | manifestazioni
unica città murata in italia con camminamento interamente Percorribile di Cristina Lunardon
Completato il restauro della cinta, Cittadella festeggia le sue mura
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catta il conto alla rovescia in vista dell’evento dedicato alle mura di Cittadella, finalmente ripercorribili a 360 gradi dopo un restauro durato più di 20 anni e costato complessivamente circa 25 milioni di euro, finanziati in parte da enti pubblici, in parte da privati che hanno deciso di investire credendo fortemente in questo ambizioso progetto.
ora siamo pronti a riconsegnare alla città le antiche mura, simbolo di un tesoro prezioso ed inestimabile, testimonianza di un passato lontano che è giunto fino a noi e sono convinto che l’evento rimarrà nella memoria di tutti. Il lavoro ha visto l’impegno di moltissime persone, per questo voglio ringraziare amministratori, assessori e colleghi che si sono avvicendati negli anni, per quanto fatto per la nostra città”.
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Per l’occasione organizzato un
è
stato nutrito
programma di manifestazioni, che culmineranno sabato 8 giugno, quando le mura saranno avvolte da un nastro color granata che verrà srotolato in una simbolica staffetta di 70 volontari. Come ha spiegato il sindaco Giuseppe Pan: “Tenteremo di entrare
nel Guinness dei Primati con il nastro più lungo del mondo. Lo spettacolo, da non perdere, è alle 17.00. Con noi ci sarà anche un testimonial d’eccezione. Nel frattempo il nastro rimarrà nella sede del Comune a disposizione di chiunque, per essere autografato”. Sono previste per il week end del 7-8- giugno due notti bianche con negozi aperti in centro storico, musica e animazione.
L’opera, che vanta quasi 800 anni di vita, è unica nel suo genere in tutta Europa ed il fatto che Cittadella diventerà l’unica città murata in Italia con l’intero camminamento di ronda accessibile, rende ancora più esemplare questo restauro, che assicurerà alla perla padovana un posto d’onore tra le mete turistiche più apprezzate a livello nazionale ed internazionale.
“È un momento a cui tengo molto - ha detto il sindaco Giuseppe Pan
Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di Bassano E’ la prima biblioteca interamente in lingua inglese presente in Veneto, la seconda in tutto il territorio nazionale, e si trova a Bassano, in Piazzale Cadorna 11, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 21.00 ed il sabato fino alle 14.00. Con il suo patrimonio di oltre 800 volumi, dvd e magazine in versione originale, la LER English Library si rivolge a tutti i cittadini desiderosi di aprirsi al mondo anglosassone, anche organizzando una serie di eventi con le altre realtà locali. Come ad esempio le letture animate in collaborazione con la Biblioteca Civica di Bassano per i bambini in età pre-scolare e la serata
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culturale dedicata a Jane Austen a cura del critico letterario e traduttore Marco Cavalli. Il nuovo abbonamento al Financial Times permetterà inoltre di organizzare nei prossimi mesi delle letture con conseguenti discussioni sui suoi articoli di attualità, economia e politica. Grazie alla ricezione di nuove donazioni, il materiale a disposizione è in continuo aumento: ci sono sezioni dedicate alla letteratura, alla filosofia, ai viaggi ed una speciale indirizzata ai bambini, grazie a Luigi Emilio Righetti – a cui la biblioteca è intitolata – che ha donato la sua collezione di libri sulla didattica per l’infanzia.
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bassano | viabilità
senso unico di marcia Per chi arriva da marostica
Riqualificazione di Viale Pecori Giraldi, tra necessità e dolori
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i commercianti non piace proprio il senso unico istituito dal 13 maggio scorso per permettere la realizzazione dei lavori di sistemazione e riqualificazione di via Pecori Giraldi a Bassano. Non piace, ma è necessario. Primo step, la posa della nuova condotta idrica e fognaria da parte di Etra SpA, che sostituirà la vecchia condotta idrica con 720 metri di nuova tubazione e farà 30 nuovi allacciamenti, mentre per la fognatura poserà 180 metri di tubazione e farà 8 allacciamenti. Sarà quindi la volta della riqualificazione dell’intero viale da parte del Comune, con ripavimentazione del marciapiede, piantumazione di nuovi alberi a lato della strada, nuova asfaltatura e delimitazione ottica della pista ciclabile. Un progetto impegnativo che, se tutto va bene, si concluderà a Natale. Intanto cominciano già a farsi sentire i mormorii dei commercianti della zona, che in tre settimane scarse, hanno notato una drastica riduzione del volume d’affari. Dal barista al benzinaio, a penalizzare soprattutto chi ha un’attività lungo via Giraldi sono le modifiche alla viabilità. Rivoluzionate le consuetudini di
chi, quotidianamente, transitava lungo la principale strada d’accesso ad ovest di Bassano. Per il compimento delle opere, infatti, è stato infatti istituito un senso unico di marcia sul tratto del viale compreso tra via Cavallare e viale Diaz in direzione ovest-est, da Marostica verso Bassano, dunque. Per chi da Bassano vorrà invece raggiungere Marostica, alla rotatoria del ponte nuovo dovrà immettersi in Viale Vicenza, che sarà percorribile in senso unico con direzione est-ovest.
l’attività di controllo in zona. I negozianti si sono fatti sentire, visto il già non semplice periodo economico che si sta attraversando. Così come residenti e cittadini. Ed il Comune ha risposto concedendo il parcheggio gratuito nell’area dell’ex magazzino Enel, aperto 24 ore su 24, e nel piano interrato del Siver Center Shopping durante tutta la durata dei lavori di risistemazione e riqualificazione. 40 posti auto disponibili dalle 7 del mattino alle 21 tutti i giorni.
Deve dire addio al parcheggio chi era abituato a sostare sul ciglio della strada, per fermarsi a prendere anche solo caffè e brioche: ora vige l’assoluto divieto, fatto rispettare con particolare zelo dalla polizia locale, che ha intensificato
Prove di sport per bambini e ragazzi a Rosà Sarà una giornata interamente dedicata allo sport quella organizzata dall’amministrazione di Rosà per Sabato 15 giugno, presso l’aerea esterna del Palarosà di via Seganfredo. A partire dalle ore 17.00 bambini e ragazzi potranno cimentarsi nelle diverse discipline, dal karate al nuoto, pesca, ciclismo, volley, pallacanestro, calcio, e conoscere da vicino le varie società sportive rosatesi.
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Alle 20.30 andrà poi in scena il Galà dello Sport, con la premiazione dei migliori risultati ottenuti nella stagione che si sta concludendo. Ospiti della serata saranno l’ex allenatore del Cittadella, Palermo e Padova Ezio Glerean ed il rugbista Marco Filippucci, alla sua ottava stagione nella Prima Squadra del Benetton e con due mondiali (under 19 e under 21) disputati.
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RIccO BuffET
nell’arco della giornata
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web | personaggi
WWW.averelabarba.it di Cristina Lunardon
Un sito dedicato a chi ha la barba, che diventerà un libro.
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he barba! E che passione farsela crescere. Passione non intesa nel senso di sofferenza e fatica, ma di vero trasporto amoroso, di dedizione, di piacere. Ne sanno qualcosa Claudio Traina, bassanese, meglio noto come VonBarbaz e i suoi amici Alessandro Toso di Cittadella, appassionato di arte contemporanea, e Diego Santi di Castello di Godego, fotografo per diletto. E’ loro infatti l’originale idea di attivare un sito in cui raccogliere “storie di barbe” che diventeranno un libro, unico nel suo genere.
“Ne esiste uno solo fotografico – spiegano
i giovani barbuti - pubblicato in
America, con immagini di motociclisti, dedicato ad un loro amico. Noi intendiamo corredare le foto dei nostri protagonisti con interviste ed altri contenuti che ci vorranno offrire, come poesie, disegni, racconti.” In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA. Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente. AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’, recita il Manifesto pubblicato sul sito. ma cosa significa per voi avere
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la barba?
“Per me significa indossare una maschera – spiega Alessandro – una sorta di protezione alla mia timidezza. La barba crea interesse, invoglia le persone a conoscerti meglio e a non soffermarsi alla prima impressione”. Per Diego invece
la barba è
libertà. “E’ il mio modo per esprimermi – racconta – e sinonimo
di
dimostrare che posso decidere di fare ciò che voglio, anche se al lavoro hanno tentato di farmela tagliare. Io opero nel ramo commerciale di un’agenzia interinale e questo mi impone una certa etichetta. La barba è la mia trasgressione, una sfida
tre modi diversi, dunque, di vivere questa scelta. ma c’è qualcosa che accomuna i barbuti? e come è nata l’idea del libro?
“ Al momento abbiamo incontrato solo persone interessanti – raccontano – sembra che la barba sia un denominatore comune tra i creativi, in tutti gli ambiti
Alessandro il sito web. Finora le storie raccolte sono una ventina, l’obiettivo è arrivare a cento.
“Se ci limitassimo a ciò che ci scrivono sul sito, avremmo già finito il libro da un pezzo – spiegano – invece noi andiamo personalmente ad intervistare chi giudichiamo abbia una storia particolare. Lasciamo loro la scelta del luogo, e a tutti proponiamo la stessa sequenza di domande. Ogni incontro per noi è un’avventura, alla fine la barba diventa un pretesto per parlare di altro, per condividere interessi, per conoscere nuove persone, per ricevere stimoli nuovi. Per creare una rete vera, non solo virtuale.” la risposta più bella che avete ricevuto sul fatto di farsi crescere la barba?
Sulla sua barba, Claudio, il più giovane dei tre, si è creato il proprio personaggio. “All’inizio l’ho
artistici. L’idea è nata – specifica Claudio – dopo l’ennesima sfida tra me ed Alessandro sulla barba migliore. Diego poi ci ha assecondato.”
fatta crescere per sembrare più credibile e più grande, poi l’ho curata per farmi conoscere e, soprattutto, riconoscere. La barba rimane impressa.”
E’ Diego ad occuparsi dell’aspetto fotografico, Claudio cura la comunicazione ed
personale, il mio inno all’anticonformismo”.
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“Forse quella dell’artista bassanese Claudio Brunello – concordano . Ci ha detto che il tempo che ha guadagnato non tagliandosi la barba per 59 anni l’ha utilizzato per dipingere, leggere, ascoltare buona musica, fare l’amore, vivere. Un aspetto, questo, che nessuno di noi tre aveva ancora valutato!”
cittadella | curiosità
una giuria di esPerti ha decretato che sarà la bevanda ufficiale della città murata
1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella
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Il 1220 è sì l’anno di fondazione di Cittadella, ma oggi “1220” è anche il nome dell’aperitivo che una giuria di esperti ha decretato essere bevanda ufficiale della città murata, con tanto di registrazione di ingredienti, procedimento e marchio. Birra come leggera base alcolica, fragole, per conferire il caratteristico colore granata, ed altri ingredienti misteriosi. A realizzarlo la Birreria Torre di Alberto Frasson, che ha preso parte ad un concorso, promosso da Comune e Pro Loco, che ha visto affrontarsi, a suon di shaker, una decina di baristi del centro storico cittadellese. Obiettivo: ideare un aperitivo che potesse
diventare emblema della città murata. Le sole direttive, impartite dalla giuria, composta da Marirosa Andreatta, presidente della Pro Cittadella, Giovanni Follador, presidente delle Pro Loco del Veneto, e Giancarlo Andretta dell’Accademia della cucina italiana: leggermente alcolico o analcolico, con un costo non superiore ai tre euro.
“Un lavoro impegnativo, che ha visto scendere in campo le eccellenze cittadellesi del settore, che hanno messo a dura prova il lavoro dei giurati” ha sottolineato Chiara Lago, assessore alla cultura di Cittadella. Prossimamente quindi in contemporanea con l’inaugurazione del restauro dell’intera cinta muraria, la registrazione del “1220”, cui seguirà l’inserimento nei
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listini dei bar cittadellesi che proporranno anche quello presentato ufficialmente. E non si esclude che, visto il successo dell’iniziativa, Comune e Pro Loco non diano vita ad un nuovo concorso per realizzare un prodotto tipico della perla dell’Alta Padovana, che vedrà il coinvolgimento delle massaie cittadellesi…ma questo si scoprirà solo prossimamente.
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lagorai | sport e turismo
adottato il modello austriaco che Punta sulla Qualità del turismo e la valorizzazione del territorio di Cristina Lunardon
Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura
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Laghi, castelli, natura incontaminata, piste ciclabili, musei, terme e tanti appuntamenti per gli amanti dello sport. Il tutto, a un’ora e mezza dal mare. Non è un caso che siano soprattutto di origine olandese e tedesca i turisti che per trascorrere le loro vacanze scelgono la catena montuosa del Lagorai, a cavallo tra la Val di Fiemme e la Valsugana, considerata una delle aree di maggiore naturalità dell’intera provincia trentina. Enrico d’Aquilio, presidente da tre anni dell’Associazione Operatori Turistici di Valsugana, Lagorai e Val di Sella, racconta di come una zona in passato molto povera rispetto al resto del
Trentino, sia stata riscoperta e valorizzata proprio per la sua natura selvaggia, appena sfiorata dalla mano dell’uomo, priva di impianti di risalita e di grandi catene alberghiere, dove è ancora possibile camminare per giorni senza incontrare anima viva e godere di paesaggi fiabeschi fatti di piccoli specchi d’acqua e improvvise cascate. Un’area votata alle due ruote, con i suoi 500 km di strade forestali che in estate si trasformano in piste naturali per mountain bike; al nordic walking, allo sci d’alpinismo ed alle escursioni con le ciaspole in inverno. E per gli amanti della competizione non c’è che l’imbarazzo della
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scelta: il campionato provinciale MTB categorie agonistiche giovanili a Carzano il prossimo 30 giugno e la sesta edizione della gara internazionale 3tbike in ottobre nei territori dell’ecomuseo del Lagorai. Per il 2014 è già in preparazione la prima Dolomitilagorai MTB challenge, una sfida a coppie attraverso cinque valli su strade forestali,mulattiere e sterrati, per un totale di 320 kilometri e 10.000 metri di dislivello, da percorrere solo con l’ausilio del gps. Mentre nel 2015 saranno ospitati, sempre a Carzano, i campionati mondiali giovanili di mountain bike.
“Abbiamo puntato su un turismo di nicchia – spiega D’Aquilio – fatto di persone che amano rapportarsi con la natura in punta
di piedi. E i numeri ci stanno dando ragione. Sono 290.000 i passaggi annuali sulla pista ciclabile della Valsugana, 35.000 sul passo Manghen, 5.000 sul Cinque Croci. Ricordo che anni fa si discuteva sull’opportunità di dotarci di impianti di risalita e di grandi alberghi, ma quello è un turismo che vive di sussistenza e alla lunga impoverisce il territorio. E’ una fortuna che il Lagorai sia stato dimenticato per un po’, perché questo ci ha permesso di ripartire da zero senza costruire nulla di più di quello che già c’è”.
di qualità per un turismo di qualità a portata di tutti. Non abbiamo inventato nulla – ci tiene a specificare D’Aquilio – abbiamo solo copiato dagli altri paesi, soprattutto dall’Austria.” Anche i cacciatori sono stati coinvolti in questo progetto: ai turisti, e sempre più frequentemente anche alle scolaresche, è offerta la possibilità di partecipare all’attività di censimento degli animali. “Udire il bramito dei cervi – racconta D’Aquilio con una certa commozione – o avvicinarsi ai i camosci è
un’esperienza davvero unica, da provare.”
E poi c’è Artesella, la manifestazione di arte contemporanea che dal 1986 si svolge all’aperto nei prati e nei boschi dell’omonima valle e che richiama ogni anno un numero sempre maggiore di visitatori.
“Abbiamo cercato un turismo che ci aiuti a preservare la nostra montagna – prosegue il presidente – e che crei allo stesso tempo un’opportunità per le nuove generazioni di rimanere qui, o comunque di poter scegliere se fare o meno la valigia senza essere costretti ad una scelta obbligata.”
Buon compleanno Oasi! 10 anni di nuova vita nel sito protetto E ad esserci già sono anche le strutture ricettive, soprattutto quelle a carattere famigliare.
“I primi e più importanti operatori turistici –
prosegue
il
presidente
–
sono i contadini, che mantengono bella la montagna. Sempre più aziende agricole si stanno sviluppando nella doppia funzione di agriturismi, fattorie didattiche, bed and breakfast, rispondendo alle nuove esigenze di chi viene in montagna per viverla a pieno. In questo modo vengono valorizzati anche i prodotti locali e si crea un indotto economico
Buon compleanno, Oasi! Domenica 9 giugno compie dieci anni l’Oasi di San Daniele a Liedolo di San Zenone degli Ezzelini, scampata ad un destino di cava-discarica grazie alla mobilitazione popolare che decretò la sua sopravvivenza come sito naturalistico, quale è tuttora. Passeggiate guidate, giri in bicicletta, laboratori, dimostrazioni di falconeria, letture animate, stand gastronomico, gazebo informativi animeranno la giornata dalle 9.30 alle 19.00. “In dieci anni sono aumentate le specie animali che hanno fatto dell’Oasi di San Daniele il loro habitat naturale – spiega la portavoce del Comitato Mirella Ballan – e tante novità si registrano anche a livello botanico.
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Entro l’estate realizzeremo delle nuove bacheche didattiche ed abbiamo in programma la sistemazione di un sentiero nel perimetro esterno del sito.” La festa sarà l’occasione anche per fare il punto sull’attività dei tanti comitati che si impegnano per salvaguardare il territorio. “Questa Oasi è l’esempio concreto – continua la Ballan – che quando i cittadini uniscono le loro forze riescono ad ottenere risultati che possono apparire irraggiungibili. L’importante è non accettare passivamente le decisioni che vengono prese dall’alto, essere vigili ed attivi. Nel caso specifico, poi, è stato determinante l’appoggio delle amministrazioni locali che hanno sostenuto la nostra battaglia.”
possagno | personaggi
“sarò il Presidente di tutti, non solo dei miei amici veneti”
Sebastiano Favero, nuovo Presidente Nazionale degli Alpini
n vero plebiscito, ha portato Sebastiano Favero, ingegnere 65enne di Possagno, a ricoprire la carica di presidente nazionale dell’ANA. Il 75% delle preferenze
ha deciso a Milano che sarà lui a ha instillato i sentimenti ed guidare gli alpini d’Italia per i valori alpini, quello che il 65enne ancora il prossimo oggi chiama triennio. [...] anche se il pensiero di “zio Bortolin”. Una nomina Favero è andato ad una persona che molto che gli ha instillato i sentimenti significa E “zio ed i valori alpini, quello che il anche per il Bortolin” altri bassanese, non è se non 65enne ancora oggi chiama visto che il compianto “zio Bortolin”. Favero da sempre ha militato tra le fila dell’ANA presidentissimo dell’Ana Montegrappa. Montegrappa, Bortolo Busnardo, scomparso un anno e mezzo fa, Decisione, consapevolezza, senso cui Sebastiano Favero era legato di responsabilità per la carica al di là della parentela. che ricopre, anche se il pensiero di Favero, sin dal primo momento, “Fu lo zio - ha ricordato in è andato ad una persona che gli un’intervista all’indomani della nomina - a farmi capire cosa significa essere alpino e con lui – continua - ho
Giugno al Castello III Edizione Musica protagonista al Castello degli Ezzelini Una rassegna che offre la possibilità di assistere, nello splendore della Corte dell’Ortazzo, teatro permanente del Castello, a una serie di eventi culturali, soprattutto nel segno della musica. Due le direzioni scelte: da un lato la possibilità offerta alle realtà musicali bassanesi e del territorio di avere uno spazio per esibirsi e incontrare il pubblico. Dall’altro, proporre concerti legati a finalità sociali, in un virtuoso connubio tra musica e solidarietà. Ecco allora il gruppo Contrada CERESA che il 13 giugno porta sul palco il decennio 1965/1975, oltre che con la musica, anche con video d’epoca e letture
di brani, e che devolverà il ricavato della serata all’Associazione Medici Vicentini per il Mondo. In beneficenza anche il ricavato della serata del 21 Giugno, con un Gran Galà dell’Operetta, con le colorate atmosfere di fine ‘800 e le indimenticabili arie tratte dalle operette nazionali ed internazionali più conosciute, recitate in costume tradizionale. Con la sua sesta edizione torna anche l’Assalto al Castello. Realizzato da Cantieri Giovani, e promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proporrà un weekend, il 28 e 29 di musica, arte, danza, teatro e performance.
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partecipato alla realizzazione di importanti progetti di solidarietà, in Italia ed all’estero, rispettando la vocazione delle penne nere di aiutare sempre e comunque il prossimo”. Un esempio, lo ricordiamo, l’“asilo del sorriso” di Rossosch, in Russia, progettato dall’ingegnere possagnese e visto nascere e crescere fianco a fianco del presidentissimo Busnardo.
“Sarò l’alpino di tutti, non solo dei miei amici veneti” ha tenuto a precisare il neo presidente ANA Sebastiano Favero. Ed ha lanciato un messaggio a giovani: “Non siate
vittime dell’individualismo”.
cassola | personaggi
la giovane studentessa e scrittrice di cassola è attesa dal ministro delle finanze Wolfang schauble
anche
di Cristina Lunardon
Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel
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quindici anni è lecito sognare. Magari di trascorrere il compleanno a Berlino. Magari di festeggiarlo in compagnia di Angela Merkel. Tutto è possibile, a quindici anni. Anche realizzarli, i sogni. Basta crederci. E ci ha creduto così tanto, che il prossimo 15 giugno la giovanissima Maria Zanchetta volerà verso la capitale tedesca per stringere finalmente la mano al suo idolo, la Merkel appunto, che la aspetta in visita ufficiale presso la sede della Cancelleria Federale. Non è la prima volta che Maria Zanchetta si trova a tu per tu con pezzi da novanta della politica. Lo scorso anno, il 1 giugno, era a Roma, ospite al
ricevimento nei giardini privati del Quirinale, insieme a Mario Monti, ai presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani, al ministro del lavoro Elsa Fornero e dell’istruzione Francesco Profumo. Era appena stata insignita dal presidente Giorgio Napolitano del titolo di “Alfiere della Repubblica”, riservato ai minorenni per benemerenze e meriti speciali. Nata a Bassano il 16 giugno del 1998, Maria Zanchetta vive con i genitori a San Zeno di Cassola. A cinque anni inizia ad interessarsi di egittologia e all’età di dieci visita il Museo Egizio di Torino, dove incontra Alfredo Carlo Aldo Luvino, collaboratore scientifico del museo, scrittore, vice presidente di una casa
editrice, che nella sua veste di guida viene bombardato dalle domande di Maria e, impressionato dalla preparazione della giovane scolara, gli spedisce un suo testo in segno di ammirazione. Inizia così una grande amicizia tra i due “studiosi”, che culmina con la pubblicazione nel 2009 di
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continua >
> segue una raccolta di poesie scritte da Maria e presentata al Salone del Libro di Torino, dove viene è invitata in qualità di autrice più giovane della manifestazione. Da allora, Maria Zanchetta non
e politica del Paese, ad avere obiettivi e ad impegnarsi per dare nuova speranza alla società italiana, Maria decide di prendere carta e penna e raccontare a Napolitano la sua storia personale, le difficoltà
Maria – ho deciso di scrivere ad Angela Merkel, che io stimo come esempio di donna colta, lavoratrice, cresciuta in un contesto difficile, parsimoniosa nell’abbigliamento, determinata e decisa. E a Jens Weidman, che è il più giovane presidente della Bundesbank di tutti i tempi. Già durante l’estate mi sono arrivati da Berlino e Francoforte i complimenti, con autografi e parole di sostegno e apprezzamento”. E’ proprio a loro che Maria ha dedicato il suo nuovo romanzo, “Le avventure della mummia Otzi”, pubblicato lo scorso dicembre, ricevendo in cambio due libri autografati e l’invito a visitare la Cancelleria Federale in occasione del suo compleanno.
“Ai miei coetanei ed ai ragazzi più giovani – dice la giovane scrittrice – vorrei si è più fermata. Al Museo Archeologico di Bolzano, lo stesso anno, visitando una mostra temporanea sulle mummie del mondo, “incontra” Otzi, l’Uomo del Similaun, e all’egittologia unisce una nuova passione per l’antropologia biologica. Da questo un connubio Maria trae ispirazione per scrivere il giallo “All’ultimo istante”, e tornare nel 2010 al Salone del Libro. Nell’aprile dello scorso anno, sentendo in televisione il Presidente della Repubblica esortare i giovani a partecipare attivamente alla vita sociale
incontrate per farsi conoscere, le sue passioni, la sua volontà di diventare antropologa e trasferirsi all’estero. Senza mettere al corrente i suoi genitori, che dopo un mese ricevono la risposta del Presidente con la nomina ad Alfiere della Repubblica della figlia. Diplomatasi con 10 decimi all’esame di terza media, Maria frequenta con ottimi risultati il primo anno al Liceo Linguistico e nutre una profonda ammirazione per la cultura, la lingua, la mentalità della Germania.
“Dopo aver ricevuto questo titolo – racconta
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far capire che non bisogna chiudersi da soli le porte in faccia, caso mai sono gli altri che ci pensano a farlo. Io ho osato, ho preso carta e penna, ho scritto e sono stata ascoltata. Perché noi siamo il futuro. All’inizio i miei interessi e le mie capacità erano visti più come un problema, che un merito, anche da parte degli stessi insegnanti. Ero considerata strana solo perché leggevo tantissimo e mi interessavo alle mummie. Per fortuna i miei genitori mi hanno sempre assecondata e sostenuta. Perché è la curiosità che ci fa crescere, rendendoci colti e facendoci migliorare come persone.” Ad attendere Maria Zanchetta a Berlino – notizia ricevuta qualche giorno fa – ci sarà anche il ministro delle finanze Wolfang Schauble. Per lei si prospetta un compleanno davvero con i fiocchi!