Inaugurata la prima palestra di psicomotricità del bassanese Presente all’evento anche il fondatore...
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Torna alla grande la “Transalpina bike Monaco di Baviera-Venezia”. Si punta ad aprire l’itinerario anche all’handbike....
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palio delle zattere di valstagna La contrada di Oliero si riconferma per l’ennesima volta supercampione nella XXVII edizione del Palio delle Zattere, che da questo anno è inserita nel “Registro regionale delle Manifestazioni storiche.
Asiago: nuovo Ospedale
Tribunale di Bassano
Ennesimo blocco del cantiere; è ancora “allarme bomba” sul sito già bonificato. Il Prefetto ordina la sospensione dei lavori… Continua a pag. II
Occupato il Ponte degli Alpini per salvare il tribunale. Insieme ai bassanesi, anche i rappresentanti degli altri palazzi di giustizia a rischio chiusura… Continua a pag. VI
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asiago | sanità
Ad Asiago è ancora “allarme bomba” sul sito già bonificato. Il Prefetto ordina la sospensione dei lavori. di Cristina Lunardon
Ennesimo blocco del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale E i sindaci dell’Altopiano contestano a Venezia i tagli alla sanità approvati lo scorso giugno
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e si pensa che solo da parte italiana sono state sparate più di un milione e mezzo tra bombe e granate, non risulta di certo strano il ritrovamento di esplosivi e bombe nel sottosuolo dell’Altopiano. Il problema sorge quando il materiale bellico continua a venire alla luce nel sito dove dovrà sorgere il nuovo ospedale di Asiago, al punto da dover imporre una sospensione dei lavori siglata dalla Prefettura. E non è la prima volta. Due mesi fa, c’era già stato un rallentamento del cantiere, malgrado la prima bonifica che aveva riportato alla luce più di 500 ordigni di vario genere e calibro.
A breve l’azienda sanitaria incontrerà gli esperti già intervenuti due anni fa. Tecnici militari, artificieri del genio militare ed esperti della Sogelma di Firenze studieranno la situazione per poi avviare le nuove operazioni di bonifica, allargando l’area di ricerca e utilizzando mezzi che sondano il terreno in profondità. Operazione, questa, che con tutta probabilità, sarà assegnata con procedura d’urgenza come avvenne nel 2011, quando l’Ulss 3 stanziò oltre 150 mila euro per la messa in sicurezza dell’area. A rendere difficoltoso il lavoro è la massiccia presenza nel sottosuolo sia di materiale ferroso, schegge di bombe ma non solo, sia di un’ingente massa di marmo bianco, tanto che P
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l’ufficio tecnico dell’azienda ospedaliera aveva deciso di spostare gli scavi per i sottoservizi di qualche decina di metri. Vengono smentite così le voci che imputavano l’arresto dei lavori a problemi di natura economica che avrebbero indotto il consorzio di imprese guidato dalla Guerrato Spa a prendere tempo, come ha assicurato il direttore generale dell’Ulss 3 Fernando Antonio Compostella. E se da una parte sono le bombe a fermare il nuovo ospedale, dall’altra è la riforma della sanità veneta a mobilitare i primi cittadini dell’Altopiano, che sono scesi a Venezia per essere ascoltati in commissione sanità. La nuova pianificazione ospedaliera regionale, approvata
lo scorso 18 giugno, stabilisce infatti il mantenimento dell’ ospedale di Asiago come presidio dell’Altopiano, con un aumento dei posti letto, ma ridistribuisce di fatto le apicalità, ossia i reparti con medico primario, tra le strutture di Medicina Interna, Medicina Fisica e Riabilitazione, e Pronto Soccorso. Le altre attività oggi presenti nell’ospedale dell’Altopiano, ossia Chirurgia Generale e Ortopedia, continueranno naturalmente ad esistere, ma saranno gestite da un’unica figura apicale e di fatto assorbite da Bassano, con un unico pool di professionisti che lavoreranno in entrambe le strutture. Decisioni, queste, che vengono contestate, insieme alla riduzione, sempre per chirurgia, dei posti letto, e all’eliminazione dell’attività di ginecologia. Il rischio, secondo i sindaci, è che l’ospedale di Asiago si trasformi
di fatto in una struttura per post acuti. A questo proposito, hanno chiesto in commissione regionale che, insieme alle tre apicalità previste nelle nuove schede, vengano riconfermate quelle di chirurgia generale e ortopedia, oltre ad un incremento di almeno quattro posti letto nell’area chirurgica, e la possibilità di svolgere anche interventi ginecologici. E’ previsto che la nuova programmazione sanitaria entri a regime dal 2015. Stesso anno in cui, bombe permettendo, dovrebbe essere inaugurato anche il nuovo ospedale.
Il progetto del nuovo ospedale La posa della prima pietra è datata 12.12.2012, con una cerimonia solenne alla presenza di mezza giunta veneta e numerose autorità civili e militari. La superficie dell’ospedale sarà di 16 mila metri quadri e la costruzione verrà realizzata a fianco di quella già esistente, per un costo complessivo di 27 milioni 480 mila euro, finanziati con fondi dello Stato, della Regione e dell’Ulss 3 di Bassano. L’indice di costosità è pari a 1.344,33 euro a metro quadro, contro una media per altre strutture similari in Italia tra 1.800 e 2.000 euro. Il complesso conterà 120 posti letto (di cui 40 di day hospital e day surgery) distribuiti tra i reparti di medicina, chirurgia, ortopedia, ostetricia ginecologia, pediatria, oltre a varie tipologie di riabilitazioni. Del vecchio ospedale rimarrà l’avancorpo, dove ora c’è il pronto soccorso, che ospiterà studi medici, dialisi e sedi di associazioni. La fine dei lavori è fissata per la primavera del 2015. La realizzazione del nuovo ospedale è stata affidata alle aziende Guerrato S.p.A. di Rovigo in qualità di capogruppo, Coveco (Consorzio Veneto Cooperative) di Mestre e la scledense Idrabuilding scarl. Le caratteristiche più innovative del progetto riguardano l’impianto di geotermia, i pannelli solari, l’impianto fotovoltaico, in previsione di un risparmio sui consumi del 39,29% . E poi l’architettura, in linea con le caratteristiche tipiche della montagna, in cui spicca la silhouette del tetto spiovente. L’ospedale che si andrà a realizzare sarà collegato in rete con il nosocomio di Bassano, con il quale costituirà di fatto un polo unico su due sedi, con collegamenti telematici, teleconsulto, possibilità di valutazione in diretta tra specialisti. La tecnologia permetterà, ad esempio, a un medico di guardia di consultare in tempo reale gli specialisti a Bassano che potranno vedere in alta definizione le radiologie, leggere direttamente un elettrocardiogramma, assistere ad un intervento sul paziente attraverso apposite videocamere.
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presentazione | indice
Editoriale
Estate calda Estate calda, questa. E non c’entrano Caronte, né l’alta pressione atlantica. Ad arroventare la stagione estiva ci pensano le dimostrazioni di protesta che vedono scendere in piazza il governatore veneto contro la decisione romana di chiudere il tribunale di Bassano, i sindaci dell’altopiano arrabbiarsi con la regione per i tagli alla sanità, semplici cittadini organizzarsi in comitato per chiedere strade sicure. Si protesta. Si sfila compatti sul Ponte Vecchio per chiedere al Governo di rivedere la sua politica sulla spending review evitando la beffa di veder bruciare 12 milioni di euro già spesi per dotare di nuova sede proprio quel tribunale che a settembre dovrebbe chiudere i battenti.
Allegato gratuito a La Piazza - Il quindicinale di annunci e appuntamenti Anno 0 - Numero 6 2 agosto 2013 Autorizzazione Tribunale di Bassano del Grappa n°7/94 del 7/10/94 Direttore Responsabile
Cristina Lunardon Editrice
Tabloid
Responsabile notizie
Cristina Lunardon notizie@lapiazza.it
Si scende dalla montagna alla laguna per chiedere alla Ragione che l’ospedale di Asiago non sia declassato e che la nuova struttura in costruzione, circa 27 milioni di euro il costo stimato, non diventi una cattedrale vuota. Protestano i politici. Contro altri politici. Contro decisioni che, a quanto pare, male si accordano con il semplice buon senso e con il rispetto delle istanze del territorio. Politici votati. Anche da altri politici. Mentre, nel frattempo, semplici cittadini aspettano di poter uscire di casa senza essere travolti dai camion. “Ed ecco intanto scoprirsi da trenta o quaranta mulini da vento, che si trovavano in quella campagna; e tosto che don Chisciotte li vide, disse al suo scudiere: «La fortuna va guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là, amico Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti? Io penso di azzuffarmi con essi, e levandoli di vita cominciare ad arricchirmi colle loro spoglie; perciocché questa è guerra onorata, ed è un servire Iddio il togliere dalla faccia della terra sì trista semente. — Dove, sono i giganti? disse Sancio Pancia. — Quelli che vedi laggiù, rispose il padrone, con quelle braccia sì lunghe, che taluno d’essi le ha come di due leghe. — Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino. — Ben si conosce, disse don Chisciotte, che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone.» Ciò detto, e raccomandandosi di tutto cuore alla Dulcinea sua signora affinché lo assistesse in quello scontro galoppando quanto poteva, investì il primo mulino in cui si incontrò e diede della lancia in una pala...” (Miguel de Cervantes Saavedra, Don Chisciotte della Mancia)
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Indice II
Ennesimo blocco del cantiere del nuovo ospedale
Ad Asiago è ancora “allarme bomba” sul sito già bonificato.
VI Occupato il Ponte degli Alpini per salvare il tribunale anche i rappresentanti degli altri palazzi di giustizia a rischio VIII Diventa “sorvegliata speciale” la strada del Costo
In aumento i controlli nel fine settimana fino a fine estate
IX
Voci Nuove in Valbrenta continua ad allietare le serate estive
Almeno un migliaio i cantanti che si sono esibiti nelle 11 edizioni
X
Inaugurata la prima palestra di psicomotricità del bassanese
Presente il fondatore della Pratica Psicomotoria Aucouturier
XII
A Marostica piantato l’albero della legalità
nell’anniversario della strage di via d’Amelio
XIV Bilancio positivo per “Bassano sotto le stelle” Per 4 mercoledì, vie e piazze trasformate in palcoscenici
XVI Centinaia di firme per la messa in sicurezza di via S. Giovanni Dopo anni di proteste si pensa ad un piano viabilistico
XVIII Rievocazione storica della dedizione a Feltre La Città rivive il sapore medioevale, lo splendore del passato
XIX Appuntamento a Oliero con il Brintaal Celtic Folk Festival
12esima edizione per il Festival della musica e cultura celtica
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Torna alla grande la “Transalpina bike Monaco-Venezia”
Un nuovo gruppo di appassionati in partenza a settembre
XXII Festa “Madonna della Neve” E..state a Conco….. P
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bassano | giustizia
Insieme ai bassanesi, anche i rappresentanti degli altri palazzi di giustizia a rischio chiusura
Occupato il Ponte degli Alpini per salvare il tribunale Il palazzo di giustizia di Bassano è infatti, insieme a quelli di Tolmezzo, Lucera, Pinerolo, Rossano Calabro e Chiavari, uno dei tribunali che, secondo l’ottica della spending review dell’ex governo Monti, non hanno più senso di esistere, nonostante la loro acclarata e certificata efficienza. 2 luglio 2013: nel giorno del compleanno della città di Bassano un’intera comunità, guidata dal presidente della regione Veneto, Luca Zaia, occupa il ponte degli alpini per salvare il tribunale di via Marinali.
Sono proprio i rappresentanti di questi 6 “tribunalini”, come vengono chiamati a Roma, che il 22 luglio scorso hanno tentato l’ennesima manifestazione di protesta ed hanno marciato sul simbolo di Bassano, lo storico ponte di legno sul Brenta, listando a lutto, segno della
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morte della giustizia, gli striscioni identificativi dei 6 palazzi di giustizia. I sindaci di oltre 30 comuni del comprensorio, politici da provincia e regione, rappresentanti di categoria, esponenti sindacali, avvocati, medici, giudici e poi loro, i cittadini, sono intervenuti in massa per chiedere il rispetto del diritto alla legalità ed alla giustizia. Il presidente più occasioni
del Veneto in ha dichiarato:
“Il tribunale di Bassano è la nostra linea del Piave, chiuderlo è un’indecenza!” dimostrando lo sdegno nel vedere con i propri occhi il nuovo
“Il tribunale di Bassano è la nostra linea del Piave, chiuderlo è un’indecenza!”
palazzo di giustizia, costato ben 12 milioni di euro ed ormai completato, che rischia d’essere totalmente inutilizzato. E il giorno dopo la protesta, lo stesso governatore del Veneto ha inviato una lettera al ministro Cancellieri, sollecitando la pubblicazione immediata dei decreti correttivi che eviteranno la soppressione dei sei tribunali, perché rispettosi dei parametri di efficienza previsti dalla legge stessa. Allegato alla lettera, il documento firmato dalle rappresentanze dei sei tribunali con la richiesta di ritiro del
provvedimento di soppressione, consegnato a Zaia durante la manifestazione sul Ponte Vecchio.
luce di un monitoraggio sugli effetti della riorganizzazione delle sedi giudiziarie.
Da parte sua, il ministro ha fatto intravvedere una certa apertura il giorno successivo, dichiarandosi disponibile a porre in essere dei correttivi alla riforma, alla
Sono dunque questi giorni decisivi, in vista della fatidica data del 13 settembre, giorno in cui il tribunale bassanese potrebbe dover chiudere i battenti.
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altopiano | viabilità
In aumento i controlli nel fine settimana fino a fine estate
Diventa “sorvegliata speciale” la strada del Costo Punto nero della viabilità provinciale, soprattutto per i motociclisti
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ltimo in ordine di successione, un incidente mortale lo scorso 12 luglio. Sono 13 poi gli incidenti registrati nel 2012, 19 nel 20122, 22 nel 2010. Con un numero complessivo di circa ottanta feriti in tre anni. Tanto basta perchè la provincia di Vicenza abbia deciso di intensificare il numero delle pattuglie che nei fine settimana estivi saranno presenti lungo l’ex statale 349, meglio nota come strada del Costo, che dalla rotatoria di Caltrano porta ad Asiago. A nulla, a quanto pare, sono serviti la manutenzione costante del manto stradale, e gli autovelox installati negli
anni scorsi. Gli incidenti, sono ancora troppi e riguardano soprattutto i motociclisti. Sotto accusa, in primis, l’alta velocità:
malgrado il limite di 90 chilometri orari sia già elevato rispetto al tipo di strada, molti centauri riescono infatti a superarlo. E poi, sorpassi azzardati e il mancato rispetto
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delle distanze di sicurezza. Una strada tanto bella, dunque, quanto pericolosa. Un susseguirsi di tornanti che portano verso la montagna e che offrono alla vista panorami suggestivi. Ma che troppo spesso vengono interpretati come una pista dove mettere alla prova le proprie abilità di guida. Una sfida per tanti, troppi motociclisti provenienti non solo dal Veneto ma da mezza Italia, tanto sono noti questi tornanti.
“Le pattuglie ha spiegato il comandane della polizia Claudio Meggiolaro - saranno dislocate nei punti più critici e in costante contatto tra di loro, in modo da poter intervenire prontamente nel caso di automobilisti e motociclisti spericolati.”
comprensorio | spettacolo
Almeno un migliaio i cantanti che si sono esibiti nelle 11 edizioni del concorso canoro
un periodo ed infine ripresa dieci anni fa, diventando uno degli appuntamenti più attesi dell’estate.
Voci Nuove in Valbrenta continua ad allietare le serate estive
“Purtroppo anche le Pro Loco soffrono – dell’attuale congiuntura economica lamenta Cortese – ed i fondi per organizzare qualsiasi evento sono sempre più risicati. Una manifestazione come questa ha dei costi notevoli, impegna molte persone, ma la soddisfazione alla fine ripaga sempre di tutto il lavoro. Spero arriveranno tempi migliori anche per il Consorzio, che ora non può nemmeno più contare sui giovani del servizio civile per fare fronte alla gestione corrente dell’associazione.”
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opo Fellette di Romano d’Ezzelino, Campolongo e San Giuseppe di Cassola, il Concorso Voci Nuove in Valbrenta farà tappa il 6 agosto in Villa Morosini Cappello a Cartigliano, il 9 agosto in piazza a Valstagna ed il 23 agosto, per la serata finale che decreterà i vincitori assoluti di questa edizione, all’Auditorium Vivaldi di Cassola. Organizzata dal Consorzio Pro Loco Grappa Valbrenta, la manifestazione è giunta al suo undicesimo anno di vita mantenendo inalterata la sua vocazione itinerante e l’apertura nei confronti di chiunque abbia voglia di mettersi in gioco salendo sul palco.
“Abbiamo solo introdotto un limite di
età minimo di 16 anni – spiega il presidente del Consorzio Giuseppe Cortese – lasciando per il resto la massima
libertà nell’esecuzione. All’inizio si limitava la partecipazione ai soli residenti dei comuni dove si svolgeva la serata. Ora arriva gente anche da fuori provincia”. Facendo un calcolo veloce, si stima che nelle undici edizioni del concorso canoro si siano esibiti almeno un migliaio di cantanti, una media di venti per sera.
“Ci sono state edizioni alle quali hanno aderito tutte le Pro Loco, che nel Consorzio sono 14 – racconta - lo scorso anno le serate erano nove. Quest’anno sono solo cinque, esclusa la finale.” L’idea del concorso canoro risale agli anni sessanta, dapprima limitata solo a Valstagna, poi è stata abbandonata per
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Particolarmente soddisfatta della serata svoltasi a San Giuseppe è apparsa la neo eletta presidente della Pro Loco cassolese Renata Andolfatto, che ha saputo creare attorno al Concorso una serie di interessanti attrazioni. “Questa è stata la mia prima esperienza – ha spiegato – ed ho cercato di offrire
una serata di musica ma anche di spettacolo, invitando ad esibirsi una scuola di danza, oltre che di convivialità, offrendo anguria e gelato al pubblico presente. Credo che questa manifestazione sia una bella occasione per le persone di mettersi in gioco. Salire su un palco è sempre un’esperienza emozionante, mi piace l’idea di aver contribuito a questo progetto popolare.”
san giuseppe | strutture
Presente all’evento anche il fondatore della Pratica Psicomotoria Aucouturier
Inaugurata la prima palestra di psicomotricità del bassanese
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aglio del nastro con ospite di eccezione, a Cassola, per la nuova palestra di psicomotricità inaugurata presso il Centro di Prima Infanzia comunale. Ad aprire ufficialmente le porte della nuova strutta è intervenuto nientemeno che il padre fondatore della pratica psicomotoria, Bernard Aucouturier.
“E’ per il Comune di Cassola motivo di orgoglio e di grande soddisfazione veder nascere questa nuova realtà, sul solco del lavoro fatto in tanti anni – è il commento del sindaco, Silvia Pasinato - La nuova palestrina, oltre
ad essere un ambiente unico ed esclusivo nel nostro territorio, riuscirà a dare risposte concrete al percorso di crescita dei bambini e, con loro, delle loro famiglie.” Da sempre il Centro di Prima Infanzia di via Monte Pertica, attivo dal 2000 sotto la direzione di Sonia Compostella, si caratterizza in particolare per l’attenzione dedicata alla pratica psicomotoria, sulla quale Comune e Cooperativa Cassola Solidale hanno voluto investire ulteriormente, realizzando questo spazio. Allo svolgimento quotidiano di sedute psicomotorie con i vari gruppi di bambini del Centro di Prima Infanzia, si potranno così affiancare anche sessioni rivolte ad utenti esterni, con la possibilità di accogliere la domanda di aiuto psicomotorio a livello educativo-preventivo e terapeutico, da parte dei genitori, della scuola e dei servizi sociosanitari del territorio. La Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA) si fonda sul gioco spontaneo e libero, il movimento, l’azione e la rappresentazione perché è P
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tramite l’azione e il piacere che questa genera, che il bambino scopre e conquista il mondo. Secondo il fondatore di questa disciplina, il bambino non gioca per imparare, ma impara perché gioca, e questo avviene in un luogo preciso: la sala di Psicomotricità, uno spazio ricco, vario e colorato, che prevede la presenza attenta di uno o più professionisti con una specifica formazione, che accolgono le produzioni dei bambini, condividono le loro emozioni e il loro piacere e li accompagnano nel percorso di crescita.
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marostica | iniziative
Inziativa del presidio cittadino di Libera nell’anniversario della strage di via d’Amelio
A Marostica piantato l’albero della legalità
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attinata della legalità” a Marostica lo scorso 17 luglio per ricordare due magistrati che hanno scritto pagine della storia del nostro Paese e che hanno pagato con la vita il loro attaccamento alla giustizia. Loro erano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. E a loro, il presidio di Libera di BassanoMarostica ha voluto rendere omaggio, piantando un albero con il coinvolgimento dei ragazzi del GREST estivo. La cerimonia ha visto la presenza del Sindaco di Marostica, Marica Dalla Valle, ed è stata segnata da una grandissima partecipazione e da un grande interesse da parte dei bambini e dei ragazzi che, nonostante la giovane età, hanno dimostrato una piena consapevolezza del valore del rispetto e della legalità.
lo scorso novembre e conta una trentina di iscritti. Dedicato ad Emanuela Loi, agente della scorta morta nella strage di via d’Amelio, è coordinato dal giovane ventiduenne Mattia Bindella e negli scosi mesi si è già fatto promotore di diverse iniziative.
Il presidio di zona di Libera, l’ associazione nazionale antimafia, si è ufficialmente costituito
La scelta del Parco XXV Aprile per la piantumazione dell’Albero della Legalità a Marostica non
è stata casuale, essendo lo spazio verde già dedicato alla liberazione nazionale, ora intesa anche come liberazione da ogni forma di criminalità e di azioni illecite. Il Sindaco della città scaligera ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come il punto di riferimento principale per tutti i cittadini debba essere la Costituzione.
“Progetti come questi sono fondamentali ha dichiarato a sua volta Mattia Bindella - al fine di sconfiggere veramente
le mafie e l’illegalità e diventa indispensabile – ha proseguito – il coinvolgimento
dei giovani, bambini e ragazzi di oggi, uomini di domani. L’Albero della legalità – ha concluso Bindella - diventa così un simbolo, un punto di riferimento costante per l’intera comunità.” P
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bassano | iniziative
Per quattro mercoledì, vie e piazze trasformate in palcoscenici
Bilancio positivo con presenze da record per “Bassano sotto le stelle”
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le stelle sono state a guardare, per quattro mercoledì, la città di Bassano illuminarsi per il terzo anno consecutivo con “Bassano..da scoprire sotto le stelle”, l’iniziativa di Confcommercio che ha animato strade e piazze del centro cittadino, riscuotendo un successo di presenze da record.
“Da una stima fatta sui parcheggi – spiega il presidente dell’associazione Luca Maria Chenet – si valuta una
partecipazione simile a quella che si registra per la fiera di ottobre, e forse maggiore, attorno alle 20-30 mila persone, contando che molti hanno raggiunto la piazza anche in bicicletta e a piedi.” Per l’organizzazione degli eventi, la Confcommercio ha potuto contare
sulla collaborazione della Pro Bassano e di Operaestate.
“Alcuni bar si sono organizzati anche per conto proprio – prosegue Chenet – ingaggiando gruppi musicali in piena autonomia, segno che l’iniziativa è stata capita e sentita. Da soli non avremmo potuto fare molto, visto il budget risicato sul quale potevamo contare, pari a 15 mila euro per quattro serate. Se poi si pensa che non molto lontano, ad Arzignano per esempio, per una sola notte bianca sono stati messi a disposizione 25 mila euro, possiamo essere più che soddisfatti del nostro lavoro e dei risultati ottenuti.” Ma queste iniziative portano vantaggi effettivi alle attività commerciali? “Sicuramente – conferma Chenet - i vantaggi differiscono in base alla
tipologia commerciale. Ricordo però che il primo anno i negozi erano aperti, le luci
accese, e chi era in servizio guardava la gente passeggiare, perché d’estate si tende comunque a non entrare in luoghi chiusi, soprattuto dopo una giornata di lavoro. Capito l’inghippo, la strategia è cambiata e molti esercizi hanno allestito bancarelle al loro esterno, andando così incontro al pubblico, facendo autopromozione. In ogni caso, l’apertura del mercoledì prima dei saldi è servita da volano, perché la gente, pur non acquistando, ha sfruttato l’uscita serale per una sorta di esplorazione di ciò che avrebbe potuto trovare a prezzo scontato dopo qualche giorno.” Quale è stato il ruolo dell’amministrazione comunale nell’organizzazione degli eventi?
“Ci siamo sciroppati noi tutta la gestione, come categoria economica – afferma Chenet senza appoggi da parte dell’amministrazione e senza neppure alcuna agevolazione burocratica. Posso
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Noi ci stiamo impegnando affinchè la città rimanga accesa il centro storico non è formato solo da un gruppo di negozianti, c’è un indotto economico che crea posti di lavoro
capire che l’amministrazione sia sottoposta ad un certo pressing da parte dei residenti, che vorrebbero fare del centro storico un silenzioso dormitorio, ma si tratta pur sempre di quattro mercoledì all’anno. Anche se in realtà qualcuno ha lanciato l’idea di raddoppiare l’appuntamento per la prossima edizione, cosa che al momento non è ipotizzabile vista la dotazione organica su cui può contare la nostra associazione, ma ci si può pensare.” E ancora qualche sassolino il presidente di Confcommercio se lo toglie.
“Noi ci stiamo impegnando affinchè la città rimanga accesa – spiega – il centro storico non è formato solo da un gruppo di negozianti, c’è un indotto economico che crea posti di lavoro ma si continua a favorire i centri commerciali allontanando la gente dalle piazza. Mi pare che questa amministrazione comunale prenda delle
decisioni senza pensare alle conseguenze, senza un’analisi preventiva delle nuove situazioni che si possono venire a creare. Pensiamo alla questione dei varchi per la ZTL, che noi abbiamo chiesto di installare ancora nel settembre del 2011 in modo da fornire indicazioni chiare a chi vuole entrare in città, e che sono stati attivati solo lo scorso maggio. Oppure basta pensare al volantino, elaborato e distribuito dal Comune, che riportava informazioni non corrette sulla delimitazione della zona a traffico limitato. Si tratta di pessima comunicazione, che crea solo confusione tra i cittadini, e la gente, disorientata, preferisce andare altrove.” Ciò non toglie che Confcommercio e Comune stiano collaborando ad
un tavolo di lavoro per studiare delle possiiblità di intervento mirate alla qualificazione urbana e alla rivitalizzazione economica del centro storico bassanese.
“Si, in collaborazione con la Confcommercio nazionale – spiega Chenet – che mette a disposizione esperti progettisti e urbanisti per compiere un’analisi mirata, sulla città e i suoi bisogni, come si sta già facendo in altri venti centri italiani. Ai lavori parteciperanno anche giovani bassanesi , operatori economici e cittadini. E’ interessante comunque che ci sia una visione superpartes sulla città, qualcuno che la guardi con occhi diversi, che raccolga da “esterno” le voci del territorio per rielaborarle in strategie di rilancio della qualità urbana.”
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carmignano di brenta | viabilità
Dopo anni di proteste si pensa ad un piano viabilistico congiunto tra le provincie di Padova e Vicenza
Centinaia di firme per la messa in sicurezza di via San Giovanni
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entinaia di firme raccolte. Una protesta che dura da anni. E sono davvero esasperati i residenti di via San Giovanni, a Camazzole di Carmignano. Ormai non si contano più i solleciti, gli inviti ad amministratori comunali e provinciali, perchè si ponga rimedio ad una strada troppo pericolosa, inadeguata a supportare il traffico di mezzi pesanti in entrambi i sensi di marcia. Gli abitanti si sono addirittura costituiti in un comitato spontaneo, di cui è portavoce il medico del paese, Giorgio Brogliati. Chiedono sicurezza, chiedono una pista ciclo-pedonale, chiedono che il flusso del transito di camion e tir venga deviato. “Se passano
contemporaneamente due camion - ha sottolineato Brogliati - e per caso un pedone o un ciclista si trovano nei paraggi, è altissimo il rischio d’essere travolti ed uccisi”. Per non parlare della velocità con cui transitano i veicoli. Le case si trovano tutte sul ciglio della strada. “Uscire dalla propria abitazione – prosegue il portavoce del comitato- diventa
una roulette russa”. Dopo appelli su appelli, il vicepresidente della provincia di Padova, non che assessore alla viabilità, Roberto Marcato, ha fatto un sopralluogo con i tecnici, per rendersi conto di persona della situazione. E sono bastati pochi minuti per capire che non si tratta di un capriccio, ma di una seria necessità di porre rimedio ad una strada che
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mette a rischio l’incolumità dei residenti. Marcato si è preso l’impegno di contattare a breve la provincia di Vicenza, visto che si tratta di un territorio di confine, per studiare congiuntamente un piano viabilistico che vada possibilmente a spostare su un altro asse la linea di passaggio dei mezzi pesanti. Dal canto suo il vice-sindaco di Carmignano, Alessandro Bolis, ha assicurato che i soldi per sistemare e riportare in sicurezza la trafficatissima via di Camazzole sono già stati accantonati. Concretamente non si sa entro che termini si possa arrivare ad una soluzione. Non resta che attendere gli sviluppi.
nuovo show room a bassANO
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feltre | eventi
La Città rivive il sapore medioevale, lo splendore dei secoli passati attraverso questa grande manifestazione
Rievocazione storica della dedizione di Feltre alla Repubblica di Venezia
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l 15 giugno 1404 Vettore Muffoni, nobile feltrino, e Bartolomeo Nani, ambasciatore veneziano, siglarono con i loro nomi l’atto di donazione spontanea di Feltre sotto la protezione della Serenissima. L’evento viene ancor oggi rievocato il primo fine settimana di agosto, con il tradizionale Palio di Feltre. Per tre giorni il Palio riporta nel presente un pezzo di storia, ricreando un clima quattrocentesco. Contradaioli e figuranti di Port’Oria, Santo Stefano, Castello e Duomo, oltre a darsi battaglia in 4 specialità di giochi, ripropongono usi e costumi secolari. Le strade del centro storico di Feltre si animano di mercatini dal
sapore antico e di ogni sorta di spettacoli e scenografie di ispirazione medioevale, tra saltimbanchi, sbandieratori, musici, giullari e mangiafuoco. Ogni quartiere il venerdì precedente il Palio, si raduna per le tradizionali cene, un rito di aggregazione e un po’ scaramantico a base di menù tradizionali, musica e giochi. Quattro sono le gare in cui si cimentano i quattro quartieri per la conquista del drappo dei quindici ducati d’oro del Palio: il Tiro con l’arco (arco nudo), la Staffetta, il Tiro della fune, e per finire la Corsa dei cavalli, la più attesa in quanto più spettacolare e decisiva. Il Palio è vinto per la somma dei punteggi ottenuti nelle gare.
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Dal 1998, al vessillo del quartiere vincente spetta l’onore di sventolare per tutto l’anno sul pennone in piazza Maggiore. Dal 1986, il Drappo che viene assegnato al quartiere vincitore è dipinto da artisti contemporanei italiani e stranieri di chiara fama. Il drappo 2013 sarà dipinto dal maestro Riccardo Licata, presente a Feltre per l’inaugurazione ufficiale della manifestazione e della sua mostra “un viaggio tra pittura ed arti applicate” che si terrà nella Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda dal 27 luglio al 29 settembre. www.paliodifeltre.it
oliero | eventi
Dodicesima edizione per il Festival della musica e cultura celtica in Valbrenta
A fine Agosto appuntamento a Oliero con il Brintaal Celtic Folk Festival
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untuale, l’ultimo fine settimana di agosto, nella suggestiva cornice del Parco delle grotte di Oliero, torna in Valbrenta il Brintaal Celtic Folk Festival, la kermesse dedicata alla musica ed alla cultura celtica, diventato uno degli appuntamenti più importanti nel suo genere nel panorama italiano. Giunto alla dodicesima edizione, il Festival si svolgerà dal 29 agosto al 1 settembre, anticipato da una serie di interessanti proposte. A cominciare da domenica 25 agosto, con una visita guidata sull’Altopiano di Asiago alla Grotta del popolo, meglio nota con l’appellativo cimbro di Leute Kubale, una caverna utilizzata in epoca
preistorica dagli orsi come rifugio, e nell’antichità come luogo di riunione del popolo autoctono. Novità di questa edizione, inoltre, due serate enogastronomiche dedicate alla degustazione delle migliori birre (lunedì 26 agosto) e dei migliori whiskey (martedì 27) irlandesi e britannici, mentre mercoledì 28 agosto sarà il Covolo del Butistone ad ospitare un concerto per cornamusa, chitarra e percussioni. E a seguire, quattro giorni di buona cucina e musica dal vivo, secondo l’ormai collaudato format che prevede due esibizioni ogni sera di gruppi folk italiani e stranieri.
“Il Festival è nato nel 2002 da un gruppo di amici e già l’anno successivo ci siamo costituiti come associazione – spiega lo storico
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presidente del sodalizio, Simone Prai – con un direttivo di dieci persone, ma
oltre un centinaio di volontari che durante il Festival si impegnano e lavorano sodo per la buona riuscita della manifestazione.” Con una presenza media di 2.500 persone a sera, si può parlare di una vera e propria macchina organizzativa con i fiocchi.
“Tante persone accorrono per la musica – racconta Prai – ma anche per l’offerta culinaria e, non da ultimo, per godere della bellezza del posto. Per quanto riguarda poi i volontari, molti sono di Valstagna e della vallata, ma tanti arrivano da tutta la provincia, anche da Schio o Vicenza, apposta per dare una mano. Ci sono volontari di tutte le età. Credo – conclude il presidente - che ad essere vincente sia lo spirito che si è creato negli anni tra di loro, che ha anche fatto crescere sempre di più la qualità del Festival.”
bassano | sport
Un nuovo gruppo di appassionati in partenza a settembre. Si punta ad aprire l’itinerario anche all’handbike. di Gianni Celi
Torna alla grande la “Transalpina bike Monaco di Baviera-Venezia”
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ra il settembre del 2005 quando una pattuglia di quindici bassanesi tramutava in realtà il progetto della “Transalpina bike”, ovvero il percorso ciclistico che da Monaco di Baviera porta a Bassano, per poi continuare fino a Venezia. L’ideatore di questa splendida avventura era allora (e lo è tuttora) Aldo Perin, un ex agonista del Veloce Club Bassano, che con puntiglio e decisione è riuscito a lanciare, e portare a compimento, l’ambiziosa proposta. S’è continuato poi per altri quattro anni fino ad arrivare, nell’ultima edizione, in Piazza San Marco, bici alla mano. Dopo quattro anni di stasi in cui il progetto pareva fosse stato sepolto si è tornati alla carica alla grande, grazie all’accoppiata Panathlon e Veterani dello sport di Bassano del Grappa. A sostenere lo sforzo organizzativo di Aldo Perin, il padre nobile dell’iniziativa, si sono aggiunti il presidente della sezione bassanese dei Veterani dello sport, Rino Piccoli, ed il segretario dell’associazione, Carmine Abate. A dare slancio all’operazione ci ha pensato il nuovo presidente internazionale del Panathlon, Giacomo Santini, grande amico dei bassanesi ancora dai tempi dei campionati mondiali di ciclismo su pista del 1985,che lo hanno visto quale
responsabile dell’ufficio stampa della manifestazione iridata. A settembre quindi un nuovo gruppo di appassionati delle due ruote tornerà in sella partendo dalla pittoresca Marienplatz, cuore della capitale della Baviera, per affrontare gli oltre cinquecento chilometri che dividono la città tedesca dalla perla dell’Adriatico, Venezia. Per mettere a punto le varie fasi dell’operazione la terna di organizzatori bassanesi (Perin,Piccoli,Abate) ha effettuato diversi incontri con i maggiorenti delle sezioni del Panathlon tedesche, austriache e venete, al fine di coinvolgerli in un’iniziativa che ha come scopo finale la definizione di un itinerario cicloturistico, capace di richiamare un numero crescente di turisti dai paesi del nord. Il tracciato della “Transalpina bike Monaco-Venezia” è già stato ampiamente collaudato nelle edizioni precedenti. Come dicevamo, la partenza è dal cuore di Monaco per imboccare, subito dopo, la strada che porta a Grunwald e alla pittoresca cittadina di Bad Tolz. Da qui a Mittenwald il passo è breve. E’ questa la prima tappa del viaggio che offre la possibilità ai ciclisti di P
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godere dei numerosi affreschi murali che abbelliscono le case della cittadina quasi a confine con l’Austria. La seconda tappa conduce ad Innsbruck, affascinante capitale del Tirolo. Con la terza si scavalca il Brennero, unica vera, importante salita che porta i cicloturisti dai 574 metri di Innsbruck ai 1374 del passo che divide l’Austria dall’Italia. La splendida ciclabile, che da qui si diparte, favorisce l’arrivo a Bressanone per la sosta notturna. La quarta tappa vede il passaggio per il capoluogo altoatesino di Bolzano e l’arrivo a Trento, lungo un percorso tutto ciclabile, ben segnalato ed agevole. Con la quinta si arriva a Bassano del Grappa,dopo avere superato le gallerie trentine passando per il paesetto di Civezzano ed essersi immessi, a Caldonazzo, nella ciclabile della Valsugana prima e del Brenta poi fino alla Piovega di sotto in Comune di Enego, da dove si segue la comunale della Valgadena, fino a Valstagna e la provinciale Campesana Valvecchia, fino a Bassano. A Venezia si arriva con la sesta tappa passando per le città murate di Cittadella prima e di Castelfranco Veneto poi. Nell’ultimo incontro, svoltosi ad Innsbruck fra i tre organizzatori
bassanesi ed i referenti del Panathlon di Germania, Austria, Alto Adige, Trentino e Veneto, si è parlato della necessità di tabellare questo itinerario che sarà pubblicizzato dal sito internazionale del Panathlon. Altra proposta interessante è quella di raccogliere una serie di pubblici esercizi, situati lungo il percorso, che diventino “Amici della Transalpina bike”, offrendo servizi ed agevolazioni a quanti sostino, con la loro bici, fra bar, ristoranti, alberghi, pensioni e quant’altro. Ultima
cosa
altrettanto
importante è l’apertura di questo itinerario cicloturistico all’handbike, vale a dire all’uso della bicicletta azionata con le braccia e normalmente usata da quanti hanno problemi di disabilità alle gambe. L’edizione 2013 della “Transalpina bike” servirà proprio ad individuare, grazie all’aiuto dei diversi Panathlon, un percorso adatto a chi usa questo tipo di bicicletta. Tutto è pronto insomma per ridare vigore ad un progetto che vuole aprire nuove frontiere agli amanti della bici per andare a scoprire una terra, quella
Glossario: Panathlon Il Panathlon (dal greco pan= tutto e athlon=sport) è un’associazione culturale in campo sportivo, fondata a Venezia il 12 giugno 1951 dal col. Mario Viali e altri 24 fondatori fra cui il conte Ludovico Foscari, che ne ha proposto il nome e coniato anche il motto. L’associazione Panathlon International, cresciuta dapprima in Italia, è divenuta internazionale a partire dal 14 maggio 1960. Lo scopo del Panathlon è l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali, quale strumento di formazione ed elevazione della persona e di solidarietà tra gli uomini e i popoli. Il suo motto “Ludis iungit” può essere tradotto con l’espressione “uniti dallo sport e per lo sport”. Il Panathlon Bassano fu costituito il 21 marzo 1980. Soci fondatori furono: Luigi Agnolin, Pio Baggio, Bruno Camolese, Sergio Campana, Stefano Cimatti, Antonio Fontana, Antonio Gerolimetto, Guido Loro, Sandro Pozzobon, Mario Rigoni, Mario Zanchetta
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del nostro Veneto, ricca di storia, di bellezze naturali ed architettoniche, ma anche di prodotti della gastronomia non certo da sottovalutare. Edizione 2008: A Marienplatz con il sindaco di Monaco
L’itinerario dell’edizione 2013
conco | eventi
E..state a Conco…..
Festa “Madonna della Neve”
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ata tantissimi anni fa a sostegno della parrocchia nella ricorrenza della Festa Patronale del 5 agosto la manifestazione si prefigge l’intento di rendere piacevoli le serate di fine luglio e della prima settimana di agosto dei villeggianti, dei paesani ed emigranti che in questo periodo ritornano al paese e unire in allegria la comunità in un periodo di vacanza. Negli anni vari sono stati i gruppi di volontari che si sono impegnati nell’organizzazione di questa manifestazione ma mai come in questi ultimi anni l’impegno è stato notevole sia per il numero delle serate di festa ma soprattutto per la qualità dell’organizzazione: viene curato ogni aspetto,dalla qualità del cibo (formaggi
delle malghe comunali, carni e pesce di ottima qualità), alla pulizia,al servizio e perché no anche all’addobbo floreale. Vengono allestiti, nel campo sportivo di Conco, due grandi tendoni,uno è riservato all’intrattenimento musicale e al ballo, nell’altro si cucina e si mangia. Le pietanze vengono servite in piatti di ceramica e posate in metallo riducendo così l’enorme quantità di rifiuti e trasmettendo un messaggio ecologico. Molte sono le inziative in questi giorni di festa: torneo di calcetto a 6 “Memorial G. Saba“, giochi vari per bimbi, serata di esibizione di artisti paesani, esibizioni di scuole di ballo, di orchestre e per finire nella serata clou del 5 agosto uno spettacolo
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pirotecnico.Durante tutta la manifestazione sarà aperta presso la sala dell’asilo di Conco la pesca di beneficenza Pro Scuola Materna Quest’anno l’ESTATE A CONCO, organizzata dal Gruppo Conco Insieme, dai ragazzi del Torneo di Calcetto, dalla Pro Loco, è particolarmente ricca di eventi e molto impegnativa, realizzabile solo per merito di molti volontari che ci mettono tempo ma soprattutto cuore, ed ai tanti sponsor che la sostengono.
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