Pronti a decollare da Cassola i due piloti di “Riding The Sky” in ultraleggero da Cassola a Sidney per un’impresa da guinness...
Transalpina bike: un sogno che si ferma alle porte di Bassano. Appello ai sindaci per un progetto condiviso...
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l’unione CHe regala la forza one shot! e la mezza maratona si corre in carrozzina a pag. XX
bassano - tribunale
palazzo bonaguro
Alla fine, il ministro Cancellieri ha mantenuto fede a quanto deciso da chi l’ha preceduta e, senza voler sentire ragioni, ha chiuso… Continua a pag. ii
Cantieri sempre aperti e in piena attività, a Bassano. Stanno proseguendo i lavori di riqualificazione del brolo di Palazzo Bonaguro… Continua a pag. X
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bassano | (in)giustizia
ConCessi due anni per smaltire le Cause Civili e di lavoro pendenti di Cristina Lunardon
Chiuso il Tribunale di Bassano, si trasloca a Vicenza
A
lla fine, il ministro Cancellieri ha mantenuto fede a quanto deciso da chi l’ha preceduta e, senza voler sentire ragioni, ha chiuso il tribunale di Bassano accorpandolo a quello di Vicenza, come stabilito dal decreto del governo Monti. Una “sentenza” che ha sconcertato tutti, dagli avvocati ai rappresentanti di categoria, ai tutori e genitori di persone con disabilità, ai semplici cittadini che, dal 14 di settembre, si trovano costretti a raggiungere il capoluogo berico per poter esercitare il loro diritto alla giustizia. La
revisione
della
geografia
giudiziaria ha previsto la chiusura, oltre a quello bassanese, di altri 30 tribunali considerati “minori”, 220 sezioni distaccate e 667 uffici di giudici di pace. A nulla sono servite le raccolte di firme, le manifestazioni dei legali che si sono susseguite dall’inizio dell’anno, l’occupazione simbolica ad agosto del Ponte Vecchio anche da parte degli amministratori locali, le numerose missioni a Roma ed i colloqui con il guardasigilli: questione politica o no, il tribunale è stato soppresso. E pensare che lo stesso ministro, intervenuto all’inizio di settembre al congresso del Pd a Genova, aveva
dichiarato ufficialmente la sua volontà di salvare “i tribunali che presentano alcune situazioni importanti e particolari”, citando espressamente i fori di Tolmezzo, Lucera, Pinerolo, Rossano Calabro e Chiavari, oltre a quello bassanese. Gli stessi sei che da gennaio hanno fatto fronte comune, forti degli elevati standard di efficienza e produttività che li accomunano, chiedendo l’emanazione di un decreto correttivo che li escludesse dall’elenco dei siti da chiudere. A tre giorni dall’entrata in vigore del taglio dei tribunali, una concessione, in realtà, è stata ottenuta: a Bassano, infatti, fino al 2015 qualche ufficio rimarrà aperto, ma solo per smaltire le cause civili in sospeso. E solo perché la giurisdizione del tribunale supera i 180 mila abitanti. Una concessione, che lo stesso presidente degli avvocati bassanesi ha giudicato essere una beffa, in aggiunta al danno subito. Nelle scorse settimane si è assistito in città ad una vera e propria levata di scudi e di proteste: il giorno stesso della chiusura, una sfilata
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sul banco degli imputati sono finiti la politica ed i politici locali, che da Venezia a bruxelles, passando per roma, non hanno saputo fare rete per dare Voce alle istanze del territorio
comprensorio, decretando invece un susseguirsi di declassamenti che, da possibile vagheggiato capoluogo di provincia, l’hanno ridotta via via a mera cittadina provinciale.
in notturna di avvocati e cittadini armati di lumino, a simboleggiare la celebrazione del funerale del palazzo di giustizia; poi si è cercato, nei giorni successivi, di bloccare i camion del trasloco del materiale dalla procura di via Verci, a quella vicentina e qualcuno si è anche incatenato alle porte del palazzo, tra i tricolori che sventolavano e l’inno di Mameli cantato dai manifestanti, mentre i genitori e tutori di persone disabili, in due occasioni distinte, hanno sfilato per la città, facendo sentire alto il grido di dolore e disagio provocato dalla chiusura del tribunale. E sul banco degli imputati sono finiti la politica ed i politici locali, che da Venezia a Bruxelles, passando per Roma, non hanno saputo fare rete per dare voce alle istanze del territorio, che
si sono limitati a proclamare senza incidere realmente sulle scelte strategiche che avrebbero potuto fare la differenza per Bassano ed il suo
Tra le questioni in coda al decreto Monti, resta ancora aperta quella dell’utilizzo della nuova struttura da dodici milioni di euro, la “cittadella della giustizia”, pronta ad accogliere un tribunale che, allo stato dei fatti, sta traslocando a trenta chilometri di distanza.
Storia del tribunale di Bassano Sotto il dominio della Repubblica Veneta vi erano a Basano uffici di Primo Grado con competenze uguali a quelli presenti a Vicenza e Treviso. Sotto la dominazione austriaca la Pretura di Bassano poteva decidere, in sede civile, senza limiti di competenza. Il Regno d’Italia assegnò definitivamente a Bassano il Tribunale, necessario per servire la giustizia ad un territorio vastissimo e prevalentemente montano: era il 18 settembre 1871 ed il circondario di allora comprendeva ben 37 comuni e una popolazione di 95.000 abitanti. Col passare del tempo il Tribunale assunse sempre più rilevanza, vista la sua centralità rispetto l’alto vicentino, il basso trentino, il bellunese ed il trevigiano. Ciò nonostante, nel 1923, a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie, finalizzata a farle coincidere con quelle amministrative, il Tribunale di Bassano venne soppresso ed accorpato a quello di Vicenza. Il 30 agosto vi si tenne l’ultima udienza. A seguito della fusione il Tribunale di Vicenza, già oberato, collassò, tanto da arrestarsi per alcuni mesi. Finita la guerra, anche il Tribunale di Bassano del Grappa venne ricostituito. La prima udienza è datata 18 dicembre 1947. (tratto da Il tribunale di Bassano del Grappa, a cura del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati)
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presentazione | indice
Editoriale ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 0 - NUMERO 8 4 OTTOBRE 2013 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94 DIRETTORE RESPONSABILE
Cristina Lunardon EDITRICE
Tabloid
RESPONSABILE NOTIZIE
Cristina Lunardon notizie@lapiazza.it
PER LA PUBBLICITÀ
0424.219185
La giustizia si allontana LA POLITICA LOCALE HA PERSO LA BATTAGLIA PER SALVARE IL TRIBUNALE DI BASSANO. E LA CITTÀ SI VEDE SCIPPARE UN ALTRO SERVIZIO CHE, ALLA PROVA DEI FATTI, AVREBBE DOVUTO FARLA INVECE SALIRE SUL PODIO DELL’ECCELLENZA NEL PANORAMA NAZIONALE DELLA GIUSTIZIA. MA ESSERE EFFICIENTI NON COSTITUISCE MOTIVO DI GRAN VALORE, IN UN PAESE NEL QUALE NEPPURE IL MERITO PERSONALE È RICONOSCIUTO COME RISORSA COLLETTIVA. COSÌ TOCCHERÀ ANCHE AI BASSANESI – ED AI CITTADINI DEGLI ALTRI 30 COMUNI LIMITROFI DEI QUALI IL TRIBUNALE ERA COMPETENTE – METTERSI IN CODA A VICENZA PER OTTENERE UNA RISPOSTA DI GIUSTIZIA CHE TORNERÀ AD ESSERE IMPARTITA CON UNA TEMPISTICA CHE NON PROMETTE NULLA DI BUONO RISPETTO A QUANTO ERA RIUSCITO A GARANTIRE IL FORO BASSANESE NEGLI ULTIMI ANNI. CON IL RISCHIO, SEMPRE GRAVE PER UNA SOCIETÀ CIVILE, CHE SI ARRIVI AL PARADOSSO DI SCEGLIERE ADDIRITTURA RINUNCIARE ALLA GIUSTIZIA, A TUTTI GLI EFFETTI TROPPO LONTANA DA RAGGIUNGERE. A QUESTO PROPOSITO, SI LEGGE NELLA PUBBLICAZIONE CURATA DAL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BASSANO CHE “NELLO STUDIO ISTAT SULL’ACCESSIBILITÀ DEI CIRCONDARI GIUDIZIARI È RISULTATO CHE I MAGGIORI PROBLEMI SI HANNO PER 10 PROVINCIE, CHE SONO QUELLE CON DIFFERENZA ASSOLUTA FRA I TEMPI DI SPOSTAMENTO MAGGIORE DI 15 MINUTI, FRA I QUALI VI È VICENZA; PER QUANTO RIGUARDA BASSANO DEL GRAPPA, LA DIFFERENZA TRA I TEMPI PER RECARSI AL TRIBUNALE CITTADINO PIUTTOSTO CHE A QUELLO DEL CAPOLUOGO DI PROVINCIA PASSA DA 20 MINUTI A QUASI 60MINUTI, CON UNA DIFFERENZA PERCENTUALE PARI A 142,66 IN PIÙ, E QUESTO PROPRIO IN CONSIDERAZIONE DELLA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO, DELL’ASSENZA DI VIABILITÀ VELOCE E DELLA RIDOTTA RETE FERROVIARIA.” DOPPIA SCONFITTA, DUNQUE. UNA CITTÀ SENZA TRIBUNALE ED UN TERRITORIO PRIVO DI UNA RETE EFFICIENTE DI COLLEGAMENTI. CHE SIA DAVVERO SEMPRE E SOLO COLPA DI ROMA?
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Indice II
Chiuso il Tribunale di Bassano,si trasloca a Vicenza CONCESSI 2 ANNI PER SMALTIRE LE CAUSE CIVILI E DI LAVORO PENDENTI
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Rivitalizzare i centri storici: la regione premia Bassano e Cittadella 2 ANNI PER REALIZZARE I PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
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Nuovo mercatino dell’antiquariato dentro l’Ex Caserma IN FASE CONCLUSIVA I LAVORI DI SISTEMAZIONE DELL’EDIFICIO
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Il brolo di Palazzo Bonaguro verso la rinascita DIVENTERÀ UN GIARDINO URBANO PER LA SOSTA E LO SVAGO
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Transalpina bike: un sogno che si ferma alle porte di Bassano APPELLO AI SINDACI DEL TRATTO CASTELFRANCO-VENEZIA
XVI
A Marostica si canta la canzone più “lunga” del mondo L’INIZIATIVA VOLUTA DA ROBERTO “APO” AMBROSI
XVIII Pronti a decollare da Cassola i due piloti di “Riding The Sky” IN ULTRALEGGERO DA CASSOLA A SIDNEY PER UN’IMPRESA DA GUINNESS
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Frequenze Sostenibili: sintonizzati sull’ecologia del tuo territorio TANTE LE INIZIATIVA IN CALENDARIO FINO A NOVEMBRE
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One Shot! E la mezza maratona si corre in carrozzina PRIMA USCITA UFFICIALE DELLA SEDIA A ROTELLE
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bassano e cittadella | progetti
due anni di tempo per realizzare i progetti di riqualifiCazione urbana
Rivitalizzare i centri storici: la regione premia Bassano e Cittadella
“B
assano
nel
cuore”,
il progetto della città di Bassano del Grappa per la rivitalizzazione del centro storico e la riqualificazione delle attività commerciali presentato lo scorso maggio a Venezia, è stato premiato dalla Regione del Veneto con il contributo massimo erogabile: 200.000 euro.
Altra provincia, stesso bando, uguale importo: “Vivi Cittadella” ha fatto incassare addirittura il primo posto alla città murata, tra le 29 municipalità che hanno concorso all’assegnazione dei 5 milioni di euro complessivi stanziati in laguna. Una bella boccata di ossigeno per le due cittadine, che potranno così realizzare una serie di
interventi mirati ad accrescerne potenzialità e attrattive.
processi di sviluppo economie urbane.
progetto “Bassano nel cuore”, frutto di un accordo di partenariato tra Comune di Bassano del Grappa, Confcommercio, Confesercenti e Pro Bassano, prevede una serie di azioni che hanno l’obiettivo di migliorare e rivitalizzare il cuore della città, da sviluppare nei prossimi due anni.
“La soddisfazione è molta e condivisa tra tante persone, che hanno lavorato con grande apertura, disponibilità e competenza nei mesi scorsi per costruire il progetto –
Il
Il riconoscimento regionale è particolarmente importante perché permette di creare fin da subito una sinergia con l’accordo sottoscritto qualche mese fa tra amministrazione comunale e Confcommercio, che è stata coinvolta anche a livello nazionale, per favorire
ha sottolineato l’assessore Alessandro Fabris – Abbiamo posto
al centro della nostra attenzione il cuore della nostra città e la sua valorizzazione, proponendo azioni in grado di migliorarne l’attrattività. La cosa più importante sarà la costituzione dell’organismo di gestione del progetto integrato, così come previsto dal bando regionale: in sostanza una “cabina di regia”, con la partecipazione di Comune, Confcommercio, Confesercenti, Pro Bassano e di altri soggetti, ad esempio Comitato del Centro Storico e Urban Center, che coinvolgeremo fin dalle prime fasi di realizzazione del progetto”.
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delle
La prima riunione ufficiale del team è fissata proprio in questi giorni, per la verifica comune di quanto ogni singolo gruppo ha prodotto nel corso dell’estate ed un primo confronto con la delegazione nazionale di Confcommercio, che si è impegnata a “studiare” la città per offrire punti di vista e soluzioni innovative. Entusiamo alle stelle anche a Cittadella, che ha volutamente scelto il nome del progetto “Vivi Cittadella” in onore dell’Associazione dei commercianti del Centro Storico, che da anni lavora per dare vita e vitalità alla piazza cittadina in collaborazione con l’amministrazione comunale. La squadra è formata da Confesercenti Padova, Cescot Veneto, Ascom Confcommercio, ProCittadella, dalla Camera di Commercio di Padova, Cna di Padova, Upa e dall’omonima associazione Vivi Cittadella.
Le due linee operative seguite riguardano da una parte alcuni interventi migliorativi, quali una nuova illuminazione dei portici, l’eliminazione delle barriere architettoniche e nuovi arredi urbani; dall’altra, il marketing della città anche con percorsi formativi per gli operatori del commercio.
“Siamo soddisfatti e orgogliosi, perché in tempi difficili come questo abbiamo ancora
“Questi processi di rigenerazione e valorizzazione della città, unitamente all’avvio di interventi a favore del tessuto produttivo e commerciale, con azioni di supporto alla piccola distribuzione e dei negozi storici – è il commento dell’assessore al commercio Chiara Lago - , costituiscono la
base per il raggiungimento che l’Amministrazione si accrescimento del grado di soddisfazione da parte dei turisti e dei visitatori”.
degli obiettivi è posta, di vivibilità e di cittadini, dei
Questi processi di rigenerazione e Valorizzazione della città, unitamente all’aVVio di interVenti a faVore del tessuto produttiVo e commerciale, con azioni di supporto alla piccola distribuzione e dei negozi storici, costituiscono la base per il raggiungimento degli obiettiVi che l’amministrazione si è posta voglia e ambizione di migliorare le cose per la gente e per gli esercizi pubblici che rappresento – ha dichiarato il presidente Ascom Cittadella Enrico Baggio - a quanto pare hanno
compreso e siamo stati premiati”.
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In entrambi i casi, non c’è dubbio: le azioni comuni tra amministrazione, associazioni locali ed esercenti non possono che portare a risultati positivi. Contributi a parte.
cassola | lavori pubblici
in fase ConClusiva i lavori di sistemazione dell’edifiCio
Nuovo mercatino dell’antiquariato dentro l’Ex Caserma
A
partire dal nuovo anno anche Cassola avrà il suo mercatino dell’antiquariato, che ogni quarta domenica del mese sarà ospitato presso l’ex caserma alpina di San Giuseppe. E se il bando per la distribuzione dei posti agli hobbysti ed agli operatori professionali è stato pubblicato solo da qualche giorno sul sito del Comune, entro autunno saranno completati i lavori di ristrutturazione che daranno nuova vita a questo spazio di proprietà comunale, destinato a diventare a tutti gli effetti la “Casa delle associazioni”. L’area ospita già da tempo la sede locale dell’Ana, presto affiancata anche dalla protezione
Baroncello è stata inoltre rifatta completamente la pavimentazione e si è concluso l’adeguamento degli impianti energetici, per un costo complessivo degli interventi di oltre 600.000 euro, finanziati in buona parte con contributi regionali. civile, che fino ad oggi ha usufruito di uffici disseminati su tutto il territorio, e da un apposito spazio dedicato ai giovani, allestito con una sala prove per i gruppi musicali del territorio, una sala polivalente per l’organizzazione di corsi di vario genere, una per lo studio e la lettura ed una sala di informatica. Nello
stabile
di
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via
Ca’
“Stiamo facendo un enorme sforzo economico in questo periodo di ristrettezza finanziaria – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Corrado Strazzabosco –
ma crediamo sia di fondamentale importanza offrire ai cittadini questo spazio che abbiamo avuto la fortuna di acquistare e di trasformare in un centro di aggregazione innovativo, soprattutto per i giovani.” Giovani, alpini e protezione civile insieme, dunque, con altre realtà del volontariato
crediamo sia di fondamentale importanza offrire ai cittadini Questo spazio che abbiamo aVuto la fortuna di acQuistare e di trasformare in un centro di aggregazione innoVatiVo, soprattutto per i gioVani
tra cui il noto gruppo corale Blues Spiritual band, che grazie ad una convenzione sottoscritta con il Comune, allestirà ufficialmente la propria sede nello stabile ristrutturato.
Cassola e Rossano Veneto insieme nella gestione dalla Polizia locale
“Si tratta di una vasta area protetta dalle mura – continua l’assessore unica nel territorio, posta in una zona centrale di San Giuseppe, che favorirà l’organizzazione e la gestione di una serie di importanti attività. Basti pensare al torneo di calcetto che si è svolto al coperto, ad esempio, ed il cui ricavato è stato donato al gruppo anziani del paese. Oppure allo stesso mercatino dell’antiquariato, che potrà contare su un ampio parcheggio per i visitatori e per il quale non sarà necessario, come succede negli altri paesi, alcun intervento di modifica della viabilità, con i relativi disagi che ne derivano”.
Il Comune di Cassola rinnova di altri tre anni la convenzione con il Consorzio Polizia Locale Nord Est Vicentino di Thiene. Gli accordi prevedono che la base operativa per il territorio di Cassola, e quindi il relativo comando, rimanga la sede della Polizia Locale di San Zeno, coordinata dall’ispettore Massimo Ferrazzi. “La professionalità, la preparazione e l’esperienza, sia dei vertici che di tutti gli agenti in servizio da anni a Cassola, è stata la garanzia della buona riuscita del servizio” – ha dichiarato il sindaco Silvia Pasinato, riferendosi soprattutto alle attività di vigilanza notturna e di prevenzione. Numerose, in tal senso, sono state le azioni svolte in coordinamento con le forze dell’ordine che hanno portato a risultati tali, che lo stesso sindaco intende consegnare encomi al personale che si è particolarmente distinto. Musica nuova, insomma, rispetto ad anni fa. Il giudizio
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del sindaco sulla nuova gestione è dunque positivo, tutt’altra cosa rispetto ai problemi e disservizi avuti in passato che avevano portato alla liquidazione della precedente gestione. Inoltre a Cassola, ai fini della vigilanza urbana, si è affiancato anche il comune di Rossano Veneto e già dall’inizio dello scorso mese è iniziata la collaborazione tra i vigili di Cassola e quelli di Rossano. “La contiguità territoriale e l’unione delle forze sono elementi destinati indubbiamente a migliorare le prestazioni nei confronti del cittadino”è stato il commento di Silvia Pasinato, che insieme al primo cittadino di Rossano Veneto Morena Martini ha guidato l’aggregazione perseguendo l’obiettivo di mettere insieme le forze a disposizione per aumentare la qualità di un servizio particolarmente delicato e sensibile, quale è quello della sicurezza.
bassano | lavori pubblici
diventerà un giardino urbano per la sosta e lo svago
Il brolo di Palazzo Bonaguro verso la rinascita
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antieri sempre aperti e in piena attività, a Bassano. Stanno proseguendo i lavori di riqualificazione del brolo di Palazzo Bonaguro, per restituire l’importante zona verde in destra Brenta ad un nuovo uso pubblico: 140 giorni la durata dell’intervento, per un costo complessivo di 330.000 euro. L’area, che copre una superficie di 11.440 metri quadrati collocata a sud dello storico palazzo e a pochi passi dal Ponte degli Alpini, sarà trasformata da spazio agricolo a giardino urbano per la sosta e lo svago, e creerà un legame ancora più stretto tra le due parti della città e i suoi luoghi culturali, storicamente divisi dal fiume Brenta. Il progetto di riqualificazione, predisposto dagli architetti bassanesi Carlo e Annabianca Compostella, è incentrato sul recupero dell’esistente, sul suo nuovo funzionamento e sulla sua fruibilità, riservando essenzialmente agli elementi vegetali il compito di riorganizzare lo spazio, con la piantumazione di specie arboree tipiche della campagna veneta, alcune delle quali pressoché scomparse o comunque rare da vedere. Tra gli altri saranno messi a dimora peri, ciliegi a grappolo, cornioli, aceri campestri e cespugli.
Verrà dunque riproposto il viale alberato centrale, in carpino bianco, saranno confermati gli accessi esistenti e ripristinati i tre accessi a sud, dove sarà ricostruito il muro di cinta. I percorsi pedonali, privi di barriere architettoniche, faranno del brolo un punto di passaggio e accesso su via Angarano. Sviluppato in due fasi, il progetto ha avuto come primo intervento la verifica della presenza nel sottosuolo di
ordigni bellici, visto che il sito è stato sottoposto durante il conflitto mondiale a numerosi bombardamenti, il cui scopo era l’abbattimento del Ponte della Vittoria, meglio conosciuto come Ponte nuovo. Ad ultimazione dell’intervento, l’intera area sarà illuminata a led e dotata di un impianto di irrigazione.
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Il brolo del palazzo Bonaguro è stato negli anni oggetto di polemiche e discussioni, visto lo stato di abbandono nel quale si trovava ed il rischio, più volte paventato, di essere trasformato in parcheggio. In prima linea nella battaglia per la sua salvaguardia, la sezione bassanese di Italia Nostra ha respinto anche le ipotesi di realizzazione un parco pubblico attrezzato con un’ area gioco per bambini, che ne avrebbe comunque snaturato la valenza
storico-architettonica. Bassano si prepara dunque ad accogliere i visitatori ed i turisti che arrivano in città dalla destra Brenta con un nuovo biglietto da visita, cancellando per sempre l’immagine di degrado che ha caratterizzato l’antico brolo negli ultimi decenni.
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comprensorio | sport
appello ai sindaCi del tratto CastelfranCo-venezia per un progetto Condiviso di Cristina Lunardon
Transalpina bike: un sogno che si ferma alle porte di Bassano
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cchi puntati sulla viabilità a due ruote, e sul sogno di collegare la capitale della Baviera alla capitale del Veneto attraverso un percorso che, presente sulla carta e promosso a livello turistico, si ferma in realtà alle porte di Bassano. La Transalpina Bike, la spedizione ciclistica ripartita da Monaco lo scorso settembre dopo qualche anno di pausa, diventa così l’occasione per fare il punto sullo stato di fatto di un progetto condiviso, ma solo sulla carta, da tutti i sindaci dei comuni interessati a questa nuova prospettiva di mobilità. Nell’ultima tappa della spedizione organizzata dal Panathlon, i ciclisti diretti a Venezia sono stati affiancati da altri 140 atleti, tra i quali anche corridori diversamente abili dotati di hanbike, non vedenti in tandem, amatori
di tutte le età, che da Castelfranco hanno percorso insieme l’ultimo tratto della transalpina, allo scopo proprio di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo corridoio ciclabile e sulla necessità
di predisporre un progetto condiviso dalle amministrazioni stesse, dal Panathlon e dalla Federazione Ciclistica Italiana, per coinvolgere anche l’Unione Europea nella ricerca dei contributi necessari al suo completamento e perfezionamento.
“Siamo tutti d’accordo nel ritenere che l’iniziativa della Transalpina bike debba essere, più che una vetrina per pochi eletti amanti della bicicletta, una rilevante iniziativa che valorizza un importante percorso sportivo,ma anche qualcosa di più allargato – ha dichiarato la presidente del Panathlon club continua a pag. XIV >
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> segue
Il racconto di una pedalata per la ciclovia da Monaco di Baviera a Venezia di Gianni Celi
di Castelfranco Piera Vittori - un tentativo di utile connubio tra sport
e turismo, tra economia e promozione della salute anche per gli atleti diversamente abili, che potrebbero fruire del percorso una volta ultimato. Peccato però che la ciclopista dall’oltralpe alla laguna veneta a tutt’oggi si fermi a Bassano e che da Castelfranco a Mestre la folla di cicloamatori abbia percorso l’intero tragitto lungo una ciclabile che non c’è”. Esiste però, e già da qualche anno, un progetto che è partito dal censimento di strade asfaltate e non asfaltate, vecchi argini e ferrovie in disuso: non si tratterebbe dunque di costruire nuove piste, ma di mettere in sicurezza strade già esistenti che abbisognano solo di marginali modifiche finalizzate sia a scopi turistici che di allenamento sportivo, per esempio ponendo vincoli al traffico dei veicoli motorizzati, limitandone la velocità o il transito in
“Transalpina bike”, ovvero più di seicento chilometri pedalando da Monaco di Baviera a Venezia portando nel cuore il progetto di un amico carissimo, Aldo Perin, il “padre” di questa proposta che, nell’occasione, s’è trovato costretto a seguirci via Internet dal letto dell’ospedale San Bassiano. Cos’è stata questa nuova edizione per chi l’ha vissuta? Un’ulteriore riprova della valenza di una ciclovia che unisca la capitale della Baviera con la capitale del Veneto. Sunteggiamo la settimana di pedalata, che quest’anno è partita sotto la stella luminosa del Panathlon International, il cui presidente ed amico, il giornalista Giacomo Santini, l’ha titolata la “Route 1 du Panathlon”. Partenza da Marienplatz, cuore di Monaco, con le autorità amministrative, i responsabili del Panathlon locale, il console italiano ad abbassare la bandierina del via. Si comincia a pedalare lungo le sponde dell’Isar, il fiume che bagna il capoluogo bavarese. Erano due le comitive: una formata da amanti della bici da corsa ed una seconda, ristretta, di cicloturisti veri e propri con mountain bike e borse appresso. Dopo la cittadina di Grunwald, il gruppo si divide e, mentre i ciclisti corrono su asfalto, i cicloturisti imboccano lo sterrato che segue il fiume fino a Bad Tolz. Da qui, questi ultimi proseguono seguendo sempre il corso dell’Isar e raggiungendo Lengriess per continuare fino al bivio per Wallgau dove la strada si discosta dall’acqua e sale verso Wallgau prima, e Krun dopo. Una salita fra colline da favola copre gli ultimi chilometri prima di scendere nell’affrescatissina cittadina di Mittenwald, ai confini con l’Austria. Qui c’è l’incontro con il ristoratore italiano Franco Viola, grazie al quale, nel caratteristico paese, sorgerà una nova sezione del Panathlon. Ci scortano, con furgone al seguito, gli organizzatori Rino Piccoli e Carmine Abate. All’indomani via verso l’altopiano di Leutasch, ampio, spazioso, dominato da pareti vertiginose, paradiso dei fondisti d’inverno. Lunga e ripida discesa fino a Telfs e immediato inserimento nella ciclabile dell’Inn, che accompagna i pedalatori nel cuore di Innsbruck. Nella conviviale serata con le autorità austriache c’è la testimonianza di un atleta di handbike, un ex campione di sci che una caduta ha costretto a muoversi su una carrozzina. Da lui ascoltiamo il plauso per l’apertura della “Monaco-Venezia” anche a quanti, amanti delle due ruote, praticano questo sport azionando una bici particolare con l’uso delle braccia. Ascoltiamo però anche le mille difficoltà che si frappongono alla pratica di tale disciplina, dalle strade non sempre facilmente percorribili, all’accoglienza negli alberghi, ai servizi
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necessari per queste persone. Da Innsbruck (574 metri di altitudine), seguendo l’antica via romana che corre al di là dell’autostrada e della statale, si arriva al Passo del Brennero (1372 metri). E’ questo l’unico punto critico, quanto a difficoltà, dell’intero percorso. Splendida la nuovissima ciclabile che scende dal Brennero fino a Colle Isarco. Da Vipiteno la ciclabile dell’Alta Valle Isarco ti fa arrivare a Bressanone. Nuova sosta e conviviale con i maggiorenti della città e del Panathlon, quanto mai interessati al passaggio di questa futura ciclovia che assicura l’arrivo di un numero considerevole di turisti provenienti dal Nord. Sempre su ciclabile si riparte poi per Bolzano, dove incontriamo il sindaco in Piazza Walter, e quindi via verso Trento con altre autorità alle quali prospettare questo interessante progetto.Da Trento, per evitare le gallerie di valle, ci si arrampica lungo la strada che sale a Civezzano e poi, raggiunta Pergine, si passa fra frutteti rigogliosi arrivando a San Cristoforo, Calceranica e Caldonazzo da dove si imbocca la ciclopista della Valsugana, bellissima e molto frequentata, che termina a due passi dall’antico cippo originale che ricorda, da un lato, l’inizio del territorio del Regno d’Italia e, dall’altro, quello dell’Impero di Austria e Ungheria.
determinati giorni oppure determinate ore del giorno
in
Piera Vittori ha dunque lanciato un appello ai rappresentanti delle amministrazioni comunali, da Castelfranco alla laguna,per la definizione di un progetto condiviso. “Si tratta ora di far fruttare
al meglio il poderoso lavoro fin qui svolto - ha proseguito - ed a questo
Si passa per Primolano inserendosi, al di là del ponte sul Brenta, nella ciclabile che termina alla Piovega di Sotto presso la Birreria Cornale. Proseguiamo quindi lungo la comunale della Valgadena raggiungendo felicemente Bassano con sosta doverosa, salutata dal vicesindaco Carlo Ferraro, sul Ponte degli alpini. Domenica, ultima trasferta passando per Cittadella, con una sosta in piazza per il saluto delle autorità, una a Castelfranco, ove si unisce un gruppo di ciclisti, una a Zerobranco con tanto di banda musicale e, infine, al Parco San Giuliano a Mestre. Il gruppo dei ciclisti che hanno compiuto tutto il percorso arriva alla Punta della Dogana, proprio di fronte a San Marco dove si svolge, sotto la regia del giornalista della Rai Luca Ginetto, la cerimonia conclusiva con il presidente del Panathlon International, Giacomo Santini, il Governatore dell’area 1, Flavio Zampieri ed i presidenti dei Clubs del Panthlon di Venezia, Castelfranco, Cittadella, Bassano, nonché i rappresentanti dei Panathlon di Monaco di Baviera, Luciano De Carli, di Mittenwald, Franco Viola, e di Innsbruck, Hortnagl Helmut. E’ un nuovo tassello, che si unisce ai precedenti, nella speranza davvero che questo progetto diventi realtà.
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proposito credo opportuno pensare alla istituzione di un gruppo di lavoro stabile composto dal nostro ed altri club insieme alle autorità comunali interessate che si ponga l’obbiettivo di realizzare il sogno di collegare la montagna al mare.”
marostica | eventi
l’iniziativa voluta da roberto “apo” ambrosi a favore della donazione
A Marostica si canta la canzone più “lunga” del mondo
na catena umana, armata di strumenti musicali, circonderà alle 10.30 di domenica 13 ottobre la città di Marostica, e percorrendone le vie principali intonerà e suonerà Volare, la canzone italiana più conosciuta al mondo, inno ufficiale della giornata organizzata a sostegno del volontariato e della donazione degli organi, promossa
dal’associazione Voci dal cuore e dal suo fondatore, Roberto Apo Ambrosi, il cantautore e “oste” della città scaligera.
di chirurgia epatobiliare del policlinico di Padova dove sono stato ricoverato, a sostegno della ricerca e delle famiglie, come la mia, colpite da questo drammatico evento.”
Nel pomeriggio l’evento continuerà con una serie di manifestazioni, per concludersi con un concerto che vedrà sul palco, oltre ad Apo, numerosi suoi amici, tra i quali Don Backy, Claudio Pasqualin, e Paolo Pablito Rossi, con i quali ha inciso il terzo cd “Voci dal cuore 3” per raccogliere fondi destinati alle associazioni “30 Nodi per il Fegato” presieduta dal Prof. Umberto Cillo, “Conca d’Oro” Onlus e fondazione “San Bortolo” di Vicenza.
Quella di Voci dal cuore è un’avventura partita nel 2007 con la prima incisione pensata per aiutare alcune realtà del volontariato, nella quale Apo è riuscito a coinvolgere altri amici storici come Pippo Santanastaso e Gigi Sabani. Nel 2009, poi, il secondo volume della compilation che ha visto la partecipazione anche di una campionessa del calibro di Tatiana Guderzo, la vincitrice del campionato del mondo di ciclismo.
“Ho realizzato il cd dopo aver subito il trapianto del fegato – spiega Apo – per aiutare l’associazione, fondata dal direttore del reparto
“Mi è stata regalata una nuova vita – racconta Apo – ed è un dono che voglio condividere con tutti”.
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cassola | personaggi
in ultraleggero da
Cassola a sidney per un’impresa da guinness
Pronti a decollare da Cassola i due piloti di “Riding The Sky”
tutto pronto, ormai, per il volo da guinness che i due piloti Roberto Bisa e Antonio Forato compiranno dall’aviosuperficie di Cassola fino a Sidney a bordo di due aerei ultraleggeri di ultima generazione. L’avventura era stata annunciata in primavera, e da allora la macchina organizzativa non si è fermata un attimo. Sono 14 gli stati da sorvolare, per un totale di 22.000 kilometri da percorrere in 110 ore di sorvolata, dal
Mediterraneo sopra i deserti nordafricani, le foreste indiane, le coste della Malesia e Indonesia e poi l’Australia, fino a Sidney, dove l’arrivo è previsto dopo 22 giorni di viaggio ad una velocità media di crociera di 180\200 km all’ora, la massima consentita a questi velivoli. Il decollo della missione “Riding the skies” , impresa mai tentata fino ad ora, è fissato per la mattina di domenica 6 ottobre.
“Sono stati mesi molto intensi – racconta Antonio Bisa – durante i quali abbiamo messo a punto i mezzi, definito le pratiche burocratiche per gli atterraggi negli aeroporti dove faremo tappa e rifornimento, studiato la rotta in ogni minimo particolare. Ora stiamo preparando i bagagli, calcolando al millesimo pesi e misure”.
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Viste le dimensioni degli aerei, anche un centimetro fa la differenza, soprattutto dopo che il posto del passeggero è stato sacrificato per dotare i mezzi di un serbatoio supplementare che garantisca una maggiore autonomia nel volo. Antonio Forato, che opera a Castelfranco nel settore dei trasporti, ha ottenuto l’attestato di volo nel 2005. Roberto Bisa, imprenditore di Romano d’Ezzelino, è pilota dal 1987 e vanta all’attivo circa 3000 ore di volo.
“Non vediamo l’ora di accendere i motori – dice Bisa – questi ultimi giorni sono estenuanti, ma sappiamo che appena l’elica inizierà a girare, cominceremo finalmente a divertirci!”
bassano | ecologia
spettaColi, Conferenze,Cineforum, baratto, laboratori, mostre fino al prossimo 18 novembre
Frequenze Sostenibili: sintonizzati sull’ecologia del tuo territorio
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2 realtà coinvolte, per 27 appuntamenti a favore della sostenibilità: giunto alla quarta edizione, Frequenze Sostenibili rimane fedele al suo obiettivo di voler valorizzare le realtà locali e diffondere buone prassi per il quotidiano. Sono cinque gli assessorati dell’amministrazione comunale di Bassano che si sono coordinati per promuovere e favorire un ricco programma che risponde al motto di “sintonizzati sull’ecologia del tuo territorio” e che si articolerà in spettacoli, conferenze, cineforum, laboratori, mostre e attività di baratto fino al prossimo 18 novembre. Giornata principe sarà domenica 13 ottobre, quando le piazze cittadine diventeranno la giusta
cornice per l’allestimento di 40 laboratori dedicati alla sostenibilità, il riciclo e il rispetto dell’ambiente. Tra le novità di questo appuntamento, la bacheca per l’incontro di domanda e offerta di terreni da coltivare a cura del’associazione Agrincolti, lezioni per la produzione in casa di sapone e detersivi, la raccolta di occhiali usati. E per la prima volta saranno coinvolte anche le attività commerciali, che per quella giornata si sono impegnate a realizzare azioni sostenibili come l’utilizzo della carta certificata.
nuova vita a vestiti e oggetti destinati ai bambini 0/36 mesi.
Utile ed etico anche “Scambiamondo”, il momento di scambio che i genitori dei nidi comunali hanno organizzato per sabato 19 ottobre, offrendo la possibilità di dare
Il programma, ricco di appuntamenti per bambini, giovani e adulti, è reperibile cliccando su http://www. bassanogiovane.eu/frequenzesostenibili/ e sul sito del Comune di Bassano.
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comprensorio | sport
prima usCita uffiCiale della sedia a rotelle ora a disposizione gratuita per i disabili di Cristina Lunardon
One Shot! E la mezza maratona si corre in carrozzina
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uasi settecento atleti hanno invaso il centro di Bassano per l’ottava edizione della Mezza Maratona del Brenta che si è svolta il 1 settembre, 21 chilometri di percorso snodato tra i comuni di Marostica, Nove, Cartigliano e Rosà. Ad indossare il pettorale n. 1, destinato all’atleta più significativo della competizione podistica, c’era Daniele Marcon, affermato artista marosticense, già maratoneta, amante dello sport, alpinista e viaggiatore, colpito sei anni fa dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Insieme a lui, in questa sfida, altri 21 runners che, partiti per primi dal Ponte degli Alpini, hanno
corso tutti insieme, dandosi il cambio in un’ideale staffetta per spingere la Joelette, una carrozzina speciale sulla quale Lele ha tagliato il traguardo dopo circa due ore di gara. Tra di loro, l’handy biker Stefano Azzolin, i campioni di ciclismo dello Jus Sport Bassano Francesco Bellin e Nereo Marlo, l’azzurro di ultramaratona Gastone Barrichello e il fotografo ufficiale Enrico Vivian, già grande maratoneta ed istruttore di corsa, oltre ai rappresentanti delle associazioni che hanno appoggiato l’iniziativa One Shot!, il progetto nato proprio allo scopo di acquistare questo particolare mezzo che permette a chi non è in grado di reggersi
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con le sole proprie forze di affrontare sentieri di montagna, percosi sterrati e naturalmente corse su strada. Obiettivo che è stato raggiunto tramite la vendita di alcune coloratissime magliette tecniche, disegnate dallo stesso Marcon e finanziate dall’associazione Only the Brave. Così, dal 1 settembre, la fantastica Joelette è a disposizione gratuita, presso il centro medico “Salus” di Marostica, per chiunque ne farà richiesta. Come è shot!?
nato
il
progetto
one
“Un anno fa è nata l’idea di partecipare alla maratona insieme ad alcuni amici con i quali condivido questa passione - spiega Daniele – e da lì è iniziata la ricerca
> Foto di Andrea Pozzobon
di un mezzo che mi permettesse di rimanere seduto senza scivolare durante la corsa. Sulla joelette mi sono informato io, per tutto il resto si è attivato il mio grande amico Giuseppe Padovan, trovando gli sponsor per le magliette e dando vita a questo progetto.” Cosa hai provato quando giunto al traguardo?
sei
“E’ difficile da descrivere – continua Daniele – perché si è trattato davvero di un’esperienza collettiva, che ha coinvolto non solo me ma tutti gli amici che ci hanno creduto. Quanta gioia! E’ stato un momento di festa meraviglioso, tra lacrime e abbracci, con sportivi anche a livello nazionale che ci ringraziavano per l’emozione che avevano provato a correre insieme a noi.” una maratona dai tanti risvolti, dunque.
“Si, la maratona è stata solo uno degli aspetti straordinari di questa esperienza straordinaria – dice Daniele – con un gruppo di amici che si è formato in divenire, ognuno con la propria storia, a condividere un progetto che ci ha permesso di scoprire e di far emergere la parte più bella di noi stessi. L’impegno gratuito a favore degli altri è un boomerang che ti ripaga all’ennesima potenza restituendoti in cambio un’energia ed un’emozione che davvero non ha prezzo. Non è stata una semplice gara, è stato molto, molto di più.” A Daniele non interessa raccontare la sua storia personale, non è della sua malattia che vuole parlare. Ciò che desidera è far sapere che non solo lui, ma qualsiasi persona con problemi motori di qualsiasi tipo potrà d’ora in poi
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usufruire gratuitamente della joelette anche semplicemente per godere dei paesaggi montani, a lui tanto cari, per raggiungere luoghi altrimenti preclusi e vivere esperienze emozionanti come la sua.
“Il prossimo obiettivo è riuscire ad acquistare il seggiolino che permetterà anche ai bambini di utilizzare la sedia – spiega Daniele – è soprattutto a loro, alla loro immensa gioia e voglia di vivere, malgrado siano affetti dalla SLA, che dedicheremo i nostri prossimi sforzi.” È stato creato un indirizzo mail cui è possibile scrivere per eventuali informazioni: oneshotmezzadelbrenta@gmail. com, che possono essere richieste anche allo 0424524146.