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Avere la barba, dal movimento nasce un concorso. Racconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro...continua a pagina XIV

Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel film “Leoni”. Neri Marcorè e Piera degli Esposti nell’opera prima del regista rosatese... continua a pag. II

RENZO ROSSO DEVOLVE 555 MILA EURO ALLA FONDAZIONE OTB Diesel festeggia i suoi primi 35 anni investendo nella sostenibilità A pag.X

Tezze s.Br. - Inquinamento

Pove d.Gr. - Viabilità

Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia. Contro l’apertura di un impianto di smaltimento di rifiuti metallici… Continua a pag. XII

Entro fine novembre partirà il progetto “zona 30 all’ora” che prevede l’obbligo di limitazione della velocità di transito nell’area compresa... Continua a pag. XVI

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rosà | personaggi

NERI MARCORÈ E PIERA DEGLI ESPOSTI NELL’OPERA PRIMA DEL REGISTA ROSATESE di Cristina Lunardon

Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel film “Leoni”

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na troupe di sessanta persone che si è spostata tra il centro storico di Treviso, Susegana, Piombino Dese, Cartigliano, e il Cansiglio. Dopo cinque settimane di lavoro, sono terminate le riprese del film “Leoni”, sceneggiato e diretto da Pietro Parolin, il trentacinquenne di Rosà che ha vinto il bando di 700 mila euro promosso dall’Assessorato regionale alle politiche giovanili. Neri Marcorè, protagonista del lungometraggio, sarà Gualtiero Cecchin, un ricco imprenditore veneto con moglie e amanti, che perde tutto e si reinventa uomo d’affari. Insieme a lui, sul set, Piera degli Esposti, Anna Dalton e Stefano Pesce, oltre a molti altri attori veneti.

“Il film metterà in scena il Veneto vivo e attuale di oggi, che si muove con forza senza abbassare la testa nel doloroso contesto della crisi economica. Sarà una commedia feroce con personaggi descritti al modo di Pietro Germi e Woody Allen, uno

spaccato di un certo tipo di ‘italianità’” ha dichiarato Pietro Parolin durante la conferenza stampa di presentazione di “Leoni”, che sarà distribuito da Rai cinema nelle sale cinematografiche italiane e successivamente in televisione.

Cosa hai conquistare regista?

fatto prima la sedia

di del

Mi sono laureato in Lettere e Filosofia a Padova con una tesi in Storia del Cristianesimo, niente di più distante dal cinema… poi, per passione e sperando di poter lavorare nel settore, ho provato ad entrare ad un Master in produzione televisiva e cinematografica e da lì è cominciata la mia avventura. Sono finito a Cinecittà, a lavorare presso un noleggio di macchine da presa e materiale fotografico. Facevo il video assist per produzioni indipendenti, è stato molto formativo vivere tanti set differenti e conoscere tutti i materiali tecnici che servono per “fare” il cinema. Poi mi sono spostato a Milano, dove ho frequentato un corso intensivo di scrittura e produzione per fiction

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al Centro Sperimentale di Cinematografia. Sono tornato a Roma, nella redazione de “La Squadra” come sceneggiatore ed editor, e da allora ho lavorato principalmente come scrittore: Disney, Fox, Lux, con qualche puntatina a Milano di tanto in tanto. Hai sempre avuto l’ambizione della regia? Cosa ti aspetti e cosa ti preoccupa?

No. Non ho mai avuto ambizioni da regista! Era un sogno quasi irraggiungibile. Mi sento fortunatissimo e onorato di avere questa grande opportunità. L’idea di dirigere è nata proprio grazie alla vittoria nel 2012 del bando regionale, una cosa incredibile, il premio era un grosso finanziamento per realizzare un film che raccontasse in qualche modo il Veneto. Le mie preoccupazioni sono le normali tensioni che si hanno quando si fa qualcosa di importante per la prima volta. Quello che spero è di trasmettere il sapore intenso e bello di una terra magnifica e piena di contraddizioni come è il Veneto. Come sono andate le riprese?

Le riprese sono andate benissimo, sebbene il ritmo sia stato frenetico. Un’organizzazione spaventosa, tutto deve essere già prestabilito, è un’orchestra che si muove e segue un


programma ben preciso. Non ci sono tempi artistici, nel senso che quando si arriva al mattino non c’è spazio per divagazioni o ripensamenti. Fortunatamente non abbiamo avuto contrattempi, tutto è filato liscio anche in centro a Treviso, dove l’accoglienza è stata straordinaria ed abbiamo avuto la massima collaborazione sia delle autorità che della polizia locale. Come è stato lavorare con Neri Marcorè?

Neri è un professionista pazzesco, con una visione totale del cinema, un attore così ti facilita il lavoro, perché non serve spiegargli cosa deve fare. Arrivava sul set e non sbagliava nulla. Inoltre è sempre disponibile con tutti, affabile, educatissimo, e tra di noi si è creata da subito una grande sintonia. Ci sentiamo ancora spesso al telefono. E con Piera degli Esposti?

Lei è una leggenda del cinema italiano, vengono i brividi al pensiero di quanti e quali film ha interpretato. E in effetti a volte gli altri attori si sentivano in soggezione. Malgrado l’età, la sua dedizione al lavoro è totale. A Piera degli Esposti non si potevano non concedere ampi margini di interpretazione. Ho fatto il casting a 150 attori, alla fine ho scelto di cuore e ne sono felice, perché abbiamo lavorato davvero bene tutti insieme, anche con Anna Dalton e Stefano Pesce. Quando uscirà il film?

Non ne ho la minima idea. Potrebbe essere il prossimo anno per la Biennale del cinema di Venezia, ma non sono io a decidere il programma della distribuzione. Quali sono le tue ambizioni professionali nel futuro?

Mi piacerebbe continuare a lavorare sul mio territorio comunque, anche impegnandomi nella formazione dei giovani che vogliono intraprendere questo lavoro.

Intervista a Neri Marcorè Lo si riconosce subito, tra il gruppo di attori e comparse che si aggirano davanti alle gabbie delle scimmie e i pappagalli dello zoo Cappeller di Cartigliano. Neri Marcorè appare molto rilassato, scherza con i colleghi sorseggiando mezzo bicchiere di prosecco in attesa di essere chiamato in scena. Qualcuno gli offre uno scialle, che accetta volentieri e indossa subito, vista la temperatura autunnale che accompagna il primo sabato di ottobre. Come stanno andando le riprese? Benissimo. A parte oggi, siamo stati anche molto fortunati con le condizioni meteo. E’ la prima volta che vieni in Veneto? Ci sono stato altre volte, ma mai per un periodo così lungo. Ci tornerò sicuramente. Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro, questa sera parto per Genova e poi torno a Roma. Cosa ti ha spinto ad accettare questa parte? Ho letto il copione e la storia mi è piaciuta subito, fin dalla prima scena, che apre in maniera folgorante. E’ una commedia davvero originale, ironica, intelligente. Credo che il film avrà un buon successo, non passerà inosservato. Come ti sei trovato con Pietro Parolin alla regia? E’ bravo, molto determinato, non sembra essere alla sua prima esperienza.

Il lavoro riprende, si gira una scena insieme ad Anna Dalton. L’aiuto regista coordina attori e comparse, Pietro Parolin segue le riprese dalla sua postazione e attorno al set cala il silenzio. Qualche minuto, poi arriva il segnale di stop. Che per Marcorè sarà anche quello finale,festeggiato con applausi, cori, strette di mano e abbracci con tutta la troupe, che gli chiede anche l’ultima imitazione, una delle tante che ha sempre concesso durante le pause di lavoro. Ed è con una bella risata e tanta emozione, che Marcorè esce di scena.

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presentazione | indice

Editoriale

Perchè è il Veneto. ALLEGATO GRATUITO A LA PIAZZA - IL QUINDICINALE DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI ANNO 0 - NUMERO 9 1 NOVEMBRE 2013 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA N°7/94 DEL 7/10/94 DIRETTORE RESPONSABILE

Cristina Lunardon EDITRICE

Tabloid

C’È UN IMPRENDITORE VENETO, PROTAGONISTA NEGLI ULTIMI 35 ANNI DELLA CRESCITA ECONOMICA DELLA SUA REGIONE, CHE DECIDE DI INVESTIRE NELLA SOLIDARIETÀ E DI FESTEGGIARE LA PROPRIA IMPRESA DEVOLVENDO PARTE DEI SUOI PROFITTI IN UN PROGETTO A SOSTENGO DEI PAESI PIÙ POVERI, MA ANCHE DELLE EMERGENZE STRUTTURALI E FINANZIARIE DEL PAESE. PERCHÉ,DICE, È GIUSTO CHE LE AZIENDE RESTITUISCANO AL TERRITORIO QUELLO CHE IN QUALCHE MODO RICEVONO. C’È CHI NON SI RASSEGNA A VEDER MORIRE LA SUA TERRA E RIESCE A COINVOLGERE NELLA SUA VISIONE OLTRE CENTO PERSONE, CHE IN POCHI ANNI SI RIMETTONO A COLTIVARE UNA MONTAGNA DA TEMPO ABBANDONATA, PRESERVANDONE LA STABILITÀ ED ONORANDONE LA STORIA, FATTA DI FATICA, SACRIFICI E TANTO LAVORO. C’È UN RAGAZZO CHE HA INSEGUITO IL SOGNO DI LAVORARE NEL MONDO DEL CINEMA E SI RITROVA – PROPRIO COME SUCCEDE NEI FILM - DIETRO AD UNA MACCHINA DA PRESA A DIRIGERE IL SUO PRIMO LUNGOMETRAGGIO, GRAZIE AD UN BANDO REGIONALE CHE HA PREMIATO L’ORIGINALITÀ DELLA STORIA CHE LUI STESSO HA PRESENTATO. UNA STORIA CHE PARLA DEL VENETO, DELLE SUE CONTRADDIZIONI, DELLA CRISI E DI UNA CLASSE IMPRENDITORIALE CHE NON SI RASSEGNA A PERDERE LA RICCHEZZA ACCUMULATA. CI SONO PERSONE CHE NON VOGLIONO ANDARSENE DA QUESTO PAESE, PERCHÉ CREDONO CHE QUALCOSA SI POSSA ANCORA FARE PER RIDARE DIGNITÀ E VOCE AD UN TERRITORIO CHE TANTO HA SORTITO NON SOLO A LIVELLO ECONOMICO, MA ANCHE CULTURALE, ARTISTICO, SOCIALE. E’ IL VENETO DOVE SIAMO CRESCIUTI, MALGRADO TUTTO E TUTTI. DEL QUALE CONOSCIAMO LA LINGUA E CONDIVIDIAMO LE TRADIZIONI. E’ UN PAESE CHE FORSE NON MERITA LE SUE ECCELLENZE, TROPPO SPESSO COSTRETTE DA UN SISTEMA CORROTTO A FUGGIRE ALL’ESTERO, MA CHE LE HA COMUNQUE PRODOTTE. E CHI NE È CONSAPEVOLE, PUÒ ANCHE DECIDERE DI RIMANERE AD AIUTARLO.

RESPONSABILE NOTIZIE

Cristina Lunardon notizie@lapiazza.it

PER LA PUBBLICITÀ

0424.219185

Indice II

Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel film “Leoni” NERI MARCORÈ E PIERA DEGLI ESPOSTI NELL’OPERA PRIMA DEL REGISTA ROSATESE

PER INVIARE FOTO E/O TESTI

notizie@lapiazza.it

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Inaugurata la cantina dell’Istituto agrario Parolini AUMENTA L’OFFERTA FORMATIVA,MA MANCANO LE AULE

VIII

Il Comitato “Adotta un terrazzamento” raggiunge quota 100

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Renzo Rosso devolve 555 mila euro alla Fondazione OTB

IN CRESCITA L’ADESIONE DEI GIOVANI AL PROGETTO DIESEL FESTEGGIA I SUOI PRIMI 35 ANNI INVESTENDO NELLA SOSTENIBILITÀ

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Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia CONTRO L’APERTURA DI UN IMPIANTO DI SMALTIMENTO DI RIFIUTI METALLICI

XIV

Avere la barba, dal movimento nasce un concorso RACCONTI, FOTO E OPERE D’ARTE SUI BARBUTI: L’ESPERIENZA SOCIAL DIVENTA UN LIBRO

XVI

In centro a Pove si transiteràa 30 km all’ora ULTIMI RITOCCHI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL PAESE

XVIII Turismo e volo libero, a Borso oltre 60.000 decolli l’anno PROPOSTA LA CREAZIONE DI UNA RETE IN VENETO PER GLI APPASSIONATI DI TUTTO IL MONDO

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“Raccontami una storia” apre con la Gabbianella di Sepulveda AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE PER BAMBINI E FAMIGLIE

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L’Associazione Nazionale Carabinieri ha trovato una sede IN USO GRATUITO PER QUINDICI ANNI IL CASELLO IDRAULICO DI NOVE

XXII I “Velo Ok” centrano l’obiettivo e rendono le strade più sicure PROMOSSI A PIENI VOTI DALLA POLIZIA LOCALE DI ROSÀ, TEZZE SUL BRENTA E UNIONE DEL MAROSTICENSE

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bassano | istruzione

AUMENTA L’OFFERTA FORMATIVA,MA MANCANO LE AULE di Cristina Lunardon

Inaugurata la cantina dell’Istituto agrario Parolini

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ll’istituto agrario Parolini si fa il vino, nella nuova cantina realizzata durante l’estate anche grazie al contributo economico dell’attivissimo comitato genitori. La struttura, ricavata in uno spazio che era prima adibito a magazzino, è dotata di un moderno macchinario per la pigiatura dell’uva e di cinque contenitori che verranno utilizzati per la micro vinificazione. A settembre gli studenti hanno partecipato con entusiasmo, anche in orario extrascolastico, alla vendemmia ed alle prime fasi di trasformazione dell’uva raccolta nella vigna che circonda la scuola, dove si

coltivano dal 1970 le varietà di Cabernet, Merlot, Marzemino, Groppello, Pinot e Moscato. Si tratta di una nuova opportunità didattica, che ha lo scopo di arricchire in futuro l’offerta formativa della scuola con un corso di “Maestro di cantina”, una specializzazione attualmente inesistente negli altri istituti del territorio. Peccato che a frenare questa continua crescita qualitativa del Parolini ci sia una cronica mancanza di spazi, alla quale si è cercato di fare fronte negli anni adottando una serie di soluzioni che però non hanno risolto, ma solo tamponato, l’emergenza.

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Attualmente la scuola è dotata di 28 aule che ospitano 28 classi: sono stati sacrificati tutti gli uffici, compresa la presidenza che è stata traslocata in uno sgabuzzino, mancano alcuni laboratori, gli spazi per il sostengo, un’aula lettura, non c’è un deposito per i prodotti che si coltivano, uno spazio per ricevere i genitori né una foresteria per gli alunni del rientro pomeridiano; come non bastasse, a fronte delle quattro quinte che usciranno il prossimo giugno si prevede l’attivazione di sei, forse sette classi prime. Insufficienti finora le soluzioni trovate dalla Provincia, come il trasferimento della sede staccata nel plesso dell’ex istituto Remondini in via


SI TRATTA DI UNA NUOVA OPPORTUNITÀ DIDATTICA, CHE HA LO SCOPO DI ARRICCHIRE IN FUTURO L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA CON UN CORSO DI “MAESTRO DI CANTINA”, UNA SPECIALIZZAZIONE ATTUALMENTE INESISTENTE NEGLI ALTRI ISTITUTI DEL TERRITORIO.

Sonda a Bassano, frequentato da 320 studenti che per tre giorni alla settimana si alternano nella sede centrale di Pove con gli altri 350 compagni di scuola. E non sono mancate le azioni di protesta da parte di dirigenza, comitato genitori e ragazzi, che lo scorso anno hanno lanciato una petizione raccogliendo oltre tremila firme e minacciando una marcia pacifica fino a Vicenza a bordo dei trattori. L’ultima azione eclatante è stata annunciata nelle scorse settimane dallo stesso dirigente, Francesco Frigo, che non si rassegna all’idea di dover limitare l’offerta formativa della scuola a causa

delle sue carenze strutturali, e che ormai da otto anni chiede un ampliamento definitivo della sede di Pove con la realizzazione di almeno venti aule nuove. A quanto pare, la minaccia di campeggiare per sette giorni in una tenda montata davanti all’istituto centrale, ha sortito un primo risultato positivo.

«Subito dopo l’annuncio della mia protesta

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contro la Provincia - commenta il dirigente - sono stato contattato da Vicenza e mi è stata fatta la promessa formale dell’avvio dei lavori di ampliamento entro il 2014. Le nuove aule non saranno a disposizione prima del 2015». Il dirigente vittoria.

però

non

canta

“Ringrazierò chi di dovere solo ad ampliamento concluso – ha dichiarato ancora alla stampa - e la promessa del campeggio di protesta resta”.


valstagna | iniziative

IN CRESCITA L’ADESIONE DEI GIOVANI AL PROGETTO

Il Comitato “Adotta un terrazzamento” raggiunge quota 100

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ato nel 2010, il Comitato

“Adotta un terrazzamento in Canale di Brenta” ha visto in

tre anni crescere fino a cento il numero dei terreni in abbandono affidati a nuovi coltivatori. Più di trenta sono state le adesioni negli ultimi sei mesi. Un bel traguardo, festeggiato con un pranzo sociale che è stato anche l’occasione per ripercorrere il cammino compiuto e considerare possibili nuove prospettive di intervento. Tra queste, l’allargamento del progetto ad altri Comuni oltre a Valstagna, la messa a disposizione di attrezzature condivise che permettano più facilmente ai nuovi coltivatori la manutenzione del territorio e il possibile avvio di un’attività

che possa anche offrire lavoro a qualche giovane della valle. I campi terrazzati, ben visibili percorrendo la Valsugana, dopo essere stati coltivati a tabacco fino agli anni sessanta sono stati abbandonati in seguito al collasso dell’agricoltura di montagna e ridotti in uno stato di degrado tale, da rischiare di compromettere la stabilità e la

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sicurezza degli stessi versanti montani. Il Comitato, sorto proprio per fronteggiare questa emergenza, svolge il ruolo di tramite tra i proprietari dei terrazzamenti emigrati all’estero o troppo anziani per prendersene cura, e quanti si rendono disponibili alla loro manutenzione, utilizzandoli in comodato d’uso gratuito come orti privati.


“Il risultato raggiunto finora dimostra che questo progetto risponde ad un bisogno sentito dalla gente – ha dichiarato il portavoce Luca Lodatti – perché pur nel rispetto del diritto di proprietà si possono coltivare ad orto delle terre altrimenti abbandonate. E’ così che alcune contrade storiche intorno a Valstagna, nel Canale di Brenta, sono tornate ad essere frequentate e i loro terrazzamenti coltivati, in un modo diverso dalla tabacchicoltura di un tempo, ma comunque capace di provvedere alla manutenzione di un territorio altrimenti a rischio di frana e crollo”. Senza dimenticare che le coltivazioni orticole come la patata e i fagioli, oppure i piccoli frutti, offrono in queste zone risultati di alta qualità e il terreno, ricco di ferro, rende gli ortaggi

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particolarmente saporiti. Al momento il Comitato è alla ricerca di altri terrazzamenti, per soddisfare le numerose richieste ricevute negli ultimi mesi: a questo scopo si stanno contattando nuovi proprietari di terreni incolti disponibili ad aderire al progetto. A coordinarne le attività è stata chiamata Cinzia Zonta, la neo-eletta presidentessa del Comitato, che da un anno ha ripreso a coltivare i terreni sul Col 22 Ore, a 500 m sopra Valstagna. Un avvicendamento che porta nuove forze al progetto di rinascita di questo paesaggio, ancora bisognoso di cure.


breganze | personaggi

DIESEL FESTEGGIA I SUOI PRIMI 35 ANNI INVESTENDO NELLA SOSTENIBILITÀ

Renzo Rosso devolve 555 mila euro alla Fondazione OTB

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na torta da 555.000 euro per festeggiare i primi 35 anni della Diesel, l’azienda di Breganze che in tutto il mondo è sinonimo di creatività, coraggio, passione e divertimento. Una torta virtuale, che sarà suddivisa tra i diversi progetti sostenuti dalla Only The Brave Fundation, la fondazione no profit voluta e creata da Renzo Rosso, deus ex machina e presidente dell’impero OTB che oltre a Diesel detiene altri importanti marchi del mondo della moda.

questo anniversario cosi importante in un modo diverso. Così, per celebrare questa pietra miliare della nostra storia,abbiamo donato 555,000 euro a Only The Brave Foundation, l’organizzazione no-profit del nostro gruppo che supporta progetti sostenibili innovativi e concreti in tutto il mondo, con un focus speciale nell’Africa sub sahariana. Perchè – conclude - non

Nessuna festa, nessun fuoco d’artificio: al loro posto, l’azienda ha deciso di investire in sostenibilità spiegando in una lettera i motivi di questa scelta.

“35 anni fa è cominciata la più incredibile avventura della mia vita: Diesel – ha dichiarato Renzo Rosso.

“Abbiamo cambiato le regole del mercato, del marketing, delle vendite, del design: abbiamo dato il nostro contributo per cambiare l’industria della moda. Siamo cresciuti giorno dopo giorno, anno dopo anno, sempre cercando di raggiungere nuovi orizzonti e di restare un passo più avanti degli altri, in modo fresco e moderno. E’ noto che quando si parla di feste, non abbiamo eguali – prosegue - ma questa volta abbiamo deciso di celebrare

c’è nulla di più coraggioso che cercare di rendere il mondo un posto migliore”. Dal 2008 ad oggi, la Only The Brave Foundation ha investito in più di 100 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla

vita di oltre 40.000 persone. I principali criteri di selezione dei progetti supportati sono infatti un impatto sociale diretto, la sostenibilità e l’innovazione. Solo nel 2013 ha promosso il restauro del Ponte di Rialto a Venezia, sostenuto un progetto di microcredito rivolto alle aziende colpite dal terremoto in Emilia Romanga e dato supporto alla filiera produttiva del tessile con il progetto C.A.S.H, ovvero un accesso al credito a condizioni agevolate ai fornitori del “Made in Italy”. Renzo Rosso ha raccontato in più occasioni di essere stato ispirato nel suo progetto di dare vita ad una fondazione benefica dal Dalai Lama, che durante un volo aereo lo avrebbe spronato ad utilizzare il suo nome e l’azienda per fare qualcosa di concreto per le popolazioni più disagiate. Da qui, l’impegno per l’Africa e l’utilizzo di parte dei proventi della Diesel e degli altri marchi del gruppo per farli confluire nella onlus Only The Brave Fundation. Rimanendo fedele alla sua filosofia, secondo la quale “le aziende che

producono ricchezza devono ridistribuire i loro profitti in ambito sociale, non solo nel proprio business e restituire al territorio quello che in qualche modo ricevono.” Buon compleanno, Diesel

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tezze sul brenta | lavori pubblici

CONTRO L’APERTURA DI UN IMPIANTO DI SMALTIMENTO DI RIFIUTI METALLICI di Cristina Lunardon

Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia

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istruttoria redatta dall’ufficio ecologia, dalla quale emergono l’incompatibilità del progetto Nell’aprile del 2012 la ditta in con il PRG e la sua inadeguatezza questione depositava in Comune rispetto all’attuale viabilità, la necessaria documentazione oltre ai potenziali rischi per il sottosuolo e per iniziare la procedura l’atmosfera, di Valutazione dell’Impatto il clima acustico, il consiglio Ambientale e chiedere la comunale ribadiva il proprio parere contrario al trasferimento di questa attività. Era il 27 giugno “NON POSSO E NON PERMETTERÒ CHE 2012. Pochi mesi IL VOLERE DELLA COMUNITÀ DI TEZZE dopo, a fine gennaio CHE RAPPRESENTO SIA LETTERALMENTE 2013, la Commissione VIOLENTATO DALLE DECISIONI DI UNA Provinciale VIA QUALSIVOGLIA COMMISSIONE, QUALSIASI rilasciava il proprio SIANO LE LOGICHE CUI RISPONDE. PER parere favorevole.

n provvedimento ad opera di meri tecnici che non solo va a gravare una zona già martoriata dall’inquinamento da cromo esavalente della ex Galvanica P.M., ma che letteralmente calpesta la volontà espressa da ben due consigli comunali”.

nell’elenco delle industrie ritenute a rischio per la popolazione”.

Questo l’amaro commento del sindaco di Tezze sul Brenta, Valerio Lago, in riferimento alla delibera disposta dal commissario straordinario della Provincia di Vicenza QUESTO, CON LA MIA GIUNTA, HO Attilio Schneck, che Secondo quanto DECISO DI IMPUGNARE QUESTO ASSURDO prendendo atto e riferito dal sindaco, facendo proprio il PROVVEDIMENTO: NON LASCERÒ NULLA DI a nulla sono valsi parere favorevole INTENTATO PER EVITARE L’INSEDIAMENTO DI gli ulteriori elementi della Commissione QUESTA INDUSTRIA INSALUBRE” ostativi evidenziati Valutazione Impatto a più riprese negli Ambientale (VIA) provinciale, autorizza contestuale approvazione del ultimi mesi alla stessa commissione l’insediamento di un impianto progetto di trasferire la a suon di relazioni da parte degli di recupero di rifiuti metallici propria attività di recupero di uffici comunali competenti. nelle vicinanze della tristemente rifiuti metallici all’interno nota ex Tricom Galvanica P.M. del Piano Particolareggiato E conclude: “Non posso e non permetterò che Produttivo in località Baracche il volere della comunità di Tezze che rappresento “Si tratta di un’attività insalubre di – via Tre Case. Lo stesso sia letteralmente violentato dalle decisioni di 1° classe – spiega il primo Piano Particolareggiato che nel una qualsivoglia commissione, qualsiasi siano cittadino – pericolosa per l’ambiente marzo del 2009 aveva ottenuto le logiche cui risponde. Per questo, con la mia consigliare Giunta, ho deciso di impugnare questo assurdo e per chi ci vive. E su questo tipo di l’approvazione insediamento si era già espressa in modo proprio con l’espresso divieto provvedimento: non lascerò nulla di intentato chiaro la precedente amministrazione nel di insediamento per le industrie per evitare l’insediamento di questa industria insalubre. La Ex Tricom -Galvanica P.M 2002, quando l’osservazione della ditta insalubri.

interessata alla realizzazione dell’impianto era stata bocciata perché l’attività rientrava

Sulla scorta di una relazione

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insegna. Ma evidentemente, per qualcuno, la storia non è maestra”.


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web | personaggi

RACCONTI, FOTO E OPERE D’ARTE SUI BARBUTI: L’ESPERIENZA SOCIAL DIVENTA UN LIBRO

Avere la barba, dal movimento nasce un concorso

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he fosse un’idea dirompente, lo si era capito fin dall’inizio. A confermarlo, ci sono le migliaia di contatti che sui social network, oltre all’omonimo sito, il progetto Avere la barba ha raccolto in pochi mesi. E solo scorrendo le interviste, le parole, i commenti del popolo del web si

capisce il perché.

“Avere la barba nasce come cristallizzazione di un fenomeno esistente, una moda, una mania, uno stato mentale. La barba è qualcosa di intimo, trasversale, antico: noi vogliamo permettere a tutti di raccontarla. Perché quando inizi a farla crescere, c’è sempre un motivo” dicono

tatuaggi, Alessandro Toso di Cittadella, innamorato dell’arte contemporanea, e Diego Santi di Castello di Godego, fotografo per diletto. Sono loro i tre giovani barbuti ideatori del progetto, impegnati in questi giorni a girare l’Italia per registrare interviste e pareri.

Claudio Traina, event manager bassanese con la passione dei

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sono

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temi

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AVERE LA BARBA NASCE COME CRISTALLIZZAZIONE DI UN FENOMENO ESISTENTE, UNA MODA, UNA MANIA, UNO STATO MENTALE. LA BARBA È QUALCOSA DI INTIMO, TRASVERSALE, ANTICO: NOI VOGLIAMO PERMETTERE A TUTTI DI RACCONTARLA. PERCHÉ QUANDO INIZI A FARLA CRESCERE, C’È SEMPRE UN MOTIVO

centro del concorso letterario e artistico lanciato dai tre per raccogliere in un libro l’esperienza web di questi mesi. Il concorso, che si concluderà il prossimo 31 gennaio, è aperto a opere letterarie (massimo 15.000 caratteri), artistiche o fotografiche incentrate appunto sulla barba, “che può

essere vista come emozione sia dal punto di

sul bando.

tra la community dei barbuti, ma solo quelle ritenute più

“Il premio? È il fatto stesso di partecipare nel creare la filosofia condivisa dell’Avere la barba” dichiarano Claudio,

originali o emblematiche entreranno a far parte del libro che sarà pubblicato entro la prossima estate.

vista maschile che femminile” si legge

Alessandro e Diego, e questo la dice lunga sullo stile del gruppo e sul perché i fan si sommano ad ogni ora. Tutte le opere saranno diffuse

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L’iscrizione al concorso è gratuita, i dettagli si trovano nel bando reperibile su

www.averelabarba.it.


pove del grappa | viabilità

ULTIMI RITOCCHI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL PAESE

In centro a Pove si transiterà a 30 km all’ora Annibale da Bassano, Rivagge, Marcadella e Roma.

cittadini sono stati informati e per la nuova segnaletica si sta procedendo con l’appalto dei lavori: entro fine novembre partirà a Pove il progetto “zona 30 all’ora” che prevede l’obbligo di limitazione della velocità di transito nell’area compresa tra le vie Fossà, Ca’ Morolazzaro,

“La limitazione era già in vigore da tempo nelle due strade che attraversano il centro del paese – spiega il sindaco Orio Mocellin – e l’esigenza di estenderla è nata dopo che anche a Pove i genitori dei bambini che frequentano le scuole hanno attivato in via sperimentale il “piedibus” alla fine dell’anno scolastico. A questo si aggiunga anche la volontà di limitare al massimo i rumori molesti per chi vive in quella zona e di rendere più vivibile e sicuro il paese”. Un paese piccolo, ma densamente abitato, nel quale non è poi così facile spostarsi camminando, vista la penuria di marciapiedi lungo le strade.

“Mi auguro che i cittadini comprendano che diminuendo la velocità e sacrificando solo pochi secondi di tempo rispetto al limite dei 50 chilometri che vige in tutti i centri cittadini – prosegue il primo cittadino - si ottiene anche l’effetto di ridurre l’inquinamento da gas di scarico. Minore inquinamento e maggiore tranquillità per i residenti, per una migliore qualità della vita.” E ancora in tema di sicurezza partirà a breve un progetto di asfaltatura delle strade del centro, che stanno per essere rimesse a nuovo nei punti più carenti e danneggiati, con relativi adeguamenti della segnaletica stradale, per un costo complessivo di circa settantamila euro.

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borso del grappa | sport

PROPOSTA LA CREAZIONE DI UNA RETE IN VENETO PER GLI APPASSIONATI DI TUTTO IL MONDO di Cristina Lunardon

Turismo e volo libero, a Borso del Grappa oltre 60.000 decolli l’anno

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l Veneto si propone come meta degli appassionati di volo libero di tutto il mondo, grazie alla presenza di associazioni e luoghi bellissimi, ideali per praticare questo affascinante sport dell’aria. E’ questa la conclusione dell’incontro svoltosi a Malcesine tra l’assessore regionale al turismo e i rappresentanti dei club di volo libero veneti, durante il quale è stata approfondita la possibilità di mettere in rete impianti, conoscenze, località, per realizzare una proposta turistico-sportiva unitaria in questo settore, tenuto conto che la regione è già meta di appuntamenti internazionali.

E’ il caso di Borso del Grappa, uno dei siti di volo più famosi

in Europa e molto apprezzato a livello mondiale. A renderlo così speciale concorrono le condizioni meteorologiche ottimali in tutte le stagioni con circa trecento giorni volabili all’anno, l’accessibilità dei decolli ed atterraggi, la presenza di correnti adatte a

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qualsiasi tipologia di pilota e la possibilità di effettuare voli di distanza. Borso del Grappa è anche sede della più importante fiera italiana del settore, nata nel 1982 come Meeting Internazione di Volo Libero, che si tiene nel periodo pasquale e conta la partecipazione dei più forti piloti al mondo.

“La Regione intende creare un circuito di località in cui si pratica il volo, una sorta di percorso per turisti come può essere ad esempio la strada del prosecco” spiega Alessando Olin, presidente dell’Associazione Sport Montegrappa che si occupa di promuovere tutte le attività sportive legate alla montagna, con un occhio di riguardo per il volo libero. “La proposta era partita da noi nel 2009 – prosegue – per poter


BORSO DEL GRAPPA, UNO DEI SITI DI VOLO PIÙ FAMOSI IN EUROPA E MOLTO APPREZZATO A LIVELLO MONDIALE. A RENDERLO COSÌ SPECIALE CONCORRONO LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE OTTIMALI IN TUTTE LE STAGIONI CON CIRCA TRECENTO GIORNI VOLABILI ALL’ANNO, L’ACCESSIBILITÀ DEI DECOLLI ED ATTERRAGGI, LA PRESENZA DI CORRENTI ADATTE A QUALSIASI TIPOLOGIA DI PILOTA E LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE VOLI DI DISTANZA.

offrire ai turisti dell’aria anche altri servizi nel territorio.”

per un paese di seimila abitanti” Quali sono i paesi di provenienza?

E’ dagli anni settanta che si vola sul Montegrappa, dapprima con i deltaplani e poi con i parapendio. Attualmente il sito conta sette punti di decollo, due atterraggi ed un campo scuola in località Camol. Qual è il profilo del pilota turista?

“Nel sessanta per cento dei casi ha tra i 30 e i 50 anni, spesso predilige sistemazioni come il campeggio ed il bed and breakfast, soggiorna mediamente dai tre ai cinque giorni e spesso viaggia con la famiglia.” Un vero toccasana per l’economia di tutta l’area.

“Nel solo comune di Borso ci sono 450 posti letto, e continuano ad aumentare. Non male,

“Principalmente Germania, Polonia, Svizzera ed Europa del Nord. Sono in crescita i flussi dalla Francia, Ungheria e Russia. Qualcuno è arrivato pure dalle Hawaii, dalla Groenlandia e dall’Australia, ma si tratta di casi sporadici.” Il volo libero risente della crisi?

“Nonostante la crisi, negli ultimi anni le presenze registrate a Borso sono in aumento, nel 2013 abbiamo superato quota trentamila senza contare i comuni limitrofi ed i piloti del Triveneto che non pernottano. In un anno abbiamo tesserato più di cinquemila piloti con fly card elettronica, che serve appunto per monitorare i flussi e controllare i documenti di volo.” Quanti sono i voli stimanti in un anno?

“Se ne stimano circa sessantamila”

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bassano | teatro

AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE PER BAMBINI E FAMIGLIE

“Raccontami una storia” apre con la Gabbianella di Sepulveda

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iparte a Bassano la rassegna di teatro per famiglie “Raccontami una storia”, sette appuntamenti domenicali da novembre a febbraio organizzati da oltre un decennio da Ullallà Teatroanimazione presso l’auditorium dell’istituto Graziani.

“L’Abbraccio”, Ullallà ha dato vita al laboratorio teatrale con

La rassegna proseguirà in dicembre con “Ciripiripì la vita è una festa” della compagnia Gianni Franceschini e poi con Il teatro del Vento ed il suo “Natale al calduccio”. Oltre alla rassegna teatrale, Pippo e Angela inaugureranno il 2 novembre una serie di incontri di narrazione musica dal vivo, sempre per bambini, presso la sede del consiglio di quartiere Margnan in collaborazione con World Caffè Bassano. Il primo sabato sarà dedicato alle “Storie da brivido” per il fine settimana dedicato ad Halloween.

E sarà proprio la compagnia di Pippo Gentile e Angela Graziani ad inaugurare la nuova stagione, portando in scena domenica 10 novembre alle 17 la “Storia di una gabbianella e di un gatto”, raccontata con una tecnica mista di danza,teatro e video. Ullallà Teatroanimazione nasce a Bassano nell’aprile del 1999 e riunisce attorno ai suoi progetti attori, musicisti, danzatori, scrittori, videoartisti, professionisti nell’animazione, tutti con diverse esperienze alle spalle. Tra le sue finalità rientrano la tutela e la promozione del diritto alla crescita culturale dei ragazzi, per i quali si creano occasioni ed opportunità culturali, contribuendo a divulgare una diversa cultura dell’infanzia ed a sensibilizzare anche gli enti pubblici ad una maggiore attenzione ed investimento nel settore. L’associazione propone cicli di letture per tutti gli ordini di scuole, ed in collaborazione con l’associazione di volontariato

ragazzi disabili “Din Don Down”, che alla data attuale vede la produzione di tre spettacoli che hanno ottenuto riconoscimenti e plausi anche a livello nazionale.

Apre a Tezze sul Brenta lo sportello intercomunale Spazio Donna Si inaugura con un una serata dal titolo “Le donne oggi tra il silenzio e la parola”, in programma Venerdì 8 novembre alle 20.30 presso la sala consigliare del comune di Rosà, il nuovo sportello intercomunale Spazio Donna, nato dalla volontà delle amministrazioni di Tezze sul Brenta, Rossano, Rosà e Cartigliano e gestito insieme all’associazione Questacittà onlus di Bassano del Grappa. Il servizio nasce dalla volontà di promuovere la cultura di genere, accogliere i disagi femminili e contrastare il fenomeno della violenza contro

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le donne. E’ rivolto a tutte le donne che vivono situazioni di disagio personale, famigliare e relazionale, alle quali vengono offerti gratuitamente ascolto e sostegno, oltre alla massima riservatezza. Lo sportello sarà attivo ogni 1° e 3°martedì del mese in via Nazionale n. 1 Tezze sul Brenta. Alla serata di presentazione parteciperà la presidente dell’associazione bassanese Maria Pia Mainardi, Maria Antonietta Spiller della Commissione pari opportunità di Vicenza e LIna Scarpari, psicologa dello Sportello Donna di Schio.


marostica | associazioni

IN USO GRATUITO PER QUINDICI ANNI IL CASELLO IDRAULICO DI NOVE

L’Associazione Nazionale Carabinieri ha trovato una sede

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nche l’Associazione Nazionale Carabinieri dell’Unione dei comuni del Marosticense avrà la sua sede operativa. La giunta regionale ha infatti deliberato di concedere al gruppo il casello idrico che si trova nel comune di Nove, in uso gratuito per un periodo di quindici anni. In cambio, l’associazione si impegna a ripristinare il manufatto per renderlo abitabile a norma di legge. Con il trasferimento alle regioni di tutte le funzioni amministrative in materia di gestione dei beni del demanio idrico, sono stati consegnati anche gli immobili adibiti a magazzini per il deposito dei materiali per il corretto e

puntuale svolgimento dei compiti di vigilanza, guardia e custodia dei corsi d’acqua, nonchè ad alloggi per i tecnici dipendenti. Ed è in questa tipologia di immobili, chiamati “caselli

fissa – racconta il presidente Marco Carlesso – ma a Marostica non c’erano più spazi disponibili. Due anni fa abbiamo anche acquistato dei mezzi, e finalmente avremo un unico posto dove parcheggiarli, insieme a tutta l’attrezzatura di cui disponiamo.” Oltre al casello, l’associazione carabinieri disporrà delle aree adiacenti, destinate agli addetti della protezione civile, disponibili a collaborare con il Genio civile nel servizio di sorveglianza sulla rete idraulica o in particolari situazioni in cui sia richiesto un suo intervento.

idraulici”,che rientra l’edificio di Nove, non più utilizzato dal personale dipendente.

“Era da tempo che cercavamo una base

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“Diventerà anche la base per le unità cinofile regionali – conclude Carlesso – che saranno coordinate sul luogo”. Ora manca solo la firma della convenzione.


comprensorio | sicurezza

PROMOSSI A PIENI VOTI DALLA POLIZIA LOCALE DI ROSÀ, TEZZE SUL BRENTA E UNIONE DEL MAROSTICENSE di Cristina Lunardon

I “Velo Ok” centrano l’obiettivo e rendono le strade più sicure

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inalmente arriva una buona notizia dalle strade del Veneto: la Regione informa che i dati relativi agli incidenti con lesioni a persone, rilevati nei primi mesi del 2013 da Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie Locali, registrano la tendenza ad una diminuzione del fenomeno rispetto ai due anni passati, in linea con l’andamento nazionale ed europeo dell’ultimo decennio. Ed essendo la velocità una delle cause principali degli scontri, c’è da pensare che forse gli strumenti utilizzati sulle strade allo scopo di rallentare la corsa degli automobilisti abbiano sortito, malgrado polemiche e proteste, un risultato positivo. Tra gli ultimi prodotti sul mercato ci sono i “Velo ok”, box mobili predisposti per alloggiare gli autovelox, installati a bordo strada e ben riconoscibili grazie al loro colore arancione. In ordine di tempo, i primi “Velo ok” sono apparsi lungo la strada che attraversa il centro di Nove, ente precursore nel territorio per l’utilizzo di questi dispositivi.

“Devo essere sincero

– dichiara il comandante della polizia locale dell’Unione dei comuni del Marosticense Crestani – all’inizio

ero scettico, è stata l’amministrazione a volere che fossero installati, ma visti i risultati mi sono dovuto ricredere. Si tratta poi dell’unico strumento utilizzabile lungo le provinciali, dove non è pensabile posizionare altri tipi di dissuasori, come i dossi. Ai primi cinque box ne sono stati aggiunti subito altri sei, su richiesta degli stessi cittadini. Anche a Marostica c’è l’intenzione di posizionarli sulle strade di collegamento. Sono un ottimo deterrente, gli automobilisti rallentano e dai nostri controlli sono davvero rari i casi di infrazione che riscontriamo.”

“Attualmente a Rosà sono in funzione sette “Velo ok” – dichiara – e nelle arterie interessate la situazione è decisamente migliorata, soprattutto per i residenti, che ora possono uscire di casa senza temere di essere travolti. Dai nostri controlli si riscontra al massimo la media di una violazione del limite di velocità al giorno, cosa che prima dell’installazione dei box arancioni era impensabile.” Stesso risultato anche a Tezze sul Brenta, dove si è in attesa dell’autorizzazione provinciale per posizionare nuovi box arancione su altre arterie comunali e di collegamento.

“Sicuramente il comportamento degli automobilisti è cambiato – spiega il comandante Luca Franceschini –

Il comandante della polizia locale di Rosà, Alex Scalco, nel commentare i dati della Regione individua anche nel generale miglioramento della viabilità, grazie alle nuove rotatorie, un possibile motivo della diminuzione degli incidenti. Oltre ai frequenti pattugliamenti e soprattutto all’educazione stradale, che viene impartita dagli stessi vigili rosatesi ai bambini, fin dalla scuola materna, da oltre quindici anni.

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e la velocità media è diminuita in maniera evidente grazie ai “Velo ok”. L’abbiamo riscontrato dai controlli effettuati sulle migliaia di passaggi che interessano queste vie, dove la velocità media non raggiunge neppure i cinquanta chilometri all’ora, mentre prima si aggirava tra i sessantacinque e gli ottanta chilometri orari.” Promozione piena dunque per le famigerate colonnine arancioni, anche se che a quanto pare poco fruttano alle casse comunali. Ma l’investimento economico per il loro acquisto, in questo caso, ha ottenuto una rendita ben più importante.


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