Speciale Bimbi by la Piazza srl

: in collaborazione con

E L A I SPEC ATRICO

AMBULATORIO ODONTOI

mi Fido

E L A I C E P S

E L A I C E SP

SPECIALE

presenta:

PUPi&PUPee

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a.s.d.

02 03

speciale

pupi&pupe

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indice: il dietologo

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mANGIARE BENE E mANGIARE BuoNo!

le ricette

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ComE mASChERARE I CIBI IN DIvERTENTI

l’eco-pannolino

le allergie

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...E L’AmBIENTE CI RINGRAzIERà ................................................................................................. pag.

CoNvIvERCI E PREvENIRLE

il logopedista

................................................................... pag.

ChI AIuTA I NoSTRI FIGLI NEL LINGuAGGIo

i siti web

.......................................................................................................... pag.

A SPASSo PER INTERNET

i parchi

i libri

.......................................................................................................................... pag.

DIvERTImENTo ASSIEmE A mAmmA E PAPà ............................................................................................................................................. pag.

LEGGERE E ImPARARE

nutrizione moderna

..... pag.

PARoLA ALL’ERBoRISTA

lo sport

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SCEGLIAmo LA DISCIPLINA PIù ADATTA

il coach

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NEL moNDo DELL’INFANzIA

ass.ne pediatri

....................................................... pag.34 CoNoSCIAmo mEGLIo quESTA ImPoRTANTE REALTà

i film

............................................................................................................................................... pag.36 CARELLATA DELLE PELLICoLE PIù DIvERTENTI

lo psicologo

.................................................................................... pag.

LE PAuRE DEI BAmBINI: ComE AFFRoNTARLE

la piscina

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ComuNICARE IN ACquA CoL Tuo BAmBINo

il dentista

................................................................................................. pag.

...PIù DoLCE DEL moNDo!

le associazioni

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DEL TERRIToRIo: REALTà DA SCoPRIRE

pet therapy

......................................................................................... pag.

ATTIvITà E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANImALI

è nato!

Finalmente, dopo breve gestazione, lo “Speciale Pupi&Pupe”, dedicato a voi mamme e papà (nonchè sorelle maggiori, zie iperstressate, nonni che lavorano di più per i nipoti che non quando erano in miniera, baby sitter stralunate e quanti hanno a che fare con quei piccoli pargoli-piccoli teppistelli) che state svolgendo il mestiere più bello e, allo stesso tempo, più difficile del mondo. In queste pagine troverete consigli, curiosità e informazioni che, specifichiamo, non vogliono essere una “Guida” ma un modo utile-divertente per rispolverare vecchi consigli semplici e allo stesso modo molto utili. Gli argomenti trattati spaziano tra svariati campi, dallo sport alla musica, ai libri... Troverete l’articolo scritto dal fuori di cervello, non per niente di mestiere fa lo psicologo, Damiano Pellizzari al quale abbiamo chiesto di scrivere un pezzo “serio” che vi svelerà qualcosa in più sulle possibili paure dei vostri figli; il disponibilissimo dietologo dott. Antonio Stano che vi suggerirà cose utili e interessanti dalla prima colazione alla cena; il dott. Thomas, di professione cavadenti, con pratici consigli, che i bambini non seguiranno mai ma torneranno utili a chi leggerà il suo memorandum; il super formatore-coachlife Enrico Boi che ci aiuterà nei rapporti genitori/figli; la Presidentessa Associazione Pediatri di Bassano che gentilmente ci ha presentato come si muove ed è organizzata la stessa Associazione; l’ erborista Lucia Covolo che illustra le proprietà delle vitamine nell’alimentazione e la loro importanza; Stefano Torresan relativamente allo sviluppo dei pannolini ecologici proiettati alla salvaguardia dell’ambiente (ma che non ha ancora trovato il modo per eliminare i “profumi” all’interno di questi pannolini una volta usati); il sempre disponibile Paolo trevisan, direttore del Centro Nuoto Rosà, che consiglia l’utilizzo della piscina per lo sviluppo, non solo fisico, dei bambini nei primi mesi di vita; le bellissime nonchè brave Irene e Romina con la loro “pet terapy”, terapia per aiutare i vostri cuccioli ad instaurare legami affettivi con il mondo degli animali; troverete anche un interessantissimo articolo sulla logoterapia, disciplina sanitaria sullo studio del linguaggio del bambino con difficoltà lessicali. Altre piccole ma importanti notizie poi, su parchi, siti internet, libri, film, info su associazioni legate al mondo dell’adolescente... Se mai abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo in anticipo, a tutti loro va un grande grazie e a voi una buona e sana lettura. Numerosi, poi, i siti internet dove poter scambiare idee e consigli preziosi. Sul nostro territorio può essere un importante punto di riferimento in quanto presenti numerose associazioni che con grande professionalità e amore sono pronti a sostenervi. Altre piccole chicche, come la cucina e... scopritelo da soli leggendo queste pagine!

04 05

speciale

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iL DieTOLOGO “...CONSUM A LA PRIMA COLAZIONE LA TUA AL , SUDDIVID IMENTAZIO I OPPORTUN NE DURANT AMENTE E LA GIORN FREQUENTE ATA E SCEG MENTE ORT LI PIÙ AGGI E FRU TTA...”

Le abitudini alimentari acquisite da giovani spesso persistono nel tempo: è perciò importante insegnare ai ragazzi fin dalla più tenera età come ottenere il meglio dai cibi che abbiamo a disposizione. Purtroppo oggi si mette in luce la frequente e crescente presenza, nei ragazzi in età scolare, di abitudini alimentari scorrette e di sovrappeso, per scelte alimentari sbagliate e per eccessiva sedentarietà. Questo è preoccupante per la salute, sia perché pone le premesse per una più facile obesità nell’adulto, sia perché facilita la successiva comparsa di molte malattie di tipo cronico-degenerativo tipiche dell’epoca moderna. Da indagini sulle abitudini alimentari svolte sia a livello nazionale sia su base locale, come lo studio denominato “okkio alla salute”, risulta che tra gli errori che commettono comunemente i nostri bambini e ragazzi, vi è la colazione del mattino assente o ridotta a ben poca cosa; evitati analogamente gli spuntini intermedi della mattina e del pomeriggio o al massimo limitati a prodotti attraenti ma dal ridotto valore nutritivo come le merendine o gli snack salati; il consumo di verdura e di frutta ridotto al minimo, nel corso dei due pasti principali; eccessivo consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati (con i relativi problemi connessi al diffondersi della carie dentale), e bevande gassate (ricche di zucchero e spesso di caffeina); Molto diffusa è poi tra i più grandicelli la propensione verso i “fast-food” all’americana, dove abbondano alimenti a elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine. Invece è opinione condivisa tra gli esperti e non solo che un’alimentazione sana ed equilibrata sia il presupposto perché l’intero organismo cresca bene, si possano prevenire molte malattie e aumenti il senso di benessere ed efficienza fisica. A questo proposito andrebbero seguite alcune semplici regole per la corretta alimentazione sin dai primi anni della vita che possiamo riassumere brevemente come di seguito: IL PRIMO PASSO È RAPPRESENTATO DALLA COLAZIONE CHE NON DEVE ESSERE MAI TRASCURATA IN QUANTO, DOPO IL RIPOSO NOTTURNO, IL NOSTRO CORPO HA BISOGNO DI ENERGIA. FARE COLAZIONE, magari tutti insieme, è un’abitudine sana che favorisce l’attenzione e la concentrazione e consumare latte o yogurt, insieme ai cereali (pane, fette biscottate o qualche biscotto) è la partenza giusta per una giornata piena di energia. Per i bambini e i ragazzi è difficile coprire i fabbisogni con i soli tre pasti principali. È quindi opportuno fornire loro, anche due merende. Vanno incoraggiati a consumar quantità sufficienti

di un’ampia varietà di cibi, senza mai trascurare la frutta e gli ortaggi. Una porzione di verdure, sia a pranzo sia a cena, scegliendo tra quelle che il bambino preferisce, non dovrebbe mai mancare nell’alimentazione quotidiana. Allo stesso modo la frutta può essere mangiata sia durante i pasti principali sia a merenda o spuntino. Secondo i gusti del bambino, si può alternare un frutto di stagione con una macedonia o un frullato. Occorre assicurare le giuste quantità di proteine, di vitamine (soprattutto la C, la D e il complesso B) e sali minerali (specie calcio, ferro e iodio, quest’ultimo anche mediante l’uso di sale iodato). È bene non fossilizzarsi in scelte monotone ma abituarsi a mangiare di tutto, distribuendo in più pasti la propria dieta senza abolire la prima colazione, consumando regolarmente latte e derivati, verdura e frutta e non eccedendo nel consumo di carne, di alimenti ricchi di grassi saturi, di zuccheri, di sale e bevande gassate. In particolare il consumo di bevande zuccherate e gasate è da limitare alle sole occasioni speciali, stimolando invece il consumo di acqua naturale (anche di rubinetto) da offrire più volte al giorno. Tra i secondi è bene proporre a rotazione una o due volte la carne di cui non più di una volta quella rossa, una volta o due il prosciutto, meglio quello cotto e povero di polifosfati per i più piccoli, il formaggio per una o due volte e inserendo nel menù almeno due volte la settimana il pesce, sia fresco sia surgelato. BISOGNA INFINE RICORDARE CHE GENITORI E EDUCATORI DEVONO IMPEGNARSI AFFINCHÉ I PROPRI FIGLI SI ABITUINO A MANGIARE IN MANIERA CORRETTA (ANCHE MASTICANDO BENE E DANDO AL PASTO TUTTO IL TEMPO CHE MERITA) E SIANO FISICAMENTE PIÙ ATTIVI TUTTI I GIORNI AD ESEMPIO DEDICANDO ALMENO UN’ORA AL GIORNO ALL’ATTIVITÀ FISICA E AL MOVIMENTO (CAMMINARE, GIOCARE ALL’APERTO, ECC.) ANCHE IN AGGIUNTA ALL’EVENTUALE ATTIVITÀ SPORTIVA ORGANIZZATA. IL RESPONSABILE SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE Dr. Antonio Stano

CONSUMA LA PRIMA COLAZIONE, SUDDIVIDI OPPORTUNAMENTE LA TUA ALIMENTAZIONE DURANTE LA GIORNATA E SCEGLI PIÙ FREQUENTEMENTE ORTAGGI E FRUTTA. EVITA DI ECCEDERE NEL CONSUMO DI ALIMENTI DOLCI E DI BEVANDE GASSATE, E DI CONCEDERTI CON TROPPA FREQUENZA I PIATTI TIPICI DEL FAST-FOOD ALL’AMERICANA.

06 07

SPECIALE

PUPi&PUPe

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ANTe T B U O N e e S CO e sane!

BARCHETTE DI ZUCCHINE

Ingredienti: 5 grosse patate lessate e schiacciate • latte q.b. • 2 uova • parmigiano • 100 gr. di prosiutto cotto a dadini (oppure fontina o tonno) • 4 zucchine • sale • pepe • erba cipollina (oppure prezzemolo) Preparazione Preparate del purè con 5 grosse patate lessate e schiacciate, del latte sale, pepe e parmiggiano (io non aggiungo burro per non appesantire l’apporto calorico del piatto). Aggiungete uno/due uova a seconda della grandezza, tre cucchiai di parmiggiano grattuggiato e 100 gr. di prosiutto cotto a cubettini, ma viene ottimo anche aggiungendo della fontina o del tonno. Lessate 4 zucchine tagliate a metà. Ricavate la polpa e aggiungetela al purè. Con il composto ottenuto riempite le zucchine e cospargere di pangrattato aromatizzato all’erba cipollina o prezzemolo e parmiggiano, Infornare a 200°C per 15 minuti, poi passate al grill 5 minuti.

CARAMELLE DI PATATE

Ingredienti: patate. Altri ingredienti per 100 gr di polpa di patate: 40 gr di prosciutto cotto a cubetti piccoli - 1 cucchiaio d’olio extravergine - 1 cucchiaio colmo di parmigiano grattugiato - poco prezzemolo tritato - sale. Preparazione: Cuocere le patate come descritto nella ricetta Patate al cartoccio. Dividerle in 2 ancora calde e svuotarle dalla polpa. Mischiare la polpa di patate con il prosciutto tagliato a dadini, il parmigiano, poco olio, sale e un po’ di trito di prezzemolo. Con il composto formare delle palline grosse come un uovo ed incartarle con carta d’alluminio per alimenti a forma di caramella. Portarle in forno a 150 gradi C. per 15 minuti. Servirle tiepide.

SFOGLIE FANTASIA

Ingredienti per 4 persone: 1 confezione di pasta sfoglia già stesa - 1 piccolo porro - 120 gr di radicchio rosso - 1 piccola patata lessata - un goccio di olio extravergine d’oliva - 50 gr di parmigiano grattugiato - 50 gr di ricotta - un po’ di latte - formine a forma di stella, cuore,luna etc. Preparazione: ricettina per bambini che non amano molto la verdura. Potete anche farvi aiutare nel tagliare la

pastasfoglia con gli stampini, ma ricordatevi di rimetterla per un po’ nel frigo prima di cuocerla, altrimenti non “gonfia” a dovere. Preriscaldate il forno a 220 gradi C. Con gli stampi (non devono essere troppo piccoli) ritagliate dalla pasta sfoglia tante stelle e cuori fino ad esaurimento della stessa. Spennellate con un po’ di latte, salate leggermente e cuocete in forno, abbassando la temperatura a 180 gradi C., per circa 15 minuti o fino a leggera doratura. Nel frattempo tagliate a rondelle sottili il porro, a listarelle il radicchio e fate stufare in una padella con un filo di olio e un goccio di acqua per 10 minuti coprendo con il coperchio. Una volta cotto il radicchio, mettete il tutto nel robot da cucina, aggiungete la patata lessa a tocchetti, il parmigiano, la ricotta, un pizzico di sale e un goccino di latte e frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Assaggiate ed eventualmente regolate di sale. Togliete la sfoglie dal forno, lasciate riposare qualche minuto, poi tagliatele a metà, farcitele con la crema al radicchio tiepida e coprite con l’altra metà. Servite decorando il piatto con stelline e cuoricini ritagliate da carote e zucchine tagliate sottilissime.

POLPETTE DI POLLO

1 cucchiaino di olio extra vergine d’oliva q.b. di sale • 2 cucchiaini di parmigiano grattugiato • 1 tuorli • 2 foglia di salvia • 50 grammi di petti di pollo • 1 patata Preparazione Lessare una patata senza sbucciarla. Frullare il petto di pollo e unirvi la patata, pelata e schiacciata, il tuorlo d’uovo, il parmigiano ed un pizzichino di sale. Mescolare bene il tutto, quindi formare delle palline di 2 cm di diametro. Versare l’olio in un piatto, con le palline e le foglie di salvia spezzettate. Coprire il piatto con un coperchio e cuocere a bagnomaria per circa un quarto d’ora.

POLPETTONE DI VERDURE

Ingredienti Purè di patate denso 200 g. • Spinaci lessati 100 g. • Zucchine lessate 100 g. • Carote lessate 100 g. • Uova n° 2 • Parmigiano q.b. • Pangrattato q.b. • Latte q.b. • Sale q.b. Preparazione Tagliare le verdure in piccoli pezzi ed unirle al purè. Sbattere le uova ed unirle alle verdure. Amalgamare bene ed unire un cucchiaio di parmigiano e tre cucchiai di pangrattato ravvivato nel latte. Addensare, se occorre, con altro pangrattato sempre ravvivato nel latte. Lasciare a riposare in frigo per circa trenta minuti. Stendere un foglio grande di alluminio e adagiarvi uno strato di pangrattato. Porvi sopra il composto dando la forma del polpettone e ricoprirlo con altro pangrattato. Chiudere bene il foglio di alluminio e con le mani schiacciarlo affinché aderisca al polpettone. Con una forchetta fare dei buchi sull’alluminio per far uscire il vapore durante la cottura. Infornare con una teglia bassa in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Far intiepidire il polpettone, prima di toglierlo dal cartoccio ed affettarlo.

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SPECIALE

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I N I L O N N PA

I C I G O L O C E

UNA SCELT A CHE FA B ENE A TE E ALL’AMBIE NTE IN CUI VIVIAMO

LABORATORIO NATURA ecco il nuovo progetto I nuovi pannolini per bambini, sono prodotti con materiali naturali traspiranti, privi di sostanze chimiche irritanti per la pelle e sopratutto, sono ecologicamente sostenibili, perché consentono una forte riduzione della frazione secca dei rifiuti, quella cioè non riciclabile.

tecchio Precalcino prevedono riduzioni della tassa sui rifiuti (TARSU) per le famiglie che usano i pannolini lavabili, oltre alla concessione di bonus sugli acquisti e regalando un kit di prova. Altre amministrazioni dell’alto e basso vicentino aderiranno presto. La proposta, afferma Stefano Torresan, si rivolge alle famiglie, alla rete dei servizi per l’infanzia, nidi e asili, GAS (gruppi di acquisto solidali) e alle pubbliche amministrazioni del territorio.

Stefano Torresan, referente del progetto, spiega che la scelta di usare i pannolini lavabili (anche per più figli) consente di abbattere l’emissione di anidride carbonica derivante dall’utilizzo del petrolio; basti pensare alla guaina plastificata esterna del pannolino tradizionale, oltre al consumo di cellulosa vegetale e di sostanze chimiche impiegate nel loro utilizzo.

La Nuova Cooperariva Sociale di Schio ha come obiettivo dare lavoro a persone svantaggiate o in condizzioni di disagio sociale, attraverso la produzione di beni eco sostenibili lavorando su un duplice fronte, la formazione degli addetti alla produzione e l’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini per difondere la conoscenza e l’utilizzo di prodotti eco sostenibilie e di produzione locale.

Anche se può non sembrare alla fine l’uso di questi pannolini lavabili, costano meno della metà di quelli usa e getta e una famiglia nel lungo periodo può risparmiare fino a 1500,00 euro (ci saltano fuori le vacanze estive...!)

La Cooperativa è disponibile ad organizzare incontri informativi presso i Comuni, gli asili o gli enti preposti ai servizi alla famiglia.

Per incentivare l’utilizzo, alcuni Comuni come Schio, Valdagno, Santorso, Piovene Rocchette, Thiene, Mon-

Laboratorio Natura Via Cementi,21 Schio 0445/517767 - 339/2972788 dal lun. al ven. 8,30 alle 12,30. e-mail laboratorionatura@coopnova.org www,coopnova.org/laboratorionatura

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SPECIALE

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ANIZ P O C N

E I G R ADLELL MEONDO DI OGGI DI FRA

Allergia vuol dire: mutato tipo di risposta dell’organismo. C’è qualcosa che ieri non mi dava nessun disturbo e che oggi (perché sono diventato sensibile, perché “mi sono sensibilizzato”) mi fa male o molto male. Al tempo dei tempi (ma non è un tempo tanto lontano, solo all’inizio del 1900) l’allergia era quello che succedeva a un bambino (per esempio a un bambino difterico), che riceveva del siero (per esempio di cavallo) per curare la sua malattia e poi, (se per esempio gli veniva il tetano) non lo poteva più ricevere perché (sensibilizzatosi) gli avrebbe fatto molto, molto male. Quel male, una grave orticaria con shock, lo chiamiamo anche anafilassi. In realtà, quando parliamo di allergia, oggi, pensiamo piuttosto a una forma particolare di “mutato tipo di risposta”, molto comune, che si verifica quasi solo in soggetti predisposti (ma sono molti, il 20 o il 30 per cento dei nati), e per una esposizione non così eccezionale, ma quotidiana e minimale; le sue manifestazioni più tipiche sono l’eczema e l’asma . Questa forma di allergia è stata chiamata anche atopia (che vuol dire “in nessun luogo”) perché era, allora, difficile classificarla. Ma tra allergia, atopia e anafilassi c’è in comune lo stesso tipo di anticorpo (marchio di fabbrica=IgE). Dei soggetti predisposti si dice anche che hanno una “costituzione atopica”, di cui si possono riconoscere indizi (nel sangue) già dalla nascita. E dalla “costituzione” alla malattia, occorre che ci sia un passaggio attraverso una serie di eventi (o assenza di eventi) di cui l’esposizione all’allergene responsabile è solo uno. Come per l’obesità, anche il dilagare delle malattie atopiche (o allergiche) è, in larga parte, dovuto, alle mutate condizioni del nostro mondo. Tra queste, per ciò che riguarda l’atopia, c’è, come leggerete più avanti, anche l’eccesso di igiene, la rarità delle malattie infettive severe, l’esposizione al fumo e ai prodotti di combustione del traffico.

TRADUCIAMO IL MEDICHESE IgE: sta per immunoglobuline E, una frazione degli anticorpi che circolano nel nostro sangue che è responsabile IgE: di molte manifestazioni dell’allergia. Sensibilizzazione/desensibilizzazione: il contatto fra una persona predisposta alle allergie e una sostanza allergizzante può rendere quella persona “sensibile” e quindi provocare dei sintomi; molti contatti fra la stessa persona e la stessa sostanza rendono quella persona, piano piano, sempre meno sensibile e diminuiscono progressivamente i sintomi. Eczema: si chiama anche “dermatite atopica” ed è una frequente malattia della pelle che provoca rossore, prurito ed escoriazioni. Asma: alcuni dicono “broncospasmo”, altri “bronchite asmatica”, si tratta del restringimento dei bronchi che provoca una difficoltà al passaggio dell’aria, da questo deriva l’affanno e la sensazione di mancanza del respiro. Cortisone: è una grande famiglia di farmaci, che hanno un forte potere antinfiammatorio e quindi riducono o cancellano le manifestazioni dell’allergia. Broncodilatatori: medicine che dilatano i bronchi stretti dall’attacco di asma.

LE ALLERGIE VANNO iN VACANZA? Finalmente arrivano le tanto desiderate vacanze, ma le nostre allergie? Purtroppo esse non vanno in vacanza! Ecco una serie di consigli per cercare di far sì che le nostre meritate vacanze siano il più possibile rilassanti e divertenti, nonostante le nostre allergie. Allergie respiratorie • In estate alcune piante (ambrosia, composite, salsola) ed alcune muffe (alternaria) producono pollini e spore responsabili di disturbi rinitici e/o asmatici. Quindi converrà adottare tutte le cure sintomatiche per bloccare i disturbi al loro insorgere. • Amate fare attività ﬁsica in vacanza? Scegliete il primo mattino o la serata per praticare il jogging o il vostro sport preferito (peraltro farebbe troppo caldo per chi fa vacanza al mare): sono i momenti della giornata in cui c’è meno polline nell’aria. Non dimenticate di prendere i farmaci prima di fare sport, se vi era stato consigliato di farlo! Allergie alimentari • Ogni qualvolta si sceglie di recarsi in ristoranti o pizzerie dichiarare la propria allergia alimentare in modo che il maitre possa consigliarvi nella scelta. • Chiedere di parlare direttamente con il cuoco per avere le conferme che cercate sugli ingredienti utilizzati per il piatto che avete scelto. • Portare con sé i farmaci per il primo intervento. Allergie a farmaci • Coloro che hanno avuto delle reazioni avverse dopo l’assunzione di alcuni principi attivi hanno ovviamente ricevuto i consigli più opportuni per l’assunzione dei farmaci: in vacanza conviene portare con sé i farmaci di cui si potrebbe aver bisogno e che si è sicuri di poter assumere (la guardia medica turistica potrebbe avere grosse difﬁcoltà nella prescrizione delle terapie più opportune anche per un banale raffreddore).

Allergie alle punture di insetti • Se si ama far giardinaggio, ricordarsi di indossare guanti ed indumenti che coprano il più possibile il corpo.Evitare di indossare abiti dai colori vivaci. Evitare di avvicinarsi troppo a frutti maturi o a fiori molto profumati. • Non usare profumi molto accentuati • Se si fa un picnic non lasciare cibi all’aperto ed evitare i luoghi in cui gli animali vanno a dissetarsi. • Non muovere frammenti di tronchi d’albero abbattuti (potrebbero nascondere nidi di insetti. • Rigoroso uso di zanzariere in casa e ﬁnestrini chiusi in auto. • Fare molta attenzione allo sport all’aperto: il sudore attira gli insetti. • Tenere con sé il necessario per il primo intervento se si è lontani da centri di assistenza medica.

I VOSTRI FIGLI iN iN VACANZA DA SOLI (IL CAMPO SCUOLA / IL VIAGGIO-STUDIO) • Non dimenticare di mettere in valigia nessuno dei farmaci (ed eventuali altri presidi, come distanziatori, misuratori di picco di ﬂusso, adrenalina autoiniettabile, ecc.) che i vostri ﬁgli usano regolarmente. • Raccomandarsi di continuare a prendere i farmaci che a casa erano stati prescritti. • Mettere in valigia federe antiacaro se sono allergici agli acari. • Mettere in valigia i protocolli di intervento da seguire in caso di crisi acuta (appositamente stilati dallo specialista che ha in cura il bambino) da consegnare ai responsabili della struttura in cui vanno. • Mettere in valigia i referti da cui si possono evincere il tipo di disturbi di cui soffre il bambino e le cause (per es. l’elenco degli alimenti causa delle sue allergie alimentari). • In caso di allergia a farmaci, oltre il referto specialistico che descrive i farmaci da evitare, mettere in valigia i farmaci che il bambino assume regolarmente senza problemi. • Mettere in valigia i farmaci sintomatici da usare al bisogno (nel caso di asma allergico, almeno un broncodilatatore con distanziatore).

ALLERGIA & SPORT Lo sport in genere e l’esercizio fisico fanno bene alla salute! Ma anche per chi è allergico? Rinite allergica Chi è allergico ai pollini può fare sport senza alcuna limitazione nelle stagioni in cui non c’è il polline responsabile della sua allergia. Invece nelle stagioni di pollinazione converrà evitare di fare esercizio fisico nelle ore centrali della giornata (meglio primo mattino e tarda serata) e ricordarsi di prendere i farmaci che l’allergologo ha prescritto per controllare i disturbi. Chi soffre di rinite allergica da altre cause (polvere, ecc.) dovrà solo ricordarsi di effettuare bene la terapia prescritta, potendo fare esercizio fisico senza alcun problema. ORTICARIA E ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO E’ una rara forma di allergia causata direttamente dall’esercizio fisico o talvolta dalla concomitanza dell’assunzione di alimenti e/o farmaci con l’esercizio fisico. I sintomi possono variare dalla orticaria, all’angioedema o alla anafilassi. In questi casi bisognerà acquisire tutte le informazioni utili per valutare l’effettiva importanza dello sforzo nella comparsa dei sintomi. Talvolta i disturbi compaiono solo se l’esercizio fisico viene associato al pasto, mentre, al contrario, l’esecuzione di sport lontano dai pasti si rivela sicura e priva di sintomi. L’allergologo valuterà la possibilità di eseguire un test da sforzo con cicloergometro o su tappeto rotante sotto controllo rianimatorio. Fino a quando non sia stata fatta una diagnosi circostanziata è consigliabile evitare di fare attività fisica. Asma bronchiale Il paziente asmatico può fare sport, anzi è fortemente consigliabile! Ovviamente dovrà attenersi ad alcune regole importanti, poiché l’esercizio fisico può agire da fattore scatenante per l’asma, specie se non adeguatamente curata. Durante lo sforzo, infatti, si respira aria di minore qualità, in quanto si tende a respirare di più con la bocca e quindi viene a mancare la funzione di filtro, riscaldamento ed umidificazione dell’aria che svolge il naso: la respirazione orale porta ad una umidità relativa dell’aria inspirata pari al 60-70%, mentre quella nasale la porta all’80-90%. Ma l’esercizio fisico è molto utile: perché possa continuare ad essere una pratica divertente bisogna seguire le seguenti indicazioni. • Evitare le situazioni che peggiorano i disturbi: a) - non fare sport quando l’aria è fredda e secca b) – evitare le ore centrali se è una giornata con molto polline nell’aria c) – non fare esercizio fisico se si è raffreddati, aspettare di essere completamente guariti prima di riprendere • Tenere sotto controllo l’asma: prendere i farmaci preventivi prima di fare sport se sono stati prescritti e controllare di avere sempre a portata di mano i farmaci sintomatici. • Eseguire bene la fase del riscaldamento: è determinante per qualsiasi sport, in quanto in tale fase l’organismo, ed in particolare le vie respiratorie, si adattano alle nuove condizioni di attività funzionale. • Ricordarsi di idratarsi in maniera regolare durante l’attività fisica: la deidratazione è una condizione che regolarmente si verifica in qualsiasi esercizio fisico ( le vie respiratorie sono le prime a deidratarsi), quindi è fondamentale ricordarsi di bere adeguatamente durante il proprio esercizio fisico. • Riferire al proprio allergologo ed al proprio istruttore della propria condizione di asmatico e dell’intenzione di praticare lo sport. • Se sin dall’inizio della attività fisica peggiorano i disturbi, interrompere lo sforzo e parlarne al proprio allergologo, in quanto potrebbe essere il segnale di un peggioramento del controllo dell’asma. • Conoscere e rispettare i propri limiti nella pratica dello sport. Quali sport sono più adatti a chi soffre d’asma? Se l’asma è sotto controllo si può eseguire qualsiasi tipo di sport. Alcuni di essi sono comunque più tollerati di altri: nuoto, ciclismo, jogging. Altri sono meno tollerati: sci, sport di montagna, sport estremi, calcio, basket, maratona. In pratica quegli sport che prevedono un’attività respiratoria regolare e mai esasperata (nuoto, ciclismo, jogging) o quelli che prevedono un’attività respiratoria particolarmente impegnativa solo per brevi periodi (ginnastica, baseball, golf) sono particolarmente tollerati; al contrario degli sport che prevedono un impegno fisico acuto e prolungato (basket, calcio, maratona). In realtà qualsiasi tipo di sport può essere praticato, a patto di seguire con la massima scrupolosità tutte le regole prima indicate: alcuni campioni del basket o della corsa di fondo sono asmatici. ARTICOLO TRATTO DA WWW.UPPA.IT SITO UFFICIALE DELLA RIVISTA NAZIONALE “UN PEDIATRA PER AMICO” ABBONATI ANCHE ON-LINE!

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CHe COS’e’ LA

Francesco, un tuffatore. Francesco oggi ha otto anni e frequenta la terza elementare a tempo determinato. Alla fine della prima elementar e, nell’affrontare insieme a mio figlio i classici compiti delle vacanze, mi arrabbiai moltissimo, promisi castighi e catastrofi nucleari ma alla fine ho avuto un dubbio, mi sono chiesta se Francesco veramente non avesse voglia di studiare o se, invece, per lui fosse troppo diffi cile memorizzare m, n, b, d o leggere semplici parole composte da due sillabe, scrivere le stesse senza invertirne il verso. Nel farmi questa domanda mi tornava alla mente un commento fatto di sfuggita dalla sua allenatrice di tuffi, un giorno in cui le accennavo alle diffi coltà scolastiche di mio figlio: “Ma Francesco è un tuffatore!”. Forse, con questa frase l’allenatrice mi suggeriva che mio figlio potesse avere difficoltà di coordinamento o di lateralizzazione, un disturbo “di settore”, uno di quei disturbi che vengono chiamati, appunto, “disturbi settoriali dell’apprendimento”. Ne parlai con mio suocero, che fa il pediatra con amore. Considerato anche che esistevano altri casi di dislessia in famiglia, mi consigliò di prendere un appuntamento con il nostro centro cittadino specializzato nella diagnosi e nella cura della dislessia. Questa è stata la diagnosi: dislessia, disturbo settoriale dell’apprendimento. Su questo si poteva lavorare e abbiamo cominciato subito, sotto la guida della specialista Abbiamo affrontato la seconda elementare con molta serenità: abbiamo avvisato le insegnanti di questo problema, abbiamo richiesto la possibilità di avere una collaborazione tra medico e scuola (cosa poi mai avvenuta); inoltre, e soprattutto, con tante parole e con tanti fatti, abbiamo fatto capire a Francesco che non era il caso di sentirsi diverso o con meno capacità dei suoi compagni . L’anno scolastico proseguiva, ma Francesco peggiorava, pur mantenendo la sua voglia di impegnarsi, di “star dietro”, di partecipare a tutto quello che si faceva in classe, la sua vita a scuola era pessima: non riusciva a terminare in tempo le cose, fioccavano le note, le punizioni a tempo, le prese in giro dei compagni sulle sue difficoltà di lettura e di scrittura. All’uscita di scuola trovavo ogni giorno un bambino sempre più stressato, triste, nervoso, un bambino senza autostima. Al colloquio del primo quadrimestre andammo a parlare con le insegnanti, convinti che ci fosse stato uno scambio di opinioni con la neuropsicologa e che si fosse fatto un piano “d’attacco” per aiutare (sottolineo, aiutare, non agevolare) nostro figlio. E le maestre: “Ma come? Il bambino è dislessico? Perché non ce lo avete detto? Non ne sapevamo nulla. Evidentemente non ci siamo capiti, ora che lo sappiamo staremo più attente! Come mai il medico non ci ha chiamato? Ora ci spieghiamo molte cose”. Hanno fatto finta di non aver capito, o forse veramente non avevano capito e per lui la classe sfrecciava troppo veloce. Abbandonati a noi stessi, sentivamo, noi e Francesco, di essere un peso, un problema. Da quel momento tutto l’anno scolastico è stato un tormento vero e proprio: le maestre si accanivano aumentando il numero di note, di punizioni e soprattutto riuscendo a far in modo che il bambino rimanesse solo. Dissero poi che era un bambino asociale, che non riusciva ad integrarsi con gli altri perché non aveva il gameboy e preferiva arrampicarsi sull’unico albero del giardino. Il nostro medico ci è stato vicino aiutandoci a capire che nostro figlio non era stupido, ma solo un dislessico e, per fortuna, un dislessico preso in tempo. Occorreva lavorare su di lui; ricostruire quell’autostima che ogni mattino veniva annientata e che con amore al pomeriggio, grazie allo sport e ai compiti svolti con i tempi appropriati alle sue difficoltà, ci sforzavamo di ricostruire ; prima della fine del secondo anno scolastico, la maestra di matematic a ci ha chiesto un colloquio. Disse di averci scoperto, dopo attenta osservazione, le maestre erano riuscite a capire che stavamo nascondendo soltanto un bambino pigro, che la dislessia era una scusa e Francesco non aveva voglia di fare niente di niente. Che patetici genitori, difendere un piccolo furfantello! Francesco, più determinato che mai, ha passato l’estate che precedeva l’inizio della terza elementare studiando, scrivendo , leggendo di sua spontanea volontà ogni giorno. Alla domanda: “cambieresti scuola ?”, mi sono sentita rispondere: “Non posso, voglio far capire alle maestre che non sono scemo... forse così avrò anche degli amici”. Così il terzo anno scolastico è cominciato e prosegue nella stessa classe. Francesco quest’anno va molto meglio, legge “abbastanza”, ha degli amici, è allegro.

LOGOPEDIA

La logopedia è una disciplina sanitaria che tratta in modo preventivo, educativo e riabilitativo i disturbi della comunicazione e del linguaggio, sia orale che scritto, in età evolutiva, adulta e geriatrica. La parola deriva dal greco logos (“discorso”) e paideia (“educazione”). Il profilo professionale del logopedista è definito nel Decreto Ministeriale del 14 settembre 1994. Il percorso formativo prevede un triennio universitario (laurea di primo livello) presso la facoltà di medicina e chirurgia all’interno di dipartimenti diversi (otorinolaringoiatria e foniatria, neuropsichiatria infantile, neurologia); in seguito alla riforma universitaria sono previsti anche corsi di laurea specialistica. Il logopedista si occupa di persone con disturbi della voce, del linguaggio e più in generale della comunicazione, sia organici che funzionali (ritardi di sviluppo del linguaggio, disturbi fonologici, disturbi specifici di linguaggio, disturbi da lesione sensoriale, disturbi dell’apprendimento, disturbi da insufficienza mentale, disturbi delle funzioni corticali superiori, demenza, disturbi della fluenza, disturbi da inadeguatezze socio-culturali...) L’attività del logopedista viene svolta in ambulatorio o reparto in Ospedale, nei Distretti, nelle Strutture protette.

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Portare nostro figlio in viaggio ha da sempre causato stupore in tutti quei genitori che identificano il viaggio come sinonimo di pericolo, mentre per noi è conoscenza di luoghi e persone, crescita nel rispetto di altre culture, oltre che naturalmente divertimento. Da qui l’idea di creare un punto di incontro per tutti i Baby viaggiatori e per noi Grandi Vagabondi

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Psicopedagogika.it nasce con l’obiettivo di fornire un valido spunto di riflessione su argomenti attinenti la psicologia e la pedagogia, con particolare attenzione alle relazioni interpersonali. Nella realizzazione di questo sito si è cercato di affrontare tematiche variegate, anche molto complesse, con un linguaggio il meno “tecnico” possibile, nella speranza che i “messaggi” possano essere facilmente compresi da tutti.

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Il mare evoca ai bambini l’infinito, i viaggi, la scoperta di terre lontane. Il mare porta legnetti, sassi, conchiglie e meraviglie con cui giocare. Ma per Giordano, il bambino che vive in un faro, il mare è qualcosa di più: è l’amico al quale affidare un messaggio in bottiglia. Il biglietto, navigando fra onde e correnti, arriverà fra le mani di una bambina che vive al di là dell’azzurro e che risponderà con lo stesso mezzo. Il tempo e lo spazio diventano alleati, le lingue e le storie si intrecciano via via approdando, è il caso di dirlo, ad un lieto fine. Una grande metafora dell’amicizia e dell’incontro di culture diverse, unite dal mare.

IL GUFO CHE AVEVA PAURA DEL BUIO Editore: Feltrinelli Autore: Tomlinson Jill Anno: 2005

Tombolo era un piccolo Barbagianni che viveva con Mamma e Papà in cima a un albero molto alto dentro un campo. Tombolo era grosso e soffice. Aveva un bellissimo collare a forma di cuore. Aveva occhi enormi e tondi. Aveva le ginocchia molto appuntite. In effetti era uguale o tutti gli altri piccoli Barbagianni, tranne che per un particolare. Tombolo aveva paura del buio.”Non puoi avere paura del buio” diceva Mamma. “I gufi non hanno mai paura del buio” “Io si” diceva Tombolo.”Ma i gufi sono uccelli della notte” insisteva lei. Tombolo si guardò le punte delle zampe. “Io non voglio essere un uccello della notte” borbottò. “Voglio essere un uccello del giorno”.

Autore: Anne-Laure Bondoux Anno: 2010

Editore: Le Autore: Sie mniscaat Anno: 2001 b Posthuma

e: E Be M Bertnevelli A Autore P elle lber : t N Annoicolettao; : 200 9

O L’ULTIMFO L E

Salani Editore: Mari e D a Silvan : 2004 Autore: Anno

In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l’ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misecordia, e salvando lui salveranno il mondo. L’elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé - meno magici ma più resistenti alla vita non solo sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia.

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GIAR IL RICC DINI IO ERE Edit or

Kumail è un ragazzino che vive in un vecchio edificio diroccato nel cuore del Caucaso infestato dalla guerra. A prendersi cura di lui c’è Galya, che lo ha salvato da morte certa quando era ancora in fasce. Kumail non si chiama veramente Kumail, ma Blaise Fortune ed è cittadino francese. Quando scoppiò la guerra il treno su cui viaggiava insieme a sua madre fu vittima di un attentato terroristico e i due vennero separati; ma Galya ha promesso di riportarlo a casa, a Parigi. Il confitto divampa e Kumail e Galya si mettono in cammino: tra mille pericoli e peripezie, dopo aver viaggiato, essere stati traditi e abbandonati, i due trovano il modo di arrivare fino in Francia, ma a giungere a destinazione è solo Kumail, che viene spedito in un orfanotrofio: che fine hanno fatto Galya e sua madre? Per ottenere le risposte che cerca Blaise dovrà tornare in Caucaso, da adulto, da cittadino francese. Anne-Laure Bondoux è nata nel 1971 e vive nella provincia di Parigi. Ha iniziato a scrivere le prime storie verso i 10 anni e questa passione non l’ha mai abbandonata. Dopo aver fatto, in modo disordinato, studi letterari, teatro e due figli, ha scoperto la narrativa per ragazzi nel 1996, dopo essere entrata nella casa editrice Bayard Presse.

Ottoline e il suo migliore amico Mister Munro vanno a scuola. Incontreranno nuovi e strani amici... e non si faranno spaventare dai fantasmi! Ancora un mistero da risolvere... Scopri anche tu il tuo talento speciale!

PUPi&PUPe

Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra.

DOKI

Editore: Il Casto ro Autore: Chris Rid dell Anno: 2009

Editore: San Paolo Edizioni

i : Salan Editore Roald ahl D : re 008 Auto Anno: 2

SPECIALE

OTTOLINE VA A SCUOLA

FIGLIO DELLA FORTUNA

IL GGG

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e R e G G e L MPARARe eI

Kléber ha 17 anni, il fratello ne ha 23 ma solo all’anagrafe, perché il suo cervello ragiona né più né meno come quello di un bambino di 3 anni. Il padre vorrebbe che fosse una struttura protetta ad occuparsi di quel giovane dalla mente ritardata, ma Kléber dice no: sarà lui ad occuparsi del fratello. Cosi i due ragazzi lasciano la casa in cui erano cresciuti e si trasferiscono a vivere in un appartamento di studenti creando un’allegra e a volte esplosiva confusione.

MIO LLO FRATE PLE SIM ti

: Giun Editodree Murail u 09 -A e : Mari Anno: 20 Autore

HARRY POTTE R E LA PIETRA FILOSOFALE

Edito : Salan i Autore: J. K.reRo wling Anno: 2001

Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilemte tagliati dai perfi di zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles, ritratti che scappano.

DI UNA STORIA NELLA GABBgIAatto che le

e del o’ a volare insegn ALANI

E: S EDITOR UIS VEDA L L U P E S : E 1996 R : O O T N AU AN

I gabbiani sorvolano la foce dell’Elba, nel mare del Nord. “Banco di aringhe a sinistra” stride il gabbiano di vedetta, e Kengah si tuffa, insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio. A stento Kengah spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C’è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbianella morente affida l’uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l’amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l’aiuto di tutti. In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore cileno tocca i temi a lui più cari: l’amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto, proprio nell’unico tra i suoi libri in cui i protagonisti sono animali, Sepulveda riconosce all’uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di spernaza di altissimo valore poetico.

FILIPPO IL PESCIOLINO

Gino Girino ha perso la coda e, orrore, gli stanno crescendo delle lunghe zampe. Le rane gli dicono di portare pazienza, ma non è affatto facile vedersi cambiare. E poi, quelle zampe cosi sgraziate! Ma Gino cambierà presto idea... Età di lettura: da 4 anni.

Editore: Em Autore: CostameNicEdizioni oletta Anno: 2010

GINO

Editore Autore: Garland: Fabbri o Luigi Anno: 2004

PEZZETTINO

Editore: Babalib ri Autore: Lionni Leo Anno: 2006

Pezzettino è in cerca della propria identità. È talmente piccolino, infatti, confronto ai suoi amici - tutti grandi e grossi, capaci di volare, nuotare, arrampicarsi - che si convince di essere un pezzetto di qualcun’altro. Cosi comincia una ricerca che, alla fine, lo porterà a esclamare al colmo dello stupore e della felicità: “Io sono me stesso!”.

Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una giornata speciale: una gita attraverso la città, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, le rinunce, l’epilogo. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, è nel ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di complicità che ne avvolge le malefatte. La mafia è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze.

UNA FORMICA UN PO’ COSI...

herita Editore: La Maarg llio Autore: Cord Tu 09 Anno: 20

La formica Tina tutti i giorni andava al lavoro, come le sue amiche. Ma Tina voleva essere diversa...

IN COLLABORAZIO NE CON LIBRERIA LA BASS ANESE

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PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI

Quante avventure per Filippo pesciolino. La mamma e il papà gli fanno sempre un sacco di raccomandazioni: “Non ti allontanare troppo! Il mare è cosi grande e tu sei cosi piccolo!” Ma ci sono troppe cose da scoprire: alghe colorate, stelle marine, cavallucci dispettosi e tanti amici con cui giocare a nascondino fra gli scogli. Filippo vuole divertirsi, ma deve stare attento a non finire nei guai...

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Auto re: re: F Nord erri -Su AnnoGiulianod : 200 9

SPECIALE

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ALGHE DEL LAGO DI KLAMATH F ONTE DI ENERGIA IN TELLIGENT E

BAMIZBIIONNI eEMODeRNA

NUTR

I bambini di tutte le eta’ sono oggi soggetti a stess ambientali, ad impegni scolastici ed extrascolastici sempre più gravosi, con una importante richiesta di energia in conflitto con una alimentazione sempre più povera di nutrienti: merendine con grassi idrogenati, zuccheri raffinati, vari alimenti industriali trattati ed arricchiti con vari esaltatori di sapidità..etc, non sostengono il processo di crescita di un organismo in fase di sviluppo e dunque più indifeso. Non sempre è così facile dare ai propri figli una nutrizione completa, adeguata alle esigenze di crescita, dello studio e della salute. Spesso si tende ad associare il concetto di energia agli zuccheri, immediatamente disponibili per l’organismo; è indiscutibile che anche il cervello necessiti di un apporto costante, ma il suo consumo nella dieta dei bambini, è spesso elevato. Basterebbe quello che si ricava dai carboidrati nella pasta, pane,cereali, frutta, patate etc. Le vitamine del gruppo B sono molto importanti per la trasformazione di cibi in energia,sopratutto per la conversione dei carboidrati presenti negli alimenti della dieta, in glucosio. Pur mantenendo ogni vitamina del gruppo B la sua specifica funzione, la trasformazione dei nutrienti, normalmente presenti nella dieta, zuccheri, grassi e proteine, avviene grazie alla presenza di tutto il gruppo B nell’ organismo. Il fabbisogno di vitami-

• Erboristeria tradizionale • Integratori alimentari • Cosmesi vegetale

L’ultimo supercibo selvatico del pianeta

ne del gruppo B aumenta con la crescita , nei periodi di stress psico-fisico, durante l’ utilizzo di sostanze antibiotiche, nei cambi di stagione. Nel Lago dI Klamath sono presenti delle microalghe verdiazzurre che sono la prima forma di vita del pianeta, e la base di tutta la catena alimentare. Tutte le popolazioni del passato ne hanno fatto uso come fonte di nutrizione superiore. Oggi, e’ l’ unica microalga commestibile a crescere selvatica in un ambiente vulcanico, pressoche’ incontaminato nel Parco delle Cascade Mountains, Oregon (USA. E’ grazie a questo straordinario ambiente incontaminato, che le microalghe sviluppano un profilo nutrizionale, ed una carica energetica assolutamente unica. Le microalghe del lago Klamath si contraddistinguono per l ‘ elevato contenuto di vitamine del gruppo B, essenziali per la salute dei sistemi cardiocircolatorio e nervoso, e della sempre più rara B 12 di cui queste alghe forniscono oltre il 200% del RDA in un solo grammo. Contengono 14 vitamine tra cui la vit. C, la vit. D la vitamina K, essenziale l’ assorbimento del calcio nelle ossa . Altrettanto importante il contenuto del 60-70% di proteine nobili, di 28 minerali ed oligoelementi e degli acidi grassi essenziali in particolare gli OMEGA 3/6, ed è l’ unico cibo conosciuto a possedere ben 20 aminoacidi, e qui si spiega la capacità di queste alghe di favorire una migliore assimilazione delle proteine assunte con l’alimentazione. Alcune ricerche hanno affermato la centralità del principio di sinergia nutrizionale : più ampio è lo spettro dei nutrienti assunti,maggiore ne è l’ assimilazione e l’ efficacia, ed allo stesso tempo minori sono le quantità necessarie di ciascun specifico nutriente. LUCIA COVOLO erborista “tratto dal materiale di ricerca Nutrigea - www.nutrigea.com”

Siamo vicino a Piazza Libertà, nel centro di Bassano del Grappa

Tutti i sabati del mese di maggio saranno omaggiate delle pochette con campioni prova di vari prodotti

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SPECIALE

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LO SPORT 1 E T R A P

I VALORI

DELLO SPORT LEALTA’ CORAGGIO

TENACIA

SFIDA AI PROPRI LIMITI SENSO DELL’APPARTENENZA RISPETTO DELLE REGOLE RISPETTO DELL’AVVERSARIO RISPETTO DI SE STESSO FRATELLANZA UNIVERSALE

Le Giovani Guide del Monte Grappa “Giovani Guide del Monte Grappa” è un progetto di formazione extra-scolastica rivolto ai ragazzi dell’EnAIP di Bassano del Grappa nel contesto delle attività di Fuori Classe (associazione sportiva dilettantistica senza fini di lucro, con sede legale a Padova) promosse da EnAIP Veneto. Attraverso molteplici attività, che vanno dallo sport, al teatro fino alle escursioni in montagna, l’associazione vuole offrire ai giovani la possibilità di mettersi in gioco in diversi contesti, al fine di valorizzare i loro talenti e le loro risorse, con la speranza che tali esperienze possano diventare per loro una concreta possibilità di orientamento per le scelte future. Il progetto “Giovani Guide” farà scoprire ai ragazzi la storia della Grande Guerra e di come questa abbia trasformato un luogo vicino, quale è il Massiccio del Grappa,

nel teatro di sanguinose battaglie. L’intento del progetto è quello di formare delle guide del territorio, affidando alle nuove generazioni la consapevolezza e il ricordo di quanto accaduto sulle nostre montagne, continuando così a valorizzare il Monte Grappa quale luogo fondamentale per la storia nazionale, anche in prospettiva delle celebrazioni per il 100° anniversario della Grande Guerra. La prima fase del progetto muoverà i propri passi nei mesi di aprile e maggio; i ragazzi della sede EnAIP di Bassano visiteranno il Grappa effettuando un ciclo di escursioni sui luoghi più significativi del conflitto. Saranno accompagnati da un esperto, che li guiderà all’osservazione e allo studio delle tracce della storia. Avranno quindi la possibilità di visitare i campi di battaglia, le trincee, le postazioni

militari e le fortezze, i musei e i sacrari. Le esperienze acquisite sul campo saranno rafforzate in pomeriggi di formazione in aula, dove si dedicheranno una serie di lezioni allo studio delle cosiddette tre battaglie del Grappa. Gli approfondimenti avranno ad oggetto anche la storia e la geografia del territorio, nonché le vicende vissute dalla città di Bassano del Grappa, ultimo baluardo a difesa della Nazione. Al termine della fase dedicata alla loro formazione, gli studenti che hanno aderito al progetto faranno da guida a ragazzi di altri EnAIP e agli alunni delle scuole medie inferiori, imparando così a trasmettere il loro sapere. Cristina Bianchin Per informazioni: giovaniguidemgrappa@gmail.com

Via Cristoforo Colombo, 94 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 227030 Fax: 0424 568015

alcune escursioni... Mercoledì 18 maggio h 13.00-18.30 ETTORE VIOLA E IL CA’TASSON Mercoledì 25 maggio h 13.00-19.00 IL SENTIERO DELLE MEATTE E LE SUE TRINCEE + TELEFERICA DEL BOCCAOR Mercoledì 1 giugno h 13.00-18.30 CIMA GRAPPA: LA CIMA INESPUGNABILE

MERCOLEDì 8 GIUGNO NOI, GIOVANI GUIDE! Le Giovani Guide del Monte Grappa accompagnano ragazzi di altri Enaip in visita alle trincee e alle postazioni dell’Andreon e al Sacrario di Cima Grappa.

o semplicemente skateboard o skate, è uno sport relativamente giovane. Lo si pratica con uno speciale attrezzo, lo skateboard, che è costituito da una tavola in legno, munito di ruote montate su cuscinetti di precisione e di attacchi snodati (trucks) che permettono di sterzare e che sono regolabili in base alla specialità ed al peso. Particolarmente amato dai ragazzini.

sotto quest’unica dicitura si raccolgono numerose discipline, con due divisioni di massima: le danze di coppia e le danze artistiche. Permette uno sviluppo armonioso e completo, e aiuta ad acquistare maggiore consapevolezza del proprio corpo. Aiuta molto anche i soggetti timidi a sentirsi a proprio agio anche nel gruppo

BASKET è uno sport che permette ai ragazzi di fare attività motoria anche al chiuso di una palestra. Sport di particolare agilità e prontezza di riflessi, velocità e resistenza. Praticando questo disciplina si acquista una figura slanciata, ed essendo uno sport di squadra valorizza le dinamiche di relazione.

CONTINUA...

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SKATEBOARDING,

DANZA SPORTIVA

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Le arti marziali sono perfette per i bambini e i ragazzi perché in giovane età gli effetti positivi sul corpo e sulla mente sono amplificati. I loro istinti, i loro movimenti vengono incanalati seguendo regole precise, i benefici per la muscolatura sono importanti sviluppano il corpo in maniera armonica, anche quello delle femminucce. Gli sport di combattimento potenziano disciplina, coraggio e autocontrollo. Adatto anche per i bambini più piccoli.

SPECIALE

KARATE

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OPOSTA E E IDEA, PR H C L A U Q O ECC EGLIERE NE PER SC INFORMAZIO

PARTE 2

LO SPORT HÈ... UTILE PERC

LO SPORT un pallone riesce a coinvolgere anche il bambino più timido.

CALCIO A5 L’idea nasce da un professore americano spinto dall’esigenza di far giocare a pallone i propri studenti sia in una piccola palestra che all’aperto. A differenza del calcio tradizionale il numero dei giocatori è di 5 e la durata delle partite è di 40 minuti cambiando anche le dimensioni del campo di gioco e della porta. Come tutti gli sport di squadra crea dei forti legami, calciare

PATTINNAGGIO A ROTELLE È una disciplina che può essere già praticata fin da piccolissimi, aumenta l’equilibrio e la scioltezza muscolare. Il pattinaggio viene spesso consigliato ai bambini particolarmente esuberanti per incanalare l’energia in una attività di resistenza.

ATLETICA LEGGERA L’atletica leggera è la disciplina piu difusa al mondo, fondamentale per lo

NUOTO E uno degli sport più amati dai bambini (e dalle mamme) Oltre ad essere considerato uno degli

Mountain bike, ciclocross, su pista o strada, il ciclismo rinforza i muscoli delle gambe e la capacità cardiovascolare e respiratoria. La bicicletta per i bambini rappresenta un vero e proprio strumento di indipendenza può essere molto utile come sport per i bambini più timorosi che rifiutano lo sport per la sola paura.

PALLAVOLO La pallavolo come sport di squadra presuppone una grande complicità di gruppo e aiuta a sviluppare i rapporti interpersonali. Dal punto di vista fisico richiede una coordinazione tra braccia e gambe, velocità e potenza aumentando la prontezza di riflessi e la capacità di concentrazione.

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Sempre più palestre cominciano ad attrezzarsi per permettere l’allenamento, ma la vera emozione è il contatto con la natura e la sfida con se stessi. Sviluppa un forte senso dell’equilibrio e una padronanza del corpo nello spazio. Adatto ai bambini più esuberanti che però dovranno imparare a ponderare bene ogni mossa.

CICLISMO

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ARRAMPICATA

sport più completi, dal punto di vista psicologico dona un grande senso di libertà. Perfetto anche per i bambini che devono migliorare la coordinazione.

SPECIALE

sviluppo fi sico (velocità,scatto, forza, resistenza) coinvolge tutto l’organismo. Utile per i bambini timidi che vengono coinvolti a socializzare, da guida per quelli più esuberanti perché il rispetto delle regole è fondamentale e aiuta i più timorosi a superare i propri limiti.

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H C A iL CO

NZIA NEL MONDO DELL’INFA

Da genitori è difficile accettare di ricevere dei no dai nostri figli questo ci fa innervosire e a volte adirare a tal punto che perdiamo quell’amorevolezza che dovrebbe essere la guida del nostro relazionarci con loro. Vi chiedo, chi vorrebbe avere un figlio che dice sempre sì? E se ciò accadesse vi farebbe stare tranquilli? Certamente vi state domandando dove si vuole andare a parare, ve lo dico subito, voglio che si vada a far emergere l’identità di un individuo che avete contribuito a far nascere, Vostro Figlio. Kant diceva: “L’uomo è ciò che l’educazione ha fatto di lui”. Quando un essere umano diventa genitore una cosa è certa: non potrà essere mai più la persona di prima. Diventerà educatore, mentore, addestratore, amico e altro ancora; ma è pronto a ciò? Conosce la formula per essere efficace? Rammenta la sua fase di essere stato bambino? E’ qui che cominciano i problemi, i figli non nascono con il libretto delle istruzioni dove viene spiegato il loro funzionamento e come intervenire nel caso ci fosse qualche problema. Per questo penso che avere il compito del genitore è un esercizio che trascenda dalla paternità o maternità ma bensì qualcosa di più aulico, più ancestrale è un’arte a tutti gli effetti. Essere genitore è un contratto con il proprio figlio dove ci si assume delle responsabilità nel prepararlo, aiutarlo e guidarlo nei misteri della vita per far sì che possa accettarla e concepirla come una magnifica opportunità dove lui è regista e attore principale, ma soprattutto di amarlo e rispettarlo come individuo. Non si nasce genitori, ma lo si impara attraverso l’impegno quotidiano che poco a poco diventa virtù, questa virtù si acquisisce tramite comportamenti e tanta pratica e tanta disponibilità all’ascolto. L’intenzione di amare non basta per far di noi dei buoni genitori o dei buoni figli, è soltanto un buon inizio, essere genitori significa scoprire e sviluppare le nostra possibilità di potenziali candidati al ruolo di mamma o di papà. Il compito non si esaurisce nella conoscenza di se stessi, il compito, che dura tutta la vita, è di dare ai figli la libertà di essere se stessi. Per essere genitori, bisogna ricorrere prima al perdono e alla riconcilia-

no in pratica “I bambini metto quello che vivono” e nelle critiche, Se un bambino viv are. imparerà a censur , Se vive nell’ostilità . za len vio impara la , ne zio lizza Se vive nella ridico o. id impara a essere tim ogna, Se vive nella verg ole. ev lp co impara ad essere oli, m sti Se vive negli cia du . impara ad avere ﬁ

Se vive negli elogi, impara ad apprez zare. Se vive nell’equità, impara la giustizia . Se vive nella sicur ezza, impara ad avere fed e. Se vive nell’approv azione, impara ad essere contento di se ste sso. Se vive nell’accetta zione e nell’amicizia, impara ad amare il mondo.

Dorothy Law Nolte zione, dimenticare il passato e guardare soltanto al futuro, che include l’imminente presente. Il vostro stile nell’educazione e nel rapporto con i vostri figli è direttamente proporzionale all’uso che fate della vostra intelligenza per conoscere il vostro comportamento, i vostri pensieri e i vostri sentimenti attuali, nessuno può dare quello che non ha. Nel modo in cui amate voi stessi amerete i vostri figli; come trattate voi stessi, così tratterete loro. Se non abbiamo realizzato la nostra essenza personale né la nostra missione come persone, sapere fare i genitori sarà un’utopia. L’idea di poter diventare genitori sarà di conseguenza, ingannevole. I figli che pretenderemo di educare prenderanno un cammino incerto, confuso o privo di amore, andando alla deriva sotto la bandiera di una pseudo educazione. Perciò, se vogliamo educare i nostri figli tocca a noi stimolare il loro apprendimento, con la consapevolezza che per insegnare qualcosa occorre prima averlo imparato. Per mezzo della comunicazione cerchiamo di ridurre le differenze e rafforzare le somiglianze a favore di una convivenza più amorevole, sana, produttiva, rispettosa, comprensiva, e soprattutto integrante e costruttiva. Tuo figlio è tuo figlio, non sei tu. Sapere chi è tuo figlio significa utilizzare tutte le informazioni, osservare e ascoltare, capire come tuo figlio percepisce, in che modo preferisce comunicare e come si muove nel mondo. Potenziare i suoi talenti, attitudini, conoscenze e capacità fin dalla più tenera età. Insegnargli nel modo in cui preferisce imparare e comunicare con lui con il suo linguaggio. Soltanto rispettando il suo modo di vedere, di parlare e di muoversi nel suo mondo potrete rimanere vicini ai vostri figli. Non aspettatevi dei comportamenti affini alla vostra personalità. Dovete uscire da voi stessi per entrare in loro. Sono esseri unici ed irripetibili, ed il fatto di esprimere una personalità diversa dalla vostra non sempre significa disobbedienza, apatia o volontà di contraddire.

Queste poche parole mi hanno molto colpito e fatto pensare e spero che altrettanto possa essere per voi. BUONA CRESCITA CON I VOSTRI FIGLI. Bibliografia: PNL con i Bambini di Eric De la Parra Paz, ed. Essere Felici.

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CI SFORZIAMO TANTO DI DARE AI NOSTRI FIGLI QUELLO CHE NON ABBIAMO CHE CI DIMENTICHIAMO DI DARGLI QUELLO CHE ABBIAMO. Vorrei raccontarvi, in fine, di quando ho avuto la fortuna di partecipare ad una conferenza di Don Mazzi nel maggio del 2010, nella quale si trattava il rapporto tra genitori e adolescenti, che mi ha destato molto interesse. Don Mazzi dice “ ….nel secolo scorso l’adolescenza durava due o tre anni, poi il ragazzo andava a lavorare e per forza di cose si doveva diventare uomini. Adesso

a seguito del perdurare dello studio, l’adolescenza dura anche 10 anni. La vera nascita di un figlio è l’adolescenza, è qui che avviene il momento più delicato, è qui che si entra nel “nostro” mondo degli adulti, ed è da qui che si diventa veri genitori. E’ l’esame per i genitori di capire cosa si è fatto e se si è fatto bene , se si è stati bravi allenatori. Da zero ad undici anni è spogliatoio dove vi sono le tattiche e gli schemi, poi si deve entrare in campo; la voglia di giocare è forte ed è qui il figlio è solo e può sbagliare.E’ qui che l’allenatore/genitore (maschio) deve saper aspettare il momento giusto per esercitare le correzioni, il momento giusto per me, è la cena; ed è in questo momento che si deve evitare la conflittualità si deve levare la tensione, smorzare i toni e creare dialogo un buon motivo per spegnere la televisione. Gli uomini hanno potere fuori, ma a casa, quel potere non lo riescono ad esercitare e a volte non sono capaci di gestire il proprio figlio adolescente, essi usano l’autorità piuttosto che l’autorevolezza e questo crea conflittualità, il muro contro muro. La madre è il genitore per l’infante, il padre è il genitore per l’adolescente. Il papà pota l’albero (figlio) e gli da forma, lo modella, migliora il suo aspetto, aiutandolo a dare i frutti di migliore qualità in funzione al perché è nato; la mamma non potrà mai potare, lei l’ha portato in grembo, è la SUA creatura ed è per questo che ha difficoltà a potare. L’adolescenza ha necessità di figure positive e queste le ripone nel genitore. L’età adolescenziale è il tempo degli assoluti, del bianco o del nero ed è per questo che si dice che l’uomo nasce incendiario e muore pompiere.”

SPECIALE

Che tipo di vita volete per vostro figlio? Ci sono solo due strade: o lasciamo che i nostri figli siano, oppure non saranno. La mente dei bambini è come un sacco che non può restare vuoto e che viene riempito con ciò che i genitori credono giusto, con le idee di altre persone o, in loro mancanza, con quello che i bambini prendono dall’ambiente. I bambini, anche se piccoli, non sono stupidi, e questo è il periodo migliore per imparare, non bisogna farlo passare credendo che impareranno più avanti, perché in seguito ci renderemo conto di aver perso i momenti più preziosi. Se ci dimentichiamo di seminare, è inutile pretendere di raccogliere, questo è il momento migliore per coltivare virtù e valori. Attenzione! Perché se non vengono seminati in tempo dei valori quel sacco si può riempire di vuoto e di cose prese dall’ambiente buono e cattivo, in cui i nostri figli si trovano a vivere. Loro sono il nostro specchio. Noi genitori abbiamo la possibilità di influire sulla loro formazione a partire della prima infanzia sino alla giovinezza. In questo periodo fissiamo regole e limiti, e siamo fonte di ispirazione e imitazione. L’ adolescenza per noi è una seconda opportunità, per questo, prima di riempire il loro sacco (la loro mente) con ciò che vogliamo noi, dobbiamo riflette su che tipo di figlio vogliamo ed essere noi quello che vogliamo vedere in lui. Ciò richiede tempo, pazienza e naturalmente amore. Per trasmettere i valori e le virtù dell’educazione bisogna viverli in prima persona e sentirli dentro di noi. In condizioni fisiche e fisiologiche sane, non esistono bambini problematici ma solo genitori con dei problemi, e per ciò è importante prendere coscienza dell’importanza del linguaggio verbale e non verbale nel relazionarci con loro. Il potere che le parole e le carezze hanno sui figli è enorme, dal momento del concepimento e in tutto l’arco della vita. La maggior parte dei problemi esistenziali degli esseri umani è radicata nella mancanza di autostima, in un’immagine di se stessi povera e sminuita, piena di paure, insicurezze, problemi e rare capacità di prendere decisioni autonome. Evitate in ogni modo che i vostri figli imparino ad avere paura del fallimento, in quanto il fallimento è una lezione di vita. Se vi chiedete come posso aiutare mio figlio a trionfare; iniziate a trattarlo come un trionfatore, insegnategli a immaginare, a desiderare, a sognare e ad avere una visione del proprio futuro. Dategli una programmazione mentale positiva e siate un esempio vivente di valori, perché lui sarà come sarete voi.

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e N O I Z A I SOC

I R T A PeDI

CONOSCIAM O MEGLIO QUESTA IMP ORTANTE ASSOCIAZIO NE

L’Associazione Culturale Pediatri Jacopo da Ponte si è costituita a Bassano del Grappa il 31/01/94, la sua mission è la diffusione della cultura pediatrica. Attualmente conta 24 iscritti, fra questi tutti i Pediatri di Famiglia della Azienda ULSS di Bassano, l’attuale Presidente è la Dr.ssa Laura Todesco. L’attività dell’associazione oltre a riguardare il campo della formazione e della ricerca in ambito pediatrico, si propone di essere attiva sul territorio a sostegno della Salute del Bambino nel suo significato più ampio e fra le altre attività dal 2008 organizza ogni anno una giornata di studio sulle problematiche infantili intitolata: “Un Pediatra per Amico” (UPPA), coinvolgendo genitori, insegnanti e amministratori locali e ragazzi, con l’obiettivo di promuovere corretti stili di vita per bambini e ragazzi. Il primo “UPPA” dal titolo “Muoversi senza motore” ha ribadito la necessità di modalità di spostamento più salubri, ha fornito informazioni sugli effetti dell’inquinamento e ha riportato l’attenzione sul tema degli incidenti stradali. Nel 2009 “Un Pediatra per Amico” con il titolo “Mettiamoci a tavola”, è stata dedicata all’alimentazione. L’alimentazione è fondamentale per la prevenzione e la cura di malattie come obesità, infarto e diabete, è determinante per una buona relazione con il cibo, momento fondamentale di incontro familiare e sociale. Nel il 2010 ha riguardato la promozione della lettura ad alta voce nei bambini dai 6 mesi ai 6 anni e la promozione dell’ascolto della musica nell’età 0 – 6 anni con “LIBRI & MUSICA FIN DA PICCOLI … PER DIVENTARE GRANDI”. E’ dimostrato che le buone pratiche effettuate in età precoce sono efficaci, non solo per la salute e lo sviluppo dei bambini, ma hanno anche conseguenze sulla qualità della vita dell’adulto. Ci sono dati infatti che dimostrano che chi è favorito all’inizio dell’esistenza cumula questo vantaggio con altri nel corso della vita. Nel 2011 “Un Pediatra per Amico” si intitolerà “TV - VIDEOGIOCHI – COMPUTER: CRESCO IN-DIPENDENTE” a sottolineare l’importanza del progressivo sviluppo dell’autonomia, in antitesi con modelli di crescita che vedono i bambini dipendenti da oggetti o comportamenti. Nell’occasione viene indetto un concorso per ragazzi di terza media per la realizzazione di un DVD contenente, in video, il risultato delle riflessioni elaborate nel lavoro in classe o extrascolastico sul tema sopra descritto. L’associazione è affiliata alla Associazione Culturale Pediatri Nazionale che è stata costituita a Milano il 5 settembre 1974. E’ una libera associazione che raccoglie tremila pediatri italiani in 38 gruppi locali, finalizzata allo sviluppo della cultura pediatrica ed alla promozione della salute del bambino. La sua attività è rigorosamente non profit. La libera partecipazione dei pediatri, soci e non soci, alle sue iniziative è subordinata alle sole coperture delle spese; non vengono elargiti compensi né benefit per le attività interne.

Svolge attività editoriale, di formazione e di ricerca, con assoluta libertà di critica di fronte a uomini ed istituzioni. L’ACP collabora inoltre con il Centro Nazionale di Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza della Presidenza del Consiglio, ha contribuito alla formulazione del Piano Sanitario Nazionale ed alla Commissione Nazionale sull’Abuso e il Maltrattamento. Fa parte delle Commissioni del Ministero della Salute per Autismo, Sindrome da deficit di attenzione e iperattività, Risk management, Allattamento al seno, Gestione del dolore nel bambino. Ha stipulato protocolli d’intesa con UNICEF ed ISDE Italia (International society of Doctors for the environment), partecipa alla Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. I 38 gruppi locali fanno capo a referenti regionali e svolgono, sia autonomamente che in collaborazione con l’ACP nazionale, attività di formazione, ricerca, informazione dell’educazione sanitaria, definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e valutazione della qualità delle cure e supporto a programmi di cooperazione internazionale. Attualmente l’ACP ha individuato le seguenti quattro priorità di intervento. 1 Sostegno della genitorialità: agire precocemente, all’atto della costituzione delle relazioni primarie (gravidanza, parto, puerperio), può facilitare l’emergere di competenze utili alla “base genitoriale” e contribuire a renderla “più sicura”. Le iniziative “Nati per leggere”, che propone la lettura ad alta voce fin dalla seconda metà del primo anno di vita, e “Nati per la musica”, costituiscono azioni di comprovata efficacia e sono diffuse su tutto il territorio nazionale. 2 Ambiente e salute del bambino. All’interno della Associazione Culturale Pediatri è operante un gruppo di lavoro “Pediatri per un Mondo Possibile” con l’obiettivo di elaborare iniziative di informazione e formazione mirate in modo specifico alla prevenzione degli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute infantile. 3 Disuguaglianze. La povertà, le disuguaglianze, il livello di istruzione sono responsabili di morbilità e di mortalità. Il divario fra Nord e Sud sui tassi di mortalità infantile e sulla possibilità di accesso alle strutture sanitarie, i percorsi diagnostico terapeutici ed assistenziali del bambino affetto da patologia cronica costituiscono specifiche “disuguaglianze”. 4 La salute mentale nei bambini e negli adolescenti. Dal 10 al 30% dei bambini ed adolescenti è affetto da disturbi psichici. L’Associazione ha organizzato e promosso eventi formativi e convegni dove le competenze dei diversi operatori del settore si sono confrontate apertamente sulle evidenze scientifiche disponibili e sulle modalità e criticità organizzative. Dr.ssa Laura Todesco

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SPECIALE

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L’ORSO YOGHI Nel parco di Jellystone i famosi orsi di Hanna & Barbera tornano con una nuova avventura! Questa volta Yoghi e Bubu, pero’, aiuteranno il Ranger Smith a salvare il parco dalla chiusura. Animazione, Commedia, Avventura, Family. DURATA: 80 Min

LE AVVENTURE DI SAMMY Sammy, una piccola tartaruga marina, nel faticoso tragitto verso il mare, incontra l’amore della sua vita, che però perde di vista. Sammy dovrà, per ritrovarla, affrontare un viaggio, tra pericoli e difficoltà assieme al suo amico Ray, durante il quale si accorge di quanto gli esseri umani stiano recando danno al pianeta. In seguito, Sammy viene tratto in salvo proprio da alcuni umani, si batte contro i piranhas, sfugge ad un’Aquila pescatrice e va alla ricerca di un misterioso passaggio segreto… poi, un giorno, dopo mille avventure e pericoli scampati, Sammy ritrova la sua amata Shelly. Neanche lei lo ha mai dimenticato... Animazione. durata: 88

MEGAMIND Chi è Megamind? Beh, ma il più intelligente super-cattivo di tutto il mondo! Ma il suo problema è che non riesce ad avere molto successo. Per anni ed anni ha provato a conquistare Metro City, in ogni modo, ma fallendo continuamente, a causa di un supereroe conosciuto con il nome di Metro Man. Quando finalmente riesce a sconfiggerlo, ecco arrivare un nuovo cattivo che semina il caos a Metro City! La città in pericolo si pone una domanda: chi è la più grande “mente” che potrebbe salvare la situazione? Animazione. durata: 96

RAPUNZEL - L’INTRECCIO DELLA TORRE Flynn è senza dubbio il bandito più ricercato e più affascinante del regno. Ma, grazie al suo bell’aspetto, la sua parlantina e una discreta dose di fortuna, il fuorilegge ha sempre avuto vita facile, tranne quando, una volta rifugiatosi in una misteriosa torre viene messo fuori combattimento, legato e preso in ostaggio da Rapunzel, una bella e stravagante ragazza dai capelli dorati e lunghi oltre venti metri. Rapunzel vede nel bel ladro la sua unica possibilità di fuga dalla torre in cui è tenuta prigioniera dalla cattiva matrigna. Animazione. durata: 94

IL REGNO DI GA’ HOOLE Soren, un giovane gufo rimane affascinato dalle storie che gli racconta il padre. Sogna di diventare uno dei Guardiani di Ga’Hoole, dei gufi guerrieri, che salvarono tutti i gufi sconfiggendo i cattivi nel corso di una epica battaglia. Un giorno, discutendo con il fratello più grande che lo prendeva in giro, cadono tutti e due, dalla loro casa sull’albero e vengono rapiti. Soren, capisce che la loro unica possibilità é quella di raggiungere il Grande Albero, dove hanno dimora i Guardiani di Ga’Hoole, ma per farlo dovrà mostrare tutte le sue capacità... Animazione/Fantastico. durata: 90

CATTIVISSIMO ME In un simpatico e tranquillo quartiere fuori città, con steccati bianchi e cespugli di rose, si erge una casa nera, su un prato desolato. Sotto di essa, ad insaputa di tutti, c’è un grande rifugio segreto. E lì, in mezzo ad un piccolo esercito di schiavi, abita Gru, che sta progettando il più grande colpo della storia: rubare la luna! Armato di razzi che restringono o congelano travolge e conquista tutto ciò che trova sulla sua strada. Ma tutto questo è destinato a cambiare quando un giorno si imbatte in tre ragazzine orfane, che vedono in lui un potenziale papà. Animazione. DURATA: 95 Min

L’ULTIMO DOMINATORE DELL’ARIA

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Quattro nazioni, ovvero quella dell’Aria, dell’Acqua, della Terra e del Fuoco, sono legate tra di loro dal destino, fino a quando la Nazione di Fuoco non dichiara guerra alle altre. Passato ormai un secolo senza alcuna speranza, tra combattimenti e atti di coraggio, Aang scopre di essere il prescelto in grado di manipolare tutti e quattro gli elementi. Decide quindi di unirsi a Katara e a suo fratello Sokka, per ristabilire l’equilibrio in quel mondo ormai dilaniato dalla guerra. Avventura. durata: 103

THE KARATE KID. LA LEGGENDA CONTINUA

Dre è un dodicenne costretto a trasferirsi in Cina a causa del lavoro della madre. In breve tempo inizia a simpatizzare per la sua compagna di classe Mei Yin, ma le differenze culturali rendono questa amicizia quasi impossibile. A peggiorare le cose c’è Cheng, un bullo prodigio del kung fu, che si ingelosisce. Senza amici, in una paese straniero, Dre non si sente a suo agio se non con Mr. Han, il responsabile della manutenzione del suo condominio, che segretamente è anche maestro di kung fu. Man mano che Han insegna al ragazzo che il kung fu non è una disciplina solo di pugni e abilità, ma anche di maturità e calma, Dre capisce che affrontare i bulli sarà l’avventura della sua vita. Azione, Drammatico. durata: 140

TATA MATILDA E IL GRANDE BOTTO La signora non ce la fa più con i suoi tre figli, non fanno altro che litigare e di suo marito al fronte non si hanno più notizie da mesi. Suo cognato insiste a voler acquistare metà della fattoria di famiglia e la sua datrice di lavoro, la signora Docherty, si comporta in modo molto strano. Come se non bastasse, i due altezzosi nipoti londinesi, sono arrivati da Londra per passare un periodo non ben precisato alla fattoria e il guardiano del villaggio, il signor Docherty, continua a spaventarla con assurdi discorsi di una fantomatica bomba che potrebbe casualmente pioverle in testa da un momento all’altro. E’ davvero troppo per la signora Green. Lei non lo sa, ma c’è un’unica persona disposta a darle una mano, e questa è Tata Matilda. Commedia. durata: 110

Animazione. durata: 96

RIO Blu è un pappagallo Ara addomesticato che non ha mai imparato a volare, e vive una vita comoda insieme alla sua padrona e migliore amica Linda nella piccola città del Minnesota. Pensando che lui sia l’ultimo della sua specie scoprono un giorno che un’altra Ara, Jewel, vive a Rio de Janeiro, così viaggiano in quella lontana ed esotica terra per trovarla. Non molto tempo dopo, Blu e Jewel vengono rapiti da un gruppo di contrabbandieri di animali alquanto maldestri. Con l’aiuto dell’intelligenza pratica di Jewel e di un gruppo di saggi uccelli di città, Blu riesce a scappare, però la sua avventura non è finita… dovrà infatti trovare il coraggio di imparare a volare. Animazione. DURATA: 96 Min

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Commedia. durata: 88

UP Un venditore di palloncini di 78 anni, che sogna l’avventura realizza finalmente il suo sogno quando collega migliaia di palloncini alla sua casa e vola via per raggiungere le zone selvagge del Sudamerica. Tuttavia, scopre quando é ormai troppo che il suo peggiore incubo ha partecipato di nascosto al viaggio: un bambino di 9 anni eccessivamente entusiasta di nome Russel, che é anche un Esploratore della Natura...

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Dopo il trasferimento nella nuova casa nell’Orange County, in California, Sansone inizia una nuova, comoda vita. Ma, mentre da un lato aiuta la famiglia ad ambientarsi, dall’altro scopre che adattarsi ai nuovi amici a quattro zampe non è sempre facile per un cucciolone di novanta chili. Fortunatamente, non è solo; il suo miglior amico e “fratellastro” Carlos, un gatto blu di Russia, gli è sempre accanto per guardargli le spalle.

SPECIALE

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LO PSICOLOGO LE PAURE D

STRUMENTI Già da piccoli, i bambini temono di essere inadeguati e incapaci, di essere abbandonati e di restare soli. Ed è proprio la solitudine, il nodo centrale intorno al quale si sviluppano molte paure. Nel bambino l’esperienza della paura si lega all’esperienza della relazione di aiuto che i genitoro gli permettono di sperimentare. Il bambino prova insieme la paura e la possibilità di controllarla; da questa esperienza impara ad elaborare strategie di fuga o di controllo a cui lega la possibilità di recuperare il dominio della situazione. La paura non è mai soltanto paura di qualcosa, è anche paura di essere solo davanti a qualcosa di terribile. Imparare a non aver paura è diventato condizione e metafora della possibilità di essere considerato maturo ed autonomo e in genere, non essere più bambino significa soprattutto aver coraggio e poter controllare la propria paura. Così il bambino impara più a nascondere la propria paura che ad affrontarla e risolverla. E’ la paura di essere giudicato, di essere preso in giro che crea una sorta di capsula in cui restano latenti molte altre paure che spuntano fuori nei momenti più impensati.

LA PAURA DEL BUIO E DELLA NOTTE E’ quella che angoscia di più i bambini, senza distinzione di età. La notte, intesa come lungo momento di separazione, può attivare sentimenti di abbandono, si popola di personaggi fantastici, che possono essere in qualche modo legati ad eventi, persone del giorno, televisone, che hanno spaventato o dato sensazioni di disagio al bambino. Ma il buio che faceva paura a noi adulti o ai nostri genitori era un buio diverso, perché difficilmente si dormiva da soli: le famiglie erano più numerose, veniva curata di più la fase dell’addormentamento, in alcuni casi c’erano più fratelli e soprattutto, venivano raccontate più favole. Lasciare le luci accese o controllare bene che non ci siano mostri sotto il letto o in ogni angolo della stanza non è sufficiente se il genitore non condivide emotivamente le preoccupazioni del bambino, se non lo accompagna con fiducia nella sua notte dei sogni.

LA PAURA DELL’ABBANDONO E’ una paura arcaica e antichissima, che ha radici nella prima infanzia, ed è legata alla separazione “temporanea” dalla figura di riferimento. La paura di essere abbandonato aumenta l’insicurezza del bambino soprattutto in quelle “fasi evolutive di passaggio” che coinvolgono inevitabilmente i processi di separazione. Infatti ogni volta che il bambino si confronta con nuovi traguardi fisici o mentali, si sente anche più insicuro, in equilibrio precario. Ne sono un esempio: l’ entrata all’asilo nido o alla scuola materna, i primi viaggi dei genitori senza di lui, la nascita di un fratellino etc…. Il bambino piccolo di due, tre anni, si sente veramente abbandonato quando i genitori non ci sono, quando ritardano all’uscita dell’asilo, quando sono poco presenti ed ha bisogno di molte rassicurazioni, di certezze e di coerenza comunicativa. Il gioco del “cucù” è uno dei giochi più utili a simbolizzare i movimenti di separazione e a familiarizzare con essi. La mamma si nasconde e poi riappare oppure si copre e scopre il viso e così per imitazione fa il bambino, come un rito liberatorio, una piccola catarsi che mima il passaggio dalla paura alla rassicurazione.

LA PAURA DELL’ESTRANEO Tale emozione è collegata, verso gli otto mesi, ad una nuova capacità: quella di riconoscere una persona estranea rispetto ad una familiare. Un istinto autoprotettivo spinge il bambino ad un’iniziale diffidenza rispetto all’estraneo che non sa qualificare come buono o cattivo.

LA PAURA DELLA SCUOLA Può insorgere anche prima dei sei anni, come paura dell’asilo. Spesso è associata alla paura di affrontare un nuovo ambiente, di non sentirsi veramente affidati a quel contesto, o a difficoltà inerenti i processi di separazione… Quando il bambino si rifiuta di andare a scuola o presenta tutta una gamma di specifici sintomi (somatizzazioni quali mal di pancia, mal di testa, nausea, disturbi del sonno, ansia…) le cause vanno ricercate nelle relazioni coi genitori o con gli insegnanti.

EI BAMBINI

E CONSIGL

I PER AFFR

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“Ninna nanna la Notte è scura ma non fa nessuna paura se la Notte nera nera è solo il Giorno vestito da Sera”

DIFFERENZE TRA

PAURA E FOBIA Esiste una importante differenza tra paura e fobia: Nella paura c’è un pericolo esterno e reale, che provoca una sensazione di ansia profonda. In questo caso lo scopo della paura è difendere il bambino da un pericolo reale. La paura è utile al bambino per migliorare lo stato di vigilanza, per salvaguardare l’io e per guidare il suo percorso di crescita. Esempio: Luca passeggiando incontra un cane grosso che abbaia, ha paura, reagisce alla situazione allontanandosi o chiamando il papà. Poi imparerà che se tenuto al guinzaglio, o dietro una cancellata, il cane grosso non può fargli niente di male. Nella fobia, è presente una paura marcata e persistente, eccessiva o non reale, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazioni specifiche (per esempio: fobia di volare, di vedere il sangue, di ricevere un’iniezione, dell’altezza, di determinati animali). L’esposizione all’elemento fobico provoca una risposta ansiosa immediata che può provocare attacchi di panico. Nei bambini l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l’irrigidimento, con l’aggrapparsi a qualcuno. Nei bambini la capacità di riconoscere che la paura è eccessiva o irrazionale può essere assente, a differenza dell’adulto. Infine la situazione fobica viene evitata provocando interferenze significative nella vita quotidiana. Esempio: I genitori di Luca riferiscono che il bambino ha avuto una reazione “esagerata” quando sono stati a visitare l’acquario, da quel giorno non è stato più possibile andare in posti o luoghi simili.

COME AIUTARE I BAMBINI A

VINCERE LE PAURE I comportamenti da evitare: FORZARE IL BAMBINO AD AFFRONTARE “BRUSCAMENTE” UNA SITUAZIONE DI CUI HA PAURA CONTAGIARE E COINVOLGERE IL BAMBINO CON LE PROPRIE PAURE DI ADULTO TRATTARE CON SUFFICIENZA LE SUE PAURE E BANALIZZARLE USARE L’UMORISMO (NON È COMPRESO DAL BAMBINO ALMENO FINO AI SETTE, OTTO ANNI) PERCHÉ È UNO STRUMENTO CHE ATTACCA E SVALUTA LA SUA AUTOSTIMA CHIAMARLO “FIFONE” O USARE VEZZEGGIATIVI SIMILI, POICHÈ PROVOCHERÀ NEL BIMBO LA “PAURA DI AVERE PAURA”, SITUAZIONE FONTE DI UMILIAZIONE I comportamenti da adottare: AFFRONTARE LA PAURA DI PETTO MA IN MODO “GRADUALE”. LA PAURA È QUALCOSA DI REALE, QUINDI MOSSA DA MOTIVI RAZIONALI E PROPRIO PER QUESTO È NECESSARIO FARE PICCOLI PASSI PER SUPERARLA ASCOLTARE IL BAMBINO E LE SUE MOTIVAZIONI DANDO IMPORTANZA AI SUOI VISSUTI SPIEGARE PERCHÉ UNA SITUAZIONE NON È PERICOLOSA, RIPORTANDOGLI ESEMPI CONCRETI UTILIZZARE DELLE FIABE O DEI RACCONTI CHE AIUTINO IL BAMBINO A TRADURRE IN IMMAGINI LE SUE EMOZIONI LASCIARLO LIBERO DI ESPRIMERSI ATTRAVERSO IL DISEGNO ED IL GIOCO CERCARE SOPRATTUTTO DI COMPRENDERE SE SI TRATTA DI UNA PAURA O DI UNA FOBIA, RIVOLGENDOSI CON FIDUCIA AD UN ESPERTO

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ha praticamente controindicazioni e può essere poi praticato per tutta la vita.

Certo, molto dipende dall’impianto e dalle persone che accolgono i bambini. Ambienti luminosi e ben climatizzati, sorrisi e incoraggiamenti piuttosto che imposizioni e rimproveri.

Ci sono tanti modi di voler bene ai figli, qual è il modo migliore? Fargli regali, giochi, playstation, accontentarli perché non abbiano meno degli amici o compagni? Accontentarli sempre nelle loro richieste, anche quando ci starebbe bene un NO? O cercare una strada, a volte in salita per farne dei bambini sani, bambini sicuri di sé, che sanno cavarsela da soli, anche senza il tuo aiuto. E’ la strada dello sport e tra gli sport il nuoto, che rende l’acqua amica fino dai primi anni della scuola materna e delle elementari. Sono proprio i più piccoli che hanno ancora il ricordo della loro vita prenatale, trascorsa in un ambiente liquido nel grembo materno, i più entusiasti fin dal primo contatto con l’acqua. E anche le piccole difficoltà dei primi giorni, l’ambiente nuovo, la grande piscina, svaniscono in poco tempo. Dopo poche lezioni perdono qualsiasi timore e trovano nell’acqua il più bell’ambiente di gioco possibile, in cui non si cade, non ci si fa male, in cui ogni immersione è un’esperienza divertente insieme all’insegnate e ai piccoli amici del gruppo. Sono bellissimi i bambini in acqua, si divertono loro ed è uno spasso osservarli. Crescendo diventano abili nuotatori e si apre un percorso di formazione fisica completa e armoniosa. Il nuoto è sport sano e completo per definizione, non

Il Centro Nuoto Rosà è tutto questo e molto altro. L’ambiente che rende l’acqua amica e il nuoto sport da amare. LA PISCINA DI CHI VUOLE IL MEGLIO. Per il tuo bambino il Centro Nuoto Rosà propone: CORSO BABY: 3/36 MESI AL SABATO MATTINA. CORSO ANATROCCOLI: 3/4 ANNI AL SABATO POMERIGGIO CORSO PAPERINI 4/5 ANNI, CORSO BAMBINI 6/16 ANNI AL POMERIGGIO,LEZIONI MONO E BISETTIMANALI. CORSI DI NUOTO INTENSIVI GIUGNO/LUGLIOPER BAMBINI E RAGAZZI DAI 4 AI 16 ANNI Centro Nuoto Rosà via S. Bonaventura n 8- 36027 Rosà VI - tel. 0424 582615 www.centronuotorosa .it

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LA FELICITÀ DEI BAMBINI, LA SERENITÀ DEI GRANDI... UN TRATTAMENTO DELICATO

A T S I T N e D L I O H O I “ PIU’ DOLCe DeL MONDO” I vantaggi ed i beneﬁci per tutti coloro che si sottopongono alle cure dentali con il laser. L’assenza dello spiacevole e fastidioso rumore del trapano e delle vibrazioni (ad esempio in conservativa), del bisturi (nella piccola chirurgia) e, nella maggioranza dei casi, delI’anestesia locale e dei rischi ad essa connessi. La facilità nel trattamento dei bambini, grazie ad un impatto e a procedure meno aggressivi e traumatici. L’eliminazione deIl’ipersensibilità dentale e della sgradevole sensazione di caldo e di freddo, anche dopo aver eseguito otturazioni molto profonde. Che cos’é il laser? L (Light) A (Amplification) by S (Stimulated) E (Emission) ofR (Radiation): amplificazione della Iuce mediante emissione stimolata di radiazioni. II laser é un dispositivo che produce un raggio di Iuce monocromatica (di un unico colore), coerente e collimato. Esistono diversi tipi di laser, con diversi mezzi attivi (solido, Iiquido o gassoso), con diverse lunghezze d’onda e quindi con diversi campi di applicazione. Il laser applicato all’odontoiatria e una nuova tecnologia che tratta le patologie orali offrendo un sicuro com fort alle persone che affrontano le cure e una grande eficacia terapeutica. Le applicazioni del laser In odontoiatria si può utilizzare il laser sia per tratta-

re le patologie dei tessuti duri (cura e diagnosi precoce delle lesioni cariose, sbiancamento dentale, desensibilizzazione) sia per trattare quelle dei tessuti molli (parodontologia, piccola chirurgia orale, herpes Iabiali ed afte, endodonzia). LA TECNOLOGIA LASER NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DEI TESSUTI DURI. La CURA DELLE LESIONI CARIOSE (anche di grande entità): annulla il dolore e la necessita dell’anestesia, eliminando l’ipersensibilità dentale e le fastidiose sensazioni di caldo e di freddo, anche dopo l’esecuzione di otturazioni profonde. La preparazione cavitaria avviene senza l’utilizzo del trapano ed é molto conservativa (microinvasiva); il trapano interviene solo per la rifinitura della cavità. La zona da trattare risulta decontaminata, le complicazioni post-operatorie sono nulle e i casi di recidiva ridotti. Lo SBIANCAMENTO DENTALE: il laser riesce a penetrare in profondità attaccando con efficacia le macchie dei denti (causate da fumo, caffé, the, antibiotici o semplicemente dall’invecchiamento del dente). L’operazione avviene senza aggredire lo smalto, senza dolore né effetti collaterali, garantendo risultati duraturi e soddisfacenti. La DIAGNOSI DELLA CARIE: é possibile valutare il rischio di carie in maniera tempestiva e completa. Viene misurato il grado di demineralizzazione che può essere quindi monitorato nel tempo. Ciò facilita la scelta di una terapia adeguata sulla base dell’attendibilità obiettiva dei valori riscontrati. La DESENSIBILIZZAZIONE: il laser e efficace per desensibilizzare i denti sensibili - ed in particolare i colletti e i monconi vivi - prima di fissare definitivamente i manufatti protesici (corone e ponti). SI RINGRAZIA: STUDIO MEDICO BASSANESE

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LA BIOFATTORIA SOCIALE CONCA D’ORO: UN NUOVO MODO D’INTENDERE LA DISABILITÀ. Il progetto Conca d’Oro è pensato per dare un’opportunità di lavoro a persone con disabilità: con la collaborazione della Fondazione Pirani Cremona è stato possibile realizzare una bioFattoria sociale in cui si impara a coltivare la terra per produrre e vendere pregiati ortaggi biologici. Al’interno poi sono attivi un laboratorio di trasformazione per produrre eccellenti marmellate e creme di verdure; una falegnameria specializzata in creazione di cassette regalo; un laboratorio di candele di pura cera d’api . Fra i suoi programmi uno è dedicato a ragazzi che ancora frequentano la scuola dell’obbligo e che necessitano di un accompagnamento verso la maggiore età. Presso la bioFattoria Conca d’Oro hanno la possibilità di una progressiva formazione al lavoro partecipando a tutti i lavori della fattoria e ai laboratori attivi al suo interno. In questo avvicinamento al lavoro sono seguiti da personale altamente specializzato che valuta le loro caratteristiche e le loro competenze per progettare dei programmi individualizzati . INFO: Via Rivoltella Bassa, 4 Bassano tel. 0424 512607 info@concadoro.org - www.concadoro.org

INSIEME POSSIAMO AIUTARE I BAMBINI A CRESCERE… TU PUOI? Campagna per la promozione dell’affido e della solidarietà familiare Affido familiare è accogliere un bambino/a o un ragazzo/a in un ambiente familiare per un periodo limitato, a volte anche solo per qualche ora al giorno, quando i genitori non sono in grado, per vari motivi di occuparsi di lui. L’affido rappresenta una opportunità non solo per i bambini ma anche per i genitori per trovare un aiuto, un rapporto con un’altra famiglia che diventa un appoggio in un momento difficile. Il compito della famiglia affidataria è quindi quello di aiutare un bambino in un ambiente sereno. E’ un aiuto temporaneo, limitato ad un periodo di vita del bambino che mantiene i rapporti con la sua famiglia . E’ previsto che il bambino o ragazzo rientri nella sua famiglia alla fine

dell’affido. L’affido può essere un “intervento di protezione” nei confronti dei bambini, ma è rivolto anche e soprattutto a quei nuclei che non hanno reti di parenti, di amici o di vicinato e sono soli nell’affrontare la cura e l’allevamento dei figli in una società molto esigente, frenetica e stressante. L’affido può essere Diurno o Residenziale. Nel caso di un affido diurno la famiglia accoglie il bambino per qualche ora al giorno, per i fine settimana o per le vacanze. Serve per aiutare il bambino quando i genitori sono impegnati nel lavoro o non riescono ad occuparsi adeguatamente di lui. Nell’affido residenziale invece il bambino vive stabilmente con la famiglia affidataria per un periodo di tempo stabilito. Trattandosi di un periodo temporaneo, il ruolo di affidatario può essere assunto da: una famiglia con figli; una coppia; una persona singola. A differenza dell’adozione per l’affido non esistono limiti d’età! La famiglia che accoglie in modo residenziale un bambino ha diritto ad un contributo mensile ed è inoltre prevista un’assicurazione per tutte le famiglie affidatarie. L’equipe affido dell’Ulss 3 cerca famiglie disponibili all’accoglienza per affidi diurni e residenziali, per sostegno ad altre famiglie, per riattivare nel territorio una rete di solidarietà e aiuto reciproco. INFO: Chi fosse interessato può contattare gli operatori del Centro Affidi al numero 0424/885425, via mail all’indirizzo affido@aslbassano.it o presso la sede in Cereria 14/B, a Bassano del Grappa.

L’associazione è nata nell’aprile 1999 con l’intento di occuparsi di teatro e di progetti di animazione rivolti al territorio. Riunisce attorno ai suoi progetti attori, musicisti, danzatori, scrittori, video artisti e professionisti nell’animazione. Ullallà produce spettacoli utilizzando tecniche di clowneria, giocoleria, teatro dei burattini; propone rassegne di teatro per le scuole e laboratori di animazione alla lettura; cura corsi di formazione per insegnanti ed educatori. Con l’associazione di volontariato “L’Abbraccio” ha dato vita al laboratorio teatrale “Din Don Down”. Ullallà organizza spettacoli di Teatroanimazione in collaborazione con molti gruppi e artisti del settore. Obiettivi: tutela e promozione del diritto alla crescita culturale dei ragazzi, creando occasioni ed opportunità aggregative/culturali,contribuendo a divulgare una diversa cultura dell’infanzia, sensibilizzando enti pubblici e operatori del settore, per una maggiore attenzione ed investimento nel settore culturale. Attività: promozione dell’attività teatrale in tutte le sue forme, dall’organizzazione di rassegne ed eventi alla realizzazione di spettacoli utilizzando linguaggi diversi: il corpo, la parola, l’immagine. Utenze principali dell’associazione: persone di tutte le età INFO: Tel. 0424581738 - fax 0424581738 - E-mail: info@ullateatro.it - Sito web: www.ullateatro.it

L’associazione di volontari La casa sull’albero accompagna e promuove l’accoglienza nella Comunità Alibandus di Bassano del Grappa, di bambini e ragazzi, che temporaneamente sono allontanati dalla loro famiglia di origine, attivando al loro fianco le possibili risorse dei cittadini nel prendersi cura e nell’offrire loro spazi di normalità. Ha a cuore la diffusione nella città della vicinanza solidale come stile che sostiene i legami e che permette di ritrovare nuovi equilibri di crescita e di sobrietà per i ragazzi e le loro famiglie. In particolare si impegna a: • Mantenere la bellezza della casa perché uno spazio buono è uno spazio in cui il bambino si riconosce (D. Winnicott). • Dare la possibilità di sostenere i ragazzi che dopo il compimento dei 18 anni si trovano senza riferimenti familiari e con una rete di riferimento poco solida. • Promuovere la formazione e il confronto continui

INFO: www.lacasasullalbero.org

Sei una neomamma e vuoi uscire con il tuo piccolo? Due coccole tra mamme in un ambiente a misura di bebe?.

Centro di ascolto e formazione per giovani, coppie e famiglie PER GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI: Educare ai sentimenti e alle emozioni per un’affettività matura. PER I GENITORI E GLI EDUCATORI: Accompagnarli a camminare con i giovani promuovendo le loro potenzialità. PER I FIDANZATI E GLI SPOSI: Aiutare il confronto per la crescita della qualità della loro relazione, perché sia rispettosa dell’alterità e capace di un progetto stabile di vita. CENTRO DI EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E DI CONSULENZA MATRIMONIALE CONSULENZA: Il centro offre, con la presenza di psicologi e di altri esperti, un aiuto alle famiglie, alle coppie e alle persone in situazioni di difficoltà psicologiche, educative, relazionali ed etiche. IL CENTRO OFFRIRA’: *Cammini per coltivare il rapporto di coppia: fidanzati, sposi, coppie conviventi. *Percorsi di educazione all’affettività, alla sessualità, all’emotività. *Corsi di apprendimento dei metodi naturali: *Itinerari di prevenzione del disagio giovanile. *Incontri su temi e problemi di attualità.

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INFO: www.parlattando.it e su FB

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INFO: www.laformichina.org

di quelle persone che investono in uno stile di accoglienza e di vicinanza solidale. Le eventuali donazioni elargite alla nostra Associazione saranno indirizzate ad uno dei tre obiettivi qui sopra esposti. Ognuno può indicare una preferenza nel momento dell’elargizione. Periodicamente sarà pubblicato, nello specifico bollettino delle comunicazioni o nel sito, un bilancio trasparente sull’utilizzo delle donazioni.

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Siamo un’associazione di promozione sociale, sosteniamo dei progetti volti alla tutela e alla valorizzazione dei bambini, collaborando con associazioni del territorio o estere, prima Brasile poi in Italia. Proponiamo eventi, feste, iniziative e conferenze che coinvolgano le famiglie del nostro territorio ponendo sempre in primo piano i bambini. Una parte dei fondi che raccogliamo viene dalla realizzazione e vendita di piccoli prodotti in tessuto per i bimbi. Altri fondi sono donati liberamente da nostri sostenitori, altri ancora dalle attività e iniziative ludiche… Da qualche anno il nostro sostegno è interamente indirizzato all’allestimento di una piccola ludoteca a Scampia, periferia di Napoli, un enorme quartiere dove il diritto all’infanzia è spesso precluso ai moltissimi bambini che nascono e vivono lì. Il disagio sociale,l’indifferenza sociale per tutti i fenomeni di emarginazione sociale derivati dai “famosi mali” di questo quartiere ( criminalità, camorra, spaccio di droga, assenteismo scolastico, forte analfabetismo, povertà, assenza dello stato, assenza dei servizi elementari), ha fatto completamente dimenticare alla società che i bambini sono preziosi e dobbiamo averne estrema cura assicurando loro in principio il diritto all’infanzia, ad essere bambini, a vivere da bambini e non da “guappi”. L’associazione CELUS lavora sul territorio da molti anni con forti difficoltà a portare avanti dei progetti, perchè mancano i finanziamenti, mancano i volontari, mancano le infrastrutture… ma loro tenacemente riescono nonostante tutto ad avere la massima cura verso i bambini del quartiere. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo creato un ponte, un dialogo, un contatto, siamo diventati amici di alcuni bambini che riusciamo ad ospitare in estate nelle nostre famiglie, abbiamo imparato a conoscerli, a conoscere le loro storie.. e sosteniamo la realizzazione e allestimento di una ludoteca realizzata in uno stabile continuamente vandalizzato e lasciato all’incuria per anni… Abbiamo tanto da raccontare e ancora da conoscere… continuate a seguirci in questo viaggio.

INFO:casa.mamre@vicenza.chiesacattolica.it L’appuntamento avviene telefonicamente. La segreteria del centro sarà aperta nei seguenti giorni: Martedì dalle 15,00 alle 19,00 Mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 Giovedì dalle 9,00 alle 12,00

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Sentiamo ancora, per consuetudine, parlare di Pet Therapy, anche se le ultime ricerche le hanno definite Attività e Terapie Assistite dagli Animali. Gli effetti positivi che l’uomo trae dalla relazione con un animale sono da sempre noti in tutto il mondo e numerosi studi hanno riconosciuto nell’animale, il ruolo di co-educatore e co-terapeuta. LA RELAZIONE CON L’ANIMALE FOVORISCE STATI D’ANIMO POSITIVI CHE AIUTANO LA PERSONA AD AFFRONTARE PROBLEMI E DIFFICOLTÀ. LA COMUNICAZIONE AVVIENE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DEL CORPO, BASATO SU EMOZIONI

E STATI D’ANIMO AUTENTICI. Le AAA e TAA possono essere coadiuvate da molte speci di animali come cani, cavalli, asini, gatti, conigli, delfini, e altri... tuttavia il cane rimane il partner più scelto, per le sue qualità di compagno fidato, grande collaboratore, prevedibile, comunicativo, stimolante, affettuoso e accogliente, solo per citarne alcune... La valenza terapeutica ed educativa delle AAA e TAA è stata scientificamente riconosciuta, ora in Italia si avverte sempre più la necessità di una tutela legale e politica, a tal fine è stato istituito un Centro di Referenza Nazionale che si occupa principalmente di sperimentanzione, formazione dei coadiutori dell’animale sociale e monitoraggio delle AAA e TAA nel territorio; è inoltre stato redatto un importante documento da parte della Regione Veneto: le “Linee Guida per gli interventi assistenziali e terapeutici che prevedono il coinvolgimento di animali”,con lo scopo di regolamentare e definire i progetti.

mifido.asd@gmail.com

www.aspassoconholly.it

chi siamo...

Romina Secco 349 5531523

L’ associazione è nata da un piccolo gruppo di Educatori Cinofili che laIrene Gatto 346 vorano nel campo dell’educazione e della disabilità e che hanno seguito il corso Coadiutore Cinofilo di 1° livello presso il Centro di Referenza Nazionale; si occuperà quasi esclusivamente di AAA e EAA, e di aggiornamenti cinofili rivolti a chi ha già un percorso formativo in ambito Pet Therapy (coadiutori dell’animale sociale) nel rispetto delle Linee Guida della regione Veneto. Gli interventi di Attività Assistita dagli Animali e di Educazione Assistita dagli Animali sono rivolti a Asili Nido, Scuole dell’Infanzia, Scuole primarie, Scuole Medie, Cooperative Sociali, Case di Riposo, altre associazioni e privati.

15 maggioalle 18.00

si terrà la presentazione ufficiale, c/o la sede legale dell’associazione MI FIDO: Via Zannini, 58/60 Campolongo sul Brenta (VI)

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