Un inserto ricco di tanti consigli tra cui: la magia dei cereali • una giornata naturale • le fiere bio 2019 • tè verde o tè nero • il germe di grano • il giorno della terra 2019 •
ed altro ancora...
edizione
2019
Sommario
l’indice di tutti i contenuti che troverete in questo speciale! Pag. 4
- AGRICOLTURA BIOLOGICA
per il pieno rispetto dei cicli di vita della terra
Pag. 5
- LA MAGIA DEI CEREALI
preziosissimi ed indiscussi protagonisti delle nostre tavole
Pag. 6
- L’OLIO USATO
perché possiamo e dobbiamo smaltirlo correttamente anche in casa
Pag. 8
- 1 GIORNATA NATURALE
un programma disintossicante utile quando hai bisogno di “natura”
Pag. 9
- I FRULLATI TOP
preparare varianti buone e sane... ideali anche a pranzo!
Pag. 10
- L’ECO SOSTENIBILE
e la Bio edilizia: punto di forza sulle nuove abitazioni e nuovo piano casa
Pag. 12
- TEST: QUANTO SEI BIO?
scopri quanto sei informato in materia rispondendo vero o falso...
Pag. 14
- TÈ VERDE O NERO?
due bevande gradevoli e salutari ma ciascuna con i propri segreti...
Pag. 16
- LE FIERE BIO 2019
gli appuntamenti da non perdere inerenti al mondo biologico
2 • SPECIALE NATURA 2019
Pag. 18
- RICETTINE
qualche suggerimento per preparare ricette sane con gusto
Pag. 19
- IL GERME
avete mai sentito parlare del germe di grano?
Pag. 20
- UNA CUCINA NATURALE!
tra queste attrezzature, vi aiutiamo a non fare confusione!
Pag. 22
- L’ORTO BIOLOGICO
l’allestimento di un orto bio step by step...
Pag. 24
- IL METANO
un’alternativa davvero ottima... per almeno cinque motivi!
Pag. 26
- IL FORMAGGIO
consigli, idee e suggerimenti su questo magnifico prodotto!
Pag. 28
- IL CALENDARIO LUNARE
luna crescente oppure luna calante?! Ecco le date...
Pag. 30
- IL GIORNO DELLA TERRA la più grande manifestazione del pianeta per celebrare la Terra
Pag. 31
- COSMESI BIO
i trattamenti naturali per il make up e per la cura del nostro corpo.
Agricoltura biologica
per il pieno rispetto dei cicli di vita della terra L’agricoltura biologica è la lavorazione della terra grazie all’utilizzo di tecniche coltivative e produttive del cibo nell’assoluto rispetto dei cicli di vita della natura. Un metodo di coltivazione in fortissima crescita soprattutto negli ultimi anni, grazie al quale l’agricoltura può essere considerata un modello equilibrato per lo sviluppo delle piante e fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. DERIVAZIONE DEL TERMINE Il termine “biologico” deriva dal greco biologos: • bios (vita) • logos (parola, comprensione) La parola ha come significato il rispetto della vita. L’agricoltura biologica è infatti un metodo di produzione che non utilizza sostanze chimiche di sintesi, conserva e migliora le caratteristiche del suolo, rispetta le forme di vita e gli organismi utili. I PRINCIPI: 1.
La rotazione delle colture permette che le risorse siano impiegata efficientemente;
2.
Rigorosissime restrizioni nell’utilizzo di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici, antibiotici e altre sostanze;
3. Sono banditi tutti gli OGM (organismi geneticamente modificati); 4.
Per la fertilizzazione vengono usate risorse quali letami oppure mangimi;
5.
Vengono utilizzate specie vegetali e animali resistenti alle malattie e adattate all’ambiente;
6.
Gli animali sono allevati all’aria aperta e cibati con foraggio biologico;
7.
Ogni specie animale viene allevata in maniera dedicata ed adatta alla sua natura;
QUANDO E’ NATA? Ufficialmente negli anni 50 in Europa a seguito del Secondo Conflitto Mondiale, nonostante sembri che le prime tracce di questo tipo di agricoltura siano riconducibili all’India ad opera dell’inglese Halbert Howard che proprio lì fondò una “Scuola di Coltivazione Biologica”. GLI OBIETTIVI Basandosi sull’equilibrio dell’agrosistema, l’agricoltura biologica intende utilizzare un ridotto contributo di energia ausiliaria, grazie alle seguenti strategie: A.
Salvaguardare alberi, boschi e specchi d’acqua per favorire la complessità ambientale;
B.
Proteggere il suolo da erosione, smottamenti e ristagni per favorirne la conservazione;
C.
Tenere sotto controllo parassiti e agenti di danno tramite la difesa fotosanitari;
D.
Scegliere adeguatamente semi e varietà delle coltivazioni.
4 • SPECIALE NATURA 2019
IL RAPPORTO TRA AGRICOLTURA E CAMBIAMENTI CLIMATICI: CAUSE E CONSEGUENZE
L’agricoltura è sia vittima ma causa dei cambiamenti climatici. La rendita di moltissime colture si trova a rischio, ma allo stesso tempo la popolazione mondiale è forte in crescita. L’agricoltura biologica raccoglie proprio questa sfida, affinchè il cambiamento vada nella direzione di una forma di sviluppo pienamente sostenibile. La popolazione è in aumento La crescita demografica secondo le stime del dipartimento per gli Affari economici e sociali (Undesa) delle Nazioni Unite, potrebbe raggiungere i 9,7 miliardi nel 2050 rispetto ai 7,5 miliardi di oggi. Tuttavia il rendimento agricolo, soprattutto di mais e grano, potrebbe calare anche del 50% nei prossimi 35 anni a causa delle mutate condizioni climatiche. L’agricoltura biologica come risposta L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), lavora per promuovere tra gli stati pratiche sostenibili: l’agroecologia. Si tratta di una serie di azioni destinate a dar vita a un sistema agricolo che ottimizzi e stabilizzi i raccolti. Tra queste, l’agricoltura biologica gioca un ruolo fondamentale. Una tecnica di coltivazione che rispetta i cicli di vita naturali, portando al minimo l’impatto dell’uomo. LE CIFRE Dal 2010 ad oggi, l’agricoltura biologica europea è cresciuta di 2 milioni di ettari, arrivando a coprire oltre 11 milioni di ettari di superficie agricola. La Cina invece ha una superficie riservata all’agricoltura biologica pari circa a 1,6 milioni di ettari, con un giro d’affari di 4,7 miliardi di euro.
La magia dei Cereali preziosissimi ed indiscussi protagonisti delle nostre tavole GRANO: il mito greco degli Argonauti racconta dell’eroe Giasone che, alla guida di un manipolo di valorosi compagni d’avventura, doveva portare in Tessaglia, nella Grecia settentrionale, il Vello d’Oro, manto di un leggendario montone dorato che si trovava nella Colchide (all’incirca l’attuale Ucraina). Con ogni probabilità il Vello altro non era che una metafora dei campi di grano di quella regione.
RISO: sarebbe comparso per la prima volta più di 7 od 8 anni fà dalle parti dell’isola di Giava, secondo un’altra ipotesi invece proverrebbe dalla Cambogia. Nell’antichità il riso non era propriamente un cereale famoso, soprattutto lontano dall’Asia: infatti pare che gli antichi Egizi non lo conoscessero, mentre alcuni studiosi greci e romanilo liquidarono con la vaga definizione di “pianta acquatica”.
FARRO: per secoli l’alimento base di popolazioni asiatiche e mediterranee, è stato trovato nelle antiche tombe egiziane, ed è citato da Omero. Era considerato prezioso, specie dai Romani che lo usavano come moneta di scambio e come offerta agli Dei in diverse cerimonie religiose. Nell’Antica Roma trovava largo impiego per preparare il puls, un tipo di panepolenta di uso molto comune, ed il libum, focaccia da offrire agli Dei.
AVENA: la sua provenienza è incerta: potrebbe essere originaria dell’Asia o dell’Europa. Già 3.000 anni fà era comunque nota ai Cinesi, mentre pare che gli antichi Egizi non la conoscessero. La sua capacità di adattamento ai climi poco favorevoli la rese il cereale più diffuso nel nord Europa. A Roma Catone la faceva addirittura estirpare dai campi come erbaccia e lo stesso poeta Virgilio la menzionava solo come tale.
SPECIALE NATURA 2019 • 5
L’olio usato
redazionale a cura di:
FIORESE ECOLOGIA S.R.L. - Rossano Veneto VI
perché possiamo (e dobbiamo) smaltirlo correttamente anche in casa Lo smaltimento corretto degli oli esausti è un tema di grande attualità da molti anni nel nostro paese. È importante sapere, però, che la questione non riguarda solo le applicazioni tecniche e industriali come i lubrificanti minerali o sintetici per motori e veicoli. Tutti gli oli di qualunque destinazione, infatti, rientrano nella categoria dei prodotti che una volta usurati devono essere smaltiti con le giuste attenzioni. Questo significa che dobbiamo porci il problema del corretto conferimento anche quando dobbiamo smaltire l’olio vegetale che usiamo in cucina, in modo che possa essere rigenerato e incontrare nuovi utilizzi come una risorsa importante. Fortunatamente la situazione sta migliorando anche su questo fronte, grazie anche a una intensa campagna di informazione e di prevenzione per la salvaguardia dell’ambiente svolta negli ultimi anni che ha informato il pubblico sulle pratiche corrette di raccolta e smaltimento. Smaltimento corretto: perché è importante? Siamo spesso portati a credere che, visto che gli oli alimentari sono commestibili, disperderli nell’ambiente non sia poi così grave. In realtà i comportamenti errati nello smaltimento dell’olio usato hanno conseguenze molto più dannose di quanto immaginiamo. Vediamole insieme: “Lo verso nel terreno” L’olio disperso nel terreno penetra nel sottosuolo e forma una pellicola impermeabile intorno alle particelle di terreno. Questo film, sottile ma micidiale, fa da sbarramento fra la terra e le radici delle piante, che non riescono più ad assorbire l’acqua e le sostanze nutritive. Inoltre sigilla la porosità della terra impedendo ai molti microrganismi benefici per le piante di respirare. Quando raggiunge la falda acquifera sotterranea, poi, l’olio - che tende a galleggiare - forma sopra l’acqua uno strato che può arrivare anche a vari centimetri e si muove, scendendo a valle con la falda. Se l’olio incontra sul suo cammino pozzi di acqua potabile può renderli inutilizzabili anche a grandi distanze. Per avere un’idea della gravità della cosa pensate che un solo litro d’olio è sufficiente ad alterare il gusto di un milione di litri d’acqua, con conseguenze enormi sulla salute pubblica. Usare l’olio della frittura come concime per le piante non è quindi una buona soluzione: oltre ad inquinare le falde impoverisce il terreno dai microorganismi necessari alla vita della pianta fino a mettere a rischio la sua sopravvivenza. “Lo scarico in un corso d’acqua” Abbiamo già visto che l’olio quando incontra uno specchio d’acqua forma una pellicola impermeabile in superficie che non permette alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Quel che forse non conosciamo sono le dimensioni di questo danno: 4 chili di olio, circa la quantità che rimane da un cambio d’olio motore dell’auto, inquinano una superficie di mare grande come uno stadio da calcio. “Lo brucio” L’olio bruciato impropriamente e quindi disperso nell’aria libera immette nell’atmosfera sostanze tossiche inquinanti in grado di produrre danni seri alla salute delle persone, come intossicazioni e varie malattie respiratorie.
6 • SPECIALE NATURA 2019
“Lo scarico nella rete fognaria” Anche dove la rete fognaria è realizzata con impianti adeguati, una quantità eccessiva di oli nelle acque reflue può dare seri problemi alla rete, compromettendo il funzionamento dei depuratori e dei suoi processi di riciclo biologici. Allora, come devo raccogliere l’olio esausto? Non esiste ancora una procedura standard per tutto il territorio nazionale per la raccolta degli oli usati. Quello che ogni cittadino può già fare nella vita e nell’attività di ogni giorno è raccogliere in un apposito contenitore gli oli prodotti, compresi quelli usati per la cottura, quelli dei barattoli degli alimenti come verdura sott’olio e scatole di tonno. I contenitori devono avere caratteristiche adeguate, ma questo non significa che il privato cittadino non possa provvedere nel modo corretto: anche in assenza di un sistema organizzato nel nostro territorio, non è difficile trovare i contenitori per oli, emulsioni e antigelo presso varie aziende locali e online. Una volta raccolti oli a sufficienza, potrete consegnarli al più vicino ecocentro della vostra zona. Il conferimento dell’olio esausto è generalmente gratuito, ma se avete dei dubbi potete contattare direttamente il vostro comune per informazioni sulle modalità dello smaltimento. Una volta consegnati gli oli all’ecocentro, il fastidio per il cittadino è finito, ma il vantaggio per l’ambiente è incalcolabile. Gli oli saranno avviati infatti a due differenti percorsi. Il primo è la rigenerazione: il lubrificante raccolto viene utilizzato negli impianti di rigenerazione come materia prima per produrre nuovo olio base (identico a quello originario) gasolio, combustibile e bitume. Il secondo percorso è la termovalorizzazione: l’olio restante che non può essere rigenerato trova un ultimo utilizzo come combustibile presso impianti industriali, soprattutto cementifici, dove viene impiegato al posto di carbone e coke. Esiste solo una minima parte di olio, circa lo 0,2%, che non può essere riutilizzato in alcun modo: per questa rimanenza esigua viene effettuata una termodistruzione nel rispetto di severi disciplinari per contenere l’impatto ambientale dello smaltimento. … E ATTENTI ALLE MULTE! Insomma, possiamo fare molto anche a casa e con piccole attenzioni, per lo smaltimento degli olii esausti. L’attenzione che l’ambiente ci richiede è sempre ben ripagata e in ogni caso, è sempre meglio una piccola seccatura che una multa salata per scorretto smaltimento!
1 Giornata Naturale
un programma disintossicante utile quando hai bisogno di “natura” alle ore
07.30
Liberati dalle scorie!
alle ore
12.45
Via libera alle verdure amare!
APPENA SVEGLIA: Con un cucchiaio da minestra pulisci la lingua partendo dal fondo e scendendo fino alla punta.
A PRANZO: Le proprietà depurative infatti si nascondono in tutto ciò che è “amaro”.
Noterai che l’utensile raccoglierà una patina bianca che non è certo il massimo da vedere, ma che ti permetterà di liberarti delle scorie prodotte durante il sonno.
E allora scegli carciofi, rucola, cicoria, catalogna oppure radicchio da accompagnare a riso integrale, farro oppure quinoa.
Pulisci anche 07.45 l’intestino! alle ore
alle ore
16.00
Ottima la frutta secca!
PRIMA DI COLAZIONE: Bevi un bicchiere di acqua tiepida con mezzo limone spremuto, perchè ti aiuterà a rafforzare il sistema immunitario.
LO SPUNTINO: E’ assolutamente ricchissima di nutrienti ed è un’ottima alleata soprattutto se poi dovrai affrontare una seduta in palestra!
Un’ottima tecnica per detossinare gli organi sovraccaricati da uno stile di vita non sempre corretto e da un’alimentazione poco sana.
Ne basta davvero una manciata però, evita quindi di esagerare anche se sappiamo bene che una mandorla tira l’altra!
Una colazione 08.00 esagerata! alle ore
A COLAZIONE: E’ il momento della giornata in cui fare la scorta di energie... puoi mangiare abbondantemente se ti orienti su yogurt, semi di lino e cereali in genere! Ottime anche le bacche di Goji. Un’alternativa fresca?! Un buon frullato... trovi le idee nella pagina a fianco. alle ore
10.00
Languorino di metà mattina!
SPACCA-FAME: Cerca di stringere i denti per questo giorno ed accontentati di una tisana con l’anice che ti aiuterà a sgonfiare la pancia! Ed un’ora prima di pranzare regalati un estratto ma preparato rigorosamente con frutta bio! Un’ottima e freschissima bontà!
8 • SPECIALE NATURA 2019
Adesso tocca 18.30 allo sport! alle ore
ENERGIA IN MOVIMENTO: Oltre ad essere fondamentale, dopo aver praticato un qualsiasi sforzo ti sentirai più leggera. Se non vuoi spendere soldi in palestra, basta davvero poco: che ne dici di andare a lavorare in bicicletta!!? Andata e ritorno ovviamente!
alle ore
20.15
Parola d’ordine leggerezza!
FINALMENTE SI CENA: In questo caso è di fondamentale importanza non appesantirsi troppo, perchè il sonno notturno trarrà grande giovamento da una cena leggera. Non per questo però dovrai accontentarti di qualcosa di insapore: prepara una bella zuppa di legumi!
I Frullati TOP
4 ricettine per preparare varianti buone e sane... ideali anche a pranzo! ALLA BARBABIETOLA: • 1 barbabietola cotta • 1/2 banana • 100 gr di yogurt bianco naturale • 1 pezzettino di curcuma • 100 ml di acqua di cocco
AI MIRTILLI E MANGO: • 170 gr di mirtilli • 200 gr di mango • 150 ml di latte di cocco • 15 gr di proteine dell’uovo • acqua naturale
La curcuma fresca può essere sostituita tranquillamente con la versione in polvere... ne basterà un pizzico!
Puoi sostituire i mirtilli con la stessa quantità di fragole oppure lamponi. Ma anche fare un misto a piacimento.
AL TOFU: • 80 gr di tofu • 1 pomodoro • 2 foglie di basilico • qualche ciuffo di lattuga • 1 peperone rosso • 1 cipollotto di tropea • 1/4 di avocado • 1 pizzico di pepe nero • 1 pizzico di sale rosa • 1 lime spremuto
AGLI SPINACI E PERA: • 200 gr di pera • 1 manciata di spinaci • 2 noci • 1 cucchiaio di polpa di avocado • 15 gr di proteine dell’uovo • 1 pezzettino di curcuma • 1 limone spremuto Con 1 pizzico di pepe la curcuma aumenterà notevolmente le sue proprietà!
SPECIALE NATURA 2019 • 9
L’Eco sostenibile
redazionale a cura di:
INKLIMA s.r.l. e Studio Tixa srl Bassano del G. VI
e la Bio edilizia come punto di forza sulle nuove abitazioni e nuovo piano casa Il modello Bio applica criteri costruttivi che riducono la richiesta di energia per migliorare il comfort, ed integra nell’organismo edilizio i dispositivi capaci di sfruttare le fonti di energia rinnovabili. Applicare principi e metodi della bioedilizia, implica la scelta di materiali e prodotti di origine naturale, non risultanti da prodotti di sintesi chimica e non adulterati con prodotti nocivi; l’uso di tecnologie ecocompatibili, strategie di intervento per la progettazione e la posa degli impianti elettrici, termo-idraulici e delle strutture, tali da creare un ambiente confinato fisiologicamente gradevole, da non alterare i campi elettrici e magnetici di origine naturale e da minimizzare l’effetto di quelli indotti artificialmente; la realizzazione di fabbricati i cui involucri siano permeabili, traspiranti e in grado di creare microclimi interni favorevoli. Tutto ciò permette di sfruttare al meglio le fonti rinnovabili che ci vengono messe a disposizione dalla natura che aggiunti alle superfici vetrate, all’ isolamento e una corretta ventilazione degli ambienti formano un connubio perfetto per avere un ambiente confortevole e allo stesso stesso tempo rispettoso dei costi di gestione. Otre alle nuove abitazioni è comunque consigliata anche l’attività sulla ristrutturazione che è sicuramente la fetta grossa su cui lavorare, in primo luogo perché riqualificare (lavorando anche sugli involucri) vuol dire anche avere bisogno di meno energia, ma soprattutto avendo bisogno di meno energia vuol dire che sicuramente si andrà ad inquinare meno e se questo viene visto su larga scala sicuramente crea un vantaggio su tutti i fronti. Cosa anche molto importante è come anticipato nelle righe sopra è il coordinamento di tutti gli attori dell’opera, dalla progettazione, coordinazione del cantiere e la collaborazione delle aziende impegnate sia sulla parte impiantistica che edile. Da qualche anno anche gli organi competenti si stanno mettendo in moto per dare sempre più importanza a queste attività ed ecco perché, per esempio che dovrebbe arrivare il nuovo Piano Casa 2019 della Regione Veneto. Passi avanti per il disegno di legge per la riqualificazione urbana e l’incentivazione alla rinaturalizzazione del territorio. Il testo della nuova norma, che sostituirà in modo organico il piano casa, è stato approvato dalla seconda Commissione del Consiglio Regionale. Come si legge nell’introduzione del ddl, la proposta introduce nuove misure finalizzate alla rinaturalizzazione del territorio veneto e al miglioramento della qualità della vita all’interno delle città. Per la riqualificazione degli edifici esistenti sono previste una serie di misure, tra cui la messa a regime del Piano Casa. Previsti crediti edilizi da rinaturalizzazione, che contribuiranno al riordino urbano mediante la demolizione di opere incongrue ed elementi di degrado. Sarà incentivato l’efficientamento energetico degli edifici e la messa in sicurezza di quelli situati in aree dichiarate a pericolosità idraulica o idrogeologica.Ricordiamo che la nuova legge sostituirà e ingloberà il Piano Casa nato nel 2009 e prorogato di anno in anno. L’ultima proroga sta per scadere il 31 marzo 2019. I lavori del Consiglio devono quindi proseguire spediti per evitare vuoti normativi. Casa Monofamiliare a Cassola - Ultilizzare al massimo l’energia che arriva dalla natura La casa, costituita da un unico livello, è stata progettata come una sorta di grande finestra affacciata agli spazi esterni che circondano la proprietà. L’accesso all’abitazione avviene attraverso un percorso realizzato in doghe di legno che avanza gradualmente tra un’aiuola mediterranea e una parete filtrante realizzata con elementi in metallo ad “L” a tutta altezza. Grazie alla rotazione alternata di questi elementi, l’ambiente oltre la parete viene filtrato
10 • SPECIALE NATURA 2019
o schermato a seconda dei punti di vista. Un’apertura mimetizzata nella parete stessa permette di accedere al giardino privato dove si trovano il portico coperto e l’ingresso dell’abitazione. La zona giorno è organizzata in un unico ambiente dove le grandi aperture poste ai quattro lati dell’edificio offrono affacci sui patii interni e sul giardino, donando una luminosità naturale e una sensazione di permeabilità totale tra interno ed esterno. Qui si trovano la cucina, una dispensa, la zona pranzo e una grande sala. Questa, destinata allo spazio soggiorno, tramite la verticalità del camino sospeso nella parete in calcestruzzo levigato, riesce a separare le due funzioni e ad accogliere un lungo percorso che proietta la vista verso l’esterno e porta agli spazi dedicati ai servizi e alla zona notte. La camera padronale, da cui si gode di una magnifica vista grazie all’apertura diretta sul giardino, è stata concepita come un ampio spazio che accoglie un bagno privato e un ampio guardaroba. A nord-est la zona notte è organizzata in altre due camere, una lavanderia e il bagno per gli ospiti. Il volume della casa è alternato da pieni e vuoti che permettono alla luce e al verde di fondersi con tutti gli ambienti dell’abitazione. Un esterno che diventa interno è un nuovo limite che indirizza la vista privilegiando una direzione: questi i semplici accorgimenti che sorreggono il progetto PHouse. La struttura esterna in calcestruzzo è resa esplicita dalla finitura levigata. La climatizzazione è gestita da un sistema domotico e da una Pompa di Calore aria acqua con impianto a pannelli radianti per il riscaldamento, l’acqua calda sanitaria ed eventuale predisposizione per il condizionamento idronico, la conformazione dell’edificio si presta molto bene a fare tesoro delle varie fonti di energia che vengono dalla natura che ci circonda come luce ed energia solare.
CERTIFICAZIONI: Certificazione del “Sistema Qualità Aziendale” secondo la norma ISO 9001:2015 per le attività di “Realizzazione, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici industriali. Attività di Terzo Responsabile ai sensi del D.P.R. 412/1993”. Certificazione aziendale FGAS secondo il Reg. CE n. 303/2008 ed il D.P.R. 43/2012, per installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature fi sse di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore contenenti gas fl uorurati ad effetto serra.
SOA:
INKLIMA possiede inoltre l’Attestazione SOA di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici: › categoria OS28 - classifica II (fino a 516.457,00€): impianti termici e di condizionamento › categoria OS3 - classifica I (fino a 258.228,00€): impianti idricosanitario, cucine, lavanderie L’azienda possiede l’esperienza ed i requisiti per la saldatura specializzata con elettrodo e TIG per acciaio al carbonio e acciaio inox e, fra gli operai specializzati, dispone di saldatori qualifi cati, certificati e patentati secondo la normativa UNI EN 287/1.
SERVIZI OFFERTI: › Piani di manutenzione periodica programmata › Incarico di Terzo Responsabile ai sensi del D.P.R. 412/1993 › Manutenzione caldaie e canne fumarie › Manutenzione, pulizia e sanifi cazione di impianti di condizionamento › Lavaggio e condizionamento chimico di impianti Da Gennaio 2018 inKLIMA ha inserito in organico un nuovo collaboratore che andrà a dare ancor maggior servizio e tempestività
E ADESSO CONFRONTA LE TUE RISPOSTE CON LE GIUSTE SOLUZIONI! 1. La risposta esatta è: FALSO La presenza di queste due iniziali sugli imballaggi dei prodotti garantisce che almeno il 95% degli ingredienti presenti siano provenienti da agricoltura biologica, ma non il 100%
2. La risposta esatta è: FALSO Nonostante i prodotti biologici facciano chiaro riferimento alla salute, non presentano uguaglianze nutrizionali con gli alimenti dietetici che al contrario vengono concepiti nell’ottica del dimagrimento.
3. La risposta esatta è: FALSO Gli unici fertilizzanti ammessi sono quelli naturali che compaiano nella lista ufficiale di quelli autorizzati per questo tipo di coltura.
4. La risposta esatta è: VERO Gli Italiani, sempre più sensibili al biologico, acquistano frequentemente prodotti di questo genere.
5. La risposta esatta è: FALSO Anche se i prodotti biologici non possono presentare pesticidi, va detto che la contaminazione dell’aria e delle acque inquinate da altri produttori può far sì che in essi ve ne compaiano dei residui. Tuttavia la quantità è chiaramente nettamente inferiore ai prodotti comuni.
6. La risposta esatta è: VERO E’ proprio a partire dal 1990 che i grandi marchi hanno iniziano ad interessarsi al settore del biologico.
7. La risposta esatta è: FALSO
FALSO
I prodotti biologici fanno la loro comparsa agli inizi degli anni ‘90 FALSO
Nei prodotti biologici non ci sono mai i pesticidi FALSO
Ogni 10 italiani, 1 acquista regolarmente prodotti biologici FALSO
E’ possibile impiegare fertilizzanti chimici nelle colture biologiche
La domanda sempre crescente di questa tipologia di prodotti ha reso necessario per l’Italia ricorrere all’importazione.
12 • SPECIALE NATURA 2019
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I prodotti biologici sono anche scelte adatte a chi segue una dieta VERO
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Con l’utilizzo del logo ‘AB’ si indica un prodotto 100% biologico!
VERO
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Il bio in commercio in Italia è prodotto esclusivamente su territorio nazionale
scopri quanto sei informato in materia rispondendo vero o falso...
Test: quanto sei bio?
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Gino
E Q U I P M E N T
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14 • SPECIALE NATURA 2019
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Le Fiere Bio 2019 gli appuntamenti da non perdere inerenti al mondo biologico
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Salone dei vini biologici, biodinamici e naturali Asti (AT) Palazzo dell’Enofilia Officina Enoica - Tel. 0141/399526 - s.bottero@comune.asti.it E @vinissage
6-9 settembre 2019 Sana
Salone internazionale del biologico e del naturale Bologna (BO) Centro Fieristico Bologna Fiere spa - Tel. 051/282111 - sana@bolognafiere.it www.sana.it
19-20 ottobre 2019 Solo Bio
Fiera del prodotto biologico Mariano Comense (CO) Palazzo Storico delle Esposizioni Expo Poit - Tel. 031/748814 - solobio@expopoint.it www.fierasolobio.it
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21-24 novembre 2019 Biolife
Fiera dell’eccellenza regionale biologica Bolzano (BZ) Centro Fieristico Fiera Bolzano spa - Tel. 0471/516000 - info@fierabolzano.it www.fierabolzano.it/biolife
Febbraio 2020 Naturalexpo
Salute e benessere in fiera - Rimini (RN) Centro Fieristico Romagna Fiere srl - Tel. 0543/777420 - info@romagnafiere.it www.naturalexpo.it
Marzo 2020 Fa’ la Cosa Giusta!
Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili Milano (MI) Fiera Milano City Terre di Mezzo - Tel. 02/89409670 - info@falacosagiusta.org www.falacosagiusta.org
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Ricettine
redazionale a cura di:
MALINDI DONVITO • aspirante pasticcera e finalista di Bake Off Italia 5 SOFIA CAVALLIN • Dott.ssa Biologa Nutrizionista
qualche suggerimento per preparare ricette sane con gusto
CHI SIAMO?
RAINBOW PANCAKES
Nate e cresciute a BASSANO DEL GRAPPA siamo due ragazze di 25 anni, semplici, solari e che amano il proprio territorio. Amanti dei #viaggi, del divertimento e della libertà. Condividiamo entrambe una stessa grande PASSIONE: l’amore per la cucina. Le nostre due diverse inclinazioni, la pasticceria e lo studio dell’alimentazione, si uniscono in un ambizioso progetto comune.
C’è n’è per tutti i gusti DOLCI e SALATI, con FRUTTA e VERDURA. Per mettere d’accordo tutti! Abbiamo creato una BASE neutra per dei #pancakes sani, leggerissimi e #sugarfree proprio per renderli adatti a qualsiasi tipo di FARCITURA. Sono #facili, #veloci e al momento di farcire scateneranno tutta la vostra FANTASIA che aspettate a provarli?
<< l’obiettivo è quello di realizzare dei #dolci sani, buoni ed originali che possano soddisfare il palato e preservare la salute >> In questi mesi sono state tantissime le ricette che abbiamo pubblicato sulle nostre pagine FACEBOOK (Malindi Bake Off 5 / dott. Sofia Cavallin biologa nutrizionista) e INSTAGRAM (malindi.donvito / myhealthygooddiet) ed altrettante sono state le dimostrazioni di affetto che abbiamo ricevuto da parte vostra. Dai numerosi LIKE alle nostre foto, alle ricette che a casa replicate e poi ci inviate in privato. Questo è tutto quello che ci fa continuare a sperimentare e poi condividere con Voi anche qui su LA PIAZZA!
Ci vediamo alla prossima RICETTA!
Malindi e Sofia
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INGREDIENTI:
*2 uova *100 gr farina di avena *100 gr farina di farro integrale *200 gr latte di avena *1 bustina di cremor tartaro *1 pizzico di bicarbonato Dividere i tuorli dagli albumi. Montare a neve ferma gli albumi con le fruste elettriche e mettere da parte. In un altra bowl mescolare i tuorli al latte di avena. Setacciare le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato. Aggiungere le polveri al composto di latte e tuorli e mescolare. Infine incorporare gli albumi, mescolando delicatamente per non smontare. Ungere una padella con un filo d’olio e versare un po’ di impasto al centro. Cuocere a fuoco basso e coprire con un coperchio, quando inizieranno a crearsi delle bollicine sulla superficie girare il pancake con l’aiuto di una spatola. Lasciare sul fuoco ancora qualche secondo e sarà pronto!!! Ora è il momento di farcire come più vi piace, noi abbiamo usato fragole, mirtilli, lamponi, nocciolata #homemade, avocado, pomodorini e tanto altro.
Libero sfogo alla fantasia
Il Germe
redazionale a cura di:
MALINDI DONVITO â&#x20AC;˘ aspirante pasticcera e finalista di Bake Off Italia 5 SOFIA CAVALLIN â&#x20AC;˘ Dott.ssa Biologa Nutrizionista
avete mai sentito parlare del GERME DI GRANO?
IL GERME DI GRANO è lâ&#x20AC;&#x2122;embrione, ovvero la parte fondamentale del seme, da cui nasce e cresce la #pianta ed è un vero e proprio concentrato di sostanze nutritive come #vitamine del gruppo B e del gruppo E, aminoacidi, sali minerali, proteine e grassi â&#x20AC;&#x153;buoniâ&#x20AC;?. Purtroppo con le attuali tecniche di #molitura il germe del grano viene asportato dalla cariosside ed i suoi costituenti non vanno quindi a far parte della FARINA, che viene cosĂŹ privata di buona parte del suo prezioso carico di #fibre, vitamine e sali minerali. Reintegrarlo nella nostra #alimentazione può apportare indubbi benefici per la nostra saluteđ&#x;¤Š. Ă&#x2C6; infatti ricchissimo di vit A ed E, alleate e definite â&#x20AC;&#x153;anti-etĂ â&#x20AC;?, proteggono lâ&#x20AC;&#x2122;organismo dai radicali liberi, sostanze che provocano lâ&#x20AC;&#x2122;ossidazione delle cellule e causa di invecchiamento precoce. Aumentano le DIFESE CORPOREE, prevengono numerose malattie degenerative e aiutano a combattere lâ&#x20AC;&#x2122;eccesso di #colesterolo, i disturbi cardiocircolatori e lâ&#x20AC;&#x2122;anemia.
Lâ&#x20AC;&#x2122;aggiunta del LIMONE nella ricetta apporta vit C che con la vitamina E â&#x20AC;&#x153;lavoraâ&#x20AC;? in stretta sinergia con importanti effetti #antiossidanti. Insomma una ricetta bomba da provare e riprovare in molteplici varianti! INGREDIENTI:
*2 vasetti di yogurt bianco naturale *120 gr di farina 0 *80 gr farina riso *150 gr succo mela senza zuccheri aggiunti *Succo di 1 limone *Scorza di 1 limone non trattato *1 bustina di cremor tartaro *1 cucchiaino di bicarbonato *50 ml di olio di semi di girasole *30 gr di germe di grano Mettete in una terrina lo yogurt, lâ&#x20AC;&#x2122;olio, la scorza, il succo del limone, il succo di mela e il germe di grano. Mescolate bene tutti gli ingredienti e aggiungete a pioggia le farine setacciate con il cremor tartaro e il bicarbonato. Quando avrete ottenuto un composto liscio ed omogeneo, versatelo in una teglia oliata e infornate per 30/35 minuti a 180 gradi. Per verificare che la base della torta sia pronta, inserite uno stecchino al centro, se uscirĂ completamente pulito, la vostra torta è pronta per essere sfornata.
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Una Cucina Naturale! tra queste attrezzature, vi aiutiamo a non fare confusione! IL FRULLATORE
LA CENTRIFUGA
E’ dotato di una lama tritatutto che serve a sminuzzare finemente mantenendo integri i nutrienti degli alimenti. Abbinando frutta e verdura permette di preparare ottimi frullati con l’aggiunta di latte oppure acqua. Trita anche la frutta secca, ma anche le erbe aromatiche come basilico e menta. I costi: di media dai 20 ai 100 euro a seconda di funzioni ed optional.
Costituita da una parte metallica a scodella ha lamelle che girano a velocità altissima, tra i 12.000 e i 14.000 giri al minuto. E’ dotata di setacci per separare la polpa dalla parte liquida (ricca di nutrienti). La polpa viene scartata. Non è possibile tritare frutta secca o frutti troppo polposi che potrebbero incepparne il meccanismo. I costi: di media vanno dai 50 ai 250 euro.
Qualche suggerimento!
Qualche suggerimento!
• Consumate i frullati lontano dai pasti poichè combinati a carboidrati e proteine possono dare problemi digestivi e favorire la formazione di gas intestinali;
• Consumate i centrifugati freschi e appena preparati perchè l’esposizione ad aria e luce farebbero perdere parte dei nutrienti in essi contenuti;
• Non esagerate con le quantità perchè generalmente queste bevande tendono ad essere molto zuccherine;
• Sono sconsigliati a chi soffre di diabete, fegato grasso o acido urico alto;
• Ottimi se condumati prima di svolgere attività fisica perchè riescono a dare moltissima energia all’organismo.
• Gli unici frutti da sbucciare prima della centrifuga sono gli agrumi.
di ucchiaio c n u e t e << aggiung lle vostre bevande oa ilazione olio di lin im s s a ’ l e ir per favor vegetali ine >> m a it v e n di alcu
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con qualche goccia di lim one eviterete che frutta e verd ura si anneriscan o >>
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ottimo n u o n n a gati h i centrifu e e sono t n a t a r potere id tituenti s o ic r i t a consider urali >> tutti nat
i centrifugati di verdura po ssono essere spezia ti con dello z enzero: il loro sapore s arà migliore ! >>
L’ESTRATTORE
E’ un elettrodomestico utilizzato per spremere sia frutta che verdura a bassa velocità: compie infatti meno di 100 giri al minuto. Per questo motivo gli ingredienti non si surriscaldano e viene evitata l’ossidazione di enzimi e vitamine. La pala in plastica compie una lenta rotazione favorendo macinatura e spremitura. Attorno ad essa un filtro metallico dotato di forellini lascia passare soltanto il liquido estratto. I costi: di media dai 150 ai 350 euro a seconda dei modelli in commercio.
Qualche suggerimento! • Con l’estrattore la quantità di succo ottenuto rispetto alla centrifuga è del 30% maggiore; • Lo scarto di fibre è decisamente meno abbondante.
a stratto h e ” o iv v << il “succo otevole di sostanze nuto n re un conte ulta esse is r e e iv nutrit ribile >> e ig d o t l mo arie
it e immun s e if d e l to per un allea
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con l’estratt ore è possibil e spremere anche la sco rza degli ag rumi e le ver dure a foglia verd e... da evita re invece la frutta mo lto polposa c ome banane, datteri e fich i! >>
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L’orto biologico l’allestimento di un orto bio step by step... PREPARARE IL TERRENO Per prima cosa dovete procurarvi gli attrezzi per il vostro orto, tra cui un paio di zappe, una vanga, un piantatore, una forbice da potatura, un rastrello, una carriola, un secchio, ecc. Il terreno va infatti dissodato in profondità e quindi dovete aiutarvi con un badile per alzare quanto più possibile le zolle. Ripulitelo da pietre e vecchie radici e, se notate che è troppo sodo, potete anche mescolarlo con la sabbia per renderlo più favorevole all’attecchimento delle piante. Il terreno va inoltre irrigato prima di qualsiasi coltivazione perché accolga i semi o le piantine in un ambiente discretamente umido. La scelta della posizione del terreno è importante perché deve essere soleggiato almeno 10 ore al giorno e non avere l’ombra di grossi alberi o edifici e neppure essere esposto a forti correnti. LA SCELTA DELLE PIANTE Per scegliere le piante del vostro orto biologico dovete prestare attenzione alla zona geografica dove si trova e quindi scegliere quelle che meglio si adattano al clima. Cercate di non forzare la resa del terreno con piante che avrebbero difficoltà ad attecchire, ma scegliete quelle che fruttificano più spesso e facilmente come i cetrioli, i pomodori, le melanzane, le patate, i fagiolini e le piante aromatiche come rosmarino, prezzemolo, basilico, sedano, timo, salvia, ecc. Le verdure che invece hanno più bisogno di attenzione in termini di irrigazione e di cura contro gli insetti sono le lattughe, i broccoli, la bieta, la verza, e tutte le piante a foglia larga. E’ probabile che sarete assaliti dall’entusiasmo da quello che può essere considerato anche un hobby, ma non esagerate col piantare troppa roba perchè finireste magari per avere una produzione abnorme che poi non riuscirete a consumare, anche se nessuno vieta che possiate omaggiare del vostro raccolto parenti e amici. COME ORGANIZZARE L’ORTO La disposizione delle piante nell’orto è importante e quella più comoda e che vi garantisce libertà di movimento è a filari. Se dovete seminare o trapiantare le piantine dovrete creare un buco nel terreno con il piantatore e poi ricoprirlo delicatamente con la terra. Subito dopo sarà necessario irrigare leggermente per favorire il contatto con i nutrienti del terreno. Ricordate anche di lasciare sufficiente spazio tra una piantina e l’altra in base al tipo di ortaggio o frutto che otterrete, in modo che abbia luce e aria sufficiente per crescere al meglio. L’orto naturalmente ha bisogno di acqua e quindi dovrete predisporre l’organizzazione dello stesso vicino a una fonte. Se l’orto è piccolo potrà bastarvi anche solo una pompa, ma se è ha una certa estensione potete sempre organizzare un piccolo impianto d’irrigazione. Praticate piccolissimi fori sui tubi che farete passare fra le piante e la stessa pressione dell’acqua permetterà di irrigare in modo uniforme il vostro orto biologico. Ricordate che non bisogna esagerare con l’acqua temendo che non sia abbastanza, ma è pur vero che durante la stagione calda le piante devono essere annaffiate ogni giorno, ma solo la mattina presto o la sera al tramonto. Non date mai acqua al vostro orto durante le giornate calde perché lo sbalzo di temperatura tra il terreno e l’acqua potrebbe ucciderle. COME SOSTITUIRE DISERBANTI, FERTILIZZANTI E INSETTICIDI Come detto un orto biologico si basa su una coltivazione libera da
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qualsiasi uso di prodotti che possano risultare non naturali. A questi però si possono sostituire tecniche ed espedienti che sono comunque utili per preservare la genuinità dei vostri prodotti. Se volete rendere più fertile il terreno potrete usare il compost, che è il risultato della macerazione di residui di cibo o fogliame, e che si può creare anche con “l’umido” della raccolta differenziata. Basta scegliere un angolo del vostro orto e avere un contenitore in plastica che sia a contato diretto con il terreno e si chiuda semplicemente con un coperchio. All’interno potete buttare qualsiasi scarto che formerà il vostro “concime naturale” ogni volta che ne avrete bisogno. In questo modo risparmierete anche sullo smaltimento di molti rifiuti, che possono essere ottimamente riciclati e non sprecati. In alternativa potete usare il letame se per esempio avete un pollaio o allevate conigli. Se non avete animali da allevamento potete sempre rivolgervi a chi ha grossi allevamenti biologici e scorte di letame. Ci sono poi altri metodi per esempio per allontanare i parassiti con uno sciame di coccinelle. Se invece sono le zanzare che infastidiscono il vostro orto allora potete piantare la citronella, la menta o il basilico. Gli insetti e i parassiti invece saranno allontanati dall’odore dell’aglio, che potrete lasciare a macerare una notte in acqua calda e poi spargere con uno spruzzino sulle piante interessate. Gli acari invece non sopporteranno una miscela di acqua, peperoncino e detersivo (ma scelto tra quelli biodegradabili). Ricordate anche che le erbacce devono essere prontamente estirpate perché potrebbero uccidere quelle vicine da frutto o commestibili, a causa delle loro lunghe radici. In questo caso l’unico modo per allontanare questo pericolo è toglierle accuratamente a mano dal vostro orto, imparando anche a riconoscerle e armandovi di pazienza. IL PRINCIPIO DELLA ROTAZIONE Quando il vostro orto biologico sarà entrato a pieno regime in produzione, ricordate di variare le coltivazioni. Il terreno infatti è fatto di nutrienti che le piante assorbono e questo potrebbe impoverirlo se la stessa coltivazione si ripete di anno in anno. Diversificare invece le piante nelle varie zone dell’orto potrà arricchire nuovamente il terreno dei nutrienti che ha ceduto. SCAMBIARE PRODOTTI E INFORMAZIONI Per chi è alle prime armi e non si è mai cimentato in questo tipo di avventura è molto utile scambiare opinioni con chi ha una lunga esperienza a riguardo. In questo modo si creerà anche un circolo virtuoso di reciprocità tra chi ha scelto di avere un orto biologico curando il proprio benessere e rispettando la natura.
Il Metano
redazionale a cura di:
C.O.G. - Bassano del Grappa VI
un’alternativa davvero ottima... per almeno cinque motivi! Se fino a qualche tempo da “muoversi a metano” rappresentava una soluzione destinata a pochissimi, oggi questa prospettiva è finalmente rivolta ad un pubblico molto vasto. Quanti sono i motivi?! Sono almeno 5. 1. OTTIMO PER L’USO QUOTIDIANO Da sempre utilizzato nelle case per la fornitura energetica del riscaldamento, il gas metano è però presente nel settore dei trasporti già dal 1863 quando il belga E. Lenoir guidò il primo veicolo a metano del mondo, con 20 anni di anticipo sull’automobile a benzina. Da qui sicuramente l’evoluzione è stata lenta, ma oggi le auto a metano sono molto adatte all’uso quotidiano, soprattutto perchè il rapporto tra prestazioni e costi di gestione è assolutamente conveniente. 2. MOLTISSIME OPZIONI PER IL FUTURO Il metano, che compone principalmente la miscela tipica del gas naturale, è reperibile in profondità nella crosta terrestre ed ha bisogno di notevoli risorse per essere stoccato. Tuttavia non è l’unico ad esistere: il biogas che deriva dall’agricoltura e quello prodotto in modo sintetico grazie all’energia rinnovabile, possono essere convertiti in gas naturale chimicamente e utilizzati poi separatamento o in mix senza nessuna modifica tecnica. Ciò comporta che i veicoli a gas naturale possano essere alimentati proprio nella loro interezza con fonti rinnovabili. A dimostrarlo il fatto che è in crescita il numero di auto che ad oggi vengono rifornite con una miscela derivata da queste preziose fonti, garantendo via via il successo della mobilità a metano. 3. È SEMPRE REPERIBILE Non esiste nessun altro carburante alternativo che abbia una rete di distribuzione ampia come quella del metano! Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il gas naturale vanta soluzoni di stoccaggio davvero efficaci. Essendo immediatamente disponibile rappresenta un’importante tassello per la mobilità sostenibile in vista futura. E come se non bastasse... l’Italia, i Paesi Bassi, la Germania, la Svezia e la Svizzera sono i modelli di riferimento in Europa per la loro rete distributiva. Va da sè che con l’espansione della mobilità a metano, anche le infrastrutture continueranno a crescere. 4. È PIÙ ECONOMICO Il gas naturale costa meno sia della benzina che del gasolio. Un’attenzione particolare va alla conversione. Il metano viene venduto in kg e non in litri, ed ha un differente
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potere energetico: 1 kg di metano contiene più o meno 13,2 kWh, mentre il gasolio ha 9,9kWh e la benzina 8,8 kWh per litro. COSA SIGNIFICA QUESTO NELLA PRATICA?! Che per percorrere 100 km con una Audi A5 Sportback3 si spendono 8,80 Euro di benzina, 5,30 Euro di gasolio e solo 4,50 Euro di metano. Questo anche perché generalmente il gas naturale è meno tassato, e quindi più conveniente rispetto agli altri tipi di carburante. 5. ASSOLUTAMENTE SOSTENIBILE Il gas naturale, confrontato con un motore a benzina, emette il 25% in meno di CO2. Altresì, se si parla di biogas, il bilancio di CO2 è ancora più favorevole e può anche raggiungere la neutralità, ovvero mantenere a zero il totale della CO2 emessa nell’atmosfera. Secondo gli studi dell’Associazione Europea dei Veicoli a Gas Naturale (Natural Gas Vehicle Association, NVGA), i gas serra potrebbero essere ridotti in maniera considerevole, soprattuto nei Paesi dell’Europa Centrale, se il metano fosse utilizzato nelle automobili in modo massiccio. Utilizzati correttamente, i veicoli a metano potrebbero contribuire infatti a tagliare le emissioni di CO2 fino all’80%. Va assolutamente sottolineato inoltre che i veicoli a gas naturale non emettono particolato né ossidi di azoto. E dal momento che il metano brucia più lentamente, anche l’inquinamento acustico è minore, tanto che un’auto a gas naturale è molto più silenziosa di una a gasolio.
CONCLUDENDO... Il gas naturale avrà sempre un ruolo importante nel settore dei trasporti. Le fonti energetiche rinnovabili possono essere utilizzate in modo parziale o totale come componenti di carburanti, senza modificare i veicoli. La mobilità a metano riesce ad unire l’esperienza e la competenza di progetti collaudati a tecnologie innovative e sostenibili. Questa alternativa è davvero il top!
Il Formaggio
redazionale a cura di:
MONTI TRENTINI - Grigno Valsugana TN
consigli, idee e suggerimenti su questo magnifico prodotto! Cosa bisogna fare per far sì che non si formi la muffa sul formaggio in frigorifero? Per conservare il formaggio in frigo ci sono diverse tecniche , una di queste è con dei sacchettini ed apposite macchinette metterlo sottovuoto. Una seconda è avvolgerlo in un film tipo Domopak al fine di evitare che l’aria venga a contatto con il formaggio. Il consiglio migliore è di consumarlo fresco e porlo sempre in frigo in un sezione visibile ed accessibile.
non troppo invecchiati , i freschi tipo crescenza mozzarella italiana, l’asiago fresco ed quello stagionato 3 mesi , il grana padano gratta e magna stagionatura 12 mesi eviterei quelli speziati o piccanti.
Un regime alimentare corretto deve prevedere anche il formaggio? Io ritengo di si, sempre e comunque mantenendo delle ragionevoli quantità, è auspicabile un apporto di calcio giornaliero che assumendo latticini nelle varie declinazioni si ha.
In questo caso vanno invece evitati i formaggi cremosi, i fiocchi di latte spalmabili, i formaggini ed alcune tipologie di yogurt dove come addensante viene usato amido di farina. Tutte le aziende ad ogni modo dichiarano in etichetta gli ingredienti, basta leggere con attenzione.
Sui primi a base di pesce va messo il formaggio grana? Non sono uno chef creativo c’è qualcuno che ha azzardato questo connubio, per me il pesce va consumato senza nessun tipo di formaggio.
Vorrei preparare delle marmellate con i formaggi, quali mi consiglia di usare? Ci sono sia molte marmellate che mieli adatti ai formaggi, alcuni si sposano benissimo altri meno. Le marmellate troppo dolci non si sposano con nessun tipo di formaggio, vanno benissimo quelle leggermente senapate o piccanti nei formaggi saporiti o piccanti, in quelli invece freschi quali ricotta oppure brie il miele di acacia è una delizia!
Vorrei fare del formaggio per la mia famiglia, come si fa? Per poter fare del formaggio in casa bisogna attrezzarsi di alcuni ingredienti: Latte pastorizzato, non uht, caglio liquido un vasetto di yogurt. Si prende un tegame si riscalda il latte ad una temperatura di 38 gradi centrigradi si aggiunge lo yogurt naturale senza zucchero si lascia riposare per 20 minuti si aggiunge il caglio (lo si trova in farmacia) la dose è 0.05 grammi per litro l’equivalente di un cucchiaino da caffè per litro, si mescola e si lascia riposare.Si controlla il composto che dovrà trasformarsi in una consistenza come un budino. Arrivati a questo punto si prende un lama e si taglia a dadini il composto questo dovrà rilasciare un liquido verdino il siero di latte. Si prende un mescolo e lentamente si mescola affinchè tutti i dadini sia mescolati si riscalda il composto di un paio di gradi . Dopo alcuni minuti avendo lasciato riposare il composto lo si preleva e lo si posiziona su dei stampini aggiungendo un po’ di sale , lo si rivolta per un paio di volte ,il formaggio è pronto . Sicuramente non sarà un formaggio da stagionare ma un formaggio fresco autoprodotto. Quali formaggi posso dare ai miei figli di 3 e 5 anni? I formaggi che si possono dare ai propri figli sono tutti quei formaggi
Sono celiaco. Quali formaggi posso mangiare? I formaggi D.O.P Asiago, Grana Padano ecc. sono adatti ai celiaci in quanto questi prodotti non hanno aggiunte di nessun tipo al di là di latte, sale e caglio.
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ecco le idee e gli abbinamenti tra vino e formaggio >>
*I formaggi molli o freschi come stracchino, robiola, mozzarella ecc...) vogliono un vino bianco secco con note di frutta matura e agrumi da servire a 12 °C). Per chi preferisce le bollicine, Prosecco, con sentori di mela renetta e fiori di pesco.
*Con le caciotte o con formaggi di malga giovani, un rosso
“pieno” con sentori di ciliegia e di spezie. Per chi preferisce il bianco, deve avere sentori di mandorlo e di fior di sambuco.
*Per i formaggi semistagionati (Asiago fresco) perfetti bianchi con sentori di frutta matura e secca di vaniglia. Se il formaggio è piuttosto maturo (Asiago stagionato) un rosso corposo con presenza di tannino.
*Per i formaggi stagionati invece si consiglia un bianco aristocratico, da uve garganega con fragranza di miele equilibra il gusto pieno dei formaggi stagionati.
*Il gorgonzola piccante e gli altri formaggi “blu” scelgono come
contrappunto vini bianchi aromatici, liquorosi e con sentori di miele.
*Il Grana Padano, lo Sbrinz Switzerland e altri formaggi da scaglia, sposano benissimo lo spumante: (Berlucchi Cuvée ecc…)
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Il Calendario Lunare LUNA CRESCENTE: periodo tra LUNA NUOVA e LUNA PIENA
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Cosa seminare con la luna crescente?!
Seminare ortaggi da frutto: anguria, cetriolo, melone, melanzana, peperone, pomodoro, zucca, zucchino. Da fiore: carciofi, cavolfiori, erbe aromatiche. Da seme e baccello: fagioli, fagiolini, fave, mais, ecc. (in terreni molto fertili e con estati particolarmente umide queste verdure si seminano in luna calante per evitare un eccessivo rigoglio del fogliame). Da foglia: cardo, prezzemolo, erbette da cucina. Da radice e tubero: carota, barbabietola, rapa, patata, ravanello.
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dell’Anno 2019
LUNA CALANTE: periodo tra LUNA PIENA e LUNA NUOVA
Luglio 2019
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Cosa seminare con la luna calante?!
Seminare e piantare gli ortaggi da radice e da tubero. Questi ortaggi in alcune regioni vengono seminati e piantati in luna crescente. Seminare gli ortaggi che accestiscono, cioè che mettono fronde dal basso del fusto come cavoli, sedano, bietole da costa, o che non devono andare prematuramente in semenza (lattuga, indivia, finocchio, aglio, cipolla, scalogno, porro, spinacio).
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lunedì
22 aprile
Il Giorno della Terra La più grande manifestazione ambientale del pianeta in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia 30 • SPECIALE NATURA 2019
Cosmesi Bio
i trattamenti naturali per il make up e per la cura del nostro corpo. COME SCEGLIERE I COSMETICI BIO La scelta di un buon cosmetico non deve basarsi solamente sulla tecnica usata per far risaltare i pregi fisici, o sul colore più adatto all’incarnato della pelle. Quali sono i criteri di scelta? L’affidabilità della marca, un testimonial famoso, i prezzi economici o il riguardo verso la nostra salute? Oggi la scelta è molto ampia: da parecchi anni ormai esistono in commercio cosmetici prodotti in modo da rispettare l’ambiente, non testati sugli animali e che non contengono sostanze chimiche nocive per la salute. Sempre più donne, ma anche tanti uomini, si affidano trattamenti naturali per la cura della pelle del viso e del corpo. Nel nostro paese sono 2 gli organismi di controllo riconosciuti dal ministero delle Politiche agricole e che sono preposti alla certificazione dei cosmetici biologici: l’Icea, acronimo di “Istituto per la certificazione etica e ambientale” e il Ccpb, acronimo di “Consorzio per il controllo dei prodotti biologici”. Esiste poi l’Ecocert, l’organismo europeo indipendente che controlla tutto il settore dell’agricoltura biologica. Per essere considerato biologico un cosmetico deve contenere almeno il 95% di sostanze di origine naturale: queste devono inoltre derivare da piante coltivate senza pesticidi o agenti chimici, ovvero da coltivazioni certificate dall’Ecocert. Il restante 5% deve essere composto da sostanze non nocive per la salute, ma che non devono essere necessariamente di origine vegetale.
Vediamo come si riconosce un cosmetico bio, attraverso alcuni parametri:
*L’etichetta: nelle etichette dei cosmetici biologici non dobbiamo
trovare elementi di origine animale, a parte il latte ed il miele, non ci devono essere derivati dal petrolio, come paraffine, siliconi e parabeni, nè tantomeno profumi o coloranti vari.
*L’efficacia: i trattamenti di bellezza naturali hanno un’ottima effica-
cia, in quanto i principi attivi vegetali che contengono sono molto più potenti delle sostanze chimiche ottenute in laboratorio.
*Il profumo: nei cosmetici bio non troviamo nessun tipo di profumo, quindi il loro aroma deriva da sostanze vegetali non aggressive e nemmeno dannose.
*La durata: contenendo solamente conservanti naturali, devono essere consumati nel giro di tre o quattro mesi al massimo.
*Problemi della pelle: il cosmetico bio grazie ai componenti simili
alla nostra pelle, interagisce con essa e spesso ne risolve i problemi. E’ un vero nutriente e può risolvere problemi di pelle grassa, di pelle secca, di couperose e di acne.
SPECIALE NATURA 2019 • 31
“C’è una gioia nei boschi inesplorati, C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più.” (tratto dal film “Into the wild”)