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5 stili per arredare il tuo bagno

SPECIALMENTE

CASA 2015

pentole, che passione!

Come arredare il bagno: un tema non facile, visto che il classico bagno oggi è diventato una stanza fondamentale...

La pentola, strumento necessario nella vita quotidiana, è molto antica. Nella storia, questo oggetto è molto cambiato...

edilizia sostenibile e case ecologiche

tende da interni. come scegliere quella giusta

Edilizia sostenibile e case ecologiche. Cosa le caratterizza? Sono tre i punti principali...

Quanto sono sottovalutate le tende, rispetto ai mobili, in fatto di arredamento. Invece, le tende da interni sono...

trasloco da paura? ecco i trucchi per traslocare senza fastidi.

Che noia il trasloco! Anzi, più che di noia, sarebbe meglio parlare di tensione...

La Classificazione e Certificazione energetica

Cosa significa “edificio a basso consumo energetico”?


SPECIALMENTE

CASA 2015

IL NECESSARIO PER CURARE IL GIARDINO

A GENNAIO

CI SIAMO, È ARRIVATO IL MESE PIÙ FREDDO DELL’ANNO. E COME NOI SOFFRIAMO IL FREDDO ABBIAMO BISOGNO DI CURE E RIPARI, COSÌ ANCHE IL NOSTRO GIARDINO. MA COSA DOBBIAMO FARE PER PRESERVARE LE NOSTRE AMATE PIANTE?

Tranquilli, non è difficile! Anche per chi il pollice verde lo ha solo per hobby! Con queste temperature, le operazioni indispensabili sono veramente poche. Innanzitutto, bisogna partire dell’eliminazione delle numerose foglie secche accumulate sul prato e nelle aiuole. In caso di presenza di fiori e piante seccate, si dovranno eliminare anche quelli. Dopo una nevicate, ricordate di levare la neve dai rami degli alberi: si potrebbe spezzare, rovinando il giardino esteticamente, ma causando anche disagi. Non dappertutto però il clima è così rigido. Nelle zone in cui fa più caldo, è ancora possibile potare le piante che fioriscono in tarda primavera o in estate. Attenzione però, meglio evitare di intervenire in quelle piante che stanno producendo le gemme. Dove il terreno non fosse ghiacciato, si potrà applicare il fertilizzante. Prediligete il letame maturo o prodotti a lenta cessioni. Così facendo, andrete a garantire la giusta dose di nutrimento anche per i mesi successivi. Se il mese è piovoso, evitate le annaffiature; al contrario, in caso di siccità, annaffiate un po’ i sempreverdi. Volendo, si possono anche inserire nuove piante in giardino. Vi sono delle specie, infatti, che non richiedono temperature di germinazione troppo alte, ad esempio Bocche di leone, Garofani, Begonie e Petunie, oppure, quelle che sopportano il freddo, come viole o l’erica. In giardino potremo inoltre optare per quelle piante che sopportano meglio il freddo, come le Nelle zone a clima più la scelta è diversa. Si potranno piantare già le bulbose a fioritura primaverile come Narcisi, Tulipani, Crochi, Muscari. Che fare con l’orto, infine? In caso di colture posizionate sotto serre o tunnel, sarà necessario ogni tanto arieggiarle, magari nelle giornate di sole, per evitare che la temperatura diventi troppo alta. In ambiente protetto, sarà anche possibile piantare nuovi ortaggi, come rucola, basilico, lattuga e melanzane.



SPECIALMENTE

CASA 2015

LA CLASSIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE

ENERGETICA

COSA SIGNIFICA “EDIFICIO A BASSO CONSUMO ENERGETICO”? GLI EDIFICI A BASSO CONSUMO ENERGETICO, SONO LE ABITAZIONI A RISPARMIO ENERGETICO.

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Gli edifici sono catalogati per categorie, o meglio classi energetiche, in base a quanto combustibile consumano all’anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata. Con la classificazione energetica, quindi, possiamo attribuire a tutte le abitazioni una classe di appartenenza da quelle più economiche, e quindi più a basso consumo, a quelle più dispendiose, ad alto consumo. Ecco tutte le classi. CASA PASSIVA: < 15 Kwh/mq annuo = < 1,5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica A: < 30 Kwh/mq annuo = < 3 litri gasolio/mq annuo Classe energetica B: tra 31-50 Kwh/mq annuo = 3,1-5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica C: tra 51-70 Kwh/mq annuo = 5,1-7 litri gasolio/mq annuo Classe energetica D: tra 71-90 Kwh/mq annuo = 7,1-9 litri gasolio/mq annuo Classe energetica E: tra 91-120 Kwh/mq annuo = 9,1-12 litri gasolio/mq annuo Classe energetica F: tra 121-160 Kwh/mq annuo = 12,1-16 litri gasolio/mq annuo Classe energetica G: > 160 Kwh/mq annuo = > 16 litri gasolio/mq annuo In cosa consiste la certificazione energetica degli edifici? Si tratta di una valutazione di classe di isolamento termico e qualità dell’impiantistica ad alta efficienza energetica. Utile per l’acquirente, ma anche dettaglio fondamentale per la valutazione del valore di mercato. Ovviamente, la certificazione viene rilasciata da esperti nonché terzi estranei alla proprietà. Una volta ottenuta la certificazione, viene rilasciata una targhetta da esporre sulla facciata degli edifici a basso consumo energetico in classe B, A e passivi.

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CASA 2015

LA VIDEOSORVEGLIANZA! LA VIDEO SORVEGLIANZA, OGGIGIORNO, È DIVENTATA UNA COMPONENTE FONDAMENTALE SIA DELLA SICUREZZA DOMESTICA CHE LAVORATIVA. CON LE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA, INFATTI, È POSSIBILE REGISTRARE TUTTO QUELLO CHE ACCADE AI FINI DI PREVENIRE FURTI O SITUAZIONI DI PERICOLO.

L’impianto è composto da tre parti: una o più telecamere, un registratore e un monitor. Il registratore (in gergo tecnico DVR) offre vari servizi tra cui la registrazione, la possibilità di vedere su un unico monitor fino a 8 videocamere, la ricezione di sms e mail qualora in caso di intrusione e tante altre funzioni che risultano utili e comode. In commercio si possono trovare diversi tipi di videocamere. In primis, la prima diversificazione è quella tra telecamere wireless, che non necessitano di cablaggio, e videocamere più tradizionali collegate con un sistema filare. Esistono poi nelle specifico, apparecchi adatta all’esterno e apparecchi adatti all’interno. USO ESTERNO E INTERNO Da cortili di aziende, ad uffici. Da abitazioni, ad interni di negozi. Da attività commerciali, a banche. A seconda del luogo che andrà sorvegliato, cambiano le esigenze e quindi le caratteristiche della videocamera. Le videocamere per esterno, adatte per essere utilizzate sotto ad una tettoia o completamente all’aperto, hanno diversi gradi di protezione alle intemperie, definiti dal coefficiente IP. Più questo è alto, infatti, più la videocamera resisterà alla pioggia e alle polveri. I modelli più sofisticati riescono a vedere al buio fino a 100 metri con zoom e messa a fuoco manuali. Le videocamere per ambienti interni sono più semplici, ma offrono prestazioni aggiuntive. Da modelli con l’ingresso audio per la registrazione dei suoni, ad altri di piccolissime dimensioni, utili per essere nascosti anche all’interno di oggetti.


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CASA 2015

FACCIAMOCI... UNA LAMPADA! LAMPADE, LAMPADARI, PIANTANE, PUNTI LUCE…CHE FATICA SCEGLIERE TRA TUTTI I MODELLI DISPONIBILI! DEL RESTO, LA LAMPADA È UN COMPLEMENTARE OGGETTO D’ARREDO, OLTRE CHE FUNZIONALE.

Lo stile è fondamentale. La lampada, infatti, può rendere l’arredamento di una stanza ancora più prezioso e creare giochi di luce che ne esaltano la qualità. Diverse stanze, diversi stili? Niente paura, potete scegliere anche lampade differenti tra loro, basta che siano un tutt’uno con l’ambiente circostante. Come tutti i complementi d’arredo, anche la lampada segue le tendenze più alla moda. Più precisamente, possiamo parlare di quattro tipi di lampada: moderna, classica, rustica ed etnica. Una lampada rustica, per esempio potrà essere perfetta in taverna, così come una lampada etnica starebbe benissimo in una camera da letto con futon e comodini bassi. Le lampade moderne sono caratterizzate per lo più da forme inusuali, linee geometriche e sono realizzate con acciaio e vetro, con finiture lucide o satinate. Parola d’ordine: design. La lampada non è più solo un elemento dell’arredamento, ma ne diventa il fulcro. Protagonista dell’ambiente, può rendere più accattivanti anche le stanze più minimal. Le lampade classiche sono ricche di decorazioni, per contrapporsi alla linearità di quelle moderne. Di maggiore utilizzo sono i colori del rame, oro e ruggine. Tra i materiali utilizzati compaiono anche cristallo e vetro alabastro. Le lampade rustiche prediligono l’utilizzo di ceramica terracotta e pietra. Le lampade etniche, infine, donano un’aria più esotica all’ambiente. Solitamente lavorare a mano, sono composte da svariati materiali, come rame, vetro e legno.

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Una luce che arreda e che rende prezioso ogni ambiente. Un elemento d’arredo prezioso e unico per dare ad ogni interno un tocco di classe. I lampadari di Bassano Lux sono da sempre il gioiello più prezioso di case, negozi e hotel. Dal 1984 l’azienda di via Fosse di Marostica opera nel settore dell’illuminazione producendo lampadari di alta qualità. Nel corso degli anni Bassano Lux si è specializzata nella produzione di articoli di grandi dimensioni e oggi realizza pezzi unici. Passione, lavorazione artigianale, cura del dettaglio più nascosto sono i pilastri fondamentali per la costruzione di questi lampadari che, in realtà, sono vere e proprie sculture luminose. Creazioni originali e personalizzate che diventano, all’interno di ogni locale, degli elementi d’arredo di sicuro effetto. Bassano Lux ha puntato tutto sul MADE IN ITALY, un marchio inteso come autentica ricerca e valorizzazione del ricco patrimonio artigianale italiano. Nella sede di Marostica è possibile visitare due sale mostra in cui sono esposti molti articoli dallo stile classico o moderno, anche da esterno per tutti gli articoli c’è anche la soluzione a led per un maggior risparmio energetico.

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CASA 2015 Tendenza eco

GLI STILI

PER ARREDARE IL

TUO BAGNO

In questi anni, per l’arredamento, ma non solo, la tendenza di maggiore presa è quella dell’ecologico. Ma cosa si intende esattamente? Materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, senza dimenticare le fonti di energia, possibilmente a basso consumo. Ecco che, anche per il bagno, non è più solo una questione di stile, ma anche di rispetto per l’ambiente. Un vero e proprio arredamento eco-friendly! E allora di look naturale e basso consumo di energia elettrica.

Minimal chic Colori che vanno dal bianco, al crema e al beige. Mobili dalle linee geometriche semplici e lavabi sospesi, dalle forme rotondeggianti o rettangolari con una rubinetteria da design. Per il resto, l’arredo non è più “da bagno”, ma diventa talmente elegante, da poter essere utilizzato in tutto il resto della casa. L’illuminazione diventa da atmosfera, per favorire il relax (come nelle spa), prendendo il posto di quella ambientale più usuale.

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COME ARREDARE IL BAGNO: UN TEMA NON FACILE, VISTO CHE IL CLASSICO BAGNO OGGI È DIVENTATO UNA STANZA FONDAMENTALE PER TUTTI. ECCO ALCUNE IDEE SU COME ARREDARLO, DAI COLORI AI MATERIALI FINO ALLE PICCOLE “SPA DOMESTICHE”. ESATTO, PROPRIO SPA, COME QUELLE DEI CENTRI BENESSERE!

Si ispira all’art decò degli anni 30 ed è forse lo stile di arredamento più eccentrico del momento. Giochi di colore sui muri, tonalità forti sia fredde che calde, da potenti arancioni a blu notte intensi. Il mobilio è vintage: grandi specchi, poltrone e, last but not least, la vasca da bagno, vera protagonista della stanza, che troneggia al centro.

La doccia La doccia, da sempre sottovaluta in fatto di stile rispetto alla vasca, può essere, oggigiorno, altrettanto scenografica. Dimenticate i vecchi piatti doccia: a sostituirli entrano in ballo semplici contenitori in vetro con finiture in metallo non visibile. Non solo praticità, anche la doccia può di relax degni di un centro benessere, grazie ai nuovi modelli con idromassaggio sempre più compatte e di design. Novità interessante è quella della doccia multifunzione, dove lo spazio è organizzato per essere sempre in ordine, grazie a pratici contenitori, che permettono di tenere a portata di mano gel-doccia, spugne, prodotti per la cura del corpo e salviette.

La vasca da bagno La vasca, il luogo più intimo e riservato della casa, dove si riesce ad evadere dal caos quotidiano e dallo stress post giornata di lavoro. Da sempre la vera protagonista dell’arredobagno, lo è ancor più oggi con le proposte moda e le nuove linee di tendenza. La vasca nel 2015 può essere retrò (come quelle di cui si trattava in precedenza), ma anche tra le più moderne, riprendendo i tratti tipici dello stile minimal, quindi forme geometriche e squadrate.

La sauna domestica Il bagno come una spa, per godere di piccoli momenti di benessere quotidiano. Ma attenzione, non sono necessarie grandi ville, per installare saune e hammam. Da qualche anno, infatti, sono disponibili sul mercato piccole saune da uno o due posti, accessibili a chiunque. E così, anche piccoli appartamenti cittadini, si possono trasformare in oasi di benessere.

Termoarredo e scaldasalviette Nel bagno del 2015 non possono mancare gli scaldasalviette. Un termoarredo all’insegna del design, non più solo funzionale, ma anche bello da vedere.

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CASA 2015

LE IDEE PER ARREDARE IL TUO

UFFICIO

IN UFFICIO CI SI PASSA GRAN PARTE DELLA PROPRIA GIORNATA, PER NON DIRE DELLA SETTIMANA. PERCHÉ, DUNQUE, RIMANERE ALL’INTERNO DI UN LOCALE CUPO E CHE NON STIMOLA A LAVORARE BENE?

Ecco qui alcune dritte per arredare il proprio ufficio con stile! Una spaziosa scrivania, una sedia comoda e alcune mensole sono tutti i mobili che ti servono per creare il tuo ambiente di lavoro ideale. Importante è che siano spaziosi e ti diano la possibilità di conservare e organizzare tutti i documenti di cui disponi in maniera ordinata e precisa, in modo tale non da diventare pazzi nel cercare le cose. Fondamentale è una buona illuminazione. Puoi collocare una grande lampada centrale nella stanza e un’altra, in cima alla scrivania, che la illumini direttamente, adatta ai momenti più bui della giornata. Il tuo ufficio deve essere spazioso e deve favorire la concentrazione. Proprio per questo motivo, è consigliabile dipingere le pareti con colori chiari e neutri che non distraggano e saltino troppo alla vista. Ideali sono tonalità come il bianco, il beige o il color crema. Il tuo ufficio, per farti sentire a tuo agio, deve essere personale. E’ importatissimo, quindi, dare un tocco personale, aggiungendo le cose che più ti piacciono. Puoi quindi aggiungere qualche elemento decorativo come fotografie, piante, quadri, tende, tappeti ed altri elementi che colorino la stanza.



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CASA 2015

LA CERAMICA QUANDO SI PENSA ALLA CERAMICA, LE PRIME COSE CHE VENGONO IN MENTE SONO VASI, PIASTRELLE, PIATTI E TAZZINE. LA CERAMICA E LE SUE VARIETÀ, COME AD ESEMPIO LA PORCELLANA, HANNO TANTI ALTRI USI E SONO STATE FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO DELL’UMANITÀ.

La ceramica si fabbrica a partire dall’argilla; questa, con l’aiuto di un po’ d’acqua, diventa una pasta che può essere modellata per assumere la forma desiderata. Infine, sottoposta ad alte temperature, come quelle di un forno o di un semplice fuoco, si “cuoce” (ovvero si indurisce e diventa solida). Ma non finisce qui. Le sue proprietà variano in altri settori: in base a che elementi si aggiungono all’argilla e alla temperatura di cottura, la ceramica può acquistare la resistenza al calore, la capacità di isolare dall’elettricità o dai campi magnetici. Esistono svariati tipi di ceramica. La prima divisione è quella tra materiali a pasta porosa e materiali a pasta compatta. I primi, dopo la cottura, presentano una superficie composta da una rete di pori concatenati e diventano permeabili a gas e liquidi. I secondi presentano invece una superficie priva di pori, che li rende impermeabili. Fa parte della prima categoria la terracotta, forma più semplice di ceramica, che è un semplice impasto di argilla, magari con l’aggiunta di paglia e pietrisco, cotta al forno o al calore di un fuoco. Utilizzata fin dall’antichità, era molto utile per produrre recipienti dove contenere cibi e bevande. Rispetto ad altri materiali, come il legno, era molto più versatile, data la possibilità di modellarne la forma a proprio piacimento. Oggi, la terracotta non è sparita del tutto. Molti oggetti di uso comune sono realizzati con questo materiale, come mattoni o oggetti da giardino. Con il passare del tempo, l’uomo ha scoperto che la terracotta poteva essere rivestita di vernice, di solito a base di metalli come piombo o stagno. In questo modo, durante la cottura, acquista proprietà simili a quelle del vetro e la sua superficie non è più permeabile, ma levigata e può assumere diversi colori. Un esempio? La maiolica, prodotto molto utilizzato nell’artigianato.



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UN GIARDINO

SUL TETTO? ECCO A VOI IL

ROOF GARDEN

IL TETTO VERDE? NON È SOLO UN ORNAMENTO, MA PUÒ CONTRIBUIRE A MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ENERGETICHE DELLA NOSTRA ABITAZIONE.

In effetti, in Italia non è molto usuale ed in pochi sono a conoscenza del fatto che interventi del genere non solo possono portare una serie di vantaggi, sia per chi vive nell’abitazione, che per l’intera comunità, ma possono anche beneficiare delle detrazioni fiscali del 65. Una moda che nel resto dell’Europa ha già preso piede. Come in Francia, ad esempio, o in Germania, dove ogni anno si realizzano circa 10 milioni di mq di verde pensile. Ma, quali sono i vantaggi reali derivanti dalla realizzazione di un “giardino” sul tetto di casa? 1. In inverno la presenza del verde in copertura trattiene il calore, incrementando la resistenza termica del nostro tetto di circa il 10%, ed in estate, invece, favorisce la fuoriuscita del calore, rendendo in questo modo gli ambienti decisamente più freschi. 2. Il tetto, oltre ad isolare termicamente, isola anche acusticamente, riducendo l’impatto dei rumori provenienti dall’esterno. 3. Uno spazio verde in cima ad un qualsiasi edificio drena naturalmente le acque piovane, rivelandosi utile anche per la città più in generale. 4. Anche se piccolo, lo spazio verde in cima alla nostra casa è pur sempre uno spazio verde e, grazie alla fotosintesi, depura l’aria, trattenendo le polveri sottili nocive. 5. Un tetto verde ha un’aspettativa di vita decisamente maggiore rispetto ad un tetto normale: ben 50 anni, contro i 20 di quelli tradizionali! 6. E non dimentichiamo il fattore estetico! Quanto più bello potrà essere il vostro tetto, rispetto i tristissimi tetti tradizionali? Piante e fiori non potranno fare altro che renderlo molto più armonioso. L’idea vi piace ma avete paura che la realizzazione sia troppo cara? Non spaventatevi, il roof garden non è solo per miliardari! I costi si aggirano attorno i 70 euro al metro quadro. Quelli più costosi, invece, possono arrivare a cifre tra i 100 e i 120 euro.



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CASA 2015

PENTOLE

CHE PASSIONE! LA PENTOLA, STRUMENTO NECESSARIO NELLA VITA QUOTIDIANA, È MOLTO ANTICA. NELLA STORIA, QUESTO OGGETTO È MOLTO CAMBIATO ED È STATO PERFEZIONATO, MA È SEMPRE ESISTITO.

I primi reperti dei quali abbiamo testimonianza sono realizzati in terracotta od in pietra ollare. Successivamente è subentrato il bronzo, primo metallo ad essere utilizzato nella produzione di suppellettili. Nel 1700, compaiono delle pentole in argento, destinate alle cucine delle famiglie più ricche. Nell’ottocento, abbiano le prime pentole in ferro smaltato, per poi essere sostituite nel secondo successivo da quelle in alluminio. E’ negli anni 30 del novecento che appare per la prima volta l’acciaio inox, diventato, a partire dagli anni 60, il materiale principe per le attrezzature da cucina. In commercio, però, non esiste solo un tipo di pentola. Ne possiamo trovare di diversi tipi, ognuno adatto a cuocere alimenti differenti. Vediamo quali! • Il pentolino: pentola piccola con uno o due manici. E’ utilizzato di solito per preparare sughi e salse. • Calderone: pentola molto grande dal fondo tondeggiante. • Casseruola: fondo alto, pareti alti e due manici. E’ utilizzata nella preparazione di risotti, stufati, cacciagione e soffritti. • Lavec: è la pentola tipica della Valtellina. È adatta particolarmente per le preparazioni che richiedono cotture lunghe e regolari • Padella: fondo circolare, largo e piatto. Adatta per friggere. • Paiolo: utilizzato di solito per preparare la polenta. Quando è di grandi dimensioni, viene utilizzato anche nelle produzioni di formaggio. • Pentola a pressione: permette una cottura accelerata grazie alle alte temperature che si generano al suo interno. E’ perfetta per bollire, cucinare al vapore con un cestello, cucinare al cartoccio, brasare ed arrostire. • Pescera: è quella pentola di forma allungata utilizzata per cuocere il pesce. La si può utilizzare anche per cuocere il cotechino. • Pignatta: è una pentola in terracotta, dalla forma panciuta e il fondo piatto. Può avere uno o due manici. • Ponzonetto: è un particolare tipo di casseruola, utilizzato soprattutto in pasticceria. • Tegame: simile alla casseruola, fondo piatto, pareti non molto alte e due manici. Può essere dotato di coperchio. E’ perfetto per le cotture che non richiedono bollitura. • Wok: è una sorta di padella, tipica della cucina cinese, a forma semisferica fonda.

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In molti casi, complice la scarsa robustezza delle porte stesse, queste possono essere facilmente aperte dall’esterno, manovrando la leva di sblocco interna con un ferretto introdotto attraverso un piccolo foro. Le serrature standard sono poco resistenti anche allo strappo e al trapano, e non proteggono adeguatamente la porta contro lo sfondamento o il sollevamento con il piede di porco. Ma non abbiate paura, per aumentare la vostra sicurezza, infatti, basta cambiare la serratura. In fatto di basculanti, le più consigliate sono le seguenti. Serratura corazzata: costituisce l’alternativa più sicura, perché il corpo è protetto con piastre di acciaio dello spessore di diversi millimetri contro gli attacchi di forza bruta, e il cilindro è difeso da una corazza contro lo strappo ed il trapano. Una buona serratura corazzata, inoltre, ha più di un punto di chiusura, al contrario delle serrature tradizionali. Serratura corazzabile: quando la lamiera della basculante è sufficientemente spessa, è quella delle serrature corazzabili utilizzando una rosetta di sicurezza, predisposte per cilindri a profilo europeo. In questo modo il cilindro viene efficacemente protetto contro lo strappo e il trapano, mentre il corpo della serratura rimane protetto dalla basculante stessa. Serratura corazzabile multi punto: le serrature tradizionali offrono un solo punto di chiusura. Serrature di tipo multi punto, invece, ne hanno 4, due verticali e due orizzontali.

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ARREDAMENTO

ETNICO. UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE ALTRE

CULTURE

GIÀ DALL’ETIMOLOGIA DEL SUO NOME, POSSIAMO INTUIRNE LE CARATTERISTICHE CHE LO DELINEANO. ETNICO DERIVA DAL GRECO ETHNOS (POPOLO) E, NELL’ARREDAMENTO, RAPPRESENTA LA CONTAMINAZIONE TRA CULTURE DIFFERENTI.

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Se, in principio, era riservato solo a chi aveva la possibilità di viaggiare, scoprire nuove culture, tradizioni e popoli, oggi in commercio si possono trovare tanti oggetti, mobili e piccoli dettagli che richiamano i popoli distanti. L’arredamento etnico, molto in voga, si ispira principalmente a paesi esotici e distanti, come Cina, Giappone, India, Indonesia, i paesi arabi e tanti altri. Chi più ne ha, più ne metta, insomma! Tutti i gusti saranno soddisfatti. Ovviamente, una casa arredata in stile etnico, può contenere stili e pezzi derivanti da diverse culture. Non per niente, come si diceva in precedenza, il suo obiettivo è proprio quello della contaminazione. Nonostante le culture mixate siano tante, vi è una caratterista, quella principale dell’arredamento etnico, ad accomunarle: tutto il mobilio è realizzato in materiali naturali, come legno, bambù, fibre e ceramica. Con arredamento etnico, però non si intendono solo i mobili, ma anche i dettagli che riempiono l’ambiente, come tende, tappeti, candele, essenze e incensi, che non possono fare altro che incrementare l’atmosfera esotica. Stanze diverse, soluzioni d’arredamento differenti. Il salotto è chiaramente la stanza dove si può maggiormente scatenare la propria creatività. Divani e poltrone, grazie ai tessuti colorati e particolari, possono diventare facilmente protagonisti della vostra stanza etnica. Mobilio di legno scuro, tavolino basso per offrire il caffè agli ospiti e tanti souvenir dei vostri viaggi esposti su mensole e librerie. Non dimenticate di esporre sulla libreria tutte le guide dei paesi che avete visitato. Gli oggetti fanno la differenza: statue, cestini in vimini, quadri e stampe a volontà. Per quanto riguarda cucina e bagno, non esiste un vera e propria soluzione di arredo per quanto riguarda il mobilio. In queste stanze, a dettare lo stile saranno i dettagli: abbondate di tappeti, tende, cestini, accessori in vimini e, ancora, le immancabili statuine. La camera si presta al 100% all’arredamento etnico. Perfetto è il futon, il tipico letto giapponese, da abbinare ad armadi essenziali, comodini ad hoc e librerie o scaffalature. Il materiale prediletto, anche in questo caso, è il legno scuro. A dare un’aria ancora più esotica alla camera da letto, poi, ci penseranno i muri: colori vivi e caldi, come arancione, mattone, bordeaux, il tutto da abbinare a tappeti, grandi cuscini in seta e tende.



Rubrica di cultura e informazione architettonica, bioedilizia & interior design

GUIDA 2015 DELL’ENEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA

LA CASA DEI SOGNI DEGLI ITALIANI: QUADRILOCALE CON RISCALDAMENTO AUTONOMO E DUE BAGNI

È disponibile on line all’indirizzo efficienzaenergetica.acs.enea.it la “Guida all’efficienza per il 2015”, realizzata dall’ENEA, che raccoglie e spiega tutte le novità sugli ecobonus del 65%, ma anche le scadenze e gli obblighi di legge che scattano da quest’anno per famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche in tema di efficienza energetica. Le principali innovazioni in tema di efficienza per il 2015 riguardano l’estensione degli incentivi sotto forma di detrazioni del 65% introdotta dalla legge di Stabilità e l’attuazione delle previsioni del Dlgs 102/2014. Fra queste, in particolare, la predisposizione, in collaborazione con ENEA, di un programma di intervento per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA centrale e l’obbligo di diagnosi energetica per le imprese di grandi dimensioni entro fine 2015. ECOBONUS 65% SCHERMATURE SOLARI. Per quanto riguarda gli ecobonus, da quest’anno valgono anche per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, ovvero per le spese sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo di 60.000 euro; saranno detraibili le spese per tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate, e in generale le schermature. DETRAZIONE 65% PER LE CALDAIE A BIOMASSE. Inoltre, l’ecobonus del 65% è stato ampliato alle spese per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Le spese devono essere sostenute nei prossimi 12 mesi fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro. RISTRUTTURAZIONI. La legge di stabilità rinnova, inoltre, le detrazioni del misura del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per gli interventi di efficienza energetica. Confermata la proroga anche per gli interventi di efficientamento energetico che interessano le parti comuni degli edifici condominiali. Anche questi godranno dell’agevolazione maggiorata al 65% fino al 31 dicembre 2015. Per gli interventi di riqualificazione energetica, restano immutati i tetti massimi di spesa detraibili; 153.846 euro per la riqualificazione energetica; 92.307,69 euro per gli interventi sull’involucro e per l’installazione dei pannelli solari e 46.153,85 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. BONUS 65% ANTISISMICA. Per tutto il 2015 resterà al 65% anche la detrazione prevista per le spese destinate agli interventi antisismici e di messa in sicurezza statica. La documentazione obbligatoria per beneficiare delle detrazioni andrà inviata all’ENEA, che svolge un ruolo di raccolta e monitoraggio della documentazione relativa alle richieste presentate e un ruolo di assistenza tecnica agli utenti. Durante i sette anni di vigenza del Programma di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l’ENEA ha rilevato un continuo e significativo incremento degli interventi di riqualificazione energetica, grazie anche all’innalzamento della detrazione dal 55 al 65%. D.LGS. 102/2014. Più in generale, sul fronte dell’efficienza, il d. lgs. 102/2014 di “Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica” approvato lo scorso anno prevede misure per il miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori e per ridurre del 20% i consumi dell’energia primaria entro il 2020. Il Decreto introduce novità significative per la riqualificazione degli edifici. In particolare, gli artt. 5 e 6 è previsto che a partire dal 2014 e fino al 2020 dovranno essere realizzati interventi sugli immobili della PA centrale. Si prevede, inoltre, che le aziende energivore entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, eseguano diagnosi energetiche avvalendosi di soggetti certificati. Inoltre, per favorire una più efficace misura dei consumi di elettricità, gas, teleriscaldamento, teleraffrescamento e acqua calda, il decreto prevede che l’AEEG (Autorità per l’energia elettrica,il gas ed il sistema idrico) dovrà predisporre specifiche abilitanti dei contatori intelligenti, a cui le imprese distributrici saranno tenute ad uniformarsi. FINANZIAMENTI. La norma prevede l’istituzione di un Fondo per l’efficienza energetica destinato a sostenere il finanziamento di interventi realizzati anche mediante le ESCO, il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato e società di progetto o di scopo appositamente costituite. Il Fondo prevede una dotazione di 5 milioni di euro per il 2014 25 milioni di euro per il 2015 e che potrà essere integrata fino a 15 milioni euro annui per il periodo 2014-2020. ESPERTI. Il Decreto assegna ad Accredia il compito di definire gli schemi di accreditamento in materia di ESCO, esperti in gestione dell’energia (EGE), sistemi di gestione dell’energia, diagnosi energetiche. Inoltre, UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, elaborerà le norme tecniche in materia di diagnosi energetiche, auditor energetici e installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. INFORMAZIONE E FORMAZIONE. L’ENEA deve predisporre un Programma triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica rivolto a PMI, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari, da sottoporre al MiSE. Ufficio Studi di Immobiliare.it ha monitorato la domanda di immobili residenziali arrivata al

L’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha monitorato la domanda di immobili residenziali arrivata al sito negli ultimi tre mesi per definire la tipologia di casa a cui gli italiani punteranno nel 2015, rilevando le caratteristiche essenziali che l’immobile dei sogni dovrebbe avere. La ricerca di immobili residenziali in vendita nel nostro Paese si concentra su tagli large, se non extralarge. Il 31% delle ricerche riguarda i quadrilocali, mentre punta ai trilocali “solo” il 23% – nonostante questo sia, stando ai dati di mercato, il principale taglio oggetto di compravendita. Il bilocale, soluzione tipicamente scelta da single e giovani coppie, è l’opzione cercata solo nel 19% dei casi. La dimensione “ideale” della casa degli italiani oscilla tra i 110 e i 150 metri quadrati: la vuole così un italiano su 4 (24% del totale), mentre uno su 5 punta a tagli leggermente inferiori, compresi tra i 90 e i 110 metri quadri. CASE GRANDI E IN OTTIME CONDIZIONI. Gli italiani aspirano non solo a immobili grandi, ma anche in ottime condizioni: il 45% di chi è alle prese con la ricerca di un’abitazione vuole che sia in stato ottimo o ristrutturato. Sebbene gli incentivi per riammodernare gli immobili siano stati confermati anche per il 2015, la ricerca di appartamenti da ristrutturare si ferma solo all’11%. Un plebiscito si registra quando si parla di riscaldamento: il 97% di chi dà un’indicazione in merito vorrebbe averlo autonomo. Parlando di bagni, chi esprime una preferenza sull’argomento sogna di averne almeno 2: desiderio piuttosto comune, visto che in questo caso la percentuale arriva addirittura all’80%. EFFICIENZA ENERGETICA. Per quel che concerne il dispendio energetico della casa dei sogni, gli italiani sembrano aver imparato la lezione che una classe energetica migliore garantisce risparmi maggiori sul lungo periodo: il 67% delle ricerche riguarda immobili che hanno una classe energetica “verde”, compresa cioè tra C ed A+. COSTI. A giudicare da come si orienta la ricerca di casa degli italiani, sembra che domanda e offerta siano destinate ad incontrarsi solo dopo qualche compromesso. Il 32% delle domande pone come budget una cifra che oscilla tra 100.000 e 200.000 euro, dato che diventa ancora più interessante se si guardano le sole richieste con prezzo che varia tra i 100.000 e i 150.000 euro, che da sole rappresentano oltre una domanda su 5 (22%). Se è pur vero che il 9% delle domande punta ad una spesa media superiore ai 500.000 euro, ben il 16% delle richieste ha come budget una cifra inferiore ai 100.000 euro. DIFFERENZE TRA GRANDI E PICCOLE CITTÀ. Ad incidere sull’orientamento degli italiani che cercano casa è la città in cui si vive: confrontando le domande riguardanti immobili in grandi centri (quelli con oltre 250.000 abitanti) con quelle relative alle piccole città, emerge un diverso approccio alla ricerca della casa ideale. Nelle città più grandi è il bilocale il taglio più cliccato – richiesto nel 39% dei casi – seguito dal trilocale (35%); da segnalare un 6% di domande di monolocali, praticamente nulle (circa l’1%) nelle città con meno di 250.000 abitanti. Qui, invece, le richieste di quadrilocali rappresentano addirittura il 40% del totale; oltretutto, vi è un 19% di domande che puntano ad acquistare una casa indipendente, piuttosto che un appartamento (scelto solo da un cittadino su 2, contro il 77% di richieste nelle grandi città). Parlando in metri quadri, invece, se non vi sono grandi differenze a livello generale, nelle piccole città si registra un 12% di domande di immobili superiori ai 200 metri quadri. Per quanto riguarda il budget che si è disposti a spendere, nelle piccole città il 40% delle domande non supera i 150.000 euro, mentre nei centri più grandi questa percentuale si ferma solo al 28%; di contro, considerando le domande di chi si dichiara disposto a spendere oltre 500.000 euro, queste arrivano prevalentemente dalle grandi città, visto che la percentuale, qui, arriva al 15% (contro il 5% nelle piccole località).


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L’Architetto Risponde Se avete delle domande da sottoporre alla redazione di Architettando basta scrivere una mail ad architettando@hm52.it: risponderemo via mail o in uno dei prossimi numeri della rivista! A cura di HM52 project - Studio di Architettura Associato - www.hm52.it

GREEN BUILDING: I PIU’ INTERESSANTI DEL 2014 I green building costruiti o solo concepiti dalle originali menti dei protagonisti del 2014, tra strutture smontabili, edifici navigabili e foreste sui grattacieli.

4. UN ACERO DI 500 KG SUL BALCONE DEL 30° PIANO

1. IL GRATTACIELO IN LEGNO PIU’ ALTO DEL MONDO

Il merito andrà a Stoccolma, quando nel 2023 sarà ufficialmente completato il più alto edificio con struttura portante in legno mai costruito al mondo. Ecologico, ignifugo ed efficiente, il green building progettato da CF Møller Architects raggiungerà i 34 piani.

E’ il Bosco Verticale, il green building progettato dall’architetto Boeri per il quartiere Porta Nuova di Milano, vincitore tra l’altro dell’International Highrise Award 2014 come miglio grattacielo al mondo. Due torri affiancate caratterizzate da una vera e propria foresta verticale disposta sui balconi degli appartamenti. 5. IL GRATTACIELO AUTOPRODOTTO DAI RIFIUTI DEGLI INQUILINI

2. SOLCARE GLI OCEANI CON LA NAVE LABORATORIO AD ENERGIA PULITA

Follia o meno, la SeaOrbiter potrebbe addirittura trasformarsi in realtà. Si tratta del colossale “grattacielo-nave” autoalimentato ad energia pulita che solcherà gli oceani del mondo per salvaguardare fauna e flora, prevenire gli tsunami ed accogliere turisti e curiosi.

Trasformare i rifiuti urbani nel materiale da costruzione di un grattacielo: è il progetto per l’Organic London Skyscraper, una torre nel cuore di Londra realizzata riciclando i rifiuti prodotti gli stessi residenti. 6. LA CASA SULL’ALBERO DEI SOGNI

3. NUOVA VITA AI VECCHI CONTAINER

Un insolito grattacielo fatto di vecchi container navali inutilizzati impilati uno sull’altro fino a formare il progetto “Hive-Inn”. Strutturato come un insieme di mattoncino “Lego”, l’originale edificio di OVA Studio sarebbe ad alte prestazioni energetiche e dotato di ogni comfort.

Appollaiata a 38 metri d’altezza sugli alberi della West Virginia c’è la Sustainability Treehouse, una casa sull’albero da 311 mq in grado di produrre da sola l’intero fabbisogno energetico ed idrico, riciclando in loco anche i rifiuti. Dotato addirittura di turbine eoliche, di una copertura fotovoltaica e di un sistema per il recupero delle acque grigie, questo green building si è aggiudicato la certificazione Living Building Challenge ed è stata inserita tra i 10 progetti migliori del 2014 secondo l’AIA


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SOSTENIBILE E CASE

ECOLOGICHE

Le case ecologiche, a differenza di quelle tradizionali, sono già da diversi anni allineate a quanto disposto dalla normativa europea sulla prestazione energetica nell´edilizia. Le case ecologiche prefabbricate, per esempio, utilizzano fonti rinnovabili e hanno bisogno di un bassissimo consumo energetico. Quali sono i fattori da rispettare perché una casa sia ecologica a tutti gli effetti? • La posizione dell’edificio deve essere studiata in ogni minimo dettaglio, in modo da sfruttare al meglio l’energia solare; • Il materiale, che deve essere sostenibile al 100%. Il prediletto è proprio il legno: naturale, rinnovabile, riciclabile al 100% e certificato; • Affinché un progetto complesso come quello di una casa ecologica sia funzionale, la qualità dei materiali utilizzati deve essere molto alta. • Le tecnologie utilizzate per la produzione devono essere all’avanguardia.

EDILIZIA SOSTENIBILE E CASE ECOLOGICHE. COSA LE CARATTERIZZA? SONO TRE I PUNTI PRINCIPALI: IMPEGNO NELLA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE, ATTENZIONE AL RISPARMIO E INCREMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA.

• I sistemi impiantistici utilizzati devono garantire la massima efficienza, utilizzando le fonti rinnovabili senza ricorrere alle fonti tradizionali.

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Una tenda colorata, per esempio, può cambiare radicalmente l’intero aspetto della nostra casa. Di tutti i tessuti e di tutte le tonalità, persino in fantasia. Dal lino, al raso, singole o a doppio velo, oscuranti nel caso mancasse il balcone. In quanto a tendaggi, vi è un intero mondo da scoprire! In cucina ci si può sbizzarrire. Questo ambiente, infatti, è quello dove maggiormente si applica una tipologia moderna di tende da interni. Si possono trovare diversi modelli di bastoni e, per questi ambienti ad alta frequentazione giornaliera, i tessuti indicati sono quelli molto leggeri, studiati per proteggere dai raggi diretti del sole, ma, allo stesso tempo, senza ostruire il passaggio della luce. Adatte a questo ambiente, sono le tende multicolore, con un velo che funge da opalino, seguito da un’altra tenda monocromatica. Per il soggiorno via libera alla modernità, in particolare se il mobilio segue quello stile. Colori e fantasie sono ben accetti, i prediletti sono quelli pastello. I bastoni, solitamente, sono preferibili in legno scuro o, per le case più classiche, in ferro battuto. La camera da letto è preferibile la semplicità. Pur essendoci una svariata scelta tra i tessuti e le fantasie più moderne, lo stile inglese o francese o ancora i drappeggi all’italiana restano sempre i preferiti di chi sta arredando casa. Un velo leggero, di seta o di lino bianco, che funge da base e, sopra, una copertura che funge da tenda oscurante, magari di raso o di velluto. Le tinte preferite, in questo caso, sono le sfumature del dorato o comunque colori lucidi, anche se è impossibile stilare delle leggi sulla scelta del colore della tenda, perché tu si decide in funzione ai mobili e alle lenzuola.


07-08 / 14-15 febbraio 2015

SIAMO PRESENTI


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TRASLOCO DA

PAURA? ECCO I TRUCCHI PER TRASLOCARE SENZA FASTIDI CHE NOIA IL TRASLOCO! ANZI, PIÙ CHE DI NOIA, SAREBBE MEGLIO PARLARE DI TENSIONE, STANCHEZZA, DISORDINE, E CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA. EPPURE CI SONO PERSONE CHE RIESCONO AD AFFRONTARE UN TRASLOCO SENZA PANICO E SENZA BISOGNO DI RICORRERE A FIORI DI BACH E CALMANTI PER NON AGITARSI. “PERCHÉ IO NON SONO COSÌ?”

penserà qualcuno. In realtà, dei piccoli segreti per affrontare il trasloco con filosofia ci sono. Attenzione, non sono dei trucchi di magia, non trasformeranno i vostri traslochi in visite di piacere, però, come si diceva in un noto film, basta un poco di zucchero e la pillola va giù…. Mai prendersi all’ultimo minuto! E guardate che non è difficile. Del resto, un trasloco non lo si programma da un giorno all’altro… Lo si decide mesi e mesi prima. Ma non sono i mesi di anticipo che servono, basta qualche settimana. Non prendetevi il giorno prima ad inscatolare tutte le vostre cose, non servirà a niente se non a farvi innervosire e a farvi perdere oggetti magari anche importanti. Addio perfettini. Lo so, la casa perfettamente in ordine è il sogno di tutti. Eppure, in casi di cambio di abitazione, bisogna mettersi nell’ordine delle idee di vivere per qualche settimana in mezzo a mobili smontati, scatoloni e, soprattutto, disordine. Lo si fa per una buona causa! Siete veramente sicuri che tutto ciò che avete dentro l’armadio vi possa servire a breve termine? Anche se lo siete, sicuramente no. Perché dunque tenere l’armadio di scarpe e vestiti pieno fino all’ultimo giorno, quando potete già portare nella nuova casa tutto il superfluo? Per esempio, se il vostro trasloco è in programma per luglio, sicuramente il piumino non vi può essere utile! Non avete tempo? Stilate in anticipo una bella lista di tutto ciò che è veramente indispensabile ed impiegate un’oretta alla settimana, magari il sabato pomeriggio, per spostare piano alla volta tutto nel vostro nuovo armadio. Basta la minima organizzazione per avere tutto sotto controllo. Avete paura di perdere qualcosa? No problem, esiste un sistema vecchio ed economico infallibile. Prima di chiudere gli scatoloni, ricordatevi sempre di attaccare una bella etichetta con scritto che cosa contiene! Consiglio banale, ma molte efficace. E, soprattutto, da tenere a mente, visto che tante volte, durante il disordine e la fretta di traslocare, piccolezze come questa sfuggono dalla mente. Non riuscite a fare tutto da soli? Non vi scoraggiate. Chiedete aiuto a qualcuno! Esperti del settore traslochi, famigliari ed amici. L’unione fa la forza.


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14/01/15

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COSA SONO I PANNELLI

FOTOVOLTAICI? LA RADIAZIONE SOLARE NON PRODUCE SOLO CALORE. FINO A QUI CI SIAMO TUTTI... MA QUAL È IL SUO ALTRO GRANDE PREGIO? SEMPLICE, PUÒ PRODURRE ENERGIA ELETTRICA IN MODO ASSOLUTAMENTE PULITO E RINNOVABILE.

I pannelli fotovoltaici, o meglio moduli fotovoltaici, sono il mezzo attraverso il quale l’energia solare si trasforma in elettrica. Il processo fotovoltaico di trasformazione dell’energia solare in elettricità è situato nelle celle fotovoltaiche, sottili fette di silicio trattate chimicamente. Le celle, collegate in serie, vengono a formare il modulo fotovoltaico. Ma come sono fatti questi pannelli fotovoltaici? Il modulo è composto da una fibra di vetro molto resistente, che lo protegge da urti ed intemperie atmosferiche, e, appunto, dalle celle fotovoltaiche collegate tra di loro. Le celle appoggiano su un elemento plastico posteriore che conferisce rigidità al tutto. Il tutto è chiuso da un cornice in alluminio anodizzato. Posteriormente, infine, si trova la cassetta da cui fuoriescono i 2 cavi elettrici provenienti dalle celle. Come possono essere impiegati i pannelli? Sono tre le funzioni per le quali i pannelli fotovoltaici nascono. Vediamo quali. 1. Forniscono energia elettrica in quelle zone in cui non arriva la rete elettrica, come ad esempio baite in montagna. 2. Possono fornire energia elettrica alle abitazioni, venendo immessi nella reta elettrica locale (Enel, etc.) 3. Possono fornire l’energia elettrica durante i black out. Questo particolare impianto prende il nome di anti black-out, e potrebbe essere la giusta soluzione agli spiacevoli inconvenienti derivanti da temporali e cali di corrente. Cosa state aspettando? Non siete ancora convinti?



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I ladri non sono sempre dei professioni. Tante volte, infatti, i topi di appartamento sono dei principianti, che agiscono in fretta e con strumenti basilari, come cacciaviti. Se in più di 10 minuti non riescono a scassinare gli infissi, di solito se la danno a gambe per non essere scoperti. Le modalità più in voga tra i ladri, per introdursi in una casa dalle finestre, sono lo scardinamento dell’anta, la perforazione dell’anta e movimentazione della ferramenta e la rottura del vetro e rotazione della maniglia dall’esterno. Le prestazioni anti effrazione di un serramento sono regolate dagli standard dettati da normative riconosciute e recepite a livello europeo. Per definire i metodi per testare i serramenti, vi sono 6 livelli di resistenza che ne permetteno la classificazione. Ecco le Classi più direttamente riferibili ad un serramento di abitazione civile: CLASSE DI RESISTENZA 1 La finestra viene esposta a sollecitazioni tramite carichi statici e dinamici simulando calci, spallate ed attacchi senza impiego d’utensili da parte di un ladro occasionale. CLASSE DI RESISTENZA 2 La finestra, oltre a subire le sollecitazioni previste per la Classe di Resistenza 1, viene sottoposta a prove di scasso simulando l’azione di un ladro esperto con un cacciavite lungo 40cm, un cacciavite addizionale, cunei ed una chiave inglese. CLASSE DI RESISTENZA 3 La finestra, viene sottoposta a prove di scasso simulando l’azione di un ladro esperto dotato di cacciaviti, tenaglie, cunei e piede di porco. Principali punti di forza delle ferramente antieffrazione sono i notolini a fungo, la cui particolare forma non permette di estrarli con una semplice leva e con la martellina con chiave di bloccaggio. Grazie alle linee di ferramenta antieffrazione in commercio, si possono ottenere diversi livelli di sicurezza, da quella base con protezione antisollevamento, piastrina antitrapano a protezione del quadro maniglia, a quella delle classi di resistenza 1,2 o 3 ottenuti grazie principalmente ad un maggior numero di incontri antieffrazione perimetrali e chiusure supplementari.


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Come per il design da interni, anche l’arredamento da giardino segue le tendenze moda del momento. Se, però, non si ha voglia di cambiare e sistemare l’arredamento ogni anno, basta scegliere uno stile perfetto e sempre in voga. Quando si parla di esterni, gli stili più universali sono sicuramente quello country e quello provenzale. Ma vediamoli nel dettaglio. LO STILE COUNTRY Materiali naturali, colori caldi e linee rustiche, ecco le cose fondamentali in un giardino country. Il legno più adatto è quello di noce, che garantisce una buona durata nel tempo anche se sottoposto alle intemperie. Il tavolo deve essere grande e rettangolare, le sedie semplici, rustiche e magari anche in paglia. Perfetta una sedia a dondolo, magari con un bel cuscino comodo, da posizionare in un angolo, sotto alla pompeiana. Non dimenticate la panca! Oltre alle sedie in paglia, infatti, è caratteristica di questo stile. Infine, arredate il tavolo con posaceneri di legno decorativi. LO STILE PROVENZALE Il giardino provenzale crea subito, senza bisogno di artifici, un’atmosfera tra la più romantiche. Bastano poche dritte per creare in casa propria un piccolo angolo di Francia del sud. Può essere interessante scegliere i complementi d’arredo concentrando l’attenzione sull’accostamento tra mobili ed elementi floreali. Ideale sono lilla, lavanda e giallo chiaro. Tra i materiali per il mobilio i migliori sono legno e ferro battuto, possibilmente dall’aspetto vissuto. Importantissima in un giardino provenzale è l’illuminazione: sfruttate lampioni e lampade per creare suggestivi giochi di luce.

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TUTTO PENSIAMO AL

TETTO!

“NON SI TRATTA SOLO DI UNA COPERTURA, IL TETTO HA UNA FUNZIONE PRIMARIA PER IL RISPARMIO, L’ISOLAMENTO E LA PROTEZIONE DELLA CASA.” Intervista a

Sebastiano Carollo perito industriale della Carollo di Breganze

Le combinazioni progettuali della costruzione di un tetto variano a seconda del tipo di aspettativa che s’attende. L’importante è porre l’attenzione ad alcune fondamentali regole che se tralasciate potrebbero riservare brutte sorprese nel tempo. Delle possibili soluzioni ne abbiamo parlato con Sebastian Carollo, perito industriale della Carollo di Breganze.

Dato che è la parte più esposta e sollecitata alle escursioni termiche cosa mi garantisce un completo isolamento? Il 40% dell’energia utilizzata per il riscaldamento di una casa a una temperatura media di 20 gradi viene dispersa soprattutto dal tetto poiché il calore tende a salire, è evidente che se non incontra sufficiente resistenza si disperde all’esterno. Per ottenere una buona efficienza termica è quindi necessario un adeguato isolamento termico della copertura. Quali sono i vantaggi? Primo fra tutti il beneficio economico. Una casa isolata ha dispersioni termiche ridotte e di conseguenza anche le bollette per il riscaldamentocondizionamento saranno ridotte. Gli interventi di isolamento termico dell’immobile sono i più convenienti in quanto le spese di manutenzione sono praticamente assenti e si possono ottenere interessanti incentivi che possono contribuire a rendere ancora più conveniente ogni intervento (ad esempio le detrazioni fiscali del 65%. Qual è il sistema migliore per isolare un tetto? Uno dei migliori sistemi di isolamento del tetto consiste nella realizzazione di una COPERTURA VENTILATA. Il principio consiste nella creazione di una camera d’aria tra il manto di copertura e lo strato isolante sottostante. In questo modo si crea un movimento ascendente dell’aria dalla gronda verso il colmo,che,per effetto della ventilazione,diminuisce la quantità di calore trasmessa dalle tegole, che in estate raggiungono anche i 90°, alla struttura sottostante. Parlando di coperture, quale tipologia consiglieresti? La migliore soluzione è IL TETTO IN LAMIERA AGGRAFFATA! E’ un sistema di copertura elegante,innovativa e garantita per il rivestimento impermeabile di qualunque tipo di tetto. Questa lastra di copertura metallica è caratterizzata da una totale tenuta all’acqua: si tratta perciò di un’alternativa all’applicazione delle guaine sintetiche e bituminose, utilizzabile su edifici a tipologia normale o dove occorre far risaltare i connotati architettonici del fabbricato, nelle nuove costruzioni o nel rifacimento dei tetti piani di ogni dimensione realizzati con altre tecnologie. Il particolare procedimento costruttivo rende la copertura aggraffata a tenuta d’acqua persino in presenza di grandi precipitazioni,anche quando, a causa del depositare di detriti,fogliame,neve o grandine, sia impedito il normale deflusso della pioggia verso i canali di raccolta. La copertura metallica assicura inoltre una totale resistenza fisico-chimica nei confronti delle piogge acide,degli inquinanti aggressivi presenti nell’atmosfera e dell’azione dei raggi ultravioletti derivati dall’esposizione solare.

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SI PUÒ!

“IL 2014 HA RAPPRESENTATO UN VERO E PROPRIO PUNTO DI SVOLTA PER IL SETTORE DELLE POMPE DI CALORE RESIDENZIALI ABBINATE ALL’INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER L’ENERGIA ELETTRICA NECESSARIA.”

Questo tipo di installazioni, che fino ad un anno fa era fermo in un limbo caratterizzato da incomprensioni tecniche e burocratiche, ha avuto un notevole sviluppo nell’anno appena passato. Nonostante molto sia stato fatto è importante proseguire per questa strada e far sì che le installazioni di questo tipo diventino uno standard rispetto ai sistemi di riscaldamento comuni, ciò non solo per le prestazioni eccellenti e gli innegabili vantaggi economici che ne derivano, ma soprattutto per la riduzione di emissione dei gas ad effetto serra nell’ambiente. La tutela dell’ambiente è diventata una priorità imprescindibile considerata l’instabilità degli equilibri naturali e le conseguenze climatiche ed atmosferiche che ne scaturiscono alle quali assistiamo tutti i giorni. Bisogna incentivare la scelta per un impianto di riscaldamento asservito da una pompa di calore soprattutto su abitazioni esistenti in quanto riduce notevolmente lo spreco di energia favorendone un uso più consapevole/ virtuoso, ottimizzando la qualità dell’ambiente interno e garantendo il comfort e il benessere di chi ci vive o ci lavora. Il principio di funzionamento alla base della pompa di calore è semplice e sempre conveniente: l’unità esterna assorbe calore dall’aria, scalda il liquido vettore e l’unità interna lo distribuisce all’interno della centrale termica e ai terminali presenti in casa, svolgendo la medesima funzione svolta da una caldaia. Ma rispetto a quest’ultima l’aspetto prestazionale è ben diverso in quanto da un 1kWh di energia elettrica si producono fino a 4 kWh di energia termica. L’energia che si ottiene è quindi sempre maggiore rispetto a quella che si impiega. Ciò accade proprio perché il sistema assorbe dall’ambiente i 3 kWh di energia termica. Lo SCOP (Seasonal Coefficient Of Performance) non è altro che l’indice di prestazione della pompa di calore specifica che permette di individuare questo rapporto tra energia elettrica consumata ed energia termica prodotta. E’ molto importante ricordare anche l’impegno degli Enti governativi e non, che stanno rivolgendo a questo settore molta attenzione. Oltre alle detrazioni fiscali del 65% prorogate anche per tutto il 2015 merita attenzione il provvedimento adottato a giugno dai gestori di rete. Si è infatti eliminato un ostacolo che sinora ha fortemente limitato la diffusione in Italia delle pompe di calore, in particolare nel mercato del residenziale: quello delle bollette elettriche troppo salate. Il merito è dato dalla possibilità di richiedere al proprio gestore l’applicazione di una tariffa flat dedicata a questa tecnologia, la “D1”, che dal terzo trimestre 2014 sostituisce il sistema precedente, basato su una tariffa progressiva. Parlando di benefici economici è bene ricordare che un impianto in pompa di calore permette di accrescere il valore economico dell’immobile sul mercato, anche ai fini di una compravendita immobiliare, in quanto contribuisce ad aumentare la classe energetica dell’edificio.

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CASA 2015 Passando alla parte pratica, l’installazione fisica può presentare alcune difficoltà in quanto non si tratta di un intervento esclusivamente a livello idraulico. Oltre alle immancabili competenze idrauliche l’installatore deve essere formato anche a livello elettrico ed essere in possesso del patentino frigorista per poter operare con i gas fluorurati Non è da sottovalutare neanche la parte relativa ad un corretto dimensionamento iniziale dell’impianto e alla burocrazia successiva all’installazione, inevitabile per poter usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla Legge. La nostra azienda è riuscita a trasformare queste problematiche in un punto di forza; offrendo al cliente un unico interlocutore per l’intero intervento, dalla progettazione all’installazione alla documentazione cartacea. Siamo riusciti a incorporare nella STS impianti tutte le conoscenze specifiche necessarie a seguire l’installazione a 360 gradi in modo da fornire al cliente finale un unico punto di riferimento per qualsiasi aspetto dell’intervento, progettuale, tecnico o burocratico che esso sia.

COS’E’ IL TERMODINAMICO? Il termodinamico è una soluzione nuova ed efficace per la produzione di acqua calda sanitaria, perché: · sfrutta il potenziale termico di tutte le fonti esterne, dal sole alla pioggia al vento, e assicura il funzionamento in ogni condizione atmosferica; · contribuisce a ridurre l’emissione di gas serra nel pianeta e a migliorare la qualità dell’ambiente;

· conviene: detrazione fiscale al 65 % (fino al 31-12-2015) su 10 anni e con una durata media di 25 anni abbatti il costo delle bollette del gas, ottenendo un risparmio fino a un massimo dell’80% sui consumi rispetto agli impianti tradizionali, alimentato a energia elettrica o a combustibili fossili; inoltre garantisci il funzionamento a lungo termine della tua caldaia; · permette un consumo energetico intelligente: migliore è la classe energetica, migliore è il valore di mercato della tua abitazione; · può contare su una tecnologia avanzata, ed è applicabile su ogni tipologia di edificio; è possibile l’utilizzo dei pannelli termodinamici anche per il riscaldamento centralizzato, a pavimento radiante o per il riscaldamento dell’acqua di piscine all’aperto o al coperto. Il termodinamico è un sistema ad alta efficienza nell’ambito delle fonti rinnovabili. Evoluzione del solare termico, permette di assorbire la quantità di calore presente in ogni agente esterno e convertirla in energia termica, sempre a disposizione 365 giorni l’anno, in ogni condizione climatica. Energia da utilizzare principalmente per il riscaldamento dell’acqua sanitaria per l’uso quotidiano. In alternativa può essere destinata al riscaldamento degli ambienti a funzione centralizzata o a pavimento radiante, e per la climatizzazione di piscine all’aperto o al coperto.

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DIFFONDERE NEGLI AMBIENTI DELLA CASA ESSENZE PROFUMATE NON SERVE SOLO A NASCONDERE I CATTIVI ODORI (CIBO, DI ANIMALI DOMESTICI ETC.), MA È UTILE PER RENDERE LA PROPRIA ABITAZIONE PIÙ ACCOGLIENTE. PROFUMARE LA PROPRIA CASA È ORMAI TRA LE ABITUDINI DI MOLTE FAMIGLIE ED È POSSIBILE TROVARE IN COMMERCIO PROFUMI DALLE SVARIATE ESSENZE E TIPOLOGIE.

I tipi di profumatori per ambiente Tra i profuma-ambienti più conosciuti e diffusi in commercio, i diffusori elettrici sono sicuramente il sistema più immediato e pratico per profumare la vostra casa. Basta attaccare il diffusore ad una presa elettrica e le stanze inizieranno ad inondarsi di deliziose fragranze. Se siete amanti delle tradizioni, potete optare per il metodo più classico di profumazione della casa: le candele profumate. Una volta accese, sapranno rendere l’atmosfera calda ed accogliente, conquistandovi con un’esplosione di profumi. Un altro modo per rendere la vostra casa profumata è costituito dai diffusori a bastoncino: la fragranza viene profusa attraverso i bastoncini che, immersi nel liquido, la assorbono e la rilasciano verso l’alto in modo costante e duraturo. Per un effetto immediato ed istantaneo, invece, scegliete i diffusori spray. Basterà spruzzarne un velo sulle tende o sui divani per profumare l’ambiente di fresco e pulito. Che siano diffusori elettrici o semplici candele, l’importante è che i profumatori sappiano regalarvi emozioni sensoriali piacevoli e che, grazie alle vostre essenze preferite, diffondano nell’ambiente un tocco della vostra personalità. Essenze ed ambienti Scegliere l’essenza perfetta per una stanza non è così immediato. Gusti a parte, vi sono alcune fragranze che sono più adatte di altre al tipo di attività alla quale è riservata la stanza. In camera da letto, ad esempio, sarà preferibile un’essenza rilassante, come camomilla, lavanda o melissa. Per il soggiorno, in particolare nei mesi più freddi, prediligete profumi freschi e balsamici, perfetti per liberare le vie respiratorie, come timo o menta. Per la cucina sono perfetti profumi fruttati, come arancia, mandarino e agrumi in generale. Per il bagno, infine, prediligete profumi forti, perfetti per coprire cattivi odori.



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SEMPLICI MOSSE STUFI DELL’ARREDAMENTO DI CASA VOSTRA, MA NON È IL MOMENTO DI SPENDERE CIFRE ESORBITANTI PER RINNOVARE L’INTERO ARREDAMENTO? TRANQUILLI, NON SERVE COMPRARE MOBILI NUOVI PER CAMBIARE LA CASA. ALCUNI PICCOLI (ED ECONOMICI) DETTAGLI DI DESIGN, POTREBBERO ESSERVI UTILI.

Qual è quell’elemento fondamentale di una stanza, che gli da colore, ma allo stesso tempo può incupirla? Senza ombra di dubbio le tende. Fondamentali, ma prese poco in considerazione quando si parla di arredo. Cambiando una tenda, si va a rivoluzionare l’intero aspetto di una stanza. Colori, fantasie, ce n’è per tutti i tipi. Ovviamente, da coordinare a fodere dei cuscini e, se in camera da letto, al copripiumino. Quando acquistate la stoffa per realizzare le vostre tende, quindi, prendetene sempre un po’ di più: quella che avanza sarà utile per il resto della stanza. Un divano nuovo non significa sempre cambiarlo. Avete mai considerato la possibilità di farlo rivestire? E’ così semplice! Dall’alcantara si può passare alla pelle, alla stoffa e chi più ne ha più ne metta. Se il divano è in buone condizioni è l’idea più intelligente. Perché buttarlo quando è possibile donargli un nuovo look a metà prezzo? Una lampada può cambiare l’ambiente. E non solo grazie ai giochi di luce, ma anche al suo stile! Le nuove linee di moda rendono la lampada un oggetto design, e non più solo funzionale. Una lampada grintosa può diventare la protagonista di una stanza semplice, rinnovandola e dandole un look più moderno.



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