GENNAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n.1
di Adria
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priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
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DA LEGAMBIENTE STORICA BANDIERA NERA AL COMUNE PER I PINI ABBATTUTI IN CORSO GARIBALDI La replica del sindaco: “Sono tranquillo, iter regolare. O correvamo o perdevamo i tre milioni di euro” Servizio a pag. 6
Il caso
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
Servizio a pag. 22
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CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 23
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Politica
Servizio a pag. 24
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Abbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo ripreso in mano il progetto, una sorta di “cadavere eccellente” che abbiamo ricevuto in eredità. segue a pag. 5
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
“Un project financing per garantire un futuro alla piscina” N
on si poteva più aspettare, era necessario intervenire per garantire un futuro alla piscina di Adria. A dirlo, senza mezzi termini, è il sindaco di Adria Massimo Barbujani, a seguito dell’annuncio del project financing che sarà lanciato dal Comune per sistemare l’impianto natatorio, che attualmente conta due vasche coperte per corsi di nuoto, aquagym, aquafitness, acquaticità, attività acquatica per disabili e nuoto libero e due vasche scoperte, parco giochi e bar. Nessuno stop, dunque, alla gestione di Padova Nuoto per motivi legati alla gestione, ma solo la necessità di una svolta in vista della fine dell’anno di proroga. “Padova Nuoto sta gestendo bene l’impianto e per questo abbiamo prorogato di un anno la gestione – tiene infatti a precisare il primo cirradino Barbujani –. Auspichiamo che la società decida di partecipare al nostro project per portare avanti la gestione, che è più che soddisfacente”. Il primo cittadino sottolinea che la struttura necessita di “interventi Importanti, radicali sugli impianti, sulle vasche e molto altro. La struttura ormai ha più di trent’anni ormai e dobbiamo assolutamente intervenire. Perciò dobbiamo assolutamente pensare a iniziare un nuovo percorso. L’unica opzione era quindi garantire un affidamento a lungo termine e il project financing è la sola opzione che ci può garantire la continuità. Gli uffici comunali hanno dunque valutato che il project è l’unico sistema per avere una nuova struttura che possa soddisfare le esigenze e i bisogni della nostra utenza che è molto particolare perché oltrepassa i confini comunali e arriva anche da Porto Viro”. “Il project financing – ribadisce Barbujani – è necessario per garantire un futuro alla struttura e per non trovarci con il cerino in mano quando quest’anno transitorio terminerà”.
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Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione.
L’impianto ha oltre 30 anni e necessita di molti lavori
Giorgia Gay
di Adria
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023
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Il caso. Iniziativa di Legambiente in merito alla riqualificazione di Borgo Canareggio finanziata col Pnrr
Bandiera nera per i pini abbattuti. Il sindaco: “Tranquilli, iter regolare” L
egambiente ha assegnato la “Bandiera Nera” al Comune di Adria in seguito al taglio dei pini nel contesto del progetto di riqualificazione di Borgo Canareggio, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il gesto senza precedenti è stato compiuto dal presidente regionale di Legambiente, Luigi Lazzaro, e da Ermes Bolzon, vicepresidente del circolo locale. A motivare la consegna del vessillo nero, un elenco di dieci motivazioni che spaziano dalla carenza di trasparenza alla mancata informazione nei tempi utili per la cittadinanza. La vicenda ha avuto origine con l’approvazione del piano del verde nel gennaio 2022. L’amministrazione Barbierato
“Se l’amministrazione avesse ascoltato Legambiente e i cittadini si sarebbe potuto raggiungere un compromesso” ha integrato l’ipotesi di progetto per la rigenerazione urbana di Corso Garibaldi e Borgo Canareggio nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche nel giugno 2022. Nell’agosto successivo, ha eseguito la demolizione dell’ex pescheria, collocando successivamente nell’area del quartiere la cartellonistica illustrativa del progetto. Con il cambio di amministrazione a fine maggio, il progetto in questione è stato protocollato il 30 giugno 2023 e con le delibere 123 e 124 del 20 luglio, la giunta Barbujani ha ap-
provato il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo definitivo. “Guarda caso entrambi i progetti sono stati approvati lo stesso giorno, alla stessa ora. Peccato che per legge i due progetti siano costituiti da elaborati diversi. Una questione che è oggetto di verifica da parte della magistratura”, ha dichiarato Bolzon. Nel tentativo di salvare i pini di corso Garibaldi, Legambiente ha lanciato a ottobre scorso una petizione popolare in conformità con il principio del Pnrr noto come DSH (Do No Significant Harm), che sottolinea l’importanza di non causare danni significativi all’ambiente. La petizione è poi approdata in consiglio comunale il 22 novembre, su richiesta dei consiglieri di minoranza, ma l’amministrazione Barbujani ha tirato dritto e pochi giorni dopo sono stati abbattuti i pini. “Se l’amministrazione avesse ascoltato Legambiente e i cittadini – conclude Bolzon – sicuramente si sarebbe potuto raggiungere una situazione di compromesso, magari anche una semplice compensazione sugli alberi tagliati o la scelta di nuove alberature di dimensioni più ragguardevoli. Cosa che si poteva fare, considerato che nei progetti Pnrr quello che non può cambiare è l’importo complessivo dei lavori e il termine di ultimazione”. Dopo la conferenza stampa, i rappresentanti di Legambiente si sono incrociati all’uscita dell’ufficio protocollo con il sindaco Barbujani, che ha evitato di stringere la mano ai rappresentanti dell’associazione ambien-
Un momento della consegna della bandiera nera di Legambiente
talista. “Io sono più che sereno su quello che è stato fatto - precisa il sindaco dal canto suo -. Il dirigente e il segretario mi hanno assicurato che tutto l’iter è stato regolare. Siccome era stata chiesta una proroga su questo finanziamento, i tempi per intervenire e modificare il progetto non c’erano più. Forse si è corso un po’ troppo, questo posso dire, però la scelta era tra perdere i tre milioni di euro o dare un’accelerata incredibile all’iter autorizzativo”. “Peraltro - conclude il sindaco - forse tutti si sono dimenticati che in quel periodo il Comune senza segretario comunale”.
“Buona partecipazione al bando per le imprese” Presentato il 12 dicembre il progetto che ha permesso l’invio in Regione Veneto della richiesta di contributi prevista dal Bando regionale per le imprese dei distretti del commercio. “Le imprese del Distretto di Adria hanno dimostrato un buon interesse per questo bando - afferma Alvise Canniello, direttore di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, che ha coordinato il progetto e seguito le imprese nella gestione della pratica -. Il bando prevede investimenti per il rinnovo dei punti vendita, che saranno rimborsate al 50%, e per la promozione di iniziative a supporto dell’intero settore commercio, il cui investimento sarà invece rimborsato integralmente” . Sono cinque le imprese del Distretto che hanno par-
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tecipato all’aggregazione e che hanno richiesto il contributo di oltre 100.000 a fronte di investimenti per oltre 170.000 euro. “Come amministrazione siamo molto soddisfatti di come sta andando questa prima fase del bando – commenta il vicesindaco di Adria Federico Simonu -, che vede coinvolte importanti attività del territorio in un’ottica di ammodernamento e che hanno saputo cogliere la grande opportunità di fare rete tra pubblico e privato. Questo è solo l’inizio, arriveranno altre occasioni e progettualità per altre imprese, ma l’importante è saper fare squadra per rilanciare il tessuto economico di Adria”.
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Ambiente. L’annuncio e la soddisfazione del gruppo Impegno per il bene comune
“Grazie alla macroarea Auro fondi per il bosco di pianura” Oltre 11 milioni di euro per la realizzazione di iniziative che coinvolgono 13 Comuni del territorio. Tra questi, Adria, che rientra nela Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile (SISUS), dell’Area urbana di Rovigo, approvata dalla Regione Veneto. Un risultato rivendicato dal gruppo Impegno per il Bene Comune: “Siamo orgogliosi di apprendere la notizia che il comune di Adria ha ottenuto i fondi AURO di 650 mila euro per la realizzazione del progetto “un bosco di pianura” annuncia infatti Simone Donà ex consigliere e capogruppo ambiente-urbanisticaterritorio di Ibc. La macroaerea urbana “AURO” acronimo che sta per “Autorità urbana di Rovigo” è una mega aggregazione di Comuni polesani formata da Rovigo, con il ruolo di capofila, insieme ad Adria, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo,
Lendinara, Lusia, San Martino di Venezze, Pontecchio Polesine, Villadose, Villanova del Ghebbo. “Grazie ad un proficuo lavoro di progettazione e sinergia dell’amministrazione Barbierato il Comune di Adria è entrato per la prima volta insieme nell’aggregazione di 13 Comuni, per complessivi oltre 100mila abitanti, che insieme alle altre 10 Autorità Urbane riconosciute dalla Regione disegnano un’area vasta che si candida ad essere protagonista della strategia di sviluppo urbano sostenibile a valere sui fondi Comunitari 2021-27 - contiuna Donà -. L’iniziativa AURO ad Adria prevede un quadro economico di circa 650 mila euro e l’intervento finanziato prevede la realizzazione di un grande bosco di pianura”. “Questo, insieme al bosco già realizzato nell’anno 2020/21 in vicolo canaletti, ai fondi di 1 milione di euro del Pnrr per la ri-
generazione dei parchi pubblici e alla nascita di un futuro bosco in viale risorgimento dietro l’attuale sito produttivo ex-Adriatica come opera di compensazione
per la realizzazione di un parco fotovoltaico, porterà, grazie al lavoro svolto dall’amministrazione Barbierato, un beneficio reale per l’ambiente e il territorio Adriese.
Conservatorio Buzzolla “Aperto ai Talenti” “Dopo il completamento di un corso di formazione dedicato alle insegnanti di scuola primaria, che culminerà con le lezioni concerto coinvolgendo gli alunni, il Conservatorio Buzzolla ha deciso di ampliare l’accesso ai bambini delle scuole elementari attraverso il “Percorso Crescendo”. L’iniziativa che offre ai giovani talenti l’opportunità di avvicinarsi al mondo della musica, con l’obiettivo di consolidare una passione destinata a durare per tutta la vita”. A renderlo noto il direttore del conservatorio Paolo Zoccarato. Il progetto didattico si rivolge agli alunni delle classi 3°, 4° e 5°, creando un’occasione per avvicinarli alla musica. Il percorso prevede lezioni di strumento di mezz’ora, senza un focus specifico sulla teoria musicale, mirando a un approccio pratico e coinvolgente. Un corso sperimentale progettato con l’obiettivo di inserirlo a regime da novembre a maggio. Guardando al futuro, il Conservatorio sta già studiando la possibilità di realizzare laboratori musicali in collaborazione con gli insegnanti delle classi prime e seconde delle scuole elementari, con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli alla bellezza e alla magia della musica.
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VENERDÌ 2 FEBBRAIO 2024
Incontri con i docenti dei corsi di Laurea
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Pro loco. L’associazione adriese traccia un bilancio dell’anno appena concluso
“Un anno impegnativo ma ricco di grandi soddisfazioni ed eventi” Il ringraziamento “va ai volontari che quotidianamente si spendono per la Città, agli operatori economici che hanno sostenuto le varie iniziative e ai cittadini che anche attraverso piccoli gesti ci sono stati vicini, cogliendo il fatto che questa Associazione è un patrimonio dell’intera comunità”
L
a Pro Loco di Adria traccia un bilancio dell’anno che si è appena concluso, che ha visto tra le varie cose il trasloco dell’ufficio informazioni in un luogo più accogliente. Nel mese di marzo, infatti, è stato allestito e inaugurato il locale concesso dall’Amministrazione Comunale per svolgere l’attività regolata dalla Convenzione. Grazie a questa nuova collocazione la Pro Loco ha potuto accogliere da giugno uno studente e tre studentesse del Liceo “Bocchi” per le attività del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). I ragazzi hanno lavorato ad un progetto che è stato poi presentato ad agosto presso il cortile della Fondazione Franceschetti e Di Cola, incentrato sulla scoperta delle immagini mariane della Città, seguendo una sorta di itinerario fra arte, fede, tradizioni popolari. La Pro Loco ritiene, infatti, fondamentale la collaborazione con le scuole. Per questo ha aderito con entusiasmo anche al progetto “Adria veste Liberty” del Liceo Bocchi e a quello del Polo Tecnico “Scoprendo il territorio: Urbanistica e Architettura adriese”. Con quest’ultimo sono inoltre state promosse ben dieci passeggiate alla scoperta della Città inserite nel percorso di accoglienza degli studenti delle classi prime. Proprio l’aspetto che riguarda la promozione del territorio è uno degli obiettivi più importanti dell’Associazione che, anche lo scorso anno, si è concretizzato attraverso alcune visite guidate al teatro Comunale, nella valorizzazione di percorsi a tema come in occasione di quelli dedicati all’acqua in occasione della rassegna “Suoni d’acqua”, nella realizzazione di una pubblicazione fotografica. Per quanto riguarda le manifestazioni, particolare successo ha avuto la 15^ edizione di “Adria in fiore” che, complice una splendida giornata di sole, ha registrato la presenza di migliaia di visitatori giunti da fuori provincia e regione, confermando la validità dell’iniziativa che, ormai, è considerata a pieno titolo come uno degli eventi
più attesi dell’anno. Anche la manifestazione autunnale denominata “Carnevale e sapori d’Autunno”, che è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi artisti di strada, ha riscosso l’interesse di tante famiglie. Vista, dunque, la buona riuscita, potrà sicuramente diventare una festa celebrativa della stagione autunnale sempre più ricca e coinvolgente. Nel corso dell’anno infine, numerose sono state anche le collaborazioni con associazioni ed enti del territorio, in particolare quella con il Gruppo Alpini, per diverse attività svolte nello splendido Parco di via Grandi. Il 2023 è stato, quindi, per la Pro Loco un anno impegnativo ma ricco di grandi soddisfazioni, pronte a ripetersi anche per il nuovo anno. Il ringraziamento, come sottolinea la Pro Loco, “va ai volontari che quotidianamente si spendono per la Città, agli operatori economici che hanno sostenuto le varie iniziative e ai cittadini che anche attraverso piccoli gesti ci sono stati vicini, cogliendo il fatto che questa Associazione è un patrimonio dell’intera comunità”.
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24-25 Assisi Gubbio e mostra I Macchiaioli
nuela Carlini, titolare dell’officina Meccanica Carlini Gaetano Sas di Adria, nominata Imprenditrice dell’Anno. Emanuela ha fatto strada in un settore tradizionalmente maschile, dimostrando la sua abilità nel campo della meccanica e superando gli stereotipi di genere. La sua dedizione al lavoro e il suo impegno nel sociale, nonché all’interno della Cna Polesana, l’hanno resa una figura di spicco. Emanuela, insieme al fratello e al padre, festeggerà nel 2024 i 50 anni di attività.
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Emanuela Carlini, premiata come Imprenditrice dell’anno al CNA Day 2023 Il Teatro Verdi di Padova ha ospitato nelle scorse settimane il Cna Day 2023, un evento annuale dedicato a celebrare le imprese che si distinguono per professionalità e dedizione nel territorio padovano e polesano. Quest’anno, l’occasione è stata ancora più significativa in seguito alla fusione ufficiale delle due sedi territoriali. Il presidente di Cna Padova e Rovigo, Luca Montagnin, ha dichiarato: “Oggi celebriamo i traguardi di artigiani che hanno messo al centro la passione per il loro lavoro, la concretezza, l’impegno quotidiano. Imprenditori che lottano tutti i giorni per creare valore per le loro famiglie, per i collaboratori e per tutto il territorio. I nostri artigiani e piccoli imprenditori rappresentano la spina dorsale del tessuto economico delle province di Padova e Rovigo: celebrare il loro lavoro e la loro dedizione è per noi motivo di orgoglio e di ottimismo per il futuro”. Un riconoscimento speciale è stato conferito a Ema-
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Ida Zen: un secolo di vita tra storia e famiglia
Nuova associazione. Si prevede in tempi brevi di implementare un servizio di “telefono amico”
Da “Don’t Forget Me” un sostegno concreto alle famiglie in lutto G
li obiettivi da raggiungere per l’associazione “Don’t Forget Me” sono chiari e la sfida pure: rendere efficaci le azioni del sodalizio che si prefigge di fornire sostegno alle famiglie che affrontano la dolorosa perdita di un figlio. Dopo una prima timida presentazione organizzata a settembre, che di fatto ha riempito la casa delle associazioni, il gruppo dei fondatori del neo sodalizio Odv (Organizzazione di volontariato) è ritornato nella sala di via Dante per la presentazione ufficiale. A guidare l’incontro Marco Santarato che ribadisce: “Il primo obiettivo dell’associazione è quello di portare aiuto a quelle famiglie che subiscono la perdita di un figlio. Tra un anno presenteremo l’avvio di borse di studio per gli studenti più meritevoli del corso di infermieristica, nel giro di tre anni attiveremo una navetta per le terapie oncologiche e iniziative di gioia per i bambini del reparto di pediatria oncologica”.
A presenziare all’evento il vicesindaco di Adria Federico Simoni e don Gabriele Fantinati, assistente spirituale del gruppo e parroco dell’unità parrocchiale dell’isola di Ariano. “Chissà che uno dei germogli rappresentati nel logo dell’associazione possa diventare un gruppo che, mi auguro, crescerà anche a Porto Tolle” ha commentato Don Gabriele. A supportare pro bono (gratuitamente) le attività dell’associazione gli psichiatri Luciano Finotti e Alberto Menardi, la psicologa Valentina Baio, la psicoterapeuta Katia Mattiazzi, l’assistente sociale Silvia Spinello e un bel gruppo di giovani volontari attivi, già artefici del logo e del sito dell’associazione. Un sodalizio che mira a diventare un punto di riferimento per coloro che affrontano il lutto, facilitando la condivisione di esperienze tramite gruppi di auto mutuo soccorso. “Costruiremo dei gruppi di persone di
auto mutuo soccorso dove ci saranno le persone che possono capire un lutto, avendolo provato. Gruppi per i quali saranno definiti tempi e modi nel fare le riunioni, grazie al supporto di psichiatri e psicologi” ha dichiarato Luciano Finotti, psichiatra con 35 annidi esperienza alle spalle e ora libero professionista per la cura della salute mentale. L’associazione prevede in tempi brevi di implementare un servizio di “telefono amico”, offrendo un primo supporto tele-
fonico per coloro che ne hanno bisogno. L’incontro è stato reso ancora più significativo dalle testimonianze condivise, inclusa quella di Carlo Bellato, padre di Nicolò, una delle vittime della tragedia alla Coimpo. Un ulteriore passo avanti per l’associazione è stata l’inaugurazione della sede in via Santo Stefano 1 ad Adria, che diventa così un punto fisico di riferimento per la comunità del Polesine. Per maggiori informazioni: 3287085132.
Ida Zen ha festeggiato il suo centesimo compleanno ad Adria, circondata dalla famiglia. Nata nel 1923, è una delle figlie di Cesare Zen, il primo sindaco di Adria dopo la Liberazione, a cui è dedicata la sala consiliare della città. Dalla sua unione con Fernando Barbujani, sono nati tre figli: Claudio, Chiara e Guido, quest’ultimo un noto genetista internazionale che ha ricevuto il riconoscimento “Adria riconoscente” nel gennaio 2023, la benemerenza che viene concessa ai cittadini più illustri di Adria. Quando le viene chiesto il segreto della sua lunga vita, Ida risponde con umiltà: “Si arriva a cento anni non pensandoci mai. Io non sapevo neanche se sarei arrivata a vedere l’anno duemila; pensavamo che solo mio fratello più piccolo, Giordano, ci sarebbe riuscito. Ci hanno pensato i miei figli, stando insieme a me, ad accudirmi e a mantenermi attiva. Per il mio compleanno, tre anni fa, mi hanno accompagnato a fare una passeggiata a Borca di Cadore, e mi sembrava di volare. Non sentivo niente, anche nella gamba che di solito mi fa male, e poi siamo andati a pranzo al ristorante”.
Avete un amico a quattro zampe e siete in difficoltà nel ritagliare per lui il giusto tempo e la corretta attività durante il giorno? O qualche mezza giornata a settimana? Avete mai pensato al guinzaglio come ad un legame tra due esseri senzienti? Alla condotta come ad un’opportunità di approfondimento della relazione e grande occasione per fare esperienze insieme... come una cosa sola? Da noi troverete competenza e un servizio di qualità rivolto al benessere animale seguendo i vostri amici per soddisfare i loro bisogni con escursioni in natura o in alternativa con incontri di socializzazione sotto la guida di figure esperte in comportamento.
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Località Grignella Cavarzere (VE) Sonia Paccagnella Ascolta+39 348 3138413 @SoniaPaccagnella
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30 novembre 2023 10 marzo 2024 ROVIGO PALAZZO RONCALE
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Baricetta. Secondo l’avvocato Stoppa, sarebbe carente la documentazione sulla portata degli impatti ambientali
Impianto biometano ed effetti sul territorio: attenzione massima L
’impianto a biometano, progettato per essere collocato a Pezzoli di Ceregnano al confine del territorio di Baricetta, è stato il tema di un incontro pubblico organizzato dal comitato di frazione di Baricetta al centro civico “Il Mulino”. A relazionare alla riunione è stato Vanni Destro della rete dei comitati ambientali Polesani e l’avvocato ambientalista Debora Stoppa, che ha illustrato le osservazioni presentate in provincia, l’ente deputato a rilasciare le autorizzazioni per il via del nuovo impianto di biometano da Frazione Organica Solidi Urbani (Forsu). Tra le osservazioni sull’impianto in progetto a Pezzoli, diversi punti interessano via Rossini e la strada arginale del canale Branco, che per larghezza e dissesti franosi non sarebbero adeguate all’incremento del traffico veicolare pesante necessario per trasportare i rifiuti. L’aumento della circola-
zione andrebbe a pesare ulteriormente sull’arteria stradale SR443 che collega Adria con Rovigo. La riunione del comitato presieduto da Floriano Finotello è stata verbalizzata con l’obiettivo di protocollare il report a palazzo Tassoni, per rendere edotti gli amministratori prima di un nuovo incontro a Baricetta, un’occasione
Via Rossini e la strada arginale del canale Branco per larghezza e dissesti franosi non sarebbero adeguate all’incremento del traffico veicolare pesante in cui l’amministrazione si esprimerà in merito al futuro dell’impianto a biometano. Un insediamento produttivo per il quale, secondo l’avvocato ambientalista
Un momento del recente incontro a Baricetta
Stoppa, sarebbe carente la documentazione relativa alla portata degli impatti ambientali, che interesseranno, oltre al territorio di Ceregnano, i comuni di Adria, con Baricetta, Villadose e Gavello. Amministrazioni che dovranno necessariamente essere coinvolte nel procedimento di Valutazio-
ne di impatto ambientale, per gli impatti significativi che la costruzione dell’impianto avrà per le comunità del territorio. Tutte le osservazioni illustrate nell’occasione dell’incontro, già depositate in Provincia lo scorso agosto, sono state supportate e approfondite in un altro incontro
pubblico che il coordinamento progressisti e la rete dei comitati Ambientali Polesani, avevano organizzato all’auditorium di Ceregnano, davanti ad una folta platea di pubblico. L’incontro moderato dal giornalista Luca Biasioli, aveva previsto due relatori: l’avvocato Debora Stoppa e il professor Gianni Tamino, docente di biologia generale all’università di Padova dal 1974 e dal 2001 incaricato di fondamenti di diritto ambientale e docente del corso di specializzazione di bioetica. Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il sindaco Egisto Marchetti, che ha riportato il parere positivo della giunta comunale per l’insediamento del nuovo impianto a biometano, il cui iter autorizzativo spetta alla Provincia di Rovigo. Il professor Gianni Tamino ha argomentato i motivi per cui non è utile costruire l’impianto progettato a Pezzoli di Ceregnano.
Trenta candeline per il coro ‘Laura Maddalena” Ha compiuto trent’anni il coro femminile “Laura Maddalena” di Mazzorno Sinistro, diretto dal maestro Ginetto Cappello. E l’importante traguardo è stato ricordato con un pregevole concerto. La manifestazione si è svolta nella chiesa di Mazzorno Sinistro, dedicata a San Giorgio Martire, casa e cuore pulsante dell’attività del complessso corale. Il coro è infatti sorto nel paese rivierasco nel 1993 su iniziativa dell’allora parroco monsignor Erminio Marzola, per animare la liturgia nella parrocchia. Il suo nome è legato a Laura, una giovane corista prematuramente scomparsa proprio all’inizio dell’attività del coro. L’impegno di queste ragazze ha consentito negli anni di consolidare il gruppo,
realizzando così un vasto ed apprezzato repertorio, principalmente liturgico. Svariate le partecipazioni in concerti e rassegne svoltesi nella diocesi di Chioggia, a cui appartiene la parrocchia, ed in altre località della regione veneto. Ma anche l’esibizione in diretta radiofonica su importanti emittenti regionali. Il repertorio dell’ensamble “Laura Maddalena” spazia tra vari compositori: Migliavacca, De Marzi, Rainoldi, Frisina, Berthier, Haendel e Bach. Apprezzato in vari concerti, il coro sa dimostrare buona fusione ed interpretazione. Il compleanno è stato non solo una celebrazione fatta di ricordi indimenticabili, ma anche l’occasione per gustarsi un concerto di notevole valore artistico.
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Bottrighe
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Sicurezza. Veneto Strade ha presentato l’istanza di Valutazione impatto ambientale
Isola sul Po, qualcosa si muove per la rimozione P
assa veloce il tempo e l’isola sul Po, sotto il ponte “Brigata Cremona”, a valle di Bottrighe, continua a crescere. Oggi arriva a oltre duecento metri di estensione. Settantadue anni sono trascorsi da quel 14 novembre 1951 e il ricordo di quei giorni continua a mantenersi vivo e a rinnovarsi ogni qualvolta il fiume viene attraversato dalle piene. La sicurezza idraulica è da sempre un problema di viva attualità e per Bottrighe, pur esistendo da molti anni un accordo sottoscritto dai comuni di Adria e Corbola, della rampa di emergenza di collegamento al ponte, più volte promessa, più nessuno ne ha parlato. Per quanto riguarda l’sola, invece, potrebbe essere presto rimossa. Veneto Strade ha infatti presentato alla Regione l’istanza di verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale in attesa di procedere al relativo intervento. Già nel 2015, il Cipo, Consorzio stabile di imprese sul Po, si era aggiudicato i lavori per la sistemazione idraulica del tratto del fiume. Lo evidenziava l’Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po,
in un documento, inviato anche all’amministrazione locale, nel quale si spiegava che la stessa era in attesa di ricevere da parte della Regione, sezione bacino idrografico Adige-Po, il decreto e il disciplinare di concessione intestato al Cipo, relativo ai lavori per l’asporto di circa 19mila metri cubi di materiale sabbioso sedimentato immediatamente a valle dell’attraversamento stradale dall’alveo del Po tra Corbola e Bottrighe. “Ricevuta la suddetta documentazione- concludeva la nota - si potrà procedere alla consegna dei lavori”. Successivamente la Regione si dichiarò pronta a mettere in sicurezza la navigazione sul fiume sotto il ponte Cremona. Allora l’ufficio operativo di Rovigo dell’ Aipo, in accordo con la sezione rodigina del Bacino idrografico Adige-Po, in attesa del programma generale di gestione degli alvei dei corsi d’acqua, aveva emesso un bando pubblico in base al quale si intendeva eseguire l’opera ricorrendo al sistema della compensazione con i lavori di asporto degli isolotti, composti di materiale simile alle pietre.
Uno scorcio della pericolosa isola sotto il ponte sul Po
Il sistema consisteva nel realizzare interventi di ripristino del normale deflusso del fiume a costo zero per l’amministrazione, prevedendo in cambio il riutilizzo del materiale prelevato. Da allora sono trascorsi altri otto anni. La questione sembrerebbe ora indirizzarsi verso una positiva soluzione. Usiamo il condizionale, poiché si sa, i tempi burocratici sono un film già visto. Roberto Marangoni
Coscritti 1973 in festa Felice rimpatriata per coscritti 1973 di Bottrighe che si sono ritrovati per festeggiare il loro cinquantesimo anno. Una serata sull’onda dei ricordi, soprattutto scolastici e altri momenti di gioventù bottrighese e della vita attuale. La festa è iniziata con il ritrovo in piazza
della Libertà davanti alla tabaccheria del coscritto Ugo Romagnollo, per poi spostarsi per una conviviale e per la festa vera e propria nella trattoria “Alla Rosa” in Passionanza di Bellombra. “L’emozione di ritrovarsi- hanno commentato- è stata forte, tanto che dopo la cena, tornati in piazza della Libertà seduti al bar Sport, si sono fatte le ore piccole, raccontandosi e scherzando,”. Alla festa, hanno partecipato Sofia Navicella, Rita Bergo, Chiara Casazza, Daniela Pasquali, Annalisa Boaretto, Barbara Callegari, Alessandra Leccioli, Simona Fantinati, Ugo Romagnollo, Maurizio Gibin, Stefano Bellan, Luca Guarnieri, Sandro Gazzola, Massimo Prescendo, Jarno Sivieri, Mirco Franceschetti, Dario Sega e Simone Crepaldi. (r.m.)
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Bottrighe
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Folclore. Sfondo di questa edizione è piazza Libertà vista in un tutt’uno, da entrambi i lati, nord e sud
Gruppo Bontemponi, disponibile il nuovo calendario solidale 2024 È
pronto il calendario 2024 del gruppo folcloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Come ormai avviene da anni, è stato ideato e realizzato dall’associazione anche per promuovere il proprio paese. Sfondo di questa edizione è piazza Libertà vista in un tutt’uno, da entrambi i lati, nord e sud. L’opera è un acquerello dell’artista adriese Micaela Bagatin, della quale il gruppo sia affida anche per la realizzazione di piatti ricordo da omaggiare nelle trasferte ad amici e autorità. Piazza Libertà era un tempo denominata “Lungo stradon d’la Cesa”. Diventerà la piazza attuale e inizierà a svilupparsi verso la metà del 1800. Il nuovo municipio, oggi palazzo civico, anch’esso presente nel disegno insieme a villa Rossati, era stato costruito a un solo primo piano, poi elevato al secondo attorno agli anni ‘20. Nell’acquerello si nota il monumento al grande aviatore concittadino Umberto Maddalena, eretto nel 1978, e si scorgono altresì gli edifici delle ex scuole Verdi, oggi ferramenta, e delle ex scuole Rosse, oggi sala polivalente. Il calendario è stato realizzato grazie al contributo di Banca Adria Colli Euganei, Autoservizi Micheletti & Tumiatti di Porto Viro, Officine Gi.Bo. di Bottrighe e Salmaso Trasporti di S. Apollinare. Da ciò è stata realizzata anche l’annuale cartolina offerta da Nuo-
Le offerte libere raccolte saranno come sempre destinate alle associazioni per lo studio delle malattie genetiche, tumorali e per la scuola materna del luogo nel corso della tradizionale “Serata d’Onore”
La foto ufficiale del calendario 2024 del gruppo focloristico Bontemponi
va Tipografia di Corbola. Sono già stati omaggiate tutte le famiglie del paese con la recente sfilata canora di Babbo Natale, altri potranno richiederlo direttamente. Le offerte libere raccolte saranno come sempre destinate alle associazioni per lo studio delle malattie genetiche, tumorali e per la scuola materna del luogo nel corso della tradizionale “Serata d’Onore”. Nel calendario anche i loghi dell’ente Parco, della Fidas Polesana donatori sangue, di cui i Bontemponi sono testimonial, di Venetnia Associazione Veneta Gruppi di Tradizione popolare, di Asac cori Veneto, alle quali i Bontemponi aderiscono e SorRriso radio e tivù, che mandano in onda le canzoni ed i video clip del gruppo.
Sintonizzati Falegnameria Artigiana rtigiana sul futuro. Papozze
LE TRE S-CIOPTA’ a cura di Roberto Marangoni
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- Roba butà via coi piè, vien giorno cla s’rancùra co le man
-
Fag la corte a le vècie, sat vò piaserghe a le zovne
“su misura per te!” Ascolta
-
Chi casca in povertà, perde l’amigo e anca la parentela
Roberto Marangoni
Cordoglio per la scomparsa di Michele Carletti Profondo cordoglio ha suscitato a Bottrighe l’improvvisa scomparsa di Michele Carletti, apprezzato dipendente, in quiescenza, del Comune di Adria, negli ultimi anni punto di riferimento dell’ufficio elettorale, non solo locale, ma anche per i comuni del Delta. Era molto conosciuto per il suo carattere gioviale, buono, rispettoso, per l’impegno professionale e per la disponibilità e presenza nel mondo del volontariato locale, soprattutto in parrocchia. Era stato per lungo tempo presidente della locale scuola paritaria dell’infanzia “Umberto Maddalena”, verso la quale si sentiva sempre affettuosamente legato e corista del polifonico parrocchiale “San Francesco” che ha com-
mentato con i canti la messa per l’ultimo saluto. Lascia la moglie Rossana Mondin, le figlie Chiara, Giulia, Francesca, sei nipoti e il fratello Valter. Affollata per le esequie la chiesa dedicata ai santi Francesco d’Assisi e di Paola. La cerimonia è stata concelebrata dal parroco don Massimo Barison e da monsignore Antonio Cappato, amico personale di Carletti e parroco di Bottrighe per 41 anni. Presenti altresì il sindaco Massimo Barbujani con il delegato locale Fabrizio Romani, consiglieri comunali e rappresentanti del mondo cattolico e del volontariato. Tutti hanno ricordato commossi le qualità umani e profes-
La nostra Falegnameria, nata nel 1961, fornisce prodotti di alta qualità garantita dalla pregiata materia prima, il legno, da noi selezionato a magazzino, arieggiato per non alterare la qualità originale del legno. Il nostro prodotto dura nel tempo e col passare degli anni, il lavoro tramandatosi di generazione in generazione è in continua evoluzione. Idee nuove e vecchie si incontrano per creare un prodotto a vostra misura. Oltre a creare nuovi prodotti ci occupiamo anche di restauri o ricostruzioni di ogni genere. Non vi abbandoniamo dopo il montaggio, la nostra assistenza post-vendita è assicurata! sionali di Carletti, una perdita che ha lasciato un profondo dolore in famiglia a nella sua comunità.
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Cultura
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Concerti. L’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Adria
Dieci date per la rassegna adriese “Ascoltare, capire e vivere la musica” P
artirà dall’Auditorium Pertini “Ascoltare, capire e vivere la musica”, la rassegna musicale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Adria, in collaborazione con l’Ensemble Webern, il Centro Servizi Anziani, la Pro Loco e l’Ostello Amolara. Il calendario comprende dieci appuntamenti musicali, tra cui otto lezioni-concerto che inizieranno venerdì 29 dicembre, per concludersi domenica 15 dicembre 2024. La rassegna sarà arricchita dai concerti della pianista franco-svizzera Elizabeth Sombart, che si esibirà venerdì 23 febbraio presso l’Auditorium Mecenati e il giorno successivo al Pertini. Sempre all’Auditorium Pertini, il 29 settembre, è prevista una “Scena da concerto” con protagonisti Maurizio Biondi e l’Ensemble Webern composta da Claudio Miotto al clarinetto, Luciano Chillemi alla chitarra, Michele Zappaterra al pianoforte e Luca Belloni in qualità di relatore e direttore della rassegna. “L’Amministrazione con questa
nuova rassegna musicale – spiega l’Assessore alla Cultura, Antonella Ravagnan – realizzata in collaborazione con il Centro Servizi Anziani per la location, la Pro Loco per la prenotazione gratuita dei posti al Pertini e l’Ostello con i suoi servizi, si prefigge di rendere facilmente fruibile la musica di alta qualità, anche agli ospiti della casa di riposo, dando loro la possibilità di partecipare alle lezioni concerto”. Gli appuntamenti musicali in programma, spazieranno dagli aspetti più generali della musica (il rapporto tra uomo, suono e musica, il riverbero affettivo e razionale dei diversi parametri musicali) per approfondire specifici argomenti (le forme musicali, la forma sonata,
il Melodramma e l’Opera lirica, il canto da camera nella “Scena da concerto” di Biondi, sul ciclo delle “Dichterliebe” di R. Schumann, la musica per il balletto, la musica “sperimentale” dal Barocco ai nostri giorni, per concludersi con un focus monografico sulla seconda sinfonia di Beethoven. Tutte le opere eseguite dall’Ensemble Webern, spaziando dal Barocco alla stretta contemporaneità, sono state appositamente trascritte per la formazione da Luca Belloni, compositore, direttore e divulgatore musicale, che sarà anche il responsabile della parte didattico-esplicativa degli eventi. Le lezioni-concerto si terranno presso l’Auditorium Pertini di Adria, in via Filippo Corridoni, la domenica pomeriggio alle ore 17.00, mentre il concerto straordinario di Elizabeth Sombart si svolgerà alle ore 21.00 presso l’Auditorium Mecenati. L’ingresso ai concerti è libero, ma sarà gradita la prenotazione presso la Pro Loco al numero 3273610567. Guendalina Ferro
“L’Anima nelle Donne”: un viaggio emotivo tra musica e monologhi al Teatro Ferrini Le Cantantesse, un ensemble di cantanti polesane, hanno trasformato il Teatro B.C. Ferrini in un luogo di connessione e intensa espressione artistica con lo spettacolo “L’Anima nelle Donne”, un mix di performance musicali, avvolte da sonorità coinvolgenti arricchite da profondi monologhi tematici. Accompagnate dai musicisti Davide Pavanello (batteria), Stefano Parenti (tastiere), Andrea Magosso (basso) e Enrico Rosestolato (chitarra), le Cantantesse hanno regalato al pubblico un’esperienza straordinaria, alternando esibizioni musicali a potenti monologhi che hanno abbracciato tematiche di rilevanza sociale. Samantha Grossato, Elisa Bovolenta e Alessandra Capato hanno toccato corde emotive
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profonde, esplorando concetti di libertà, sogni e anima. La combinazione di emozionanti performance musicali e la potente narrazione ha plasmato uno spettacolo coinvolgente che ha affascinato gli spettatori presenti, i quali hanno risposto con lunghi applausi a testimonianza della profonda connessione instaurata.”L’Anima nelle Donne” è stato molto più di uno spettacolo musicale; è stato un viaggio emotivo che ha permesso al pubblico di immergersi nelle storie e nelle esperienze delle protagoniste. Daisy Curina, Alessandra Milan, Giada Maccapani, Sara Milani e Simona Crozzoletto, insieme alle tre ospiti, hanno dimostrato il potere unificante della musica e della narrazione in un contesto teatrale, regalando al pubblico una serata
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Sport
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Formula X Italian Series. “Grazie a tutto il team, è stato un 2023 ricco di soddisfazioni”
I piloti Verdi e Moro di Bolza Corse campioni della Fx Italian Series “Felici per questo titolo, arrivato in virtù della squalifica di Lilli, escluso per irregolarità al suo motore, mentre la nostra verifica ci ha visto uscire puliti”
L
’ultima tappa della Formula X Italian Series sul circuito di Misano ha consacrato il team adriese Bolza Corse che è salito sul gradino più alto del podio in due classi. Luca Verdi ha vinto l’ATCC Italy di seconda divisione, al volante della Cupra Leon TCR, confermando la bontà dell’investimento fatto sul giovane bergamasco che ha dominato entrambe le gare corse in Romagna. “Abbiamo vinto la seconda divisione - racconta Verdi - ma, se guardassimo l’assoluta, sarei primo quindi non possiamo che essere soddisfatti della nostra stagione, nonostante qualche complicazione che abbiamo incontrato lungo il cammino. Abbiamo dominato gara 1 e gara 2, stando in scia a quelli della categoria superiore con un ottimo passo. Lo conferma il giro veloce che ho segnato in gara 1. Grazie a tutto il team, è stato un 2023 ricco di soddisfazioni”. Da un giovane campione a un altro con Massimiliano Moro che ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro dell’ATCC RS Cup, al volante della Renault Clio Cup 4 proveniente da Adria. Il pilota di Casier, sfortunato protagonista a Misano, si con-
Sintonizzati sul futuro. Nella foto, l’auto del pilota Massimiliano Moro
sola con la vittoria del titolo. “Siamo felici per questo titolo - racconta Moro -, che è arrivato in virtù della squalifica di Lilli, escluso per irregolarità al suo motore, mentre la nostra verifica ci ha visto uscire puliti. Questo significa molto per me ed anche per il team perchè premia il lavoro fatto bene, rispettando le regole. Peccato per com’è andata a Misano perchè in gara 1 ero primo ma siamo rimasti a piedi, per problemi alla pompa benzina, al penultimo giro. In gara 2 siamo partiti dal fondo della griglia ed abbiamo fatto una bellissima rimonta.
Quando sono arrivato a ridosso della vetta ho iniziato una bella lotta con Fazioli ma, causa contatto con lui, ho preso venticinque secondi di penalità. Resta comunque la soddisfazione per un’ottima stagione. Grazie a tutti i partners.” Un prestigioso traguardo, quello raccolto dalla giovane promessa trevigiana, maturato grazie anche al prezioso supporto del team principal Silvano Bolzoni, sceso in campo per dare man forte su una Renault Clio Cup 4 ed alla fine buon terzo sotto la bandiera a scacchi.
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Cristiano Aggio
Il Pettorazza San Martino si rinforza con l’arrivo dell’attaccante Andrea Birolo da Cavarzere Il Pettorazza San Martino, che ha chiuso il girone di andata del campionato di Promozione con 22 punti al settimo posto in coabitazione con il Loreo, nel mercato di riparazione si è rinforzato con l’arrivo dell’attaccante (seconda punta o trequartista) Andrea Birolo. Classe ‘91, in forza al Cavarzere all’inizio di questa stagione, ma con esperienze di qualità in Eccellenza con Piovese e quattro anni a Pozzonovo. Lo scorso campionato nella rosa del Porto Viro non è riuscito a brillare per colpa di un infortunio che lo ha costretto a fermarsi. Dopo aver
siglato due reti con il Cavarzere è pronto a dare una mano concreta alla formazione bian-
corossa allenata da Sandro Tessarin. “Sono contento di questa
scelta, dice il neo attaccante di PSM, in quanto ho sempre visto Pettorazza come un’isola felice e una società seria che sa dove vuole arrivare. Non posso far altro che ringraziare il presidente Felice Lazzarin, il direttore sportivo Mirco Genovese e il mister Sandro Tessarin che mi hanno voluto e mi hanno subito accolto a braccia aperte. Ho visto un gruppo affiatato e che sa dove vuole arrivare, quindi ci sarà sicuramente da divertirsi e da potersi togliere delle belle soddisfazioni. Mi aspetto un proseguo di campionato dove combatteremo ogni partita per portare a casa tre punti”. (c.a.)
ANCHE DA ASPORTO
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#Regione
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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I
n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito. “In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
Claudio Borgia
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
Roberto Marcato
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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Regione
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
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ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda
Federico Caner
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le
diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
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che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione nella nostra regione. Ascolta tutte le mattine dalle 8:38 e sabato e domenica dalle 8:28. Solo su Radio Veneto24. A cura di Micaela Faggiani
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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone” “A
scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
Antonio De Poli
centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
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GENNAIO 2024
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Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
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a settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità. Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce Prosegue alla pag. seguente
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Infezioni respiratorie, alcuni consigli
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore
Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto infezione da Covid-19 esistono terapie antivirali
Segue dalla pag. precedente
efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito - fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.
benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.
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Influenza, febbre raffreddore..... Sintonizzati consigli utili da sapere sul futuro. L’influenza è una malattia infettiva virale Veneto24 passa al sistema di ultima caratterizzata da sintomi d’infiammazione generazione DAB che permette di ascoltare anche acuta delle prime vie aeree (naso, gola, la radio con una qualità audio perfetta.
bronchi) e malessere generalizzato. I più comuni sintomi, che generalmente durano da 3 a 6 giorni, sono febbre alta (38°C), www.veneto24.it ostruzione nasale, infiammazione faringea, tosse (inizialmente secca, che poi può peggiorare fino a diventare produttiva), cefalea, dolori articolari e muscolari diffusi, maggiormente evidenti agli arti inferiori. Specie nei bambini, possono essere presenti sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea).
Sebbene l’arma più efficace contro la malattia resti la vaccinazione antinfluenzale, da effettuarsi all’inizio di ogni
epidemia stagionale, la terapia dell’influenza è solo sintomatica, quindi è consigliato restare a letto, assumere antipiretici per la febbre, anticongestionanti per l’ostruzione nasale, sciroppi per la tosse. Non sono necessari gli antibiotici, in quanto si tratta di una malattia virale, ma in caso di sovra infezione batterica possono essere assunti consultando il proprio medico curante. All’inizio della stagione fredda è importante ricordarsi il rafforzamento delle difese naturali del nostro organismo con prodotti fitoterapici quali l’ Echinacea purpurea che rafforza le difese immunitarie e possiede un effetto immunostimolante, la Propoli ad azione immunostimolante, antibatterica e antivirale, la Rosa canina ricca di vitamina C, l’ estratto di bacche di sambuco che aiuta a ridurre sia la gravità sia la durata dell’influenza, pertanto ne è consigliata l’assunzione sia in prevenzione che in faseL’APP acuta.RADIO Utili gliVENETO24 oli essenziali da diffondere SCARICA nell’ambiente: 5-7 gocce di olio essenziale di Eucalipto o di Pompelmo hanno un’azione antisettica e antivirale.
In caso di febbre alta bisogna evitare di coprirsi troppo, e comunque preferire indumenti in fibre naturali (cotone o lana), comodi e non eccessivamente pesanti per favorire l’abbassamento della temperatura corporea. È molto importante assumere abbondanti quantità di liquidi e seguire una dieta nutriente e leggera (utili bevande calde, come il classico brodo di pollo, verdure di stagione e frutta, come mele cotte e spremute di agrumi, carni bianche e pesce). In caso di forte mal di gola, oltre a farmaci specifici, può essere utile bere più volte al giorno liquidi tiepidi o a temperatura ambiente e masticare caramelle alla propoli con miele o alla menta che aiutano a lenire bruciore e infiammazione. Da evitare, invece, il fumo e gli sbalzi di temperatura. Da non dimenticare poi che anche il buon sonno, l’attività fisica regolare e la ricerca di una vita non troppo stressante aiutano il sistema immunitario a mantenersi attivo e quindi a guarire prima dall’infezione.
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile U
na diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo. “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura. Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Translational Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché
L’applicazione di tecniche innovative di genomica permetterebbe di rilevare tracce di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi, grazie all’analisi del DNA sui tamponi utilizzati per il Pap test.
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diagnosticata in fase avanzata. Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili. “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo stadio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine. Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo. “A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Ser-
gio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”. “Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno raccolto i Pap test effettuati, anni prima della diagnosi, da 113 donne con tumore all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con una tecnica di sequenziamento del DNA che permette di rilevare anche piccole tracce di DNA tumorale e di misurare la loro instabilità genomica. I risultati così ottenuti sono poi stati confrontati con un gruppo di controllo: i Pap test di 77 donne sane, che non hanno ricevuto negli anni successivi alcuna diagnosi di tumore. “Per la prima volta nella ricerca sulla diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davvero promettenti: dimostrano che la tecnica impiegata
è in grado di riconoscere nei tamponi la presenza di DNA tumorale con anni di anticipo rispetto alla manifestazione della malattia, in un caso addirittura nove anni prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di controllo è molto basso, così come il numero di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti con tumore”, spiegano Lara Paracchini e Laura Mannarino, prime autrici dello studio, di cui hanno curato rispettivamente gli esperimenti in laboratorio e l’analisi bioinformatica dei dati. E’ bene precisare che si tratta però solo del primo, seppur fondamentale, passo verso la dimostrazione di fattibilità ed efficacia di una tecnica di diagnosi precoce per questa malattia.
“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implementare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.
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ivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, che sono quindi mediamente più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio “Bilancio di Genere”. “Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l’Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la “medicina di genere” che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all’universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell’ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo “Bilancio di Genere”, che è diventato un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire”. Il “Bilancio di Genere” mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative. “Con la sua ricerca, l’Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell’Ulss 3 Serenissima -, evidenzia
i progressi che sono stati compiuti nella cosiddetta “medicina di genere”, cioè nell’approccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intervenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile”. L’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato an-
che dall’analisi delle assunzioni negli ultimi anni. “Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”. Un plauso al Bilancio di Genere dell’Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità.
Ospedale di Conegliano. La “Stanza dell’abbraccio” per accogliere le donne vittime di violenza La “Stanza dell’abbraccio” è un ambiente dedicato all’accoglienza di donne, anche con i loro figli, vittime di violenza. Amministrazioni, associazioni e operatori sanitari in stretta, generosa collaborazione hanno contribuito al compimento di questa iniziativa, che si inserisce nelle progettualità messe in atto dall’Ulss 2 Marca trevigiana a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. E’ stata allestita nel Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano (Tv) e inaugurata a metà dicembre. La dr.ssa Martina Barban, medico di Pronto Soccorso negli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto referente per le donne vittime di violenza afferenti al PS di Conegliano, con il supporto di alcune infermiere, ha coordinato la realizzazione del progetto, ideando eventi svoltisi nel corso dell’anno - dalle cene solidali ai concerti, dagli spettacoli teatrali alle vendite di noci - per la raccolta di fondi, con il supporto di associazioni, istituzioni e amministrazioni locali, dando il via a una gara di
solidarietà finalizzata all’acquisto degli arredi della stanza. Gli interventi della presidente della V Commissione Politiche Socio sanitarie, Sonia Brescacin, dell’assessore e responsabile del Centro Antiviolenza di Vittorio Veneto per il distretto Pieve di Soligo, Antonella Caldart, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Olga Rilampa, e del sindaco della Città di Conegliano, Fabio Chies, presenti all’inaugurazione, hanno sottolineato la necessità di sostenere iniziative di questo genere, coordinate tra più attori
quali forze dell’ordine, servizi sociali, ospedali, che supportano e sostengono in sicurezza le donne vittime di violenza: oggi nel nostro territorio esiste una rete di interventi che permette alle donne in difficoltà di sentirsi protette. La dr.ssa Barban spiega come l’idea della Stanza dell’Abbraccio sia nata dalla necessità di accogliere la donna, con eventuali figli, che con coraggio e sofferenza chiede aiuto, lasciando tutto per cercare di sopravvivere. Si tratta di donne che arrivano al Pronto Soccorso senza nulla cui, grazie a questa iniziativa, viene fornito un kit (tuta, biancheria intima, necessario per l’igiene personale) restituendo loro un minimo di dignità. “Ringrazio tutti coloro cha hanno contribuito alla realizzazione della Stanza dell’Abbraccio - il commento del direttore generale, Francesco Benazzi -. Questa è un’iniziativa d’amore per le donne che hanno bisogno di un aiuto concreto, ma, anche, un monito per noi uomini, contro l’indifferenza alla violenza”.
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