OTTOBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 191
della Bassapadovana
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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.
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MONSELICE AL VOTO, SI SCALDANO I MOTORI PER LA LUNGA CAMPAGNA ELETTORALE DELLE COMUNALI Dopo la discesa in campo di Mamprin il centrosinistra al lavoro per una posizione unitaria, intanto in consiglio comunale entra Fratelli d’Italia
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Elezioni
FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO
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ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28
PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO
Migranti
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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.
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Facciamo il punto
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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto
Monselice, riapre il Campo della Fiera
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poco più di un anno dalla partenza lavori, il Campo della Fiera riapre ufficialmente. L’area ai piedi della Rocca, infatti, è stata protagonista di interventi di riqualificazione e sistemazione che ne hanno ridefinito aspetto e spazi. Il progetto prevedeva non solo la pavimentazione completa del Campo della Fiera con materiali drenanti ma anche la valorizzazione della cinta muraria e l’installazione di un sistema di videosorveglianza e di colonnine per la ricarica di automobili e biciclette elettriche. Dopo un primo periodo in cui l’accesso all’area per la sosta era stato limitato solo parzialmente, i lavori hanno richiesto una interdizione totale. Per questo motivo, essendo il Campo della Fiera uno spazio adibito a parcheggio e utilizzato da numerosi utenti, la Giunta Bedin aveva reso libero e gratuito quello di Cava della Rocca. Con la riqualificazione, lo spazio di via Argine Destro non perde la sua principale funzione ma l’amministrazione comunale non esclude che possa ospitare in futuro manifestazioni ed eventi. “Con quest’opera, insieme alla Cavana, e alla prossima realizzazione dell’intervento sui giardini di Argine Destro e su via Argine Destro tra la Cavana ed il ponte di ferro, abbiamo riqualificato interamente l’accesso nord della città di Monselice e restituiamo alla collettività muovi spazi da vivere, valorizzando scorci che sono la storia della nostra città” ha spiegato il primo cittadino Giorgia Bedin. “Tengo a sottolineare - conclude il sindaco - che tutti questi interventi sono finanziati in gran parte con fondi Pnrr e che il parcheggio di Campo della Fiera sarà gratuito”. L’investimento complessivo per la realizzazione dei lavori è stato di 500mila euro.
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.
Dopo un anno di lavori cambia volto l’area ai piedi della Rocca
Martina Toso
della Bassapadovana
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribu- tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< nale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023
Monselice
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Verso le elezioni. Fabrizio Fracassi subentra a Santino Bozza, resta il nodo di Mamprin
Fratelli d’Italia entra in Consiglio, il centrosinistra cerca l’unità F
ratelli d’Italia arriva nel consiglio comunale di Monselice. Da settembre il partito che governa l’Italia ha un esponente anche nel consiglio della cittadina murata con il subentro di Fabrizio Fracassi al consigliere Santino Bozza deceduto ad inizio settembre. Il 62enne, conosciuto per il suo attivismo sociale verso i disabili, era il secondo eletto della lista di Bozza “Mamprin sindaco”. Cosa farà però il nuovo consigliere? Confermerà il sostegno all’amico Gianni Mamprin o troverà alleanze con altre forze politiche, magari anche con Silvia Muttoni di “Siamo Monselice” che ad oggi non si è ancora sbilanciata in merito a possibili coalizioni in vista delle elezioni della prossima primavera. O ancora, l’ascesa in campo di Fratelli d’Italia cambierà gli equilibri politici della Lega? Alle elezioni comunali del 2024 ci sarà un’alleanza tra Giorgia Bedin, attuale sindaca, e Fratelli d’Italia? Questo accordo non sembra certo una chimera, dato che, forte delle alleanze di governo, il nuovo simbolo a Monselice potrebbe rafforzare la conquista del secondo mandato per la Lega di Bedin. Al momento si tratta di voci politiche di piazza, ma che potrebbero avere un solido fondamento data la vicinanza tra le due forze. Resta però il nodo di Gianni Mamprin da sciogliere, dato che Forza Italia non appoggerà il consigliere di minoranza, che potrebbe essere sorpassato dalla scesa in campo di Luca Callegaro, sindaco di Arquà Petrarca ed esponente di Forza Italia. Tra i corridoi, si è parlato anche di un
possibile ritorno dell’ex sindaco Francesco Lunghi, anche se l’ipotesi appare oggi davvero difficile, dato che Gianni Mamprin dovrebbe farsi da parte. Una cosa è certa però, la sinistra sta cercando di compattarsi, infatti il Partito Democratico, la lista civica “Ambiente e Società” rappresentata da Francesco Miazzi ed il Movimento 5 Stelle, stanno cercando un fronte comune per potersi presentare uniti e compatti con un unico candidato alla corsa per la fascia tricolore. Se le forze politiche diverse dall’attuale amministrazione riuscissero nell’intento, la partita per la guida di Monselice sarebbe aperta, dato il ventaglio di possibili spaccature che sta mettendo in atto l’ala di centro destra. La priorità per il Partito Democratico e di Miazzi è quella di allargare il campo: “Serve creare una proposta alternativa, che possa anche essere più larga del classico centro sinistra - spiega Niccolò Ruffin, segretario Pd per Monselice -. Riunendo partiti e civismo, che si riconosca nell’opposizione alla giunta Bedin. Serve un pluralismo politico e di idee, rappresentativo di tutti gli ambienti che animano e vivono Monselice, con programmazione e serietà”. Anche per Francesco Miazzi, è importante ricomporre un fronte largo: “Come cinque anni fa ci poniamo l’obiettivo di una coalizione larga e civica, legato al centro sinistra, che metta insieme le componenti estranee a questi venticinque anni di malgoverno che hanno guidato la nostra città”. Giada Zandonà
Una seduta del consiglio comunale a Monselices
Giostra: a San Bortolo la Quintana e a San Giacomo il corteo “Anche quest’anno la Giostra della Rocca si è conclusa. È stata una edizione straordinaria. Le contrade con la loro passione sono riuscite a coinvolgere un pubblico ampio, fatto da grandi e piccoli, appassionati e nuovi spettatori che con entusiasmo le hanno sostenute in tutte le gare”: con queste parole il primo cittadino Giorgia Bedin ha salutato la tradizionale rievocazione storica di Monselice. La Giostra della Rocca, istituita nel 1986, rievoca un evento risalente al 1239 quando l’Imperatore Federico II di Svevia con il suo seguito passò in città. Furono giorni di grandi preparativi ai piedi della Rocca, che coinvolsero tutti i cittadini impegnati nell’accoglienza e nell’intrattenimento dell’imperatore. Come da consuetudine, anche per la 38esima edizione, le 9 contrade si sono sfidate nella Gara degli Arcieri e Staffetta, nel Mercatino dei mestieri medievali, nel Torneo di scacchi e gara delle macine e, infine, nella Tenzone dei tamburi, Corteo
storico e Quintana. A ottenere il primo posto nella Quintana la contrada San Bortolo mentre è stata la contrada di San Giacomo ad aggiudicarsi la sfilata storica che ha visto la partecipazione di oltre 2000 figuranti. “Tante le emozioni, tanti gli spettacoli, tanta tradizione, storia e cultura, ma soprattutto tanti visitatori, cittadini e turisti che hanno animato ancora di più, questa grande festa” ha sottolineato Giorgia Bedin “Ringrazio l’assessore Luca Piccolo per il coordinamento, la presidente della Giostra Paola Signoretto e il suo team, i contradaioli, i capi contrada, la croce rossa, la protezione civile, le forze dell‘ordine e la polizia locale che hanno garantito la sicurezza della manifestazione e tutti i volontari che hanno a qualsiasi titolo dato il loro contributo per l’organizzazione”. Presente per l’occasione anche Loris Peršuri , il sindaco di Parenzo, città gemellata con Monselice. (m.t.)
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Il riconoscimento. Grazie ad un video sulla Giostra della Rocca
Il grande cinema in sala al Corallo
Giornata Europea delle Lingue, primo premio al “Cattaneo”
Ripartono le proiezioni cinematografiche ai piedi della Rocca: lo storico Cinema Corallo riapre con la rassegna CineCorallo. Con questa iniziativa, saranno portati sul grande schermo di Monselice film di fama internazionale e premiati nei Festival più importanti al mondo. Dopo la ristrutturazione, la sala di via San Luigi ha ospitato eventi, presentazioni, kermesse culturali e ora è il turno dei film: da ottobre e fino alle festività natalizie sono in programma dieci appuntamenti, uno alla settimana. Ecco i prossimi: “Triangle of sadness” di Robert Ostlund, “Lunana: il villaggio alla fine del mondo” di Pawo Choyining Dorji, “Crimson Peak” di Guillermo del Toro, “Il Sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, “Blackkklansman” di Spike Lee, “La vita che verrà” di Phyllida Lloyd, “Delta” di Michele Vannucci, “Tori e Lokita” di Luc e Jean - Pierre Dardenne. A chiusura di CineCorallo, il 13 dicembre, “Decision to Leave” di Park Chan-wook. Per gli utenti sarà possibile acquistare il biglietto singolo, a 5 euro, oppure un abbonamento a 30 euro. La visione delle pellicole del progetto Monselice per i Diritti Umani saranno invece gratuite. (m.t.)
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n video sulla Giostra della Rocca e la 4Gls del liceo Cattaneo di Monselice si aggiudica il primo premio alla Giornata Europea delle Lingue. Lo scorso 26 settembre a Venezia, nell’aula magna di Ca’ Dolfin a Ca’ Foscari, gli studenti hanno ricevuto il riconoscimento nell’ambito del concorso “Le lingue per il patrimonio culturale” che ha coinvolto gli istituti veneti. A portare i giovani del liceo della Rocca sul podio, uno spot pubblicitario di un minuto dal titolo “Palio”, dedicato alla tradizionale ricorrenza monselicense e alla storia che vi sta dietro. I giovani, sotto la guida della docente di inglese Chiara Salvagno, hanno scritto, girato e montato il filmato, utilizzando anche i vestiti indossati dai figuranti durante la rievocazione. La realizzazione dei filmati da sottoporre alla giuria prevedeva l’uso di una lingua straniera e una certa dimestichezza con gli strumenti audiovisivi allo scopo di valorizzare, far conoscere e promuovere un bene del territorio di appartenenza. Grazie al loro lavoro “Palio”, gli studenti dell’Istituto superiore Cattaneo-Mattei hanno ricevuto il premio e dei buoni da 200 euro
da spendere in libri. La Giornata europea delle lingue è stata istituita dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa nel 2001 in occasione dell’Anno europeo delle lingue, stabilendo come data unica il 26 settembre. Una ricorrenza che serve a sensibilizzare sull’ampia varietà di lingue esistenti e sull’importanza di mantenere e incoraggiare questa eterogeneità linguistica e
culturale. L’iniziativa che ha visto la premiazione degli studenti dell’Istituto monselicense è stata organizzata e promossa dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia, dall’Ufficio Scolastico Regionale Veneto di concerto con la sede italiana del Consiglio d’Europa e Europe Direct del Comune di Venezia. Martina Toso
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Turismo fluviale e cicloturismo. La Cavana lungo il canale Bisatto raccoglie consensi
“La migliore opera di architettura” Il riconoscimento nell’ambito dell’iniziativa Premi In/Architettura. L’amministrazione: “E’ un esempio straordinario di innovazione, creatività e impegno nella promozione dell’architettura di alta qualità nel nostro comune”. L’opera ha richiesto un impegno economico di 426 mila euro coperto da Regione, Comune e partner
“U
n progetto per l’attracco di barche lungo il canale Bisatto, che comprende anche il bike sharing, diventa non solo punto di aggregazione per la cittadinanza ma anche un luogo di connessione tra la natura e la comunità”: questa è parte delle motivazioni addotte all’assegnazione del “Premio alle migliori opere di architettura 2023” a La Cavana. Il riconoscimento, conferito nell’ambito dell’iniziativa Premi In/Architettura, sancisce il valore sia architettonico sia sociale dell’opera progettata e realizzata dallo Studio Mirco Simonato. La Cavana, inaugurata ufficialmente a gennaio scorso, è un punto di interscambio tra il turismo fluviale e il cicloturismo pensata per promuovere lo spostamento sostenibile e slow. La struttura, frutto di una rivisitazione in chiave moderna del rapporto tra città di Monselice e canale Bisatto, rappresenta anche una nuova attrattiva ai piedi della Rocca. Tra i fattori determinanti per l’ottenimento del premio rientrano sia i dettagli strutturali e costruttivi sia l’impatto che La Cavana ha, e avrà, sul territorio in termini sociali. Nella nota esplicativa a corredo del riconoscimento si legge, infatti, “la metafora del colonnato che, come un esoscheletro avvolge e sostiene un ideale corpo architettonico, di-
PIZZERIA La Cavana è stata inaugurata lo scorso gennaio
viene filtro tra terra e acqua che amplifica un limes essenziale tra ciò che è stanziale e ciò che muove”. Il progetto, sin dalla sua delineazione, si poneva come obiettivo la riqualificazione di uno spazio della città poco valorizzato ma storicamente importante. Da qui l’idea di creare una struttura innovativa capace di guardare al futuro e che, allo stesso tempo, sia in grado di far rivivere il passato di cui il canale Bisatto è protagonista. “Questo riconoscimento è una testimonianza dell’eccellenza
e della maestria degli architetti e progettisti coinvolti nella realizzazione di questa straordinaria opera” si legge in una nota di Palazzo Tortorini “La Cavana è un esempio straordinario di innovazione, creatività e impegno nella promozione dell’architettura di alta qualità nel nostro comune”. L’opera La Cavana ha richiesto un impegno economico di 426 mila euro a cui hanno contribuito Regione Veneto, comune di Monselice e soggetti partner. Martina Toso
Ecco i vincitori del 37esimo Premio Brunacci Le opere dedicate alla cultura e alla storia veneta sono di nuovo protagoniste ai piedi della Rocca. Il Premio Brunacci, che ha visto anche per questa 37esima edizione una nutrita partecipazione, è un’iniziativa realizzata dalla Biblioteca Comunale San Biagio di Monselice in collaborazione con la Pro Loco e il Comune e patrocinata dal Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova per promuovere la storia locale, provinciale e regionale. Tra i premiati per il 2023, oltre ai libri dedicati al Veneto e al Padovano, anche opere sulle acque interne del Veneto, tesi e ricerche degli istituti scolastici. Uno spazio speciale, poi, al premio alla carriera per il giornalista Francesco Jori in virtù della sua attenzione al territorio. Ad aggiudicarsi il primo premio per la categoria Libro Veneto alla memoria di Antonio Daniele è stato “Melchiorre Cesarotti. Epistolario” a cura
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per averci scelto e per continuare a sceglierci
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di Claudio Chiancone e Michela Fantato. Il miglior libro padovano è “Oltre i confini del dogado. L’espansione patrimoniale degli enti ecclesiastici veneziani nel Padovano” di Marco Bolzonella. Un ex aequo, invece, per le opere che raccontano e approfondiscono il tema relativo alle acque interne del Veneto: sul gradino più alto Claudio Grandis con “Le porte di Debba nel Bacchiglione” e “Finestre sul Brenta” di Sara Grinzato e Mauro Manfrin. A ottenere il Premio Brunacci 2023 per la tesi
di dottorato è Maria Chiara Metelli mentre per le tesi di laurea magistrale ex aequo di Arianna Bonato e Alessandro Cecchin. La scuola secondaria di primo grado Vincenzo Poloni di Monselice raggiunge il primo posto con le due ricerche “Come un tempo il nostro colle verdeggiante” e “Due monumenti a confronto: la tomba Brion (Altivole Tv) e la Fontana di Monselice Pd. Carlo Scarpa e Mario Botta”. Ad accogliere e ospitare i vincitori, la Pieve di Santa Giustina in via del Santuario. (m.t.)
dalle 16:30 alle 00:00 Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo VIALE PADOVA, 1 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE)
Monselice
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L’iniziativa. Coinvolti studenti universitari di diverse nazionalità
Lezioni ambientali e civiche ai piedi della Rocca A
scuola di ambiente nella Bassa Padovana: 30 studenti di 16 nazionalità diverse scoprono le criticità del territorio durante una lezione sul campo. Protagonisti di questa iniziativa i giovani del corso di laurea magistrale Erasmus Mundus “Climate change and diversity” dell’Università di Padova, che hanno incontrato le associazioni ambientaliste locali. Accompagnati da Massimo De Marchi, coordinatore internazionale del corso di laurea, e dal docente di Finanza sostenibile Alberto Lanzavecchia, gli studenti hanno potuto conoscere alcuni casi di criticità ambientale, attraverso le spiegazioni e i racconti delle associazioni. Tra gli esempi emblematici presentati, l’attività delle cementerie monselicensi e l’inquinamento che ne consegue, i rifiuti pericolosi dell’ex C&C di Pernumia e, infine, il progetto di costruzione di un centro commerciale davanti al castello Catajo di Due Carrare. Ai piedi della Rocca i giovani e i loro accompagnatori hanno incontrato Francesco Miazzi, portavoce del Comitato Popolare Lasciateci Respirare insieme ad altri associati e cittadini di Monselice. “Siamo onorati di aver contribuito alla formazione di questi ragazzi che hanno scelto un corso di laurea orientato alla giustizia climatica e sono esempio dei tanti giovani che si stanno impegnando per migliorare le condizioni del nostro pianeta e della nostra società” hanno sottolineato dal Comitato “ci hanno ascoltato con interesse e ci hanno rivolto molte domande; allo stesso modo siamo molto grati ai loro professori per la sensibilità dimostrata verso le sfide ambientali che il nostro territorio si trova ad affrontare”. Il corso di laurea magistrale internazionale “Climate change and diversity” è gestito dall’Università di Padova in collaborazione con le università dell’Ecuador, del Burkina Faso, del Portogallo e del Sudafrica. Nel corso della mattinata, gli studenti presenti hanno potuto ascoltare l’esperienza di chi da anni lotta per difendere il territorio e hanno toccato con mano cosa è successo nell’area della Bassa Padovana a livello ambientale e sociale. “Siamo orgogliosi di avere avuto questa preziosa collaborazione
con l’Università di Padova, specialmente con un corso di laurea che si occupa dei temi che ci stanno a cuore e ci auguriamo che continui nel tempo anche in altri ambiti” hanno concluso dal Comitato “Un ringraziamento particolare a Francesco Tosato di Legambiente Padova che, interpellato dall’Università, ha pensato al nostro lavoro di attivisti ambientalisti ci ha messi in contatto con i professori”. Martina Toso
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Css, i Comitati scrivono alla Provincia sulle sentenze del Consiglio di Stato I comitati “E noi?” e “Lasciateci respirare” trasmettono alla provincia due sentenze del Consiglio di Stato in merito alla questione del combustibile solido secondario e alla gestione del suo impiego all’interno degli stabilimenti. I documenti, corredati da una dettagliata analisi tecnico-legale dei Comitati, lasciano ampio margine all’ente autorizzativo che può richiedere una nuova Valutazione di Impatto Ambientale nel caso ci sia la volontà di utilizzare il Css all’interno del Parco Colli. “Le sentenze del Consiglio di Stato mettono un importante strumento operativo a disposizione della Provincia” sottolineano i rappresentanti dei comitati “e la cementeria di Monselice dovesse nuovamente proporre l’utilizzo del combustibile proveniente da rifiuti indifferenziati una inevitabile road map è tracciata per l’iter amministrativo che l’ente sarà chiamato ad avviare, a salvaguardia effettiva del nostro territorio”. Nella missiva, che è stata indirizzata anche a Parco Regionale, Assessorato Regionale delegato ai parchi, comuni ed enti di controllo, viene evidenziato che il coincenerimento di Css a Monselice va considerato come una “modifica sostanziale” che richiede il rilascio di una nuova Aia, Autorizzazione Integrata Ambientale. Non è più, quindi, sufficiente una procedura semplificata di aggiornamento delle autorizzazioni esistenti ma serve una nuova valutazione di impatto ambientale. “Le sentenze costituiscono una pietra miliare della giurisprudenza amministrativa rispetto al tema così tanto dibattuto e controverso della combustione del Css all’interno dei cementifici” hanno concluso dai Comitati “abbiamo voluto porle all’attenzione degli enti preposti, che oggi hanno tutte le evidenze sia tecniche che legali per poter svolgere le corrette valutazioni e procedure, impedendo uno scenario dissonante rispetto agli obiettivi del Parco e in direzione opposta alla candidatura dei Colli a sito Man and Biosphere dell’Unesco, coralmente caldeggiata dai rappresentanti delle attività economiche, turistiche e produttive di tutta la comunità”. (m.t.)
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Este
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L’intervento. Sarà destinata alle attività didattiche ma anche alle esigenze della comunità
In arrivo una sala polivalente per la primaria “Verdi” di Deserto I
n arrivo una sala polivalente nella scuola primaria “G. Verdi” della frazione di Deserto. Si tratta di un intervento atteso da tempo per dotare il plesso scolastico di un’area destinata alle attività didattiche e però disponibile, in orario extra-scolastico, verso le esigenze della comunità. La sala infatti verrà edificata sull’area pertinenziale dell’edificio scolastico in un intervento del valore di 400mila euro in buona parte finanziati con il contributo Pnrr. Il progetto nello specifico consiste nella realizzazione di un nuovo spazio polifunzionale adiacente all’edificio scolastico esistente, che avrà la funzione di palestra e appunto anche di sala polivalente che sarà dotata di portico, servizi igienici e magazzino. Con l’occasione, verrà risolta anche una criticità di lunga data, cioè la mancanza di uno spazio
esterno all’area recintata del plesso, dedicato alla sosta delle persone in attesa di prelevare o accompagnare i bambini a scuola. Lo stesso spazio, unitamente al portico, potrà, inoltre, diventare un luogo di aggregazione per le persone del quartiere. L’edificio occuperà una superficie di 127 metri quadrati e la sala polivalente si estenderà per 67 metri quadrati. “La realizzazione di questa sala polivalente, attesa da anni, è di fondamentale importanza per le esigenze non solo della comunità scolastica ma anche della frazione - spiega il sindaco Matteo Pajola -In questo spazio potranno essere svolte, infatti, compatibilmente con le attività scolastiche, attività aggregative e di socializzazione che finora non avevano trovato una collocazione adeguata”. “L’amministrazione ha molto a cuore il tema dell’edilizia scolasti-
La scuola primaria “Verdi” nella frazione di Deserto
ca- aggiunge l’assessore Alberto Fornasiero -. L’intervento che verrà realizzato nella scuola primaria “G. Verdi” si inserisce, infatti, in un programma di grande respiro, che interesserà molti edifici sco-
lastici del territorio, all’interno del quale spiccano la realizzazione di un’ulteriore sala polivalente all’asilo nido comunale “Arcobalena”, l’abbattimento delle barriere architettoniche nella scuola
“Unità d’Italia” e i lavori di efficientamento energetico presso le scuole primarie comunali”. L’assessora Luigia Businarolo spiega come questa iniziativa rientri nel piano di potenziamento dell’offerta formativa dei servizi di istruzione: “E ha lo scopo di favorire le attività di educazione motoria a cominciare dalle prime classi delle scuole primarie. Il progetto è stato condiviso con la dirigente dell’istituto comprensivo di Este, la prof.ssa Morato, che si è espressa in termini favorevoli sull’intervento. Con l’istituto, poi, è in corso un costante confronto sull’ampliamento e l’innovazione dell’offerta didattica da realizzare nel plesso “G. Verdi” a partire dal prossimo anno scolastico, con lo scopo di fornire importanti servizi e risposte per gli studenti e le loro famiglie” conclude Businarolo. Giada Zandonà
Palazzo Contarini sarà ristrutturato con i fondi del Pnrr, ma per finalità pubbliche Il recupero di Palazzo Contarini si fa sempre più vicino, resterà la finalità pubblica, ma non diventerà un caffè letterario o una struttura ricettiva. Si tratta di uno degli immobili storici più importanti del compendio di Este e che grazie ai fondi del Pnrr e del progetto Pinqua qualità dell’abitare avrà una nuova vita, dopo aver ospitato per decenni le suore dell’istituto Sacro Cuore e la biblioteca. L’amministrazione di Matteo Pajola ha dato incarico di portare avanti la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori, per il costo di 156mila euro. La novità però è quella che il progetto non seguirà le tracce impresse dalla precedente amministrazione di Roberta Gallana che voleva per lo stabile una destinazione per l’inclusione delle persone fragili, data anche la sua vicinanza con la fondazione Morini Pedrina: “Il nostro impegno è quello di
poter accedere ai 2 milioni di fondi del Pnrr per il restauro di palazzo Contarini che dovrà però continuare ad avere una funzione pubblica - sottolinea il sindaco Pajola -. Se cambiassimo destinazione, come quella di dedicare gli spazi al caffè letterario o alla ricettività, perderemmo il contributo. Non possiamo essere noi imprenditori del turismo e quindi lo stabile non può essere trasformato in un hotel. Valuteremo in modo accurato con il nostro gruppo e con i tecnici ed architetti la progettazione più idonea. Ad oggi però non possiamo accogliere le proposte della minoranza, che risultano impossibili e confuse”, conclude il primo cittadino. Tra le altre progettualità dell’amministrazione Pajola c’è anche quella di recuperare la pista di atletica de quartiere Meggiaro, che versa in pessime condizioni, per cui sono stati stanziati 140mila euro. (g.z.)
Palazzo Contarini, conosciuto anche come ex Sacro Cuore
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Il riconoscimento. Da 19 anni il premio ai giovani
Il Club Ignoranti premia 37 studenti eccellenti S
ono stati 37 gli studenti meritevoli ed eccellenti che hanno ricevuto un premio dal Club Ignoranti di Este. A settembre i giovani che hanno concluso il percorso di studi con la maturità e che hanno ottenuto il punteggio di 100/100 e 100/100 e lode, il club di Este, con il patrocinio del Comune di Este ed il sostegno di Banca Patavina ha voluto premiare l’impegno degli studenti con un contributo economico e con una pergamena per ricordare l’impegno che hanno portato avanti nel loro percorso di studi. Il Club ignoranti di Este infatti, dalla sua fondazione nel 1860, si impegna a contribuire allo sviluppo sociale e culturale della città e con questo premio, arrivato alla 19esima edizione ha voluto sottolineare l’impegno verso i cittadini di oggi e di domani, mentre Banca Patavina ha messo a disposizione un contributo economico per sostenere i giovani nel loro futuro percorso. A metà settembre si è svolta la premiazione, con la presenza dei dirigenti degli istituti coinvolti, cioè l’istituto “G.
B. Ferrari”, l’istituto Atestino e l’istituto Euganeo. Ad aprire l’evento è stata Laura Dalla Montà, vice presidente vicario facente funzione da presidente del Club Ignoranti Este assieme a Lino Splendore che ha ricordato l’importanza di prendersi cura del futuro dei giovani e di valorizzare l’impegno e le eccellenze. Tra i
37 studenti premiati, c’è stato anche un premio speciale da parte del Comune di Este per i risultati meritevoli di un giovane che ha vinto il campionato nazionale di fisica. “Questo premio è un’istituzione per la nostra città, come lo è il club degli Ignoranti - spiega il sindaco Matteo Pajola - ed è significativo perché non è solo un riconoscimento agli studenti che hanno dimostrato di avere un futuro brillante, ma è anche un premio per le famiglie e gli istituti scolastici che sanno essere custodi di questi talenti. Questo è un punto di arrivo ma soprattutto di partenza per il loro futuro, si sono assunti una grande responsabilità: quella di sviluppare i loro talenti”, conclude il primo cittadino. Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti di Banca Patavina, era presente la consigliera regionale Elisa Venturini che ha sottolineato l’importanza di premiare le eccellenze, soprattutto in ambito scolastico. L’incontro è stato intervallato da brani musicali messi in scena dalla band dell’istituto “G. B. Ferrari”. Giada Zandonà
Salus Eugaena in prima linea per i malati di Alzheimer “La demenza non cancella la vita” è il titolo del convegno che si è svolto a fine settembre, promosso dall’Associazione Culturale Salus Euganea per sensibilizzare i cittadini sulla malattia di Alzheimer e sulle altre demenze, che ad oggi rappresentano un’emergenza sanitaria e sociale dato il numero crescente delle persone che ne sono affette. L’incontro è stato suddiviso in due momenti, il dottor Lino Pasqui ha prima presentato il “Vademecum sulle demenze” elaborato da Salus, per poi lasciare la parola alla lezione Magistrale del professor Marco Trabucchi, uno dei massimi esperti scientifici in ambito delle demenze. Trabucchi ha illustrato il suo saggio “Aiutami a ricordare” un viaggio tra demenza e Alzheimer, la malattia, i primi sintomi, la diagnosi le terapie e tutto ciò che viene dopo, la memoria e la consapevolezza di sé che scompaiono, la famiglia che deve farsi carico di un’assistenza senza sosta. Durante l’incontro è stato fornito ai partecipanti il “Vademecum”, che sarà distribuito anche ai famigliari del Distretto 5 Padova Sud, un semplice e sintetico percorso da seguire per la diagnosi e la presa in cura dei malati, segnalando inoltre i servizi presenti nel territorio nelle varie fasi della demenza. (g.z.)
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Il caso. Dalla minoranza consiliare la mozione per rispondere alle necessità dei cittadini
“Riportiamo i servizi giudiziari, avanti con l’Ufficio di Prossimità” E
ste potrebbe avere alcuni uffici del Tribunale di Rovigo per avvicinare la giustizia e offrire servizi a beneficio dei cittadini. Questo il contenuto della mozione presentata nel Consiglio Comunale di settembre dalla consigliera di opposizione Roberta Gallana: “Attendiamo da due anni l’apertura di un “Ufficio di Prossimità di Este” afferente al Tribunale di Rovigo” spiega la consigliera. Tra il 2012 e il 2013 per effetto del Decreto-riforma del Governo di Mario Monti vennero soppressi 37 tribunali, 38 procure, 220 sezioni distaccate e 674 giudici di pace: “Non solo, venne chiusa la nuova sede della sezione distaccata atestina ed Este, con altri 37 comuni padovani è stata assegnata territorialmente al Tribunale di Rovigo - continua la consigliera -. Tale decisione continua a creare molte difficoltà agli atestini e ai cittadini della Bassa padovana, dato che Este afferisce alla provincia di Padova per quanto riguarda molti uffici e servizi pubblici come ad esempio la Camera di Commercio, la Provincia ma il Tribunale competente è quello di Rovigo. Sono moltissimi i cittadini che per completare atti o richieste devono spostarsi da Padova a Rovigo a seconda delle necessità, con non pochi disagi e costi”. Dal 2021 con risorse del Pon sono stati finanziati gli “Uffici di
Roberta Gallana: “Ancora nel 2021 avevamo trovato la disponibilità del Tribunale di Rovigo per un servizio gratuito, sollecitiamo il sindaco a riprendere questo percorso trasmettendo la candidatura”
L’ex tribunale di Este
Prossimità” per avvicinare i cittadini all’ amministrazione della giustizia, attraverso la creazione di nuovi punti di contatto e di fatto delocalizzando una serie di servizi disponibili solo dai Tribunali competenti: “In merito, nello stesso anno avevo incontrato il Presidente del Tribunale di Rovigo che aveva dato piena disponibilità alla creazione di un Ufficio di Prossimità in Este. Con il loro personale sono disponibili ad erogare in loco un servizio gratuito e completo di orientamento e consulenza, nonché un supporto ai cittadini per gli istituti di diritto che rientrano nell’ambito della volontaria giurisdizione. Dato che l’amministrazione di Matteo Pajola non ha proseguito l’iter autorizzativo
per concludere la proposta, sollecitiamo che il sindaco si rapporti con il Tribunale di Rovigo e con la Regione del Veneto per presentare la candidatura, trasmettendo l’apposita domanda”, continua Gallana. La consigliera chiede quindi all’amministrazione di attivarsi prontamente per affrontare l’iter procedurale attraverso protocolli d’intesa adeguati per riportare ad Este una parte dei servizi del Tribunale, tenendo conto che l’Ufficio di Prossimità offre servizi rivolti in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione. Dal 2021 molti altri comuni del Veneto hanno richiesto ed ottenuto la strategica succursale attivando ben 35 nuovi sportelli. Giada Zandonà
Bilancio partecipato, la parola passerà ai cittadini Al via il Bilancio partecipato del Comune di Este. Si tratta della seconda edizione dell’iniziativa dello strumento che mette al centro le idee dei cittadini e promuove la partecipazione attiva agli investimenti pianificati dall’amministrazione comunale. Il primo bilancio partecipato era stato portato avanti lo scorso autunno e anche quest’anno si articola in tre fasi. Il primo passo dell’amministrazione è quello di informare nuovamente i cittadini sulle caratteristiche dello strumento e sulle modalità di svolgimento. Nella seconda fase, i cittadini potranno presentare proposte, progetti ed idee per i loro quartieri, mentre la terza fase prevede che l’amministrazione e gli uffici di competenza valutino la
fattibilità delle proposte. Da qui prenderà avvio il passaggio più importante: le idee ritenute idonee saranno votate dai cittadini che sceglieranno quella più adatta
per il loro quartiere di residenza. Lo scorso anno il bilancio parteci-
pato aveva portato alla realizzazione di sei progettualità: “Il Bilancio Partecipato è per Este una grande conquista - spiega l’assessora Erika Bertazzo - L’obiettivo perseguito è attuare politiche pubbliche tenendo conto dei bisogni reali espressi dalla cittadinanza, in riferimento all’area di residenza. La parola d’ordine è il dialogo costante e l’ascolto. Tramite questo strumento attueremo ogni anno degli interventi manutentivi ed iniziative culturali in ciascun quartiere e frazione. Il budget messo a disposizione è di 10mila euro per macroarea, per un totale di 70mila euro. Si tratterà di interventi ulteriori ed aggiuntivi rispetto a quelli ordinari stanziati dal bilancio comunale” conclude Bertazzo. (g.z.)
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Colli Euganei. Soddisfatto il presidente, molto critici gli ambientalisti
E’ ufficiale la candidatura del Parco al Mab Unesco I
Colli Euganei sono ufficialmente candidati come nuova riserva di biosfera Mab Unesco. A fine settembre è stato consegnato da parte dell’ente Parco Regionale Colli Euganei all’Unesco il dossier di candidatura che aveva fatto molto parlare di sè. La delegazione del ministero dell’ambiente, composta dal consigliere del ministro dell’Ambiente Roberta Toffanin, dal direttore generale Oliviero Montanaro, e dal presidente del comitato tecnico nazionale Mab Unesco Pier Luigi Petrillo, ha formalmente consegnato, alla presenza dell’ambasciatore Unesco Liborio Stellino, il dossier dei Colli Euganei al segretario generale del programma Mab, dando così avvio al processo negoziale che si concluderà nel giugno 2024. Ora resterà da capire se l’ente mondiale accoglierà la proposta o se scaverà a fondo in alcune contraddizioni che insistono nel Parco dei Colli Euganei. “Sono pienamente soddisfatto per questo risultato, dietro il quale c’è il grande lavoro, durato anni, che ha visto il coinvolgimento di tanti enti e stakeholder- commenta il presidente del Parco Alessandro Frizzarin -. Si tratta di un passo importante, al quale siamo giunti per la volontà dei Comuni e della comunità del Parco, passo che segna una tappa altrettanto importante verso lo sviluppo sostenibile, in cui tutela della natura e sviluppo del territorio camminano parallelamente”. Non la pensano così i comitati ambientalisti: “Come possiamo, in questa situazione, dare credibilità alla enfatica accoglienza della richiesta di riconoscimento dei Colli come riserva Mab Unesco? Come possiamo ritenere convincenti le adesioni di chi, Regione e amministratori innanzitutto, in questi ultimi tre quinquenni ha mantenuto un atteggiamento di vera ostilità nei confronti del Parco, cercando di depotenziare la sua funzione e struttura organizzativa e trascurando completamente ogni aspetto progettuale del suo Piano Ambientale?” chiosa la rappresentante Christianne Bergamin. “Alla perdurante quasi totale assenza di iniziative per coinvolgere il territorio, fa da stridente riscontro l’alluvione di incontri, peraltro molto rituali e poco partecipati, rivolti a magnificare gli
Vanilla Resente lascia il Consiglio, entra Gianluca Conte
orizzonti futuri illuminati dal riconoscimento Unesco. E non può non allarmarci la situazione di confusione e di conflittualità con gli strumenti in vigore, che si preannuncia chiaramente dal quadro di iniziative prospettate a seguito del riconoscimento Mab. Basti pensare all’accavallarsi di interpretazioni collegate anche solo agli aspetti delle zonizzazioni e degli organismi di gestione” conclude Bergamin. Giada Zandonà
La presentazione della candidatura
Vanilla Resente, consigliere comunale della giunta di Este per la lista del Partito democratico Mandoliti sindaco ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica. Si tratta però, di un passaggio già concordato da tempo, il partito democratico infatti sottolinea che questo rientra nella logica di rotazione di metà mandato per consentire di fare esperienza amministrativa anche ad altre persone. Il suo posto verrà preso da Gianluca Conte, primo dei non eletti alle ultime elezioni amministrative, che ha accettato di mettersi a disposizione per entrare nel Consiglio comunale di Este. La sostituzione è avvenuta con atto formale nel
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Gianluca Conte
consiglio comunale di fine settembre. “Il Circolo ringrazia Vanilla Resente per il lavoro svolto fino ad oggi in seno al Consiglio, per aver condiviso il nostro programma e augura buon lavoro a Gianluca Conte, che con la competenza, la capacità e la generosità che lo contraddistinguono si metterà al servizio dei suoi concittadini” commenta il partito democratico di Este. “Ringrazio il circolo del Partito Democratico di Este e tutti gli elettori che con la loro fiducia, mi hanno dato la possibilità di vivere questa esperienza” dichiara il neo Consigliere comunale Gianluca Conte. “Per me meritare fiducia è un onore ed è per questo che mi metto a disposizione per essere utile alla mia città. Mi riprometto di lavorare per ascoltare, per unire e per essere utile alla comunità, mettendo al primo posto la coerenza, lo spirito di servizio e la gratuità” conclude Conte. (g.z.)
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Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
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RITORNO A SCUOLA: MA COME?
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di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
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gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
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weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area
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Il vaccino in arrivo... non per tutti
VOLPIANO C’è grande preoccupazione a
Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25
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RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea
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Rivarolo. Finisce la «guerra»
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5
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Marilisa Schellino
Eporediese
Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib
La patronale (foto d’archivio)
dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19
I volontari al lavoro
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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
CAPO DI PONTE
L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA
BRENO
Alluvione, volontari
Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
a pagina 46
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
di Giovanni Cominelli
Eporediese
Sarà una patronale
A PAGINA 20
San Benigno
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
segue a pagina 47
IL RACCONTO
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
Ivrea Lombardore
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
I rifiuti abbandonati
di Piero Bonicelli
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9
PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA
A PAGINA 3
Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
CUCINE A PAGINA
VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME
la causa persa al Crist
RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7
il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale
A PAGINA 8
BRENO
Quasi pronta la caserma per le
segue a pagina 47
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
Un bambino di tre anni investito da una Vespa
ALTO CANAVESE E’ stato un
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RITORNO A SCUOLA: MA COME?
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune
ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27
APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini
viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
SAN BENIGNO San Beni-
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SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA
CUORGNÈ Martedì
San Benigno
ALLE PAGINE 28 e 29
RINASCITA
Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle
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CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.
APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
a pagina 46
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa
LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13
Ivrea Lombardore
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
segue a pagina 47
IL RACCONTO
di Giovanni Cominelli
L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
Settimanali locali
A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9
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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco
CASTELLAMONTE Coda per il tampone
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Settimanali locali
VALPERGA Prima grana
Rivarolo. Finisce la «guerra»
San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone
Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9
Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;
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A Leini calcio in quarantena
Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI
n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
L’INCHIESTA Viabilità
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
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Este
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I nuovi incarichi. Antonio Scarabello confermato alla vice presidenza
C’è pure la lotta ai cinghiali tra le deleghe del Parco Colli I
l Consiglio direttivo del Parco Colli rinnova le deleghe. Dopo l’elezione del presidente dell’ente Alessandro Frizzarin, vengono assegnati 10 nuovi mandati, fra cui Pati, didattica e vigilanza ecologica. Continuità e ascolto del territorio. Sarà questo il motivo conduttore dei mandati assegnati ai singoli membri del nuovo Consiglio direttivo del Parco Regionale dei Colli Euganei. “Considerando le richieste del territorio, col quale intendiamo continuare e rafforzare il nostro dialogo, si è voluto assicurare la continuità col precedente Consiglio direttivo non solo mantenendo le precedenti deleghe ma aggiungendone di nuove in sintonia con le nuove esigenze in parte evidenti, in parte che ci sono state espresse - spiega il presidente dell’ente Alessandro Frizzarin -. Per consentire che l’ente non manifesti soluzioni di continuità sul piano amministrativo, la vicepresidenza è stata riassegnata al consigliere Antonio Scarabello”. Il presidente precisa che per competenza, professionalità, passione, amore per il territorio e merito avrebbe potuto assegnare la carica di vicepresidente a ciascuno dei componenti del Consiglio: “Si è inoltre voluto dimostrare ad Antonio Scarabello l’apprezzamento per il ruolo di vicepresidente vicario svolto in attesa della mia nomina” continua il presidente Frizzarin. Le nuove deleghe di Scarabello sono quelle ai fondi comunitari, bandi e contributi, ricerca scientifica e settore faunistico e al patrimonio. Fra i nuovi mandati spicca l’attività di promozione didattico educativa e culturale del Parco, istituita. La nuova delega è stata assegnata al consigliere Nico Schiavon assieme a quella alla mobilità sostenibile. Un nuova delega anche per il consigliere Luca Callegaro per pianificazione sovracomunale e Pati dei Colli Euganei. Coordinamento della vigilanza ecologica, è la novità per il consigliere Diego Bonato, che ha pure la delega già assegnata per la lotta ai cinghiali e agli animali nocivi al territorio. Affrontare le sfide è il motto del presidente Frizzarin e del nuovo consiglio direttivo: “A breve avre-
mo il direttore generale dell’ente, figura necessaria per il coordinamento fra le unità operative e il consiglio direttivo. Le candidature si stanno già esaminando, e i fondi sono stati stanziati. Inoltre, ci dedicheremo al Pati - Piano di assetto del territorio intercomunale dei Colli Euganei. Resta inoltre fra le priorità la lotta ai cinghiali”. Giada Zandonà
Antonio Scarabello è vice presidente del Parco Colli Euganei
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Nido Arcobalena, al via la costruzione della nuova sala polivalente Gli spazi dell’asilo nido Arcobalena vengono ampliati per dare un nuovo respiro alle attività motorie della prima infanzia. È cominciato in questi giorni il cantiere del valore di 300mila euro per la realizzazione di una sala polivalente di 103 metri quadrati ad uso dei più piccoli ma anche della collettività per eventi ed attività negli orari di chiusura della scuola. L’opera è inserita nell’ambito del Pnrr per migliorare l’offerta educativa: “La localizzazione strategica dell’area, la forte richiesta di bambini che fruiscono della struttura e la
carenza di un ampio spazio da dedicare ai bambini dell’asilo ci hanno portato all’idea di incrementare l’offerta formativa della struttura, che sia utilizzabile anche per le attività del quartiere più popoloso di Este”, spiega il sindaco Matteo Pajola che sottolinea come i lavori non impatteranno con l’anno educativo in corso. L’intervento è localizzato sul lato nord dell’edificio e attraverso un corridoio vetrato si potrà accedere alla sala che grazie alla particolare sagoma, alla posizione delle aperture e alle caratteristiche costruttive sarà versatile per eventuali interventi futuri di suddivisione interna o per ampliamenti.“Le soluzioni architettoniche mirano a garantire uno spazio che permetta ai più piccoli di sentirsi liberi di agire e di esplorare in autonomia - aggiunge l’assessore Alberto Fornasiero -. Uno spazio amico e familiare che faciliti i percorsi esplorativi e conoscitivi, dedicato non solo ai bambini, ma anche ai genitori, agli educatori, alla comunità”. Il cantiere si protrarrà per sei mesi e la sala sarà attiva entro la primavera del prossimo anno. (g.z.)
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Agricoltura. La diffusione del virus ha fatto scattare l’allerta fra gli allevatori padovani
Peste suina, si teme per le aziende “Un piano per fare prevenzione” Per l’uomo non ci sono problemi, è importante invece tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre preziose
CARROZZERIA AUTOVETTURE - VEICOLI INDUSTRIALI
Un momento dell’incontro nella sede della Provincia
S
orvegliare e prevenire sono le parole chiave degli agricoltori e dei sindaci, ma ma anche la sanità padovana teme il contagio. Il virus della peste suina è resistente e viaggia veloce soprattutto attraverso i cinghiali. In più occasioni, la Provincia di Padova e la Polizia Provinciale hanno coordinato assieme al Parco Colli, una rete molto attiva sia nelle fasi di controllo che nella formazione. Fortunatamente al momento non c’è allarme, né emergenza, ma il livello di attenzione deve sempre essere alto e dobbiamo essere assolutamente pronti. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia, ma questa causa gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa. Per questo è necessario continuare a informare la popolazione, soprattutto per chi frequenta le zone rurali, per chi viene dall’estero, che non porti prodotti che potrebbero essere contaminati. E’ importante tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre importanti al fine di intervenire tempestivamente. Monitoraggio e contenimento li chiede anche Antonia Ricci, direttore dell’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie, che invita le persone che dovessero avvistare carcasse di cinghiali a segnalarle subito alle autorità competenti. “Anche la popolazione – sottolinea Antonia Ricci – ha un ruolo importante sul controllo di questa malattia e invito tutti a tenere gli occhi bene aperti e sapere
di cosa stiamo parlando, perché anche l’avanzo di cibo abbandonato, magari di un salume o insaccato già infetto, se trovato e mangiato da un cinghiale potrebbe contagiarlo e far diffondere la malattia”. Anche il presidente del Parco Colli Euganei, Alessandro Frizzarin ha ribadito che “Fortunatamente non si è verificato nessun caso di trasmissione di questa malattia che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’agricoltura e sull’intera filiera economica. Per quanto riguarda il Parco Colli, ribadiamo l’importanza di continuare l’attività di monitoraggio, che è stata svolta in modo costante fino ad oggi. Inoltre, è fondamentale mantenere l’attività di contenimento della specie, che ha già prodotto buoni risultati, riducendo le richieste di risarcimento danni e aumentando il numero di cinghiali abbattuti”. Il primo focolaio di peste suina in Italia è stato rilevato nel gennaio 2022 nella zona tra il Piemonte e la Liguria. Successivamente sono stati individuati dei focolai in Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e più recentemente a Pavia. Nei casi in cui vi è contaminazione di peste suina viene bloccata anche la circolazione dei prodotti derivati e soprattutto anche le esportazioni. In alcuni distretti vocati a questi prodotti quindi rappresenta un danno incalcolabile. “Il messaggio che vogliamo comunicare – ha detto Mattia Bottacini, del servizio veterinario ULSS 6 Euganea - riguarda la responsabilità individuale dei cittadini nell’evitare di abban-
donare rifiuti contenenti resti di carne di suino. Anche un oggetto apparentemente innocuo come un pezzo di salame caduto accidentalmente è importante da segnalare, poiché potrebbe entrare in contatto con cinghiali presenti in determinate aree. Fino a quando non si effettua un test sul cibo, non possiamo avere la certezza che non contenga il virus. Se un cinghiale viene a contatto con questo cibo, potrebbe diventare una fonte di infezione per la popolazione di cinghiali selvatici nel territorio”. Le Associazioni di categoria hanno espresso forte interesse nelle operazioni di controllo sul territorio anche grazie al lavoro dei veterinari che effettuano le ispezioni negli allevamenti. “La malattia è alle porte – ha concluso Luca Trivellato, presidente della CIA di Padova - quindi l’allerta deve essere massima, anche se per fortuna al momento non sono stati segnalati casi. Questa situazione potrebbe compromettere in particolare il settore zootecnico della suinicoltura e le attività correlate, come la trasformazione e la ristorazione, tra cui ristoranti e agriturismi. Speriamo che le misure attualmente adottate siano sufficienti per contenere al massimo questa eventualità. Continuiamo a chiedere una modifica della legge 157 del 1992, che regola la caccia al cinghiale, poiché questi animali sono i principali veicoli di diffusione della malattia e si spostano liberamente, il che rende la malattia più difficile da controllare rispetto a una popolazione gestita”. Vincenzo Gottardo
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Il lato nero del Nordest. Pronta al debutto la nuova docuserie firmata Sky Original
Quando il Veneto era “Fuorilegge” S
’intitola “Fuorilegge - Veneto a mano armata” la nuova docuserie Sky Originals che verrà distribuita su Sky Documentaries a gennaio 2024. “Fuorilegge” racconta il lato oscuro del Nordest. Pensata e realizzata interamente in Veneto dalla casa di produzione Padova Stories, la docuserie in tre puntate si muove a cavallo tra le tensioni politico-sociali degli anni di piombo e i movimenti segreti della criminalità organizzata degli anni ’90. Una storia criminale che si muove sullo sfondo di un territorio, il Veneto, che è stato il cuore pulsante di tante storie nere, specialmente a Padova, definita la polveriera del Nord-Est. Al centro della narrazione troviamo Enrico Vandelli, figura chiave di quegli anni: prima avvocato difensore di alcuni dei protagonisti degli anni di piombo nello storico processo “7 aprile”, e poi avvocato di Felice Maniero negli anni ’90. Per cercare di capire meglio come è nata la docuserie e con che taglio è stato raccontato un periodo così delicato della nostra storia ho incontrato Alessandro Pittoni e Sebastiano Facco, rispettivamente produttore esecutivo e regista/sceneggiatore della serie. Alessandro, come nasce il progetto “Fuorilegge”? La storia di Vandelli mi è stata presentata da Sebastiano Facco nell’estate del 2021, nello stesso periodo in cui avevo da poco costituito Padova Stories. Cercavo storie con due caratteristiche imprescindibili: la verticalità sul territorio e il budget contenuto. Questa ce le aveva entrambi. La vita di Vandelli poi mi era parsa sin dall’inizio più avvincente della trama di un film. Era un qualcosa di cui avevo sempre sentito parlare
promosso da Confartigianato e in collaborazione con il Comune di Padova. Sebastiano Facco, tu sei lo sceneggiatore e il regista della docuserie. Qual è il taglio narrativo che hai scelto per raccontare questa storia? Il taglio narrativo cerca un linguaggio di genere dove i colpi di scena non mancano mai. Fin da subito ho avuto la convinzione, condivisa con Sky e Padova Stories, che la serie dovesse proiettare i protagonisti e di conseguenza lo spettatore all’ interno di una storia che si basasse sul racconto delle scelte fatte dai personaggi senza mai analizzarle con il senno del poi. La domanda: “e se non avessi fatto così?” in questa serie non viene mai posta. Per questo c’è stato un interesse e un bisogno totale di utilizzare come ingrediente principale il materiale d’archivio dell’epoca, totalmente inedito. Il ritmo della serie è molto elevato, gli elementi narrativi sono numerosi e il punto di vista di un avvocato mantiene il racconto a tre metri della verità. Giacomo Brunoro
La locandina della nuova docuserie Sky Original, “Fuorilegge. Veneto a mano armata”
e mi sembrava l’esempio perfetto per mettere a terra l’idea di storie originali che avevo in mente di realizzare con Padova Stories. Storie locali dall’appeal internazionale. Vandelli infatti è una figura chiave di alcune pagine fondamentali della storia d’Italia, ed è tale rimanendo a Padova. La nostra città al centro di tutto. Insomma un gioco ad incastro perfetto con la visione della società. Ho proposto quindi il progetto a Sky che si è subito mostrata molto interessata al progetto. A novembre 2022 abbiamo iniziato a produrre e a luglio 2023 abbiamo
chiuso la post-produzione. “Fuorilegge” si inserisce nel progetto più ampio “Padova Stories”, ce ne vuoi parlare? Padova Stories è una società specializzata in storytelling territoriale che opera su tre fronti: il primo è quello più prettamente giornalistico e divulgativo, raccontando le persone e la realtà che rendono attrattiva la nostra città attraverso le pagine del nostro blog e dei nostri social. Il secondo è quello della creazione di contenuti originali di intrattenimento, di cui “Fuorilegge” è il fiore all’occhiello, ma abbiamo
già iniziato un percorso di distribuzione di contenuti Padova stories original attraverso i nostri canali: ci tengo a citare “Orgia Fuxia”, la prima docuserie sulla scena rock di Padova. La nostra terza area di attività è quella dell’advertising. Lavoriamo con le aziende, con i brand e con gli enti locali curandone la produzione di contenuti audiovisivi ed editoriali, la comunicazione e l’organizzazione di eventi. Ad esempio ora stiamo organizzando “Digital Artifex”, un festival di tre giorni su marzo 2024 che si terrà al Centro Culturale San Gaetano,
• Chi è Giacomo Brunoro Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e docente all’Istituto Superiore per il Made in Italy.
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Cultura
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La rassegna. Al via gli appuntamenti nei due principali teatri padovani
Al Verdi e ai Colli si alza il sipario nel segno del dialogo fra generazioni S
i alza il sipario su due dei principali teatri padovani: il Teatro Verdi, storico punto di riferimento della cultura in città, e il Teatro ai Colli, che negli anni ha saputo ampliare e arricchire sempre più la sua offerta. “Tutta è un’altra storia” è il titolo della stagione 2023/2024 del Teatro Stabile del Veneto al Teatro Verdi, che si presenta all’appuntamento col suo pubblico in una veste rinnovata dopo i lavori estivi che l’hanno reso più accogliente e sostenibile. Inaugurata il 23 ottobre da uno speciale spettacolo in anteprima fuori abbonamento (la rilettura del celeberrimo Moby Dick di Hermann Melville con Alessandro Preziosi), la nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutte le generazioni ma anche a degli spettacoli accessibili a un pubblico di sordi e ciechi e all’aumento dei posti riservati ai disabili. Una stagione caratterizzata da un azzeccato connubio fra vecchio e nuovo, fra rappresentazioni proprie del teatro antico, come Lisistrata di Aristofane diretta da Giorgio Sangati o la rivisitazione del mito di Clitennestra secondo Colm Tóibín (protagonista Isabella Ragonese), e le nuove scritture rappresentate da Marco Paolini (che porterà in scena Boomers) e Lucia Calamaro, con
La nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutti, al Teatro Ai Colli un viaggio attraverso alcune pietre miliari della drammaturgia, fino ai giorni nostri
Una scena di “Tipi umani seduti al chiuso”, in cartellone al Teatro Verdi
la sua opera Tipi umani seduti al chiuso. Non mancheranno i protagonisti della commedia dell’arte, seppur rivisti in chiave inedita, come nel caso dell’Arlecchino? di Marco Baliani con Andrea Pennacchi, né capolavori della drammaturgia mondiale come L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, con Rocco Papaleo e la regia di Leo Muscato, o il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. In cartellone anche volti particolarmente amati dal pubblico, come Drusilla Foer e Neri Marcorè, che porteranno in scena rispettivamente una rilettura della favola di Apuleio Amore e Psiche (Venere Nemica) e La buona novella, progetto teatrale che mescola musica e narrazione. Completano il programma le opere internazionali Agosto a Osage County di Tracy Letts, The
city di Martin Crimp, Il Giocattolaio di Gardner McKay e I corpi di Elizabeth di Nella Hickson. La stagione di prosa del Teatro ai Colli, la cui direzione artistica dal 2016 è affidata al Teatro Fuori Rotta, prende il via il 20 ottobre con La Malata Immaginaria di Goldoni, primo di una serie di spettacoli che accompagneranno lo spettatore in un viaggio attraverso alcune delle pietre miliari della drammaturgia, da Shakespeare a Ionesco, da Molière alla commedia dell’arte (talvolta riviste in chiave moderna), senza farsi mancare nemmeno delle incursioni nel teatro contemporaneo, come nel caso di Cuore di burattino con Lella Costa o di Paolo Rossi con la sua personale visione del teatro pirandelliano con l’opera Da questa sera di recita a soggetto!. Francesca Tessarollo
Sfera Danza, ventesima edizione del Festival Internazionale Oltre cento artisti internazionali, più di 25 spettacoli e performance, oltre 5.000 spettatori. Sono questi i numeri del Festival Internazionale La Sfera Danza, contrassegnato quest’anno da un ulteriore importante numero: venti, tante quante sono le edizioni della rassegna che da anni porta in città tutta la bellezza della danza. Ed è proprio come un inno alla bellezza che si pone l’edizione 2023 del Festival; una bellezza che, nella danza, non è data solo dai virtuosismi dei movimenti, ma anche della sensibilità d’animo dei danzatori e dall’armonia fra sguardo, gesto e respiro. Inaugurato il 30 settembre scorso con il tradizionale Galà
dei Premiati, il Festival (la cui direzione artistica è affidata a Gabriella Furlan Malvezzi), è pronto a proseguire fino alla fine di
Gabriella Furlan Malvezzi
novembre con una ricca serie di appuntamenti. Due mesi densi di spettacoli dal vivo con protagoniste alcune delle eccellenze italiane che hanno ottenuto grandi successi all’estero, ma anche
prove aperte, incontri con coreografi e ballerini, laboratori, masterclass e presentazioni di libri: una vera full immersione nell’arte della danza. In programma, in particolare, coreografie a sostegno della contemporaneità, dell’uguaglianza di genere e dell’abbattimento delle barriere, con la partecipazione di danzatori da tutto il mondo e appartenenti a diverse culture. A far da cornice agli eventi in programma saranno, oltre al Teatro Verdi e al Teatro ai Colli, varie location all’aperto a Padova e Vigonza, dalle piazze storiche ai luoghi di aggregazione spontanea che diventeranno, per l’occasione, dei palcoscenici d’eccezione. (f.t.)
Sport
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L’avvio della stagione. Dopo l’episodio della mega rissa a Rovigo la squadra guarda al futuro
Petrarca Rugby si veste di nuovo e dà il benvenuto a Paul Griffen
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e vecchie maglie erano finite lacere dopo la mega rissa in campo nel derby Rovigo-Petrarca Padova: 62 squalificati, un record mondiale. E meno male che era un’amichevole, in preparazione al prossimo campionato Serie A Élite. Le nuove maglie sono state invece presentate in un’atmosfera festosa, in famiglia, con tanti appassionati e tifosi accorsi alla sede di Sarmeola di Rubano. Presenti i vertici della società sportiva Petrarca Rugby, la presidenza di Argos, l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina e gli sponsor. Sono intervenuti anche gli alti ufficiali dei carabinieri in forze al Comando provinciale. Il vicepresidente del Petrarca Enrico Toffano, ha ricordato che chi si è abbonato riceverà in omaggio la nuova maglia ha annunciato. Le divise sono nelle varianti nera e bianca.
La maglia del Petrarca ha cucito il simbolo della Coppa Italia, vinta nella scorsa stagione in finale contro il Valorugby Emilia L’assessore Diego Bonavina ha dichiarato il proprio attaccamento al Petrarca: “Questa è una squadra vincente e rappresenta
Il dg Munari: “Restiamo il punto di riferimento per molti giovani, tanti ci seguono con passione” Un momento della presentazione delle nuove maglie del Petrarca
la storia della Padova sportiva. Essere qui è un atto dovuto, perché meritate l’attenzione della società. Nel mio piccolo, standovi vicini, cerco di restituire quello che voi date alla città in questa maniera così bella. Gli sponsor aiutano e nel tempo possono cambiare, ma il vero brand che
rimane è il Petrarca”. I tifosi hanno poi dato il benvenuto a Paul Griffen, giunto da Rovato (Bs) a Padova come assistente allenatore skills. Il 48enne neozelandese, per 14 anni al Calvisano, si è dichiarato “felice ed orgoglioso di essere a Padova. Otto settimane fa mi sono unito a
questo magnifico gruppo e sento che c’è tanta voglia di fare bene”. Il presidente di Argos, Alberto Peruzzo, ha aggiunto: “Il Petrarca rappresenta i valori veri dello sport e il rugby valorizza il gioco di squadra e la lealtà. Sono valori che alla società civile fanno bene. Noi di Argos crediamo che
un’azienda debba avere i medesimi punti fermi per rimanere nel mercato in modo costruttivo. Quanto alla partnership con la società sportiva abbiamo un ambizioso progetto in cantiere, volto a comunicare che andare allo stadio e assistere alle partite sia un momento di grande aggregazione e di socialità, di cui tutti abbiamo bisogno. L’altra iniziativa è rivolta ad avvicinare i giovani al rugby e ai suoi valori”. Il direttore generale del Petrarca, Vittorio Munari, ha ricordato che “il Petrarca resta un punto di riferimento per molti giovani. Ora ci sono imprenditori, come il nostro presidente Alessandro Banzato, che seguono con passione la squadra. Dobbiamo guardare le cose da migliorare, senza sederci sugli allori. I vincenti si giudicano da come riflettono sulle sconfitte”. Diego Buonocore
Basket, il cammino in Supercoppa della Virtus si ferma a San Vendemiano E’ la Rucker San Vendemiano la bestia nera della Virtus Basket in questo inizio di campionato: il cammino in Supercoppa dei neroverdi si è infatti fermato al secondo turno per la sconfitta 82-75 rimediata contro San Vendemiano. Una partita dal doppio volto: buono l’inizio, squadra attenta e concentrata che ha tenuto il comando fino a metà gara per essere poi superata a cavallo tra il terzo e quarto tempo e uscendo sconfitta di sette lunghezze, dopo aver comunque mostrato per larghi tratti un bel gioco di squadra. “Una gara da una doppia faccia”, ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao. “I nostri gioca-
tori stanno dimostrando di riuscire a mettere in campo un gioco efficace e di squadra tanto in attacco quanto in difesa.” Tempo una decina di giorni e Virtus e San Vendemiano si sono ritrovati di nuovo di fronte per la prima di campionato; non è bastata la bella rimonta del terzo quarto ai neroverdi che hanno ceduto nel finale di partita: risultato finale 77-65 al termine di una partita vibrante e intensa, fatta di parziali e contro parziali. Buona la prova di Michele Ferrari (23 punti e 8 rimbalzi), di capitan Schiavon, di Scanzi e Cecchinato. Da segnalare l’esordio in Supercoppa del giovanissimo Aaron Guevarra, 17 anni, quest’anno a pieno titolo nel roaster
neroverde. “Ho iniziato a giocare a basket perché sia i miei fratelli che mio papà giocavano a basket”, racconta Aaron Guerrera. “mio fratello più grande ha giocato anche in prima squadra nella Virtus quando era ancora in serie C; quindi diciamo che fin da piccolo sono cresciuto in quest’ambiente”. Quali sono i tuoi obiettivi? “Fin da piccolo sognavo di superare mio fratello, infatti lui è arrivato fino alla C Gold, quindi il mio obbiettivo era di arrivare almeno in serie B, e adesso posso dire di avercela fatta”. Che emozioni ti regala il basket? “Quando gioco riesco ad esprimermi, veramente questo sport lo amo con tutto me stesso”. (d.b.)
Gli atleti della Virtus a San Vendemiano
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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo
“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D
al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase
di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere
Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello
le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-
re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-
ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.
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Regione
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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore
“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica
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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-
vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-
Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24
Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto
za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-
mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-
ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.
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Regione
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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”
Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este
A
fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-
zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-
Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione
retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il
nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara
-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.
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Regione
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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce
Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”
“A
l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi
per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico
L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27
della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un
canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi
del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.
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Regione
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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”
Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C
resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.
L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.
Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta
avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.
3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,
diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-
la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte
proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto
Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
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Da sempre al fianco delle donne
Scopri l’importanza della prevenzione senologica
Ottobre, mese della prevenzione senologica Affidea, da sempre al fianco delle donne, offre presso i suoi Centri un percorso diagnostico senologico completo. Inquadra il QRCode e scopri il Centro Affidea più vicino. Scarica l’App Affidea Connect Italy
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OTTOBRE 2023
on-line:
Ottobre in rosa
La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta
L
Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta
a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente
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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici
La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente
Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.
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ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-
bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.
“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).
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Tumori cerebrali. La ricerca condotta da un team internazionale coordinato dal professor Corbetta
Nascita e sviluppo del temuto glioblastoma sono in relazione con le connessioni cerebrali
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umori cerebrali, un importante traguardo è stato raggiunto da un team internazionale di ricerca, frutto di una collaborazione tra le Università di Padova, Berlino e Bordeaux e l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, coordinati dal prof Maurizio Corbetta, professore di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm). I risultati della ricerca sul glioblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno per cui non esistono ancora terapie efficaci, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Jama Neurology. Finora la maggior parte degli sforzi su questa malattia si sono concertati sulle caratteristiche del tumore stesso (le sue mutazioni, le sue interazioni col sistema immunitario, la risposta alla terapia). In questa ricerca invece l’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dell’organo in cui si sviluppa questo tumore: il cervello. Il cervello è costituito dai neuroni e dall’insieme delle fibre che connettono tra di loro le aree cerebrali, che costituiscono il “connettoma”. Le connessioni sono quindi paragonabili a delle strade, che mettono in comunicazione le varie regioni del cervello. Nel lavoro “White Matter Tract Density Index Prediction Model of Overall Survival in
Glioblastoma” il gruppo di ricercatori ha dimostrato che la prognosi di questa malattia dipende anche e soprattutto dalla densità di connessioni strutturali (i fasci di fibre che connettono le aree cerebrali tra di loro) nella regione in cui si sviluppa il tumore. In particolare, si è visto che, quando il tumore cresce in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza dal momento della diagnosi è più breve, viceversa quando il glioblastoma si localizza in regioni cerebrali a bassa densità di fibre la prognosi è migliore. Il motivo può consistere nel fatto che, quando il tumore cresce in regioni in cui ci sono più fibre (ovvero più “strade”), ha maggior probabilità di diffondersi alle restanti regioni del cervello. La particolare strategia messa a punto dai ricercatori Alessandro Salvalaggio, Ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, Lorenzo Pini, Assegnista del Padova Neuroscience Center e del Vimm, e Maurizio Corbetta, permette di calcolare un indice di densità delle fibre di sostanza bianca dove cresce il tumore senza necessità di esami specifici, ma soltanto partendo dalla risonanza magnetica cerebrale che tutti i pazienti eseguono prima dell’intervento chirurgico. La scoperta dei tre ricercatori è anche oggetto di un brevetto italiano ed internazionale. “I risultati di questo studio dimostrano come
l’approccio al glioblastoma non possa non considerare lo speciale organo nel quale cresce, il cervello umano” ha sottolineato Maurizio Corbetta, coordinatore dello studio. “Le evidenze emerse da questa ricerca, oltre ad aver portato alla creazione di un indice diagnostico non invasivo, forniscono possibili spunti e indicazioni per nuovi approcci terapeutici”. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto congratularsi pubblicamente con il team di ricerca internazionale, orgoglioso in particolare del contributo Veneto alla importante scoperta. “La scoperta che la sopravvivenza nel tumore cerebrale dipende dalla densità delle connessioni è l’ennesimo traguardo di una sanità che non solo assicura le cure più adeguate ai suoi cittadini, ma anche partecipa al lavoro che ogni giorno vede impegnati i maggiori scienziati mondiali. Da sottolineare anche, in questo caso, la grande sinergia messa in campo dai poli di ricerca del Veneto, che hanno collaborato all’unisono: l’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Ateneo Padovano, lo IOV ed il Vimm”. “Molti dei ricercatori – ha concluso - hanno effettuato importanti esperienze all’estero e hanno scelto di ritornare in Italia, in Veneto per proseguire la loro attività scientifica e assistenziale: un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera sanità della nostra regione”.
Una scoperta che oltre ad aver portato alla creazione di un nuovo indice diagnostico non invasivo nella definizione della prognosi, fornisce possibili spunti per nuovi approcci terapeutici
L’Odontoiatra Sedazionista Il Dentista specializzato nel trattamento dei pazienti che hanno paura... e non solo.
Dr. Paolo Boldrin Odontoiatra Sedazionista
stra sessualità. É normale che, per le sue funzioni e per i suoi significati, affidare la salute della propria bocca a un’altra persona possa essere un’esperienza molto complessa. Le paure più comuni sono quella del dolore, la paura di non riuscire a respirare, la paura di doversi affidare a un’altra persona senza voce in capitolo o senza vie di fuga, la paura di eventi avversi e infine la paura di procedure che non si conoscono.
Master Universitario di II Livello SEDAZIONE ED EMERGENZA IN ODONTOIATRIA: TRATTAMENTO OLISTICO DEL PAZIENTE ODONTOIATRICO
Quali sono, in questi casi, gli strumenti a disposizione del Dentista Sedazionista?
È incredibile pensare come una delle cose più terrificanti sia, nell’immaginario di molte persone, doversi sottoporre alle cure del Dentista. E’ indispensabile per il Dentista individuare i pazienti più timorosi per mettere in atto tutte le strategie utili a rendere la loro esperienza rilassante e confortevole. La bocca è un organo speciale che assolve funzioni primarie come quella della nutrizione, dell’articolazione della parola, della respirazione, fino anche a funzioni più complesse che riguardano la nostra socialità, la manifestazione delle emozioni , dell’immagine che si vuole dare di sé, fino ad essere coinvolta nella no-
1 - Dialogo e comprensione Il Dentista, come in generale tutti i professionisti sanitari, dovrebbe vivere il proprio mestiere come una missione, calandosi nei panni del paziente senza giudizi e pregiudizi. Questo é l’unico modo per instaurare un vero rapporto di fiducia reciproca, spesso unico strumento sufficiente a eliminare i timori dei pazienti. 2 - Sedazione cosciente con protossido d’azoto Il paziente può respirare durante la procedura sanitaria una miscela di ossigeno e protossido d’azoto erogata da un apposito macchinario denominato “sedation machine”. Tale miscela ha un effetto ansiolitico che svanisce non appena viene smessa la
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sua somministrazione. Questo strumento puó essere utilizzato sia per i bambini che per gli adulti e non comporta il sonno o la perdita di coscienza. Al termine della procedura la lucidità del paziente non sará compromessa ed egli potrá anche guidare una vettura in autonomia. 3 - Sedazione cosciente endovenosa È possibile somministrare una categoria di farmaci denominata “benzodiazepine”. Il più conosciuto tra questi farmaci è il Valium che, quando somministrato per via endovenosa, ha un effetto ansiolitico importante e immediato. Il paziente è monitorato con la misura costante della sua pressione arteriosa e dell’ossigenazione e, anche in questo caso, non si arriva al sonno o alla perdita di coscienza. Egli tuttavia dovrà essere accompagnato e dovrà stare a riposo in genere 24 ore, senza guidare veicoli. 4 - Ipnosi medica Opportunamente guidati in tec-
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niche di rilassamento e controllo delle emozioni i pazienti possono acquisire la capacitá di prevenire l’ansia e la paura del Dentista, arrivando a utilizzare poi le stesse tecniche in autonomia nella vita quotidiana per far fronte a stress, fobie e attacchi di panico. Contrariamente al credo comune l’ipnosi non é perdita di controllo ma, esattamente al contrario, uno strumento per affinare l’attenzione e il contatto con se stessi e stimolare l’autosufficienza e l’indipendenza. Tutte queste tecniche possono essere usate dall’ Odontoiatra Sedazionista, anche in combinazione tra loro, per permettere a tutti i pazienti di curare quell’organo speciale che é la propria bocca.
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Abbiamo a cuore il tuo udito IPOACUSIA MONOLATERALE, OVVERO QUANDO SI SENTE POCO O NIENTE DA UN ORECCHIO Capita più spesso di quanto si possa immaginare, ed è un problema da affrontare subito Il test dell’udito, o controllo audiometrico, dovrebbe essere inserito da tutti tra i check da eseguire periodicamente, soprattutto dopo aver superato i cinquant’anni, ma è una soglia che vale senz’altro la pena di anticipare per chi ha vissuto o lavorato in ambienti particolarmente rumorosi. Comunque le statistiche confermano che dopo i sessant’anni una persona su tre soffre di ipoacusia ma che il degrado dell’udito è iniziato almeno dieci anni prima. Questo succede perché la perdita della capacità uditiva è lenta e progressiva, e chi la subisce fa fatica a rendersi conto del problema in tempo utile. I segnali da non sottovalutare Una diagnosi precoce è determinante per avviare tempestivamente iniziative di cura e prevenzione, è caldamen-
te raccomandato di non trascurare gli avvisi di malfunzionamento che arrivano dalle nostre orecchie. Per citarne alcuni: avere bisogno di alzare spesso il volume della tv, della radio, del cellulare; percepire un fischio o un ronzio nelle orecchie; trovare difficoltà a sostenere una conversazione con più persone in un ambiente affollato o rumoroso. In questi casi è bene non fare finta di niente, perché il difetto con tutta probabilità tenderà a peggiorare, a provocare conseguenze negative sulle relazioni con gli altri e a favorire la tendenza ad isolarsi. Ciò, oltre ad abbassare la qualità della vita, può portare a fenomeni di disagio psicologico e depressione. L’ipoacusia può manifestarsi anche solo in un orecchio Definita anche perdita dell’udito unilaterale, la sordità parziale o totale di un solo orecchio può verificarsi all’improvviso nel corso dell’esistenza, come invece può essere già presente nei bambini al momento della nascita. Le cause all’origine della sua insorgenza sono molto diverse: può essere ereditaria, oppure la conseguenza di un trauma alla testa, ma anche provocata da un neurinoma dell’acustico,
da un’infezione virale o batterica, da mastoidite, dalla malattia di Ménière o dalla microtia, cioè dal mancato sviluppo dell’orecchio esterno. L’ipoacusia monolaterale può essere lieve, grave o profonda e, comunque si manifesti, è un fenomeno che richiede molta attenzione anche se l’altro orecchio mantiene un udito normale o quasi. Ma come ci si accorge di sentire meno o non sentire affatto da un orecchio? Soprattutto nei casi in cui il problema insorge lentamente e progressivamente, non è facile rendersi conto del fatto che un orecchio non funziona a dovere. Un segnale evidente è la difficoltà ad individuare la direzione dalla quale proviene un suono. Il cervello, infatti, si affida ad entrambi gli orecchi per capire da dove giunge e, se un orecchio è difettoso, non ci riesce più. Quindi, se sentite qualcuno che vi chiama oppure il suono di un clacson e vi girate dalla parte sbagliata, c’è un’alta probabilità che uno dei vostri orecchi non funzioni a dovere. Altro segnale da tenere presente è la necessità di porgere l’orecchio migliore quando si partecipa a una conversazione in un ambiente rumoroso. Come si può intervenire per alleviare i problemi derivanti dalla perdita dell’udito unilaterale? Anzitutto va ribadito il concetto dell’urgenza. Quando ci si accorge che un orecchio sente meno dell’altro la prima cosa da fare è verificare lo stato dell’udito sottoponendosi ad un controllo dell’udito eseguito da un audio-
• MESTRE (VE) dimensioneudire.it • DOLO (VE)
• BOVOLENTA (PD)
LE NOSTRE SEDI •• PADOVA MONSELICE (PD)
• SOTTOMARINA, CHIOGGIA (VE)
protesista. Infatti, solo quando sarete in possesso dei dati relativi al vostro difetto potrete decidere di intervenire per rendere meno grave il problema. Se dal controllo risulta che l’orecchio difettoso conserva anche solo in minima parte una capacità di sentire, la soluzione ideale è il trattamento con un apparecchio acustici per la sordità unilaterale. Un solo apparecchio nell’orecchio problematico da risultati davvero importanti, a patto però che l’altro orecchio senta bene. In caso contrario, ovvero se entrambi gli orecchi soffrono di un abbassamento di udito anche se di diversa importanza, sarà necessario utilizzare gli apparecchi acustici in entrambi gli orecchi. I centri Dimensione Udire garantiscono attenzione e aiuti concreti a pazienti di ogni età. I tecnici Audioprotesisti dei centri Dimensione Udire sono pronti ad accogliere pazienti di ogni età per un controllo dell’udito e ad impegnare tutte le loro competenze per mettere a punto caso per caso le soluzioni più efficaci, sempre tecnologicamente all’avanguardia e sempre accuratamente personalizzate.
dimensioneudire.it Apparecchi acustici tramite ASL-INAIL per aventi diritto
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A tavola
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Idee in cucina, facili e sfiziose
37 Rubrica a cura di
Sara Busato
Le verdure di ottobre mostrano sapori, colori e profumi profondamente autunnali, anticipando l’arrivo della stagione successiva. Ottobre è il mese in cui spuntano gli ortaggi che ci accompagneranno a tavola per tutta la stagione fredda.
RISOTTO DI ZUCCA E SALSICCIA
TORTA DI CASTAGNE E GOCCE DI CIOCCOLATO
Un piatto gustoso, colorato e sano. Una ricetta che si apprezza per tutta la stagione fredda. Risotto cremoso e nutriente, perfetto per il pranzo della domenica in famiglia. Ingredienti: 320 g di riso; 300 g di zucca; 150 g di salsiccia; scalogno; brodo vegetale: bicchiere di vino bianco: parmigiano reggiano; olio extravergine di oliva; una noce di burro; sale e pepe Preparazione: Tagliare la zucca a metà e disporla su una teglia da forno. Cucinate nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti finché diventa morbida. Una volta cotta, eliminate i semi e i filamenti, e poi raschiate via la polpa con un cucchiaio. Nel frattempo, preparate il brodo vegetale. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tritata in un paio di cucchiai d’olio fino a doratura. Aggiungete quindi la salsiccia spellata e sgranata. Mescolate e lasciate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete il riso nella pentola con la salsiccia e tostatelo mescolando bene. Sfumate con il vino bianco e poi unite la polpa di zucca. Continuate a mescolare per amalgamare la zucca al riso, quindi aggiungete un mestolo di brodo caldo. Portate avanti la cottura del risotto seguendo la procedura tradizionale. Alla fine, mantecate il risotto lontano dal fuoco aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato.
Una torta da credenza buona a colazione, a merenda e come semplice dessert dopo pasto. L’abbinamento castagne e cioccolato è irresistibile
HUMMUS DI CECI Un piatto mediorientale realizzato con una crema a base di ceci, tahina, paprika e succo di limone. Per un veloce antipasto da condividere con gli amici Ingredienti: 500 g di ceci lessati e scolati; succo di limone; 5 cucchiai di olio extravergine di oliva; spicchio di aglio cucchiaino di sale; 6 cucchiai di tahina; ciuffetto di coriandolo; pizzico di paprika Preparazione: Sgocciolare i ceci e mettetene da parte circa 400gr. Pesare tutte le spezie per preparazione. Poi pesate 400 g di ceci e mettetene da parte altri 100. Frullate i 400 g di ceci insieme al succo di limone, all’olio, allo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, al sale, alla tahina e alla paprika. Frullate tutto fino a ottenere un composto semidenso, liscio senza grumi. Trasferitelo in una ciotola e conservatelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo guarnite l’hummus di ceci con i ceci tenuti da parte, il coriandolo, ancora un pizzico di paprika e un filo di olio.
Ingredienti: 3 uova; 180 g di zucchero semolato; 80 ml di olio di semi; 250 g di farina di castagne; 30 gr di cacao amaro in polvere; 1 bustina di lievito per dolci;1 bicchiere di latte; 100 gr di gocce di cioccolato Preparazione: Montare le uova insieme allo zucchero fino a ottenere una massa chiara e spumosa. Aggiungete l’olio di semi continuando a lavorare finché sarà ben incorporato. Successivamente, setacciate la farina di castagne nel composto insieme al lievito e al cacao amaro. Mescolate con una frusta a mano o elettrica, aggiungendo il latte gradualmente fino a ottenere un impasto omogeneo. Infine, incorporate le gocce di cioccolato e mescolate per distribuirle uniformemente. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato; quindi, cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente la torta di castagne e gocce di cioccolato prima di sformarla e servitela, spolverata con zucchero a velo.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.
Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.
TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.
Ottobre Ottobre, la forza e il tempo interiore
GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.
CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.
LEONE Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.
VERGINE Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.
SCORPIONE Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.
SAGITTARIO
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Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.
CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.
ACQUARIO
E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.
PESCI Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.
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