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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questi giorni sentiamo spesso parlare di soldi, tanti soldi, i fondi del Pnrr. Miliardi di euro che l’Europa ci presta (è bene ricordarlo) per raggiungere una serie di obiettivi che permettano di gettare le basi di quella “next generation” a cui fa esplicito riferimento il piano. Due anni dopo la loro introduzione ci rendiamo conto di quanto sia arduo e incerto impiegare al meglio le generose risorse disponibili.
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Abbiamo in mano un portafoglio pieno di soldi ma spenderli è più difficile del previsto e ormai è una corsa contro il tempo, vista la scadenza del 2026 sempre più vicina. Il governo non intende rinunciare, anche in parte, ai generosi fondi ma sta lavorando alla “rimodulazione” del piano per risolvere le criticità emerse negli ultimi mesi. L’intenzione è quella di eliminare i progetti che non potranno essere portati a termine nel 2026 e destinare le relative risorse ad altri interventi che invece potranno essere conclusi nei termini.
Confindustria non nasconde la preoccupazione e teme che senza una strategia precisa il piano possa arenarsi. Quindi ben venga la trattativa con l’Europa per la rimodulazione. “Il Commissario Gentiloni - hanno dichiarato gli industriali nei giorni scorsi - ha aperto alla possibilità di maggiore flessibilità. Un segnale certamente positivo, ma l’Italia deve comunque dimostrare di essere un Paese credibile, rispettando le scadenze. Bisognerà puntare sui progetti effettivamente realizzabili e non sugli interventi a pioggia”.
Intanto su fronte politico si alza la voce critica delle opposizioni. Il Pd ha chiesto di fare chiarezza in Parlamento: “nella maggioranza è caos totale, basta scaricabarile, basta ritardi”. Il Movimento 5 stelle ricorda che “parliamo di soldi ottenuti con estrema fatica in Europa, dopo un lungo braccio di ferro con i Paesi frugali, risorse che rappresentano un’occasione unica per il rilancio dell’Italia”.
Taglio il nastro del nuovo Innovation Lab “FCC - Officine Digitali” voluto fortemente dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese. Alla presenza dell’assessore regionale Francesco Calzavara, della presidente della Federazione Antonella Argenti, di amministratori e sindaci del Camposampierese, sono state aperte le porte degli spazi completamente ristrutturati e riqualificati dell’ex casa del segretario comunale di San Giorgio delle Pertiche, dove adesso hanno sede quattordici postazioni di co-working a disposizione della cittadinanza gratuitamente per tutto il 2023.
Nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi i passaggi di questo importante traguardo e sono state delineate le funzioni della struttura a partire dall’ assegnazione nel 2021 di un contributo di 700 mila euro. L’Innovation Lab rappresenta una porta aperta sul futuro del territorio, ideale per i «nomad worker», professionisti in grado di organizzare in maniera dinamica il proprio lavoro. Oltre alle postazioni per il “co” o lo “smart” working sono state realizzate anche sale dedicate a videocall o conferenze, un’area relax progettata come luogo di networking. Grande spazio sarà dato alla formazione digitale: all’interno dell’hub si svolgeranno seminari (su temi quali fact checking e fake news, smart city, IoT, realtà virtuale/aumentata) di alta formazione che Officine Digitali organizza con il supporto didattico e scientifico di Ca’ Foscari Challenge School. L’hub sarà sede anche dell’Ufficio Europa della Federazione, a disposizione di associazioni, startup, cittadini nella ricerca di bandi e finanziamenti europei» conclude il sindaco. Innovation Lab è spazio importante e all’avanguardia che punta ad attrarre utenti da un’area potenzialmente molto ampia. Lo sottolinea Antonella Argenti, presidente della Federazione: «Officine Digitali è l’unico Innovation Lab della provincia di Padova e non a caso nasce proprio qui nel Camposampierese, dove la capacità di fare squadra dei sindaci ha da sempre rappresentato un fattore di accelerazione dello sviluppo territoriale. L’hub, insieme alle 10 palestre digitali disseminate nei Comuni, sarà un presidio di sostegno, informazione e cultura digitale per tutti i nostri cittadini». (n.m.)
del Camposampierese Est
Ditigalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute: queste le sei “missioni”, i sei pilastri del Pnrr da cui discendono gli interventi da finanziare. Ma l’Italia si scontra con delle criticità strutturali proprio nell’impiegare le risorse a disposizione. La Cgia di Mestre ricorda che “secondo la Banca d’Italia, le opere durano un’eternità. Per un intervento medio di 300 mila euro di voglio 4 anni e 10 mesi, per un investimento da 5 milioni i tempi si allungano a ben 11 anni”. Le speranze sono riposte nelle riforme della pubblica amministrazione e nel nuovo codice degli appalti. Ma quanto è difficile spendere bene.
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An)
in redazione il 17 aprile 2023
L’assessore regionale Calzavara
Il risultato è, a dir poco, storico. La giunta comunale di Borgoricco, nei giorni scorsi, ha approvato il Piano di Recupero “La Corte” per il compendio noto come “Bellato” a Sant’Eufemia. Il piano di riqualificazione riguarda un’area centrale della frazione, con edifici inclusi che danno su piazza Suor Beata Vendramini e sulla centralissima via delle Pieve. Lo stabile da anni versava in stato di degrado. Più volte erano stati gli stessi cittadini a segnalare l’incuria in cui erano stati abbandonati gli edifici senza che l’ente pubblico potesse intervenire direttamente visto che il fabbricato era di proprietà privata, e anzi, apparteneva a più proprietari.
Ora, dopo tanta attesa, è stato possibile approvare un Piano di Recupero di iniziativa privata (alla fine lo stabile è stato acquisito da altri proprietari) che consentirà, insieme ad altri interventi realizzati dall’amministrazione comunale nelle aree limitrofe, di restituire il paese alla sua comunità.
“Si raccolgono oggi i risultati di quasi quattro anni di lavoro – spiega Gianluca Pedron, assessore all’ Urbanistica, Edilizia privata e Politiche per la Rigenerazione urbana –. Nella campagna elettorale del 2019 ci eravamo impegnati a ridare al centro di Sant’Eufemia la dignità che merita e che, a anche a causa dei fabbricati fatiscenti (noti come compendio Bellato) insistenti all’incrocio tra via della Pieve e la piazza, caratterizzava un’area fortemente degradata da decenni. Grazie all’approvazione del Piano di Recupero “La Corte”, a
cui seguirà la sottoscrizione dal Notaio della relativa Convenzione Urbanistica e, quindi, il rilascio del Permesso di Costruire, verrà riqualificata l’area, valorizzandola, e consentendo a tutti i cittadini una migliore fruibilità e sicurezza del percorso pedonale, anche grazie al fatto che il fabbricato, una volta demolito, verrà ricostruito in posizione arretrata rispetto all’attuale”.
L’area in questione sarà ora recuperata e valorizzata, infatti, i fabbricati in questione saranno demoliti e, in luogo degli attuali circa 4600 metri cubi di volume esistente, ne verranno ricostruiti circa 2900, “decongestionando” quindi un’area centrale della fazione di Sant’Eufemia. Sorgeranno quindi due edifici, ciascuno a due piani fuori terra, in grado di ospitare 9 appartamenti.
Per quanto riguarda gli spazi pubblici limitrofi, è in fase di studio un progetto di riqualificazione, come illustra l’assessore Pedron – per conto di tutta la Giunta – , della stessa piazza.
“Saranno eseguiti sopralluoghi e analisi accurate per riuscire a recuperare, almeno in parte, la pavimentazione della piazza realizzata in porfido, mantenendo quanto è ancora conservato e intervenendo ex novo con le parti deteriorate – prosegue Pedron –”.
Oltre a questo, le eventuali “novità” che potrebbero essere inserite nella soluzione progettuale, come aree verdi, illuminazione e la presenza di acqua, saranno oggetto di concertazione con i cittadini. Infine, saranno migliorate la fruibilità e la sicurezza dei percorsi pedonali grazie alla realizzazione di un attraversamento
L’assessore Gianluca Pedron: “Raccogliamo oggi i risultati di quasi quattro anni di lavoro. Nella campagna elettorale del 2019 ci eravamo impegnati a ridare al centro di Sant’Eufemia la dignità che merita. Oggi possiamo dire di aver mantenuto fede anche a questa promessa”
pedonale rialzato a illuminazione smart, vale a dire “intelligente”, in Via Castellaro, in vicinanza dell’asilo parrocchiale.
La Mostra del Libro di Borgoricco si è conclusa con numeri da record. 25 mila presenze, 10 mila libri venduti: numeri che portano questa edizione in cima alla classifica di tutti gli anni.
“Un particolare ringraziamento a tutti i volontari, agli uffici, all’Istituto Comprensivo di Borgoricco, al Dirigente Scolastico, alle associazioni del territorio - affermano il sindaco Alberto Stefani e l’assessore alla cultura Maria Chiara Franchin -. Questi numeri testimoniano il successo di una manifestazione in continua crescita che quest’anno ha accolto autori di fama nazionale ed eventi collaterali capaci di entusiasmare intere generazioni”.
Questi alcuni degli ospiti: il giornalista Francesco Verni e il noto fumettista dei personaggi Disney Giorgio Cavazzano, la scienziata Antonella Viola, Enrico Galiano il prof amato dagli studenti, Andrea Franzoso che insegna ad affrontare i bulli, Amani el Nasif la
sposa bambina, l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi e tanti autori come Fabiano Massimi, Guido Sgardoli, Loris Giuriatti, Piergiorgio Pulixi, Damiano e Margherita Tercon, Valentino Villanova e Fred, Carlo Toniato, Rosario Pellecchia fino a Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e Luigi Brugnaro, sindaco Venezia.
Tra le novità gli incontri con gli studenti come quelli di Amani el Nasif, Andrea Franzoso e Andrea Devicenzi durante i quali i ragazzi hanno posto domande e interagito con gli autori. Tema conduttore della 36esima le relazioni umane. Dieci giorni che ricchi di eventi, proposte, presentazioni, autori, laboratori. Tra le altre novità Borgoricco Comics, con illustratori e fumettisti fra cui, oltre al maestro della Disney Cavazzano, il fumettista Valentino Villanova e Fred. Pienone di pubblico per l’evento Cosplay.
Rigenerazione urbana. Sarà valorizzata l’area attraverso una maggiore fruibilità e sicurezza del percorso pedonaleNicoletta Masetto
Adistanza di sei mesi dal successo di LIVEact, la compagnia teatrale di Padova Camerini con Vista Aps torna a proporre una nuova, entusiasmante rassegna di teatro, questa volta di genere comico-brillante.
“Dopo il bel successo della rassegna LIVEact, realizzata sempre al Centro Culturale Aldo Rossi, in collaborazione con il Comune di Borgoricco, torniamo ora a proporre TuTTinSCeNa, un nuovo percorso dedicato a spettacoli comico-brillanti, al teatro che fa sorridere o ridere dei vari casi della vita - spiega Lisa Marton, residente della compagnia Camerini con Vista –. Una proposta di qualità davvero adatta a tutti”.
“Ritorna il buon teatro all’Aldo Rossi visto il successo della precedente edizione – aggiunge Maria Chiara Franchin, vice sindaco e Assessore alla cultura del Comune di Borgoricco –.Grazie alla collaborazione con la compagnia Camerini in vista si apre una stagione che ha l’intento di promuovere del buon teatro per gli appassionati, ma anche per avvicinare le giovani generazioni a uno dei
linguaggi artistici che più di ogni altro riesce esprimere emozioni e regalarci momenti di relax e benessere”. “Camerini con Vista” cura anche visite animate al Museo della Centuriazione Romana. Quattro gli appuntamenti previsti presso il teatro del Centro Culturale Aldo Rossi di Borgoricco.
Dopo “Addio al nubilato”, una commedia di Francesco Apolloni con la regia di Raffaella Bergamin, messo in scena dalla compagnia “Piccola Scena Arte e Spettacolo” di San Martino di Lupari (PD) e lo spettacolo messo in scena da Camerini con Vista “Il dramma di un attore”, monologo di Lisa Marton, interpretato da Francesco Garasto con la regia di Tomaso Carraro, sono in programma altri due appuntamenti il 29 aprile e il 6 maggio.
Sabato 29 aprile sarà la volta della Com-
pagnia Teatro Fuori Rotta di Padova che presenterà “La strana coppia”, commedia di Neil Simon con la regia di Gioele Peccenini. Questo grande classico racconta la vita da scapolo di Oscar. Disordinato e approssimativo, vive da solo in un appartamento trasandato, finché non giunge a sconvolgere la sua routine l’amico Felix, preciso in modo maniacale, ossessionato dall’ordine e dalla pulizia, pieno di allergie e di tic, e incapace di rassegnarsi alla fine del proprio matrimonio. Ma la convivenza non sarà facile. La rassegna si chiuderà sabato 6 maggio con “Il matrimonio era ieri”, commedia di Giuseppe Della Misericordia con la regia di Enrico Matrella messa in scena dalla Compagnia Micromega di Verona. Tutto parte da un caso della vita. Il protagonista, Stefano, rimane bloccato in aeroporto e arriva al suo matrimonio con un giorno di ritardo. È pronto ad affrontare la rabbia della sposa, ma fa una scoperta sconvolgente. Una satira esilarante, cinica, veloce, nella quale tutti i luoghi comuni sul matrimonio e sull’amore sono ribaltati. (n.m.)
La compagnia teatrale “Camerini con vista” nasce a Padova nel 2009 grazie ad alcuni appassionati uniti dall’amore comune per il teatro. “Nel corso degli anni – spiegano gli artisti - abbiamo allestito e portato in scena svariati spettacoli, sia brillanti sia drammatici, con la guida dei registi Antonello Aresti, Vittorio Attene e Paolo Franciosi o curando noi stessi la regia. Ci siamo dedicati anche alla composizione di opere teatrali, con alcune delle quali siamo giunti in finale in tre diverse edizioni del concorso Monologando di Padova. Nel 2022 abbiamo portato al debutto La verità di Freud di Stefania De Ruvo, per la regia di Vittorio Attene, commedia brillante in perfetto stile Woody Allen. Attualmente sono in lavorazione la spassosa commedia Amleto in salsa piccante di Aldo Nicolaj, diretta da Tomaso Carraro, e l’opera drammatica From Medea di Grazia Verasani, con la regia di Alice Pagotto”. Il gruppo, composto da una quindicina di membri fra attori, registi, tecnici e vari collaboratori, è affiliato all’Associazione Acli Arte e Spettacolo Padova. Con l’obiettivo di crescere e migliorare, gli artisti partecipano a stage di specializzazione e ricerca con gruppi teatrali professionistici. “Con le nostre produzioni – concludono - prendiamo parte a rassegne, collaboriamo con altre associazioni ed enti locali per progetti teatrali, organizziamo rassegne per diffondere e sviluppare quella meravigliosa forma di espressione e di arte che è il teatro”.
Urbanistica. Approvata la deroga per procedere alla progettazione e realizzazione
Al via la realizzazione della “Casa della Comunità” da parte dell’Ulss 6 Euganea nell’area di pertinenza dell’Ospedale di Camposampiero.
Una struttura che consentirà di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio, in coerenza con quanto definito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la componente M6.C1 – 1.1 Case della comunità e presa in carico della persona.
Nella seduta di consiglio di fine marzo il consiglio comunale di Camposampiero ha approvato all’unanimità la deroga urbanistica che era necessaria per procedere con l’iter di progettazione e realizzazione della Casa della Comunità.
Hanno preso parte al Consiglio l’ingegner Tommaso Caputo, dirigente responsabile dell’area tecnica dell’Ulss 6 Euganea, con l’architetto Bonello e il responsabile dell’area Urbanistica del Comune architetto Mirko Zampieri.
«Si tratta di un intervento molto importante che riguarda la relazione tra sanità e territorio - commenta con soddisfazione il sindaco Katia Maccarrone -. Utilizza preziose risorse del PNRR stanziate a livello nazionale, con integrazione di finanziamenti da parte della Regione Veneto. La Casa della Comunità sorgerà nell’area di proprietà dell’Ulss a sud dell’Ospedale. Si
relazionerà con le attività del Distretto ma conterrà servizi completamente nuovi, con la presenza di medici di medicina generale, pediatri, infermieri, amministrativi, servizio sociale. La Casa della Comunità dovrà fungere da PUA, PUNTO Unico di Accesso del cittadino ai servizi socio sanitari, in base al disegno normativo che sottende al finanziamento del PNRR. Grazie all’ing. Caputo dell’Ulss che sta procedendo nel pieno rispetto dei tempi stringenti del Pnrr ed ha illustrato ai consiglieri l’intervento, ai vari tecnici impegnati e al l’arch Zampieri del Comune che ha seguito l’aspetto di deroga urbanistica necessario. La collaborazione tra Comune e Ulss è stata molto stretta e proficua».
L’investimento ammonta a 2.500.000 euro (1 .500.000 euro da PNRR M6.C1 – 1.1 Case della comunità - presa in carico della persona e 1.000.000 dalla Regione). La palazzina che ospiterà la Casa della Comunità si svilupperà su due piani, utilizzerà tecniche costruttive innovative, antisismiche, con sistemi di risparmio e produzione dell’energia. Sorgerà
La palazzina che ospiterà la Casa della Comunità si svilupperà su due piani, utilizzerà tecniche costruttive innovative antisismiche con sistemi di risparmio e produzione dell’energia.
Sorgerà di fianco alla Casa Rossa in area ospedaliera. Previsto un investimento di 2,5 milioni di euro
di fianco alla Casa Rossa in area Ospedaliera.
Attualmente all’area si accede da est lungo via Cao del Mondo, ma è prevista la realizzazione di una nuova strada (P.I.R.U.E.A.) che fiancheggia il lotto lungo il lato ovest. Al suo interno ci sarà una serie di ambulatori e uffici, una sala polifunzionale. L’edificio di progetto presenta un ingresso principale sul fronte ad est, e altri accessi per dividere il pubblico.
«La scelta operata ormai circa vent’anni fa con il Piruea, l’abbattimento del cavacaferrovia e l’ampiamento dell’area a sud dell’Ospedale – ha commentato l’ingegner Caputo – si conferma una scelta strategica che continua a dare opportunità di sviluppo dei servizi sanitari e socio sanitari. Entro fine anno vedremo partire il cantiere». (n.m.)
Per nove giorni ha prestato soccorso in Turchia, nel campo base italiano, per le operazioni di ricerca tra le rovine del terribile terremoto, assieme ad altri 50 Vigili del Fuoco italiani. Il protagonista è Simone Friso di Camposampiero che ha ricevuto gli elogi e una targa da parte del Comune. «Onore al merito per il nostro concittadino, Vigile del fuoco al Comando di Venezia, per il meritorio intervento in Turchia, insieme a tutta la squadra italiana dei Vigili del Fuoco Soccorritori».
Così il sindaco Katia Maccarrone all’incontro con i Vigili del Fuoco di Venezia-Mestre, rappresentati dal Capo Reparto Giancarlo Fabris, dal Vigile del Fuoco Simone Friso e da alcuni colleghi.
La professionalità specifica nella ricerca e soccorso di persone e la capacità organizzativa dei Vigili del
Fuoco italiani, che si distingue a livello internazionale, ne ha fatto anche in questa occasione il punto di riferimento nelle operazioni di ricerca di persona rimaste sotto le macerie. «Trovare persone ancora vive dopo così tanti giorni è stato molto particolare – ha spiegato Friso –. È stata importante l’attività di ricerca delle persone, in quanto a livello locale, in quei paesi, non c’è alcune preparazione».
«Abbiamo voluto dedicare a Simone un grazie ufficiale e una targa ricordo a nome di tutta la cittadinanza ha detto il sindaco -. Siamo orgogliosi di avere tra noi persone così dedite agli altri, con professionalità eccezionale, ma allo stesso tempo semplicità e tanta umanità. Simone è una persona di tanti fatti e poche parole, i suoi occhi fanno intravvedere un cuore
grande e la solidità di un uomo che sa essere un riferimento per tutto il gruppo. Grazie a Simone, al suo Comando, al Corpo dei Vigili del Fuoco, al gruppo Soccorritori, tra i migliori in tutto il mondo. (n.m.)
Prosegue la stagione di eventi e spettacoli al Teatro Auditorium Ferrari di Camposampiero. Tanti gli appuntamenti per adulti e per bambini che hanno riscosso successo e partecipazione.
Un risultato importante per un periodo non sempre facile per teatri e cinema nella ripartenza dopo la pandemia. A esserne convinta l’L’assessore all’Istruzione, alla Cultura e Pari opportunità Lorenza Maria Baggio: “Attendiamo la conclusione della stagione per fare un bilancio con i numeri e gli esiti finali, per ora possiamo riempirci gli occhi e il cuore di tanta ricchezza, ringraziando chi ha creduto insieme all’Amministrazione comunale in questo progetto – afferma Baggio -: primi tra tutti i professionisti de La Piccionaia, l’ufficio Cultura, i Dirigenti e i Docenti dei nostri Istituti Scolastici, le nostre preziose e insostituibili associazioni”.
L’assessore fa, quindi, una riflessione complessiva. “Sarà la primavera, sarà un rinato senso di socialità post pandemia, sarà il fiorire di una semina continuata con testarda costanza anche nei difficili anni iniziali e in quelli delle restrizioni sanitarie, ma, scollinata la stagione teatrale 2022/23 in programma all’Auditorium Teatro Ferrari, è arrivato il tempo di raccogliere i frutti, che sono abbondanti – sottolinea Lorenza Maria Baggio -. La soddisfazione della grande partecipazione agli spettacoli proposti nei sabati sera per il pubblico adulto, nelle domeniche pomeriggio per grandi e piccini, nelle mattine dedicate alle scuole di ogni ordine e grado anche fuori dal territorio comunale, unisce l’Amministrazione comunale e La Piccionaia nella convinzione che l’investimento in questo strumento culturale e artistico sia stato e continui ad essere di grande valore”.
“C’è uno scopo principale per cui esiste un teatro a Camposampiero – prosegue -: promuovere in modo organizzato, professionale e sistematico la cultura attraverso l’arte ed il linguaggio teatrale. Si può ben dire, tuttavia, che non se ne potrebbe più fare a meno anche per i numerosi appuntamenti che raccolgono la comunità cittadina nella splendida sala:
iniziative delle scuole, spettacoli delle associazioni, mostre internazionali, speciali spettacoli di Natale per bambini organizzati da La Piccionaia per il Tavolo degli Assessori alla Cultura del Camposampierese, conferenze e convegni a livello provinciale e regionale per le importanti associazioni del nostro territorio, i prestigiosi appuntamenti della rassegna Musiké della Fondazione Cariparo, la formazione d’am-
bito per docenti che ha in Camposampiero la scuola-polo, oltre agli spettacoli musicali organizzati dalle nostre attive e vivaci scuole, e alle numerose manifestazioni di beneficenza”. (c.r.)
La Polizia locale della Federazione ha attualmente in uso 4 motocicli, due Aprilia Pegaso 600, più leggere e manovrabili, utili per i controlli anche in zone impervie come gli argini ed i sentieri di campagna e due Yamaha Tracer 900, utilizzate per i servizi dove occorre velocità e potenza del mezzo.
“Il servizio svolto dalla nostra squadra di motociclisti è molto apprezzato dalla cittadinanza e richiesto dalle amministrazioni spiega il comandante della Polizia locale del Camposampierese, Antonio Paolocci -. Nel 2022 abbiamo messo in strada 78 pattuglie che hanno percorso oltre 10 mila chilometri. Abbiamo garantitola nostra presenza a più di venti manifestazioni e risposto a 108 richieste di intervento. Ben 389 sono stati i veicoli fermati e controllati, a seguito dei quali sono state accertate violazioni al Codice della Strada per oltre 53 mila euro, con 22 veicoli scoperti privi di assicurazione e sequestrati e 8 documenti di guida ritirati. Un’attività imponente volta alla sicurezza del nostro territorio. In prospettiva l’obiettivo è quello di mantenere i risultati fin qui ottenuti sia sul piano dei numeri che della qualità dei servizi, ma dove sarà possibile fare ancora meglio”. Tra le mansioni: pattugliamento in strada, secondo il piano di controllo del territorio, chiamate di emergenza della centrale operativa, servizi di scorta per manifestazione e gare sportive, e attività di iniziativa, nel caso si riscontrino infrazioni o reati. “Non si tratta solo di guidare la moto, ma di lavorare, con la moto. Per utilizzare le due ruote in servizio si devono possedere caratteristiche fisiche e psicologiche ben precise” conclude il responsabile della squadra motociclisti della Federazione, istruttore Michele Capovilla. (c.r.)
“Trasforma le tue conoscenze in abilità, creatività e lavoro di squadra. E sarai un vero costruttore di futuro”.
Questo il messaggio lanciato ai giovani dalla settima edizione di nuovo in presenza della “Olimpiade dei Talenti Meccatronici”, il contest nato per stimolare l’ingegno e sviluppare le competenze interdisciplinari e l’attitudine al lavoro di gruppo di centinaia di ragazzi degli istituti tecnologici e professionali, promosso dal Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Veneto Est. L’evento finale dell’Olimpiade ha coinvolto oltre 100 studenti, suddivisi in 25 team al terzo, quarto e quinto anno di 13 istituti tecnologici e professionali delle province di Padova e Treviso e dell’ITS Meccatronico Veneto.
Una Mistery Box (una porta in vetro da montare su un forno), da cui partire per studiare la sequenza di montaggio, progettare la postazione di lavoro, dimensionare i materiali per l’assemblaggio della
L’evento finale dell’Olimpiade ha coinvolto oltre 100 studenti, suddivisi in 25 team al terzo, quarto e quinto anno di 13 istituti tecnologici e professionali delle province di Padova e Treviso e dell’ITS
Meccatronico Veneto
porta, risolvere imprevisti e decisioni “make or buy”. Questa è stata la sfida finale del contest nato per stimolare l’ingegno e sviluppare le competenze interdisciplinari e l’attitudine al lavoro di gruppo di centinaia di ragazzi degli istituti tecnologici e professionali, promosso dal Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Veneto Est e svoltosi quest’anno a Campodarsego, nell’Innovation Hub di un campione dell’innovazione made in Italy come Unox. A conclusione delle prove a classificarsi al primo posto assoluto nella categoria Istruzione Tecnica è stato il team composto dagli studenti
del Newton Pertini: Gabriele Donà, Filippo Pauro, Matteo Vecchiato, Kevin Zacchello e Davide Fraccaro. Agli studenti che si sono distinti per competenza tecnica, capacità di team working e di problem solving sono andati i più vivi complimenti da parte di tutta la comunità scolastica con in testa la dirigenet Chiara Tonello. Congratulazioni anche all’altro team (Mirko Savio, Matteo Bruzzese, Simone Masiero, Simon Tonello, Valentino Bressan), targato sempre Newton Pertini, per l’ottimo piazzamento.
Alla settima Olimpiade hanno par-
Sono due le signore centenarie che proprio hanno raggiunto, in piena salute, rispettivamente i 102 anni, Ada Cerato, che abita in Via Corso, e i 100 anni, Gagliarda Polato residente in Via Marconi.
Il sindaco Katia Maccarrone e la Consigliera al Sociale Rosella Guin, hanno fatto visita alle due centenarie, portando gli auguri da parte di tutta la cittadinanza per il notevole traguardo raggiunto. A fare gli auguri e portare la sua benedizione anche Don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco in quanto entrambe sono sue parrocchiane.
“Ada Cerato è la cittadina più anziana della Città di Camposampiero - commenta il sindaco - è in buona salute e seguita amorevolmente dalle sue figlie. Ricorda con orgoglio la sua vita fatta di tanto lavoro,
per molti anni svolto in Svizzera. Ha continuato a ripeterci che la vita va affrontata senza mai paura, con forza e con fede. Davvero un esempio per tutti.”
tecipato 13 istituti tecnologici e professionali di Padova e Treviso e l’ITS Meccatronico Veneto. Per la provincia di Padova, gli Istituti: Marconi di Padova, Cattaneo-Mattei di Conselve, Enaip di Padova, Euganeo di Este, Meucci-Fanoli di Cittadella, Newton-Pertini di Camposampiero. Per la provincia di Treviso: gli Istituti Giorgi Fermi di Treviso, Engim Turazza di Treviso, ITS Meccatronico Veneto (corsi di Treviso, Conegliano, Montebelluna), Barsanti di Castelfranco Veneto, Lepido Rocco di Motta di Livenza, Scarpa di Motta di Livenza,
Verdi di Valdobbiadene. L’Olimpiade punta a rafforzare il link virtuoso tra scuola e impresa e a sviluppare nei ragazzi le competenze trasversali, oltre a quelle tecniche e professionali come creatività, pensiero critico, capacità di lavorare in team e intelligenza emotiva, sempre più richieste dalle imprese. Nel 2022 la domanda di laureati nelle discipline «Stem» da parte delle imprese in Veneto, ossia Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, ha raggiunto le 19.870 unità, a cui vanno aggiunti 5.300 diplomati ITS nella meccanica e meccatronica, automazione, IT e in tutte le aree a trazione Industria 5.0, sempre più dotati di soft skills (Excelsior: Unioncamere-Anpal). Ma in più di un caso su due la selezione di questi profili si è rivelata molto complessa, con punte del 70-80% per specialisti in efficienza energetica, matematici e fisici, tecnici specializzati nelle attività meccaniche e meccatroniche. (n.m.)
Raggiunge i 100 anni anche Gagliarda Polato. “La signora ci ha accolto con molto entusiasmo – prosegue in sindaco – circondata dai suoi familiari riuniti per festeggiarla. La signora è Gagliarda di nome e di fatto, una mente perfetta, una capacità di dialogo davvero notevole. La signora è già bisnonna, ma il suo prossimo obiettivo è la nascita del secondo pronipote, atteso per il mese di luglio. È stata una gioia incontrare queste nostre cittadine così longeve e così piene di vitalità. I più cari auguri a entrambe da parte dell’Amministrazione Comunale e della Città di Camposampiero”. (n.m.) Ada Cerato, 102 anni Gagliarda
La notizia è ufficiale. Il Comune di Loreggia ha ottenuto, dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, un finanziamento a fondo perduto per due edifici scolastici.
È stata confermata l’erogazione di un contributo di oltre 81 mila euro per la scuola primaria Ganzina di Loreggia ed oltre 134 mila euro per la scuola secondaria A. Canova, anch’essa nel capoluogo. Gli interventi riguarderanno la sostituzione e la ricollocazione dei corpi illuminanti dei plessi con nuove lampade ad alta efficienza energetica; la riqualificazione della centrale termica con smantellamento della caldaia esistente e fornitura di nuova caldaia a condensazione, compresa di pompe di circolazione, adduzioni di collegamento tra caldaia e collettore di distribuzione.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla partecipazione al bando, per la sostenibilità e l’efficienza energetica per la concessione di contributi a fondo perduto, predisposta dal personale tecnico-amministrativo dell’area tecnica del Comune per la sostenibilità e l’efficienza energetica
“Siamo molto soddisfatti di avere ottenuto due grossi contributi come questi per l’efficientamento energetico – affermano il vicesindaco
Chiara Andretta e l’assessore Stefano Pierobon che hanno contribuito per la parte politica al progetto – che supera abbondantemente i 200mila euro. Ci stiamo addentrando in un periodo storico ricco di opportunità per il nostro comune ed il nostro impegno sarà quello di non perdere alcuna opportunità che si presenterà davanti. Un’occasione ghiotta che ci permetterà di innalzare l’asticella della qualità ambientale nelle nostre scuole, di contenere i costi energetici e mettere sempre più a proprio agio gli alunni e gli insegnanti. Dobbiamo riconoscere che chi ha messo in campo la propria esperienza sono stati i tecnici comunali ed è a loro che va il
nostro grazie”.
“Come sindaco – conclude il primo cittadino Marangon -debbo riconoscere che tutti, iniziando dai miei compagni di giunta ai dipendenti del Comune si sono impegnati affinché potessimo rientrare fra i destinatari di questo contributo. È insieme che si lavora ed è insieme che si porta a casa un risultato. Con questo contributo iniziamo un percorso di ammodernamento nelle scuole dei nostri ragazzi dove l’ambiente di studio, se si vuole arrivare ad un buon risultato, deve essere messo al primo posto”.
Endrius SalvalaggioEsercitazione del gruppo di protezione civile di Loreggia in collaborazione con il gruppo di Villa del Conte, finalizzata alla raccolta dei rifiuti. Nei giorni scorsi è stato ripulito un primo tratto del torrente Muson dei Sassi, e precisamente il tratto che va dal ponte di via Morosini fino al ponte delle Galle. Un lavoro importante, che non veniva fatto da decenni, che ha permesso ai volontari della Protezione civile di accertare la preparazione in situazioni di pericolo e di soccorso pubblico. “È stato raccolto molto il materiale – spiega il sindaco Manuela Marangon –: va dalle vecchie biciclette e pneumatici di vario tipo fino a un carrello per la spesa. Molti rifiuti saranno arrivati nel nostro territorio a seguito delle piene degli anni passati, ma molti altri sono frutto di gesti incivili da parte di persone, anche locali, che non si rendono conto che ogni atto vandalico si ripercuote sulla salute del nostro territorio”. Fondamentale è stato il coordinamento tra i due gruppi di Protezione Civile di Loreggia e di Villa del Conte e la loro collaborazione fra gli iscritti. Per l’amministrazione comunale è stato un servizio concreto ed importantissimo per la collettività e per la salvaguardia del patrimonio ambientale. “Un grazie particolare va al sindaco di Villa del Conte – conclude Marangon - per aver accolto la richiesta di cooperazione, credendo nello spirito dell’iniziativa. Infine è’ stato bellissimo chiudere la giornata con un pranzo tutti insieme, perché solo insieme, si possono ottenere grandi risultati. Grazie ragazzi”. (e.s.)
Demografia. L’amministrazione comunale consegna un piccolo dono a 48 neonati
Il sindaco Manuela Marangon ed il vicesindaco Chiara Andretta hanno manifestato l’intenzione del Comune di accompagnare le nuove famiglie attraverso una nuova rete di solidarietà
L’amministrazione comunale ha incontrato i neo genitori oltre che a quarantotto bambini di cui trentuno maschi e diciassette femmine, ai quali è stato consegnato un piccolo dono come segno di benvenuto. Come si sa, diventare mamma e svolgere questo nuovo ruolo non sempre risulta essere facile e senza conseguenze psicologiche. Per questo motivo, durante l’incontro è stato proiettato un video sui servizi erogati dal consultorio di Camposampiero che mira al supporto e all’assistenza alla maternità, alla genitorialità e al supporto psicologico specifico per la mamma.
Con l’occasione Chiara Zecchin una mamma loreggiana ha presentato il progetto The walking
moms, un’iniziativa nata da alcune neo mamme che hanno deciso di ritrovarsi di tanto in tanto per condividere un momento ricreativo e di svago e attraverso una passeggiata fra passeggini e condivisione di esperienze.
Il sindaco Manuela Marangon ed il vicesindaco Chiara Andretta hanno manifestato l’intenzione da parte dell’amministrazione di accompagnare le nuove famiglie attraverso una nuova rete di solidarietà.
“Come amministrazione dobbiamo restare vicino ai nuovi genitori – spiegano il sindaco e vicesindaco - per supportali concretamente dando loro tutto l’aiuto necessario. Per questo motivo siamo già in contatto
“È stato un momento molto piacevole chiacchierare con la signora Tullia Baldassa, in occasione del suo 1 01mo compleanno. Si, perché entrare in una casa di una donna di oltre cento anni non capita spesso e per quanto mi è stato concesso, parlare con Tullia mi è sembrato come se la signora Tullia si fosse presa cura di me”. A dirlo con emozione è il sindaco di Loreggia, Manuela Marangon. La signora Tullia nata nel 1922, ha finora vissuto una vita piena di condivisioni, amicizie e di rapporti sinceri con il prossimo. Lucida e fiera del suo vissuto, si definisce un po’ stanca ma ancora con la voglia di raccontare la vita di ieri confrontandola con quella di oggi.
“Mi ha raccontato – spiega il primo cittadino - che le mancano un po’ i tempi in cui la vita era segnata da ritmi più lenti e dove c’era un tempo per ogni cosa. Tullia ricorda con nostalgia i momenti di condivisione del tempo dove
con una dottoressa del consultorio di Camposampiero della Ulss 6 Euganea, per dare inizio a degli incontri ad hoc sulla salute che mirino a supportare le nuove famiglie che da una parte aiutano le neo mamme, ma dall’altra che aiutino anche i neo papà e la crescita dei loro bambini”. Per chiunque fosse interessato a ricevere le comunicazioni istituzionali dal Comune di Loreggia, è stato messo a disposizione attraverso il canale Telegram “Comune di Loreggia” la possibilità di iscriversi e di ricevere nel proprio device tutte le comunicazioni istituzionali come ad esempio i prossimi appuntamenti per i nuovi genitori.
Endrius Salvalaggiotutti assieme si lavorava a casa e nei campi per poi a lavoro finito mangiare tutti assieme. Le manca il tempo dove ci si aiutava l’un l’altro e ci si fermava sia per chiedere aiuto che per dare aiuto al vicino di casa”.
“Nel suo pensiero non ho trovato malinconia e accettazione di una persona vissuta che riconosce ad ogni tempo la sua attualità. Una lunga vita fatta di gioie ma anche di tanta fatica, di lutti ma anche di piccole cose del quotidiano che le hanno lasciato in eredità una grande forza e serenità d’animo che auguro a tutti di trovare. Grazie Tullia per avermi permesso di condividere un po’ della sua vita” conclude il sindaco. (e.s.)
Nella sala Koch di Palazzo Madama si è tenuta la cerimonia di premiazione delle “Sagre di qualità 2022”. Il marchio “Sagra di qualità” è stato ideato dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI) è un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle sagre e degli eventi di cui il nostro territorio nazionale è ricco, ossia le manifestazioni che vantano un profondo radicamento nel territorio e che hanno l’obiettivo di creare sinergie tra commercianti e attività economiche locali, dotate inoltre di una stabile organizzazione e molti volontari. Si mira altresì, con questo riconoscimento a valorizzare le tradizioni culinarie locali e i prodotti autoctoni del territorio, il marco “Sagra di qualità” ha la sostanziale funzione di rendere riconoscibili le sagre attive e impegnate nella valorizzazione della cultura locale e la tutela del territorio. Quello che è stato conferito alla nostra Sagra del melone, osserva il sindaco Stefano Scattolin “è un riconoscimento che sottolinea la bontà della nostra organizzazione, e la sinergia tra la Pro Loco e il Comitato Sagra, che valorizza i nostri prodotti locali e il parco della Villa Ca’ Baglioni, che ospita la nostra sagra”. Il riconoscimento, prosegue il sindaco Scattolin che, assieme al presidente del Comitato Sagra Ivano Basso, ha ritirato il riconoscimento “è un grande motivo di orgoglio per la nostra comunità, che valorizza il grande lavoro che ogni anno i vari volontari”. Il sindaco ci tiene inoltre ad osservare che “i positivi risultati che abbiamo sono frutto di qualche caduta e ripartenza, dei lavori di molti volontari e dei giovani che partecipano attivamente all’evento che ogni anno coinvolge i cittadini e anima la nostra estate”. “Grande il grande lavoro di collaborazione tra volontari ed i vari enti, in particolare il grande lavoro degli uffici comunali che ogni giorno, e in particolare nel periodo della sagra di impegnano affinché tutto possa andare per il meglio” conclude Scattolin.
A Roma erano presenti il senatore Antonio De Poli, il presidente dell’Unpli nazionale Antonino La Spina e il vicepresidente nazionale architetto Fernando Tomasello, di Massanzago. “È un riconoscimento, per noi,
importantissimo perché dimostra, ancor di più, che l’impegno dei nostri volontari, delle associazioni e la sinergia fra il Comune, la Pro Loco e le attività locali, meritano di essere portati avanti”. L’appuntamento è quindi per questa estate, attorno a metà luglio, quando si svolgerà la Sagra del Melone 2023 arricchita del marchio di qualità.
Simone VecchiatoSi è svolta a Mirano la prima presentazione pubblica della rete dei luoghi del Tiepolo, a cui il Comune di Massanzago con l’assessore alla Cultura Antonella Fort hanno aderito in modo entusiastico. L’occasione è l’anniversario della nascita di Giambattista Tiepolo, il maestro del colore nato a Venezia nel 1696. Massanzago è uno dei luoghi protagonisti di questa rete a carattere europeo che mira a valorizzare e a far conoscere i luoghi in cui Giambattista Tiepolo ha avuto modo di operare nel corso nel 1700. “Insieme al presidente dell’Istituto Ville Venete, Amerigo Restucci, esprimo grande apprezzamento per il calendario
di manifestazioni “I luoghi dei Tiepolo in festa”, un ricco programma di 17 eventi promosso dalla rete che raggruppa i principali siti che conservano opere di Giambattista e dei due figli Giandomenico e Lorenzo”, ha detto la presidente della commissione Cultura del Consiglio Veneto, Francesca Scatto. “La ricca sequenza di eventi, concerti, visite guidate, conferenze, laboratori, che animerà i luoghi dove Tiepolo ha lasciato il suo sigillo di luce e bellezza – ha aggiunto Scattorappresenta una iniziativa encomiabile: una festa di compleanno che coinvolge tutto il territorio e ci fa diventare contemporanei di un inarrivabile artista che con il suo pennello ha saputo interpretare lo spirito più profondo della cultura veneta del suo tempo”. Le manifestazioni per il compleanno del Tiepolo (www.tiepolo.eu) si sono aperte con la presentazione a Villa Morosini del calendario di iniziative, e sono proseguite per tutto il mese di marzo coinvolgendo 11 località diverse: Biadene di Montebelluna, Este, Massanzago, Mira, Mirano, Monteviale, Piove di Sacco, Stra e Vicenza in Veneto, Udine in Friuli Venezia Giulia e Würzburg in Baviera. (s.v.)
Èincredibile, ma tutti noi adoriamo rettili estinti che pesano tonnellate. A esserne fermamente convinto il fumettista di Massanzago Valentino Villanova, in arte “Vale”, che a queste “mostruose” creature ha dedicato il suo nuovo fumetto pubblicato in queste settimane.
Villanova che, con il suo team appassionato, da anni è attivo nel panorama locale e nazionale con opere artistiche in forma di fumetto, illustrazioni, caricature e altro ancora, torna ora con la una nuova opera artistica dal titolo “Mamma, voglio disegnare dinosauri!”, firmata da lui e Fred, edita da Comica Edizioni e disponibile in tutti i bookshop online.
Il fumetto è stato presentato ufficialmente lo scorso 2 aprile nella splendida cornice del Museo Creature di Gomma-Collezione Fontanella a Venezia: con l’occasione gli autori hanno tenuto un laboratorio-show per bambini in cui i giovani paleontologi hanno avuto la possibilità di scoprire tante curiosità scientifiche sui lucertoloni del passato e... qualche trucco per disegnarli! Infatti, legato al libro, gli autori hanno sviluppato “Dinosauri a fumetti!”, un divertente laboratorio per ragazzini proprio sui dinosauri che sarà proposto presso teatri, musei e biblioteche in tutta Italia. Villanova aveva realizzato, tra gli altri suoi lavori, il fumetto “Stella e l’affresco Scottante” con il quale l’amministrazione comunale di Massanzago, con il sostegno della biblioteca, ha avviato il progetto di promozione e diffusione della storia degli affreschi conservati in Villa Baglioni. In questo agile e colorato libro/ gioco il fumettista, con l’aiuto e la collaborazione del suo dinamico team, dispensa a tutti i consigli utili a disegnare e colorare, in questo caso con l’aiuto di Laura Fongaro, Tirannosauri, Spinosauri, Titanosauri e tanti altri sauri della Preistoria con una particolare attenzione per i dinosauri italiani, che sono inseriti all’interno di una divertente storia scritta da Fred. La storia, narrata e arricchita con i colorati fumetti, strapperà non pochi sorrisi ai giovani lettori ma anche a quelli non più giovani, perché i dinosauri e l’umorismo piacciono a tutte le età.
Simone VecchiatoL’attività di Vale e del suo team si inserisce in un contesto ampio di lavori editoriali e fumettistici che ha portato alla pubblicazione di “Papiri d’autore” nel 2010, “Lode al papiro di laurea”, nel 2017 e di una serie di importanti mostre personali o con altri artisti a partire dal 2012, mentre dal 2020
Valentino Villanova tiene alcuni corsi di fumetto per ragazzi in collaborazione con Kid Pass. Il nuovo progetto, avente come protagonista per l’appunto il mondo dei dinosauri è l’ideale seguito del precedente “Mamma, voglio fare il fumettista!”, un fumetto manuale in cui si spiegavano le basi del fumetto, anche in questo caso i due autori si trasformano in personaggi a fumetti questa volta coinvolgendo nel progetto un paleontologo di fama internazionale come Simone Maganuco che spiegherà i segreti di come si scoprono e si studiano i fossili di questi animali estinti ma ancora così vivi e presenti nella nostra fantasia. “Mamma voglio disegnare i dinosauri” è interamente in collaborazione con l’azienda Geomodel che, a Quarto d’Altino (VE), realizza le paleosculture dei dinosauri a grandezza naturale in vetroresina ospitati dalle esposizioni di “Dinosauri in Carne e Ossa” presenti in tutto il territorio del nostro Paese. (s.v.)
Eventi. La festa annuale ha avuto luogo nelle piazze tra stand gastronomico, luna park e spettacoli
Lo storico e imperdibile appuntamento è stato organizzato da APM - Associazione Piombinesi Motori con il patrocinio del Comune di Piombino Dese
Grande partecipazione anche quest’anno alla storica sagra di San Giuseppe, una delle prime sagre dell’anno, che richiama grandi e piccini, che ha avuto un grande successo. L’intera comunità ha voluto essere presente nel corso delle varie giornate e serate di sagra. L’evento annuale ha avuto luogo nelle piazze di Piombino Dese ed è stato organizzato da APM - Associazione Piombinesi Motori e con il patrocinio del Comune di Piombino Dese. Durante tutta la festa, che avuto una durata di dieci giorni tutti pieni di eventi e celebrazioni, è stato allestito un ricco stand gastronomico con posti a sedere oltre alle giostre per bambini e ragazzi. Il primo weekend del-
la festa di San Giuseppe è stato così organizzato: venerdì si è tenuta una speciale cena per le aziende del territorio, quindi la serata è stata animata dal dj set by Lamette/Dynamic Groove, sabato c’è stata l’inaugurazione del parco giostre e del luna park, mentre alla sera è andata in scena presso Sala Tommaso Moro la commedia teatrale in lingua veneta “In Stala, a Filò”, messa in scena dalla Filodrammatica G. Negri di Castelfranco Veneto. Nel corso della domenica del primo week end di sagra lo stand gastronomico è stato aperto anche a pranzo, per tutta la giornata è stato possibile visitare una mostra d’auto e moto d’epoca, sempre al mattino vi è stata l’esibizione del grup-
po delle Majorettes di Loreggia, accompagnate dalla banda musicale di Piombino Dese. Per quanto riguarda la seconda settimana della sagra, anche in questo caso gli eventi sono stati molteplici, mentre la domenica di chiusura della manifestazione, per tutta la giornata è stato attivo l’evento “di tutto un po’”, con bancarelle e mercato nelle piazze del paese. La Festa di San Giuseppe si è poi conclusa la domenica sera con uno spettacolo pirotecnico che ha coinvolto grandi e piccini. Anche questa è stata un’edizione all’insegna della tradizione, del buono cibo e degli eventi che hanno coinvolto bambini, adulti e ragazzi.
Simone VecchiatoSviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, il progetto “Nati per Leggere” è presente in tutto il territorio nazionale e anche la biblioteca comunale di Piombino Dese partecipa attivamente all’iniziativa. “Nati per Leggere” propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. Solitamente le attività di
letture dedicate ai bambini sono realizzate con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e in particolare grazie soprattutto all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari. Quello di sabato 15 aprile stato un altro interessante appuntamento per il progetto “Nati per Leggere” presso la biblioteca di Piombino Dese.
Il pomeriggio dedicato ai bambini è stato dedicato alla lettura di “Un giardino curioso...in biblioteca”. È seguito un laboratorio animato dal titolo: “Hai voglia di
seminare una pianta carnivora? Porta con te un vasetto e vestiti comodo...potremmo sporcarci!”. Previsti altri appuntamenti anche a maggio. (s.v.)
Libri&Arte. Gli appuntamenti si terranno fino al 28 maggio al Circolo Spazio Estetico
Anche questa primavera regala a Piombino Dese una serie di importanti iniziative organizzate dal “Circolo Spazio Estetico”, con sede in via Mussa 1, che dal 1994 anima il comune di Piombino Dese con il suo polo culturale e artistico, centro di iniziative e di vari e diversificati eventi. In questo senso si inseriscono le iniziative organizzate nell’ambito dell’edizione 2023 delle rassegne culturali “Parole & Caffè” e “Cartissima”, che avranno luogo proprio presso la sede del circolo artistico. Per quanto concerne la prima iniziativa “Parole & Caffè”, una rassegna letteraria che si terrà dal 23 aprile e il 28 maggio, e che prevederà una serie di incontri con autori e letterati, curati da Renato Cagnin. La rassegna, che si dipanerà nell’arco di più di un mese, si terrà tutti i giovedì nell’esclusivo spazio-incontro del polo culturale di via Mussa 1, con inizio degli incontri alle ore 20.45. Gli appuntamenti della rassegna “Parole & Caffè” saranno così organizzati: si inizierà il 27 aprile con Sonia
Aggio che presenterà “Magnificat”. Il 4 maggio l’ospite sarà Carlo Toniato che presenterò il suo volume “Scarpe al chiodo”, che ha avuto molto successo nel territorio. Giovedì 11 maggio ci sarà Giorgio Gobbo che esporrà il suo
Gli appuntamenti previsti nell’arco di più di un mese, si terranno tutti i giovedì nell’esclusivo spazioincontro del polo culturale di via Mussa 1, con inizio alle 20.45
“Cercando un paese”. Il successivo giovedì l’ospite sarà Loris Giuriatti con “Lo chiamavano Alpe Madre”, il 18 maggio ore 20.45. A concludere il ciclo di incontri giovedì 25 maggio sarà Giulia Rossi con “Il club dei perdenti”. Le conduzioni delle serate con gli autori saranno affidate a Nicoletta Masetto, Laura Favaretto, Donata, Riccitiello, Andrea Pietrobon e Renato Cagnin. Mentre nel corso dei giovedì le letture verranno cu-
rate da Antonella Costanzi, Laura Favaretto, Roberta Chinellato, Rosanna Vedovato, Giorgio Gobbo e Andrea Pietrobon. Domenica 14 maggio (ore 16), ci sarà la presentazione del libro “...e poi ecco la terra”, una raccolta degli elaborati vincitori e finalisti del Premio Letterario internazionale “Andrea Testore-Plinio Martini” illustrato da Caterina Gomirato che sarà presente e condurrà l’incontro.
Le iniziative promosse dal “Circolo Spazio Estetico” di Piombino Dese non finiscono qui: nei pomeriggi delle domeniche, “Parole & Caffè” proporrà “L’Aperilibro”, incontri di letture e musica. Durante il periodo della rassegna di presentazioni dei libri sarà organizzata la mostra del libro usato, durante la quale sarà possibile acquistare libri e visitare la mostra stessa allestita negli spazi interni
Tutte le giovani e tutti i giovani residenti nel comune di Piombino Dese, nati tra il 1° luglio 2004 e il 30 giugno 2005 (inclusi), avranno l’opportunità, se ne faranno richiesta, di partecipare al progetto europeo DiscoverEU 2023, coordinato dall’Ufficio Europa della Federazione dei Comuni del Camposampierese. Il progetto, a cui potranno accedere anche le ragazze e i ragazzi del comune di Piombino Dese, DiscoverEU è un’iniziativa dell’Unione europea che offre ai giovani diciottenni l’opportunità di viag-
giare in tutta Europa. Gli spostamenti sono principalmente in treno, scoprendo i paesaggi mozzafiato d’Europa e la sua infinita varietà di piccole e grandi città. Il concorso a livello europeo mette sul piatto 35.000 pass di viaggio per i giovani diciottenni, il valore del biglietto ammonterà a circa 251 euro. Le candidature per ottenere il pass devono essere presentate attraverso la pagina dedicata a DiscoverEU sul Portale europeo per i giovani, un importante aiuto può essere offerto anche dall’ufficio Europa della Fede-
razione del Camposampierese, sito in Villa Querini a Camposampiero. Si può fare richiesta come singoli o come gruppi di massimo cinque persone. I candidati ammissibili che supereranno con successo il quiz di selezione avranno la possibilità di viaggiare in Europa per un minimo di 1 giorno ed un massimo di 30 giorni nel periodo compreso tra il tra il 15 giugno 2023 e il 30 settembre 2024. Una bella opportunità anche per le giovani e i giovani diciottenni di Piombino Dese. (s.v.)
del Circolo. Parallelamente all’evento letterario, gli spazi del Circolo ospiteranno anche la mostra d’arte “Cartissima 6”, con opere di pittura, scultura e installazioni realizzate unicamente con la carta: saranno esposte opere di circa una trentina di artisti. Gli appuntamenti sono ghiotti: per entrambe le rassegne inaugurazione domenica 23 aprile presso la sede del Polo del “Circolo Spazio Estetico” in via Mussa 1. Le tre rassegne precedentemente descritte: “Parole & Caffè”, “Cartissima” e la Mostra del Libro, chiuderanno domenica 28 maggio alla presenza degli artisti in un pomeriggio in musica.
Simone VecchiatoTrebaseleghe
Investimenti. Si concretizza il progetto del polo scolastico a nord del municipio Dal Pnrr in arrivo contributi milionari
Dopo i contributi del Pnrr di 390mila euro e 1 milione e 750mila euro di Gestione per i servizi energetici (Gse) che hanno permesso di iniziare la costruzione delle nuove scuole medie, al Comune di Trebaseleghe è stato aggiudicato un ulteriore contributo di 7miloni 500mila euro, sempre dai fondi
Pnrr e stavolta per la costruzione della nuova scuola primaria nel capoluogo”. Ad annunciarlo è il sindaco di Trebaseleghe, Antonella Zoggia.
Si concretizza così il progetto del nuovo polo scolastico a nord del municipio, in una posizione immersa nel verde, preventivato dall’attuale giunta e presentato ai cittadini ancora lo scorso anno. Con questo progetto, è indiscutibile che un altro polo scolastico darà sicuramente lustro alla comunità di Trebaseleghe, alla giunta che ci ha lavorato affinché tutto questo si realizzi, ma soprattutto ai ragazzi delle generazioni future creerà un nuovo volano di benessere e voglia di studiare e di insegnare su un ambiente nuovo, in ordine a spese per il comune contenute.
“Infatti, le scuole saranno strutturate secondo i più avanzati criteri di efficientemento energetico, di sicurezza sismica, di razionalizzazione degli spazi e di innovazione tecnologica. A grandi linee, lavori dovranno iniziare quando saranno disponibili le prime tranche del contributo, più “certo” invece è che i lavori dovrebbero essere completati entro il 2026. Verranno conservate le strutture di auditorium, palestra e mensa, che saranno integrate nel nuovo edificio complessivo, mentre verranno abbattuti i vecchi edifici scolastici, dopo il trasferimento degli
L’assegnazione di 7 milioni e mezzo si aggiunge a quelle per i servizi energetici e di efficientamento che hanno permesso di avviare le nuove scuole medie
alunni nel nuovo polo scolastico” riferisce il primo cittadino. Una sfida importante per l’amministrazione che dovrà riuscire a coordinare i tempi di realizzazione per poi arrivare ad avere scuole completamente nuove, in un contesto per quanto riguarda l’ente locale che di fatto si ritrova ad essere più penalizzato rispetto all’ente provinciale o regionale e questo per la carenza di personale. Ma ciò nonostante in grado di iniziare e di portare a termine un progetto come un polo scolastico.
Endrius Salvalaggio
Un gruppo di volontari si è ritrovato in piazza Principe di Piemonte davanti al Municipio con Denis Fusaro, responsabile per Trebaseleghe dell’associazione
C4Y City4You. L’associazione di volontariato ha organizzato infatti un pomeriggio di raccolta dei rifiuti abbandonati nel territorio del comune di Trebaseleghe, a cui ha partecipato un bel gruppo di persone.
Al termine dell’attività sono stati anche posizionati dei cartelli per segnalare ai cittadini le zone che erano state ripulite. La prima raccolta dell’anno si era svolta il 28 gennaio con partenza da Piazza delle Fontane a Sant’Ambrogio, con appunto la previsione di proseguire e dedicarsi ad altre zone nel territorio qualora si fosse riscontrato interesse da parte di cittadini volontari, così come è stato.
Continua così la cura del territorio, una delle priorità di questa amministrazione. Il sindaco Antonella Zoggia commenta: “Sono
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felice che C4U, City for You, sia finalmente attiva anche a Trebaseleghe! I miei vivi ringraziamenti vanno a Daniel che per primo, con impegno ed entusiasmo, si è dedicato a coordinare C4U-Trebaseleghe! Questa organizzazione, presente in molte città italiane, si occupa di temi ambientali e permette di aggregare in modo molto agile i cittadini disponibili, anche saltuariamente, alla pulizia delle proprie strade e zone abitate, concordando giorno e orari di raccolta rifiuti secondo le disponibilità dei volontari. I cittadini organizzano direttamente le giornate ecologiche quando e dove
vogliono”.
Questa formula vuole favorire la partecipazione di tutti gli abitanti a tenere pulita la propria città, aggregando le tante persone che per fortuna già si occupano di pulire spazi pubblici davanti alle proprie case, o lungo le vie dove passeggiano. L’esempio di questi giovani cittadini è il più efficace contrasto all’inciviltà di chi lascia i propri rifiuti in giro. Partecipare alle raccolte di C4U è anche la risposta a chi si lamenta senza fare nulla, magari con scuse del tipo mancano i cestini, o non sono stato io a sporcare o meglio ancora deve pulire il servizio pubblico. (e.s.)
Solidarietà. I volontari, insieme con il Comune e la Caritas diocesana, gestiscono un’asi con 48 famiglie
L’ associazione “Amici per l’Africa-Trebaseleghe” onlus, collabora da molti anni con l’amministrazione comunale e la Caritas diocesana, gestendo un’oasi con 48 famiglie che coltivano circa altrettanti 48 orti, su un terreno concesso in comodato gratuito dal comune a persone che non hanno a disposizione proprie aree coltivabili.
Gli utenti sono persone di varie religioni e di 9 diverse nazionalità, che convivono e si aiutano reciprocamente scambiandosi storie ed esperienze, favorite anche da un ampio gazebo, utile per momenti di incontro e di convivialità.
Negli anni di emergenza sani-
taria l’associazione ha sospeso i suoi viaggi in Africa ma ha continuato a lavorare nel territorio, per favorire l’integrazione degli stranieri in Italia, attraverso progetti di integrazione specifici che passano dai corsi di alfabetizzazione per giovani e donne immigrate che non hanno alcu-
na nozione della lingua italiana, all’uso dei nostri usi e costumi.
“Il progetto degli orti sociali, progetto dall’alta valenza sociale e aggregativa – spiega il sindaco Antonella Zoggia - che aiuta tante persone di provenienza diversa, ad integrarsi, mette a disposizione anche un
aiuto economico per famiglie in difficoltà e allo stesso tempo è un’attività in continuità con la vocazione del nostro paese di coltivazione e cura della terra”.
L’area, infatti, che viene data da coltivare ad orto, si trova in un bellissimo contesto ambientale, immerso nel verde, dove vicino scorre il fiume Draganziolo, fiancheggiata da stradine e percorsi ciclopedonali.
La Croce Rossa Italiana (CRI), sezione di Padova ha organizzato Trebaseleghe un corso sulle manovre salvavita rivolto sia all’ adulto che per il bambino oltre che a mostrare come si usa un defibrillatore. L’incontro si è svolto in via dell’Artigianato a Trebaseleghe nella sede della Croce Rossa. Durante le cinque ore del corso, tenute dai professionisti della Croce Rossa, sono stati affrontati i temi dell’ ostruzione parziale e totale delle vie aeree con relative manovre di disostruzione, con le varie sequenze per capire se il lattante è cosciente o incosciente, se respira o non respira, se è in arresto cardiaco oppure no; quindi,
come allertare i soccorsi, le manovre di rianimazione cardio - polmonare a una persona oppure a due persone ed infine l’utilizzo del defibrillatore nei casi consentiti.
Dopo la parte teorica si è svolta anche una parte di esercitazione pratica molto ampia ed esaustiva. Alla fine dell’incontro è stato rilasciato l’attestato di partecipazione al corso valido in tutto il territorio nazionale.
L’appuntamento era aperto a tutta la cittadinanza. Hanno partecipato persone che volevano queste manovre salvavita, come ad esempio un caregiver, ma anche genitori con dei bambini piccoli. (e.s.)
Le persone che curano questi orti orti, vengono a conoscere prodotti della terra spesso nuovi per loro, si scambiano conoscenze, si sostengono l’uno con l’altro e si aiutano nei lavori pesanti. Vista l’importanza di questa attività ci si auspica che ci sia la disponibilità di ulteriori terreni per poter ampliare l’area di coltivazione.
Endrius Salvalaggio
Il sindaco Zoggia:
“Il progetto orti sociali, grande valenza sociale e aggregativa”
Il recente taglio al cuneo fiscale, che dovrebbe alleggerire il peso delle tasse per i lavoratori con i redditi più bassi, è l’ultimo dei provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare mesi ancora impegnativi per i conti di famiglie e imprese. Sarà sufficiente? Che altro fare? Ne parliamo con il senatore veneziano Raffaele Speranzon, che a Palazzo Madama è anche vice presidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia.
Senatore, qual è il fronte più caldo che vede impegnato il governo Meloni?
Stiamo lavorando soprattutto sulla riduzione delle tasse, per questo abbiamo messo a punto una finanziaria che taglia il cuneo fiscale e aumenta la platea dei cittadini che si troveranno qualcosa di più in busta paga, partendo dai redditi medio bassi. La nostra riforma fiscale ha l’obiettivo di tagliare le tasse a tutti, a cominciare da chi si trova in maggiore difficoltà. Vogliamo allargare la platea dei cittadini che da questa riforma avranno qualcosa in più.
Come sostenere concretamente le famiglie?
Abbiamo introdotto vari bonus energetici per pagamento bollette, che hanno permesso alle famiglie di affrontare l’impennata dei costi energetici. Abbiamo anche raddoppiato tutti i benefici per i genitori che mettono al mondo dei figli e introdotto un congedo parentale più lungo e più ore di permesso retribuito. Da quest’anno l’assegno unico è aumentato, così come le pensioni minime. In una situazione economica come quella attuale, ancora difficile e con una quotidiana instabilità a livello internazionale, dobbiamo far fronte anche all’aumento dell’inflazione. Che risposte dare invece al mondo delle imprese?
Il primo obbiettivo era scongiurare chiusure di massa, fallimenti e ascesa della disoccupazione. Una volta messo in sicurezza il
nostro sistema economico e produttivo siamo pronti a ripartire. La previsione di crescita dell’1% inserita nel Documento di economia e finanza approvato lo scorso 11 aprile è anche la risposta che diamo ai vari gufi, secondo i quali eravamo ormai sull’orlo del fallimento. Invece il 2023 sarà un anno di crescita, anche se c’è ancora molto da fare. A questo proposito, come superare l’impasse del Pnrr?
Stiamo cercando di snellire procedure per raggiungere gli obiettivi fissati. È bene ricordare che per due decenni l’Italia ha gestito i fondi strutturali per la formazione e per miglioramento della qualità dei lavoratori, oltre che per l’implementazione delle infrastrutture e delle tecnologie. Non siamo riusciti a spendere quasi la metà di questo denaro, ora abbiamo il quadruplo delle risorse, quindi vanno modificate e trasformate le procedure. L’obiettivo è creare le condizioni perché la burocrazia non sia un ostacolo, ma ci aiuti ad utilizzare al meglio questi fondi. Abbiamo centralizzato tutto su Palazzo Chigi proprio per lavorare su questo aspetto cruciale.
Per l’opposizione non state facendo abbastanza, cosa rispondete?
Rispondiamo con i fatti, ormai da mesi: abbiamo riformato il codice degli appalti, abbiamo in
cantiere la riforma della giustizia per garantire a tutti un giusto processo in tempi brevi, perché la lentezza della giustizia produce impunità, stiamo lavorando ad una proposta di legge che va a gravare le pene per chi occupa immobili abusivamente. Abbiamo adeguato il contratto degli insegnanti, bloccato da oltre un decennio. Abbiamo dato il via alla riforma dell’autonomia differenziata e a quella delle province, all’orizzonte c’è anche la riforma del presidenzialismo. Non siamo certo con le mani in mano. Altro fronte che ci vede impegnati è quello della sovranità alimentare e il no al cibo artificiale con cui si vorrebbe uniformare l’alimentazione in tutto il mondo. Noi difendiamo la dieta mediterranea e la nostra filiera di qualità che vale centinaia di miliardi e garantisce anche un’elevata aspettativa di vita.
Si parla ancora di emergenza immigrazione, che fare?
Dobbiamo far comprendere che il confine italiano è un confine comunitario, quindi l’emergenza riguarda l’Europa intera che non può continuare a stare alla finestra. Tutta l’Europa deve sentirsi coinvolta e responsabile, per evitare scelte drastiche e pesanti conseguenze. Vanno stretti accordi con tutto il Nord Africa e gli altri Paesi del bacino mediterraneo, serve una forte azione
comune se vogliamo evitare altre tragedie.
In Veneto fra poco si vota a Vicenza e Treviso: com’è il rapporto con gli alleati?
Anche stavolta siamo riusciti a fare sintesi sui candidati che guideranno queste città per i prossimi anni, siamo sicuri saremo ancora premiati dal consenso degli elettori, come è stato di recente nel vicino Friuli Venezia Giulia e prima in Lazio e Lombardia. A livello regionale orma è chiaro che Fratelli d’Italia è la forza politica più importante. Confidiamo nella disponibilità di Zaia a dare ascolto alle proposte, alle idee e ai suggerimenti del primo partito in Veneto. Da parte nostra non verrà mai a mancare la lealtà nei confronti della giunta regionale. Ha fatto discutere la presa di posizione di Fratelli d’Italia sulle carriere alias a scuola. Perché quella lettera al liceo?
Più che una lettera al singolo istituto sarebbe stato meglio
fare una lettera aperta su questo tema così complesso che richiede una seria riflessione. Oggi in Italia prima dei 18 anni un giovane non viene considerato sufficientemente maturo per guidare un’auto, votare, consumare alcolici. Anche sul fronte penale un minorenne che commette un reato ha responsabilità attenuate. Riteniamo che sia prematura ogni decisione sulle cosiddette carriere alias da parte di un adolescente. Ad ogni cosa il suo tempo, il cambio di sesso è previsto e regolato dalla legge, è un diritto legittimo ma deve essere frutto di una decisione matura, non presa sull’onda dell’emotività. L’adolescenza invece è una fase di conflittualità permanente, dobbiamo andarci cauti. Meglio se le scuole, anziché occuparsi di questo, si concentrano sul loro ruolo didattico e sulla formazione dei ragazzi.
Nicola StievanoIl Consiglio regionale del Veneto ha votato il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza senza particolari contraccolpi all’interno della maggioranza, in particolare nel rapporto di forza tra Lega e Fratelli d’Italia.
Sono stati confermati il presidente Roberto Ciambetti (Lega-LV), con 37 voti, i vicepresidenti Nicola Finco (Lega-LV) per la maggioranza, con 36 voti, e Francesca Zottis (Partito Democratico) per la minoranza con 9 voti, nonché i segretari Alessandra Sponda (Lega-LV) per la maggioranza con 34 voti, ed Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) per la minoranza con 9 voti. “Il voto di metà legislatura - spiega il presidente Ciambetti - è previsto
dal regolamento del Consiglio regionale: si tratta di una procedura che serve anche come strumento di verifica e controllo dell’operato di chi gestisce l’assemblea.
Il voto espresso non solo sancisce il riconoscimento del buon lavoro fatto finora ma rappresenta anche un segnale per il percorso che ci condurrà, nei prossimi due anni e mezzo, alla conclusione della legislatura: l’attività legislativa che ci vedrà impegnati è ancora molta, sia in termini di quantità di provvedimenti, sia soprattutto in termini di qualità. Il rinnovo di tutti i componenti rappresenta quindi una continuità che consentirà all’assemblea legislativa di proseguire al meglio”.
Afianco degli studenti e del loro disagio, manifestato in più occasioni, anche in momenti solenni come l’inaugurazione dell’Anno Accademico all’Università di Padova.
Rachele Scarpa, parlamentare del Partito Democratico, non sottovaluta l’appello che arriva dai giovani alle prese con le difficoltà quotidiane nell’affrontare il percorso di studi.
“La Rete degli studenti medi, l’Unione degli Universitari e il Sindacato pensionati italiani (Spi Cgil) - ricorda la deputata veneta - hanno presentato alla Camera i dati della loro ricerca ‘Chiedimi come sto’. É successa una cosa importante: i 30mila studenti e studentesse che ci dicono come stanno, quanto difficile sia stata la pandemia, che pensano sia necessario un supporto psicologico fruibile e a portata di mano impongono un impegno urgente del Parlamento, come in queste settimane è emerso spesso”.
A fronte di questa situazione l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi hanno presentato in Parlamento una proposta di legge sul benessere psicologico degli studenti, con la proposta di istituire un presidio psicologico con psicologi in ogni scuola e università.
“La scuola e l’università - aggiunge Scarpa - sono l’epicentro da cui parte un grido di aiuto e devono essere quindi l’epicentro della nostra risposta: dai luoghi di istruzione si possono intercettare condizioni di disagio e difficoltà, dei singoli e dei contesti familiari, ma soprattutto si può fare prevenzione e promozione del benessere psicologico”.
“L’istruzione pubblica - continua la deputata del Pd - deve diventare un’àncora di salvezza per chi è in difficoltà e il primo luogo di acquisizione degli strumenti psicologici, sociali e culturali per stare bene: poi servono risposte complesse e di sistema. Serve lo psicologo di base,
perché il benessere di una persona non può essere legato al fatto di potersi permettere di pagare un professionista. E ancora bisogna pensare alla situazione nelle carceri, o alle condizioni limite di chi arriva nel nostro paese dopo aver attraversato il Mediterraneo. Serve una rete di supporto sociale per gli anziani, per non lasciarli soli. Servono sguardi ampi e una grande volontà politica di fare sintesi, con trasversalità e determinazione. Utilizzeremo, per questo, l’intergruppo parlamentare per il benessere psicologico da me promosso: dall’ascolto degli studenti e dal confronto in Parlamento devono partire le risposte urgenti che
la mia generazione sta chiedendo”, conclude Scarpa.
“La nostra proposta di legge - spiega Camilla Velotta, dell’esecutivo nazionale della Rete Studenti Medi - punta ad istituire, regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling scolastico e universitario, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario territoriale assicurando la presa in carico degli studenti che ne avessero bisogno. Oggi molte scuole e università offrono un servizio psicologico, ma le risorse economiche e il personale a disposizione sono gravemente insufficienti: infatti, noi chiediamo che lo Stato investa almeno cento milioni di euro all’anno per arruolare sul territorio dei team multidisciplinari di professionisti, le cui competenze devono garantire l’assistenza in relazione alle necessità specifiche degli studenti”.
Con la tappa a Vicenza si è concluso il tour “Comunità Energetiche Rinnovabili e gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Uno strumento per la transizione energetica” che ha toccato tutte province venete.
“Il bilancio di questa esperienza è estremamente positivo - commenta Roberto Marcato, assessore
regionale allo sviluppo economico ed energia -. Complessivamente, nell’arco di un mese, ho potuto incontrare oltre 500 sindaci, toccando in pratica tutto il territorio regionale. Ho riscontrato che c’è ampia consapevolezza che le comunità energetiche sono uno strumento importante sul quale investire per il nostro futuro.
Noi faremo la nostra parte come
stiamo già facendo, ora ci aspettiamo dal Governo i decreti attuativi. Ci aspettiamo che renda l’utilizzo delle comunità energetiche molto semplice e facile da costruire e mettere a sistema. Abbiamo davvero l’opportunità di scrivere una pagina importante vero l’autonomia energetica - conclude Marcato -. È una partita fondamentale e ne va dello sviluppo del nostro territorio”.
“Siamo andati ad individuare una necessità delle nostre generazioni. - osserva Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete - Vedere concretamente lo stato di malessere all’interno dei nostri coetanei ha fatto scattare la scintilla su quella che avrebbe dovuto essere la strada da percorrere. A fronte di un’ampia coscienza del proprio stato di disagio, uno dei principali rischi è quello che si vada verso l’assunzione del malessere come parte integrante della propria vita. L’intento politico è sempre stato, dunque, quello di far emergere questa ‘fragilità generazionale’ come punto di partenza per la costruzione di una rivendicazione sul diritto al benessere psicologico, un diritto quasi per nulla esistente, ma che riteniamo debba essere prioritario in futuro e, partendo da questo, bisogna costruire le basi affinché si fondi sui principi di universalità e su misure di welfare pubblico”.
Rachele Scarpa chiede un impegno urgente al Parlamento per garantire un presidio psicologico e una rete di supporto socialeRoberto Marcato Rachele Scarpa e Ivan Pedretti (Spi Cgil)
L’inaugurazione. Aperto al traffico il collegamento da Spresiano alla A27, due chilometri costati 66 milioni di euro
Anche l’ultimo tratto della Pedemontana in provincia di Treviso è stato aperto al traffico. Due chilometri, realizzati quasi tutti in trincea e con un costo di 66 milioni di euro, che collegano il casello di Spresiano con la A27. Alle Dolomiti da una parte, mentre dall’altra, grazie all’innesto con la A28 e più in là ancora con la A4, a Pordenone, Portogruaro, Udine, Trieste, l’Austria, la Slovenia. Insomma, il Nordest e il Nord Europa connesse da una superstrada definita all’unanimità strategica. Al completamento del progetto mancano ancora 12 chilometri, quelli che vanno da Montecchio Maggiore a Malo: se tutto filerà liscio, entro la fine dell’anno il casello di Montecchio (di competenza
della Brescia-Padova) verrà aperto e allora si potrà parlare davvero di grande anello est-ovest dell’intero Nordest.
Per “varare” l’interconnessione della Marca sono arrivati in tanti. Dal vice presidente del Consiglio dei ministri con delega alle infrastrutture e ai trasporti Matteo Salvini al governatore Luca Zaia con la giunta regionale al completo. Parlamentari e sindaci, ordini professionali e vertici della Dogliani, l’impresa che ha realizzato l’opera. “La storia della Pedemontana parte con i primi progetti degli anni Novanta. Si blocca, va in stallo, e solo negli ultimi anni l’impegno della Regione ha portato all’avvio dei cantieri.
L’apertura del collegamento con la
A27 – ha dichiarato Zaia – permette ora di fare l’atteso salto di qualità: decine di comuni, migliaia di aziende, tantissimi abitanti di questi territori hanno finalmente un’arteria importante per il traffico veicolare, in una delle aree produttive più importanti del Paese. Questo significa anche un aiuto all’economia, all’attrazione di investimenti, alla crescita di una porzione di Veneto che viveva sotto scacco di una viabilità secondaria ormai satura”. Da Pordenone a Bassano in un’ora e 55 minuti. Da Portogruaro a Vicenza in un’ora e 20 minuti. Da Treviso Nord a Montecchio in 50 minuti. Numeri che rivoluzionano gli spostamenti in una parte d’Italia storicamente imbottigliata nel traf-
fico. Numeri dettati non soltanto da quei 94,5 chilometri di Superstrada Pedemontana Veneta, ma anche dai 68 chilometri di nuova viabilità ordinaria connessa alla grande opera. L’appello accorato di Zaia (e di Salvini) a usare l’infrastruttura
(“Utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela”) va inevitabilmente letto come risposta a chi mette sul piatto i costi dei pedaggi. “I flussi di traffico sono in aumento, con il valore finora record di 33.943 veicoli raggiunto
il 10 marzo scorso. Gli introiti andranno ad aumentare nei prossimi mesi e anni, favorendo una piena sostenibilità economica”, da detto il presidente della Regione. Che tradotto significa: la Pedemontana ci è costata 2 miliardi e 258 milioni di euro, secondo i piani arriveremo a velocità di crociera al nono anno di vita, più viene utilizzata prima finiamo di pagarla e prima potremo iniziare ad abbattere i pedaggi.
Sara SalinZaia invita ad usarla: “è un aiuto all’economia di una parte della nostra regione che viveva sotto scacco di una viabilità satura, prima finiamo di pagarla e prima potremo iniziare ad abbattere i pedaggi”L'inaugurazione della "Pedemontana Veneta"
L’intervista. La riflessione di Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto
L a crisi idrica non molla la presa in Pianura Padana, con fiumi e laghi alle quote minime. La scarsità di pioggia (17 millimetri soltanto a marzo, contro la media mensile di 65, e ad aprile non sta certo andando meglio) sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e il presidente del Veneto, Luca Zaia, il mese scorso ha firmato un’ordinanza regionale che invita i cittadini a evitare gli sprechi d’acqua e a predisporre piani di emergenza per l’approvvigionamento. Secondo le parole del presidente veneto, servirebbe dunque un piano d’azione che consisterebbe nel ripulire gli invasi alpini, rendere le cave di pianura dei bacini veri e propri, ottimizzare la rete di distribuzione per l’agricoltura rispetto all’attuale colabrodo che comporta la perdita del 70-80% di risorsa idrica. Ne abbiamo parlato con Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto. Crisi idrica. Come ovviare al
problema e in che tempi?
“La situazione è davvero critica. Non siamo intervenuti in tempo e ora dobbiamo efficientare velocemente, accelerando i tempi.
Abbiamo pensato a trovare modi per incanalare e far defluire l’acqua verso mari e laghi, senza pensare a come gestire davvero questa risorsa che potrebbe invece comunque essere recuperata. Stiamo parlando di circa 22 miliardi di metri cubi di acqua che potrebbero essere recuperati,
depurati e disposti per tantissimi usi, tra cui quello agricolo. Serve dunque mettere in campo un piano, magari facendo ricorso anche al Pnrr per attuare questi interventi, puntando a un cambiamento in tempi magari non brevissimi ma comunque ristretti”. Un problema attuale con radici lontane. Come affrontarlo?
“Non possiamo semplicemente pensare di costruire nuovi invasi per la raccolta delle acque, perché il deficit pluviometrico è
allarmante e come riempiremmo i nuovi invasi? Sarebbe bene piuttosto intervenire sugli invasi che già ci sono con un’attività di manutenzione, aumentandone la capacità. Serve ragionare nello straordinario, e a questo siamo stati abituati negli ultimi anni. Ma serve anche un cambio di passo nell’ordinario”. Si sente parlare spesso ultimamente del ricorso a dissalatori. Cosa ne pensa?
“In alcune zone, come nel Delta del Po, si è già fatto ricorso a questa pratica, ma per un utilizzo legato a una carenza momentanea. Sicuramente possono aiutare, ma hanno costi importanti e richiedono un grande dispendio energetico che a lungo andare non aiuterebbe. Inoltre, nel trattamento restano dei reflui, dei fanghi, che poi vanno smaltiti. C’è poi anche da tenere presente che, proprio anche nel caso del Delta del Po, l’acqua desalinizzata era sconsigliata agli ipertesi, perché
presentava comunque alti contenuti di salinità e in Italia abbiamo una percentuale importante di cittadini con questi problemi che sarebbero quindi esclusi dal privilegio dell’utilizzo di questa risorsa. Dissalatori sì, dunque, ma soltanto nell’emergenza: non possono essere la soluzione”.
In Triveneto ed Emilia-Romagna il progetto, ideato e promosso da Aspiag Service nel 2006, si espande e diventa digitale
330 i stituti scolastici di 127 Comuni, oltre 120.000 alunni formati, 350 eventi e 1640 ore di laboratorio organizzati: sono alcuni importanti numeri che descrivono l’attività de “Le Buone Abitudini”, il programma per l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita, avviato nel 2006 da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, nelle proprie regioni di riferimento. Un programma che, grazie alla collaborazione con il Consorzio Despar Italia e le società che ne fanno parte, da quest’anno si allarga su scala nazionale: il progetto, diventato una best practice in Triveneto ed Emilia-Romagna dove è stato avviato diciassette anni fa, è stato infatti esteso a tutte le 17 regioni italiane in cui il Consorzio e le sue società sono presenti.
Le Buone Abitudini è un programma innovativo nato con l’obiettivo di supportare scuole e famiglie, nel perseguire e raggiungere un concetto ampio di qualità della vita, con particolare attenzione ai temi della sana alimentazione, del movimento fisico e del rispetto per l’ambiente. Il programma
è stato studiato come un ciclo educativo completo per accompagnare insegnanti, alunni e famiglie lungo tutto il cammino della scuola primaria, dalla classe prima alla classe quinta. Nel dettaglio, il programma è strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria. Attraverso una metodologia attiva di insegnamento, grazie alla quale i bambini possono approfondire e mettere in pratica quello che imparano con sperimentazioni pratiche e semplici azioni quotidiane, il percorso formativo permette così di sviluppare competenze e tematiche trasversali in linea con le indicazioni nazionali del MIUR.
Il progetto, volto da sempre a coltivare nei cinque anni di scuola primaria un seme speciale, fatto di curiosità, sensibilità ed esperienza, che germogliando possa aiutare i bambini a crescere in modo sano e consapevole, a partire dall’anno scolastico 2022/2023 ha cambiato pelle per rivolgersi verso una dimensione innovativa e digitale. Oggi, infatti, “Le Buone Abitudini” è un programma fru-
ibile interamente online attraverso una piattaforma gratuita (https://www.lebuoneabitudini.despar.it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive messi a disposizione come video, approfondimenti, materiali didattici digitali e stampabili, attività esperienziali in classe e in famiglia. I contenuti per gli insegnanti si integrano poi con un sistema digitale più ampio rivolto alle famiglie a cui vengono messi a disposizione contenuti e materiali sul sito del programma www.lebuoneabitudini.despar.it, oltre che sulla pagina Facebook e il canale YouTube de “Le Buone Abitu-
dini”, con ricette, consigli degli esperti e attività manuali da svolgere insieme ai bambini. Una vocazione al sociale è parte del DNA di Aspiag Service che ogni giorno si impegna per favorire un modello di sviluppo fondato sulla costruzione di relazioni e valore condiviso per le comunità in cui l’azienda si inserisce.
domande a Filippo Brocadello, membro del team LBA Medico, specialista in scienza dell’alimentazione e fitoterapeuta
Le Buone Abitudini è un ciclo educativo completo che si articola in cinque percorsi specifici per ciascuna classe della scuola primaria. Come sono state scelte le tematiche e quali sono le specificità del programma?
Le tematiche e le competenze sviluppate dal progetto sono trasversali e in linea con le Indicazioni Nazionali del MIUR. Attraverso la nuovissima piattaforma digitale, i nostri specialisti offrono agli insegnanti una formazione qualificata, attendibile e sempre aggiornata. Tutti i percorsi de Le Buone Abitudini si avvalgono della metodologia attiva , grazie a cui i bambini e le bambine diventano protagonisti, a scuola e a casa, approfondendo e mettendo in pratica ciò che imparano attraverso attività esperienziali e semplici azioni quotidiane.
La scuola ha un ruolo importante
nel diffondere corrette abitudini alimentari, ma altrettanto fondamentale è il ruolo della famiglia. In che modo questo programma rappresenta un ponte tra scuola e famiglia su un tema così importante?
Il nostro ciclo educativo si fonda sulla relazione tra società, scuola e famiglia e permette a insegnanti e genitori di lavorare fianco a fianco attraverso la nostra piattaforma e non solo. In tutti i percorsi è prevista la restituzione a casa dei contenuti appresi a scuola, attraverso attività, esperienze e video da visionare in famiglia. Grazie ai nostri canali on-line, inoltre, è possibile fare rete, condividere il lavoro svolto, i consigli degli esperti, approfondimenti, ricette, eventi e tanto altro.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono rispetto all’alimentazione di bambini e ragazzi? Può dar-
ci qualche consiglio pratico su come educarli a stili di vita salutari e a un’alimentazione equilibrata?
Uno degli errori più comuni è senz’altro l’eccessivo ricorso (anche più che quotidiano) a merendine, snack, bibite e succhi di frutta, che anziché essere consumati una volta ogni tanto, per esempio nelle occasioni come feste e compleanni, entrano nella dieta di tutti i giorni come fossero indispensabili, andando così a confondere ciò che rientra in un concetto di alimentazione equilibrata rispetto a quello di eccezione. Il consiglio più utile è certamente la coerenza . I più piccoli, infatti, oltre a seguire quanto viene scelto per loro in famiglia, imparano principalmente osservando i comportamenti degli adulti di riferimento, che fungono da esempio fondamentale nell’indirizzare le loro scelte.
sana alimentazione e stili di vita salutari nelle scuole primarieFilippo Brocadello, membro del team LBA, medico specialista in scienza dell'alimentazione e fitoterapeuta
Il mondo scientifico esprime per lo più una posizione a favore del cibo coltivato in laboratorio
Cibo coltivato in laboratorio, quello che nel linguaggio comune è stato impropriamente chiamato “sintetico”, una nuova frontiera che spacca l’opinione pubblica e fa registrare anche tra gli esperti e addetti ai lavori posizioni contrastanti che si dividono tra favorevoli e contrari.
Una questione aperta dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat.
Attualmente la carne sintetica è un prodotto che non è ancora entrato nel mercato europeo. Qualora l’Autorità europea sulla Sicurezza alimentare (EFSA) dovesse approvare la sicurezza della carne coltivata, questa potrà entrare nel mercato europeo e potrà essere acquistata.
Prosegue alla pag. seguente
Tra i contrari si colloca il senatore
Luca De Carlo, presidente della commissione industria, commercio turismo agricoltura e produzione agroalimentare, che ha esultato, lo scorso 29 marzo, per l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, che vieta la produzione, l’importazione e la vendita di alimenti “sintetici” in Italia.
“È una grande vittoria per l’intero comparto agroalimentare italianoha dichiarato il senatore, - l’Italia è la prima nazione al mondo che ha dimostrato il coraggio di fermare questa deriva con provvedimenti concreti e lo ha fatto anche con uno strumento chiaro e snello, composto da soli sei articoli”.
Anche Coldiretti si è mobilitata contro il cibo sintetico raccogliendo in tutta Italia mezzo milione di firme a supporto della nuova normativa.
La petizione ha ricevuto l’adesione anche di ministri, sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei, governatori, sindaci, personalità della cultura, dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e anche numerosi vescovi.
“Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat, il rischio è una diffusione an-
In Italia l’approvazione, lo scorso 29 marzo, in Consiglio dei ministri del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, ha ulteriormente contribuito ad esacerbare il dibattito.
Ma cos’è la carne coltivata?
che nell’Unione Europea dove già quest’anno – denuncia la Coldirettipotrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Dopo la carne la sperimentazione si è estesa al pesce ed al latte mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta”.
“La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali –osserva il presidente Ettore Prandini, contestando le motivazioni dei sostenitori del cibo coltivato in laboratorio - non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”.
Coldiretti Veneto, inoltre, mette in risalto come produzioni da primato siano messe a rischio.
“Rispetto al mercato nazionale, - si sottolinea - il Veneto vanta numeri da leader, concentrando oltre il 40% degli allevamenti avicoli. A questi si aggiungono il 15% del settore bovino e il 10% di quello suino, tanto che la regione è quarta per valore aggiunto in agricoltura con oltre 3 miliardi di euro, grazie anche alle sue 95 certificazioni di origine fra Dop e Igp. Primati che, secondo Coldiretti, in prospettiva rischiano di essere però insidiati dalla decisione della Fda”.
“È un tipo di carne prodotta in laboratorio a partire da cellule animali” si legge nelle pagine del sito della Fondazione Umberto Veronesi, che già nel 2019 si era espressa a favore di queste tecniche attraverso la pubblicazione di un documento di Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli e membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi, intitolato “Dagli allevamenti intensivi all’agricoltura cellulare”.
“Attualmente - si legge - la carne coltivata è un prodotto che nasce a partire da cellule animali che vengono prelevate tramite una biopsia e fatte crescere su un terreno ricco di nutrienti. Dal punto di vista della sicurezza alimentare - è la posizione della Fondazione Veronesi - il consumo di carne coltivata non presenta un rischio per la salute umana. In Unione Europea la carne coltivata è considerata un novel food e quindi deve sottostare a stretti controlli e normative che regolamentano l’introduzione di questi alimenti sul nostro mercato”.
Insomma, il dilemma è naturale contro sintetico. Ma di naturale ormai nella produzione attuale di carne c’è ben poco, è l’osservazione che si legge nelle pagine del sito la Fondazione Veronesi, senza considerare i problemi che derivano dalla gestione del mantenimento degli allevamenti attuali, di tipo etico, ambientale e di salute “se pensiamo alla possibilità di diffusione di zoonosi e alla responsabilità rispetto all’antibiotico resistenza”. Chi sostenendo la necessità di trovare perciò delle alternative al consumo di carne la Fondazione veronese ritiene che la carne coltivata sia una delle più valide. “Dal punto di vista nutrizionalesi afferma - non sono presenti degli aspetti negativi da considerare. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, crescendo in un ambiente controllato si riduce il rischio di malattie di origine animale e non c’è la necessità di impiegare antibiotici. Diventa inoltre possibile confezionare un alimento in un unico luogo evitando contaminazioni
esterne”. Non mancano gli aspetti negativi che riguardano invece il punto di vista etico. “Una prima riflessione - si prosegue - riguarda il benessere animale: a oggi viene utilizzato il siero fetale bovino, sottoprodotto industriale della carne come ingrediente fondamentale del terreno di coltura per le cellule Tuttavia sono attualmente in sviluppo alternative che prevedono l’utilizzo di prodotti vegetali”. Del cosiddetto “cibo sintetico” “ci si sta preoccupando troppo presto” e “si è arrivati a definire delle regole quando mancano ancora elementi per decidere”, rileva da parte sua il genetista Michele Morgante, dell’Università di Udine e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. “L’agricoltura cellulare nasce per rispondere al problema della sostenibilità della produzione animale, molto impattante su ambiente”, ha osservato.
“La prima condizione perché l’agricoltura cellulare si diffonda è che riesca a garantire una produzione sostenibile dal punto di vita ambientale ed economico: entrambe - ha rilevato - dipenderanno dalla disponibilità di fonti energetiche a basso impatto ambientale. Solo in quel caso diventerà più sostenibile rispetto all’allevamento animale tradizionale, ma ancora è tutto da verificare”.
Il mondo scientifico, tuttavia, si esprime per lo più a favore del cibo sintetico.
“Non ci sono, a priori, - osserva ancora Morgante - motivi per cui prodotti da colture cellulari potrebbero presentare rischi diversi rispetto a quelli da allevamento tradizionale. Al contrario, ci sono molte ragioni per dire che le carni coltivate sono più sicure in quanto non contengono ormoni né antibiotici, non c’è il rischio di contaminazione da parte di organismi patogeni. La coltivazione avviene infatti in un ambiente sterile e controllato”.
Anche l’immunologa Antonella Viola, sostiene che la “carne sintetica” può produrre “solo vantaggi per uomo e animali” e critica la posizione dell’Italia che esclude il nostro paese “dall’alimentazione del futuro”.
Per l’immunologa, gli allevamenti intensivi, oltre che poter costituire un problema etico, “sono un pericolo per la salute dell’umanità intera” perché “rappresentano un enorme rischio di zoonosi”. Al contrario, a suo avviso, “la carne prodotta in laboratorio è più salubre: niente microbi o antibiotici”.
I risultati di un recente studio. Un team internazionale di ricercatori anche dell’Università di Padova
Il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), che garantisce il pieno sviluppo e la corretta funzionalità delle cellule del cervello, è importante anche per la contrazione ed il rilasciamento del muscolo del miocardio. La sua stimolazione migliorerebbe la funzionalità cardiaca negli infartuati
Ricercatori dell’Università di Padova nel team internazionale di ricerca che ha individuato specifici stimolanti capaci di limitare il danno causato da infarto cardiaco e migliorare il benessere nel lungo tempo. Una proteina capace di limitare il danno causato da infarto cardiaco e, nel lungo tempo, migliorare il benessere. È il risultato di uno studio, β3AR-dependent brain-derived neurotrophic factor (BDNF) generation limits chronic post-ischemic heart failure, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Circulation Research” e condotto da un team internazionale di cui fanno parte anche ricercatori dell’Università di Padova. La proteina in questione è il brain-derived neurotrophic factor (BDNF) conosciuta perché garantisce il pieno sviluppo e la corretta funzionalità delle cellule del cervello. Di recente, però, si è visto che il BDNF è molto importante anche per la contrazione ed il rilasciamento del cuore. Infatti, eliminando le strutture che lo legano sulla membrana delle cellule cardiache, i cosiddetti recettori
TrkB, si nota una riduzione sia della contrazione sia del rilasciamento del muscolo cardiaco. Meno chiaro è il ruolo svolto dal BDNF/TrkB nel contesto dell’infarto del miocardio, ovvero della disfunzione del ventricolo sinistro dopo un arresto di flusso in una delle arterie che fanno arrivare sangue alle cellule cardiache.
Il recente studio ha evidenziato come la quantità di BDNF prodotta dalle cellule cardiache in risposta ad un infarto sia inizialmente alta ma poi cali nelle settimane successive in coincidenza con la riduzione della capacità del cuore di contrarsi efficacemente. In alcune cellule del cervello, il BDNF è prodotto attraverso la stimolazione di alcune strutture presenti sulla membrana dei neuroni, i cosiddetti recettori βadrenergici (βAR). Questi recettori sono fondamentali per la funzione cardiaca; infatti, vengono stimolati per far aumentare il lavoro fatto dal cuore tutte volte che ci siano condizioni di stress, sia “fisiologico”, come l’esercizio fisico, sia patologico,
come, ad esempio, durante ipertensione arteriosa o altre malattie cardiovascolari. In genere, quando una malattia cardiaca è ormai pienamente manifesta il numero o la funzionalità dei βAR recettori cala drammaticamente.
Sulla base di questa evidenza, i ricercatori si sono chiesti se la stimolazione dei βAR recettori fosse responsabile della produzione di BDNF da parte delle cellule che compongono il muscolo cardiaco, spiegando così la scarsa produzione di questa proteina nel cuore infartuato che ha perso forza di contrazione. Poi, se fosse possibile trovare altre possibilità per riportare la produzione di BDNF da parte delle cellule cardiache in un ambito di normalità. In particolare, gli studiosi hanno preso in considerazione la possibilità che, stimolando direttamente i recettori TrkB che sono sulla superficie delle cellule cardiache, si possa indurre la produzione di BDNF in queste stesse cellule e, così facendo, far aumentare la loro sopravvivenza e capacità di fare lavoro anche
dopo un infarto cardiaco.
“Abbiamo scoperto che, alcune settimane dopo l’infarto, i cuori di topi normali mostravano una drammatica riduzione della sopravvivenza delle cellule responsabili della contrazione cardiaca - spiega il professor Nazareno Paolocci, docente del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova e co-autore dello studio -, e che questo danno era fortemente aggravato nei topi il cui cuore era stato reso incapace di produrre BDNF al suo interno, attraverso delle manipolazioni genetiche. In una fase successiva dello studio, abbiamo somministrato sostanze chimiche capaci di stimolare sia i recettori TrkB sia i recettori βAR3, una variante dei recettori βAR che ha funzione di protezione contro l’infarto a livello sperimentale. In entrambi i casi, questi agenti hanno migliorato la funzione cardiaca dei topi infartuati, anche a distanza di tempo dall’iniziale infarto. Da notare che sia l’uno sia l’altro farmaco aumentavano il contenuto cardiaco di BDNF.
La protezione offerta da questi agenti chimici era, invece, quasi del tutto scomparsa o molto attenuata nei topi, il cui cuore è incapace di produrre BDNF all’interno delle sue stesse cellule”.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato che le azioni benefiche del BDNF prodotto dalle cellule cardiache attraverso questi stimolanti specifici non era limitato soltanto alle cellule cardiache che si contraggono (e che quindi producono lavoro cardiaco) ma anche a quelle cellule nervose e ai vasi che raggiungono il cuore: le prime controllano/ propagano l’impulso elettrico al suo interno, le altre lo riforniscono di sangue.
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Aprile è quel mese in cui ci sentiamo più stanchi, se c’è il sole ci viene voglia di mangiare l’insalatona fresca ma se si annuvola è meglio una zuppa calda!
Proponiamo “con il sole” l’insalata di orzo pesto e pomodorini, con “il nuvoloso” un minestrone di verdure
Insalata d’orzo Minestrone di verdure
Ingredienti per 2 persone:
Ingredienti per 2 persone:
- 1 vaso di orzo perlato biologico DELSANTO già lessato
- 1 vaso di pesto al basilico DELSANTO
- 200 g di pomodorini freschi
- minestrone classico DELSANTO
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- Q.B. formaggio grattugiato
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- Q.B. sale
- Q.B. olio evo
Vuotate il vaso d’orzo in un colino e lasciatelo scolare.
Versatelo in una terrina: aggiungete un paio di cucchiai di pesto al basilico e mescolate bene in modo da amalgamare il tutto. Lavate e tagliate i pomodorini freschi della misura desiderata.
Uniteli all’orzo.
Aggiustate di sale, se serve, e se sembra asciutto aggiungete un filo d’olio.
A piacere potete aggiungere dei pezzetti di formaggio dolce o della mozzarella tagliata a cubetti.
2 IN QUALI SETTORI SI UTILIZZA DI PIÙ L’ORZO?
1 L’ORZO È UN...?
Oltre 2.550.000 pagine visualizzate al mese
Per la produzione della birra
Per l’alimentazione umana
Produzione di mangimi, industria della birra e del whisky
Vuotate il vaso di minestrone in una pentola: sciacquate il vaso con un po’ d’acqua e aggiungetelo alla pentola. Riscaldate mescolando senza far bollire. Servite nei piatti. A piacere potete aggiungere del formaggio grattugiato, dei crostini di pane o l’orzo lessato… se ne avete avanzato un po’!
DI QUALE PAESE È ORIGINARIO LA PIANTA DEL BASILICO?
6 QUANTO DURA LA PIANTA DEL BASILICO?
Solo un anno, poi vanno ripiantati i semi Cinque anni È un sempreverde
7 PERCHÉ È MEGLIO STRAPPARE LE FOGLIE DEL BASILICO CON LE MANI INVECE DI TAGLIARLE CON UN UTENSILE?
A B C
Si secca all’istante Non c’è differenza
A contatto con il metallo il basico annerisce
Creazione e gestione dei profili Facebook e Instagram del cliente, strategia di comunicazione digitale e organizzazione di campagne ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.
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8 QUANTE VARIETÀ DI BASILICO ESISTONO?
PERCHÉ MANGIARE IL MINESTRONE FA BENE?
Perché allontana gli insetti fastidiosi dopo averlo mangiato
A B C
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HA DELLE CONTROINDICAZIONI?
3 tipi Circa 60
Perché fa ci sentire velocemente sazi e ci depura
Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e i suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.
Più di 100
Perché chi mangia il minestrone diventa un faraone
A B C
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Si, per le persone che hanno problemi con le fibre, ad esempio la sindrome del colon irritabile No, nessuna No, a parte la pancia gonfia
Gestione del sito internet del cliente e della Cookie e Privacy policy Verifica SSN con eventuale configurazione e aggiornamenti annuali. Proposta valida anche per domini già esistenti.
Produzione di conserve alimentari italiane con materia prima stagionale biologica e tradizionale, pronte all’uso a base di verdure, legumi, cerali senza additivi-glutammato-coloranti
Orario di apertura dal Lunedì al Venerdì
Mattino: 09:00 - 12:00 - pomeriggio 15:00 - 18:00
ARIETE
Avete deciso di stare bene e per questo vi siete concentrati soprattutto sulla vostra mente. È tempo di abbandonare le cattive abitudini e incentivare le buone pratiche
Vi concedete più distrazioni del solito e prediligete il tempo libero agli impegni quotidiani. Fermatevi un attimo a riorganizzare le vostre giornate cercando un giusto equilibrio tra piacere e dovere
TORO SCORPIONE
Avete accumulato un bagaglio di esperienze tali che vi consentono a questo punto di far decollare tutti i vostri programmi. Siate sicuri e sereni, le risposte sono dentro di voi
Con l’arrivo della primavera vi siete dati dei nuovi obiettivi. Si tratta ora di organizzarvi per valorizzare al meglio le vostre risorse. Concentratevi, non mancherete di centrare il bersaglio
Siete al top della vostra forma fisica e mentale. Avete voglia di frequentare i vostri amici, stare in compagnia e allargare la vostra schiera di conoscenze per condividere esperienze e momenti di evasione
Vi sentite molto operosi e per questo avete deciso di dedicarvi alle vostre attività con grande impegno per costruire le basi solide di un futuro progetto che da tempo avete intenzione di realizzare
GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA Oroscopo
Avete giornate ricche di impegni eppure sentite il bisogno di dedicarvi ai vostri affetti e ai sentimenti che talvolta vi distrarranno dalle incombenze quotidiane. Concedetevi qualche pausa piacevole
Avete tirato un po’ troppo la corda fin qui. È tempo di fermarsi e fare dei bilanci, selezionando ciò che realmente merita impegno da ciò che può momentaneamente essere messo da parte
ACQUARIO CAPRICORNO
Avete bisogno di grandi cambiamenti e voglia di iniziare nuove esperienze. Vi sentite intraprendenti e sicuri ma fermatevi un attimo per mettere ordine tra le vostre priorità
È un periodo ricco di sorprese e di risposte, anche inaspettate, alle vostre attese. Dovete comunque pensare più a voi e programmando con maggiore precisione le vostre giornate
Dovete fare un po’ di ordine dentro di voi e aprirvi alle persone che vi sono più vicine per ritrovare slancio ed equilibrio e ripartire con rinnovate motivazioni verso nuovi traguardi