La Piazza del Camposampierese Ovest - Giugno 2023

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Cosa ci dicono Treviso e

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.

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LA PIAZZA.indd 1 21/04/23 10:25 Periodico d’informazione localeAnno XXX n.109 del Camposampierese Ovest Servizio a pag. 19
Camposampiero L’assessore uscente vince col 57,99% superando Favaro (33,14%) e Novello (8,88%). Cristian Bottaro, il più votato, nominato vice sindaco SUPER WALLS 2023 Street artist protagonisti a Campodarsego e San Giorgio delle Pertiche 5 CAMPODARSEGO La blogger Raiza Costa dal Brasile al Veneto alla ricerca delle origini 8 SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Aperyshow Charity Event: ad Arsego il più grande live del Veneto 12 VILLA DEL CONTE Migliaia di persone per la seconda edizione del Carnevale 18 SANTA GIUSTINA IN COLLE Mamme e bambini vestono a festa le borse della solidarietà 13 TERRITORIO Federazione dei Comuni: modello virtuoso al centro di tesi di laurea 21 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE GIUGNO 2023 a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30
Sarah Gaiani è il nuovo sindaco di Villanova di
Vicenza

Street art: Super Walls nel territorio

La terza edizione della biennale di street art ha portato i super wall in tredici comuni della provincia da Cittadella a Padova. Tra i Comuni in cui ha fatto tappa la rassegna anche due del camposampierese: Campodarsego e S. Giorgio delle Pertiche. Il tema scelto per la terza edizione della kermesse, che dal 2019 celebra l’arte di strada come strumento di valorizzazione del paesaggio urbano, era “Nel segno del rispetto”. Occhi, anzi, tratti e colori puntati sul rispetto che gli street artist hanno declinato secondo la propria sensibilità: c’è chi ha lanciato un messaggio in favore della tutela dell’ambiente, chi un’interpretazione legata ai concetti di rispetto per le donne, per sè stessi, per l’infanzia o per la diversità di idee. Accanto ai padovani Alessio-B, Any, Boogie.EAD, Peeta, Shife, Tony Gallo, Yama e Zero Mentale, hanno pennellato i contesti urbani a colpi di spray anche nomi molto noti del panorama nazionale ed internazionale per un totale di 31 artisti (di cui otto sono donne) provenienti da Italia, Francia, Germania, Spagna e Olanda, a cui si sono aggiunti i ragazzi della 4E del Liceo Artistico A. Modigliani di Padova. Oltre una quarantina i murales realizzati.

«Dal 2019 la Biennale di Street Art di Padova è cresciuta molto, coinvolgendo sempre più comuni della provincia e incontrando il sostegno di molte anime: dalle istituzioni ai privati cittadini, passando per associazioni ed aziende. Si tratta di un coinvolgimento davvero trasversale, che dimostra quanto questa forma d’arte sia apprezzata dal pubblico di tutte le età e sia parte integrante dell’estetica dei nostri spazi urbani. In questa prospettiva i murales sono davvero azioni di qualificazione urbana che rendono il nostro territorio ancora più attrattivo e meta consolidata per tutti gli amanti di street art», ha spiegato Carlo Silvestrin, cocuratore della rassegna. (n.m.)

Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.

È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.

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numero complessivo di 11.483 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Gli artisti di strada anche a Campodarsego e San Giorgio delle Pertiche del Camposampierese Ovest
edizione raggiunge le zone di Campodarsego, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Villa del Conte e Villanova di Camposampiero, per un
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Chiuso in redazione il 12 giugno 2023
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“Città del trattore”. A ottobre sarà reso noto il logo disegnato dagli alunni della locale scuola secondaria

Istituzioni e imprese al lavoro per aprire un istituto professionale di meccanica

Apochi mesi dall’attribuzione “Città del trattore”, approvata nel coeso di una seduta straordinaria del consiglio, Campodarsego si sta preparando a un’altra tappa altrettanto storica: l’avvio di un istituto professionale di eccellenza interamente dedicato alla meccanica.

In un territorio comunale in cui si trovano un alto tasso di concentrazione di aziende meccaniche e, tra queste, alcune delle più importanti industrie a livello nazionale e internazionale, si sta lavorando concretamente all’apertura di un istituto di istruzione secondaria superiore in cui la meccanica si possa imparare sui banchi e a due passi dalle aziende che, un domani,

Il sindaco Valter Gallo: “Abbiamo già preso contatti con Provveditorato, Provincia e con le nostre aziende che ci tengono molto”

potranno dare lavoro ai giovani. Un’idea che non è campata in aria tanto che il sindaco Valter Gallo, insieme agli amministratori comunali e agli imprenditori locali, si è subito mosso cercando di porre basi concrete per una sua realizzazione.

“Con i nostri imprenditori ci siano guardati in faccia e ci siamo detti che il parlare di futuro e di giovani in questo settore doveva ben presto trovare una traduzione pratica proprio nel prevedere un percorso scolastico e formativo nel luogo dove la meccanica ha fatto la storia ma non solo visto che ha creato

tanti posti di lavoro e ha portato Campodarsego in tutto il mondo – spiega il primo cittadino Gallo -. Abbiamo compiuto dei passi concreti attraverso incontri con i nostri imprenditori che si sono subito dichiarati entusiasti, quindi con la Provincia che ha le competenze in materia di istruzione secondaria di secondo grado e quindi anche con il Provveditorato”.

Il sindaco ha ben chiara anche la tabella di marcia. “Ovviamente la realizzazione non sarà immediata. Sono abituato a essere molto concreto: il nuovo istituto troverà spazio in uno dei plessi del nostro territorio che sarà dismesso non appena sarà realizzata la cittadella scolastica che vedrà riunite tutte le scuole, a cominciare, dalle primarie in un unico grande polo. Contiamo che I lavori della nuova cittadella scolastica possano iniziare nei primi mesi del 2021. Fino a quel momento cercheremo solo di gettare basi solide”.

Nel frattempo a ritmo serrato hanno lavorato anche gli alunni e le alunne della scuola secondaria di primo grado. A loro il compito di ideare e disegnare il loro dedicato a Campodarsego la città del trattore. Un simbolo e un segno distintivo che sarà poi utilizzato in tutta la cartellonistica e i documenti ufficiali del Comune. “C’è molta attesa a riguardo – conclude il sindaco Gallo -. Credo che saremo pronti a presentare il nuovo logo a ottobre”.

L’idea dia Campodarsego di “Città del trattore” nasce nel 2013 quando l’amministrazione chiede e ottiene dalla Presiden-

za della Repubblica, tramite il Ministero dell’Interno, l’ufficialità della concessione del titolo. Promotore della proposta, poi condivisa con l’assessore Fabio Marzaro e con l’ex sindaco Mirko Patron, l’ex assessore Pierantonio Coletto. Attualmente il fatturato delle sei più importanti aziende “agricole” di Campodarsego messe insieme (Carraro Group, Antonio Carraro, Maschio Gaspardo, Rino Gaiani, Zanon e Ometto macchine agricole) supera un miliardo 300 milioni, un settore che occupa 7500 dipendenti in varie sedi sia a Campodarsego che sul territorio nazionale e internazionale.

Musica e divertimento dal 15 al 19 luglio con la seconda edizione di “Vivi la Piazza” organizzata da Comune e Proloco

Musica e divertimento dal 15 al 19 luglio con la seconda edizione di “Vivi la Piazza” Torna la rassegna di eventi, musica e divertimento nella piazza centrale di Campodarsego.

Dal 1 5 al 19 luglio, in piazza Europa, è in programma l’iniziativa “Vivi la Piazza”, una serie di eventi che, visto il successo di pubblico e gradimento raggiunto lo scorso anno, gli organizzatori hanno deciso di riproporre anche quest’anno nella sua seconda edizione.

A promuoverli il Comune e la Pro Loco di Campodarsego per cinque giorni di spettacoli e concerti.

Si inizia sabato 1 5 luglio con lo spettacolo della Queen Mania Cover band. Si proseguirà domenica 16 luglio con “80 Power” con Radio 80: lunedì 17 luglio in scena Max Angioni (lo spettacolo è a pagamento); martedì 18 luglio evento “883 Rotti per caso” cover band”; infine, mercoledì 19 luglio, a chiudere la rassegna saranno i “Bastardi Italiani + Asd Karma”.

Tutti gli spettacoli si svolgono nella centralissima piazza Europa, sarà in funzione un’area food and beverage. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune. (n.m.)

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Campodarsego
“Il nuovo istituto troverà spazio in uno dei nostri plessi scolastici che saranno dismessi non appena partiranno i lavori della nuova cittadella scolastica” annuncia il primo cittadino insieme agli amministratori comunali Nicoletta Masetto

Emigrazione. Il trisnonno Giovanni Costa partì centoquaranta anni fa da Campodarsego

Raiza Costa, dal Brasile al Veneto alla scoperta delle sue origini

Alla scoperta delle radici della sua famiglia dopo cinque generazioni. Razia Costa, popolare blogger americana, creativa food designer e conduttrice di programmi televisivi di cucina, è tornata torna nella terra dei suoi avi, a partire dalla rocca di Monselice, per riscoprire le sue origini, per fare tappa poi a San Giorgio delle Pertiche e a Campodarsego, quest’ultimo paese natio del trisavolo Giovanni Costa, partito dall’Alta padovana quasi 140 anni fa per il Brasile.

Raiza da tempo sognava questo momento ed è riuscita a realizzarlo venendo in Italia con alcuni componenti della sua famiglia proprio per rintracciare i parenti, vedere di persona i luoghi e ricostruire sul filo della memoria la sua storia. Raiza è arrivata in Italia dopo aver condotto una serie di ricerche suo trisavolo Giovani che alla fine del 1800 dovette partire per il Brasile imbarcandosi su una delle grandi navi che partivano da Genova dirette oltreoceano

A Campodarsego il sindaco Valter Gallo insieme ad alcuni assessori ha voluto accompagnare Raiza in un luogo molto evocativo perché il più antico della zona e perché carico di emozione per la blogger. “L’abbiamo ac-

compagnata a visitare la Chiesetta di Campanigalli, luogo molto suggestivo e importante per la sua famiglia - racconta il primo cittadino -. In questa antichissima chiesetta il nonno si sposò prima di partire”.

Oltre a Campodarsego la blogger ha fatto tappa a San Giorgio delle Pertiche Raiza, accompagnata dai rappresentanti dell’associazione

Veneti del Mondo (Aldo Rozzi Marin, Letiziao Sinisi. Ata, quindi, ricevuta dal Sindaco Daniele Canella e dall’amministrazione comunale che l’ha insignita del titolo di ambasciatrice del comune di origine dei suoi avi. Presente il consigliere regionale Elisa Cavinato. Raiza, nata e cresciuta in Brasile, vive da qualche anno a New York. assieme al marito

anch’egli di origini venete, dove porta avanti la sua carriera di artista, blogger e direttrice d’arte ma anche la sua pasticceria che promuove grazie al libro “Sobremesas Explicadas Tim-Tim por Tim-Tim” . Raiza si può seguire su Instagram e sul suo canale YouTube.

Il presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Rozzi Marin ha portato il saluto e il ringraziamento agli organizzatori e ai presenti, ricordando che “il fenomeno del turismo delle radici è in costante crescita ed è mosso dalla voglia di riscoprire le proprie origini, le proprie tradizioni, la propria terra e le proprie origini”. L’incontro, e il viaggio di Raiza e della sua famiglia era coordinato da Letizia Sinisi e dal team di ItalyRouting Consulting. (n.m.)

Al via la rassegna “E…state 35011. Cultura in tour”

Ha preso avvio a inizio giugno la rassegna estiva di spettacoli dal vivo “E…state 35011.Cultura in tour” promossa dal Comune di Campodarsego. “Gli spettacoli fanno tappa in quattro frazioni di Campodarsego con spettacoli adatti ad un pubblico di bambini e adulti”

afferma

l’assessore alla

Cultura, Fabio Marzaro. Ad aprire la rassegna lo spettacolo di circo e teatro

“Cafè Rouge”

messo in scena dalla Compagnia Circo Bipolar a Bronzola in piazza Giovanni Paolo II. Sono seguiti “Happiness”, messo in scena da Rasoterra, duo comico acrobatico di strada, a Fiumicello nel piazzale della palestra. Terzo appuntamento il 21 giugno alle ore 21:00 con “Le Cirque des Arts” spettacolo di circo-teatro della famiglia circense Takimiri, in piazza Pertini a Reschigliano e infine ultimo spettacolo il 28 giugno alle ore 21:00 a Sant’Andrea, area patronato: “Fragile” è lo spettacolo comico acrobatico del Duo Pigreco. Ingresso libero. In caso di maltempo le rappresentazioni si tengono al teatro Aurora (n.m.)

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Raiza, che oggi vive a New York, è popolare blogger e conduttrice televisiva. Ad accoglierla il sindaco di Campodarsego Valter Gallo e quello di San Giorgio delle Pertiche Daniele Canella
Campodarsego

Federazione dei Comuni. Il servizio, apprezzato dai cittadini, aveva chiuso i battenti a causa della pandemia

Riapre in autunno l’Ufficio passaporti del Camposampierese

Il questore Antonio Sbordone in visita alla Federazione dei Comuni del Camposampierese ha incontrato la presidente Antonella Argenti e il comandante della Polizia locale Antonio Paolocci

S arà riattivato, a partire dal prossimo autunno, l’Ufficio passaporti destinato a tutti i cittadini del camposampierese. Il servizio, che aveva trovato spazio in Villa Querini sede della Federazione dei Comuni del Camposampierese ed era stato molto apprezzato dai cittadini, aveva cessato l’operatività a causa della pandemia.

La notizia della riapertura è arrivata nel corso dell’incontro colloquiale ma dai contenuti significativi, che si è svolto tra il Questore di Padova, ntonio Sbordone e la presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese e sindaco di Villa del Conte, Antonella Argenti, presenti anche il Comandante della Polizia locale della Federazione Antonio Paolocci ed il sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone paese ospitante le diversi sedi di Federazione.

Il Questore Sbordone ha accolto l’invito della presidente Argenti che lo ha accompagnato in visita alla sede del Comando della Polizia locale in Piazza Castello a Camposampiero dove è stato accolto dagli agenti e collaboratori del comandante Antonio Paolocci. Qui il Questore ha potuto apprezzare la struttura ed i servizi sviluppati dalla Polizia locale sul

territorio federale dei dieci Comuni.

La visita si è poi spostata in Villa Querini, sede della Federazione, dove il Questore ha incontrato la dirigente, Anna Maria Giacomelli e lo staff tecnico e amministrativo, altra colonna portante dell’ente.

L’incontro si è concluso con la condivisione di numerose collaborazioni e sinergie importanti in tema di sicurezza per il territorio del camposampierese ed in particolare con l’accordo di riattivare, nel prossimo autunno di quest’anno, l’Ufficio passaporti presso gli uffici di Federazione, in modo da ripristinare un servizio tanto apprezzato dai cittadini dei 10 Comuni e che, a causa della pandemia, era cessato.

«L’incontro con il Questore – ha detto la presidente Argenti – è stata un’utilissima occasione per presentare le eccellenze che contraddistinguono la nostra realtà federale sia sul piano della sicurezza, attraverso il Comando della Polizia locale, che la struttura tecnico-amministrativa che si sta distinguendo a livello regionale e nazionale come modello da seguire. Ritengo importante anche la scelta condivisa di riattivare l’Ufficio passaporti, un servizio utile per tutti i cittadini del cam-

posampierese che, entro la fine anno, non saranno più costretti a spostarsi verso il capoluogo della provincia per le pratiche connesse al rilascio del documento. Un servizio che ritorna grazie alla richiesta dei sindaci e frutto della sinergia tra la Questura di Padova ed il personale della Polizia locale di Federazione, che ringrazio per la totale disponibilità».

Il questore ha sottolineato l’importanza di proseguire e, se possibile, intensificare il flusso delle segnalazioni provenienti dai Comuni della Federazione su fenomeni che possono essere oggetto di intervento attraverso l’emanazione di provvedimenti dell’Autorità di Pubblica Sicurezza (Misure di Prevenzione, Daspo Urbano e sospensione di licenza e di pubblici esercizi ritenuti pericolosi per la pubblica sicurezza).

In tema di pubblici esercizi, si è soffermato sulle elevate potenzialità di contatto che i gestori hanno con l’utenza in genere, e in particolare con quella di sesso femminile, per poterla utilmente convogliare a fini di prevenzione e di tempestivo intervento contro il fenomeno della violenza di genere.

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Nicoletta Masetto Il questore Sbordone, presidente della Fcc Argenti e comandante Polizia locale Paolocci
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Alternanza scuola-lavoro.

Firmato l’accordo tra il Comune e il Newton-Pertini di Camposampiero

Èstata siglata Convenzione tra il Comune di San Giorgio delle Pertiche e l’istituto di istruzione superiore Newton - Pertini di Camposampiero per consentire agli studenti di lavorare presso gli uffici comunali nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro. Alla base dell’accordo il richiamo alla legge nazionale che definisce il progetto come “un modo per assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze spendili nel mercato del lavoro”.

La convenzione specifica che l’accoglimento degli studenti e delle studentesse non costituisce rapporto di lavoro, sebbene ai fini della sicurezza le tutele siano le stesse. Il comune, che ha siglato l’accordo per tre anni, dovrà fornire un tutor interno che affiancherà i ragazzi e le ragazze durante l’esperienza lavorativa, mentre la progettazione formativa e la certificazione delle competenze acquisite restano in capo alla scuola che assegnerà un docente tutor interno.

Al momento, le mansioni previste per gli studenti in stage sono quelle di inserimento e registrazione dati. L’esperienza lavorativa si terrà durante l’anno scolastico in orario pomeridiano o durante le sospensioni delle lezioni.

L’accordo precisa poi che il soggetto ospitante si impegna a non utilizzare gli studenti in compiti lavorativi in sostituzione di personale interno al comune e, allo stesso tempo, si puntualizza che non ci saranno costi per l’ente.

L’alternanza scuola lavoro è obbligatoria per tutti gli studenti e le studentesse degli ultimi tre anni delle scuole superiori, ed è stata introdotta nel 201 5 con la riforma della “Buona Scuola”. Le ore di alternanza non sono uguali per tutti: le studentesse e gli studenti degli istituti tecnici e professionali sono tenute/i a svolgere 400 ore mentre sono 200 quelle previste per i licei.

L’Istituto Newton Pertini ha entrambi i percorsi formativi al proprio interno: come liceo propone gli indirizzi delle

scienze applicate, linguistico, delle scienze umane, sportivo; come istituto tecnico annovera un’offerta formativa in informatica, meccanica e meccatronica, chimica, materiali e biotecnologie, amministrazione finanza e marketing, tessile sartoriale, manutenzione e assistenza tecnica, sistemi informativi aziendali.

Concorso fotografico: aperte le iscrizioni

Aprendo il sito del Comune di San Giorgio delle Pertiche campeggia il sottotesto “Terra di meraviglie”. E la valorizzazione del proprio patrimonio naturalistico è un punto chiave dell’amministrazione, anche considerati i piccoli tesori che custodisce, come l’Oasi Rossato e il Parco Guizze. Muovendo da queste solide premesse, da

qualche anno il Comune promuove un concorso fotografico organizzato dall’associazione Gruppo Ambiente che nel 2023 giunge alla sua settima edizione. Come raccontano gli organizzatori, la mission è quella di «raccontare attraverso le immagini la cultura e la natura del pianeta in cui viviamo, siano essi luoghi lontani che il nostro paese, siano avventure estemporanee che fisse dimore. Le immagini sono un mezzo potente per sensibilizzare lo spettatore con la caratteristica straordinaria che la fotografia concede di poter trasmettere un’idea, un’emozione, attraverso il punto di vista dell’autore, la sua personale prospettiva». Il tema è la “Fotografia naturalistica”. Non è richiesto un vincolo territoriale per le foto scattate, ma dovranno essere immortalati ambienti naturali, paesaggi e dettagli, piante e animali ed elementi della natura. Le categorie dei partecipanti, che possono iscriversi gratuitamente, - sono suddivise per età: adulti (over 17 anni) e giovanissimi (pari o under 16). Il termine per l’invio delle foto al Gruppo Ambiente è al 31 agosto 2023. (a.b.)

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Gli studenti dell’istituto superiore lavoreranno per tre anni negli uffici comunali
San Giorgio delle Pertiche

Charity Event. Il nostro reportage sull’evento di beneficenza più grande del Veneto

Aperyshow, numeri da record per la cinque giorni ad Arsego

L’ aria è ancora frizzante, insolita per fine aprile. Ma il vociare della gente e una musica in lontananza ricordano che, malgrado la temperatura, l’estate è ormai alle porte e con essa ritorna il piacere di ritrovarsi all’aperto, magari in occasione di un grande evento. Siamo a San Giorgio delle Pertiche, serate tra il 21 e il 25 aprile.

I cartelli stradali nei dintorni della frazione di Arsego indicano diverse deviazioni. Si parcheggia dove si riesce e si prosegue a piedi, lasciandosi guidare dall’eco di quello che si annuncia come uno dei più grandi eventi del Veneto. Stiamo andando all’Aperyshow, l’iniziativa benefica di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi. Si sa che il ricavato sarà devoluto in beneficienza, che l’entrata è gratuita (ma un obolo non guasta) e che si esibiranno decine di artisti. I presupposti sono ottimi ma la curiosità è tanta perché sono passati tre anni dall’ultima edizione.

Quarantacinque ore di musica, decine di artisti e oltre 100 mila presenze: San Giorgio delle Pertiche diventa il cuore dell’iniziativa benefica tornata in grande stile dopo tre anni di stop. Un successo che fa già guardare al prossimo anno

Ci siamo, il flusso di persone si fa sempre più intenso. La sicurezza controlla le tasche, i ragazzi volontari all’ingresso ci danno il benvenuto. Siamo travolti da subito da un intenso profumo di carne arrosta, misto a quelli di pizza e piadine. Sono i food truck, ben 15, che servono da mangiare incessantemente agli affamati ospiti. Passiamo oltreper ora - e ci avviciniamo al cuore dell’evento, l’enorme palco che non ha niente da invidiare a

quelli dei più grandi festival europei. La scena è catalizzata da Fuxy Dj, storico vocalist che da anni anima le serate dei giovani veneti. La sua voce calda e squillante ci ricorda perché siamo qui: divertirci facendo del bene. «È disponibile anche il merchandising ufficiale dell’evento, potete portarvi a casa un ricordo dell’Aperyshow sapendo che quello che spendete verrà devoluto per fini benefici. Una mano sul cuore, una sul portafogli, perché

sapete qual è il nostro slogan: insieme, si può! E adesso via con il prossimo ospite, lo accogliamo con le mani al cielo?».

E di ospiti se ne alternano davvero tanti. Ogni 20 o 30 minuti un cambio. Si passa dalla scena italiana trap, che fa accorrere frotte di ragazzini sotto il palco, alla musica anni ’90 che richiama chi ha qualche anno in più, fino alla musica commerciale che mette tutti d’accordo. Tra gli artisti presenti Merk & Kremont (quelli

Il sindaco Canella: “Soddisfatti per il ritorno positivo sul territorio”

Il day after del sindaco Daniele Canella è un susseguirsi di telefonate, interviste, messaggi. Il tema è naturalmente quello di Aperyshow, conclusosi ad Arsego. Riusciamo ad agganciarlo per 10 minuti, giusto il tempo di un paio di domande.

Sindaco, com’è andata?

«Benissimo. Gli unici due piccoli intoppi sono stati la viabilità e qualche residente “perplesso” per la musica, ma devo dire che anche chi era partito prevenuto alla fine ha espresso soddisfazione. I numeri ci danno ragione, con un incasso importante che che, tolte le spese, sarà devoluto in beneficienza».

Da cosa è partito tutto?

«Ci sono stati contatti con l’organizzazione già da febbraio, conosco da anni alcune persone che lavorano nella squadra

e diciamo che, insieme, abbiamo trovato un’intesa. Lo spazio e la disponibilità c’erano, quindi ci siamo detti: perché no? È per una buona causa».

Che ritorno c’è stato per il Comune?

«La Cooperativa Il Graticolato, di San Giorgio delle Pertiche, otterrà gran parte del ricavato. Inoltre gli esercizi commerciali del territorio hanno accolto gli operatori che hanno preparato l’evento, che ha quindi generato un ritorno economico. Infine il comune, ma più in generale il territorio, hanno avuto una grande visibilità in questi giorni, attirando persone che magari non erano mai state qui».

Pensate già alla prossima edizione?

che hanno firmato moti dei successi degli ultimi anni come le canzoni di Irama e Sangiovanni), Marnik, Shade, Il Pagante e tanti altri.

Cinque giorni di evento, 100.000 persone presenti complessivamente, 45 ore di musica. Sono questi i numeri record di Aperyshow 2023.

A salutare gli ultimi irriducibili, martedì 25 aprile, sono il duo storico Igor S & Lady Brian che chiamano sul palco anche il sindaco e il comandante della polizia locale. «Le autorità dicono che possiamo andare avanti fino alle 4 del mattino, siete pronti? Ah no, abbiamo solo altri 3 minuti. Ce li facciamo bastare per dire grazie a chi ha permesso questo evento. Alla prossima!». Poco dopo tutto tace. Non ci sono “morti” né feriti, si ritorna alle auto tranquillamente. Le luci si abbassano. Il traffico scorre regolare. Alla prossima.

«È un po’ presto per parlarne, i presupposti ci sono, vedremo». (a.b.) Caner, Stefani e Canella

12 www.lapiazzaweb.it San Giorgio delle Pertiche

Solidarietà. Iniziativa benefica delle scuole dell’infanzia di Santa Giustina in Colle e Fratte

I bimbi disegnano borse solidali per le mamme in difficoltà

C’è chi ha disegnato un cuore, chi un orsetto oppure un paesaggio. Gli artisti sono i bambini delle scuole dell’infanzia di Santa Giustina in Colle e di Fratte. Piccole opere d’arte che hanno voluto realizzare da soli o, nel caso dei più piccini, con l’aiuto delle loro mamme.

Importante è stato il riuscire a raggiungere tutti insieme il risultato: un mondo di disegni e colori che hanno reso allegre e uniche delle comuni borsette di carta utilizzate per scopi benefici e solidali. L’obiettivo dell’iniziativa era, infatti, quello di aiutare altre mamme.

Mamme e bambini di Santa Giustina in Colle e Fratte hanno poi riempito le borsette con materiali utili e necessari, ma anche con una “coccola” e un pensiero gentile, in questo caso bigliettini e letterine preparati con disegni e frasi personalizzate.

“Quest’anno in occasione e della festa della mamma, nel nostro piccolo con la raccolta benefica “Shopper Mamma” e grazie all’unione delle mamme delle scuole d’ infanzia, abbiamo cercato di portare aiuto a mamme bisognose – spiegano

alcune mamme promotrici del riuscitissimo progetto realizzato da entrambe le scuole dell’infanzia -. Siamo riuscite in poche settimane a raccogliere 100 borsette preparate grazie all’aiuto dei nostri piccoli bambini, decorate con amore e ricche di prodotti utili per la mamma che li riceve. In tutte era presente un pacco di assorbenti (oppure proteggi slip e pannolini post parto) un prodotto per l’igiene personale (bagnoschiuma, sapone, shampoo ecc) e una coccola da condividere con la famiglia (caramelle, biscotti, pasta, riso ecc) un biglietto gentile (disegni, piccoli pensieri e anche qualche giochino e peluche che i bimbi hanno donato per la famiglia destinataria)”.

È stata un’iniziativa da mamma a mamma “nella quale abbiamo cercato di coinvolgere anche i bambini – proseguono le giovani mamme -. cercando di far ca-

pire l’importanza della condivisione e dell’aiuto. Per l’organizzazione ci siamo affidate a dei veri e propri ‘angeli’, per lo più donne e mamme, che fanno del loro meglio per aiutare altre donne e mamme in difficoltà. Abbiamo conosciuto la realtà delle Caritas e Cav (Centro aiuto alla vita) del nostro territorio. Ci hanno accolto nelle loro sedi, ci hanno raccontato il loro operato e insieme abbiamo progettato l’iniziativa (ci hanno indicato i prodotti di cui più necessitavano come ad esempio gli assorbenti) e si sono prese in carico la consegna delle ‘Shopper Mamma’. È stata un’esperienza emozionante che ci auguriamo di poter rifare!”. (n.m.)

Centenaro: “Sicurezza stradale, finanziati otto nuovi interventi”

Altri otto interventi ammessi a contributo regionale sul territorio padovano. Ad annunciarlo è il consigliere regionale Giulio Centenaro che è anche consigliere comunale a Santa Giustina in Colle. Continua a scorrere la graduatoria per gli interventi riguardanti la viabilità e la messa in sicurezza di alcuni nodi critici della provincia di Padova. Tra i Comuni della zona che hanno ottenuto il finanziamento Camposampiero. Si tratta del progetto per la realizzazione di interventi a favore della sicurezza stradale e moderazione del traffico delle vie di attraversamento del centro di Camposampiero per 700 euro, contributo regionale di 350 mila euro. “La sicurezza sulle strade prima di tutto –afferma Centenaro –: per la provincia di Padova nello scorso novembre sono stati ammessi a contributo oltre venti interventi di sistemazione di punti critici nella viabilità e ora la graduatoria è proseguita per altri otto comuni del padovano. Una grande soddisfazione perché ancora una volta la Regione del Veneto pensa alla sicurezza degli utenti della strada. Il mio ringraziamento va ancora una volta alla Giunta regionale che ha ammesso a contributo regionale altri importanti interventi”. (n.m.)

13 www.lapiazzaweb.it Santa Giustina in Colle
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Arredo urbano. La scultura voluta dal Consorzio “Il Colle” che raggruppa sessanta aziende locali

Leone di San Marco sulla rotatoria: “Simbolo di maestà e pace”

La grande statua in pietra di Vicenza ruota su sè stessa ed è illuminata da faretti a led con cambi di colore. L’inaugurazione con il presidente della Regione Luca Zaia

Un unico blocco di pietra di Vicenza, tipica del territorio berico, del peso di 25 quintali, lungo 2,20 metri e alto un metro e mezzo. È il leone di San Marco inaugurato a Santa Giustina in Colle nella rotonda in via Dante, all’ingresso del paese provenendo da Villa del Conte. L’opera è stata, fortemente voluto da Michele Giacomazzi, presidente del Consorzio “Il Colle” che riunisce una sessantina di aziende locali del settore della manutenzione e ristrutturazione edilizia.

La strada provinciale 39 che collega il centro di Santa Giustina a Villa del Conte è rimasta chiusa al traffico dalle 8.30 del mattino fino alle due del pomeriggio per l’evento. Allestito anche un grande stand gastronomico. In oltre un migliaio hanno partecipato al taglio del nastro di un’opera unica nel suo genere costata circa100 mila euro.

Il primo a essere stupito per quest’opera d’arte è stato il presidente del Veneto Luca Zaia. «In otto anni ho inaugurato 450 rotatorie, ma non ho mai visto niente del genere - ha detto -: il leone che gira a 360 gradi non l’ho visto da nessun’altra parte. Credo che Santa Giustina in Colle diventerà un riferimento per tutte le rotatorie della nostra regione e non solo. La storia non si rinnega - ha proseguito – Noi non siamo nostalgici ma orgogliosi delle nostre origini. Non siamo mai stati guerrafondai: un tempo la diplomazia del Mediteranneo era scritta in lingua veneta. Il Leone di San Marco Evangelista con il libro aperto significa che è in pace. Noi oggi lanciamo al mondo intero un segnale di speranza perché la guerra in Ucraina finisca al più presto».

L’opera è stata realizzata nel laboratorio artistico “Peotta Bruno

e geometra Luigi” a Montecchio Maggiore e, secondo i promotori, non vuole avere alcun riferimento partitico ma esclusivamente essere un segno di identità e di potenza del territorio veneto. «La nostra non è una iniziativa politica a favore della Lega come qualcuno potrebbe pensare e a noi non interessano le strumentalizzazioni partitiche – ha precisato Giacomazzi, ideatore e finanziatore della scultura -. La nostra idea è unicamente quella di valorizzare la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Il leone alato è un’icona che attraversa i secoli ed è simbolo di maestà, di vittoria e di pace. L’opera artistica che rimarrà negli anni è dedicata alla figura di mio padre Gianni Giacomazzi, da tutti in paese conosciuto come Gianni Osto, e vuole essere un motivo di fiducia e di speranza per tutti i nostri concittadini». (g.b.)

Michele Giacomazzi: “Simbolo vincente di un territorio”

Eseguita dal maestro di Montecchio Maggiore Alberto Negrin, la grande statua è posizionata sopra una struttura girevole che le consente di girare attorno a sè stesso ben quindici volte ogni ora. L’impianto è azionato dalle 7 del mattino alle 10 di sera. La rotatoria è illuminata da nove faretti a led che cambieranno colore a seconda delle celebrazioni che il Comune di Santa Giustina in Colle intenderà promuovere. Una scultura a cui l’ideatore ha pensato quasi percaso. «Il Comune nel 2020 aveva indetto un bando per la manutenzione della nuova rotonda inaugurata nel 2019 – afferma Michele Giacomazzi –. Non sapendo cosa fare per

ravvivare l’arredo urbano, mi è venuta l’idea di realizzare una statua che attirasse l’attenzione di tutti e riuscisse a diventare un

simbolo vincente del nostro territorio comunale che conta oltre 600 partite Iva: ‘El nostro Leon’ direi che ci è riuscito».

15 www.lapiazzaweb.it Santa Giustina in Colle
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Solidarietà.

Generi alimentari e indumenti donati dai cittadini al Comune di Reni nella regione di Odessa

Pro Loco: continua la raccolta alimentare per l’Ucraina fuori dai supermercati

Èpassato oltre un anno dall’inizio della guerra in Ucraina ma, mentre il conflitto sembra non essere più la prima notizia del giorno sui principali mass media, la popolazione continua a vivere il dramma bellico, tanto quella rimasta in patria quanto quella partita per fuggire dalle bombe. Nel mentre non si sono fermate le iniziative di solidarietà che fin dai primi giorni sono fiorite in tutta Italia, coinvolgendo tanto le istituzioni quanto i privati cittadini e le associazioni. È il caso della Pro Loco di Villa del Conte che sta proseguendo anche in questi giorni la campagna di aiuto per la popolazione dell’Ucraina, in collaborazione con il Consorzio Pro Loco del Graticolato Romano e le altre Pro loco del territorio. L’ultima raccolta di viveri, solo in ordine di tempo, è stata organizzata lo scorso 15 aprile fuori dai principali supermercati di Villa del Conte, al fine di consentire ai cittadini che volessero aiutare di donare alcune tipologie di beni. Sono stati accettati principalmente generi alimentari a lunga conservazione come olio, farina, conserve e sughi, latte in polvere pasta e riso. L’ultima raccolta, patrocinata da ben sei comuni tra cui la stessa Villa del Conte, Camposampiero e Campodarsego, sarà destinata al Comune di Reni in località Anadol nella regione di Odessa che, come è noto, è stata interessata dai combattimenti per la sua posizione strategica sul Mar Nero.

Dopo qualche giorno la Pro

Loco del Graticolato Romano ha completato un bilancio di ciò che è arrivato in tutto il territorio coinvolto nell’iniziativa solidaristica: circa 5 tonnellate di derrate tra alimenti, prodotti per l’igiene, materiale scolastico, abbigliamento e prodotti medicali e sanitari.

«Il tir contenente le donazioni è partito alla volta di Reni dove ci sarà il sindaco del paese a riceverlo direttamente per poi destinarlo ai suoi concittadini, al presidio medico presente e alla responsabile della scuola locale. Un ringraziamento al senatore Antonio De Poli

per la sua presenza e il suo costante sostegno alle Pro Loco» conclude una nota dell’associazione no profit. La speranza di tutti, naturalmente, è che la guerra cessi presto. Nel frattempo, però, la solidarietà del Camposampierese ha dimostrato di essere solida e particolarmente generosa.

Abbazia Pisani ricorda le vittime dell’eccidio Abbazia Pisani. 29 aprile. Un luogo e una data impossibili da dimenticare per la comunità locale, soprattutto per gli anziani che ancora ricordano i fatti occorsi 78° anni fa. Ed è proprio per tramandare la memoria che lo stesso giorno, nello stesso posto, si è tenuta la commemorazione dell’eccidio di via Cacciatora, avvenuto nel 1945. Presenti alla

cerimonia - denominata “Far fiorire la memoria” - il sindaco Antonella Argenti, le autorità civili e le associazioni d’arma. Dopo la deposizione di una corona d’alloro, nella prima mattinata, ai piedi della stele monumentale, le autorità hanno raggiunto il palazzetto dello Sport di San Martino di Lupari, dove erano presenti gli alunni di alcuni degli istituti scolastici di Villa del Conte e dei comuni limitrofi. Nel pomeriggio il ricordo si è spostato a Castello di Godego, dove è stata uccisa la maggior parte delle vittime. I fatti sono noti. I tedeschi erano ormai in ritirata ma, nei pressi di San Giorgio in Bosco, furono rallentati dalla guerriglia partigiana. Nel corso degli scontri - uno dei quali avvenne proprio ad Abbazia Pisani - perirono alcuni partigiani e civili che erano stati presi in ostaggio dai nazisti come scudo. Al termine della “marcia”, a Castello di Godego, i tedeschi uccisero gli ostaggi ancora in vita, provocando 70 vittime. La colonna proseguì poi verso nord, lasciando complessivamente sul campo 135 morti. (a.b.)

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Villa del Conte

Tradizioni. Sfilata di carri e majorettes per l’evento organizzato

da Proloco e Comune

Successo per la seconda edizione del Carnevale a primavera inoltrata

Il Carnevale a maggio. Impossibile, secondo il calendario che segue le fasi lunari. Una tradizione che alla quale, però, Villa del Conte non ha voluto rinunciare tanto che, lo scorso anno, aveva organizzato (primo Comune della zona) l’evento in primavera inoltrata, anche a causa delle ultime restrizioni e incertezze della fase post-pandemica. Quest’anno Villa del Conte ha mantenuto fede alla nuova tradizione allestendo la manifestazione domenica 7 maggio, con la presenza di un parterre di artisti che ha animato grandi e piccini accorsi per trascorrere qualche ora di divertimento. L’apertura è stata assegnata al gruppo bandistico “San Giorgio” di San Giorgio in Bosco con la sfilata Majorettes. Il programma ha poi previsto la sfilata dei bimbi Centro Infanzia e delle scuole del territorio; il gruppo mediorientale “Life’s Dance A.S.D.”, i tradizionali carri mascherati e, per ultimo, il Circus show con “Fru-fru” che ha inebriato il pubblico con spettacoli di danza, fuoco e magia. L’evento ha riscosso un grande successo, attirando sia cittadini comitensi che provenienti dalle zone limitrofe, entrambi incuriositi da una manifestazione “fuori tempo”. Del resto l’intenzione degli organizzatori - prima tra tutti la Pro loco locale - era proprio quella di riportare la gente ad un evento che ha segnato la storia di Villa del Conte. Durante i mesi di preparativi sono stati pubblicati nella pagina Facebook “Carnevale Villa del Conte” video degli anni ’80 e ’90 grazie ad un grande lavoro di recupero della tradizione locale che, grazie alla rete, è oggi fruibile da tutti. I filmati, con una affascinante patina vintage, mostravano un’Italia certamente diversa, forse più spensierata e meno angosciata, in cui lo stare assieme non poteva essere sostituito da smartphone e internet. Con lo stesso spirito di allora l’evento ha riportato in piazza i piccoli di allora e quelli di oggi, proponendo “vecchie” attrazioni come i carri e nuovi spettacoli. L’appuntamento, dunque, non può che essere per l’anno prossimo, per una nuova edizione del carnevale di Villa del Conte.

“È stata una giornata intensa ed indimenticabile – il commento

del sindaco Antonella Argenti insieme all’amministrazione comunale e a tutti gli organizzatori -. Una seconda edizione del carnevale comitense da brividi! Per la tantissima gente, per le emozioni, per i bimbi, per le famiglie, per la forza del volontariato, per la festa, per la dedica a Emanuela (ndr Emanuela Vecchiato, operatrice socio-sanitaria morta il 5 maggio a seguito del-

“Al Leone”: festa per i 136 anni

Un compleanno con 136 candeline sulla torta.

la malattia) verso il cielo, per l’unione, per lo spirito, per la potente collaborazione, per la mia squadra, per la Protezione civile, la Polizia locale, la Croce Rossa e i tantissimi volti felici e per aver visto tutta la mia gente con un enorme sorriso. Grazie alla Proloco per questa magia insieme, un’esplosione di colori ed amore che ha coperto il cielo di Villa del Conte”.

Anche se il record di longevità umana non è ancora stato battuto, di certo è un traguardo importante quello celebrato dal ristorante “Al Leone” di Villa del Conte che il 20 aprile ha festeggiato l’anniversario della sua fondazione, radunando la famiglia di Emma Magrin che lo gestisce da ben sei generazioni. Presente alla festa anche il sindaco di Villa del Conte Antonella Argenti che ha ricordato come il locale sia simbolo di orgoglio per il comune. Riconosciuto come attività storica, il ristorante è «esempio di valori familiari e tanto impegno a servizio del paese, di tantissimi lavoratori e viaggiatori, con passione e dedizione encomiabili!» ha commentato la prima cittadina. (a.b.)

Under 30: percorsi di orientamento per giovani

Villa del Conte continua a puntare su giovani e futuro. In un periodo di grandi incertezze, ma anche di grandi opportunità, il comune ha aderito come partner di un progetto di orientamento nell’ambito dei “Piani di Intervento in materia di Politiche Giovanili - Reti Territoriali per i Giovani Veneti” - e “Giovani in Loco – Progetto Giovani Protagonisti”, in collaborazione con Jonathan cooperativa sociale e cooperativa Carovana. Di cosa si tratta? Lo annuncia una nota a firma del sindaco e della consigliera con delega alle politiche giovanili Elena Vittadello: «I ragazzi e le ragazze di Villa del Conte con un’età tra i 15 e i 29 anni avranno la possibilità di usufruire di consulenze individuali gratuite per informarsi e orientarsi sulle opportunità di lavoro nella zona e di formazione in Italia e in Europa. Tra i temi oggetto di consulenze: mobilità all’estero, scambi, corsi di formazione, volontariato, stage, finanziati dal programma Erasmus+, Servizio Civile Universale, orientamento scolastico, eventi culturali». (a.b.)

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Villa del Conte
Il palco dell’evento con il primo cittadino Argenti Andrea Benato

Elezioni. Il neo primo cittadino, avvocato, era assessore nella precedente giunta Bottaro

Sarah Gaiani è il nuovo sindaco con il 58 per cento delle preferenze

Sarah Gaiani, 36 anni, di professione avvocato, che negli ultimi cinque anni con la giunta Bottaro aveva già ricoperto il ruolo di assessore, è il nuovo sindaco di Villanova di Camposampiero. Una vittoria schiacciante la sua, i numeri hanno parlato subito sin dallo spoglio delle prime schede: le preferenze degli aventi il diritto hanno determinato una vittoria netta che va oltre il 58% dei voti totali. Anche se nulla è scontato per il motivo che per la maggior parte dei casi c’è comunque voglia di cambiamento, il gruppo di Sarah Gaiani si è presentato alle urne convinto di potercela fare.

“A dire il vero in alcuni, seppur rari momenti – esordisce il neo sindaco Gaiani - mi è capitato di avere qualche attimo di scoraggiamento, tuttavia un risultato così netto mi ha fatto comprendere che occorre avere sempre fiducia in noi stessi e nella squadra che abbiamo creato.

Durante la campagna elettorale, infatti, ho avuto da parte dei miei concittadini momenti di grande incoraggiamento e forza d’animo che ci hanno sostenuti per tutto il percorso elettorale”.

“La campagna elettorale si è contraddistinta per le numerosissime serate ed eventi pubbli-

ci, che hanno battuto come la cadenza di un orologio svizzero, incontri in ogni frazione – località e pomeriggi nei parchi a stare insieme con i cittadini. E’ stato un mese intenso a strettissimo contatto dai più piccoli ai più grandi ascoltando tour court le loro esigenze” aggiunge Gaiani. La caratteristica del gruppo RinnoviAMO Villanova di Camposampiero, che li ha portati ad una vittoria così netta è stata quella di mettere in campo l’impegno prima di ogni altra promessa, su politiche che proseguono e portano a compimento quelle della scorsa amministrazione. Infatti, la nuova giunta, non dà di per sé un segno di discontinuità ma un completamento ad opere ed idee (per certi versi) delle politiche pre-

“In alcuni momenti ho avuto qualche attimo di scoraggiamento. Un risultato così netto mi ha fatto però comprendere che occorre avere sempre fiducia in noi stessi e nella squadra che abbiamo creato” afferma

cedenti.

Tolta ogni sorta di interruzione amministrativa dopo la vittoria, e dopo la proclamazione della nuova giunta, il sindaco Gaiani si è già messa lavoro per le priorità che riguardano la programmazione delle attività estive e del rientro scolastico con le attività di doposcuola e trasporto come priorità per le esigenze delle famiglie, ma anche con la prosecuzione della pista ciclopedonale di via Piovega Nord ed il completamento della variante parziale al piano degli interventi. “Interventi che potranno fornire risposte abitative rapide e confacenti alle esigenze dei nostri concittadini” conclude il nuovo primo cittadino Gaiani.

Definita la nuova giunta: conferme e new entry assessori e consiglieri delegati

Tutto come previsto nelle nomine della nuova giunta. Vista la mole di preferenze, vice sindaco è stato nominato Cristian Bottaro Le deleghe affidategli sono quelle al bilancio, lavori pubblici, attività economiche ed edilizia privata. Ampiamente attesa la conferma in giunta dell’assessore Elena Pagetta, dopo il lavoro svolto con passione e competenza nelle due passate legislature, oltre al grandissimo risultato raggiunto in termini di preferenze che viene confermata la delega ai servizi sociali, cui si aggiungono pubblica istruzione, urbanistica e pianificazione territoriale oltre che decoro urbano e bandi. Volto noto, Angela Bombo, dopo cinque anni di mandato da consigliere comunale, è stata nominata assessore alla cultura, turismo e volontariato.

Lo stesso percorso è stato seguito da Tobia Gelasio, neo-assessore che seguirà eventi e manifestazioni, informatizzazione e sostenibilità energetica.

Marco Bavaresco è il nuovo delegato a sport e sanità. Edoardo Conte, scelto come capogruppo consiliare, seguirà protezione civile, sicurezza e viabilità sul solco tracciato dal padre Michele, ex assessore della giunta Bottaro. Ilenia Franco raccoglie il testimone alle politiche giovanili da Angela

Bombo e sarà delegata anche nei rapporti con le parrocchie e nelle politiche di analisi statistiche di gradimento dei servizi. Confermato invece il ruolo di consigliere delegato all’ambiente per Martina Marin che seguirà anche le politiche di inclusione e pari opportunità.

In pochi giorni il nuovo sindaco ha nominato la giunta e conferito deleghe ai consiglieri. “Le scelte si sono svolte nella massima condivisione, grazie anche al fatto che nessuno ha manifestato individualismi. Devo un grande ringraziamento a tutto il gruppo per essersi messo a disposizione con umiltà e rispetto reciproco, presupposti che costituiscono la base fondamentale per una buona amministrazione. A tutti auguro un buon lavoro” conclude il sindaco Gaiani. (e.s.)

19 www.lapiazzaweb.it Villanova di Camposampiero
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Scelta la continuità. “Le elezioni comunali del 14-15 maggio hanno dato un risultato inequivocabile. I cittadini di Villanova hanno scelto la continuità, nonostante lo stato in cui sono le nostre comunità e il nostro territorio”. Sono queste le prime battute del nuovo consigliere Giacomo Favaro, ex candidato sindaco. “Ringraziamo tutti i nostri concittadini che ci hanno aiutato e supportato e quanti hanno avuto fiducia - continua Favaro - in un modo nuovo di fare politica locale. Siamo orgogliosi di aver costruito un progetto per il bene della comunità e non contro qualcosa, siamo orgogliosi anche per avere condotto una campagna elettorale rispettosa e basata sul raccontare la nostra bella e autentica proposta. “Speravamo in un altro risultato – afferma ancora una volta Favaro - ma siamo comunque fieri di aver raccolto tutto questo consenso. Abbiamo, piuttosto,

generato nei cittadini che ci hanno votato, la speranza che si può fare politica in modo sincero, aperto e trasparente. L’opposizione che presiederà il nostro gruppo, sarà costruttiva, di controllo e di stimolo, grazie anche alle capacità del sottoscritto, di Elisabetta Galzignato e di Sara Malvestio”.

La Villanova che Vorrei, entra in consiglio comunale e darà quel contributo di tutela al bene comune oltre che alla salvaguardia ai diritti dei cittadini, ma anche, come ha anticipato Favaro, non si tirerà indietro alle nuove proposte che le cercherà fra le istanze dei cittadini.

“Partiremo dai temi di maggior attenzione, come i giovani, grandi assenti non solo dal paese ma anche alle urne, gli anziani soli e la sostenibilità. Ci faremo portavoce delle attenzioni di chi è stato fino ad ora dimenticato” conclude il gruppo “La Villanova che Vorrei”. (e.s.)

“V illanova Insieme” entra in consiglio comunale e già questo è un dato positivo. Siamo orgogliosi e soddisfatti di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo posti e o meglio quello di continuare a rappresentare, dentro le stanze che contano le sollecitazioni di chi non si rassegna alla situazione in cui si trova il nostro comune di Villanova di Camposampiero”. Dichiara senza mezzi termini Giampaolo Novello.

“Il nostro grazie va innanzitutto alla squadra di Villanova Insieme – continua Novello - costituita da persone con esperienza e giovani capaci, generosi e responsabili. Allarghiamo il nostro sentimento di gratitudine a quei 270 elettori che, incuranti delle cene gratuite, degli aperitivi omaggio, delle passerelle nei parchi, e di tutte le suggestioni di una propaganda elettorale spesso sopra le righe, hanno voluto

confermare la loro fiducia dandoci il loro voto. Speriamo, con il nostro operato, di far ricredere anche chi ha fatto altre scelte”.

“L’anima del gruppo Villanova Insieme rimane sempre la stessa anche se sono stati eletti in pochi, - dice l’ex candidato sindaco Novello – e sarà quella di migliorare il paese per chi ci vive qui. Garantiremo il nostro impegno per un’amministrazione più trasparente, etica ed efficiente, che metta le persone al centro. Continueremo le nostre battaglie per l’ambiente e la salute pubblica, fra le altre cose, portate avanti negli ultimi anni dal consigliere Fedora Rover. Ultima ma non meno importante, terremo informata la cittadinanza di quanto verrà deciso dall’amministrazione in modo puntuale, con l’obiettivo che la pratica della trasparenza dovrà tornare di moda”. (e.s.)

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Giacomo Favaro:
“Abbiamo generato la speranza in una politica sincera e aperta”
Giampaolo Novello: “Il nostro impegno per un’amministrazione più trasparente”
Opposizioni. Parlano gli sfidanti a capo delle liste “La Villanova che vorrei” e “Villanova Insieme”
Giacomo Favaro - “La Villanova che Vorrei” Giampaolo Novello - “Villanova Insieme”

Pubblica amministrazione. Due accademiche dedicano spazio ai progetti avviati dalla Federazione dei Comuni

Camposampierese, modello da analizzare ed esportare

Il neodottore Luca Giuseppe si è laureato di recente a Ca’ Foscari - Venezia presentando una tesi dal titolo “Modelli di governance multilivello in Italia” presentata a conclusione del Corso di Laurea magistrale In Governance delle Organizzazioni Pubbliche. La neodottoressa Sandra ha concluso ad aprile il Master in Pubblica amministrazione a Ca’ Foscari presentando l’elaborato dal titolo “Il co-design nella costruzione delle politiche pubbliche”. Prende in esame il progetto “Agenda di sviluppo 2030 Camposampierese” curato dallo staff dell’Ufficio Europa della Federazione ed esempio di co-programmazione territoriale in cui i cittadini sono stati coinvolti a progettare le politiche pubbliche del loro territorio.

«Questi studi – affermano con orgoglio la presidente della Federazione Argenti, il dg Anna Giacomelli - confermano ancora una volta le buone pratiche messe in atto dallo staff della Federazione che si spende per mettere tradurre gli input sollecitati dagli amministratori che compongono questa realtà innovativa, solida ed efficace che, giorno dopo giorno si conferma un modello da imitare.

Luca Giuseppe Bianchi si concentra su un’analisi dell’organizzazione del panorama istituzionale italiano, con una particolare

attenzione alla realtà locale mentre Sandra Stocco prende in esame il progetto “Agenda di sviluppo 2030 Camposampierese”

curato dallo staff dell’Ufficio Europa della Federazione ed esempio di co-programmazione territoriale in cui i cittadini sono stati coinvolti a progettare le politiche pubbliche del loro territorio.

Nella sua tesi di laurea Bianchi porta l’esempio della Federazione quale modello virtuoso di Unione di Comuni riportando gli spunti dell’attuale presidente, Antonella Argenti che ha risposto alla sua intervista. Tra queste la domanda posta da Bianchi sul futuro dell’Unione: “La Federazione che presiedo con orgoglio è un buon esempio tra le unioni di Comuni in Veneto. Ci sono delle manifestazioni di interesse

Ad aver scelto la Federazione come caso da portare a termine del proprio percorso accademico sono stati Luca Giuseppe Bianchi di Piove di Sacco e Sandra Stocco di Bassano del Grappa con due studi che guardano alla Federazione sotto punti di vista diversi

da parte di altre municipalità e diverse richieste di gestione dei servizi in forma convenzionata: le premesse ci sono tutte peerchè questo possa essere sempre più all’altezza delle nuove sfide”presenta”.

“La Federazione i Comuni del Camposampierese – conclude il neodottore - è molto conosciuta nell’ambito della Pubblica amministrazione rappresenta un caso virtuoso di unione riconosciuto a livello regionale e non solo per cui mi è parso naturale portarlo come esempio di buona pratica nella mia tesi di laurea. Essendo padovano, confesso anche un po’ orgoglio nell’aver potuto inserire questo case history nell’elaborato in quanto portare un esempio del mio territorio mi fa molto olto piacere». (g.b.)

Governance pubblica: l’unione fa la forza e il buon governo

Nel suo elaborato di fine Master, Sandra Stocco, raccogliendo le testimonianze del direttore della Federazione Anna Maria Giacomelli, e della project manager, Valentina Fietta, ha approfondito i processi di co-design, di partecipazione adottati dalla Federazione, e dall’Ufficio Europa in particolare, nel coinvolgere istituzioni, cittadini e stakeholder nel percorso partecipato del progetto Agenda 2030 Camposampierese.

Un processo che ha visto un doppio livello di partecipazione: quella attraverso l’IPA che ha attivato attori istituzionali e rappresentativi della comunità civile e quella dei singoli cittadini per cuisono stati organizzati 5 laboratori tematici cui hanno preso

parte 114 partecipanti in rappresentanza di 32 enti territoriali. Dal lavoro dei tavoli sulle 5 aree strategiche sono stati definiti temi prioritari e da essi 10 linee progettuali che costituiscono gli indirizzi operativi sui quali verranno sviluppate le progettualità.

Conclude Stocco nel suo elaborato: «Una pubblica amministrazione in grado di attivare e gestire dei processi di co-design consolida i principi costituzionali per cui la partecipazione dei cittadini è un bene pubblico e permette loro di esercitare il diritto di influenzare le decisioni che riguardano la propria vita, autoalimenta il valore della democrazia e dell’impegno attivo

dei cittadini , accresce il capitale sociale, l’apprendimento e la capacità di creatività e innovazione nell’affrontare le complesse sfide della contemporaneità. Le politiche attuate coni processi partecipativi hanno un maggiore efficacia e impatto, attivano anche risorse comunitarie riducendo i costi sociali del welfare, aumentano la legittimità delle istituzioni e riducono le conflittualità, portano a raggiungere risultati migliori». (g.b.)

21 www.lapiazzaweb.it Cultura
Villa Querini, sede della Federazione
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Danza.

Compagnie da tutto il Veneto e dalla Croazia per il doppio evento promosso da Asd Alla Sbarra

Continua il progetto di scambio culturale con le scuole croate di Pola, Umago e Albona

Doppio evento dedicato alla danza al Teatro Ferrari. Un week end intenso per gli amanti della danza promosso dall’Asd Alla Sbarra, danza classica e pilates, diretta da Luisa Libralon con sede a San Giorgio delle Pertiche. Nel primo pomeriggio si è svolto il Galà finale di “Danz(and) ando”, il progetto di scambio culturale e coreutico con le scuole croate di Pola, Umago e Albona. In serata l’appuntamento è proseguito con la partecipazione dieci scuole provenienti da tutto il Veneto che si sono esibite nell’ambito della rassegna di danza “Luci Sul Palcoscenico”, il primo spettacolo condiviso tra le scuole regionali dopo il periodo nero della pandemia. Il fine settimana è cominciato il venerdì quando le ballerine istriane hanno cominciato a raggiungere Camposampiero. Il sabato i circa cento giovani partecipanti (tra ballerini ed insegnanti accompagnatori) sono stati ospitati per un pranzo condiviso, offerto

Oltre alle scuole di danza croate, sul palco più di 200 ballerini per la rassegna

“Luci sul Palcoscenico” e dieci scuole provenienti da tutto il Veneto

dalla scuola di danza ospitante, con il supporto delle aziende locali OrtoRomi e Forno Miotti. Dopo le prove, e l’arrivo del pubblico, si è dato inizio al Galà, con il benvenuto del sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone e dell’assessore allo sport del Comune di San Giorgio delle Pertiche, Caterina Bellotto. Si sono esibiti gli allievi della sezione coreutica della scuola d’arte Matko Brajša Rašan di Albona, diretta dalla pianista Melita Lasek Satterwhite; gli allievi della scuola di danza Art Dance di Pola, diretta dalla ballerina Tatjana Samuele Ban, gli allievi della sezione di danza moder-

na della comunità degli italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, guidati dalla responsabile Jelena Mrak e accompagnati dalla vice presidente della comunità; e naturalmente i ballerini della scuola di danza “ASD Alla Sbarra” di San Giorgio delle Pertiche. L’evento è stato patrocinato dal Comune di San Giorgio delle Pertiche ed ha ottenuto patrocinio e contributo dal Comune

di Camposampiero. I gruppi istriani si sono poi diretti verso Padova e dintorni, apprezzando molto la città. Nello scambio di saluti finali non sono mancate promesse di ripetere l’esperienza ed inviti per il prossimo anno. “Questo progetto nasce nel 2020 - spiega la direttrice e promotrice del progetto, Luisa Libralon - con lo scopo di offrire ancora qualcosa di interessante ai pro-

pri allievi e alle famiglie e con l’idea di utilizzare la danza come strumento per creare relazioni, ricordi, incontri ed abbattere diversità linguistiche e culturali. Non siamo nuovi alla condivisione di progetti con altre scuole di danza o con altre associazioni, tuttavia non eravamo mai usciti dal confine italiano e questo nuovo traguardo è stato possibile grazie alla regia del Maestro Del Negro - Musicalmente Orchestra, il quale ha curato l’organizzazione logistica del progetto che ha visto i giovani danzatori italiani viaggiare verso Pola e Portalbona a giugno 2022 e nuovamente in aprile 2023 con un secondo viaggio nelle città di Umago, (dove hanno potuto esibirsi nel teatro cittadino “Antonio Coslovich”) nella città di Albona (dove hanno danzato al festival Plesni Sunset in località Riva) ed infine nella splendida cittadina di Parenzo.

La direttrice Libralon: “A passo di danza per far tornare a brillare gli occhi del pubblico”

Oltre duecento danzatori provenienti da tutto il Veneto hanno partecipato alla rassegna “Luci Sul Palcoscenico”, per riprendere a realizzare eventi di condivisione e crescita coreutica. Sul palco del Teatro Ferrari si sono susseguite oltre due ore di coreografie alla presenza di un pubblico entusiasta.

L’organizzatrice dell’evento Luisa Libralon, direttrice da oltre vent’anni dell’Asd Alla Sbarra di San Giorgio delle Pertiche si dice orgogliosa di questo risultato. “Le scuole di danza hanno lottato per superare un periodo di difficoltà ed è il momento di tornare a far brillare gli occhi ad un pubblico affascinato dell’evento.

Una collaborazione serena con i coreografi ospiti e centinaia di giovani ballerini emozionati sul palco sono il risultato di impegno nell’organizzazione e voglia di mettersi in gioco, e non manca il sostegno di numerose realtà del territorio che permettono di realizzare queste iniziative”. (n.m.)

22 www.lapiazzaweb.it Sport

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#Regione

Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto

Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,

e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale

Spiccano

affermazione di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai

che nazionale.

Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?

Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del

Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.

Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete.

Qual è la sua analisi, senatore?

Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a

fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.

Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?

In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.

Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e

aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.

La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-

si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-

mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.

Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.

Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra

se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.

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“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini chiedono di essere presenti sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta
Antonio De Poli Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella

Regione

Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli

Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacati

Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”.

“La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.

“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non

sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della

Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré

materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.

È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per

l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia

rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.

Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”

“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire

la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia

necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.

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Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato Gianfranco Refosco

Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso

gli amministratori

Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci

Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.

“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.

Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro.

Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emer-

genze alla carenza di personale.

A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.

Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli inter-

venti sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là

delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La

grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.

“Noi ci siamo per dare pareri, –aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.

“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.

La Cgia: “le piccole imprese pagano 19 miliardi di tasse in più dei giganti del web”

Nel 2020 le nostre piccole con meno di 5 milioni di euro di fatturato hanno versato 19,3 miliardi di euro di imposte. Nel 2021, invece, le 25 filiali italiane dei principali gruppi mondiali di web e software hanno corrisposto al nostro erario 186 milioni di euro. Da questo confronto, spiega l’Uf-

ficio Studi della Cgia di Mestre, emerge che “nell’ultimo anno in cui i dati sono disponibili i piccoli imprenditori hanno pagato 19,1 miliardi in più delle multinazionali del web presenti in Italia. Importo, quest’ultimo, certamente sottodimensionato. Il risultato di questa comparazione mette in

luce una contraddizione evidentissima: additati di essere i principali responsabili dell’evasione, il popolo delle partite Iva, invece, paga un ammontare complessivo di tasse 104 volte superiore ai principali giganti del web che, nell’immaginario collettivo, rappresentano il successo, l’innova-

zione e il futuro. L’aggregato delle controllate appartenenti al settore del WebSoft ha registrato nel 2021 un giro d’affari nel nostro Paese pari a 8,3 miliardi di euro. I 3 milioni di piccole imprese con meno di 5 milioni di fatturato, invece, nel 2020, anno in cui moltissime di loro a causa del Covid

sono state addirittura chiuse per molti mesi, hanno generato un fatturato di 735,8 miliardi. Con l’eventuale eliminazione dell’IRAP- conclude la Cgia - rischiamo di appesantire ulteriormente il carico fiscale su coloro che le tasse le pagano correttamente in Italia”.

29 www.lapiazzaweb.it L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK. Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto. Oltre UN MILIONE DI utenti al mese Oltre 2.550.000 pagine visualizzate al mese l’informazione locale sempre con te! Regione
Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini

Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province

Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”

“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-

mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.

Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-

vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.

Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading

musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.

Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.

“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati

dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.

Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.

Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.

30 www.lapiazzaweb.it Regione
Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”

Il

UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro

La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)

UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.

Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e

famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.

Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clien-

ti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”

La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus

di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.

Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, po-

tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.

Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.

31 www.lapiazzaweb.it Economia
piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit

Eventi.

Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival

Grandi artisti di richiamo internazionale e giovani compagnie a Bassano del Grappa

Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese Masako

Matsushita per i Dance Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).

Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più

significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.

Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).

E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici.

Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.

32 www.lapiazzaweb.it danza teatro musica circo cinema www.operaestate.it informazioni e biglietteria: 0424.524214 biglietteria.festival@comune.bassano.vi.it - www. vivaticket.it
Città di Bassano del Grappa
Cultura
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Da sinistra a destra: “Le Bal” (5 luglio) - “Hamburger Kammerballett” (8 agosto) - “Antonio Rezza” (21 luglio)

Salute

Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma

“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.

Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.

Prosegue alla pag. seguente

GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/

Salute Pfas, ecco

Università di Padova

come provocano l’ipertensione

arteriosa

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.

La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.

Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.

La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-

ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.

“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.

I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.

La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.

I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).

L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.

Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:

1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;

2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;

3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;

4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;

5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;

6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;

7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;

8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;

9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;

10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.

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Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Il professor Gian Paolo Rossi

La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana

Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno

In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce. Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco

Lo slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture.

Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare.

Un tema di grande attualità che offre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco. I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso – sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigiana - il fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone.

Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parecchi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol.

Circa metà dei fumatori tenta di smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano.

Il divieto di fumo – sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano.

Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%.

Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani. Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.

In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.

Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.

Bullismo e cyberbullismo, come difendersi?

Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana

Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio - i dati sono dell’Ulss 5 Polesana - un adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.

Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.

Innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo.

Bisogna ammettere che c’è un problema. È molto importante non isolarsi: questa reazione - si spiegapuò aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Invece, è l’unione che fa la forza.

Anche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di

un adulto.

La violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine.

La raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.

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Salute

Salute

Sottomarina di Chioggia. L’impegno dell’Ulss 3 Serenissima per la popolazione e i turisti

“Vacanze sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia

Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza. Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più performante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina. “Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.

Tra le novità presentate nel progetto “Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale.

Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia.

Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e

il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.

Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico:

“Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.

Il progetto “Vacanze sicure 2023” ripropone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde.

La numerazione delle torrette, collegata alla

Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca Zaia

Bullismo e cyberbullismo, come difendersi?

Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana

mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”. Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.

Dal buio alla luce, due “occhi nuovi” per praticare il suo sport preferito

Una storia eccezionale, che ha colpito tutti e che il governatore del Veneto Luca Zaia racconta direttamente sulla sua pagina Facebook, è quella di una quattordicenne che è riuscita a recuperare parzialmente la vista grazie ad un’operazione effettuata dall’ospedale di Camposampiero (nel Padovano).

La ragazzina con suo fratello è passata dal buio alla luce nel giro di qualche ora grazie ad una straordinaria terapia genica innovativa. Entrambi, infatti, avevano una rara malattia retinica ereditaria che avrebbe potuto determinarne la cecità assoluta.

Grazie all’équipe oculistica diretta dal dr. Marco Tavolato, la ragazzina ha ottenuto una nuova visione della vita fatta di immagini, colori, sfumature e forme che le ha consentito di dedicarsi alla sua grande passione: il basket.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un meticoloso lavoro supportato dalla forza di squadra e dalla collaborazione, la stessa che serve quando si gioca a basket. Hanno lavorato in stretta collaborazione in un approccio multidisciplinare comprendente esperti nel settore oculistico, farmacologico, pediatrico e anestetico.

L’intervento, infatti, è stato molto complesso e ha richiesto complesse procedure di terapia genica intraoculare con tecniche di microchirurgia particolari che hanno consentito la mirata e precisa somministrazione di un farmaco bioingegnerizzato e che sono andate a buon fine per entrambi i fratelli senza complicazioni.

Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio - i dati sono dell’Ulss 5 Polesana - un adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.

Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.

Innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo. Bisogna ammettere che c’è un problema.

È molto importante non isolarsi: questa reazione – si spiega - può

aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Invece, è l’unione che fa la forza.

A nche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di un adulto.

L a violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine. L a raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.

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L’itinerario insolito

L’Umbria che non è solo ... Umbria

“Contaminazioni” di storia, cibi e

Viaggio per terre e borghi “di confine”, come Civitella del Lago, Corciano (dove si coglie un po’ di Toscana) e la già laziale Contigliano. Passando dalla nobile Gubbio, che evoca le Marche. Voce narrante i sapori, che rivelano una cucina d’autore custode di tanti valori.

Con sullo sfondo paesaggi di pura bellezza

Contaminazioni. Culturali, di sapori, di intrecci storici. Ce le regalano le terre di confine, così plurali quanto contraddittorie, eppure così affascinanti proprio per la loro complessità. Il cibo e le tradizioni a esso legate sono un formidabile veicolo per raccontare storie di sovrapposizioni culturali, sedimenti di quotidianità, giacimenti enogastronomici…

In Umbria, terra senza coste seppur grande isola in un mare di verde, tanti territori hanno un’identità mista, frutto di contaminazioni. Terre che attraggono, screziate, talvolta opposte. Proponiamo un ideale itinerario di luoghi simbolo, dove cibi e vini si annodano armonicamente con arte e storia. Combinano, condiscono, abbinano…

A Civitella del Lago, borgo antico che si affaccia sul lago di Corbara, c’è una terrazza spettacolare dove si fermano i camminatori che vanno alla scoperta dei “borghi silenti”. Lo sguardo poggia sull’orizzonte di tre regioni: Umbria, Lazio e Toscana. Paolo Trippini, con il locale che porta il nome di famiglia, (“Trippini”, appunto), sta lassù. Si pranza con quella vista... Paolo è proiettato nel futuro con la JRE, l’associazione dei giovani ristoratori europei, ma allo stesso tempo il suo locale è erede dell’osteria creata dal nonno Peppe e gestita anche da papà Adolfo. Nella sua cucina ricercata la tradizione è in filigrana. Piatti come “Bosco umbro” (“Perché io mi sento innanzitutto umbro”, confessa Paolo) cambiano in tutte le stagioni. Piccione, quaglia e agnello sono altri bastioni di questa cucina di personalità e di confine. Il fratello Luca con la Cooperativa de Pazzi recupera gli oliveti abbandonati e ne fa un

ottimo olio. A pochi chilometri si è nel Reatino, nella terra di Sabina, ed è il Lazio a colorarsi di Umbria. Grazie soprattutto a San Francesco e ad alcuni luoghi cari della sua vita: nel delizioso borgo di Greccio, il santo di Assisi ha creato il primo presepe vivente, di cui quest’anno ricorrono gli 800 anni. A Poggio Bustone, il paese natale dell’indimenticato Lucio Battisti, genio della musica leggera italiana a cui è dedicato il piccolo parco “I giardini di marzo”, c’è un santuario francescano meta di tanti pellegrinaggi. Come pure nella vicina Contigliano, altra tappa del Cammino di Francesco, grazie all’abbazia cistercense di San Pastore. Il borgo antico cela anche il ristorante “Delicato”, chicca che prende il nome da Carlotta Delicato, 29 anni, chef di scuola Cracco, incoronata dalla televisione (vincitrice di Hell’s Kitchen e ospite fissa a “È sempre mezzogiorno” su Rai Uno, con la Clerici): con il marito Gabriele (che è di Contigliano, ma che ha conosciuto a Venezia) a farle da spalla in sala, propone una sua sorprendente interpretazione delle contaminazioni culturali del suo territorio. Lo fa con mano lieve e sapiente, essenziale, nello stile e nella sostanza, come nel cardoncello glassato o nel risotto con prezzemolo, aglio nero e cipolla.

L’itinerario prosegue verso Todi, dove le contaminazioni culturali sono quelle di un’umbra di adozione: Raffaella Gabetta. Oltre ad aver creato di recente con l’amica Eralda Martino un gin (il Gin Todi), che fra le botaniche rare utilizza anche le susine “Coscia di monaca”, varietà tipica delle zone pedemontane di Umbria, Toscana e Lazio, Raffaella

con il marito ha resuscitato a Frontignano, solitario borgo fra le colline intorno a Todi, una delle case torri del XIII secolo che magnificano il paesaggio tuderte. Fortilizio che ora, per meglio garantirne la conservazione, è stato trasformato in un B&B di charme.

A Corciano, a due passi dal Lago Trasimeno, il territorio parla un po’ toscano già dal profilo dolce delle colline e dalle distese di ulivi. Nel centro storico medievale svettano il Palazzo dei Priori e il Palazzo del Capitano. Sosta gastronomica di stile contemporaneo all’ “AldiVino”, dove Emanuele Rugini e lo chef Enrico Pistoletti hanno rivisitato i valori del territorio con talento e fantasia, affidando al vino un ruolo da protagonista. L’estetica raffinata dei piatti ricorda i profili

dell’intorno. Specie nel calamaro dripping e nello spaghettone affumicato, ostrica e lampone. Qualità alta.

A Gubbio, la città dei famosi “ceri” e della festa a essi legata (la più antica d’Italia, è del 1169), di San Francesco e il lupo ma anche del televisivo Don Matteo, la contaminazione è marchigiana, per confini e per il lungo legame con i Montefeltro a cui la città si diede nel periodo delle Signorie. Giacomo e Veronica Ramacci, fratello e sorella, lui chef e lei in sala, danno voce al territorio all’Officina dei Sapori, in centro storico, con una ventata di innovazione e di concretezza. Il prosciutto di Gubbio e il tartufo, accanto alle erbe aromatiche del monte Subasio e a un’altra contaminazione inattesa, anche stilistica: quella

del veneto-ligure baccalà. Qui è il piatto delle vigilie. Giacomo lo presenta in trancio, con crumble alla colatura di alici. Cucina senza sbavature. Locale dallo spirito giovane. Tappa finale a Pieve Santo Stefano, sulla Valle del Tevere e sulle rive del lago artificiale di Montedoglio: siamo già in Toscana, nell’Aretino “umbro”. Siamo nel paese dei diari. Nel palazzo municipale, da un sogno del giornalista contemporaneo Saverio Tutino, è nato il “Piccolo museo del Diario”, vetrina emozionante di un “Archivio del diario” che nel palazzo vicino raccoglie oltre diecimila diari, frutto di donazioni… Racconta storie incredibili,rende indimenticabili tante vite. Trasmette contaminazioni profonde fra anime…

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Sì, viaggiare / Turismo & Sapori
tradizioni NELLA FOTO GRANDE IL PANORAMA SUL LAGO DI CORBARA CHE SI AMMIRA DA CIVITELLA DEL LAGO LO SGUARDO SPAZIA SU TRE REGIONI A SINISTRA DALL ALTO PAOLO TRIPPINI DEL “TRIPPINI”, CARLOTTA DELICATO DEL “DELICATO”, EMANUELE RUGINI DELL “ALDIVINO” E VERONICA E GIACOMO DELL’OFFICINA DEI SAPORI QUI SOPRA UNA VEDUTA NOTTURNA SU TODI

Il nuovo Zerocalcare convince solo a metà Gli infiltrati del Watergate non trovano la propria corsia

Superarsi senza replicare ciò che si ha già fatto è la maledizione di ogni artista che riscuote successo.

Anche ZeroCalcare, pseudonimo del fumettista romano Michele Rech, ha dovuto misurarsi con questo dilemma.

La sua nuova serie, “Questo mondo non mi renderà cattivo”, è disponibile su Netflix. Dopo la popolarità ottenuta con “Strappare lungo i bordi” del novembre di due anni fa, ZeroCalcare riporta il proprio mondo a fumetti sugli schermi per raccontare una storia inedita in sei episodi.

Ad eccezione del formato - gli episodi durano 30 minuti e non più 15 - la nuova serie segue le orme della formula precedente, diventata uno dei prodotti originali italiani più apprezzati a livello internazionale su Netflix.

“Questo mondo non mi renderà cattivo” è un po’ il gatto di Schrödinger del fumettista romano: massimo riserbo sulla storia e accesso limitatissimo alla stampa.

Chi l’ha potuta vedere in anteprima come il sottoscritto capisce subito il perché di questa segretezza. Il racconto è molto politico e desterà senz’altro polemiche.

La vicenda si innesca dal ritorno al quartiere (che è Rebibbia, ma non è Rebibbia) di un vecchio amico di Zero dopo anni passati in comunità proprio nel momento in cui la loro comunità si spacca in due, tra chi vuole cacciare un gruppo di migranti appena arrivati nel centro di accoglienza e chi invece vuole battersi per il loro diritto a restare lì.

Michele Rech racconta un’Italia spaccata e piena di complessità, dove gli schieramenti sono sempre meno politici e sempre più ideologici. Tuttavia “Questo mondo non mi renderà cattivo” finisce spesso per risultare didascalico e - a tratti - retorico. Quella stessa retorica che molto spesso viene rimproverata alla sinistra.

A differenza della serie precedente, in cui la storia respirava grazie ai non detti, in questo nuovo cartone la dovizia di dettagli finisce per appesantire una vicenda. che avrebbe bisogno di maggiore linearità e nitidezza. Era difficile superarsi, e va apprezzato il coraggio di andare in una direzione differente. Il problema è che, dopo averlo visto, si rischia di uscirne buonisti.

Per capire la storia, diceva il filosofo Joseph Joubert, servono due elementi: la distanza e la prospettiva. Deve essere anchea per questo che, a cinquantun anni dal caso politico che sconvolse la cronaca statunitense, la serialità americana sta tentando di fare i conti con il Watergate. Lo scorso anno a portarlo sullo schermo furono Julia Roberts e Sean Penn con “Gaslit”. Era una serie di pregevole fattura ma facilmente dimenticata per la troppa concorrenza.

Quest’anno tocca a Woody Harrelson e Justin Theroux, i protagonisti di “Infiltrati Alla Casa Bianca”, titolo orginale “White House Plumbers”.

La serie targata Hbo si prefigge di raccontare in maniera dissacrante gli eventi che hanno portato allo scandalo del Watergate attraverso il punto di vista dei sabotatori politici di Nixon, che accidentalmente riuscirono a rovesciare la presidenza che stavano cercando di proteggere.

Basata sul libro “Integrity” di Egil Krogh e Matthew Krogh, la serie vede dietro la cinepresa David Mandel, già regista di un’altra satira politica di Hbo, la notevole Veep con Julia Louis-Dreyfus. A differenza di quest’ultima, “Infiltrati Alla Casa Bianca” non riesce a ingranare né a trovare la propria corsia.

Persa tra la voglia di strafare nella ricostruzione storica - quasi a mo’ di documentario - e nel costante ammiccamento al pubblico che ricorda le commedie slapstick con protagonista Leslie Nielsen, la serie può contare sullo spessore del proprio cast per risollevare il risultato complessivo. Ma le interpretazioni, da Lena Headey a Domhnall Gleeson, passando per Judy Greer e Kim Coates, non bastano a catturare l’attenzione dello spettatore oltre i primi due episodi. Sarà perché il Watergate fu l’epicentro di un terremoto politico - e di costumeamericano che ha avuto poche riverberazioni all’estero, sarà perché le democrazie europee sono (ahinoi) abituate a ben altre complessità di scandali di palazzo, “White House Plumbers” può intrattenere chi ha la passione per le fiction storiche o per la storia del Novecento, ma fallisce nel raccontarci qualcosa di inedito della nostra contemporaneità.

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Insalata d’orzo con ceci, pomodorini secchi e olive taggiasche

Con il caldo non si ha voglia di stare ai fornelli, vi proponiamo allora un’insalata d’orzo con ceci, pomodori secchi e olive taggiasche: un piatto unico vegetariano da gustare freddo!

Ingredienti per 2-3 porzioni:

-1 vaso da 300g di orzo lessato biologico in vaso

-1 vaso da 300g di ceci lessati biologici

-1 vaso da 280g di pomodori secchi rustici

-1 vaso da 180g di olive taggiasche

-Q.B. olio extravergine di oliva

-Q.B. succo di limone

-Q.B. prezzemolo tritato per guarnire

PROCEDIMENTO

Versa il contenuto del vaso di orzo e di ceci in un colino e sciacquali bene. Taglia a listarelle 10 pomodori secchi e una decina di olive taggiasche a metà. Trita il prezzemolo.

Metti in una ciotola capiente i ceci e l’orzo scolati, i pomodori secchi e le olive tagliate. Aggiungi il prezzemolo tritato, condisci con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, il succo di ½ limone e mescola bene.

45 www.lapiazzaweb.it A tavola
A tavola

ARIETE

Siete pensierosi e riflessivi, i grandi cambiamenti vi spingono a pianificare con precisione il vostro futuro. È tempo di mettere in ordine la vostra vita. Ci vuole un po’ di pazienza ma tutto si definirà con chiarezza.

Siete appassionati e molto vitali in questo periodo. La vostra passione vi consentirà di muovervi tra gli imprevisti con energia e determinazione. Saprete esprimere la parte più autentica della vostra personalità e sarà un successo.

Avete una grinta straordinaria che vi consentirà di uscire dal vostro guscio di certezze e di godervi di più le occasioni della vita. Concedetevi un po’ di divertimento e magari anche una bella vacanza.

State entrando nella fase più impegnativa dei vostri progetti. Non potete fare altro che dare una bella prova della vostra forza d’animo e di tenacia per riuscire in quel radicale cambio di vita che tanto inseguite.

Inizia un periodo all’insegna della spensieratezza e della leggerezza. Avete una grande energia che vi consente di vivere a pieno il vostro stato di benessere. Saranno giorni di gratificazioni, concedetevi di fare quello che vi piace.

Siete davvero irresistibili e il vostro buon umore è contagioso. È il momento giusto per dedicarsi un po’ di più alla vita sociale e a fare nuove conoscenze. Siate comunque cauti e valutate con attenzione le persone.

Forse è il momento di dare una maggiore stabilità alla vostra vita e dedicare più attenzione agli aspetti concreti della routine quotidiana. Non dimenticate tuttavia di affiancare ai doveri anche i piaceri e ogni tanto divertitevi.

L’estate è la stagione che fa per voi. Ritrovate la vostra grinta e rinnovate motivazioni che vi fanno affrontare anche i piccoli ostacoli con fiducia e determinazione. Niente metterà a rischio il vostro buon umore

Potrebbe iniziare un periodo impegnativo che vi porterà un certo nervosismo, soprattutto a causa di imprevisti poco piacevoli. Ma con la calma e la lucidità che vi contraddistingue saprete uscirne presto e bene.

Stanno partendo un sacco di progetti che definiranno situazioni importanti. Si aprono sviluppi interessanti nella vostra vita che vi consentiranno, nonostante la fatica, di essere soddisfatti e di godervi i vostri progressi.

Lasciate stare i pensieri e i dubbi che vi frenano. E tempo di andare avanti senza paura, con fiducia ed entusiasmo verso l’obiettivo che desiderate raggiungere. Mai come in questo periodo il vostro volere e anche potere.

Avrete qualche prova da superare, anche inaspettata, ma vi porterà a migliorare la vostra situazione e a definire contorni di relazioni ancora confuse e poco chiare. Sarà impegnativo ma alla fine sarete contenti.

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TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE
Oroscopo

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