GENNAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 6
di Chioggia
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L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FA RIENTRARE LA CRISI POLITICA, IL SINDACO TIRA UN SOSPIRO DI SOLLIEVO
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A
priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
Mentre Armelao deve tentare di ricucire lo strappo con FdI, l’opposizione perplessa lamenta: “Siamo di fronte ad una maggioranza che scricchiola” Servizi alle a pagg. 6-8
Amministrazione
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
Servizio a pag. 22
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CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 23
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Politica
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segue a pag. 5
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Ztl, si parte con la sperimentazione Z
tl, parte la sperimentazione. Tutto pronto, dunque, per il periodo di test per la Zona a Traffico Limitato. Il 15 gennaio 2024 si inizierà a testare i varchi del centro storico di Chioggia. Non verranno erogate multe, ma i quattro varchi attivi registreranno comunque i transiti delle targhe non ancora autorizzate (a sistema attivo la sanzione sarà di circa 84 euro). “Ormai ci siamo, daremo alla nostra città maggiore vivibilità, sicurezza e decoro proprio grazie alla Ztl” dichiara il sindaco Mauro Armelao, che fa un appello alla cittadinanza affinchè si continuino a registrare le targhe dei residenti aventi diritto presso il portale messo a disposizione nel sito del Comune. “Ricordo che chi si è già registrato pagando quanto dovuto, non dovrà versare nulla per tutto il 2024” è la precisazione del primo cittadino. I quattro varchi (Riva Canal Lombardo, Corso del Popolo da Chiesa San Giacomo a Vigo, San Domenico sud, San Domenico nord) saranno attivi fino al 31 marzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle 20.00 ; sabato e festivi dalle 9.00 alle 20.00. Dal 1° aprile al 31 ottobre invece il termine della Ztl è fissato alle 4.00 del mattino. Ad oggi risultano registrate 5.228, circa l’ottanta per cento degli aventi diritto (2000 residenti, 700 di attività economiche, 1300 di persone disabili, circa 500 targhe relative ad di enti, servizi, ecc.). Dopo un mese dalla fase di pre-esercizio verrà fatto un controllo sulle targhe che saranno entrate in Ztl senza averne autorizzazione. Ai proprietari verrà fatto un sollecito per l’adeguamento alla registrazione del mezzo.
Il 15 gennaio si inizierà a testare i varchi del centro storico, non verranno erogate multe ma si registreranno i transiti delle auto non autorizzate
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
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Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione. continua da pag. 1
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Luca Rapacciuolo
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è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023
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Politica. I voti di due consiglieri “dissidenti” e di un assessore di FdI fanno tirare al sindaco un sospiro di sollievo
Il bilancio, approvato con una risicata maggioranza, evita la temuta crisi Armelao dovrà tentare di ricucire lo strappo con Fratelli d’Italia ma intanto commenta i contenuti del documento finanziario: “Sulla spesa corrente la coperta è corta e lo sapevamo, stiamo lavorando per reperire ulteriori risorse in entrata”
P
ericolo scampato. Si chiude l’anno 2023 con un grosso sospiro di sollievo per il sindaco Mauro Armelao e la giunta comunale che, nel consiglio comunale del 21 dicembre scorso, sono riusciti a fare approvare il bilancio di previsione con una risicata maggioranza e grazie al voto dei due dissidenti di Fratelli d’Italia, Katia Hannot e Claudio Bullo che, nonostante le indicazioni di partito, hanno preso parte alla seduta consiliare permettendo di schierare i 13 consiglieri necessari per dare validità alla seduta stessa e approvare il bilancio di previsione 2024-2026. “Ringrazio la Giunta e i consiglieri di maggioranza e minoranza che, con senso di responsabilità verso la città, hanno partecipato alla seduta del Consiglio e, nel caso dei consiglieri di maggioranza, hanno approvato il bilancio di previsione” sono le parole di Armelao; che riesce ad ottenere i numeri che servivano grazie ai voti degli esponenti di Fratelli d’Italia. E’ noto come da settimane il partito, che ufficialmente risulta alleato, non abbia gradito la recente defenestrazione del vice sindaco Tiozzo Brasiola e abbia deciso, con parte dei propri esponenti, di non votare i provvedimenti all’ordine del giorno in Consiglio. Una piccola crisi che non è esplosa grazie appunto alle decisioni di due consiglieri e un
Il sindaco Mauro Armelao
assessore che continuano ad appoggiare Armelao. E’ chiaro che il sindaco non potrà fare finta di nulla e dovrà tentare di ricucire lo strappo con Fratelli d’Italia. Nel frattempo, commenta i contenuti del bilancio di previsione. “Sulla spesa corrente la coperta è corta e lo sapevamo, stiamo lavorando per reperire ulteriori risorse in entrata in modo da far fronte alle tantissime richieste che arrivano dai dirigenti di ogni settore, richieste che provengono dai bisogni dei cittadini. Abbiamo così rispettato anche la tempistica così da dare subito il via libera agli uffici nel 2024 con i propri capitoli di competenze (assunzioni, manutenzioni, lavori, ecc…). Al di là delle polemiche di parte della minoranza siamo, comunque, disponibili ad un confronto anche in vista delle future variazioni di bilancio che saranno necessarie per far quadrare i conti”. Luca Rapacciuolo
L’assessore al Bilancio Paola Orlando replica alle critiche del Pd “Le osservazioni circa il mancato rispetto del processo di bilancio risultano totalmente infondate, -è la replica dell’assessore al Bilancio Paola Orlando, alla vigilia del Consiglio comunale, alle critiche dei consiglieri del Pd - in quanto è risaputo che il bilancio tecnico, previsto dal nuovo DM del 25 luglio 2023, deve considerarsi quale atto interno, che non necessita di specifica approvazione. L’iter seguito, conforme alle nuove Paola Orlando indicazioni normative, è stato ben sottolineato in Commissione nella relazione che ho presentato in occasione della seduta del 5 dicembre scorso”. “Lo schema di bilancio approvato dalla Giunta, e proposto al Consiglio Comunale, risulta essere totalmente conforme ai principi contabili di cui al Dlgs 118/2011 e a quanto previsto dal Dlgs 267/2000 - TUEL. Tutte le previsioni sono state elaborate nel rispetto dei principi di veridicità, attendibilità e prudenza assumendo a riferimento l’andamento storico della spesa e dell’entrata negli ultimi anni”. Relativamente ai costi di gestione del servizio calore e dell’illuminazione pubblica, si evidenzia che gli stanziamenti previsti sono frutto di stime che considerano anche
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gli effetti degli interventi di efficientamento energetico realizzati nello scorso esercizio e di un inversione del trend di crescita dei costi delle materie prime energetiche. Per quanto riguarda la determinazione delle tariffe Tari, si conferma l’applicazione della metodologia Arera dal 2018. “Il PEF, validato dall’ETC, prosegue Orlando - ovvero il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente con Deliberazione di Assemblea numero 7 del 14 aprile 2022 cresce del 4,84% nel 2023, del 2,44% nel 2024 e dell’1,69% nel 2025, in ragione di una crescita dei costi legata pressoché all’inflazione programmata del 2022 (1,7%) e all’appostamento dal 2023 delle prime rate per la copertura dei costi della discarica ai fini della sua chiusura e gestione post mortem, rispetto i quali risulta in fase di valutazione un allungamento del periodo stesso di gestione del post mortem”. “E’ in corso di valutazione anche un contenimento dell’accantonamento al fondo svalutazione crediti nel medio termine, - conclude l’assessore - a fronte di una decisa lotta all’evasione ed al recupero degli insoluti in collaborazione con Veritas Spa”.
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Politica. La consigliera d’opposizione del Partito Democratico commenta
Barbara Penzo: “Siamo di fronte ad una maggioranza che scricchiola” La tenuta dopo il voto del bilancio di previsione in Consiglio comunale non rassicura le forze di opposizione che manifestano preoccupazione per la “fragilità” del sindaco
L
a tenuta della maggioranza in Consiglio comunale, dopo il voto relativo alla previsione di bilancio di fine anno, è oggetto di discussione tra gli esponenti della politica locale. Se è vero che il sindaco Mauro Armelao ha pubblicamente ringraziato l’intero consiglio per la serietà dimostrata in questi difficili giorni e ha aperto al dialogo con tutti; va però anche registrata la preoccupazione e il “mal di pancia” dei principali partiti di opposizione. Poco prima delle festività natalizie abbiamo raccolto le impressioni di Barbara Penzo (Partito Democratico). “È evidente che ci troviamo di fronte ad una maggioranza che scricchiola, in equilibrio precario – racconta la Penzo, che aggiunge - nell’ultimo periodo abbiamo assistito alle dimissioni di un assessore, il ritiro delle deleghe ad un altro, alternanza nelle responsabilità anche tra i dirigenti comunali. Non
c’è un governo sereno, compatto e questo è il grande problema. Chioggia ha delle enormi complessità da gestire che è difficile affrontare se non si è compatti. Basti pensare ai temi delle concessioni balneari piuttosto che le case di riposo, piuttosto che il sociale”. L’esponete del PD spiega poi come le preoccupazioni riguardino non solo gli aspetti politici, ma anche amministrativi. In particolare, si ritiene che il bilancio si regga su importanti sopravvalutazioni e sottostime di alcune voci, non rispondendo alla realtà. “Non puoi sottostimare voci importanti di cui già conosci gli andamenti. Lo scorso anno c’era a disposizione un avanzo di amministrazione (che permetteva di “correggere il tiro”, n.d.r.); quest’anno invece non c’è nulla”. Occhi puntati anche sul PNRR e le competenze tecniche e organizzative di cui c’è bisogno, che a dire della Pen-
Alloggi Erp, pubblicata la graduatoria provvisoria 2023
Barbara Penzo
zo potrebbero venire meno in questo clima di incertezza politica. Una battuta finale su cosa ci si può aspettare per l’immediato futuro. “Nel bilancio non compare nulla in merito al piano degli investimenti. Dal mio punto di vista la situazione non è serena, vedremo come affrontare nel 2024 questa evidente fragilità del sindaco”. Luca Rapacciuolo
E’ stata pubblicata lo scorso 11 dicembre la determinazione dirigenziale con cui è stata approvata la graduatoria provvisoria del bando-concorso per l’accesso ad alloggi Erp 2023. Tutti coloro che sono interessati possono trovare nel sito del Comune di Chioggia www. chioggia.org l’elenco dei nuclei esclusi (allegato B1), le graduatorie (allegati B e C), le modalità di consultazione (allegato D) e il modulo per il ricorso alla Commissione Alloggi presso Ater Venezia (allegato E). La graduatoria è pubblicata per il termine di 30 giorni dalla cui scadenza comincia a decorrere il termine successivo per eventuali ricorsi. Le domande validate attraverso i Caf ovvero il portale regionale sono state 250. Gli esclusi sono 15, pertanto le domande provvisoriamente accolte sono 235. “Questa graduatoria – commenta l’assessore alle Politiche della residenza e della casa, Sandro Marangon - ci permette di avere una situazione aggiornata sul problema casa del nostro territorio. Oggi ci troviamo a dover gestire, come Comune, una situazione complessa a causa dello sblocco degli sfratti e della mancanza di alloggi. Lancio un appello ai privati proprietari di immobili: aiutateci a trovare soluzioni per i nostri concittadini in difficoltà abitativa”.
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Il progetto. Il sindaco: “Con questo impianto si delinea il futuro dello sport in città”
Dopo 50 anni di proposte la Cittadella dello sport prende forma C
ampo di atletica con tribuna; area polisportiva con i campi da gioco adibiti per varie discipline; piscina coperta; arena polifunzionale: la “Cittadella dello sport” sta prendendo forma dopo 50 anni di proposte, promesse e molti rinvii. Il progetto per la realizzazione della Cittadella dello sport prevede la riqualificazione di un’ampia area ad ovest di viale Mediterraneo da tempo degradata. Sono previste la realizzazione anche di due zone destinate a parcheggio, mentre l’accessibilità dalla città, in bici oppure a piedi, è garantita da un sovrappasso per giungere al Parco degli Orti ed alle strutture pubbliche collocate al suo interno. “Oggi è una giornata importantissima per Chioggia - ha affermato alla presentazione del progetto il sindaco Mauro Armelao alla presenza di membri del consiglio comunale e di molti rappresentanti delle associazioni sportive del territorio, pronti a collaborare alla definizione dei dettagli del progetto. - Andremo a tracciare e delineare il futuro dello sport della nostra città. Da tempo questo era uno dei sogni nel cassetto della nostra amministrazione, per i tanti atleti che si allenano ogni giorno nel nostro territorio con risultati eccellenti, per le famiglie che devono uscire dalla città e fare tanti chilometri per accompagnare i figli a praticare le attività sportive che desiderano e per il valore sociale dello sport, che è un collante formidabile. Abbiamo già accantonato un milione e mezzo di euro che con ogni probabilità
Sarà composta da un campo di atletica con tribuna; un’area polisportiva con i campi da gioco adibiti per varie discipline; una piscina coperta e l’arena polifunzionale Sopra due immagini dell’area ad ovest di viale Mediterraneo, a fianco un momento della presentazione del progetto
investiremo nella pista di atletica come prima realizzazione”. Il campo di atletica avrà una lunghezza complessiva pari a 400 m e sarà composta da 8 corsie. Al suo interno saranno predisposte le aree per il lancio del disco e del martello e le pedane per il salto in alto ed in lungo. Centralmente alla pista sarà collocata, nell’argine verde, la tribuna coperta per gli spettatori con una disponibilità di posti a sedere per circa 800 persone. All’interno della struttura si prevede l’inserimento degli spazi logistici e tecnici per lo svolgimento dell’attività sportiva, anche indoor, oltre che di ristoro. “Un rinnovamento strutturale sportivo che porrà Chioggia ad un livello elevato di impiantistica sportiva al pari di altre città del Veneto. - ha sottolineato Angelo Mancin, assessore ai Lavori pubblici - una tappa fondamentale del nostro percorso amministrativo”. La Cittadella dello Sport compren-
derà inoltre 3 campi per il basket, 5 per il tennis, 5 per il beach tennis e altrettanti per il padel; nello spazio polivalente vi sarà anche uno skatepark. La piscina olimpionica avrà dimensioni 50x25m, quella semiolimpionica 25x12,50 m e vi sarà anche una piscina riabilitativa e di attività di propedeuticità al nuoto. Il pubblico potrà assistere alle gare agonistiche grazie ad una tribuna che potrà contenere fino a 500 spettatori. A tutto ciò si aggiungerà l’arena polifunzionale che potrà ospitare fino a 2500 persone con la possibilità di organizzare eventi sportivi, ma anche concerti, festival, spettacoli di varie tipologie. La realizzazione di tutti questi interventi da tempo attesi prevede anche un’attenzione ecologica che riguarderà il risparmio energetico, l’inserimento di piante, aree verdi e spazi pubblici attrezzati. Eugenio Ferrarese
Ipab Casson, il presidente Serraino smentisce: “Richiesta di riduzione di un debito del Cda verso l’Ente, voci infondate” L’Ipab Casson deve essere una struttura economicamente sostenibile e funzionale. E’ questo il desiderio che accomuna i suoi organi amministrativi, il Comune e sicuramente anche l’utenza. Per questa ragione prosegue l’opera di risanamento avviata dal nuovo Presidente Antonio Serraino, deciso nello studiare tutte le singole voci di bilancio (in perdita da tre anni) e recuperare i crediti che la struttura vanta da tempo. Proprio su quest’ultimo aspetto il Consiglio di amministrazione ha ufficialmente smentito attraverso comunicato stampa le “…infon-
date ed insistenti voci secondo cui il Consiglio avrebbe avvallato una richiesta di riduzione di un debito nei confronti dell’Ente debitore”. Dopo l’insediamento del nuovo CdA, avvenuto il 17 marzo di quest’anno, si è constatata la necessità di un “cambio di passo” nella ordinaria amministrazione. Per questa ragione, fa sapere Serraino, la struttura è stata sottoposta a una verifica di carattere generale e funzionale, allo scopo di “…far emergere e quindi rimuovere le situazioni non conformi a legge o comunque generatrici di
inefficienze che ne ostacolano il risanamento”. Non c’è ombra di dubbio quindi che i crediti, comprensivi di interessi e delle spese di procedura, siano puntualmente rendicontati. “Le recenti delibere di questo Consiglio di amministrazione seguono questo spirito di regolare esecuzione secondo le attuali normative in materia di riscossione del credito, dissipando ogni dubbio od ogni inutile chiacchiericcio che getti discreto alla totale trasparenza di questa Amministrazione” sono le parole che chiudono il comunicato. (l.r.)
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Aree verdi e degradate. Era scoperta e in completo stato di abbandono da una decina d’anni
Un progetto per la riqualificazione delle aree verdi con la copertura dell’Arena Duse Saranno interessate dagli interventi Sant’Anna, Valli, Isola Verde e Sottomarina. “I lavori di copertura inizieranno a gennaio 2024 - ha spiegato Angelo Mancin, assessore ai Lavori pubblici - per un importo di oltre 3.900.000 euro, linea di finanziamento del PNRR”
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n progetto di riqualificazione delle aree di verde pubblico a cui si aggiunge anche la copertura dell’Arena Duse con un’attenzione all’inclusione sociale e al risparmio energetico come previsto dal PNRR. Le aree di verde pubblico interessate a questi interventi riguarderanno Sant’Anna, Valli, Isola Verde ed anche la zona nei pressi dell’Arena Duse. “Una risposta importante che daremo a tre frazioni e al cuore di Sottomarina”, ha sottolineato il sindaco Mauro Armelao. “Si è trattato di un lavoro congiunto tra servizi sociali, lavori pubblici, urbanistica e ambiente. Utilizzeremo questi fondi del PNRR per recuperare e rivitalizzare tante aree verdi pubbliche, per destinarle in parte a luogo di incontro per soggetti fragili e in parte allo svolgimento di attività di promozione culturale, per la didattica e per le attività ricreative. Fondamentale, come dico sempre, il rispetto degli arredi che verranno posizionati, delle giostrine, dei giochi inclusivi”. La riqualificazione comprenderà anche spazi per anziani, per persone con disabilità e con l’intento di creare spazi pubblici di aggregazione e per fini terapeutici. L’intervento sulle aree verdi, in base al PNRR, deve essere necessariamente concluso entro il 30 giugno 2026, ma molto probabilmente la durata sarà più breve. Comprenderà anche la riqualificazione energetica del Centro Fitness e il recupero edilizio degli Esagoni all’interno dell’area dell’ex colonia della Croce Rossa. Dopo oltre 10 anni di abbandono e di vandalismi, sfruttando il programma di finanziamenti per la “Rigenerazione urbana, volta a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” promosso dall’Unione Europea NextgenerationEU, come stabilito dalla legge 160 del 2019 “la copertura dell’Arena Duse - ha commentato il sindaco Armelao - consentirà lo svolgimento di eventi anche nel caso di maltempo e darà un aspetto curato e dignitoso a questa zona così importante della nostra città”. “I lavori inizieranno a gennaio
2024 - ha spiegato Angelo Mancin, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Chioggia - per un importo di oltre 3.900.000 euro, linea di finanziamento del PNRR. Si tratta di una copertura che prevede anche pannelli fotovoltaici, per una sostenibilità sia dei costi che ambientale”. L’obiettivo è quello di installare 990 pannelli
Porti di Chioggia e Venezia, in arrivo fondi europei per 5 nuovi progetti di cooperazione transfrontaliera
fotovoltaici capaci di rendere il più possibile l’area indipendente dal punto di vista energetico, creando una sorta di “cittadella dell’energia elettrica green”. I progetti delle aree verdi e della copertura dell’Arena Duse sono stati realizzati da H&A Associati – Venezia. Eugenio Ferrarese
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13 GENNAIO 2024
SABATO
dalle 14.30 alle 17.30
CHIOGGIA
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Isola dell'Unione, 1 Tel: 041/458.22.99 Ascolta E-mail: chioggia@enaip.veneto.it
IeFP DGR 781 del 6/2023 - DGR 864 del 7/2023 - DGR 1538 DEL 11/2022 - DGR 1740 del 12/2021 - DGR 1667 del 01/12/2020 - DGR 783 del 17/06/2023
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Ammessi finanziamenti per 5 progetti per oltre 12 milioni di euro nell’ambito del primo bando per i Progetti Standard del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg ItaliaCroazia 2021-2027, gestito dalla Regione del Veneto: i porti di Venezia e Chioggia sono interessati dai nuovi progetti che rafforzeranno la cooperazione tra porti italiani e porti croati in materia di trasporto marittimo e multimodale sostenibile. All’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale è stato riconosciuto il ruolo di coordinatore del Digitports-Digital Twins applications for safer and greener Adriatic Ports operations. Finanziato con oltre 2,3 milioni di euro (di cui oltre 480mila euro destinati dall’autorità portuale di Venezia e Chioggia), il progetto svilupperà l’applicazione dei digital twin o gemelli digitali, ovvero la replica digitale degli ecosistemi portuali attraverso l’elaborazione di grandi quantità di dati, simulazioni, intelligenza artificiale e machine learning, al fine di efficientare sia i processi di gestione che le operazioni portuali negli scali veneti e in quelli di Ravenna, Trieste, Rijeka, Ploce, Zadar e Split. Gli altri 4 progetti di cooperazione ammessi a finanziamento sono: Mileport per il miglioramento dell’accessibilità dell’ultimo miglio dei porti adriatici attraverso l’elaborazione di strumenti digitali di pianificazione e informatici condivisi, Cresport per garantire ai porti dell’area una strategia comune in materia di cybersecurity. A questi si aggiungono Cross-connet per lo sviluppo di un sistema integrato multimodale marittimo-terrestre di gestione del flusso passeggeri e dei bagagli, dai porti alle aree urbane e aeroportuali, e infine, Adrijoroutes che vede otto città marinare delle due sponde adriatiche impegnate per incrementare la sostenibilità ambientale, sociale e culturale del turismo dal mare. L’impegno finanziario di Adspmas per queste 5 azioni è di circa 1,7milioni di euro, co-finanziati al 100% a fondo perduto. (o.j.)
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Chioggia
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La revisione. Il presidente Beniamino Boscolo Capon annuncia
Consiglio comunale e commissioni consiliari, dopo 13 anni un nuovo regolamento Il presidente del Consiglio comunale: “Le regole sono state scritte in maniera di rafforzare due principi fondamentali: permettere alla maggioranza di governare e garantire alla minoranza di fare opera di controllo”
D
opo 13 anni, a inizio dicembre è approdato in Consiglio comunale un nuovo regolamento per il funzionamento del Consiglio stesso e delle commissioni consiliari. L’ultima revisione risaliva al 2010. Dopo un anno di lavori, con l’approvazione del nuovo “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari”, si dà avvio ad una profonda revisione della disciplina e dell’ordine dei lavori delle assemblee cittadine. La proposta di Regolamento dell’Amministrazione comunale è stata analizzata, articolo per articolo, dalla Prima Commissione che si è riunita per ben 6 volte, presieduta dal suo Presidente Marco Lanza.
“Sono state una cinquantina le modifiche sostanziali apportate alla bozza iniziale, - spiega Il presidente del Consiglio comunale Boscolo Capon - con una larga condivisione da parte dei consiglieri. L’articolato è stato rielaborato al fine di rendere l’attività istituzionale consiliare più agile e congruente con le normative e modifiche istituzionali e sociali, utilizzando criteri di efficienza e snellezza delle procedure. La ratio della proposta, da un lato, aveva lo scopo di semplificare il regolamento nel suo complesso e, dall’altro, di garantire un aumento della possibilità di confronto, dando tempi ragionevolmente certi, maggior rispetto tra colleghi
Beniamino Boscolo Capon
e un ordine codificato sugli interventi. Infatti gli articoli del regolamento, 17 in meno rispetto al testo finora vigente, sono stati ridotti nel numero, da 91 a 74, anche per per-
mettere una più facile lettura del contenuto e regolarne l’attività”. È stata introdotta, poi, un’appendice finale di 15 articoli per garantire la possibilità di organizzare
videoconferenze sia per le Commissioni consiliari e sia per attività di Consiglio. “Tra i principali ambiti oggetto di modifica, grazie anche all’esperienza delle precedenti sedute - afferma il presidente del Consiglio comunale - possiamo trovare quelli dedicati all’equità dei Gruppi consiliari, alla semplificazione dei lavori e alla soddisfazione dei consiglieri” . “È una revisione meticolosa - conclude Beniamino Boscolo - frutto di un importante e lungo percorso attuato con un sano confronto nelle commissioni tra maggioranza e forze di minoranza, ove le regole sono state scritte in maniera largamente condivisa al fine di consolidare e rafforzare in Consiglio comunale due principi fondamentali: permettere alla maggioranza di governare e garantire alla minoranza di fare opera di controllo”.
Quarant’anni di “Monumento al Marinaio” Da 40 anni il “Monumento al Marinaio” scruta il mare e il passaggio di automobili, moto, biciclette, autobus e pedoni che transitano lungo il Lungomare Adriatico di Sottomarina. L’Anmi (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), Gruppo “Ammiraglio Carlo De Bei” di Chioggia, ha commemorato il quarantennale dell’inaugurazione della pregevole e imponente opera in bronzo del peso di 14 quintali realizzata dallo scultore Luigi Tomaz - che è stato sindaco di Chioggia negli anni ’80 - collocata nel punto di incrocio che collega il centro cittadino con la zona balneare. Il parroco don Michele Mari-
otto ha celebrato la messa nella chiesa della Beata Vergine di Lourdes che si è conclusa con la lettura della “Preghiera del Marinaio”. Al termine della celebrazione liturgica - presenti il sindaco di Chioggia Mauro Armelao, il S.T.V. (CP) Milena Corvi e il Lgt. Sandro Micello della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo, i consiglieri regionali Marco Dolfin e Jonatan Montanariello e i rappresentanti dell’Assoarma - il presidente dell’Anmi Gianfranco Carisi ha consegnato la tessera di socia onoraria del Gruppo Anmi di Chioggia alle signore Luciana e
Mara Marcon, figlie di Vittorio Marcon, attendente del comandante medaglia d’oro al valor militare Salvatore Todaro. Al cinema don Bosco è stata anche organizzata la proiezione del film “Comandante” diretto da Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino nel ruolo dell’eroico comandante Salvatore Todaro che abitava proprio a Sottomarina nei pressi della scuola primaria a lui intitolata. Il gruppo Anmi Chioggia ogni anno ha il compito del trasporto e della scorta d’onore delle statue dei santi martiri Felice e Fortunato in occasione della tradizionale processione per la festa patronale dell’11 giugno. (e.f.)
Un’immagine del monumento
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Economia
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La quarta edizione. Il premio del Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp
“Radicio de Vero”, un riconoscimento al radicchio veneto Molti i produttori che sono stati premiati. Il presidente, Giuseppe Boscolo Palo, ha sottolineato i punti dolenti che mettono in difficoltà il settore, in primo luogo la concorrenza sleale
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ella nostra regione, il Veneto, si produce più della metà del radicchio di tutta l’Italia. A Chioggia la produzione è al primo posto per superficie coltivata e quantità. Nel mondo vi sono varie tipologie che imitano, ma non eguagliano la peculiarità del prodotto locale. La quarta edizione del premio “Radicio de Vero”, il premio istituito dal Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp, vuole proprio riaffermare l’originalità di questo pregiato ortaggio nel panorama dell’orticoltura regionale e nazionale e allo stesso tempo premiare l’impegno e la costanza di colore che con il proprio lavoro hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chioggia e il suo territorio. La parola “Vero” sta per quindi per autentico, seme autoctono conservato gelosamente e tramandato dalle famiglie degli ortolani che lo coltivano secondo uno specifico disciplinare nel terri-
torio di 10 comuni delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo; “de vero” è anche il materiale con il quale è realizzato il premio, un’eccellente opera d’arte che il Consorzio ha fatto realizzare dalla storica fornace Linea Valentina di Murano: un’opera preziosa per premiare l’impegno di coloro che, con il loro lavoro, si sono fatti portavoce della bellezza, della cultura, della ricchezza della città di Chioggia e del suo territorio. Nella sala convegni dell’Ortomercato di Chioggia sono stati premiati Roberto Pavan, titolare dell’azienda di famiglia Pef di Chioggia, attiva fin dai primi anni ’80 nel settore orticolo diventando un importante punto di riferimento per l’intera filiera territoriale; Denis Susanna, direttore del Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp che, insieme al Chioggia e al Verona, rappresenta l’immagine del “radicchio veneto”
nel mondo; i fratelli Alberto ed Enrico Artusi, titolari dell’omonimo pastificio di Casalserugo, imprenditori che da tempo scommettono nelle eccellenze locali per la produzione delle proprie preparazioni e tra questi figurano anche i “Cappellacci con Radicchio di Chioggia Igp e formaggio Cruccolo”. Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, nel suo intervento ha sottolineato i punti dolenti che il settore sta attraversando: la concorrenza sleale di agromafie e fenomeni di caporalato che indeboliscono quasi tutti i settori della filiera agroalimentare. “La malavita si appropria di vasti comparti, dai campi agli scaffali – ha spiegato Giuseppe Boscolo Palo - distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta. Allo stesso tempo compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza
dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore dei marchi identitari. È necessario riavviare quanto prima una discussione seria sulla situazione generale per arrivare a stringere le maglie, ancora troppo larghe, del-
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la legislazione con una riforma dei reati in materia agroalimentare”. Il premio “Radicio de Vero 2023” rappresenta la volontà del Consorzio di promuovere la produzione del radicchio di Chioggia e di tutto il territorio, continuare una storia che va avanti da quasi un secolo. “Questo territorio, lo abbiamo visto coinvolgendo gli altri storici mestieri della laguna - ha aggiunto il presidente Giuseppe Boscolo è una fucina di creatività, oltre ad essere una terra fertile nella quale l’orticoltura rappresenta un posto di eccellenza per le buone pratiche agricole e ambientali che continuano ad essere il faro di questa produzione. E’ questa la terra che vogliamo far conoscere e sempre più valorizzare”. Eugenio Ferrarese
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Cultura locale
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Premio letterario “Città di Chioggia”. La XIII edizione più ricca di sezioni
Le storie che raccontano la città I
l premio letterario “Città di Chioggia”, ideato e realizzato da Pro Loco Chioggia Sottomarina con il patrocinio del Comune di Chioggia, nel corso delle sue XIII edizioni si è via via arricchito di nuove sezioni per sollecitare, in versi o in prosa, la composizione di storie che raccontino la città di Chioggia, le città di mare, i luoghi del cuore, raccogliendo fin dalla prima edizione un’ampia partecipazione. Con la direzione artistica di Renzo Cremona, docente di lingue e civiltà orientali e autore con importanti riconoscimenti nazionali, dal 2019 l’evento è diventato un “Premio letterario e delle arti multimediali” favorendo la partecipazione anche ad opere in forma di immagini e video e un maggior coinvolgimento di giovani autori che sperimentano nuove modalità e tecniche espressive. Nell’Auditorium comunale San Nicolò si è svolta la premiazione dell’edizione 2023 dedicando un momento per ricordare Pierluca Donin, direttore di Arterven recentemente scomparso, per il grande contributo culturale che ha dato alla città di Chioggia e a tutta la regione Veneto. Con la poesia intitolata “Viaggiatore di mare” Valeria Groppelli Maccalli di Crema ha vinto la sezione dedicata alla poesia inedita mentre seconda classificata è la chioggiotta Erika Gardin con la poesia “Venezia” e terzo Adelino Mattarello
Nella cerimonia dell’edizione 2023 è stato dedicato un ricordo a Pierluca Donin, direttore di Arterven recentemente scomparso, per il grande contributo culturale che ha dato alla città e a tutto il Veneto
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di Chieri con la poesia “Aspettando il vaporetto”; nella sezione “poesia dialettale” al primo
posto il veneziano Roberto Velardita con “Marubio in mar”, secondo classificata Maria Rosaria Fonso di Adria con “I risi a la canarola” e terzo il bassanese Domenico Bertoncello con “Ultima stajon”; nella sezione narrativa breve il primo classificato è stato Giovanni Dalla Zuanna con “Chiamatemi Ishmael”, secondo con “Febbre d’estate” Paolo Casella di Sapri, terzo il chioggiotto Renato Alfiero con “L’isola dell’Aleghero”; con “Reportage su Chioggia” Andrea Varagnolo ha vinto la sezione multimediale. (e.f.)
Il romanzo fantasy di don Marco Favero “Quallad – In viaggio dentro” In una vecchia malga tra le Dolomiti un misterioso baule conduce in un mondo parallelo, Quallad, che inghiotte i visitatori dove il tempo scorre in modo diverso dal nostro. Don Marco Favero è un sacerdote salesiano che ha operato per molti anni nell’Oratorio don Bosco di Chioggia, ma anche in quello di Porto Viro, nella missione salesiana di Costanza in Romania e da quest’anno a Venezia al patronato salesiano Leone XIII. Per accontentare alcuni ragazzi che gli chiedevano di raccontare una storia “dove vi sia un po’ di. montagna, un po’ di paura ma non troppa, e fantascienza”, ha inventato questo fantastico mondo di Quallad diventato poi un libro fantasy. Introducendo il
Un momento della presentazione del libro
lettore alla scoperta della montagna, delle sue bellezze e delle sue tradizioni, il romanzo ci conduce dentro noi stessi, scoprendo il mondo interiore, i dinamismi degli affetti, la memoria, i ricordi. Raccogliendo appunti e idee nelle sere trascorse nella biglietteria del cinema don Bosco, quello che era solo un breve racconto
è poi diventato il romanzo “Quallad - In viaggio dentro” (Capponi editore 2023) che ha vinto il premio letterario “Sentieri e parole” promosso da Kepown. Qualche anno fa il sacerdote salesiano aveva anche pubblicato “Il diario di uno sceriff”’, la vita del bambino Marco commentata dal sacerdote che è diventato. Nel ringraziare tutti coloro che hanno in diverse maniere collaborato alla redazione del nuovo libro, don Favero augura a tutti di “saper tornare a quella Luce interiore che ci aiuta a vivere e ci sostiene nell’impegno comune di camminare con gioia per costruire un mondo migliore”. Il libro è stato presentato nella sala teatro don Bosco di Chioggia. (e.f.)
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Grandi Eventi
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Nei 700 anni dalla morte. Dal 27 gennaio al 13 febbraio la città celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori
Tutto pronto per il Carnevale di Venezia, nel nome di Marco Polo Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti internazionali
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er il Carnevale veneziano sarà un anno all’insegna del ritorno alle tradizioni più antiche e con una dedica obbligata: quella a Marco Polo e alla strada per il Catai nei suoi 700 anni. Sarà il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo” ad accompagnare il Carnevale di Venezia 2024 che dal 27 gennaio al 13 febbraio celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori in occasione dei 700 anni dalla sua morte, avvenuta l’8 gennaio del 1324, Marco Polo torna dunque in laguna da protagonista e non poteva che farlo durante il Carnevale, quando Il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati si unisce al tema del percorso alla ricerca dei molti se stessi, diversi da quando si era partiti ma ancora con la voglia di tornare a mettersi in viaggio. L’edizione 2024 del Carnevale di Venezia sarà dunque un viaggio verso l’Oriente sulle tracce del percorso che Marco Polo intraprese alla scoperta delle nuove meraviglie dell’allora Catai. Doppia, in effetti, la ricorrenza: i 700 anni dalla morte di Marco Polo e i 770 anni dalla nascita, nel 1254 a Venezia da una famiglia patrizia di facoltosi mercanti, originaria di Sebenico in Dalmazia. Nel 1269, quando il padre e lo zio fanno ritorno a Venezia dai viaggi in Oriente, Marco ha quindici anni; e poco più tardi, ancora giovinetto, probabilmente nella primavera o nell’estate del 1271, parte insieme con loro per la Cina, dove rimarrà per circa venticinque anni. Durante tutta la sua permanenza presso la corte mongolica, per conto del Gran Khan, Marco svolgerà attività amministrative, lunghe e delicate ambascerie e incarichi diplomatici di prestigio, compiendo a tal fine diversi viaggi. A sette secoli di distanza, la città di Venezia, dal 27 gennaio al 13 febbraio, diventerà quindi la sede di un secondo viaggio fantastico che condurrà gli ospiti per le calli e i campi in
In foto, l’immagine ufficiale del Carnevale di Venezia 2024 dedicato a Marco Polo
Sintonizzati sul futuro. cambiare look
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un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino dove si ripercorreranno quelle avventure eccezionali, Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti del panorama internazionale nel campo della clownerie, ma non mancheranno gli appuntamenti ormai tradizionali con la maschera più bella e la selezione delle dodici Marie, a Ca’ Vendramin Calergi il Dinner Show ufficiale del Carnevale, intitolato “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter e lo spettacolo sull’acqua. “Terra incognita” all’Arsenale. Ma l’arte e il teatro torneranno anche
Show ufficiale “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter
a celebrare il Carnevale con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città con il Carnevale della Cultura in collaborazione con Biennale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 porta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto. Sui principali siti stranieri, intanto, l’evento è già partito alla grande e con aspettative altissime. Scrivono ad esempio su uno dei principali fornitori di pacchetti viaggio per la Germania: “Il Carnevale di Venezia 2024 è pronto a esplodere in un turbine di eccitazione e divertimento!Il conto alla rovescia è già partito e la città lagunare è pronta a celebrare uno dei suoi più grandi eroi: Marco Polo. Immaginatevi catapultati in un’avventura epica, mentre viaggiate attraverso le calli e le piazze di Venezia, immergendovi in uno spettacolo magico che unisce storia, cultura e creatività senza limiti! È un’opportunità unica per esplorare non solo terre remote, ma anche il proprio viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e dell’avventura mozzafiato di Marco Polo”. Massimo Tonizzo
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Sport
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Panathlon Club di Chioggia. La cerimonia di premiazione
Targhe Oro per gli atleti che fanno brillare lo sport locale I
l Panathlon Club di Chioggia consegna le “Targhe Oro” agli sportivi che si sono particolarmente distinti a livello locale nelle più svariate discipline e dei “Guidoni di Benemerenza” a dirigenti di associazioni e gruppi che si sono prodigati per la buona immagine ed il sostegno dello sport a livello locale. La presidente Stefania Lando il 15 dicembre scorso nelle sede sociale del club chioggiotto, il ristorante “Al Granso stanco”, ha premiato con le Targhe Oro - alla presenza del Governatore del Distretto Area 1 nord-est, Giuseppe Falco, e del delegato del Panathlon International, avvocato Giorgio Chinellato - Frank Lamparelli, campione mondiale di braccio di ferro, uno tra i dieci atleti al mondo più forte nella disciplina; Gianluca Salvagno, “giornalista di professione e triathleta per passione”, che ha ottenuto quest’anno varie vittorie e primo chioggiotto a partecipare ad un campionato mondiale di Iron Man a Nizza nel 2023; Silvio Sambo, vincitore di numerose regate veliche e di importanti campionati a livello nazionale ed internazionale, ma anche istruttore in varie discipline legate al mondo della vela. I Guidoni di Benemerenza sono stati assegnati a Paolo Albiero, presidente dall’ASD Delfino Triathlon Chioggia, per l’incessante lavoro che sta svolgendo a favore dello sport con particolare riferimento alla promozione del triathlon organizzando varie manife-
Fra i numerosi sportivi premiati: Lamparelli, campione mondiale di braccio di ferro, Salvagno, primo chioggiotto a partecipare ad un campionato mondiale di Ironman e Silvio Sambo vincitore di tante regate veliche
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stazioni con un numero sempre più elevato di partecipanti; e a Nicoletta Perini, nipote di Dino Ballarin, fratello di Aldo, per l’importantissimo lavoro di promozione e rinnovo della memoria del “grande Torino”, un legame molto forte per la città di Chioggia che ha intitolato ai due fratelli, tragicamente scomparsi il 4 maggio 1949, lo stadio comunale e una piazzetta a Sot-
tomarina. Nicoletta Perini insieme al marito Davide ha donato a tutti i presenti il libro “Mezzo secolo in granata la seconda vita del calcio chioggiotto”. Il Panathlon Club di Chioggia prosegue quindi il suo impegno per favorire e sostenere tutte le iniziative legate al potenziamento dello sport a livello locale. Eugenio Ferrarese
Una reunion fra tutti i professori di ginnastica Una reunion dei bei tempi che furono ma all’insegna anche dei ricordi a livello sportivo vissuti con grandi soddisfazioni in gioventù. Si sono ritrovati, infatti, recentemente, all’ Oca Bianca di Mirano, i professori di ginnastica che avevano frequentato l’Isef a Bologna e Padova 44 Anni fa, negli anni tra il 1977 e il 1980, riuniti grazie a Vanni Favorido con il supporto di qualche volonteroso collega. Favorido, che è stato anche collaboratore sportivo de “Il Gazzettino”, è stato insignito della Stella di Bronzo al merito sportivo del Coni nel 2004, con l’Ovale di Bronzo (2007), d’Argento (2013) e d’Oro il 21 maggio 2021. Ha vinto due titoli nazionali, nel calcio con la Sms Mazzini di Mirano, ai Giochi della Gioventù del 1985 a Frosinone e col Rugby, Regione Veneto nei campionati studenteschi del 2001 a Pordenone. Andato
in pensione nel 2020 dal suo incarico sulla cattedra di scienze motorie presso l’Iis Levi-Ponti di Mirano può essere tranquillamente definito una delle colonne nel mondo dell’insegnamento in questo campo. Tuttora è osservatore arbitrale di rugby, giudice di tennistavolo e ha diretto incontri di calcio e segue anche un ragazzino del baskin. E’ autore anche del volume “Una Piazza Ovale” mezzo secolo di rimbalzi strani a Mirano,
del 2007, in occasione del 50esimo anniversario del Rugby Mirano. Il ritrovo ha avuto così successo che sarà riproposto anche quest’anno intorno a settembre, si spera raddoppiando il numero dei partecipanti. “Sono una persona che vive di sport - ricorda dopo il primo anno all’Isef a Bologna noi veneti siamo confluiti tra Padova e Verona. C’erano tanti che hanno fatto sport ad alto livello come l’olimpionica Gabriella Dorio”. (r.m.)
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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I
n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito. “In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
Claudio Borgia
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
Roberto Marcato
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
F
ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda
Federico Caner
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le
diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone” “A
scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
Antonio De Poli
centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
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Sintonizzati “Un’azienda che è come una famiglia, radicata sul futuro. sul territorio: questa è per noi Veneta Pesca” Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
avuto più spazio per programNel 2023 l’azienda mo Veneto24 passa al sistema di ultima mare e gestire al meglio la struttura DAB chechepermette di ascoltare anche aziendale. Devo però dire noi portovirese, chegenerazione stati un po’ in controtendenza: la radio con una qualità audio perfetta. compie 52 anni e siamo noi siamo cresciuti, ma il mercato in generale è rimasto un po’ fermo”. ha 3 generazioni Da cosa è dipesa la vostrawww.veneto24.it capacità di in azienda e crescere nonostante tutto? Che cosa un centinaio di fa la differenza per voi? “Direi che siamo riusciti a coltivare e dipendenti, ha ad aumentare il parco clienti, abbiaampliato il mercato di riferimensaputo continuare mo to, puntando specialmente sulla gdo te alle lavorazioni, alla quotidianità. ma anche nei paesi limitrofi. Crea crescere (grande distribuzione organizzata, Siamo un’azienda familiare che nel scendo siamo diventati sempre più
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n un 2023 tra luci e ombre per l’economia veneta, l’azienda portovirese “Veneta Pesca” ha saputo crescere e consolidarsi. Dal 1972 l’impressa commercia pesce fresco in tutto il territorio nazionale. Abbiamo intervistato uno degli esponenti Michele Cattin
ndr) e siamo riusciti a incrementare in quel settore le nostre vendite. Penso anche che riusciamo a crescere perché cerchiamo di lavorare con il prezzo giusto e di andare incontro alle esigenze dei clienti, arrivando magari qualche volta anche ad accontentarsi di qualcosa in meno. Questa è sempre stata una nostra caratteristica che ci ha permesso di guadagnare quote di mercato”. La vostra presenza storica forse è di ulteriore aiuto, in quanto siete da decenni sul territorio. “Sì, nel 2024 festeggeremo i nostri 52 anni di attività. Siamo alla terza
Com’è stato per voi il 2023 che si è da poco concluso? “L’anno per il gruppo è stato comunL’APP RADIO VENETO24 que un anno di crescita,SCARICA con un buon aumento del fatturato. Un anno mi- generazione in azienda: è ancora atgliore del precedente, grazie anche tivo il fondatore e con lui lavorano i al fatto che i costi energetici, esplosi figli e i nipoti. Veneta Pesca da semAscolta nel 2022, si sono arrestati. Il 2023 ci pre è molto incentrata sul lavoro: noi ha lasciato un po’ più tranquilli da titolari siamo tutti in piattaforma, in questo punto di vista e perciò abbia- magazzino, contribuiamo attivamen-
tempo è cresciuta: siamo passati da trenta dipendenti al centinaio attuale e li conosciamo tutti, lavoriamo fianco a fianco. Anche questo aspetto che reputo vincente, perché essendo molto presenti in azienda riusciamo anche a controllare tante dinamiche e a gestire con molta flessibilità le difficoltà quotidiane”. Quali sono i valori di Veneta Pesca? Se dovesse scegliere tre parole che vi rappresentano quali sarebbero? “La prima “presenza”, sicuramente, che è uno dei valori. Poi “Solidarietà”, perché in azienda si crea anche un legame con il personale e con i nostri operatori. E “familiarità dell’ambiente”, come dimostra il bassissimo turnover aziendale, che per noi rappresenta un segnale di soddisfazione importante. Mandiamo in pensione tutti gli anni dei nostri dipendenti che mi hanno visto crescere e questo è un altro aspetto di cui andiamo fieri”. 52 anni di vita e oltre 100 dipendenti, siete certamente molto radicati nel territorio. “Sicuramente, ma non solo a Porto Viro, che è la città dove abitiamo,
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importanti per la comunità, perché contribuiamo a sviluppare il territorio. Devo dire anche che nel tempo stiamo diventando sempre più multietnici ed è un aspetto che ci piace. Cerchiamo di essere un’azienda moderna”. Obiettivi per il 2024? “La prospettiva è quella di fare sempre meglio. Puntiamo a crescere ancora e su questo obiettivo ci concentreremo anche il prossimo anno”.
I NOSTRI NUMERI
3 GENERAZIONI DIPENDENTI +100 +65 MILIONI DI FATTURATO
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Infezioni respiratorie, alcuni consigli Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande
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infezione da Covid-19 esistono terapie antivirali efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito - fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.
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Direttore Sanitario: Dott. Mario Bortolato
L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto
al benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile U
na diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo. “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura. Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Translational Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché
L’applicazione di tecniche innovative di genomica permetterebbe di rilevare tracce di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi, grazie all’analisi del DNA sui tamponi utilizzati per il Pap test.
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diagnosticata in fase avanzata. Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili. “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo stadio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine. Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo. “A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Ser-
gio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”. “Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno raccolto i Pap test effettuati, anni prima della diagnosi, da 113 donne con tumore all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con una tecnica di sequenziamento del DNA che permette di rilevare anche piccole tracce di DNA tumorale e di misurare la loro instabilità genomica. I risultati così ottenuti sono poi stati confrontati con un gruppo di controllo: i Pap test di 77 donne sane, che non hanno ricevuto negli anni successivi alcuna diagnosi di tumore. “Per la prima volta nella ricerca sulla diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davvero promettenti: dimostrano che la tecnica impiegata
è in grado di riconoscere nei tamponi la presenza di DNA tumorale con anni di anticipo rispetto alla manifestazione della malattia, in un caso addirittura nove anni prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di controllo è molto basso, così come il numero di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti con tumore”, spiegano Lara Paracchini e Laura Mannarino, prime autrici dello studio, di cui hanno curato rispettivamente gli esperimenti in laboratorio e l’analisi bioinformatica dei dati. E’ bene precisare che si tratta però solo del primo, seppur fondamentale, passo verso la dimostrazione di fattibilità ed efficacia di una tecnica di diagnosi precoce per questa malattia.
“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implementare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.
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“Gender gap”. Il dossier dell’Ulss 3 Serenissima
Medicina declinata al femminile per vincere le diseguaglianze Il “Bilancio di Genere”, mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, negli ospedali e nel territorio, cercando di individuare eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative
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ivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, che sono quindi mediamente più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio “Bilancio di Genere”. “Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l’Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la “me-
dicina di genere” che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all’universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell’ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo “Bilancio di Genere”, che è diventato un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire”. Il “Bilancio di Genere” mette a disposizione
dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative. “Con la sua ricerca, l’Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell’Ulss 3 Serenissima -, evidenzia i progressi che sono stati compiuti nella cosiddetta “medicina di genere”, cioè nell’ap-
proccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intervenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile”. L’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato anche dall’analisi delle assunzioni negli ultimi
anni. “Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”. Un plauso al Bilancio di Genere dell’Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità.
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