laPiazza di Chioggia - Aprile 2024

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I nostri prossimi 30 anni!

Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.

Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.

Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.

E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.

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SINDACO

Giunta sempre più “fragile”, il primo cittadino ha aperto il tavolo delle trattative con l’opposizione, Energia Civica in primis

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Crisi di giunta

DAL VENETO ALL’EUROPA

LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN

L’assessore regionale annuncia la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia

TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”

La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo può influenzare la scelta dei cittadini”

ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.

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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 69
Chioggia
di
ARMELAO E FRATELLI D’ITALIA, DOPO LA LUNGA CRISI ORMAI LA ROTTURA È DEFINITIVA
APRILE 2024 ww w.veneto2 4.it ww w.veneto2 4.news
avanti tutta
Governatore
Giuseppe
Autonomia
Luca Zaia
Regione Veneto
Politica Servizio a pag.26 Servizio a pag. 25

La sanità del futuro

passa (anche) dal vecchio distretto di via Cappuccina a Mestre: al via i lavori per il nuovo edificio

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nali e spazi di servizio, garantendo una più funzionale distribuzione dei servizi. Si tratterà di un edificio di quattro piani, per un volume complessivo di 5.850 metri cubi e una superficie totale di 1.109 metri quadri.

La casa di comunità di Mestre è infatti solo uno dei cantieri collegati ai fondi del PNRR e nell’area di competenza dell’Azienda sanitaria veneziana le Case della Comunità previste sono ben 12. Alcune nascono dalla parziale riorganizzazione di strutture già esistenti e funzionanti; per 9 di queste 12, sono previsti investimenti rilevanti e cantieri complessi.Nell’area urbana della Terraferma veneziana, un altro cantiere attesissimo – i lavori sono stati consegnati

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L’obiettivo è completare tutte le strutture entro il 2026.

da alcune settimane – è quello per la costruzione della casa di comunità di Marghera, in piazzale Sant’Antonio: sono stanziati più di 9 milioni e mezzo di euro, sarà eretta al posto dell’ex asilo Sacro Cuore, e sarà costituita da un

nio fa, con un investimento di 90mila euro.

La Casa della Comunità di Venezia sorgerà presso l’ospedale Santi Giovanni e Paolo, dove sono previsti investimenti, anche con fondi extra PNRR, per un totale di oltre 62 milioni di euro, che riguarderanno tra l’altro anche il pronto soccorso e la terapia intensiva. L’altra Casa di Comunità dell’area insulare sarà al Lido, dove sarà realizzata all’interno del Padiglione Rossi.

a lui, governa la sanità veneziana.

Riconfermato a fine febbraio per altri due anni dal Presidente della Regione Luca Zaia, il Direttore Generale Contato ha a sua volta confermato il direttore amministrativo, Luigi Antoniol, il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta, e il Direttore dei Servizi socio-

passati attraverso il prezioso contributo o erto da quelli che sono i miei primi riferimenti operativi. Questa collaborazione, e quindi l’integrazione delle diverse funzioni, è sempre più necessaria: si pensi, per fare un solo esempio, a come gli aspetti amministrativi, quelli sanitari e quelli sociosanitari sono contemporaneamente presenti nel piano di rinnovamento della sanità territoria-

se - dice ancora Contato - rinnovo ai tre Direttori che mi a iancano gli auspici che rivolgo sempre ai miei collaboratori: quello cioè di saper conciliare la ricerca del risultato con l’umanità e con il rispetto per le persone, anche all’interno delle dinamiche di governo, e anche quello di cercare sempre l’equilibrio tra gli impegni professionali e la vita personale, perché si lavora bene per gli altri

“Credo sia giusto - conclude il Direttore Generale Contato - accorgersi dell’importanza della governance degli enti pubblici, anche e ancor più in ambito sanitario: la cura e l’assistenza delle persone nei territori è un lavoro fondamentale, che determina la qualità della vita dei cittadini. E allora è importante che, proprio per conseguire i migliori risultati per l’utenza, nei ruoli dirigenziali siano incaricati professionisti validi: anche attraverso il lavoro di queste figure dirigenziali, quelle che mi a iancano nell’Ulss 3 Serenissima ma anche quelle che lavorano nelle varie Aziende sanitari della regione, si costruisce una classe dirigente utile al Paese”.

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Dei sette medici di famiglia che hanno lasciato la loro attività, nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, con la fine del mese di febbraio, due sono di Chioggia. L’Azienda sanitaria ha provveduto anche per questi due il turn over individuando ed incaricando altri due professionisti che subentrano in sostituzione dei medici cessanti. “Gli assistiti hanno già ricevuto comunicazione quanto alle modalità in cui sarà effettuato il cambio del medico - spiegano i competenti Uffici dell’Ulss 3 – che avviene in automatico, salvo i casi in cui siano presenti nell’ambito diversi medici con disponibilità: qui gli assistiti del medico cessante possono scegliere tra le diverse opzioni”.

Per quanto riguarda dunque il territorio di Chioggia, sono due le cessazioni, con relative sostituzioni. Lascia l’attività di medico di famiglia il dottor Loris Casson, che operava fino alla fine di febbraio nella Medicina di Gruppo Integrata di viale della Repubblica; dal 1° marzo si è inserito con incarico provvisorio il dottor Francesco Paganin, che svolge l’attività nello stesso ambulatorio, in viale della Repubblica 24/26: gli assistiti del dottor Casson sono stati trasferiti automaticamente nelle liste del professionista subentrante. Al dottor Guido Monaco è subentrata con incarico temporaneo, in quanto vincitrice di zona carente, la dottoressa Doina Ulinici, che svolge l’attività nello stesso ambulatorio, all’interno della Medicina di Gruppo Integrata di viale Milano 22/D. Anche gli assistiti del dottor Monaco sono stati trasferiti automaticamente nelle liste della dottoressa Ulinici.

Ornella Jovane

Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.

Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.

I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.

L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.

I nostri prossimi 30 anni!

Giuseppe Bergantin*

Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.

Ai dottori Loris

Casson e Guido

Monaco, subentrano

i colleghi Francesco

Paganin e Doina Ulinici

Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.

*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24

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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).

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di Chioggia Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione:
una
da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia avanti tutta Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Il turn over per due medici di famiglia del territorio
Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è
testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994
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La crisi della maggioranza. Tenuta della Giunta sempre più debole, il rischio è che manchino i numeri

Il sindaco è rimasto senza l’appoggio di alcuni consiglieri di Fdi

Dopo la lunga crisi ormai è definitiva la rottura tra il primo cittadino e Fratelli d’Italia. Aperto il tavolo delle trattative con le forze di opposizione, Energia civica in primis, per “il bene della città”

L a tenuta della Giunta comunale si fa sempre più debole.

I primi mesi del 2024 si sono rivelati un autentico percorso ad ostacoli per la squadra di assessori che amministra la città, con il sindaco, Mauro Armelao, impegnato nell’ arduo compito di tenere insieme una maggioranza che, numeri alla mano, rischia di non esserci.

Le frizioni con Fratelli d’Italia, in particolare con il segretario Matteo Penzo, si sono rivelate insanabili e la circostanza ha determinato per Mauro Armelao l’ingresso in un tunnel (metaforicamente parlando) da cui non si può uscire da soli. Senza l’appoggio di parte dei consiglieri FDI, si è aperto dunque il “tavolo delle trattative” con le opposizioni (Energia Civica in primis), con la richiesta esplicita di mettere al centro dell’interesse il bene della città e non i personalismi.

Il concetto, peraltro “slogan” più volte utilizzato in campagna elettorale e nei primi anni di amministrazione, è chiaro e condivisibile a tutti i membri del consiglio comunale; ma al primo cittadino viene ricordato che la ragione di una crisi “alle porte” è proprio dovuta a questioni personali più che di partito. Ne è prova il comunicato congiunto di fine marzo, a firma Lega-Forza Italia-FDI, in cui si chiarisce che lo stallo amministrativo è dovuto ad una frizione interna al partito della Meloni, con i consiglieri Claudio Bullo, Katia Hannot e Massimo Mancini rimasti fedeli

ad Armelao, oltre all’assessore Elena Zennaro.

Le opposizioni, Partito Democratico in primis, colgono l’occasione per rimarcare come nei grandi temi in cui la città attende risposte (mercato del pesce, trasporti urbani pubblici, ZTL) non ci siano risultati concreti.

E in effetti le tensioni arrivano poco dopo avere “scavallato” i due anni di mandato, tempo tecnico per capire la macchina organizzativa e impostare il lavoro per affrontare le questioni che stanno più a cuore alla cittadinanza.

All’attuale maggioranza viene rimproverata un’azione finalizzata alla (giusta) promozione della città, corollata da arrivo di navi da crociera o realizzazione di nuove strutture abitative, ma scarsa “sensibilità” sui servizi. Il “gioco” della politica porta per forze di cose a momenti come questi; soprattutto in ragione del fatto che il potere delle scelte è l’espressione di un lavoro di squadra. Gli ingranaggi di un meccanismo, affinché quest’ultimo funzioni bene, devono essere efficienti e correttamente posizionati. Al riguardo c’è da registrare, in soli tre mesi, la “migrazione” di Sandro Marangon, Francesca Donà, Davide Vianello (ex Chioggia Protagonista) in Forza Italia, e di Mattia Boscolo Chiodoro, che abbandona Lega per gli azzurri). Ma poi ancora abbandona Fratelli d’Italia Katia Hannot, che dovrebbe confluire parimenti in Forza Italia.

Nel mentre ancora ci si interroga sulle ragioni che hanno portato alla defenestrazione da vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola, reo di influire negativamente sulla giunta.

I “nomi nuovi” (non presenti tra le liste elettorali) scelti a inizio mandato da Armelao come assessori non ci sono più: Pier Luigi Serafini, Elisabetta Griso, Massimiliano Tiozzo Caenazzo.

Per la cittadinanza, indipendente dal credo politico, si respira l’aria di un film visto e rivisto.

Il sindaco Armelao: crociere, Chioggia pronta ad accogliere nuove compagnie di navigazione

Il primo cittadino Mauro Armelao interviene sulle possibili opportunità future dello scalo chioggiotto per le compagnie di navigazione, come – in alcuni casi – alternativa a Venezia. “Senza voler entrare nel merito delle crociere veneziane, - afferma - mi sento di intervenire sull’argomento evidenziando che come città di Chioggia saremmo ben lieti di ospitare anche nuove compagnie di navigazione al nostro porto dei Saloni”.

E rivolge direttamente il proprio invito anche alla MSC che, nel caso di navi con dimensioni più ridotte, può pensare anche a Chioggia come scalo, così come la Norwegian Cruise Line e la Royal Caribbean.

“Ovviamente - ci tiene a precisare - parliamo di navi rispettose delle dimensioni massime previste per i nostri fondali”.

Il sindaco ha anche annunciato un incontro con la Capitaneria di porto di Chioggia per proseguire il lavoro già iniziato sulla fattibilità di un ormeggio in rada in piena sicurezza, con imbarco e sbarco dei passeggeri in visita. “Questa per la nostra città – ha

commentato - può essere una buona soluzione per navi di dimensioni un po’ più grandi e che quindi non possono attraccare al porto ma che potrebbero ugualmente fare tappa da noi per visitare il nostro meraviglioso territorio”. Rimane da definire la questione vigilanza e sicurezza. “Resta una questione ancora aperta e alla quale tengo particolarmente –ha concluso - e cioè il potenziamento del personale impiegato all’ufficio Polizia di Frontiera di Chioggia che ora può contare solo su due unità”. (o.j.)

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Ascolta www.veneto24.it Politica
I festeggiamento della vittoria alle elezioni amministrative del 2021 Luca Rapacciulo

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Politica

Crisi di Giunta. La proposta della consigliera regionale pentastellata Erika Baldin

“Si

torni a votare:

saranno i cittadini

a valutare l’operato di questa maggioranza”

“Litigano da oltre tre mesi per questioni personali mettendo in sofferenza la città”: deposito Gpl, trasporto pubblico e Actv, collegamenti ferroviari, sicurezza della Romea: sono questioni importanti che hanno bisogno di un’amministrazione stabile

L a crisi amministrativa della giunta comunale mette in difficoltà l’intera città. E’ questa la visione di Erika Baldin, consigliere regionale M5S, che sottolinea come non sia ammissibile l’attuale situazione.

“Dopo mesi di rimpasti, sgambetti e dimissioni, possiamo dire che è stato superato ogni limite: la crisi della maggioranza ha bloccato la città, con ripercussioni per cittadine e cittadini e imprese. Invece di amministrare, Armelao e la sua maggioranza litigano da oltre tre mesi al loro interno, per questioni personali. Così la crisi si trasforma in una stasi che mette in sofferenza l’intera comunità”.

La proposta della Baldin è quella di tornare alle urne, lasciando quindi decidere alla cittadinanza se legittimare o meno l’operato di Giunta e consiglio comunale.

“In questa crisi della maggioranza, scatenata da questioni personali più che politiche, nessuno si salva. L’unica soluzione è restituire la parola alla cittadinanza, portando rapidamente la città al voto. Solo così Chioggia potrà uscire

dalla palude in cui è sprofondata a causa del fallimento della maggioranza, che si è dimostrata incapace di mettere l’interesse della città davanti a tutto”.

La consigliera pentastellata lamenta la situazione di stasi sul deposito GPL (non ancora rimosso) e la ripresa delle trivellazioni nell’alto Adriatico, voluta dal governo Meloni e Salvini.

“La città ha bisogno di un sindaco e di una maggioranza che siano in grado di difendere la popolazione di Chioggia dalle scelte di ACTV, che ha ridotto drasticamente le linee e le corse del trasporto pubblico locale – ricorda la Baldin, che aggiunge – occorre avere la forza di incalzare la Regione rispetto ai collegamenti su rotaia: staremo dieci mesi senza ferrovia, e anche quest’anno (come l’anno scorso) il “treno del mare” non partirà. E deve incalzare il governo per quanto riguarda la sicurezza della Romea, una tra le strade italiane che più contribuisce ad aumentare il numero delle persone morte per incidente. Tutto ciò non lo potrà fare una maggioranza arrivata ormai al capolinea, per questo auspico che al più presto sia possibile votare una nuova amministrazione”.

Luca Rapacciuolo

Gli alunni delle scuole primarie fanno visita al sindaco e all’assessore De Perini

Piccoli cittadini, magari amministratori di domani, si formano e si informano soprattutto sulle questioni ambientali del territorio. Gli alunni di due classi seconda delle scuole primarie Don Milani e Bruno Caccin hanno fatto visita all’Ufficio Anagrafe del Comune di Chioggia. Oltre ad apprendere i meccanismi della macchina amministrativa, hanno avuto modo di incontrare il sindaco Mauro Armelao e l’assessore ai Servizi Demografici e all’Ambiente e Verde Pubblico Serena De Perini ai quali hanno potuto rivolgere le loro domande.

Quali sono i compiti di un sindaco, quali sono i problemi più importanti del nostro Comune, in cosa consiste il ruolo di assessore sono solo alcuni dei quesiti che gli studenti hanno rivolto agli amministratori.

Gli alunni poi hanno fatto presente alcune questioni che più stanno loro a cuore, soprattutto per quanto riguarda i giardini pubblici. Importante anche la richiesta all’Amministrazione di tenere in debita considerazione la questione ambientale. (o.j.)

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Erika Baldin

La sperimentazione. Proroga del pre-esercizio e la modifica degli orari

Ztl, si continua fino a settembre

L a sperimentazione continua.

Da poche settimane è ufficiale che il periodo di pre-esercizio della Zona a Traffico Limitato per Chioggia verrà prorogato fino a metà settembre, data “simbolica” di termine della stagione estiva.

La scelta dell’Amministrazione comunale è quindi quella di valutare con attenzione le criticità di un sistema che sicuramente verrà messo alla prova proprio nei mesi in cui l’afflusso turistico si sommerà a quello dei residenti.

Tuttavia, da parte delle opposizioni permangono alcune perplessità su modalità e tempismo delle scelte dal sindaco, Mauro Armelao, dubbi espressi in particolare da Daniele Stecco del M5S.

“Lo slittamento dell’entrata in funzione della Ztl era evidente,

vista la situazione di stallo politico causato dalla crisi di giunta – dichiara il consigliere pentastellato, che poi aggiunge - “il sindaco Armelao, impotente nel risolvere i problemi della città e impegnato a gestire altre questioni da oltre 100 giorni, ha scelto la via più semplice: rimandare tutto a dopo l’estate e prendere in giro i tanti cittadini che avevano registrato la propria auto e pagato il permesso. È la dimostrazione lampante che la città è allo sbando totale”.

Di tutt’altro avviso il primo cittadino, che giustifica al contrario la scelta (condivisa con Sst e Polizia locale) con la volontà di recepire le tante istanze arrivate dai cittadini e dal mondo del commercio.

Di fatto è ufficiale che non si

parte con le sanzioni almeno fino a settembre, in ragione della D.G. n°53 del 13 marzo 2024 che formalmente dispone la proroga del Pre-esercizio fino al 15 settembre 2024 nei varchi riva-canale Lombardo, canale San Domenico Nord-SUD e Corso del Popolo da Chiesa S. Giacomo a Vigo.

Resta in piedi il tracciamento degli eventuali accessi non autorizzati, nel rispetto dei seguenti orari: periodo dal 1° aprile al 31 ottobre, giorni feriali: dalle 11 alle 4; domenica e festivi: dalle 9 alle 4.00; periodo dal 1° novembre al 31 marzo, giorni feriali: dalle 11 alle 20; domenica e festivi: dalle 9.00 alle 20.00; Tutti i permessi Ztl già rilasciati con scadenza 31/12/2023 restano prorogati fino al 31/12/2024.

Luca Rapacciuolo

L’appello. L’Associazione Protezione Animali Odv cerca volontari

Ciascuno fa ciò che può, con i mezzi a disposizione e talvolta la buona volontà e una nobile motivazione sono le risposte più efficaci alla domanda di aiuto da parte dei più deboli ed indifesi.

L’Associazione Protezione Animali O.D.V., nata nel 2001, sta gestendo il Canile Municipale di Chioggia e ha dato, negli anni, la possibilità a migliaia di cani e di gatti abbandonati di trovare una nuova famiglia.

“Togliere dalla strada un animale abituato in casa, - sottolineano i volontari dell’associazione - significa salvare le persone da possibili incidenti stradali perché un animale abbandonato può facilmente creare grossi problemi”.

“Il nostro fine – spiegano - è quello di far rinascere nei cani e gatti abbandonati la fiducia per le persone dopo la tragedia dell’abbandono”.

Con grande impegno i volontari

cercano con i mercatini, la raccolta cibo, le confezioni dono, i calendari, di risolvere tutti i problemi che si presentano ogni giorno per continuare l’onerosa ed impegnativa attività dell’associazione.

“La nostra Associazione – raccontano - non si limita al mondo animale ma collabora con il Tribunale per i lavori socialmente utili e con varie Associazioni che si occupano di disabilità. Spesso vengono a farci visita anche varie scolaresche per interagire con i no-

L’opposizione critica con Daniele Stecco (M5S): “Sindaco distratto dalla crisi di Giunta, rimanda tutto a dopo le vacanze”. Il primo cittadino risponde: “Scelta fatta nell’interesse della cittadinanza”

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stri ospiti”.

Per gestire le attività e tutte le iniziative c’è bisogno del contributo di molte persone, da qui l’appello, per chi fosse interessato, a mettere a disposizione anche qualche ora da dedicare ai piccoli ospiti del Canile. I numeri a cui fare riferimento per contattare l’associazione sono 3498367918 e anche 3289620233.

Chi invece volesse contribuire con un aiuto economico le coordinate sono: c.c.postale :32693459; iban posta:

IT21T0760102000000032693459; iban Banca:

IT07S0708420900000000015820.

Un altro modo per sostenere l’associazione è tramite il 5 per 1000.

“Vi aspettiamo – concludono - per poter toccare con mano la nostra realtà. Nel nostro piccolo, cerchiamo di dare spazio anche al rispetto del mondo animale”. (o.j.)

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Granchio blu. Pesca in laguna e in mare nel Clodiense, continuano a lanciare gridi di allarme

Non più una minaccia imprevista, ma una consolidata emergenza

Il primo cittadino Armelao, per sostenere i pescatori, è stato a Bruxelles per illustrare le difficoltà derivate dall’invasione del crostaceo e presentare i risultati di uno studio realizzato dall’Università di Venezia

L ’emergenza granchio blu è tutt’altro che finita. La proliferazione incontrollata del crostaceo che ormai ha invaso buona parte delle coste italiane rappresenta non tanto una minaccia, quanto una consolidata emergenza. Pesca in laguna e in mare nel clodiense continuano a lanciare gridi di allarme. Non si contano i video postati su social network, spesso virali in poche ore, in cui si può constatare come il lavoro dei pescatori si sia ridotto ormai a svuotare le reti dai granchi. Lo Stato, attraverso due decreti firmati a fine marzo dal Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Lollobrigida, tenta di ridare “ossigeno” agli addetti ali lavori, concedendo la possibilità di proroga fino a 24 mesi delle rate dei mutui, garantendo l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e proponendo finanziamenti agevolati.

“Un sentito ringraziamento al Ministro Lollobrigida e a tutto il Governo che, attraverso i decreti firmati, hanno saputo interpretare e tradurre in pratica lo stato di profonda difficoltà che vive da oltre un anno il comparto della pesca” commenta il sindaco Mauro Armelao, preoccupato comunque per le ricadute sull’intera flotta peschereccia di Chioggia.

“Proprio per sostenere le istanze dei nostri pescatori – continua Armelao - assieme all’assessore alla Pesca della Regione Veneto Cristiano Corazzari sono stato a Bruxelles nelle scorse settimane. Abbiamo accolto l’invito dell’On. Rosanna Conte, Coordinatrice ID in Commissione PECH, Parlamento Europeo e dell’On.Paola Ghidoni, Membro della Commissione AGRI, Parlamento Europeo e in quella sede illustrato le difficoltà derivate dall’invasione del Granchio blu e presentato la prima parte dello studio realizzato dall’Università di Venezia”.

L’obiettivo è quello di porre all’attenzione del Parlamento Europeo una situazione che esige un intervento immediato. Sussidi e altre forme di aiuto sono una delle possibilità, forse le più concrete; altre soluzioni di “contrasto” all’ invasione del granchio blu non ce

ne sono. La commerciabilità del prodotto è certa nel nord degli Stati Uniti e in altre zone del mondo, vincolata però dalla fornitura di materia semi-lavorata. C’è poi da vincere la concorrenza di altri potenziali Paesi esportatori, come Grecia e Tunisia.

Luca Rapacciuolo

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A Chioggia hanno sfilato Rolls-Royce e Bentley per il raduno mensile

Auto prestigiose hanno sfilato per il centro storico di Chioggia lo scorso 23 marzo per poi sostare davanti al Palazzo Municipale. I soci del British Motors Club Verona hanno organizzato nella cittadina lagunare il raduno mensile facendo giungere a Chioggia oltre una ventina di auto Rolls-Royce e Bentley.

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E’ stata l’occasione per gli appassionati e per i molti turisti che passeggiavano lungo il Corso del Popolo per poter vedere da vicino vetture ‘da sogno’ appartenute anche a regnanti, capitani d’industrie o attori famosi. Alcune delle auto presentate vantano già sessanta di storia.

Il raduno ha permesso ai proprietari collezionisti di visitare alcuni dei luoghi più caratteristici del centro

storico con una sosta per un brindisi, compiendo poi una breve escursione in laguna col Bragozzo Ulisse lungo i canali per poi arrivare anche alla bocca di porto per vedere il ‘Mose’, il sistema di paratie mobili che protegge la laguna dalle acque alte eccezionali, e infine il pranzo sociale organizzato alla darsena Le Saline. Il British Motors Club ha ringraziato la città di Chioggia che ha concesso il patrocinio all’evento, il sindaco Mauro Armelao, Cinzianna Zennaro dell’Ufficio Sport e il socio Stefano Sambo per la collaborazione ad organizzare questo riuscito raduno che già conta di ripetere il prossimo anno. (e.f.)

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Economia
Il Ministro Francesco Lollobrigida e il sindaco Mauro Armelao

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Turismo all’aria aperta. Cisa camping- Faita Nordest si apprestano ad aprire la stagione

Campeggi, dal 25 aprile saranno totalmente operativi

Il 2023 ha regalato grandi soddisfazioni: le presenze sono passate da 832.000 del 2022 a 904.000. Le sensazioni per il 2024 sono buone, già al 15 marzo si è già registrato il 35% di prenotazioni per le case mobili

Icampeggi di Chioggia Sottomarina saranno totalmente operativi entro il 25 aprile prossimo, ma alcune strutture erano aperte nel weekend pasquale. La scorsa annata si era chiusa con un +9% sul tasso di occupazione di piazzole e case mobili, una delle migliori per il turismo all’aria aperta, recuperando le flessioni post Covid, con oltre 900.000 pernottamenti. Le presenze, passate da 832.000 del 2022 a 904.000 del 2023, hanno incrementato il gettito della tassa di soggiorno, salito da 612.000 euro del 2022 a 647.000 euro del 2023.

Gli associati di Cisa campingFaita Nordest si apprestano ad aprire la stagione 2024 all’insegna di ulteriori ammodernamenti dal punto di vista strutturale, impiantistico e dell’offerta ricettiva.

“Il 2023 è stato davvero un

anno buono - spiega il presidente di Cisa camping, Leonardo Ranieri, - è andata molto bene anche la bassa stagione e c’è stato un aumento della redditività anche se abbiamo ancora ampi margini di crescita sull’adeguamento dei prezzi rispetto i nostri competitor, in primis a Cavallino che è il punto di riferimento più importante della costa”.

Il mercato di riferimento rimane principalmente quello italiano, che copre il 65% (mentre per Cavallino il 60% è costituito da stranieri), seguito dal 25% di tedeschi e da un 10% costituito da svizzeri, austriaci, olandesi e turisti dei paesi dell’Est Europa. A Chioggia l’occupazione delle case mobili tocca il 65%, a Cavallino il 75%. Il prezzo medio per una piazzola è di 38 euro al giorno, per Cavallino di 67. Gli ampi margini di crescita vanno ovviamente di pari passo all’au-

mento della qualità con continui investimenti. Negli ultimi due anni sono stati effettuati investimenti strutturali (servizi igienici, piscine, impianti) e investimenti sulle unità abitative (150 nuove case mobili) per oltre 5 milioni di euro.

Le sensazioni per l’annata 2024 sono buone: al 15 marzo si è già registrato il 35% di preno-

tazioni per le case mobili, anche se la clientela italiana, rispetto a quella straniera, tende a prenotare più tardi.

“Stiamo lavorando molto sulla promozione all’estero - ha aggiunto Ranieri - in particolare in Germania. Siamo usciti con un redazionale sulla rivista “Pin camp magazine”, collegata al portale di Adac (Automobil Club

Plastic free, la pulizia della spiaggia di Sottomarina: raccolti 600 kg di rifiuti

Erano una cinquantina le persone che si sono date appuntamento nella zona centrale della battigia della spiaggia di Sottomarina per partecipare all’iniziativa promossa da Plastic Free.

Si tratta di un’associazione di volontariato nata nel 2019 - che conta un migliaio di referenti in Italia - con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica: un mare di rifiuti che invade tutto l’ambien-

te in cui viviamo, le vie delle nostre città, le strade, le autostrade, le ferrovie, le aree industriali, le montagne, i boschi, i prati, le spiagge. Ai volontari, giunti a Sottomarina anche dal rodigino, sono stati consegnati guanti e sacchi in plastica per raccogliere il materiale. Alla manifestazione, coordinata dal referente di zona Alessandro Penzo, era presente anche Riccardo Mancin, coordinatore nazionale dell’associazione Plastic Free. In poche ore

di lavoro sulla spiaggia sono state raccolti 600 kg tra vetro, plastica, boe, una ruota ed anche pezzi di reti e polistirolo. “Ringrazio i partecipanti di Plastic Free - ha affermato Alessandro Penzo - gli studenti del liceo Veronese - Marconi, l’associazione Lanciatori del Polesine, la Scuola Sup Sottomarina, l’Asd Apnea Doc, la scuola primaria Don Milani e la Veritas per la collaborazione e il servizio offerto per il conferimento di quanto è stato raccolto”. (e.f.)

Tedesco) punto di riferimento per fare campeggio in Europa. Chioggia è stata presente in copertina e con un redazionale, sia sul cartaceo che sul web, andando a esaltare la nostra località nei suoi aspetti culturali e ambientali e offrendo inoltre una serie di soggiorni gratuiti a chi nel web ha seguito i nostri post”.

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I volontari di Plastic Free a Sottomarina

Sottomarina. La casa è andata in fiamme uccidendo un’intera famiglia

Grande partecipazione per l’ultimo saluto della città a Gianni, Luisella e Davide

Una folla di oltre 1500 persone ha partecipato ai funerali: erano molto conosciuti a Chioggia perché gestivano il Camping Smeraldo a Isola Verde

C hioggia è stata colpita in queste ultime settimane da una serie di tragedie, ma quella che più ha ferito la città è stato l’incendio che ha distrutto un’abitazione in via Roma a Sottomarina e provocato la morte di tre persone: Gianni Boscolo Scarmanati e la moglie Luisella Veronese, di 63 e 58 anni, e il figlio Davide di 27 anni. La famiglia gestiva il Camping Smeraldo all’Isola Verde, uno dei primi camping sorti alla foce del fiume Brenta già nel 1967.

La casa, che è andata in fiamme in via Roma, era poco distante dal ponte che collega Chioggia a Sottomarina. L’incendio, scoppiato nella notte fra sabato e domenica delle Palme, ha coinvolto il piano terra di un’abitazione affiancata disposta su tre livelli. L’allarme è stato dato da alcuni giovani che hanno visto le fiamme e con una scala hanno tentato di mettere in salvo le persone ma, purtroppo, invano.

I vigili del fuoco arrivati da Chioggia, Cavarzere e Mestre con 7 automezzi antincendio e 18 operatori che hanno spento le fiamme. I pompieri sono entrati con gli autorespiratori e hanno trovato al secondo piano le persone

prive di vita, come accertato poi dai sanitari del Suem. Il rogo è stato domato completamente solo dopo ore e l’immobile dopo la bonifica è stato posto sotto sequestro dai vigili del fuoco. Le cause del rogo sembrano quasi certamente accidentali. Si è trattato probabilmente di un cortocircuito.

La famiglia era molto conosciuta in città e la sera stessa dell’incendio la mamma Luisella e poi Davide erano stati al camping Smeraldo, dove c’è un ristorante-pizzeria, ad aiutare il fratello Fabio (l’unico sopravvissuto perché non abita con i genitori).

“Ho visto del fumo proveniente dalla zona in cui abito (che è vicino alla casa dei genitori) – ha detto colpito dal lutto il fratello Fabio Boscolo Scarmanati - E quando sono

arrivato là ho capito che era andata a fuoco la casa dei miei famigliari. Con mio fratello Davide da quest’anno si doveva gestire insieme il camping”.

Il sindaco Armelao ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali che si sono tenuti al mercato ortofrutticolo. C’era un capannone gremito con 1500 persone per dare l’addio a Gianni, Luisella e Davide. Toccanti le parole del vescovo durante l’omelia che ha detto come, “dopo la delusione e la rabbia, c’è la voglia di capire, e il grazie a chi ha tentato di salvare padre, madre e figlio”. Sono state suonate le note del “Pianista fuori posto”, il ricordo degli amici è stato commosso e pieno di affetto.

Alessandro Abbadir

Il parroco: “Sempre pronti ad organizzare eventi per il territorio”

Tutto il quartiere è rimasto sconvolto a Sottomarina per la morte dei tre membri della famiglia Boscolo Scarmanati, periti nel tragico rogo della loro abitazione. Sul posto, subito dopo l’incendio, si era recato anche il sindaco di Chioggia Mauro Armelao che ha espresso tutto il cordoglio della città per la morte di queste persone che erano amate e benvolute da tutti. Il parroco della chiesa di San Martino che si trova proprio accanto alla casa andata a fuoco ha parole di grande affetto e vicinanza. “Luisella Veronese – spiega don Michele – era una persona molto legata alla nostra parrocchia. Era sempre in prima linea nell’organizzare eventi collegati al territorio”. La donna infatti aiutava nelle scuole anche i bimbi disabili in difficoltà. “Quando ho saputo ciò che è successo – ha detto Don Michele – è stato davvero un fulmine a ciel sereno” . Il sindaco Mauro Armelao con una delegazione di amministratori ha partecipato al funerale che si è tenuto al mercato ortofrutticolo di Chioggia. (a.a.)

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scuola nella settimana del 18 marzo 2024.

Il preside del Cavanis Vincenzo Giannotti, la vicepreside Francesca Avanzi e i proff. Eleonora Nespoli, Stefano Perini e Silvo Marchesan hanno accompagnato la delegazione in

tario della ricchissima biblioteca Cavanis di Venezia, e alla Stazione Meteo dal Colonnello Marcello Cerasuolo. Il giorno successivo i tre sono stati accompagnati in visita alla scuola professionale San Gaetano di Vicenza dove

ci di altissima precisione esportati in tutto il mondo.

Questa utilissima serie di incontri è stata conclusa da un breve saluto di commiato anche coi Padri Luigi e Daniel, che hanno donato ai

ne e della Scuola di Chioggia, tre bellissime stampe antiche, assieme all’augurio di rivederci presto per dar seguito a questo importante progetto di interscambio.

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Vincenzo Giannotti SCARICA L’APP RADIO VENETO24
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Attualità
Davide Boscolo Scarmanati, Luisella Veronese e Gianni Boscolo Scarmanati

Il progetto. La collaborazione di una trentina di aziende del territorio in sinergia col pubblico

Chioggia,“Città ad impatto positivo”

La sostenibilità è l’obiettivo dell’iniziativa che ha già prodotto i suoi primi risultati: un defibrillatore, due autovetture, 30 alberi piantati

U n progetto per una “Città ad impatto positivo” che già sta dando dei primi risultati concreti: un defibrillatore, due autovetture, 30 alberi.

Si tratta di un progetto che Pmg, Società Benefit per l’impatto positivo, ha realizzato per la città di Chioggia con la collaborazione di Enaip, Anteas, Auser e Fondazione Conad.

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Una trentina di aziende del territorio hanno aderito alla lodevole iniziativa che ha permesso l’acquisto di due automobili donate ad Anteas e Auser, associazioni di volontari che già da anni operano sul territorio di Chioggia nell’aiuto agli anziani e alle persone fragili. I veicoli, attrezzati per il trasporto delle persone con fragilità, sono stati inaugurati sabato 23 marzo 2024 davanti al Palazzo Municipale insieme ad un defibrillatore che sarà installato al Mercato Ittico all’Ingrosso, luogo di lavoro pesante e faticoso che necessita di adeguati presidi medici. Il dispositivo medico è stato consegnato al direttore del Mercato Ittico Vincenzo Viapiano. E nel giardino comunale di Via Cicogna a Sottomarina, attualmente carente di alberature eliminate a seguito di eventi meteorici o altre problematiche pregresse, sono stati piantati 30 alberi.

scelta che può guidare i giovani nel loro percorso di cittadinanza attiva.

rispettosa dei temi ambientali, garanzia di tutela per il presente ma soprattutto per il futuro”.

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Inoltre, sempre nell’ambito del progetto “Città ad impatto positivo”, sarà organizzato il 18 aprile prossimo un incontro con gli studenti dell’Enaip di Chioggia per parlare dell’importanza del volontariato come impegno per la crescita personale, oltre che sociale,

“Come Comune di Chioggia - ha affermato il sindaco Mauro Armelao - abbiamo deciso di aderire al progetto “Città ad impatto positivo” perché sono convinto che la sinergia tra pubblico e privato sia fondamentale per raggiungere i migliori obiettivi che questa città merita. Per questo il mio più vivo ringraziamento va alle aziende che hanno aderito al progetto. La sostenibilità è quella che chiedono i residenti, ma anche quella che chiedono i turisti: avere una città

“Da quando ci siamo insediatiha sottolineato Sandro Marangon, assessore alle Politiche sociali - abbiamo cercato di affrontare tutte le situazioni di disagio, da quello che coinvolge i minori e gli anziani a quello delle famiglie. Quindi abbiamo cercato di fare rete all’interno del nostro Comune per poter gestire al meglio il tutto e arrivare a tutti. Lavorare sui giovani significa lavorare sul futuro di queste associazioni”.

Panathlon Club di Chioggia: il nuovo direttivo a confronto

In occasione della conviviale pasquale del Panathlon Club di Chioggia, presieduto da Stefania Lando – che è stata confermata presidente anche per il biennio 2024/25 - vi era quale ospite il vescovo della diocesi di Chioggia mons. Giampaolo Dianin che ha offerto una riflessione sul tema della speranza legata alla resurrezione in un periodo in cui il mondo è pieno di conflitti e tensioni (la guerra in Ucraina, a Gaza...). Tra gli ospiti della serata vi era il Governatore dell’Area 1 del Panathlon International, Giuseppe Franco Falco, appena rieletto per il prossimo quadriennio. L’Area 1 comprende Veneto (a Venezia il Panathlon era stato fondato nel 1951), Trentino e Alto Adige. Nel nuovo Consiglio dell’Area, di cui

fanno parte cinque uomini ed altrettante donne, è stato eletto anche Carlo Albertini in rappresentanza del Club di Chioggia. Nel corso dell’incontro il socio Leo Ranieri ha raccontato ai presenti la sua recentissima partecipazione alla più antica ed importante maratona sciistica di fondo del mondo: la Vasalopett, giunta

alla sua 100esima edizione, competizione che si è tenuta in Svezia il 1 marzo scorso.

Nella precedente conviviale il dott. Loris Casson ha presentato il suo libro “L’antico mestiere della caccia con la spingarda nella Laguna di Venezia” nel quale racconta, tra documentazione fotografica di altissimo livello, narrazioni storiche e naturalistiche, la sua passione per la laguna, l’ambiente marinaro e la sua città, Chioggia.

Il direttivo del Panathlon Chioggia oltre alla presidente Stefania Lando comprende il past president Giorgio Perini, il vicepresidente Leonardo Toson, il segretario tesoriere Carlo Albertini ed i consiglieri Gianni Pagan ed Oscar Nalesso. (e.f.)

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Riconoscimenti. Il premio assegnato dall’Associazione Nazionale

La prestigiosa onorificenza è stata assegnata ai due chioggiotti “per essersi distinti per l’impegno nella solidarietà, nell’integrazione, nel soccorso per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura e della legalità”

L a Sala Maggiore del Palazzo Comunale era assai affollata in occasione della cerimonia di premiazione “Amico delle Forze dell’Ordine” 2023.

Si tratta di un premio che viene assegnato ogni anno dall’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria e che è stato conferito a Giorgio Aldrighetti e a Isidoro Chieregato.

”Un premio che gratifica l’intera nostra Comunità - ha affermato Elena Zennaro, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Chioggia - Un riconoscimento davvero meritato. Ringrazio l’Associazione nazionale polizia penitenziaria, con particolare riferimento al Cav. Filomeno Porcelluzzi, per aver pensato ai nostri due illustri concittadini e per tutte le iniziative che stanno facendo per sensibilizzare la cittadinanza alla legalità. Senza legalità, non c’è una società civile”.

La prestigiosa onorificenza è stata assegnata ai due noti cittadini chioggiotti “per essersi distinti per l’impegno nella solidarietà, nell’integrazione, nel soccorso per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura e della legalità. Nel Gr. Uff.le Giorgio Aldrighetti e nel Cav. Isidoro Chieregato abbiamo individuato l’impegno civile, la dedizione al bene comune e la testimonianza dei valori repubblicani”.

Durante l’incontro è intervenuto sul tema della legalità l’avv. Stefano Marrone, Responsabile regionale per il Parlamento della legalità.

Nel ringraziare per il premio ricevuto Isidoro Chieregato ha ricordato l’impegno dell’Associazione Bersaglieri nella Protezione Civile, nelle scuole e nel volontariato sociale; Giorgio Aldrighetti ha rivolto un pensiero a Maria Ausiliatrice.

Eugenio Ferrarese

Il Gruppo Poeti Città di Chioggia ha celebrato la giornata mondiale della poesia

Grande partecipazione all’incontro promosso dal Gruppo Poeti Città di Chioggia in Auditorium comunale san Nicolò lo scorso 21 marzo per celebrare la “Giornata mondiale della poesia”, manifestazione organizzata col patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale.

Questo evento è stato istruito nel 1999 dall’Unesco perché - come ha spiegato il presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia, prof.ssa Guidina Borella, - “la poesia è una delle forme di espressione più preziose che possiede l’uomo: permette, infatti, di raccontare fatti ed emozioni in maniera

spontanea e toccante”. Sul palco dell’Auditorium comunale, intervallati e accompagnati dalla musica suonata dalla pianista Micaela Tiozzo, si sono alternati declamando le proprie composizioni una quarantina di poeti non solo di Chioggia, ma giunti anche da Padova, Dolo, Stra, Camponogara ed altri comuni limitrofi. Nel corso dell’incontro sono intervenuti con due brevi relazioni la prof.ssa Stefania Lando (“Emozioni, Poesia e Intelligenza Emotiva”) e il professor Ugo Pavanato (“Alda Merini, erede di Saffo”).

L’assessore alla Cultura Elena Zennaro ha rivolto a nome dell’Amministrazione comunale un saluto ai numerosi presenti. Le poesie sono state raccolte in un libretto che è stato consegnato a quanti hanno partecipato a questa interessante iniziativa culturale. (e.f.)

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Polizia Penitenziaria Giorgio Aldrighetti e Isidoro Chieregato sono “Amici delle Forze dell’Ordine”
Giorgio Aldrighetti ed Isidoro Chieregato durante la premiazione

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Eventi. L’inaugurazione dell’anno accademico

Università popolare, un calendario ricco di proposte

Sono ben 160 le persone che si sono iscritte in questa edizione. Tante le attività in programma, anche durante l’estate, con gli appuntamenti del mercoledì nel cortile dell’ex scuola Principe Amedeo

S ono oltre 160 le persone iscritte all’università Popolare “Guido Oselladore” di Chioggia, un numero davvero notevole tanto che i due consueti incontri settimanali che proseguiranno fino al mese di maggio prossimo si stanno tenendo al teatro don Bosco e non nella sede di calle Madonna (ex scuola elementare Principe Amedeo).

Il presidente Eolo Bullo ha illustrato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Popolare, che si è svolta a inizio marzo in Auditorium comunale san Nicolò, le attività effettuate, quelle in corso e quelle programmate per il prossimo futuro.

Sono stati proposte agli iscritti varie attività collaterali: due corsi di “Guida all’ascolto” che hanno riguardato la musica classica, la lirica, il balletto, le Canzoni e le Operette; due rassegne cinematografiche “Per conoscere la settima arte”: “dal libro al film” e “da una storia vera”; i “Centri di lettura”, il “Caffè letterario”, la “Maratona di Lettura”, “Un libro al mese” di autori locali. Nel corso dell’estate riprenderanno gli appuntamenti del mercoledì “Il Salotto nel

cortile” nell’ex scuola elementare Principe Amedeo.

L’inaugurazione è stata accompagnata dalla lezione-spettacolo “Giacomo Puccini e il suo universo femminile”, per commemorare i 100 anni dalla scomparsa del celebre musicista toscano, con gli interventi del musicologo Paolo Padoan, tra i fondatori e attuale presidente emerito dell’Università Popolare, della pianista Micaela Tiozzo e della soprano georgiana Ketevan Sikharu-

lidze. Sono stati presentati degli intermezzi musicali da Manon Lescaut, l’aria “Sì , mi chiamano Mimì” da “La Boeme”, “Vissi d’arte” dalla “Tosca, “Souvenir” dalla “Madame Butterfly”, “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi” e “Tu che di gel sei cinta” dalla “Turandot”.

L’università Popolare “Guido Oselladore” è stata fondata nel 1981 per favorire attività formative, culturali, ricreative e associative. Eugenio Ferrarese

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Sottomarina Sound

Beach: con Emma, Alfa e Mahmood Chioggia punta sui grandi eventi musicali

Si arricchisce di altri due nomi d’eccezione il beach festival di Sottomarina. Dopo Emma, che si esibirà al Sottomarina Sound Beach il 2 agosto prossimo, il calendario si è arricchito di altri due appuntamenti, con Mahmood il 30 luglio e il live di Alfa il 31.

Un cartellone di grande qualità, che - non è escluso - potrebbe ancora arricchirsi di nuovi artisti, quello organizzato da DuePunti Eventi, in collaborazione con la Città di Chioggia.

“Un’altra buona ragione per i residenti per restare nel nostro territorio e trovare il sano divertimento – commenta il sindaco Mauro Armelao - e per i turisti per scegliere la nostra spiaggia per il relax e la buona musica, oltre a tutta la nostra offerta culturale, gastronomica e naturalistica per le loro vacanze. Lo avevamo promesso e come Amministrazione siamo determinati a far crescere sempre di più la nostra località anche attraverso proposte culturali per tutti i gusti. L’anno scorso abbiamo puntato sulla mostra The Mystery Man, quest’anno sui grandi eventi musicali. A Chioggia non ci si annoia mai!”. (o.j.)

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vedono oltre 200 mila prestazioni effettuate. “L’importanza della presenza della Cisl nel nostro territorio – prosegue Zanocco – è quindi fondamentale per consentire di essere accanto a tutti e poter garantire informazioni adeguate a rispondere alle esigenze di chi ne ha bisogno”.

elaborati, con 64 mila dichiarazioni inviate all’agenzia delle entrate e quasi 30 mila Isee. “Anche nel nostro territorio – spiega il referente della Caf Cisl Venezia Mauro Bonato – si è registrato un aumento dei cittadini che si sono avvalsi della precompilata, inviando in piena autonomia la propria dichiarazione sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ma questo elemento non ha impe-

pubblico impiego e la scuola, l’artigianato. Per chi ancora non l’avesse fatto, può prenotarsi per la dichiarazione dei redditi chiamando lo 041-2905900, oppure rivolgersi alla sede Cisl più vicina ma anche inviando un Whatsapp allo 06-87165505. Non solo ci si può collegare al sito www.cislvenezia.it dove ci si può annotare per ssare un appuntamento.

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Provincia

L’iniziativa. Allegato a “La Piazza” un inserto speciale per dare spazio al territorio

Riflettori sulla Città Metropolitana di Venezia

C omunicare quanto fatto in questi mesi, informare sulle iniziative previste nelle prossime settimane, dare uno spazio importante ai sindaci del territorio per raccontare i propri obiettivi e l’impegno quotidiano. È questo lo scopo della pubblicazione data alle stampe dalla Città metropolitana di Venezia, in distribuzione in tutti i 44 comuni della provincia, in allegato al mensile “La Piazza” di aprile o, dove il nostro giornale non è presente, distribuito singolarmente nella cassetta della posta. L’inserto di 16 pagine raggiungerà complessivamente 315 mila famiglie di Venezia e provincia.

Edilizia pubblica, servizi, sport, eventi trovano spazio all’interno della pubblicazione, fortemente voluta dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Non mancano aggiornamenti sullo stato dell’arte dei lavori per la realizzazione del Bosco dello sport, sul bilancio dell’ente, sui trasporti, su sperimentazioni importanti come il Contributo d’accesso a Venezia, sulle iniziative per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e sul Salone nautico.

Ma non basta. L’obiettivo della pubblicazione è anche, come detto, dare spazio ai sindaci del territorio creando un filo diretto con i cittadini. Ecco perché nelle pagine centrali (diversificate in base all’area di distribuzione) ampio spazio è dedicato a loro, ai loro progetti, ai traguardi raggiunti, alle sfide del futuro. Con un occhio anche alla promozione del territorio, raccontando ciò che di bello ogni città offre da vedere o da fare. Ecco quindi raccontati gli angoli nascosti dei comuni, le tante manifestazioni che sono un inno alla tradizione e un omaggio all’enogastronomia del territorio. Uno spazio, insomma, per raccontare e raccontarsi. Sedici pagine tutte da leggere.

“La realtà metropolitana è l’esempio dell’unione e della concretezza tra lo“stato da mar” e lo “stato da tera” - commenta il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Spesso ci si ricorda delle cose che non funzionano - e sono sempre tante - ma la Città metropolitana di Venezia è una realtà viva, che racconta non solo quello che accade in tutti i nostri 44 comuni, ma guarda anche a Padova, Belluno, Rovigo, Treviso ed oltre

a Pordenone e Vicenza, dove i nostri cittadini nascono, crescono, vivono, studiano, lavorano, si muovono, senza guardare i confini amministrativi”. E prosegue: “Amministrare questo ente è stata finora una missione alla quale mi sono dedicato con lo stesso spirito che ho profuso nell’essere sindaco in Comune di Venezia, trovando la piena disponibilità e cooperazione degli altri 43 sindaci e dei 1 8 consiglieri metropolitani, con una grande visione d’insieme”.

Il Politecnico

Calzaturiero accoglie universitari da tutto il mondo

Il Politecnico Calzaturiero, nel cuore del distretto della Riviera del Brenta, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita degli studenti universitari provenienti dal corso di Laurea Magistrale Erasmus Mundus Tpti (in Techniques, Patrimoine, Territoires de l’Industrie). Si tratta di una collaborazione tra nove Università europee ed extraeuropee con capofila la francese Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che hanno costituito un network di ricerca scientifica specializzato sul pensiero tecnico, la storia sociale dell’industria, l’archeologia industriale, l’urbanistica e lo sviluppo regionale. Per gli allievi, accompagnati dal professor David Celetti dell’Università degli Studi di Padova, è stata un’opportunità per esplorare i temi centrali del loro percorso accademico in un contesto pratico e stimolante. “Il corso ha una durata di 24 mesi e coinvolge studenti provenienti da nazioni diverse, in particolare dall’Europa continentale, l’America Latina, l’Africa del Nord e Sub-sahariana e la Cina - precisa il professor Celetti. La visita al Politecnico Calzaturiero è stata motivata dall’interesse degli studenti e dall’importanza nell’ambito del loro percorso formativo di comprendere il ruolo delle istituzioni formative nel sostenere e rafforzare lo sviluppo di produzioni industriali d’eccellenza, quale, appunto, quelle del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta”. “Siamo felici di aver ricevuto questa visita dal gruppo internazionale di studio - ha commentato il direttore tecnico di Politecnico Calzaturiero, Alice Marcatoun’opportunità preziosa per condividere le nostre esperienze e le nostre best practices, nonché per diffondere una cultura del saper fare, e dell’alta artigianalità. Il Politecnico Calzaturiero rappresenta il motore che permette al distretto di sopravvivere, grazie all’alta formazione degli studenti che escono dai nostri percorsi di studio che vanno ad alimentare la costante richiesta delle oltre 500 aziende del settore”.

17 www.lapiazzaweb.it Il gruppo Regioni raggiunte 22 40 Siti d’informazione 11 Regioni raggiunte 15 TV locali + 52 Settimanali locali d’informazione 039 99 891 info@netweek.it 14 La forza della comunicazione glocal 14 SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati
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Ca’ Corner, sede della Città Metropolitana di Venezia

Sanità. L’Ulss 3 Serenissima presenta i dati 2023 delle Ortopedie ospedaliere

Il lavoro in rete produce già i primi frutti

Prima uscita dei nuovi primari dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo, nominati nell’ultimo anno. Il rinnovamento e una collaborazione più stretta hanno migliorato attività e risultati

C onsolidare la logica di rete, implementare l’attività di impianto di protesi e, infine, favorire l’integrazione tra la rete delle Ortopedie ospedaliere e i servizi di recupero e riabilitazione funzionale. Sono questi i tre obiettivi che l’azienda sanitaria dell’Ulss 3 Serenissima ha deciso di darsi con il rinnovo della squadra di primari delle Ortopedie ospedaliere, nominati negli ultimi 12 mesi alla guida dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo. Anagraficamente giovani, ma professionalmente già esperti, i quattro primari, rispettivamente Alberto Ricciardi, Marco Vigo, Paolo Segnana e Silvia Pini, avranno la possibilità di lavorare insieme.

L’efficacia del lavoro in rete è stato il tema che ha ispirato la recente prima uscita dei quattro dottori, presentati ufficialmente dal direttore generale Edgardo

Contato che, nel suo intervento, ha sottolineato l’attenzione della Direzione aziendale “per questo settore cruciale della cura”.

Presentando i primari, il Direttore Contato ha sottolineato come in questo ambito molti passi avanti siano già stati compiuti da quelle Ortopedie la cui guida è stata rinnovata alcuni mesi fa, e come molto ci si aspetti ora anche da Mestre, dove si è insediato recentemente l’ultimo dei quattro professionisti incaricati. “Nel nostro Ospedale Hub - ha sottolineato - il nuovo Primario, il dottor Alberto Ricciardi, ha il compito di guidare l’équipe alle migliori performance possibili, mantenere l’attività del Reparto adeguata alle più recenti innovazioni di tecnologie e di modalità operative”.

Con più di cento posti letto attivati nei quattro Ospedali, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3

Serenissima serve un territorio di 612mila abitanti, 161mila dei quali sono over 65.

“I nuovi direttori possono dimostrare – ha sottolineato il direttore sanitario Giovanni Carretta – di costituire una vera rete, nella quale il mix delle diverse competenze può dare un risultato ancora superiore alla mera sommatoria”.

A Sottomarina la Polizia locale salva una tartaruga marina in pericolo di vita, aveva ingerito della plastica

Era proprio in pessime condizioni la tartaruga marina, un esemplare di Careta Careta, che è stata trovata sul bagnasciuga di Sottomarina, all’altezza dello stabilimento balneare Playa Bonita, da alcune persone che, approfittando della bella giornata di sole, si erano concessi una passeggiata in spiaggia. Subito hanno provveduto ad allertare la Polizia locale che è intervenuta tempestivamente. Seguendo le indicazioni dei veterinari di zona dell’Università di Padova, gli agenti hanno provveduto a fare le prime valutazioni sul giovane esemplare marino spiaggiato. Verificato che la tartaruga marina era ancora viva, seppure in condizioni assai gravi e in pericolo di vita, gli agenti

hanno trasportato l’animale fino al suo primo e temporaneo ricovero presso l’Università di Biologia Marina di Padova, che ha sede a Chioggia. Per poterla correttamente trasportare, la tartaruga è stata riposta delicatamente all’interno di una cesta, avvolta da un asciugamano imbevuto di acqua marina.

L’animale, il cui stato di salute sarebbe stato gravemente compromesso dall’ingestione di plastiche, è stato successivamente trasferito al centro Cestha, “Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat”, di Ravenna, dove procede il suo percorso di recupero. Una volta guarita sarà restituita all’Adriatico per tornare a vivere libera. (o.j.)

Già nel confronto tra 2023 e 2022, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3 Serenissima, riorganizzata, ha fatto segnare un aumento significativo dell’attività. Nell’ultimo anno i ricoveri totali sono stati 3715, con un +5,8% rispetto al 2022. Molto buoni sono i dati relativi agli interventi sulle fratture del collo del femore, che sono sta-

ti 732 in totale, e che sono in netto miglioramento quanto alla puntuale presa in carico degli over 65: a gennaio-marzo la percentuale di interventi eseguiti entro le 48 ore era al 55,9%, ed è progressivamente salita fino ad attestarsi, nel periodo ottobre-dicembre, al 75,8%, con la prestazione degli Ospedali di Dolo, Venezia e Chioggia, di molto superiore all’80%, quando la media nazionale è del 50%, e quella veneta è del 68,5%.

Nel 2023 sono state erogate dalla rete delle Ortopedie in totale 37.289 prestazioni ambulatoriali, con un aumento del +3,6% rispetto all’anno precedente: le prime visite ortopediche sono state 9.289 (con un significativo +16,3%), mentre le visite di controllo sono state 18.110 (+6,8%). A queste vanno aggiunte, per il 2023, altre 28.176 prestazioni erogate nei Pronto Soccorso aziendali: il totale delle prestazioni fornite dalla rete delle Ortopedie nell’ultimo anno sale quindi a oltre 65mila, circa 180 di media ogni giorno.

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Il concorso. E’ promosso dalla Regione, insieme con l’Ufficio scolastico regionale e le Pro Loco

Tutela del patrimonio veneto, vincono due scuole di Chioggia

H anno scelto di puntare sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli studenti dei due istituti scolastici di Chioggia, le scuole primarie “B. Caccin” e “S. Todaro”, per concorrere all’iniziativa regionale che promuove nei giovani la riscoperta del patrimonio culturale del territorio Veneto. E la scelta si è rivelata efficace. Le due scuole, infatti, sono tra le vincitrici della tredicesima edizione del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” promosso da Regione del Veneto, con l’assessorato alla Cultura e all’Identità Veneta, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da Unpli – Pro Loco del Veneto.

Accompagnati dalla vicesindaco e assessore alla Cultura dei Comune di Chioggia, Elena Zennaro, una rappresentanza di bambini e le maestre si sono recati a Mestre, alla cerimonia che si è svolta al Teatro Toniolo, per ritirare l’ambito premio: 900 euro alla “Todaro” e 400 euro alla “Caccin”, da spendere in materiale scolastico.

La scuola primaria “S. Todaro” ha colpito la giuria del concorso con uno spettacolo teatrale intitolato “CenTodaro”, in dialetto chioggiotto, che ha coinvolto tutti gli alunni e che si inserisce in una cornice progettuale più ampia che abbraccia tutto l’anno 2024, in concomitanza con i festeggiamenti per i 100 anni della scuola di Sottomarina. Un anniversario

davvero speciale che non poteva passare inosservato per l’importate influenza e il ruolo che questa scuola ha avuto nel territorio, e non solo dal punto di vista culturale. Si ripercorrono con lo spettacolo le tappe della trasformazione dello sviluppo della scuola come edificio ma anche come bene comune da salvaguardare attraverso la memoria delle tradizioni tenendo alto uno sguardo verso futuro.

Il progetto “Marciliana che Passione”, in continuità con il lavoro svolto dalla Scuola “B. Caccin nell’anno scolastico 2023, in collaborazione con il Palio della Marciliana, ha coinvolto 5 classi della scuola e propone un percorso didattico-laboratoriale finalizzato a consolidare, promuovere, potenziare e sviluppare nelle nuove generazioni il valore culturale delle tradizioni e della cultura del proprio territorio in relazione al periodo Medioevale.

Si sono perciò organizzati specifici interventi in classe in rife-

rimento al Palio della Marciliana e alle sue origini. Inoltre, si sono effettuate delle uscite, in particolare alla Torre dell’Orologio di Sant’Andrea e al Museo Civico, con l’ausilio di guide locali mirate ad ampliare le conoscenze del territorio. Non sono mancati i laboratori di danza medioevale e attività manuali, in particolare la tessitura e i cordai.

Il concorso regionale, che da 13 anni coinvolge le scuole del territorio e italiane d’Istria in progetti di riscoperta del patrimonio regionale, ha avuto anche quest’anno un’ottima adesione da parte degli istituti scolastici. E per questo risulta di grande soddisfazione il risultato ottenuto dalle due scuole veneziane.

“Chioggia vince con due progetti veramente speciali” ha commentato l’assessore Zennaro facendo i complimenti ai bambini e agli insegnanti delle due scuole premiate.

A Gambarare di Mira gli alunni della primaria sensibilizzano cittadini e istituzioni sulla transizione ecologica

Grande affluenza alla scuola primaria “Ippolito Nievo” di Gambarare di Mira (nella Riviera del Brenta), per l’inaugurazione della Mostra “Only One” della fondazione ambientalista Marevivo, che rientra nel progetto scolastico di educazione ambientale “La Terra Siamo Noi!”, di cui sono referenti le insegnanti Sara Casini e Silvia Maran. Questa mostra è una campagna internazionale itinerante sulle Navi Scuola della Marina Militare “Palinuro” e “Amerigo Vespucci” che, nelle scorse settimane, hanno attraccato a Buenos Aires (Argentina) per inaugurare la stessa mostra,

Hanno puntato sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli alunni della primaria “B. Caccin” e “S. Todaro”, gli istituti premiati all’iniziativa regionale di valorizzazione culturale

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volta a sensibilizzare cittadini e istituzioni, circa l’urgenza di attuare la transizione ecologica. La mostra è stata introdotta da chi ne ha permesso l’attuazione, le insegnanti referenti del proget-

to, dal dirigente Paolo Parolini, dall’assessore alla Cultura e all’istruzione Albino Pesce e dal delegato di Marevivo Davide Pesavento Tumolo. Scuola, Comune e Marevivo, hanno collaborato in sinergia per aprire le porte della scuola al territorio, contribuire all’informazione e condividere questo progetto educativo. “E’ necessario - hanno spiegato le insegnanti - che le competenze e le nuove abitudini acquisite a scuola vengano sostenute anche a casa ed è necessario che l’educazione venga condivisa per ottenere buoni risultati. La scuola si “apre” al territorio e tutti noi crediamo ne valga la pena”. (a.a)

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Cultura
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Ornella Jovane

Tornei, eventi sportivi. Una mostra fotografica per celebrare l’anniversario

Venticinque anni della Polisportiva Giovanile Salesiana

L’esposizione è stata l’occasione per incontrare chi da piccolo ha fatto parte di questa realtà e si è rivisto in qualche pannello, chi ha giocato nelle squadre della polisportiva ed ora, da genitore, accompagna i propri figli nei campi da gioco

S port e non solo sull’esempio di don Bosco. La Polisportiva Giovanile Salesiana, nata il 25 marzo 1999 nell’oratorio dei Padri Salesiani di Chioggia, ha celebrato i 25 anni di attività con una mostra fotografica allestita il 9 e 10 marzo scorso nell’androne del Palazzo Municipale.

Si è trattato di un momento di festa per questa realtà sportiva che ha aperto le porte anche a chi non ha tante possibilità economiche, facendo giocare sempre tutti i ragazzi nelle partite disputate. Infatti l’intento principale degli “alloeducatori” (così si chiamano gli allenatori della PGS perché sono allenatori ed educatori al contempo) è quello di far crescere tutti attraverso lo sport e lo stare assieme: il rispetto delle regole, la lealtà nel gioco, l’imparare a perdere e a ripartire dalla sconfitta per migliorarsi, il rispetto dell’avversario, si riflettono anche nella vita nella società, nel rispetto di sé e degli altri.

Oltre alle foto dei vari tornei ed eventi sportivi - pallavolo, calcio, basket, arrampicata, danza, pattinaggio, balli di gruppo, canoa, voga e vela - vi erano anche immagini dei numerosi e spensierati campiscuola estivi e invernali, dei momenti di festa con le famiglie, di convivialità, di preghiera e raccoglimento perché la PGS ha a cuore la crescita della persona oltre che dell’atleta.

All’inaugurazione della mostra erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Beniami-

no Boscolo Capon, gli assessori Serena De Perini e Sandro Marangon, i consiglieri Mattia Boscolo Chiodoro e Marco Lanza, il consigliere regionale Marco Dolfin, l’ispettore salesiano del Triveneto don Igino Biffi, il presidente della Polisportiva Giorgio Cavallarin, in carica da 25 anni, e don Battista Pettenuzzo, anima e “motore” della PGS.

L’ispettore salesiano don Biffi ha sottolineato l’importanza della fatica che aiuta a crescere e della vittoria come sfida educativa; e agli animatori di oggi ha suggerito di non cadere nel rischio, ammirando le foto di questi numerosi anni di storia, di vivere nella nostalgia del passato, ma al contrario di avere nostalgia del futuro.

L’esposizione è stata l’occasione per incontrare chi da piccolo ha fatto parte di questa realtà ed, emozionato, si è rivisto in qualche pannello; chi ha giocato nelle squadre della polisportiva ed ora, da genitore, accompagna i propri figli nei campi da gioco; chi per curiosità ha voluto ammirare istantanee di una realtà ben nota in città.

L’apertura e la chiusura della mostra è stata allietata dalle note della neo-costituita banda dell’oratorio Salesiano attirando l’attenzione dei passanti che hanno applaudito le brevi esibizioni; è formata principalmente da giovani e questo spinge a guardare con speranza e musicalità al futuro.

Sono circa 250 attualmente gli iscritti alla PGS il cui direttivo comprende il presidente Giorgio Cavallarin, Marika Spanio(vicepresidente), Paola Vero (segretario), Rossana Tiozzo (tesoriere), Stefano penzo (diret-

tore tecnico), don Battista Pettenuzzo (delegato Salesiano), due consiglieri per il calcio (il gruppo con più squadre e iscritti), un consigliere per la pallavolo e uno per l’arrampicata.

Eugenio Ferrarese

Calcio. Union Chioggia Sottomarina continua la marcia verso la serie C

L’Union Chioggia Sottomarina continua la marcia di avvicinamento alla serie C e al mondo del professionismo calcistico. Nonostante qualche piccolo inciampo, anche nel mese di marzo la compagine guidata da Mister Andreucci mantiene saldamente la vetta del girone C (manco a farlo apposta) della serie D, con 11 punti di distanza dal Dolomiti Bellunesi; forse l’unica squadra ancora in grado di infastidire i granata.

Sofferta ma importante la vittoria sul Campodarsego arrivata prima delle festività pasquali (1 a 0 in trasferta), che ha ridato ossigeno alle ambizioni dei lagunari dopo due pareggi e una sconfitta.

Un piccolo focus allora sulla tifoseria clodiense, protagonista nella scorsa stagione di alcuni episodi che hanno fatto molto discutere in città e nelle cronache dei giornali.

“Abbiamo avuto un gran rap-

porto con i tifosi e il tifo deve essere una componete importante della squadra – racconta Andreucci intervistato dopo il match con il Campodarsegosperiamo nelle prossime partite di vedere lo stadio ancora più pieno perché quello che è successo l’anno scorso aveva un po’ raffreddato gli animi. I tifosi sono sempre venuti ad incitarci, anche quando abbiamo perso. Se si comporta così, la nostra è una grande tifoseria”. (l.r.)

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#Regione

L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico

“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.

Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?

“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.

Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?

“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per

25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.

Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.

Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?

“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che

intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il

lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.

Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?

Quali sono i candidati?

“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.

Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)

E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali

I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.

Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.

Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei

quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.

A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.

Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.

Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-

cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.

Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.

A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.

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Vanessa Camani

Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee

Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”

“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”

“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”

Elena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”

Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.

“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”

“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse

per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono

il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra

i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”

“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”

“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.

L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”

“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.

Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.

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Elena Donnazzan

Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale

Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione

Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.

“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi

limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.

Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.

Dal lavoro all’Europa, una

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.

“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.

E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)

Uno spazio dove esploriamo conversazioni intrigantie approfondite con il nostro direttore. In onda sabato e domenica dalle 9:28.

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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda

Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba

Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese

Parliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?

Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei

dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.

Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?

Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-

le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.

Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?

La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione

imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori. Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle

procedure operative del vostro fondo?

Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.

Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?

Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)

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Sicurezza. Iniziativa di Polizia di Stato, Aspiag Service Despar, Associazione nazionale amministratori condominiali

Insieme contro le truffe agli anziani

Presentata in Questura a Venezia la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia

Crescono ancora le truffe e le effrazioni soprattutto a danno delle persone anziane, che si trovano loro malgrado a essere le principali vittime. Per affrontare questi reati, Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’EmiliaRomagna e la Lombardia, rafforza ancora una volta il suo impegno sociale proseguendo, insieme all’Associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), la collaborazione al fianco della Polizia di Stato con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini per prevenire e riconoscere gli episodi fraudolenti. La campagna informativa “Insieme, contro le truffe” è stata presentata nella Questura di Venezia e coinvolgerà il territorio dell’intera provincia, attraverso la diffusione di opuscoli informativi realizzati dalla Polizia di Stato. Il messaggio verrà diffuso sia nei condomìni gestiti dagli amministratori iscritti ad Anaci Venezia, sia attraverso la rete

vendita di Despar, che distribuirà le oltre 50 mila copie di opuscoli informativi in tutti i 45 punti vendita (di cui 19 diretti e 26 affiliati) Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Venezia.

Il Questore della Provincia di Venezia Gaetano Bonaccorso: «La nostra Questura quest’anno ha il piacere di rinnovare il proprio sostegno ad Aspiag Service in questa importantissima campagna con la quale si tocca una problematica, come quella delle truffe e dei raggiri ai danni di tutti i cittadini, ma ancor più delle persone anziane, della quale, proprio in quest’ultimo periodo, si è osservata una recrudescenza. Una sinergica e costante collaborazione tra imprese ed Istituzioni può contribuire a concretizzare un’incisiva azione di contrasto a tale fenomeno, agendo soprattutto sulla prevenzione con un’attività di sensibilizzazione e di informazione rivolta a tutti i cittadini, ed in particolare alle persone che appartengono alla fascia

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di popolazione più fragile ed indifesa come quella degli anziani i quali, quando scoprono di essere stati raggirati, si trovano a dover affrontare non solo le conseguenze negative del danno economico ma anche, e soprattutto, quelle emo-

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tive”

“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa, promossa in collaborazione con le sette Questure del Veneto, tra cui appunto Vene-

zia, e l’Associazione Anaci” - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto - “Attraverso il supporto della Polizia di Stato e la diffusione di materiali informativi nei condomini e nei nostri punti vendita, abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto e mettere a disposizione degli strumenti utili per la protezione individuale”.

“Sempre più spesso, soprattutto le persone anziane, sono esposte al rischio di truffe da parte di soggetti scaltri e senza scrupoli. – ha commentato Sebastiano Barbassi, Presidente Anaci Venezia - L’informazione è sempre la miglior arma. Usiamo gli ambienti condominiali come zona di informazione mirata e specifica. I nostri associati sono istruiti per dare informazioni utili per ridurre al minimo i rischi. La tutela degli ingressi, la sensibilizzazione al controllo del vicinato, la realizzazione di impianti di video sorveglianza possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi”.

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da sinistra Sebastiano Barbassi di Anaci Venezia, il Questore Gaetano Bonaccorso e Giovanni Taliana, direttore regionale Aspiag Service

Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service

L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi

Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà

del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno

del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-

renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.

Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.

La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”

Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e

per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-

zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello

della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.

Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori

Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.

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Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL

Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione

“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la

Sintonizzati sul futuro.

Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno

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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma

di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.

“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.

riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.

Contributo

L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.

Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it

31 Crafted Venezia Area Tematica “Competitività imprese” Se ore intervento 2 “Turismo ospitalità” #EnjoyRespectVenezia Grandi Destinazioni Italiane in rete PREDISPOSTA UNA FITTA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER SPIEGARE IL FUNZIONAMENTO
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Conosciamo l’endometriosi

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso

Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.

Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.

Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono

Prosegue alla pag. seguente

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Sanità

Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!

Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6

Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo

Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.

Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce.

In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare,

rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.

“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.

Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia. A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.

Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.

Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.

Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.

Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).

E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.

Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi.

Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.

Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro. Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.

La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.

Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.

Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).

In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.

Ci sono esenzioni? Dal 2017, con nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.

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Continua dalla pag. 1

Ulss 2 Marca Trevigiana. Anoressia e bulimia nervosa, disordini alimentari

Una rete di supporto per i disturbi alimentari

Al via da Padova lo scorso 27 marzo, da nord a sud toccherà varie città italiane per raccogliere fondi a favore della ricerca e sensibilizzare soprattutto i giovani sui corretti stili di vita

“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più. E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.

E’ la preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, che è stato diffuso in occasione della Giornata del “Fiocchetto

Lilla”, lo scorso 15 marzo, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA).

I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi, caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta di patologie sempre più emergenti, cui spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).

I dati dell’Ulss 2. L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti, la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalenza stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).

Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569

utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.

Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70.

Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di

Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri.

L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento.

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Un approccio multidisciplinare sempre più perfezionato

“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD - spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile dei Centri Provinciali Disturbi Alimentari -. Dal punto di vista clinico sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli interventi rivolti alla famiglia, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale.

È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindfuleating, arte-terapia e interventi personalizzati con l’educatore, rivolti anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata - conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.

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Medicina e beneficenza. La quinta edizione coinvolgerà anche le scuole

Al via la Staffetta della Città della Speranza

Al via da Padova lo scorso 27 marzo, da nord a sud toccherà varie città italiane per raccogliere fondi a favore della ricerca e sensibilizzare soprattutto i giovani sui corretti stili di vita

E’ partita lo scorso 27 marzo la tradizionale Staffetta Città della Speranza, l’iniziativa benefica che attraversa l’Italia da Nord a Sud per dimostrare che con l’impegno di tutti è possibile spingere avanti la ricerca e lasciare indietro la malattia.

Anche quest’anno accanto alla Città della Speranza sarà impegnata l’Arma dei Carabinieri, che seguirà le varie tappe della manifestazione per essere accanto agli atleti, ai volontari, agli sportivi, ai sostenitori i quali, tutti insieme, attraverso i diversi sport porteranno il loro vitale contributo per supportare la ricerca. Per tutti l’obiettivo è uno solo: consentire, attraverso le nuove frontiere raggiunte grazie al lavoro dei ricercatori impegnati nell’Istituto di Ricerca Pediatrica, di far crescere sempre più bambini vincitori della gara più importante della loro vita, quella contro le malattie.

Con l’edizione dello scorso anno sono stati raccolti 100mila euro che sono andati interamente a finanziare il lavoro dei ricercatori. Il desiderio quest’anno è di fare ancora meglio e di raggiungere così molti altri traguardi. La Staffetta, che nella sua prima tappa ha preso il via a Padova, quest’anno coinvolge anche le scuole delle varie città che andrà a toccare per parlare di sport, di

corretti stili di vita, di legalità, valori imprescindibili per garantire una crescita sana in ogni senso ai bambini di oggi che saranno gli adulti di domani.

La prima delle scuole incontrate è stata l’Istituto Scalcerle a Padova dove si sono tenuti tre incontri aperti agli studenti: il primo sulla attività della Fondazione Città della Speranza che si prepara a festeggiare i 30 anni, raccontata da Stefania Fochesato; a seguire l’intervento di alcuni pediatri del Dipartimento Didattico-Scientifico Assistenziale Integrato Salute della Donna e del Bambino dell’Azienda Ospedaliera di Padova che hanno parlato ai ragazzi dei corretti stili di vita per una crescita sana; a conclusione il Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Ottaviano Iuliano, Comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Sezione Atletica, Bologna - un passato da atleta, ex quattrocentista ed ex azzurro della specialità sul giro di pista – ha parlato ai ragazzi di sport e di legalità.

“Siamo davvero felici che sia ripartita anche quest’anno la tradizionale Staffetta benefica che porta in molte città italiane da nord a sud i valori condivisi di solidarietà e vita sana, che sono i valori fondanti della Fondazione Città della Speranza, a servizio della

ricerca – ha commentato il Presidente della Fondazione, Dottor Giovanni Paolino –. La novità di quest’anno è che abbiamo coinvolto le scuole per permettere ai più giovani di adottare corretti e sani stili di vita e di condividere con loro la cultura della solidarietà: vivere bene e compiere azioni buone per crescere sani nel fisico e nel cuore. Accanto a noi, come sempre e ne siamo onorati, l’Arma dei Carabinieri che ci affianca dal

punto di vista logistico ma che sarà parte attiva di grandissimo aiuto per veicolare ai ragazzi delle scuole i valori dello sport e della legalità”.

“Cogliamo questa occasione per ringraziare l’Arma dei Carabinieri che da molti anni è vicina alla Fondazione Città della Speranza – ha aggiunto l’AD dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza Dottor Gen. Stefano Lupi –. Questa è la quinta edizione

della Staffetta nella quale l’Arma letteralmente corre con i propri atleti a fianco dei ricercatori nelle varie tappe della manifestazione per raggiungere sempre maggiori traguardi nella ricerca; ma i Carabinieri ci hanno sostenuto anche in altre iniziative. Un buon sodalizio che porta buoni frutti e che quest’anno ci è accanto anche in una importante azione divulgativa e culturale nelle scuole”.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con l’arrivo del mese di aprile, la natura ci regala una varietà di primizie fresche e colorate che stuzzicano l’appetito e invitano a creare piatti leggeri e gustosi.

RISOTTO CON I CARLETTI

La ricetta primaverile fatta con le erbe selvatiche. I carletti crescono spontaneamente nel periodo di aprile-maggio. Sono ottimi per diverse preparazioni ma sprigionano la loro dolcezza soprattutto nel risotto.

Ingredienti: 200 g riso; 1 mazzetto carletti; 1 cipolla; 0,7 l brodo vegetale; 20 g Parmigiano reggiano; 1/2 bicchiere vino bianco; olio q.b.

Preparazione: In una padella tostare a secco il riso per qualche minuto. Lavare i carletti. Tagliare molto finemente una piccola cipolla. Soffriggere il tutto in una padella con un po’ di olio qualche minuto. Mettere a bollire il brodo (oppure prepararlo con acqua e un dado vegetale). Aggiungere il riso al soffritto. Mescolare e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Appena l’alcol è evaporato iniziare ad aggiungere il brodo bollente un paio di mestoli alla volta. Tenere la fiamma bassa e mescolare frequentemente. Trascorso il tempo di cottura del riso aggiungere il parmigiano e mescolare energicamente per rendere cremoso il risotto.

QUICHE DI ASPARAGI

Una ricetta versatile per una cena veloce e gustosa. La quiche di asparagi è una torta salata di origine francese, facile da preparare e perfetta per una cena leggera o un pranzo veloce.

Ingredienti: : per una tortiera da 24 cm: 1 rotolo di pasta brisée; 300 g di asparagi; 200 ml di panna fresca; 100 ml di latte; 3 uova; 50 g di parmigiano grattugiato; sale; pepe; noce moscata

CROSTATA DI FRAGOLE

Un dolce fresco e facile da preparare con il frutto principe della primavera.

Ingredienti: pasta frolla: 250g di farina; 125g di burro freddo a dadini; 100g di zucchero; 1 pizzico di sale; 1 uovo intero; 1 tuorlo. ripieno:fragole; zucchero; scorza di limone grattugiata; confettura

Preparazione: Preriscaldare il forno a 180°C.Stendere la pasta brisée in una teglia per crostate di 24 cm di diametro, bucherellare il fondo con una forchetta e coprire con carta da forno e fagioli secchi per evitare che la pasta si gonfi in cottura. Cuocere in forno per 15 minuti. Nel frattempo, lavare gli asparagi e tagliarli a rondelle, lasciando intere le punte. In una ciotola, sbattere le uova con la panna, il latte, il parmigiano grattugiato, sale, pepe e noce moscata. Togliere la carta da forno e i fagioli dalla pasta brisée e versare il composto di uova e panna. Disporre le rondelle di asparagi sulla quiche e decorare con le punte. Cuocere in forno per 30-35 minuti, fino a doratura. Sfornare e lasciare intiepidire prima di servire. Per un sapore più intenso, aggiungere un pizzico di curry o di paprika al composto di uova

Preparazione: Mescolare farina, zucchero e sale. Aggiungere burro a dadini e sfregare fino a ottenere un composto friabile. Sbattere uovo e tuorlo, unirli all’impasto e impastare fino a ottenere una consistenza omogenea. Dividere l’impasto in due parti, metterle in frigo per 30 minuti. Preparare il ripieno: tagliare fragole a fette, mescolarle con zucchero e lasciarle riposare. Preriscaldare il forno a 180°C.Stendere la parte più grande dell’impasto in teglia e bucherellarla. Distribuire confettura, aggiungere fragole e scorza di limone. Stendere la parte rimanente dell’impasto a formare strisce per grigliare il ripieno. Sigillare i bordi della crostata. Spennellare con tuorlo d’uovo diluito in acqua. Cuocere in forno per circa 40 minuti o fino a doratura

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