laPiazza del Conselvano - luglio 2024

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Noi ci crediamo

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.

BAGNOLI E TRIBANO

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SINDACI

Alle urne sono state premiate le liste dell’amministrazione uscente, a Bagnoli Milan passa il testimone, a Tribano il secondo mandato

Servizi alle pag. 7 e 14

La riforma

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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA

Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale

Servizio a pag. 21

UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI

Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi

Servizio a pag. 23

SBye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.

segue a pag. 5

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di Picello Antonio

• sanificazione della tua auto

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• autoriparazioni diesel e benzina

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Elezioni

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Studenti a scuola di legalità

Ascuola di legalità per una società libera dalle mafie, dalla corruzione e da ogni forma di illegalità. Questo il titolo del progetto che ha coinvolto gli studenti dell’istituto Cattaneo Mattei di Monselice e Conselve guidati dai docenti Rosalba Bertazzo e Alex Pozzato con la collaborazione di Anna Gazzetta dell’associazione Libera. Un’esperienza entusiasmante che ha portato alla realizzazione del libro “Come farfalle sui fiori”, una raccolta di 49 lettere scritte dagli studenti e dedicate ad altrettante vittime innocenti di mafia e due murales realizzati, con l’aiuto della professoressa Stella Fante, negli auditorium delle due sedi scolastiche.

Grande la soddisfazione della dirigente Nicoletta Bosello che ha sostenuto da subito il progetto. Il libro porta la prefazione del direttore generale ufficio scolastico regionale per il Veneto Marco Bussetti, che ha presenziato all’incontro di presentazione insieme al magistrato Giovanni Chinnici in collegamento da Palermo.

“Ci sono sogni che non riusciamo a trattenere - hanno spiegato la prof.ssa Bertazzo e il prof. Pozzato - e abbiamo bisogno di compagni di viaggio per trasformarli in cammino verso il bello e il buono per la società. Il nostro sogno si è concretizzato coinvolgendo i nostri studenti in un percorso importante che lascerà un segno indelebile nella loro vita “. I murales sono stati inaugurati in due momenti diversi per le due sedi di Monselice e Conselve nell’ambito di due cerimonie molto partecipate dagli studenti e dai docenti. Un’iniziativa coinvolgente per gli studenti che in questi messi hanno avuto l’opportunità di riflettere e confrontarsi su temi che solo in apparenza possono sembrare lontani mentre invece riguardano da vicino anche le nostre comunità. Da anni gli studenti conselvani sono coinvolti in progetti orientati alla legalità attraverso iniziative che si trasformano in testimonianza positiva.

Realizzato il libro “Come farfalle sui fiori”, una raccolta di 49 lettere

Bye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.

Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.

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Conselvano
Direzione,
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi

L’intervento. Al via i lavori di completamento alla “Girasole”, investimento da 1,2 milioni di euro

Meno sprechi e più efficienza energetica alla scuola dell’infanzia

Al via i lavori di completamento per l’efficientamento energetico della sede centrale della scuola dell’infanzia “Il Girasole”. Serramenti, impianto fotovoltaico, pompa di calore, ventilazione meccanica, cappotto di isolamento e tinteggiatura interna ed esterna contribuiranno notevolmente a rendere l’edificio scolastico di via Traverso più funzionale ed esteticamente più bello.

I lavori di efficientamento erano iniziati alcuni anni fa, ma a causa di una gara andata deserta per un’incongruenza tra il progetto e i soldi a disposizione, i tempi di esecuzione si sono allungati. E proprio per ovviare a questo problema, l’amministrazione comunale di Conselve ha dovuto aggiungere dei soldi dall’avanzo di bilancio per arrivare alla conclusione delle opere. Finalmente nei giorni scorsi, dopo la riapertura delle procedure per la riassegnazione dei lavori, gestita dalla Centrale Unica di Commitenza della Federazione dei Comuni del Camposampierese, l’aggiudicazione della procedura per l’appalto dei lavori è andata all’impresa T.B.S. srl con sede a Legnaro che ha presentato la migliore offerta con un ribasso del 3,22 per cento a fronte di un importo che supera il milione e 200 mila euro. Oltre a questa cifra, il Comune aggiungerà circa 250 mila euro, provenienti dall’avanzo di bilancio, per inserire alcune opere che avranno lo scopo di migliorare gli spazi della materna. I lavori sono iniziati ai primi di luglio, non appena terminato l’anno scolastico.

“Ci stiamo impegnando affin-

chè i lavori possano essere conclusi il prima possibile – spiega il sindaco di Conselve Umberto Perilli – e in questi ultimi mesi c’è stata una forte collaborazione con i progettisti per arrivare a soluzioni ottimali. Abbiamo aggiunto anche una parte di avanzo di bilancio proprio per agevolare delle opere che non rientravano nella cifra a disposizione”.

“L’aumento dei costi delle materie prime, il Covid e i vari bonus in edilizia - conclude l’assessore alle Politiche Scolastiche Stefania Mastellaro - avevano rallentato il completamento di questi lavori, ma oggi finalmente siamo arrivati alla svolta. La scuola dell’infanzia “Il Girasole”, fiore all’occhiello del territorio, cambierà volto. Nuovi colori e accorgimenti studiati dai progettisti, renderanno l’edificio più funzionale e più bello. Inoltre permetterà un risparmio energetico importante, che è comunque uno degli obiettivi principali”.

Intanto proseguono a pieno ritmo anche i lavori di costruzione delle nuove scuole primaria e secondaria con i fondi del Pnrr. Le scorse settimane ha aperto anche il cantiere per la scuola primaria. La ditta ormai ha concluso le fondamenta e ora procederà con l’edificio. C’è stato un imprevisto nell’area del cantiere perché sono state trovate due vecchie cisterne del gasolio che dopo l’allacciamento al rete del metano erano state lasciate nel sottosuolo. Erano vuote ma questo ritrovamento ha comportato un leggero rallentamento. Intanto è stato completato anche piccolo ampliamento del giardino del nido “Il Girasole”. (n.s.)

Ampliamento Beggiato, l’opposizione si rivolge alla politica

Da oltre due anni il progetto per raddoppiare i posti a disposizione di anziani non autosufficienti alla casa di riposo “Beggiato” è in una fase di stallo. A ricordarlo sono i consiglieri di opposizione con una lettera aperta ai principali partiti politici, Forza Italia, Pd, Lega e Movimento Cinque Stelle, e una nota inviata ai vertici dell’Usl Euganea, della “Beggiato” e ai sindaci del Distretto Padova Sud. Dopo la chiusura della Rsa dell’ospedale la Conferenza dei sindaci dell’Usl 6 nel piano di zona del 2021 aveva confermato i 59 posti al Comune di Conselve. Intanto la “Beggiato” aveva ottenuto l’autorizzazione per altri 64 posti letto. A quel punto si era fatta strada l’idea di costruzione un nuovo edificio da 120 posti letto non lontano dall’attuale casa di riposo. Era stata messa a punto una convenzione ma poi l’iniziativa si è bloccata.

“Lo scorso gennaio - affermano i consiglieri di minoranza Melania Bortoletto e Nicolas Destro -il consiglio

comunale aveva bocciato la nostra mozione volta a sensibilizzare il sindaco e la maggioranza sulla necessità di concludere con urgenza l’iter per realizzare l’ampliamento della casa di riposo. Abbiamo interpellato il sindaco e la “Beggiato” e solo quest’ultima ci ha risposto sottolineando che nulla era variato. In mancanza di un riscontro ci siamo rivolti ai partiti politici chiedendo di fare pressing sull’amministrazione comunale e richiamarla alle proprie responsabilità sociali per conto delle famiglie che attendono un servizio fondamentale”. I consiglieri di “Noi per Conselve” aggiungono di essersi rivolti direttamente ai partiti perché l’attuale maggioranza, pur essendo espressione di una lista civica, conta esponenti vicini a diverse forze politiche. “Dopo due anni di assenza di governo, anche i più ottimisti che speravano nel miracolo si sono arresi all’inarrestabile deriva”, concludono i consiglieri. (n.s.)

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Un dettaglio del progetto di ristrutturazione della scuola “Girasole”

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Consumo di carburante Alfa Romeo Junior Ibrida (l/100km): 5,2; emissione di CO2 metodo di misurazione/correlazione nel ciclo misto WLTP. Valori preliminari soggetti a conferma durante il

e le emissioni di C2 possono essere diversi e variare a seconda delle condizioni di utilizzo e

(aria condizionata, impianto di riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), pneumatici,

Incetta di premi al concorso nazionale per gli allievi di musica del Tommaseo

G

rande successo per gli allievi di musica dell’istituto comprensivo Tommaseo di Conselve, che hanno fatto incetta di premi all’ottavo Concorso Nazionale “Scuole in Musica” Città di Verona sezione scuole secondarie di primo grado. Il carisma e la professionalità del prof. Adolfo Donolato e di tutta la squadra di docenti di musica della Tommaseo, hanno permesso alle studentesse e agli studenti di aggiudicarsi, con grande entusiasmo e soddisfazione, un numero importante di premi. Per le classi di flauto traverso e violoncello, categoria gruppi da camera, sestetto flauti violoncelli, che si sono aggiudicati il terzo premio, sono stati premiati Matteo Businaro, Anita Banzato, Edoardo Pirtac, Vittorio Bruscagin, Maddalena Codogno, Laurentiu Raileanu.

La classe di percussioni, categoria duo, formata da Irene Cestarolo e Davide Zanetti, si è aggiudicata il secondo premio. Alla classe di chitarra, categoria solisti, è andato il secondo premio a Matilde Lamo e Sofia Berto.

Secondo premio anche per la categoria gruppi da camera, Settimino di Chitarre,

a Sofia Berto, Giulia Cervellin, Omar De Vito, Giulia Garofalo, Filippo Luciano, Angelica Rango, Marco Reniero.

La classe di oboe, categoria solisti, ha portato a casa il secondo premio con Francesca Lamo e il terzo con Ethan Afrifa.Nella classe di pianoforte, categoria solisti, troviamo Ginevra Borella, Edoardo Franceschetti, Rita Banzato, Sofia Facco

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e Giulia Meoli Giulia con il terzo posto, Diletta Cremon al secondo e Daniel Alessandro Brad con il primo premio assoluto. Il trio di pianoforti ha visto il secondo premio assegnato a Emma Sandel, Giulia Meoli e Diletta Cremon, mentre la classe di violino, categoria gruppi da camera, quintetto di violini, si è portata a casa il primo premio assoluto con Alexandrina

Pozdirca, Andrea Blandolino, Camilla Menossi, Luigi Tognon e Camilla Zambon. Primo premio anche per la classe di clarinetto, categoria orchestre, per Giulia Ambrosini, Alex Astolfoni, Diletta Bonollo, Alessandro Cappellini, Anas Oubelque, Giovanni Marcomini, Luca Milan, Greta Tolosi, Margherita Zecchin e Pietro Zemignan.

La notizia dei prestigiosi premi è stata data dal prof. Donolato durante i concerti di chiusura dell’anno scolastico che si sono tenuti nei giorni scorsi all’interno della palestra dell’istituto Mattei alla presenza di tantissimi genitori, parenti e amici.

L’orchestra, che attualmente può contare su otto tipologie di strumenti (una delle poche scuole del Veneto ad averne così tante) ha suonato brani di musica classica e contemporanea con grande perfezione. Nell’anno scolastico che si sta concludendo, sono state numerose le performance dell’orchestra, una delle ultime davanti al Vescovo di Padova mons. Cipolla e a circa seicento persone alla veglia diocesana per il lavoro che si è tenuta a Conselve.

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Bagnoli di Sopra

Dopo il voto. Il gruppo “Bagnoli Nuovo Percorso” si è imposto con un alto numero di preferenze

Debutta la nuova giunta Ruzzon

I l passaggio del testimone fra l’amministrazione Milan e Matteo Ruzzon, con “Bagnoli Nuovo Percorso” è riuscito. 40 anni, perito agrario con specializzazione in parchi e giardini, Ruzzon è diventato nuovo sindaco di Bagnoli dopo essere stato vice sindaco nel mandato precedente. Ha ottenuto il 70 per cento dei voti, un risultato eloquente. “Ringrazio chi ci ha dato fiducia e ci ha permesso di essere eletti. - ha detto appena eletto - Ci siamo già messi al lavoro sul nostro programma e mettere in cantiere i progetti dei primi cento giorni.

Siamo aperti al dialogo e al confronto continuo con nostri cittadini. Le porte del municipio saranno sempre aperte a tutti”.

In occasione del primo consiglio comunale ha presentato la nuova giunta. Vice sindaco è Massimo Angeli, 54 anni, perito elettrotecnico, l’unico assessore uscente confermato, che continua a seguire lavori pubblici, edilizia pubblica e privata, patrimonio, servizi demografici, infrastrutture e manutenzione.

Loris Roncon, 68 anni, già primario di cardiologia all’ospedale di Rovigo, si occupa di cultura e ambiente, turismo, tutela del paesaggio, tutela della salute, mostre, teatro e biblioteca. Daniela Zatta, 67 anni, ha la competenza su sociale, servizi al cittadino e agli anziani, solidarietà, diritti umani. Anna Vutsan, 43 anni, è

assessore alla famiglia, politiche giovanili, casa, risorse educative, politiche per l’integrazione e gemellaggio. L’ex sindaco Roberto Milan, che Ruzzon ha ringraziato nel suo discorso di insediamento per questi dieci anni di impegno, è capogruppo di maggioranza e seguirà le attività produttive, il lavoro, l’artigianato, il commercio e il mercato. Anche gli altri consiglieri comunali hanno delle deleghe. Ma c’è già un cambio tra le fila della maggioranza. Pamela Pinato, assessore al sociale uscente, si è dimessa dal consiglio comunale per motivi personali e il suo posto è andato al primo dei non eletti, Aurelio Bettonte, 60 anni.

“L’amministrazione comunale, con la continuità che le è stata concessa, - afferma il sindaco - è chiamata ad una continua semina al fine di ottenere dei buoni raccolti, che non riguardano solo opere realizzabili ma uno svilup-

po del Comune come ambito sociale ed economico. Il futuro della nostra comunità è l’obiettivo sul quale si è sempre lavorato e si continuerà a lavorare, mirando a sempre più maggiori azioni di governo nonché presentando progettualità che possano mobilitare risorse pubbliche e private. Siano le riunioni di consiglio e di giunta uno spazio di dialogo, confronto e di condivisione di idee e di progetti, senza mai dimenticare che siamo a servizio della collettività: grazie alla vostra collaborazione, riusciremo a dare riscontro alle richieste della cittadinanza e alle continue sfide a cui saremo sottoposti. Saranno pertanto anni caratterizzati da grande impegno e sacrifici, basati sulla continua dialettica, rispetto e collaborazione tra maggioranza e opposizione. L’augurio è che si possa lavorare insieme, pur nelle differenze, per rendere migliore la nostra comunità e il nostro territorio”.(n.s.)

L’opposizione manifesta le prime perplessità

Insieme alla nuova amministrazione ha debuttato anche il gruppo di opposizione della lista “Viviamo Bagnoli”: accanto al candidato sindaco Giampiero Pasquato siedono in consiglio Cristina Minelle, che ha assunto il ruolo di capogruppo, insieme a Luca Breda e Filippo Redi.

Dai banchi della minoranza il gruppo solleva i primi rilevi all’amministrazione: “Parliamo non a caso di “nuova” amministrazioneafferma Pasquato - in quanto, benché per tutta la campagna elettorale si sia parlato di continuità, solo un assessore su quattro proviene dalla precedente amministrazione. Altra sorpresa è stata la notizia delle dimissioni dal consiglio dell’ex assessore Pamela Pinato, una figura decisamente competente per ragioni legate alla professione esercitata. Inoltre aveva seguito il

progetto dei 30-40 alloggi per persone in situazione di emergenza abitativa da costruire nell’ex base logistica di San Siro. Ci auguriamo non solo che ci sia un esaustivo passaggio di consegne, ma anche che il progetto possa essere seguito con attenzione minuziosa da parte del nuovo assessore Zatta. Ci ha

stupiti anche la scelta di non affidare nessun assessorato al sindaco uscente Milan, non dargli un posto in giunta ci sembra privare la cittadinanza di un’importante compe-

Il neo sindaco: “Siano le riunioni di consiglio e di giunta uno spazio di dialogo, confronto e di condivisione di idee e di progetti, senza mai dimenticare che siamo a servizio della collettività”. Vice sindaco Massimo Angeli, assessori Loris Roncon, Daniela Zatta, Anna Vutsan

tenza maturata sul campo”.

Il consigliere di opposizione sottolinea poi la mancata nomina di un assessore allo sport, “considerata la presenza di un consigliere competente in materia e vista la rilevanza data allo sport e agli impianti sportivi nel programma elettorale, rilevanza assolutamente giustificata, considerate la qualità e la quantità degli impianti di Bagnoli.

Ci lasciano, di contro, un po’ perplessi le deleghe dell’assessorato casa, famiglia, politiche giovanili e per l’inclusione, per il fatto che tali deleghe non sono mai state unite in questo modo e non sono mai state materia di un assessorato. Sono comunque sicuramente tutti settori molto importanti, che ci auguriamo a questo punto di veder davvero valorizzati e seguiti come meritano”, conclude Pasquato.

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Il gruppo di maggioranza con il sindaco Matteo Ruzzon
Giampiero Pasquato

“Giovani e Amici”, tra accoglienza e inclusione, a servizio da 35 anni

T

utto è iniziato nel nel 1989 a Terrassa Padovana, dove un gruppo di giovani volontari, rilevando la grossa difficoltà di trovare un’occupazione giornaliera da parte delle persone con disabilità del paese, decide di avviare un’attività occupazionale e lavorativa in collaborazione con la parrocchia. E’ nata così, 35 anni fa, la cooperativa Giovani e Amici, che oggi gestisce 3 centri diurni per persone con disabilità, oltre al centro “Chiave di Volta” di Arzercavalli, “Argonauti” di Arteselle di Solesino, “Monticelli” a Monselice. Quest’ultimo nello specifico accoglie persone con disabilità acquisita: esiti da trauma, problemi neurologici secondari e malattie degenerative. Un’altra tappa importante per Giovani e Amici avviene nel 2010 quando si è deciso di sperimentare un servizio residenziale per le persone con disabilità lieve e con buoni livelli di autonomie che per diversi motivi avevano bisogno o voglia di uscire di casa. Da questo bisogno è nato il nostro primo Gruppo Appartamento “Il Trifoglio” a Terrassa Padovana che ha rappresentato l’opportunità per le persone con disabilità di poter uscire dal nucleo famigliare di origine per proseguire il loro percorso di vita adulta e autodeterminarsi.

“Quell’esperienza ha cambiato il nostro punto di vista nei confronti delle persone con disabilità, - ricorda il direttore Andrea Trevisani - andando a ripensare il nostro approccio, non di erogatori di servizi, ma di generatori di opportunità”. Ad oggi quell’esperienza ha portato Giovani e Amici ad avere attivi nei Comuni di Terrassa, Cartura, San Pietro Viminario e Monselice 11 Gruppi Appartamento dove abitano 5/6 persone con disabilità con il sostegno di un operatore. Un altro passo importante è il Progetto Umami per generare opportunità occupazionali, lavorative e di inclusione sociale. Sono nate così due attività commerciali, il bar panetteria “Umami Bistrot” a San Pietro Viminario e a l’edicola fioreria “Umami Factory” a Cartura dove giovani ragazzi con disabilità o in situazioni di fragilità possono sperimentarsi in contesti di lavoro reale. Sempre a Cartura è nato “Umami Lab” a Cartura, un laboratorio occupazionale di assemblaggio e confe-

zionamento di lavorazione conto terzi. Obiettivo del servizio è quello di acquisizione di competenze occupazionali e lavorative, volte all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale delle persone in situazione di fragilità.

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“Giovani e Amici è certamente valore per i nostri soci e utenti,afferma il presidente della coop Lucia Drago - ma è un valore per la nostra comunità. La forza di Giovani e Amici è un gruppo di soci che crede fortemente al proprio lavoro. Ho visto che il credere alle cose che facciamo passa, si trasmette e ha la capacità di incidere nel migliorare la qualità di vita delle persone e della nostra comunità. Il nostro lavoro è costruire relazioni e dare sostegni a chi fa un po’ più fatica a fare le cose”.

Per festeggiare i 35 anni di attività ci saranno diverse occasioni, dopo il primo evento a Terrassa Padovana, dove tutto è iniziato. Prossimo appuntamento a Cartura il 27 luglio con “pic chic” quindi a Monselice il 28 settembre con l’apericena al centro diurno Monticelli, il 10 ottobre alla Festa dei Pomi a San Pietro Viminario e un evento a sorpresa a novembre a Solesino.

Nel territorio della bassa padovana, il Sai di Este, Sistema di accoglienza e integrazione,ha attivato quattro centri di accoglienza a Deserto d’Este, Schiavonia, Cartura e Megliadino San Vitale, in stretta collaborazione con i Comuni coinvolti. Mentre i Centri di accoglienza straordinaria (CAS) garantiscono la prima accoglienza in emergenza per le persone appena arrivate in Italia, il Sai promuove percorsi di inserimento socio-lavorativo finalizzati a raggiungere l’autonomia entro sei mesi, prorogabili a un anno. Il progetto prevede l’ospitalità per 40 persone titolari di protezione internazionale, che hanno ottenuto asilo politico o protezione sussidiaria. Sono previste misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Cartura nel Sai di Este
I sindaci del territorio in cui è operativa la Coop schierati il giorno del primo incontro per celebrare l’anniversario dalla fondazione

Dal 1° luglio è attivo il servizio elettrico a Tutele Graduali.

sul futuro.

il gestore è Hera Comm, società del Gruppo Hera

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dell’azienda del Gruppo

per i cittadini. Grazie a questo automatismo,

le Graduali

Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).

A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.

disponibile una sezione dedicata alla fine della tutela elettrica.

Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica

In un territorio importante come la provincia di Padova, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione

iti in oltre 310 comuni italiani. L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.

dai 75 anni in su, in condizioni di di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.

Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali

La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.

Il

nostro

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territorio

ed

il rapporto

con l’acqua, tra rischio idrogeologico e scarsità

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ra dalla quale le persone emigravano per cercare lavoro e fortuna. Poi, grazie alla lungimiranza, tenacia ed allo spirito di iniziativa e di sacrificio dei veneti, la nostra Regione ed il Nordest sono diventati la zona più produttiva d’Italia e tra le primissime in Europa. E’ stato un cambio di rotta che ha portato con sé alcune conseguenze e tra queste c’è certamente la gestione e lo sviluppo del suolo.

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Il dibattito, che è stato moderato da Stefano Bazza, dopo il saluto del sindaco di Torreglia, Marco Rigato, ha visto gli interventi di Sarah Costantini, direttrice del Genio civile di Padova, di Andrea Crestani

direttore ANBI Veneto (l’Associazione

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Accanto a questo c’è un altro fenomeno, molto più grande, che ci

Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, che associa e rappresenta tutti gli 11 Consorzi di bonifica del Veneto) e poi di Nazzareno Paganizza (Direttore del Consorzio Bacchiglione) e Stefano Vettorello (Direttore del Consorzio Adige Euganeo).

E’ possibile seguire l’intero dibattito sul canale youtube: https://www.youtube.com/@elisaventurini oppure inquadrando il QR code

Il caso. Il Comune ha chiesto al Tribunale di Padova un accertamento tecnico preventivo

Scuola primaria: dopo pochi anni emergono alcune serie criticità

Il Comune intende accertare eventuali responsabilità in merito alle problematiche dovute all’umidità rilevate nella scuola primaria, inaugurata nel 2021. Lo scorso marzo il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo aveva segnalato a sindaco e ufficio tecnico che, a seguito di un aumento di casi di difficoltà respiratorie riscontrati tra gli alunni di una classe e della concomitante percezione di odori fastidiosi nella loro aula, i bambini erano stati trasferiti in un altro spazio della scuola. “La vicenda prende avvio dalla segnalazione del dirigente scolastico – spiega il sindaco Serenella Negrisolo –L’amministrazione comunale si è attivata con assoluta tempestività e professionalità, avviando le opportune indagini per verificare la situazione”.

Il Comune ha incaricato un esperto per un sopralluogo alla

struttura e un laboratorio di ricerca per effettuare analisi sui materiali tramite carotaggi e prelievi di campione. “Le analisi sono state condotte sia nell’aula al piano terra, dalla quale è stata trasferita la classe, sia al primo piano nell’aula destinata alle attività di arte e disegno”, precisa Negrisolo.

Dalla relazione tecnica è emerso che le due aule presentavano

Dopo la segnalazione del dirigente scolastico sono state avviate delle indagini sulle due aule, ora l’incarico al legale

la stessa situazione. “Nell’ottica di un approccio responsabile e di cautela, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno affidarsi a un primario studio di

avvocati – prosegue il sindaco –che ha considerato necessario acquisire una valutazione medica rispetto ai campioni analizzati”. Il Comune si è rivolto alla

dottoressa Antonella Muraro, responsabile dell’Uosd allergie alimentari presso l’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova.

La sua relazione ha evidenziato

L’opposizione: “Perché questi problemi vengono affrontati solo ora?”

Sulla questione relativa alle problematiche emerse nella scuola primaria è intervenuto anche il gruppo di opposizione consiliare “Rinnovo nella continuità”. I due consiglieri di minoranza, l’ex sindaco Pasqualina Franzolin e l’ex vicesindaco e già primo cittadino di Cartura Massimo Zanardo, hanno criticato l’approccio tenuto dall’amministrazione nella vicenda. “La scuola primaria è stata realizzata superando enormi difficoltà dovute principalmente alla morte dell’imprenditore che stava realizzando la scuola con il conseguente blocco del cantiere, che sicuramente ha creato delle criticità che

vanno risolte – spiegano i due consiglieri, ricostruendo alcuni passaggi dell’iter della scuola, realizzata durante il precedente mandato amministrativo - Da quanto ci è dato sapere ci sono dei problemi localizzati in due-tre aule, problemi che devono essere risolti applicando anche le garanzie che vi sono nei lavori pubblici. Quello che ci lascia perplessi e di cui chiederemo spiegazioni, è il perché l’amministrazione, che già conosceva queste criticità a maggio 2023, sia intervenuta solo ora a seguito dell’ennesima segnalazione della scuola”. Secondo Franzolin e Zanardo gli interventi di risoluzione delle problematiche

potevano essere posti in essere ancora nel 2023, usando le vacanze estive per la loro realizzazione.

“Invece nulla è stato eseguito, lasciando così aggravare la situazione, e creando una situazione tale per cui non si sa ancora quando questi interventi verranno posti in essere con conseguente disagio per le famiglie e per gli alunni – proseguono i consiglieri di Rinnovo nella continuità - Invitiamo e sollecitiamo l’amministrazione a porre rimedio, seppur con ritardo, a queste criticità con gli strumenti che esistono a tutela della pubblica amministrazione senza se e senza ma”. (f.s.)

i possibili effetti sulla salute derivanti dall’inalazione di spore come quelle rilevate nelle due aule.

A questo punto, su consiglio del proprio legale, il Comune ha interpellato il Tribunale di Padova chiedendo un accertamento tecnico preventivo, che attesti la situazione delle due aule e individui responsabilità e soluzioni alla problematica. Il tribunale ha già nominato un consulente tecnico d’ufficio che potrà coinvolgere in contraddittorio tutti i soggetti che hanno ricoperto un ruolo nella realizzazione della scuola: responsabile del procedimento, progettista, impresa appaltatrice, direttore dei lavori, collaudatore. Una volta concluso il suo operato, il consulente designato dal tribunale esporrà le sue conclusioni, prevedibilmente fra alcuni mesi.

Francesco Struraro

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MONDO DONNA

Uno spazio dove esploriamo le tematiche, i successi e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Micaela Faggiani

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della scuola durante l’inaugurazione
La scuola primaria è stata inaugurata nel 2021

Viabilità. Ripristinato l’importante collegamento tra Conselvano e Terme

Ponte di Riva aperto dopo nove mesi di lavori

Dopo poco più di nove mesi di chiusura per rifacimento, il 29 giugno il Ponte di Riva è tornato percorribile. I lavori sul manufatto, lungo la strada provinciale 17, erano iniziati l’11 settembre, anche se il transito sul ponte era stato interdetto dal 18 settembre.

L’opera, in capo alla Provincia di Padova su cui ricade la gestione della Sp17, ha previsto la completa demolizione del precedente ponte, costruito nel 1965; un manufatto in cemento armato, suddiviso in tre campate e sorretto da due spalle e da due pile in alveo anch’esse in cemento armato. Al suo posto è stato realizzato un nuovo ponte, con struttura in acciaio e soletta in cemento armato con ampiezza di 15,45 metri, articolata in un’unica campata di 38 metri di lunghezza. La nuova infrastruttura è stata dotata di barriere laterali, marciapiede pedonale e pista ciclabile, marciapiede di servizio con cavidotto tecnico per passaggio dei sottoservizi. Il costo dell’opera, a carico della Provincia, è stato di circa 2 milioni di euro.

Sebbene sia stata rispettata la tempistica (la durata dei lavori era stata pre-

ventivata in 8-11 mesi), nelle settimane antecedenti la riapertura del ponte non sono mancati i malumori di residenti e automobilisti, stanchi di sopportare i disagi legati al cantiere e all’interruzione di una delle principali strade di accesso al paese. Ad accrescere lo scontento ha contribuito il mancato rispetto della data di ultimazione dell’opera, annunciata per il 26 maggio. Un ritardo dovuto a varie cause, in particolare al meteo che in primavera non è stato certamente benevolo.

“Siamo contenti della riapertura del ponte – commenta il sindaco Davide Moro – in questi mesi abbiamo provato cosa vuol dire essere privi di un collegamento e avere una parte del territorio ta-

gliata fuori. Sul ponte rimarrà in vigore il divieto per i camion sopra i 35 quintali. Chiederò alla Provincia di collaborare per mettere in atto delle soluzioni che limitino la velocità dei veicoli in transito, anche in considerazione degli incroci presenti ai piedi del ponte. Grazie agli uffici tecnici comunali e provinciali che hanno dialogato tra loro per limitare gli innegabili disagi dei residenti”.

Entro l’estate dovrebbero concludersi i lavori del collegamento ciclopedonale tra la pista ciclabile ricavata sul nuovo ponte e la vicina via Corso: una quarantina di metri, il cui costo, ammontante a 70 mila euro, sarà coperto da Comune e Provincia. Francesco Sturaro

DaDue Carrare e Bovolenta il contributo per la missione K2

La biocosmesi veneta firmata dalle donne di Coldiretti, due imprenditrici agricole padovane e una trevigiana, sarà nel carico della spedizione femminile guidata dal conduttore televisivo Massimiliano Ossini partita alla conquista del K2. Da Due Carrare le creme all’uva di Sabrina Bacchin di “La terra di nonna Nina” saranno nello zaino delle scalatrici insieme all’essenza di lavanda della presidente regionale Valentina Galesso, titolare dell’azienda “Va Oltre” di Bovolenta. Katy Mastorci dell’azienda Reghét di Fregona (Tv) ha contribuito con le saponette vestite di lana.La missione documentaristica “K2-70 Storia di coraggio e conquista” è la prima impresa alpina interamente femminile composta da 4 ragazze italiane e 4 pakistane, pronte a sfidare i leggendari 8.611 metri del Monte K2. L’evento celebra il settantesimo anniversario dell’epica ascensione di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Coldiretti, con la vice presidente delle imprenditrici nazionali Caterina Ricci, da sempre promotrice dell’eccellenza agricola italiana, ha sostenuto con entusiasmo questa missione unica nel suo genere. Le Donne Coldiretti di tutta Italia hanno contribuito inviando prodotti di agricosmesi totalmente naturali e biologici, simbolo di solidarietà “donne per le donne”.

I prodotti sono stati selezionati al Villaggio di Coldiretti Venezia nello spazio dedicato agli antichi rimedi per donne moderne. (g.z.)

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Amministrative. Il sindaco uscente al lavoro con la nuova amministrazione

Massimo Cavazzana confermato sindaco: “Il mandato è chiaro”

“Continueremo a lavorare per il futuro aprendo lo spazio e la strada a nuove generazioni”. Vice sindaco Davide Nucibella, debutta in giunta Nicolò Capuzzo, 24 anni. Confermati Luana Benelle e Mirca Zenna

Archiviata la campagna elettorale entra nel vivo l’amministrazione Cavazzana bis tra riconferme e novità nella giunta presentata mercoledì 26 giugno in occasione del consiglio comunale di insediamento. Una Giunta composita e variegata, composta da nuovi nomi e figure già rodate. “La squadra di governo si rinforza con il supporto dei giovani”, spiega il sindaco Massimo Cavazzana.

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VOLTAN GABRIELE

Confermato in giunta Davide Nucibella, che ricopre il ruolo di vicesindaco ed è responsabile delle Associazioni e della Protezione Civile. Al giovane debuttante Nicolò Capuzzo, 24 anni, eletto con il record di 163 preferenze personali, viene assegnato l’Assessorato alle Politiche e Iniziative Giovanili e alla Partecipazione. Resta in giunta Mirca Zenna, che continuerà ad occuparsi di Cultura, Biblioteca ed Istruzione, e a Luana Benelle, infine, viene riconfermato l’Assessorato alla Famiglia e alle Pari Opportunità.

Al sindaco restano le deleghe al Bilancio, ai Lavori Pubblici, all’

Edilizia Privata, all’ Urbanistica, al Personale e alla Polizia Locale. Assegnate le deleghe anche agli altri consiglieri comunali di maggioranza del gruppo “Sì Tribano”. A Vittorio Salin è stato assegnato il ruolo di capogruppo e la delega allo Sport, mentre Nikolas Vigato si occupa nuovamente delle Attività Produttive e del Lavoro. Massimo Meneghesso è di nuovo responsabile dell’Agricoltura e dell’Ambiente mentre la neoeletta Chiara Berto ha le deleghe al Sociale, alla Sanità e al Turismo.

“Con l’insediamento del nuo-

vo consiglio si apre così una fase strategica per il nostro territorio, nella quale noi vogliamo essere protagonisti e promotori di importanti cambiamenti – spiega il Sindaco - Il mandato che ci è stato affidato è chiaro. Dobbiamo partire dai molti risultati raggiunti in questi anni di intenso lavoro, per migliorare ancora, e consolidare il percorso di cambiamento che abbiamo avviato. Continuare a lavorare per il futuro aprendo sempre di più la strada e gli spazi alle nuove generazioni: questo è lo spirito e questi sono gli obiettivi del nostro secondo mandato”.

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Bazzarello dall’opposizione: “Daremo voce ai cittadini”

I consiglieri di opposizione del gruppo Uniamo Tribano promettono: “Saremo la voce dei cittadini che credono in una politica che sappia rispondere ai tanti problemi della nostra comunità”. Insieme al capogruppo Roberto Bazzarello ci sono Nicola Giacometti (35 anni, laureato in giurisprudenza, insegnante di diritto ed economia in un liceo di Padova oltre che socio nell’azienda di famiglia), Andrea Carbon (23 anni, laureando in architettura), Gino Tessari (dirigente d’azienda, già presidente della Polisportiva Tribano). Anzitutto i consiglieri ringraziano “le 857 persone che ci hanno dato fiducia scegliendo le nostre proposte per mezzo della nostra lista.”. Durante la campagna elettorale il gruppo ha raccolto molte segnalazioni da parte dei cittadini che, insieme all’esperienza di 5 anni di minoranza sono state tradotte nel programma elettorale: dal sociale, all’ambiente passando per l’energia, la sicurezza, lo

sport, la scuola, la cultura, i giovani, l’associazionismo e l’attenzione alle frazioni.

“Queste proposte restano la nostra stella polare - aggiunge Bazzarello - e questo Consiglio Comunale sarà il luogo dove lavoreremo per realizzarle. C’è una cosa sulla quale siamo delusi e dobbiamo lavorare insieme, si chiama astensionismo. In questa campagna elettorale ci sono circa 1200 persone su 4000 abitanti che non sono andate a votare e non hanno scelto nessuno dei nostri due progetti.

La democrazia si fonda sulla partecipazione e per noi questo vuole essere il primo obiettivo: lavorare per riportare a credere queste persone in una politica di qualità.

Noi siamo pronti a lavorare per il bene di Tribano: saremo minoranza ogni qualvolta potremo confrontarci, magari anche discutere le posizioni, con l’unico scopo di fare il bene della nostra comunità. Saremo opposizione ogni qualvolta non ci sarà il confronto o non condivideremo le proposte che porterete”.

Il sindaco Massimo Cavazzana con gli assessori e ill capogruppo di maggioranza
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Colli Euganei tra le riserve mondiali della biodiversità

L a lista Unesco delle riserve mondiali della biodiversità si allunga con l’ingresso dei Colli Euganei. Lo ha decretato lo scorso 5 luglio il Consiglio intergovernativo dell’Unesco riunito ad Agadir, in Marocco. La candidatura, coordinata dall’Ente Parco Colli Euganei, è stata riconosciuta per il suo valore naturale e culturale, ma anche per l’impegno dimostrato nella promozione di pratiche di sviluppo sostenibile che rispettano e valorizzano le risorse ambientali locali.

Alla cerimonia di proclamazione c’era Cristiano Corazzari, assessore regionale al Territorio, Cultura e Parchi del Veneto, in rappresentanza della Regione del Veneto: “Festeggiamo questo riconoscimento che se da un lato consacra la bellezza del patrimonio naturalistico e paesaggistico dei Colli Euganei, dall’altro ci ricorda che il risultato è frutto di un impegno nella tutela di questo splendido territorio di cui la Regione del Veneto è stata attore protagonista fin dal 1971 quando, con legge regionale, sono state approvate le prime norme per la tutela naturalistica e ambientale dei Colli Euganei. Fondamentale è stata poi l’istituzione sempre con legge regionale del Parco Regionale dei Colli Euganei, soggetto che lo scorso aprile è diventato Ente gestore del sito della rete Natura 2000. Ringrazio il presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin, ente proponente della candidatura per l’importante lavoro svolto, e tutti i soggetti che hanno creduto in questo progetto, raccontando al mondo l’unicità del territorio dei nostri Colli Euganei, area che vanta un ricco patrimonio naturale e culturale legato alla sua storia vulcanica e alle sue acque termali”.

L’inclusione nel programma Mab Unesco offrirà nuove opportunità di innovazione ecosostenibile, rafforzando le iniziative a favore della conservazione del patrimonio naturale e culturale, e permetterà ai Colli Euganei di unirsi alle altre Riserve della Biosfera nel mondo, inserendosi in un network mondiale impegnato nella tutela dell’ambiente e nella promozione di un futuro sostenibile, come sostiene Alessandro Frizzarin, presidente del Parco regionale dei Colli Euganei: “Questo prestigioso riconoscimento è il giusto tributo alle straordinarie bellezze naturali, paesaggistiche,

storico-culturali e alla incredibile biodiversità che caratterizzano il nostro territorio dei “Colli Euganei”, nonché alla dedizione e all’impegno di tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per proteggere e valorizzarne le peculiarità. Lavoreremo ancor più intensamente per preservare e valorizzare l’unicità dei Colli Euganei, promuovendo pratiche sostenibili e incentivando un turismo responsabile, anche grazie all’applicazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile”.

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Plauso unanime per l’obiettivo raggiunto: “Sia un primo passo” E’ unanime la soddisfazione per il risultato raggiunto con il riconoscimento della candidatura Mab Unesco. “È una grande giornata per i nostri Colli Euganei - ha commentato a caldo il presidente del Veneto Luca Zaia - luoghi esemplari in cui lo sviluppo economico, sociale e culturale è sostenibile e trae giovamento dal rispetto dell’ecosistema e della biodiversità”. Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, aggiunge: “Il Parco Regionale dei Colli Euganei è un fiore all’occhiello per il Veneto, sul quale la Regione del Veneto ha investito molto. Per questo oggi sono orgoglioso di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro di squadra che potrà essere anche un volano per lo sviluppo dell’intero bacino termale”. La riserva Mab Unesco dei Colli Euganei è il più grande bacino termale d’Europa, con una superficie di circa 23 km quadrati. L’area totale del sito è di 34.090 ettari. Il Programma Mab Unesco (Man and the Biosphere Programme) nasce nel 1971 come programma intergovernativo volto a fornire basi scientifiche alle azioni di impulso all’uso sostenibile e razionale, oltre che alla conservazione, delle risorse della cosiddetta “biosfera”, incoraggiando, allo stesso tempo, formule equilibrate di gestione nel rapporto uomo-ambiente a livello globale.

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“Si apre una nuova stagione per i Colli Euganei, - commenta Sergio Giordani, sindaco di Padova e presidente della Provincia - come già accaduto con Padova Urbs Picta, con la quale auspichiamo una stretta collaborazione, così da valorizzare ampia parte del territorio padovano. La biodiversità rafforza la produttività di qualsiasi ecosistema e la sua perdita aumenta la fragilità del territorio. Averne cura, quindi, significa aver conseguentemente a cuore la salute dell’ambiente e delle persone che vi abitano, nonché delle loro tradizioni culturali”. “Questo affascinante sito conosciuto anche per la sua straordinaria ristorazione e attrattività turistica, va ad aggiungersi alle altre tante meraviglie della nostra Regione amate nel mondo”, così il segretario della Liga veneta Alberto Stefani. Hanno espresso soddisfazione anche i rappresentanti delle categorie economiche, in particolare l’agricoltura.

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La conferma è arrivata dal consiglio intergovernativo riunito ad Agadir in Marocco

Conselve. L’Asd Basket Conselve ha

Pallacanestro, grande festa al termine della School Cup

Oltre 350 alunni delle classi quarta e quinta delle scuole primarie di Conselve, Arre, Cartura e Terrassa Padovana hanno preso parte, il 3 e 5 giugno al palazzetto Morelli di Conselve, a un torneo non competitivo di pallacanestro. L’evento ha rappresentato l’ideale chiusura del progetto “Basket Conselve School Cup”, promosso durante l’anno scolastico dall’Asd Basket Conselve.

Tra aprile e maggio gli istruttori della società sportiva conselvana hanno tenuto lezioni di basket in tutte le classi delle scuole primarie afferenti all’istituto comprensivo Niccolò Tommaseo di Conselve, con l’intento di avvicinare i bambini alla conoscenza di questo sport. “La Basket Conselve School Cup non è stata solo un’occasione per giocare a pallacanestro, ma anche un momento di socializzazione e di crescita personale per i bambini, che hanno potuto vivere lo spirito di squadra e il rispetto reciproco”, spiega Loris Lain, istruttore minibasket e responsabile dei progetti con le scuole per il Basket Conselve.

Al torneo non competitivo di basket hanno preso parte tutte le classi quarte e quinte delle scuole primarie di Conselve, Terrassa Padovana, Arre e Cartura. Per le partite sono stati utilizzati sia il campo interno sia quello esterno del palazzetto Morelli, così da permettere la disputa di più gare contemporaneamente, riducendo i tempi di attesa tra una sfida e l’altra e garantendo spazio e divertimento a tutti i partecipanti. “Nonostante fosse un torneo non competitivo, l’energia e l’entusiasmo dei bambini erano palpabili, dimostrando come lo sport possa unire e divertire, al di là del risultato – commenta Lain -. Il progetto è stato un successo, reso possibile grazie alla collaborazione e all’impegno di insegnanti, soprattutto quelli di educazione fisica, dirigenti scolastici e tante altre persone che hanno creduto nell’importanza dello sport come strumento educativo e di crescita. L’appuntamento è per il prossimo anno, con la speranza di vedere ancora più partecipazione e coinvolgimento, continuando a diffondere la passione per la pallacanestro e per lo sport in generale tra i più piccoli”. A stagione agonistica conclusa, l’attività dell’Asd Basket Consel-

ve non conosce soste nemmeno in estate. La società sportiva, attiva nel conselvano da più di vent’anni, sarà impegnata sino a settembre con i centri estivi, che gestisce a Conselve, Arre e Cartura di concerto con le amministrazioni comunali dei rispettivi comuni. Sono complessivamente circa 400 i bambini partecipanti, seguiti da un’ottantina di persone tra animatori e aiuto animatori.

Francesco Sturaro

Il Cornhole conquista

Cartura: 108 atleti da 18 nazioni

Cartura capitale italiana del cornhole, l’antico gioco che in origine si praticava con sacchetti di mais (corn in inglese) da lanciare su una tavola con un foro al centro. Il mese scorso gli impianti sportivi comunali hanno ospitato l’Acl Italy open tappa italiana del campionato europeo Acl (American Cornhole league). La manifestazione, promossa dalla FICO (Federazione Italiana COrnhole) con il patrocinio del Comune di Cartura e il supporto dell’Acl, ha richiamato in paese 108 atleti in rappresentanza di 18 Nazioni, 16 europee più Stati Uniti e Canada. “A detta di tutti è stato un evento

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memorabile – dichiara il presidente di FICO Marco Idolazzi – Con questo evento abbiamo alzato l’asticella degli Acl open. Ai tornei a cui avevo partecipato in giro per l’Europa avevo preso nota delle carenze organizzative, per cui nella nostra manifestazione abbiamo apportato i necessari miglioramenti. Abbiamo ricevuto i complimenti dei partecipanti e dei director europei miei colleghi, tanto che il nostro torneo sarà proposto per passare a un livello più prestigioso”.

Tra un incontro e l’altro, nell’attesa di scendere in campo, gli atleti hanno potuto socializzare con gli altri partecipanti al torneo nel punto ristoro fornito di bar, angolo con forno a legna per la pizza e schermo per seguire le partite del campionato europeo di calcio, allestito a fianco della palestra. “Siamo soddisfatti della partecipazione e del livello del torneo – conclude Idolazzi –Abbiamo avuto atleti europei, ma anche statunitensi e canadesi, venuti a Cartura perché il torneo assegnava punti per il ranking internazionale”.

Gli statunitensi Cooper Bingham e Jaxson Remmick si sono aggiudicati la vittoria nel doppio. Remmick si è ripetuto nel singolo primo livello, dove si è fatto valere anche Stefano Sturaro, ottavo assoluto e primo degli italiani. (f.s.)

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#Regione

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera

Autonomia differenziata, la lunga marcia

Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.

Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”

Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.

Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con

la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.

ZAIA, “IL VENETO

E’ PRONTO”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo

consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.

LA LEGA ESULTA

Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.

Gli fa eco il senatore Massi-

mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.

La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.

FRATELLI D’ITALIA

PLAUDE AL GOVERNO

E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-

ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.

Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,

con

effetti risibili e contraddittori”

Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere

prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti

positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.

Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle

lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.

Andrea Martella

ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles

Il verdetto delle europee: vincitori e vinti

Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)

Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.

Ma andiamo con ordine.

Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani

di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022. A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-

drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.

La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze

delle quali 14.088 nelle Marca.

L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.

Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che

comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)

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Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna

Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo

“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni

G

iampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?

Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il

pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.

L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?

Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-

ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.

C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?

Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.

Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?

Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un

Il programma. Tra le iniziative estive gli aperitivi teatrali a luglio

mio grande amico.

L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?

È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.

La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?

Se vogliamo essere essere in serie

A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in

poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)

Al Verdi di Padova un mix di ispirazioni classiche e contemporanee

A Padova il Teatro Stabile del Veneto propone già diverse iniziative nel periodo estivo, in attesa della nuova stagione al Teatro Verdi. Proprio al Verdi nel mese di luglio torna il tradizionale appuntamento con gli aperitivi teatrali delle 19. Sempre in questo mese, accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV

torna Maddalene Factory la rassegna che conferma anche nel 2025 la sinergia con l’Università di Padova in un’attività di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science.

Il “colpo di scena” che aprirà al Teatro Verdi la declinazione padovana del Teatro Stabile del Veneto sarà lo spettacolo “Parenti Terribili” di Jean Cocteau dal 6 al 10 novembre, la prima produzione firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, nei panni di attore e regista, quindi dal

20 al 24 novembre Alessandro Preziosi porta in segna “Aspettando Re Lear”. A dicembre “Re Chicchinella” scritto e diretto da Emma Dante, a gennaio sarà la volta di Giulia De Sio con “Cose che so essere vere”, quindi “Molto rumore per nulla” (in scena dal 22 al 26 gennaio), e così via fino a maggio. Il programma completo è sul sito teatrostabileveneto.it.

A Padova la proposta dei “Fuoriserie” è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante at-

tualità come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, l’uso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela D’Abbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari.

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e per continuare a sceglierci

Filippo Dini

Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli

L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?

Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!

Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.

In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.

Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.

La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui

viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.

L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.

Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).

L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.

BENVENUTI

Piazza un approfondimento tematico dedicato.

Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.

Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.

Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.

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Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La

Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici

Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?

Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.

ENERGIA SOLARE

L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.

ENERGIA EOLICA

L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-

paesaggistiche e dall’impatto visivo.

ENERGIA IDROELETTRICA

L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento

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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica. BIOMASSA

La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.

Come mai?

“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-

tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”.

Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?

“Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi-

Una bella soddisfazione…

“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni

La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.

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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.

Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.

L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.

L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.

Tecnologia green per l’edilizia sostenibile

La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.

Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.

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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza

VACANZE SICURE 2024

Usalute.

E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.

“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi. “Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.

“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-

Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti

diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.

La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.

Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo

pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.

Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.

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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto

Le squadre del Dragon boat scendono in acqua

Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale

Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!

Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.

Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne

che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute. Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”. In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.

“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.

In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia

APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI

Meduse, come comportarsi in caso di contatto

L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.

Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.

Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene

uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.

Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.

Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.

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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle

Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge

Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.

lservizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.

I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.

I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.

L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al

prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.

L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.

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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.

Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.

DANZA

Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.

PUBBLICITÀ

Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero

destramento subacqueo.

Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.

Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.

100 Paesi di provenienza

In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti

Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione

Una puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika. Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.

Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.

Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.

Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.

L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.

I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate. Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi).

I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base

di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.

Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.

Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.

I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.

Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.

E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino. Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati.

Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.

La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze

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Film e serie tv visti da vicino

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Al Festival della Tv dfi Montecarlo centinaia i fans accampati per incontrare dal vivo i protagonisti di “Beautiful” e “Febbre d’amore”

La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente di giuria nella categoria Fiction. E’ apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando a pensare che a forza di interpretare il vampiro Angel il suo aspetto sia rimasto immutato nel tempo

Inossidabili e professionali le star della soap “Beautiful”

Cheincontri, ragazzi! Il festival della Tv di MonteCarlo (come ho scritto su “Sorrisi e canzoni tv”) è stata una calamita per tutte le star di Hollywood che non sono mancate al Grimaldi Forum: la fila iniziava ben lontana dalle griglie di accesso. Laddove nemmeno il richiamo di Morgan Freeman aveva potuto, è arrivato l’inossidabile “Beautiful” a scaldare gli animi delle tifoserie monegasche di Hollywood. Erano centinaia i fan accampati dalle prime ore del mattino - alcuni arrivati anche dalla Spagna - che hanno atteso le dieci per partecipare all’evento con le star di “Beautiful” e “Febbre d’amore”.

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I protagonisti delle due soap hanno attraversato l’Atlantico per incontrare il loro pubblico europeo, condividere alcuni retroscena e firmare una montagna di autografi. In quota “Beautiful” hanno presenziato Katherine Kelly Lang - che non rinuncia alla sua corsa di 4 chilometri nemmeno quando viene al Principato, alla faccia del jet-lag - e Thorsten Kaye, alias Brooke e Ridge. Per “The Young and the Restless” c’erano invece Joshua Morrow e Melissa Claire Egan, gli interpreti di Nick Newman e Chelsea Lawson.

Il quartetto ha dedicato ben due ore ai loro sostenitori, rispondendo alle loro domande e raccontando le curiosità sui set di due delle soap più guardate al mondo. Concluso l’evento, gli attori hanno firmato autografi e incontrato i fan. Nessuno è andato via senza aver conosciuto i propri beniamini. È la riprova del grande professionismo delle soap delle star, che sanno

quanto sia importante coccolare il loro pubblico. A Montecarlo ho anche organizzato un siparietto con le due star, che si sono amabilmente prestate. Siccome la storia fra i due personaggi va avanti da trent’anni, con sei matrimoni fra loro due (oddio, non tutti validi) ho pensato di mettere loro in mano due cartelli con il verso di una canzone dei Ricchi e Poveri: “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita”. Mi è sembrata adatta a fotografare la loro situazione che nelle sceneggiature è sempre altalenante.

Ristrutturazione

Boreanaz: “Mi piacerebbe tornare a recitare con Bones”

David

Boreanaz è stato un protagonista del festival televisivo di Montecarlo. La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente della giuria di quest’anno per la categoria ‘”Fiction”. Boreanaz ha compiuto da poco 55 anni, esattamente il 16 maggio scorso. È apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando molti a pensare che, a forza di interpretare il vampiro Angel, anche il suo aspetto sia rimasto immutato, nonostante il passare del tempo. David non era solo: ad accompagnarlo c’era il figlio Jaden Rayne - 22 anni, musicista - avuto dalla moglie Jaime Bergman. La star ha tenuto molto a sottolineare quando l’ho intervistato le sue origini italiane: i suoi nonni, infatti, erano del nostro Nordest, esattamente di Cividale in Friuli. Poi emigrarono e si trasferirono negli Usa: il padre di David è un noto metereologo in televisione.

Lui ha scelto un’altra carriera, e bisogna dire, con successo. È inedita la notizia dell’ascendenza veneta di Boreanaz, anche se si conosceva che la famiglia proveniva dall’Italia, ma non era stato mai precisato il luogo. Il suo cognome ancora oggi è presente a Cividale. Il titolare dell’emporio di prodotti elettrici di Cividale si chiama proprio come lui, Davide Boreanaz, a conferma che con ogni probabilità c’è un’ascendenza comune.

L’attore ha da poco concluso le riprese della stagione finale di “Seal Team”, serie che lo vede coinvolto nelle doppie vesti di

produttore e attore protagonista. “Quale sarà il mio prossimo progetto? Non posso dirvelo, ma sto guardando ‘I Soprano’ ultimamente,” ha svelato, ammiccando.

In questa epoca di eterni ritorni televisivi, lo rivedremo mai di nuovo nelle vesti di Angel? “Amo il mondo di ‘Buffy’ ma no, non è qualcosa a cui sto pensando”. Tutt’altro discorso per Seeley Booth: “Bones è più popolare che mai, posso immaginare un’eventuale prosecuzione anche per come si è conclusa” ha concesso Boreanaz. Chissà che non lo rivedremo accanto a Emily Deschanel, la scienziata forense con cui ha fatto coppia da vent’anni fa.

Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo
I protagonisti della serie tv si sono prestati allo scherzo con una frase di Ricchi e Poveri

PROTAGONISTI A NORD EST

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Arc Ingegneria, la realtà professionale che offre servizi a 360 gradi dedicati alle imprese

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A raccontare la realtà di Arc Ingegneria è il suo fondatore, il geometra Cristiano Rampin.

È partner di Pallavolo Padova, “gruppo splendido con cui abbiamo costruito forti rapporti di collaborazione”

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Può raccontarci qualcosa sulla sua azienda? Come è nata, dove operate e quali sono i vostri punti di forza?

“Arc Ingegneria è uno studio associato di ingegneria nato nel 1990, fondato da me e dal mio socio Roberto. Abbiamo iniziato l’attività con tre o quattro persone e con il tempo abbiamo integrato una serie di attività

perché ci permette di gestire le risorse internamente e soddisfare i clienti in tempi certi. Non dipendiamo da fornitori esterni, il che ci garantisce maggiore controllo e qualità”.

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Pallavolo Padova. Come è nata e qual è il coinvolgimento di Arc Ingegneria?

“Ho iniziato come consulente per la sicurezza, ancora prima che nascesse la ‘nuova’ Pallavolo Padova. Sono stato tra i primi partner del progetto e oggi faccio parte del consiglio di amministrazione. È un gruppo splendido con cui abbiamo costruito forti rapporti di amicizia e collaborazione”. Via Uruguay 67/B, 351 27 - PADOVA (PD) Tel: 049 760 308 - mail: infostudio@arcingegneria.it - www.arcingegneria.it

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Uno degli ambiti in cui operate è quello della sostenibilità, un termine che va sempre più di moda. Negli ultimi anni avete percepito un cambiamento culturale verso l’efficien-

sotto ogni aspetto, dalla

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Storia e futuro s’incontrano nel progetto del nuovo Liceo Selvatico a Padova.

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tura e Seingim, mentre l’esecuzione

Tecno Crane è già stata protagonista di importanti progetti di riqualificazione all’interno dei centri storici di numerose città del Veneto. Lavori delicati e, talvolta, anche complessi considerato l’alto valore storicoartistico dei palazzi che il team di esperti montatori ha sempre affrontato dimostrando grande professio-

dell’edificio. Saranno presenti, oltre alle aule didattiche e laboratori artistici, anche uffici, archivi amministrativi, biblioteca storica e spazi espositivi per le collezioni storiche dell’Istituto. Nel progetto, anche la realizzazione di un auditorium indipendente da 150 posti per realizzare eventi culturali anche a scuola chiusa.

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In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi

MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA

Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.

Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.

CAESAR SALAD (SENZA POLLO)

Un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.

Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.

CROSTATA

DI FRUTTI DI BOSCO

Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione

Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli d’uovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)

Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne più tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire, disporre l’insalata in un’insalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente. Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.

Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare l’uovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o l’estratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere l’amido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finché la crema non si addensa.

Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto.

Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C. Stendere l’impasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura.

Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.

Rubrica a cura di Sara Busato

NORMANDIA ROMANTICA

Le Havre e Rouen, le due “modelle” Magiche ispirazioni per gli Impressionisti

La due città atlantiche, bagnate dalla Senna, hanno ispirato molte opere di pittori legati al movimento artistico nato 150 anni fa in Francia. Claude Monet le ritrasse sfidando il mare, come fece alle falesie di Etretat, o dalla finestra al primo piano di un negozio di lingerie, per catturare meglio la magia della Cattedrale di Notre Dame

Renato Malaman

C’è un fil rouge che lega Le Havre a Rouen. Un fil rouge onirico, come i paesaggi lungo la Senna su cui le due città si specchiano. Seguendo questo invisibile filo si possono riscoprire sotto la luce magica dell’arte queste due bellissime perle di Normandia. Un buon pretesto per intraprendere questo viaggio carico di suggestioni è costituito dai 150 anni del movimento impressionista. Che proprio da queste parti lasciò tracce indelebili, grazie alle opere di Monet, Pissarro, Boudin, Renoir, Géricault, Manet e di tanti altri artisti, capaci con i loro sfumati tocchi di pennello di trasporre in poesia ogni soggetto che aveva rapito i loro occhi e il loro cuore. Due città, Le Havre e Rouen, l’una marittima e portuale e l’altra più storica e culturale, che trovano proprio nell’arte ciò che le unisce. Storie diverse, storie convergenti. Antipodi che diventano un unico polo.

Dalle bombe al riconoscimento Unesco

Se l’Araba Fenice è rinata dalle sue ceneri, Le Havre è rinata sulle sue macerie, dopo che le bombe nel settembre del 1944 l’avevano rasa al suolo.

Le vittime civili furono tante e la distruzione della città fondata da Francesco I nel 1517 (quello del castello di Chambord, che convinse Leonardo Da Vinci a trasferirsi in Francia) fu pressoché totale. Chi poteva immaginare che soltanto pochi decenni dopo Le Havre sarebbe entrata nel Patrimonio Unesco? Il riconoscimento è arrivato nel 2005, ma i suoi presupposti risalgono all’immediato dopoguerra, quando la Francia affrontò uno sforzo titanico pur di ridare vita e luce alla sua finestra sull’Atlantico. Nonostante l’emergenza, l’operazione venne pensata in grande, così da dare continuità alle visioni di Francesco I, ma anche a quelle più recenti dei pittori impressionisti che dalla Le Havre ottocentesca trassero linfa per felici ispirazioni.

Auguste Perret, l’urbanista del cemento armato E’ così che una città di cemento armato, riedificata secondo i rigidi schemi del Classicismo Strutturalista, in cui l’estetica si sacrifica alla funzionalità, può trasformarsi in un luogo di poesia. Le Havre deve una gratitudine speciale ad August Perret, l’architetto che ha pianificato la sua ricostruzione a tempo di record, contando su un formidabile alleato: il cemento armato, materiale di cui l’architetto è stato uno dei pionieri. Perret ha firmato anche la chiesa simbolo, quella di Saint Joseph che dall’alto dei suoi 107 metri domina lo skyline della città. Una vertigine estetica e spirituale.

Oscar Niemeyer e il suo “Vulcano”

A Le Havre approdò poi anche un altro padre dell’architettura moderna: Oscar Niemeyer, quello che edificò Brasilia: fu lui a progettare il provocatorio “Volcan”, centro culturale a forma di vulcano che caratterizza la centralissima piazza che porta il suo nome. Una sfida architettonica è anche la Narrow House, la casa più stretta del mondo creata da Erwin Wurm. Città anche ecologica Le Havre, che si gira facilmente in bici e dove le rotaie del tram spuntano dall’erba.

La luce del Nord al MuMa, i Docks, il porto… L’altra Le Havre è quella affacciata sull’Atlantico. Lo stesso Museo MuMa, il museo d’arte

moderna “André Malroux” che contiene il maggior numero di capolavori dei pittori impressionisti (in particolare la collezione di Eugène Boudin) sorge in faccia al mare, attingendo alla sua luce. Di straordinario effetto scenico sul panorama urbano hanno i Docks, i magazzini portuali oggetto di una intelligente operazione di recupero. Erano i magazzini del caffé e del cotone: il restyling li ha trasformati in luoghi dedicati allo svago, al lifesyle e alle attività commerciali e congressuali.

E poi c’è il porto, da vivere attraversandolo in battello fra gigantesche navi porta container (nessun porto in Francia ne movimenta così tanti) e da crociera: qui ne approdano 180 all’anno. Di lontano si scorge il Pont de Normandie, il ponte strallato a luce libera più lunga del mondo (850 metri). Un’opera di grande valore estetico.

La seducente Sainte-Adresse, legata al Belgio Seduzione pura a Sainte-Adresse. Altro luogo immortalato da celebri opere degli impressionisti, che proprio dal molo, dalle passerelle e dall’arenile potevano ammirare, lontani all’orizzonte, Deauville, Trouville-sur-Mer e Honfleur, ovvero i villaggi che a fine Ottocento videro nascere il movimento che rivoluzionò il mondo della pittura… Sainte-Adresse fu anche un’enclave belga, perché qui tra il 1914 e il 1918, si rifugiò il governo di Bruxelles per mantenere le sue funzioni durante la prima guerra mondiale. Etretat, le falesie più ritratte di Francia La Le Havre legata all’Impressionismo ha una sua appendice naturale a Etretat, il pittoresco villaggio affacciato sulle scogliere più famose e fotografate di Francia. Qui Claude Monet e gli altri artisti furono attratti come calamite dal fascino selvaggio delle falesie della spettacolare Costa d’Alabastro. Monet decise di stabilirvisi e quel paesaggio di balze e di picchi lo trasformò più volte in arte. Sopra la falesia più famosa, quella dell’Aiguille, ora sorge uno dei campi da golf più incredibili del mondo. Un luogo da cui ammirare le falesie sono i bizzarri giardini di Etretat, progettati da Alexandre Grivko. Sorgono intorno a una delle più eclettiche ville che i parigini un secolo fa fecero edificare su questo tratto di costa della Normandia, diventato un richiamo di moda. Immerse nel verde ci sono le opere buffe di Samuel Salcedo. Nel cuore di Etretat c’è la Clos Lupin, la casa dello scrittore Maurice Leblanc dedicata al personaggio più famoso uscito dalla sua fervida penna: Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo. La casa e il suo giardino sono un susseguirsi di sorprese e di colpi di scena, legati ai 39 racconti (condensati in 5 libri) che Leblanc dedicò a Lupin. Sul lungomare tanti ristorantino che propongono “moule” (le cozze), ostriche, frutti di mare e poi gli inimitabili formaggi di Normandia. Golosità che si incontrano ovunque in questa regione del Nord. Rouen, la chiesa del “vichingo” e la case a graticcio

A Rouen si incontrano storia e storie. Come quella quella del legame di Monet per la cattedrale di Notre Dame: la immortalò in una trentina di opere, in condizioni di luce diverse. Dipingeva affacciato alla finestra del prospiciente negozio di lingerie. La cattedrale di Rouen è il condensato di mille anni di storia espressi in ricami di pietra. In cui emerge il ruolo e la

vocazione di capitale culturale di Normandia di questa città. Al suo interno anche le tombe di Rollo, l’ultimo dei vichinghi e primo della dinastia dei Normanni, e quella che contiene il cuore di Riccardo Cuor di Leone, famoso per le sue crociate. A Rouen, oltre al pittore Gèricault nell’800 nacque anche lo scrittore Gustave Flaubert, quello di Madame Bovary; due secoli prima Pierre Corneille, scrittore e drammaturgo. Il Museo delle Belle Arti di Rouen, con il MuMa di Le Havre, è lo scrigno più ricco di

opere dell’impressionismo. Ambientazioni e allestimenti diversi, ma lo stesso incanto. Lungo le vie del centro di Rouen si affacciano ancora le case a graticcio medievali che sembrano proteggere l’anima e il genius loci di questo luogo lambito dalla Senna; fiume che poi sfocia nell’Atlantico a Le Havre. Rouen che ricorda anche il martirio di Giovanna d’Arco, messa sul rogo il 30 maggio 1431 per un’accusa di eresia, su cui poi la Chiesa dovette colpevolmente ricredersi. Tanto che quasi cinque

Nella foto copertina le falesie di Etretat con il pannello che riporta il dipinto realizzato da quello stesso punto da Claude Monte nel 1885. Sotto: a sinistra una veduta di Le Havre con quartieri e la chiesa-torre realizzati da Auguste Perret. A destra: storiche facciate a graticcio nel centro storico di Rouen. Qui a lato: l’opera realizzata con container all’ingresso del porto di Le Havre e il Gros-Horloge, uno dei simboli di Rouen

secoli dopo, nel 1920, Jeanne d’Arc venne proclamata santa dal Papa. A Rouen c’è un’antica torre dell’orologio, il Gros-Horloge, i cui rintocchi scandiscono la storia da secoli. E’ il simbolo stesso della città, come la luce infinita dei cieli di Normandia è lo sfondo di tante opere degli Impressionisti. Viene voglia di scrivere una cartolina per catturarne un po’ e trasmetterne l’incanto a chi leggerà la dedica. Romantica e struggente Normandia… Come si fa a resistere al suo fascino?

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