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Il sindaco uscente è stato riconfermato con il 71% dei voti ed è già al lavoro con
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.
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Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
Riso del Delta del Po, salumi artigianali di Lusia, pane, acqua.
E poi pale, stivali, badili, guanti. I giovani di Anga - Confagricoltura Veneto hanno portato viveri e attrezzature da lavoro agli agricoltori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione. Un gesto di solidarietà per aiutare gli imprenditori di una regione messa in ginocchio da nubifragi e allagamenti di metà maggio.
“Siamo stati impressionati da quanto è accaduto ai nostri colleghi della vicina regione – racconta Francesco Longhi, vicepresidente dei Giovani di Confagricoltura Veneto e presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura Rovigo, che ha fatto da capofila regionale per l’iniziativa solidale -, Così abbiamo pensato che dovevamo fare assolutamente qualcosa per chi ha perso tutto e deve ricominciare da zero. L’azienda Uccellatori di Taglio di Po ha donato parecchie casse di riso del Delta del Po, circa un quintale di prodotto, mentre l’azienda Corte dei Sapori di Lusia ha fornito salame e bondole lavorate in proprio. Poi abbiamo acquistato pale, stivali, badili e guanti, mentre i ragazzi di Brescia hanno recuperato i foraggi per gli animali degli allevamenti. Abbiamo quindi chiamato i giovani di Confagricoltura di Ravenna, che ci hanno suggerito di portare tutto a Sant’Agata sul Santerno, un paese che è ancora sommerso dal fango e dove negozi e aziende sono inagibili e la gente ha perso tutto quello che aveva. Ci siamo affidati alla Protezione Civile, che sta gestendo l’emergenza, smistando beni di prima necessità e attrezzature agli imprenditori agricoli e alla popolazione”. Ad essere danneggiate sono state soprattutto le aziende ortofrutticole, ma a soffrire sono pure gli allevamenti e le imprese vitivinicole. Molti anche i vivai colpiti dall’alluvione. I giovani di Confagricoltura, oltre a correre in aiuto alle aziende agricole, si sono anche coordinati in gruppi per affiancare le popolazioni colpite con secchi e attrezzi per spalare il fango. (r.p.)
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.
È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione,
Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An)
Chiuso in redazione il 12 giugno 2023
Nell’ultimo consiglio comunale è passato l’accordo di programma tra Porto Viro e Rosolina sul collegamento acqueo tra Porto Levante e Albarella. “Un servizio nato nel 2018 – ha dichiarato il sindaco Valeria Mantovan – con costi contenuti e in linea di massima sopportabili. Tuttavia, con la pandemia e l’aumento dei carburanti, è diventato proibitivo per le casse comunali, tant’è che l’anno scorso con la precedente amministrazione si era deciso di approvare un bando con Rosolina per un costo di 35mila euro per il triennio 2022/24. Questa somma però è risultata talmente insufficiente che il bando è andato deserto e il servizio non è stato garantito da subito”.
Il costo complessivo annuo è di 50mila euro: 40mila dalla Regione, 5mila da Porto Viro e 5mila da Rosolina
L’impasse è stato così superato con l’accordo di programma con Regione, Provincia ed Infrastrutture Venete srl: il servizio non sarà più a chiamata (cioè con licenza NCC) ma diventerà una linea di trasporto pubblico locale gestita dalla Provincia secondo un calendario da maggio a ottobre per quest’anno, e da fine marzo a ottobre per il 2024.
Il costo complessivo annuo è di 50mila euro: 40mila dalla Regione, 5mila da Porto Viro e 5mila da Rosolina; biglietto a 2 euro per tratta e gratuito per bambini fino ai 10 anni, con in-
dicativamente tre corse al mattino e quattro al pomeriggio.
“Un servizio importante per la promozione e lo sviluppo del nostro territorio, che vanta 3mila presenze all’anno” ha concluso Mantovan, a cui ha fatto eco l’assessore MichelaGirardello: “Un’idea vincente, quella del sindaco, mi dicono infatti che l’ufficio IAT è già subissato di richieste; siamo riusciti a risolvere il problema inserendolo nel progetto di sperimentazione di servizi pubblici locali di collegamento fluviale”. Tra gli appunti mossi dalla minoranza, quello di Mario Mantovan: “Parlo più da cicloturista che da consigliere: ero in bicicletta durante le vacanze pasquali sulla Moceniga e parecchi cicloturisti venivano da Rosolina trovando cartelli non aggiornati e da Porto Levante c’era scritto di telefonare a un numero di Porto Tolle che non aveva ancora l’appalto. Sarebbe opportuno cambiare i cartelli e mettere un calendario corretto. L’orario poi sarebbe meglio continuato perché il turista non può aspettare ore: meglio quindi ridurre il numero di giorni con il traghettatore sempre reperibile. Infine chi monitorerà il servizio? Un tecnico degli uffici comunali o un politico come l’assessore?”. Da Girardello le risposte:“Il servizio è ancora sperimentale, gli orari e i giorni sono stati concordati con Rosolina e la Provincia sulla scorta delle richieste monitorate negli anni scorsi dall’ufficio IAT”.
Fabio PregnolatoNovità in vista in città anche per quanto riguarda i lavori pubblici.
In particolare, nel consiglio comunale, il vicesindaco Thomas Giacon ha parlato del comodato d’uso gratuito tra il Comune e la parrocchia San Pio X di Taglio di Donada per l’utilizzo per quindici anni dell’impianto sportivo: “Attualmente l’impianto è di proprietà della curia e gestito dal GSR Taglio e con il contratto lo prendiamo in carico per le opere di manutenzione. Abbiamo iniziato un dialogo con la curia per salvaguardare e tutelare gli immobili che possono andare presto in disuso con l’intento di valorizzare, con le relative parrocchie, attività sportive, ricreative e culturali”.
Al via i lavori anche per il campo di Contarina, come annunciato dall’assessore allo sport Michele Capanna
dopo il fresco passaggio di categoria del Porto Viro Calcio in Eccellenza: la ristrutturazione dell’ex terreno di gioco di via Battisti metterà a disposizione un nuovo spazio per gli allenamenti della prima squadra e dei settori giovanili. Per restare in tema sportivo, Capanna ha poi accolto l’iniziativa di un atleta di allora, Flavio Zampieri, di intitolare la palestra di via Giovanni XXIII a Remo Schiesaro, storico dirigente dell’ex ‘Gs Contarina Volley’, attiva negli anni ’70 e ‘80.
Sono infine iniziati i lavori di intervento finalizzati alla riqualificazione energetica della scuola San Domenico Savio di via Cavalieri di Vittorio Veneto per una spesa complessiva di 650mila euro derivanti da fondi Pnrr, di cui 1 35mila messi a disposizione dall’amministrazione. L’ultimazione dei lavori è prevista per novembre. (f.p.)
Porto Viro ha celebrato la sua cittadina più illustre, la baronessa Maria Antonietta Avanzo nata Bellan nel 1889, pioniera dell’automobilismo sportivo e prima italiana a partecipare alla Mille Miglia nel 1928 o alla Tobruk-Tripoli del 1939.
“Sulle vie della baronessa volante M. A. Avanzo” è il raduno di auto storiche tenuto in suo onore: dopo la partenza da piazza Repubblica, il corteo dei mezzi d’epoca ha percorso la quarantina di chilometri fino a Porto Levante. Ritorno poi in via Roma e piazza Marconi, per far ammirare questi pezzi unici ed ascoltare il giornalista del Corriere Massimo Veronese e il biografo di Maria Antonietta Luca Malin, autore del libro “Indomita” e della ripubblicazione del suo diario di viaggi intorno al mondo del 1928 ‘La mia vita a 100 km a l’ora’.
Ospiti d’onore gli eredi della baronessa, famosa anche per essere stata la zia di Roberto Rossellini; in particolare la mamma del regista e sorella di Maria Antonietta Elettra: era infatti nata anche lei a Contarina. Questo personaggio così
singolare, “indomito” per l’appunto, non è famoso solo per le gare automobilistiche e per l’amicizia con personaggi del calibro di Enzo Ferrari,Tazio Nuvolari, Ernest Hemingway e degli Agnelli, ma anche per la vita avventurosa che ebbe: spirito libero ‘ante litteram’ partì con i figli per l’Australia, dove impiantò una fattoria nel 1923, e strinse amicizia nientemeno che con Gabriele d’Annunzio, che nelle sue lettere la ribattezzò ‘Nerissa’ o ‘Corritrice demoniaca’.
“Abbiamo il dovere di far conoscere e tramandare alle generazioni future questi primati eccezionali – ha riflettuto il sindaco Valeria Mantovan ripercorrendone la storia –e sarebbe quasi una colpa non mettere a conoscenza i cittadini ed il resto dell’Italia: ho suggerito di portare questa iniziativa a livello nazionale”.
La baronessa (non di fatto, il titolo le fu dato da un maharaja indiano)nacque in località Ca’ Pasta e la famiglia aveva proprietà in via Marconi, dove ora sorge il monastero delle Clarisse; da subito fu affascinata dall’auto del padre, che da ragazzina rubò per una corsa in cortile.
Sfidò la società del tempo dimostrando di essere migliore di molti uomini battendoli nei circuiti di gara e si adoperò anche nella Seconda Guerra Mondiale come crocerossina e autista di camion nascondendo diversi ebrei durante la persecuzione. Salvò inoltre il regista Luchino Visconti (cognato di suo figlio) da morte certa in seguito al sequestro. Maria Antonietta si spense a Roma nel 1977, dove anche da anziana sfrecciava per le vie della capitale.Una sua frase ne descrive lo spirito moderno: “Ogni donna può guidare con la stessa disinvoltura, sicurezza e maestria di un uomo: non occorre avere un’eccessiva forza”.
Fabio Pregnolato
Pubblico da tutto esaurito per i “Martedì Letterari”, quattro appuntamenti con la lettura andati in scena alla sala convegni dell’ex Macello nei mesi di maggio e giugno. Primo incontro quello con Germana Urbani e il suo romanzo d’esordio “Chi se non noi”, fotografia dai colori annebbiati di un Polesine ancora segnato nel territorio e nelle storie familiari dal ricordo della grande alluvione del ’51. È toccato poi a Corrado
Antani ed Ettore Mascetti presentare il primo noir ambientato in Polesine, “Le eredità del male”, romanzo finalista a “Garfagnana in giallo 2022 – Sezione giallo classico”. Rimandato a giugno a causa maltempo l’incontro con Sonia Aggio ed il suo ‘Magnificat’, libro intenso e visionario, ambientato anch’esso in Polesine.
Conclusione con il portovirese Giancarlo Micheletti e la seconda parte di “Cose di casa nostra”, seguito della ricerca sul dialetto del tempo che fu, ma che in gran parte è ancora. “Grazie Giancarlo – ha scritto la consigliera con delega alle Biblioteche Francesca Pregnolato – per la tua cultura, la tua ironia e per averci donato un lavoro che manterrà viva la nostra storia”. (f.p.)
Laboratorio. I sei incontri erano rivolti a ragazzi dai 10 anni in su
Gabriella Burgato Dumas, presidente dell’associazione Artisti del Delta: “Non si è mai troppo piccoli per iniziare a parlare d’arte”
Si è concluso da poco il nuovo laboratorio d’arte contemporanea rivolto a ragazzi e ragazze dai 10 anni in su e organizzato dall’associazione ‘Artisti del Delta’. Si è trattato di sei incontri settimanali dal titolo “La vita è un’opera” seguiti dalle socie Asia Mantovan e Renza Antico nella sede di piazza Repubblica 15, luogo che si dimostra in tutto e per tutto officina d’arte, un ambiente carico di passioni e idee e un vero e proprio atelier. “Il progetto utilizza l’arte, in particolar modo quella contemporanea, come risorsa educativa – ha spiegato Mantovan– . I partecipanti familiarizzano direttamente con i linguaggi e le
pratiche artistiche, dapprima attraverso una stimolazione estetica, ovvero il racconto e la visione tramite immagini di artisti e delle loro opere e subito dopo attraverso la pratica con la creazione di un’opera propria o collettiva. I compagni di strada dei ragazzi sono artisti dell’epoca contemporanea come ad esempio Jeff Koons, Keith Haring, Sissi, CaiGuoQuiang, Giuseppe Penone, YayoiKusama, Barbara Kruger, Paola Pivi e molti altri”.
“Tutto può diventare un’opera – ha aggiunto Antico – dipende da cosa si vuole comunicare, da come una persona si coinvolge in essa e con essa e dalla
cura con cui la realizza; il nostro percorso deve essere un viaggio pieno di scoperte”.
Gabriella Burgato Dumas, presidente del sodalizio, ha ribadito: “Non si è mai troppo piccoli per iniziare a parlare d’arte, lo dimostra l’interesse che hanno avuto i bambini della scuola materna che hanno visitato la mostra presso la Sala Eracle e ne sono rimasti affascinati e incuriositi”.
A progetto terminato si è ora in attesa della mostra collettiva, con l’esposizione degli elaborati grafici, pittorici e i materiali polimaterici prodotti singolarmente e in gruppo.
Fabio PregnolatoUno spassoso viaggio postlaurea riversato in 326 pagine didivertimento. È la prima fatica letteraria di Silvia Ferro, portovirese classe1 991 che ha dato alle stampe “Va’ che l’America non è Donada” in cui racconta disavventure,equivoci e divertimento dell’on the road negli Usa percorso con la sorella Annalisa.
“Non è una guida turistica, non è nemmeno un romanzo – dice Silvia – è qualcosa di simile ad un diario di bordo, contenente le avventure realmente accadute alle esploratrici più disorganizzate che questo pianeta abbia mai visto. Un tuffo nella sconfinata grandezza degli Stati Uniti, alla scoperta dei paesaggi più maestosi della costa Est e della costa Ovest: massime
esperte di figuracce e specialiste nel perdersi anche munite di navigatore GPS attraverso le meraviglie degli States”.
Da favola l’itinerario, degno del miglior JackKerouac: San Francisco, foresta delle sequoie giganti, Death Valley, Las Vegas,BryceCanyon, Monument Valley, HorseshoeBend, Grand Canyon, Las Vegas, perfinire con New York, Philadelphia e Washington.
Il titolo, una simpatica citazione del nonno Giannino, mancato qualche mese fa a un passo dal secolo di vita: “Come tutti gli uomini e le donne del suo tempo – spiega ancora Silvia –è dotato di un cauto ottimismo e di un ingenuo timore per ciò che è geograficamente lontano:
ha sempre apprezzato che fossimo ragazze con la possibilità di viaggiare e studiare. Tuttavia, come tutti i nonni ci insegnano, restare a casa è sempre più prudente. Da qui l’esortazione ‘Varda che l’America l’è mina Donada’, luogo sicuro e familiare; tutto il resto è grande, lontano e pericoloso. Soprattutto per le sue nipotine”. (f.p.)
Dopo la riconferma elettorale è già entrata nel vivo la vita amministrativa della nuova amministrazione Pizzoli. Il sindaco, appena indossata la fascia tricolore, è stato rieletto presidente del Flag Gac Chioggia Delta del Po nell’assemblea dei soci riunitasi il 25 maggio scorso a Porto Viro. È già consigliere provinciale con le deleghe alla pesca, all’agricoltura, al turismo, ai rapporti con il Parco del Delta del Po e alla vigilanza, oltre ad essere membro del direttivo dell’ente parco del Delta del Po.
Per quanto riguarda la nuova squadra di governo portotollese, confermate al primo cittadino le deleghe al bilancio, agli affari generali, ai rapporti istituzionali e alle Società Partecipate. A queste si aggiungono le deleghe alla pubblica istruzione, alla Sanità e Tutela degli Animali e ai Servizi Cimiteriali. Le altre deleghe sono state così annunciate durante il primo consiglio comunale del secondo mandato Pizzoli: al vicesindaco Raffaele Crepaldi (FdI) oltre alla riconferma delle deleghe al Turismo, all’Urbanistica e Pianificazione, sono state assegnate le deleghe della Promozio-
ne del Territorio, Servizi Informatici, Demanio, Servizi Demografici e Patrimonio. All’Assessore Diego Marchesini del Giptep (Gruppo Indipendenti Porto Tolle e Polesine) e con tessera FdI, sono andate le deleghe all’Ambiente, Ecologia e Rifiuti, Sviluppo Economico e Lavoro, Efficientamento Energetico, Bandi, Innovazione, Tributi e Personale. All’Assessore Tania Bertaggia ( Lega), sono state confermate le deleghe alle Attività Produttive e Commercio, Attività Venatoria, Pesca e Acquacoltura, con l’aggiunta rispetto al primo mandato Pizzoli, delle deleghe alla Polizia amministrativa, viabilità e Protezione Civile. All’Assessore Silvia Boscolo (civica in quota al sSindaco), new entry della giunta Pizzoli, sono state assegnate le deleghe al
Sociale e Politiche per l’Inclusione, Cultura, Politiche Giovanili, Associazionismo, Rapporti con i Comitati Frazionali e Pro Loco.
Nel corso del Consiglio Comunale è stato eletto come presidente del Consiglio Alberto Bergantin (Progetto Civico e sostenuto da Forza Italia e Coraggio Italia), nominato come capogruppo di maggioranza Elia Gibin (FdI), figlio dell’ex presidente del consiglio Lorenzo e come vice capogruppo Serena Fecchio. A completare la formazione dei consiglieri di maggioranza Angela Motta (Giptep).
Per il gruppo di minoranza “Civica Rinnovare”, formato da Cosetta Nicolasi, Claudio Bellan, Serena Negri e Silvia Siviero, il ruolo di capogruppo è andato a quest’ultima consigliera. La stessa è stata proposta dalla consigliera Nicolasi per il ruolo di vice presidente del Consiglio. Elezione che avverrà nella prossima seduta pubblica. Un’occasione in cui verranno lette le linee programmatiche per il futuro di Porto Tolle e il sindaco Pizzoli annuncerà le deleghe che saranno condivise tra assessori e consiglieri Comunali in carica. (gu.fe.)
“I cittadini mi hanno regalato un altro sogno, un secondo mandato da sindaco, non è un traguardo questa vittoria ma un punto di partenza”. Sono state queste le prime parole di Roberto Pizzoli la sera in cui è stato riconfermato sindaco. Una vittoria conquistata in tutti i seggi e che gli ha consegnato un un largo consenso, quasi il 71% dei voti e 2169 voti di scarto su Cosetta Nicolasi. E poi subito al lavoro, con un incontro in Regione “con il settore urbanistica per la questione del villaggio turistico che dovrà sorgere al posto dell’ex centrale Enel, un lavoro che dobbiamo portare avanti.”
“Mi ritengo il sindaco di tutti, una persona alla portata di mano, sono il sindaco della porta accanto. Un risultato che premia il lavoro di tutta la squadra” continua.
Alla notizia della vittoria è stato significativo l’abbraccio del Sindaco Roberto Pizzoli con l’ex vicesindaca Silvana Mantovani, con Raffaele Crepaldi, Ivano Gibin, la sindaca di Porto Viro Valeria Mantovan, affiancata dal Vice Sindaco Thomas Giacon. (gu.fe.)
Roberto Pizzoli è stato confermato come primo cittadino di Porto Tolle con 3.968 voti, pari al 70,8%, mentre Cosetta Nicolasi, capolista di Rinnovare per Porto Tolle, è stata eletta con 1.529 voti, pari al 29,2%. Il voto di scarto tra i primi due candidati è aumentato rispetto alle scorse elezioni di 2.164 voti. Il candidato più votato è stato Raffaele Crepaldi (FdI) con 378 voti, seguito da Diego Marchesini (Giptep e con tessera di FdI) con 367 voti. Subito dopo la donna più votata è stata Tania Bertaggia (Lega) con 348 voti, seguito da Elia Gibin con 295 voti, Angela Motta (Giptep) con 285 preferenze, Silvia Boscolo (civica in quota al Sindaco) con 284
e Serena Fecchio con 201 voti. Nel corso del consiglio Comunale, Cosetta Nicolasi, capogruppo del gruppo di minoranza “Rinnovare Porto Tolle” ha afferma-
Siviero: “Mi auguro che parole come propositivo e collaborativo non siano solo parole di oggi, ma siano concrete”
to: “Mi metto in gioco per il bene del mio Comune. Quello che ho intrapreso è stato un percorso particolare, nato tardi ma con il quale abbiamo garantito lo spi-
rito democratico del consiglio Comunale. Ora partiamo con un lavoro di vigilanza e di monitoraggio nei confronti delle azioni che farà la maggioranza. Saremo propositivi e ci poniamo per una collaborazione proficua”. A fare da spalla a Nicolasi, come vice capogruppo della minoranza Silvia Siviero che al termine dei vari interventi del sindaco e dei consiglieri di maggioranza durante la seduta pubblica ha commentato: “Mi auguro che parole come propositivo e collaborativo pronunciate dalla maggioranza, non siano solo parole di oggi, che è un momento di festa, ma siano concrete anche per i prossimi consigli comunali” .
Guendalina Ferro
A guidare la cooperativa dei pescatori di Pila per i prossimi tre anni sarà Giovanni Franzoso. Il neo presidente è stato eletto dalla maggioranza dei soci dopo il lavoro fatto in questi ultimi sei anni di vicepresidenza al fianco del presidente uscente Giuliano Mazzucco. A completare il Consiglio di amministrazione della cooperativa Pila, oltre a Giuliano Mazzucco, Isma Veronese nel ruolo di vice presidente e i consiglieri Flavio Crepaldi, Natale Mantovan, Guido Cattin e Alessandro Freguglia.
“Tutte persone che sono ben navigate nel settore della pesca –esordisce con orgoglio Giovanni Franzoso che prosegue –. I prossimi tre anni saranno intensi per il lavoro che ci aspetta, come per
esempio il migliorare i servizi ai fruitori del mercato ittico di Pila che gestiamo come cooperativa. Durante l’emergenza sanitaria, infatti, appena le misure restrittive sono state allentate, siamo stati i primi ad aprire il mercato rispettando le norme vigenti che di fatto abbiamo messo a sistema. Un cambiamento del servizio che ha permesso l’aumento di fruitori del mercato ittico, dai proprietari di pescherie ai ristoratori, con un conseguente aumento del lavoro. Un incremento tra domanda e offerta al mercato ittico, dove viene commercializzato dal pesce di laguna al pesce di mare, che si aggira dal 30 al 40%”. A dimostrarlo il bilancio del 2022 che ha sfiorato i 15 milioni di euro, un milione
e mezzo in più rispetto all’anno precedente per una cooperativa ben oliata che conta 15 dipendenti, 220 soci, una decina di società oltre ai soci imbarcati e altri che lavorano negli impianti a mare. Una cinquantina di imbarcazioni di piccola pesca, sei imbarcazioni per le cozze a mare, sette pescherecci di vongole a mare e 180 permessi per la pesca. Una cooperativa, quindi, sana e in ottima salute.
“Una questione annosa per cui lavoriamo è la vivificazione delle lagune – commenta Franzoso –. Lo scavo dell’uscita a mare della bocca di Barbamarco, è fondamentale sia per il ricircolo dell’acqua in laguna necessario per l’allevamento dei molluschi e sia per la navigabilità dei pe-
scherecci che escono e rientrano nel porto di Pila. Quanto accaduto in passato in merito a tale problema, ci ha fatto capire che i tempi della politica non coincidono con le esigenze di noi pe-
scatori. Auspichiamo quindi che in futuro ci saranno più tavoli di lavoro che ci consentiranno di snellire la burocrazia per avere interventi più efficaci nelle lagune”. (gu.fe.)
L’opposizione. Con il 29,2% dei voti la capogruppo della minoranza spiega i suoi progetti
C’ era anche il Comune di Rosolina ad Arzachena, in occasione della sesta edizione del Summit G20 delle spiagge italiane. “Si tratta di un network che riunisce le 20 realtà turistico-balneari italiane che contano più di un milione di presenze all’anno: tra queste c’è anche Rosolina – spiega il sindaco Michele Grossato –. Una sinergia, quella raggiunta a livello nazionale in seno al G20 Summit delle spiagge italiane, che sta dando risultati importanti grazie al dialogo intessuto tra sindaci, delegati istituzionali, regionali e nazionali, associazioni di categoria del comparto turistico-balneare e rappresentanti del Governo. Anche ad Arzachena il focus dei lavori si è incentrato principalmente sulla necessità di dar seguito al riconoscimento di “Città balneare”, quale status che per “Città fisarmonica” come Rosolina, costituirebbe la chiave di svolta per veder destinate maggiori risorse, umane ed economiche, da impiegare per assicurare
un’azione amministrativa più efficiente che si traduca in maggiori servizi ed opportunità per il territorio.
Un impegno, quello verso il riconoscimento dello status di “città balneare” che vede impegnati anche i sindaci della Costa Veneta, con la presidente Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti, riconfermata anche per il prossimo biennio del G20 Spiagge, alla quale, peraltro, rinnovo le mie congratulazioni, farsi portavoce per rappresentare le istanze delle nostre località in un confronto sempre più costruttivo col Governo”.
Da parte di quest’ultimo, come confermato ad Arzachena dal Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, l’impegno a giungere in tempi rapidi al risultato atteso al fine di superare quanto prima nodi da tempo noti alle città fisarmonica, quali la fragilità delle coste italiane, le problematiche relative alla stagionalità, allo sviluppo urbano e sostenibile delle nostre località,
anche attraverso l’implementazione di servizi che oggi le nostre realtà sono in difficoltà, talvolta, a garantire.
Nel frattempo, anche per il 2023, la bandiera blu sventolerà sulle spiagge di Rosolina Mare, Albarella e nella darsena Marina di Albarella.
“Una conferma, conferita a Roma da Fee-Italia, alla presenza del Ministro Santanchè e ricevuta dall’assessore Sara Biondi: un premio alla qualità del nostro mare, ma anche ai servizi offerti e alle buone pratiche ambientali.Un riconoscimento
particolarmente ambito dalle coste e dalle località balneari, che ci rende particolarmente orgogliosi e che ci motiva ad investire sempre di più su una località, la nostra, che è la perla del Delta del Po”.
Infine, l’assessore Stefano Gazzola e il sindaco Grossato, hanno partecipato a Chioggia ad un importante tavolo tecnico, volto ad avviare un confronto costruttivo per una migliore gestione viaria del territorio comunale.In particolare, assieme alla vicepresidente della Regione, Elisa de Berti, a funzionari Anas,
Sono giunti al termine i lavori di riqualificazione urbana che hanno interessato la centralissima via Pio XII, bretella che congiunge, nel centro cittadino di Rosolina, viale Guglielmo Marconi con via Ignazio Zanini dove, peraltro, hanno sede i plessi scolastici.In particolare, grazie ad un accordo pubblicoprivato approvato con delibera di giunta comunale numero 65, del 28 ottobre 2022 e successivo al rilascio di un permesso di costruire convenzionato, di recente, si è dato seguito, lungo via Pio XII, alla
sistemazione della banchina stradale, sul lato ovest, prima sterrata e, comunque, dissestata, e alla possibilità di ricavarvi, nello spazio così risultato, nuovi stalli per la sosta ordinata dei veicoli. “Un’importante opera di urbanizzazione primaria a cui si è sommato l’intervento dell’Amministrazione che, sulla scorta dei lavori in corso lungo la via, ha stanziato risorse proprie andando a completare l’opera di miglioria urbana attraverso il completo rifacimento del manto stradale, prima ammalorato, dei
marciapiedi in ambo i lati del tratto stradale ed il successivo ripristino della segnaletica orizzontale – afferma l’assessore ai lavori pubblici Stefano Gazzola –. Altro intervento è atteso,nel tratto di viale Marconi, che congiunge alla locale stazione dei treni con la messa in sicurezza, tra l’altro, della viabilità nel tratto interessato da un incrocio piuttosto pericoloso”. Al fine di venire incontro alla richiesta di numerosi cittadini, con appositaordinanza sindacale, il Comune ha disposto nuove re-
gole, per l’apertura del cimitero, rendendolo visitabile tutti i giorni, festivi compresi.Una disposizione nuova che l’Amministrazione ha inteso adottare al fine di rendere più fruibile per tutti la possibilità di visitare un luogo sacro dove tutti abbiamo i nostri cari.Così, dall’1giugno, è entrata in vigore la nuova disciplina di apertura, differenziata tra il periodo estivo e quello invernale:dall’1 aprile al 2 novembre, dalle 7.30 alle 19, dal 3 novembre al 31 marzo, dalle 8 alle 18. (m.sca.)
Rfi e del Dipartimento Infrastrutture, si è discusso delle criticità e delle possibili soluzioni relative ai passaggi a livello del territorio, specie delle strade da percorrere per ridurre i tempi di attesa al momento di chiusura.
“Un confronto importante anche per iniziare a ragionare, insieme alla Regione, del problema del traffico pesante nel centro cittadino e della possibilità di giungere presto allo studio di una soluzione per individuare una strada alternativa per mezzi pesanti che sia possibile percorrere, evitando quanto più possibile i disagi nel centro abitato – precisa Gazzola –. Un incontro importante dal quale è nato un confronto interessante che porterà i tecnici coinvolti ad elaborare una serie di proposte da valutare, in seguito, unitamente ai nostri uffici preposti in un rapporto sinergico tra istituzioni che è alla base per addivenire a risultati da soli irraggiungibili”.
Marco ScarazzattiLavori pubblici. Collocata anche la nuova cartellonistica turistico/stradale
“Siamo riusciti a terminare i lavori di piazza Matteotti prima dell’inizio della sagra del pane che si è svolta dal 10 al 18 giugno scorso e ora andremo a collocare la nuova cartellonistica turistico/stradale, dopo aver condiviso il progetto con le attività produttive del luogo”. Così il sindaco di Loreo Moreno Gasparini sulle opere pubbliche in fieri sul territorio comunale.
“Per quanto riguarda il primo dei tre stralci dei lavori che interesseranno la frazione di Tornova, è di queste settimane il confronto con la soprintendenza che ci ha richiesto alcune integrazioni prima di procedere con il progetto esecutivo. Questo significa che partiremo nel giro di novanta giorni con la progettazione definitiva dell’intera opera pubblica che prevede per il primo stralcio la messa in sicurezza del rilevato stradale da Loreo fino al fiume Adige, per il secondo la nuova ciclabile da Loreo alla stele storica Veneziana vicina al fiume Adige e infine per il terzo la sistemazione di via Canalvecchio, sia per quanto riguarda la messa in sicurezza della strada, sia per la realizzazione della pista ciclabile. Il terzo lotto sarà realizzato una volta terminata la ricostruzione del Ponte Rantin, attualmente in
fase di demolizione da parte di infrastrutture Venete”. Per quanto riguarda invece la nuova rotonda che verrà realiz-
“Per quanto riguarda la nuova rotonda revediamo di partire con il cantiere lavori dopo l’estate, per non andare a creare disagi al traffico”
zata all’incrocio di via del mare con via Retinella per consentire al traffico veicolare di moderare la velocità in una delle entrate
“Prevediamo di partire con il cantiere lavori dopo l’estate, per non andare a creare ulteriori disagi al traffico veicolare estivo che attualmente tocca punte di circa 2500 autoveicoli nei week end”
principali del comune Gasparini spiega: “Prevediamo di partire con il cantiere lavori dopo l’estate, in primis per non andare a creare ulteriori disagi al traffico veicolare estivo che attualmente tocca punte di circa 2500 autoveicoli nei week end e, in secondo luogo, per organizzare una campagna informativa capillare tra la popolazione per ridurre al minimo i disagi alla viabilità che si verranno a creare durante i lavori. Pedoni e ciclisti potranno, una volta terminati i lavori, transitare da via Veneto a via Retinella, attraverso il nuovo sottopasso”.
Guendalina Ferro
A Loreo c’è ora un piano culturale comune a tutte le realtà. A realizzarlo il sindaco Moreno Gasparini insieme alla sua squadra. “Con il lavoro eseguito in questi quattro anni dal consigliere con delega ai rapporti con le associazioni Giovanni Civiero – afferma – si è riusciti a coordinare le attività di tutte le realtà associative loredane in un calendario annuale. Dalle associazioni che girano attorno alla chiesa a quelle che organizzano eventi, passando per la cultura. Una cultura portata avanti sia dalla delegata comunale Sara Forzato insieme alla Pro Loco di Loreo attraverso incontri con l’autore per esempio, sia attraverso gli eventi organizzati per rendere pubblici i risultati degli studi di ricerca di Castrum Laureti, l’associazione nata nel 2019
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con l’obiettivo di ritrovare le antiche radici storiche”.
“Un primo risultato del sodalizio è stato quello di retrodatare, atti alla mano, l’antica fiera di San Michele di ben 1 24 anni. Quest’anno infatti sarà l’edizione 799. L’ impegno costante e paziente del capogruppo di maggioranza Civiero con i vertici delle varie associazioni ha portato ad una sinergia e unione di intenti
importanti tra il Comune e tutte le associazioni della città Polesana nonostante il periodo difficile del Covid” prosegue Gasparini.
Il consigliere comunale Giovanni Civiero aggiunge: “Tutte le associazioni del paese rappresentano il cuore pulsante di Loreo per le iniziative importanti che riescono ad organizzare e a realizzare a beneficio di tutta la comunità”. (gu.fe.)
#PoDeltaSWeek.
Il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, a Taglio di Po, ha ospitato con successo il Festival dello Sviluppo Sostenibile sul Delta del Po.
“#PoDeltaSWeek”, questo l’hashtag dato alla Settimana della Sostenibilità del Delta del Po, che ha presentato e promuove il contributo e le sfide di sostenibilità del Delta del Po.
L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata promossa dalla Fondazione Ca’ Vendramin, per diffondere la cultura della sostenibilità e le pratiche di realizzazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Per una settimana, il Delta del Po è diventato piattaforma di conoscenza, scambio, approfondimento, dibattito ed esperienza di temi ambientali, economici e socioculturali.
Le mattinate sono state prevalentemente animate dai giovani studenti, coinvolti in percorsi didattico-educativi dedicati e in attività laboratoriali.Nei pomeriggi invece, si sono svolte le attività convegnistiche e seminariali.
Il fine settimana è stato poi riservato agli operatori locali e al loro saper fare, con proposte diversificate di percorsi tematici e visite guidate in bici e in barca, che hanno avuto come cerniera il Museo Regionale della Bonifica Ca’ Vendramin, memoria della più grande sfida di sostenibilità di tutti i tempi, affrontata dalle comunità locali. Anche Rosolina, oltre a Taglio di Po, è stata protagonista in queste giornate importanti di confronto e formazione.
“Come giornata di chiusura di #PoDeltaSweek si è tenuta davanti ad una affollata platea, la cerimonia di premiazione degli Ambasciatori di Sostenibilità del Delta del Po da parte dei sindaci dei Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Porto Tolle, Porto Viro, Taglio di Po e Rosolina – racconta Layla Marangoni, sindaco di Taglio di Po –. Il momento era rivolto a cittadini rappresentanti del mondo imprenditoriale, del terzo settore, della società civile in generale, ma anche enti e istituzioni che operano sul territorio comunale, che hanno particolarmente a cuore la sostenibilità e veicolano buone pratiche di sostenibilità nella quotidianità, più in generale lavorando per lo sviluppo sostenibile del Delta del Po, nel raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu”.
Riccardo Mancin, coordinatore nazionale di Plastic Free, è stato premiato nell’occasione per l’ope-
ratività messa a disposizione nel proprio settore e il contributo prezioso nel tenere viva la prospettiva di un futuro più sostenibile nel Delta del Po.
“Sono stato scelto dal Comune di Taglio di Po come ambasciatore di Sostenibilità – dichiara Riccardo Mancin –. Un orgoglio e una bella soddisfazione ricevere dal sindaco Layla Marangoni e dall’assessore comunale all’ambiente Alessandro Marangoni la pergamena e il piatto dedicato al Comune, decorato da
Quasirosso.Ringrazio loro e tutta l’amministrazione comunale per il riconoscimento e la stima. Amo profondamente la mia terra e sono e sarò sempre in prima linea per sensibilizzare sulla tematica ambientale e per renderla migliore. Dedico questo riconoscimento a Plastic Free, a tutti i volontari che mi supportano sul territorio e a tutti coloro che mi vogliono bene e mi apprezzano”.
Conclusa la 37esima rassegna corale tagliolese: il ricavato è per l’Emilia Romagna
È calato il sipario sulla 37esima rassegna corale tagliolese. Dopo tre anni dalla pandemia, è finalmente tornato il tradizionale appuntamento organizzato dal coro Voci del Delta di Taglio di Po. Il teatro del Comune deltizio era strapieno, per una rassegna che ha lasciato il segno per la qualità artistica della musica
proposta: le evoluzioni dei padroni di casa, che allargano il repertorio oltre i confini del Delta sino alla Sardegna, le esecuzioni dei loro gemelli di Omisaly (Crozia) e i superlativi ragazzi del coro e orchestra dell’Università degli studi di Trieste. Questi ultimi hanno rappresentato la novità di questa edizione, da tutti assai gradita, che ha avuto anche un grande scopo benefico. Il ricavato delle offerte raccolte, infatti, è stato interamente devoluto alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. (m.s.)
l’incremento, rispetto al 2021, del 29% della produzione di energia rinnovabile.
S i è svolta l’assemblea dei soci di Acquevenete, che ha visto la partecipazione di 86 sindaci, pari all’81,32% del capitale sociale. “Il bilancio d’esercizio 2022, approvato all’unanimità dai primi cittadini, ha rivelato l’ottimo stato di salute di cui gode l’azienda - ha spiegato il presidente dell’assemblea intercomunale, Edoardo Gaffeo - che anche lo scorso anno ha realizzato investimenti straordinari e strategici nel territorio, per oltre 33 milioni di euro, rimodulando in parte i propri interventi per fronteggiare la protratta ed emergenziale siccità”.
Gli investimenti hanno raggiunto, complessivamente, il +30% rispetto a quanto previsto dai Piani d’Ambito per l’anno 2022. Sono state infatti anticipate alcune opere indispensabili alla realizzazione delle interconnessioni acquedottistiche frale fonti di approvvigionamento, come la Dorsale Vescovana-Monselice e quella della Val Liona. Il 2022 ha visto anche la progettazione e l’affidamento del tratto di condotta adduttrice in attraversamento al fiume Po, per collegare la centrale di Ponte Molo alla condotta SAVeCe contrastare il problema ricorrente di risalita del cuneo salino. Nel corso dell’anno, inoltre, Acquevenete ha continuato a lavorare per la dismissione delle fonti contaminate da Pfas, per il potenziamento delle proprie centrali di potabilizzazione, per il rifacimento e la sostituzione delle condotte idriche vecchie e ammalorate.Gli investimenti sono stati pari a 67 euro per ogni abitante del territorio servito, contro una media relativa al nord-est Italia di 59 euro per abitante.
Il Bilancio di esercizio 2022 presenta complessivamente un valore della produzione di 98.802.924 euro, con costi della produzione pari a 93.540.795 euro, tra cui segnaliamo l’impatto dei costi dell’energia elettrica, aumentati di quasi 7 milioni di euro rispetto al 2021 nonostante una riduzione del 4% dei consumi. Dato significativo, inoltre, è
“Anche quest’anno - sottolinea Piergiorgio Cortelazzo, presidente di Acquevenete - abbiamo messo al centro del nostro esercizio gli utenti, ai quali, anche attraverso i continui investimenti nel territorio, vogliamo garantire un servizio sempre più efficiente e di qualità. Proprio a loro è rivolto il sostegno straordinario voluto da Acquevenete con questo bilancio con cui è stato triplicato il bonus integrativo locale per aiutare gli utenti in difficoltà. Principio cardine del nostro operato è la sostenibilità, intesa in tutte e tre le sue dimensioni: ambientale, sociale ed economica”. Saranno ora i Comuni, con i propri Servizi Sociali a dover individuare i destinatari del contributo, che verrà erogato sotto forma di crediti in bolletta o a copertura di insoluti precedenti. Per quanto riguarda il Servizio clienti, Acquevenete ha continuato a lavorare per il potenziamento dei sistemi da remoto, rendendo via via più efficienti i propri canali, quali il Call center, lo Sportello online, lo sportello telefonico, la posta elettronica e l’app dedicata. Nel 2022 si è registrato un aumento significativo delle pratiche presentate tramite i servizi web, ovvero app e Sol (+120%); l’iniziativa “Scegli l’ambiente, scegli la bolletta digitale”, concorso a premi per incentivare la bolletta via e-mail, ha consentito l’incremento dell’adesione degli utenti ai servizi smart: sono state inviate 50.000bollette cartacee in meno, con un conseguente significativo minor impatto ambientale.
Particolarmente apprezzati dai sindaci sono stati i dati relativi alle attività di controllo sulle acque potabili e sulle acque reflue del laboratorio aziendale. Nel 2022 sono stati analizzati 204.199 parametri per il servizio acquedotto e 57.872 parametri per il servizio di depurazione.L’Assemblea dei soci ha assistito alla presentazione della Dichiarazione non finanziaria di Acquevenete, prima tra le utilities italiane che hanno redatto il documento su base volontaria, nel 2017.
Dato significativo è l’incremento, rispetto al 2021, del 29% della produzione di energia rinnovabileNella foto, un momento dell’assemblea
Come da tradizione il 5 giugno è stato celebrato l’anniversario della Fondazione dell’Arma dei carabinieri (quest’anno numero 209) e in questa occasione sono stati presentati i dati di un anno di attività.
Il Colonnello Emilio Mazza, Comandante Provinciale, ha sottolineato: “Non è solo sul piano della repressione che si può vincere la lotta alla criminalità, ma attraverso una attenta e capillare opera di prevenzione nei confronti delle esigenze della collettività, con lo sguardo rivolto soprattutto ai giovani, al disagio minorile, alla sicurezza stradale. Per questo importante obiettivo, anche quest’anno molti sono stati i contatti con le scuole di ogni ordine e grado cercando di percorrere con le giovani generazioni la strada più giusta verso una cultura della legalità.”
Da giugno 2022 a maggio 2023 i carabinieri della provincia di Rovigo hanno complessivamente perseguito 5.206 reati sui 6115 perpetrati
in tutta la provincia (quindi l’Arma persegue oltre l’85% dei reati commessi nel Polesine), tra questi spiccano i tre omicidi, tutti scoperti.
Inoltre hanno complessivamente:
tratto in arresto 118 persone e deferito in stato di libertà ulteriori 1.631 persone; ricevuto 75.539 chiamate al numero di emergenza “112” con 7.299 interventi effettuati; controllato 46525 persone e 40967 veicoli (con una media di 112 al giorno); perseguito 54 reati inerenti le sostanze stupefacenti con 19 persone arrestate e 48 persone denunciate in stato di libertà, segnalato alle autorità amministrative 119 persone (di cui 15 minorenni), attività che hanno portato nell’intero anno al sequestro di oltre 93 chilogrammi di sostanze stupefacenti: denunciato 121 persone per “guida sotto l’influenza dell’alcool” e 30 persone per “guida in stato di alterazione psico-fisica per uso sostanze stupefacenti”; rilevato, in tutto il territorio provinciale, 404 incidenti stradali.
Preziosi attori sono anche i Carabinieri della specialità forestale che in questa Provincia, caratterizzata da un affascinante ambiente naturale faunistico e paesaggistico, operano in un costante sistema di controllo integrato e coordinato sul territorio. Nel periodo in esame risultano 1.799 i controlli effettuati (soprattutto polizia fluviale, utilizzazioni boschive, vincolo idrogeologico, vigilanza ambientale e aree protette, antibracconaggio ittico e venatorio, inquinamento idrico, scarichi, gestione rifiuti, utilizzo pesticidi, sicurezza ambientale) con 96 persone e 13 veicoli controllati, che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 22 persone e 6 sequestri penali nonché a sanzionare amministrativamente 63 persone per 85 illeciti, con importo complessivo delle sanzioni di euro 40.629 e otto sequestri amministrativi. Il contributo dell’Arma non si è limitato all’attività repressiva ma è stato rivolto anche a quella pre-
ventiva e,grazie all’innesto di decine di giovani carabinieri giunti dai reparti di istruzione (diciannove nell’agosto 2022 e dieci nel maggio 2023), si è riusciti finalmente ad incrementare le forze dei singoli reparti, in particolare le 28 stazioni presenti nell’intera provincia, nonchè garantire il corretto turnover con i colleghi più anziani, in procinto di lasciare il servizio attivo.
Oltre al dato operativo, che vede impegnati i carabinieri nel prioritario contrasto dei reati contro il patrimonio – contribuendo alla diminuzione dei reati complessivamente denunciati (passati dai 6.675 del periodo precedente agli attuali 6.115) nonché dei furti in genere (passati dai 2.537 ai 2.461) e dei furti in abitazione (passati dagli 826 ai 650) – nonché dei reati di violenza contro la persona – tra i quali quelli che rientrano nel cosiddetto “codice rosso” – non va dimenticato l’impegno volto a garantire quella vicinanza alla popo-
lazione con gli incontri informativi a favore: degli anziani, vulnerabili vittime di ladri e truffatori, con i quali si sono anche sperimentate nuove ed efficaci forme di comunicazione (ad esempio le rappresentazioni teatrali); dei giovani studenti, per cercare di contribuire a renderli più consapevoli dei rischi legati agli abusi di alcol e stupefacenti nonché più forti e preparati per difendersi e contrastare gli episodi di bullismo e le prepotenze in genere. in queste ultime iniziative rientra il progetto promosso dal Comando Generale “Contributo dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della legalità”, con il quale Ufficiali e Marescialli del Comando Provinciale hanno rivolto una grande attenzione alle generazioni più giovani, sono state 50 complessivamente le conferenze tenute nelle varie scuole primarie e secondarie della Provincia con il coinvolgimento di 2.457 studenti. Gaia Ferrarese
e bilanci. I carabinieri hanno festeggiato il 209esimo anniversario della fondazione dell’Arma
L’appello per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici: “Tra gelo, mancanza d’acqua, cimice asiatica e alternaria, le pere stanno scomparendo. Bisogna accelerare sulle soluzioni: migliore gestione del Po, bacini di laminazione, barriere antisale”
L e piogge di maggio sono state abbondanti e danno un pò di tranquillità per le irrigazioni nel mese di giugno, ma nulla esclude che l’estate 2023 possa riportare in Polesine i problemi di siccità dell’anno scorso. Una stagione che ancora pesa sulle aziende di Confagricoltura Rovigo, tra ristori non arrivati, perdite enormi di reddito per il settore seminativi e gravi difficoltà per i frutticoltori. Alla presenza di Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura che ha voluto visitare alcune aziende del Delta del Po, per toccare con mano i problemi creati dal cuneo salino, il direttore Massimo Chiarelli e il presidente Lauro Ballani hanno tracciato nel corso della recente assemblea il bilancio di un 2022 difficile. “Nonostante l’impennata dei costi energetici e i maggiori obblighi dovuto alla nuova Politica agricola comune, Confagricoltura ha chiuso senza problemi con con un bilancio in pareggio –ha spiegato Chiarelli -. Abbiamo dovuto assumere persone in più per far fronte alle nuove incombenze amministrative a cui le aziende sono tenute ad ottemperare. Lavorano con noi tra associazione e società di servizi oltre 50 dipendenti tra tempo indeterminato più alcuni a tempo determinato. La nostra situazione
strutturale resta solida, con i soci cresciuti a quota 2.318 per circa 80.000 ettari e sette uffici di zona di cui quattro in proprietà. Da ottobre unificheremo le due sedi di Ficarolo e Fiesso Umbertiano in un nuovo stabile a Occhiobello, ottimizzando così la presenza del personale e dei tecnici”.
Il presidente Ballani ha tracciato una panoramica dei settori agricoli più in difficoltà, cioè seminativi e frutticoltura, mettendo in luce le criticità di quello che è stato il granaio della Repubblica Veneta. Tuttora le coltivazioni più rappresentative del Polesine sono il frumento tenero (23.800 ettari), frumento duro (12.500 ettari), orzo (3.000), mais (31.000), soia (32.700), erba medica (6.200), riso Igp Delta del Po (700) e barbabietola da zucchero. “Con la siccità dell’anno scorso abbiamo avuto cali produttivi del 60% per il mais, del 50% per grano e soia, del 40% per la barbabietola – ha detto Ballani -. Per converso abbiamo registrato maggiori costi per concimi, gasolio e irrigazione. La maggior parte delle aziende è rimasta esclusa dai ristori previsti dal decreto siccità, in quanto i parametri per accedervi erano restrittivi e le pratiche hanno richiesto tempi lunghissimi per essere evase. Una beffa, perché abbiamo raccolto quasi
niente. Questo significa che molte aziende non hanno recuperato le perdite e che guardano con apprensione all’estate 2023, perché se è vero che ha piovuto, è vero anche che gli invasi a monte non sono pieni e che in luglio e agosto potremmo ritrovarci con le grane dello scorso anno. Avanzata del cuneo salino compresa. Bisogna accelerare sulle soluzioni: migliore gestione del Po, bacini di laminazione, barriere antisale”. Il settore frutticolo non sta meglio, tra le pere (580 ettari), le mele (500 ettari) e le noci (270).
“Tra gelo, siccità, cimice asiatica e alternaria, le pere stanno scom-
parendo – ha avvertito il presidente -. Tra Giacciano, Badia e Lendinara gli agricoltori hanno compiuto investimenti importanti, ma se manca reddito non resisteranno a lungo. Servono misure compensative e un’accelerazione sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita, da sperimentare in campo per arrivare ad avere mais resistente alla siccità, pere resistenti all’alternaria, vitigni che non patiscono il mal dell’esca o la flavescenza dorata. E meno burocrazia, che rende difficile portare avanti qualsiasi pratica: dal bonus carburante ai contributi per l’innovazione 4.0”.
Il direttore generale Annamaria Barrile ha visitato le aziende di Antonio Bezzi, presidente del Consorzio risicoltori polesani, e l’azienda Ca’ Dolfin di Franco Arduini a Scardovari, che coltivano erba medica e riso. L’anno scorso, con la siccità e il cuneo salino risalito di 40 chilometri, le perdite furono altissime. “Investiamo in pivot e ranger, ma se non c’è acqua utilizzabile i nostri sforzi vengono vanificati – hanno spiegato gli imprenditori -. Bisogna fare presto con la barriera antisale che dovrebbe sorgere a Pila”.
Marco ScarazzattiConfagricoltura. “La maggior parte delle aziende è rimasta esclusa dai ristori previsti dal decreto”
Torna puntuale anche quest’anno, l’appuntamento con il Festival Internazionale DeltaBlues, giunto alla 36. Edizione. La rassegna 2023 è dedicata a Enzo “Orso” Valsecchi, ottimo musicista rodigino e grande amico del DeltaBlues, scomparso nell’estate 2022, proprio mentre si stava svolgendo un concerto blues. Nato nel 1988, da una felice intuizione di Claudio Curina, direttore artistico e presidente di Ente Rovigo Festival, il DeltaBlues non è solamente un’occasione per ascoltare dal vivo dell’ottima musica, ma è anche un valido strumento di promozione del Polesine. Il DeltaBlues è oramai inserito tra i festival di maggior tradizione nel panorama europeo e, da sempre, attento a proporre con rinnovata freschezza lo spirito e le vicende del blues, che la storia vuole siano iniziate nel 1903 a Clarksdale.
E proprio in questa località, nel cuore del Delta del Mississippi, ha sede il Museo del Blues che, tra le tante memorabilia, espone anche quelle del festival italiano nato tra il Po e l’Adige.
Il blues non nasce come semplice intrattenimento, ma è la colonna sonora delle lotte delle popolazioni afroamericane, all’epoca ancora sotto il tallone della schiavitù e delle discriminazioni razziste. Nel blues c’è, di sicuro, un punto di contatto tra questi mondi geograficamente lontani, ma ricchi di similitudini nella conformazione materiale, al confine tra terra e acqua, e nel carattere delle popolazioni che
sono state martoriate in passato dagli eventi naturali, hanno conosciuto e subito una pesante emigrazione alla ricerca del lavoro.
“Il festival in questi 36 anni ha resistito alle difficoltà che inevitabilmente in un periodo così lungo si sono presentate e continua con inalterata passione a proporre un programma di musica di qualità che, oltre al blues negli anni più recenti ha interessato anche altre tipologie musicali contigue e spesso intrecciate ad esso – sottolinea Claudio Curina
-. Se siamo ancora è in grado di farlo, lo dobbiamo innanzitutto al pubblico che ha sempre premiato il nostro impegno di organizzatori, alla volontà delle am-
La rassegna 2023 è dedicata a Enzo “Orso” Valsecchi, ottimo musicista rodigino e grande amico del DeltaBlues, scomparso nell’estate 2022
ministrazioni del territorio che hanno sempre sostenuto il Festival assieme alle aziende sponsor, che nelle varie edizioni hanno dato il loro apporto, ma soprattutto alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che fin dalle primissime edizioni ha sempre voluto sostenere il Festival vedendo in esso non solo un evento musicale e culturale, ma anche un’occasione di valorizzazione e promozione del Polesine e del suo Delta. DeltaBlues è oggi organizzato da Ente Rovigo Festival, una associazione che ha soci alcuni Comuni e l’Amministrazione Provinciale e degli operatori culturali privati che operano sul territorio Polesano”. (r.p.)
Anche quest’anno, sono tanti gli appuntamenti del Deltablues da segnarsi sul calendario. Domenica 25 giugno alle ore 21.30 a Lendinara, in piazza Risorgimento ci sarà Joyce Yuille Quintet con Michele Bonivento (piano-organo); Alessandro Fariselli (sax); Alvise Seggi (contrabbasso); Fabio Nobile (batteria), mentre giovedì 29 giugno alle ore 21.30 a Rovigo, in piazza Annonaria, arrivano Sugarpie& The Candymen. Entrambi gli eventi sono organizzati in collabo-
razione con Rovigo Jazz Club. Venerdì 30 giugno, sabato 2 e domenica 3 luglio alle ore 21 a Rosolina Mare, in piazzale San Giorgio, spazio a Deltablues “Rock Around the Blues” con: The 6 Fireballs – Jumpin’ Rockets – Danny D and the Hotbillies – The GladRags –Sylvia Sands and her Band.
Entrando nel vivo del mese di luglio, venerdì 7 al CenSer alle ore 21 sono previste le Finali IBC; alle ore 22 Gennaro Porcelli BB Band e alle ore 23 The Honey Island Swamp
Band. Stesso orario e location per sabato 8 e domenica luglio: sabato è in programma alle 21 Ale Ponti; alle 21.45 Jimi Barbiani Band e alle 22.45 Sugar Blue Band “The Colors Of Blues; domenica alle ore 21 Daria Biancardi & Groove City e alle 22.15 Tommy Castro & The Painkillers.
Per i biglietti la prevendita è online su www.diyticket.it oppure è possibile acquistare il proprio ticket la sera dello spettacolo a partire dalle ore 19.30. (g.f.)
Assemblea dei soci
Continuità e rinnovamento
è la sintesi del neo eletto direttivo dei podisti Avis Taglio di Po. L’appuntamento con l’assemblea dei soci doveva essere fatta ancora qualche anno fa, poi rinviata, causa Covid. Così, sono stati i nominati i consiglieri per il prossimo quadriennio che poi hanno votato per le cariche sociali. A Daniele Paesante, in carica dal 2014, succede come presidente Michele Veronese, consigliere del gruppo dal 2002, consigliere provinciale Fidal e fiduciario Coni. Novità anche alla vice presidenza, dove Ugo Veronese lascia il posto a Lorella De Bei, maratoneta e una delle “pioniera” di un folto gruppo rosa che, attualmente, conta oltre 25 atlete tesserate su 98 totali. Nessuna novità, invece, per la figura del segretario, che rimane Augusto Avanzo: l’assemblea
ha visto nuovi ingressi sia come soci, che come consiglieri nel direttivo confermando un certo fervore del gruppo anche a livello dirigenziale. Come consiglieri sono stati votati gli storici presidenti Umberto Fabbri e Daniele Paesante, Ugo Veronese, Walter Bellato, Lucia Terlizzi e Federico Stoppa, con altre 5 figure che saranno aggregate al direttivo e ne saranno di supporto con le loro competenze e le loro idee. Una elezione che arriva a ridosso della gara principale organizzata dal gruppo, la “4 Passi per el Tajo”, disputata domenica 28 maggio. Intenso il programma per i mesi a venire, con la partecipazione di gruppo alla “Rovigo in Love”, disputata il 10 giugno, oltre che alle tappe rimanenti del circuito “Adriatic LNG”, a Porto Tolle e a Loreo. In via di definizione, in collaborazione con l’Ente
Parco Delta del Po, alla “Resia – Rosolina Relay” di settembre, una staffetta di 430 km con squadre composte da 10 atleti.
Primi movimenti di mercato in casa nero verde in vista della prossima stagione sportiva in Seconda categoria del Polesine Camerini che si prevede molto interessante e competitiva per via dei tanti derby bassopolesani.
Alla corte del riconfermato mister Sandro Barillari sono arrivati tre giocatori di grande esperienza, che daranno una gran mano alla squadra attuale interamente riconfermata e molto giovane. Vestiranno i colori neroverdi gli ex tagliolese, il centrocampista Massimo Faggion e l’attaccante Manuel Poncina , ed il portiere ex Turchese Marco Veronese. Novità anche in attacco dove giocherà Simone Ferro classe 1995, originario di Chioggia e capocannoniere assoluto con 17 reti nella passata stagione in Seconda categoria. Ferro farà coppia con Alessandro Soncin o classe 1996, originario di Taglio di Po ma da diversi anni residente a Polesine Camerini: ex
A novembre, oltre alla “4 Passi per … la Solidarietà”, con ricavato donato a scopo benefico, in cantiere anche la partecipa-
Tagliolese, Zona Marina ed Albarella Rosolina Mare, ritorna nella squadra del suo paese.
Insomma, si prospetta una stagione da protagonista per il Polesine Camerini, dopo la retrocessione dalla Prima. “Abbiamo salutato la prima categoria con la consapevolezza di aver onorato fino in fondo il nostro impegno, sia in campo che fuori, affrontandola con grande dignità ed amore verso i colori nero verdi, dicono in società. Il nostro grazie va a tutti i ragazzi che hanno vestito la nostra maglia in questa stagione, al mister ed al suo staff tecnico, compreso massaggiatori, custodi, guardalinee e tutti coloro che ci hanno accompagnato e sostenuto dagli spalti sia in trasferta che in casa. Rimane sopratutto un esperienza bellissima al di là della retrocessione, fatta di trasferte emozionanti e partite con società blasonate e dalla grande storia”. (c.a.)
zione alla “Rome 21K”, l’affascinante mezza maratona tutta nel centro delle Città Eterna. Cristiano Aggio
Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto
Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,
e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale
Spiccano
di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai
che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?
Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del
Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.
Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?
Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a
fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.
Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?
In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.
Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e
aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.
La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-
si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-
mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.
Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.
Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra
se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.
“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta affermazioneAntonio De Poli Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”Andrea Martella
Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli
Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”.
“La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.
“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non
sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré
materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.
È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per
l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia
rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.
Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”
“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire
la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia
necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.
Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori
Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.
“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo
vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.
Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emergenze alla carenza di personale.
A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.
Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco
nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’ “ Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.
“Noi ci siamo per dare pareri, –
aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.
“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.
Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province
“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-
mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.
Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-
vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.
Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading
musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.
Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.
“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati
dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.
Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.
Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.
Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”
La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)
UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.
Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e
famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clien-
ti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”
La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus
di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.
Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, po-
tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.
Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.
piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit
Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma
“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.
Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.
Prosegue alla pag. seguente
Università di Padova
Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.
La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.
Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.
La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-
ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.
“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.
I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.
La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.
I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).
L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.
Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:
1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;
2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;
3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;
4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;
5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;
6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;
7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;
8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;
9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;
10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.
Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressioneIl professor Gian Paolo Rossi
Che cos’è il diabete?
Il diabete è una malattia cronica che si verifica quando il pancreas non produce insulina o non ne produce abbastanza, oppure quando l’insulina prodotta non funziona correttamente. L’insulina è l’ormone che regola la concentrazione di glucosio nel sangue, consentendo l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule del corpo.
Nelle persone con diabete il corpo non può utilizzare il glucosio in maniera corretta e di conseguenza si verificano una serie di disturbi nella assimilazione, utilizzo ed immagazzinamento del glucosio proveniente dai carboidrati digeriti.
I PRINCIPALI TIPI DI DIABETE:
Diabete di tipo I, Diabete di tipo II, Diabete gestazionale e Pre-Diabete.
Il Diabete mellito di tipo 1 (T1), anche chiamato insulino-dipendente o diabete giovanile (spesso insorge in età pediatrica), è una forma di diabete caratterizzata dalla distruzione delle betacellule pancreatiche che quindi non producono più insulina.
Il diabete mellito di tipo 2 (T2), anche chiamato non insulino-dipendente, o diabete dell’adulto/anziano, è una malattia metabolica caratterizzata da glicemia alta in un contesto di insulino-resistenza e insulino-deficienza relative.
Il diabete mellito gestazionale è una condizione caratterizzata da una ridotta tolleranza al glucosio che si instaura du
donne dopo la gravidanza ritorna alla normalità, ma rimane il rischio che sviluppino diabete T2 nei successivi 10-20 anni.
Essere in fase di pre-diabete significa avere livelli di zucchero nel sangue che sono più alti del normale ma non significa avere già la patologia conclamata.
E’ una condizione che si può facilmente arginare, modificando il proprio stile di vita per ridurre il rischio di sviluppare la malattia e le sue complicanze.
Ma cosa può causare il diabete nel cavo orale?
Le persone con diabete, presentano una scarsa resistenza ai batteri e una ridotta salivazione, in particolare quando il controllo della glicemia non è ottimale.
Ciò le rende più vulnerabili allo sviluppo di secchezza delle fauci, infezioni orali, micosi, infiammazioni delle gengive e alla parodontite un disturbo che interessa le gengive ed i tessuti di supporto dei denti.
La parodontite ha inizio da un accumulo di placca, derivato dall’interazione tra zuccheri, residui di cibo e batteri normalmente presenti nella bocca, al quale segue lo sviluppo di infezione ed infiammazione.
Queste condizioni, a loro volta, possono innalzare la glicemia. È bene tuttavia spiegare al paziente che i suoi denti si possono curare con le stesse probabilità di successo che ha la popolazione generale, purché ci si rechi regolarmente dal dentista, per prevenire e gestire per tempo le eventuali
sato, inoltre, si possono inserire con buoni risultati anche gli impianti dentali.
I CONTROLLI DAL DENTISTA
Prendete appuntamento per controlli regolari ogni sei mesi dal vostro dentista. Una diagnosi precoce é fondamentale per mantenere gengive e denti sani ed evitare dei danni irreversibili. Un diabete ben compensato contribuisce a una bocca sana ma è altrettanto vero che una buona salute orale favorisce un migliore controllo della malattia
Per aiutare le persone con diabete a prendersi cura della propria salute orale e migliorarne la relazione con il dentista di fiducia è stato stilato uno specifico decalogo di riferimento.
10 REGOLE IMPORTANTI DA RISPETTARE PER LA SALUTE DEL CAVO ORALE
1. Il paziente con diabete ha fattori di rischio più alti per l’insorgenza di patologie orali e parodontali, ma può curarle efficacemente se diagnosticate per tempo.
2. È fondamentale che la persona con diabete controlli in modo adeguato le infezioni orali: i denti irrimediabilmente compromessi da carie o parodontite devono essere estratti e possono essere sostituiti da impianti dentali, in un piano di trattamento che assicuri una buona funzione masticatoria.
3. In caso di terapie odontoiatriche, il dentista deve spiegare al paziente nei dettagli il piano di trattamento, il numero di in
sapere qual è il suo grado di controllo della glicemia e dei fattori di rischio.
4. La persona con diabete, portatrice di protesi fissa può avere un rischio di infezioni ancora più elevato, se le sue protesi non sono eseguite correttamente e, quindi, favoriscono l’accumulo di placca batterica.
5. I materiali delle protesi non sono tutti uguali: chiedete al vostro dentista quale utilizzerà e fatevi consegnare il certificato di conformità protesico e il certificato implantare.
6. La persona con diabete va frequentemente incontro anche ad altri disturbi, come la ridotta produzione di saliva. Chiedete al vostro dentista consigli alimentari o farmacologici, per contenere l’aumento
dell’acidità orale e mantenere le mucose ben idratate.
7. Il paziente con diabete può sviluppare lesioni delle mucose orali: è fondamentale che le protesi sia fisse che rimovibili non presentino zone che irritino le mucose.
8. La persona con diabete è più suscettibile alle infezioni da funghi. L’igiene orale e l’igiene delle protesi devono essere curate con la massima attenzione.
9. Per tutti i pazienti, ma in particolare per le persone con diabete, è necessario che il dentista controlli in modo regolare e sistematico tutto il cavo orale, registrando eventuali variazioni dello stato di salute.
10. Il paziente con diabete può fare anestesia normalmente e inserire impianti, se la glicemia è ben controllata.
à ch e a i valori
i in tor a che ogni giorno per servire le comunità con cui lavoriamo
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online
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Ente Rovigo , sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Comuni di Rovigo, Adria, , il patrocinio della Provincia di Rovigo Conservatorio Statale “Francesco Venezze”
Partner per la realizzazione di questa edizione sono: Rovigo Jazz Club, Delta Foggy Rokers, Assonautica Acque Interne Veneto-Emilia, Slow Food Rovigo di Rovigo, il mensile
All’insegna del gemellaggio ideale tra i delta del Po e del Mississippi la trentaseiesima edizione del Festival Deltablues ripropone dopo la pandemia la “Blues Cruise” nel Delta del Po. Protagonisti un duo di musicisti, Luke WinslowKing & Roberto Luti, che incarnano al meglio il Blues di New Orleans. Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo. E’ considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra
Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo.
È considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra i migliori esponenti della scena musicale Blues italiana avendo soggiornato per oltre dieci anni negli Stati Uniti dove ha collezionando collaborazioni con i più grandi interpreti statunitensi.
16 giugno ore 21.30 - Loreo, Piazza Matteotti
Venerdì 16 giugno ore 21.30 - Loreo, Piazza Matteotti
Musicista e scrittore, appassionato del periodo riguardante la genesi nell’immediato dopoguerra della musica rock, con particolare riguardo all’impatto sociale che questa musica ha avuto negli anni ’50, secolo con i mensili Jamboree, Elle Decor e Jam. Ha inoltre scritto libri per Editori Riuniti e Hoepli e ha partecipato a programmi, presentazioni e seminari presso radio, scuole e università.
Rimangono tra i suoi momenti indimenticabili un’intervista a Jerry Lee Lewis e una lunga e ravvicinata amicizia con Chuck Berry, con il quale ha avuto la fortuna di suonare e il privilegio di cantare Johnny B. Goode nella sua ultima tournée europea. Alla serata di Loreo del 16 giugno, anteprima del Deltablues Rock Around The Blues sezione del festival dedicata alla musica anni ’50, presenterà con la sua band Geno & His Rockin Dudes
questo mito della musica rock and roll e r&b: . II suo è uno spettacolo che ricrea in maniera quasi maniacale il sound, il feeling e i ritmi del boogie e del rock and roll anni 50, uno spettacolo che inevitabilmente sa far muovere e ballare gli spettatori. I Rockin’ Dudes che lo (basso), Francesco Rivabene (batteria), Ludovico Attilio
Visita il Polesine con Sabato 17 giugno è in programma dalle 15.00 alle 20.45
Visita il Polesine con Sabato 17 giugno è in programma dalle 15.00 alle 20.45
Blues Cruise con concerto di Max “Alligator” Lazzarin lungo il “Fiume di Mezzo” da Adria al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano
Blues Cruise con concerto di Max “Alligator” Lazzarin lungo il “Fiume di Mezzo” da Adria al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano
Visita guidata al Museo Archeologico Nazionale Adria
Letture di Gianni Sparapan: “Aneddoti in lingua Veneta”
Degustazione prodotti polesani a Km 0 proposti da Slow Food Rovigo
Il concerto ad Adria alle ore 21,30 di Rossana Casale avrà un allettante prologo pomeridiano che unisce la musica alla scoperta delle bellezze paesaggistiche del Polesine e delle origini millenarie, della sua cultura popolare e dei prodotti
Si inizia con la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale
Adria dalle 15,00 alle 16,30 con importanti reperti delle civiltà
Etrusca e Veneta che qui si incontrarono e convissero, e poi di epoca Romana, per poi imbarcarsi alle 16,45 presso il vicino
Durante la navigazione, Max “Alligator” Lazzarin cantante e pianista a cui il Festival è particolarmente legato, porterà le note del Blues di New Orleans di cui è grande interprete sulle
acque del “Fiume di Mezzo”, il Canalbianco, che scorre nel All’arrivo al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano sarà protagonista Gianni Sparapan, scrittore, poeta, autore di testi teatrali e racconti in “lingua” veneto-polesana, che racconterà la cultura popolare del Polesine con il reading letterariomusicale “Aneddoti in lingua Veneta” e interventi musicali di Prima dell’imbarco per rientrare ad Adria, sempre con il Blues di Max Lazzarin, i partecipanti potranno degustare presso il locale “El Barachin” alcuni prodotti a km 0 “simbolo” della tradizione polesana: “salame, formaggio, pan biscotto e vin” proposti da
(specializzata nell’organizzazione di visitazioni turistiche e musealiAssonautica Acque Interne Veneto Emilia
Aqua srl - Tel. +39 366 324 0619 - info@fiumedimezzo.it
Sabato 17 giugno ore 17.00
• ore 16,45: imbarco e partenza
Blues Cruise sul fiume Canalbianco da Adria a Ceregnano
Max, grazie a queste esperienze culturali e musicali, ha ottenuto via via dei risultati artistici di sempre maggior valore che lo hanno portato ad essere uno degli esponenti più validi della scena musicale italiana ed europea, da anni una presenza costante sui palchi di festival e club in Italia e in tutta Europa.
Sabato 17 giugno, ore 21.30 - Adria, Piazza Cavour
Sabato 17 giugno, ore 21.30 - Adria, Piazza Cavour
In collaborazione con Rovigo Jazz Club
In collaborazione con Rovigo Jazz Club
Mitchell considerata la grande madre del cantautorato americano. Il suo stile si muove tra il folk e il jazz, tra il pop, il rock e la world : “Lei è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di Jazz di mio padre”. “Da lei, ho tratto ispirazione per le mie scelte armoniche nella composizione e nei brani che scrivevano per me”. “In questo album ho rispettato la sua scrittura nello svolgimento di ogni brano per poi dare al jazz il ruolo del volo, del pittore che spazia con i colori Rossana Casale condivide con la Mitchell oltre che una
vocalità leggera ma intensa ed espressiva, soprattutto la scelta di un percorso artistico critica, ottenendo molti riconoscimenti
giugno
Giovedì 22 giugno ore 21.30 - Rovigo P.zza Annonaria
Band di giovani musicisti di Bassano del Grappa che propone brani interamente originali autoprodotti che nascono da forti suggestioni dei grandi del passato come King Crimson, Gentle Giant, Pink Floyd, Banco del Mutuo Soccorso, Yes, Jetro Tull ma anche di band recenti come Opeth, Porcupine Tree, Tool, Beardfish e tanti altri. Sebbene le influenze principali provengano dunque dal progressive-rock, i Mad Fellaz rifiutano di cristallizzarsi in un genere già codificato e creano una loro cifra musicale originale risultato della originale interpretazione di diversi stili (rock, blues, fusion, jazz, latina o tribale…) con l’obiettivo di creare musica indipendente e innovativa. Nascono nel 2010 come trio sperimentale formato da Paolo Busatto ed Emanuele Pasin alle chitarre elettriche e Marco Busatto alla batteria. Presto si uniscono Carlo Passuello al basso, Enrico Brunelli
la formazione si allarga ed evolve con alcuni
in Italia e in Europa, tra cui ArtRock Festival (Reichenbach, DE), Ascona Jazz Festival (Ascona, CH). Soprattutto nell’ultimo album
To Planet Circus” prodotto da Fabio Trentini) segna una svolta per il genere della band con una evoluzione stilistica del sound evidente con predominanti elementi di Jazz-rock, Fusion, Funk e Afrobeat, in composizioni dove ogni strumento viene valorizzato nella propria identità
Paolo Busatto (chitarra) - Ruggero Burigo (chitarra) - Rudy Zilio - sax/flauto/synth) – Luca Brighi (voce) - Carlo Passuello (basso) – (Filippo Zonta (percussioni) - Andrea Cecchetto (batteria).
Sabato 24 giugno, 18.00 / 20.30 - Rovigo Piazze e vie del centro storico
Sabato 24 giugno, 18.00 / 20.30 - Rovigo Piazze e vie del centro storico
In collaborazione con Rovigo Jazz Club, Conservatorio F. Venezze, Assessorato alla Cultura Teatro Sociale Comune di Rovigo, Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo
In collaborazione con Rovigo Jazz Club, Conservatorio F. Venezze, Assessorato alla Cultura Teatro Sociale Comune di Rovigo, Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo
Deltablues on The Road nell’ambito Festa Europea della Musica 2023
Deltablues on The Road nell’ambito Festa Europea della Musica 2023
• Francesco Garolfi & Giorgio Peggiani Duo Bar Coghetto, Via Cavour-Piazza Vittorio Emanuele;
• Max Lazzarin & Federico Paternello
Enoteca Sur Lie, Piazza Merlin; - tromba / chitarra / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Via De Laurenti fronte libreria “Libraccio”;
• Mauro Pani Trio - chitarra / basso / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Jazz). Piazzetta Annonaria, ingresso su Via X Luglio;
• St. Germain Swing 4et - voce maschile e tromba / sax / chitarra / contrabbasso (swing Luogo:
• Half Cigar Blues Band Corso del Popolo, fronte Conservatorio F. Venezze.
Domenica 25 giugno, ore 21.30 - Lendinara Piazza Risorgimento
In collaborazione con Rovigo Jazz Club
ben sei anni, la vuole al suo fianco in tutti i tour
cantante newyorkese con
un repertorio che spazia dal soul al blues e al jazz grazie a doti vocali riesce sorprendere e colpire sia lo spettatore più raffinato sia il grande pubblico con un’energia coinvolgente
Alunna della High School for the Music & Performing Arts di Manhattan, studia e
Dopo gli studi decide di lasciare gli Stati
Nel 2015 incide “Welcome to My World” primo album solista che esplora con feeling incredibile sonorità jazz e blues, un lavoro che ottiene recensioni entusiastiche in tutta
Nel 2020 arriva il secondo album solista Soul of Porter” il quale si misura egregiamente con il repertorio del leggendario compositore americano del XX
Il suo stile vocale elegante, maturo e potente, abile nel passare da un appassionato standard
jazz a una melodia soul interpretata con raffinatezza e disinvoltura, la porta ad esibirsi nei più prestigiosi festival e club europei, tra cui anche Deltablues, invitata nel 2014 dal compianto Marco Tamburini ad esibirsi con la Rovigo Jazz Department Power Collective tenere una Masterclass di canto per gli studenti
A Lendinara per il Festival Deltablues sarà accompagnata dalla sua attuale band composta da quattro musicisti di Michele Bonivento (Sax), (batteria).
Giovedì 29 giugno ore 21.30 - Rovigo, Piazza Annonaria
Giovedì 29 giugno ore 21.30 - Rovigo, Piazza Annonaria
Sugarpie & The Candymen
Sugarpie & The Candymen
nascono nel 2008, dall’incontro di cinque musicisti di Piacenza e Cremona uniti dalla comune passione
successo che gli permette di approdare sui palchi di prestigiosi festival in tutta Europa (Umbria Jazz, Montreux Jazz Festival, Madrid Jazz Festival, per citarne solo alcuni) oltre ad un breve tour negli Stati Uniti. Nel 2014 sono sul palco del Concerto di Natale in Vaticano (trasmesso su Rai2) e nel 2015 partecipano a due prestigiosi programmi radiofonici quali
Radio2 Social Club , nel quale presentano in anteprima il quarto album omaggio ai Beatles in chiave progressive swing. Fanno seguito nel 2017 ben due produzioni , triplo disco retrospettivo dedicato a con il quale hanno in più occasioni collaborato, edito da “Sweet Classics” al sax e clarinetto, interamente dedicato al Great
Il quintetto è
Con questa formazione presentano al Deltablues il loro ultimo CD che marca un’ulteriore svolta musicale, questa volta esplorando i mondi della Motown, del soul e del blues
Venerdì 7 luglio ore 21.00 - FINALI IBC al Cen.Ser.
Venerdì 7 luglio ore 21.00 - FINALI IBC al Cen.Ser.
Honey Island Swamp Band nome da una palude che si trova al confine tra Louisiana e Mississippi, la Honey Isle Swamp, nome appropriato per questa band che si rifà in modo originale alla musica di quei due stati, una miscela di Blues, R&B, funky, country-cajun il tutto condito dalle sonorità tipiche di New Orleans.
è considerato da pubblico e critica uno dei talenti del Blues “Made in Italy” con un repertorio musicale che spazia dal Chicago style a quello di New Orleans, dallo stile di Austin a quello di Memphis quasi a ripercorrere proprio la Highway 61, lungo la quale si sono sviluppati I diversi stili del Blues. Dal 2005 ininterrottamente chitarrista di Edoardo Bennato, con cui ha un sodalizio artistico che dura tutt’ora, ha all’attivo una ventennale importante carriera fatta di collaborazioni illustri, oltre a Bennato,
Il gruppo nato nel 2005 non a New Orleans, ma nella San Francisco Bay Area, dove Aaron Wilkinson, Chris Mule, Sam Cost e Garland Paul erano tutti sfollati da New Orleans in seguito all’uragano Katrina. La band tornò a New Orleans nel 2007, aggiungendo Trevor Brooks sull’organo Hammond B-3 iniziando così una carriera che li qualifica come una delle più interessanti band della nuova generazione.
Il loro è un raoots rock-blues che ricorda il sound saturo dei Little Feat, degli Allman Brothers e The Band, un suono denso, rotondo, in grado di ricreare alla maniera delle migliori band del sud il mood che si respira tra la Louisiana e il Mississippi. Grazie anche all’apporto di Luther Dickinson, produttore dei North Mississippi
All Stars, annoverano dal 2009 ben sette CD, tra i quali quello registrato “dal vivo”
“Live At The 2022 New Orleans il più importante festival che annualmente si tiene a New Orleans al quale la band ha partecipato in Il quintetto, che annovera il polistrumentista
Aaron Wilkinson Lee Yankee , il tastierista presenterà al Deltablues il loro ultimissimo “Custom Deluxe” si annuncia come l’album più riuscito e
Sabato 8 luglio ore 21.00 - Cen.Ser.
Sabato 8 luglio ore 21.00 - Cen.Ser.
Festival di Chicago 2018 suona in alcuni festival italiani, Roots Vintage Inzago, Rottsway e Blues Made in Nel 2022 vince la selezione del concorso nazionale organizzato dal Festival Deltablues per la partecipazione all’edizione dell’International Blues Challenge di Memphis ben figura arrivando fino alle semifinali.
La voce matura, sporcata dalla terra del Delta, e lo stile chitarristico fingerpicking lo collocano stabilmente nelle sonorità acustiche del sud degli Stati Uniti durante gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso.
Tempi e terre che sembrano
che si esprime al meglio grandi artisti Blues mondiali come B.B. King, John Mayall, Robert Plant, John Mooney, Greg Allman, Joe Bonamassa, Eric Sardinas, Brian Auger e tantissimi altri.
La band propone brani originali e qualche classico Rock/Blues in uno show veramente molto coinvolgente con forti influenze di artisti come
“The Colors Of Blues”
l’armonica come strumento
Hendrix, Joe Bonamassa,
Jeff Beck, Allman Brothers
Il suono inconfondibile dell’organo Hammond di Pietro Taucher, tastierista ormai considerato fra le Top Five Keyboards di questo genere, si fonde con la
Blue continua il suo viaggio
artistico senza confini e si riconnette alle sue origini musicali: dai primi inizi a New York alle radici del Blues in Africa, cercando l’identità più profonda della musica Blues, abbracciandone l’evoluzione e guardando al futuro con Supportato da un quartetto di musicisti altrettanto eclettici, questo spettacolo si inserisce nella tradizione afroamericana con nuovi arrangiamenti originali di Sugar Blue intensi ed (harmonica voc), Damiano Della Torre organ/ accordion), Lantieri Whiting Sergio Montaleni CJ. Tucker (kamalengoni/ balafon/djembe).
22.00: Gennaro Porcelli RR Band 23.00: Honey Island Swamp Band 22.45: Sugar Blue Band 21.00: Ale Ponti 21.45: Jimi Barbiani BandCon l’arrivo di giugno, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato
Un delizioso contorno estivo, perfetto per i veri gourmet. Un’idea originale per accompagnare piatti di ogni tipo. La sua particolarità la rende adatta a diverse occasioni, sia quelle quotidiane che quelle speciali.
Ingredienti: fragole fresche; rucola; formaggio di capra; mandorle tostate; olio d’oliva; succo di limone; sale e pepe
Preparazione: Per preparare l’insalata di fragole e rucola lavare la rucola, preferibilmente mista a valeriana, o songino, misticanza o altro a scelta e le fragole. Tagliare le fragole a fette e disporle, togliendo il picciolo, su un letto di rucola. Sbriciolare il formaggio di capra sopra le fragole. Cospargere il tutto con mandorle tostate. Preparare una semplice vinaigrette mescolando olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Condire l’insalata con la vinaigrette e servila fresca. D’estate non c’è nulla di meglio che un’insalata rinfrescante.
Una ricetta per gli gnocchi estivi, leggeri e deliziosi, da preparare facilmente e personalizzare secondo i propri gusti. Ideali per un pranzo in famiglia.
Ingredienti: 250gr zucchine; 250 gr farina 00; 250 gr ricotta; 1 uovo; olio extravergine d’oliva e sale
Preparazione: Grattugiare le zucchine e metterle in una ciotola e aggiungendo sale per insaporirle e farle perdere l’acqua. Preparare l’impasto mescolando ricotta, uovo, formaggio grattugiato, un pizzico di sale e un po’ di noce moscata (non obbligatoria). Dopo aver amalgamato bene con una forchetta, aggiungere le zucchine, strizzandole bene in modo che il liquido che hanno rilasciato non finisca nell’impasto. Una volta aggiunte le zucchine, aggiungere la farina, che metteremo un po’ alla volta sempre mescolando con la forchetta. Se necessario, aggiungere un po’ di farina in più. Quando l’impasto prende consistenza, è continuare a lavorarlo sul piano, facendo assorbire tutta la farina. Portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere gli gnocchi in piccole porzioni. Quando salgono a galla, sono pronti. Scolarli con una schiumarola e disporli su un piatto. Condire gli gnocchi con il condimento a piacere: si possono gustare con un delizioso pesto, con pomodori freschi, basilico e olio d’oliva o con un generoso pizzico di formaggio grattugiato.
L’abbinamento mandorle e carote è un grande classico, sempre vincente. Dolcetti rustici, profumati e morbidi all’interno perfetti per una merenda o un brunch.
Ingredienti: 150 g di farina; 100 g di mandorle tritate; 100 g di carote grattugiate; 100 g di zucchero di canna; 50 g di burro morbido; 1 uovo; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1/2 cucchiaino di cannella in polvere; 1/4 cucchiaino di noce moscata; pizzico di sale
Preparazione: In una ciotola, mescolare la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere, la cannella, la noce moscata e il sale. Mettere da parte. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere l’uovo e mescolare bene. Aggiungere le carote grattugiate alla miscela di burro e zucchero mescolando fino a incorporarle uniformemente. Aggiungere gradualmente la miscela di ingredienti secchi alla miscela di carote e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Prendere l’impasto dal frigorifero e formare delle piccole palline. Disporre le palline su una teglia foderata con carta da forno, lasciando spazio tra loro. Schiacciare leggermente le palline con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere leggermente unto. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, o fino a quando sono dorati intorno ai bordi. Sfornare i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.
ARIETE
Siete pensierosi e riflessivi, i grandi cambiamenti vi spingono a pianificare con precisione il vostro futuro. È tempo di mettere in ordine la vostra vita. Ci vuole un po’ di pazienza ma tutto si definirà con chiarezza.
Siete appassionati e molto vitali in questo periodo. La vostra passione vi consentirà di muovervi tra gli imprevisti con energia e determinazione. Saprete esprimere la parte più autentica della vostra personalità e sarà un successo.
Avete una grinta straordinaria che vi consentirà di uscire dal vostro guscio di certezze e di godervi di più le occasioni della vita. Concedetevi un po’ di divertimento e magari anche una bella vacanza.
State entrando nella fase più impegnativa dei vostri progetti. Non potete fare altro che dare una bella prova della vostra forza d’animo e di tenacia per riuscire in quel radicale cambio di vita che tanto inseguite.
Inizia un periodo all’insegna della spensieratezza e della leggerezza. Avete una grande energia che vi consente di vivere a pieno il vostro stato di benessere. Saranno giorni di gratificazioni, concedetevi di fare quello che vi piace.
Siete davvero irresistibili e il vostro buon umore è contagioso. È il momento giusto per dedicarsi un po’ di più alla vita sociale e a fare nuove conoscenze. Siate comunque cauti e valutate con attenzione le persone.
Forse è il momento di dare una maggiore stabilità alla vostra vita e dedicare più attenzione agli aspetti concreti della routine quotidiana. Non dimenticate tuttavia di affiancare ai doveri anche i piaceri e ogni tanto divertitevi.
L’estate è la stagione che fa per voi. Ritrovate la vostra grinta e rinnovate motivazioni che vi fanno affrontare anche i piccoli ostacoli con fiducia e determinazione. Niente metterà a rischio il vostro buon umore
Potrebbe iniziare un periodo impegnativo che vi porterà un certo nervosismo, soprattutto a causa di imprevisti poco piacevoli. Ma con la calma e la lucidità che vi contraddistingue saprete uscirne presto e bene.
Stanno partendo un sacco di progetti che definiranno situazioni importanti. Si aprono sviluppi interessanti nella vostra vita che vi consentiranno, nonostante la fatica, di essere soddisfatti e di godervi i vostri progressi.
Lasciate stare i pensieri e i dubbi che vi frenano. E tempo di andare avanti senza paura, con fiducia ed entusiasmo verso l’obiettivo che desiderate raggiungere. Mai come in questo periodo il vostro volere e anche potere.
Avrete qualche prova da superare, anche inaspettata, ma vi porterà a migliorare la vostra situazione e a definire contorni di relazioni ancora confuse e poco chiare. Sarà impegnativo ma alla fine sarete contenti.