La Piazza delle Riviera del Brenta-Set24

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L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.

della Riviera del Brenta

MALTEMPO 2023,

IL COMUNE DI DOLO SCRIVE ALLA PREMIER

Sono arrivati per tutto il territorio Veneto fondi per 57 milioni di euro. La provincia di Venezia fu la più colpita, con danni per368,3 milioni. Dolo subì, ricorda l’ente locale, danni per oltre 50 milioni di euro.

Servizio a pag 14

Veneto

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POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI

Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia

a pag. 19

MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM

Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia

Servizio a pag. 22

LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag. 5

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Territorio
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Autonomia differenziata, una garanzia per tutti

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.

Nasce la birra artigianale “made in Mira”

Arriva la birra artigianale “made in Mira” E’ stata presentata infatti nelle scorse settimane durante la tradizionale manifestazione la “Notte Rosa” di Oriago, la “Birra di Mira 30034”. Tre giovani produttori agricoli miresi delle aziende “Bio Maggi”, “Pecore Ribelli” e “Tera Salsa”, hanno messo assieme le loro produzioni a chilometro zero di lavanda, orzo e miele, per creare una birra dal gusto particolare che esalta i sapori dei loro prodotti. Si tratta di una birra artigianale realizzata con i prodotti di Oriago e poi lavorata da un impianto di Martellago. La birra viene proposta in due tipologie, chiara e rossa; sono stati scelti anche i nomi caratteristici di Mira e di Oriago: 30034 è il nome del prodotto ( si rifà al codice di avviamento postale di Mira), “FigadeFero”(località ad Oriago) quello per la chiara e “VacaMora” (la ex littorina sulla linea MestreAdria) per la rossa. Altre birre con altrettanti nomi localissimi sono in fase di preparazione. Erano presenti all’inaugurazione del nuovo prodotto il sindaco Marco Dori e l’assessora all’Agricoltura Oriana Gerardi. “La presenza di giovani aziende nel nostro territorio - spiega la assessora Gerardi - che si impegnano e creano nuovi prodotti che valorizzano la storia di Mira, è per noi amministratori motivo di orgoglio. Sottolineo che queste tre aziende si distinguono per l’equilibrio di ruoli di responsabilità tra presenze femminili, Margherita, Francesca e Alice e maschili con Giovanni, Andrea e Sandro, con vera passione ed entusiasmo, pongono particolare attenzione alla sostenibilità e rispetto dell’ambiente; non è da meno l’impegno per la ricerca e realizzazione di nuove proposte e prodotti. La sinergia che si è creata nella collaborazione tra le tre aziende ha reso possibile la produzione della Birra 30034, un esempio da proporre anche per altre realtà del territorio”.

Alessandro Abbadir

Si chiama “Birra di Mira 30034” e ha 2 varietà

La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.

L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.

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della Riviera del Brenta
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata
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Dal Bilancio, fondi per scuole, strade, giovani e progetti strategici

V ia libera nelle scorse settimane in consiglio comunale a Mira alla manovra di assestamento. Il Comune di Mira ha infatti stanziato diverse risorse per le scuole, per l’efficientamento energetico, per il nuovo asilo nido, le manutenzioni di ponti e strade e il completamento della ciclabile del Brenta tra Piazza Mercato e parco Valmarana. Ci saranno risorse anche per il recupero di Villa Levi Morenos, la Protezione civile e la riqualificazione della spiaggia di Giare. Risorse anche per i centri di Piazza Vecchia e Oriago e per due nuovi parchi attrezzati rivolti ai giovani, a Borbiago e Oriago. Inseriti nel bilancio comunale pure i fondi ricevuti dal Comune di Mira per la riqualificazione del parco di Villa dei Leoni, per il

Investimenti ci saranno anche per il nuovo asilo nido e la ciclabile tra Piazza Mercato e parco

Valmarana

nuovo bosco urbano di Borbiago e per il nuovo ecocentro comunale. Ad introdurre le novità approvate è l’assessore al bilancio Riccardo Martin. “L’approvazione dell’assestamento di bilancio da parte del Consiglio Comunale - ha spiegato l’assessore al Bilancio Riccardo Martin - conclude il percorso iniziato con le variazioni dello scorso giugno con un’ulteriore ingente immissione di risorse per le spese correnti e soprattutto per gli investimenti. Tutto questo nonostante la frenata sul fronte delle entrate dal codice della strada che, anche a seguito delle recenti novità, sono state prudenzial-

mente diminuite, ed i tagli previsti dalla “spending review” che per il nostro ente, per l’anno 2024, ammontano a oltre 100.000 euro. Se la lista delle esigenze di parte corrente attiene alla quotidianità, sono comunque significativi gli stanziamenti per la promozione del territorio, del commercio e del turismo, per la tutela dell’ambiente, per i concorsi di idee per la rigenerazione di aree strategiche”. L’assessore va poi nel dettaglio del fronte investimenti. “Sul fronte investimenti - continua l’assessore al Bilancio Martin - gli stanziamenti più cospicui riguardano il nuovo asilo nido (2.050.000 euro di cui 1.440.000 da fondi Pnrr), le nuova viabilità di collegamento tra via Risorgimento e via Sabbiona (2.000.000 euro complessivi di cui 200.000 con fondi comunali), le manutenzioni straordinarie su vari ponti del territorio (oltre 1.400.000 euro), l’efficientamento e nuovi impianti fotovoltaici (750.000 euro), la manutenzione straordinaria alla viabilità e abbattimento barriere architettoniche (710.000 euro), 700.000 per la scuola “Gino Strada” di Malcontenta, 500.000 euro per un primo stralcio di interventi sul waterfront lagunare da Giare a Punta Fusina, 400.000 euro per nuovi parchi attrezzati di Borbiago e Oriago, 200.000 euro per la manutenzione straordinaria della casa del caffè di Villa Levi Morenos e 100.000 euro per la sede della Protezione Civile, 150.000 euro per la manutenzione straordinaria dei cimiteri. Stanziati fondi per complessivi 650mila euro anche per la riqualificazione di centri urbani di Marano, Piazza Vecchia e Oriago”. Alessandro Abbadir

“Mira Open Sport”, bonus per i giovani di famiglie in difficoltà

Si chiama “Mira Open Sport” ed è il nuovo strumento messo in campo dal Comune di Mira per aiutare le famiglie bisognose a far fare sport ai propri figli. Con una delibera di giunta è stato attivato questo nuovo servizio che unisce sport e sociale. Si tratta di un voucher del valore di 500 euro destinato alle famiglie in situazioni di disagio. Il plafond iniziale della misura è pari invece a 10mila euro. Potranno presentare istanza di assegnazione del voucher sportivo le famiglie in situazione di disagio socio-economico i cui figli, minori in età compresa tra i 6 e 17 anni, intendano svolgere attività sportiva per l’anno sportivo 2024/2025 in una delle associazioni sportive iscritte all’Albo comunale e che abbia-

no aderito al progetto “Mira Open Sport“. Si tratta di una misura sperimentale pensata per aiutare i giovani - spiega il sindaco Marco Dori - perché lo sport è prima di tutto momento di crescita e di stare insieme. Open Sport permetterà alle famiglie più in difficoltà a sostenere le spese di una pratica sportiva. Un piccolo strumento che crediamo possa esser d’aiuto e di sostegno. La misura “Mira Open Sport” nasce dall’iniziativa congiunta dell’assessorato al Sociale e di quello allo Sport”. La presentazione della domanda di assegnazione del voucher sportivo da parte delle famiglie interessate dovrà avvenire entro il 30 settembre 2024.

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Oriago. Una bella novità per il centro della frazione mirese

Palazzo Moro torna a nuova vita e apre al pubblico

U na bella sorpresa per i residenti e i visitatori della Riviera del Brenta. Dopo 80 anni ad Oriago ha riaperto alle visite pubbliche la storica quattrocentesca villa Ca’ Moro o Palazzo Moro acquistata negli anni scorsi dalla famiglia Lucarda. Nelle scorse settimane infatti l’edificio è stato reso accessibile alla visita della cittadinanza con un rito inaugurale di benedizione il parroco Don Cristiano Bobbo. La villa si trova a poche decine di metri dalla chiesa di Santa Maria Maddalena in pieno centro ad Oriago affacciata sul Naviglio del Brenta. Sulla data di costruzione della villa Moro, gli studiosi hanno formulato ipotesi diverse: all’interno il salone del piano nobile è a forma di T, caratteristica tipica di molti edifici del tardo ’400 inoltre, vi sono degli affreschi anch’essi riferibili al XV secolo; esistono però alcuni documenti d’archivio che datano l’edificio fra il 1581 e il 1615, fra cui la prima denuncia al fisco. L’edificio è stato più volte restaurato nel corso dei secoli, nonostante ciò ha mantenuto la fisionomia originale. Sulla facciata è stata collocata una lapide con

un’iscrizione che riporta i versi di Dante dedicati a Jacopo da Cassero, assassinato in questo luogo nel 1298 su ordine di Azzo VIII d’Este (Purgatorio V, 64-84).

La famiglia Moro possedeva anche un secondo edificio, collocato proprio affianco a questo, che oggi non esiste più;

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entrambe le costruzioni sono visibili in una stampa eseguita da J.C. Volkamer. A spiegare il perché la villa è rimasta chiusa di fatto 80 anni è direttamente il proprietario Paolo Lucarda, noto impresario funebre e consigliere comunale del gruppo Coraggio Italia. “La villa - sottolinea Lucarda - è passata di mano in mano e non è restaurata da quando la fece restaurare l’ultimo proprietario il pittore Cherubini nel 1924. Dopo il restauro che ho avviato e che continuerà nei prossimi mesi è mia intenzione comunque renderla parzialmente fruibile del pubblico e utilizzare il piano nobile per la mia famiglia come dimora estiva. Nel giorno dell’inaugurazione state fatte due visite guidate alla villa con uno studioso di storia dell’arte. Tanti i cittadini di Oriago emozionati di entrare nella villa dopo 80 anni che non era più accessibile al pubblico. A fine restauro fisseremo dei giorni e periodi ad hoc per le visite. Siamo anche dell’idea di renderla disponibile per convegni e congressi”. Insomma Palazzo Moro è finalmente tornato a nuova vita. Alessandro Abbadir

Addio a Franco Barberini figura storica della sinistra mirese

Addio a 77 anni Franco Barberini, figura storica della sinistra mirese. E’ stato segretario della sezione di Piazza Mercato con il Pci, Pds, Ds e Pd dei quali è stato consigliere comunale e capogruppo. Risiedeva in via delle Viole al civico 6 ad Oriago con la moglie Bruna. Aveva lavorato prima di andare in pensione per decenni come operaio dell’Italsider. E’ stato tra i fondatori Circolo di Mira di Articolo Uno, è stato consigliere del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e attivista e membro del direttivo dello Spi Cgil di Mira. Era stato anche vicepresidente dell’Anpi di Mira. Da qualche anno era stato colpito da una malattia oncologica. “Dopo una lunga malattia ci ha lasciato Franco Barberini - spiega il direttivo dello Spi di Mira - un abbraccio alla famiglia, e siamo orgogliosi di averlo avuto nel direttivo dello Spi”. “Franco è stato un vicepresidente - sottolinea il direttivo dell’Anpi di Mira - sempre presente ai nostri incontri, anche quando la malattia e la reazione alle cure lo immobilizzavano in casa. Voleva che lo chiamassimo al telefono durante le riunioni e che gli raccontassimo del lavoro in sezione”. Ha lasciato la moglie, 2 figli e 2 fratelli fra cui Maurizio ex assessore comunale.

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Territorio. Scatta la protesta dei residenti nell’area di via Bernini, Borromini e Pertini

Quartieri al buio, illuminazione in tilt

Illuminazione pubblica ad intermittenza, strade al buio per settimane in diverse zone del territorio mirese ed ora che è in arrivo l’autunno e le giornate tendono ad accorciarsi, sale la protesta e la preoccupazione dei residenti. La paura è che ad approfittarne siano alla fine i ladri o si rischi anche di finire vittime di incidenti causati dalla visibilità nulla alla sera. In questo periodo però i più preoccupati sono i residenti del quartiere dell’area di via Bernini, Borromini, Pertini e Giuliano da Maiano a Mira Porte. Da ormai tre mesi fanno sapere e cioè con l’inizio dell’estate, l’illuminazione pubblica di notte è praticamente inesistente. Un quartiere densamente abitato con palazzi alti 6- 7 piani che ha più di 3000 persone non ha di fatto illuminazione dalla sera alla mattina e questo negli ultimi 3 mesi ha favorito i ladri che hanno fatto incursioni nelle case. A volte i lampioni vengono aggiustati ma il black out notturno torna dopo qualche giorno. “Al Comune di Mira abbiamo chiesto - sbottano i residenti - di aggiustare i lampioni ci rispondono che stanno facendo il possibile per poter far fronte a questi problemi, ma il fatto è che deve essere cambiata completamente tutta la pubblica illuminazione”. Ma il problema non è solo quello dei ladri. Uscire di sera fanno sapere altri, è un’impresa. Si rischia

di essere investiti dalle auto che non vedono ciclisti o pedoni. Si segnala poi come proprio in questa zona i marciapiedi poi sono rialzati a causa delle radici degli alberi e senza illuminazione si rischia di inciampare e farsi male. Si pensi agli anziani o ai bambini. I residenti sono intenzionati ad andare in municipio a Mira per protestare. Denunciano che il quartiere non può essere considerato un quartiere di serie B e anche loro hanno diritto alla pubblica illuminazione. A rispondere alle lamentele dei residenti è l’assessore ai lavori pubblici di Mira Stefano Lorenzin che non nasconde il problema, anzi lo fa capire chiaramente. “I residenti hanno spesso ragione - ribadisce l’assessore - ma si devono rende-

re conto che la colpa non è nostra. Da anni lottiamo perché l’azienda che ha vinto l’appalto per i lavori di sostituzione dei lampioni a livello metropolitano faccia nel nostro territorio il proprio dovere. Purtroppo tutto il sistema di illuminazione pubblica è da cambiare. Dove abbiamo fatto interventi di sostituzione radicale con fondi comunali ora guasti non ce ne sono più. Faremo sempre più solleciti per far procedere i cantieri previsti da anni”. Non è solo il quartiere di Mira Porte ad essere stato investito da black out dei lampioni ma anche altre zone ad Oriago, Marano e Borbiago. Non resta per ora ai residenti di armarsi di pazienza.

Alessandro Abbadir

Rivoluzione viaria in vista ad Oriago con la bretella sud

Rivoluzione viaria in vista ad Oriago di Mira con il 2025: in consiglio comunale è stato approvato e poi ratificato il progetto relativo al collegamento da realizzare tra via Sabbiona e via Risorgimento, necessario a ridurre il traffico di Oriago nel centro storico. Nel dettaglio coinvolgerà le vie Lago di Lugano, Gardenie e Torcello. L’iter burocratico terminerà nel 2025. Si tratta di una soluzione che era già prevista nel piano regolatore del 1992. A spiegare l’utilità della bretella è il vicesindaco di Mira Gabriele Bolzoni che è anche assessore alla Mobilità Sostenibile. “Da decenni esiste - dichiara - una criticità che riguarda il traffico lungo Riviera San Pietro. Questa strada che è parallela alla Brentana e cioè la regionale 11 è comunque molto trafficata nonostante sia stata classificata come strada a priorità

ciclabile. Per sgravare da qui traffico è necessario realizzare un collegamento a sud connettendo al-

cuni tratti della viabilità esistente e cioè via delle Gardenie, via Lago di Lugano via Torcello”. Con questa operazione oltre a garantire ciclabilità a Riviera San Pietro va detto

Il problema non è solo quello dei ladri. Uscire di sera è un’impresa. Si rischia di essere investiti dalle auto che non vedono ciclisti o pedoni. Non c’è comunque solo il quartiere di Mira Porte ad essere stato investito da black out dei lampioni, ma anche altre zone ad Oriago, Marano e Borbiago.

si garantisce ciclabilità e pedonalità anche alla zona di Piazza Mercato ad Oriago dove si svolgono frequentemente delle manifestazioni aggregative e dove si tiene regolarmente il mercato rionale il martedì. “C’è un piano di intervento ben preciso - ribadisce Bolzoni. Sarà realizzato un primo collegamento in via Caleselle con la rotatoria in cui insistono via Lago di Lugano e via Caleselle di San Pietro. Un terzo intervento è quello che riguarderà la realizzazione di una nuova rotatoria su via Caleselle San Pietro con via delle Gardenie a carico di una ditta lottizzante privata e infine un intervento di collegamento fra via delle Gardenie e via Risorgimento”. Il Comune di Mira spera di poter portare a cantiere l’operazione nel 2025. L’operazione una volta conclusa sarà costata 2 milioni e 200 mila euro.

Ristorante, Pizzeria, Griglieria

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Ricche grigliate di carne e fritture di pesce

consiglia

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Il quartiere di via Bernini Borromini e Pertini

Occupazione. Il gruppo ha annunciato una rilevante divisione generale in “segmenti”

Reckitt Benckiser, sale la preoccupazione dei sindacati

Ombre sul futuro di Reckit

Benckiser a Mira. Ci sono infatti forti timori tra i rappresentanti sindacali territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Fialc Cisal Venezia per le sorti di centinaia di lavoratori di Reckitt con sede a Slough (Regno Unito), la multinazionale nei settori salute, igiene e casa che ha anche un importante base a Mira (ex Mila Lanza), dove vi lavorano 300 dipendenti tra il Centro ricerche (il più grande d’Europa) e la fabbrica. A questi vanno aggiunti l’indotto collegato e i circa 200 lavoratori della sede commerciale di Milano. Nelle scorse settimane infatti, fanno sapere i sindacati, il gruppo ha annunciato una rilevante divisione generale in “segmenti”, con un’ipotesi di vendita di alcuni di essi. Si tratta di una grossa manovra finanziaria, dunque, che sta generando molte preoccupazioni, perché ci saranno alcuni brand che riguardano proprio lo stabilimento veneziano dove vengono sviluppati e prodotti. L’operazione potrebbe creare, a detta delle segreterie territoriali, una “trasformazione” significativa all’interno del sito mirese. “Uno dei nostri timorispiegano i dirigenti sindacali territoriali, Francesco Coco (Femca Cisl Venezia), Mauro Vangelista (Filctem Cgil Venezia) e Cristian Scarpa (Fialc Cisal Venezia) - si basa sull’età anagrafica di molti lavoratori. Pertanto, vorremmo capire quali saranno le conseguenze di questa vasta manovra finanziaria. Abbiamo tanti dubbi; ad esempio, non riusciamo a capire i motivi che hanno spinto Reckitt a voler frazionare il gruppo. Crediamo che, dietro a ciò, ci possa essere un piano di riassetto a livello territoriale, e consideriamo inaccettabile una eventuale decisione unilaterale”. Le tre organizzazioni sindacali chiedono, pertanto, di conoscere in tempi rapidi il futuro piano industriale dell’azienda. Di conseguenza, le segreterie territoriali chiederanno un tavolo istituzionale per avviare e governare assieme questa delicata operazione. “Tuttavia temiamo, però - ribadiscono Coco, Vangelista e Scarpa - che l’azienda non abbia considerato le ripercussioni che potrebbero esserci su lavoratori e lavoratrici che da anni hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo aziendale. Come segre-

terie territoriali, pretendiamo di conoscere le strategie future del Gruppo e chiediamo, con urgenza, di avere un incontro con i vertici italiani di Reckitt. Tutti i dipendenti non possono e non devono essere tenuti all’oscuro di quanto sta succedendo”. La preoccupazione dei sindacati scoppiata in pieno agosto è stata fatta propria dal Comune di Mira e da tutte le forze politiche. Il sindaco Marco Dori proprio per questo ha chiesto un incontro alla direzione

dell’azienda per capirne strategie e programmazione per il futuro. Il tema è stato affrontato anche in consiglio comunale. Lo stabilimento della Reckitt Benckiser è di fatto in continuità con l’attività produttiva di quella che era stata la Mira Lanza cioè l’ azienda leader nel settore della produzione del detersivo. Un primo sito industriale nell’area dell’attuale Reckitt era sorto già nel 1832 per la produzione di candele steariche. Alessandro Abbadir

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SCONTI SHOCK !

Firmato l’accordo triennale, al via il progetto Pedibus E’ stato firmato nelle scorse settimane in municipio a Mira, il protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Pedibus” per i prossimi anni scolastici 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027, che prevede come per i precedenti accordi, la formazione di un “Tavolo tecnico di lavoro”. “Il progetto prevede 135 bambine bambine con circa 80 accompagnatori - spiega l’assessore Albino Pesce - con 10 percorsi attivati nel 2024 e 6070 km percorsi con rispettivi 1032 kg di CO2 risparmiati”. “Va evidenziato - aggiunge l’assessore Albino Pesce - che il progetto si colloca in piena coerenza con: la

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Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia siglata dall’Onu a New York nel 1989; la legislazione nazionale di promozione e sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza e il Piano Nazionale di Sicurezza stradale” . “Non ultimo - continua l’assessore Pesce il progetto Pedibus ha come obbiettivi: migliorare la qualità della vita; promuovere il movimento; ridurre l’inquinamento e migliorare l’ambiente; ridurre il traffico veicolare modificando le modalità di spostamento delle persone; migliorare la sicurezza stradale; educare i bambini al rispetto dell’ambiente e delle norme relative alla sicurezza stradale; progettare il territorio anche a dimensione di bambino al fine di farlo riappropriare del quartiere in cui vive, attraverso la pianificazione condivisa delle attività da svolgere, delle modalità di espletamento e dei tempi di attuazione. Ed è per tutti questi importanti motivi e obbiettivi che vogliamo ringraziare tutte le persone coinvolte in questo progetto; i dirigenti degli Istituti comprensivi , gli insegnanti, i Comitati Genitori, gli uffici comunali e in primis i genitori “accompagnatori” volontari che sono il “cuore” di questo progetto assieme a tutti in nostri piccoli studenti”.

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disinfestazioni anti larvali fino ad ottobre inoltrato”

D

isinfestazioni anti larvali fino a fine ottobre. E’ questa la direzione verso cui si muove la Conferenza dei Sindaci dell’ Ulss3 in seguito anche ai cluster della malattia West Nile che si sono verificati nell’area sud della Riviera con il ricovero di due persone in ospedale. A chiarire cosa si farà per far fronte ad una emergenza che va detto, è anche figlia del cambiamento climatico, è Andrea Martellato, ex sindaco di Fiesso D’Artico e presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 3 e consigliere di opposizione a Mira, che sta seguendo l’evoluzione della vicenda. “Sono dell’idea - dichiara Martellato - che la campagna anti - larvale nei 17 Comuni del distretto dell’area di Dolo- Mirano debba essere potenziata con disinfestazioni cicliche ad hoc in parchi aree verdi e luoghi pubblici fino a oltre metà ottobre. Per questo sono intenzionato con Veritas ad

avallare un piano integrativo sul territorio”. Ma non solo. Arrivano anche altre riflessioni. “Un tempo - spiega il presidente Martellatol’azione larvicida era pensata utile fino a metà settembre, ma ora a causa del cambiamento climatico e delle temperature che restano alte fino a metà ottobre bisogna cambiare strategia“. Martellato

Il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 3 Martellato coinvolgerà i Comuni e la partecipata Veritas

annuncia così una campagna larvicida per Riviera e Miranese che proseguirà di fatto per un altro mese e mezzo fino a quasi alla festa dei Defunti o Ognissanti. “Penso che la campagna sia utile farla proseguire per tutto ottobre - con-

clude - almeno in questa zona. Mi sono già consultato con i sindaci e sono tutti sulla nostra linea. Anche alla popolazione andrà spiegata questa nuova misura con volantini e comunicazioni precise sul territorio del comprensorio”. Nel frattempo sia a Mira che a Dolo i

Dipendenti comunali, accordo innovativo sul welfare

Al via un nuovo accordo di welfare aziendale per i dipendenti del Comune di Mira. Grazie agli accordi sottoscritti con alcune strutture del territorio, per i lavoratori del Municipio sarà possibile accedere in forma convenzionata ad una serie di servizi e prestazioni legate alla prevenzione e alla cura della salute. Ai dipendenti sarà consegnata una apposita “Welfare Card” personale, da utilizzare secondo le modalità condivise con le strutture e le attività convenzionate. Oggi il Comune di Mira conta 141 dipendenti, più 4 unità in aspettativa. “L’amministrazione comunale - spiega il vicesindaco Gabriele Bolzoni, con delega al Personale - in un’ottica di sviluppo del welfare aziendale ha promosso nei mesi scorsi degli incontri con alcune strutture sanitarie del territorio al fine di

Comuni si stanno attrezzando per una costante azione di manutenzione del verde. Un verde pubblico e anche privato che lasciato a se stesso infatti è generatore di zanzare se nelle vicinanze ad esempio vi sono degli acquitrini.

A Mira l’azione sarà costante per

tutto settembre e ottobre anche su segnalazione dei residenti. Su segnalazione saranno anche date multe a situazioni di aree verdi private tenute in disordine. A vigilare ci saranno gli agenti della Polizia Locale. A Dolo nelle scorse settimane è partito un intervento manutentivo del verde pubblico su tutto il territorio comunale. “Anche se considerati interventi ordinari, si tratta di manutenzioni riguardanti oltre 100 mila metri quadrati di aree a verde pubblico, che vedono coinvolte 5 ditte private afferenti al tavolo verde comunale, per un numero complessivo di una ventina di operatori. Dal mese di ottobre e novembre - annuncia infine il sindaco Naletto, all’interno del riposo vegetativo, partiranno le potature degli alberi ad alto fusto, che corrisponde indicativamente alla stagione autunnale-invernale”.

Alessandro Abbadir

verificare la possibilità di stipulare convenzioni finalizzate al riconoscimento ai lavoratori dell’ente e loro familiari di agevolazioni sulle prestazioni sanitarie erogate in regime privato. Sono pervenute diverse proposte e sono state sottoscritte diverse convenzioni”. La “Welfare Card” è uno strumento aperto e potrà essere arricchito di ulteriori opportunità e offerte di collaborazione che vadano nel senso di fornire nuovi servizi e possibilità per i dipendenti del Comune di Mira. “L’amministrazione - conclude il vicesindaco Bolzoni - potrà aderire, a parità di condizioni, anche ad altre proposte di convenzionamento per l’erogazione di prestazioni a condizioni agevolate in favore dei propri dipendenti trasmesse da altri operatori economici”. Il momento della sigla dell’intesa

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Le zanzare sono veicolo di diffusione di diverse malattie fra cui la West Nile

Servizi. Si è acceso il dibattito

nelle scorse settimane

Ospedale, prospettive di crescita con il blocco ovest

Prospettive di crescita per l’ospedale di Dolo dopo che il consiglio comunale ha ratificato la settima variazione al piano degli interventi che includeva la richiesta da parte dell’Ulss 3 Serenissima di ampliamento del presidio ospedaliero per la realizzazione di un nuovo “blocco ovest”. Passaggio obbligatorio dopo che il Ministero della Salute aveva comunicato alla Regione Veneto la concessione del nulla osta per il finanziamento di importanti e significativi interventi che interessano molte strutture sanitarie delle aziende sanitarie del Veneto. Per quanto riguarda l’ Azienda Ulss Serenissima, in particolare, rientra anche l’adeguamento sismico e normativo dell’ospedale di Dolo con tre fasi di attuazione. La prima riguarda la Radiologia, la seconda il gruppo operatorio e la terza fase un nuovo edificio. Il tutto per un importo complessivo previsto di 42.650.000 euro. La realizzazione dovrà avvenire entro giugno 2026. Va evidenziato che i lavori in corso per il rialzo di tre piani sopra il Pronto Soccorso già in funzione, devono essere ultimati per contratto entro gennaio 2025 e sono in fase avanzata. Gli aggiornamenti edilizi inerenti l’ospeda-

le hanno acceso il dibattito sia per quanto attiene ai servizi che alle ripercussioni che nuove edificazioni potrebbero avere anche sul territorio. Il consigliere de “Il Ponte del Dolo” Emilio Zen ha osservato: “la variante sette al piano degli interventi discussa in consiglio comunale contemplava anche la richiesta di recepimento della zonizzazione afferente al presidio ospedaliero di Dolo conseguente al progetto di ampliamento dello stesso con realizzazione del nuovo blocco ovest. Nel merito ci si chiede quale organizzazione relativa a reparti e servizi potrà essere messa in atto in relazione ai nuovi significativi volumi cosa, in buona parte, non emersa in consiglio”. “Questo sviluppo - ha aggiunto Zen - date le nuove

strutture determinerà lo spostamento del baricentro dell’intero complesso che inevitabilmente creerà marginalità dell’area verso via Mazzini e che potrà sollecitare ragionamenti su un nuovo disegno urbanistico con aperture verso il territorio. Peraltro, i nuovi spazi che porteranno alla creazione di nuovi servizi come terapia intensiva, sale operatorie, emergenze, ambulatori specialistici, ed altro, evidenziano, da un lato, come sia confermata per l’ospedale di Dolo l’importante funzione di polo chirurgico territoriale, tenendo come riferimento le schede ospedaliere del 2019, ma non danno conferma appieno, come sinora accaduto, alla loro realizzazione”.

Lino Perini

“La Pentola dei nodi”, fucina di nuovi scrittori e poeti

Il cenacolo “La Pentola dei Nodi” ha iniziato la ricerca dei nuovi testi per l’edizione 2024 dell’antologia rivierasca “Fiori de Menacao”. “Sarà la decima edizione consecutiva - osservano alla Pentola - dieci anni di impegno e

soddisfazione che hanno consentito a una trentina di narratori e poeti di presentare le loro opere e a noi di leggerle con piacere. In occasione del decennale stiamo pensando ad un’edizione speciale, che accompagneremo con iniziative e sollecitazioni che la valorizzeranno. Ve ne daremo conto prossimamente”. Scrittori e poeti possono inviare le loro opere che, secondo i dettami del cenacolo, per i racconti non possono superare le 25.000 battute mentre le poesie devono rimanere entro 300 versi. Gli elaborati dovranno pervenire via email nel più semplice formato di testo entro il 30 settembre e tutti i lavori verranno pubblicati. Il volume pubblicato sarà di circa 160 pagine e l’inserimento delle opere avverrà in base all’ordine alfabetico degli autori. (l.p.)

Territorio. Non si sono fermati negli ultimi mesi gli interventi di miglioria nel territorio

Pioggia di cantieri in scuole, strutture sportive e piazze

E’ proseguito l’intervento nel cantiere per il nuovo parcheggio nell’ex Foro Boario, in cui si sta provvedendo allo scavo per l’impianto interrato di conferimento dei rifiuti dell’Isola Bassa e del centro dolese, come pure la sistemazione del Palazzetto dello Sport, dove saranno attivati servizi di attività fisica per adulti e ragazzi

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Nadia è una giovane stilista con più di 20 anni di esperienza, si è laureata in scienze del costume della moda, vuole portare la tradizione e la qualità artigianale made in Italy, con stile e tecniche moderne. Con la sua esperienza, calma e capacità di capire le esigenze, accompagnerà

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’ ripreso l’anno scolastico con l’obiettivo raggiunto che a livello logistico tutto funzioni al meglio nelle strutture dolesi. Sono stati, infatti, predisposti lavori di miglioria alle scuole comunali che il sindaco Gianluigi Naletto ha così commentato: “si tratta di interventi urgenti che miglioreranno la qualità strutturale e la funzionalità delle nostre scuole”. Nonostante il periodo estivo, infatti, sono rimasti aperti i cantieri nelle scuole e proseguiti i lavori nel che hanno interessato, in particolare l’ammodernamento della scuola di Arino e la realizzazione della nuova e ampliata palestra scolastica di via 4 Novembre, per la scuola Giuliani. Altri importanti interventi riguardano lavori sull’edilizia scolastica comunale. Gli interventi partiti subito dopo la pausa ferragostana riguardano la copertura della palestra scolastica “Giotto” di via Tintoretto e la copertura dell’aula magna della scuola primaria “De Amicis”. Il primo intervento consente la protezione da eventuali intense gradinate, sempre più frequenti, attraverso la stesura di uno strato protettivo di argilla espansa. Il secondo, riguarda il consolidamento della copertura dell’aula magna nella scuola primaria “De Amicis” di via Vittorio Veneto con la posa di nuove guaine impermeabili e adeguati rinforzi dì consolidamento con struttu-

re portanti, il tutto per un ammontare di costo stimato complessivamente in 36.000 euro. Inoltre, attuando una richiesta della dirigenza scolastica, è stato realizzato contemporaneamente anche un nuovo percorso pedonale fra la scuola secondaria di primo grado “Giuliani” e quella primaria “De Amicis”, per un importo di circa 28.000 euro. Quest’ultima iniziativa viene spiegata dal sindaco Naletto. “Si tratta - precisa Naletto - di un intervento di collegamento tra i due plessi, sino ad ora di difficile transito nel periodo invernaleprimaverile dal giardino comune, con promiscuità didattiche non opportune. Una soluzione che migliorerà la funzionalità dei due plessi, elevando la qualità formativa infrastrutturale del polo scolastico del capoluogo”.

Non solo le scuole al centro degli interventi comunali estivi. E’ proseguito l’intervento nel cantiere per il nuovo parcheggio nell’ex Foro Boario, in cui si sta provvedendo allo scavo per l’impianto interrato di conferimento dei rifiuti dell’Isola Bassa e di una parte del centro dolese, come pure la sistemazione del Palazzetto dello Sport, dove dovrebbero essere attivati servizi di attività fisica per adulti e di avviamento sportivo dei ragazzi. E sono in fase di avvio altri interventi come la riqualificazione della piazza Salvo d’Acquisto a Sambruson, il quartiere di via Marzabotto e Presicci Cataldo a sud del capoluogo e quello di via Trieste e via Rizzo nel punto di confluenza dei due rami del Naviglio dell’Isola Bassa.

A Giuliano Pasqualetto il premio “Molini di Dolo”

Al ricercatore e scrittore Giuliano Pasqualetto è stato assegnato per il 2024 nelle scorse settimane il premio “Molini di Dolo” giunto alla ventottesima edizione. A consegnare la “Sessola d’argento”, artistico oggetto realizzato dall’orafo dolese Mrco Danieli è stato Maurizio Furlanetto presidente dell’associazione Isola Bassa che ha istituito il premio, con lui la segretaria dell’associazione Marina Zuin e l’assessore Cristina Nardo. Durante la serata Paqualetto ha presentato i suoi numerosi lavori di ricerca dialogando con la professoressa Sonia Giacomello. Fiessese, Pasqualetto è molto conosciuto in Riviera per le sue numerose ricerche storiche sul territorio che ha poi raccolto in preziosi volumi. E’ fra i fondatori del cenacolo culturale “La

Pentola dei Nodi” e la premiazione ha dato modo a Pasqualetto di parlare delle sue ricerche storiche, toccando vari temi, in particolare legati al fiume Brenta. Un riconoscimento

importante che negli anni scorsi è stato assegnato a tanti noti personaggi che vivono o gravitano in Riviera del Brenta. “Sono molto felice di ricevere questo riconoscimento

anche considerato che sembra sia una sorta di premio alla carriera, e che segnali dunque che qualcosa si sta concludendo - ha ironizzato Pasqualetto. Gli organizzatori dell’associazione Isola Bassa, da sempre impegnati a valorizzare uno degli angoli più suggestivi e sconosciuti della Riviera anche con manifestazioni che la impreziosiscono, hanno così commentato: “una bella serata che ha permesso di scoprire l’immenso lavoro di ricerca fatta dal professor Giuliano Pasqualetto sulla nostra Riviera della Brenta e che meritatamente ha ricevuto il nostro ventottesimo “Premio Molini di Dolo-“Sessola d’argento”. Un grazie alla Pro loco che ci ha supportato nell’organizzazione della serata”. (l.p.)

Lino Perini
Lavori alla palestra della scuola Giuliani

Nuovi alloggi Ater in arrivo, la consegna ad ottobre

N

elle prossime settimane saranno pronti alla consegna gli alloggi sfitti di Ater di Dolo. L’accordo sottoscritto dall’amministrazione comunale dolese e da Ater Venezia, prevede da parte del Comune l’anticipazione della somma di 100.000 euro per andare incontro al sostentamento delle spese per la ristrutturazione degli alloggi sfitti presenti nel territorio comunale. Cifra che inizialmente avrebbe dovuto servire a ristrutturare 6 alloggi su 25 non assegnabili, ma successivamente la disponibilità di Ater ha portato ad interventi su 12 alloggi. I lavori di manutenzione sono già terminati, in anticipo rispetto ai 6 mesi di scadenza stipulati da contratto e saranno consegnati all’amministrazione comunale dolese presumibilmente nei primi giorni di ottobre, non appena saranno terminate le ultime pratiche burocratiche, per essere assegnati ai partecipanti al Bando Erp 2023, seguendo la graduatoria di merito. Soddisfazione viene manifestata dal vicesindaco di Dolo Matteo Bellomo. “Ringraziamo ancora Ater Venezia per aver abbracciato questa nostra proposta - dichiara Bellomo - anticipando anche parte della spesa, e per aver creduto e reso possibile un nuovo percorso per andare incontro ai più deboli. Siamo certi che questo percorso così innovativo potrà fare da apripista anche per altre amministrazioni comunali così da andare incontro a tutta la cittadinanza”. Anche l’assessora ai Servizi sociali Chiara Iuliano si unisce nelle soddisfazioni. “Quest’anno a fronte di 64 richieste accettate al Bando Erp avremmo avuto un solo alloggio da poter assegnare, ma grazie alla sinergia tra gli uffici del Comune di Dolo e Ater potremmo dare risposta a molte più persone che vivono in condizioni di seria difficoltà. Il percorso non si conclude qui, ma la convenzione rimarrà aperta fino a che non riusciremo ad intervenire e far ristrutturare tutti gli alloggi sfitti presenti nel nostro territorio”. L’accordo fra amministrazione comunale e Ater prevede il versamento da parte del Comune di un canone annuale di poco superiore ai 50.000 perché sia l’azienda a gestire, dal punto di vista amministrativo, le cosiddette “case popolari” di proprietà comunale. A questa somma si aggiungerà parte della monetizzazione che il settore urbanistica raccoglie come quota

per l’Edilizia Residenziale Privata (Erp) inerenti le pianificazioni urbanistiche previste all’interno delle lottizzazioni o delle nuove realizzazioni. Queste due fonti economiche concorreranno alla costituzione di un fondo che Ater utilizzerà per compiere i lavori manutentivi, entro un massimo di sei mesi, sui propri appartamenti, interventi indispensabili per poter essere assegnati ai nuclei familiari in difficoltà.

Lino Perini

Sintonizzati sul futuro.

Riparte la sezione dolese di Forza Italia con Luigi Bettio Riparte la sezione dolese di Forza Italia e dopo quattro anni cambia commissario. Nelle scorse settimane l’incarico è stato assegnato Luigi Bettio, già tecnico dell’Enel, candidatosi nel 2021 nella lista di centrodestra con la civica Forza Dolo. La sezione dolese di Forza Italia ha ripreso ad operare su impulso del neo coordinatore provinciale, l’onorevole Gianluca Forcolin,che ha presieduto la riunione dolese che ha sancito la ripresa assieme al suo vice Beniamino Boscolo e alla consigliera metropolitana Deborah Onisto, che hanno potuto

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prendere atto come la sezione sia rinata con i migliori intenti di crescita e per strutturarsi nel territorio, con serietà e coerenza, partendo da un’analisi della situazione politica locale e regionale, lavorando e proponendo già delle riflessioni per le prossime elezioni comunali che si terranno nel 2026. Attualmente Forza Italia è rappresentata in consiglio comunale dall’assessore al bilancio, patrimonio e sport Cristina Nardo. Soddisfatto Gianluca Forcolin ha evidenziato:“ho incontrato con piacere gli iscritti e percepito un clima propositivo, ho dettato la linea del partito, che ci arriva da Roma, chiedendo il massimo sforzo a tutti per riportare Forza Italia dove merita. Ho chiesto di smorzare, laddove ci siano le tensioni, frutto di personalismi che nascono da una guida precedente un po’ troppo “libertina”. Forza Italia è una sola e già dalle prossime sfide uscirà in modo granitico questo messaggio, rivolto anche ai colleghi di viaggio, sia del centro destra che sinistra”. “Auguro infine - ha concluso il coordinatore provincialebuon lavoro al neo commissario e conto di rincontrare gli iscritti questo mese per lanciare la grande campagna dei tesseramenti in vista del congresso cittadino dell’inverno prossimo”. (l.p.)

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Territorio. Sono arrivati per tutto il territorio Veneto 57 milioni di euro

Maltempo, rimborsi minimi. Il Comune scrive alla premier

Rimborsi per il maltempo del 2023 risibili e scatta la protesta del Comune di Dolo che si era fatto coordinatore dei Comuni che erano stati colpiti dai pesantissimi fortunali. Ma andiamo al dettaglio. Il governo, a oltre un anno di distanza dalle grandinate che nel luglio 2023 devastarono il Nord Italia, ha stanziato per il Veneto 57 milioni di euro, da assegnare, a titolo di rimborso, a chi subì danni. Solo Dolo subì però ricorda l’ente locale danni per oltre 50 milioni di euro. Fin da subito, infatti, la “conta” dei danni alla quale il governatore Luca Zaia chiamò i sindaci fece registrare oltre un miliardo di danni, documentati, al patrimonio pubblico e privato della Regione Veneto. Capannoni, case, strade, automobili. Riepilogò all’epoca l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin che disse: “la provincia di Venezia è la più colpita, con danni al patrimonio privato calcolati in 368,3 milioni di euro, di cui 304 milioni riguardanti beni immobili”. A fronte dei 57 milioni complessivi che il Governo ha dunque previsto per l’intero Veneto, il sindaco Gianluigi Naletto e il vicesindaco Matteo Bellomo, che immediatamente, nel luglio 2023, avevano convocato un tavolo di coordinamento con tutti i primi cittadini rivieraschi insieme a consiglieri regionali e parlamentari del territorio per accelerare i tempi dei rimborsi, ricordano:”abbiamo già definito “surreale” la gestione delle procedure per il riconoscimento dei rimborsi prevista dal governo centrale, apparsa da subito assolutamente inadeguata. La quantificazione dei danni alla quale fummo chiamati evidenziò la documentata necessità, solo per Dolo, di uno stanziamento per oltre 50 milioni di euro. Assegnare, un anno dopo, solo il 2,5% delle spese sostenute dai cittadini per il recupero di edifici e strutture commerciali, francamente, è un fatto grave e non commentabile”. “Se poi, come sembra - continuano Naletto e Bellomo - l’orientamento è quello di stabilire come tetto massimo 5.000 euro per i danni agli immobili privati e 20.000 euro per i danni alle aziende, non stupiamoci se i cittadini, gli imprenditori, gli agricoltori non credono più né alle istituzioni né alla politica e disertano le urne”. “Appare evidente, e lo abbiamo già segnalato formalmente alla Presidente Meloni - concludono sinda-

co e vicesindaco - che questa non può essere la risposta e che quella cifra deve essere immediatamente integrata”. Il maltempo del luglio 2023 colpì tanti Comuni fra Riviera del Brenta e Miranese. In particolare: Dolo, Camponogara, Fiesso, Vigonovo , Stra, Fossò, Campagna Lupia, Pianiga, Santa Maria di Sala e in misura minore Mira e Mirano. Per le sole strutture pubbliche vennero censiti danni per 15 milioni di euro.

Alessandro Abbadir

In via Cairoli apre lo sportello del gruppo Hera Si è tenuto svolto a metà settembre il taglio del nastro del nuovo sportello Hera in via Cairoli 80, a Dolo, alla presenza del sindaco Gianluigi Naletto e di Filippo Boraso, responsabile Customer Operations di EstEnergy Spa, l’azienda commerciale del Gruppo Hera attiva in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia anche con il marchio storico Ascopiave Energie. Lo sportello rappresenta un punto di riferimento sul territorio anche per i clienti del nuovo servizio a tutele graduali domestico, di cui Hera Comm è gestore dal 1 luglio nell’area di Venezia. I cittadini possono rivolgersi al punto di contatto per un supporto completo e personalizzato per qualsiasi esigenza legata alla fornitura di

ALTAMENTE PROFESSIONALIZZANTI

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AUTOMOTIVE

luce e gas, oltre che per un’ampia gamma di soluzioni per l’efficienza e il risparmio energetico, dalle caldaie a condensazione agli impianti fotovoltaici chiavi in mano. Il layout interno della nuova sede è progettato pensando alla massima funzionalità e comodità, con postazioni di assistenza ben organizzate. “Dolo si arricchisce di un gruppo di professionisti a disposizione della cittadinanza e delle aziende locali - ha detto il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto - capace di dare risposte concrete e qualificate in tema di servizi e soluzioni energetiche. Ringrazio il Gruppo Hera per la scelta di radicarsi anche nella cittadina dolese, sicuro di una feconda sinergia, non solo informativa e consulenziale, ma anche nell’offerta delle migliori proposte di fornitura di luce e di gas”. “Il Gruppo Hera offre soluzioni per rispondere alle esigenze di famiglie, professionisti e imprese e si impegna a mantenere un dialogo costante e trasparente con i cittadini - ha detto Filippo Boraso, responsabile Customer Operations di EstEnergy: L’apertura del nuovo sportello di Dolo è la testimonianza di questo impegno. Attenzione è rivolta alla provincia di Venezia, dove sono presenti otto sportelli (oltre a Dolo, Chioggia, Gaggio di Marcon, Mestre, Mirano, Portogruaro, San Donà di Piave e Venezia), rinnovati e potenziati anche in seguito all’aggiudicazione, in quest’area, da parte del Gruppo del Servizio a tutele Graduali”.

I danni del maltempo a Dolo del luglio 2023

Calcio Promozione. Il mister Matteo Milan e il direttore sportivo Massimo Cernigliaro presentano la rosa

Il Dolo 1909 Pianiga riparte per puntare verso traguardi ambiziosi

F inite le vacanze è ripartita anche la stagione agonistica per il calcio Dolo 1909 Pianiga, dopo una con molte ombre e qualche luce, conclusasi con la salvezza anche se i tifosi speravano in qualcosa di più. Il prossimo torneo di Promozione è atteso con fiducia per rivedere una squadra che possa ambire a risultati migliori. Sono troppi anni che la gloriosa formazione dolese partecipa al campionato di Promozione rimanendo nel limbo calcistico veneto. I tifosi sognano di tornare a vedere la loro squadra impegnata contro formazioni di livello superiore e dar corso ad un blasone un po’ stinto. Tutto è ripartito nel segno della continuità rappresentato dal tecnico, quel Matteo Milan che assieme al suo staff ha messo subito sotto torchio il gruppo di giocatori allestito assieme al direttore sportivo Massimo Cernigliaro ed al team

manager Alessandro Coletto. Una rosa che, come ha sottolineato anche il presidente Moreno Volpe “deve fare bene, certo. Fare meglio dello scorso anno, di sicuro. Ma soprattutto, fare un salto di qualità, dal punto di vista del carattere e della voglia di emergere. Metà della rosa è la stessa dello scorso anno. E’ l’ossatura attorno

Il girone d’andata si concluderà il 15 dicembre e quello di ritorno riprenderà il 5 gennaio 2025

alla quale è stato costruito il calciomercato estivo, alla ricerca di giocatori di qualità, ma che avessero anche altre doti, quelle più difficili da trovare oggi: le qualità umane, caratteriali, la serietà, la professionalità, la voglia di emer-

Nuoto Mira, estate carica di successi

Estate ricca di soddisfazioni per la società Nuoto Mira che ha visto quattro suoi atleti partecipare ai campionati italiani di categoria in vasca da 50 metri allo stadio del nuoto del Foro Italico di Roma, una delle manifestazioni più importanti in Italia. Alla manifestazione nazionale hanno preso parte Anita Barzazi, categoria Cadette, che si è cimentata nei 100 e 200 rana, Veronica Quaggio, categoria Cadette che ha gareggiato nei 50 e 100 metri stile libero e nei 100 metri rana. Mattia Vianello impegnato nella categoria Senior ha gareggiato nei 200 metri dorso mentre Aurora Favale ha gareggiato nella categoria Ragazze nei 100 metri farfalla. I nuotatori miresi avevano conseguito il diritto di partecipare ai campionati italiani grazie agli otti-

gere e di farlo in una piazza che conta, una piazza dove il calcio, dopo 115 anni di vita, non è mai scomparso e continua a resistere nonostante tutte le avversità. La loro fatica sarà un’espressione della nostra speranza: tenere alto lo stendardo biancogranata

e riportarlo dopo dieci anni là, dove c’è il calcio più competitivo del Veneto e probabilmente tra i più difficili d’Italia”. Questa la rosa della squadra: Alessandro Bacchin, Riccardo Borgacci, Andrea Bortoluzzi, Mattia Brunelli, Elia Campagnaro, Filippo

Compagno, Marco Dovico, Nicola Frison, Mattia Gasparini, Mattia Pranovi, Nicola Rando, Filippo Rettore, Samuele Rettore, Alberto Rigato, Marko Rode, Kevin Tusha e Matteo Volpato. Il Dolo1909 Pianiga è stato inserito nel girone C di Promozione e nel corso del campionato dovrà affrontare nell’ordine: Azzurra Duecarrare, Sport Project, calcio Casalserugo Maserà, Calcio Saonara Villatora, Calcio Cavarzere, Torre, Nuova Monselice calcio, Loreo, Union Vis Lendinara, Ambrosiana Trebaseleghe, Real Martellago, Robeganese Fulgor Salzano, Union Cadoneghe 1957, Rovigo e Piovese. Il girone d’andata si concluderà il 15 dicembre e quello di ritorno riprenderà il 5 gennaio 2025 per concludersi nella sua fase regolare il 13 aprile. A seguire, eventuali play-off e play-out.

mi risultati conseguiti in precedenza al meeting regionale assoluto svoltosi nel centro federale di Verona e durante la manifestazione veneta molti di loro hanno anche migliorato i tempi personali. In precedenza un’altra bella soddisfazione personale l’ha avuta Veronica Quaggio che è stata convocata ed ha partecipato con la nazionale italiana giovanile ai Campionati Europei Juniores svoltisi a Vilnius, in Lituania. La ragazza del Nuoto Mira ha gareggiato nei 50 e 100 metri stile libero, nella staffetta 4x100 metri stile libero femminile e nella 4x100 mixed stile. Grazie a questi atleti la società natatoria mirese si conferma in crescita e capace di sfornare elementi interessanti anche a livello nazionale. (l.p.)

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Lino Perini
La rosa del calcio Dolo

CentroMarca Banca fondi in aiuto delle imprese per 20 milioni di euro

C

entroMarca Banca ha stanziato un plafond di 20 milioni di euro per sostenere gli investimenti 4.0 e di sostenibilità delle 16mila imprese associate a Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e a Confcommercio Venezia-Rovigo. Si tratta di un’iniziativa congiunta volta a promuovere l’adozione di tecnologie innovative in tema di digitalizzazione e ad incentivare la produzione a ridotto impatto ambientale ed energetico. La firma della convenzione è avvenuta nelle scorse settimane presso il Centro Direzionale di Martellago di CentroMarca Banca, alla presenza del direttore Generale di Cmb Claudio Alessandrini, Siro Martin presidente di Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Massimo Zanon presidente di Confcommercio Unione Metropolitana Venezia-Rovigo e di Fidimpresa & Turismo Veneto,

Mauro Rocchesso direttore Generale Fidimpresa & Turismo Veneto, Cav. Francesco Palmisano Presidente di Cofidi Veneto e Mauro Vignandel direttore di Cofidi Veneto. Grazie a questi finanziamenti, le imprese potranno realizzare progetti concreti come l’acquisto e l’installazione di impianti innovativi per migliorare l’efficienza

L’ammontare dei finanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila

produttiva, l’implementazione di soluzioni digitali per ottimizzare i processi aziendali, l’adozione di tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale e, infine, il conseguimento di certificazioni ambientali. L’ammontare dei fi-

nanziamenti andranno da un minimo di 20mila euro a un massimo di 500mila. Tutto parte dal fondo di 70 milioni del bando Transizione di Veneto Innovazione (società di Regione Veneto) a cui le aziende devono fare richiesta tramite gli enti convenzionati, banche e i

Acqua San Benedetto, leader nel bevarege analcolico

Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. si conferma, per il nono anno consecutivo, gruppo leader in Italia nel mercato del beverage analcolico con una quota a volume del 17,1%. L’azienda a capitale interamente italiano continua ad essere protagonista anche nei singoli mercati in cui opera consolidando il primato del brand San Benedetto nell’Acqua Minerale (quota a volume del 11,2%), nel Thè Freddo (quota a volume del 28,4%), nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calories Carbonates (quota a volume del 30,5%) e nel segmento delle Enhanced Waters con una quota a volume 37%. Energade, inoltre, è il brand leader nella categoria sport drinks con una quota a volume del 35,2%. A certificare questo successo è stata GlobalData, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede

principale a Londra, accreditata come “specialista” per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande. “È motivo di grande orgoglio essere per il nono anno consecutivo azienda leader in Italia nel mercato del beverage analcolico, un’attestazione di fiducia enorme e una conquista di squadra che ci conferisce una grande responsabilità per il suo mantenimento ed accrescimento negli anni a venire. - afferma Enrico Zoppas, Presidente e amministratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. - Questo ulteriore successo è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta e rappresenta uno stimolo per continuare a lavorare con sempre maggior intensità ed entusiasmo. Per noi di San Benedetto ogni traguardo raggiunto rappresenta un punto da cui ripartire”.

consorzi fidi. Una volta approvata la domanda, la Regione erogherà un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 18% dell’investimento. Per il resto ci sarà un finanziamento con provvista fondi Veneto Innovazione a tasso zero per il 50%. Per la parte rimanente

interverrà la banca con un tasso di ingresso agevolato al 3,5% fino al 30 giugno 2025. “Confartigianato e Confcommercio hanno dimostrato una ammirevole capacità di cogliere le opportunità di crescita, rivelandosi un vero catalizzatore per le imprese del territorio - commenta Alessandrini. - Con questo plafond ci mettiamo a disposizione degli artigiani, dei commercianti e degli operatori del turismo e del settore dei servizi, per fornire loro gli strumenti necessari per crescere in modo sostenibile, innovando e riducendo l’impatto ambientale”. “Associazioni, banche e Confidi insieme per offrire soluzioni e risposte rapide ed efficaci alle imprese che raccolgono la sfida della transizione. Una partnership virtuosa, un esempio concreto di sinergia e di vicinanza al territorio - afferma Siro Martin di Cofartigianato.

Riccardo Musacco

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Un momento della presentazione dell’iniziativa

Scuola. La XV edizione dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre

Fuori di banco, un aiuto a studenti e famiglie nella scelta del loro futuro

Ègià in piena attività il lavoro della macchina organizzativa di Fuori di Banco, il salone dell’offerta formativa promosso dalla Città metropolitana di Venezia in programma anche per questa XV edizione nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre. L’obiettivo, come sempre, è quello di dare un aiuto concreto a studenti e alle loro famiglie, offrendo una guida competente e qualificata all’orientamento nella scelta del loro futuro di studio e di lavoro. Fuori di Banco si rivolge agli studenti in uscita dalla scuola di secondo grado per dare loro un quadro completo dei percorsi di studio universitario o lavorativo che più si addicono una volta superato l’esame di maturità (weekend al 10 al 12 ottobre) e a quelli delle scuole medie inferiori per orientarli nella scelta del percorso di scuola superiore (weekend dal 17 al 19 ottobre). Sarà nuovamente uno dei rinnovati padiglioni di Forte Marghera la cornice e il contenitore del Salone che proporrà molte novità per rispondere alle aspettative di un pubblico in crescita e che lo scorso anno ha registrato nelle ultime tre edizioni in presenza una crescita del 38% fino ad arrivare al numero record di ben 13mila presenze nei due weekend di apertura nel 2023. “Fuori di Banco è un mo-

mento di aggregazione, di scambio, di conoscenza: un’opportunità per tutti gli studenti dell’area metropolitana che serve ad accompagnare i nostri giovani, che poi sono i nostri figli, i nostri nipoti, nelle loro prime importanti scelte di vita – è il commento del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro – . Valutare la scuola superiore o l’università che più si avvicina alle loro attitudini e possibilità è fondamentale per, poi, iniziare a preparare il futuro di ognuno. Forte Marghera è la sede ideale per un evento come questo e mi auguro che possa servire a studenti, genitori e anche agli stessi istituti e atenei per capire meglio il mondo dei giovani di oggi, le loro idee, le loro esigenze”. In crescita per la XV edizione il fronte di collaborazioni con esperti ed espositori che hanno richiesto un grosso sforzo organizzativo rispetto alle edizioni precedenti: le richieste finora giunte all’organizzazione sono di circa una novantina di espositori

che comprendono il mondo del lavoro, dell’orientamento universitario, delle forze dell’ordine oltre alla conferma del Cisia, il Consorzio interuniversitario dei sistemi integrati di accesso per un focus speciale sui test d’ingresso all’università destinato al personale docente incaricato per l’orientamento. Il salone è presente anche in rete: il sito www. fuoridibanco.it in cui vengono raccolte tutte le informazioni utili per accedere al salone, partecipare al programma, prenotare i servizi di orientamento e colloquio previsti, ma è anche punto di raccolta dell’offerta formativa del territorio, aggiornata costantemente dagli stessi istituti scolastici e formativi, oltre ad offrire una mappatura completa dei servizi educativi presenti sul territorio. Per restare aggiornati e interagire sono disponibili anche i canali social dedicati all’evento e quelli istituzionali della Città metropolitana Instagram e Facebook.

Nel padiglione 30 di Forte Marghera a Mestre, il salone dell’offerta formativa promosso dalla città metropolitana di Venezia: per gli studenti in uscita dalle scuole secondarie di primo e secondo grado un’opportunità per orientarsi verso una scelta di studio consapevole

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“Tutti a bordo!”, ai nastri di partenza i Port Days di Venezia, Chioggia e Marghera

Una rassegna di eventi culturali, formativi, sportivi e ludico-didattici, distribuiti tra Venezia, Marghera e Chioggia, in occasione del Port Days, edizione 2024. “Tutti a bordo!” con più di 30 partner per le 15 iniziative che si terranno nell’arco di 3 giorni, dal 4 al 6 ottobre prossimo, rivolte a coloro - grandi e piccoli, famiglie e studenti, curiosi e sportivi – che sono appassionati di porto. La rassegna è organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ed è patrocinata dai Comuni di Venezia e Chioggia, si svilupperà coinvolgendo i tre diversi contesti che compongono il sistema portuale del Veneto. “Tutti a bordo!” è l’invito che vuole essere anche un messaggio di massima apertura del sistema porto verso utenti di ogni tipo (in linea con il focus sull’inclusione che caratterizza l’edizione di quest’anno dei Port Days nazionali), ma anche nel sen-

so che tutti gli attori della vita portuale saranno impegnati in prima linea nel programma di iniziative di apertura al pubblico. Istituzioni, enti e associazioni marittimo-portuali e cittadine avranno il compito di far conoscere da vicino le professioni del mare e della logistica, le caratteristiche degli scali, le attività che in essi si svolgono e i loro protagonisti. Il 4 ottobre a Venezia sarà allestito per la prima volta un “villaggio portuale” nel waterfront di Santa Marta, organizzata in di-

verse aree da dedicare a talk, sport, stand, posizionamento mezzi di terra o di acqua. Il programma di Chioggia, il 5 ottobre, si aprirà, presso la Darsena Le Saline con un incontro rivolto agli studenti delle classi 4° e 5° degli istituti tecnici e licei clodiensi. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.45, si terrà una caccia al tesoro tra calli, canali e campi, i partecipanti si sfideranno in una gara a squadre risolvendo indovinelli, puzzle ed enigmi. Un modo divertente e interattivo per scoprire la storia e la cultura marittimo-portuale della Città. Il 6 ottobre i Port Days si concluderanno a Porto Marghera dove si potrà vivere l’esperienza di un viaggio tra passato e presente di questa realtà industriale-logistica-portuale, grazie a un tour in barca lungo le banchine portuali offerto al mattino e ai tour guidati presso la Venezia Heritage Tower che saranno offerti per tutta la giornata.

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Eventi. L’omaggio dell’Orchestra Tullio Serafin al maestro che ha segnato un’epoca

Ennio Morricone, colui che ha avvicinato il pubblico alla musica

Il maestro Renzo Banzato: “Rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento”

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“E nnio Morricone rappresenta per la nostra epoca quello che Giuseppe Verdi è stato nell’Ottocento: ha avvicinato il pubblico alla musica”, afferma il maestro Renzo Banzato, in occasione della serata dedicata al grande compositore che si è tenuta a Fossò, nella Riviera del Brenta. Il programma ha spaziato dai brani più celebri come “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission” e “C’era una volta il West”, a composizioni meno conosciute, ma altrettanto affascinanti, come “La Califfa” e “Romanza Quartiere”.

“Morricone trattava la voce come uno strumento dell’orchestra – prosegue Banzato – non usava la voce con il testo, ma la faceva vocalizzare, integrandola con armonie complesse e una straordinaria capacità di orchestrazione.” Il maestro sottolinea anche l’influenza di Morricone nel campo degli arrangiamenti e delle orchestrazioni: “Molte musiche da film e canzoni di musica leggera devono la loro celebrità proprio a Morricone. Un esempio emblematico è “Se telefonando” di Mina, che grazie alla sua orchestrazione è diventata un’icona”. Nel corso della serata, Erica Zulikha Benato, mezzosoprano, ha eseguito con maestria alcune delle colonne sonore più celebri di Morricone: “C’era una volta in America”, “C’era una volta il West”

e “Giù la testa”. Laureata in pianoforte e canto al Conservatorio Pollini di Padova, Erica è parte dell’orchestra dal 2016. “Sono nata come pianista e ho iniziato cantando nei cori, ma a vent’anni ho scoperto la passione per il canto,” racconta Erica, che oggi si dedica anche agli studi per diventare maestro collaboratore. “La musica è il collante che ci unisce – dice – la portiamo in tante piazze, siamo ormai una squadra affiatata”. Nell’occasione, Erica lancia un messaggio ai giovani: “Apritevi alla vita e non abbiate paura di emozionarvi. La musica è una missione di vita, una passione che diventa anche lavoro, senza che l’una escluda l’altra”. Proprio in occasione dell’evento di Fossò, Emanuele Marchi, 41 anni, di Ar-

quà Polesine, ha debuttato come primo violino dell’orchestra giovanile sinfonica Tullio Serafin. Diplomato al Conservatorio di Adria nel 2006, Emanuele ha collaborato con diverse orchestre, tra cui la Fenice di Venezia, e dal 2009 è docente di scuola media a indirizzo musicale. “È emozionante e importante questo debutto – afferma Marchi – il maestro Banzato ha creato da zero una realtà musicale e l’ha mantenuta, nonostante le difficoltà, vissute durante il periodo del Covid”. Emanuele, che ha studiato composizione per quattro anni, è profondamente legato allo stile di Morricone. “Morricone ha segnato il Novecento con il suo stile unico,” spiega, ricordando come il compositore venne inizialmente criticato dal suo maestro Goffredo Petrassi, il quale, dopo aver visto “C’era una volta il West”, si commosse e riconobbe il grande lavoro di Morricone. Nell’occasione, anche il primo violino dell’orchestra rivolge un messaggio ai giovani: “In un’epoca dominata dal digitale, è fondamentale ascoltare la musica dall’inizio alla fine, senza saltare da un brano all’altro. La musica richiede attenzione e merita di essere apprezzata in tutte le sue forme. Invito tutti a spaziare tra i generi musicali e a scoprire la bellezza che ognuno di essi può offrire”.

Il libro. “La casa de la striga” di Stelio Vianello, in due atti racconta vicende fantasiose di Chioggia

Un nuovo riconoscimento per Stelio Vianello che all’11a edizione del concorso “Salva la tua lingua locale”, promosso da Unpli - Unione Nazionale Proloco d’Italia e Ali Lazio – Autonomie Locali Italiane, con il testo “La casa de la striga” (in dialetto chioggiotto) si è classificato al secondo posto nella sezione “Teatro Inedito”. Il dramma in due atti racconta di vicende fantasiose frutto di un’attenta ricerca nelle tradizioni orali e scritte riguardo agli aspetti magici ed esoterici assai diffusi a Chioggia. La vicenda si sviluppa in tre diverse epoche: fine Ottocento, metà Novecento e ai giorni nostri. Uno scheletro umano viene scoperto nella cantina (caneva) di una casa disabitata in calle Ponte Scarpa, crollata nell’ottobre del 1947. Non si tratta però di una abitazione qualsiasi,

ma per la gente del posto quella era la casa di una fattucchiera, ma anche usuraia, morta negli ultimi anni dell’Ottocento: “La casa de la Striga” (strega) nei pressi del ponte Scarpa noto anche come “Ponte del Mustaceti”. Si narrava che la strega rapisse i bambini e così per impedire i suoi malefici fu catturata. E poi vi era anche un gatto par-

lante che chiese da mangiare dei semi di zucca ad una donna per poi nascondersi dentro la casa. Nella nicchia sulla facciata della casa una Madonna con il Gesù bambino vegliano sulla città per impedire nuovi sortilegi. Stelio Vianello, che ha lavorato alla Telecom a Mestre, è docente e membro del Consiglio Direttivo dell’Università Popolare di Chioggia e segretario dell’Avulss (Associazione di Volontariato nelle Unità Locali Socio-Sanitarie). Poesia, narrativa e teatro sono sempre state le sue passioni ed ha già pubblicato vari libri. Con il romanzo “La montagna sul Lusenzo” (Tipografia Regionale Veneta Conselve 2021), ha vinto il secondo premio nella sezione “Prosa edita” alla nona edizione del concorso nazionale Unpli “Salva la tua lingua locale” 2021. (e.f.)

#Regione

Politica. A settembre riaprono le scuole e riparte anche la politica veneta

Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia

Il dibattito e il confronto fra le forze politiche si fa sempre più vivace tra Autonomia, Irap e i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina

Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia.

Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fuma-

ta bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto. Luca Zaia, giusto ribadirlo per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.

Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.

Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by.

Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto an-

che se gli aspiranti governatori non mancano.

Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.

Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari ga-

rantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.

Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non

risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra i due litiganti possa toccare a Forza Italia.

Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti.

L’impressione è che in questi 1 2 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano –Cortina. (r.r.)

Camani: “Veneto in balìa della legge della giungla, il centrodestra sta implodendo”

Nel clima delle ultime settimane la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Vanessa Camani vede dei segni che lasciano poco spazio a dubbi: “Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto - sostiene l’esponente Dem - sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’Autonomia differenziata, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’istruzione e al lavoro. Il governo regionale e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.

Un giudizio netto, che non risparmia il governatore uscente. “Di fronte all’in-

capacità della Giunta regionale di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, - commenta Camani - il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature di corrente evidenti in Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzio-

ni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.

Con queste premesse, osserva poi la consigliera del Pd, “Zaia lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Partito Democratico vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.

Vanessa Camani

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L’evento.

Diecimila per Titizé - A Venetian Dream

Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale della città di Venezia

S

uperata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 18 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.

“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua

società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.

“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Vene-

zia può offrire”. Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di innovazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.

Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liri-

che. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)

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Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre

Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est

L’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.

Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’Assemblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della

nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.

Paola Carron è nata ad Asolo (TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la se-

conda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Con-

findustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.

Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.

Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le im-

prenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazioni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”

Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)

Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”

“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”

Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.

“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio

del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.

Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti

a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro.

Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.

Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato

una crescita significativa negli ultimi anni.

Con il passaggio al sistema contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto. Confartigianato Imprese Vene-

to è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)

Leopoldo Destro con Paola Carron

Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione

Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli

Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.

La storia

La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo deci-

dono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.

Come funziona

Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni €10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favorire momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione.

Molto più di una collection

Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un contenuto fortemente didattico e

Stickermania Tour: gli appuntamenti

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:

-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);

-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);

-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).

Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania

formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei

talenti personali. Valori sui quali si costruisce la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta

Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.

Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola

Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.

Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.

Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.

PROTAGONISTI A NORD EST

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Soladria, la crescita di un’eccellenza

italiana nel settore fotovoltaico

re i consumi energetici e di utilizzare fonti di principali voci di spesa e questo è il contribu-

A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel settore del fotovoltaico nel Nord Ita-

Nmercato del fotovoltaico, immaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.

Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla creazione di soluzioni che fossero facilmente accessibili e

L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’energia rinnovabile.

Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.

Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024

Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi. La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa mae-

stria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo.

In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, creando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche

nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.

Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitati-

vo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni. La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.

Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e

ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile. Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.

Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.

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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi

Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno

Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi

L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera.

Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato.

La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale.

Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concimazione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide.

Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo.

L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.

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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento

Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno

Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare

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Lle mura esterne dalle infiltrazioni e preparano la casa ai rigori dell’inverno.

’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica.

Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.

In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.

Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate.

Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono

Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.

Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.

Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio

L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici.

posto”.

Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul

L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia. Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti

fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.

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Maerne di Martellago

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SALUTE

Veneto: al via la prima centrale operativa 116117 per l’assistenza sanitaria non urgente

Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.

Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitan-

do loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario. L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo,

ogni richiesta sarà gestita in modo efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.

Pigiama Run 2024: solidarietà a favore dei piccoli pazienti oncologici

Padova si prepara ad accogliere la sesta edizione della Pigiama Run, la terza organizzata nella città del Santo. L’evento, che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 19:00, rappresenta un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno, la corsa-camminata in pigiama avrà luogo in oltre 40 città italiane, con l’obiettivo di sostenere i bambini malati di tumore, che vivono quotidianamente in pigiama a causa delle loro condizioni.

Il mese di settembre, simbolicamente dedicato al gold ribbon, il nastro d’oro

per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici, sarà celebrato attraverso questa manifestazione. La Pigiama Run si propone di aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per progetti e servizi di supporto per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.

A Padova, il punto di partenza e arrivo è il Prato della Valle, in Lobo di Santa Giustina, dove viene allestito un Village ricco di attività per tutti, dalle ore 17:00.

I robottini di telepresenza permetteranno ai bambini ricoverati presso la Pediatria di Padova di partecipare virtualmente alla corsa.

Due i percorsi disponibili: il percorso

Runner di 9 km per chi ama correre e il percorso Walker di 6 km adatto anche ai passeggini. I partecipanti saranno premiati per il gruppo più numeroso e il pigiama più originale. Inoltre, LILT Padova destinerà il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Salus Pueri per migliorare gli spazi dell’Ospedale Pediatrico di Padova.

Le iscrizioni, con una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 7 anni, sono aperte fino alle 17:00 del 20 settembre. Ogni iscritto riceverà un pettorale, un pacco gara e omaggi degli sponsor. I pacchi gara saranno disponibili fino ad esaurimen-

Premio Stella d’Oro: campioni dello sport e ambasciatori di solidarietà uniti per la ricerca

Eroi nello Sport, ma soprattutto nella Vita. Questa è la ragione che ha spinto l’Associazione no profit di Lucca “Stella di Cuori”, in collaborazione con la Fondazione Città della Speranza, a istituire il Premio Stella d’Oro 2024. L’Associazione Stella di Cuori promuove un’iniziativa di solidarietà per sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e premiare gli atleti che incarnano i valori dello sport e dell’impegno sociale. Il riconoscimento è stato consegnato

ad alcuni grandi campioni del mondo sportivo, che si sono distinti non solo per i loro risultati agonistici, ma anche per l’impegno nel sociale e nella solidarietà.

L’obiettivo è celebrare il loro impegno e l’esempio che offrono anche come ambasciatori di solidarietà. Tra i premiati presenti alla cerimonia figurano: Capirossi, Ghedina, Merlo, Patrese e Tacconi. Il premio è la cornice di un altro importante evento: la presentazione del progetto “Le regine del divino codino”,

All’ospedale ‘Pietro Cosma’ di Camposampiero, in provincia di Padova, sono stati effettuati i primi interventi di gastrectomia totale per tumore utilizzando la tecnologia robotica. Questo innovativo approccio chirurgico, che si estende ora anche ai pazienti sottoposti a terapie oncologiche neoadiuvanti, rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro il cancro gastrico.

Emilio Morpurgo, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia, sottolinea che la gastrectomia totale per neoplasia è una procedura particolarmente complessa, poiché richiede l’asportazione totale dello stomaco e dei linfonodi regionali per garantire una radicalità oncologica. “La delicatezza dei movimenti robotici permette una linfoadenectomia forse superiore

una sottoscrizione per raccogliere fondi solidali grazie alla vettura Lancia Delta Integrale Evoluzione regalata a Roberto Baggio trent’anni fa. L’auto, simbolo del mondo del calcio e della storia automobilistica italiana, sarà utilizzata per raccogliere fondi a favore di quattro onlus: Associazione Stella di Cuori, Fondazione Città della Speranza, Fondazione Vialli e Mauro Onlus, e Pupi Onlus. Due eventi accumunati dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore della ricerca.

a quella eseguibile con l’addome aperto”, spiega Morpurgo. La tecnologia robotica ha inoltre migliorato la fase di ricostruzione della via digestiva, cruciale per il ripristino della normale alimentazione post-operatoria. Le tecniche sviluppate a Camposampiero hanno reso possibile la realizzazione delle suture di ricostruzione in modalità robotica, riducendo al minimo le cicatrici visibili. “L’unica cicatrice visibile è un piccolo taglio sovrapubico, utilizzato per l’estrazione dell’organo malato, che consente una ripresa postoperatoria molto rapida”, aggiunge Morpurgo. Il direttore esprime gratitudine alla sua équipe e a tutti i reparti coinvolti, inclusi Anestesia, Gastroenterologia e Sala Operatoria, per il loro continuo supporto in questa attività di frontiera.

La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso

Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione

La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza

Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo. Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio.

Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo obiettivo, come

ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.

Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.

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La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria

In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri

Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.

Dal primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima del-

la data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie.

La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.

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ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE

APNEA

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Halloween Camp

Per ragazzi dagli 8 ai 14 anni

Da venerdì 01 a domenica 03 novembre 2024

Dalle 09:00 alle 17:00, pranzo compreso

3 giorni di immersioni, giochi, artworks e divertimento

Bagno di suoni

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01.11 - 03.11 Weekend Ognissanti

3 giorni e 2 notti, Camera Comfort

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Bagno di suono con campane tibetane

Kit Spa: accappatoio e telo spugna

da € 110 a persona

Fango senza soggiorno

12 Applicazioni fango termale

12 Docce termali

12 Bagni termali con ozono

10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)

da € 70 a persona (Ticket escluso)

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Zurigo, la bella dei primati Arte, natura, e qualità della vita

Colta, contemporanea e aperta al mondo. Vi hanno studiato (o insegnato) 21 premi Nobel, Einstein in primis. Incastonata in riva al lago e circondata da alte montagne, mostra con orgoglio l’antico centro storico e il riqualificato quartiere post industriale di West Zürich, che “scatena” i giovani. Originali i musei Fifa e Lindt, Originali i musei FIFA e Lindt, imperdibili i capolavori della Kunsthaus

di Renato Malaman

Non c’è bisogno di scomodare Einstein, che pure aveva scelto questa città come altri 20 futuri premi Nobel, per dire che a Zurigo si vive bene. Anzi, benissimo. Non servono formule per dimostrarlo, basta ricordare che per sette anni di seguito (dal 2001 al 2007) la città elvetica è stata in vetta alla classica della qualità della vita. Non in base a impressioni, ma ai 39 rigidi parametri della Mercer Quality of Living. Un podio di cui Zurigo va fiera. Un modo per dimostrare che dietro alle sue fortune economiche c’è una città eclettica, cosmopolita nell’anima e aperta al mondo. Attenta al vivere quotidiano dei suoi cittadini. Zurigo, capace di produrre bellezza grazie alla sua incantevole posizione naturale, incastonata com’è fra alte montagne e riflessa sulle acque del “suo” lago, ma grazie anche alla tanta arte che la città esprime attraverso un ventaglio incredibile di musei, attività culturali e avanguardie urbanistiche originali. Come il quartiere di Zürich West, salvato dal degrado post industriale e diventato un polo di attrazione per i giovani. Con locali alternativi, ristorantini e parchi ricavati laddove c’erano fabbriche, cataste di contanier e impattanti cavalcavia. Zürich West famosa anche l’ex fabbrica del latte e dello yogurt Tony che oggi ospita l’Università e il museo di arte contemporanea. Recupero, riqualificazione e sostenibilità i concetti applicati nella mirabile operazione.

Zurigo è un mix che stupisce a partire dai numeri: oltre 2000 fra ristoranti e bar, 1200 fontane di acqua potabile, 500 chilometri di piste ciclabili, 50 musei e 21 Premi Nobel, laureatisi o saliti in cattedra all’Università e al Politecnico. Tra di essi anche Albert Einstein ed Emilie Kempin Spiry, prima svizzera laureata in giurisprudenza e prima docente donna all’ateneo, passata alla storia per le sue battaglie a favore dell’emancipazione femminile, ingaggiate per poter lavorare e a causa delle quali si ammalò, morendo (nel 1901) a soli 48 anni.

Ma il mix originale di Zurigo è quello tra la frenetica vita metropolitana e il piacere, ad esempio, di immergersi per un bagno dopo il lavoro nelle placide acque del fiume Limmat. Zurigo che spariglia le carte alternando il suo indiscusso ruolo di capitale economica della Svizzera a quello di città del gioco (sano) e delle tentazioni golose. La prova? In città hanno sede il Museo della Fifa (Fifa Museum) da una parte e il Museo della Lindt dall’altra (Lindt Chocolateria): sono due luoghi coinvolgenti. Il Fifa Museum sorge a Zurigo, perché l’associazione del calcio mondiale ha sede qui dal 1932. Il museo è un avvincente viaggio nella storia della Coppa del Mondo di calcio. Ci sono le magliette di tutte le squadre del pianeta, (211 le federazioni affiliate), filmati di tutte le edizioni dei campionati del mondo, dediche di campioni, tanti memorabilia, come la pipa di Bearzot e i sigari di Lippi. Tantissimi gli aneddoti che si scoprono: la mitica Coppa Rimet rubata due volte, la coppa attuale realizzata da un artista milanese: Silvio Cazzaniga. E poi c’è la parte interattiva: si possono persino tirare dei rigori. Il Museo della Lindt è invece un tempio di golosità. Si trova a Kilchberg, affacciato sul lago di Zurigo: l’opera degli archistar Christ & Gantenbein ospita un percorso esperenziale unico, aperto da una fontana alta nove metri da cui

zampilla il cioccolato. E’ un viaggio anche nella storia del cacao. Il cioccolato si può assaggiare dalla fase morbida fino alla tavoletta. Il museo registra il tutto esaurito anche nei giorni infrasettimanali.

E restando in tema di musei, uno per tutti va raccontato: il Kunsthaus, il più grande museo d’arte della Svizzera. L’ampliamento che privilegia la luce, firmato da Chipperfield, è del 2021. Anche qui tante opere di impressionisti, tra cui il famoso ritratto di Irène Cahen di Renoir, un dipinto che al padre della ragazza subito non piacque (fu lui che lo commissionò al pittore) e non convinse nemmeno Hitler, quando fece requisire i beni della famiglia. Irène fu l’unica a sopravvivere ad Auschwitz e riuscì a riottenere il suo ritratto, per rivenderlo. Ma tornò a Zurigo grazie alla discussa collezione Bührle, allestita da Emil, trafficante d’armi che aveva avuto rapporti anche con i nazisti. Ci sono poi collezioni che hanno caratterizzato l’epoca contemporanea: Picasso, Van Gogh, Chagall, Warhol, Rothko e altri.

Il punto panoramico più bello di Zurigo è la terrazza del prestigioso Politecnico, cui si accede anche attraverso la vecchia funicolare rossa. La città, il suo fiume e le sue guglie. Si scende attraverso aiuole fiorite e tante fontane, “incontrando” una curiosità: l’unica cabina telefonica rimasta. Poi è un crescendo di piazze antiche, tratti di lungolago suggestivi (vi sorge anche la spiaggia cittadina) e chiese importanti. Fraumünster con la sua torre e le vetrate di Chagall; la Grossmünster, luogo simbolo della Riforma sotto Zwingli e Bullinger che ha nella finestra del coro di Giacometti e nelle porte in bronzo di Münch i suoi capolavori. La chiesa di San Pietro sfoggia invece il suo grande orologio. Nel quartiere di Niederdörfli ci sono le case di esiliati politici (tra i quali Lenin), di artisti, a partire dai dadaisti, pionieri di correnti come il surrealismo e la pop art. Zurigo ama il design, si è capito. Basta vedere la felice sintesi creata in riva al lago, dove accanto a ville d’epoca sorge il padiglione Le Corbuisier. Per un’ereditiera locale, Heidi Weber, il celebre architetto realizzò qui una villa in vetro e acciaio, accesa da tanti colori. E’ il tram numero 4 a guidare un ideale percorso nell’arte e nell’architettura zurighese. Ecco infine alcune soste “food” consigliate, premettendo che è lo Zürcher Geschnetzelte, la specialità locale: lo spezzatino alla zurighese, che di solito si accompagna al Röstli di patate. Famoso quello proposto al ristorante Münsterhöfli, in centro. Allo Stadtkäserei & Restaurant Zürich si può vedere la produzione di ciò che si mangia, a partire dai formaggi. Al Markthalle di Zürich West, sotto le arcate del ponte ferroviario, si possono gustare piatti internazionali contemporanei: luogo di grande effetto. Infine l’imperdibile Hiltl, creato nel 1898 e primo ristorante vegetariano al mondo: propone raffinate specialità vegetariane.

Per chi visita Zurigo è consigliabile la Zürich Card: vale 24 o 72 ore e fa risparmiare tempo e denaro. Si viaggia gratis su ogni mezzo e si entra in tutti i musei, in più dà diritto ad altri sconti e benefici. Costa da 19 a 56 franchi svizzeri. Non è molto.

Il centro storico della città vecchia di Zurigo che si specchia sul fiume Limmat. Sotto: un’immagine del Museo FIFA (l’Italia “mondiale” del 1938) e la caratteristica funicolare. Più sotto: un’opera d’arte in riva al lago, il Museo Lindt, il prestigioso Politecnico e architetture ardite nel quartiere di West Zürich

A tavola

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.

FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO

Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.

Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe

Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.

TAGLIATELLE AI FUNGHI

Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.

Ingredienti: : 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero

Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

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TORTA AI FICHI

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!

Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

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Rubrica a cura di Sara Busato

ARIETE BILANCIA

Settembre porta novità sul lavoro. Potresti ricevere una proposta interessante, ma cerca di riflettere prima di agire. In amore, evita tensioni e cerca il dialogo.

TORO

Questo mese ti spinge a concentrarti su obiettivi pratici. In amore, risolvi questioni in sospeso. Cerca di non essere troppo testardo sul lavoro, ascolta anche i consigli degli altri.

GEMELLI

Settembre porta energia positiva, specialmente nelle relazioni. Sul lavoro, arrivano nuove opportunità di crescita, ma evita distrazioni. La tua curiosità ti aiuterà a scoprire nuovi interessi.

CANCRO

Le emozioni sono al centro del mese. In amore, serve comprensione reciproca. Sul lavoro, potresti sentirti sotto pressione, ma con pazienza riuscirai a superare gli ostacoli.

LEONE

Settembre è un mese di riflessione. Sul lavoro, valuta bene ogni proposta prima di accettare. In amore, evita conflitti inutili e cerca di essere più aperto al dialogo.

VERGINE

È il tuo mese, Vergine! Energia e determinazione ti accompagnano, specialmente sul lavoro, dove puoi fare grandi progressi. In amore, sii più spontaneo e meno critico.

Le relazioni sono in primo piano. Cerca di mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Settembre è un mese perfetto per nuovi incontri e per migliorare la tua autostima.

Settembre

Arriva l’autunno, con il cambio di stagione nuove sfide e opportunità

Sintonizzati sul futuro.

SCORPIONE

Questo mese ti chiede di fare attenzione alle finanze. In amore, potresti vivere qualche turbolenza, ma con pazienza tutto si risolverà. Sul lavoro, evita decisioni affrettate.

SAGITTARIO

Settembre ti porta voglia di avventura. In amore, vivrai momenti intensi, mentre sul lavoro potresti sentirti bloccato. Ricarica le energie e affronta nuove sfide con ottimismo.

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È il momento di mettere in pratica i tuoi piani. Sul lavoro, hai il controllo della situazione, mentre in amore ti servono pazienza e dialogo per superare qualche tensione.

ACQUARIO

Settembre ti invita a esplorare nuovi orizzonti. Sul lavoro, potresti essere ispirato da nuove idee, mentre in amore ti serve un po’ di spazio per riflettere sui tuoi bisogni.

PESCI

Il mese porta chiarezza e riflessione. In amore, è il momento di capire cosa desideri davvero. Sul lavoro, segui il tuo intuito e non avere paura di prendere decisioni importanti.

CAPRICORNO

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COLPO DI SCENA

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