Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.
MESTRINER
Nella Città dei Tempesta al ballottaggio arriva seconda la candidata civica Alessandra Dini. A Scorzè non ce la fa ad essere rieletta la sindaca uscente Nais Marcon
Servizio alle pagine 6,8,13
La riforma
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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA
Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale
Servizio a pag. 23
UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI
Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi
Servizio a pag. 26
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Bye bye “galleggiamenti”
Nicola Stievano
>direttore@givemotions.it<
S aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.
segue a pag. 5
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Politica
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di ragazzo, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico: è in grado di gestire in sicurezza anche le più gravi crisi psicomotorie
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cali, parapetti anticaduta e anti scalata. Per la prima volta in provincia di Venezia un reparto ospedaliero è completamente studiato e realizzato a misura di adolescente, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico.
Inaugurato il 13 giugno al quinto piano del monoblocco sud dell’ospedale di Dolo, alla presenza dell’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin, il reparto iperspecializzato di Neuropsichiatria infantile è frutto di un investimento di 725
cucina tisaneria per i ragazzi e un’ampia terrazza attrezzata e in piena sicurezza. Tutti spazi funzionali e di supporto progettati sulla base delle esigenze di pazienti e operatori (compresa la loro sicurezza attiva e passiva), definiti nel dettaglio a seguito di numerosi incontri con i responsabili sanitari. La squadra operativa è composta da quattro neuropsichiatri infantili altamente specializzati e con grande esperienza sul territorio, un assistente sociale, uno psicologo, un educatore, due tecnici della riabilitazione psichiatrica, sette infermieri,
L’attività clinica
L’attività è fondata sugli standard di cura, sulle buone prassi e sulla valutazione delle capacità e delle performance di vita quotidiane, quali l’autonomia personale, operativa e sociale dei ragazzi ricoverati: anche così si garantisce l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi. Il lavoro di cura e assistenza in reparto dovrà tener conto degli aspetti evolutivi specifici di funzionamento dei ragazzi, e anche del loro contesto familiare e so-
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che sono stati rivestiti con materiali adeguati e chiusi a chiave. “Le maniglie delle stanze di degenza - spiega ancora - sono state sostituite con pomelli rotondi. Letti e i tavolini nelle stanze degenza sono ancorati e fissati a terra, di materiale solido, ignifugo, certificato”. Infine, il reparto è stato dotato di una stanza per l’attività motoria rivestita completamente con pannelli di materiale a base di elastomero etilene-vinil-acetato, in versione ignifuga, con effetto ammortizzante per la forma ad onda del materiale, dentro la quale i ragazzi potranno sperimentare attività corporee e motorie.
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Rifiuti, sempre più abbandoni indiscriminati
Lotta all’abbandono dei rifiuti in aumento nel Miranese, conseguenze però proprio di un aumento preoccupante dell’abbandono indiscriminato. Nel primo quadrimestre del 2024, come riferisce Veritas, nei Comuni del Miranese e della Riviera del Brenta che hanno richiesto questo servizio, gli ispettori ambientali di Veritas hanno effettuato 2.257 controlli (erano 2.217 nello stesso periodo del 2023) contro l’abbandono di rifiuti e sul corretto conferimento dei materiali differenziati. Durante i controlli, sono state elevate 217 multe (182 lo scorso anno) e fornito ai cittadini 298 informazioni su come differenziare correttamente i rifiuti. Gli ispettori ambientali, in accordo con gli uffici amministrativi di Veritas, hanno inoltre eseguito 241 verifiche sul corretto pagamento della Tari/Tarip. Quest’anno a Campagna Lupia sono stati eseguiti 88 controlli ed elevate 2 multe, 57 e 1 a Campolongo Maggiore, 423 e 45 a Camponogara, 143 e 6 a Dolo, 92 e 29 a Fiesso d’Artico, 86 e 12 a Fossò, 128 e 12 a Martellago, 390 e 23 a Mira, 69 controlli e 13 a Salzano, 133 e 17 a Scorzè, 480 e 39 a Spinea, 47 controlli e 12 a Stra, 121 e 6 a Vigonovo. Oltre alle consuete operazioni d’ispezione, quest’anno i controlli si sono concentrati anche sugli abbandoni indiscriminati da parte di cittadini che poi sono risultati, a una successiva verifica, evasori totali di Tari/Tarip. Oltre al pagamento delle sanzioni, ai trasgressori possono essere addebitati anche gli eventuali costi di ripristino ambientale, pulizia, trasporto e smaltimento di quanto abbandonato. “Gli ispettori ambientali - spiegano dagli uffici di Veritas - sono in servizio per far rispettare le norme. La maggior parte dei casi di abbandono indiscriminato riguardano persone che non risultano in possesso delle chiavette per lo stoccaggio corretto in quanto non residenti”. I residenti del Miranese, però, evidenziano anche un ulteriore problema. “Spesso - dicono - si tratta di abbandoni che si possono attribuire a restauri di interi appartamenti. Temiamo che si tratti di lavori effettuai irregolarmente, e per questo si cerchi di eliminare le tracce nella maniera più facile e veloce possibile, lasciando il tutto accanto alle aree ecologiche”.
Massimo Tonizzo
Aumentano le sanzioni comminate dagli ispettori Veritas
Bye bye “galleggiamenti”
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.
Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.
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del Miranese Nord
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group.
Politica/1. I risultati
Noale, vince il centrodestra unito Stefano Sorino è il nuovo sindaco
I l centrodestra unito sfonda a Noale e al ballottaggio dello scorso 23-24 giugno porta sullo scranno di sindaco il suo candidato, Stefano Sorino che ha battuto la vicesindaco uscente, Alessandra Dini, sostenuta da tre liste civiche. Sorino, avvocato, 45enne, l’ha spuntata con il 57,65 % delle preferenze mentre la sua avversaria si è fermata al 42,35%. L’affluenza alla urne conferma il trend in calo, 46,59%, 11 punti in meno rispetto al ballottaggio di cinque anni fa dove prevalse la sindaca uscente Patrizia Andreotti su Michela Barin, quando si arrivò al 57,93%. Il neo eletto era riuscito a raccogliere intorno a sé un’ampia coalizione di centrodestra comprendente Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia con l’ag-
Il vincitore l’ha spuntata con il 57,65 % delle preferenze mentre Alessandra Dini si è fermata al 42,35%
giunta di Azione i cui candidati hanno trovato spazio nella lista personale del neosindaco, Sorino X Noale, Briana, Cappelletta e Moniego. Dini, dal canto suo, che si è sempre professata “civica”, ha lanciato il suo progetto con il sostegno delle liste Impegno Comune, Insieme per Noale, Briana, Cappelletta e Moniego, e i giovani di Noale Under 30. 14 sezioni su 16 sono andate a Sorino, tra queste anche due su tre di Moniego, la frazione dove risiede Dini. Nel nuovo consiglio entreranno ben cinque componenti della lista Sorino, ossia Francesco Caravello, Marianna Duregon, gli ex asses-
sori Francesco De Marchi e Giuseppe Mattiello e l’ex vicesindaco Lidia Mazzetto. Tre gli esponenti di Fratelli d’Italia, Claudio Manente, Vinicio Pelosin e Lorenza Barina. Due per la Lega con Livio Malvestio e Dania Simionato. Sul fronte opposto, oltre ai tre leader delle coalizioni, Alessandra Dini, Carlo Fascina e Michele Celeghin, ci saranno anche l’ex sindaca, votatissima con 261 preferenze, Patrizia Andreotti e, sempre delle liste di Dini, Tommaso Tiepolo (in sospeso mentre scriviamo per via di un ricorso pendente dall’altra candidata Annamaria Tosatto per alcune preferenze trascritte in modo non corretto al primo turno) e Michela Barin, consorte di Fascina, parte ovviamente del suo schieramento, già candidata al municipio cinque anni fa e sconfitta al ballottaggio da Andreotti. “E’ stata una vittoria della squadra - ha dichiarato il neosindaco. Le vittorie sono sempre della squadra, le sconfitte dei singoli. Non mi aspettavo questa vittoria, fino in fondo. Ci credevo, abbiamo lavorato molto in queste due settimane ampliando il vantaggio, siamo molto soddisfatti. Le priorità ora saranno organizzare la squadra di governo, distribuire le deleghe. L’ho sempre detto sin dall’inizio della campagna elettorale, se si lavora come singoli si perde mentre il nostro è stato un lavoro di squadra. Le persone ci hanno concesso molta fiducia, ora è il momento di ricambiarla.
Ora inizia un nuovo capitolo, ci sono tante cose da fare. Abbiamo dialogato con i nostri avversari al primo turno sul programma ma non abbiamo fatto accordi”.
Riccardo Musacco
Alessandra Dini promette un’opposizione collaborativa
Non si è persa la voglia di festeggiare comunque un percorso lungo dieci anni, nel quartier generale di Alessandra Dini, 47 anni, vicesindaco uscente, già assistente parlamentare, sconfitta al ballottaggio. “E’ la democrazia, ora vedremo cosa loro saranno in grado di fare” commentano in molti. “Ho tenuto duro, senza fare apparentamenti - interviene Dini - questo per me è stato penalizzante ma serviva un po’ di dignità. Con Fascina ci venivano richieste posizioni di governo importanti per persone che dovevano rientrare dall’esterno e io non ho ceduto a compromessi”. “Ora siamo in minoranza – prosegue – e porteremo avanti la nostra opposizione. Ricordo che la maggioranza per metà è formata dalla giunta uscita dalla nostra amministrazione, in questi anni non ci
hanno mai votato contro. Su alcuni temi, da parte nostra ci sarà un’opposizione collaborativa. Invio un in bocca al lupo a Sorino, gli auguro di avere una squadra che possa portare avanti con costanza i progetti già avviati. Temo però che questa maggioranza avrà problemi di tenuta”. Al primo turno avevano partecipato anche altri due candidati, Carlo Fascina, avvocato, con Officina Noale e Civica Democratica e Michele Celeghin, già sindaco della città tra il 2009 e il 2014. Sorino aveva primeggiato con un buon 36,38% staccando di 10 punti percentuali Dini che si era fermata al 26,73%. Terzo classificato per meno di 200 voti Fascina, mentre Celeghin non è andato oltre il 12,36%. (r.m.)
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Un momento dei festeggiamenti per la vittoria di Sorino
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Politica/2. Intervista al nuovo sindaco di Noale Stefano Sorino
“Sarò sindaco di tutti. Piazze, sociale e sport fra le priorità”
Per lui la politica è sempre stata passione, dedizione e volontariato per il bene del territorio come ha più volte ricordato.
Stefano Sorino, il 45enne avvocato con studio in una signorile palazzina del centro di Noale, un passato da assessore al bilancio nella scorsa consiliatura conclusa per lui anzitempo per divergenze con la linea politica dell’amministrazione, ora avrà cinque anni per toccare con mano i problemi e le necessità dei propri cittadini e vivere in prima persona l’esperienza di guidare la propria città. Il neosindaco è da tempo anche impegnato con un’associazione culturale
Sorino, lei ha sottolineato più volte l’importanza di avere avuto una squadra attorno che le ha permesso di arrivare a questo risultato ma anche il programma avrà avuto il suo peso, secondo lei qual è stato il messaggio che ha convinto gli elettori a votare per lei?
“Difficile dirlo, probabilmente ma è una mia opinione: puntare sulla cultura e sul turismo. Oltre a questo secondo me è passato anche il messaggio, da par-
te nostra, di una maggiore condivisione delle scelte, dell’ascolto e di fare rete. Anche il tema del sociale è per noi importantissimo.
Molti i temi sul suo tavolo, da oggi, dalla viabilità al commercio fino all’ambiente e al sociale, su cosa vi concentrerete inizialmente?
“Dobbiamo valorizzare quanto fatto di buono, per esempio sul lato commercio il tavolo di partenariato va sicuramente ripreso, ha funzionato bene, almeno finché c’ero io, i risultati di sono visti. Prenderemo in mano sicuramente la vivibilità delle piazze, capire quali sono le opere pubbliche da definire e completare. Nello sport c’è ad esempio il palaz-
zetto, con la pista di atletica e di fianco i campi da basket e pallavolo che vorremmo costruire”.
Sulla tenuta della maggioranza la sua avversaria Alessandra Dini ha avanzato qualche dubbio...
“Siamo stati uniti dall’inizio della campagna e fino alla fine. La cosa bella è che all’interno sono presenti più anime, quindi ci sarà un confronto più produttivo, non sarà un uomo solo al comando ma una convergenza più democratica”.
Ci sarà spazio per una collaborazione con le opposizioni in Consiglio comunale, almeno su alcuni temi?
“Assolutamente sì, il Consiglio comunale non deve essere un luogo di conflitto, dove possibile ci sarà apertura e intenzione di collaborare anche con la minoranza”.
Un messaggio che vorrebbe lanciare ai suoi cittadini, anche a quelli che non l’hanno votata...
“Sarò il sindaco di tutti, Noale è di tutti e io avrò il bisogno dell’aiuto di tutti, un sindaco non governa da solo”.
Riccardo Musacco
Terreal, lavoratori a scuola di sicurezza
A scuola di formazione sulla salute e sicurezza. Alla Terreal di Noale (ex San Marco Laterizi, parte della multinazionale austriaca Wienerberger) una quarantina di dipendenti non si è cimentata tra macchinari e mattoni ma ha investito una giornata di lavoro per imparare a evitare incidenti e ad affrontare alcune possibili situazioni di emergenza. Nella sede noalese di Strada San Dono, si è tenuto il Safety Day, il Giorno della sicurezza, dove hanno partecipato non solo i vertici aziendali e i rappresentanti dei sindacati Filca Cisl e Fillea Cgil Venezia, ma pure la responsabile dell’area Ambiente e sicurezza di Confindustria Veneto Est, Elena Bonafè e il presidente di Amnil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Padova, Bruno Giraldo. E il plauso all’iniziativa è giunto anche dal presidente della Regione, Luca Zaia, che ha inviato una lettera alla San Marco-Terreal proprio per diffondere e rafforzare la sicurezza sul posto di lavoro. “Il 50 per cento dei nostri investimenti - spiega l’amministratore delegato di Wienerberger Italia Robert Lang - è destinato proprio alla sicurezza. Sappiamo che il rischio zero è impossibile ma sappiamo che si può sempre migliorare. In questi anni, abbiamo risolto l’85 per cento delle segnalazioni”. (m.t)
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Fondi al commercio dalla Regione
Confcommercio Venezia e Terraferma Srl hanno annunciato nelle scorse settimane l’approvazione dei 5 progetti presentati per il bando della Regione del Veneto, finalizzato alla rigenerazione urbana e alla ripresa economica nell’ambito dei distretti del commercio. I progetti coinvolgono alcuni Comuni tra cui Martellago. Le due realtà si sono distinte come soggetti promotori per lo sviluppo di questi progetti. La loro stesura è stata possibile grazie a una stretta collaborazione con le amministrazioni comunali, le attività commerciali locali e le associazioni di riferimento. In questo modo la Regione farà confluire oltre 950 mila euro, a fronte di un investimento complessivo di quasi un milione e mezzo di euro e saranno 35 le aziende che beneficeranno direttamente del contributo regionale. Tra le circa 80 proposte progettuali presentate alla Regione del Veneto, i progetti di Confcommercio Venezia e Terraferma hanno ottenuto posizioni di rilievo nella graduatoria regionale con Martellago al 37esimo posto. Inoltre, per supportare le aziende negli investimenti, Confcommercio ha stipulato una convenzione con Banca Centro Marca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, la quale offrirà finanziamenti a tassi agevolati con una durata massima di 120 mesi. Un’ulterio-
re opportunità di finanziamento è offerta da Fidi Impresa & Turismo Veneto. In parallelo agli eventi, festival e incontri culturali proposti per valorizzare e dare risalto alla tradizione e storia del territorio, le azioni previste dai progetti per i prossimi mesi favoriranno processi di digitalizzazione, sostenibilità ambientale e sviluppo economico. Una delle azioni prevede lo sviluppo di un’applicazione per la premiazione dei cittadini che mettono in atto comportamenti positivi dal punto di vista della tutela ambientale: EcoAttivi. L’applicazione utilizza tecniche di gamification per incentivare azioni di interesse collettivo come il riciclaggio, la mobilità sostenibile e la frequentazione delle
Un’estate di cantieri a Martellago
Fervono i cantieri a Martellago, anche durante l’estate, per portare avanti e concludere opere pubbliche importanti nel campo della viabilità e della sicurezza. Da un lato il Comune, nelle scorse settimane, ha approvato due importanti delibere che permetteranno di mettere in sicurezza tre importanti vie cittadine. Gli interventi, per un totale di spesa che ammonterà a circa 300mila euro saranno finanziati con fondi Pnrr, fondi regionali e integrati con risorse comunali. Le direttrici interessate agli interventi sono situate nelle frazioni e si tratta di via Canaletto e Manzoni a Maerne e via Speri a Olmo. Per le ultime due si tratta di un importante intervento di riasfaltatura, mentre per via Canaletto l’intervento sarà più complesso e radicale. Alla fine dei lavori si avrà
una strada priva di barriere architettoniche, con nuovi e curati marciapiedi e due corsie ciclabili. Sarà rivista anche la viabilità così
da creare, in continuazione con il vicino Tombotto, l’area verde di via Manzoni, attrezzata con giochi, un percorso ciclopedonale sicuro che congiunge tutti
biblioteche. Nella pratica l’app EcoAttivi traccerà, ad esempio, gli spostamenti dei cittadini in bici o a piedi, convertendo il risparmio di Co2 in punti premio, rafforzando così l’importanza della mobilità sostenibile. Le attività commerciali locali potranno aderire al progetto gratuitamente, beneficiando di un sistema di marketing innovativo per fidelizzare e acquisire nuovi clienti, con la distribuzione dei premi. “Apprendo con soddisfazione - afferma Lionello Corò, assessore al commercio di Martellago - l’ennesimo bando vinto dal distretto del commercio di Martellago. Le nostre attività potranno investire nei loro negozi per nuovi servizi”.
Riccardo Musacco
La Regione Veneto farà confluire oltre 950 mila euro, a fronte di un investimento complessivo di quasi un milione e mezzo di euro e saranno 35 le aziende che beneficeranno direttamente del contributo
gli istituti scolastici di Maerne. Tutti interventi che rientrano in un progetto più articolato di messa in sicurezza di tutte le vie del capoluogo e delle frazioni in moda da creare un Comune sicuro in cui tutte le persone possano muoversi liberamente, specialmente i ciclisti. D’altro lato, invece, nel campo della prevenzione dei reati, la città, già peraltro ampiamente videosorvegliata, ha recentemente completato i lavori di installazione e connessione delle ultime telecamere nel territorio comunale. Un progetto annunciato giusto un anno fa a seguito dell’ottenimento di un contributo statale in tal senso pari a 140mila euro. Ora, quindi, tutti gli accessi, anche alle frazioni, risultano videosorvegliati così come le vie principali e le piazze. (r.m.)
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Olmo, 70/B - Maerne di Martellago (VE) martellago@arcanuoto.it www.martellago.arcanuoto.it Un’oasi di tranquillità nel centro della tua città ORARI: dal lunedì al sabato 10:00-19:00 domenica e festivi: 9:00-19:00
Il centro di Martellago
Il progetto. Realizzato un anello pedonale di 30 km che tocca punti di interesse storico ed ambientale
La Carta Emozionale diventa realtà a Martellago
A
nnunciata lo scorso settembre, ora è finalmente realtà. Martellago sarà il primo Comune del territorio a dotarsi di una Carta emozionale. “Martellago in mente” è il titolo dell’iniziativa, si tratta di un innovativo progetto, pensato per promuovere la conoscenza del territorio attraverso la memoria collettiva dei luoghi e delle persone ed è il risultato di un intenso lavoro che ha coinvolto, su iniziativa della Pro Loco, una rete di cittadini e associazioni, a partire dalle scuole. Partner fondamentali del progetto il Comune e CentroMarca Banca. Parliamo di un anello pedonale di 30 km che si sviluppa quasi esclusivamente entro il territorio di Martellago e tocca una serie di punti di interesse storico ed ambientale la cui suggestione in alcuni casi è del tutto evidente, mentre in altri va evocata attraverso il “tocco” degli artisti che con il loro lavoro faranno emozionare il “viandante” che si immergerà in questa avvolgente esperienza narrativa, artistica ed evocativa. Il progetto è composto da una pubblicazione di oltre 250 pagine, che raccoglie tante testimonianze e memorie del passato, e di una mappa dove sono indicati i 14 tratti, contraddistinti da un colore, che raccontano 14 storie. Essa è rivolta ai turisti e agli escursionisti che, camminando, vengono guidati da una segnaletica direzionale e da 12 “totem parlanti” che rappresentano altrettanti personaggi famosi di Martellago. Per conoscere i luoghi e le storie basta avvicinare il proprio smartphone al qr code da dove partiranno dei brevi inserti musicali e narrativi. La mappa sarà utilissima per far conoscere questi luoghi e farli apprezzare ai visitatori e alle persone di passaggio e ciò in vista di prossime opportunità offerte dall’attraversamento di nuove infrastrutture sovracomunali dedicate alla mobilità attiva e dolce come il collegamento tra Mestre e la Treviso-Padova-Ostiglia: un itinerario slow che transiterà per un lungo tratto all’interno del territorio di Martellago. Coordinatore del progetto è l’architetto Massimiliano Manchiaro, consigliere della Pro Loco: “alla base di tutto ci sta una riscoperta, in chiave moderna, dell’antico filò. Mentre una volta la gente si trovava nelle stalle per ascoltare storie, imparare aneddoti, tra-
smettere la memoria orale, oggi questo si fa attraverso un’escursione interattiva che fa leva sulle emozioni, per lasciare qualcosa in più di un ricordo”. “Ringraziamo la Pro Loco di Martellago per aver attivato una rete collaborativa al fine di favorire una connessione più profonda con il territorio - aveva ricordato all’inizio del progetto Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca - consolidando il legame tra i cittadini e la loro terra d’origine.
Questo obiettivo è di primaria importanza per il nostro istituto e il nostro impegno a sostenere sinergicamente questo progetto è una testimonianza della nostra profonda convinzione nella centralità della cultura e dell’arte come pilastri fondamentali per arricchire la vita delle comunità”. “Un progetto che valorizza il territorio a partire dalla cultura” ha commentato il vicepresidente Massimo Benetello. Riccardo Musacco
Viabilità, via Canove sarà a senso unico fino a settembre
Modifiche della viabilità in vista a Martellago, che sarà interessata in particolar modo da un lungo e delicato intervento su una delle sue direttrici principali, via Canove, precisamente la via a senso unico Canove vecchia, la strada che collega un’area della periferia del capoluogo con Peseggia-Scorzè. Una recente ordinanza del Comune, infatti, ha sancito la chiusura della strada al traffico per la posa della nuova condotta fognaria e dell’acquedotto, da parte di Veritas (lavori che verranno eseguiti dalla ditta L.F. Costruzioni di Ponzano Veneto che ne ha acquisito
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l’appalto), fino al 30 settembre, ad esclusione dei residenti e delle attività produttive interessate, del tratto di via Canove che va dalla rotatoria con via Alessandro Volta sino al confine comunale ad est verso Peseggia. Tutto questo per salvaguardare le esigenze di percorribilità, traffico, sosta e l’incolumità pubblica degli utenti della strada. Cantieri che erano stati messi in conto sin dal 2019 per arrivare ad allacciare ai sotto servizi alcune zone in cui i residenti non erano collegati. Molte famiglie residenti nell’area, infatti, non erano ancora raggiunte dal sistema fognario. Ma, come sappiamo, il Covid aveva bloccato tutte le attività e si è dovuto rimandare il progetto a periodi più consoni. Ora gli interventi sono ripartiti, i lavori in questione infatti non erano più procrastinabili ma non senza qualche polemica da parte di cittadini che hanno lamentato i problemi sulla viabilità .“Quattro mesi di chiusura della strada - spiegano - sono davvero tanti. Speriamo che il Comune di Maartellaho in questa occasione verifichi con puntualità il rispetto del cronoprogramma”. (r.m.)
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Il centrodestra “ufficiale” conquista Scorzè, Mestriner ritorna sindaco
G
iovanni Battista Mestriner e il centrodestra “ufficiale” conquistano Scorzè per quello che sarà il terzo mandato del sindaco, eletto per caso o con una protezione “dall’alto” il giorno del suo stesso onomastico. Dopo l’uscita di scena al primo turno del centrosinistra e un apparentamento solo supposto ma mai in realtà cercato ufficialmente, non riesce quella che sarebbe stata una clamorosa rimonta alla sindaca uscente Nais Marcon, sostenuta ufficialmente solo da due liste civiche ma in realtà con l’appoggio di molti militanti (anche illustri) della Lega, che per questo sono stati espulsi dalla sezione locale creando in città un clima non certo facile proprio nei giorni del ballottaggio. Nello scontro interno al centrodestra Mestriner ha preso il 52,88% dei voti e battuto così la sfidante Nais Marcon, sindaca uscente, che non è riuscita a ottenere la rielezione ma che è arrivata al ballottaggio ad un passo dalla ri-
monta contro il favorito, raccogliendo il 47,12% dei consensi. ”Vogliamo rimettere in piedi e gestire un’ amministrazione composta da persone giovani che hanno entusiasmo e voglia di fare per il futuro di Scorzè – le prime dichiarazioni di Mestriner da sindaco. C’è la necessità di mantenere efficace l’amministrazione comunale, con delle progettualità
Nais Marcon è arrivata al ballottaggio, ed ha ha raccolto complessivamente al secondo turno il 47,12% dei consensi
che riguardano la vita del paese, la viabilità e la ricomposizione del tessuto sociale. Senza dimenticare tutto quello che riguarda scuole e le attività nel settore scolastico e quindi dobbiamo essere operativi da subito per affrontare queste sfide”. Giovan Bat-
tista Mestriner sale al ruolo di primo cittadino per il suo terzo mandato accompagnato da ben sei esponenti della sua civica. Gli eletti sono Federico Michielan, il più votato della coalizione e già consigliere comunale, gli ex assessori Marco Pesce e Barbara Scantamburlo, Ilenia Milanese,
Campagna elettorale dura, restano tensioni nel centrodestra
Risentono ovviamente del clima non certo sereno in città le dichiarazioni degli sconfitti, con Nais Marcon che, contrariamente a quanto avviene di solito per protocollo, non ha stretto la mano al vincitore e non lo ha chiamato per congratularsi a risultato acquisito, limitandosi a un laconico “lo sentirò nei prossimi giorni”. “Mi auguro che si vada avanti coi lavori che sono stati iniziati dalla nostra amministrazione - il commento più politico a mente fredda della ex sindaca - e che le tante promesse fatte di rinnovare il paese si realizzino. I mezzi e l’esperienza per lavorare bene li ha. Io ho comunque fatto le congratulazioni al mio avversario e sono contenta che la campagna sia finita, perché è stata piuttosto dura e dai toni non sempre propositivi. Noi comunque abbiamo fatto un lavoro enorme, senza nessun partito alle spalle,
e creando due liste dal nulla. Voglio ringraziare questa squadra che ha dato anima e corpo fino all’ultimo, permettendoci di arrivare a una differenza di solo 350 voti dai vincitori. Noi adesso continueremo a lavorare con la nostra bella squadra per la nostra comunità”. “Con il Pd, in Consiglio Comunale ci saremo - il commento di Antonio Losetti. E da li svilupperemo la nostra azione coinvolgendo i cittadini e le cittadine, informandoli, rappresentando le loro esigenze e i loro bisogni. Il contatto con i giovani, le donne e gli uomini del nostro Comune sarà la base della nostra azione. Noi, come abbiamo sempre affermato, resteremo sempre aperti alla collaborazione con chi sarà disponibile a trovare obiettivi condivisi e idee comuni contenute nel programma. Restiamo aperti a costruire collaborazioni future”. (m.t.)
a sua volta consigliera nella giunta Marcon, Angelo Righetto, geometra titolare di un noto studio e Caterina Tosatto, la più giovane degli eletti, studentessa di Commercio Estero a Ca’ Foscari. Tre gli eletti nelle file di Fratelli d’Italia: Francesco Michieletto, presidente del consiglio co-
munale nella giunta di Nais Marcon, Natalino Salvati, presidente dell’associazione “Le strade del radicchio” e Fernanda Bortolato amministratrice nella società immobiliare familiare di Peseggia. A completare la maggioranza, l’unica eletta nelle file della Lega, Anna Maria Cappelletto a sua volta consigliera nell’ultima tornata elettorale. “Andiamo avanti - le parole del sindaco. Con tantissimo entusiasmo, perché abbiamo creato una squadra veramente unita che ha voglia di fare e di essere responsabile delle proprie scelte e delle aspettative di tutta la cittadinanza”. L’opposizione oltre ai due candidati sindaci sconfitti, Nais Marcon con le sue due liste civiche e Antonio Losetti, uscito al primo turno con il centrosinistra, vedrà quattro consiglieri. Uno per il Partito Democratico, Dario Zugno e tre alle liste a sostegno della sindaca uscente: Anna Gatto, Massimo Scattolin e Alessia Pamio.
Massimo Tonizzo
Il municipio di Scorzè
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Un momento dei festeggiamenti della vittoria
Robegano. Sono state raccolte nelle scorse settimane quasi 1000 firme contro la vendita
Campo da calcio, è battaglia fra Comune e comitati
E
’ battaglia fra Comune comitati e opposizioni per la questione il campo da calcio di Robegano di via Verdi. Molti residenti e opposizioni sono contrari ai progetti del Comune di vendere il campo da calcio per realizzarne dei parcheggi e delle palazzine. Contro questa possibilità sono state raccolte quasi 1000 firme. Si punta anche all’indizione di una pubblica assemblea. “Come comitato “Più sport e meno cemento” - spiega la portavoce Giovanna Pedrocco - abbiamo portato avanti una raccolta delle firme in piazza, giungendo ad un numero tale di sottoscrizioni che il sindaco Betteto non possa cestinarle. Nella malsana idea di non prenderne atto, il comitato chiede al sindaco di organizzare una consultazione popolare prima di una sottrazione di un bene pubblico alla comunità. Consultazione che deve essere anticipata da un’assemblea pubblica dell’amministrazione, dove venga illustrata la volontà del Comune di Salzano. In quanto in queste settimane di raccolta firme e incontri pubblici, si è capito che la popolazione è all’oscuro del programma del sindaco”. “La volontà espressa in questi giorni dalla popolazione di Robegano - sottolinea il comitato - è quella di avere uno
spazio pubblico dove fare incontri, feste, manifestazioni”. Ai comitati e alle opposizioni risponde sui social direttamente il sindaco di Salzano Luciano Betteto che va all’attacco del gruppo consigliare Progetto Comune di centrosinistra che appoggia la protesta.
“Sapevate - si chiede Betteto - che nell’anno 2006 la giunta guidata da Bruno Pigozzo aveva approvato la conversione del campo da calcio di via Verdi in parcheggi, parco e piazzetta, con il voto favorevole dell’allora assessore Maria Grazia Vecchiato che oggi da consigliera di opposizione vi chiede le firme per non togliere il campo”? Betteto continua l’affondo. “Quanta ipocrisia - dice il sindaco. Evidentemente quando era lei ad amministrare andava bene spendere 1.200.000
euro per rifare una seconda piazza quando gia’ ce n’era una. Nessuno lo sapeva? Eh no qualcuno sapeva. Meditate..meditate”. Sulla questione dopo l’attacco del sindaco arriva anche la presa di posizione della consigliera di opposizione Maria Grazia Vecchiato. ”Le precedenti amministrazioni hanno investito a Robegano - sottolinea Vecchiato anche sui social - acquistando primis Casa Piatto, poi l’area sportiva di via Donizetti. In accordo con la Robeganese era stato predisposto un campo da calcio nuovo, a cui mancava solo l’omologazione. L’area del campo da calcio di via Verdi rimaneva pubblica non erano previste case ma un’ area verde e spazio per manifestazioni culturali, sagra, park”. Alessandro Abbadir
Eventi, in 15 mila alla Notte Lilla
La notte colorata di Confcommercio del Miranese, la Notte Lilla di Salzano, ha attirato nelle scorse settimane ben 15.000 visitatori, dimostrando ancora una volta come la collaborazione tra Confcommercio, Comune e i commercianti di Salzano possa dare vita a eventi straordinari. La serata, baciata da condizioni meteorologiche favorevoli, si è rivelata un successo, trasformando le strade della città in un vivace cinema a cielo aperto. Le attività offerte hanno spaziano tra musica, giochi, letture, dimostrazioni e molto altro, contribuendo a creare un’atmosfera festosa che ha reso l’evento indimenticabile per tutti i partecipanti. La musica è stata protagonista della serata, in particolare la performance del gruppo “El Moraro”, i cui canti popolari hanno affascinato il pubblico durante tutto il tempo. Particolare entusiasmo ha suscitato anche il Museo della Filanda, che ha offerto ai visitatori un’esperienza multisensoriale unica, raccontando la storia della seta a Salzano. L’esposizione è stata apprezzata da grandi e piccini, contribuendo a valorizzare il patrimonio culturale del territorio. Non meno significativa è stata l’ampia offerta enogastronomica.
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Viabilità. Previsto un presidio sanitario fisso con ambulanza ad Arino Est
Cav traccia il piano per l’esodo estivo,
ecco le giornate da bollino rosso
Bollino rosso in direzione Trieste ci sarà venerdì 26 e sabato 27 luglio e poi venerdì 2 e sabato 3 agosto e ancora venerdì 9 e sabato 10 agosto. In direzione Milano traffico intenso da bollino rosso previsto per il controesodo nel fine settimana del 17 e 18 agosto e ancora domenica 25 e lunedì 26 agosto.
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av-Concessioni Autostradali Venete, che gestisce la A4 tra Padova e Venezia e il Passante di Mestre, la A57 Tangenziale di Mestre e il Raccordo per l’aeroporto Marco Polo, ha presentato nelle scorse settimane il piano per l’esodo estivo, tracciando le previsioni sul traffico in vista dei mesi più caldi dell’anno. Bollino rosso in direzione Trieste ci sarà nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 luglio e poi venerdì 2 e sabato 3 agosto e ancora venerdì 9 e sabato 10 agosto. In direzione Milano traffico intenso da bollino rosso previsto per il controesodo nel fine settimana del 17 e 18 agosto e ancora domenica 25 e lunedì 26 agosto. In tutto il periodo da luglio a settembre, il venerdì e sabato rimangono giornate da traffico sostenuto (bollino giallo) in direzione del litorale e così anche la domenica e il lunedì per chi viaggia in direzione opposta. E’ stato stampato in un volantino e in un manifesto, un decalogo di consigli che sarà distribuito durante tutta l’estate. I lavori di manutenzione programmata sul Passante e la Tangenziale di Mestre saranno sospesi nelle giornate “calde”. Gli ausiliari della viabilità di Cav saranno affiancati da personale di imprese qualificate per la segnalazione di eventuali code. Tutte le 96 porte disponibili nelle 7 stazioni autostradali gestite saranno presidiate nelle giornate in cui è prevista la maggior concentrazione di traffico e sarà garantita
l’apertura di tutte le porte di uscita, complessivamente 59, suddivise in 32 casse automatiche, 23 di telepedaggio, una promiscua e 3 per il pagamento con carte abilitate. Verrà inoltre garantita la presenza di personale tecnico per il pronto intervento di ripristino guasti agli impianti di esazione pedaggio e informazione all’utenza. Nei giorni più critici saranno a disposizione, oltre ai consueti 4 furgoni attrezzati in uso agli ausiliari della viabilità, automezzi per il soccorso meccanico, un’ambulanza per il soccorso sanitario urgente, due mezzi attrezzati con segnaletica per il servizio presegnalazione code, 122 pannelli a messaggio variabile per l’informazione all’utenza, 144 telecamere per il controllo visivo delle tratte autostradali e della rete di adduzione, 34 webcam. L’informazione all’utenza verrà garantita in tempo reale dal centro operativo di Cav. Il piano di informazione
di Cav è potenziato tramite l’infopoint CAVhere, aperto tutti i giorni, festivi compresi (orario 9 -14 e 15 -18) nell’area di servizio Arino Est, in direzione Venezia. CAVhere è anche uno spazio gratuito per la sosta e il relax, climatizzato, connesso e digitale, con postazioni di ricarica per i propri dispositivi mobili. In caso di necessità sono disponibili 14.000 bottiglie di acqua minerale refrigerata per la distribuzione all’utenza. Per il soccorso sanitario è stato predisposto, un presidio fisso con autoambulanza ad Arino Est, lungo l’autostrada A4. Cav, inoltre, ripropone un’iniziativa di guida sicura che prevede, dal 20 luglio al 18 agosto, tra le ore 0 e le 5 di ogni sabato e domenica (più il giorno di Ferragosto), l’offerta di un caffè gratis ai viaggiatori che sceglieranno di fare una sosta nelle aree di servizio di Arino Est e Arino Ovest.
Alessandro Abbadir
Svelata a Mirano la Junior, la nuova nata di Alfa Romeo
prodotto che richiama il classico stile Alfa, di grande impatto emotivo. La parte anteriore molto aggressiva, il posteriore particolare, di lato un
L’attesa è finita, la nuova nata di casa Alfa Romeo, la Junior, finalmente si è svelata ai numerosi appassionati radunatisi presso la concessionaria Campello Motors di Mirano per apprezzarne le linee sportive, gli interni eleganti e il trilobo personalizzabile. Un modello che si caratterizza per il comfort ma anche per soluzioni tecnologiche all’avanguardia, in grado di dialogare anche con l’intelligenza artificiale. “Con questo modello Alfa entra in modo deciso nel mondo dell’elettrico, con due livelli di motorizzazioni, 156 e 280 cavalli ma è previsto anche un 1200 ibrido 136 cavalli, quattro ruote motrici senza presa elettrica. Si tratta di un prodotto davvero sportivo - spiega Luca Dal Mas, direttore delle sedi di Campello Motors - un
disegno importante. Una macchina pensata forse più per il pubblico maschile che desideri una vettura brillante. Per la strada sono certo che si farà notare molto. Gli interni in stile Bmw molto avvolgente per
il guidatore, con tutta la tecnologia possibile e una potenza non da poco. Le immatricolazioni partiranno da settembre. Poi verrà lanciata anche la versione ibrida con un motore più tradizionale e un prezzo più abbordabile. Ormai tutte le case madri stanno puntando sull’elettrico, non ci sono altre tecnologie sostenibili, al momento, con cui si possano creare dei prodotti su larga scala. Se saremo in grado di proporre l’elettrico in modo deciso anche i prezzi dei veicoli si abbasseranno. A breve apriremo anche la nostra rinnovata sede di Mestre in via Saragat in cui ospiteremo tutti i brand Stellantis ognuno con un settore dedicato e personale preparato, colonnine per la ricarica e molto altro, un progetto pilota per le sedi multibrand Stellantis”.
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Un presidio della polizia stradale ad Arino Est
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dell’azienda del Gruppo
Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).
A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.
Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica
In un territorio importante come la provincia di Venezia, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione delle proprie soluzioni e decisa propensione nell’accompagnare famiglie e imprese
L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.
di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.
Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali
La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.
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Città di Bassano del Grappa
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Il festival. Sulle Mura di Treviso la 34esima edizione con un ricco programma di ospiti tutte le sere
Suoni di Marca, è una festa per tutti Musica (e non solo) fino al 27 luglio
L
e Mura di Treviso continuano a essere un meraviglioso palcoscenico naturale in grado di ospitare i grandi protagonisti della musica. Fino al 27 luglio il festival Suoni di Marca propone un susseguirsi di concerti, accompagnati come sempre dalla possibilità di degustare prelibatezze nell’area gusto e di deliziarsi tra le bancarelle della mostramercato.
La prima settimana della trentaquattresima edizione ha visto l’esibizione dei Santi Francesi, di Valerio Lundini & I Vazzanikki, del doppio set di Casino Royale e Duo Bucolico, di Sophie & The Giants. La seconda settimana si è aperta con l’incontro fra musica e poesia del viaggio grazie alla presenza dell’attesissimo Gio Evan. Mercoledì 17 luglio è tempo di milonga sotto le stelle: in programma c’è infatti Tango Y Cielo, serata dedicata al tango con ben 400 metri quadrati di pedana in legno per ballare accompagnati dalle note della Sonder Tango Orchestra e de Tdj Carlo Carcano. Giovedì 18 invece torna il grande cantautorato italiano degli anni Novanta e Duemila grazie a Paolo Benvegnù, che introdurrà la serata con un set in solo per chitarra e voce, seguito da La Crus con una formazione inedita ma dalla veste sempre ricercata e al tempo stesso di forte impatto, capace di regalare al pubblico come sempre un’esperienza coinvolgente e affascinante. Venerdì 19 luglio si terrà l’unica data veneta della tournée estiva degli Eugenio In Via Di Gioia, fiore all’occhiello della scena indie-pop all’italiana: un gruppo che in pochissimo tempo è riuscito a distinguersi grazie a canzoni che riflettono una personalità dirompente, solare e fantasiosa a cui piace toccare (giocandoci) i temi attuali.
Tony Esposito e Teresa De Sio saranno i padroni del palco principale di Suoni di Marca sabato 20 luglio: un doppio set all’insegna del suono partenopeo, che recupera la tradizione e si mescola con timbri da tutto il mondo. Due voci iconiche della musica napoletana che, nel corso delle rispettive carriere, si sono incrociate e hanno viaggiato, ma sono rimaste sempre fortemente radicate e inconfondibili.
Quella di domenica 22 è stata l’ultima carta a essere scoperta nel ricco programma di quest’anno. Ed è la carta trevigiana. Già, perché ad attendere il pubblico saranno tre artisti di punta rappresentativi di più generazioni e scuole musicali. Dal rock al reggae, dallo ska al blues. Sono The
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Aton Tanks, giunti al tour di addio dopo essersi formati nel 2012 e aver lasciato il segno sul loro percorso grazie a un sound meticcio caratterizzato da un’atmosfera energica e graffiante. Gianluca Mosole, uno dei chitarristi italiani più apprezzati sia a livello nazionale che internazionale per la sua versatilità con cui riesce a passare dai virtuosismi fusion alla passione blues, mescolata con elementi rock, pop e funky, arrivando a suonare con Sting e Miles Davis. Suonerà assieme a Raffaele Bianco (basso), Phil Mer (batteria), Sara Camerini e Alex Balestrieri (voci). E infine l’atteso e acclamatissimo “guitar hero” Tolo Marton e la sua band. L’ultima settimana si aprirà lunedì 22 con Willie Peyote, punto di incontro ideale fra rap e cantautorato impegnato nel sociale, per poi proseguire martedì 23 con l’icona del pop italiano degli anni Settanta Donatella Rettore. Mercoledì 24 saranno anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Radio Company, che celebra i suoi trent’anni di carriera e che arriverà sulle Mura con la voce inconfondibile di Mauro Tonello e la selezione alla consolle di Harry Morry. Ospite della serata sarà Gazebo. Giovedì 25 appuntamento con il pianoforte rock’n’roll di Matthew Lee; venerdì 26 con lo show dei Planet Funk. A chiudere in grande questa edizione 2024 saranno i Modena City Ramblers: forti di uno stile che ha ispirato generazioni di cantautori, sono la band più rappresentativa e longeva della scena folk italiana, nata agli inizi degli anni Novanta. Il loro è un sound unico, allegro, festoso, danzereccio, di ispirazione irlandese ma con qualche punta di Mediterraneo e America Latina. Il tutto mescolato alla tradizione emiliana e all’impegno sociale. Un “combat folk” perfetto per una grande festa inclusiva.
Nelle foto alcuni degli artisti che si esibiranno: Gianluca Mosole, Donatella Rettore e i Modena City Ramblers
società
A Lady Maerne un importante riconoscimento nazionale
U
n importante riconoscimento è giunto ad una società sportiva di Martellago nientemeno che dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, che ha premiato la Lady Maerne, iniziativa nata da una costola del Maerne maschile per promuovere il gioco del calcio anche tra le ragazze. Ebbene, la società Asd Femminile Lady Maerne, presieduta da Italo Maggiolo, peraltro di recentissima formazione, che da circa un paio d’anni si occupa esclusivamente di calcio femminile, ha ritirato a Coverciano, nelle scorse settimane il premio Figc Sgs Grassroots Awards 2024 per la categoria “Miglior progetto di sviluppo calcio femminile” in Italia. In pochissimo tempo, da poche ragazzine si è arrivati ad allenarne 120, presso il campo sportivo di Olmo e, di recente, giocarsi per il secondo anno il torneo Pulcino d’oro a Levico con Inter, Roma e Juventus. La cerimonia si è tenuta presso l’auditorium del Centro Tecnico della città toscana, fulcro delle attività calcistiche federali, alla presenza dei rappresentanti dei club ma anche dei singoli personaggi che si sono maggiormente distinti per la loro attività nell’ambito del calcio giovanile. I Grassroots Awards sono i premi istituiti dalla Uefa nell’ambito del calcio giovanile nelle 55 Federazioni Nazionali, nati per riconoscere il contributo dei club e dei singoli protagonisti alla crescita del movimento di base. Istituiti dal 2010, hanno finora premiato 142 vincitori da 42 Paesi. Dalla stagione 2019-20, il settore giovanile e scolastico ha istituito i Grassroots Awards nazionali: il premio è assegnato alle stesse categorie riconosciute da Uefa, con una serie di ulteriori ambiti individuati dal settore giovanile e i vincitori del premio nazionale diventano i candidati da sottoporre alla Uefa per i Grassroots Awards europei. Erano 11 le categorie in gara, che hanno visto per l’appunto il club martellacense aggiudicarsi il premio succedendo nell’albo d’oro al Ssd Arl Women Lecce. Nelle motivazioni è stato citato che: “Il club interpreta lo spirito educativo e culturale dello sport, e promuove un ambiente sportivo ispirato ai concetti di lealtà, correttezza, amicizia e rispetto per gli altri”. Il premio è stato consegnato nelle mani dei due dirigenti Italo Maggiolo e il direttore sportivo Simone Benetello da Giampaolo Mossuto, responsabile dell’attività di base Sgs, Settore Giovanile Scolastico, in Veneto. “Un riconoscimento che non mi aspettavo e che mi rende particolarmente felice - ha dichiara-
to Maggiolo”. “Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio - ha dichiarato il direttore sportivo Simone Benetello - è la dimostrazione che la passione e l’impegno messo in campo da tutto lo staff del femminile Lady Maerne ha pagato, ci dà un’enorme spinta ad andare avanti nel lavoro educativo e tecnico che stiamo facendo con le nostre atlete, sportive di oggi e di domani, perché crescano e siano ragazze e donne migliori”.
Riccardo Musacco
Asd Karate Salzano, una società di successo Una realtà ben radicata da quasi 45 anni sul territorio del Miranese che ci porta ad approfondire le arti marziali del lontano oriente e formare i giovani atleti del futuro. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Salzano nasce nel 1980 con il nome di “Dragon Dojo”. Il nome alquanto insolito differiva dalle altre scuole ove la denominazione assumeva sempre un aspetto più marziale, ma proseguiva la scelta pittoresca del maestro Peter Urban, fondatore dello Goju Usa, di denominare i dojo (scuole) con riferimento al mondo animale o alle caratteristiche umane del maestro. Lo stile Goju Ryu è uno dei principali stili del karate di Okinawa e rappresenta una
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combinazione di tecniche “dure e morbide”. Go, che vuol dire duro/ sodo, si riferisce a tecniche di mano chiusa con attacchi lineari e diritti. Ju, che vuole dire invece morbido/molle, assegna tecniche di mano aperta e movimenti circolari. Con il passare degli anni si decise di modificare il nome nell’attuale Asd Karate Salzano. A fondarla, Graziano Masiero, 6° Dan karate Goju Usa e 2° di Krav Maga, uno stile di lotta israeliana, rilasciato dal maestro Kluger. I corsi di karate si dividono in bambini/ ragazzi/ adolescenti/ adulti e si tengono presso la palestra delle scuole elementari San Giovanni Bosco a Salzano. Numerosi i successi ottenuti dagli atleti sfornati dalla scuola salzanese in questi anni tra cui, i più recenti, ai campionati italiani assoluti e al Trofeo delle Regioni che si sono tenuti a Barberino Tavernelle ( Fi) Eleonora Coletto si è classificata campionessa italiana assoluta categoria seniores femminile, Filippo Bolgan campione italiano ssoluto categoria seniores maschile, Giorgio Dalla Villa vicecampione italiano assoluto categoria seniores maschile, Greta Muffato vicecampionessa italiana assoluta categoria esordienti femminile. Inoltre la società Asd Karate Salzano si è classificata seconda società a livello nazionale per la specialità kata. (r.m.)
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feli cità
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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.
Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.
DANZA
Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.
PUBBLICITÀ
Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero
destramento subacqueo.
Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.
Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.
100 Paesi di provenienza
#Regione
LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera
Autonomia differenziata, la lunga marcia
Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.
Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”
Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.
Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con
la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.
ZAIA, “IL VENETO
E’ PRONTO”
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo
consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.
LA LEGA ESULTA
Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.
Gli fa eco il senatore Massi-
mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.
La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.
FRATELLI D’ITALIA
PLAUDE AL GOVERNO
E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-
ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.
Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,
con
effetti risibili e contraddittori”
Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere
prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti
positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.
Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle
lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.
Andrea Martella
ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles
Il verdetto delle europee: vincitori e vinti
Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)
Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.
Ma andiamo con ordine.
Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani
di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.
A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-
drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.
La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze
delle quali 14.088 nelle Marca.
L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.
Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che
comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)
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europea del turismo all’aria aperta
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Una terra incastonata tra mare e laguna, contraddistinta da
il 1920, che sorgono su tutto il territorio. Dalla maestosa Batteria Amal no alla restaurata Batteria Pisani, dov’è possibile visitare il museo che ricostruisce la storia che lega il litorale al periodo della Grande Guerra, a difesa di Venezia.
sport»
Ai suoi visitatori Cavallino-Treporti offre anche un ricchissimo programma di eventi organizzati grazie alla proposta di tante associazioni locali e attività che collaborano con le istituzioni.
Sabato 24 agosto tornerà anche BEACH ON FIRE, un evento unico nel suo genere, giunto alla 19ª edizione e dal 2016 inserito nel Guinnes dei Primati. Uno spettacolo pirotecnico da record, lungo 17 minuti, con oltre 6 mila fuochi d’arti cio sparati in contemporanea lungo 12 chilometri di litorale. Cavallino-Treporti,
In ne, la “Via del tramonto” permette di esplorare la zona di Punta Sabbioni, godere della vista del mare, osservare l’opera di ingegneria del Mose per la difesa di Venezia e poi immergersi nella pineta. Da non perdere l’opportunità di percorrere la nuova pista ciclabile realizzata in via Pordelio a sbalzo sulla laguna. Si tratta della pista ciclabile a
Dalle mostre ai concerti, passando per gli spettacoli, le presentazioni librarie e gli appuntamenti organizzati all’interno di Batteria Pisani, come la novità di quest’anno, l’anteprima del festival chitarristico internazionale delle Due Città Treviso-Venezia. Da non perdere i numerosi festival proposti durante l’estate: dal Litorale Jazz Festival,
Concerto presso Batteria Pisani
Avv. Roberta Nesto Sindaco del comune Cavallino-Treporti Messaggio
Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo
“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni
G
iampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?
pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.
L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?
ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.
C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?
Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.
mio grande amico.
L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?
poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.) Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna
Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il
Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-
Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?
Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un
Il programma. Primo appuntamento con “Titizè - A Venetian Dream”
È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.
La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?
Se vogliamo essere essere in serie
A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in
Al Goldoni di Venezia ispirazioni classiche e contemporanee
A Venezia “Titizé – A Venetian Dream” con la Compagnia Finzi Pasca, già protagonista della rassegna estiva, apre dall’11 al 13 ottobre il cartellone di prosa del Teatro Goldoni di Venezia. La stagione continua con Marco Paolini e “Il Milione”, Veronica Cruciani e Lodo Guenzi con “Molto rumore per nulla”, Emma Dante con “Re Chicchinella”, Andrea Pennacchi con “Arlecchino?” e Arturo Cirillo con “Don Giovanni”. Quindi “I parenti terribili” del nuovo diret-
tore artistico del TSV Filippo Dini, “La moglie saggia” di Giorgio Sangati, “Buffoni all’inferno” di Stivalaccio Teatro, “Ciarlatani” con Silvio Orlando.
Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Cacciari, che riprende il tema
del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà. Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con la Big Vo-
cal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca.
A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia.
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Un momento di “Titizè” che aprirà la stagione a Venezia
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Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli
L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?
Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!
Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.
In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.
Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.
La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui
viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.
L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.
Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).
L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.
BENVENUTI
Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.
Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.
Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.
Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.
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Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici
Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?
Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.
ENERGIA SOLARE
L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.
ENERGIA EOLICA
L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-
paesaggistiche e dall’impatto visivo.
ENERGIA IDROELETTRICA
L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.
ENERGIA GEOTERMICA
L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento
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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica. BIOMASSA
La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.
Come mai?
“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-
tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”.
Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?
“Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi-
Una bella soddisfazione…
“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.
SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni
La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse
Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente
L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.
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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.
Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.
L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.
L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.
Tecnologia green per l’edilizia sostenibile
La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.
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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza
VACANZE SICURE 2024
Usalute.
E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.
“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi. “Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.
“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-
Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti
diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.
La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.
Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo
pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.
Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.
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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto
Le squadre del Dragon boat scendono in acqua
Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale
Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!
Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.
Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne
che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute. Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”. In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.
“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.
In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia
APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI
Meduse, come comportarsi in caso di contatto
L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.
Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.
Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene
uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.
Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.
Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.
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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle
Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge
Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.
l
servizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.
I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.
I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.
L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al
prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.
L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.
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In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti
Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione
La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze
UPARCO LAGHETTISintonizzati sul futuro.
na puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.
Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.
Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.
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Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.
Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.
di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.
Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.
L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.
I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate.
Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.
I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali.
Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.
Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi). I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base
Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.
E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino. Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati. Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.
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Inossidabili e professionali le star della soap “Beautiful”
Cheincontri, ragazzi! Il festival della Tv di MonteCarlo (come ho scritto su “Sorrisi e canzoni tv”) è stata una calamita per tutte le star di Hollywood che non sono mancate al Grimaldi Forum: la fila iniziava ben lontana dalle griglie di accesso. Laddove nemmeno il richiamo di Morgan Freeman aveva potuto, è arrivato l’inossidabile “Beautiful” a scaldare gli animi delle tifoserie monegasche di Hollywood. Erano centinaia i fan accampati dalle prime ore del mattino - alcuni arrivati anche dalla Spagna - che hanno atteso le dieci per partecipare all’evento con le star di “Beautiful” e “Febbre d’amore”.
I protagonisti delle due soap hanno attraversato l’Atlantico per incontrare il loro pubblico europeo, condividere alcuni retroscena e firmare una montagna di autografi. In quota “Beautiful” hanno presenziato Katherine Kelly Lang - che non rinuncia alla sua corsa di 4 chilometri nemmeno quando viene al Principato, alla faccia del jet-lag - e Thorsten Kaye, alias Brooke e Ridge. Per “The Young and the Restless” c’erano invece Joshua Morrow e Melissa Claire Egan, gli interpreti di Nick Newman e Chelsea Lawson.
Il quartetto ha dedicato ben due ore ai loro sostenitori, rispondendo alle loro domande e raccontando le curiosità sui set di due delle soap più guardate al mondo. Concluso l’evento, gli attori hanno firmato autografi e incontrato i fan. Nessuno è andato via senza aver conosciuto i propri beniamini. È la riprova del grande professionismo delle soap delle star, che sanno
quanto sia importante coccolare il loro pubblico.
A Montecarlo ho anche organizzato un siparietto con le due star, che si sono amabilmente prestate. Siccome la storia fra i due personaggi va avanti da trent’anni, con sei matrimoni fra loro due (oddio, non tutti validi) ho pensato di mettere loro in mano due cartelli con il verso di una canzone dei Ricchi e Poveri: “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita”. Mi è sembrata adatta a fotografare la loro situazione che nelle sceneggiature è sempre altalenante.
Boreanaz: “Mi piacerebbe tornare a recitare con Bones”
David
Boreanaz è stato un protagonista del festival televisivo di Montecarlo. La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente della giuria di quest’anno per la categoria ‘”Fiction”. Boreanaz ha compiuto da poco 55 anni, esattamente il 16 maggio scorso. È apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando molti a pensare che, a forza di interpretare il vampiro Angel, anche il suo aspetto sia rimasto immutato, nonostante il passare del tempo. David non era solo: ad accompagnarlo c’era il figlio Jaden Rayne - 22 anni, musicista - avuto dalla moglie Jaime Bergman. La star ha tenuto molto a sottolineare quando l’ho intervistato le sue origini italiane: i suoi nonni, infatti, erano del nostro Nordest, esattamente di Cividale in Friuli. Poi emigrarono e si trasferirono negli Usa: il padre di David è un noto metereologo in televisione.
Lui ha scelto un’altra carriera, e bisogna dire, con successo. È inedita la notizia dell’ascendenza veneta di Boreanaz, anche se si conosceva che la famiglia proveniva dall’Italia, ma non era stato mai precisato il luogo. Il suo cognome ancora oggi è presente a Cividale. Il titolare dell’emporio di prodotti elettrici di Cividale si chiama proprio come lui, Davide Boreanaz, a conferma che con ogni probabilità c’è un’ascendenza comune.
L’attore ha da poco concluso le riprese della stagione finale di “Seal Team”, serie che lo vede coinvolto nelle doppie vesti di
produttore e attore protagonista. “Quale sarà il mio prossimo progetto? Non posso dirvelo, ma sto guardando ‘I Soprano’ ultimamente,” ha svelato, ammiccando. In questa epoca di eterni ritorni televisivi, lo rivedremo mai di nuovo nelle vesti di Angel? “Amo il mondo di ‘Buffy’ ma no, non è qualcosa a cui sto pensando”. Tutt’altro discorso per Seeley Booth: “Bones è più popolare che mai, posso immaginare un’eventuale prosecuzione anche per come si è conclusa” ha concesso Boreanaz. Chissà che non lo rivedremo accanto a Emily Deschanel, la scienziata forense con cui ha fatto coppia da vent’anni fa.
Al Festival della Tv dfi Montecarlo centinaia i fans accampati per incontrare dal vivo i protagonisti di “Beautiful” e “Febbre d’amore”
La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente di giuria nella categoria Fiction. E’ apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando a pensare che a forza di interpretare il vampiro Angel il suo aspetto sia rimasto immutato nel tempo
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Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo
I protagonisti della serie tv si sono prestati allo scherzo con una frase di Ricchi e Poveri
A tavola
In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi
MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA
Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.
Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.
CAESAR SALAD (SENZA POLLO)
Un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.
Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.
CROSTATA
DI FRUTTI DI BOSCO
Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione
Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli d’uovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)
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Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne più tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire, disporre l’insalata in un’insalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente. Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.
Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare l’uovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o l’estratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere l’amido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finché la crema non si addensa.
Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto.
Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C. Stendere l’impasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura.
Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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