Le facce del dado
di Antonio Di Lorenzo
Come spesso accade in Italia, le elezioni diventano il termometro per valutare altre temperature politiche. Il primo interrogativo, citando Sordi e Manfredi, è secco: riusciranno i nostri eroi e ritrovare i voti misteriosamente scomparsi ai seggi? Siccome la partecipazione non è la libertà di Gaber, è facile che si fermi attorno alla metà degli aventi diritto. Comunque la risposta all’interrogativo di cui sopra farà sorridere soltanto pochi. Il partito di Giorgia, ormai la chiamiamo solo con il nome come vuole lei, ha solo il problema di capire di quanto salirà oltre il 30 per cento, visto che è già attorno al 32, e ha doppiato la Lega. Il risultato servirà a rinforzare con il peso dei numeri le ambizioni a guidare la Regione, visto che su un punto Giorgia ed Elly Schlein sono d’accordo: il terzo mandato ai governatori non arriverà. Se la Lega ha ormai la metà dei voti di Fratelli d’Italia, nonostante le polemiche e i distinguo di molti, perfino del presidente Zaia, è assai probabile che la candidatura del generale Vannacci porti comunque voti alla Lega. Del resto, il parà della Folgore esaspera concetti che circolano non solo nel Veneto. Il partito vive un’esplicita fronda da parte dei leghisti veneti, che finora hanno sopportato Salvini solo perché era vincente e ha portato il partito nazionale da un misero 4 per cento al 34 delle europee scorse. Ma la resa dei conti è giunta.
segue a pag. 5
del Miranese Nord
ELEZIONI A SCORZE’, LA SINDACA NAIS
MARCON TIRA DRITTO E SI RICANDIDA
Sarà scontro con il rappresentante del centrodestra l’ex sindaco Giovanni Battista Mestriner e l’ex sindacalista Antonio Losetti che è proposto dalla coalizione del centrosinistra
Servizi alle pagine 16 e 18
il voto
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ELEZIONI EUROPEE, CI SIAMO: ECCO I CANDIDATI VENETI
Delicato test per tutti gli schieramenti, il centrodestra cerca conferme dal centrosinistra una nuova sfida
Servizio a pag.25
IL VENETO E L’AUTONOMIA PER L’EVOLUZIONE DIGITALE
L’assessore regionale Calzavara: “Sulla strada dell’innovazione maggiori servizi a portata di tutti i nostri concittadini”
Servizio a pag. 27
UListe d’attesa, sanità al bivio
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
n nostro lettore, commentando di recente alcuni servizi dedicati ad un importante forum sulla sanità, al quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo, ci ha chiesto perché non dedicavamo più spazio all’annoso problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Perché dare conto dei progressi in campo medico e sul fronte della ricerca internazionale e non dare voce ai cittadini alle prese con le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche? segue a pag. 5
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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 93
Politica
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IPassa il Giro d’Italia, paesi in festa
l Veneto si tinge di Rosa grazie al passaggio nella nostra Regione della carovana del Giro d’Italia, un serpentone di corridori in gara per aggiudicarsi una delle corse a tappe più famose al mondo e che porterà sulle strade un clima di festa. Il 23 maggio prossimo infatti, la 18esima tappa prevederà la partenza da Fiera di Primiero in Trentino e, con una lunghezza di 171 chilometri, si svilupperà in Veneto fino a toccare il trevigiano per giungere in provincia di Venezia attraversando i Comuni di Martellago, Mirano, Dolo, Stra, Vigonovo per poi presentarsi alle porte di Padova tra Legnaro e Ponte San Nicolò e concludersi nella suggestiva Prato della Valle, cuore pulsante della città del Santo. Un Giro che, secondo Rcs Mediagroup, organizzatori della manifestazione, punta sempre di più ad essere ambasciatore dell’Italia nel mondo e volano anche per l’economia di un Paese. “Andiamo in centinaia di paesi nel mondo e siamo visti da milioni di telespettatori - ha ricordato Urbano Cairo presidente di Rcs. Non possiamo essere il quinto paese al mondo per turismo con le bellezze che abbiamo: dobbiamo diventare i primi. Il Giro ha portato un numero di turisti in più che non si vedevano da tempo”. Le comunità locali ovviamente si preparano ad accogliere nel migliore dei modi ciclisti e addetti ai lavori. “Una grande emozione - dichiara Martino Schiavon, sindaco di Ponte San Nicolò. In paese c’è grande fermento e attesa, che si stanno tramutando in varie iniziative”. “Per la prima volta il Giro abbraccia Mirano da Nord a Sud - gli fa eco Tiziano Baggio, sindaco di Mirano - coinvolgendo la piazza del capoluogo ma anche le frazioni di Ballò e Scaltenigo. Un evento fantastico che la città saprà accogliere come merita”. “Una bella opportunità per far conoscere le bellezze e i prodotti del nostro territorio in tutto il mondo - aggiunge Andrea Saccarola primo cittadino di Martellago - e nel contempo un evento sportivo che rallegrerà e son sicuro, emozionerà, i nostri concittadini”. “Accoglieremo i corridori davanti al Duomo - conclude Gianluigi Naletto, sindaco di Dolo - assieme a sportivi e persone fragili, per dare all’evento anche una connotazione sociale”.
Riccardo
Musacco
Il 23 maggio tappa nel veneziano e padovano
Le facce del dado
di Antonio Di Lorenzo
Forza Italia ha ritrovato una sua identità post berlusconiana (anche se la famiglia mantiene salde le redini) e spera di aver ritrovato anche la forza elettorale, almeno quella per diventare il secondo partito della coalizione di centrodestra. Nel Veneto ha già dimostrato di aver fatto crescere le iscrizioni. Nel centrosinistra, la sfida tra Pd e Cinque Stelle che a livello nazionale li vede testa a testa, non ha campo: il Pd è sul 16 per cento e i seguaci di Conte attorno al 6. Le elezioni europee saranno il banco di prova per vedere se le strategie di Schlein, unico caso di un’esterna giunta a guidare un partito, letta come il frutto di un Opa ostile nei confronti del Pd, e quella dell’avvocato che ha letteralmente sfilato il movimento a Grillo, sono comunque vincenti. Le altre formazioni hanno il problema di superare la soglia di sbarramento del 4 per cento: più facile per Renzi, che conta sui voti di Bonino, meno per Calenda e l’Alleanza Verdi Sinistra. Tutti hanno lanciato il dado e aspettano di vedere (non di nascosto, per usare la frase di Enzo Jannacci) la faccia che fa.
Liste d’attesa, sanità al bivio
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Non è la prima volta che ci arriva questa sollecitazione e non è infrequente che a fronte di un intervento o una notizia di carattere sanitario appaia l’immancabile osservazione “sì, ma le liste d’attesa...”. Premesso che a questo argomento abbiamo dedicato decine di servizi in tutte le nostre edizioni e continueremo a farlo, il fatto che i cittadini continuino a richiedere attenzione su questo fronte è un segnale da non sottovalutare. Cerchiamo però di non cadere nella tentazione del luogo comune dei lunghi tempi di attesa della sanità: non è sempre così e non lo è per tutti i casi, in particolare per le prestazioni urgenti e indifferibili, pur con qualche eccezione che giustamente fa notizia. Ciò non toglie che ogni giorno migliaia di cittadini si trovino a fare i conti con tempi d’attesa ancora lunghi nella sanità pubblica. Una recente inchiesta di Altroconsumo rivela che su 1.100 italiani interpellati ben 950 hanno avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame nel corso dell’ultimo anno. Così molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati, affrontando costi elevati, oppure a rinunciare a alle cure. Per molti, poi, è impossibile rispettare i tempi suggeriti dal medico e c’è chi è costretto a lunghi spostamenti pur di avere l’appuntamento. A farne le spese sono soprattutto i più deboli, chi ha meno disponibilità economiche, gli anziani. In Veneto si cerca di correre ai ripari. Anche di recente la Regione ha annunciato importanti stanziamenti, l’ultimo da 40 milioni per superare il problema delle liste d’attesa e ha reclutato specialisti per smaltire le agende. Ma si tratta di un aspetto strutturale che va affrontato alla radice, rafforzando proprio la sanità pubblica, pagata dai cittadini.
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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it
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è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 6 maggio 2024
Stievano
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Elezioni/1. Il centrodestra punta sull’esperienza amministrativa dell’ex assessore
Per Stefano Sorino sono viabilità e commercio i primi temi da affrontare
“P
enso sia il momento giusto per la mia persona. Credo di avere ormai maturato l’esperienza, e la competenza politica e amministrativa necessaria per questo importante passo, non solo per me ma per il futuro stesso della città di Noale”. Parole nette e sicure che vanno ben oltre le divisioni che si sono evidenziate in città nelle ultime settimane quelle di Stefano Sorino, 45 anni, candidato sindaco di Noale alle prossime elezioni amministrative. Avvocato con studio in centro storico, passione per lo sport e impegno da anni nel tessuto sociale, già consigliere comunale dal 2009, e poi assessore con deleghe al commercio e al bilancio dell’attuale amministrazione Andreotti (giunta dalla quale si è dimesso lo scorso novembre per divergenze), Sorino
Sulla candidatura, arriva la benedizione di Gianluca Forcolin, in aperta competizione con i fuoriusciti da Forza Italia
commenta con un primo affondo proprio questa ultima esperienza. “Non disconosco - dice - la mia appartenenza passata, perché ho fatto parte ovviamente anche io di questa ultima giunta nel bene e nel male, però il percorso si era esaurito ed ora sono pronto per questa nuova avventura avendo ovviamente imparato molto da quella passata”. Lista e programma sono ancora in divenire, ma le prime linee guida sono già state annunciate ai cittadini: “sono per un dialogo costante con tutte le realtà, non ho pregiudizi nei confronti dei partiti, e sono consapevole che non bisogna avere paura di nessuno. La mia
è una candidatura non di lista ma per il paese, per cercare un cambio di passo su questioni che fino ad ora sono state solo oggetto di frattura politica e di piccole beghe. Penso invece che per amministrare bene una città sia necessaria una condivisione dei programmi e una nuova visione sulla gestione e la vivibilità dei centri del territorio comunale”.
Sulla candidatura di Sorino, intanto, arriva la benedizione di Gianluca Forcolin, in aperta competizione con i fuoriusciti da Forza Italia. “I lavori per una intesa in città - dice - sono andati avanti a lungo, poi lo strappo è avvenuto ma non per scelta nostra. Uno dei candidati ha deciso di isolarsi continuando per conto proprio e senza tenere conto delle proposte di quelli che dovevano essere gli alleati. Il nostro interesse è sempre stato quello di un centrodestra unito e strutturato per fare bene a queste elezioni. Da parte nostra nulla di personale, ma se qualcuno sceglie per conto suo e con una decisione del tutto personale è ovvio che poi ne debba pagare le conseguenze in termini di alleanze e disponibilità di accordo da parte della eventuale colazione”. Stefano Sorino, però, preferisce tenersi lontano dalle polemiche e parlare solo di sé e del suo programma. “E’ fondamentale - spiega - portare avanti il lavoro di ascolto iniziato e continuare a rafforzare e potenziare il lavoro di squadra con l’obiettivo di individuare iniziative e soluzioni che vengano condivise da tutti. Primo tema da affrontare sarà la questione viabilità che sicuramente coinvolge anche le attività commerciali noalesi, oltre che tutti i cittadini che abbiano necessità o volontà di frequentare il nostro stupendo centro storico”.
L’ex sindaco Michele Celeghin scommette sul secondo mandato
dovrà rispondere agli elettori delle sue scelte”. La posizione di Michele Celeghin come candidato sindaco a Noale è ben chiara fin dalla prima presentazione della sua candidatura alle elezioni comunali di giugno, con una decisione che ha subito messo chiarezza sui rapporti tra lui e le decisioni del coordinatore provinciale azzurro, Gianluca Forcolin, tra i quali era ben chiara la tensione dopo il sostegno espresso da quest’ultimo a Stefano Sorino, altro nome in gara per la carica di sindaco a Noale. Celeghin si presenta con l’appoggio della sua lista civica dopo essere stato coordinatore regionale per Forza Italia, ma, come spiega il candidato: “un conto è la decisione del partito e un conto è la mia. Per un partito
in caso di scelta debbono poi seguire le spiegazioni per rispetto nel confronto degli elettori. E non mi riferisco solo a Sorino, ma anche a quanto accade con Fascina, dove forse ci sono state altre scelte legate al Pd. Per quanto mi riguarda, anche io ho fatto le mie scelte e ho deciso di continuare sulla mia strada con coerenza”. Per la sua civica, ecco le prime linee del programma elettorale che prevedono in primo piano tra i temi istruzione, ambiente, viabilità e politiche abitative. “E’ necessario - la sintesi del candidato - tornare al centro del miranese, attuare politiche di gestione che siano coordinate con gli altri Comuni. Ritengo che l’esperienza politica di Noalesi al Centro sia oggettivamente terminata”. (m.t.)
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Il candidato Stefano Sorino
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Elezioni
“Sociale ed efficientamento energetico, ecco le priorità”
D
ialogo con tutti, al di là delle singole realtà politiche ufficiali ma badando esclusivamente al servizio della città e dei suoi residenti a partire dalle esigenze più concrete. Per la presentazione della sua candidatura elettorale, quello che viene visto per ora come “terzo incomodo”, l’avvocato Carlo Fascina, sceglie la via della “candidatura di petto”, preferendo tirarsi fuori dalle lotte elettorali che stanno squassando non solo Noale, ma in pratica l’intera parte del veneziano al voto. “E dire che non dovevo nemmeno essere parte di questa tornata elettorale - dice con sincerità Carlo Fascina - ma sono state fin troppe le persone che conoscevo e che negli ultimi mesi mi si sono anche solo accostate per strada dicendomi che ero la persona che meglio li avrebbe potuti rappresentare e chiedendomi di candidarmi, così eccoci in competizione a nostra volta”. Già saltato in partenza, dunque, il possibile e ventilato da più parti primo accordo con Celeghin per una candidatura unitaria fin dal primo turno (fatto che ora in effetti mette in
dubbio anche l’apparentamento in caso di eventuale ballottaggio che coinvolga solo una delle due parti in questione), con la lista già completa nessun (o quasi) rancore nel confronto dei partiti uf-
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Alessandra Dini raccoglie il testimone della sindaca uscente Patrizia Andreotti
ficiali. “Non voglio criticare ma favorire il dialogo - dice. Io vorrei un consiglio comunale dove si dialoga sui problemi dei cittadini. Nella mia lista ci saranno persone di diverse parti politiche, che però sono persone competenti: sono per le idee che ritengo giuste”. Fascina presenta un programma che ha come punto principale la volontà di mettersi al servizio della città. “Officina Noale - spiega - è composta da una maggioranza di persone giovani e con poca esperienza di politica attiva, ragazzi e ragazze che hanno come scopo principale quello di mettersi al servizio della intera comunità. Per questo le priorità della nostra lista riguarderanno le esigenze pratiche della città. Ad esempio, l’asilo nido comunale, chiesto da molte coppie giovani e al primo figlio, oppure la riorganizzazione delle strutture scolastiche e, passando all’altro lato della vita, i servizi per gli anziani. Inoltre, punteremo all’efficientamento energetico delle strutture comunali e all’investimento costante nelle risorse pubbliche” Massimo Tonizzo
“La continuità con l’amministrazione precedente”. A provare a garantire questa continuità con un vero e proprio “passaggio di consegne” amministrativo ci prova un’altra donna, Alessandra Dini, 46 anni vicesindaco uscente di Noale, professionista nel comparto marittimo, che prende il testimone di Patrizia Andreotti che lascia per obbligo costituzionale dopo due mandati. Ad appoggiarla, la lista civica dell’ex sindaco, “Impegno Comune” e la consapevolezza della difficoltà, evidenziata non solo in città dell’essere una “sindaca”. “Sono orgogliosa del mio percorso civicospiega la sua candidatura Alessandra Dini. Amo Noale profondamente. Qui si vive bene”. “Abbiamo già avviato- dicenumerose opere, dalla biblioteca che troverà spazio nell’ex Consorzio agrario, vicino alle scuole, alla pinacoteca Lancerotto, nuovo polo culturale in Palazzo Scotto. E ancora: la ciclabile in via Valsugana a Cappelletta, la palestra e il parcheggio nell’area scolastica di Moniego, la riqualificazione dell’area sportiva adiacente al plesso scolastico di Briana”. (m.t.)
8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Onisto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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messaggio politico elettorale
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terzo incomodo”
/2. Scende in campo Carlo Fascina, considerato “il
Noale
Società. L’assessore Annamaria Tomaello ha illustrato i temi del concorso letterario
“La Parola alle Donne” compie 15 anni
Una stimolante e originale esperienza lunga ormai quindici anni. Questo è il concorso letterario della Città di Noale “La Parola alle Donne”. Un’iniziativa nata dalla volontà di dare voce a testimonianze a tematiche legate al mondo delle donne, ed offrire una concreta opportunità di espressione di talento e creatività. Il tema di quest’anno è stato ”Racconti di non violenza, atti di bellismo quotidiano” e, come commenta l’assessore alla cultura della Città di Noale Annamaria Tosatto “è stata un’occasione per riflettere su un neologismo della lingua italiana il bellismo, nella certezza che fare del bene agli altri, fa bene alle donne, agli uomini, ma anche all’intera comunità”. “Si tratta infatti di un termine - che abbiamo avuto l’occasione di conoscere ed approfondire nei progetti promossi dal locale istituto comprensivo Elisabetta Pierazzo, iniziative volte a sensibilizzare e prevenire ogni forma di discriminazione e violenza tra pari, bullismo e cyber bullismo, rivolte ai giovani e alle loro famiglie. Se ogni atto di bullismo rinnova il malessere in chi lo subisce e in chi lo fa, gli atti di bellismo fanno stare bene, chiunque li riceve o li legge; come nel caso di questi racconti. Insegnano la generosità, la bellezza di tutti, nessuno escluso, e la costruzione di una comunità in cui ognuno fa la propria parte. Un’occasio-
ne per riflettere sui valori ad oggi prevalenti e presenti nella nostra realtà; ed in tal senso ci stimolano e ci incoraggiano i racconti pervenuti dall’oltre centinaio di partecipanti di tutta Italia: tante sono le donne, alcune già affezionate al nostro concorso, e altrettanti gli uomini che hanno scelto di raccontarsi e raccontare”.
Come ogni anno un’attenta giuria composta da Edoardo Pittalis, Michela Manente, Vera Horn e Lara Sabbadin si è dedicata con passione alla lettura e valutazione di ogni opera pervenuta.
“Agli inizi non si immaginava il successo che il concorso avrebbe ottenuto - commenta il sindaco di Noale Patrizia Andreotti - oggi invece il concorso è ormai un
evento che annualmente si inserisce di diritto tra gli eventi più attesi della primavera Noalese. Dopo le premiazioni, con la vittoria di Maria Rosaria Fonso con “Lei sa chi è Polifemo?”, è stato già ufficializzato il bando della quindicesima edizione dedicata al tema “La parola alle Donne - Una Fiaba moderna in un borgo antico”, dove viene chiesto ai partecipanti di creare una fiaba contemporanea che metta in evidenza una tematica legata alla condizione della donna oggi. Un tema raccolto nato dalle recenti riflessioni suscitate dal discorso di inaugurazione dell’anno accademico alla Luiss tenuto da Paola Cortellesi”.
Massimo Tonizzo
“Ricordi sul piatto”, aggregazione con il buon cibo
Inizia a Noale una proposta innovativa di socializzazione per i cittadini e le cittadine “senior” basata sulla cultura del buon cibo e legata ai ricordi e alla tradizione. Si chiama “Ricordi sul piatto” e si tratta di un’iniziativa finanziata dal progetto Filo4 “Ben-essere Anziano” a carico della Regione Veneto. In collaborazione con gli educatori specializzati di Coges Don Milani. “La cucina - spiega il perché dell’iniziativa l’assessore ai servizi alla persona Annamaria Tosatto - rappresenta un’attività che caratterizza la quotidianità della maggior parte delle famiglie: un momento di incontro, scambio, condivisione, ma soprattutto di cura dell’altro”. Il laboratorio noalese, che durerà fino a giugno con incontri una volta a settimana il venerdì dalle
9,30 alle 11 in Sala Daminato della Casa di Riposo (ingresso da via Ongari) previo raggiungimento numero minimo di iscritti vuole essere uno spazio dove scoprire il piacere di raccontarsi per tramandare le tradizioni culinarie del territorio. Ciascun partecipante potrà riportare le ricette tradizionali più amate, o legate a ricordi particolari, che daranno vita a un ricettario finale. Un vero libricino ricettario verrà arricchito dal racconto di episodi,
ricordi, modi di dire o curiosità legate alle ricette e suggerimenti per una sana alimentazione. Un mix di affetti, sapori e saperi, storie di cucina, ma anche e soprattutto di vita da condividere per riscoprire assieme non solo i sapori della cucina locale, ma soprattutto la voglia di stare assieme per condividere, oltre alle ricette, la voglia d socializzare al di là di qualsiasi limite di età, cultura o appartenenza sociale. (m.t.)
Dopo le premiazioni, con la vittoria di Maria Rosaria Fonso con “Lei sa chi è Polifemo?”, è stato ufficializzato il bando della prossima edizione dedicata al tema “La parola alle Donne - Una Fiaba moderna in un borgo antico”
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Un momento delle premiazioni nelle passate edizioni
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Martellago
Ambiente. Fondi in arrivo dalla Regione Veneto con un progetto ad hoc
Parco Laghetti, 357 mila euro per la riqualificazione
In arrivo a Martellago ben 357mila euro di finanziamenti europei per progetti green erogati dalla Regione Veneto attraverso la Città Metropolitana di Venezia a favore della “valorizzazione dell’ecosistema del Parco Laghetti in relazione al miglioramento della qualità ambientale dei tre centri urbani del Comune di Martellago”. Si tratta di un progetto presentato due anni fa assieme a quelli di altri nove Comuni del veneziano per accedere ai contributi per il Veneto del Programma Regionale finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo e per cui il Comune ha aggiunto 40mila euro dal proprio bilancio. Gli interventi da effettuare prevederanno uno studio ambientale dell’area, riqualificazione delle aree boscate e sistemazione forestale con l’eliminazione di specie infestanti e messa in sicurezza degli alberi lungo i sentieri e sugli specchi d’acqua. Tutto questo permetterà anche il miglioramento delle condizioni di nidificazione delle specie tipiche dell’area. Nel recente passato, all’interno del cosiddetto Masterplan Laghetti alcune soluzioni previste come il percorso per i disabili e la nuova cartellonistica erano state largamente condivise mentre altre come il boulevard centrale, i pontili per la pesca e i piani cottura per il barbecue avevano suscitato qualche perplessità. “Il finanziamento si potrà utilizzare solo per interventi di carattere ambientale - ha precisato la vicesindaca Monica Cornello - ed è giusto, prima dobbiamo pensare alla salute del parco e poi alle infrastrutture”. Soddisfatto il sindaco Andrea Saccarola. “Da tanti anni il nostro Parco Laghetti viene considerato la “piazza verde” di congiunzione dei tre nostri centri abitati - spiega il primo cittadino - al suo interno, sempre nel rispetto delle sue caratteristiche ambientali, vengono svolte attività sportive, ludiche e sociali. La nostra amministrazione, già nel precedente mandato, ha inteso lo sviluppo delle aeree verdi come necessità prioritaria anche in un’ idea di crescita ed interconnessione degli spazi in ambito metropolitano. Attraverso il nostro Parco, in un ambiente naturale e sicuro, si possono raggiungere Martellago, Maerne e Olmo, ma anche Trivignano e poi Mestre e Venezia. Non è un caso se le nostre cave sono meta per passeggiate e visite da tanti residenti dei territori dei Comuni a noi vicino. Con grande orgoglio vi informo che questo grande impegno è stato riconosciuto e premiato a livello regionale con un contributo di
357mila euro che ci permetteranno di investire ancor più energie nella riqualificazione della nostra “piazza verde”. Un risultato frutto del lavoro svolto dagli assessori Monica Cornello e Luca Faggian e dal personale dei nostri uffici che con costante, puntuale ed indispensabile professionalità affronta con successo ogni progetto”. Insomma sono in arrivo per Martellago tanti contributi per rendere l’area verde sempre più vivibile e attrattive per tutta l’area. Riccardo Musacco
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Due nuovi defibrillatori a servizio della comunità
Due defibrillatori donati al Comune di Martellago, uno già operativo presso il calcio femminile Olmo, si sono aggiunti a quello posizionato al Parco Laghetti di Martellago e a quello donato al vicino Comune di Zerobranco. Continua l’opera meritoria dell’associazione “La Speranza di Marco Aps”, nata dopo la morte di Marco Zago, 47 enne, assicuratore, candidato sindaco della città nel 2018 la cui perdita improvvisa per un infarto lasciò sgomenta l’intera comunità. Ora, grazie all’amico Giuseppe Salvador, presidente dell’associazione e la vice nonché consigliera comunale Federica Molin,
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Martellago e paesi limitrofi sono diventati sempre più Comuni cardioprotetti. Un risultato raggiunto grazie anche al contributo di Itas Assicurazioni con cui Zago collaborava. La cerimonia si è tenuta in sala consiliare alla presenza del sindaco Andrea Saccarola, della vice Monica Cornello, del gruppo alpini di Mogliano. “L’attivo impegno dell’associazione ed il contributo di generosi donatori - ha ricordato Salvadorhanno consentito la realizzazione di questo importante risultato. La nostra mission non si ferma comunque qui. In itinere abbiamo altri eventi di raccolta fondi per rendere i Comuni cardioprotetti. Un invito a tutti, cittadini, commercianti, imprenditori, istituzioni di unirsi a noi, sostenerci e di camminare con noi in questa impresa”. Ringraziamenti sono arrivati dal primo cittadino che ha ricordato anche come pochi mesi fa, a Martellago, un signore che aveva accusato un malore era stato soccorso proprio grazie a un defibrillatore presente all’interno della vicina palestra. Insomma degli investimenti importanti a favore della salute dei cittadini e delle emergenze che possono verificarsi in ogni momento della giornata e possono risultare fatali senza gli strumenti necessari a disposizione. (r.m.)
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Hnon si confrontano più con le Cittadine e i Cittadini del nostro Comune, la casa Comunale è sempre più lontana dalla nostra gente e dai loro e ettivi bisogni, la terra veneta sempre più cementificata. In poche parole, le Persone del nostro comune, da tempo, non vengono più ascoltate. Per questo la gente ma soprattutto i giovani “che rappresentano il nostro futuro” si allontanano dalla vita amministrativa dalla politica. La nostra azione sarà rivolta a coinvolgere tutti nella discussione delle da fare” SIEME”.
sione e al confronto con la nostra gente a nché i giovani, le donne e gli uomini anziché lamentarsi si mettano in discussione passando dall’atteggiamento del il dito contro” io?” interessa, mi sta a cuore”.
toposte ad una corretta manutenzione tutte le strutture già presenti e vanno realizzati un palazzetto dello sport con una piscina ed un’area/parco per la pratica sportiva
, credo in una nuova realtà che comincia. Una realtà fatta di competenze, di idee e di persone pronte a mettersi in gioco e riscoprire la passione per la politica, per la trasformazione democratica del territorio, con azioni concrete che restano nel tempo e migliorano la vita di tutti i cittadini, non solo di
“innovare Scorzè e proiettarla verso il futuro” come abbiamo detto ci aspetta un grande lavoro e noi vogliamo a rontarlo con una squadra di giovani a ancata da figure esperte, siamo pronti ad impegnare persone competenti nei vari settori, persone che sanno ascoltare, confrontarsi e pronte a risolvere i problemi. Noi non crediamo nell’egemonia del attorniato da persone che dicono sempre si. Noi crediamo nella forza della squadra e delle sue competenze. La nostra idea è dei Consiglieri, una Giunta, un Sindaco PER SCORZE’ convinti come siamo che amministrare un comune è una missione civica e sociale e non una vetrina per mettersi in mostra. Come abbiamo detto vogliamo proporre alla gente del nostro Comune un modo diverso di amministrare rispetto
ai cittadini e alle cittadine di tutto il Comune vogliamo coinvolgere associazioni, imprenditori, commercianti, scuole, parrocchie dobbiamo realizzare un sogno: un Comune dove si vive bene, pulito, senza favoritismi, dove: territorio, sociale in senso allargato e sviluppo sostenibile si integrino nel vivere quotidiano rendendo più bello,
costruire assieme un Comune di Scorzè socialmente e culturalmente attivo, che riparta dalle scuole e da tutte le agenzie educative presenti nel territorio, come baluardi di istruzione e coscienza civica, che apra le sue porte ai giovani, una Scorzè che guardi al futuro.
Vorremmo partire dallo sviluppo di un Comune che si metta a disposizione della gente, a nché sia il Comune e delle materne; con sussidi per l’acquisto dei libri scolastici; attraverso una revisione completa dei trasporti scolastici e per le attività sportive che incentivi all’uso; aiuti rivolti ad allargare la pratica sportiva post scolastica ai ragazzi e alle ragazze promuovendo i dopo scuola. Un particolare impegno è rivolto verso il nostro territorio che è parte integrante del nostro Veneto per questo intendiamo realizzare una pianificazione rivolta a ricucire tutto il tessuto urbano e a salvaguardare le nostre aree agricole che ci forniscono fantastici prodotti da tutto il Veneto. Vogliamo praticare una concreta riduzione della cementificazione del nostro suolo (siamo tra i peggiori comuni della nostra provincia), serve un’analisi e conseguente piano di recupero dei centri, delle frazioni e del
11 #iocicredo #parliamoneassieme #agiamoassieme
Losetti il nuovo sindaco per Scorzè La partecipazione è l’innovazione, il nuovo modo di amministrare.
Committente responsabile: Michele
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Maccari
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Territorio. La decisione dell’amministrazione in accordo con le opposizioni
Viabilità, in arrivo una rivoluzione nell’area di via Canaletto a Maerne
Rivoluzione della viabilità nell’area di via Canaletto a Maerne che porterà ad un minore impatto di traffico automobilistico e la creazione di bike lane in totale sicurezza. Partiranno infatti entro settembre i lavori di sistemazione e riqualificazione della via che prevederanno la riasfaltatura, il rifacimento dei marciapiedi con l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di due bike line ciclabili che si connetteranno al Tombotto in modo da creare un percorso ciclabile sicuro, che attraverserà il centro del paese fino alle scuole. Dall’amministrazione comunale si precisa che nessun albero presente verrà abbattuto, anzi, grazie all’utilizzo di un materiale drenante, verranno maggiormente salvaguardati. Saranno riorganizzati anche i parcheggi e creato anche un breve senso unico per migliorare la viabilità. Un intervento discusso in commissione urbanistica dove anche le osservazioni
delle opposizioni sono state prese in considerazione. L’auspicio della minoranza è che il percorso ciclabile possa proseguire, sempre tramite bike lane, anche fino a via Guardi dove vivono molte famiglie, e dove sorgerà anche il nuovo centro anziani. Anche su questo punto la giunta si è dimostrata aperta al confronto. Soddisfatto il sindaco Andrea Sac-
Prevista la riasfaltatura, il rifacimento dei marciapiedi, l’abbattimento delle barriere e due bike line
carola. “Fare un senso unico per le due bike lane non è stata una scelta facile - dichiara - ma è stato convenuto con l’opposizione che in questo modo si possono raggiungere le scuole in bici in sicurezza. Anche per i parcheggi ce n’è uno poco lon-
tano da lì. Ringrazio l’ufficio lavori pubblici e l’assessore Faggian per il lavoro svolto”. Qualche perplessità è arrivata però dalle associazioni, in particolare dagli ambientalisti di Acque Nove, i quali, in una nota, hanno avanzato alcune richieste di miglioria a riguardo. “Se si decide di dare
“Comunità Europea dello Sport anno 2026”, tre Comuni ci puntano
Martellago, Trebaseleghe e Zero Branco hanno lanciato ufficialmente nelle scorse settimane la propria candidatura unitaria a “Comunità Europea dello Sport anno 2026”, premio lanciato da Aces Europe Delegazione Italia, la delegazione italiana di Aces Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, che ha anche l’obiettivo di promuovere la visibilità internazionale di tutti i municipi premiati. Una candidatura, quella dei 3 Comuni veneti, che unisce 3 province nel segno del connubio tra varie esperienze. “Questa amministrazione comunale - dichiara l’assessore allo sport del Comune di Martellago Daniele Favaretto - presenta la candidatura a “Comunità Europea dello Sport anno 2026” nella consapevolezza che nel proprio territorio lo sport è cresciuto grazie a nuove strutture, ai numerosi lavori di riqualifica-
zione di quelle esistenti, ai progetti di sostegno alle società sportive del territorio, alle iniziative scolastiche così da garantire a tutti la conoscenza di discipline, tradizionali e nuove, e per incentivare nei giovani uno stile di vita sano e corretto fin dall’infanzia. Molte discipline sportive hanno trovato il loro spazio e sono state valorizzate per creare un’ampia e variegata rosa di opportunità per tutti i cittadini. La nostra realtà cittadina è ricca di gruppi, associazioni, circoli e società sportive che, nelle più disparate discipline, promuovono e diffondono la pratica sportiva come momento di impegno e prova personale, di svago e divertimento, di integrazione sociale e costruzione di relazioni personali oltre ad essere una pratica socialmente rilevante, assolve funzioni nei processi di crescita e sviluppo dell’individuo e dell’intera collettività”. (r.m.)
priorità a quest’opera per ragioni legate al tipo di finanziamento - si legge - o perché la progettazione è già in fase avanzata, chiediamo di porre la massima attenzione al contenimento dei costi, optando per interventi minimali e economicamente convenienti”. Le proposte dell’associa-
zione comprendono, restringimento carreggiata a metri 5.50, istituzione zona 30 km/ora, senso unico eccetto bici (tutta la via), eliminazione marciapiede lato sud (lato rio Roviego) e sostituzione con manto a prato naturale, rifacimento marciapiede lato nord (lato condomini e parco giochi), preferendo pavimentazioni drenanti, posa cartello indicazione parcheggio via Guardi (e parcheggio interno via Canaletto), apertura accesso parcheggio di via Guardi direttamente fronte via Canaletto, assestamento e adeguamento alberature esistenti, spostamento isola ecologica e riqualificazione, collegamento pedonale area parcheggio interno via Canaletto con via Stazione a lato recinzione condominio, realizzazione della passerella su Rio Roviego per il collegamento con l’area verde del centro anziani. “Valuteremo le proposte che ci arriveranno - è stata la risposta del sindaco Saccarola. Riccardo Musacco
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Martellago
Gli amministratori al momento del lancio della candidatura
L’area interessata dagli interventi
Economia. Roberto Bottan illustra i dati delle ultime elaborazioni della Cgia di Mestre
Export, i beni prodotti nel Miranese sono in calo
Ibeni prodotti nel Miranese sono in calo, soprattutto sul mercato straniero con le esportazioni che hanno subito un deciso ribasso. Questi i dati dell’ultima elaborazione della Cgia di Mestre, che mostrano come l’attività della Riviera e del Miranese abbia subito una contrazione del valore degli acquisti da parte dei principali mercati esteri, nonostante la diminuzione dei prezzi delle materie prime. Un fenomeno che ha interessato anche le aziende di Salzano. A fronte di un calo dei prezzi di produzione, infatti, anche gli incassi hanno scontato un prezzo più basso di vendita e questo porta a un ribasso dell’export del 5,2%, il più alto economicamente dell’intero Veneto e in tendenza con quanto avviene in tutta la provincia di Venezia, che nella classifica delle esportazioni su base nazionali si piazza addirittura ventisettesima. Sulla questione, è chiara l’analisi del presidente della Cgia Roberto Bottan (nella foto): “la flessione registrata dal commercio estero è riconducibile al rallentamento della domanda internazionale e allo sgonfiamento dei prezzi, con meno ri-
chiesta all’estero, associata a un calo dei costi di produzione. Un fattore in realtà ciclico che, dopo gli shock economici subiti dal Covid e dal conflitto russo-ucraino, tende a ritrovare una dimensione economica più tranquilla”. Osservando i settori che contribuiscono maggiormen-
te all’export, in contrasto con i dati negativi bisogna peraltro notare la solidità del comparto calzature e articoli in pelle con il contributo del distretto della scarpa della Riviera del Brenta, e la crescita anche del comparto dei macchinari, soprattutto nel settore specializzato in motori e turbine diversi da quelli per aeromobili e veicoli (apparecchiature fluidodinamiche, pompe e compressori, rubinetti e valvole, cuscinetti e ingranaggi, forni e bruciatori, macchine sollevamento e movimentazione, attrezzature non domestiche per la refrigerazione e ventilazione, macchine agricole industriali). I mercati con maggior smercio di provenienza dalla terraferma veneziana sono principalmente europei, con Francia e Germania in testa seguiti da Stati Uniti (unici fuori vecchio continente), Austria e Olanda, con il 62% del commercio che si sviluppa dentro i confini europei. “Stiamo lavorando per una ripresa che sia il più rapida possibile - dicono dalla Cgia - e la tendenza ci dice che questo avverrà in tempi sostanzialmente brevi”.
Massimo Tonizzo
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“Pescabilità” una pesca inclusiva di successo
Si è svolta in aprile la seconda edizione di “Pescabilità”, un evento che ha visto la partecipazione di quasi 60 pescatori speciali e dei loro accompagnatori in una gara di pesca. Un pomeriggio dedicato all’inclusività durante il quale le
emozioni non sono mancate. Erano presenti anche alcuni atleti paraolimpici veneti a dimostrazione che, nonostante la disabilità, tutti possiamo svolgere quello che ci piace e che ci fa stare bene.La manifestazione ha avuto come location i Laghetti Sherwood di Salzano ed è stata pianificata attraverso la collaborazione dei Comuni di Salzano, Zero Branco, Martellago e Scorzè, ma soprattutto è stata resa possibile grazie al supporto delle Associazioni Opers Treviso e Asd Piranha, il Gruppo Alpini e tutti gli operatori del settore; attraverso i volontari, i partecipanti hanno potuto pescare e divertirsi in tutta sicurezza.“Una gara nella quale tutti sono vincitori e tutti sono stati premiati - ha sottolineato il sindaco Luciano Betteto soddisfatto e compiaciuto della grande affluenza all’iniziativa. (a.a)
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Salzano
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Politica. Consiglio comunale infuocato nelle scorse settimane
Vivace scontro sulla questione degli impianti sportivi di Robegano
Altro delicato aspetto fatto emergere dai consiglieri di Progetto Comune è la problematica legata al continuo turn over del personale dell’ente locale che “sta mettendo in seria difficoltà l’efficiente funzionamento della macchina amministrativa”
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SOLUZIONE ESCLUSIVA
consiglieri di opposizione di Progetto Comune durante il consiglio comunale di Salzano di fine aprile hanno incalzato il sindaco Luciano Betteto gli e assessori sulla questione della Robeganese a “cui la maggioranza vuole togliere il campo sportivo di Robegano per venderlo, senza avere già una soluzione alternativa per una associazione che rischia di non poter più garantire l’attività per gli oltre 240 giovani tesserati”. Ma non solo. “E’ grave inoltre - spiegano i consiglieri di opposizione Romano de Zuani, Maria Grazia Vecchiato, Eleonora Lanza, Lino Manente, e Vanni Fabris in una nota - la situazione che si è venuta a creare nell’altro campo sportivo di Robegano in gestione della società di rugby “Rondoni” che avrebbe realizzato una struttura abusiva ( la Club House ), ma ancor più grave è la leggerezza con cui il Comune ha rinnovato la convenzione pur in presenza di questo presunto abuso”. “Su entrambe le questioni la maggioranza - proseguononon è riuscita a dare una risposta soddisfacente, rinviando, a oltre due mesi dalla manifestazione del caso, a non chiare verifiche di “organi competenti”. Sindaco e assessori non sono in grado né di controllare l’operato delle società che gestiscono il bene pubblico, né garantire che i numerosi giovani del Comune, e non solo, possano svolgere regolarmente
la propria attività sportiva”. Altra delicata questione fatta emergere dai consiglieri di Progetto Comune è la problematica legata al continuo turn over del personale che di fatto “sta mettendo in seria difficoltà l’efficiente funzionamento della macchina amministrativa, il sindaco, che pone la questione sulla poca gratificazione economica dei compensi, è stato invitato ad adottare tutte le necessarie strategie per poter capire e sondare i reali motivi che spingono da un lato il personale ad andarsene da Salzano e dall’altro cosa rende così difficile trovare delle sostituzioni”. Il sindaco Luciano Betteto di fronte alle sollecitazioni delle opposi-
zioni ha respinto ogni addebito e ha sottolineato come l’ ente locale “abbia seguito con regolarità la procedura prevista, soprattutto nel caso dell’abuso al campo da rugby di via Donizetti a Robegano”. C’è stato invece anche un risultato positivo ottenuto bipartisan. “E’ stata accolta positivamente, dopo le sollecitazioni di Progetto Comune - concludono i consiglieri comunali di opposizione - la volontà dell’amministrazione di continuare a far parte del Coordinamento enti locali per la Pace, fatto di particolare rilievo in questo momento storico tanto delicato per i tanti conflitti in essere”.
Alessandro Abbadir
Un nuovo monumento per i martiri della Resistenza
Quest’anno alla celebrazione della Festa della Liberazione, è stata inaugurata in piazzetta Martiri della Resistenza a Salzano un’opera commemorativa che andrà a valorizzare la piazza sia dal punto di vista estetico, sia emozionale, frutto del lavoro svolto dai volontari della sezione
Anpi, con il contributo della Pro Loco. Il Presidente sella sezione
Anpi di Salzano Antonio Mantovan evidenzia come “questo nuovo elemento immediatamente riconoscibile all’interno della piazza, è un simbolo al sacrificio di tanti uomini e donne che hanno perso la vita per riconquistare le libertà di cui oggi tutti noi ne godiamo. L’auspicio è che questa piazza possa essere uno spazio di
partecipazione dove proporre iniziative culturali”. L’appuntamento all’evento è stato con i cittadini il 25 Aprile in piazzetta Martiri della Resistenza. Salzano va ricor-
dato versò un tributo di sangue a causa dell’occupazione nazifascista, Salzano infatti conta tre persone uccise dai nazifascisti nel 1944: Cesare Spolaore impiccato
dai tedeschi in piazza a Mirano e Ivone Boschin e Primo Gardin fucilati sul muro di cinta del cimitero di Mirano sempre nel 1944. La brutalità della repressione e i morti che ne seguirono furono una ferita indelebile per il territorio. Anche il sindaco Luciano Betteto è contento dell’iniziativa. “Si tratta di una iniziativa lodevole - dice - il primo cittadino. Salzano è molto legata ai valori della Resistenza e onora i caduti delle guerre quando vi sono le celebrazioni. Il nuovo monumento è un bel segnale e punto di aggregazione di tutta la cittadinanza”. Il giorno del 25 aprile infatti in tanti hanno partecipato alla cerimonia commemorativa della giornata della Liberazione. (a.a)
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Salzano
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Il municipio di Salzano
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PASQUALETTO
CANDIDATO VENETO AL PARLAMENTO EUROPEO CIRCOSCRIZIONE NORD ORIENTALE
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(Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia)
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nell’Unione Europea; • rivedere il Green Deal scrivendo in maniera precisa come finanzieremo gli obiettivi di transizione energetica.
SULLA SCHEDA SCRIVI:
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ELEZIONI EUROPEE 2024
8-9 GIUGNO PASQUALETTO
|
carlopasqualetto.it Carlo Pasqualetto @carlopasqualetto
messaggio politico elettorale
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Elezioni/1. Il candidato sindaco Giovanni Battista Mestriner annuncia una proposta innovativa
“Il municipio sarà aperto anche nelle ore serali”
N essuno poteva dire che nessuno se lo aspettava, dato che era nell’aria da almeno quattro mesi, alla fine Giovanni Battista Mestriner ha sciolto le ultime riserve e ha comunicato la sua candidatura a sindaco di Scorzè dopo i due mandati consecutivi e il passaggio delle consegne a Nais Marcon nella scorsa legislatura (sindaca che però si ricandida). “Ci presentiamo alle prossime elezioni comunali a Scorzè con una squadra composta da tanti giovani - le prime dichiarazioni da candidato - molti dei quali pronti a nuove responsabilità, dopo aver maturato in questi anni esperienza amministrativa. Sono, anzi siamo una squadra che sarà sostenuta dai partiti di centrodestra, una squadra che ha come obiettivo l’essere a disposizione di tutti: fare in modo, sempre più, che il Comune sia la casa di ogni persona che abbia un bisogno, un problema, una difficoltà, che abbia, perché no, una proposta, un traguardo da “festeggiare”. Giovanni Battista Mestriner nel 2022 ha aderito a Fratelli d’Italia aveva sostenuto con una sua lista civica Nais Marcon della Lega, che aveva vinto le elezioni con il 73% dei consensi, e a queste elezioni si presenta con una coalizione che comprende Coraggio Italia, Fratelli d’Italia, la civica Mestriner sindaco, Lega e Forza Italia, con il chiaro obiettivo di una vittoria altrettanto larga delle precedenti affermazioni. “Occorre una nuova spinta, un nuovo impulso - spiega i punti base della sua campagna elettorale. Saremo come sempre pronti ad ascoltare e a fare il possibile per cercar soluzioni. Il mondo reale è molto diverso da quello a cui sono abituati i politicanti, la pubblica amministrazione è spesso in ritardo rispetto al passo dei cittadini. E’ lenta, stanca, vecchia: legata ad abitudini, protocolli, burocrazie che la fanno chiudere dentro una sfera di cristallo, in un mondo diverso da quello della gente. Invece di essere veloce, vicina alle nostre esigenze e accessibile quando ne abbiamo bisogno. Molti dipendenti pubblici vanno valorizzati e premiati per l’impegno e la dedizione che mettono nel loro lavoro spesso contro un sistema cieco e sordo”. Tra tutte le proposte, una curiosa anticipazione.“Apriamo il Comune la sera - dice Mestriner. Occorre adeguarsi alle esigenze di molti cittadini che per questioni di lavoro o impegni non possono essere liberi negli ormai classici “ora-
La più grande mostra di opere realizzate con i mattoncini
ri d’ufficio”. Faremo di tutto per essere, credo, tra i primi in Italia in accordo con i dipendenti comunali, a tenere almeno un giorno la settimana, uffici aperti in orario serale. I cittadini possano trovare “un Comune al loro servizio”, aperto per loro. Noi siamo qui: con molta energia, decisione ed entusiasmo. Spesso si dice che le persone non fanno politica e non hanno voglia di esserci. Non è così: noi ci siamo”.
Massimo Tonizzo
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con oltre 120 mila mattoncini
Antonio Losetti sarà il candidato del centrosinistra unito La candidatura civica alla fine si è trasformata in quella del centrosinistra. A Scorzè infatti sarà l’ex sindacalista Antonio Losetti a rappresentare il centrosinistra unito come candidato sindaco alle elezioni. L’accordo tra il Pd e le liste civiche alla fine è stato fatto, dunque, e anche a Scorzè il centrosinistra si presenta unito per conquistare il posto del primo cittadino con Antonio Losetti, ex sindacalista della Cisl ora in pensione. Losetti è da sempre impegnato nella politica cittadina, prima come consigliere negli anni’90, poi come presidente della Pro Loco. A spiegarlo è direttamente lui.
e generazioni e hanno
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personaggi,armi, basie
Figure di supereroi realizzate in
Oriocenter SelectedStores, il mall più grande d’italia
La mostra arrivaal Centro Le Barche per far divertire un pubblicoeterogeneo dopoilgrandesuccesso ottenutoaOriocenter con oltre 160.000 ingressi in poco più di 5 mesi.
La società Brick Show srl, ideatricee promotricedell’iniziativa, ha costruito appositamente perl’esposizione alCentro
Le Barcheil modello Venice Postcard, un modello che racchiude i più famosi simboli del-
formadella nave,avrannoan che la possibilitàdi guardare all'interno e vedere la vita che si svolge sulla stessa.
Il Duomo di Milano
La facciata delDuomo di Milano èstata costruitainteramente con mattoncini, preservandoi piùpiccoli dettagliarchitettonici del Duomo in scala 1:24, e per costruirla sono stati utilizzati oltre100.000 mattoncini LEGO®. Oltre alla facciatastessa, èstataparzial-
Lanaveha manovreevele funzionanti. Attualmente il galeone originale è ormeggiato per la visita nell'antico porto di Genova. Il modelloèlungo 170cm,alto 130 cm e largo 50 cm.
Erebor
la Montagna Solitaria
La grandefortezza diEreborMontagna Solitariaè stata mappata sul modello. È uno dei principali luoghidi azione dello Hobbit.
lery che permetterà di scattare foto in uno scenario 3D.
“Fin dall’inizio - spiega la sua candidatura Losetti - ho avuto l’intenzione di coinvolgere tutti nell’amministrazione del nostro Comune, ecco perché mi sta a cuore amministrare Scorzè: per renderlo più vivibile. I punti principali da trattare saranno verde, pulizia e sostenibilità, cercando di coinvolgere i giovani nelle politiche comunali. Con questo spirito, noi crediamo nelle persone e nelle loro idee e ci siamo aperti a chi è disponibile a convergere su un programma comune, per costruire una coalizione”. La richiesta della sua lista, la civica “Noi Cittadini”, è dunque stata ben accolta con la firma dell’accordo con il Pd cittadino dopo la discussione nell’assemblea degli iscritti del circolo. “In assemblea sono stati fatti dei ragionamenti - spiega la scelta Dario Zugno, segretario del Pd di Scorzè - e ci siamo ritrovati perfettamente sui temi proposti anche dalla lista di Losetti: serve più cura del territorio, più attenzione agli aspetti ambientali, più impegno per i problemi dei più deboli a partire dalla sanità. L’assemblea ha deciso di rinunciare a un candidato di bandiera e aprirci a una lista civica, perché i temi convergono. Abbiamo stima e fiducia completa in Losetti”. (m.t.)
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Lego® dal 30 aprile al centro «Le barche» di Venezia Mestre a cura di PubliIn
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Scorzè
Il candidato sindaco Mestriner
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17 www.lapiazzaweb.it Autolavaggio @autolavaggiosiafuelscorze 334.3647709 Per informazioni contattateci in direct o al numero autolavaggiosiafuelscorzè SCARICA L’APP RADIO VENETO24
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Elezioni/2. Spaccatura in paese, la sindaca uscente Nais Marcon tira dritto
“Mi ricandido a sindaco con la mia lista civica”
N ais Marcon non cede, e si ricandida. La sindaca uscente di Scorzè perde l’appoggio dei partiti “ufficiali” e di parte dei suoi stessi ex assessori che scelgono altre vie politiche, ma non rinuncia a portare avanti il suo progetto candidandosi con la sola forza alle spalle della sua lista civica. Una candidatura, però, quella di Nais Marcon, che già porta a una frattura interna della Lega, con la base in città che ammette chiaramente di stare dalla sua parte anche oltre le direttive “imposte” dal partito in ottica provinciale che punta invece tutto su Mestriner. “Vado avanti perla mia strada -il commento sulla situazione della sindaca uscente. Ho deciso di ricandidarmi e penso di averne tutto il diritto dato che non credo di aver fatto disastri in questi anni, anzi. Per quanto riguarda i miei ormai ex-alleati, devo dire che Mestriner non ha parlato con me. Avrà avuto le sue motivazioni, ma non so proprio quali possano essere. Ha deciso di candidarsi senza averne minimamente parlato con me e pure sapendo delle mie intenzioni di presentarmi nuovamente. Lui poi ha radunato intorno a sé il centrodestra cosiddetto ufficiale. Io a questo punto vado per la mia strada, con una lista
civica da sola”. Ad appoggiarla, intanto, resta la base cittadina, quella che si raduna attorno alla voce forte di Gabriele Michieletto, consigliere regionale della lista “Zaia presidente” ed esponente di primo piano della Lega di Scorzè. “Nais Marcon doveva ricandidarsi ed è naturale che lo abbia fatto dopo un primo mandato nettamente positivo- dice. Tanti leghisti a Scorzè le rinnovano la propria fiducia, stimano che si è rafforzata proprio con questo primo mandato. Lei è un sindaco capace, e corretto, una donna attenta ai bisogni della sua comunità, sempre disponibile per tutti. Noi non possiamo che darle il nostro supporto per la sua riconferma alla carica di primo cittadino e invitiamo tutti a fare altrettanto”. La civica a sostegno, intanto, prende forma
con alcuni dei primi nomi già certi. A seguire Nais Marcon in questa nuova avventura saranno tra gli altri l’ex vicesindaco Angelo Michielan, l’assessore uscente all’urbanistica, all’edilizia privata e allo sport Williams Ceccato, il capogruppo in consiglio Alessia Pamio e il consigliere Francesco Tranossi. L’eredità che affronta la lista è pesante: Nais Marcon era stata eletta con il 73,56% delle preferenze stravincendo al primo turno nel segno allora, della continuità del lavoro svolto proprio dal sindaco Mestriner. La lista civica Mestriner per Nais, che univa i due nomi, era stata anche la più votata con il 47,24 per cento: quasi la maggioranza da soli. Ora, la divisione in due che bisogna capire chi penalizzerà. Massimo Tonizzo
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Ancora troppi gli sversamenti abusivi di rifiuti
Arriva la bella stagione e purtroppo, come accade regolarmente da troppo tempo, aumenta l’abbandono dei rifiuti indiscriminato in città. Sarà forse la voglia di fare le “pulizie di primavera”, sarà l’arrivo di nuove presenze con l’avvicinarsi delle vacanze estive, ma nell’ultimo mese a Scorzè è stata una continua segnalazione di rifiuti non conferiti accanto ai cassonetti e alle aree ecologiche di tutta la città. Sacchi pieni di rifiuti indistinti e mescolati, rimasugli di mobili, elettrodomestici che a una prima occhiata potrebbero perfino sembrare al massimo tirati fuori dalla confezione. In una delle aree ecologiche, perfino una sedia messa quasi “a guardia” delle sporcizie accanto. Ovvie le lamentele dei residenti, che spesso si trovano a che fare oltre che con i cumuli di materiali indesiderati (e a volte anche taglienti), con odori anche forti e il rischio della presenza di topi o di altri animali. “Educazione pari a zero - il commento dei residenti - eppure abbiamo un ecocentro in città che funziona molto bene. Ignoranza e inciviltà vanno a braccetto. Il degrado investe purtroppo poi anche le aree limitrofe, fino addirittura ad arrivare vicino al municipio”. (m.t.)
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Scorzè
Territotorio. Dagli agenti immobiliari arrivano dati che presentano delle sorprese
Miranese, mercato immobiliare in crescita grazie agli stranieri
M
ercato immobiliare in crescita nel Miranese, ma soprattutto grazie agli stranieri. Sono lavoratori, spesso giovani o che hanno appena formato una nuova famiglia, al massimo o con un figlio e per la maggior parte provenienti dall’estero, con i bengalesi come comunità più ampia. Questo l’identikit, a sentire gli agenti immobiliari di questo comprensorio del veneziano, dei nuovi proprietari di appartamento che nell’ultimo anno hanno comprato casa tra Spinea e Mirano in un mercato immobiliare in leggero calo ovunque ma che proprio nel miranese trova le sue eccezioni. Nei primi mesi del 2024 tra Spinea, Mirano e gli immediati dintorni c’è stato fermento, con un aumento sia del costo del mattone che (anche se questo potrebbe ai più sembrare paradossale) delle stesse vendite, con case che restano sui siti delle agenzie per un periodo quasi mai superiore ai due mesi e, soprattutto nella zona di Spinea, affitti al contrario sempre più rari e con prezzi in aumento. “Le motivazioni sono molte - spiegano dalle agenzie del miranese - in parte la gente non si fida più ad affittare perché ci sono stati troppi casi poi di difficoltà nel mandare via l’inquilino moroso, in parte chi ha soldi e possibilità preferisce farsi un mutuo in banca e con quasi la stessa spesa mensile l’appartamento se lo compra”. Il mercato, però, è in parte cambiato e soprattutto a Spinea la metà dei compratori sono stranieri, con percentuali alte di bengalesi. “Non hanno grosse difficoltà di acquisto - continuano gli agenti - spesso hanno già soldi da parte, un lavoro fisso a tempo indeterminato, molti a Fincantieri oppure sono assunti come baristi, lavapiatti, aiuto cuochi a Venezia e hanno già parlato con le banche quando arrivano da noi. Con loro è facile concludere in poco tempo. Dopo di loro, i clienti dell’est e solo alla fine gli italiani. Questi sono quasi tutti coppie giovani appena sposati oppure con un figlio in arrivo”. Chiara anche la tipologia della casa richiesta: “la vogliono grande, con almeno due camere, vicina al centro e comoda ai servizi, meglio se con garage o posto auto privato”. I prezzi, di conseguenza, salgono data la richiesta, e gli immobili che si attestavano sui 100 mila euro appena l’ano
scorso, oggi si vendono a 110-115 mila con un incremento attorno al 10 per cento in pochi mesi E la tendenza sembra essere quella di ulteriori rincari e (secondo alcuni fin troppa) nuova cementizzazione. Insomma il mercato immobiliare cambia e cambia con questo anche la tipologia di proprietari di immobili. Sempre più stranieri che si integrano nella nostra società.
Massimo Tonizzo
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Fornitura di servizi per l’Usl3, salvi 400 posti di lavoro
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Si è tenuto nelle scorse settimane l’ultimo dei tre incontri tra le organizzazioni sindacali e la Rti (Rete temporanea di imprese) composta da Cento Orizzonti Scarl - Csu Zorzetto e Anthesys Servizi Soc coop. Nelle scorse settimane è scattato il sistema per la fornitura di servizi per la Usl 3 Serenissima della Rtti aggiudicataria, con partenza della nuova composizione dall’1 maggio 2024 al 30 aprile 2027 (primo triennio), comportando il passaggio di 397 lavoratori, di cui all’inizio 17, non ricompresi nell’appalto. Dei quasi 400 lavoratori, 47 erano di derivazione Do.mi.no. ex partecipata della Ulss 3 poi convogliata in Gpi, ai quali parzialmente (27 lavoratrici e lavoratori) veniva applicato il Ccnl Tds Confcommercio. La trattativa si è concentrata sia sulla parte di lavoratori con clausole sociali previste dall’articolo 4 del Ccnl Multiservizi e dall’ articolo 37 del Ccnl Cooperative Sociali, i quali transiteranno nel nuovo appalto senza soluzione di continuità, mantenendo così condizioni contrattuali ed economiche. Per quanto riguarda, invece, quei lavoratori ai quali non era possibile l’applicazione di clausole sociali, sia quelli non ricompresi perché provenienti da servizi non in gara, sia derivanti dal Ccnl Tds se non con le sole garanzie derivanti dalla gara d’appalto, frutto di un lungo confronto tra le organizzazioni sindacali e la committenza, si è provveduto a mantenere l’anzianità convenzionale, il monte ore contrattuale, gli scatti di anzianità e Ral alla data dell’accordo dando così una risposta sia rispetto alle condizioni di lavoro che alle condizioni economiche, oltre alla tenuta dell’occupazione. I lavoratori, transiteranno tutti nella nuova compagine della RTI senza periodo di prova, prevedendo alcuni cambi di azienda dovuti a criteri funzionali e geografici. “Il confronto con la direzione della Usl 3 Serenissima e il sindacato confederaledichiarano Monica Zambon - Cgil e Dario De Rossi Cisl - ha sancito la garanzia occupazionale e il passaggio di tutti i 397 lavoratori. Rappresentando di fatto la buona riuscita di relazioni sindacali a salvaguardia non solo dei lavoratori e lavoratrici ma anche dell’indotto che ne deriva, dando a tutto il personale stabilità economica, non scontata per quei lavoratori le cui clausole si basavano sulla sola gara d’appalto”.
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Il centro di Spinea
Sociale. Inaugurata anche a Chioggia nella sede della compagnia dei Carabinieri
“Una stanza tutta per sé”, uno spazio dove le donne denunciano violenze e abusi
Dalla collaborazione con Soroptimist International Italia, nasce l’iniziativa di allestire delle sale protette per incoraggiare le vittime a rivolgersi alle forze dell’ordine, sostenendole nel momento della denuncia
“U na Stanza Tutta per Sé” è uno spazio dedicato all’audizione delle donne vittime di violenza o abusi, realizzato con l’obiettivo di offrire un ambiente confortevole e informale per sostenere le vittime nel delicato momento della denuncia.
Questo spazio è stato inaugurato di recente nella sede della compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina. È la sesta stanza, su 258 a livello nazionale, aperta in un Comando dell’Arma in Provincia dopo quelle di Mestre (2016), San Donà di Piave (2017), Venezia (2017), Tenenza di Mira (2021) e San Michele al Tagliamento (2023). All’evento hanno partecipato il Prefetto di Venezia Darco Pellos, la presidente di “Soroptimist International Italia Venezia Mestre”, Maristella Cerato, il comandante provinciale dei Cara-
binieri, Generale di Brigata Nicola Conforti, il Sindaco di Chioggia, il Vescovo di Chioggia, il sindaco dei ragazzi e i rappresentanti delle altre Forze di Polizia. L’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché ogni altra forma di violenza di genere, intervenuta in videoconferenza ha evidenziato il costante impegno su questo fronte da parte della Commissione bicamerale che presiede.
La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist International Italia è stata avviata nel 2015 e sancita formalmente in un protocollo d’Intesa siglato nel 2019, che prevede l’allestimento delle sale protette con mobili donati all’arma da Soroptimist. L’obiettivo è incoraggiare le vittime a rivolgersi alle forze di polizia,
sostenendole nel momento della denuncia.
“Una stanza tutta per sé” vuole essere un ambiente confortevole ed informale, arredato con mobili che richiamano quelli domestici piuttosto che quelli di un ufficio, allo scopo di favorire un rapporto più empatico tra operatore e vittima per sostenere quest’ultima nel tortuoso percorso di riacquisizio-
Cavarzere, Città Martire: il sindaco chiede al presidente Mattarella
In occasione del 79esimo Anniversario della Liberazione di Cavarzere dal nazifascismo, avvenuta il 27 aprile 1945, il sindaco Pierfrancesco Munari ha rinnovato chiaramente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la richiesta di dichiarare Cavarzere Città Martire. Una richiesta che il sindaco ha consegnato al Prefetto di Venezia, Darco Pellos.
Il bilancio dei bombardamenti alleati su Cavarzere fu di 102 morti fra i civili e 300 case distrutte solo nel 1944 e altre decine nel 1945. I cavarzerani, terrorizzati, fuggirono dalla città per mesi rifugiandosi nelle campagne circostanti per evitare la morte. Poi l’epilogo finale a pochi
giorni dalla resa della Wehrmacht: tra il 23 e il 27 aprile del 1945, in una serie di bombardamenti alleati venne distrutto il Duomo del paese di cui rimasero in piedi solo poche rovine e fu distrutto anche un terzo della struttura del municipio.
Cavarzere con Cassino è gemellata da diversi anni.
Anche il ponte sull’Adige venne distrutto poco prima della Liberazione.
Tantissimi i morti dei bombardamenti alleati, ovviamente anche fra i tedeschi in fuga.
Il Duomo fu poi ricostruito nei primi anni del dopoguerra, ma al contrario: una volta ricostruito, l’entrata non avrebbe
ne della propria libertà e dignità. Il Prefetto di Venezia ha espresso parole di apprezzamento per la lodevole iniziativa, ringraziando le Forze di Polizia ed il terzo settore per le specifiche e delicate attività svolte a tutela delle donne vittime di violenza e sottolineando l’importanza di svolgere un’attenta attività di prevenzione, fondamentale per individuare e
più guardato a nord verso il fiume Adige, ma a sud verso il centro del paese. “Un grande ruolo nella Liberazione di Cavarzere lo ebbe nel 1945 l’allora tenente Riccardo Bisognero alla testa del Battaglione Cremona, un battaglione italiano che era stato aggregato alle forze alleate liberatrici. Proprio a Bisognero Cavarzere intitolò un quartiere residenziale sorto fra la fine degli anni Novanta e il 2000. Per l’occasione fu invitato in città il figlio del liberatore del paese. L’appello del sindaco Munari: sia data a Cavarzere l’intitolazione di Città Martire o anche la medaglia d’ Oro al Valor civile.
Ornella Jovane
cogliere quegli indicatori di rischio che possano consentire l’adozione immediata di misure di protezione efficaci, scongiurando in tal modo il verificarsi di tragici epiloghi. La tutela delle vittime di violenza di genere rappresenta un’assoluta priorità per l’Arma dei Carabinieri - come ha sottolineato nel suo intervento il generale Conforti - impegnandosi sia in termini di prevenzione, sia sul piano dell’attività repressiva, necessaria laddove la prima non raggiunga gli effetti sperati. Le recenti novità legislative, introdotte alla fine dello scorso anno, hanno fornito alle Forze di Polizia ulteriori strumenti operativi, anche di natura amministrativa, per tutelare in modo tempestivo ed ancora più efficace le vittime di violenza. La collaborazione con gli altri operatori sul territorio (centri antiviolenza, assistenti sociali, presidi ospedalieri, Enti locali) è fondamentale per realizzare un fronte comune per contrastare l’odioso fenomeno della violenza di genere. Eugenio Ferrarese
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LE INTERVISTE DEL DIRETTORE
Uno spazio dove esploriamo conversazioni intriganti e approfondite con il nostro direttore. In onda sabato e domenica dalle 9:28. Solo su Radio Veneto24.
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Il libro. La nuova pubblicazione della musicologa cavarzerana Nicla Sguotti
“La divina Maria Callas e il maestro”
“Quella tra Tullio Serafin e la celebre cantante lirica è stata una simbiosi artistica senza precedenti, una pagina di storia che appassiona, fa nascere emozioni e invita a sognare in grande, ad ogni età e in qualsiasi epoca”
“La divina e il maestro” è storia della collaborazione tra la famosa cantante lirica, Maria Callas, e il maestro direttore d’orchestra di Rottanova di Cavarzere, Tullio Serafin, famoso a sua volta in tutto il mondo teatrale e che l’ha lanciata sulle scene internazionali.
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Il volume è opera di Nicla Sguotti, realizzato in collaborazione con Pietro Sandano, che lo ha illustrato. Edito da Apogeo Editore di Adria, narra l’inizio dell’incontro e la collaborazione tra i due artisti che risale al 1947, quando la Callas giunse per la prima volta in Italia per esibirsi nell’opera all’Arena di Verona con “La Gioconda” di Ponchielli. Quando Serafin, che aveva già oltre 50 anni di esperienza nel mondo della musica, era già un maestro affermato con successi internazionali: alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York e all’ Opera di Roma, nonché al Colon di Buenos Aires, all’Opera di Parigi, al Quuen’s Hall di Londra ed altri teatri famosi. La Callas riuscì a suscitare la sua attenzione e il suo vivo interesse per la sua splendida voce.
Una fortuna per la cantante lirica, il cui incontro avrebbe dato vita a qualcosa di straordinario per il grande interessamento del Maestro cavarzerano sulla valorizzazione della sua voce e del suo grande talento, oltre che a quello di altre cantanti divenute pure famose, tra cui Rosa Ponselle e Joan Sutherland.
Un libro arricchito e valorizzato dalle illustrazioni di Sandano e che offre agli appassionati di musica momenti emozionanti.
La Gioconda di Ponchielli in Arena ed egli aveva alle spalle cinquant’anni di trionfi dal respiro internazionale. Iniziava così la collaborazione tra una giovane interprete dalle molteplici potenzialità e un direttore d’esperienza che incentrava il suo agire sulla valorizzazione delle voci: un binomio che avrebbe regalato al mondo qualcosa di meravigliosamente unico. Quella tra Tullio Serafin e Maria Callas è stata una simbiosi artistica senza precedenti, una pagina di storia che appassiona, fa nascere emozioni e invita a sognare in grande, ad ogni età e in qualsiasi epoca”.
Il 3 maggio scorso presso il Teatro Tullio Serafin di Cavarzere c’è stata la presentazione del libro. L’evento, promosso dal Circolo Tullio Serafin con il patrocinio della Città di Cavarzere, ha visto la partecipazione di alcune classi della Scuola secondaria di Primo grado “Aldo Cappon” e degli allievi dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo di Cavarzere.
Interessanti sono le parole con cui Apogeo Editore presenta i contenuti della nuova pubblicazione, in libreria sempre dal 3 maggio: “Maria Callas e Tullio Serafin si incontrarono a Verona nell’estate 1947, lei era arrivata in Italia con una scrittura per
Nicla Sguotti – musicologa e presidente dello storico Circolo Tullio Serafin – si è valsa dell’indiscutibile talento del professore Piero Sandano, che aveva già collaborato con l’autrice in “Cinque lire per un biglietto. Tullio Serafin, la musica e l’incanto”, uscito nel 2018 per la medesima casa editrice. La prefazione è firmata da Nicola Guerini, direttore d’orchestra e presidente del Festival Internazionale Maria Callas.
Samuele Contiero e Rolando Ferrarese
Teatro. Numeri da record per la stagione di prosa a Mira in Villa dei Leoni
Numeri da record per la stagione teatrale appena conclusa a Teatro Villa dei Leoni a Mira. Un teatro quello mirese che da sempre è punto di riferimento per tutta l’area del Veneziano. “Nello specifico - spiega l’amministrazione comunale di Mira - la rassegna serale al Teatro Villa dei Leoni “Mira Il Teatro fa centro”, ha riscontrato un alto gradimento da parte della cittadinanza. Si conferma una proposta di punta che ha raccolto un grande interesse da parte del pubblico con 266 abbonamenti (+ 25% rispetto all’anno precedente), nove appuntamenti praticamente quasi tutti esauriti, tra abbonati e prevendite, già dai primi giorni di apertura della prevendita. La rassegna prevedeva un mix di nomi di punta e compagnie giovani di alto livello che ha saputo soddisfare un pubblico variegato. Una rassegna teatrale di prosa con i migliori risultati di pubblico degli ultimi anni. Grandi nomi, ma non solo: diverse tematiche e varietà di stili hanno caratterizzato il percorso della rassegna”.
“Rispetto all’anno scorso è stato aggiunto uno spettacolo, raggiungendo quindi – spiegano dal Comune
- nove spettacoli complessivi, con un totale di 2.667 presenze, una media del 98,8% sulla totalità dei posti. Gli spettacoli si possono definire, praticamente, tutti sold out. Per questo un ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale di Mira per il risultato ottenuto va ad Arteven per la direzione artistica e a La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per la gestione del Teatro”. Il Comune, visti i successi di questa edizione, è intenzionato a portare avanti anche il prossimo anno una rassegna di grande qualità e per questo si sta già lavorando. (a.a.)
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Calcio. E’ arrivata dopo una sfida al cardiopalma l’agognato traguardo
Calvi Noale vola: si è aggiudicata la promozione diretta in serie D
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opo una sfida al cardiopalma, vissuta in città con grande eccitazione, la Calvi Noale ha battuto per 1-0 tra le mura amiche, nell’ultima giornata di campionato la Godigese, sua diretta concorrente al vertice del Girone B di Eccellenza Veneto scavalcandola in classifica e aggiudicandosi la promozione diretta in Serie D. Il gol vittoria è arrivato alla mezz’ora del primo tempo, firmato da Sebastiano Coin, noalese doc ma per festeggiare si è dovuto attendere il risultato della partita di San Doná. Alle 17,32 arriva la lieta notizia, finisce 1-1 tra San Donà e Conegliano e parte la festa, la Calvi Noale è in serie D, dopo sei anni di assenza e la promozione sfumata ai playoff lo scorso anno. I tifosi in delirio entrano in campo, i giocatori, in lacrime tutti sotto la curva alzano al cielo l’allenatore Nico Pulzetti. “Questa promozione è tutta dei miei ragazzi - ha detto
un emozionato Pulzetti - l’hanno preparata benissimo questa partita, l’hanno voluta e l’hanno portata a casa. Prima di iniziare gli ho chiesto di giocare per le persone a loro care che erano presenti allo stadio. Lo hanno fatto, dando tutto, e hanno vinto”. Per il match winner, Sebastiano Coin, classe 1999 nato e cresciuto a Noale una
La partita decisiva è stata quella contro la Godigese vinta 1-0 con il gol del noalese
Sebastiano Coin
giornata che non dimenticherà mai, dopo che, con il suo gol, ha portato la squadra della sua città in serie D: “Da noalese - dice- la soddisfazione è doppia, se non tripla. Lo scorso anno per un punto non abbiamo vinto il campionato
ma invece quest’anno, ricordando i mostri della scorsa stagione, è andata diversamente. Siamo entrati in campo una grande energia, con la convinzione di poter vincere. E così è andata”. Sì, perché se c’è stata una squadra che voleva di più la vittoria nel match
Atletica Albore di Martellago festeggia i 10 anni dalla rinascita
L’Atletica Albore Martellago festeggia quest’anno i suoi 10 anni dalla rinascita, dopo decenni (il nome Albore è stato infatti ripreso da quello della storica società sportiva che molti anni fa operava nel territorio), della società. Risorti nel 2014, grazie all’amministrazione comunale che ha messo a disposizione la pista di atletica posta all’interno dello stadio di via Trento e, nonostante notevoli difficoltà iniziali, ad oggi costituiscono una delle più attive realtà sportive del circondario. Affiliati Coni e Fidal, inizialmente si è partiti con una trentina di iscritti, ma con il passare degli anni il numero dei bambini, ragazzi, giovani e adulti che si stanno avvicinando a questo sport sta aumentando. I corsi di ogni categoria sono tenuti da tecnici ed istruttori Fidal e dottori in Scienze Motorie. L’Albore Martellago annovera tutte
le categorie di atleti, dagli esordienti ai master. Per gli esordienti (bambini dai 5 ai 10 anni) è previsto un allenamento non agonistico, ma propedeutico all’atletica leggera. Si tratta quindi principalmente di “giocatletica” volta a favorire nei piccoli la coordinazione e la psicomotricità. La categoria ragazzi/e (dagli 11 ai 13 anni) viene invece allenata in modo da avvicinare gli atleti a quello che sarà l’agonismo. Dunque, primi approcci con le varie discipline: velocità, mezzofondo, ostacoli, lancio del vortex e getto del peso, salto in lungo e salto in alto. Le categorie cadetti/e (dai 14 ai 15 anni) e poi assoluti infine. Quindi, allenamenti che si svolgono durante tutta la settimana, anche a discrezione degli Allenatori di riferimento, e che indirizzano gli atleti alle specialità loro più consone. (r.m.)
di ieri, quella è stata la Calvi Noale. Un primo tempo praticamente prefetto, culminato con il gol alla mezzora di Coin, è stato decisivo.
La difesa è stata impeccabile, tanto da concedere un solo tiro alla Godigese, neanche indirizzato verso lo specchio della porta. Al
32’ è arrivato il vantaggio, grazie ad una grande azione. Nella ripresa il match si è sporcato, ma la Godigese non si è mai resa veramente pericolosa, se non per qualche azione nel finale. “È una sensazione bellissima - sono state le prime parole del presidente Marco Del Bianco - ci speravo in questo finale, anche se ho cercato di non crearmi aspettative, soprattutto dopo lo scorso anno. Oggi ho cercato di isolarmi, tanto che ho preferito evitare di organizzare qualche festeggiamento, preferendo l’improvvisazione. Il calcio è strano e bello allo stesso tempo, perché anche oggi non dipendeva totalmente da noi. Dopo la scorsa stagione, questa vittoria ce la meritavamo proprio”. La vittoria di Calvi Noale è stata festeggiata nella Città dei Tempesta anche nei giorni successivi al match decisivo.
Riccardo Musacco
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VENETO 24 ECONOMIA
Ascolta la rubrica economica, dove esploriamo le ultime notizie, tendenze e sviluppi nel mondo economico con il commento quotidiano alle 8:30 ogni mattina. Solo su Radio Veneto24.
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A cura di Riccardo Sandre
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L’analisi. Definite anche le ultime candidature ecco gli scenari in Veneto
Elezioni europee: una sfida tante sfide
Le elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno, si sa, al momento non sembrano scaldare troppo l’opinione pubblica. Nonostante il ruolo sempre più predominante delle politiche comunitarie, infatti, il nostro Paese fatica a appassionarsi a questa competizione elettorale considerandola, certamente in modo improprio, come distante.
Eppure dall’Europa, mai come in questa fase storica, dipendono i destini di tutti gli Stati nazionali e il programma Next Generation EU, tradotto in Italia come PNRR, ha reso possibili moltissimi progetti che, fino a poco tempo fa, sembravano possibili solo come elenco da libro dei sogni. Come se non bastasse l’inflazione, sempre più galoppante, può essere contenuta soltanto attraverso una politica europea forte e autorevole.
Tant’è che nel nostro Paese più che alle politiche e ai programmi europei ci si appassiona ai derby elettorali e, anche su scala veneta, ce ne sono, da questo punto di vista, di assolutamente gustosi.
FRATELLI D’ITALIA CERCA IL PRIMATO
Il primo, e certamente più interessante per gli osservatori politici, è da ricercare dentro Fratelli d’Italia. Che il partito della premier Meloni si confermi come primo anche in Veneto non è in dubbio, quello che sarà interessante osservare, per chi si interessa di politica e intende preconizzare scenari futuri, è quanto i meloniani siano in grado di confrontarsi con i grandi numeri. Mai nella giovane storia di questo partito, e neppure dalle formazioni politiche che hanno dato vita a FDI, la dirigenza politica si è mai dovuta misurare con un consenso tanto ampio. Sarà interessante capire come se la caveranno con il determinante, almeno per le Europee, gioco delle preferenze: da un lato c’è da capire se l’elettorato al quale si rivolgono sia sensibilizzato a scrivere la preferenza oltre a barrare il simbolo e se tra i candidati ci saranno giochi di accoppiamento, o addirittura di terzine visto che in queste elezio-
ni è possibile esprimere, pur con alternanza di genere, tre “preferiti”.
DERBY LEGA – FORZA ITALIA
Il secondo elemento di grande interesse soprattutto in salsa veneta è il derby tra la Lega, ancora a forte matrice salviniana, e Forza Italia di Tajani e Tosi. Non è un mistero, infatti, che la base del fu Carroccio è in grandissimo fermento e la candidatura del controverso generale Roberto Vannacci sembra aver ulteriormente esasperato gli animi, tanto che il suo nome nel collegio Nordest finisce al 14mo posto. Ai leghisti veneti questa mutazione genetica del proprio partito proprio non piace e la scelta di Salvini di candidare il cantore del “Mondo alla rovescia” costituisce l’ennesima frattura. A esprimere tutto il proprio malcontento ci hanno già pensato il presidente della Regione Friuli, Fedriga, per molti indicato come possibile leader proprio al posto del Capitano, il Sindaco di Treviso Mario Conte, che ormai non nasconde più le proprie ambizioni per il dopo Zaia e l’idolo della base e custode dell’ortodossia, l’assessore regionale Roberto Marcato. Come prevedibile, il Presidente Zaia non si è espresso pubblicamente, ma il suo pensiero è decisamente molto noto. Di tutto questo vorrebbe approfittare Forza Italia che sta cercando in ogni modo il sorpasso in modo da posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni regionali. Già perché quello che interessa di più di queste Europee sembra proprio essere la “vista” sulle prossime regionali quando il Presidente Zaia, al quale non sembra arriverà dal Parlamento la sorpresa del terzo/quarto mandato, non potrà più ricandidarsi. La competizione per le Europee, dunque, indicherà la “griglia di partenza” per i tavoli di trattativa interni agli schieramenti: in caso di sorpasso di Forza Italia sulla Lega, gli Azzurri potrebbero chiedere al socio di maggioranza delle coalizione, FDI, la presidenza. E per questo, già pronto a scattare dai blocchi di partenza, ci sarebbe proprio Flavio Tosi. Ecco perché il derby
FI – Lega acquisisce un valore di prospettiva estremamente interessante.
AZIONE – ITALIA VIVA, CHI LA SPUNTERÀ?
Occhi puntati su Azione e Italia Viva – Stati Uniti D’Europa. Calenda e Renzi, come noto, dopo il tentativo di coalizione alle politiche del 2022, hanno rotto in modo estremamente fragoroso. Il primo ha accusato il secondo, di fatto, di averlo usato per superare il quorum e conquistare l’accesso al Parlamento, ma poi di averlo, di fatto, “fregato”. Calenda gustava già la “rivincita” in chiave europee correndo da solo: tutti i sondaggi lo davano sopra la soglia di sbarramento del 4%, mentre IV annaspava molto sotto con poche chances di avere una rappresentanza europea. Ma Renzi lo ha fatto ancora: attraverso un accordo con Emma Bonino, che per molti versi ha dell’incredibile, ha varato la lista “Stati Uniti d’Europa”; risultato? A leggere i sondaggi oggi Renzi sarebbe dentro e Calenda fuori. In Veneto dove proprio Calenda fu eletto, quella volta con il PD, a furor di popolo, sarà interessante vedere come si posizioneranno i due partiti.
IL PD VENETO PUNTA
SULL’ALTERNATIVA
La quarta interessante sfida sarà rappresentata dalla misurazione dello “stato di salute” del Partito Democratico. Cinque anni fa i Dem elessero quattro rappresenti nel collegio, tra loro la veneta, Alessandra Moretti raggiunta in un secondo momento, dopo le dimissioni di Calenda, dall’altro vicentino, Achille Variati primo dei non eletti. Per riprovarci i Dem schiereranno come capolista il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Parlando di sfide nelle sfide in casa democratica saranno interessanti da osservare due confronti a distanza: quello tra l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan e il generale Vannacci e quello tutto vicentino proprio tra Alessandra Moretti e l’assessore Regionale, Elena Donazzan, donna forte di Fratelli d’Italia.
I CANDIDATI VENETI
Lega Nord
Il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati uscenti Paolo Borchia e Rosanna Conte (Verona e Venezia), la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, prima cittadina a Rossano Veneto.
Partito Democratico
L’europarlamentare Alessandra Moretti, l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan, il consigliere regionale noto nel mondo ambientalista, Andrea Zanoni e l’ex Segretario dello SPI – CGIL, Ivan Pedretti. Fratelli D’Italia
A correre ci saranno l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Daniele Polato e Lucas Pavanetto, il veterano Sergio Berlato, già eurodeputato, la deputata veronese Maddalena Morgante, il sindaco di Villa del Conte nel padovano Antonella Argenti e la segretaria provinciale del partito a Rovigo, Valeria Mantovan. Azione
Il nome forte in campo è quello di Carlo Pasqualetto, segretario regionale del Partito e consigliere comunale padovano eletto nella Lista Giordani. Carlo Calenda è capolista, tra i candidati il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello, insieme a Elena Bonetti, Laura Bisin, Carlo Pasqualetto e Silvia Fattore.
Forza Italia
Con il capolista Antonio Taiani i candidati veneti sono sei: Flavio Tosi di Verona, Isabella Dotto di Vicenza, Giampiero Avruscio di Padova, Arianna Corroppoli di Rovigo, Deborah Onisto di Venezia e Cristina Andretta di Treviso.
Movimento 5 Stelle
Il vicentino Andrea Bardin, classe 1968, già candidato alle Europee nel 2019 e alle politiche del 2022 per il Senato, insieme a Maria Angela Ferri, trevigiana di Oderzo.
Verdi - Sinistra
Capolista è la consigliere regionale Cristina Guarda, insieme al trevigiano Stefano Dall’Agata e alla veneziana Alessandra Mion.
Stati Uniti d’Europa (+Europa - Italia Viva)
Il veronese ed ex deputato Davide Bendinelli, la veneziana imprenditrice Gabriella Chiellino, il veronese Giorgio Pasetto, già candidato al Senato nel 2022, il veneziano Luigi Giordani, socialista.
Libertà
La lista di Cateno De Luca raccoglie le voci del dissenso e schiera i veneti Sara Cunial e Vito Comencini.
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Alessandra Moretti
Alessandro Manera
Elena Donazzan Carlo Pasqualetto
L’intervista/1. Il parlamentare padovano del Pd
Zan corre per le europee:
“Democrazia, solidarietà e diritti”
Alessandro Zan, parlamentare del Partito Democratico, padovano, è candidato alle elezioni europee.
Come è arrivato alla decisione di scendere in campo in prima persona?
È stata una decisione per me importantissima, presa insieme alla segretaria Elly Schlein, che voglio ringraziare per la fiducia e il supporto. Ma non solo: ho ascoltato la richiesta di tanti militanti della mia comunità politica, il Partito Democratico, e di tanti esponenti della società civile che chiedono un impegno in più, in prima persona, per rendere l’Unione Europea sempre più democratica, solidale e baluardo di diritti. E soprattutto chiedono di arginare chi oggi minaccia il sogno europeo del manifesto di Ventotene, scritto da militanti antifascisti come Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni. Quale minaccia?
È evidente che c’è un tentativo di una ultadestra sovranista di mettere le mani sulle istituzioni europee, che dobbiamo scongiurare. Vediamo come sta andando in Italia, con il governo Meloni: occupano “manu militari” la TV pubblica (la Rai ormai è diventata Tele-Meloni), censurano giornalisti antifascisti come Antonio Scurati, attaccano i diritti delle donne, tagliandone le pensioni con l’eliminazione di Opzione Donna e di fatto smantellando la legge 194 sull’aborto, trascinano in tribunale le famiglie arcobaleno come fossero criminali, mettono in ginocchio la sanità pubblica in favore di quella privata. C’è una chiara deriva verso il modello Orbàn: l’Ungheria ormai è una “democratura”, una sorta di ibrido tra democrazia e dittatura. Per non parlare degli alleati di Meloni e Salvini in Europa: un gruppo di estremisti di destra che guardano all’Europa dei muri e degli egoismi nazionali, che sappiamo bene quali tragedie hanno prodotto nel passato.
E la vostra idea di Europa, invece? Le enormi e difficili sfide globali che abbiamo davanti, come la guerra in Ucraina, la drammatica crisi in Medio Oriente, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al cambiamento climatico,
sono tutte sfide che l’Italia può affrontare in un contesto europeo sempre più unito, solidale, democratico e sicuro. Davanti a player internazionali come USA, Cina, India, come possiamo competere come singoli stati nazionali europei? Al contrario della destra, noi vogliamo rafforzare le istituzioni europee, rendere l’Europa davvero sociale, giusta e promotrice di un Green Deal che tenga per mano tutte le persone nella sfida della transizione energetica. L’interesse italiano deve trovare spazio tra chi crede nella solidarietà europea: gli amici di Meloni e Salvini, come Orbàn, Zemmour e gli altri nazionalisti hanno già dimostrato di essere nemici dell’Italia, lasciandoci soli e votando contro un maggiore sostegno al nostro Paese, ad esempio sulla gestione dei flussi migratori.
Nel collegio del Nord-Est andrà in scena la sfida Zan-Vannacci, due visioni completamente all’opposto di valori, società, politica. Cosa pensa della sua candidatura?
Penso che annunciare la candidatura di Vannacci il giorno della Festa di Liberazione sia stato un ulteriore schiaffo ai valori antifascisti da parte di Salvini. Stiamo parlando di una persona che considera Mussolini uno statista, che vuole la segregazione nelle scuole per i bimbi con disabilità, che ritiene non normali le persone omosessuali e considera l’etnia come un elemento qualificante. Sono orgoglioso di rappresentare, in questa campagna elettorale, l’esatto opposto. (r.r.)
L’intervista/2. Il coordinatore veneto Tosi
“Forza Italia può crescere ancora, candidati espressione
I
l coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi ha chiuso la partita delle candidature alle europee. Ci stiamo avvicinando ad un significativo appuntamento con il voto, anche dal punto di vista degli equilibri. Come si sta preparando Forza Italia in Veneto? La nostra squadra è rappresentativa di tutto il Veneto, con sei candidati che provengono da sei province. Il collegio è molto grande, copre 23 province in tutto, e sui 15 posti disponibili siamo riusciti a rappresentare sei province venete. Il sottoscritto da Verona, Isabella Dotto da Vicenza, Giampiero Avruscio da Padova, Arianna Corroppoli da Rovigo, Deborah Onisto da Venezia e Cristina Andretta da Treviso. Mettiamo in campo professionisti, imprenditori, persone con esperienza nella pubblica amministrazione. Antonio Tajani è capolista in tutta Italia e sarà affiancato da candidati che sono espressione del territorio veneto. Non si tratta di candidature calate dall’alto, abbiamo chiesto ai direttivi delle varie province di affiancarci nella scelta delle persone, in modo da avere una squadra compatta e coesa, gradita dai nostri amministratori sul territorio. Ci siamo chiamati fuori da determinate logiche che hanno imperato in tempi non troppo lontani. Qual è l’obiettivo mimino che vi siete posti?
In questo collegio contiamo di avere almeno due eurodeputati. Oggi Forza Italia viene data in crescita in tutti i sondaggi, e dopo la progressione alle politiche del 2022, quando avevamo quasi raddoppiato i consensi rispetto alle regionali del 2020, possiamo ragionevolmente contare di andare oltre il 10 per cento, quindi la prospettiva di esprimere due eletti è a portata di mano. Secondo lei l’esito delle elezioni Europee in qualche modo potrebbe spostare gli equilibri anche a livello locale, a partire dalla Regione Veneto?
del territorio”
In conclusione la domanda più scomoda. Ha dichiarato apertamente che la candidatura del generale Vannacci nelle file della Lega non le va giù. Perché?
Secondo me forse farà guadagnare qualche volto populista, estremista e oltranzista ma farà anche perdere parte dell’elettorato moderato che crede nei valori fondanti della Lega. Se poi devo dare una valutazione da cittadino, che vuole vedere rappresentata l’Italia in Europa dalla classe dirigente migliore possibile, io penso che una persona che ha fatto certe affermazioni non faccia bene al nostro Paese neanche come candidato”. (r.r.)
Ormai è certo che non ci sarà un terzo mandato per la presidenza della regione, su questo si è già espressa la maggioranza del Parlamento, seppure con posizioni differenti. Quindi ci sarà un candidato governatore del centrodestra. Vorrà dire che Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovranno decidere chi candidare in Veneto come futuro governatore. Come lo faranno? L’anno prossimo andranno al voto nove regioni contemporaneamente e si dovrà decidere chi candidare. E’ chiaro che l’esito del voto per l’Europa darà anche il peso rispetto alle prossime regionali. Chi fa meglio nelle varie regioni, cha otterrà i risultati più significativi è anche più probabile che possa esprimere il prossimo candidato governatore. Se toccasse a noi di Forza Italia il candidato, come già proposto da Taiani, sarà Flavio Tosi e quindi il voto per il sottoscritto e per il nostro partito nella tornata elettorale delle europee ha anche questo significato, nella prospettiva delle prossime elezioni regionali.
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Regione
Alessandro Zan Flavio Tosi
Francesco Calzavara.
L’assessore alla programmazione, bilancio, patrimonio e agenda digitale
“L’autonomia
permetterà al Veneto di essere interprete della trasformazione digitale”
“Quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita”
Un Veneto al passo con i tempi, sempre più digitale, sempre più autonomo. È questo il ritratto della regione dipinto da Francesco Calzavara, assessore alla Programmazione e all’attuazione del programma, al Bilancio e al Patrimonio e all’Agenda digitale della Regione Veneto.
A proposito di agenda digitale, a che punto è lo sviluppo di un Veneto in dimensione smart?
“L’agenda digitale è un processo che la Regione del Veneto sta portando avanti con determinazione. L’obiettivo per il 2025 è rendere l’ente sempre più digitale e smart, nei servizi e nelle connettività. Per far questo riteniamo che, ad esempio, la Regione debba essere sempre più una piattaforma di raccolta dati che, una volta elaborati, possano essere restituiti alle amministrazioni e ai cittadini. ‘Veneto data platform’, uno dei program-
mi che stiamo portando avanti all’interno dell’agenda digitale, diventa in questo senso l’elemento caratterizzante di questa legislatura. Sempre in materia di agenda digitale ricordo gli ‘Innovation lab’, i centri di facilitazione digitale dove i cittadini possono essere guidati nell’utilizzo di questi strumenti, facilitando il rapporto tra la pubblica amministrazione e cittadini”.
Assessore, l’autonomia in che modo può dare stimolo al processo di sviluppo digitale?
“L’agenda può trovare delle forme di accelerazione verso i processi a cui facevo riferimento prima e chiaramente avere più risorse ci permetterà anche di investire di più.
Per innovare il paese è necessario costruire piattaforme digitali che semplifichino la vita di cittadini e imprese e facilitino il rapporto con la pubblica amministrazione. Ecco, crediamo che
Francesco Calzavara
in futuro, a parità di risorse stanziate, l’autonomia possa permettere al Veneto di essere interprete di questa trasformazione digitale e di affrontare quelle sfide che ci attendono, specialmente nel rapporto con l’intelligenza arti-
ficiale”.
Un altro tema molto caldo in Veneto è quello dello stop al Superbonus 110%.
La regione ha attivato un progetto per sostenere le persone che sono state coinvolte, come?
“Abbiamo cercato di essere pragmatici, come è tipico dei veneti, offrendo la possibilità di utilizzare una nostra piattaforma – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e con l’Ordine dei commercialisti del Veneto –per dare subito delle risposte, in particolar modo alle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. In sostanza stiamo cercando di far sì che la liquidità possa tornare nelle tasche dei veneti attraverso l’utilizzo di società che hanno le caratteristiche per poter scontare i crediti d’imposta”.
Alcuni mesi fa avete lanciato l’app “Vivi Veneto”. Come sta andando?
“Tecnicamente si definisce una ‘super app’, perché è la sommatoria di una serie di app che
la Regione aveva già sviluppato, dal turismo alla sanità ai servizi legati alla mobilità. Abbiamo creato un contenitore che mettesse assieme tutti questi servizi, per dare l’idea della pluralità dei servizi digitali che la Regione ha messo in campo e che continua ad attivare. Qualche mese fa abbiamo inserito il tema del portafoglio per i celiaci (un budget di spesa a propria disposizione che viene automaticamente accreditato ogni mese, ndr) e ormai siamo pronti a inserire un altro servizio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Aggiungo che il Veneto è il terzo ente in Italia e la prima Regione in Italia per i pagamenti digitali attraverso pagoPa, a dimostrazione che quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita. Sono convinto che questa sia la vera funzione e vocazione dell’innovazione digitale, cioè cercare attraverso nuovi processi di semplificare il percorso quotidiano”. (r.r.)
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Economia. Il direttore generale Claudio Bertollo commenta il bilancio 2023
Banca del Veneto Centrale, vola l’utile netto
“Fusione con BRV Banca operazione strategica”
Il credito cooperativo ha solide radici e una lunga storia nella nostra regione. Risale al 1 896 la nascita di Banca del Veneto Centrale, oggi operativa in quattro province venete, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo, oltre a Ferrara. Fa parte del Gruppo Cassa Centrale Banca e da oltre 125 anni è testimone e protagonista dello sviluppo economico del nostro territorio e del sistema cooperativo. Al direttore generale Claudio Bertollo chiediamo un commento sul bilancio d’esercizio 2023.
Direttore, quali sono i dati principali a bilancio?
Banca del Veneto Centrale ha chiuso con un utile netto di oltre 34 milioni di euro (il 69% in più rispetto all’anno precedente), un risultato molto importante se si considera l’approccio da sempre molto prudente della banca. Infatti i nostri crediti deteriorati sono coperti al 99 per cento. Anche lo scorso anno è continuata la strategia di riposizionamento del nostro portafoglio titoli. In
sostanza abbiamo venduto titoli a basso rendimento per acquistare gli stessi titoli o titoli equivalenti a rendimento maggiore. Questo per garantire flussi di rendita negli anni a seguire. E sempre nel 2023 abbiamo anche spesato un accantonamento importante a sostegno di nuove assunzioni. Due dati di bilancio per quanto riguarda le masse amministrate che sono oltre i 5 miliardi, di cui 3,5 miliardi di raccolta complessiva e un 1 ,6 miliardi di impieghi netti alla clientela. Per chiudere i fondi propri salgono a 234 milioni con l’indice Cet1 (ossia il capitale primario su attività di rischio ponderate) al 23,74%, nettamente al di sopra della media del sistema bancario italiano.
In occasione dell’approvazione del bilancio 2023 il presidente Gaetano Marangoni lo ricordiamo ha detto “siamo cresciuti e continueremo a crescere e vogliamo continuare a crescere a supporto delle famiglie e delle imprese”. Quali saranno le direttrici di questa crescita?
Le direttrici come detto dal presidente, saranno rivolte sempre ai nostri territori di competenza, quindi alle famiglie, ai giovani che vogliono acquistare casa, accedere ad un mutuo ipotecario, alle imprese che vogliamo sostenere anche nel mondo impieghi e dare supporto anche alle nuove direttive magari 5.0 per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese operanti nel territorio.
Nella prossima assemblea dei soci, oltre che del bilancio d’esercizio, si discuterà anche del nuovo progetto di fusione tra Banca del Veneto Centrale e BVR (Banche Venete Riunite) Banca. Cosa rappresenta per voi questa operazione e cosa cambierà per i soci ed i clienti?
In effetti è un’operazione strategica che porta all’aggregazione tra due banche sane e ben strutturate sotto il profilo patrimoniale.
L’obiettivo è quello di portare un efficientamento operativo e una crescita dimensionale, oltre che
consentire benefici interni per nuove opportunità di carriera per i colleghi ma soprattutto per offrire servizi e consulenza maggiore ai nostri soci e clienti.
Di fatto ci sarà la nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora
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più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che ci attendono”.
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Da sinistra il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Claudio Bertollo
La sede della Banca del Veneto Centrale
Sviluppo della rete e investimenti in crescita
Continua il percorso di consolidamento di Despar Nord (Aspiag Service), la concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato al pubblico di 2,71 miliardi di euro (+6,3%). Allo sviluppo ha contribuito un significativo programma di investimenti, pari a circa 68 milioni di euro, che l’azienda ha destinato al consolidamento e all’espansione della rete vendita con l’apertura di 9 negozi (di cui 2 a gestione diretta e 7 di imprenditori affiliati) che hanno fatto salire a quota 554 i punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati) e che hanno comportato un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza. Inoltre, sono state cinque le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale.
Il prodotto a marchio ha continuato a essere un elemento strategico per Despar Nord, rappresentando il 31% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita rispetto al 29,5% registrato nel 2022. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto
di S-BUDGET, la linea di primo prezzo di Despar Nord che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, che nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del +18%.
Centrale nella strategia di sviluppo di Despar Nord è poi la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della GDO.
A questo si è affiancata un’in-
tensa attività al fianco dei territori che nel 2023 ha visto Despar Nord destinare oltre 1 milione di euro a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Nell’ambito dell’impegno sociale, inoltre, è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie, che in Veneto ha visto attivare una sinergia con l’Assessorato al lavoro, formazione e istruzione della Regione per favorire lo sviluppo e la diffusione del progetto didattico
in tutte le scuole primarie della Regione attraverso il coinvolgimento dei Provveditorati agli Studi provinciali. E’ inoltre continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre dieci anni al fianco di Last Minute Market e Banco Alimentare. In Regione questa collaborazione ha permesso di raccogliere 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti nei punti vendita a gestione diretta che, grazie ad una rete di oltre 170 enti e Onlus, hanno permesso la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai nuclei familiari più in difficoltà.
In Veneto un anno ricco di iniziative a sostegno del
Essere un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità in cui l’azienda opera è da sempre uno dei tratti caratterizzanti dell’insegna che nel 2023 ha continuato anche in Veneto a promuovere iniziative concrete per essere vicino al territorio. Sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali, Despar Nord ha proseguito nel suo impegno attraverso il progetto “Sapori del Territorio”, un marchio che identifica il legame profondo con i territori raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale e i loro artigiani produttori. Nel solo Veneto sono 772 i prodotti contraddistinti da questo marchio a scaffale che arrivano da oltre 120 produttori della regione. Sempre nella prospetti-
va di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali: in Veneto è attivo “Veneto – The Land of Venice”, che punta a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG, sostenendo i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione e sviluppando
una filiera corta “dal campo alla vendita”.
Per quanto riguarda l’impegno sociale, nel 2023 sono stati oltre 277 mila euro i fondi destinati da Despar Nord per sponsorizzazioni sportive e culturali, raccolte fondi, e donazioni in Regione. Il 2023 ha visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di rac-
Crescere insieme al territorio, al fianco dei clienti
territorio
colta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima destinata alla raccolta di fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy) dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR); la seconda volta invece a supportare la Fondazione Città della Speranza - Onlus, che da trent’anni opera in Italia ed Europa finanziando la ricerca scientifica nel settore pediatrico. Oltre a queste due importanti raccolte fondi, sono state numerose le attività di charity portate avanti dal marchio dell’abete, così come i diversi progetti di carattere sociale, come ad esempio l’attività di sensibilizzazione sulla guida sicura portata avanti al fianco della Polizia di Stato.
Nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi, la nostra azienda ha proseguito nel percorso di crescita in tutti i territori in cui siamo presenti. Qui abbiamo continuato nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. Parallelamente abbiamo continuato a essere motore di sviluppo per la crescita del tessuto economico in cui ci inseriamo, consolidando sempre di più il rapporto di partnership con gli imprenditori affiliati e potenziando quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. Particolarmente importante nel nostro percorso di sviluppo è stato poi il prodotto a marchio che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Tutti questi elementi ci hanno consentito di diventare sempre di più un punto di riferimento per i territori in cui siamo presenti, una mission di vicinanza che da sempre ci contraddistingue e che vogliamo continuare a perseguire portando valore aggiunto alle persone e alle comunità in cui ci inseriamo, restituendo loro parte di quello che riceviamo.
29 www.lapiazzaweb.it Regione
L’analisi. Consolidamento sui territori, prodotto a marchio e impegno sociale nel 2023 di Despar Nord
di Christof Rissbacher
Presidente del Comitato di Gestione di Despar Nord (Aspiag Service)
IL PUNTO
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Il premio. Consegnato alla Camera in occasione di “Italia, questa Repubblica Donna”
Cavallino-Treporti: Roberta Nesto è la “Sindaca d’Italia 2023”
E’ il riconoscimento all’attività amministrativa ma soprattutto un tributo a Cavallino-Treporti per il livello di eccellenza raggiunto nel turismo, con 7 milioni di presenze nel 2023. Nesto è anche coordinatrice del G20Spiagge
che è un riconoscimento alla sua attività amministrativa, ma soprattutto un tributo a CavallinoTreporti per il livello di eccellenza raggiunto assieme a tutta la sua comunità nell’economia turistica.
C
turistiche nel 2023, CavallinoTreporti è la prima spiaggia del Veneto e in assoluto la sesta località turistica italiana. Roberta Nesto, prima cittadina di Cavallino-Treporti, ha ricevuto il premio “Sindaca d’Italia 2023” lo scorso 12 aprile.
I segnato a Roma, alla Camera dei deputati, in occasione dell’evento “Italia, questa Repubblica Donna”. Il convegno, che si è svolto presso la Sala della Regina a Montecitorio, è stato un ideale viaggio lungo i quasi ottant’anni di storia repubblicana per celebrare il ruolo fondamentale avuto dalle donne nella crescita del nostro Paese. Il tutto attraverso il racconto dell’attore David Gramiccioli, ma anche con alcune testimonianze significative. Tra gli ospiti, la cantautrice Grazia Di Michele, ma anche Franca Melfi, docente dell’Università di Pisa e prima donna presidente della Società europea di chirurgia cardio-
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toracica. Ad aprire i lavori è stata l’onorevole Simonetta Matone, già sostituito procuratore presso il Tribunale per i minorenni di
2021 Nesto ricopre anche l’incarico di coordinatrice del G20Spiagge, il network che riunisce le venti più importanti realtà balneari
uesti Comuni attraggono 50 milioni di presenze turistiche, il 12% delle presenze complessive in Italia: è il comparto delle vacanze più importante e decisivo per l’economia nazionale», ha concluso Nesto, «In questi anni, con i colleghi, abbiamo sostenuto un provvedimento per il benessere delle nostre comunità: la legge sullo Status delle Comunità Maer la quale continuiamo a lavorare per raggiungere il rico-
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Città della Speranza, la ricerca raddoppia col contributo di tutti
Brumotti a Padova per aiutare la ricerca a correre ancora più veloce
Evviva i ricercatori, evviva Città della Speranza che non si accontenta del primato raggiunto – il suo Centro di ricerca sui tumori pediatrici è fra i più grandi del mondo e sicuramente il primo in Europa, come racconta il suo ideatore e fondatore Franco Masello – ma ambisce a raddoppiare le forze, le strutture e le energie per centrare l’unico grande condiviso obiettivo di curare i bambini che si ammalano. Per farlo servono 18 milioni di euro. E come accadde a partire dal 1994, quando l’Istituto di Ricerca Pediatrica nella Torre e quindi il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova presero forma, l’appello viene rivolto a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla realizzazione del raddoppio della Torre della ricerca in Corso Stati Uniti a Padova.
Un invito che il famoso inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, da anni accanto alla Fondazione Città della Speranza, ha subito fatto suo andando a trovare i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia, per “portarli” in tv. Brumotti li ha salutati tutti, uno ad uno, Marco, Davide, Giovanni, Alex e tanti altri ancora e poi ha sfidato in bici la piccola Ginevra, che non si è fatta intimorire dalla celebrità dell’avversario e ha tagliato il traguardo per prima, in una divertente gara che si è svolta lungo le corsie.
Il conduttore televisivo ha poi incontrato la professoressa Alessandra Biffi, primario del reparto e P.I. dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha sottolineato l’importanza del legame diretto tra l’azienda ospedaliera di Padova e il prezioso lavoro svolto dai ricercatori dell’istituto.
“Città della Speranza – ha raccontato la professoressa – è nata per dare un’accoglienza, uno spazio, una casa ai bambini con tumore che arrivavano a Padova e poi ha cercato di continuare a dare loro un’aspettativa e una possibilità di cura”.
Si parte dalle diagnosi e si arriva alla Torre all’Istituto di Ricerca, dove i campioni utili a formulare le diagnosi sono utilizzati per cercare nuove terapie.
Nella Torre vi lavorano circa 300 ricercatori e ricercatrici, ma non bastano: ne servono ancora di più ed è per questo motivo che verrà costruita una seconda torre, ha annunciato Franco Masello, fondamentale per accelerare la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e sulle malattie rare pediatriche.
Tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi, sottolinea il suo fondatore, non è opera di un grande imprenditore o di chissà quale gruppo imprenditoriale ma è stato reso possibile grazie alla sensibilità della gente.
“Credo – ha detto Masello – che questo sia uno dei pochi esempi in Italia dove la gente si mette in gioco per fare qualcosa di veramente importante: un centro di ricerche che oggi è fra i più grossi al mondo e sicuramente il primo in Europa e che consente ai ricercatori, invece di andare all’estero, di rimanere qua e lavorare per i nostri bambini”. “In 10 anni i miglioramenti in termini di cure sono stati enormi - ha dichiarato - grazie ai nuovi test di diagnostica e allo sviluppo di terapie sempre più personalizzate. Ma abbiamo bisogno di incrementare i nostri laboratori e i gruppi di ricerche e per questo è necessario e fondamentale costruire una seconda torre accanto a quella esistente, che ci permetterà di arrivare a quel 100% di guarigione che tutti insieme sogniamo e per il quale tutti insieme lavoriamo”.
Il ringraziamento, quindi, va a Vittorio Brumotti, che da anni è vicino e risponde agli appelli della Fondazione - per la quale ha compiuto più sfide con la sua bicicletta - e che ora lancia pubblicamente questa nuova sfida che vede coinvolti tutti e alla quale tutti possono dare il loro contributo, anche attraverso una firma per il 5 per mille, e continuare ad alimentare così quel sogno meraviglioso di poter un giorno non molto lontano far guarire tutti i bambini che si ammalano di tumore.
MAGGIO 2024 on-line: /category/salute/
Formazione. Collaborazione tra Ulss 3 e Scuola di Medicina dell’Università di Padova
A Chioggia il corso di laurea in Infermieristica
Avrà sede negli spazi messi a disposizione dall’Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale
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n nuovo Corso di Laurea in Infermieristica a Chioggia a partire dall’anno accademico 2024/25 che si terrà negli spazi messi a disposizione nel Porto clodiense: lo ha annunciato con grande soddisfazione il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, “La nostra Ulss – ha sottolineato - è orgogliosa di insediare, al servizio del territorio vasto, un nuovo percorso formativo di livello universitario, che nasce grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e alla lungimiranza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l’utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione, che l’Ulss 3 può portare anche a Chioggia l’attività formativa per le professioni sanitarie che già svolge con l’ateneo padovano a Venezia, a Mestre e a Mirano. Apriamo insieme per i giovani del territorio un canale per accompagnarli fino ad una professione che in ambito sanitario oggi è ricercata e riconosciuta”. “Il sistema sanitario si fonda sulle persone che lavorano nei servizi e nelle strutture - ha sottolineato, in occasione della presentazione ufficiale del corso di Laurea, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin - ed è fondamentale che queste persone mettano in campo non solo la loro dedizione, ma anche la loro alta professionalità. Così l’avvio di questo nuovo corso di laurea è un segno importante, e non solo per il territorio che lo ospiterà: formare infermieri è una necessità, e farlo decentrando i percorsi significa rispondere a questa necessità non solo a parole ma con iniziative concrete e di prospettiva”.
“Funzione sociale e operativo portuale possono convivere e contribuire allo sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio –. Una collaborazione che qualifica ancora una volta la nostra presenza nella città clodiense. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’edificio demaniale in nostra gestione che dal 2022 aveva già ospitato
il centro vaccinale, potrà accogliere il nuovo corso universitario di Infermieristica. Dopo aver perfezionato l’iter di concessione degli spazi all’Ulss 3 e grazie al lavoro congiunto con tutti gli Enti coinvolti, una parte del fabbricato 950, con i suoi oltre 600mq, verrà riadeguato per contenere aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. Si tratta per noi di un’ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell’attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione”.
Il presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, hanno espresso grande soddisfazione. Il primo cittadino ha quindi voluto evidenziare come il nuovo canale formativo dell’Ulss 3 Serenissima offrirà già dall’autunno una prospettiva importante per i 50 giovani che vorranno aderire, e che potranno formarsi alla professione infermieristica senza doversi spostare dalla città di Chioggia, trovando la città ospitale per il loro percorso di studio.
Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione dell’Ulss 6 Euganea ha compiuto 20 anni. Vent’anni durante i quali lo staff, composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi e diretto dalla dottoressa Mariagrazia D’Aquino, grazie a un’organizzazione fiore all’occhiello a livello regionale, si è occupato, e continua ad occuparsi, di persone senza fissa dimora, donne e minori stranieri, profughi, immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, aiutando tutti a destreggiarsi nelle complessità burocratiche, cercando e trovando risposte di salute. Si occupa, tra l’altro, di formare il personale e di realizzare innumerevoli progetti, con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili, straniere o che vivono in condizioni di marginalità sociale. Quattro lustri di un’attività profondamente radicata e organizzata, che dal 2004 ha aiutato migliaia di persone grazie ad un grande lavoro di rete interistituzionale. Solo nel 2023 il Servizio, che opera nella sede distrettuale di via Scrovegni a Padova, ha prodotto 175 certificazioni sanitarie rilasciate alla Questura di Padova per l’espulsione di clandestini nei C.P.R; 1526 accessi di persone, cooperative,
associazioni per pratiche amministrative e sanitarie; assistenza sanitaria a 545 minori; emissione di 2334 impegnative per visite specialistiche/esami diagnostici per richiedenti asilo accolti nei CAS, per pubblico spontaneo o inviato da enti istituzionali e non. Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione si è occupato inoltre di 602 visite mediche eseguite a richiedenti asilo, 45 casi ospedalieri di particolare complessità amministrativo giuridica, assistenza sanitaria a 492 ucraini richiedenti asilo, 572 utenti inviati e seguiti per accordi con la Fondazione Nervo Pasini ex CEP.
“La nostra mission è aiutare il prossimo, anche coloro che non hanno nulla e questo - rileva la dottoressa Maria Grazia D’Aquino - è una grande conquista per un ente pubblico. Un lavoro enorme, il nostro, nel quale continuiamo a credere”.
Per il direttore generale Paolo Fortuna
il servizio “è la garanzia di una sanità universale. Di fronte all’aumento della povertà e degli immigrati, il nostro compito è garantire il miglior stato di salute possibile”.
“Lo staff - si è complimentato il direttore del distretto socio sanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato - svolge un lavoro grandioso per gli ultimi, i vulnerabili, i fragili”.
“Il nostro lavoro è molto impegnativo e delicato e mi sento il dovere di ringraziare la Direzione Strategica per l’appoggio e il supporto fornito a questo servizio che ci incoraggia a perseguire l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili o che vivono in condizioni di marginalità sociale”, osserva D’Aquino, dirigente medico a capo dello staff composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi.
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A Piove di Sacco un ambulatorio veglia sul sonno Le dieci regole d’oro per un riposo di qualità
Un buon sonno è un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ecco qualche utile consiglio dagli esperti.
Il sonno, un’attività fondamentale per la salute con il quale spesso, anche a causa di una vita troppo frenetica e qualche cattiva abitudine, capita di trovarsi a fare i conti.
A Piove di Sacco, nel Padovano, presso la Neurologia dell’Ospedale Immacolata Concezione, dallo scorso anno, è attivo un ambulatorio di secondo livello, seguito dal dottor Marco Volpe (in foto), che si occupa proprio dell’inquadramento e la cura dei disturbi neurologici del sonno.
Per accedervi, dopo la valutazione del medico di Medicina Generale, l’utenza, con impegnativa opportunamente redatta, può scrivere a ambulatorio.neuro.piove@aulss6.veneto.it Un buon sonno è comunque un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ci sono tuttavia delle regole che possono aiutare.
Il dottor Edoardo Mampreso, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Piove di Sacco, passa in rassegna il decalogo AIMS - Associazione Italiana Medicina del Sonno -per un riposo notturno di buona qualità. Ecco, dunque, le regole del buon riposo. In primo luogo, è bene utilizzare la stanza in cui si dorme solo per dormire:
sono da evitare attività quali lo studio, l’utilizzo del computer o del televisore nella camera da letto. La stanza in cui si dorme dev’essere confortevole e adatta al sonno, sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura ottimale. Evitare di assumere nelle ore tardo-pomeridiane e serali bevande e cibi stimolanti (caffè, tè, cioccolata…). Evitare pasti serali abbondanti, molto calorici o ad alto contenuto proteico. Evitare gli alcolici e il fumo di tabacco nelle ore serali. Non abbandonarsi a sonnellini diurni, anche se è ammesso un breve riposo dopo pranzo: è però assolutamente deleterio per il sonno notturno un sonnellino dopo cena, ad esempio sul divano davanti al televisore. Non intraprendere attività
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Il dottor Marco Volpe
impegnative o coinvolgenti sul piano emotivo o mentale (studio, lavoro al computer, videogiochi, etc.): anche l’attività fisica intensa – ad esempio, la ginnastica in palestra – sarebbe da evitare nelle ore serali. Evitare bagni o docce calde nelle ore serali. Tentare, per quanto possibile, di coricarsi la sera e di alzarsi al mattino a orari regolari, cercando di assecondare la propria tendenza naturale del sonno anche nei fine settimana e nei giorni di riposo o di vacanza. Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire: in caso di difficoltà nel prendere sonno, non restare a letto per più di 10 minuti, ma alzarsi e svolgere attività rilassanti fino a quando non si percepisce sonnolenza.
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I risultati dello studio. Ha coinvolto 14 gruppi di ricerca italiani coordinati dall’Università di Padova
L’uso regolare dell’acido acetilsalicilico a basse dosi può contrastare il cancro del colon-retto
Un gruppo di ricercatori ha scoperto un meccanismo d’azione con cui sembra attivare un effetto di sorveglianza immunitaria
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DDa parecchio tempo è noto che l’uso quotidiano a lungo termine dell’acido acetilsalicilico a basse dosi, la cosiddetta “aspirinetta”, limita i rischi di malattie cardiovascolari, e sembra che possa anche ridurre l’incidenza e la mortalità dovuta al cancro del colon-retto. Non erano però conosciuti tutti i possibili meccanismi d’azione dell’effetto antitumorale.
Sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, lo studio ha l’obiettivo di valutare l’effetto dell’acido acetilsalicilico sul microambiente tumorale, sull’immunità sistemica e sulla mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto. Il farmaco, comunemente assunto a basse dosi per ridurre la probabilità di alcune patologie cardiovascolari, sembra attivare una risposta immunitaria contro il cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio Immunoreact 7 sul meccanismo d’azione dell’aspirina si riferiscono a soggetti presunti sani o comunque con carcinogenesi precoce, non naturalmente su pazienti con stadi avanzati di cancro.
ricercatori hanno anche evidenziato che nei pazienti con cancro del colon-retto, chi assumeva acido acetilsalicilico aveva livelli di proteina CD80 più elevati nel tessuto rettale sano, suggerendo così che il farmaco induca un effetto di sorveglianza immunitaria.
“Nella prima parte dello studio abbiamo analizzato retrospettivamente campioni e dati di pazienti con diagnosi di cancro al colon-retto operati tra il 2015 e il 2019 presso l’Azienda Ospedale Università di Padova – spiega il dottor Scarpa –. Abbiamo quindi studiato, sempre in campioni ottenuti dai pazienti, l’espressione dell’mRNA dei geni associati alla sorveglianza immunitaria nelle cellule primarie di cancro del colon-retto di pazienti che assumevano acido acetilsalicilico. Inoltre, abbiamo replicato queste misurazioni sperimentalmente, con animali di laboratorio, presso l’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto. Infine, abbiamo ulteriormente studiato il microambiente immunitario della mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto in campioni ottenuti da un ampio sottogruppo di pazienti che ha partecipato al progetto in rapporto alla assunzione cronica di acido acetilsalicilico”. Rispetto ai campioni di tessuto di pazienti che non assumevano il farmaco, quelli ottenuti da pazienti che lo assumevano hanno mostrato una minore diffusione del cancro ai linfonodi e una maggiore infiltrazione di cellule immunitarie nel tumore. Nelle analisi sulle cellule tumorali di colon-retto in laboratorio, l’esposizione di tali cellule all’acido acetilsalicilico ha causato un aumento della proteina CD80, un modulatore della funzione immunitaria. Tale incremento sembra avere migliorato la capacità delle cellule di allertare altre cellule di difesa sulla presenza di proteine associate al tumore. A sostegno di questa scoperta, i
“I nostri dati – continua Scarpa – mostrano che il trattamento con acido acetilsalicilico può far aumentare l’espressione di CD80, migliorando la capacità delle cellule di cancro del colonretto di presentare attivamente i propri antigeni tumorali ai linfociti T. Questi ultimi sono le cellule delle nostre difese deputate, tra le altre cose, a eliminare le cellule cancerose, una volta riconosciuti i loro specifici antigeni. Va anche aggiunto che, nei pazienti con cancro del retto, sia la concentrazione di proteina CD80 nelle cellule epiteliali, sia il rapporto tra linfociti citotossici e linfociti T totali erano più alti tra coloro che assumevano acido acetilsalicilico. Ciò suggerisce che l’acido acetilsalicilico assunto a lungo termine eserciti un effetto di sorveglianza immunitaria già sulla mucosa normale e non solo all’interno del tumore”. I risultati dello studio mostrano dunque che l’acido acetilsalicilico, oltre al suo classico meccanismo farmacologico che comporta l’inibizione dell’infiammazione, possa anche agire a favore della prevenzione e della cura del cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio sono state oggetto di pubblicazione, l’articolo “Immunoreact 7: Regular Regular aspirin use is associated with immune surveillance activation in colorectal cancer” è stato pubblicato sulla rivista “Cancer”.
“Se vogliamo sfruttare i suoi effetti contro il cancro del colonretto, - conclude Marco Scarpa - dovremmo pensare a come garantire che l’acido acetilsalicilico raggiunga il tratto colonrettale in dosi adeguate per essere efficace”.
Ulss 5 Polesana. Screening cardiovascolare, visite gratuite per i neo 50enni
Un controllo gratuito, per il quale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale. L’Azienda Ulss 5 Polesana sta invitando i polesani che hanno compiuto 50 anni - classe 1974 – a partecipare allo screening cardiovascolare promosso dal Piano Regionale della Prevenzione. La comunicazione, inviata ai cittadini che non sono seguiti per patologie, per mezzo di una lettera spedita a domicilio, propone un appuntamento prefissato (ma modificabile) nei 2 nuovi ambulatori istituiti presso l’Ospedale Vecchio di Adria e l’Ospedale di Trecenta.
Questo screening, realizzato e progettato dall’Unità Operativa di Igiene e sanità Pubblica viene proposto gratuitamente ai cittadini neo cinquantenni, è iniziato nel settembre scorso e sta ricevendo feedback molto positivi dalla popolazione. L’Azienda Ulss 5,
tra le prime della Regione a partire con lo screening denominato Cardio50, è attore protagonista nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus, che sono la causa più frequente di morte e invalidità nella nostra popolazione. Lo screening prevede una chiamata attiva con invito agli utenti di 50 anni che non sono già affetti da ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari con un appuntamento prefissato presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Durante la visita, il professionista sanitario valuta, attraverso un colloquio approfondito, gli stili di vita - fumo, sedentarietà, alimentazione - ed effettua una misurazione del peso, dell’altezza, del girovita, della pressione arteriosa e di glicemia e colesterolemia attraverso l’esame di una goccia di sangue.
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della navigazione, rinnovando il profondo legame tra Venezia e il mare, nella città che da sempre celebra lo sposalizio con le sue acque. La manifestazione – realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana per la straordinaria apertura dell’Arsenale – è appoggiata da Governo e Regione del Veneto, che l’ha riconosciuta come un evento di carattere internazionale.
razione del compendio dell’Arsenale e uno spazio espositivo indoor di 5.000 mq.
Tra gli espositori si confermano Ferretti Group, Azimut Benetti, , Sanlorenzo ,So-
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Nell’anno in cui vengono celebrati i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato “orientale”, ora bacino naturale di riferimento a cui si rivolge tale manifestazione, Venezia, anche con
Sono previsti oltre 50 eventi culturali e di approfondimento tra convegni e talk show, la maggior parte dei quali dedicati al tema della sostenibilità, alla salute del mare e
prio al Salone Nautico del 2022 e, a seguire, dal 17 al 19 maggio, la Lagoon escapade, evento annuale che raccoglie i catamarani Lagoon prodotti dal gruppo Beneteau.
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ARIETE BILANCIA
Avete superato i momenti di tensione e di incomprensione. Ora il percorso è in discesa e potete recuperare le relazioni che pensavate compromesse.
Maggio
Non prendete decisioni affrettate in questo periodo perché l’entusiasmo potrebbe giocarvi dei brutti scherzi. Procedete sempre con realismo e concretezza.
Avete incamerato energie sufficienti ad affrontare con entusiasmo gli ultimi ostacoli prima di raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito. Siate tenaci.
GEMELLI
Avete investito nella determinazione e in una bella energia tutte le vostre aspettative ma non dimenticatevi di riconoscere un ruolo importante anche alla fortuna.
Non mancheranno momenti di stanchezza che saprete bilanciare con una visione positiva delle cose, capace di ribaltare situazioni apparentemente complicate.
Maggio, il mese dei colori e dei sapori intensi
Regioni raggiunte 15 TV locali +
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Siti d’informazione
Se il lavoro procede a gonfie vele esaltando la vostra massima creatività, la sfera affettiva sarà di più difficile gestione a causa della vostra stanchezza.
SAGITTARIO
Continuate a fare programmi a lungo termine e a investire le vostre risorse per obiettivi futuri che sono ambiziosi ma che volete raggiungere a tutti i costi.
la vostra natura riflessiva vi spingerà a prendervi un po di tempo per capire se i sentimenti che state provando sono autentici e se siete ricambiati.
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Settimanali locali d’informazione
Avete chiuso con le situazioni tese e stressanti. Si apre un nuovo capitolo tutto da scrivere e questo vi ispira tanta fiducia che vi rende particolarmente interessanti.
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Non cedete finché non avete raggiunto il vostro obiettivo, a costo di spendere energie e tempo preziosi. Ma i vostri sacrifici sono sempre ripagati adeguatamente.
Avete vissuto in standby fino a questo momento. E’ ora il tempo dei mettersi in gioco e di ritrovare le conferme di cui avete bisogno. Vi sorprenderete di voi stessi.
L’estate si avvicina regalandovi energie positive che valorizzeranno i vostri talenti e che vi regaleranno momenti di grande soddisfazione. Sarete irresistibili.
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Il gruppo
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LEONE
ACQUARIO TORO SCORPIONE CANCRO
Oroscopo
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