La Piazza del Miranese Sud - Giugno 2023

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Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.

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Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 115 del Miranese Sud Servizio a pag. 16
La soluzione ottimale dovrebbe comprendere l’ App Tech di Mestrino. Prospettive positive per i seicento lavoratori dello stabilimento salese di cerchioni per auto TERRITORIO Sono nel miranese i più ricchi del veneziano 5 MIRANO Aggressione in centro, è allarme sicurezza 6 MIRANO Politica, sulle Ipab Fratelli D’Italia all’attacco 10 SPINEA Alcolismo, la piaga dilaga fra i più giovani 15 SPINEA Al via gli interventi alle scuole Goldoni e Collodi 12 SANTA MARIA DI SALA Contro furti e rifiuti abbandonati accordo con Noetaa 18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE GIUGNO 2023 a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to Notiziario delle 8:30 Notiziario delle
Speedline, un investitore tedesco pronto all’acquisto
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Sono nel miranese i cittadini più ricchi del veneziano

Ipiù ricchi dell’area metropolitana? Scelgono la loro residenza nel miranese. La classifica del territorio veneziano relativa ai redditi delle famiglie premia Mirano e le città del miranese, zona dove (almeno secondo i dati del 2022) risiedono i “paperoni” della provincia (i “paperini”, invece, per dare la notizia completa di cronaca, risultano essere i residenti di Eraclea). I dati sono quelli raccolti per l’anno passato dalla Cgia di Mestre, che evidenzia, in un raggio di nemmeno settanta chilometri, come si passi da un reddito complessivo medio superiore ai venticinquemila euro a una “fascia bassa” che supera di poco i diciottomila. La Cgil si è basata per la raccolta dei dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate relative al 2021, e da queste i risultati portano Mirano tra le prime quaranta città del Veneto, seguita da Noale con un reddito di 24.548 euro e Dolo con 24.064, che resta a sua volta, seppure di pochissimo, superiore al dato medio della stessa Venezia (24.058 euro, dato che però porta la città ad essere il più povero tra i capoluoghi di provincia in regione). “I dati - specifica il presidente della Cgia Roberto Bottan- non includono però i redditi dei soggetti a imposta sostitutiva, gli interessi sui redditi di capitale e i redditi realizzati applicando il regime fiscale forfettario, e nemmeno reddito di cittadinanza, l’assegno unico, le pensioni di invalidità”. Tra i Comuni agli ultimi posti, quelli del miranese riguardano solo le realtà agricole. “Un dato significativo - prosegue Bottan - perché su questi settori grava un livello di tassazione molto agevolato che, pertanto, incide in misura molto contenuta sul reddito Irpef complessivo. Lo stesso vale ad esempio in provincia per i Comuni balneari dove l’attività ricettiva è gestita da società di grandi dimensioni che, hanno i soci o gli amministratori con il domicilio fiscale in altre realtà”. Orgogliosi del risultato, i primi cittadini del miranese. “Siamo un territorio benestante, vivace e solidale - sintetizza Tiziano Baggio, sindaco di Mirano - che attrae perché è vivibile, verde e può contare su molti servizi”.

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.

È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.

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Chiuso in redazione il 12 giugno 2023

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del Miranese Sud Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala, per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Al primo posto c’è Mirano seguita da Noale e Dolo

Sicurezza. Grave episodio avvenuto nelle scorse settimane nel capoluogo

Aggressione nel quartiere Aldo Moro, ora è allarme sul territorio

H a fatto scalpore, nelle scorse settimane, l’aggressione avvenuta nottetempo in zona Quartiere Aldo Moro a Mirano, nei pressi della scuola Leonardo Da Vinci. Un gruppetto di tre ragazzi, di cui uno sicuramente minorenne, ben noti tra l’altro alle forze dell’ordine, è comparsa dalla penombra e ha picchiato brutalmente due giovani che si erano dati appuntamento con un terzo loro amico per concludere la serata con un paio di birre e poi tornarsene a casa. I due hanno riportato ferite alla bocca, il frenulo del labbro squarciato più contusioni varie su tutto il corpo, come rilevato al Pronto soccorso dell’ospedale di Mirano, oltre al furto del tablet, marsupio, portafogli e chiavi di casa poi fortunatamente ritrova-

te. Tutto questo in una cittadina considerata da sempre tranquilla, come Mirano, dove il fenomeno baby gang non si era mai manifestato platealmente. Il giorno dopo i giovani si sono recati alla locale stazione dei carabinieri per sporgere regolare denuncia. Sul fatto è intervenuto anche il sindaco di Mirano Tiziano Baggio.“Si tratta di una situazione che coinvolge minorenni e che è attenzionata dai nostri carabinieri. Su questi temi e sul disagio sociale giovanile in particolare la commissione consigliare ha avviato una prima iniziativa conclusasi in questi giorni e che proseguirà con una

costituzione del tavolo dedicato. Ringrazio tutti i consiglieri comunali per l’impegno su questo tema. Al momento mi sembra di poter dire che la situazione è tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine e lo dimostra il fatto che le persone coinvolte nella rissa siano state subito individuate. Certo, serve mantenere alta l’attenzione e noi lo stiamo facendo attraverso incontri periodici e interfacce continue con le forze dell’ordine”. Ma l’opposizione non ci sta e va all’attacco. “Avevamo proposto di portare un commissariato di Polizia anche nel miranese - spiega Giorgio Babato, speaker della minoranza - unico comprensorio sprovvisto in provincia. La maggioranza ha però incomprensibilmente bocciato la nostra proposta. Analogo ragionamento vale per l’ampliamento della caserma dei carabinieri di Mirano. Avevamo chiesto anche una maggiore videosorveglianza”. “Questi fatti sono solo l’ultimo di una serie di episodi più o meno gravi che però danno un senso di insicurezza alla cittadinanza - continua Matteo Baldan di Fratelli d’Italia -. Quello che continua a mancare è un indirizzo preciso e responsabile della maggioranza verso questi problemi. Per questo chiediamo al sindaco un tavolo comunale sulla sicurezza”. “Si potrebbe tornare a parlare di operatori di strada - interviene Mario Capitanio portavoce del Comitato Quartiere Aldo Moro. Avevano fatto un buon lavoro, ma ora con i tagli alla sanità si vedono solo due volte la settimana da noi e a Zianigo. Noi siamo disponibili a partecipare ad un tavolo dedicato”.

Riccardo Musacco

Prosegue il progetto “Accorciamo le distanze”

Prosegue con successo anche a Mirano il progetto “Accorciamo le distanze” promosso da Codess Cooperativa Sociale nell’ambito del Programma Formula di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cesvi. L’iniziativa, resa possibile grazie ad una campagna di crowdfunding alla quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e il Gruppo Intesa Sanpaolo ha come obbiettivo di diminuire gli stereotipi di genere che portano all’attuale gender gap nei percorsi di studio e lavoro di ragazze e ragazzi nei territori delle due province di Venezia e Treviso. A metà maggio è stata effettuata una visita presso scuola dell’infanzia di Mirano, di proprietà della Fondazione Zanetti Meneghini di Mirano, in cui sono stati illustrati i progressi del progetto alla presenza

dei referenti delle realtà coinvolte. Nel dettaglio, i fondi raccolti sono stati utilizzati per finanziare e realizzare 10 percorsi Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa presso quattro scuole dell’infanzia e 4 percorsi laboratoriali extrascolastici Stem per minorenni, 6-11 anni. Sono in programmazione anche percorsi di conoscenza e avvicinamento alle professioni educative e di cura tipiche del Terzo Settore, un contest sociale tra scuole secondarie di primo grado “Una sfida del domani” relativo ad un tema sociale specifico del territorio, con un montepremi in denaro pari a 1.000 euro da assegnare al primo classificato di ciascun territorio. (r.m.)

6 www.lapiazzaweb.it Mirano
Il centro di Mirano
L’opposizione va all’attacco con il consigliere Giorgio
Babato: “serve subito un commissariato di polizia”

Turismo. Al via una iniziativa dai risvolti internazionali

“Rete dei luoghi del Tiepolo” per valorizzare il territorio

Grazie alla “Rete dei luoghi del Tiepolo” si sviluppa nel miranese un altro tassello per lo sviluppo del turismo nel territorio, idea molto presente nelle intenzioni dell’attuale amministrazione comunale di Mirano. La Rete consiste in un gruppo di soggetti pubblici e privati che collaborano con l’obiettivo di valorizzare l’eredità artistica dei Tiepolo attraverso attività di carattere culturale e promuovendo dei percorsi turistico-culturali per far conoscere sempre più le storie legate a questi illustri concittadini. Si è tenuta, infatti, a maggio la prima edizione dell’iniziativa “In bicicletta sulle orme dei Tiepolo”, la pedalata collettiva aperta agli appassionati delle due ruote di ogni età lungo i territori di Massanzago, Mira Mirano e Stra, con la possibilità di partire da uno dei quattro comuni a scelta. La manifestazione rientra nel progetto della “Rete dei luoghi dei Tiepolo e permette di pedalare lungo le strade percorse dal famoso pittore veneziano, Gianbattista Tiepolo e dai due figli Giandomenico e Lorenzo, scoprendo le bellezze naturali e culturali del territorio ed è stata l’occasione per inaugurare i primi tre percorsi cicloturistici, di circa 30, 45 e 60 km, che collegano tra loro le quattro

città consentendo di ammirare i paesaggi che hanno ispirato gli artisti. Si è trattato di un’opportunità unica per poter seguire le orme di uno dei più grandi pittori del settecento, passando da villa Baglioni di Massanzago, a villa dei Leoni a Mira, dal Duomo e la villa dei Tiepolo a Mirano fino ad ammirare il capolavoro conservato a villa Pisani di Stra. L’evento è stato organizzato dalla “Rete dei luoghi dei Tiepolo” con il patrocinio della Regione Veneto, in collaborazione con Fiab Mirano Riviera del Brenta e i Comuni. Ma non finisce qui, perché il progetto avrà anche un risvolto internazionale. L’iniziativa, infatti, proseguirà con il viaggio in bicicletta di ben ottocento chilometri dei tre salzanesi

Renzo Masiero, Franco Minto e Alessio Dal

Corso, accompagnati da Nadia Zanoni ed Enzo Maretto, soci fondatori di Fiab Mirano, che li porterà da Mirano a Würzburg, in Baviera. In questo modo inaugureranno il quarto itinerario cicloturistico che collegherà Mirano con la città tedesca che, nella residenza che fu del principe vescovo Johann Philipp von Greiffenclau, conserva uno dei capolavori realizzati dai Tiepolo. Gli scambi culturali con la Baviera proseguiranno anche a luglio, quando un gruppo di cicloturisti della Fiab Mirano-Riviera del Brenta, raggiungerà la località tedesca per poi percorrere in bicicletta la Romantische Strasse, la nota ciclovia che parte proprio da Würzburg e si snoda per circa 400 chilometri fino a Füssen. Riccardo Musacco

Elettrocardiografi a servizio delle persone più fragili

Nella Mirano “Città del dono” e dove si è tenuto un importante festival del volontariato, la generosità di tanti volontari nei confronti delle persone affette da serie problematiche di salute non ha davvero limiti. Nelle scorse settimane , ad esempio, in Municipio si è tenuta la cerimonia di donazione alla Uoc Cure Primarie del Distretto 3 Mirano – Dolo di 2

elettrocardiografi

Schiller Ft-1 da parte de La ColonnaAssociazione

Lesioni Spinali.

Erano presenti il sindaco Tiziano

Baggio, Stefano

Vianello, Direttore del Distretto 3 Mirano-Dolo dell’Ulss 3 Serenissima, Vania Noventa, Direttrice delle Uoc Cure Primarie Distretto 3 Mirano- Dolo dell’Ulss 3 Serenissima e Sara Marchiori, Coordinatrice Adi (Assistenza Domiciliare Integrata), che hanno collaborato a questa iniziativa. Sono intervenuti anche l’assessora alle politiche sociali e inclusive Alessandra Fiorio, il presidente del consiglio comunale Gabriele Petrolito e la consigliera Annamaria Tomaello oltre ai volontari. Questi strumenti diagnostici saranno disponibili per gli esami da eseguire a domicilio per tutti coloro che hanno difficoltà negli spostamenti, grazie al servizio Adi e alle Unità Operative Complesse di Cure Primarie del distretto 3 Mirano-Dolo. (r.m.)

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Mirano

Progetto per la mobilità sostenibile

Lanciato dall’amministrazione comunale “Mirano si fa spazio”, un nuovo progetto per identificare in modo partecipato le azioni per promuovere la sicurezza stradale, la mobilità attiva a piedi e in bici e lo spazio pubblico di incontro. Si è iniziato con due incontri lo scorso maggio, il primo, con focus sul quartiere GramsciMoro, presso la “Casa della Musica” di via Gramsci. Il Comune, supportato dal team di facilitatori e di esperti guidati dall’architetto Lucio Rubini, ha proposto un laboratorio per individuare i punti critici e immaginare gli interventi da realizzare per favorire la pedonabilità e la ciclabilità. Hanno dato il loro contributo anche anche i tecnici comunali Tosco e Pavan con l’ingegner Sancassani a dimostrazione della sinergia intercorsa tra amministrazione e cittadinanza. Tra queste ipotesi, poi, il laboratorio individuerà un’azione concreta da realizzarsi in breve tempo, per testare insieme il cambiamento. Il secondo incontro, invece, si è tenuto, a Zianigo, con ritrovo di fronte alla Chiesa da dove poi è partito un percorso a tappe da fare a piedi, per comprendere insieme come e dove migliorare la viabilità, la sosta, lo spazio per camminare e andare in bicicletta. Su questi punti verranno poi identificate alcune azioni migliorative, da sottoporre ai cittadini nelle settimana successive. Entrambi gli appuntamenti hanno avuto un riscontro assai positivo

dalla comunità miranese con almeno una sessantina di persone per ciascuna delle due date. Si è lavorato su idee per il test collettivo che verrà effettuato a fine giugno, ma nel frattempo sono state evidenziate molte esigenze ad esempio sulla sicurezza di via Gramsci per l’uscita delle auto dai parcheggi e per le biciclette. Su Zianigo, invece, le direttrici da mettere in sicurezza come via Varotara e l’incrocio tra via Bollati e via Desman. Visto l’orario di inizio, alle 17.30, non hanno potuto partecipare i commercianti ma a metà giugno è previsto un secondo appuntamento, dedicato a loro, alle 20.30. “Ci rivolgiamo ai citta-

Sono state evidenziate molte esigenze sulla sicurezza di via Gramsci per l’uscita delle auto dai parcheggi e per le biciclette. Su Zianigo, invece, le direttrici da mettere in sicurezza come via Varotara e l’incrocio tra via Bollati e via Desman

dini per progettare insieme alcune azioni che andranno a migliorare la qualità e la vivibilità del nostro territorio - dichiarano il sindaco Tiziano Baggio e l’assessora allo sviluppo della mobilità ad impatto zero Elena Spolaore. Il lavoro - proseguono - inizia da Zianigo e dal quartiere Gramsci-Moro. Qui useremo un approccio innovativo: testeremo anche sul campo anche alcuni interventi temporanei che potranno poi essere sviluppati nel tempo dall’amministrazione, dopo aver compreso bisogni, punti di vista e l’opinione di chi vive in questi centri”.

La questione degli spogliatoi di Zianigo torna in Consiglio

Nella seduta tenutasi lo scorso metà maggio il consiglio comunale di Mirano, tra i vari argomenti proposti, ha dovuto anche affrontare ancora una volta lo spinoso tema dei tanto contestati spogliatoi che si sarebbero dovuti costruire al posto di un parcheggio di fianco al parco Primo Maggio, ad uso degli iscritti allo Zianigo Calcio. Il tutto dopo la sentenza emessa da parte del Tar del Veneto nello scorso marzo che bocciava il progetto. Dalle toghe, infatti, era arrivato l’accoglimento del ricorso presentato da Italia Nostra e su cui l’amministrazione comunale aveva già deciso di non fare appello al Consiglio di Stato. Stavolta, però, il focus verteva sulla risposta da dare al Comitato per la Tutela del Verde Pubblico che aveva raccolto oltre 600 firme affinché il par-

co stesso rimanesse pubblico, venisse riqualificato e che venisse trovata una soluzione alternativa per permettere alla società sportiva di proseguire in un contesto più adatto le proprie lodevoli attività. Al momento, infatti, lo Zianigo Calcio è temporaneamente parcheggiato presso il campo sportivo di Scaltenigo. Ebbene, inizialmente la questione è stata analizzata dalla commissione urbanistica che ha redatto un testo portato poi in consiglio in cui si chiede alla giunta e al sindaco di attivare tavoli di confronto con i cittadini sull’argomento. Gli interventi terranno conto dello sviluppo del contesto di villa Bianchini.

Inoltre, si indica la volontà di confrontarsi con le realtà sportive per trovare risposte alle loro necessità. E’ seguito un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione con l’ipotesi, da parte dei rappresentanti di quest’ultima, di un esposto alla Corte dei Conti per le spese sostenute in questo progetto non andato mai in porto. Alla fine, comunque, la proposta è stata votata all’unanimità. (r.m.)

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Territorio. Il Comune lancia una serie di incontri con “Mirano si fa spazio”
Riccardo Musacco Un momernto degli incontri organizzati sul territorio
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Politica. Consorzio Geras nell’occhio del ciclone, Fratelli D’Italia all’attacco

“Sulle Ipab di Dolo, Mirano e Chioggia c’è preoccupazione”

Situazione delle Ipab riunite nel Consorzio Geras sempre più nell’occhio del ciclone. Sono in corso infatti indagini ispettive da parte della Regione e pende la deliberazione della Corte dei Conti che ha fatto notare come gli amministratori delle Ipab interessate (Mirano, Dolo e Chioggia) hanno proceduto alla costituzione del Consorzio senza richiedere il preventivo parere alla Corte stessa. Su questo punto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Mirano e a Dolo, Matteo Baldan e Fabio Dei Rossi hanno espresso “forte preoccupazione relativamente alle scelte gestionali assunte dai vertici amministrativi di detti enti. La crisi del sistema dell’assistenza impone scelte gestionali oculate e capaci di reperire soluzioni adeguate a far si che l’essenziale servizio reso da tali enti possa essere mantenuto scongiurando riduzioni o addirittura la chiusura dei servizi. Ma questo progetto è apparso però sin da subito di difficile attuazione stante la poca chiarezza riguardo le modalità attuative, le sue finalità concrete e i suoi obiettivi specifici. ”Sulla situazione specifica della Rsa di Mirano Mariutto - rincara la dose Giorgio Babato, speaker dell’opposizione in consiglio a Mirano - il sindaco non ha mai coinvolto la minoranza alimentando diffidenze verso l’ente di governo della casa di riposo magari ingiustificate. Chiedo a nome dell’opposizione di poterci confrontare apertamente con l’amministrazione del Mariutto affinché siano fugati tutti i dubbi”. “Giusta la preoccupazione sul futuro delle Ipab del nostro territorio evidenziata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia - ribattono i sindaci di Mirano Tiziano Baggio e di Dolo Gianluigi

Naletto - nel rispetto dell’autonomia delle Ipab coinvolte i Comuni seguono l’evoluzione della questione, attendendo dalla Regione una risposta. Di fronte ad una riforma regionale delle Ipab non ancora varata, chiediamo agli esponenti della forza politica oggi al governo del paese e in Regione, di permettere alle nostre Ipab di competere con il privato alle medesime condizioni gestionali. E’ in questo contesto di grave differenza di condizioni operative, che le Ipab di Mira-

no, di Chioggia e di Dolo hanno creato un Consorzio in grado di ottimizzare le spese di gestione, la cui struttura è compromessa dagli aumenti dei costi. La Regione ha disposto accertamenti sulla procedura adottata ma nessuno potrà dubitare sullo spirito dell’iniziativa e sull’impegno di amministratori che esercitano il loro ruolo senza percepire compensi e ai quali esprimiamo piena fiducia”. E specificatamente

Il Comune di Mirano si è dotato del piano di assetto del territorio

sul Mariutto Baggio replica: “di Mariutto si è parlato più volte in consiglio comunale. Ho relazionato ampiamente in merito fornendo tutti gli elementi. Il presidente è stato ascoltato due volte in Commissione. Ho risposto anche ad interrogazioni. Questo anche a riguardo il Consorzio. Sono pronto a qualsiasi ulteriore confronto, ma tutte le notizie sono state fornite”.

Dopo un lungo e complesso iter, dallo scorso maggio la città di Mirano si è dotata di un Pat (Piano di Assetto del Territorio), lo strumento urbanistico che delinea le scelte strategiche e le disposizioni strutturali per il territorio. La procedura ha richiesto il necessario coinvolgimento di numerosi soggetti e la copianificazione di più enti con numerose verifiche e rettifiche in adeguamento alle leggi, ai piani di enti superiori e piani di materie specifiche entrate in vigore durante l’iter stesso (Legge Regionale sul Consumo di Suolo e provvedimenti conseguenti, Piano Territoriale Generale

Metropolitano, Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, Piano di Gestione Rischio Alluvioni e altri). L’impostazione del piano è stata comunque confermata, mantenendo gli obiettivi di risparmio delle risorse, di sostenibilità ambientale e di tutela del paesaggio storico e naturale che hanno contraddistinto negli anni le politiche per il territorio di Mirano. Prossimamente verrà elaborata anche la prima variante al Piano degli Interventi, il cui focus punterà su alcuni temi di più pressante attualità come richiesto dalle modifiche normative introdotte di recente dalla Regione del Veneto. Ogni tema comporterà il coinvolgimento della cittadinanza a diversi livelli, come stabilito dalla normativa e dalle linee guida che verranno definite a monte. “Siamo molto soddisfatti di essere riusciti in così breve tempo ad avviare il percorso urbanistico che ci consentirà di sbloccare situazioni ferme da tempo e di dare ai cittadini le risposte che attendono. Il tutto in una logica di trasparenza e partecipazione e nel rispetto del nostro bellissimo e unico territorio - ha dichiarato il sindaco Tiziano Baggio. (r.m.)

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Mirano
Riccardo Musacco

Amministrazione. Il commissario Paola De Palma ha rotto gli indugi e fatto partire i cantieri

Via libera agli interventi nelle scuole Goldoni e Grimm e al centro anziani

Il commissario di Spinea Paola

De Palma sembra aver “rotto gli indugi” e inizia a dare il via a una serie di importanti lavori per la città. Tutti ovviamente non solo già preventivati ma anche già messi a bilancio: non sarebbe stato possibile fare altrimenti, e ad essere bloccati per ora sono solo quei progetti che erano ancora solo in una prima fase di pre-realizzazione senza un budget confermato dalla precedente amministrazione. Eppure, anche l’avvio dei lavori porta a polemiche interne tra chi plaude alle iniziative del nuovo commissario e chi invece, considera questa “continuità” con la giunta precedente un chiaro segnale per alcuni che la caduta di Martina Vesnaver fosse dovuta solo a rivalità politiche soprattutto interne e non a una ricerca del bene della città di Spinea. Limitandosi comunque ai fatti, con il mese di maggio e l’ok al bilancio come prima mossa obbligata del commis-

sario, sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria della scuola primaria “Goldoni” e scuola d’infanzia “Collodi - Grimm” ubicate tra via Bellini e via Cici. L’intervento prevede una serie di manutenzioni straordinarie dei locali interni della scuola primaria “Goldoni”, la messa in sicurezza delle terrazze con pavimentazione antitrauma e colata

in opera, il rifacimento del viale di accesso e la sistemazione degli spazi esterni. Iniziati inoltre anche i lavori relativi al Centro Sociale per Anziani Belfiore in via Don Giussani, concernenti la ristrutturazione dell’edificio comunale per la realizzazione di una palestra, progetto finanziato

Tra gli interventi in arrivo, a Spinea vanno però segnalate anche le iniziative bloccate. E tra queste, una in particolare trova la critica dell’ex vicesindaco Edmondo Piazzi. “La giunta di Spinea - spiega Piazzi- fino al 28 marzo aveva deliberato, con delibera di giunta comunale, di intitolare una via a nome di Bettino Craxi. Il 13 gennaio 2023 abbiamo fatto pervenire la richiesta alla Prefettura di Venezia per la dovuta autorizzazione e con il passare dei giorni abbiamo telefonicamente sollecitato la Prefettura di inviare il nulla osta. Abbiamo poi inviato, ai primi di marzo una lettera di sollecito e infine informato Stefania Craxi per uno suo intervento presso il ministro degli interni. Dopo la metà marzo è arrivata una laconica nota dalla Prefettura dove venivamo informati che stavano istruendo la pratica, poi il 6 aprile

dall’Unione Europea Next Generation Eu con i fondi Pnrr. Il progetto ha come obbiettivo quello di riqualificare il capannone e recuperare lo spazio all’interno della sala con i campi da bocce e destinarla ad un ambiente polifunzionale per attività ludiche e ricreative. La riqualifica-

Bettino Craxi”

la prefettura ci trasmetteva la risposta che si archivia la pratica stante l’intervenuta sospensione del Consiglio Comunale e il conseguente commissariamento”. Ma proprio questa decisione è considerata da Piazzi al limite dell’illegittimità. “Si trattava di una delibera di Giunta esecutiva che non decade se il Consiglio comunale viene sciolto - dice. La Prefettura deve entrare nel merito della persona a cui viene intitolata la via, se rispetta i requisiti di legge. Spetta poi al Commissario procedere all’atto tecnico-formale di intitolazione della via, il quale può anche esimersi dal farlo, ma la scelta rimane finché una nuova giunta decide di revocare la delibera precedente. Chiedo di intervenire con il ministro Piantedosi anche con una interpellanza parlamentare per chiedere lumi alla Prefettura”. (ma.to.)

zione dell’immobile va a intervenire su definizione degli spazi interni con creazione di nuovi locali e servizi; sostituzione dei serramenti perimetrali; nuovo controsoffitto con isolamento termico sovrastante; rifacimento impianto elettrico e termoidraulico e nuove finiture ar-

chitettoniche. Al via, infine, anche la tanto attesa stagione estiva del chiosco del parco Nuove Gemme, per il quale è stato deciso un affidamento provvisorio della durata di un solo anno a coprire la stagione estiva in arrivo con affidamento al gestore precedente e senza bisogno di concorso, mentre per il futuro la gestione verrà decisa come previsto da una gara d’appalto che riguarderà però solo la vita vera e propria del chiosco come attività commerciale e non la sua ristrutturazione, che dovrebbe rimanere a carico del Comune. “Spinea torna a vivere grazie agli interventi del commissario “ fra i commenti dei residenti on line, ma c’è anche chi, al contrario, commenta come “erano tutti interventi previsti dal bilancio della giunta Vesnaver che era stato bocciato a questo punto non si capisce perché se non per motivazioni puramente politiche”.

12 www.lapiazzaweb.it Spinea
Al via, anche la stagione estiva del chiosco del parco Nuove Gemme, con affidamento provvisorio per un anno
“É ferma l’intitolazione di una via a
Bettino Craxi La scuola d’infanzia “Collodi- Grimm”

Servizi. Nelle scorse settimane l’annuncio dell’ex assessore Elia Bettin

Stadio Allende, arrivano i fondi per la sistemazione

Momento importante per lo sport a Spinea che, proprio nell’anno di “Spinea città europea per lo sport” e nonostante il commissariamento, vedrà ora un ampliamento e una sistemazione di uno dei suoi siti principali, lo stadio Allende. Grazie al buon esito della gara per accedere al fondo governativo “Sport e periferie”, gestito dal governo per interventi all’impiantistica sportiva e la loro riqualificazione, arriveranno ben 740mila euro per mettere a nuovo l’impianto per l’atletica leggera dello stadio comunale Allende. Ad annunciarlo è l’ex assessore allo sport Elia Bettin, che con gran soddisfazione ha accolto la notizia arrivata dal Ministero della sport che certifica lo stanziamento di queste importanti risorse che serviranno a mettere a nuovo la cittadella dello sport spinetense. “Le turbolenze politiche che hanno portato al commissariamento del Comune fortunatamente non hanno influito sul buon esito della gara - spiega - di fatto il progetto presentato al Ministero dello Sport prevedeva interventi per complessivi

880mila euro, 740mila coperti da risorse

ministeriali, mentre i restati 140mila euro saranno garantiti da fondi comunali”. Ultimati i lavori, che dovrebbero partire entro l’autunno, Spinea avrà un centro sportivo d’eccellenza, dove si potranno praticare tutte le discipline dell’atletica leggera, dell’atletica leggera Paralimpica, attività sportive legate alla salute ed al fitness, il calcio a 11, il calcio a 11 per sordi e il calcio paralimpico e sperimentale, il tutto omologato dal Coni e dal Cip (Comitato Italiano Paralimpico). “Grazie alla collaborazione dei nostri esponenti politici sul territorio si è arrivati insieme a traguardare questo obiettivo - commenta il senatore veneziano di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon - lo dico con

personale soddisfazione: per la comunità di Spinea arrivare a questo risultato è importantissimo, lo sport è salute ma anche prevenzione e una barriera alle devianze minorili, tema attualissimo”. Per Tania Busetto, vicepresidente del Calcio Spinea, società che ha in convenzione la gestione dello stadio: “si tratta di una notizia entusiasmante. Ora lo stadio Allende, protagonista della vita calcistica di Spinea, diventerà non solo un nuovo polo sportivo, ma un luogo modernissimo e dalla preziosa utilità sportiva e sociale, dove i ragazzi potranno scoprire i loro talenti e magari chissà, partire da qui per diventare campioni”.

Concorso di poesia “Città di Spinea”, tanta partecipazione

Ancora un grande successo per il concorso nazionale di poesia “Università Popolare Città di Spinea” che è giunto quest’anno alla 29esima edizione, essendo nato nel 1995 nell’ambito dei percorsi culturali proposti dall’Università popolare di Spinea e aperti al

territorio. “Anche in questa ventinovesima edizione - spiega Roberto Trevisan che assieme alla moglie Fernanda svolge l’impegnativo compito di organizzare e realizzare il premio - il numero dei partecipanti è stato importante. Abbiamo ricevuto infatti 400 elaborati di cui un buon numero degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio. Il nostro concorso ha valenza nazionale perché partecipano sia poeti affermati sia poeti non conosciuti al grande pubblico ma non solo: abbiamo anche partecipanti dall’estero. Inoltre, al concorso sono presenti le realtà scolastiche delle scuole primarie e secondarie di primo grado dove i docenti coltivano, spronano, educano i loro giovani alunni, ad esprimersi in questa preziosa e complessa forma espressiva che è la poesia”. (ma.to.)

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Imprese & Imprenditori

Sociale. L’associazione Al-Anon traccia un quadro davvero preoccupante

Alcolismo, una piaga sempre più in aumento fra i giovani

Spinea, come purtroppo molte altre realtà nazionali, scopre un problema che, sottovalutato troppo spesso nelle sue forme “leggere”, rischia invece di trasformarsi rapidamente in una grave piaga sociale: l’alcolismo nelle fasce di età adolescenziali e poco oltre. Trent’anni al massimo con una forte e preoccupante tendenza a scendere anche sotto la soglia della maggiore età, studio con risultati non inferiori alla media o lavoro con un reddito in molti casi anche medio-alto, pochi problemi in famiglia (per lo meno quelli dichiarati). Questo è il profilo, purtroppo, dell’utente medio che a Spinea dichiara di avere problemi di alcolismo. Specifichiamo: non sempre si tratta di problemi gravi, quasi sempre si parte dalla “sbornia del sabato sera”, ma è un chiaro sintomo che qualcosa non funziona. Sono dunque giovani (media di 26 anni), con pochi problemi economici (quasi tutti hanno un lavoro, molti a tempo indeterminato e con un reddito medio) i profili che, secondo i servizi sociali e le associazioni, nell’ultimo anno si sono avvicinati pericolosamente o sono entrati nel tunnel dell’alcolismo. Quello che preoccupa di più chi si sta occupando del problema in città è che non si tratta di eventi saltuari, ma di una costante ogni fine settimana. “Abbiamo iniziato a lavorare a Spinea a dicembre

scorso - raccontano dall’associazione Al-Anon, che riunisce i familiari di chi ha una dipendenza alcolica - su richiesta di due famiglie che chiedevano di essere assistite, e in pochi mesi adesso stiamo già seguendo nove casi. Sono quasi tutti giovani, lavoratori e senza precedenti di difficoltà, droga o altro. Hanno iniziato a bere con gli amici nel fine settimana, e non sono riusciti a fermarsi in tempo. L’alcolismo è una malattia difficile da curare e bisogna fare molta attenzione a come rapportarsi. Se è vero che alcuni, grazie agli incontri e alla volontà, stanno effettuando un positivo percorso per cercare di uscire dalla dipendenza, continuiamo a vedere facce nuove, spesso amici di chi è già venuto da noi”. All’aumento del numero dei “dipendenti” (raddoppiati,

Impianti green per le aree produttive

Operazione legata all’ecologia e all’industria green a Spinea, con UniCredit e Sace che supporteranno i piani di sviluppo sostenibile di Omnia Technologies, gruppo che unisce le competenze degli specialisti nelle tecnologie per il settore del beverage del Nord Italia. La banca ha finalizzato in favore del gruppo un’operazione per complessivi 2,7 milioni di euro destinati all’acquisizione e installazione di cinque impianti fotovoltaici per altrettanti stabilimenti produttivi, e tra i siti selezionati figura Ave Technologies di Spinea. “L’installazione degli impianti fotovoltaici nel nostro impianto di Spinea è un importante tassello all’interno della nostra strategia di sostenibilità - spie-

ga Andrea Stolfa, Ceo di Omnia Technologies. L’attenzione verso la riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici par-

All’aumento del numero dei “dipendenti” (raddoppiati, secondo quanto risulta ai servizi sociali, in nemmeno sei mesi), non corrisponde per fortuna un aumento dei reati

te dalla progettazione dei singoli prodotti e arriva fino all’adozione di un approccio “zero emissions” per i nostri stabilimenti produttivi”. L’intervento da parte di

secondo quanto risulta ai servizi sociali, in nemmeno sei mesi), non corrisponde per fortuna un aumento dei reati. “Per ora i casi che abbiamo trattato non ha bisogno di rubare per berespiegano gli operatori - ma così facendo dissipano tutto quello che hanno guadagnato dal loro lavoro. Se lo perderanno a causa dell’alcol, saranno gravi problemi”. Insomma una piaga a cui bisogna dare massima attenzione e che è stata certificata anche dai dati negli anni scorsi dei Serd dell’area della Riviera del Brenta e del miranese. Un fenomeno che viene in evidenza in altre realtà del comprensorio con movide nei fine settimana a volte violente o che finiscono in schiamazzi ai danni dei residenti.

UniCredit a supporto di Omnia Technologies, volto all’incremento della produzione da fonti energetiche alternative, è finalizzato a sostenere un ampio piano di sviluppo e di attenzione al tema della sostenibilità, mentre Sace da parte sua ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. Il progetto green per Spinea permetterà di dare garanzie su progetti in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. (ma.to.)

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Massimo Tonizzo Giovani che fanno uso di alcol
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Lavoro. Dopo un incontro che

si è tenuto al ministero nelle scorse settimane

Speedline, una società tedesca pronta all’acquisto

Sarebbero di nazionalità tedesca tutti e tre i soggetti alla finestra per acquisire la Speedline di Tabina di Santa Maria di Sala, l’azienda veneziana leader nei cerchioni per auto di alta gamma che da più di un anno versa in un limbo a causa dell’intenzione di dismissione da parte della proprietà svizzera, la multinazionale Ronal. Uno spiraglio di luce, pertanto, si apre per i 600 dipendenti del polo industriale salese più quelli dell’indotto per una chiusura positiva della vertenza. Ora la palla passa all’advisor indicato e ai sindacati che valuteranno con Ronal quale delle tre sarà l’offerta migliore per quanto riguarda investimenti e occupazione. Secondo le organizzazioni sindacali i possibili acquisitori avrebbero tutti esperienze nell’automotive e si sarebbero approcciati con offerte diverse tra loro, ad esempio nel possibile rilevamento anche di App Tech di Mestrino. Secondo Ronal, comunque, tutte e tre avrebbero chiesto un contributo importante all’attuale proprietà per rilevare Speedline e questo potrebbe condizionare la scelta dell’offerta ma, ad ogni modo, l’accordo di giugno 2022, prevedeva il passaggio totale di tutta la forza lavoro nella nuova società.

“Per noi rimane fondamentale garantire la piena occupazione e soprattutto avere sicurezza sulla sostenibilità del piano industriale - ricordano i sindacati - chiediamo che Ronal fornisca al ministero, alla Regione e alle segreterie nazionali i piani industriali dettagliati e che le istituzioni si facciano da garanti”. Richiesta peraltro ottemperata dall’azienda svizzera. Da parte della Regione si sottolinea come l’obbiettivo sia di trovare la soluzione industriali più sostenibile e con il maggior impatto occupazionale possibile. Per conto del governo ha parlato anche il senatore Raffaele Speranzon di Fratelli d’Italia ricordando come “l’attenzione dell’esecutivo Meloni per trovare una soluzione rimane alta e a settimane potrebbero emergere novità. Alcune ipotesi di soluzione sono all’orizzonte e saranno oggetto di valutazione. Rimane importante salvaguardare i posti di lavoro e l’attività di questo importante sito produttivo”. Dagli ultimi aggiornamenti sembra che Ronal abbia già puntato su uno dei tre papabili soggetti e i sindacati si sono già

I carabinieri in aiuto alla Città della Speranza

detti disponibili ad un confronto con questa realtà per valutare il piano industriale ricordando però che la soluzione migliore dovrebbe comprendere anche le attività di App tech, cosa che al momento non sarebbe nelle intenzioni dell’investitore individuato. Prossimamente si terranno incontri con il potenziale acquirente mentre sia ministero che Regione si sono detti disponibili a seguire l’interlocuzione tra le parti.

L’arma principale per sconfiggere le malattie pediatriche è la ricerca. Su questo fronte la Fondazione Città delle Speranza ha messo in campo, negli anni un approccio multidisciplinare unico che integra conoscenze della biomedicina, della bioingegneria, della biochimica e della scienza dei materiali, cooperando inoltre con ospedali universitari e istituti di ricerca nazionali e internazionali. Tutti noi possiamo fare qualcosa affinché il sorriso possa ritornare stabilmente sul volto dei più piccoli e delle loro famiglie e, principalmente, finanziando gli studi che vengono portati avanti

dall’ente. Recentemente, a favore della Fondazione Città della Speranza sono scesi in campo ancora una volta anche i carabinieri. Ora infatti il centro di ricerca potrà avvalersi di nuova strumentazione medica per la ricerca contro le terribili malattie che colpiscono nello specifico i bambini. Questo grazie alla donazione effettuata dal Motoclub CCmotorday di Venezia, il Motoclub degli appartenenti ai carabinieri e simpatizzanti che si è recata lo scorso maggio con il proprio responsabile, il salese Marco Milan presso la Torre della Ricerca a portare il risultato delle proprie iniziative benefiche. In questo caso si è trattato di una centrifuga refrigerata che sarà utilizzata dai ricercatori per lo studio delle malattie ematologiche e oncologiche pediatriche. Il nuovo strumento è stato ottenuto grazie a uno degli eventi di solidarietà che l’associazione organizza presso un noto locale veneziano, lo “Stara Krava” di Scorzè dove gli affiliati sono soliti ritrovarsi. Si tratta di una delle tante iniziative che il gruppo di bikers della Benemerita realizza da molti anni ormai a favore della Fondazione e di altre realtà locali e nazionali.

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Santa Maria di Sala La Speedline

Sicurezza.

Siglata una convenzione fra il Comune e una associazione del territorio

Contro furti e abbandono dei rifiuti, accordo con Noetaa

Territorio salese più sicuro, in particolar modo sul rispetto della normativa sull’abbandono dei rifiuti grazie ad una convenzione sottoscritta dall’amministrazione comunale di Santa Maria di Sala e la sezione provinciale di Noetaa Italia. Il Noetaa (Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente) è un’organizzazione a tutela dei diritti degli animali, della natura e dell’ambiente. Contribuisce, infatti, a pianificare attività di vigilanza sull’osservanza delle leggi, delle ordinanze e dei regolamenti generali e locali relativi, alla salvaguardia del patrimonio ambientale, marino, paesaggistico, geologico, speleologico, storico, artistico, ecologico, naturale e alla tutela della fauna, dei laghi, fiumi e dei torrenti, della protezione degli animali. Ma non solo perché da ora la sua funzione sarà anche quella di fungere da deterrente ai furti che negli ultimi tempi si sono registrati nell’area salese. Lo annuncia Daniel Basso, assessore alla sicurezza e al verde. “Siamo il primo Comune della provincia di Venezia a firmare un accordo con la sezione provinciale di Noetaa Italia - dichiara - al fine di contrastare anzitutto la microcriminalità e l’abbandono di rifiuti. Vogliamo che i cittadini si sentano più protetti e sicuri”. “Come Noetaa nasciamo a Napoli - spiega il presidente di Noetaa Venezia, Ivan Ficotto - ma ora siamo presenti anche a Rovigo e Vicenza, oltre ad essere presenti in questa provincia da un anno. Il nostro scopo è quello di collaborare in sinergia con le forze dell’ordine, farci riconoscere dai cittadini ed essere al loro fianco per la salvaguardia del paese in cui vivono”. Da tempo, infatti, vari comitati di residenti avevano lanciato l’allarme furti e avevano fatto richiesta di una maggiore vigilanza sul territorio. “Avremo in servizio sei nostri operatori - dichiara il vice presidente di Noetaa Venezia, Domenico Maessano - e saremo presenti sul territorio con un nostro mezzo dalle sei di sera in poi, per controllare movimenti sospetti, contrastare l’abbandono dei rifiuti e non solo”. Il servizio si renderà utile, infatti, anche per quanto riguarda l’abbandono degli animali. Poco tempo fa, ricordiamo un cucciolo di jack russell è stato abbandonato da un veicolo in transito in centro città. “Vaglieremo il sistema di telecamere per capire quale sia stato

Aido, in villa Farsetti la meraviglia del dono

il mezzo, per individuarne la targa e punire il colpevole - dichiara Basso - e vogliamo lanciare un chiaro messaggio alla popolazione. Anche coloro che abbandoneranno rifiuti andranno incontro a pesanti sanzioni e non vogliamo più che i ladri possano scorrazzare indisturbati tra le nostre frazioni”. L’accordo sottoscritto avrà validità di un anno con possibilità di proroga per i successivi.

La meraviglia del dono, quello che può garantire la continuazione di una vita grazie al passaggio di una parte di sé ad una persona che ne ha bisogno per la propria sopravvivenza, è un sentimento indescrivibile e grazie alla sezione Aido di Santa Maria di Sala “Fabio Rebeschini” si prova ormai da 40 anni. 40 infatti sono gli anni passati dalla sua fondazione ma è anche il numero dei donatori salesi che in tutto questo tempo hanno contribuito a perseguire la cultura della vita e dell’altruismo. I festeggiamenti si sono tenuti a villa Farsetti lo scorso maggio nella sala ovale per promuovere ancora una volta la cultura della donazione

di organi, tessuti e cellule. Alla serata era presente anche il medico Albino Zanocco, lui stesso trovatosi nella condizione di paziente trapiantato di un rene che ha presentato il suo libro “La corda spezzata” in cui ha parlato della sua vicenda. Era infatti addirittura il 1985, appena laureato in medicina, quando all’ospedale militare di Padova gli diagnosticarono una malformazione ai reni e pertanto la necessità di ricorrere alla dialisi fino al 2020 quando riuscì a trovare un donatore. Una storia che infonde speranza a quanti sono ancora in queste condizioni. La serata ha avuto anche un intrattenimento musicale da parte dei giovani musicisti della Scuola di Musica dell’Orchestra di fiati del Veneto. “E’ un’occasione speciale per ringraziare i 40 donatori salesi e le loro famiglie - ha dichiarato Sandro De Liberali, presidente della sezione - oltre a parlare del valore della donazione e di quell’assenso che permetterà poi ad una vita di tornare a rifiorire”. Insomma una bella occasione per sensibilizzare la popolazione sulla grande necessità di compiere “doni” che salvano vite. (r.m.)

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Santa Maria di Sala Il momento in cui è stato sigliato l’accordo

Produzioni e salute. Incontri formativi organizzati dall’Ulss 3 Serenissima

Allevatori del veneziano a scuola contro la peste suina

Oltre settanta allevatori (per quattordicimila maiali) a scuola contro la peste suina africana. Cona, Scorzé, Dolo e Favaro. In tutto il territorio si sono tenuti gli incontri formativi dell’Ulss 3 insegnano agli allevamenti a difendersi dalla malattia. Controllo all’entrata dell’allevamento di persone, mezzi e animali attraverso la buona gestione di cancelli, recinzioni e registro visitatori; presenza di vestiario dedicato al personale e agli ospiti; miglioramento delle misure di pulizia e disinfezione dei locali; divieto di introduzione e somministrazione di alimenti a base di carne: sono solo alcune delle regole auree dettate dall’Ulss 3 contro la peste suina negli allevamenti. Gli allevatori che hanno già superato il corso hanno ricevuto un attestato. Potranno esibirlo, da recente obbligo di legge, all’interno del loro allevamento per confermare la propria preparazione. Sono i proprietari di circa quattordicimila suini, compresi tra animali da riproduzione e animali da ingrasso. Grazie agli accorgimenti proposti dai veterinari esperti dell’azienda sanitaria, guidati dal direttore del Servizio di sanità animale dell’Ulss 3 Stefano Zelco, gli allevatori allontanano così il rischio che questo virus aggredisca i loro animali, come sta succedendo invece in molte parti del territorio nazionale,

contagiando sia cinghiali che suini. “Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti) - ricorda Zelco. Il pericolo che l’infezione possa colpire anche gli allevamenti di suini è tuttora presente: in assenza di un vaccino, l’unico sistema di difesa per gli allevatori è la costante applicazione di norme di biosicurezza”. Negli anni non sono mai stati riscontrati casi nel nostro territorio, “e contribuiamo a far sì che questa situazione di tranquillità possa continuare - continua Zelco. Ora lo facciamo anche con l’attività didattica, cercando di trasmettere l’insieme degli accorgimenti da mettere in atto per evitare l’ingresso del virus.

Oltre ai focolai del 2022 di Piemonte e Liguria (715 cinghiali colpiti) e Lazio (52 animali colpiti), la malattia è comparsa a maggio anche in Calabria (5 animali rinvenuti morti)

Lo scopo è quello di metterle in sicurezza gli allevamenti di fronte al pericolo di questa malattia che non colpisce l’uomo, ma è molto contagiosa per i suini”. Nel caso di contagio, infatti, i servizi procedono al sequestro dell’allevamento, svolgono l’indagine epidemiologica per scoprire l’eventuale causa di contagio e verificano che non ci sia stata trasmissione del virus ad altri allevamenti. Per legge è poi necessario abbattere tutti i suini presenti nell’allevamento. Insomma la formazione previene danni alle produzione e permette controlli capillari prima che le situazioni sfuggano di controllo e producano problemi poi difficilmente risolvibili anche dal punto di vista economico.

Baldin (M5s): “Tempi lunghi per passaporti e carte d’identità”

“Perché a Venezia e nella sua area metropolitana i tempi di consegna delle carte d’identità e dei passaporti travalicano la normale attesa, anche rispetto al resto del Veneto?”. Lo chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, commentando le ultime notizie riportate nei media, che parlano di un ulteriore ritardo rispetto a quanto già manifestato a cavallo della fine dell’anno. “Non è possibile - esordisce la consigliera - che per ottenere un passaporto in Commissariato si venga rinviati addirittura al 2024 sia a Chioggia che a Marghera e Mestre (addirittura in aprile), e per una carta d’identità nella terraferma veneziana bisogna aspettare oltre due mesi. Il Covid e la Brexit non c’entrano più niente, semmai a cau-

sare ulteriori disguidi è stata la decisione del governo Meloni di abbandonare lo Spid per l’adozione della carta elettronica generalizzata. E a sopportare il peso di questi disser-

vizi è come sempre la cittadinanza”.

Lo scorso 7 febbraio la Giunta regionale aveva risposto a un’interrogazione in materia della stessa Baldin: “Allora dissero che la situazione di

difficoltà aveva già raggiunto il picco, e che quindi il problema sarebbe stato in via di soluzione. Le notizie di queste settimane smentiscono tale impostazione, quindi vuol dire che c’è dell’altro. Ad esempio, Comuni come Venezia ricevono ancora solo per appuntamento: è ora di riaprire gli sportelli al pubblico in tutti i giorni e gli orari pre-pandemici, specie nei luoghi periferici come le isole”. La coordinatrice metropolitana del M5S ricorda che “stando alla norma, ogni cittadino ha diritto a ricevere il passaporto entro trenta giorni. Succedeva agevolmente prima della rivoluzione digitale, e la risposta non può essere demandata all’adozione di procedure d’emergenza. Urge invece ripristinare la normalità”.

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Un momento degli incontri fortmativi
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L’Anniversario della fondazione dell’Arma. Presentati i dati della città metropolitan a

In 12 mesi effettuati oltre quattrocento arresti e cinquemila denunce

“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione”

Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi per i carabinieri di Venezia e provincia. In occasione delle tradizionali celebrazioni in occasione dell’anniversa rio dell’Arma - che quest’anno ha spento 209 candeline - il comando provinciale ha elencato i principali numeri dell’attività sul territorio. Oltre 32mila i servizi esterni svolti, 429 le persone tratte in arresto e 5.167 le denunce in stato di libertà. Ma il vero focus, precisano i carabinieri, è statto sulle attività preventive, in particolare con le campagne di sensibilizzazione a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.

“I risultati conseguiti dall’Arma nella provincia sono noti alla cittadinanza, particolarmente attenta alle problematiche connesse con l’ordine e la sicurezza pubblica e supportata dalla scrupolosa opera degli organi d’informazione costantemente in prima linea e impegnati quotidianamente in un lavoro caratterizzato da elevata professionalità, apprezzato senso critico e imparzialità” ha affermato il comandante provinciale della città metropolitana lagunare, generale di Brigata Nicola Conforti. “Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di

una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel raggirarli con ogni tipo di sotterfugio” ha proseguito.

Negli ultimi mesi sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Si è trattato di incontri semplici e diretti finalizzati a sensibilizzare gli anziani, consentendo loro di alzare la guardia nei confronti dei tanti malintenzionati che, come ha evidenziato il Generale, “fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire”.

Non è mancato il contributo dei carabinieri forestali: nel periodo 1° giugno 2022– 31 maggio 2023 hanno effettuato 940 controlli (nel corso dei quali sono state controllate 315 persone e 35 veicoli). Sono stati contestati

350 illeciti amministrativi per un importo di oltre 149mila euro 8

e comunicate all’autorità giudiziaria 33 notizie di reato a carico di 27 soggetti noti con 20 sequestri penali complessivi. Quanto al lavoro, negli ultimi dodici mesi il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia ha sottopo-

sto a verifica ispettiva 220 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di oltre 570 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riconoscimento di 29 situazioni irregolari, di cui 26 “in nero”. Un altro fronte che ha visto i carabinieri di Venezia particolarmente attivi è stato quello della prevenzione e contrasto di tutti quei comportamenti che ledono le donne, fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. “Dai dati dell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese” – è stato precisato –“si evince che l’83,5% delle italiane è dell’opinione che tra i lasciti della pandemia ci sarebbe un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne”. L’opera preventiva messa in campo dal dispositivo molecolare dell’Arma, costituito dalle 5 Compagnie, dalle 2 Tenenze e dalle 38 Stazioni Carabinieri, supportati dai Nuclei Investigati-

vo, Informativo e Natanti, è finalizzata a “intercettare ogni campanello di allarme, per essere sempre pronti ad ascoltare, comprendere, aiutare. L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati, talvolta sommersi, che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili”. Infine, l’attenzione ai giovani: “A loro, ai quali noi adulti abbiamo il dovere di restituire il futuro – ha continuato il Generale Conforti – dedichiamo e vogliamo continuare a dedicare molta attenzione. È per questo che con entusiasmo rinnoviamo annualmente le nostre campagne di incontri presso gli istituti di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico che sta per volgere al termine sono stati svolti, complessivamente, 75 incontri a favore di circa 8.300 ragazzi tra gli 11 ai 19 anni”.

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Musica. L’undicesima edizione ispirata a Mascagni e alle opere più rappresentate all’Arena di Verona

Va in scena la grande lirica sotto le stelle

Sarà la doppia ricorrenza legata al 160° Anniversario della nascita di Pietro Mascagni e al centenario della Prima Stagione Operistica presso l’Arena di Verona (evento che ha visto proprio il Maestro Tullio Serafin tra i principali artefici e promotori del Festival Lirico) il tema conduttore dell’undicesima edizione del Concerto Lirico Sinfonico che l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, terranno sabato 15 luglio.

Piazza Vittorio Emanuele II di Cavarzere diverrà così un teatro a cielo aperto dove risuoneranno le pagine più celebri del repertorio lirico: autentiche “perle della musica”, che daranno vita ad un vero e proprio “Gran Galà dell’Opera”.

Una parte della serata, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, sarà dedicata a Mascagni, del quale sarà proposta una selezione da “Cavalleria rusticana” e il possente “Inno del sole” da “Iris”: pagina di forte coinvolgimento emotivo e raramente eseguita in ambito concertistico. E’ inoltre prevista l’esecuzione di alcune pagine tratte dalle opere maggiormente rappresentate nell’anfiteatro della città scaligera: fra questi i grandi capolavori verdiani, come “Macbeth”, “Nabucco”, “La traviata”, “I Lombardi alla prima crociata” e soprattutto “Aida”. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, sarà dato spazio anche a Puccini, del quale si potrà ascoltare l’intero “Finale

del I atto” da “La Bohème” e a Donizetti, che dialogherà con orchestra e coro nella briosa “Cavatina di Dulcamara” da “L’elisir d’amore”. Dopo un omaggio a Rossini, con la preghiera “Dal tuo stellato soglio” dal Mosè, il programma si aprirà alla dimensione europea con il compositore inglese Elgar, del quale l’orchestra e il coro eseguiranno la maestosa marcia “Pomp and Circustamce op. 39”.

Piazza del Municipio, ospiterà pertanto una produzione musicale di notevole spessore artistico, che prevede il coinvolgimento dei professori dell’Orchestra

Sinfonica T. Serafin, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro, ai quali si aggiungeranno tre solisti vocali di primo piano nel panorama della lirica nazionale, per un totale di oltre cento esecutori: il tutto sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, dove è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione. Il Maestro si avvarrà della presenza

Sabato 15 luglio la Piazza del Municipio di Cavarzere ospiterà il Concerto dell’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin” diretti dal Maestro Renzo Banzato

del soprano Chiara Milini, del tenore Paolo Antognetti e del basso Luca Gallo.

Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura di Cavarzere, è stato reso possibile grazie alla generosità di alcune realtà economico-produttive che operano nel territorio, Adriatic Lng. Preziosa anche la sensibilità del signor Antonio Turatti, impegnato nella promozione di iniziative di rilevanza culturale finalizzate alla valorizzazione dei talenti del territorio; l’evento si avvale inoltre della disponibilità della Ditta Commerciale Ferramenta. Il concerto si inserisce all’interno della 14esima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria Colli Euganei in vari comuni del Veneto e non solo.

L’inizio è fissato alle 21.00; in caso di maltempo il concerto si svolgerà il 16 luglio. L’ingresso è su prenotazione obbligatoria; per maggiori informazioni è possibile contattare il numero telefonico 335 - 6139668.

Gli studenti delle scuole superiori e la sfida dell’Ecologia Integrale

A fine maggio l’auditorium dell’M9 di Mestre si è riempito di ragazzi e ragazze delle scuole superiori del veneziano che, attraverso i loro istituti scolastici, prenderanno parte, nel prossimo anno scolastico, al laboratorio di Ecologia Integrale, per conoscere e progettare possibili soluzioni, ideato dal movimento Laudato Si’ e dalla Pastorale giovanile del Patriarcato di Venezia, in collaborazione con il Dicastero Pontificio per lo sviluppo umano integrale e con “Economy of Francesco”.

Il contest, che ha l’obiettivo di allargare le vedute dei ragazzi verso nuove progettualità per un futuro sostenibile, è stato accreditato dall’Ufficio Scuole della Regione Veneto e reso possibile grazie alla

collaborazione con alcune realtà imprenditoriali e tecniche del territorio che faranno da supporto agli studenti durante lo sviluppo dei progetti.

Il Patriarca Francesco Moraglia ha sottolineato “La sfida vera è l’ecologia integrale e, allora, vorrei soffermarmi su tre parole che possono aiutarci ad affrontare al meglio una questione così essenziale e decisiva per il presente e il futuro della nostra umanità”: realismo, rispetto e responsabilità.

Parole richiamate anche dall’assessore del Comune di Venezia Paola Mar.

“Bisogna passare dalla concezione dell’Io alla concezione del Noi” ha aggiunto l’assessore regionale

all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità Elena Donazzan.

Sono intervenuti anche il vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Vincenzo Marinese, Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre, e Sandro Dal Piano, direttore comunicazione Enaip che, anch’essi nelle vesti di partner del progetto, hanno incoraggiato gli studenti a sognare e a credere nelle proprie idee che talvolta possono diventare dirompenti a patto però che non si cada nel velleitarismo.

Per informazioni e per partecipare al concorso scrivere a concorsoecologiaintegrale@gmail.com. Le adesioni vanno inviate dalle scuole aderenti entro il 15 ottobre prossimo.

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Il maestro M° Renzo Banzato L’Orchestra Sinfonica e Coro “Tullio Serafin” Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Pattinaggio. Incontro fra società greche e quelle di Scaltenigo, Spinea e Marghera

Rollercity, in arrivo una nuova pista di pattinaggio veneziana a Creta

Uno “speed skating meeting” si è svolto nelle scorse settimane nell’entroterra veneziano e ha visto coinvolte le società di Scaltenigo di Mirano, Marghera e Spinea e la società greca di pattinaggio di Retimo dell’isola di Creta in una sorta di scambio sportivo-culturale sui pattini. Ad organizzare l’incontro l’ex campione italiano di pattinaggio, l’ingegnere Stefano Boato che sottolinea :“favorire questi incontri per i giovani è altamente formativo e li aiuti sia culturalmente che per l’accoglienza e la condivisione. La mia non è solo una passione sportiva e lavorativa che mi porta a costruire piste di velocità anche fuori dall’Italia (a Creta ne faremo una prossimamente, la stiamo già studiando) ma mi interessa molto anche l’apporto di scambio sportivo, culturale e di accoglienza che ne può nascere a favore dei giovani. E’ stato bellissimo poter organiz-

Atleti ed allenatori greci hanno potuto testare nell’occasione, tre diverse tipologie di piste paraboliche

zare questo incontro tra la squadra di speed greca Oka Preveli di Retimo nell’isola di Creta, e tre le realtà di alto livello della provincia di Venezia di Mirano-Scaltenigo, Venezia-Marghera e Spinea. Atleti ed allenatori greci hanno potuto testare tre diverse tipologie di piste paraboliche e conoscere atleti ed allenatori veneti che hanno raggiunto risultati di prestigio internazionali. Un’occasione unica per la squadra greca e per i nostri ragazzi, che presidenti ed allenatori delle squadre veneziane coinvolte hanno subito voluto cogliere quale momento di scambio culturale e sportivo, momento di crescita per i giovani atleti, momento di acco-

glienza ed integrazione tra due popoli che nel passato, per quattrocentocinquanta anni hanno fatto parte della stessa Serenissima Repubblica di Venezia. Abbiamo unito l’utile al dilettevole con visite a Venezia, Padova ed alla Riviera del Brenta con le sue ville palladiane. Straordinari, e li ringrazio, sono stati i ragazzi che hanno accolto gli atleti greci con grande calore intessendo interessanti relazioni e grande disponibilità è stata dimo-

strata dai presidenti Nevio Calzavara, Francesco Topan e Maurizio Carraro e degli allenatori Francesco Dal Corso, Fabio Topan e Luca Boccola che si sono presi cura, in pista degli ospiti”. Ma non solo. “Ha voluto presenziare - spiega Boato - per un saluto anche l’ex Ct della Nazionale Giovanni Martignon, icona storica del pattinaggio di velocità italiano che nella sua carriera ha collezionato in azzurro più di mille medaglie risultando il

Caterina Gallo, raffica di medaglie in Slovenia per l’arciera di Dolo

E ccellente risultato ottenuto dall’arciera dolese

Caterina Gallo che ha conquistato un oro, un argento mentre la medaglia di bronzo le è sfuggita per soli tre millimetri nella prima tappa della European Youth Cup che si è conclusa a Catez, in Slovenia. Nella finale individuale l’atleta è stata sconfitta per appena due punti dall’israeliana Avigali Cohen dopo che aveva superato nei quarti l’olandese Van Den Munckhof per 140-139 e in semifinale l’atleta del Lussemburgo Tonus per 135-133. L’atleta azzurra ha conquistato l’oro a squadre nel compound under 18 mentre, assieme a Fabrizio Aloisi, aveva ceduto di pochissimo nella finale per il bronzo nella gara di mixed team contro una coppia israeliana, dopo che la coppia era stata sconfitta in semifinale da quella

slovacca. Finale conclusasi a pari punti e spareggio allo shoot off durante il quale ciascun ogni arciere ha tirato altre due frecce durante il quale i quattro atleti sono riusciti a centrare tutti 10 con ogni freccia. Purtroppo, però, una delle frecce degli israeliani era più vicina al centro del bersaglio per tre millimetri ed è sfumata la medaglia per pochissimo. Continua l’ascesa di questa ragazza dolese, già campionessa regionale 2022, che gareggia per il gruppo Arcieri Stigliano di Santa Maria di Sala, chiamata a far parte della spedizione azzurra dai dirigenti federali dal direttore tecnico Flavio Valesella e dai tecnici Stefano Mazzi e Francesco Gogioso. E il risultato di Caterina Gallo, campionessa regionale 2022, ha fatto felice mamma Chiara e tutta Dolo.

commissario tecnico italiano più medagliato di sempre e di ogni sport. A Retimo stiamo progettando una pista di velocità dove sviluppare questo sport e portare gli atleti a competere con i vertici mondiali. Rollercity si chiamerà il complesso sportivo che sta nascendo e che potrà vantare anche una pista di velocità parabolica di nuova generazione firmata da Boatoprogetti”.

22 www.lapiazzaweb.it Sport del Miranese
L’arciera Caterina Gallo in gara Pattinatori cretesi a Spinea

Eventi. Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival

Grandi artisti di richiamo internazionale e giovani compagnie a Bassano del Grappa

Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese Masako

Matsushita per i Dance Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).

Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più

significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.

Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).

E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici.

Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.

23 www.lapiazzaweb.it danza teatro musica circo cinema www.operaestate.it informazioni e biglietteria: 0424.524214 biglietteria.festival@comune.bassano.vi.it - www. vivaticket.it
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Da sinistra a destra: “Le Bal” (5 luglio) - “Hamburger Kammerballett” (8 agosto) - “Antonio Rezza” (21 luglio) Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
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#Regione

Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto

Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,

e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale

Spiccano

di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai

che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?

Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del

Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.

Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?

Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a

fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.

Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?

In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.

Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e

aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.

La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-

si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-

mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.

Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.

Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra

se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.

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“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta affermazione
Antonio De Poli Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella

Regione

Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli

Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacati

Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”.

“La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.

“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non

sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della

Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré

materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.

È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per

l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia

rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.

Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”

“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire

la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia

necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.

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Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato Gianfranco Refosco

Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori

Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci

Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.

“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.

Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emer-

genze alla carenza di personale.

A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.

Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli inter-

venti sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là

delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La

grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi. “Noi ci siamo per dare pareri, –aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.

“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.

La Cgia: “le piccole imprese pagano 19 miliardi di tasse in più dei giganti del web”

Nel 2020 le nostre piccole con meno di 5 milioni di euro di fatturato hanno versato 19,3 miliardi di euro di imposte. Nel 2021, invece, le 25 filiali italiane dei principali gruppi mondiali di web e software hanno corrisposto al nostro erario 186 milioni di euro. Da questo confronto, spiega l’Uf-

ficio Studi della Cgia di Mestre, emerge che “nell’ultimo anno in cui i dati sono disponibili i piccoli imprenditori hanno pagato 19,1 miliardi in più delle multinazionali del web presenti in Italia. Importo, quest’ultimo, certamente sottodimensionato. Il risultato di questa comparazione mette in

luce una contraddizione evidentissima: additati di essere i principali responsabili dell’evasione, il popolo delle partite Iva, invece, paga un ammontare complessivo di tasse 104 volte superiore ai principali giganti del web che, nell’immaginario collettivo, rappresentano il successo, l’innova-

zione e il futuro. L’aggregato delle controllate appartenenti al settore del WebSoft ha registrato nel 2021 un giro d’affari nel nostro Paese pari a 8,3 miliardi di euro. I 3 milioni di piccole imprese con meno di 5 milioni di fatturato, invece, nel 2020, anno in cui moltissime di loro a causa del Covid

sono state addirittura chiuse per molti mesi, hanno generato un fatturato di 735,8 miliardi. Con l’eventuale eliminazione dell’IRAP- conclude la Cgia - rischiamo di appesantire ulteriormente il carico fiscale su coloro che le tasse le pagano correttamente in Italia”.

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Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini

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Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province

Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”

“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-

mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.

Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-

vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.

Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading

musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.

Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.

“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati

dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.

Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.

Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.

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Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”

UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro

La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)

U niCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.

Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e

famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.

Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clien-

ti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”

La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus

di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.

Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, po-

tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.

Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.

32 www.lapiazzaweb.it Economia
Il piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit

Salute

Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma

“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.

Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.

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GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/

Salute Pfas, ecco

Università di Padova

come provocano l’ipertensione

arteriosa

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.

La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.

Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.

La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-

ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.

“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.

I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.

La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.

I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).

L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.

Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:

1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;

2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;

3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;

4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;

5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;

6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;

7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;

8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;

9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;

10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.

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Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Il professor Gian Paolo Rossi

“Vacanze sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia

Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza. Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più performante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina. “Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.

Tra le novità presentate nel progetto “Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale.

Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia.

Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e

il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.

Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico:

“Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.

Il progetto “Vacanze sicure 2023” ripropone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde.

La numerazione delle torrette, collegata alla

Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca

mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”. Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.

Dal buio alla luce, due “occhi nuovi” per praticare il suo sport preferito

Una storia eccezionale, che ha colpito tutti e che il governatore del Veneto Luca Zaia racconta direttamente sulla sua pagina Facebook, è quella di una quattordicenne che è riuscita a recuperare parzialmente la vista grazie ad un’operazione effettuata dall’ospedale di Camposampiero (nel Padovano).

La ragazzina con suo fratello è passata dal buio alla luce nel giro di qualche ora grazie ad una straordinaria terapia genica innovativa. Entrambi, infatti, avevano una rara malattia retinica ereditaria che avrebbe potuto determinarne la cecità assoluta.

Grazie all’équipe oculistica diretta dal dr. Marco Tavolato, la ragazzina ha ottenuto una nuova visione della vita fatta di immagini, colori, sfumature e forme che le ha consentito di dedicarsi alla sua grande passione: il basket.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un meticoloso lavoro supportato dalla forza di squadra e dalla collaborazione, la stessa che serve quando si gioca a basket. Hanno lavorato in stretta collaborazione in un approccio multidisciplinare comprendente esperti nel settore oculistico, farmacologico, pediatrico e anestetico.

L’intervento, infatti, è stato molto complesso e ha richiesto complesse procedure di terapia genica intraoculare con tecniche di microchirurgia particolari che hanno consentito la mirata e precisa somministrazione di un farmaco bioingegnerizzato e che sono andate a buon fine per entrambi i fratelli senza complicazioni.

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Salute
Sottomarina di Chioggia. L’impegno dell’Ulss 3 Serenissima per la popolazione e i turisti

La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana

Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno

In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce. Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco

Lo slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture.

Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare.

Un tema di grande attualità che offre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco. I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso – sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigiana - il fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone.

Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parecchi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol.

Circa metà dei fumatori tenta di smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano.

Il divieto di fumo – sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano.

Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%.

Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani. Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.

In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.

Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.

Bullismo e cyberbullismo, come difendersi?

Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana

Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio - i dati sono dell’Ulss 5 Polesana - un adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.

Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.

Innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo.

Bisogna ammettere che c’è un problema. È molto importante non isolarsi: questa reazione - si spiegapuò aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Invece, è l’unione che fa la forza.

Anche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di

un adulto.

La violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine.

La raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.

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Salute

L’itinerario insolito

L’Umbria che non è solo ... Umbria

“Contaminazioni”

Viaggio per terre e borghi “di confine”, come Civitella del Lago, Corciano (dove si coglie un po’ di Toscana) e la già laziale Contigliano. Passando dalla nobile Gubbio, che evoca le Marche. Voce narrante i sapori, che rivelano una cucina d’autore custode di tanti valori.

Con sullo sfondo paesaggi di pura bellezza

Contaminazioni. Culturali, di sapori, di intrecci storici. Ce le regalano le terre di confine, così plurali quanto contraddittorie, eppure così affascinanti proprio per la loro complessità. Il cibo e le tradizioni a esso legate sono un formidabile veicolo per raccontare storie di sovrapposizioni culturali, sedimenti di quotidianità, giacimenti enogastronomici…

In Umbria, terra senza coste seppur grande isola in un mare di verde, tanti territori hanno un’identità mista, frutto di contaminazioni. Terre che attraggono, screziate, talvolta opposte. Proponiamo un ideale itinerario di luoghi simbolo, dove cibi e vini si annodano armonicamente con arte e storia. Combinano, condiscono, abbinano…

A Civitella del Lago, borgo antico che si affaccia sul lago di Corbara, c’è una terrazza spettacolare dove si fermano i camminatori che vanno alla scoperta dei “borghi silenti”.

Lo sguardo poggia sull’orizzonte di tre regioni: Umbria, Lazio e Toscana. Paolo Trippini, con il locale che porta il nome di famiglia, (“Trippini”, appunto), sta lassù. Si pranza con quella vista... Paolo è proiettato nel futuro con la JRE, l’associazione dei giovani ristoratori europei, ma allo stesso tempo il suo locale è erede dell’osteria creata dal nonno Peppe e gestita anche da papà Adolfo. Nella sua cucina ricercata la tradizione è in filigrana. Piatti come “Bosco umbro” (“Perché io mi sento innanzitutto umbro”, confessa Paolo) cambiano in tutte le stagioni. Piccione, quaglia e agnello sono altri bastioni di questa cucina di personalità e di confine. Il fratello Luca con la Cooperativa de Pazzi recupera gli oliveti abbandonati e ne fa un

ottimo olio.

A pochi chilometri si è nel Reatino, nella terra di Sabina, ed è il Lazio a colorarsi di Umbria. Grazie soprattutto a San Francesco e ad alcuni luoghi cari della sua vita: nel delizioso borgo di Greccio, il santo di Assisi ha creato il primo presepe vivente, di cui quest’anno ricorrono gli 800 anni. A Poggio Bustone, il paese natale dell’indimenticato Lucio Battisti, genio della musica leggera italiana a cui è dedicato il piccolo parco “I giardini di marzo”, c’è un santuario francescano meta di tanti pellegrinaggi. Come pure nella vicina Contigliano, altra tappa del Cammino di Francesco, grazie all’abbazia cistercense di San Pastore. Il borgo antico cela anche il ristorante “Delicato”, chicca che prende il nome da Carlotta Delicato, 29 anni, chef di scuola Cracco, incoronata dalla televisione (vincitrice di Hell’s Kitchen e ospite fissa a “È sempre mezzogiorno” su Rai Uno, con la Clerici): con il marito Gabriele (che è di Contigliano, ma che ha conosciuto a Venezia) a farle da spalla in sala, propone una sua sorprendente interpretazione delle contaminazioni culturali del suo territorio. Lo fa con mano lieve e sapiente, essenziale, nello stile e nella sostanza, come nel cardoncello glassato o nel risotto con prezzemolo, aglio nero e cipolla.

L’itinerario prosegue verso Todi, dove le contaminazioni culturali sono quelle di un’umbra di adozione: Raffaella Gabetta. Oltre ad aver creato di recente con l’amica Eralda Martino un gin (il Gin Todi), che fra le botaniche rare utilizza anche le susine “Coscia di monaca”, varietà tipica delle zone pedemontane di Umbria, Toscana e Lazio, Raffaella

con il marito ha resuscitato a Frontignano, solitario borgo fra le colline intorno a Todi, una delle case torri del XIII secolo che magnificano il paesaggio tuderte. Fortilizio che ora, per meglio garantirne la conservazione, è stato trasformato in un B&B di charme.

dell’intorno. Specie nel calamaro dripping e nello spaghettone affumicato, ostrica e lampone. Qualità alta.

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A Corciano, a due passi dal Lago Trasimeno, il territorio parla un po’ toscano già dal profilo dolce delle colline e dalle distese di ulivi. Nel centro storico medievale svettano il Palazzo dei Priori e il Palazzo del Capitano. Sosta gastronomica di stile contemporaneo all’ “AldiVino”, dove Emanuele Rugini e lo chef Enrico Pistoletti hanno rivisitato i valori del territorio con talento e fantasia, affidando al vino un ruolo da protagonista.

L’estetica raffinata dei piatti ricorda i profili

A Gubbio, la città dei famosi “ceri” e della festa a essi legata (la più antica d’Italia, è del 1169), di San Francesco e il lupo ma anche del televisivo Don Matteo, la contaminazione è marchigiana, per confini e per il lungo legame con i Montefeltro a cui la città si diede nel periodo delle Signorie. Giacomo e Veronica Ramacci, fratello e sorella, lui chef e lei in sala, danno voce al territorio all’Officina dei Sapori, in centro storico, con una ventata di innovazione e di concretezza. Il prosciutto di Gubbio e il tartufo, accanto alle erbe aromatiche del monte Subasio e a un’altra contaminazione inattesa, anche stilistica: quella

del veneto-ligure baccalà. Qui è il piatto delle vigilie. Giacomo lo presenta in trancio, con crumble alla colatura di alici. Cucina senza sbavature. Locale dallo spirito giovane. Tappa finale a Pieve Santo Stefano, sulla Valle del Tevere e sulle rive del lago artificiale di Montedoglio: siamo già in Toscana, nell’Aretino “umbro”. Siamo nel paese dei diari. Nel palazzo municipale, da un sogno del giornalista contemporaneo Saverio Tutino, è nato il “Piccolo museo del Diario”, vetrina emozionante di un “Archivio del diario” che nel palazzo vicino raccoglie oltre diecimila diari, frutto di donazioni… Racconta storie incredibili,rende indimenticabili tante vite. Trasmette contaminazioni profonde fra anime…

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Sì, viaggiare / Turismo & Sapori
NELLA FOTO GRANDE IL PANORAMA SUL LAGO DI CORBARA CHE SI AMMIRA DA CIVITELLA DEL LAGO LO SGUARDO SPAZIA SU TRE REGIONI A SINISTRA DALL ALTO PAOLO TRIPPINI DEL “TRIPPINI”, CARLOTTA DELICATO DEL “DELICATO”, EMANUELE RUGINI DELL “ALDIVINO” E VERONICA E GIACOMO DELL’OFFICINA DEI SAPORI QUI SOPRA UNA VEDUTA NOTTURNA SU TODI
di storia, cibi e
tradizioni

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Il nuovo Zerocalcare convince solo a metà Gli infiltrati del Watergate non trovano la propria corsia

Superarsi senza replicare ciò che si ha già fatto è la maledizione di ogni artista che riscuote successo.

Anche ZeroCalcare, pseudonimo del fumettista romano Michele Rech, ha dovuto misurarsi con questo dilemma.

La sua nuova serie, “Questo mondo non mi renderà cattivo”, è disponibile su Netflix. Dopo la popolarità ottenuta con “Strappare lungo i bordi” del novembre di due anni fa, ZeroCalcare riporta il proprio mondo a fumetti sugli schermi per raccontare una storia inedita in sei episodi.

Ad eccezione del formato - gli episodi durano 30 minuti e non più 15 - la nuova serie segue le orme della formula precedente, diventata uno dei prodotti originali italiani più apprezzati a livello internazionale su Netflix.

“Questo mondo non mi renderà cattivo” è un po’ il gatto di Schrödinger del fumettista romano: massimo riserbo sulla storia e accesso limitatissimo alla stampa. Chi l’ha potuta vedere in anteprima come il sottoscritto capisce subito il perché di questa segretezza. Il racconto è molto politico e desterà senz’altro polemiche.

La vicenda si innesca dal ritorno al quartiere (che è Rebibbia, ma non è Rebibbia) di un vecchio amico di Zero dopo anni passati in comunità proprio nel momento in cui la loro comunità si spacca in due, tra chi vuole cacciare un gruppo di migranti appena arrivati nel centro di accoglienza e chi invece vuole battersi per il loro diritto a restare lì.

Michele Rech racconta un’Italia spaccata e piena di complessità, dove gli schieramenti sono sempre meno politici e sempre più ideologici. Tuttavia “Questo mondo non mi renderà cattivo” finisce spesso per risultare didascalico e - a tratti - retorico. Quella stessa retorica che molto spesso viene rimproverata alla sinistra.

A differenza della serie precedente, in cui la storia respirava grazie ai non detti, in questo nuovo cartone la dovizia di dettagli finisce per appesantire una vicenda. che avrebbe bisogno di maggiore linearità e nitidezza. Era difficile superarsi, e va apprezzato il coraggio di andare in una direzione differente. Il problema è che, dopo averlo visto, si rischia di uscirne buonisti.

Per capire la storia, diceva il filosofo Joseph Joubert, servono due elementi: la distanza e la prospettiva. Deve essere anchea per questo che, a cinquantun anni dal caso politico che sconvolse la cronaca statunitense, la serialità americana sta tentando di fare i conti con il Watergate. Lo scorso anno a portarlo sullo schermo furono Julia Roberts e Sean Penn con “Gaslit”. Era una serie di pregevole fattura ma facilmente dimenticata per la troppa concorrenza.

Quest’anno tocca a Woody Harrelson e Justin Theroux, i protagonisti di “Infiltrati Alla Casa Bianca”, titolo orginale “White House Plumbers”.

La serie targata Hbo si prefigge di raccontare in maniera dissacrante gli eventi che hanno portato allo scandalo del Watergate attraverso il punto di vista dei sabotatori politici di Nixon, che accidentalmente riuscirono a rovesciare la presidenza che stavano cercando di proteggere.

Basata sul libro “Integrity” di Egil Krogh e Matthew Krogh, la serie vede dietro la cinepresa David Mandel, già regista di un’altra satira politica di Hbo, la notevole Veep con Julia Louis-Dreyfus. A differenza di quest’ultima, “Infiltrati Alla Casa Bianca” non riesce a ingranare né a trovare la propria corsia.

Persa tra la voglia di strafare nella ricostruzione storica - quasi a mo’ di documentario - e nel costante ammiccamento al pubblico che ricorda le commedie slapstick con protagonista Leslie Nielsen, la serie può contare sullo spessore del proprio cast per risollevare il risultato complessivo. Ma le interpretazioni, da Lena Headey a Domhnall Gleeson, passando per Judy Greer e Kim Coates, non bastano a catturare l’attenzione dello spettatore oltre i primi due episodi. Sarà perché il Watergate fu l’epicentro di un terremoto politico - e di costumeamericano che ha avuto poche riverberazioni all’estero, sarà perché le democrazie europee sono (ahinoi) abituate a ben altre complessità di scandali di palazzo, “White House Plumbers” può intrattenere chi ha la passione per le fiction storiche o per la storia del Novecento, ma fallisce nel raccontarci qualcosa di inedito della nostra contemporaneità.

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Idee in cucina per una dolce estate

Con l’arrivo di giugno, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato

INSALATA DI FRAGOLE E RUCOLA

Un delizioso contorno estivo, perfetto per i veri gourmet. Un’idea originale per accompagnare piatti di ogni tipo. La sua particolarità la rende adatta a diverse occasioni, sia quelle quotidiane che quelle speciali.

Ingredienti: fragole fresche; rucola; formaggio di capra; mandorle tostate; olio d’oliva; succo di limone; sale e pepe

Preparazione: Per preparare l’insalata di fragole e rucola lavare la rucola, preferibilmente mista a valeriana, o songino, misticanza o altro a scelta e le fragole. Tagliare le fragole a fette e disporle, togliendo il picciolo, su un letto di rucola. Sbriciolare il formaggio di capra sopra le fragole. Cospargere il tutto con mandorle tostate. Preparare una semplice vinaigrette mescolando olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Condire l’insalata con la vinaigrette e servila fresca. D’estate non c’è nulla di meglio che un’insalata rinfrescante.

GNOCCHI DI ZUCCHINE

Una ricetta per gli gnocchi estivi, leggeri e deliziosi, da preparare facilmente e personalizzare secondo i propri gusti. Ideali per un pranzo in famiglia.

Ingredienti: 250gr zucchine; 250 gr farina 00; 250 gr ricotta; 1 uovo; olio extravergine d’oliva e sale

Preparazione: Grattugiare le zucchine e metterle in una ciotola e aggiungendo sale per insaporirle e farle perdere l’acqua. Preparare l’impasto mescolando ricotta, uovo, formaggio grattugiato, un pizzico di sale e un po’ di noce moscata (non obbligatoria). Dopo aver amalgamato bene con una forchetta, aggiungere le zucchine, strizzandole bene in modo che il liquido che hanno rilasciato non finisca nell’impasto. Una volta aggiunte le zucchine, aggiungere la farina, che metteremo un po’ alla volta sempre mescolando con la forchetta. Se necessario, aggiungere un po’ di farina in più. Quando l’impasto prende consistenza, è continuare a lavorarlo sul piano, facendo assorbire tutta la farina. Portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere gli gnocchi in piccole porzioni. Quando salgono a galla, sono pronti. Scolarli con una schiumarola e disporli su un piatto. Condire gli gnocchi con il condimento a piacere: si possono gustare con un delizioso pesto, con pomodori freschi, basilico e olio d’oliva o con un generoso pizzico di formaggio grattugiato.

BISCOTTI CAROTE E MANDORLE

L’abbinamento mandorle e carote è un grande classico, sempre vincente. Dolcetti rustici, profumati e morbidi all’interno perfetti per una merenda o un brunch.

Ingredienti: 150 g di farina; 100 g di mandorle tritate; 100 g di carote grattugiate; 100 g di zucchero di canna; 50 g di burro morbido; 1 uovo; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1/2 cucchiaino di cannella in polvere; 1/4 cucchiaino di noce moscata; pizzico di sale

Preparazione: In una ciotola, mescolare la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere, la cannella, la noce moscata e il sale. Mettere da parte. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere l’uovo e mescolare bene. Aggiungere le carote grattugiate alla miscela di burro e zucchero mescolando fino a incorporarle uniformemente. Aggiungere gradualmente la miscela di ingredienti secchi alla miscela di carote e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Prendere l’impasto dal frigorifero e formare delle piccole palline. Disporre le palline su una teglia foderata con carta da forno, lasciando spazio tra loro. Schiacciare leggermente le palline con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere leggermente unto. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, o fino a quando sono dorati intorno ai bordi. Sfornare i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.

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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola

ARIETE

Siete pensierosi e riflessivi, i grandi cambiamenti vi spingono a pianificare con precisione il vostro futuro. È tempo di mettere in ordine la vostra vita. Ci vuole un po’ di pazienza ma tutto si definirà con chiarezza.

Siete appassionati e molto vitali in questo periodo. La vostra passione vi consentirà di muovervi tra gli imprevisti con energia e determinazione. Saprete esprimere la parte più autentica della vostra personalità e sarà un successo.

Avete una grinta straordinaria che vi consentirà di uscire dal vostro guscio di certezze e di godervi di più le occasioni della vita. Concedetevi un po’ di divertimento e magari anche una bella vacanza.

State entrando nella fase più impegnativa dei vostri progetti. Non potete fare altro che dare una bella prova della vostra forza d’animo e di tenacia per riuscire in quel radicale cambio di vita che tanto inseguite.

Inizia un periodo all’insegna della spensieratezza e della leggerezza. Avete una grande energia che vi consente di vivere a pieno il vostro stato di benessere. Saranno giorni di gratificazioni, concedetevi di fare quello che vi piace.

Siete davvero irresistibili e il vostro buon umore è contagioso. È il momento giusto per dedicarsi un po’ di più alla vita sociale e a fare nuove conoscenze. Siate comunque cauti e valutate con attenzione le persone.

Forse è il momento di dare una maggiore stabilità alla vostra vita e dedicare più attenzione agli aspetti concreti della routine quotidiana. Non dimenticate tuttavia di affiancare ai doveri anche i piaceri e ogni tanto divertitevi.

L’estate è la stagione che fa per voi. Ritrovate la vostra grinta e rinnovate motivazioni che vi fanno affrontare anche i piccoli ostacoli con fiducia e determinazione. Niente metterà a rischio il vostro buon umore

Potrebbe iniziare un periodo impegnativo che vi porterà un certo nervosismo, soprattutto a causa di imprevisti poco piacevoli. Ma con la calma e la lucidità che vi contraddistingue saprete uscirne presto e bene.

Stanno partendo un sacco di progetti che definiranno situazioni importanti. Si aprono sviluppi interessanti nella vostra vita che vi consentiranno, nonostante la fatica, di essere soddisfatti e di godervi i vostri progressi.

Lasciate stare i pensieri e i dubbi che vi frenano. E tempo di andare avanti senza paura, con fiducia ed entusiasmo verso l’obiettivo che desiderate raggiungere. Mai come in questo periodo il vostro volere e anche potere.

Avrete qualche prova da superare, anche inaspettata, ma vi porterà a migliorare la vostra situazione e a definire contorni di relazioni ancora confuse e poco chiare. Sarà impegnativo ma alla fine sarete contenti.

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Oroscopo

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