OTTOBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 201
di Padova Nord
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S
ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.
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CADONEGHE, MULTE AUTOVELOX: A BREVE AL VIA LE PRIME UDIENZE DAVANTI AL GIUDICE DI PACE Ancora proteste da parte degli automobilisti, intanto l’opposizione va all’attacco Servizi a pag. 6
Il caso
FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO
Servizio a pag. 29
ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28
PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO
Migranti
Servizio a pag. 27
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.
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Risultati in crescita e obiettivo della Regione Veneto
Ancora in aumento la raccolta differenziata Nel bacino di Etra si arriva al 76,5% grazie all’impegno dei cittadini e ai miglioramenti nel servizio
Si sa, l’unione fa la forza, e questo è tanto più vero quanto più si crede negli stessi obiettivi: migliorare la qualità della vita e del nostro ambiente. Lo sanno bene Etra e i quasi 600 mila abitanti del suo territorio, che anche nel 2022 si sono impegnati a conferire e riciclare nel migliore dei modi, ottenendo ancora una volta l’aumento della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2022, infatti, si è raggiunto il 76,5% (dati Ispra). Si conferma così il trend di crescita che evidenzia quasi 3 punti percentuali in più rispetto al 2016 (73,7%).
dere sempre più efficiente la complessa macchina Campodoro 82,6% e, a pari merito, Teolo e Pozzoleone con 82,4%. Per quanto riguarda i Comuni della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche dell’Altopiano (dove la riorganizzazione del servizio per offrire un servizio sempre più comodo che ridi raccolta rifiuti è iniziata sponda alle esigenze e al quotinel 2022) si registrano - ad diano impegno dei cittadini. Tra Nel 2022, grazie all’impegno esempio - aumenti della le iniziative promosse nel 2022, dei cittadini e dei Sindaci, Etra raccolta differenziata fino la sostituzione delle campane ha aumentato la percentuale di a quasi +10% per Asiago e per il conferimento dell’olio raccolta differenziata al 76,5%, +40% di Gallio. Infine, una vegetale esausto, più sicudimostrando un costante curiosità. Dai dati relativi re e pulite, e la promozione miglioramento verso l’obiettivo alla percentuale media del del conferimento al servizio del 84% imposto dalla Regione rifiuto destinato a recupero pubblico dei rifiuti tessili, del Veneto entro il 2030, mentre sul totale diviso per materiaora di competenza di Etra. promuove iniziative per rendere il le, risulta che sia l’umido a servizio di raccolta e smaltimento fare la parte del leone: dei rifiuti sempre più efficiente e Centri di raccolta e la frazione organica rapcomodo. Centri del Riuso presenta quasi un terzo del rifiuto riciclato conferito, il 31%. Seguono Una recente novità, che va proprio nella direzione la carta e cartone con il 18%, materiale che è stato della riduzione del rifiuto, riguarda l’avvio dei Censtoricamente il primo nel passato ad essere differentri del Riuso, spazi attigui ai Centri di Raccolta, ziato. Plastica/multimateriale e vetro rappresentano dove tutti gli utenti possono portare beni in disuso insieme quasi un terzo del totale, con rispettivamenche - dopo essere stati controllati, puliti e sanificate il 15% e il 16% e il verde arriva al 12%. Non pochi ti - vengono reimmessi sul mercato a vantaggio di nel 2022 gli ingombranti conferiti e destinati a un cooperative sociali, evitando che si trasformino in corretto smaltimento ed al riciclo dei diversi comrifiuti. Un’idea innovativa per prolungare la vita di ponenti: raggiungono il 6%. Chiudono la classifica beni riutilizzabili e ridurre la produzione di rifiuti le sabbie derivanti dallo spazzamento strade, con il nel rispetto dell’economia circolare. Il primo Cen2%, che vengono trattate e riciclate nell’impianto di tro è stato attivato a giugno 2023 a Piazzola Etra di Limena. sul Brenta e altri 10 verranno aperti a breve. RIFIUTO URBANO DESTINATO A RECUPERO Ingombranti
“Un risultato ottenuto grazie ai nostri cittadini e ai nostri Sindaci, che si confermano virtuosi, sempre più attenti ai temi dell’ambiente e della sostenibilità - afferma il Presidente di Etra, Flavio Frasson -. Ricordo che una alta percentuale di rifiuto differenziato significa minori costi di smaltimento su cui incide moltissimo la frazione secca e ci permette di mantenere bollette tra le più basse in Italia. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo lavorando per migliorare ancora i risultati e raggiungere l’obiettivo imposto dalla Regione del Veneto: l’84% di Raccolta Differenziata entro il 2030. Tutto questo in collaborazione con il Bacino Brenta per i rifiuti che individua ed attua le politiche e le strategie per l’implementazione e miglioramento del servizio e ne regolamenta le attività”. Etra è costantemente impegnata per ren-
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Sabbie 2%
Verde e ramaglie
Umido organico 6% 12%
I numeri della raccolta differenziata di Etra Per quanto concerne i numeri, nel 2022 sono ben 13 su 71 i Comuni che hanno superato quota 80%, e dall’altro lato, sono appena 6 quelli sotto il 70%. La palma del migliore se la aggiudica Cartigliano con 83,7%; seguono Nove, con 82,9%,
Vetro
31%
16%
15%
Plastica e metalli
18%
Carta e cartone
Dove lo butto? Verde e Ramaglie La raccolta riguarda: fiori recisi, piante (senza terra), ramaglie, potature di alberi e siepi, residui vegetali da pulizia dell’orto, sfalci d’erba e foglie. Il rifiuto Verde e ramaglie raccolto viene trattato negli impianti di Etra per la produzione di Compost ed energia rinnovabile.
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Facciamo il punto
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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.
Cadoneghe: decolla il piano manutenzioni C
antieri aperti e lavori stradali in queste settimane a Cadoneghe. Prende avvio tra ottobre e novembre un piano capillare di manutenzione con interventi di asfaltatura e messa in sicurezza di numerose strade del territorio comunale. Si tratta di lavori attesi da tempo, per molti anni non si era proceduto con regolarità nelle opere di manutenzione delle strade di pertinenza comunale. «Gli interventi di manutenzione sulle nostre strade e sui nostri marciapiedi sono importanti – afferma l’assessore alle manutenzioni, Nicolò Comis – Sono opere a cui la nostra amministrazione tiene molto: utilizzando fondi dell’avanzo di bilancio abbiamo stanziato 110 mila euro per intervenire in alcune strade cittadine. Inizieremo con via Conche e via Loredan». Lungo via Conche il marciapiede sarà prolungato a partire dai campi da tennis fino all’altezza di via Pratolini e verrà riasfaltata completamente la strada dalla rotonda dell’ufficio postale fino all’incrocio con via Garato. Su via Loredana, invece, si andrà a completare il marciapiede mancante dall’incrocio con via Leopardi fino all’altezza di via Marin; sulla superficie stradale sarà, quindi, steso un nuovo manto di usura lungo tutta la via. “Siamo soddisfatti per la realizzazione di queste importanti opere pubbliche – prosegue l’assessore Comis - perché, nonostante qualche inevitabile e disagio per i residenti, sono destinati a migliorare la qualità della vita degli stessi residenti e non solo. Stiamo già lavorando su un ulteriore progetto di riasfaltature che approveremo a breve: interesserà le vie Prati, Salvatore di Giacomo, Bagnoli nel tratto tra via Augusta e via Lauro e via Belladoro. Partiremo da quest’ultima per riqualificare man mano l’intera zona industriale, le cui strade sono particolarmente ammalorate”. Completeranno questi interventi la demolizione e il totale rifacimento del marciapiede antistante la pellicceria e il negozio di moto lungo la SR 307, la vecchia Statale del Santo. (n.m.)
di Padova Nord
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Cantieri aperti per gli interventi di asfaltatura e messa in sicurezza
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Curtarolo, Limena e Vigodarzere per un numero complessivo di 11.375 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023
Cadoneghe
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Il caso. Davanti al giudice di pace gli automobilisti che hanno fatto ricorso
Pioggia di multe dall’autovelox, a fine ottobre le prime udienze fissata per il 31 ottobre la prima udienza dei ricorsi presentati contro le multe scattate all’indomani dell’entrata in funzione dei due autovelox a Cadoneghe. La seconda udienza davanti al giudice di pace si terrà mercoledì 8 novembre. Alcuni dei multati da subito, appena ricevuta una o più multe, avevano deciso di muoversi da soli. Contro le sanzioni, infatti, è possibile presentare ricorso davanti al giudice anche senza la presenza o l’assistenza di un avvocato. Altri hanno comunque deciso di appoggiarsi a legali di fiducia. In queste settimane stanno pervenendo loro le notifiche con le date delle udienze dei primi ricorsi di fronte al giudice di pace. Il gruppo dei multati si riserva di promuovere altre iniziative dopo la protesta mobile lungo la regionale 307 del Santo, nel tratto in cui sono stati installati i due rilevatori di velocità. “La protesta mobile – hanno detto i multati con Andrea Rossi in testa - non è stato un corteo ma uno spontaneo transito di auto e moto. Per circa un’ora, dalle 18 alle 19, ci siamo immessi nel flusso di traffico in transito sia in direzione nord verso Campodarsego che sud, verso la Castagnara. Alle rotonde, auto e moto hanno avuto modo di tornare indietro e ripercorrere la SR 307 varie volte. Tutti i mezzi hanno rispettato rigorosamente il limite dei 50 chilometri orari”. Le auto recavano esposto sul lunotto posteriore la multa o la busta verde dentro alla quale era stata recapitata. Alla protesta mobile si sono aggiunti anche titolari di eser-
MACCHINE
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cizi pubblici come bar e attività commerciali e produttive che hanno sede in zona e che, dall’inizio della vicenda multe pazze, hanno registrato una brusca diminuzione di avventori e clienti, che preferiscono non percorrere il tratto di regionale per il timore di essere sanzionati. Quante sono le multe finora elevate e quanti soldi potrebbero finire nelle casse comunali? Stando a una prima quantificazione, chiesta dallo stesso Rossi e dai multati al segretario comunale, le sanzioni notificate fino al 10 luglio sarebbero 24 mila, di queste 16 mila quelle pagate. In tutto circa 64 mila sanzioni dal 10 luglio in poi, almeno fino al 9 agosto giorno in cui la vicenda è scoppiata sui giornali. Tutte le richieste di accesso agli atti presentate in Comune risulterebbero evase. A cercare di fare un primo calcolo sul numero delle multe sono stati i referenti dell’associazione dei consumatori “Miglior Tutela”. Secondo i riscontri in loro possesso, dal 23 giugno, giorno della messa in funzione degli apparecchi sulla 307, fino al 7 luglio “l’ammontare delle sanzioni, se venissero tutte pagate – ha scritto l’associazione -, sarebbe di 1.066.254 euro, partendo dal calcolo di un importo base di 42 euro. In quello stesso intervallo di tempo, le multe emesse sono pari a 25.387. Nel solo giorno del 23 giugno, il primo giorno di attivazione del velox, sono stati emessi 6.789 verbali. Nello stesso periodo, dal 23 giugno al 7 luglio, abbiamo calcolato inoltre spese di notifica pari a 444.272,50 euro”. (n.m.)
ATTREZZATURE
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A fianco, la discussione fra il sindaco Schiesaro e il suo predecessore Michele Schiavo
L’opposizione: “Non c’era alcun obbligo sull’installazione” “Il sindaco e non il prefetto ha il potere di annullare le multe”. Questa in sintesi la risposta data dalla Prefettura ai consiglieri di minoranza Lucia Vettore, Michele Schiavo, Raffaele Reschiglian, Guido Rocca ed Enrico Nania, che hanno avuto un incontro con il vicario del prefetto Luigi Vitetti, in risposta all’esposto presentato due mesi fa. “Ci è stato riferito che la richiesta e la volontà di installare gli autovelox sulla 307 sono state di esclusiva responsabilità del sindaco di Cadoneghe - affermano i consiglieri - La richiesta è del sindaco, mentre la Prefettura ha autorizzato quanto chiesto dopo aver ottenuto i dati sul valore dell’incidentalità dalla polizia di Stato. Ed è stata la Prefettura a chiedere un’integrazione dei numeri relativi agli incidenti, oltre ad aver richiesto il nulla osta del proprietario della strada che allora era Veneto Strade. Una volta ottenuto tutto questo la Prefettura ha consentito l’uso e l’installazione dei velox, quindi non è vero che c’è stato un obbligo all’installazione”. E aggiungono: “La petizione dei residenti, che ci è
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sempre stato detto sia stata l’origine dell’installazione, non è stata minimamente presa in considerazione dalla Prefettura ha aggiunto Vettore quindi di fatto non è servita a nulla”. Nell’esposto presentato alla Prefettura i consiglieri hanno dettagliato in maniera articolata molti aspetti riguardanti l’installazione e la messa in funzione degli autovelox, chiedendo di sospenderne l’autorizzazione e di annullare tutte le multe emesse dal Comune per i difetti formali e di merito indicati in vari passaggi dell’esposto stesso. “Di fatto, nessuna della nostre argomentazioni è stata considerata, in quanto il prefetto non ritiene sussistere al momento alcun motivo per sospendere l’autorizzazione con la quale aveva consentito di utilizzare e installare dei dispositivi di controllo del traffico per rilevare a distanza le violazioni, cioè gli autovelox. E non rientra neppure nella facoltà del prefetto annullare le multe, cosa a cui pare possa provvedere il sindaco in autotutela, in quanto responsabile dell’ente che le ha emesse” concludono i consiglieri Vettore, Schiavo, Rocca Reschiglian e Nania. (n.m.)
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L’incontro. Iniziativa dell’associazione “La Castagna” con il Comune
Esperti e testimonianze per sconfiggere l’obesità L
’obesità è una malattia che va, prima di tutto, chiamata col suo nome per poter iniziare un percorso di cura e guarigione. Perché guarire non solo si deve, ma si può come è emerso nel corso della serata pubblica di divulgazione che ha visto protagonisti il professor Luca Busetto, il dottor Franco Favretti e il dottor Gianni Segato ospiti del Comune di Cadoneghe e dell’Associazione “La Castagna” nell’ambito di una serata organizzata per approfondire il delicato tema di una malattia che è causa di grandi problematiche legate alla salute sia fisica che psicologica. Un incontro durante il quale l’assessore alla Cultura al Sociale Sara Ranzato e il sindaco Marco Schiesaro hanno sottolineato l’importanza di una presa di coscienza di una malattia sociale che va fatta conoscere ad esempio già a partire dai banchi di scuola dove si verificano ad esempio episodi di derisione (body shaming) e di bullismo. Grazie anche alla preziosa ed emozionante testimonianza di alcuni pazienti tra cui Elvira Bello e Carlo Riccioni, sono state affrontate diverse tematiche e illustrate le diverse terapie mediche e chi-
rurgiche per il trattamento della patologia. Il professor Busetto ha introdotto la serata spiegando e descrivendo il problema obesità come malattia cronica progressiva a genesi multifattoriale, derivante da un’alterazione dei meccanismi di regolazione del bilancio energetico, le cui cause possono essere molteplici: genetica, epigenetica, qualità dell’alimentazione, sedentarietà, alterazioni del sonno, stress cronica, farmaci, forse inquinanti endocrini ambientali. Una malattia che spesso è la porta di ingresso per molte altre patologie sia di tipo medico che funzionale e mentale. Fortunatamente la medicina offre soluzioni terapeutiche in grado di portare al controllo e spesso alla guarigione definitiva. A tale proposito il dottor Favretti e il dottor Segato hanno illustrato il metodo sequenziale proposto dal centro multidisciplinare in cui operano nonché la varie metodologie chirurgiche applicabili con
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relativi vantaggi in termine di perdita di peso in eccesso ed applicabilità in una terapia sequenziale su misura e a vantaggio del paziente. È intervenuto in collegamento anche il chirurgo ricostruttivo dottor Mario Prandi. L’assessore Ranzato e il sindaco Schiesaro che hanno sottolineato la necessità di sensibilizzare sempre più la popolazione anche attraverso incontri nelle scuole “per dare un contributo importante alla conoscenza di una patologia così complessa, spesso incompresa e circondata da stereotipi da combattere”. (n.m.)
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Cadoneghe
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L’annuncio. Da esterno si è occupato di bilancio, personale, digitalizzazione, affari legali e sicurezza
L’assessore Sposato lascia la giunta “Chiudo questa esperienza lasciando tutto in ordine, e sono convinto che il lavoro svolto fino ad oggi possa essere una positiva traccia per chi mi sostituirà. Da subito ho assicurato la massima disponibilità al passaggio di consegne”.
L
uigi Sposato ha rassegnato le dimissioni da assessore esterno al bilancio del Comune. Una scelta quella del titolare di Euronterim, agenzia per il lavoro che oggi conta 42 filiali e in Italia e a breve anche all’estero, nell’aria da tempo, già ventilata ancora nell’autunno scorso e poi ritirata. “La mia è una scelta sofferta, - dichiara Sposato - maturata da tempo e, dovuta a motivi esclusivamente personali, legati in particolare alla sfera lavorativa. Già nell’autunno dello scorso anno avevo paventato questa possibilità a causa dei molti impegni lavorativi. Lascio con rammarico, le motivazioni sono di di natura esclusivamente personale” L’assessore esterno rimette importanti deleghe che gli erano state assegnate direttamente dal sindaco Marco Schiesaro come quelle a Bilancio, Personale, Digitalizzazione, Affari Legali, Sicurezza e Privacy. “Sono deleghe che necessitano un’azione amministrativa efficace e continua - prosegue Sposato -. È iniziato per me un periodo molto impegnativo, con nuove responsabilità, che mi vedrà fuori città sia in Italia che all’estero. Pertanto l’incarico che ho accettato e svolto con entusiasmo in questi quattro anni, e che comporta un impegno serio e costante, purtroppo non sono in grado più di assicurare. Per questo motivo ritengo corretto e doveroso restituire le
deleghe affidatemi”. L’ormai ex assessore elenca i tanti risultati centrati in quattro anni di amministrazione. “Abbiamo governato la chiusura dell’Unione dei Comuni del Brenta, contenuto la tassazione e ridotto l’indebitamento (inizio mandato 4.377.879,85 fine mandato 3.532.153,55 con riduzione di 845.726,30 euro), evitando l’accensione di nuovi mutui, anzi rinegoziando quelli già in essere - illustra l’imprenditore -. Abbiamo gestito dal punto di vista della sicurezza le criticità derivanti dal lungo e difficile periodo del Covid, ottimizzando i capitoli del bilancio, e riducendo la pressione fiscale attraverso l’esenzione di una ampia fascia di contribuenti all’Irpef comunale a vantaggio di più di 2.600 cittadi-
ni. Questi risultati rappresentano per me una grande soddisfazione personale, e quello che vedono i cittadini è solo la punta dell’iceberg. In silenzio e nell’ombra c’è, e c’è stato, il lavoro di tante persone oltre che il mio. Chiudo questa esperienza lasciando tutto in ordine, e sono convinto che il lavoro svolto fino ad oggi possa essere una positiva traccia per chi mi sostituirà. Da subito ho assicurato la massima disponibilità al passaggio di consegne. Ringrazio il sindaco per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza positiva anche dal punto di vista umano e politico, era qualcosa che mancava nel mio curriculum. Ringrazio anche tutti i colleghi di giunta e i consiglieri di maggioranza, e anche di minoranza”. (n.m.)
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Lavori nel parcheggio davanti al cimitero È in corso un importante intervento di riqualificazione del parcheggio del cimitero di Cadoneghe. Per consentire i lavori, che dureranno ancora per alcune settimane, non è possibile posteggiare al camposanto che è l’unico di tutto il territorio comunale. L’amministrazione conta di terminare quanto prima e aprire l’area in concomitanza della festa dei defunti, quando l’afflusso ai cimiteri è massiccio. La caratteristica principale dell’intervento è l’eliminazione delle barriere architettoniche: l’opera, dal costo di 250 mila euro, ha infatti ottenuto il finanziamento dal Pnrr per il piano Peba di abbattimento delle barriere architettoniche. Fino ad ora il parcheggio era realizzato in terreno sterrato, privo di delimitazione dei posteggi e senza illuminazione.
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“Dopo l’atto di indirizzo approvato lo scorso ottobre e l’approvazione del progetto a gennaio– spiega il vicesindaco Devis Vigolo –, è stata indetta la gara d’appalto da parte della Provincia di Padova, in qualità di centrale unica di committenza. Abbiamo, pertanto, dato il via ai lavori a settembre e contiamo di terminarli per fine ottobre. Le soluzioni adottate per quest’opera riqualificheranno una porzione importante del nostro territorio
e la renderanno fruibile a tutta la cittadinanza». Le opere di riqualificazione permetteranno, nel dettaglio, la realizzazione di 61 stalli di sosta, che verranno delimitati da aiuole e alberature, mentre gli spazi di manovra saranno in asfalto e i parcheggi saranno rivestiti di betonelle. L’area sarà finalmente dotata di una nuova illuminazione a led e verranno realizzati posteggi per disabili e camminamenti sicuri per i non vedenti. (n.m.)
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Curtarolo
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Il cantiere. Il percorso attraversa anche l’area naturalistica “La Palazzina”
Ciclabile verso Vigodarzere, lavori ormai a pieno ritmo I
l mese scorso sono entrati nel vivo i i lavori di realizzazione della pista ciclabile che congiungerà il Comune di Curtarolo a Saletto di Vigodarzere e che andrà a collegarsi alla ciclabile Ostiglia-Treviso. I lavori hanno preso avvio in via Istria a Santa Maria di Non. Dal lato di Vigodarzere, invece, il cantiere ha preso avvio a Tavo: il percorso prevede che affiancando per il primo tratto il Piovego, passi per il centro di Santa Maria di Non per poi arrivare al santuario della Madonna di Tessara. Pro-
Una volta pronta, sarà possibile percorrerla in sicurezza transitando in luoghi naturalistici che offrono scorci incantevoli, attraverso la campagna e lungo il tracciato del fiume Brenta. Un percorso che oltre ad essere gradevole e tranquillo, consente di raggiungere e collegare Treviso a Padova, indicata sia per gli appassionati delle due ruote e cicloturisti, che per le semplici passeggiate domenicali. Cristina Salvato
Inaugurato il Parco di Via San Leopoldo La frazione di Santa Maria di Non attendeva da anni la riqualificazione del parco di via San Leopoldo Mandic, lasciato all’incuria e sul quale a lungo non si è avviato alcun intervento. In occasione della cerimonia di inaugurazione un momento di intrattenimento con giocoleria, palloncini e musica. “Era da tempo che volevamo riqualificare il parco – illustra il sindaco Martina Rocchio – ma negli anni precedenti i soldi, pur accantonati a bilancio. erano stati utilizzati per altre emergenze. Finalmente, grazie al lavoro dell’assessore Simone Duregon e degli uffici comunali, siamo riusciti a progettare e a realizzare la sua
Opera da 1,3 milioni di euro, conclusione prevista entro l’anno segue poi verso Curtarolo e Pieve e, ritornando ad affiancare il fiume Brenta, attraversando l’area naturalistica “La Palazzina” arriverà a collegarsi alla ciclabile Treviso-Ostiglia, un percorso che ripercorre il tracciato di un’ex ferrovia tra prati, campi e zone boscose. Dal lato di Vigodarzere, invece, la pista consentirà di proseguire fino a Saletto e, lungo l’argine del fiume Brenta, giungere a Pontevigodarzere e da lì o proseguire per l’anello fluviale di Padova oppure imboccare il percorso di Sant’Antonio lungo il torrente Muson dei Sassi per arrivare, volendo, fino a Castelfranco. Quest’opera è stata pensata dai due Comuni di Curtarolo e Vigodarzere già nel 2014: hanno pertanto sottoscritto un apposito protocollo, al quale è seguita una convenzione siglata nel 2018. Il 29 luglio 2022 si è tenuta una conferenza di servizi decisoria alla quale hanno partecipato i due Comuni, assieme al Servizio forestale regionale, al Genio civile, alla Soprintendenza, al consorzio di bonifica Acque risorgive, ad Etra e a Snam rete gas. Uno degli ultimi passaggi che ha portato ai primi di agosto all’avvio del cantiere. Si tratta di lavori dal costo preventivato di 1.318.000 euro, finanziati per 1.020.000 euro dalla Regione Veneto, 208.600 euro da Curtarolo e 89.400 euro da Vigodarzere. Il termine dei lavori è previsto per il mese di dicembre di quest’anno.
riqualificazione”. Il parco, con un investimento di 40 mila euro, è stato dotato di nuove giostre (un castello, lo scivolo per piccoli, due altalene etre giochi a molle) e di un vialetto in stabilizzato per essere accessibile a tutti.(c.s.)
Nuove e storiche attività commerciali Festa per i cinquant’anni di attività del negozio di ortofrutta della famiglia Badin a Poncia. Un sogno iniziato e realizzato dai genitori Renzo e Bianca e portato avanti dai figli Michela e Dario, dal nipote Alessandro e dalla nuora Rosetta, anche con la fioreria. “Una bellissima famiglia – dichiara il sindaco – che in tutti questi anni ha saputo diventare il punto di riferimento dei suoi clienti, garantendo sempre ottima qualità e professionalità, oltre che simpatia e tanti sorrisi. A loro diciamo grazie, perché storie come la vostra fanno grande l’intera comunità e sono da esempio ai giovani”. Per un negozio che festeggia mezzo secolo di attività ed è annoverato tra i locali storici del Veneto, un altro ha aperto i battenti: l’erboristeria Madre Natura di Arianna Pagnin,che prima era a Campodoro. “Auguriamo a questa nuova attività – prosegue il sindaco – che ha scelto Curtarolo, un buon e proficuo lavoro”. (c.s.)
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La riqualificazione. Entro l’anno saranno sostituite anche tutte le vecchie lampade
Barchessa sotto una nuova luce, c’è anche l’illuminazione tricolore S
ono terminati i lavori di sistemazione dell’illuminazione esterna della Barchessa. “Nell’edificio, sede del Municipio, – spiega il sindaco Stefano Tonazzo – sono già state effettuate le prove di collaudo con diverse illuminazioni, testando anche l’effetto tricolore. Grazie alla collaborazione con la Società Hera Luce entro l’anno saranno sostituite in tutto il territorio comunale oltre 3mila sorgenti luminose di vecchia generazione con nuove luci a led e tra le opere è stata inserita anche l’installazione della nuova illuminazione esterna della Barchessa. I lavori di sostituzione dei corpi illuminanti del territorio, iniziati in primavera, procedono a pieno ritmo e il risultato finale permetterà di riconsegnare ai cittadini un’illuminazione pubblica completamente riqualificata, più efficiente e sostenibile. Grazie
alla tecnologia led sarà, infatti, nettamente migliorata l’efficienza dell’illuminamento di strade e marciapiedi sia in termini di uniformità che di comfort visivo, incrementando la percezione dei colori. Queste caratteristiche contribuiranno a garantire maggior sicurezza e miglioreranno il livello
Sono tremila i punti luce da attrezzare con la nuova tecnologia a led, consumi pressoché dimezzati L’illuminazione tricolore per la Barchessa
d’illuminazione su tutto il territorio comunale”. E’ stato infatti siglato il 23 marzo 2022 il contratto tra Comune ed Hera Luce per la gestione e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, che prevede la riqualificazione di
3.155 punti luce con tecnologia a led, che garantiranno un risparmio energetico annuo di oltre 443mila kWh corrispondenti a circa 178 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera ogni anno. “I nuovi impianti – sottolinea
il consigliere Maurizio Martinello incaricato ai lavori pubblici – saranno più moderni, sicuri e in grado di abbattere i consumi elettrici del 47%, con un conseguente beneficio per le casse comunali e per l’ambiente, che
godrà, così, di una importante riduzione delle emissioni di CO2. Grazie a questo intervento, Limena si proietta nel futuro con una nuova illuminazione che valorizza la qualità urbanistica della città, ponendosi fra i modelli virtuosi a livello nazionale”. Oltre alla sostituzione dei punti luce, si procederà con l’installazione di nuovi quadri elettrici dotati di un sistema di telecontrollo per una gestione più efficiente degli impianti anche da remoto, 154 nuovi pali e lavori di adeguamento e sistemazione sulla rete. Per effettuare segnalazioni di malfunzionamenti o guasti agli impianti di illuminazione pubblica o semaforici gestiti da Hera Luce, il nuovo numero verde è 800 498 616: gratuito da rete fissa e mobile, è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Fanny Xhajanka
Addio a don Gilberto, nuovo parroco è don Davide È stato un fulmine a ciel sereno, una notizia che ha lasciato sgomenta un’intera comunità: il mese scorso don Gilberto Ferrara, parroco di Limena, è mancato improvvisamente, per un malore, all’interno della canonica mentre si stava preparando per celebrare un funerale in chiesa. A seguito della scomparsa di don Gilberto, don Davide Ciucevich, già vicario parrocchiale, è stato nominato amministratore della parrocchia dedicata ai Santi Felice e Fortunato. La comunità può contare quindi su una figura familiare, in continuità con quanto avviato sinora da don Gilberto. Il quale era malato da tempo e in attesa di un’operazione; purtroppo, però, il suo cuore, troppo affaticato, non ha retto. Immenso il dolore dei parrocchiani e dell’amministrazione comunale, che ha indetto il lutto cittadino il giorno del suo funerale, che è stato celebrato dal vescovo Claudio
Cipolla. Don Gilberto era arrivato soltanto da due anni, ma aveva saputo farsi ben volere da tutti, per le sue doti umane, la generosità, lo spirito di servizio e di comunità, le belle e profonde parole che sapeva dire al momento giusto e nel corso delle omelie alle messe settimanali. Originario di Piove di Sacco, era stato ordinato presbitero nella basilica di Santa Giustina il 7 giugno 1987: dopo l’ordinazione aveva prestato il suo servizio a Perarolo, Albignasego, Rosara di Codevigo, Cittadella all’unità pastorale all’Arcella (Santissima Trinità, San Bellino e San Filippo Neri) e infine a Limena. Il suo testimone è passato ora a don Davide, laureato in ingegneria civile, anche lui molto ben voluto a Limena dove, dopo aver svolto il suo servizio diaconale, a luglio dello scorso anno era stato nominato vicario parrocchiale. (c.s.)
Don Gilberto Ferrara
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Limena
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Tersa età. Ripresi i corsi nei quartieri Del Medico e Arcobaleno
“La salute è di casa” ripartite tutte le attività R
iprende l’iniziativa “La Salute è di Casa” per la terza età. Continua il progetto nato grazie al finanziamento del 2020 del bando della Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e prosegue grazie a risorse UISP in co-partecipazione con l’amministrazione comunale di Limena. Sono ripartite le attività con l’insegnante Alessandra Moreschi, il martedì e venerdì dalle ore 8.30-9.30 nel quartiere Del Medico e il martedì e venerdì dalle ore 10.00-11.00 nel quartiere Arcobaleno. “Dopo il soggiorno estivo in montagna nell’Altopiano di Asiago con UISP per la grande età – sottolinea il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Cristina Turetta – dove sono state svolte varie attività motorie all’aria aperta e in palestra, escursioni, visite culturali, laboratori, sono ripresi a settembre i corsi nei quartieri Del Medico e Arcobaleno. Con grande soddisfazione l’amministrazione conferma la collaborazione con UISP per il progetto
“La Salute è di Casa” che sta riscuotendo grande successo anche grazie all’insegnante Alessandra Moreschi divenuta parte attiva nei quartieri dove si svolgono le attività. La grande partecipazione per questa iniziativa testimonia la necessità non solo di voler fare movimento e attività fisica, ma soprattutto il bisogno di trovarsi e di condividere momenti insieme”. “Importantissima è la collaborazione con l’amministrazione comunale di Limena – spiega Monica Fiorese coordinatrice del progetto per
UISP Padova e UISP Regionale Veneto – che ha creduto nel progetto e che ha contribuito alla messa in rete delle risorse. In tutto il Veneto UISP ha raggiunto i risultati più importanti, coinvolgendo circa 60 cittadini. Grazie all’assessore ai servizi sociali di Limena Cristina Turetta che ha deciso di dare continuità all’esperienza con UISP Padova, sostenendo la promozione della salute e valorizzando gli spazi di prossimità, quali presidi di incontro e confronto”. Fanny Xhajanka
“Donne al centro”, un successo Grande partecipazione al progetto “Donne al Centro”, l’iniziativa organizzata dall’assessore alle pari opportunità e allo sport del Comune Eleonora Paccagnella, in collaborazione con l’associazione “Insieme”. “Dopo il successo dell’iniziativa “Mamma! Che Maggio” un programma tutto al femminile dedicato alle donne, – spiega l’assessore Eleonora Paccagnella – abbiamo deciso di dare continuità a progetti dedicati a questo importante tema, in particolare per le mamme. Ci tengo a ringraziare l’associazione “Insieme” che ha curato gli appuntamenti di “Donne al Centro” con bravissime professioniste. La maternità non è sempre un momento facile, per questo ho pensato di creare spazi di confronto e unione tra mamme”. Per l’iniziativa “Donne al Centro” sono stati organizzati quattro incontri al Parco Coccinella dal titolo “Mamme in movimento: ginnastica mamma-bambino/a dai tre ai dieci mesi circa” dove si sono svolte varie attività sportive all’aperto in passeggino e fascia o altro supporto ergonomico con Laura Santomieri, laureata in scienze motorie, specializzata in scienza e tecnica dello sport, psicomotricista relazionale. Tra gli appuntamenti in calendario è stata organizzata in Barchessina una lezione di Yoga & Maternità, leggera e forte in preparazione al travaglio e al parto, anche cesareo con l’istruttrice di Yoga Lucia Zanon e ad ottobre si è svolto un incontro per tutte le donne, dalle ragazze a donne in gravidanza, post-partum, menopausa e post-menopausa con esercizi pratici con la dottoressa Stella De Chino, fisioterapista, riabilitatrice uroginecologica, consulente sessuale. Gli incontri in programma sono ad ingresso gratuito. (f.x.)
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L’anniversario. L’attività nata nel 1953 è cresciuta, punta su convenienza, esperienza e versatilità
Settant’anni di Market Casa: “Siamo diventati la ferramenta di fiducia di molti” Settant’anni al servizio dei clienti. È questo il traguardo raggiunto proprio quest’anno dalla ferramenta di Vigodarzere. Il titolare Giuliano Pirazzo ci racconta la sua storia.
Come nasce Market Casa?
Giuliano Pirazzo
“La nostra ferramenta nasce nel dopoguerra: è stata fondata nel 1953 dai miei nonni paterni, Giorgio Pirazzo e Maria (detta Gina) Salvadego, che cominciarono l’attività in una piccola stanzina. Oggi siamo dotati di circa 300 mq di negozio, tra ferramenta, utensileria, colori e materiale per casalinghi e siamo arrivati alla terza generazione: dopo l’acquisizione di mio padre, Mario Gilberto, da alcuni anni a gestire l’attività siamo io e mio fratello Fabio”.
Titolare Market Casa
“Personalità e specializzazione: sfida ai colossi dell’ecommerce”
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ettant’anni di attività, ma come si vede Market Casa tra altri settant’anni?
Oltre a questa enorme crescita, com’è cambiata negli anni la vostra attività? “È cambiato prima di tutto il mondo – sorride Pirazzo – e noi con lui. Una volta una ferramenta vendeva sostanzialmente bulloni, viti… roba in ferro, insomma. Oggi invece ci occupiamo anche di tanti servizi, come ad esempio, la sicurezza: ci occupiamo dell’installazione di serrature per l’adeguamento delle unità abitative a standard di sicurezza più elevati, duplichiamo chiavi auto con la codifica, abbiamo un servizio tinto metrico con colori a campione di varie tonalità tra cui i clienti possono scegliere per tinteggiare le pareti di casa e anche degli esterni. Ci appoggiamo anche a degli installatori per quanto riguarda il giardinaggio per l’installazione di robottini per il taglio automatico dell’erba e svolgiamo servizio di assistenza per alcune marche di macchine da giardino, come i decespugliatori. Insomma,
tantissime cose”. Tre parole per descrivere Market Casa.
“Convenienza. Esperienza. Versatilità”. Su quali valori poggia la vostra attività? “Sicuramente su una certa onestà e correttezza nei confronti dei clienti – conferma Pizzaro –: nel tempo ci siamo contrad-
distinti nel risolvere eventuali problemi di garanzia e non solo. Di conseguenza, puntiamo anche certamente sulla correttezza”. Market Casa è un’azienda a conduzione familiare. Ma avete anche dei dipendenti? “Abbiamo ben tre dipendenti, a testimonianza del fatto che non solo siamo cresciuti nel tempo, ma siamo divenuti una vera e propria realtà imprenditoriale a tutti gli effetti”.
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“Ci sono sfide non da poco in ballo – afferma il titolare Giuliano Pirazzo –. Una è sicuramente quella del mercato online, oltre alla grande distribuzione e a un generale incremento dei competitors. È certamente impossibile puntare sulla competizione logistica, specie con realtà come Amazon. Quello che però possiamo fare è continuare ad offrire un servizio di qualità anche per quanto riguarda il post-vendita, mettendo al servizio dei clienti la nostra competenza e la nostra esperienza per quanto riguarda la parte di assistenza, che è un qualcosa che l’online non può dare. E in questo ormai siamo un punto di riferimento”. “Ciò che ci differenzia dai siti di e-commerce è infatti proprio la nostra personalità – prosegue Pirazzo –: i negozi sotto casa come il nostro resisteranno e non spariranno tanto facilmente, poiché avere a che fare direttamente con le persone è certamente un valore aggiunto”. Il segreto del successo? Pirazzo ne è convinto: “Specializzarsi. I negozi generici faticano a trovare spazio oggigiorno. Offrire servizi specifici invece dà maggiori possibilità di essere conosciuti e di guadagnarsi una propria fetta di mercato”.
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L’adesione. Zordan: “Possiamo offrire soluzioni green a due passi dalla città”
Vigodarzere nell’Ogd di Padova per allargare l’offerta turistica A
nche il Comune di Vigodarzere entra a far parte dell’Ogd (Organizzazione di Gestione della Destinazione turistica) di Padova. Un’adesione, sancita attraverso una delibera della giunta comunale presieduta dal sindaco Adolfo Zordan, che, che rappresenta un’opportunità per l’intero territorio L’obiettivo è la di valorizzazione delle proprie bellezze storico-artistiche, paesaggistiche e naturalistiche così da rendere maggiormente attrattivo il territorio con importanti ricadute per gli operatori economici in termini di visibilità, marketing e promozione. “Il nostro territorio è ricco di bellezze naturalistiche e storiche – afferma il sindaco Zordan – ed è vincente anche la vicinanza a Padova e la possibilità di spostarsi in bicicletta attraverso collegamenti che viaggiano sugli argini dei fiumi. Il nostro è pertanto un territorio che può offrire possibilità di alloggio vicine alla città e un turismo “green” a contatto con la natura”. L’Organizzazione di Gestione della Destinazione turistica di Padova è stata istituita dalla Regione Veneto nel 2016 con il piano strategico di destinazione “Padova. Città della Cultura, della Scienza e della Fede”. Di essa fanno parte il Comune di Padova (ente promotore), Provincia, Università, Monastero di Santa Giustina, Camera di Com-
L’Organizzazione di Gestione della Destinazione turistica di Padova è stata istituita dalla Regione Veneto nel 2016 con il piano strategico di destinazione “Padova. Città della Cultura, della Scienza e della Fede”
Una suggestiva immagine della Certosa di Vigodarzere
mercio, Ascom, Assindustria Veneto Centro, Confesercenti del Veneto Centrale, Appe Padova, Cna, Consorzio di Promozione turistica di Padova, Fondazione Antonveneta, Fondazione Bano, Fiera di Padova, Aps Holding, Zed Entertainment’s World srl e diversi Comuni. L’Ogd è responsabile del coordinamento del management e del marketing, ai fini della governance turistica del territorio, in particolar modo per la gestione dell’informazione turistica, la qualificazione di prodotti e servizi in ottica integrata, lo sviluppo di sinergie tra soggetti pubblici e privati coinvolti. «Facciamo già parte, come Comune, della cabina di regia dell’Ipa (Intesa Programmatica d’Area) del Medio Brenta – aggiunge l’assessore al Turismo, Cristina Mason – per promuovere lo sviluppo del territorio; e in quest’ottica, cogliendo l’oppor-
tunità offerta dall’Ogd, vi abbiamo aderito con entusiasmo. Per programmare al meglio le iniziative di promozione del nostro territorio sono voluta partire dalla conoscenza dei dati oggettivi. Tramite l’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto, che ha elaborato dati Istat-Regione Veneto, sono venuta a conoscenza che nel 2022 a Vigodarzere erano presenti ben 9 strutture ricettive e si sono contati 883 arrivi, con un numero complessivo di pernottamenti pari a 2.595. Sicuramente un numero di presenze significativo, che merita di essere considerato e incentivato. Sono convinta che l’entrata nell’Ogd di Padova permetterà l’incremento dell’offerta territoriale turistica e, grazie ai bandi regionali dedicati, darà nuovi sbocchi finanziari alle strutture ricettive del nostro territorio”. (n.m.)
LUX TANATO ACADEMY Il laboratorio formativo di Lux Tanato Academy mette a disposizione di privati e Imprese Funebri la possibilità di partecipare a corsi di formazione su Tanatoestetica, Tanatoplastica (con uso dell’aerografo) e Tanatoprassi. I partecipanti avranno anche la possibilità di apprendere tecniche estetiche avanzate di trattamento della salma come l’occultamento di cicatrici e deturpazioni e il trattamento di pallore e altre variazioni di colore.
Inaugurata l’area di ricerca universitaria alla Velex Il Gruppo Unox, eccellenza internazionale nella produzione di forni industriali, con sede a Vigodarzere, ha inaugurato nello stabilimento della Velex un’area dedicata alla ricerca per l’Università di Padova. Tra i presenti il sindaco di Vigodarzere Alfredo Zordan, il consigliere regionale Elisa Cavinato, il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro e il prof. Fabrizio Dughiero per l’ateneo patavino. Studenti e insegnanti del gruppo Race Up, che ogni anno progettano e realizzano innovative auto da corsa dei campionati di Formula Sae, hanno ora a disposizione parte del capannone della Velex, dove progettare e costruire le loro vetture, anche con il supporto dell’azienda per la parte di
componentistica. Una di queste ha vinto la competizione Formula Student East a
Budapest in agosto Due eccellenze, Unox e l’Università di Padova, che si incontrano, grazie alla lungimiranza e alla passione per il
lavoro, la ricerca e l’innovazione. Unox nasce nel 1990 ed irrompe nel mercato dei forni professionali con un prodotto che permette di cuocere pane e croissant senza prima scongelarli. Si afferma da subito come leader nel mercato grazie anche alla nuova tecnologia AIR.MaxiTM che garantisce la diffusione uniforme dell’aria utilizzando un sistema a ventole multiple. Il presidente Enrico Franzolin, nell’annunciare la prossima apertura a gennaio della succursale negli Stati Uniti, ha assicurato che “le ditte che hanno sede a VIgodarzere, rimarranno qui e continueranno a dare lustro, ricchezza e soprattutto lavoro nel nostro territorio”. (n.m.)
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Dalle frazioni. Di recente è stato rinnovato anche il consiglio direttivo
Viabilità e interventi i temi dell’incontro a Terraglione V
iabilità, gli interventi previsti nella frazione, le manutenzioni. Questi i temi dell’assemblea pubblica dei residenti di Terraglione indetta dal consiglio di frazione. All’incontro, voluto dai rappresentanti del nuovo direttivo recentemente eletti, sono stati invitati a partecipare i sindaci e le amministrazioni del territorio di una frazione che appartiene al territorio di Vigodarzere, ma che è strettamente collegata prima di tutto dal punto di vista viario con le aree periferiche dei comuni di Cadoneghe e Campo-
L’ingresso alla frazione di Terraglione
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In primo piano anche la sistemazione della pizza, i cui lavori dovrebbero partire nei prossimi mesi darsego. Nel corso dell’assemblea pubblica, svoltasi nell’aula magna della scuola primaria di Terraglione, si è parlato proprio di viabilità e, in particolare, della piste ciclabili di Terraglione e Mezzavia, ma anche della piazza del centro della frazione e della sistemazione dell’area del cimitero. La piazza del centro di Terraglione è al centro di un progetto di sistemazione e rigenerazione urbana i cui lavori dovrebbero partire nei prossimi mesi. Il precedente consiglio direttivo aveva incontrato il vicesindaco e assessore Roberto Zanovello per avere una panoramica sull’intervento, dal progetto alle modalità e ai tempi di esecuzione delle opere. “L’idea di un’assemblea pubblica – hanno detto i rappresentanti del consiglio di frazione nasce proprio dalla necessità di un confronto aperto e condiviso sulle tematiche che toccano da vicino la nostra frazione che si trova racchiusa tra tre Comuni”. Il rinnovo del consiglio direttivo, avvenuto a giugno, ha visto la riconferma alla presidenza di Costantino Sartori , Denis Pedrina è stato eletto come vice presidente è stato eletto Denis Pedrina. I votanti sono stati 77, 77 le schede valide a fine scrutinio. Su 11 consiglieri uscenti, ne sono stati confermati 6: del direttivo fanno parte anche Mattia Vallerin, Walter Vanzo (segretario), Luca Barolo, Flavio Peron, Ermes Griggio, Loris Franceschin, Alessandro Barbato, Carlo Fioranzato
e Antonio Rettore. Il consiglio di frazione, organo riconosciuto dal Comune e iscritto all’albo delle associazioni, si è costituito la prima volta nel 2011. L’iscrizione all’albo comunale delle associazioni, nell’area tematica delle Politiche del territorio, nell’anno successivo. “Siamo solo un gruppo di cittadini volenterosi che vuole far crescere il proprio paese - scrivono i rappresentanti del consiglio di frazione”. (g.b.)
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Da un anno il Comune di Vigodarzere ha attivato una sezione nel sito internet comunale, dedicata a segnalazioni, richieste di informazioni e numeri utili. Un servizio che i cittadini hanno cominciato ad utilizzare sempre più spesso per segnalare problematiche relative a manutenzioni e decoro del territorio. «Il sistema di segnalazioni ci consente di convogliare in un unico canale tutte le richieste dei cittadini – dichiara il sindaco Adolfo Zordan –. In questo modo si evita la dispersione delle informazioni, che rimangono
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invece dentro a un sistema, costantemente accessibile e consultabile dall’ufficio preposto il quale smista le richieste agli uffici di competenza per la loro presa in carico e risponde ai cittadini appena queste siano state concluse». Attraverso la sezione “Segnalazioni e numeri utili” si possono richiedere informazioni, comunicare problematiche e richieste su manutenzione di strade e marciapiedi, verde pubblico, servizi cimiteriali. Per agevolare i cittadini e avere a portata di mano i numeri utili, in un unico posto, sono stati inseriti anche i recapiti a cui rivolgersi per problemi relativi alla raccolta dei rifiuti, al servizio idrico e ai guasti alla pubblica illuminazione. È presente, un vademecum sul randagismo e le procedure da seguire in caso si trovasse un animale vagante. «Da luglio 2022 sono giunte 112 segnalazioni e 24 richieste di informazioni – aggiunge l’assessore alle Manutenzioni, Moreno Boschello –. Assicuriamo che vengono prese in esame tutte le segnalazioni, però a seconda del problema e dell’urgenza, ci sono tempi di risposta differenti: se alcuni interventi sono abbastanza rapidi nell’esecuzione, altri invece devono essere inseriti nella programmazione degli uffici e devono trovare opportuna copertura finanziaria all’interno del bilancio comunale». (g.b.)
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Vigodarzere
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Il progetto. Prosegue l’iter dell’opera per la mobilità a Terraglione
Passerella ciclopedonale, entro ottobre l’affidamento E
ntro il mese di ottobre il Comune di Vigodarzere dovrà affidare l’incarico di progettazione ed esecuzione della passerella ciclopedonale di Terraglione: si sta procedendo, pertanto, nei tempi previsti all’iter che porterà alla realizzazione di un’opera importante sia per la mobilità debole del territorio che per i collegamenti sovracomunali: unirà intanto Vigodarzere e Cadoneghe e in futuro anche Curtarolo e oltre, tramite l’estensione della rete delle ciclabili. «I nostri uffici stanno seguendo costantemente l’andamento di quest’opera – dichiara il sindaco Adolfo Zordan – che ha presentato non poche difficoltà lungo il cammino. Rilevazioni tecniche, impedimenti di natura idraulica, l’incremento dei costi hanno reso necessario rivedere l’idea iniziale, in una corsa contro il tempo. Ma grazie a un ottimo lavoro di squadra e al dialogo costante con il Genio Civile e la Provincia, contiamo di avviare l’appalto integrato per la sua realizzazione entro i tempi previsti dal bando regionale, che ci ha garantito un cospicuo finanziamento». L’opera è stata finanziata da un bando regionale per 350mila euro e per altrettanti 350mila dal Comune stesso attraverso risorse proprie. L’affidamento dei lavori di progettazione ed esecuzione deve avvenire entro il 25 ottobre, pena la perdita del finanziamento. Nel frattempo si è reso necessario approvare una variazione di bilancio per reperire ulteriori 270 mila euro, con i quali far fronte all’incremento dei costi, attingendo il denaro dall’avanzo di bilancio.«Il Genio civile ci ha dato delle prescrizioni precise – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Moreno Boschello – vietando, per questioni di sicurezza, che la passerella posi direttamente sulle sommità arginali del Muson dei Sassi. Il manufatto andrà pertanto agganciato al ponte, sul quale è stata eseguita una perizia statica. È emerso purtroppo che, data l’età e lo stato di conservazione, si rendano necessari degli interventi di manutenzione straordinaria, altrimenti non reggerebbe il peso della nuova passerella. Visti i tempi stretti concessici dalla Regione per avviare le procedure di costruzione della passerella, abbia-
Il futuro innesto della passerella ciclopedonale in fase di progettazione
mo convenuto con la Provincia di Padova che intanto il Comune anticipi i 270 mila euro per gli interventi di manutenzione, che poi l’ente provinciale ci restituirà successivamente, trattandoti di un ponte di proprietà provinciale». Il sindaco Adolfo Zordan ha quindi inviato una lettera al presidente della Provincia Sergio Giordani, per chiedere appunto formalmente di cofinanziare gli interventi.(g.b.)
cambiare look
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Manutenzione argine e scivolo nautico I volontari del gruppo comunale di Protezione civile sono stati impegnati sull’argine del Brenta in corrispondenza di via Carducci, per rendere accessibile lo scivolo nautico sul Brenta. Con motoseghe e decespugliatori si sono occupati della rimozione di vegetazione e rami resi pericolanti dal maltempo di luglio. Lo scivolo di Vigodarzere è una tra le pochissime infrastrutture idonee a mettere le barche in acqua nel Brenta presenti dalla briglia di Limena alla diga di Stra. Risulta fondamentale, pertanto, renderlo accessibile per utilizzarlo in caso di emergenze. I volontari del gruppo di Protezione Civile partecipano durante tutto l’anno anche ad attività di formazione. Tra
queste un recente corso di Bobcat perché, affermano “ la formazione è importante per essere sempre efficienti e operativi”. (g.b.)
Che spettacolo: Autunno in villa Zusto Al via il 17 ottobre con lo spettacolo “Fragilitas”, di Abracalam and Friends, rappresentazione teatrale ispirata ai testi di Marco Paolini sul Vajont, la rassegna “Che spettacolo in Villa Zusto” promossa dal Comune di Vigodarzere. Questi i prossimi appuntamenti: 17 novembre alle 21 “Una. Nessuna. Centomila” con Art WhyNot, concerto omaggio a Elisa e Laura Pausini; 24 novembre alle 21 “Ladies Football Club” con EnnEEnne teatro, storia di undici operaie che nel 1917 decidono di dare una svolta alla loro vita.; 7 dicembre alle 21: “Homelett, una vera tragedia in spettacolo”, produzione The Play Cinema e teatro, Amleto di Shakespeare messo in scena da improbabili attori. Chiude la rassegna il 15 dicembre alle 16.30 “Arlecchinate di …Natale” di Bambabambin con Paolo Rech. (g.b.)
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Provincia
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Agricoltura. La diffusione del virus ha fatto scattare l’allerta fra gli allevatori padovani
Peste suina, si teme per le aziende “Un piano per fare prevenzione” Per l’uomo non ci sono problemi, è importante invece tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre preziose
Un momento dell’incontro nella sede della Provincia
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orvegliare e prevenire sono le parole chiave degli agricoltori e dei sindaci, ma ma anche la sanità padovana teme il contagio. Il virus della peste suina è resistente e viaggia veloce soprattutto attraverso i cinghiali. In più occasioni, la Provincia di Padova e la Polizia Provinciale hanno coordinato assieme al Parco Colli, una rete molto attiva sia nelle fasi di controllo che nella formazione. Fortunatamente al momento non c’è allarme, né emergenza, ma il livello di attenzione deve sempre essere alto e dobbiamo essere assolutamente pronti. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia, ma questa causa gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa. Per questo è necessario continuare a informare la popolazione, soprattutto per chi frequenta le zone rurali, per chi viene dall’estero, che non porti prodotti che potrebbero essere contaminati. E’ importante tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre importanti al fine di intervenire tempestivamente. Monitoraggio e contenimento li chiede anche Antonia Ricci, direttore dell’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie, che invita le persone che dovessero avvistare carcasse di cinghiali a segnalarle subito alle autorità competenti. “Anche la popolazione – sottolinea Antonia Ricci – ha un ruolo importante sul controllo di questa malattia e invito tutti a tenere gli occhi bene aperti e sapere
di cosa stiamo parlando, perché anche l’avanzo di cibo abbandonato, magari di un salume o insaccato già infetto, se trovato e mangiato da un cinghiale potrebbe contagiarlo e far diffondere la malattia”. Anche il presidente del Parco Colli Euganei, Alessandro Frizzarin ha ribadito che “Fortunatamente non si è verificato nessun caso di trasmissione di questa malattia che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’agricoltura e sull’intera filiera economica. Per quanto riguarda il Parco Colli, ribadiamo l’importanza di continuare l’attività di monitoraggio, che è stata svolta in modo costante fino ad oggi. Inoltre, è fondamentale mantenere l’attività di contenimento della specie, che ha già prodotto buoni risultati, riducendo le richieste di risarcimento danni e aumentando il numero di cinghiali abbattuti”. Il primo focolaio di peste suina in Italia è stato rilevato nel gennaio 2022 nella zona tra il Piemonte e la Liguria. Successivamente sono stati individuati dei focolai in Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e più recentemente a Pavia. Nei casi in cui vi è contaminazione di peste suina viene bloccata anche la circolazione dei prodotti derivati e soprattutto anche le esportazioni. In alcuni distretti vocati a questi prodotti quindi rappresenta un danno incalcolabile. “Il messaggio che vogliamo comunicare – ha detto Mattia Bottacini, del servizio veterinario ULSS 6 Euganea - riguarda la responsabilità individuale dei cittadini nell’evitare di abban-
donare rifiuti contenenti resti di carne di suino. Anche un oggetto apparentemente innocuo come un pezzo di salame caduto accidentalmente è importante da segnalare, poiché potrebbe entrare in contatto con cinghiali presenti in determinate aree. Fino a quando non si effettua un test sul cibo, non possiamo avere la certezza che non contenga il virus. Se un cinghiale viene a contatto con questo cibo, potrebbe diventare una fonte di infezione per la popolazione di cinghiali selvatici nel territorio”. Le Associazioni di categoria hanno espresso forte interesse nelle operazioni di controllo sul territorio anche grazie al lavoro dei veterinari che effettuano le ispezioni negli allevamenti. “La malattia è alle porte – ha concluso Luca Trivellato, presidente della CIA di Padova - quindi l’allerta deve essere massima, anche se per fortuna al momento non sono stati segnalati casi. Questa situazione potrebbe compromettere in particolare il settore zootecnico della suinicoltura e le attività correlate, come la trasformazione e la ristorazione, tra cui ristoranti e agriturismi. Speriamo che le misure attualmente adottate siano sufficienti per contenere al massimo questa eventualità. Continuiamo a chiedere una modifica della legge 157 del 1992, che regola la caccia al cinghiale, poiché questi animali sono i principali veicoli di diffusione della malattia e si spostano liberamente, il che rende la malattia più difficile da controllare rispetto a una popolazione gestita”. Vincenzo Gottardo
Provincia
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Il lato nero del Nordest. Pronta al debutto la nuova docuserie firmata Sky Original
Quando il Veneto era “Fuorilegge” S
’intitola “Fuorilegge - Veneto a mano armata” la nuova docuserie Sky Originals che verrà distribuita su Sky Documentaries a gennaio 2024. “Fuorilegge” racconta il lato oscuro del Nordest. Pensata e realizzata interamente in Veneto dalla casa di produzione Padova Stories, la docuserie in tre puntate si muove a cavallo tra le tensioni politico-sociali degli anni di piombo e i movimenti segreti della criminalità organizzata degli anni ’90. Una storia criminale che si muove sullo sfondo di un territorio, il Veneto, che è stato il cuore pulsante di tante storie nere, specialmente a Padova, definita la polveriera del Nord-Est. Al centro della narrazione troviamo Enrico Vandelli, figura chiave di quegli anni: prima avvocato difensore di alcuni dei protagonisti degli anni di piombo nello storico processo “7 aprile”, e poi avvocato di Felice Maniero negli anni ’90. Per cercare di capire meglio come è nata la docuserie e con che taglio è stato raccontato un periodo così delicato della nostra storia ho incontrato Alessandro Pittoni e Sebastiano Facco, rispettivamente produttore esecutivo e regista/sceneggiatore della serie. Alessandro, come nasce il progetto “Fuorilegge”? La storia di Vandelli mi è stata presentata da Sebastiano Facco nell’estate del 2021, nello stesso periodo in cui avevo da poco costituito Padova Stories. Cercavo storie con due caratteristiche imprescindibili: la verticalità sul territorio e il budget contenuto. Questa ce le aveva entrambi. La vita di Vandelli poi mi era parsa sin dall’inizio più avvincente della trama di un film. Era un qualcosa di cui avevo sempre sentito parlare
promosso da Confartigianato e in collaborazione con il Comune di Padova. Sebastiano Facco, tu sei lo sceneggiatore e il regista della docuserie. Qual è il taglio narrativo che hai scelto per raccontare questa storia? Il taglio narrativo cerca un linguaggio di genere dove i colpi di scena non mancano mai. Fin da subito ho avuto la convinzione, condivisa con Sky e Padova Stories, che la serie dovesse proiettare i protagonisti e di conseguenza lo spettatore all’ interno di una storia che si basasse sul racconto delle scelte fatte dai personaggi senza mai analizzarle con il senno del poi. La domanda: “e se non avessi fatto così?” in questa serie non viene mai posta. Per questo c’è stato un interesse e un bisogno totale di utilizzare come ingrediente principale il materiale d’archivio dell’epoca, totalmente inedito. Il ritmo della serie è molto elevato, gli elementi narrativi sono numerosi e il punto di vista di un avvocato mantiene il racconto a tre metri della verità. Giacomo Brunoro
La locandina della nuova docuserie Sky Original, “Fuorilegge. Veneto a mano armata”
e mi sembrava l’esempio perfetto per mettere a terra l’idea di storie originali che avevo in mente di realizzare con Padova Stories. Storie locali dall’appeal internazionale. Vandelli infatti è una figura chiave di alcune pagine fondamentali della storia d’Italia, ed è tale rimanendo a Padova. La nostra città al centro di tutto. Insomma un gioco ad incastro perfetto con la visione della società. Ho proposto quindi il progetto a Sky che si è subito mostrata molto interessata al progetto. A novembre 2022 abbiamo iniziato a produrre e a luglio 2023 abbiamo
chiuso la post-produzione. “Fuorilegge” si inserisce nel progetto più ampio “Padova Stories”, ce ne vuoi parlare? Padova Stories è una società specializzata in storytelling territoriale che opera su tre fronti: il primo è quello più prettamente giornalistico e divulgativo, raccontando le persone e la realtà che rendono attrattiva la nostra città attraverso le pagine del nostro blog e dei nostri social. Il secondo è quello della creazione di contenuti originali di intrattenimento, di cui “Fuorilegge” è il fiore all’occhiello, ma abbiamo
già iniziato un percorso di distribuzione di contenuti Padova stories original attraverso i nostri canali: ci tengo a citare “Orgia Fuxia”, la prima docuserie sulla scena rock di Padova. La nostra terza area di attività è quella dell’advertising. Lavoriamo con le aziende, con i brand e con gli enti locali curandone la produzione di contenuti audiovisivi ed editoriali, la comunicazione e l’organizzazione di eventi. Ad esempio ora stiamo organizzando “Digital Artifex”, un festival di tre giorni su marzo 2024 che si terrà al Centro Culturale San Gaetano,
• Chi è Giacomo Brunoro Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e docente all’Istituto Superiore per il Made in Italy.
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Cultura
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La rassegna. Al via gli appuntamenti nei due principali teatri padovani
Al Verdi e ai Colli si alza il sipario nel segno del dialogo fra generazioni S
i alza il sipario su due dei principali teatri padovani: il Teatro Verdi, storico punto di riferimento della cultura in città, e il Teatro ai Colli, che negli anni ha saputo ampliare e arricchire sempre più la sua offerta. “Tutta è un’altra storia” è il titolo della stagione 2023/2024 del Teatro Stabile del Veneto al Teatro Verdi, che si presenta all’appuntamento col suo pubblico in una veste rinnovata dopo i lavori estivi che l’hanno reso più accogliente e sostenibile. Inaugurata il 23 ottobre da uno speciale spettacolo in anteprima fuori abbonamento (la rilettura del celeberrimo Moby Dick di Hermann Melville con Alessandro Preziosi), la nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutte le generazioni ma anche a degli spettacoli accessibili a un pubblico di sordi e ciechi e all’aumento dei posti riservati ai disabili. Una stagione caratterizzata da un azzeccato connubio fra vecchio e nuovo, fra rappresentazioni proprie del teatro antico, come Lisistrata di Aristofane diretta da Giorgio Sangati o la rivisitazione del mito di Clitennestra secondo Colm Tóibín (protagonista Isabella Ragonese), e le nuove scritture rappresentate da Marco Paolini (che porterà in scena Boomers) e Lucia Calamaro, con
La nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutti, al Teatro Ai Colli un viaggio attraverso alcune pietre miliari della drammaturgia, fino ai giorni nostri
Una scena di “Tipi umani seduti al chiuso”, in cartellone al Teatro Verdi
la sua opera Tipi umani seduti al chiuso. Non mancheranno i protagonisti della commedia dell’arte, seppur rivisti in chiave inedita, come nel caso dell’Arlecchino? di Marco Baliani con Andrea Pennacchi, né capolavori della drammaturgia mondiale come L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, con Rocco Papaleo e la regia di Leo Muscato, o il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. In cartellone anche volti particolarmente amati dal pubblico, come Drusilla Foer e Neri Marcorè, che porteranno in scena rispettivamente una rilettura della favola di Apuleio Amore e Psiche (Venere Nemica) e La buona novella, progetto teatrale che mescola musica e narrazione. Completano il programma le opere internazionali Agosto a Osage County di Tracy Letts, The
city di Martin Crimp, Il Giocattolaio di Gardner McKay e I corpi di Elizabeth di Nella Hickson. La stagione di prosa del Teatro ai Colli, la cui direzione artistica dal 2016 è affidata al Teatro Fuori Rotta, prende il via il 20 ottobre con La Malata Immaginaria di Goldoni, primo di una serie di spettacoli che accompagneranno lo spettatore in un viaggio attraverso alcune delle pietre miliari della drammaturgia, da Shakespeare a Ionesco, da Molière alla commedia dell’arte (talvolta riviste in chiave moderna), senza farsi mancare nemmeno delle incursioni nel teatro contemporaneo, come nel caso di Cuore di burattino con Lella Costa o di Paolo Rossi con la sua personale visione del teatro pirandelliano con l’opera Da questa sera di recita a soggetto!. Francesca Tessarollo
Sfera Danza, ventesima edizione del Festival Internazionale Oltre cento artisti internazionali, più di 25 spettacoli e performance, oltre 5.000 spettatori. Sono questi i numeri del Festival Internazionale La Sfera Danza, contrassegnato quest’anno da un ulteriore importante numero: venti, tante quante sono le edizioni della rassegna che da anni porta in città tutta la bellezza della danza. Ed è proprio come un inno alla bellezza che si pone l’edizione 2023 del Festival; una bellezza che, nella danza, non è data solo dai virtuosismi dei movimenti, ma anche della sensibilità d’animo dei danzatori e dall’armonia fra sguardo, gesto e respiro. Inaugurato il 30 settembre scorso con il tradizionale Galà
dei Premiati, il Festival (la cui direzione artistica è affidata a Gabriella Furlan Malvezzi), è pronto a proseguire fino alla fine di
Gabriella Furlan Malvezzi
novembre con una ricca serie di appuntamenti. Due mesi densi di spettacoli dal vivo con protagoniste alcune delle eccellenze italiane che hanno ottenuto grandi successi all’estero, ma anche
prove aperte, incontri con coreografi e ballerini, laboratori, masterclass e presentazioni di libri: una vera full immersione nell’arte della danza. In programma, in particolare, coreografie a sostegno della contemporaneità, dell’uguaglianza di genere e dell’abbattimento delle barriere, con la partecipazione di danzatori da tutto il mondo e appartenenti a diverse culture. A far da cornice agli eventi in programma saranno, oltre al Teatro Verdi e al Teatro ai Colli, varie location all’aperto a Padova e Vigonza, dalle piazze storiche ai luoghi di aggregazione spontanea che diventeranno, per l’occasione, dei palcoscenici d’eccezione. (f.t.)
Sport
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L’avvio della stagione. Dopo l’episodio della mega rissa a Rovigo la squadra guarda al futuro
Petrarca Rugby si veste di nuovo e dà il benvenuto a Paul Griffen
L
e vecchie maglie erano finite lacere dopo la mega rissa in campo nel derby Rovigo-Petrarca Padova: 62 squalificati, un record mondiale. E meno male che era un’amichevole, in preparazione al prossimo campionato Serie A Élite. Le nuove maglie sono state invece presentate in un’atmosfera festosa, in famiglia, con tanti appassionati e tifosi accorsi alla sede di Sarmeola di Rubano. Presenti i vertici della società sportiva Petrarca Rugby, la presidenza di Argos, l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina e gli sponsor. Sono intervenuti anche gli alti ufficiali dei carabinieri in forze al Comando provinciale. Il vicepresidente del Petrarca Enrico Toffano, ha ricordato che chi si è abbonato riceverà in omaggio la nuova maglia ha annunciato. Le divise sono nelle varianti nera e bianca.
La maglia del Petrarca ha cucito il simbolo della Coppa Italia, vinta nella scorsa stagione in finale contro il Valorugby Emilia L’assessore Diego Bonavina ha dichiarato il proprio attaccamento al Petrarca: “Questa è una squadra vincente e rappresenta
Il dg Munari: “Restiamo il punto di riferimento per molti giovani, tanti ci seguono con passione” Un momento della presentazione delle nuove maglie del Petrarca
la storia della Padova sportiva. Essere qui è un atto dovuto, perché meritate l’attenzione della società. Nel mio piccolo, standovi vicini, cerco di restituire quello che voi date alla città in questa maniera così bella. Gli sponsor aiutano e nel tempo possono cambiare, ma il vero brand che
rimane è il Petrarca”. I tifosi hanno poi dato il benvenuto a Paul Griffen, giunto da Rovato (Bs) a Padova come assistente allenatore skills. Il 48enne neozelandese, per 14 anni al Calvisano, si è dichiarato “felice ed orgoglioso di essere a Padova. Otto settimane fa mi sono unito a
questo magnifico gruppo e sento che c’è tanta voglia di fare bene”. Il presidente di Argos, Alberto Peruzzo, ha aggiunto: “Il Petrarca rappresenta i valori veri dello sport e il rugby valorizza il gioco di squadra e la lealtà. Sono valori che alla società civile fanno bene. Noi di Argos crediamo che
un’azienda debba avere i medesimi punti fermi per rimanere nel mercato in modo costruttivo. Quanto alla partnership con la società sportiva abbiamo un ambizioso progetto in cantiere, volto a comunicare che andare allo stadio e assistere alle partite sia un momento di grande aggregazione e di socialità, di cui tutti abbiamo bisogno. L’altra iniziativa è rivolta ad avvicinare i giovani al rugby e ai suoi valori”. Il direttore generale del Petrarca, Vittorio Munari, ha ricordato che “il Petrarca resta un punto di riferimento per molti giovani. Ora ci sono imprenditori, come il nostro presidente Alessandro Banzato, che seguono con passione la squadra. Dobbiamo guardare le cose da migliorare, senza sederci sugli allori. I vincenti si giudicano da come riflettono sulle sconfitte”. Diego Buonocore
Basket, il cammino in Supercoppa della Virtus si ferma a San Vendemiano E’ la Rucker San Vendemiano la bestia nera della Virtus Basket in questo inizio di campionato: il cammino in Supercoppa dei neroverdi si è infatti fermato al secondo turno per la sconfitta 82-75 rimediata contro San Vendemiano. Una partita dal doppio volto: buono l’inizio, squadra attenta e concentrata che ha tenuto il comando fino a metà gara per essere poi superata a cavallo tra il terzo e quarto tempo e uscendo sconfitta di sette lunghezze, dopo aver comunque mostrato per larghi tratti un bel gioco di squadra. “Una gara da una doppia faccia”, ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao. “I nostri gioca-
tori stanno dimostrando di riuscire a mettere in campo un gioco efficace e di squadra tanto in attacco quanto in difesa.” Tempo una decina di giorni e Virtus e San Vendemiano si sono ritrovati di nuovo di fronte per la prima di campionato; non è bastata la bella rimonta del terzo quarto ai neroverdi che hanno ceduto nel finale di partita: risultato finale 77-65 al termine di una partita vibrante e intensa, fatta di parziali e contro parziali. Buona la prova di Michele Ferrari (23 punti e 8 rimbalzi), di capitan Schiavon, di Scanzi e Cecchinato. Da segnalare l’esordio in Supercoppa del giovanissimo Aaron Guevarra, 17 anni, quest’anno a pieno titolo nel roaster
neroverde. “Ho iniziato a giocare a basket perché sia i miei fratelli che mio papà giocavano a basket”, racconta Aaron Guerrera. “mio fratello più grande ha giocato anche in prima squadra nella Virtus quando era ancora in serie C; quindi diciamo che fin da piccolo sono cresciuto in quest’ambiente”. Quali sono i tuoi obiettivi? “Fin da piccolo sognavo di superare mio fratello, infatti lui è arrivato fino alla C Gold, quindi il mio obbiettivo era di arrivare almeno in serie B, e adesso posso dire di avercela fatta”. Che emozioni ti regala il basket? “Quando gioco riesco ad esprimermi, veramente questo sport lo amo con tutto me stesso”. (d.b.)
Gli atleti della Virtus a San Vendemiano
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#Regione
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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo
“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D
al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase
di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere
Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello
le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-
re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-
ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.
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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore
“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica
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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-
vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-
GRAZIE
per averci scelto e per continuare a sceglierci
Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24
Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto
za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-
PIZZERIA
mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-
ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.
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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”
Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este
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fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-
zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-
Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione
retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il
“Il digitale accelera i processi ma è importante costruire un rapporto fiducia” “A Padova Casa seguiamo il cliente a 360 gradi sia in tema compravendita che locazione. Il nostro obiettivo è quello di soddisfare tutte le sue esigenze e richieste” ora il cliente ci contatta con canali differenti, per di più telematici. Si va dal messaggio Whatsapp alla mail, passando per le richieste fatte tramite i diversi portali online in cui siamo presenti. Persino i contratti ora possono essere firmati a distanza”.
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Il mercato immobiliare sta vivendo un momento di forti cambiamenti. Padova Casa, agenzia immobiliare con sede a Vigodarzere e operativa nel campo immobiliare dal 2008, lo sa bene.
“Il nostro settore ha visto negli ultimi anni crescere esponenzialmente le richieste, mentre l’offerta resta pochissima – spiega Marco Marchesini, titolare di Padova Casa –. Per giunta, anche i prezzi sono aumentati e dunque per molti comprare una casa che risponda perfettamente alle proprie esigenze e al proprio budget è diventato più difficile”. Questo non ferma tuttavia gli agenti di Padova Casa. “A Padova Casa seguiamo il cliente a 360 gradi – afferma Marchesini –, sia in tema compravendita che
locazione. Questo significa che chi si rivolge a noi viene seguito da quando entra in agenzia per la prima volta fino al giorno della stipula. Il nostro obiettivo è quello di soddisfare tutte le sue esigenze e richieste”. A cambiare però non è stato sol-
tanto il mercato ma anche il rapporto con i clienti. “Dopo il Covid la relazione con il cliente si è evoluta – racconta il titolare di Padova Casa –: se prima si preferiva passare direttamente in agenzia per avere maggiori informazioni su un annuncio o per cercare casa,
-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.
nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara
“Ciò sicuramente semplifica e velocizza le cose, anche se forse viene un po’ a mancare il contatto umano, che è una componente molto importante – continua Marchesini –. A noi di Padova Casa infatti piace proprio cercare di creare una relazione quasi amichevole con i nostri clienti, costruendo un rapporto basato sulla fiducia reciproca e talvolta riuscire a farlo attraverso una chiamata è più difficile. Ma non per questo ci abbattiamo: ciò che per noi più di tutto conta è soddisfare le esigenze di chi si rivolge a noi per cercare una soluzione immobiliare”.
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Casa con giardino? In periferia conviene
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l Covid ha certamente segnato profondamente abitudini e scelte di molti. Un cambiamento colto in pieno anche dal mercato immobiliare, che si ritrova ora a far fronte a richieste differenti rispetto a quelle precedenti all’epoca pandemica. “I bisogni e le richieste delle persone sono in parte cambiati – conferma Marco Marchesini –. All’inizio, post Covid, molti cercavano maggiore spazio, magari soluzioni che comprendessero anche un giardino o comunque un ambiente esterno”. “Ciò tuttavia è andato a scontrarsi con l’aumento dei prezzi degli immobili: negli ultimi anni infatti vi è stata un’impennata abbastanza importante – spiega il titolare di Padova Casa – e così il desiderio di molti, purtroppo, è rimasto soltanto un sogno”. Ma non c’è da disperare. “Il tutto dipende anche da dove si decide di trasferirsi – ammette Marchesini –: cercare casa in periferia offre maggiori possibilità che in città e a prezzi più conveniente. Nelle zone più periferiche infatti si possono trovare anche soluzioni semi indipendenti a prezzi più abbordabili di quanto non si possa fare cercando in città”.
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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce
Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”
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l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi
per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico
L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27
della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un
canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi
del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.
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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”
Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C
resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.
L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.
Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta
avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.
3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,
diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-
la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte
proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto
Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
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OTTOBRE 2023
on-line:
Ottobre in rosa
La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta
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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta
a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente
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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici
La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente
Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.
A
ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-
bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.
“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).
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Tumori cerebrali. La ricerca condotta da un team internazionale coordinato dal professor Corbetta
Nascita e sviluppo del temuto glioblastoma sono in relazione con le connessioni cerebrali
T
umori cerebrali, un importante traguardo è stato raggiunto da un team internazionale di ricerca, frutto di una collaborazione tra le Università di Padova, Berlino e Bordeaux e l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, coordinati dal prof Maurizio Corbetta, professore di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm). I risultati della ricerca sul glioblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno per cui non esistono ancora terapie efficaci, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Jama Neurology. Finora la maggior parte degli sforzi su questa malattia si sono concertati sulle caratteristiche del tumore stesso (le sue mutazioni, le sue interazioni col sistema immunitario, la risposta alla terapia). In questa ricerca invece l’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dell’organo in cui si sviluppa questo tumore: il cervello. Il cervello è costituito dai neuroni e dall’insieme delle fibre che connettono tra di loro le aree cerebrali, che costituiscono il “connettoma”. Le connessioni sono quindi paragonabili a delle strade, che mettono in comunicazione le varie regioni del cervello. Nel lavoro “White Matter Tract Density Index Prediction Model of Overall Survival in
Glioblastoma” il gruppo di ricercatori ha dimostrato che la prognosi di questa malattia dipende anche e soprattutto dalla densità di connessioni strutturali (i fasci di fibre che connettono le aree cerebrali tra di loro) nella regione in cui si sviluppa il tumore. In particolare, si è visto che, quando il tumore cresce in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza dal momento della diagnosi è più breve, viceversa quando il glioblastoma si localizza in regioni cerebrali a bassa densità di fibre la prognosi è migliore. Il motivo può consistere nel fatto che, quando il tumore cresce in regioni in cui ci sono più fibre (ovvero più “strade”), ha maggior probabilità di diffondersi alle restanti regioni del cervello. La particolare strategia messa a punto dai ricercatori Alessandro Salvalaggio, Ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, Lorenzo Pini, Assegnista del Padova Neuroscience Center e del Vimm, e Maurizio Corbetta, permette di calcolare un indice di densità delle fibre di sostanza bianca dove cresce il tumore senza necessità di esami specifici, ma soltanto partendo dalla risonanza magnetica cerebrale che tutti i pazienti eseguono prima dell’intervento chirurgico. La scoperta dei tre ricercatori è anche oggetto di un brevetto italiano ed internazionale. “I risultati di questo studio dimostrano come
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l’approccio al glioblastoma non possa non considerare lo speciale organo nel quale cresce, il cervello umano” ha sottolineato Maurizio Corbetta, coordinatore dello studio. “Le evidenze emerse da questa ricerca, oltre ad aver portato alla creazione di un indice diagnostico non invasivo, forniscono possibili spunti e indicazioni per nuovi approcci terapeutici”. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto congratularsi pubblicamente con il team di ricerca internazionale, orgoglioso in particolare del contributo Veneto alla importante scoperta. “La scoperta che la sopravvivenza nel tumore cerebrale dipende dalla densità delle connessioni è l’ennesimo traguardo di una sanità che non solo assicura le cure più adeguate ai suoi cittadini, ma anche partecipa al lavoro che ogni giorno vede impegnati i maggiori scienziati mondiali. Da sottolineare anche, in questo caso, la grande sinergia messa in campo dai poli di ricerca del Veneto, che hanno collaborato all’unisono: l’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Ateneo Padovano, lo IOV ed il Vimm”. “Molti dei ricercatori – ha concluso - hanno effettuato importanti esperienze all’estero e hanno scelto di ritornare in Italia, in Veneto per proseguire la loro attività scientifica e assistenziale: un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera sanità della nostra regione”.
Una scoperta che oltre ad aver portato alla creazione di un nuovo indice diagnostico non invasivo nella definizione della prognosi, fornisce possibili spunti per nuovi approcci terapeutici
Cambia il tuo sorriso! Procedure Comuni in Odontoiatria Estetica
Il sorriso è una delle prime cose che notiamo in una persona e può avere un impatto significativo sulla nostra percezione di essa. Una bocca sana e un sorriso attraente possono aumentare la fiducia in sé stessi e migliorare la qualità della vita. È qui che entra in gioco l’esperienza maturata negli anni dai dottori Massimo Bellomo e Alessandro Perri, esperti in odontoiatria estetica, un campo della medicina dentale che si concentra sulla creazione di sorrisi belli e armoniosi attraverso una serie di trattamenti e procedure.
-Apparecchi Ortodontici Invisibili o Trasparenti Sono l’apparecchio linguale, ovvero un apparecchio fisso messo dietro ai denti e quindi totalmente invisibile e gli allineatori trasparenti, ovvero delle mascherine trasparenti da indossare durante la giornata. Sono la scelta giusta per chi desidera un bel sorriso con denti allineati
Cos’è l’Odontoiatria Estetica? L’odontoiatria estetica è una branca dell’odontoiatria che combina conoscenze scientifiche e artistiche per migliorare l’aspetto dei denti e della bocca. L’obiettivo è creare un sorriso naturale, sano e attraente, che sia in armonia con le caratteristiche individuali del paziente oltre che funzionale per la masticazione. Gli odontoiatri estetici sono spesso chiamati “artisti del sorriso” poiché cercano di coniugare l’aspetto estetico del sorriso con la biomeccanica masticatoria
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-Sbiancamento Dentale Il cambio di colore dei denti è uno dei problemi più comuni che porta le persone dal dentista estetico. Il consumo di cibi e bevande pigmentate, il fumo e l’invecchiamento possono causare macchie e scolorimento dei denti. Il trattamento di sbiancamento dentale utilizza agenti sbiancanti sicuri per rimuovere le macchie superficiali e ripristinare la luminosità dei denti.
Benefici dell’Odontoiatria Estetica
Migliora la fiducia in se stessi poiché un sorriso migliora la percezione di sé e promuove la salute orale visto che molte procedure estetiche migliorano la salute dei denti e delle gengive, contribuendo a prevenire problemi futuri garantendo un sorriso splendido per molti anni.
Conclusioni
L’odontoiatria estetica non è solo una questione di bellezza: è una disciplina che può migliorare la qualità della vita delle persone. Un sorriso attraente non solo fa sentire più sicuri di sé, ma può anche promuovere una migliore salute orale nel complesso. Se stai cercando di migliorare il tuo sorriso, ti aspettiamo presso il Centro di Odontoiatria e Ortodonzia Avanzata Perri-Bellomo per scoprire quali opzioni sono disponibili per te. Sorridere con sicurezza è alla portata di tutti!
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Si parte ad ottobre. E’ su base volontaria ma consigliata soprattutto per i soggetti più fragili
Al via la campagna per la vaccinazione contro l’influenza stagionale e quella contro il Covid-19 La Regione Veneto ha acquistato un milione di dosi di vaccini contro l’influenza stagionale e il Ministero della Salute ha previsto per la nostra regione 700mila dosi contro il Covid-19. I vaccini si possono somministrare insieme
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arte il 16 ottobre la campagna per la vaccinazione contro l’influenza stagionale, la Regione del Veneto ha acquistato 1milione di dosi, aumentando anche la disponibilità di vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni. Tra inizio e fine mese prende il via anche la campagna vaccinale contro il Covid-19, che procederà con gradualità in base alle dosi fornite dal Ministero della Salute, che ha previsto 700 mila dosi per il Veneto con consegna a scaglioni settimanali. Di conseguenza, seguendo un criterio di protezione delle persone più fragili, coinvolgerà le RSA e già a fine ottobre il vaccino sarà reso disponibile per i Medici di Medicina Generale e le Farmacie aderenti per proteggere le altre categorie di soggetti fragili e la popolazione generale. La vaccinazione antinfluenzale – è la precisazione della Direzione Prevenzione della Re-
gione Veneto – potrà essere somministrata in sicurezza insieme alla vaccinazione anti Covid. Entrambe sono su base volontaria. Si ribadisce che rappresentano un efficace e sicuro strumento di protezione. Non occorre prendere nessun farmaco o integratore prima della somministrazione. Gli effetti collaterali più frequenti sono qualche linea di febbre e un po’ di dolore nel punto di iniezione. “La vaccinazione contro l’influenza – sottolinea ancora la Direzione Prevenzione della Regione Veneto - è importante perché riduce il rischio di gravi complicanze, tra cui quelle a carico del cuore. Vaccinarsi, infatti, riduce di oltre un terzo il rischio di eventi cardiovascolari gravi soprattutto nei soggetti che già soffrono di malattie cardiache (infarto, ictus, etc.). La vaccinazione risulta particolarmente utile, infine, nell’evitare riacutizzazioni di malattia nei
soggetti immunocompromessi, diabetici, asmatici o con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale vigente riportano, tra gli obiettivi di copertura il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale per tutti i gruppi target. Il vaccino antinfluenzale è gratuito e raccomandato per le persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; per i
soggetti di età pari o superiore a 60 anni; gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori. Ma anche per il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. E inoltre per i donatori di sangue, i bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni e le donne in gravidanza. Oltre alla vaccinazione per la prevenzione della trasmissione dei virus influenzali, così come del Covid-19, è importante seguire scru-
polosamente alcune misure per ridurre il rischio di diffusione. Vale sempre la buona abitudine di lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente; osservare una buona igiene respiratoria, usare la mascherina o isolarsi volontariamente a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale. E’ buona norma evitare il contatto stretto con persone ammalate mantenendo un distanziamento fisico di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza.E infine evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con le mani.
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A tavola
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Rubrica a cura di
Idee in cucina, facili e sfiziose
Sara Busato
Le verdure di ottobre mostrano sapori, colori e profumi profondamente autunnali, anticipando l’arrivo della stagione successiva. Ottobre è il mese in cui spuntano gli ortaggi che ci accompagneranno a tavola per tutta la stagione fredda.
RISOTTO DI ZUCCA E SALSICCIA
TORTA DI CASTAGNE E GOCCE DI CIOCCOLATO
Un piatto gustoso, colorato e sano. Una ricetta che si apprezza per tutta la stagione fredda. Risotto cremoso e nutriente, perfetto per il pranzo della domenica in famiglia. Ingredienti: 320 g di riso; 300 g di zucca; 150 g di salsiccia; scalogno; brodo vegetale: bicchiere di vino bianco: parmigiano reggiano; olio extravergine di oliva; una noce di burro; sale e pepe Preparazione: Tagliare la zucca a metà e disporla su una teglia da forno. Cucinate nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti finché diventa morbida. Una volta cotta, eliminate i semi e i filamenti, e poi raschiate via la polpa con un cucchiaio. Nel frattempo, preparate il brodo vegetale. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tritata in un paio di cucchiai d’olio fino a doratura. Aggiungete quindi la salsiccia spellata e sgranata. Mescolate e lasciate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete il riso nella pentola con la salsiccia e tostatelo mescolando bene. Sfumate con il vino bianco e poi unite la polpa di zucca. Continuate a mescolare per amalgamare la zucca al riso, quindi aggiungete un mestolo di brodo caldo. Portate avanti la cottura del risotto seguendo la procedura tradizionale. Alla fine, mantecate il risotto lontano dal fuoco aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato.
Una torta da credenza buona a colazione, a merenda e come semplice dessert dopo pasto. L’abbinamento castagne e cioccolato è irresistibile
HUMMUS DI CECI Un piatto mediorientale realizzato con una crema a base di ceci, tahina, paprika e succo di limone. Per un veloce antipasto da condividere con gli amici Ingredienti: 500 g di ceci lessati e scolati; succo di limone; 5 cucchiai di olio extravergine di oliva; spicchio di aglio cucchiaino di sale; 6 cucchiai di tahina; ciuffetto di coriandolo; pizzico di paprika Preparazione: Sgocciolare i ceci e mettetene da parte circa 400gr. Pesare tutte le spezie per preparazione. Poi pesate 400 g di ceci e mettetene da parte altri 100. Frullate i 400 g di ceci insieme al succo di limone, all’olio, allo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, al sale, alla tahina e alla paprika. Frullate tutto fino a ottenere un composto semidenso, liscio senza grumi. Trasferitelo in una ciotola e conservatelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo guarnite l’hummus di ceci con i ceci tenuti da parte, il coriandolo, ancora un pizzico di paprika e un filo di olio.
Ingredienti: 3 uova; 180 g di zucchero semolato; 80 ml di olio di semi; 250 g di farina di castagne; 30 gr di cacao amaro in polvere; 1 bustina di lievito per dolci;1 bicchiere di latte; 100 gr di gocce di cioccolato Preparazione: Montare le uova insieme allo zucchero fino a ottenere una massa chiara e spumosa. Aggiungete l’olio di semi continuando a lavorare finché sarà ben incorporato. Successivamente, setacciate la farina di castagne nel composto insieme al lievito e al cacao amaro. Mescolate con una frusta a mano o elettrica, aggiungendo il latte gradualmente fino a ottenere un impasto omogeneo. Infine, incorporate le gocce di cioccolato e mescolate per distribuirle uniformemente. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato; quindi, cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente la torta di castagne e gocce di cioccolato prima di sformarla e servitela, spolverata con zucchero a velo.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.
Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.
TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.
GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.
CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.
LEONE
Ottobre Ottobre, la forza e il tempo interiore
SCORPIONE Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.
SAGITTARIO Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.
CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.
ACQUARIO
Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.
E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.
VERGINE
PESCI
Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.
Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.
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Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020
Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
SCHIENA TACITURNA
Com. Montana
di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
di Piero Bonicelli
segue a pagina 47
RITORNO A SCUOLA: MA COME?
LIGURIA
di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
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A PAGINA 5
A PAGINA 3
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
A PAGINA 16
weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area
sidenziale Influenza redella a sud città
Il vaccino in arrivo... non per tutti
VOLPIANO C’è grande preoccupazione a
Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25
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Non solo Montalto Doraasfalto,
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea
CASTELLAMONTE Coda per il tampone
Rivarolo. Finisce la «guerra»
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5
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In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida
IVREA Dopo la sentenza del
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ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46
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Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
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IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5
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d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7
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Marilisa Schellino
La colletta per pagare la causa persa al Crist
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
IVREA Dopo la sentenza del
Ivrea
L’immondizia buttata pure sui marciapiedi
I volontari al lavoro
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza
Numero di testate per regione:
Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18
Strambino
I rifiuti abbandonati
Sarà una patronale senza alcuna festa
IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9
STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
Marilisa Schellino
Eporediese
Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib
La patronale (foto d’archivio)
dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19
I volontari al lavoro
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31 18
Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
CAPO DI PONTE
L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA
BRENO
Alluvione, volontari
Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
a pagina 46
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
di Giovanni Cominelli
Eporediese
Sarà una patronale
A PAGINA 20
San Benigno
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
segue a pagina 47
IL RACCONTO
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
Ivrea Lombardore
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
I rifiuti abbandonati
di Piero Bonicelli
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9
PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA
A PAGINA 3
Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
CUCINE A PAGINA
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la causa persa al Crist
RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7
il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale
A PAGINA 8
BRENO
Quasi pronta la caserma per le
segue a pagina 47
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
Un bambino di tre anni investito da una Vespa
ALTO CANAVESE E’ stato un
CAPO DI PONTE
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RITORNO A SCUOLA: MA COME?
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune
ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27
APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini
viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
SAN BENIGNO San Beni-
segue a pagina 46
SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA
CUORGNÈ Martedì
San Benigno
ALLE PAGINE 28 e 29
RINASCITA
Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle
Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.
APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
a pagina 46
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa
LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
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Ivrea Lombardore
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
segue a pagina 47
IL RACCONTO
di Giovanni Cominelli
L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
Settimanali locali
A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9
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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco
CASTELLAMONTE Coda per il tampone
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Settimanali locali
VALPERGA Prima grana
Rivarolo. Finisce la «guerra»
San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone
Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9
Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;
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A Leini calcio in quarantena
Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI
n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
L’INCHIESTA Viabilità
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
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