Questâanno sarĂ ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dellâautonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operativitĂ dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per lâattuazione dellâautonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessitĂ di dare risposte sempre piĂš adeguate ai cittadini, infatti, è nellâoggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attivitĂ . Siamo consapevoli che il percorso dovrĂ essere graduale perchĂŠ impone una valutazione attenta per lâattribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perchĂŠ ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa lâargomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilitĂ e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.
di Padova Nord
LE URNE PREMIANO
I TRE SINDACI
USCENTI A CADONEGHE, CURTAROLO E LIMENA
Marco Schiesaro si impone sui tre sfidanti direttamente al primo turno, Rocchio e Tonazzo continuano lâattivitĂ degli ultimi anni e scelgono i nuovi assessori
Servizi alle pagg. 6, 8, 10 e 13
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Amministrative
AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA
Dopo il via libera al disegno di legge e lâapprovazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale
Servizio a pag. 23
UN âCOLPO DI SCENAâ PER I TRE TEATRI VENETI
Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi
Servizio a pag. 26
S aranno state le proteste via via sempre piĂš insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarĂ che gli investimenti messi in campo lâanno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste dâattesa nella sanitĂ pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.
segue a pag. 5
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Lâedicola del Santo torna alla comunitĂ
La storica edicola dedicata al Santo restituita alla comunitĂ .
Con una messa concelebrata dai parroci delle tre parrocchie di Cadoneghe, Mejaniga, San Bonaventura è stato inaugurato il capitello di SantâAntonio, da poco restaurato, allâincrocio tra via Bagnoli e via Caâ Ponte.
âQuesto non è un luogo come un altro - ha sottolineato don Mirco De Gaspari, parroco di Mejaniga -: proprio questo posto, un tempo, era il crocevia per tante genti e comunitĂ che qui si incontravano per la preghiera al Santo. Ecco perchĂŠ si decise di realizzare un capitello a lui dedicato, in un luogo allâapparenza insolito visto che non ci sono una piazza o un monumento pubblico. Eppure, davanti a SantâAntonio, si è creata la consuetudine di ritrovarci tutte e tre le parrocchie sorelle, puntualmente il giorno prima della festivitĂ di SantâAntonio, coinvolgendo anche la societĂ civile e le realtĂ che ci circondanoâ.
Il capitello era stato gravemente danneggiato in seguito a un incidente nella notte tra il 13 e 14 ottobre 2018, tanto da dover essere demolito. Edificato ai primi del â900 quando via CĂ Ponte costituiva il principale collegamento tra lâabitato di Bagnoli e quello di Cadoneghe, il capitello è stato ricostruito a spese dellâamministrazione comunale. âDopo sei mesi dallâavvio dei lavori, il capitello è tornato alla comunitĂ - ha detto il sindaco Marco Schiesaro -. Lâamministrazione comunale ha sostenuto il progetto con 70 mila euro, impegnandosi a ricostruirlo secondo i criteri e le prescrizioni della Soprintendenza. Sono stati utilizzati, per quanto possibile, i frammenti recuperati, riproducendo fedelmente la struttura originale. SarĂ curata lâarea circostante, dotandola di specifici dissuasori perimetrali, per garantire la sicurezza e la protezione del prezioso monumento. Un grazie al professor Aldo Mogavero e agli studenti del liceo artistico Modigliani di Padova, il cui talento, dedizione e lavoro hanno reso possibile la rinascita di questo manufatto storico e grazie a tutte le maestranze e agli operai coinvolti nella ricostruzioneâ. (n.m.)
Cadoneghe, dopo il restauro del capitello fra le vie Bagnoli e Caâ Ponte
Bye bye âgalleggiamentiâ
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Come giĂ avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti âgalleggiamentiâ sono ormai pressochĂŠ azzerati, assicurano i vertici della sanitĂ regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con prioritĂ a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dellâ83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.
Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticitĂ , soprattutto dove mancano strutture e dove câè ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il âdirottamentoâ delle prestazioni nelle strutture private resta lâultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. Eâ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di piĂš, pur di avere un riscontro in tempi piĂš rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami piĂš difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche lâintelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare lâappuntamento âidealeâ. Ben venga, purchĂŠ al centro continui a rimanere la persona.
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Cadoneghe
Il sindaco. Conquistata la vittoria al primo turno Schiesaro si concentra sui primi 100 giorni
âAdesso avanti con le grandi opereâ
âSiamo al lavoro per analizzare lo stato di fatto delle strutture sportive, di quelle scolastiche e delle aree centrali. Serve una visione generale e piĂš ampia, per poter dare il via a un piano definitivo di riqualificazione generaleâ
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Non hanno vinto Marco e la squadra, ma ha vinto Cadonegheâ. Commenta cosĂŹ il risultato elettorale raggiunto al primo turno il riconfermato sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro. Trentotto anni a novembre, leghista, nel 2019 Schiesaro era riuscito nel colpaccio âstoricoâ: strappare la ârossaâ Cadoneghe alla sinistra. âE Cadoneghe ha confermato la scelta fatta cinque anni fa, dandoci nuovamente ampia fiducia - afferma con orgoglio il riconfermato primo cittadino -. Non ci si improvvisa candidato sindaco e non si vince per fortuna, ma perchĂŠ si lavora in profonditĂ , anche su quello che non si vedeâ.
di cosa vuole realmente Cadonegheâ.
Il sindaco si è messo subito al lavoro con giunta e consiglieri, annunciando quali saranno gli impegni in calendario per i primi 100 giorni del nuovo mandato.
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Un voto elettorale che Schiesaro e la sua squadra portano a casa al primo turno, mentre in tanti pronosticavano il ballottaggio con Paola Venturato, candidata di âAlleanza Cadoneghe 2024â, listone che ha riunito i cinque gruppi politici di centrosinistra Cadoneghe Unisce, Coalizione Civica per Cadoneghe, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Rifondazione Comunista. âĂ stato un risultato straordinario - sottolinea Schiesaro -. Basta guardare i numeri: su 8.340 votanti la nostra compagine ha ottenuto 4.236 voti, pari al 52,4%, superando di ben 17 punti percentuali il centrosinistra. Un distacco che è una conferma non risicata, ma ampia e ben chiara
âGiĂ a partire dalle prime riunioni di giunta, abbiamo iniziato a pianificare i grandi progetti strategici per ridisegnare Cadoneghe - afferma Schiesaro -. Siamo al lavoro per analizzare lo stato di fatto delle strutture sportive, di quelle scolastiche e delle aree centrali. Serve una visione generale e piĂš ampia in modo da poter avere il quadro complessivo necessario per poter dare il via a un piano definitivo di riqualificazione generale, partendo da macro progettiâ.
Questi, nel dettaglio, i gran-
di temi e gli interventi su cui la giunta Schiesaro bis si concentrerĂ nei prossimi mesi. âPrioritario e centrale sarĂ il completamento delle opere nellâarea ex Grosoli - conclude il primo cittadino -, ma pensiamo anche a grandi progetti per ridisegnare la cittĂ come lâallargamento di via Augusta e la pista ciclabile, la realizzazione di nuovi parcheggi in via Marconi, sempre davanti al cantiere dellâex Grosoli, e il completamento delle opere pubbliche collegate allâintervento di riqualificazione in corso nellâarea. Sono tutte opere che abbiamo preparato e approntato in questi cinque anni e che ora, grazie alla fiducia che gli elettori ci hanno dato, possiamo avviare e portare avantiâ.
Nicoletta Masetto
Schiesaro bis: quattro conferme e una novitĂ in giunta
Quattro conferme e una novità per la giunta dello Schiesaro bis. La new entry è Lucia Staver (Schiesaro Sindaco), 108 preferenze, nata in Moldavia, 48 anni, sposata e mamma di tre figlie, ha una laurea in assistenza sociale ed è impiegata fiscale Caaf. Il sindaco le ha affidato le deleghe ad Ambiente, Politiche giovanili, Arredo urbano, Verde, Diaspora comunitaria, Integrazione, Gemellaggi.
Riconfermato vicesindaco Devis Vigolo (Schiesaro Sindaco), che ha registrato ben 324 preferenze, Vigolo, geometra, si occuperĂ di Pianificazione e sviluppo urbanistico del territorio, Lavori pubblici e Patrimonio, Edilizia privata, Piano urbanistico del traffico, Politiche e infrastrutture sportive.
Confermato anche Nicolò Comis (Lega) al quale sono stati assegnati Bilancio, Tributi e tariffe, Manu-
tenzioni, Piano strade, Piano illuminazione pubblica, Innovazione tecnologica e transizione digitale; Trasporto pubblico locale, Piano urbanistico mobilitĂ sostenibile, Estensione sistema Smart e filo-
bus.
Confermata anche Sara Ranzato (âCadoneghe Domaniâ), assessore a Politiche educative, scolastiche e culturali, Servizi sociali e integrazione socio-sanitaria, Politiche abitative e social housing, Politiche per la disabilitĂ , Volontariato, Casa dello Studente, Casa dellâAnziano e Casa della Salute.
Completa la giunta lâesponente di FdI che segue Commercio, Suap, Sicurezza sui luoghi di lavoro, ComunitĂ energetiche rinnovabili, Attuazione del Piano di Protezione civile, Tavolo permanente di coordinamento con le forze dellâordine e le polizie locali, Cadoneghe cittĂ sicura, SocietĂ ed enti partecipati. Al sindaco competono Sviluppo patrimonio comunale, Protezione civile, Sicurezza, Affari generali, Rapporto con gli enti, start up. (n.m.)
Il sindaco rieletto con la sua nuova giunta
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Cadoneghe
Le reazioni degli sfidanti. Giulia De Campo non riesce ad entrare in consiglio comunale
I gruppi di Venturato e Scacco pronti al confronto dallâopposizione
Venturato: âSaremo attenti e determinati, con il rispetto e la trasparenza che ci contraddistinguonoâ. Scacco: âRappresentiamo i cittadini che non si piegano alla narrazione propagandistaâ. De Campo: âIl nostro impegno non si ferma qui ma continuaâ
âCi siamo impegnati conducendo una campagna elettorale ricca di idee e contenuti secondo una visione di comunitĂ che, a nostro avviso, avrebbero migliorato la qualitĂ della vita dei cittadini di Cadoneghe. Non disperderemo questo patrimonio: saremo allâopposizione in modo attento e determinato con il rispetto e la trasparenza che ci hanno sempre contraddistintoâ.
AldilĂ della sconfitta che lâha vista arrivare seconda tra quattro candidati (2897 voti pari a 35,84%) Paola Venturato, candidata del centro sinistra appoggiata dalla sua civica, dal M5S, Coalizione Civica e Partito Democratico, nel tracciare un bilancio della competizione elettorale, si è detta âcomunque soddisfattaâ. Venturato, 64 anni, è stata per molti anni insegnante alla primaria âGiulio Zanonâ a Mejaniga, è stata la sfidante diretta del sindaco Schiesaro. Candidata per Alleanza politica Cadoneghe 2024, era stata in passato assessore allâIstruzione e alla Cultura nellâamministrazione Schiavo tra 2014 e 2019.
âPrendo atto della scelta dei cittadini - afferma Venturato -. Tra le note positive pur nella sconfitta, il successo della mia civica âCon Paola Venturato Sindacoâ, terza su dodici liste, prima anche di Fratelli dâItalia. Un segno evidente del gran lavoro di una squadra ricca di proposte, di ottima comunicazione, anche via social, e della presenza di nuove figure nel mondo della politica. Insieme a tutta lâAlleanza abbiamo espresso il massimo impegno sulla base di diverse problematiche emerse e segnalate da molti cittadiniâ. In consiglio non entrano, però, tutte le anime di Cadoneghe 2024: rimangono fuori Co-
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alizione civica per Cadoneghe e Movimento 5 stelle, presenza costante in consiglio a Cadoneghe da quando il partito si è affacciato sulla scena politica nazionale. La minoranza di centrosinistra sarà rappresentata soltanto dal Partito Democratico (che riporta dentro i due consiglieri uscenti Lucia Vettore ed Enrico Nania) e dalla civica Con Paola Venturato sindaco, con i due consiglieri Simone Ambrosio ed Edoardo Gurian.
In consiglio entra Enrico Scacco, candidato di âĂ ora Cadonegheâ con 519 voti (6,42%). âSono fiero di rappresentare una minoranza di cittadini che non si piega alla narrazione propagandistica che al momento riscuote largo consenso a Cadoneghe - ha detto Scacco -, rispettiamo il voto espresso dalla maggioranza degli elettori, e lo stesso rispetto ci aspettiamo per chi democraticamente dissente, tanti o pochi che siano. Continueremo a testa alta, dai banchi del consiglio comunale, la nostra battaglia per la veritĂ e la trasparenzaâ. Non è entrata, invece, in consiglio, la quarta candidata a sindaco Giulia De Campo (âCadoneghe per Tuttiâ) che ha raggiunto 432 voti pari al 5,34% di preferenze. âGrazie a tutti coloro che hanno sostenuto e dato fiducia al programma di âCadoneghe per tutti - ha detto De Campo -, grazie a tutta la squadra. Abbiamo fatto un lavoro importante che ci ha arricchito, nonostante il risultato. Grazie anche alla mia famiglia che mi ha supportato e sopportato. Il nostro impegno non si ferma, ma continua. Cercherò di portare avanti il mio obiettivo nel rispetto dei valori che sono insiti nel programma di Cadoneghe per tutti. Auguriamo buon lavoro alla nuova amministrazioneâ. (n.m.)
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Paola Venturato
Enrico Scacco
Giulia De Campo
Al posto dellâex discarica progettato un bosco urbano in via Prati
Lâex discarica in via Prati diverrĂ un bosco urbano. La Regione Veneto ha accolto il progetto presentato dal Comune e, in queste settimane, è stato avviato lâiter.
Il progetto âverdeâ riguarda lâimpianto comunale di Cadoneghe, dismesso oltre trentâanni fa, nel quale venivano conferiti i rifiuti solidi urbani, prima dellâentrata in vigore della raccolta differenziata.
Lâarea in questione si trova tra le vie Prati e Bosco, ai confini fra il territorio comunale di Cadoneghe e quello di Vigonza. Attualmente si presenta come un terreno pianeggiante a prato, ricoperto da vegetazione spontanea con siepi perimetrali e alcuni nuclei arborei. La Regione ha accolto la richiesta presentata dal Comune che nel progetto ha delineato la trasformazione dellâarea dismessa in un tipico bosco di pianura. Una rigenerazione voluta per rivitalizzare il sito grazie anche alla messa a dimora di piante ed alberi autoctoni.
âLa Regione del Veneto, nellâambito della valorizzazione delle risorse territoriali promuove e concorre allâincremento del patrimonio silvo-pastorale - illustra il sindaco Marco Schiesaro -. Attraverso i fondi derivanti dalla L.R. 52/1978 (riduzione di superficie boscata), è stato quindi realizzato il progetto, con la collaborazione dellâamministrazione comunale, che prevede la ricostituzione di un tipico bosco di pianura con altri ambienti tipici dellâecosistema bosco (siepi campestri, radure). Non possiamo che essere
soddisfatti e che ora il Comune può dare il suo consenso per lâavvio dellâopera. Si tratta di un intervento importante per trasforme lâarea in un grande polmone verde a beneficio di tutto il territorioâ.
La superficie totale interessata dallâintervento di riqualificazione ambientale è di 1,75 ettari. La piantumazione degli alberi consentirĂ di ripristinare un tipico bosco di pianura, con le sue componenti arboree ed arbustive. Lungo le porzioni a prato verranno collocate delle fasce arbustive, a sottolineare il passaggio dalla cenosi erbacea (prato) a quella arborea (bosco). Un percorso pedonale, poi, consentirĂ di visitare lâarea.
âNella scelta delle specie da piantare verrĂ dedicata unâattenzione particolare a quelle attrattive nei confronti degli insetti pronubi e delle api âproseguono gli amministratori comunali - per creare le condizioni di attivitĂ didattiche legate allâapicoltura. Nellâeseguire lâimpianto verranno adottati tutti gli accorgimenti per garantire lâattecchimento delle piantine, in particolare mediante la scelta del materiale vivaistico, lâutilizzo della pacciamatura, lâirrigazione di soccorso e le cure colturali adeguate nel primo periodo.
La disposizione delle piante, su file ondulate, conferirĂ allâimpianto un aspetto ânaturaliformeâ, ossia in armonia con la natura, permettendo comunque lâesecuzione delle necessarie opere di manutenzioneâ.
Nicoletta Masetto
Recupero ex Grosoli, due nuove rotatorie
Nuovi alberi, nuova illuminazione e ora due nuove rotatorie. A un anno dallâavvio del cantiere nellâarea ex Grosoli, sono visibili i primi passi del grande intervento di recupero.
Cantieri aperti per la prima rotatoria, allâincrocio tra via Marconi e via La Malfa, al centro di uno spostamento per lasciar spazio alla realizzazione di alcuni nuovi parcheggi. La seconda, realizzata poco piĂš avanti tra via Marconi e via Donizetti, è nuova: lâopera era stata prevista dal progetto di riqualificazione per migliorare la viabilitĂ .
âLâintervento sta portando benefici anche alla zona circostante - illustra il vice sindaco Devis Vigolo -: la nuova rotatoria in via Donizetti sostituisce lâattuale incrocio e contestualmente saranno previste due nuove fermate del trasporto pubblico e una ventina di nuovi parcheggi a beneficio delle attivitĂ commerciali giĂ esistenti, grazie allo spostamento della rotatoria di via La Malfaâ.
I lavori del piano di recupero, firmato dallâarchitetto Marco Grassi, erano stati avviati a giugno dello scorso anno chiudendo definitivamente una lunga vicenda iniziata trentâanni fa, nel 1 994, quando erano stati chiusi gli stabilimenti della Grosoli Carni, industria di macellazione un tempo allâavanguardia. Dopo decen-
ni di abbandono e degrado, nel 2002 lâarea era stata acquistata dal Gruppo AlĂŹ, con il progetto di realizzare al loro posto un nuovo quartiere commerciale e residenziale. Le prime opere realizzate sono state i sottoservizi, sono stati poi demoliti i vecchi marciapiedi e definite le quattro piazze collegate dai percorsi pedonali e ciclabili. Posizionate anche le nuove piante lungo i vialetti. Nelle scorse settimane è stato installato un primo palo della rete dellâilluminazione pubblica delle piazze, realizzato in acciaio corten, con la forma stilizzata che vuole ricordare un albero. (n.m.)
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Lâex discarica di Via Prati sarĂ valorizzata come area verde
Curtarolo
La nuova giunta. Duregon vice sindaco, assessori Reffo, Mazzon e Pegoraro
Martina Rocchio conquista di slancio il secondo mandato
M artina Rocchio è stata rieletta a sindaco di Curtarolo: con il 64,81% dei consensi è stata chiamata ad amministrare il paese per il suo secondo mandato consecutivo. ÂŤUna legittimazione cosĂŹ forte â dichiara il sindaco Rocchio â ci riempie di orgoglio, ma anche di un forte senso di responsabilitĂ per le tante idee e i progetti che ci sono da realizzare. Il quasi 65% dei consensi significa che abbiamo lavorato bene. Grazie quindi ai cittadini che ci sono stati vicini. Ho sentito tanto affetto: il cambiamento deve partire da dentro e ho avvertito che i cittadini si sono affezionati al bene comune e anche a chi lo amministra. Il nostro gruppo ha sempre lavorato insieme, compatto e coeso, e anche chi non è entrato in Consiglio avrĂ un ruolo e un incaricoÂť.
Alla prima seduta consiliare Manuele Bagarollo è stato eletto presidente del Consiglio e il sindaco Rocchio ha comunicato gli assessori della Giunta e i consiglieri delegati.
Simone Duregon è stato nominato vicesindaco e seguirà lavori pubblici, urbanistica, sicurezza idraulica e urbana, patrimonio, verde pubblico e parchi, manutenzioni, servizi cimiteriali, ecologia, Comunità energetiche rinnovabili, illuminazione pubblica.
Annamaria Reffo si occuperĂ di politiche sociali e per la terza etĂ , pari opportunitĂ , politiche per la disabilitĂ e del lavoro, volontariato, rapporto con le associazioni e parrocchie.
Alessandro Mazzon è assessore a bilancio e tariffe, statuti e regolamenti, innovazione tecnologica, personale, bandi di gara e finanziamenti, sport e coordinamento delle attivitĂ di Giunta. Infine a Tania Pegoraro sono stati affidati istruzione, cultura, turismo, attivitĂ scolastiche e dâinfanzia, biblioteca, politiche giovanili e Consiglio comunale dei ragazzi, comunicazione.
Il sindaco Rocchio ha delegato anche i consiglieri in supporto agli assessori: Lisa Ardini a politiche giovanili, cultura ed eventi, Marco Pastorello a politiche finanziarie e bilancio, bandi di gara e finanziamenti, Katia Scarabello a politiche sociali, volontariato, associazionismo. Infine Martina Rocchio si avvarrĂ di al-
cuni collaboratori: Carlo Rigon sarĂ il portavoce di Santa Maria di Non e Poncia, in particolare sui temi dello sport e manifestazioni sportive; Mirco Savio sarĂ portavoce di Pieve e SantâAndrea anche lui su sport e manifestazioni sportive; Federico Peruzzo sarĂ portavoce di Curtarolo e Giarona e in particolare sulle manutenzioni pubbliche; Luca Lovison sarĂ collaboratore sugli eventi ludico-ricreativi.
Cristina Salvato
Michielon dai banchi dellâopposizione: âSuperare le divisioni e lavorare per la democraziaâ
Renata Michielon e la civica Curtarolo Attiva accettano la sconfitta, analizzano il risultato e ringraziano per prima cosa i 1249 cittadini di Curtarolo che hanno creduto nel programma e nelle persone del gruppo di lista. ÂŤQuesta elezione ha però visto trionfare non la democrazia, ma lâastensionismo â commenta Renata Michielon â. Ha votato solo il 58%. Ha vinto lâastensionismo con il 42% . Nel nostro caso hanno vinto le divisioni, le vecchie ruggini e i disprezzi inutili. Siamo nel 2024, eppure sembra che siamo ancora
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ancorati al passato. Sarebbe tempo di riporre le armi e di guardare avanti, oltre i nostri piccoli orizzonti. Per noi del gruppo di Curtarolo Attiva fare politica è fare il bene del territorio e della sua cittadinanza. Il programma era ottimo e i candidati eccellente: dispiace non essere riusciti a trasmettere questo messaggi. Ora è tempo di crescere, di superare i dualismi e la mediocrità .
Per Curtarolo Attiva è tempo di lavorare per il bene del territorio e della sua cittadinanza. ÂŤInvitiamo questa maggioranza a concentrarsi su temi e progetti concreti per Curtarolo â prosegue Renata Michielon â dalla rete fognaria da completare, ai fossi da manutentare, fino alle scuole da ristrutturare. Va riaperto il dialogo con i cittadini, con le attivitĂ economiche, con i tecnici, con i Comuni a noi vicini e con le istituzioni superiori: se vogliamo crescere dobbiamo aprirci al confronto e non restare chiusi nel nostro piccolo orticello di campagnaÂť. (c.s.)
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Dopo le elezioni dellâ8 e 9 giugno Curtarolo ricomincia con la conferma del sindaco Martina Rocchio che è stata riaďŹermata dai suoi concittadini per il secondo mandato con 2300 voti pari quasi al 65% dei consensi.
LUn nuovo inizio per Curtarolo GIUNTA
SINDACO MARTINA ROCCHIO
nerali, rapporti con enti, edilizia privata, attivitĂ produttive e commercio, servizi demograďŹci ed elettorale, protezione civile, startup, sviluppo e
importante di cambiamento e rinnovamento del territorio. Tenuti saldi i principi che hanno ispirato il gruppo cinque anni fa, Martina Rocchio e la sua squadra, in parte rinnovata, si sono nuovamente proposti alla cittadinanza per avere lâopportunitĂ di portare a termine progetti, idee e programmi che sono stati iniziati, in parte giĂ realizzati o sui quali si sono poste le fondamenta per una futura realizzazione. Tante anche le idee e i nuovi progetti pensati dalla squadra per la Curtarolo del futuro.
âQuelli che abbiamo vissuto sono stati cinque anni intensi, a tratti diďŹcili â aďŹerma il Sindaco neoeletto â ma, nonostante gli ostacoli, non abbiamo mai perso la ďŹducia, sempre accompagnati dalla passione di voler migliorare il nostro territorio. Questo obiettivo
munale lo scorso 20 giugno, è giĂ al lavoro per aďŹrontare e realizzare gli impegni che il gruppo si era preďŹssato durante la campagna elettorale ed è pronta a mettere in campo tutte le competenze ed energie necessarie per fronteggiare le sďŹde future, lavorando con trasparenza, partecipazione e dialogo con la cittadinanza.
âCari Concittadini, con immensa gratitudine e profonda emozione vi ringrazio per la ďŹducia che mi avete nuovamente accordato nelle recenti elezioni. Sono onorata di poter rappresentare ancora la nostra comunitĂ e sarò, come sempre, il Sindaco di tutti,
in questi cinque anni, continueremo a lavorare per realizzare i progetti che abbiamo presentato. SarĂ un percorso che affronteremo assieme, ascoltando le vostre esigenze e cercando soluzioni condivise. Vi invito a continuare ad essere protagonisti del cambiamento, a prendere parte ai consigli comunali, a condividere le vostre idee e a partecipare alle iniziative che proporremo. Il nostro viaggio continua, piĂš forti e uniti che mai!
Grazie di cuore a tutti voi. Con gratitudine ed impegno, Il vostro Sindaco, Avv. Martina Rocchioâ.
voce frazione Santa Maria di Non e Poncia e in particolare sui temi dello sport e manifestazioni sportive
MIRCO SAVIO: rappresentante e porta voce frazione Pieve e localitĂ SantâAndrea e in particolare sui temi dello sport e manifestazioni sportive
FEDERICO PERUZZO: rappresentante e porta voce frazione Curtarolo e localitĂ Giarona e in particolare sui temi delle manutenzioni pubbliche
LUCA LOVISON: collaboratore su eventi ludico-ricreativi
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MANUELE BAGAROLLO
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il voto. Il sindaco confermato ha scelto la squadra di governo nel giro di pochi giorni
Tonazzo tiene ben salda la fascia
S indaco Stefano Tonazzo, come commenta il risultato ottenuto alle elezioni?
âSono molto soddisfatto per il risultato elettorale ottenuto sia come voti sia come risultato percentuale; abbiamo aumentato i consensi e questo è fondamentale perchĂŠ ci legittima e ci incoraggia sulla strada intrapresa. Va fatta poi una considerazione importante, rispetto alle europee dove i partiti di centrodestra avevano ottenuto, circa, il 54% dei consensi siamo passati alle comunali con un risultato di oltre il 63% dei voti espressi. Vuol dire un 9% di elettori (circa 400 cittadini) di centrosinistra che ci hanno scelto a prescindere dallâorientamento politico. Una dimostrazione che i cittadini hanno apprezzato le persone della lista e il programma improntato al pragmatismo e al
buon sensoâ.
Qual è stato il suo primo pensiero dopo la vittoria?
âEâ finito il tempo delle mistificazioni, non mi è piaciuta la campagna elettorale, penso che i cittadini non abbiano gradito gli eccessi di alcuni messaggi soprattutto volti a dividere in modo ideologico la comunitĂ . Eâ tempo di tornare a lavorare per il bene di Limena. Anche dopo le elezioni sono continuate esternazioni assolutamente opinabili, sono convinto che la minoranza debba necessariamente acquisire un ruolo di controllo e debba soprattutto uscire dalle barricate con proposte alternative e costruttive. Nessun sconto da parte mia al gruppo di minoranza, ma assicuro rispetto e una leale collaborazioneâ.
Quali sono state le azioni
messe in campo subito?
âIl lunedĂŹ sono stato proclamato Sindaco, giĂ giovedĂŹ 13 giugno ho definito la Giunta e assegnato le deleghe a tutti i
Anna Maria Fusaro: âDeterminati a verificare
Consigliere Anna Maria Fusaro, come commenta il risultato ottenuto dalla sua lista alle elezioni comunali di Limena?
âSono fiera dei componenti della lista: una squadra fresca, giovane e competente che si è messa in gioco e si è confrontata con candidati presenti in amministrazione comunale da quindici anni e anche di piĂš, in qualche caso. Sono pertanto soddisfatta del risultato ottenuto, ci siamo fatti conoscere dai cittadini, incontrati in numerose occasioni. I cittadini stessi hanno apprezzato le nostre proposte concrete di cambiamento e ci hanno dato la loro fiducia, per una amministrazione piĂš trasparente, efficace, partecipativa, inclusiva e sostenibileâ.
In consiglio comunale che tipo di opposizione farete?
âAnna Iraci, Diego Scarsato, Giulio Meggiolaro ed io, i quattro consiglieri eletti e pre-
Consiglieri Comunali. La mia scelta è che tutto il gruppo di maggioranza debba necessariamente essere coinvolto con compiti specifici che saranno
lâoperato dellâamministrazioneâ
senti in Consiglio Comunale, ci impegneremo con determinazione a verificare lâoperato dellâamministrazione, ad informare i cittadini sulle scelte operate e che li riguardano e a proporre in Consiglio Comunale, ma anche ai cittadini, iniziative e scelte che si pongono sul solco tracciato in questi mesiâ.
Quali sono i vostri progetti e obiettivi?
âDesideriamo ritornare dai cittadini, con spirito partecipativo ed inclusivo, allargare la base di confronto e di discussione in modo aperto e trasparente su temi e progetti concreti che riguardano la viabilitĂ , lâambiente, la formazione e lâeducazione, i giovani, il sostegno alle famiglie, lâattenzione i cittadini meno giovani, la culturaâ.
Quali sono i temi che vi stanno piĂš a cuore su cui vi impegnerete in futuro?
âCi sono âattenzioni di metodoâ importanti: la trasparenza e la partecipazione. Le decisio-
ni amministrative devono poter coinvolgere, interessare e raggiungere il maggior numero di cittadini, singoli ed in forma associata (noti che a Limena sono presenti ben 52 associazioni di vario tipo, che coinvolgono con le loro proposte un numero elevano di persone). Reputiamo fondamentale continuare ad impegnarci sulla viabilitĂ e sulla mobilitĂ per favorire spostamenti con i vari mezzi sicuri e sostenibili; sullâattenzione agli anziani con proposte di servizi adeguati e fruibili da tutti; sullâambiente (proprio in questi giorni accogliamo con entusiasmo lâapprovazione dal Consiglio Europeo della legge sul ripristino della Natura - Nature Restoration Law); su servizi formativi ed educativi soprattutto per i piĂš giovani come la nuova Biblioteca, le aule studio adeguate, il Progetto Giovani, le iniziative culturali e i corsi anche per tutte le fasce di etĂ , doposcuola e centri estiviâ. (f.x.)
sempre e comunque definiti collegialmenteâ.
Quali sono gli aspetti sui quali punta?
âMantenimento dei servizi alla persona, Limena si qualifica soprattutto per questa eccellenza, il trasporto scolastico, lâaiuto al mondo scolastico, le politiche per gli anziani, il supporto alle fasce deboli della popolazione. Sono tutte azioni strategiche che continueranno a trovare casa nella nostra Amministrazione. Poi per questa seconda parte dellâanno câè lâutilizzo dellâavanzo di amministrazione e la volontĂ di finanziare la nuova pista ciclabile di via Braghetta. PartirĂ a breve il cantiere della rotonda tra via Cervi e via Del Santo, altra opera destinata a cambiare la viabilitĂ e lâaspetto urbano del nostro comuneâ. Fanny Xhajanka
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MONDO DONNA
Uno spazio dove esploriamo le tematiche, i successi e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Micaela Faggiani
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Anna Maria Fusaro
LA NUOVA GIUNTA DI LIMENA. Da sinistra a destra: lâassessore Maurizio Martinello, il vicesindaco Cristina Turetta, il sindaco Stefano Tonazzo, lâassessore Eleonora Paccagnella e lâassessore Jody Barichello
Vigodarzere
Lâevento. Migliaia di partecipanti hanno affollato piazze e strade
Notte Bianca, gran successo
P
ienone di pubblico per uno degli appuntamenti piĂš attesi e migliaia di partecipanti ad affollare le piazze e le strade del centro del capoluogo. Grande successo per la âNotte Biancaâ di Vigodarzere, evento che ha aperto ufficialmente unâestate ricca di proposte e rassegne per grandi e piccoli. A promuovere la manifestazione i commercianti di âBotteghe Unite di Vigodarzereâ con il patrocinio del Comune e in collaborazione con Radio Company.
Sono stati proprio gli organizzatori che, alla luce del gradimento raggiunto lo scorso anno, hanno utilizzato per il 2024 la formula del doppio appuntamento: musica e divertimento con âAspettando la Notte biancaâ nella serata del venerdĂŹ in piazza Bachelet e il giorno successivo, il sabato con la vera e propria âNotte Biancaâ e la possibilitĂ di passeggiare, vista la chiusura delle strada principale (dalla rotonda tra via CĂ Pisani, via Roma, via Alessandro Manzoni e via Cesare Battisti fino a via Europa) divenuta per lâoccasione pedonale, tra negozi aperti, bancarelle e stand gastronomici con gustose proposte culinarie. Durante le serate sono state proposti spettacoli, esibizioni e attrazioni per ogni fascia di etĂ .
âĂ stata unâemozione bellissima - ha detto il sindaco Adolfo Zordan che si è complimentato per lâottima riuscita -. Grazie di cuore ai ragazzi de Le Botteghe di Vigodarzere, ai volontari, ai carabinieri e alla Polizia locale che hanno permesso che fosse tutto perfetto; grazie anche ai molti artisti e alle associazioni, a commercianti e artigiani, agli espositori di due e quattro ruote, agli agenti della Polizia di Stato, ai volontari Protezione civile e della Croce Rossa. E grazie soprattutto alle persone che, nonostante la concomitanza della partita della nostra nazionale, e tante altre feste nei paraggi hanno scelto la notte bianca di Vigodarzere. Abbiamo mangiato bene, ascoltato
ottima musica, ballato, tifato e gioito tutti insiemeâ.
Grande soddisfazione per il successo dellâedizione 2024 è stata espressa anche dai promotori. âLa Notte Bianca - hanno scritto sui social i soci di Botteghe unite di Vigodarzere - apre lâestate, apre le giornate piĂš lunghe, apre le serate piĂš belle. Per questo continuiamo a promuovere con forza e determinazione questa manifestazione. Ogni anni aumentano le esigenze e le aspettative ma, nonostante ciò, il nostro amore e il nostro impegno per questo evento continuano. Tutto viene fatto solo con il cuore, sempre rivolto alla perfetta riuscita dellâevento. Arrivederci al prossimo annoâ. (g.b.)
Estate in Villa, gli appuntamenti
Torna anche questâanno lâestate in villa per grandi e piccoli a Vigodarzere. Numerosi gli appuntamenti in calendario per la rassegna âEstate in Villaâ, musica e spettacoli nel parco di Villa Zusto. Il contenitore propone attivitĂ allâaperto che diventano protagoniste delle giornate estive, offrendo agli ospiti tante opportunitĂ di svago e socializzazione tra rappresentazioni teatrali e divertimento. Lâiniziativa è organizzata dallâamministrazione comunale. âRiproponiamo alla comunitĂ un format ormai consolidato negli ultimi anni, particolarmente atteso dal pubblico e in grado di riscuotere lâinteresse da parte delle differenti fasce di popolazione â spiegano il sindaco Adolfo Zordan e lâassessore alla Cultura, Katia Bano -. Come nelle precedenti edizioni, abbiamo scelto di dare spazio a spettacoli differenti e coinvolgenti. Tutte le compagnie teatrali sono locali, mentre gli artisti musicali arrivano da fuori regione e sono molto famosi e apprezzatiâ. La rassegna ha preso il via con âBimbobell showâ con Marcello Turroni. Si è proseguito con lo spettacolo per bambini âIl libro della giunglaâ del gruppo âPanta Reiâ; quindi, venerdĂŹ 12 luglio in calendario la commedia brillante âLâasso nella manicaâ dellâassociazione Nati par caso. La rassegna termina venerdĂŹ 19 luglio con i âSotto zeroâ, la musical tribute band a Renato Zero, con Daniele Serpi. Gli spettacoli si svolgono alle 21, ingresso libero. (g.b.)
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Come Chinesiologo, promuovo e trasmetto informazioni riguardanti lâesercizio ďŹsico. In questi anni si parla molto di una situazione di benessere, di ďŹtness.
proca tale da formare un complesso sistema di connessione tra di loro. Avete mai sentito parlare di âsistemi complessiâ?
Dalle relazioni tra persone, allâimprevedibilitĂ del tempo atmosferico, al corpo umano sono tutti meccanismi naturali che si basano sul concetto di sistemi complessi. Focalizzandoci sul nostro corpo, cerchere-
Le reazioni chimiche ed energetiche allâinterno di ciascuna cellula producono scorie e sono trattate dal fegato, reni ed altri organi e tutte queste funzioni interne devono mantenersi in condizioni costanti rispetto allâambiente esterno e questo meccanismo è deďŹnito Omeostasi. Tale concetto è come la colla che integra e
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Lâesposizione. Nella sede della Provincia di Padova la mostra a cura di Marina Sonzini, fino al 4 agosto
âRumore Biancoâ, dal liceo Selvatico
le statue evocano Michelangelo
I gessi e i calchi trasferiti dalla scuola dâarte insieme a lavori di artisti contemporanei propongono uno sguardo sullâopera dei due piĂš grandi scultori del Rinascimento e del Barocco italiani
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alorizzare le statue del Liceo artistico Pietro Selvatico (gessi e calchi in scala 1:1 riproduzioni di sculture di Donatello, Verrocchio e soprattutto Michelangelo), affiancandole a lavori di artisti contemporanei che propongono il loro sguardo sullâopera dei due piĂš grandi scultori del Rinascimento e del Barocco italiani: questo lâintento della mostra inaugurata a Palazzo Santo Stefano, sede della provincia di Padova. Le statue saranno ospitate per tutto il periodo necessario alla ristrutturazione della scuola dâarte e con lâoccasione accosta preziosi lavori di artisti contemporanei che con tecniche molto diverse si sono confrontati con i grandi del passato.
âLâarte come ricchezza a cui tutti hanno diritto di attingere, patrimonio universale che rappresenta la formazione dellâidentitĂ personale basata sulla fondamentale conoscenza del passatoâ,la premessa di Enrico Ghion, dirigente scolastico del Liceo Pietro Selvatico di Padovaâ. Il ciclo di opere âRumore Biancoâ che dĂ il titolo alla mostra (aperta fino al 4 agosto) è una serie di ambrotipie del fotografo romano Danilo Mauro Malatesta che allâaltissimo valore artistico abbinano un tema fortemente sociale. Queste fotografie al collodio umido su lastre di vetro, spaccate e poi stampate, catturano i dettagli del âRatto di Proserpinaâ di Bernini (custodito nel Museo di Villa Borghese a Roma) e si articolano in due momenti: uno interamente in bianco e nero che ingigantisce alcuni dettagli della celeberrima statua (le lacrime della fanciulla, il suo grido inascoltato, il ghigno di Plutone e le sue mani sul corpo della fanciulla); il secondo, colorato sul bianco e nero, racconta con tre immagini (Inferno, Purgatorio e Paradiso) la discesa nellâAde e la successiva rinascita.
ÂŤQuesta esposiions è partita a Roma, nellâOratorio di Santa Silvia al Celio â ricorda Marina Sonzini, curatrice della mostra -; è poi stata insignita a Terni, durante lo scorso Festival âPopoli e Religioniâ, del premio âPanchina Rossaâ contro la violenza sulle donne e subito dopo è stata esposta allo âSpazio Europaâ in via Nazionale a Roma, su invito dellâufficio in Italia del
Parlamento Europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in occasione della settimana â#Orange The Worldâ contro la violenza sulle donne, alla presenza di tutti gli ambasciatori accreditati in Italia e presso la Santa SedeÂť. Oltre al ciclo di ambrotipie sul Ratto di Proserpina, a Palazzo Santo Stefano è esposta anche âDe secunda Pietateâ di Malatesta, la sua âPietĂ rovesciataâ, portata dallo stesso fotografo a Odessa dinnanzi alle barricate durante la Pasqua ortodossa del 2022 e da sempre custodita nella Chiesa rettoria di SantâAndrea al Celio a Roma.
Ă invece del giovane artista livornese Francesco Tonarini una serie di 30 disegni su carta, alcuni dei quali giĂ esposti nel 2023 al Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma, ma con molti inediti realizzati appositamente per questa mostra padovana, che offrono uno sguardo sulla scultura di Michelangelo, dagli esordi ancora fanciullo alla corte medicea di Lorenzo il Magnifico, sino alla PietĂ Rondanini, ultima opera, incompiuta.
Lâartista romana Cinzia Cotellessa espone i suoi ritratti in sanguigna di Michelangelo e Bernini e alcuni dettagli della sua monumentale opera âSedia Antropomorfaâ, che, come il âRatto di Proserpinaâ, parla di violenza su una donna.
La curatrice della mostra, Marina Sonzini, proporrĂ una lettura delle opere di Michelangelo alla luce della filosofia neoplatonica, evidenziando il contenuto di divina proporzione e sezione aurea, il simbolismo e vari approfondimenti come ad esempio un confronto tra il David di Mi-
chelangelo e quelli di Donatello, Verrocchio e Bernini.
A Padova la sfida è se possibile ancora piĂš alta: parlare attraverso lâarte contemporanea di due giganti del calibro di Michelangelo e Bernini, con lâumiltĂ che è assolutamente imprescindibile quando ci si avvicina a questi grandi, ma convinti che lâarte vive nellâereditĂ che trasmette alle generazioni successive. âQuando lâarte parla il linguaggio della bellezza â conclude Sonzini -, attraversa i secoli e porta con sĂŠ un messaggio profondo e immortale che supera il tempo, le vicende storiche, i cambiamenti sociali, e continua a parlare attraverso gli artisti contemporanei; parla agli uomini di oggi e di domani che, come quelli del 1500 e del 1600, si confrontano coi miti e con i personaggi storici che rappresentano le radici della nostra cultura umana. Questa mostra ne propone una lettura, uno sguardo che è insieme visione ed ascolto. Ma anche gesto chiaro e deciso quando di parla di violenza di genere. arte e valore sociale, dal Rinascimento al Barocco, sino a oggiâ.
Vincenzo Gottardo
Sopra le statue ospitate a Palazzo Santo Stefano, sotto, il Michelangelo di Cotellessa
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Lâestate appena iniziata sarĂ l'occasione di una grande trasformazione. Con la chiusura delle scuole, lo stop alle lezioni universitarie e molte persone che lasciano la cittĂ per le vacanze, tra luglio e agosto il traffico diminuisce notevolmente e per ridurre i disagi alla cittadinanza, molti cantieri delle linee Sir3 e Sir2 si concentreranno proprio nei mesi estivi. I lavori per dotare la cittĂ di un sistema di trasporto efficiente e sostenibile procedono secondo i tempi previsti. Scopri tutte le info sui cantieri e la viabilitĂ sui canali social @trampadova e trampadova.it
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Dal 1° luglio è attivo il servizio elettrico a Tutele Graduali.
il gestore è Hera Comm, società del Gruppo Hera
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dellâazienda del Gruppo
per i cittadini. Grazie a questo automatismo,
le Graduali
Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle deďŹnite dallâAutoritĂ di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dellâenergia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dellâenergia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato allâingrosso (Prezzo Unico Nazionale â PUN).
A questa si somma una componente ďŹssa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtĂš dei ribassi di gara, comporterĂ per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.
disponibile una sezione dedicata alla ďŹne della tutela elettrica.
Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica
In un territorio importante come la provincia di Padova, Hera manterrĂ lo stesso modello di servizio che lâha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che ďŹsici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione
iti in oltre 310 comuni italiani. Lâorientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. GiĂ oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è âa valore condivisoâ, cioè legato ad attivitĂ che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilitĂ ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirĂ al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con veriďŹche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.
dai 75 anni in su, in condizioni di di coltĂ economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.
Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali
La fornitura di energia elettrica a condizioni standard deďŹnite da Arera.
La rassegna. Il ricco
contenitore estivo copre lâintera stagione con diverse location
Con i Notturni Padovani 250 eventi in cartellone
T
orna lâappuntamento con i Notturni Padovani, contenitore estivo di eventi volti a valorizzare lâampia e varia offerta culturale e turistica della cittĂ .
Organizzati dal Consorzio di Promozione Turistica di Padova con la collaborazione del Comune di Padova e di vari Club di Prodotto e associazioni culturali e sportive cittadini, i Notturni Padovani sono pensati per ravvivare lâestate di residenti e turisti grazie a circa 250 eventi che copriranno lâintera stagione e si svolgeranno in diverse location, soprattutto in orario pomeridiano e serale.
Il programma comprende appuntamenti volti a esplorare le diverse ricchezze di Padova, dallâarte alla cultura, dallâenogastronomia ai percorsi fluviali navigabili, dai luoghi di culto alle attivitĂ outdoor. I vari eventi, alcuni dei quali prenotabili a un prezzo simbolico, includono visite guidate ai luoghi della Urbs Picta che hanno valso alla cittĂ di Padova lâinserimento nella lista del patrimonio UNESCO (la Cappella Scrovegni, il Battistero recentemente rinnovato, la Chiesa degli Eremitani, Palazzo della Regione, la Basilica del Santo e lâOratorio di San Giorgio) e le visite notturne allâAbbazia di Santa Giustina e dei chiostri del complesso monastico (guida dâeccezione, lâAbate don Giulio Pagnoni).
Non mancheranno inoltre appuntamenti destinati alla scoperta di Palazzo Moroni e del Piano Nobile del Pedrocchi, cosĂŹ come le visite ai luoghi della Padova sotterranea e archeologica (in particolare i sotterranei di Palazzo della Ragione e il ponte sepolto di San Lorenzo), e ai luoghi della Padova Ebraica, dal ghetto al cimitero ebraico, dal Museo alla Sinagoga.
Simbolo della cittĂ , lâUniversitĂ sarĂ unâaltra protagonista del programma dei Notturni Padovani, con le visite allâOrto Botanico e ad alcuni musei, compreso il nuovo Museo della Natura e dellâUomo di Palazzo Cavalli, che si uniscono alle visite ad un altro museo iconico della cittĂ , il Museo del Precinema. Molto interessanti anche le passeggiate guidate fra le piazze e le vie della cittĂ , arricchite da aneddoti sulla vecchia Padova, e quelle lungo le mura e gli an-
tichi bastioni cittadini, con la guida degli esperti del Comitato Mura.
CittĂ dâacqua, Padova sarĂ raccontata anche in questo suo aspetto peculiare durante le navigazioni guidate con barche a remi portate dai vogatori della Rari Nantes e della Scuola di Voga alla Veneta Zonca, che permetteranno ai partecipanti di scoprire angoli nascosti del Piovego e il percorso del vecchio Naviglio Interno dalla
Specola al Ponte delle Torricelle. Spazio alla valorizzazione delle ricchezze naturali ed enogastronomiche del territorio, infine, grazie alle visite con degustazione organizzate nei dintorni di Padova (a Montagnana, Cittadella, Vigonza e Noventa Padovana).
Il calendario completo degli eventi è consultabile sul sito www.notturnipadovani.it.
Francesca Tessarollo
âLudwig Van: il ritorno!â, omaggio alle sinfonie di Beethoven
Le Sinfonie di Beethoven saranno protagoniste della rassegna Ludwig Van: il ritorno!, per un totale di sei appuntamenti ospitati nel Giardino Teatro di Palazzo Zuckermann con unâincursione anche in Piazza Eremitani.
La rassegna, progettata da Marco Angius, direttore artistico e musicale dellâOrchestra di Padova e del Veneto, si propone di omaggiare il grande compositore con lâesecuzione integrale delle sue celebri sinfonie. Dopo lâevento inaugurale, svoltosi il 26 giugno scorso e dedicato alla Quarta e alla Sesta Sinfonia, nota come âPastoraleâ, e seguito il 10 luglio dallâesecuzione dellâOttava e della
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Terza Sinfonia (lââEroicaâ dedicata a Napoleone), il prossimo appuntamento in programma riserverĂ un piacevole âfuori temaâ: il 24 luglio il Giardino Teatro di Palazzo Zuckermann non ospiterĂ infatti lâesecuzione di una sinfonia di Beethoven, ma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 âImperatoreâ (al pianoforte, Maurizio Baglini). Ad inaugurare il primo appuntamento di agosto (e lâunico a svolgersi in Piazza Eremitani, il primo agosto) sarĂ la celeberrima Nona sinfonia, lâultimo capolavoro sinfonico composto da Beethoven. Ad esibirsi, insieme allâOrchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius, il soprano Erika Grimaldi, il mezzosoprano Elmina Hasan, il tenore Pierluigi DâAloia e il baritono Markus Werba, con la partecipazione del Coro Lirico Veneto diretto da Giuliano Fracasso. A chiudere la rassegna, il 28 agosto, la Prima e la Quinta Sinfonia dirette da Alessandro Cadario. Il ricavato degli eventi sarĂ devoluto in beneficenza ad associazioni di Padova e Rovigo. (f.t.)
La foto scelta per i Notturni Padovani 2024
Rugby. Per i padovani campioni dâItalia Jimenez nuovo capo allenatore
Petrarca entra nella storia con la conquista di 15 scudetti
A ppena spento lâeco dei festeggiamenti per il titolo tricolore, Petrarca Rugby ha ripreso gli allenamenti, ora diretti da colui che nella scorsa stagione era il secondo allenatore. Il ruolo del capo allenatore è passato infatti allâargentino ex tallonatore Victor Jimenez, giĂ assistente allenatore della mischia, con lui confermato Paul Griffen, neozelandese ex mediano di mischia per i trequarti. Un riconoscimento al lavoro svolto negli ultimi 4 anni con gli avanti Tuttineri, emerso anche nella finale
Il presidente Banzato elogia e ringrazia il tecnico dei tre scudetti Andrea Marcato. Salutato anche Antonio Esposito che lascia lo sport attivo
scudetto vinta sul Viadana, suo ex club, in cui la soliditĂ della mischia patavina ha svolto un ruolo determinante.
Il presidente del Petrarca Rubgy Alessandro Banzato ha avuto parole di elogio e di ringraziamento per Andrea Marcato, il tecnico dei tre scudetti entrato in Fir: âDopo sette anni si chiude questo rapporto, nella totale amicizia e considerazioneâ, ha dichiarato, sottolineando che Marcato è stato un grande allenatore per i risultati raggiunti, ma soprattutto è stato una persona di grande valore che ha saputo costruire un gruppo di atleti vincenti e di uomini e ragazzi di spessore, dalle grandi doti umane.
Il Petrarca si è aggiudicato la prima finale della Serie A Elite da quando il massimo campionato italiano è stato rinominato, battendo per 10-28 il Viadana Rugby. Tornati allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, il campo in cui lâanno scorso uscirono vittoriosi i rivali del Rovigo, stavolta i Tuttineri non si sono fatti sfuggire il 15esimo scudetto della loro storia.
E proprio nella partita contro il Viadana che è valsa il titolo tricolore si è svolto un piccolo giallo: alla fine del primo tempo è stata annullata una meta a Wagenpfeil, che avrebbe reso piĂš incerto lâesito della gara. La meta invece è stata annullata per intervento del
Tmo che ha rilevato la posizione della terza linea che, anche solo per un attimo, aveva toccato con un piede la linea laterale uscendo cosĂŹ dal campo di gioco.
Il Petrarca ha comunque sempre avuto in mano il pallino della partita, tanto che gli avversari nel secondo tempo non hanno messo a segno nemmeno un punto.
Al ritiro di preparazione al prossimo campionato non ha partecipato Antonio Esposito, 31 anni che lascia lo sport atti-
vo dopo una carriera eccezionale, coronata da 21 presenze e 15 mete in nazionale e con due titoli italiani nelle ultime tre stagioni a Padova.
âLâobiettivo era vincere lo scudetto, - ha dichiarato Esposito. -Ce lâabbiamo fatta restando uniti e sfruttando il possesso di palla. Per me la conclusione di una bella stagione: non potevo chiedere di meglio che lasciare la palla ovale da campioneâ.
Diego Buonocore
Pallavolo Padova dopo la salvezza pronta a compiere un nuovo passo avanti
Pallavolo Padova ha festeggiato la stagione di SuperLega appena conclusa, che ha visto la formazione guidata da coach Cuttini raggiungere il traguardo salvezza con tre giornate di anticipo. Finito il tempo dei festeggiamenti, Volley Padova si prepara alla prossima stagione: âSiamo lieti di confermare il rinnovo di coach Cuttini, che rappresenta un passo importante per dare continuitĂ al lavoro svolto e ai risultati ottenutiâ, ha dichiarato il Presidente Giancarlo Bettio. âIl nostro obiettivo è compiere un altro passo in avanti nel migliorare la squadra, come è
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feli citĂ
sempre successo negli ultimi tre anniâ.
Il nuovo secondo allenatore della prima squadra patavina sarĂ Alberto Salmaso che prende il posto di Matteo Trolese. Confermati, allâinterno dello staff tecnico della prima squadra, Luca Beccaro, nel ruolo di assistente allenatore, e Alessio Carraro, nella veste di preparatore atletico.
Tra conferme e nuovi arrivi sta prendendo forma quella che sarĂ la squadra del campionato 2024-2025. Marco Falaschi farĂ parte del roster di Pallavolo Padova anche per la prossima stagione. Conferme anche per lo schiacciatore Luca Porro, per lâopposto Tommaso Stefani e per il centrale Federico Crosato. Vestiranno ancora la maglia del Volley Padova il centrale toscano Andrea Truocchio e lâolandese Fabian Plak.
Nuovo arrivo, ma al tempo stesso ritorno in casa bianconera per Matteo Pedron, palleggiatore. Classe â96, 202 centimetri di altezza, lo schiacciatore croato Marko Sedlacek approda a Padova per la prossima stagione di SuperLega. Dopo quattro stagioni a Ravenna arriva a Padova lo schiacciatore Mattia Orioli, classe 2004. Infine prima stagione a Padova per lo schiacciatore di nazionalitĂ serba, Veljko MaĹĄulovi , che nella scorsa stagione si è distinto come uno dei migliori realizzatori del campionato serbo. (d.b.)
Il nuovo capo allenatore Victor Jimenez
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Il nostro territorio ed il rapporto con lâacqua, tra rischio idrogeologico e scarsitĂ
ra dalla quale le persone emigravano per cercare lavoro e fortuna. Poi, grazie alla lungimiranza, tenacia ed allo spirito di iniziativa e di sacrificio dei veneti, la nostra Regione ed il Nordest sono diventati la zona piĂš produttiva dâItalia e tra le primissime in Europa. Eâ stato un cambio di rotta che ha portato con sĂŠ alcune conseguenze e tra queste câè certamente la gestione e lo sviluppo del suolo.
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Il dibattito, che è stato moderato da Stefano Bazza, dopo il saluto del sindaco di Torreglia, Marco Rigato, ha visto gli interventi di Sarah Costantini, direttrice del Genio civile di Padova, di Andrea Crestani
direttore ANBI Veneto (lâAssociazione
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Accanto a questo câè un altro fenomeno, molto piĂš grande, che ci
Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, che associa e rappresenta tutti gli 11 Consorzi di bonifica del Veneto) e poi di Nazzareno Paganizza (Direttore del Consorzio Bacchiglione) e Stefano Vettorello (Direttore del Consorzio Adige Euganeo).
Eâ possibile seguire lâintero dibattito sul canale youtube: https://www.youtube.com/@elisaventurini oppure inquadrando il QR code
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Storia e futuro sâincontrano nel progetto del nuovo Liceo Selvatico a Padova.
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tura e Seingim, mentre lâesecuzione
Tecno Crane è giĂ stata protagonista di importanti progetti di riqualiďŹcazione allâinterno dei centri storici di numerose cittĂ del Veneto. Lavori delicati e, talvolta, anche complessi considerato lâalto valore storicoartistico dei palazzi che il team di esperti montatori ha sempre aďŹrontato dimostrando grande professio-
dellâediďŹcio. Saranno presenti, oltre alle aule didattiche e laboratori artistici, anche uďŹci, archivi amministrativi, biblioteca storica e spazi espositivi per le collezioni storiche dellâIstituto. Nel progetto, anche la realizzazione di un auditorium indipendente da 150 posti per realizzare eventi culturali anche a scuola chiusa.
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#Regione
LA RIFORMA. Dopo lâapprovazione del disegno di legge alla Camera
Autonomia differenziata, la lunga marcia
Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.
Zaia: âRiaperto il tavolo di trattativa nazionaleâ
Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (âabbiamo scritto la storiaâ) e le stroncature dallâaltra (âtutto inutile, non cambierĂ nullaâ), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la âlunga marciaâ dellâautonomia.
Un percorso tuttâaltro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con lâapprovazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darĂ lâenergia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede lâapertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dallâautonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con
la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con lâUnione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; lâorganizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.
ZAIA, âIL VENETO
Eâ PRONTOâ
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. âLeggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile unâequa suddivisione del malessere; con lâautonomia abbiamo lâopportunitĂ affinchĂŠ si compia lâequa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quellâassunzione di responsabilitĂ che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dellâautonomia. Siamo
consapevoli e convinti della gradualitĂ che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per lâattribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioniâ, ha concluso Zaia.
LA LEGA ESULTA
Per la Lega, alle prese con le criticitĂ interne e con la concorrenza di Fratelli dâItalia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, lâautonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, âè una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterĂ al nostro territorio piĂš risparmi, piĂš efficienza, piĂš servizi per i veneti. Essere relatore dellâAutonomia è stato un onore immenso. Eâ un risultato che fa la storia della Legaâ.
Gli fa eco il senatore Massi-
mo Bitonci: âQuesta riforma non spacca lâItalia ma la unisce.
La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dellâautonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dellâIva, ma anche dellâIrpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. Ă anche una garanzia per tutta lâItalia, perchĂŠ con lâinserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, câè finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadiniâ.
FRATELLI DâITALIA
PLAUDE AL GOVERNO
Eâ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-
ve del suo partito e a sottolineare che se lâautonomia differenziata è legge è solo grazie allâimpegno, al lavoro e alla serietĂ del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli dâItalia al governo che si è arrivati al risultato concreto. Eâ lâennesima prova di come quando Fratelli dâItalia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo lâautonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempreâ.
Il Dem Martella: âEâ solo una scatola vuota,
con
effetti risibili e contraddittoriâ
Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. âNoi non siamo contro il principio dellâautonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere
prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterĂ nulla al Veneto e che non produrrĂ effetti
positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è lâautonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propagandaâ.
Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, ânon câè alcun contenuto capace di rispondere alle necessitĂ reali del Paese, delle famiglie, delle
lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. Eâ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per lâevidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euroâ, mette in guardia il segretario veneto Dem.
Andrea Martella
ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles
Il verdetto delle europee: vincitori e vinti
Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)
Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quellâottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a piĂš di qualche dubbio.
Ma andiamo con ordine.
Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli dâItalia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, allâassessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani
di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterĂ a Ursula von der Leyen, forte di unâalleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022. A guadagnarsi lâelezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-
drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti â quindi con grande possibilitĂ di subentro nel corso della legislatura â grazie alle sue 31.682 preferenze.
La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dellâalto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata lâintuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto piĂš della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo cosĂŹ come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia â evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarĂ eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze
delle quali 14.088 nelle Marca.
LâAlleanza Verdi â Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.
Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di piĂš: entrambi, il primo con Stati Uniti dâEuropa (che
comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie allâattivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)
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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attivitĂ acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.
Ad accendere per primo i riďŹettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato unâintera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nellâultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonchĂŠ lâintera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunitĂ di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.
DANZA
Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dellâĂŠtoile dellâOpera di Parigi Sylvie Guillem, ďŹno ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreograďŹe a testa in giĂš della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da OphĂŠlie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tangâo eseguito sottâacqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreograďŹa di Bastien Soleil, unâincredibile performance subacquea a 10 metri di profonditĂ , per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.
PUBBLICITĂ
Y-40ÂŽ è stata il teatro dellâintera campagna del Ministero
destramento subacqueo.
Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: lâArma dei Carabinieri, lâAeronautica Militare, lâEsercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche lâ Esercito degli Stati Uniti dâAmerica.
Y-40ÂŽ rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientiďŹca subacquea non solo per la sua profonditĂ reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per lâassenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40ÂŽ per studiare la ďŹsiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra OfďŹce of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dellâUniversitĂ di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 âUnderwater Diving Working Groupâ sulla sicurezza in mare.
100 Paesi di provenienza
Il
cartellone. Il presidente Giampiero
Beltotto commenta la nuova rassegna
Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo
âColpo di scenaâ porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni
Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. âColpo di scenaâ, cosĂŹ si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novitĂ e i punti salienti di questa nuova edizione?
Anzitutto i numeri perchÊ quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il
pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Questâanno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.
Lâobiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?
Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, âTitizè. A venetian dreamâ, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perchĂŠ è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dellâarte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. Ă andare al circo in una forma teatrale, quindi unâiniziativa molto importante, alla quale teniamo. Lâaltro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-
chÊ continuino a crescere e ad offrire qualcosa in piÚ. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità , è di buon auspicio.
Câè anche un grande coinvolgimento dei giovani: lâobiettivo è portarli a teatro?
Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è unâinvenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.
Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?
Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un
Il programma. Tra le iniziative estive gli aperitivi teatrali a luglio
mio grande amico.
Lâarrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?
Ă il piĂš grande direttore artistico che câè in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.
La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale cosĂŹ importante perchĂŠ ci crede, fino in fondo?
Se vogliamo essere essere in serie
A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perchĂŠ negli ultimi anni, in particolare dal Covid in
Al Verdi di Padova un mix di ispirazioni classiche
A Padova il Teatro Stabile del Veneto propone giĂ diverse iniziative nel periodo estivo, in attesa della nuova stagione al Teatro Verdi. Proprio al Verdi nel mese di luglio torna il tradizionale appuntamento con gli aperitivi teatrali delle 19. Sempre in questo mese, accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV
torna Maddalene Factory la rassegna che conferma anche nel 2025 la sinergia con lâUniversitĂ di Padova in unâattivitĂ di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science.
Il âcolpo di scenaâ che aprirĂ al Teatro Verdi la declinazione padovana del Teatro Stabile del Veneto sarĂ lo spettacolo âParenti Terribiliâ di Jean Cocteau dal 6 al 10 novembre, la prima produzione firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, nei panni di attore e regista, quindi dal
poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)
e contemporanee
20 al 24 novembre Alessandro Preziosi porta in segna âAspettando Re Learâ. A dicembre âRe Chicchinellaâ scritto e diretto da Emma Dante, a gennaio sarĂ la volta di Giulia De Sio con âCose che so essere vereâ, quindi âMolto rumore per nullaâ (in scena dal 22 al 26 gennaio), e cosĂŹ via fino a maggio. Il programma completo è sul sito teatrostabileveneto.it.
A Padova la proposta dei âFuoriserieâ è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante at-
tualitĂ come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, lâuso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela DâAbbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari.
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Filippo Dini
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Ecco i signiďŹcati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli
Lâuso e lâabuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel âfastidioâ. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come âsostenibilitĂ â o âcambiamento climaticoâ?
Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!
Ecco un âglossarioâ essenziale di quanto può servirci capire.
In primis, SOSTENIBILITAâ, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dellâambiente, della societĂ e dellâeconomia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.
Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilitĂ sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce lâimpatto negativo sullâambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di piĂš. Lâobiettivo è ridurre lâinquinamento dellâaria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti piĂš ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualitĂ della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunitĂ .
La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui
viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano lâambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso lâuso di energie rinnovabili, ridurre lâinquinamento e adottare abitudini piĂš sostenibili per preservare la salute del pianeta. Eâ il passaggio ad uno stile di vita e ad unâeconomia piĂš verde e rispettosa dellâambiente.
LâEFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalitĂ . Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricitĂ .
Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), lâacqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).
LâIMPATTO AMBIETALE invece è lâeffetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo allâaria, allâacqua, al suolo, alle piante e agli animali.
BENVENUTI
de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.
Partiamo con uno dei temi piĂš attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrĂ nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dellâauto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con lâarrivo dellâautunno vi porteremo con noi nel mondo dellâarredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.
Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare lâattenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi allâaperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.
Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attivitĂ commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.
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Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete allâinterno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali
Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dellâacqua e materiali organici
Focus energie rinnovabili: quali le piĂš adatte al nostro territorio?
Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dellâimpatto ambientale dellâumanitĂ . A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e piĂš rispettose dellâambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare lâefficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.
ENERGIA SOLARE
Lâenergia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricitĂ o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricitĂ mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. Lâenergia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia piĂš promettenti per il futuro.
ENERGIA EOLICA
Lâenergia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricitĂ . Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono piĂš forti e costanti. Lâenergia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in piĂš rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-
e dallâimpatto visivo.
ENERGIA IDROELETTRICA
Lâenergia idroelettrica utilizza il movimento dellâacqua per generare elettricitĂ . Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino dâacqua. Lâacqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricitĂ . Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi dâacqua. Lâenergia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.
ENERGIA GEOTERMICA
o convertito in elettricitĂ tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come lâIslanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per lâenergia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilitĂ e la capacitĂ di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attivitĂ geotermica.
BIOMASSA
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Lâenergia geotermica sfrutta il calore proveniente dallâinterno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento
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La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poichÊ un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità .
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, lâinstallazione delle turbine può essere limitata da considerazioni paesaggistiche
La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche allâefficienza energetica e allâimpiego delle risorse
Le buone pratiche per unâedilizia sempre piĂš attenta allâambiente
Lâedilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con lâobiettivo di ridurre lâimpatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.
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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dellâambiente e delle risorse naturali.
Uno degli aspetti fondamentali dellâedilizia sostenibile è lâuso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambĂš, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. Lâuso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessitĂ di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambĂš sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi lâinquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.
Lâefficienza energetica è un altro pilastro dellâedilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare lâuso della luce naturale, riducendo la necessitĂ di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. Lâisolamento termico di alta qualitĂ , finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. Lâintegrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dellâacqua è un punto cruciale nellâedilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dellâacqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede lâottimizzazione dello spazio e la flessibilitĂ dâuso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessitĂ di ristrutturazioni frequenti e minimizzando lâuso di materiali e risorse.
Lâedilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono lâimpatto ambientale e migliorano la qualitĂ della vita delle persone.
Tecnologia green per lâedilizia sostenibile
La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dellâedilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici piĂš efficienti e rispettosi dellâambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, lâuso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre lâimpatto ambientale delle costruzioni.
Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissivitĂ e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano lâefficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dellâenergia permettono di ottimizzare lâuso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, lâintegrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano lâisolamento termico e la qualitĂ dellâaria. Lâimplementazione di queste tecnologie green nellâedilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita piĂš salubri e confortevoli.
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Vacanze 2024 allâinsegna della sicurezza
VACANZE SICURE 2024
Usalute.
Eâ partita lâestate 2024 nel litorale Veneziano: âBenvenuto turista dâItalia e del mondoâ è lâincipit del video che lâUlss 3 Serenissima ha realizzato sullâimpegno per garantire lâassistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle cittĂ e nelle spiagge del Veneziano.
âVacanze sicureâ è un progetto che lâazienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per lâedizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro dâinvestimento. Un impegno che questâanno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi. âSiamo vicini ai territori che nellâestate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dellâUlss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Lâobiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalitĂ anche per la sicurezza e lâassistenza medica e sanitariaâ. Chioggia, con la sua cittĂ dâarte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.
âAi due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per lâarea di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, allâAscot, allo Stella Maris, allâAstoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-
Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti
diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungereâ. Il progetto prevede questâanno un presidio con lâambulanza dedicata a Isola Verde. âFondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiaggeâ. Câè poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. âCi aiutano â ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dellâelisoccorso, lâidroambulanza che dâestate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocitĂ sulla sabbia. La novitĂ : le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italiaâ.
La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.
Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. âSiamo
pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta allâarbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di caloreâ. Il faro della salute resta comunque lâOspedale. âChioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo allâarea balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie allâelisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialisticaâ.
Collaudata è la comunicazione al turista, con lâapp âVacanze Sicureâ che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attivitĂ di consulenze a distanza, ma anche nellâutilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.
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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto
Le squadre del Dragon boat scendono in acqua
Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attivitĂ , riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare allâinterno di un progetto regionale
Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!
Dopo lâavvio il 1° giugno a Treviso, lâ8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta â quella del 29 giugno a Padova â alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, lâacronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.
Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina â di origine cinese - particolarmente indicata come attivitĂ riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dellâimbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. Eâ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dellâEur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che allâestero, con lâobiettivo di promuovere il loro progetto affinchĂŠ tutte le donne
che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere lâattivitĂ del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito lâAssociazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dellâattivitĂ fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute.
Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano allâattivitĂ fisica su dragon boat. âĂ da tempo dimostrato â ha spiegato lâassessore regionale alla SanitĂ e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dellâOpen Day a Padova â che lâattivitĂ fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilitĂ dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabileâ.
In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilitĂ articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalitĂ del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolaritĂ , questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dellâarto e ridurre il gonfiore.
âEcco perchĂŠ assume particolare importanza lâobiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso lâattivitĂ sportiva del âDragon Boatâ. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dellâintervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti âterapeuticiâ molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattiaâ.
In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dellâiniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad ArquĂ Polesine (Ro). La chiusura si terrĂ a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia
APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI
Meduse, come comportarsi in caso di contatto
Lâestate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un poâ di meritato riposo e un poâ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali âincontri ravvicinatiâ con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.
Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.
Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!
LâUlss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene
uscire dallâacqua, in caso contrario è opportuno richiamare lâattenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.
Una volta fuori dallâacqua, si legge nellâinfografica dellâUlss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrĂ quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata lâacqua dolce perchĂŠ causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.
Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poichÊ è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.
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PIZZERIA
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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle
Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge
Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.
lservizio che lâAzienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della localitĂ turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.
I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso lâAzienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di etĂ superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse allâattivitĂ lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore allâ80% ai fini dellâattivitĂ lavorativa.
I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.
Lâambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. Eâ attivo giĂ dal 1° giugno e rimarrĂ a disposizione dellâutenza fino al
prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrĂ rivolgere alla ContinuitĂ Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.
Lâambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio âBarricata Holiday Villageâ, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. Eâ attivo dal 1° giugno e sarĂ operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrĂ rivolgere alla ContinuitĂ Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.
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In estate aumenta il tempo trascorso allâaperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti
Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione
La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna dâinformazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze
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ESPOSIZIONE RAZZE EQUINE CAVALLIASINELLI: GARA DI MORFOLOGIA
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MESTERI E CIVILTAâ CONTADINE
Una puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi piĂš comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie piĂš diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e lâEncefalite da morso di zecca (TBE), questâultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.
Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.
Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.
Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi allâestero.
Usare i repellenti. Eâ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. Eâ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato piĂš volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.
di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). Eâ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.
Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne lâefficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicitĂ e le modalitĂ di applicazione.
DOMENICA 4 AGOSTO
ORE 21.00
SERATA DâAUTORE
LUNEDĂ 5 AGOSTO
ORE 21.00 TRIBUTO ITALIANO
Lâabbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti allâestate (lino, cotone, ecc.). Se si fa unâescursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per lâabbigliamento.
I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare.
Le zanzariere vanno tenute abbassate.
Evitare ristagni dâacqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni dâacqua. Eâ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinchĂŠ le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte dâacqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte dâacqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dellâerba, potatura delle siepi). I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce lâacqua) dove câè acqua stagnante. Sono i prodotti piĂš importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno unâefficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base
Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nellâaria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticitĂ sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densitĂ di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dellâintervento.
I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per lâambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. Eâ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sullâerba.
Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterĂ di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilitĂ di infezione con unâidonea rimozione.
Eâ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino. Viaggi allâestero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, câè il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrĂ dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati.
Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.
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ALLE TERME CâĂ UN MONDO DA VIVERE
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A tavola
In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere piĂš tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi
MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA
Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.
Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sottâolio; 100 ml di olio extravergine dâoliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo lâolio extravergine dâoliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un poâ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un poâ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.
CAESAR SALAD (SENZA POLLO)
Unâinsalata storica, inventata negli anni â20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.
Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio dâaglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.
CROSTATA
DI FRUTTI DI BOSCO
Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione
Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli dâuovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)
Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne piĂš tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato allâaglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche lâuovo. Al momento di servire, disporre lâinsalata in unâinsalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente. Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.
Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare lâuovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o lâestratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli dâuovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere lâamido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finchĂŠ la crema non si addensa.
Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto.
Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C. Stendere lâimpasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura.
Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.
Idee in cucina, facili e sfiziose
Rubrica a cura di Sara Busato
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