laPiazza di Padova Nord - Febbraio 2024

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FEBBRAIO 2024

Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 33

di Padova Nord

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Veneto inquieto Nicola Stievano

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orse Carlo Mazzacurati ne avrebbe ricavato qualche spunto per un nuovo film o uno dei suoi indimenticabili personaggi di un Veneto irrequieto e inquieto, sempre un po’ border line e alle prese con le proprie contraddizioni. Chissà se il grande regista, scomparso troppo presto dieci anni fa, avrebbe aggiunto alla sua potente galleria di veneti fuori dagli schemi anche “fleximan”, il giustiziere degli autovelox osannato sui social. Chissà come avrebbe raccontato le prodezze di questo vandalo (ammesso che sia uno solo) che a colpi di flessibile ha imposto a livello nazionale la narrazione del povero automobilista vessato dalle multe che risolve il problema da sé e che entra persino nel dibattito politico, facendo il paio con la crisi isterica provocata dalla “scoperta” delle città a 30 all’ora. Ancora una volta emerge la figura dell’eroe solitario, un po’ rude e un po’ romantico, pronto a combattere il “sistema” con le sue mani, pronto ad appianare le ingiustizie e le prevaricazioni con un taglio netto al palo che sorregge gli autovelox insieme ai nostri alibi. Allora non c’erano i social ma i “serenissimi”, giusto per fare un esempio, avrebbero goduto della stessa popolarità sul web. E’ la fin troppo facile scorciatoia che rifugge la complessità, la riflessione, il confronto civile.

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CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE, A LIMENA LE DONNE A SCUOLA DI AUTODIFESA DA BEN NOVE ANNI La formazione prevede anche un supporto psicologico e la gestione della paura, per reagire prontamente Servizio a pag. 12

Sicurezza

AUTONOMIA, PRIMA VITTORIA IN AULA AL SENATO: ESULTA IL CENTRODESTRA MA ORA LO SCONTRO SI FA PIU’ ACCESO, OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO

Servizio a pag. 26

FINE VITA BOCCIATO PER UN VOTO, IL CONSIGLIO REGIONALE SI DIVIDE TRA SORPRESA E NUOVE POLEMICHE Servizio a pag.25

ELEZIONI E GRANDI MANOVRE NEI PARTITI, L’INCOGNITA SUL TERZO MANDATO E LA MOSSA DEL LEGHISTA STEFANI

Il nodo delle riforme

Servizio a pag. 27

segue a pag. 5

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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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l voto favorevole del Senato al disegno di legge sull’autonomia differenziata rappresenta la pietra miliare che segna l’accelerata finale verso un traguardo di rinascita per il Paese; per tutto il Paese. Il Veneto, la nostra Regione, è stata l’apripista di un percorso che, una volta portato termine, sarà occasione di progresso e giovamento per tutte le realtà territoriali, anche quelle verso le quali rimane indispensabile un’attenzione solidale. segue a pag. 5

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Approvato all’unanimità il nuovo statuto e la trasformazione in Società Benefit

Nasce la nuova Etra

Rinnovata la Governance, confermata la guida del Presidente Flavio Frasson È nata la nuova Etra. Il 29 gennaio scorso, è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Soci il nuovo statuto che prevede anche la trasformazione della multiutility in Società Benefit. Con la modifica dello statuto societario, i Soci di Etra hanno deciso di passare da un sistema duale di governance ad uno tradizionale, che affida l’amministrazione della Società ad un Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri, e la verifica del rispetto della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione ad un Collegio Sindacale composto da tre membri (più due supplenti). Il controllo analogo sulla società in house resta, invece, affidato a tutti i suoi Soci, riuniti nell’organismo aggregato denominato Comitato di Coordinamento.

entusiasmo. Ma soprattutto, garantendo il costante e pieno coinvolgimento dei Soci, dei dipendenti e del territorio che Etra si onora di servire - sottolinea il confermato Presidente

Consiglio di Sorveglianza che si è impegnato per permettere la crescita di questa Azienda, che adesso può guardare al futuro con impegno, visione e basi solide». Con oggi si chiude il lungo percorso, avviato nell’estate del 2021, che ha portato l’odierna Assemblea Straordinaria di Etra alla modifica dello statuto societario; percorso che ha visto il coinvolgimento e la piena partecipazione di tutti i Comuni soci della multiutility. La bozza del nuovo Statuto è stata infatti approvata da tutti i consigli Comunali e l’Assemblea di oggi è l’ultimo tassello che suggella questo epocale passaggio.

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Con la modifica statutaria, Etra ha acquistato anche la qualifica di Società Benefit, integrando il proprio oggetto sociale con obiettivi di beneficio comune, da perseguire nell’interesse dell’Ambiente, del Territorio e delle Persone.

Veneto24 passa al sistema di ultima «La scelta di passare a Società Benefit - sotgenerazione DAB che permette di ascoltare anche Confermati i 5 membri del nuovo Consiglio Flavio Frasson - Il mio ringraziamento va a tolinea la Presidente del neonato Consiglio di Elena Pavan - ci permetterà di tutti i con Sindaci,una che ci hanno accompagnato in Presidenza, di Amministrazione: Flavio Frasson, laPre-radio qualità audio perfetta. concentrarci maggiormente sugli obiettivi di Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Etra

sidente, Tiziana Stella, Vicepresidente e Sil- questa delicata fase di transizione e al Consiglio di Sorveglianza via Ruffato, Giansandro Todescan Etra ha acquisito la qualifica uscente, presieduto e Corrado Paganin quali consigliedi Società Benefit, integrando da Morena Martini, ri. Nominato anche il Collegio www.veneto24.it il proprio oggetto sociale con Sindacale con Carlo Vedove alla obiettivi di beneficio comune presidenza, Andrea Albanese, Ena favore dell’ambiente, della rica Favero quali membri effettivi, società, delle persone e del supplenti Mauro Micheli e Cristina territorio. Zarpellon. I componenti del Consiglio di Presidenza, espressione del territorio, presieduti dal sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan sono: Ornella Leonardi, Massimo Righetto, Valter Gallo, Valentino Turetta, Simone Bontorin, Antonella Corradin, oltre ai presidenti dei Bacini Brenta per i Rifiuti, Antonella Argenti e del Bacino Brenta Luca Pierobon. «Le sfide che ci attendono sono tante ed ambiziose e, come finora fatto, intendiamo perseguirle con abnegazione, professionalità ed

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beneficio comune, con una crescente sensibilità per i temi sociali e ambientali, il benessere delle persone e la crescita del territorio».

per aver lavorato al servizio del nostro Territorio e dei nostri utenti». «Con orgoglio saluto la nuova Etra e la costituzione dei nuovi organismi - sottolinea Morena Martini - Lascio con un pizzico di emozione un

Sede Etra di Cittadella (PD)


Dove lo butto? Olio alimentare L’olio, se disperso nell’ambiente, inquina: • il sottosuolo,, perché contamina i pozzi di acqua potabile; • la flora,, perché impedisce alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive; • gli specchi d’acqua, perché impedisce l’ossigenazione e compromette la vita della flora e della fauna. Non va gettato nel wc o nel lavandino perché causa tappi e intasamenti nelle condutture anche domestiche con conseguenti danni agli impianti. L’olio per uso alimentare è: • l’olio usato in cucina per friggere; • l’olio di conservazione dei cibi in scatola o in vetro • l’olio, di oliva o di semi, usato per condire

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Facciamo il punto

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Appello per il ponte

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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto

L’Autonomia sarà il volano, anche in termini di entusiasmo e partecipazione alla vita pubblica, che condividiamo con le nuove generazioni, con i ragazzi che vedono nel cambiamento del Paese le basi per costruire con orgoglio e passione il loro futuro. Ringrazio i Senatori che hanno consentito di coronare questo primo voto positivo del Parlamento. Anche a fronte di tante affermazioni udite in questi giorni sento di dover ripetere e confermare che l’autonomia non vuole lasciare indietro nessuno, non è la fuga dei ricchi dalla nave in difficoltà. È un nuovo modo di unire e progredire insieme, superando con un moderno regionalismo le rovine di uno statalismo che, questo sì, nei decenni passati ha prodotto territori a differenti velocità. Di fronte alla portata storica della riforma che si sta profilando va ribadito chiaramente come l’autonomia non è la secessione dei ricchi che qualcuno si ostina a fare credere. Nessuna regione sarà privata di qualcosa e godrà, invece, di maggiori opportunità di crescita. La cabina di regia dei Lep mette a terra importanti e maggiori diritti dei cittadini, che saranno la garanzia di prestazioni e servizi uniformi su tutto il territorio nazionale. Lo stesso termine ‘differenziata’ non indica diversità tra le regioni ma identifica un sistema di autonomia articolato e virtuoso, già sperimentato con successo in altri grandi paesi europei come la Germania.

Veneto inquieto Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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l sindaco Martina Rocchio ha chiamato a raccolta alcuni rappresentanti politici per chiedere più sicurezza al ponte sul Brenta: il cantiere è ancora aperto e permangono problemi nell’immissione. A fine gennaio è stata organizzata una manifestazione proprio a ridosso del ponte e qualche risultato è stato portato a casa. “Il ponte è stato inaugurato il 5 dicembre 2022 – dichiara il sindaco Rocchio – quindi oltre un anno fa, ma i problemi restato e il cantiere è ancora aperto. Ho voluto l’incontro in un punto che permettesse di vedere lo stato attuale della viabilità, i disagi di immissioni con i relativi problemi di sicurezza e l’alta percorrenza che rende la provinciale 47 Valsugana una delle strade più trafficate del Veneto con centomila veicoli al giorno che la percorrono”. All’incontro erano presenti i due sottosegretari Massimo Bitonci e Andrea Ostellari, il senatore Antonio De Poli, il consigliere regionale Giulio Centenaro e il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro in quanto delegato provinciale alla Viabilità. “L’intento era di dare un segnale – prosegue il sindaco Rocchio – e continuare a tenere alta l’attenzione sulla problematica, oltre ad avere date certe. Abbiamo partecipato ai tavoli di concertazione di quest’opera, che non è comunale, appunto per fornire suggerimenti e indicazioni da tenere in considerazione sugli interventi da realizzare, sebbene poi l’ultima parola sia sempre spettata alla Provincia in quanto ente proprietario della Valsugana”. L’iniziativa del sindaco Rocchio ha sortito due risultati positivi: Veneto Strade ha annunciato che i lavori di asfaltatura, segnaletica e barriere termineranno per la fine di febbraio o al massimo per i primi di marzo. La provincia di Padova invece ha stanziato 134.200 euro per la realizzazione di corsie di immissione per un gruppo di famiglie che abita in territorio di Piazzola sul Brenta. Resta da sistemare l’immissione dei camion e delle auto dei clienti del mobilificio: Schiesaro ha annunciato che organizzerà un sopralluogo con i tecnici provinciali.

Cittadini e istituzioni chiedono maggiore sicurezza

Cristina Salvato

di Padova Nord

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Continua a fare molta più presa l’idea della “lotta” contro i cosiddetti “poteri forti”, via via identificati nell’autorità, nelle leggi, nelle regole che stanno alla base della società democratica nella quale abbiamo la fortuna di vivere. Ed è proprio perché siamo liberi di esprimere il nostro pensiero che molti possono osannare anche un gesto criminale come quello di abbattere un bene pubblico, che dovrebbe servire a migliorare la sicurezza sulle strade. Certo è il segnale dell’esasperazione di automobilisti, gente che va al lavoro e che ogni giorno è in automobile per necessità, di chi si sente braccato e punito ingiustamente. Sicuramente c’è qualcosa che non va nella gestione di questi apparecchi così come della mole di multe che staccano in continuazione, alle quali si aggiungono altre gabelle che fanno lievitare cifre già importanti. Ma non serve imbracciare un flessibile nel cuore della notte per cambiare le cose. Ora in tanti auspicano una “riflessione”: ben venga, purché non si limiti a facili e vuoti slogan. continua da pag. 1

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Curtarolo, Limena e Vigodarzere per un numero complessivo di 11.375 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 5 febbraio 2024


Cadoneghe

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Riqualificazione. Il nuovo quartiere avrà un grande parco con percorsi pedonali

Ruspe all’ex Grosoli, lavori avanti tutta nell’area da oltre 100 mila mq P

roseguono i lavori del nuovo quartiere Grosoli a Cadoneghe. Le opere di riqualificazione riguardano un’area di 104 mila metri quadrati dove un tempo sorgevano gli stabilimenti appartenuti alla Grosoli Carni, industria di macellazione un tempo all’avanguardia, chiusi definitivamente nel 1994. Gli interventi in corso non sono visibili perché si tratta della realizzazione di tutta la rete dei sottoservizi, necessari per poter poi dare il via alle costruzioni. “Le ruspe non hanno mai smesso di lavorare e gli interventi fatti sono moltissimi e fondamentali spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Devis Vigolo -. Agli occhi queste opere sfuggono e possono sembrare insignificanti perché non si vedono, eppure sono tra le più importanti quando si avvia un cantiere. Sono in corso i lavori di demolizione dei marciapiedi in Via Ugo La Malfa, che lasceranno spazio al verde che arriverà a bordo strada. I nuovi camminamenti saranno protetti all’interno delle nuove piazze comunali”. La posa della prima pietra del cantiere era avvenuta lo scorso 20 maggio dando così il via all’imponente intervento di riqualificazione urbana che interesserà un’area di 94.000 metri quadri che da quasi trent’anni attendeva di essere restituita alla comunità. Il nuovo quartiere Grosoli offrirà un grande parco con percorsi ciclopedonali e aree attrezzate per le attività sportive all’aria aperta, una piazza, un laghetto, aree giochi per bambini, un supermercato, un bar con ampio plateatico e un nuo-

vo quartiere residenziale a basso impatto ambientale, dotato di grandi terrazze e spazi verdi comuni. Il progetto, che porta la firma dell’architetto Matteo Grassi, è frutto di un accordo tra l’amministrazione comunale e Alì, proprietaria delle aree, e prevede oltre 19.000 metri quadri destinati ad aree verdi. Il complesso residenziale di pregio che accoglierà una cinquantina di moderni appartamenti di ampie metrature, dotati di grandi terrazze affacciate sul verde e progettati secondo i più recenti standard della bioedilizia, del risparmio energetico e della sostenibilità. “Grazie a quest’opera imponente vedremo quel buco riempirsi e prendere vita, fino a diventare il cuore di una Cadoneghe nuova - prosegue il sindaco Marco Schiesaro -. Ora si va avanti con la riqualificazione dell’area che per decenni è stata segnata dal degrado e dall’abbandono. I prossimi mesi saranno un periodo emozionante, che vedrà protagoniste le nostre imprese, i nostri lavoratori e tutta la cittadinanza di Cadoneghe: una comunità orgogliosa che ha saputo reagire con coraggio alle difficoltà degli ultimi anni, rimboccandosi le maniche e guardando con fiducia al futuro. Il Nuovo Quartiere Grosoli sarà un modello di vivibilità e sostenibilità ambientale: avremo tempo per scoprire, giorno dopo giorno, le qualità di un progetto atteso da tre decenni, che farà parte per sempre della vita dei nostri figli e dei nostri nipoti”. Nicoletta Masetto

L’area ex Grosoli

Meno perdite occulte e danni con le nuove condotte idriche Nuove condotte idriche per limitare le perdite occulte e scongiurare danni. Dopo le opere in via Donizetti e via Marconi, sono iniziati i lavori di ammodernamento della rete dei sottoservizi programmati da Etra per conto del Comune, anche in vicolo Franco e via Guido Franco. Le opere riguardano il rifacimento integrale delle vecchie condotte idriche. Per permettere l’esecuzione degli interventi, la viabilità lungo la strada è consentita solo con senso unico alternato per i veicoli in transito. «Le vecchie condotte, che risalgono a circa 40 anni fa, verranno rimosse e sostituite con nuove più capienti ha detto il sindaco Marco Schiesaro - questo intervento permetterà di ridurre le perdite d’acqua sotterranee che si verificavano con le vecchie tubature». Una volta completato il progetto per le condotte idriche, si passerà alla sostituzione di quelle del gas

che sono antiquate e richiedono un intervento di rinnovamento. Successivamente, dopo la posa delle nuove infrastrutture, verrà eseguito un ampliamento del cantiere ex Grosoli situato lungo via Marconi che prevede il rifacimento delle strade, la costruzione di due nuove rotonde, la realizzazione dei marciapiedi, la creazione di parcheggi per le attività produttive nelle vicinanze del nuovo quartiere e la sistemazione di aree verdi. «In questo modo, l’intero progetto di riqualificazione contribuirà a migliorare l’infrastruttura e l’accessibilità di via Marconi, fornendo servizi più moderni e una migliore organizzazione del territorio», ha aggiunto il sindaco Schiesaro. Intanto nei giorni scorsi sono stati ammodernati i sottoservizi civili e le linee interrate del fornitore di gas in via La Malfa, la strada che, insieme a via Marconi, delimita l’area dell’ex Grosoli. (n.m.)

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Cadoneghe

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L’intervento. Rinnovato l’impianto con nuovi radiatori

Riscaldamento più efficiente per le scuole Galilei e Alberti I

l Comune di Cadoneghe ha adottato una serie di misure per migliorare il riscaldamento nei plessi scolastici Galilei e Boschetti Alberti. Nelle scorse settimane sono stati sostituiti i ventilconvettori alla scuola primaria “Boschetti Alberti”, di via IV Novembre. L’opera è finanziata con 42.950,10 euro di risorse comunali. “Abbiamo deciso realizzare l’intervento di sostituzione dei termoventilconvettori perché ormai obsoleti e non più idonei alla loro funzione di riscaldare l’edificio – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Devis Vigolo -. Al loro posto sono stati installati nuovi radiatori in alluminio. Come promesso, nella riunione in presenza con i rappresentanti dei genitori delle classi del plesso scolastico, e con l’Assessore Sara Ranzato che da sempre tiene i rapporti con vertici della scuola e genitori, si continuano gli investimenti per innovare gli immobili ed il patrimonio del Comune”. Anche alla scuola primaria “Galilei” di via Rigotti, persistono i problemi legati al malfunzionamento delle caldaie, e a que-

sto proposito l’amministrazione comunale ha approvato i lavori di sostituzione delle caldaie e di adeguamento della centrale termica della scuola. “L’impianto di riscaldamento, dalla sua realizzazione e fino a oggi, non ha mai conosciuto un intervento organico di efficientamento - ha spiegato il sindaco Marco Schiesaro -. La centrale termica della scuola primaria presenta effettivi problemi di malfunzionamento, e questo trova riscontro nelle numerose segnalazioni che lamentano una scuola non adeguatamente riscaldata. Tale problema è da

imputare al cattivo funzionamento delle caldaie che spesso vanno in blocco, lasciando la scuola completamente al freddo e ultimamente faticano a riscaldare le aule e gli spazi comuni dell’edificio. Da qui la necessità di progettare un lavoro di rifacimento del sistema per assicurare migliori condizioni di comfort termico, ambienti più accoglienti ed una maggiore efficienza energetica di tutto il sistema di riscaldamento, attraverso la sostituzione delle caldaie per un importo di spesa di 125 mila euro. I lavori dovrebbero iniziare i primi mesi del 2024”. (n.m.)

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Un contributo a chi si prende cura dei propri cari, stanziati 25 mila euro Istituito un fondo di 25 mila euro per i caregivers. Anche per quest’anno l’amministrazione comunale di Cadoneghe rinnova il suo impegno a favore dei familiari che si prendono cura dei propri congiunti non autosufficienti, assistendoli in casa. A loro sostegno la giunta comunale ha approvato l’incremento del fondo di 5 mila euro rispetto allo stanziamento dell’anno precedente, innalzandolo così a 25 mila euro. “L’amministrazione comunale riconosce l’importante ruolo della figura parentale nell’assistenza domiciliare. Ed è per questo che abbiamo ritenuto doveroso rinnovare anche il nostro impegno con un concreto riconoscimento economico al prezioso valore sociale dell’attività di cura non professionale assicurata dai caregivers familiari” ha detto il sindaco Marco Schiesaro. Questi i criteri per poter accedere al bando: essere cittadini residenti a Cadoneghe, aver ottenuto il riconoscimento di assistenza per disabili gravi previsto dalla Legge 104 e avere un Isee non superiore ai 20 mila euro. L’importo minimo assegnabile è di 600 euro e sarà data priorità agli assistiti di età inferiore ai 18 anni. (n.m.)


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Cadoneghe

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Zona industriale. Inaugurato il nuovo parcheggio pubblico sull’area da 20 mila metri quadrati

450 nuovi posti auto in via Salgaro L’intervento ha generato un beneficio pubblico di due milioni di euro in cambio dell’ampliamento dell’azienda e grazie ai proventi dell’accordo è stata realizzata una nuova rotatoria lungo la strada regionale 307, la vecchia “Strada del Santo”

È

stato inaugurato il nuovo parcheggio pubblico di via Salgaro nella zona industriale di Cadoneghe. La nuova area, che può ospitare 450 posti auto, è stata realizzata nello spazio ceduto da Unox al Comune. Si tratta di 20 mila metri quadrati che è stato possibile destinare a parcheggio pubblico grazie a un accordo tra istituzione e privato. Il parcheggio è la seconda opera, dopo la realizzazione della rotatoria del Terraglione, che rientra nel Piano urbanistico attuativo Salgaro. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Marco Schiesaro, il presidente e fondatore di Unox Enrico Franzolin, il vicesindaco Devis Vigolo, alcuni consiglieri comunali, l’amministratore delegato dell’azienda costruttrice Floriano Ballan e il progettista Luca Cesaro. L’intervento ha generato un beneficio pubblico del valore di 2.001.000 euro in cambio dell’ampliamento dell’azienda e grazie ai proventi dell’accordo è stata realizzata una nuova rotatoria lungo la strada regionale 307, la vecchia “Strada del Santo”, in corrispondenza della frazione di Mezzavia, all’intersezione tra la regionale 307 e la provinciale 87 “del Terraglione”, con un innesto ciclabile che la collega ai percorsi già esistenti. “É un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privatoha detto il sindaco Marco Schie-

Il nuovo parcheggio da 450 posti in via Salgaro

saro - che ha visto Unox, azienda leader nella progettazione, produzione e vendita di forni professionali, intervenire su questo spazio a beneficio della comunità secondo l’accordo stipulato con il Comune che rientra nel Piano Urbanistico. Ringrazio quanti hanno contribuito alla riuscita del primo blocco di un grande progetto che è importante perché permette di tenere le aziende nei nostri territori e tenere qui le loro attività. Questo significa avere nuove assunzioni, nuovi redditi, nuove produzioni e creare lavoro ed è quello che Unox ha fatto, sta facendo e farà. Tenere qui queste importanti aziende

vuol dire anche poter avere opere pubbliche come questa”. «Con il Comune di Cadoneghe abbiamo lavorato per rendere il territorio industriale usufruibile da tutti - ha sottolineato il presidente Franzolin - migliorando prima la viabilità, con la costruzione della rotatoria, e ora il parcheggio. L’inaugurazione segna l’avvio del secondo step che vedrà, entro la fine dell’anno, il completamento di Unox City iniziata nell’aprile del 2022. Un ambizioso progetto che abbiamo avviato nove anni fa nell’ambito della strategia di espansione industriale del Gruppo». (n.m.)

Parco della Repubblica, approvato il piano di recupero Nuova vita per il parco della Repubblica. È stato approvato il piano di recupero e riqualificazione dell’area verde. L’amministrazione comunale ha deciso una variazione di bilancio da 260 mila euro suddivisa in tre capitoli per l’avvio dell’intervento. Dopo una valutazione dello stato di manutenzione del parco, sono stati individuati una serie di interventi urgenti di recupero del parco: la demolizione del muro perimetrale con la posa di nuove cordonate e l’eliminazione degli elementi di ferro delle torretta centrale per la realizzazione sostituito da una recinzione “aperta” in ferro battuto; la riqualificazione del patrimonio arboreo e arbustivo con l’abbattimento delle piante ammalorate, la potatura e la messa a dimora di nuove alberature al posto dei pioppi cipressini; la manutenzione straordinaria del manufatto “container” adibito a servizi igienici e della sala poliva-

lente. Infine, la sostituzione delle strutture ludiche danneggiate e la fornitura e la posa di una nuova struttura ginnica. I lavori sono iniziati nei giorni scorsi e dureranno fino ad aprile. “Il parco della Repubblica – ha detto il sindaco Marco Schiesaro – è una delle maggiori aree verdi del nostro territorio. Questo progetto di recupero e sistemazione del parco rivoluzionerà questo spazio verde e sposa appieno la nostra filosofia dedicata alla rigenerazione urbana e al recupero del verde”. “Gli interventi previsti nel piano di ristrutturazione - conclude il vicesindaco Devis Vigolo - vogliono dare risposte alla crescente domanda di vivibilità attraverso la riqualificazione del tessuto urbano ed in particolare dei parchi e delle aree verdi e di tutti quegli spazi cittadini”. Una riqualificazione che avrà ricadute importanti nella qualità della vita dei cittadini. (n.m.)

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Curtarolo

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Economia. Dopo l’ultimo intervento del 2016 era necessaria una revisione

Più impulso al commercio con il piano aree pubbliche R

ilanciare l’economia e attirare nuovi clienti: questo l’obiettivo del nuovo Piano del commercio su aree pubbliche e il regolamento delle aree mercatali approvati dal Consiglio comunale di Curtarolo. Un piano che sta particolarmente a cuore al sindaco Martina Rocchio, che se ne occupa per specifica delega. “Questo piano vuol guardare al futuro – spiega il sindaco – per dar nuova vita a Curtarolo, partendo dal mercato del martedì in piazza Martiri/via Kennedy. Attualmente sono presenti tre o

Il sindaco Rocchio: “Gli ambulanti potrebbero diventare 19, previsti i mercati delle frazioni” quattro ambulanti, che potrebbero diventare fino a 19, grazie al nuovo Piano del commercio. Ma prevede anche un’ulteriore novità: l’introduzione dei mercati nelle frazioni. Mi piacerebbe che venissero assegnati ai tanti nostri produttori locali e anche a chi propone prodotti unici, che potrebbero trovarsi solo a Curtarolo, così da allargare la platea dei clienti e attirarne anche da fuori Comune”. L’ultima pianificazione del commercio su aree pubbliche risaliva al 1999 e nel 2016 il Comune aveva ampliato le autorizzazioni di sosta agli ambulanti: era necessaria pertanto una revisione, anche in un’ottica di sviluppo del commercio locale. “Abbiamo formulato un piano all’avanguardia – prosegue il sindaco Rocchio – che dia precise risposte alle esigenze attuali del commercio e degli ambulanti. Abbiamo affidato lo studio preliminare a una ditta, che poi lo ha redatto insieme al piano di sicurezza. Dopo un passaggio nella specifica commissione, il tutto è stato quindi approvato all’unanimità in Consiglio comunale e questo è importante, perché significa che è un documento valido e condiviso”. Per quanto riguarda il mercato del martedì in piazza Martiri, i posteggi, appunto, potranno aumentare fino a 19, cinque dei quali potranno essere dedicati agli alimentari (uno obbligatoriamente gastronomia), uno ai pro-

duttori agricoli e 13 ai prodotti non alimentari (di cui uno dovrà vendere piante e fiori). Sono state individuate, inoltre, due nuove aree mercatali nelle frazioni di Pieve, in via Monte Ortigara, e di Santa Maria di Non, nella piazza adiacente alla chiesa, da svolgersi il sabato mattina a settimane alterne. “E per questo ringrazio le parrocchie – conclude il sindaco – in quanto, grazie a una convenzione, ci hanno concesso di collocare i banchi

degli ambulanti su terreni parrocchiali. Mentre per il mercato del martedì si tratta di un ampliamento e, dopo un bando per la ricerca di ambulanti, sarebbe già possibile partire con l’ingrandimento, i due nuovi mercati nelle frazioni devono passare preventivamente per l’approvazione da parte della Regione Veneto. Infine, per la formulazione dei nuovi mercati incontreremo a breve le associazioni di categoria”.

Il sindaco Martina Rocchio

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Cristina Salvato

Carnevale in piazza Dopo il successo dello scorso anno, è giunto alla seconda edizione il Carnevale in piazza di Curtarolo: domenica 11 febbraio si comincia con il ritrovo in piazza Martiri della Libertà alle ore 14.30 per la sfilata delle maschere partecipanti. Tutti poi in Sala Forum per assistere a “Cartoon Fantasy”, uno spettacolo unico nel suo genere, in cui adulti e piccini potranno vedere i personaggi dei più famosi cartoni animati esibirsi dal vivo in uno show ricco di sorprese. A seguire si svolgeranno le premiazioni delle maschere più originale, più bella, più giovane, più matura e del gruppo mascherato più numeroso. Rinfresco gratuito per tutti. “Dopo l’ampia ed entusiastica partecipazione al Carnevale in piazza dello scorso anno – dichiara il sindaco Martina Rocchio – abbiamo riproposto una formula simile anche quest’anno. Sarà una nuova occasione di incontro e divertimento per l’intera comunità e di gioia per i bambini”. (cri.s.)

Entro il 2026 il nuovo centro sportivo Con l’approvazione del bilancio di previsione a fine dicembre, il Consiglio comunale ha approvato anche il piano triennale delle opere pubbliche. Nel corso del 2024 si prevede di realizzare alcuni lavori all’interno del cimitero di Pieve e la costruzione degli ossari nel cimitero di Santa Maria di Non, entrambe opere da 200mila euro. Nel 2025 sono stati messi in programma il miglioramento della viabilità e della sicurezza lungo la SP70, in via V. Veneto, nel tratto tra la SP47 Valsugana e via Sant’Andrea (primo stralcio) per un importo di 1.050.000 euro; i lavori di adeguamento sismico della scuola di Santa Maria di Non, per 300mila euro; i lavori di adeguamento alla scuola di Pieve, per 300mila euro; la riqualificazione viaria del centro di Santa Maria di Non (secondo stralcio) per 150mila euro; la risoluzione di alcune criticità del piano comunale delle acque per un importo di 500mila euro. Nel corso del 2026 dovrebbero vedere la luce il centro sportivo di Curtarolo (650mila euro), la risoluzione delle criticità idrauliche a Santa Maria di Non (500mila euro) e i lavori di adeguamento del municipio (400mila euro). (cri.s.)


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Curtarolo: cantieri aperti e tanti interventi in programma per rendere più bello, sicuro e fruibile il territorio www.veneto24.it

Dopo la pausa delle vacanze natalizie riprendono i lavori di manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi per dare risposte concrete alle richieste espresse dai cittadini; non solo: nuovi cantieri saranno in partenza per proseguire il piano delle manutenzioni avviato dall’amministrazione comunale. “Riqualificare strade e marciapiedi vuol dire migliorare la sicurezza per chi si muove in auto o a piedi lungo la viabilità di Curtarolo – afferma l’assessore ai lavori pubblici Simone Duregon – e significa anche accrescere il decoro dei nostri quartieri e delle nostre frazioni ed aumentare la qualità della vita nel nostro territorio.”

Via Santa Maria di Non

PIEVE DI CURTAROLO

È iniziata anche la messa in sicurezza di via Monte Ortigara nella frazione di Pieve, data la pericolosità dei marciapiedi e delle condizioni in cui riversa il manto stradale di questa via. L’intervento prevede la completa demolizione del fondo ed il successivo rifacimento degli asfalti e dei marciapiedi. Quest’opera sarà realizzata anche per dare continuità ai lavori di riqualificazione del centro abitato di Pieve di Curtarolo che si concluderanno nel mese di febbraio.

Via Santa Maria di Non

è stato ultimato con il rifacimento dei marciapiedi nel lato sinistro (in direzione Vigodarzere) e si concluderà in circa trenta giorni. Sempre con riguardo alla frazione di Santa Maria di Non, inizieranno nel mese di febbraio i lavori di sistemazione e messa in sicurezza dell’incrocio di via Santa Maria di Non, via Cà Ferri e via Istria, con realizzazione di una piattaforma rialzata nella zona antistante la Chiesa. Anche questo intervento è stato finanziato con fondi propri del Comune. Sono partiti anche i lavori di esecuzione di una nuova condotta idrica, da parte di Spa, sul tratto di strada comunale di SCARICA L’APPETRA RADIO VENETO24 via Ca’ Ferri compreso tra via Santa Maria di Non e via Tessara.

SANTA MARIA DI NON

Nelle scorse settimane sono iniziati i lavori di sistemazione e ripristino dei marciapiedi, in entrambi i lati, di via Santa Maria di Non. L’intervento, finanziato dal Comune con risorse proprie di bilancio,

È stata predisposta la chiusura totale e temporanea al pubblico transiAscolta to (esclusi i frontisti e mezzi di soccorso) fino al giorno 08/03/2024 e comunque fino alla fine dei lavori, esclusivamente per i giorni feriali lavorativi, dalle ore 08:00 alle 17:30.

Via Santa Maria di Non

La pista ciclabile “Brenta” è in fase di ultimazione e nel mese di febbraio saranno concluse le opere di finitura (segnaletica e qualche recinzione). L’inaugurazione dell’opera è prevista per aprile 2024.

CURTAROLO

Per quanto riguarda il capoluogo, è prevista l’asfaltatura finale di via Gorizia e via Kennedy, a conclusione delle opere di fognatura realizzate in accordo con ETRA Spa. Sono terminati invece i lavori di efficientamento dello stadio con l’installazione delle nuove torri faro a led. Via Monte Ortigara

Comune di Curtarolo Via Gorizia 2 - 35010 Curtarolo (PD) | 049-9699911 | www.comune.curtarolo.pd.it


Limena

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Corso gratuito. Al via la nona edizione promossa dall’assessorato alla sicurezza

“Difesa è Donna” con il supporto psicologico e la gestione della paura L

’assessorato alla sicurezza ripropone la nona edizione di “Difesa è Donna”, il corso gratuito di difesa personale da strada per donne. Oltre alle lezioni di autodifesa, sono anche previsti incontri sulla psicologia della difesa e sulla gestione della paura, lezioni di primo soccorso e training sull’utilizzo dello spray urticante. “La piaga e l’emergenza sociale dei femminicidi sembra non avere fine – afferma il sindaco Stefano Tonazzo –. La cronaca di questi giorni purtroppo testimonia una situazione veramente tragica. Con questo corso vogliamo insegnare a difendersi, aiutando le nostre figlie, sorelle, mamme, vicine di casa, a non diventare un bersaglio e vittime della violenza di qualche folle. Questa iniziativa di successo, che è giunta alla nona edizione, ha fatto sì che in questi anni quasi un migliaio di donne potessero

apprendere come proteggersi sia con le mani che con la testa. Con queste serate, vogliamo dare un aiuto concreto e reale per la sicurezza di tutte le donne sia da attacchi fisici che psicologici. Un training a 360 gradi per imparare a non soccombere e reagire prontamente. Queste lezioni vi sono offerte gratuitamente dal

L’assessore Barichello: “Ci si difende non solo con le mani ma anche con la testa, partendo dalla volontà di reagire”

Le partecipanti al corso “Difesa è Donna”

Comune, affinché questo tempo sia utile per imparare delle tecniche che potrebbero salvare la vita”. “Il 2 giugno del 2023 – spiega Jody Barichello, assessore alla sicurezza, ideatore e promotore

di questa iniziativa – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha nominato Cavaliere al Merito della Repubblica per il mio impegno nella lotta alla violenza alle donne. L’idea del corso “Difesa è Donna”, che è sempre stato offerto gratuitamente

alle cittadine limenesi e la sua indiscutibile utilità ed efficacia è stata premiata con questo riconoscimento che ho dedicato a tutte le donne il giorno in cui mi hanno consegnato il titolo. La filosofia guida di questa iniziativa è quella che difendersi dal male

si può ma soprattutto si deve. Nei nostri incontri insegniamo non solo a difendersi con le mani, ma a difendersi con la testa, partendo dalla volontà di reagire. Giunto alla nona edizione, il corso ha visto partecipare in questi anni quasi mille ragazze, con età compresa fra i 12 e i 74 anni. Per questa nuova edizione riproporremo il training che ha fatto di questa iniziativa un successo: le lezioni di autodifesa, il primo soccorso, l’incontro con una psicoterapeuta, l’utilizzo dello spray al peperoncino, la prova pratica finale in strada per testare quello che si è imparato. Due ore di lezione, una volta la settimana da dedicarsi per apprendere non solo a proteggersi, ma soprattutto a difendersi”. Informazioni al numero 333 6114886, mail lonewolfsoftair@libero.it. Fanny Xhajanka

Nuovo nido “Andersen”, cantiere avanti tutta Proseguono i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido comunale “Andersen”. Il sindaco Stefano Tonazzo e il consigliere incaricato ai lavori pubblici Maurizio Martinello hanno effettuato un sopralluogo al cantiere per verificare lo stato dei lavori. L’importante opera, del costo complessivo di 1.263.000 euro, ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 800mila euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “La struttura è arrivata alla fase di costruzione dei solai e i lavori procedono secondo il cronoprogramma – afferma

il sindaco Stefano Tonazzo –. La costruzione è in legno mineralizzato che permette un’alta conduttività termica, uno standard elevatissimo di efficientamento energetico ed è altamente resistente al fuoco. Una nuova tecnologia all’avanguardia per i nostri concittadini più piccoli”. L’istanza era stata presentata a febbraio 2022, con un progetto preliminare redatto dall’ufficio tecnico che prevede la costruzione della nuova struttura in via Marzolla nel quartiere Arcobaleno. “Verrà costruito – spiega il sindaco Tonazzo – un edificio a piano unico di

circa 400 metri quadrati, dimensionato per ospitare complessivamente quattro sezioni compresa la sezione lattanti che ora non è presente nella struttura in via Ponterotto a Taggì di Sotto. Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione, i cittadini nei prossimi anni potranno giovare di un nuovo importante servizio pubblico che sarà di fondamentale importanza per sostenere le giovani coppie e la natalità. Questa nuova struttura sarà un valore aggiunto per il perseguimento delle politiche a sostegno della natalità che da sempre sono prioritarie per la nostra amministrazione”. (f.x.)

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L’asilo nido in costruzione in via Marzolla

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Bilancio 2024. Azzerato anche il debito pubblico

Confermati tutti i servizi, nessun aumento di tasse A

pprovato il bilancio di previsione 2024. Confermati tutti i servizi, nessun aumento delle tasse e azzerato il debito pubblico nel bilancio pluriennale 2024-2026. “E’ stato azzerato il debito pubblico del Comune – afferma il sindaco Stefano Tonazzo –. Nel 2017 era pari a 1.081.123 euro, nel 2024 sarà pari a zero. La nostra volontà di agevolare e mantenere i servizi, di avere scuola e sociale tra le priorità, di promuovere lo sport, di non indebitare il Comune, di non aumentare le tasse, di occuparci innanzitutto delle fasce deboli, di promuovere politiche per il rinnovamento della zona industriale. Questo è il nostro biglietto da visita per il 2024”. Per quanto riguarda le spese, 1.425.000 euro sono destinati a tasse e stipendi, mentre 740mila euro per l’illuminazione pubblica e le utenze energetiche e 190mila euro per la manutenzione di parchi e giardini. Per i servizi del sociale sono destinati 450mila euro mentre per quelli delle scuole vengono investiti 270mila euro. 50mila euro per lo

sport, 30mila per le politiche giovanili e 100mila euro per cultura e biblioteca. E’ invece di 2.360.000 euro l’ammontare delle spese di investimento approvate con il piano triennale dei lavori pubblici dove, fra le opere in programma, si impegnano 790mila euro per l’attuazione del Piano delle Acque, 490mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuola media Beato Arnaldo, e 930mila euro per la nuova biblioteca. “Abbiamo confermato il bonus bebè e il progetto sociale dello psicologo di base – aggiunge il sindaco Tonazzo –. Sono state anche confermate le aliquote Irpef e Imu. Sono inoltre già iniziate le due opere finanziate con i fondi del

PNRR l’ampliamento della scuola primaria “F. Petrarca” con la nuova mensa e la costruzione del nuovo asilo comunale. Sono in partenza nei prossimi mesi anche altri cantieri già finanziati nei precedenti piani triennali: la copertura tribuna del campo da calcio per 300mila euro, l’ampliamento del cimitero comunale con nuovi loculi e cinerari per 400mila euro, la nuova rotonda su SP47 in prossimità dell’incrocio di via Cervi per 600mila euro, la sistemazione del viale di ingresso alla Barchessa per 250mila euro e il prolungamento ciclabile da fine Peschiera a Piazza Diaz per 150mila euro”. Fanny Xhajanka

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Libero sfogo alla creatività dei giovani “Limena CreAttiva” è il nuovo progetto lanciato dall’assessorato alla cultura e alle politiche giovanili del Comune in collaborazione con Daigo Music School. “L’iniziativa – spiega il consigliere incaricato alla cultura Daniela Favaro – vuole dare spazio ai giovani mettendo al primo posto la creatività attiva come strumento per leggere la realtà corrente da una prospettiva personale e originale. I giovani saranno invitati a realizzare il proprio reel sfoderando tutta la loro creatività. Scegliendo un luogo di Limena che li vede protagonisti: suonando uno strumento, dipingendo, ballando, cucinando, giocando, facendo sport o mostrando qualsiasi altra abilità. I video verranno valutati da una giuria di esperti e premiati durante una serata in cui saranno protagonisti. I premi in palio saranno “Card Cultura”, che permetteranno la visione di musei e palazzi storici della nostra provincia e regione. La cultura sempre al centro delle attenzioni dell’amministrazione comunale proporrà l’attesissima e seguitissima rassegna teatrale “Limenamente” che inizierà il primo venerdì di marzo con serate dedicate anche all’anniversario del grande Marco Polo”. La Biblioteca, inoltre, propone la terza edizione della rassegna “Uno sguardo sul mondo” con autori che faranno conoscere più da vicino architettura, attività, società del territorio e sono previsti laboratori di inglese per i più piccoli. (f.x.)


Vigodarzere

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Tavo. L’impianto lungo la strada provinciale pericolosa e ad alta intensità di traffico

Più sicurezza lungo la “Brentana” grazie al semaforo in funzione

Ora si sta valutando la necessità di installare un un parapetto sul lato opposto della provinciale proprio a protezione della pista ciclabile , tra il ciglio della strada e la pista.

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partecipare a corsi di formazione su Tanatoestetica, Tanatoplastica (con uso dell’aerografo) e Tanatoprassi. I partecipanti avranno anche la possibilità di apprendere tecniche estetiche avanzate di trattamento della salma come l’occultamento di cicatrici e deturpazioni e il Ascolta trattamento di pallore e altre variazioni di colore.

P

edoni e ciclisti più sicuri a Vigodarzere. È stato installato nei giorni scorsi un semaforo lungo la provinciale 46 “Brentana”, nella frazione di Tavo di Vigodarzere, un’arteria pericolosa con un rettilineo ad alta intensità di traffico. Il nuovo dispositivo funziona a chiamata: basterà premere il pulsante così da regolare e percorrere in sicurezza l’attraversamento ciclopedonale di via Villabozza. “L’impianto è stato collocato per essere al servizio dei pedoni, che hanno necessità di attraversare la provinciale - spiega il sindaco Adolfo Zordan - e anche per le biciclette che provengono dalla nuova pista ciclabile, ormai in fase di ultimazione. La ciclopedonale collegherà il Comune di Curtarolo alla frazione di Saletto di Vigodarzere e andrà a raccordarsi, attraverso questo percorso, al tracciato ciclabile della Treviso-Ostiglia. Lungo via Villabozza è ormai visibile anche il parapetto posato a protezione dei ciclisti nei tratti della strada provinciale che presentano maggiore dislivello. Quest’opera, il cui costo preventivato è di 1 milione e 318 mila euro, è stata finanziata per 1 milione e 20 mila euro grazie al contributo della Regione Veneto, 89.400 euro provengono dalle casse del Comune di Vigodarzere

Il nuovo semaforo che regola il traffico lungo la strada provinciale “Brentana”

e i rimanenti 208.600 euro arrivano dal Comune di Curtarolo. Molti cittadini hanno già espresso apprezzamento per l’installazione del semaforo perché, come hanno manifestato all’amministrazione, ora finalmente adesso riescono ad attraversare la provinciale, un rettilineo molto trafficato, con maggiore sicurezza”. L’impianto semaforico ha riscosso grande consenso dai tanti pedoni e ciclisti che percorrono la strada e anche perché, lungo via Villabozza, transitano centinaia di veicoli, compresi mezzi pesanti. Ora si sta valutando la necessità di installare un un parapetto sul lato opposto della provinciale proprio a protezione della pista ciclabile , tra il ciglio della strada e la pista. C’è, infatti,

il pericolo che qualche veicolo, sbandando, esca dalla carreggiata e finisca dritto sulla ciclabile. I residenti chiedono che, dopo il semaforo in via Villabozza, l’amministrazione si faccia carico di installarne un secondo, vicino alla farmacia di Tavo per garantire sicurezza soprattutto agli anziani. Sui social i cittadini di Tavo hanno poi manifestato grande rammarico per la chiusura prima del panificio, l’unico del paese, e poi dell’edicola. All’amministrazione chiedono di promuovere iniziative per non far morire la frazione, rilanciare negozi e attività commerciali pensando soprattutto agli anziani che spesso hanno difficoltà a spostarsi ora anche per comprare il pane. (n.m.)

Alla stazione ferroviaria le sagome dei deportati

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Un originale allestimento artistico in luoghi pubblici simbolici per attirare l’attenzione e far riflettere sui valori della memoria e della libertà. Anche quest’anno il Comune di Vigodarzere ha deciso di posizionare sagome dei deportati per ricordare la tragedia della Shoah. Le installazioni sono state posizionate alla stazione dei treni di Vigodarzere e sul parapetto all’altezza del sottopasso ferroviario e, poi, dietro alle inferriate dei cancelli di villa Zusto e dell’ex deposito dell’aeronautica a simulare i campi di prigionia. “Abbiamo voluto proporre le installazioni che erano state molto apprezzate - spiegano il sindaco Adolfo Zordan e l’assessore alla Cultura, Katia Bano - per onorare la memoria delle migliaia di deportati trucidati nei campi di

concentramento e per non dimenticare l’immane tragedia dell’olocausto attraverso l’istallazione di sagome e cartelli nel territorio. Anche quest’anno nei centri delle

frazioni sono state installate alcune sagome di persone deportate, con una novità: sono state poste sopra il sottopasso di via Roma e in stazione, perché fossero visibili dai passeggeri e pendolari che sostavano o arrivavano a Vigodarzere, e da chiunque si trovasse a passare in treno. Si ringrazia Rfi Rete Ferroviaria Italiana per aver accolto l’iniziativa e aver acconsentito all’installazione delle figure”. In Biblioteca è stato allestito un corner con alcuni libri e dvd sull’argomento e in Villa Zusto è andato in scena lo spettacolo teatrale “Oleg-racconto della Shoah”, prodotto da The Play, una rappresentazione senza voce, a parlare erano i movimenti del volto, con l’attore Massimo Farina, che ha curato anche la regia insieme a Diego De Francesco. (n.m.)


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Vigodarzere

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L’aiuto. Riconosciuto alle associazioni impegnate nelle attività

Sport e benessere, sostegno da 20 mila euro alle società

S

alute e sport. Sono in arrivo contributi a sostegno delle associazioni che operano nel territorio di Vigodarzere. Ammonta a circa ventimila euro la quota di contributi che l’amministrazione comunale ha deciso di destinare per la promozione della salute e del benessere attraverso l’attività motoria. Il Comune ha assegnato i finanziamenti ai sodalizi sportivi che hanno partecipato al bando comunale “Sport e benessere”. A sua volta Il Comune era risultato assegnatario di un contributo dalla Fondazione Cariparo per integrare la piastra sportiva adiacente alla scuola media Moroni con attrezzature inclusive per praticare attività motoria all’aperto. “Abbiamo emanato il bando Sport e benessere 2023 per la promozione dell’attività sportiva e della salute - illustra il sindaco Adolfo Zordan - in favore delle associazioni e delle società sportive operanti nel territorio di Vigodarzere, che svolgono un ruolo significativo nella diffusione dell’educazione e della pratica sportiva giovanile e del benessere delle fasce di età più avanzate, in modo particolare degli over 65. Un modo per dare sostegno e promozione all’azione educativa e sociale svolta sul territorio dalle associazioni sportive, le quali, con le loro attività, contribuiscono allo sviluppo sociale, aggregativo ed educativo dei giovani e al benessere delle fasce di età più adulte”. Il contributo massimo erogabile per ogni associazione era stato previsto in 5.500 euro: il bando è già chiuso e i contributi sono stati assegnati. Il Comune ha invece ottenuto 36 mila euro dalla Fondazione Cariparo, dopo aver partecipato nel 2022 al bando “Work in Sport”, che sostiene interventi di miglioramento delle strutture sportive pubbliche, riservato esclusivamente alle amministrazioni comunali delle provincie di Padova e Rovigo. L’obiettivo è la promozione dell’attività motoria e sportiva attraverso il sostegno alla realizzazione di interventi volti al potenziamento di attrezzature dedicate all’utilizzo anche da parte delle persone con disabilità. L’amministrazione comuna-

le aveva partecipato al bando della Fondazione Cariparo, presentando il progetto di riqualificazione dell’area esterna di pertinenza della scuola media “Moroni” per integrare le piastre sportive esistenti con attrezzature inclusive per l’attività motoria all’aperto. Dopo la comunicazione dell’ammissione al bando e dell’assegnazione del contributo, Comune e Fondazione avevano siglato una convenzione. (n.m.)

La piastra sportiva alla scuola Moroni

Sintonizzati sul futuro. cambiare look

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Michele Capuano nuovo comandate della stazione Carabinieri Nuovo comandante alla guida della stazione Carabinieri di Vigodarzere. Il cambio della guardia è avvenuto nei giorni scorsi. Dopo quasi sette anni di servizio il maresciallo Nicola Florio, 40 anni, ha lasciato la Vigodarzere, dove aveva assunto l’incarico a giugno del 2017, per prendere il comando della stazione di Selvazzano. Al suo posto è stato nominato il maresciallo Michele Capuano, 42 anni, che arriva dalla caserma di Noventa Padovana. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Adolfo Zordan. “Ho dato il benvenuto al nuovo comandante della stazione dei

carabinieri di Vigodarzere, il maresciallo capo Michele Capuano - ha detto il primo cittadino nell’incontro con i due comandanti -. Bene arrivato, quindi, al nuovo comandante che ha dimostrato grande competenza e disponibilità alla collaborazione. Ringrazio il maresciallo maggiore Nicola Florio, trasferito al comando della stazione di Selvazzano, per il prezioso lavoro svolto in questi sei anni e mezzo. La comunità di Vigodarzere lo ringrazia gli è grata per il suo supporto in tutto il tempo trascorso con noi”. Nel 2018, durante un principio di esondazione del fiume Brenta, il maresciallo Florio collaborò con i volontari del Gruppo comunale della Protezione civile nelle operazioni di evacuazione di centinaia di persone dalle abitazioni per la loro messa in sicurezza. E per questa sua attività Zordan gli ha conferito un encomio solenne. Nel 2022 gli è stato conferito un encomio dal comandante della Legione Carabinieri Veneto per aver coordinato la tempestiva ed articolata attività d’indagine che ha permesso, in brevissimo tempo, di arrestare un uomo che perseguitava e vessava l’ex compagna. (e.r.)


Vigodarzere

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Terraglione. Tifosi più comodi allo stadio sugli spalti

Dall’ippica al calcio: nuova vita per le gradinate A

l campo di calcio a Terraglione sono finalmente arrivate le gradinate. Un tempo erano state utilizzate per il concorso ippico. Nei giorni scorsi l’area dell’impianto può disporre degli spalti che consentiranno agli spettatori di assistere alle partite comodamente seduti. “Le gradinate erano già in possesso del Comune commenta il sindaco Adolfo Zordan - forse qualcuno le ricorderà quando venivano utilizzate a Saletto per ospitare gli spettatori del concorso ippico. È bastato cambiare i giunti e ripulire i seggiolini per rimettere a nuovo la struttura, che giaceva da anni inutilizzata in magazzino. Mancano delle rifiniture di aggiustamento, per le quali siamo in attesa del materiale, e poi si potranno utilizzare”. Sempre per il campo da calcio, un anno fa a gennaio, l’amministrazione comunale aveva approvato una variazione di bilancio stanziando 1 milione e 460 mila euro per la manutenzione dei terreni di gioco di Terraglione e Tavo e per la sostituzione del manto erboso

con una copertura in materiale sintetico. In quell’ occasione, il sindaco Adolfo Zordan, illustrando l’intervento, aveva sottolineato che erano state accolte le richieste giunte dalle società sportive, che frequentano i due impianti, di poter utilizzare in maniera più continuativa i campi anche nella stagione invernale o con il maltempo. Con la pioggia o

il gelo i campi diventano impraticabili; sostituendo, invece, l’erba con materiale sintetico, oltre a diminuire i costi di manutenzione delle strutture, essi saranno utilizzabili in qualunque condizione meteo. Lo stanziamento di 1 milione e 460 mila euro è stato suddiviso equamente per entrambi i campi da calcio e oltre alla sostituzione del manto erboso con del materiale sintetico, sono previsti la realizzazione del sistema di drenaggio profondo e superficiale, la costruzione di un serbatoio di accumulo con annesso impianto di sollevamento dell’acqua piovana oltre alle opere di completamento esterne a bordo campo e allo smaltimento in discarica dell’erba rimossa. Entrambi i campi, poi, hanno dimensioni 96 x 57 metri e, rispettando le prescrizioni fornite dalla Lega Nazionale Dilettanti, potranno in futuro essere utilizzati per partite di calcio a 11 di campionati fino all’Eccellenza e quello di Terraglione anche per calcio a sette, rugby a quindici e a sette, touch rugby e hockey. (n.m.)

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Minoranza consiliare, costituiti i gruppi autonomi Le minoranze consiliari di Vigodarzere, scese in campo alle amministrative con una lista unitaria, si presentano in maniera autonoma. La Brentana, Fratelli d’Italia e Forza Italia, presenti nella lista elettorale “SiamoVigodarzere” alle ultime elezioni che hanno visto la conferma del sindaco uscente Zordan, hanno concordato di costituire dei gruppi consiliari autonomi di minoranza. “L’obiettivo è una maggiore autonomia identitaria - spiegano i referenti dei tre gruppi - per una rinnovata azione propositiva delle opposizioni alla giunta Zordan-Zanovello, che non sta mantenendo gli impegni presi con i cittadini, perché priva di progettualità serie ed adeguate ad affrontare e risolvere le molteplici criticità della nostra Comunità”. “La Brentana - aggiungono gli esponenti - si propone di coinvolgere la cittadinanza in una serie di incontri per dibattere le problematiche più sentite (ad esempio su sanità, energie rinnovabili, la viabilità) per aumentare la consapevolezza e stimolare azioni concrete. La lista elettorale “SiamoVigodarzere” rimarrà fino alla fine del presente mandato per quelle iniziative politiche che le tre forze riterranno di portare avanti di comune accordo”. (n.m.)


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Provincia

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L’intervista. La direttrice dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, “situazione sotto controllo”

Dall’influenza aviaria alla peste suina Ricci: “La nostra lotta contro i virus” L

’influenza aviaria ha flagellato gli allevamenti nel 2021 e all’inizio del 2022 con numeri impressionanti di focolai, ma al momento la situazione è sotto controllo. La Direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Antonia Ricci fa il punto negli allevamenti del padovano. “Al momento la situazione è assolutamente favorevole. In Veneto abbiamo avuto quattro focolai negli allevamenti, l’ultimo risale al 24 novembre scorso a Verona e gli altri tre precedentemente nel padovano, quindi un numero molto esiguo, collegato al fatto che riusciamo a gestire la malattia in modo efficace. Sicuramente è fondamentale il lavoro delle Aziende Sanitarie Locali, dei veterinari, dei liberi professionisti, degli allevatori che rispettano le misure di biosicurezza con molta serietà evitando la diffusione del virus. Stiamo dimostrando che la situazione si può gestire con rapidità estinguendo i focolai”. L’esperienza ha insegnato a reagire alle emergenze, ma bisogna stare sempre all’erta, vero? “E’ strategica la sinergia tra pubblico e privato, perché la caratteristica del nostro territorio è proprio quella della densità di allevamenti avicoli e questo può essere il primo fattore di rischio. Se è vero che negli ultimi anni le positività negli allevamenti sono state molto limitate, non si può dire lo stesso per i selvatici, che fanno registrare nei nostri territori, come peraltro in tutta Europa e nel mondo, un numero elevatissimo di casi. Ormai l’infezione da virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (cosiddetti HPAI) riguarda non soltanto gli uccelli selvatici, ma molte specie di mammiferi selvatici, quali volpi, orsi, scoiattoli, procioni, mammiferi marini e anche cani e gatti. L’attenzione ai selvatici quindi deve essere massima, perché la malattia in queste specie può rappresentare un problema ecologico (alcune specie di uccelli migratori sono state decimate dall’arrivo del virus) e di minaccia agli allevamenti di tacchini, polli e anatre. Per questo motivo è indispensabile mantenere altissima l’attenzione sull’applicazione delle misure di biosicurezza (massima separazione fra l’esterno e l’interno dell’allevamento, controllo degli accessi, pulizia e disinfezione degli ambienti), per

Antonia Ricci

evitare che il virus, veicolato dagli uccelli selvatici, possa entrare negli allevamenti. E la ricerca sul vaccino? Nonostante in questo momento la situazione non sia di emergenza, abbiamo vari studi in corso sull’efficacia del vaccino, e stiamo lavorando anche per fare qualche test pilota proprio per farci trovare pronti, nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare anche quest’arma in più. Ricordiamo in-

fine che l’influenza aviaria potrebbe rappresentare anche un rischio per la salute umana e dunque, anche se al momento quest’eventualità appare remota, va sempre evitato di entrare in contatto con avicoli malati o morti, ad esempio nel caso di gabbiani, com’è capitato a Verona e sul lago di Garda l’anno scorso. Nessun rischio invece per quanto riguarda il consumo di carne avicola o uova, l’influenza non si trasmette per via

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alimentare”. Sulla peste suina africana invece com’è la situazione? “E’ una malattia molto grave per i suini, ma che non ha nessun impatto sulla salute umana. Non si trasmette all’uomo. C’è però una grandissima preoccupazione perché il virus è presente in Italia, anche in regioni limitrofe alla nostra, ma al momento non è arrivato in Veneto, né in Friuli, né in Trentino, quindi nel nostro territorio non c’è stato nessun caso. L’attenzione però rimane altissima ed è fondamentale il rispetto delle misure di biosicurezza da parte degli allevatori per evitare una possibile introduzione del virus negli allevamenti. Stiamo lavorando moltissimo per il controllo e la riduzione dei cinghiali in tutti i territori dove c’è una presenza molto elevata e i risultati si vedono. Grazie all’azione sinergica della Polizia Provinciale, del Parco Colli e dell’ASL, il lavoro sta funzionando molto bene. Quali precauzioni prendere? L’appello che rivolgo a tutta la popolazione, agli agricoltori, ma anche agli escursionisti, è che qualora venga ritrovata la carcassa di un cinghiale, venga segnalata immediatamente alla Polizia Provinciale, perché uno dei modi per riuscire a contenere questa malattia è quello di identificare subito i primi casi. La peste suina si trasmette anche con i prodotti derivati dalla carne suina, salsicce, insaccati, che potrebbero provenire da zone infette dell’Europa dell’est ma anche extra europee, molto lontane da noi. E’ fondamentale quindi non abbandonare rifiuti che contengano questi residui nei boschi o comunque nell’ambiente, perché qualora un cinghiali mangi una salsiccia contaminata può infettarsi e trasmettere il virus ad altri animali. E negli allevamenti? Anche in questo caso gli allevatori devono attenersi strettamente alle misure di biosicurezza. Considerato che la presenza di PSA in un allevamento o anche solo nei cinghiali comporta l’applicazione di severe misure sanitarie in un’area molto vasta, un focolaio di questa malattia può generare significative perdite economiche per un comparto che è un’eccellenza del nostro territorio”. Vincenzo Gottardo


Provincia

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L’incontro. La presentazione in Provincia: “aperti al confronto”

“Ecco il nuovo ospedale di Padova” ai sindaci i dettagli del progetto I

l nuovo ospedale di Padova spiegato nel dettaglio ai sindaci, per condividere il percorso che poterà alla costruzione della nuova struttura a Padova -est San Lazzaro. E’ stata la Provincia ad ospitare l’incontro con tutti i sindaci del territorio durante il quale si sono condivisi i progressi del progetto: un intervento destinato a cambiare per decenni l’offerta sanitaria del padovano, sia per il numero di posti letto, più di 900, che per le sue caratteristiche strutturali e tecnologiche. Il nuovo polo ospedaliero avrà un nuovo pronto soccorso, una nuova radiologia e un percorso nascita temporaneo. Inoltre, includerà anche un’area per l’installazione di tecnologie altamente innovative, spazi per la didattica, un centro high-tech di simulazione, la Torre della Ricerca. Fabio Perina, direttore ammi-

nistrativo dell’Azienda Ospedaliera di Padova, conferma che “la presentazione ha suscitato grande interesse da parte di tutti i sindaci presenti. Desidero ringraziare il presidente della Provincia Sergio Giordani e tutti coloro che hanno partecipato al dibattito. Il confronto è stato molto interessante e apprezziamo tutti i con-

Giodani: “un’opera di ampio respiro che avrà un impatto regionale e sarà completata entro il 2031” tributi forniti: peraltro l’Azienda ha fornito a tutti i partecipanti un indirizzo e-mail a cui inviare ulteriori osservazioni”. Numerosi i temi trattati durante l’incontro: “L’importanza della centralità del paziente nel

Un particolare del nuovo ospedale da 900 posti letto, previsto a Padova est

percorso di cura,” spiega ancora Perina. “Abbiamo mostrato dati eccezionali riguardo alle percentuali di singole degenze previste nell’unità ospedaliera. Un altro tema chiave è la sicurezza nei percorsi di cura sia per i pazienti che per gli operatori. La sosteni-

bilità ambientale è stata un’altra questione centrale, sottolineando come l’ospedale sia conforme agli standard ambientali più recenti. Infine, abbiamo affrontato il tema del benessere del personale e dell’organizzazione degli operatori sanitari. Abbiamo

risposto anche a domande sulle questioni viabilistiche, illustrando come la viabilità dalla città sia straordinaria, con una stazione ferroviaria dedicata e un servizio anche da linee tranviarie, situazione che si differenzia positivamente da altre realtà ospedaliere che conosciamo”. Per il Presidente della Provincia di Padova, Sergio Giordani, è stato un ottimo momento di confronto: “Sono lieto di aver visto tanti sindaci qui, perché questo non è solo un progetto di Padova, ma un progetto di impatto regionale. Il nuovo ospedale è un’opera di ampio respiro, che sarà completata entro il 2031. Ricordo che, oltre a questo, verrà completamente ristrutturato il Polo ‘Giustiniani’, destinato a diventare un Ospedale di Comunità, il che significa che avremo complessivamente più di 1800 posti letto”.

La fabbrica della musica: a marzo i concerti e le visite del Centro Organistico Padovano Come si “costruisce” la musica? Come fa un concertista a strutturare un programma? Come funziona un organo? o un violino, o un altro strumento? Proprio partendo dalla curiosità il Centro Organistico Padovano propone le prime quattro domeniche di marzo “Opificium musicae - la fabbrica della musica”, alla chiesa di Sant’Antonio Abate in via Savonarola, con l’obiettivo di divulgare la cultura e renderla fruibile a tutti, senza esclusioni, per saziare la curiosità delle persone, per avvicinare anche i più giovani al mondo musicale, soprattutto organistico, in un’ottica di inclusione e di democrazia culturale.

Gli spettacoli iniziano alle 17.30, l’ingresso è libero. “Durante i nostri concerti - spiega Viviana Romoli, direttrice artistica e organista - vi saranno momenti dedicati all’interazione tra i musicisti ed il pubblico, che verrà quindi saziato nella curiosità di comprendere la costruzione della musica ed anche del funzionamento dell’organo e di altri strumenti”. La rassegna si aprirà domenica 3 marzo con il concerto di Emmanuel Arakélian, un giovane talentuoso organista francese di origini armene. Il concerto sarà in collaborazione con l’Associazione Italiarmenia, preceduto da un saluto del dott. Vartan Giacomelli. Il

secondo concerto domenica 10 marzo e vedrà protagonisti due grandi musicisti bolognesi: Michele Vannelli (Maestro di Cappella della cattedrale di S. Petronio) all’organo, e Alberto Allegrezza, tenore, esperto in vocalità barocca. Il 17 marzo “Duo Seraphim”, con Stefano Molardi all’organo e Gianandrea Guerra al violino. Infine il 24 marzo l’organista trentino Simone Vebber si esibirà in un impegnativo programma. La stagione primaverile si concluderà poi nel mese di aprile con “Passeggiando per le botteghe”, la visita a due botteghe artigiane, un liutaio e una ditta organaria.

Simone Vebber, organista, suonerà il 24 marzo

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Cultura

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La mostra. A Padova, Palazzo Zuckermann, fino al 10 marzo

“Lo sguardo e la memoria”: Paola Bussadori e il Parco Treves

F

ino al prossimo 10 marzo gli spazi espositivi di Palazzo Zuckermann ospiteranno la mostra “Lo Sguardo e la memoria”, dedicata al lungo e appassionato lavoro realizzato dall’architetta Paola Bussadori per il Parco Treves. Un lavoro che già negli anni Ottanta aveva portato alla realizzazione di una mostra sul giardino romantico e Jappelli (tenutasi al Palazzo della Ragione ben cinquant’anni dopo l’ultima esposizione dedicata ai giardini in Italia, realizzata nel 1931), e che permise di puntare i riflettori sul tema della conservazione del giardino storico. Un tema particolarmente caro all’architetta, che condusse il primo scavo a proprie spese e che per decenni affrontò quella che lei definiva come “una formidabile avventura intellettuale” con entusiasmo e dedizione. Un legame, quello fra Bussadori e il Parco Treves, che non si esaurì né dopo che il Parco venne riportato al suo antico splendore, nel 2005, né con il ritiro dalla professione da parte dell’architetta, anzi: se nell’anno del restauro del Parco Bussadori si occupava dei percorsi didattici e delle guide alle scolaresche, negli anni del pensionamento la sua passione per il parco trovava espressione nei disegni a tempera e tecnica mista che dedicava al Parco e alla sua vegetazione. Opere che, nei

Ad accompagnare le fotografie, alcuni disegni originali di Jappelli provenienti dal Museo di Arte Medievale e Moderna di Padova e vari documenti che riflettono lo stato del Parco fra gli anni Cinquanta e Ottanta

Uno scorcio del Parco Treves in una foto d’epoca

desideri dell’architetta, avrebbero dovuto essere esposte in una mostra dedicata che, però, non fece in tempo a veder realizzata. Ora, a poco più di due anni dalla sua morte, la mostra “Lo sguardo e la memoria” vuole realizzare quel desidero e al contempo celebrarne l’opera e l’impegno. La memoria del titolo della mostra allude infatti in prima battuta al ricordo di Paola Bussadori e al desiderio di far conoscere al meglio la sua opera, ma non solo: la memoria è da intendersi anche in modo più ampio ed è un tema cui la stessa Paola Bussadori teneva molto. Secondo l’architetta, infatti, il Parco era “portatore di memoria artistica, storica, botanica, evocativa; in un parola: monumentale”. La mostra, a cura di Alessia Castellani, Cristiana Castellani e Roberto Giannerini, promossa dall’Assessorato alla Cultura

del Comune di Padova con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova e l’adesione del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova, si compone di scatti di Paola Bussadori e Renato Roverato, fotografo di paesaggio e architettura e collaboratore di lungo corso dell’architetta, che documentano sia le fasi di riscoperta archeologica delle tracce dell’intervento di Jappelli, sia l’esecuzione dei lavori di restauro veri e propri. Ad accompagnare le fotografie, alcuni disegni originali di Jappelli provenienti dal Museo di Arte Medievale e Moderna di Padova e vari documenti che riflettono lo stato del Parco fra gli anni Cinquanta e Ottanta e testimoniano quanto sia stato fondamentale l’intervento di Paola Bussadori per la sua rinascita.

dell’Africa in particolare. In questo progetto si inserisce la mostra “Nel cuore del Congo”, che raccoglie pezzi tipici prove-

nienti da diverse regioni del paese: maschere, tessuti e statue che non sono semplici testimonianze di arte e artigianato locali, ma

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Hai un vecchio bagno che non ti piace più e vuoi rifarlo ma non sai da dove cominciare? Gli interventi di ristrutturazione a volte possono diventare dei veri e propri problemi … soprattutto se non ci si affida a dei seri professionisti … La soluzione migliore per ristrutturare il tuodi bagno è Veneto24 passa al sistema ultima quella digenerazione affidarsi a un unico referente che sappia in DAB che permette primis ascoltarti e capire le tue esigenze e poi coordinare il lavoro di ascoltare dall’inizio alla fine. anche la radio con una

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Francesca Tessarollo

Nel cuore del Congo: alla scoperta di una cultura affascinante Un viaggio nella cultura della Repubblica Democratica del Congo attraverso maschere, tessuti e statue tipici del Paese: è questo il fulcro de “Nel cuore del Congo”, mostra che farà tappa a Padova fino al 22 marzo. La mostra si compone di numerosi pezzi originali provenienti dal Museo Africano di Madrid che, dopo essere stati esposti al Museo Africano di Verona, possono ora essere ammirati a Padova, presso i Missionari Comboniani (in Via San Giovanni di Verdara), comunità attiva in città da oltre un secolo e già promotrice di varie iniziative mirate alla promozione della conoscenza e del dialogo fra la città di Padova e i Paesi del Sud del mondo e

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che permettono ai visitatori di esplorare molti altri aspetti della cultura del posto. Si tratta infatti di pezzi originali caratterizzati da una forte valenza mitico-religiosa, in grado di esercitare un’azione di forte controllo sociale e terapeutico. Gli oggetti esposti, in particolare, fanno parte della collezione donata al Museo Africano di Madrid dei Missionari Comboniani da Bordallo Huidbro, ambasciatore della Spagna nella Repubblica del Congo dal 1996 al 2000. Un primo passo per conoscere la cultura ampia e variegata di un Paese, la Repubblica Democratica del Congo, che unisce oltre 250 gruppi etnici e custodisce un’immensa ricchezza culturale. (f.t.)

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Sport

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Basket. L’analisi del coach dei neroverdi Riccardo De Nicolao

Virtus ritrova la carica positiva e mette a punto una serie di vittorie

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opo otto sconfitte consecutive è iniziata la riscossa, con quattro vittorie, una dopo l’altra, in una sequenza che porta un deciso cambio di rotta: i ragazzi della Virtus Basket Antenore Energia hanno dato prova di carattere e di forza d’animo, con una serie di vittorie che fanno ben sperare per un girone di ritorno che porti alla salvezza. Soddisfatto il coach dei neroverdi Riccardo De Nicolao, che invita a non esaltarsi e a restare con i piedi per terra. “Siamo stati bravi a non abbatterci dopo le sconfitte e a continuare ad avere fiducia nel lavoro che stiamo facendo. Avevamo inanellato una serie di risultati negativi perché condizionati da infortuni e da episodi sfavorevoli. Un po’ alla volta i risultati sono arrivati, però ne abbiamo ancora di strada da fare. Le quattro vittorie consecutive sono venute con-

tro San Vendemmiano e Faenza, che sono due corazzate del campionato di B, le altre due contro Imola e Lumezzane, due scontri diretti con squadre di pari classifica. Adesso dovremo essere bravi a dare continuità di risultati per far fruttare appieno questi punti che siamo riusciti a fare” Quali giocatori hanno trasci-

“La fiducia nel lavoro che stiamo facendo ha dato i suoi risultati, ora dobbiamo imprimere la continuità” nato la squadra verso questa riscossa ? “Non si vincono le partite solo con le individualità: siamo riusciti ad esprimerci bene a livello di gruppo. Qualche giocatore più esperto, come ad esempio Scan-

L’esultanza dopo la vittoria a Imola (Credits: Lorenzo Spinella - On/Off Production)

zi, ha dato un grosso contributo con il suo talento, ed anche il rientro di Molinaro per noi è stato fondamentale. Ma tutta la squadra ha dato il massimo”. In squadra sono entrati anche

dei giovanissimi, come si sono comportati in campo ? “La mission della società è anche di lavorare ad alto livello con le giovanili per poi riuscire a far arrivare i giovani in prima squa-

dra. I ragazzi sono stati bravi: quando ci siamo trovati in difficoltà per gli infortuni si sono fatti trovare pronti. Marchet ha fatto delle ottime prestazioni, ed è stato utilizzato anche in seguito. Anche Padovani e Guevarra si sono comportati molto bene, sono degli under 19. Ci hanno veramente aiutato tantissimo. Come si prospetta questo girone di ritorno ? L’obiettivo rimane la salvezza, da raggiungere il prima possibile. Dobbiamo fare tesoro di queste vittorie senza cadere nell’entusiasmo, non cadere nel tranello del sentirsi arrivati. Abbiamo di fronte partite importantissime: dobbiamo guardare a una partita alla volta, consapevoli delle cose buone che abbiamo fatto, e continuare a migliorare ogni giorno”. Diego Buonocore

Cuttini alla sua quarta stagione con Pallavolo Padova: “Il rapporto umano aiuta a crescere” Per tutti, giocatori e tifosi, è il “coach”: più che un allenatore una guida, un mentore nello sport e nella vita. Nei 25 anni di carriera Jacopo Cuttini ha allenato squadre del settore maschile e femminile, atleti dei gruppi giovanili e dei seniores. Nel suo palmares anche una promozione in B1 maschile con Cordenons, a Pordenone, una promozione in B1 femminile e una Coppa Italia di B2 con Martignacco a Udine. E’ alla sua quarta stagione alla guida del Padova Volley nel campionato di Superlega. “Negli anni ho imparato l’importanza dello studio”, racconta coach Cuttini, “cerco sempre di aggiornarmi; lo sport in generale ma il

volley in particolare è in continua evoluzione, non è mai lo stesso ogni anno, quindi noi tecnici dobbiamo cercare di stare dietro a questa evoluzione se vogliamo poi formare i ragazzi alla pallavolo di oggi. Lo studio del gioco è fondamentale, a guardare alle grandi squadre c’è sempre da imparare. Il rapporto con i ragazzi mi ha dato tantissimo, non solo come tecnico ma come uomo. I miei ragazzi sono sempre abbastanza giovani mentre io divento sempre più vecchio: questo gap non lo sento come un problema, ma anzi in palestra mi sento sempre vicino a loro, la loro giovinezza arricchisce anche me. Mi reputo veramente fortunato perché io arri-

vo dal nulla, ero un giocatore mediocre di serie B, poi ho iniziato ad allenare i gruppi giovanili, a fare le mie esperienze. Ho fatto quasi tutti i campionati e mi son-o ritrovato poi a fare campionati di serie B di alto livello, a fare il primo allenatore in Superlega. Nella mia gavetta sono stato forse bravo, ma anche fortunato. Io spero di continuare così perché amo quello che faccio, mi diverto come un matto, ogni giorno entro in palestra con il sorriso, anche nei momenti difficili. L’obiettivo che propongo a me stesso e ai miei ragazzi è di crescere come individui e anche come squadra. Il mio sogno è questo: continuare ad alzarmi ogni giorno col sorriso”. (d.b.)

Jacopo Cuttini (foto pallavolopadova.com)

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Calendario: Dese: domenica 28 gennaio Chirignago: domenica 4 febbraio Pellestrina: giovedì 8 febbraio Lido di Venezia: venerdì 9 febbraio Marghera: sabato 10 febbraio Burano: sabato 10, domenica 11 e martedì 13 febbraio Campalto: domenica 11 febbraio Mestre: lunedì 12 febbraio Zelarino: martedì 13 febbraio

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Sintonizzati “Tre volte free”: sicurezza, sostenibilità sul futuro. e qualità, ecco la chiave del servizio Dabo Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

Veneto24 passa al sistema di ultima Il punto con l’amministratore Bottesin: “Offriamo una personalizzazione completa” generazioneMarco DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Il vending ormai è diffuso ovunque: camente gli schermi e i touch scredagli uffici alle scuole, dagli ospeda- en; e siamo anche ‘carbon free’ per li ad altri luoghi pubblici, guai a non quanto riguarda il trasporto, perché trovare dei distributori automatici da anni ormai ci spostiamo solo ed www.veneto24.it per soddisfare la fame o permette- esclusivamente su mezzi elettrici, re di staccare con un buon caffè. Ma puntando dunque sulla sostenibilità attenzione: distributore automatico a 360 gradi”. non vuol dire scarsa qualità, anzi! Le persone ormai si aspettano di Ha accennato alla cornice sanificanpoter trovare in questi punti ristoro te, che è un vostro brevetto. Ci spieprodotti e servizi di prima scelta. E ga meglio di cosa si tratta? questo Dabo lo sa bene. “Certamente. Si tratta di una corniDabo èVeneto24 una storicapassa realtà del cedi installata al padosistema ultima sui nostri distributori vano che si occupa proprio di distriche garantisce una sanificazione cogenerazione DAB che permette butori automatici e che da 30 anni stante, che si interrompe nel tempo di ascoltare anche la radio con una punta a offrire un servizio innova- dell’utilizzo del distributore, per poi qualità audio perfetta. tivo e all’avanguardia, garantendo ripartire immediatamente. Questo è un coffe break sostenibile, sicuro e un valore aggiunto che, specialmensano. Ne abbiamo parlato con l’am- te negli ultimi anni, è stato molto apministratore Marco Bottesin. prezzato, perchè garantisce davvero una sicurezza a ogni utilizzo”. Quali sono i punti forti dell’azienda e cosa offre Dabo più degli altri? Ci sono altri aspetti che caratterizAscolta free “Sicuramente l’essere tre volte zano il vostro servizio? è il nostro valore aggiunto: siamo “Un aspetto che mi fa particolar- molto nella presenza sul territorio plastic free, poiché per le nostre mente piacere evidenziare è la no- perchè sappiamo che per un cliente macchinette utilizziamo bicchieri stra disponibilità alla personaliz- è sinonimo di qualità”. in carta e palette in legno, comple- zazione dei distributori. Noi infatti tamente compostabili; siamo ‘virus offriamo ai nostri clienti la possibi- Voi puntate sulla formazione, giufree’, dal momento che nei nostri lità di avere ogni distributore con il sto? distributori sono applicate le ‘Touch proprio logo e la propria immagine. “Sì la preparazione del personale Safely’, cioè cornici dotate di una Nelle nostre macchinette è possibi- per noi è fondamentale. Questo ci tecnologia che sanifica automati- le inserire il touch panel e grafiche permette di dare risposte efficaci e aziendali personalizzate, ed è inol- in tempi molto rapidi e di garantire tre possibile variare settimanalmen- una qualità alta del servizio. Inoltre te i prodotti proposti, scegliendo an- siamo convinti che una formazione continua sia fondamentale anche che tra prodotti gluten free”. per quei dipendenti che hanno alle spalle diversi anni di esperienza: nel E sul fronte della sicurezza? “Tutte le nostre vending machine nostro settore le innovazioni tecnosono dotate di un sistema anti-alla- logiche sono all’ordine del giorno e gamento: qualora dovesse verificar- per noi è imperativo restare al pasSCARICA L’APPsiRADIO VENETO24 un problema tecnico che causasse so”. una perdita d’acqua, il nostro sistema garantisce il blocco della perdita Un esempio? dopoil primo litro perso, evitando “Le nostre macchine sono dotate di sistema di telemetria che le rende così fastidiosi disagi”. Ascolta all’avanguardia. Si tratta di un sistema che consente la rilevazione a Per quanto riguarda l’assistenza? “L’assistenza con noi è garantita en- distanza di dati operativi e rappretro un’ora dalla chiamata. Crediamo senta un grande vantaggio perchè

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Il caso. Determinante per la bocciatura della legge l’astensione della dem Bigon

Sul fine vita il Consiglio regionale si spacca Il presidente Zaia si dissocia dalla sua maggioranza e divide la Lega, mentre il Pd fa autogol, festeggiano Fratelli d’Italia e Forza Italia

E

ssere la prima regione chiamata a votare le disposizioni che normano la pratica del suicidio medicalmente assistito, non è certamente impresa semplice. E così il Veneto, tra mille fraintendimenti e distinguo, alla fine bocciando la legge ha deciso di non scegliere. Ma andiamo con ordine. Il suicidio medicalmente assistito in Italia è consentito a seguito di un Pronunciamento della Corte Costituzionale che, con propria sentenza, ha di fatto colmato il vuoto da un’assenza legislativa. In buona sostanza i Giudici della Corte hanno detto “Caro Parlamento visto che i casi sono frequenti e tu non ti decidi a fare una legge, ci pronunciamo noi”. Quindi cosa si doveva votare in Veneto? Grazie all’impegno dell’Associazione Luca Coscioni e delle oltre 9000 firme depositate nella nostra regione i consiglieri sono stati chiamati a votare una legge di iniziativa popolare che, nelle sostanza, definiva le tempistiche e i protocolli ai quali le differenti ULSS del Veneto si do-

vevano attenere. Quindi il voto non prevedeva di esprimersi su suicidio medicalmente assistito si o no, ma tecnicamente su quali categorie di persone lo potessero richiedere e in quanto tempo gli ospedali fossero chiamati a somministrare i farmaci per compiere questa scelta. Il Centrodestra si è dichiarato compatto per il “no”. Senza però tenere conto della variabile Zaia: il presidente della Regione crede fermamente in questa possibilità di autodeterminazione tanto da averla ampiamente trattata in molte occasioni pubbliche e anche in alcuni dei suoi libri. Il suo posizionamento ha fatto si che il 50% della maggioranza consigliare votasse, seguendolo, a favore del provvedimento. Un’autostrada, si dirà, questa per il centrosinistra che di un tema tanto sensibile al proprio elettorato ha fatto una bandiera. E invece no. La consigliera del Partito Democratico, Annamaria Bigon, sin dall’inizio, non ha voluto sentire ragioni, è rimasta in

aula e si è astenuta. Questo suo voto è stato, di fatto, determinante, per la bocciatura della legge. Il vicecapogruppo Dem, Jonathan Montanariello ha immediatamente presentato le sue dimissioni da quel ruolo in polemica evidente con i vertici di gruppo e partito. Il ragionamento dell’ormai ex vicecapogruppo poggia su un presupposto: se il suicidio medicalmente assistito è stabilito dalla sentenza della Corte e la legge al voto era di natura puramente tecnica perché doveva solo dare a tutte le ULSS Venete l’indicazione di comportarsi allo stesso modo in termini di procedure e tempi, non si può invocare la libertà di coscienza proprio perché procedure e tempi non sono un tema etico. Una considerazione, questa, che è andata in rotta di collisione con un approccio, a suo dire, troppo morbido di segretario regionale e capogruppo. Da qui un profluvio di dichiarazioni di leader locali e nazionali, circoli in fermento, petizioni, rabbia e incredulità nella base dei Democratici. Nelle ore in cui stiamo andando in stampa si è consumata una Direzione Regionale del Partito particolarmente tesa nel corso della quale

Zaia e Lanzarin durante la discussione in Consiglio regionale

oltre una ventina di componenti (parlamentari, consiglieri regionali, segretari provinciali) hanno presentato un documento con il quale hanno chiesto alla Consigliera Bigon, non per il suo voto in consiglio ma per le dichiarazioni politiche che ha rilasciato nei giorni successivi, di considerare se possa considerarsi ancora rappresentativa di tutte le minoranze come vice presidente della Commissione Sanità. I proponenti hanno scelto di non chiedere il voto sul documento poiché, con

ogni probabilità, avrebbero ottenuto la maggioranza lacerando, così, profondamente il partito al quale, in ogni caso, chiedono maggiore coinvolgimento e un cambio di passo. Festeggiano, invece, Forza Italia e Fratelli d’Italia che compattamente hanno votato no. E festeggia anche il Leader Nazionale della Lega e Ministro, Matteo Salvini schierato, a sua volta, contro questa legge e sempre più distante, anche nelle dichiarazioni pubbliche, da Luca Zaia. (r.r.)

L’intervista. Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico

“In Regione ormai la maggioranza non c’è più” “S

i sta sfaldando abbastanza velocemente il consenso politico del presidente del Veneto”: a sostenerlo è la Alessandra Moretti, parlamentare europea del Partito Democratico. Secondo lei dove sta andando la maggioranza che governa la Regione? “Il voto sul fine vita manifesta una profonda difficoltà all’interno del centrodestra all’interno della Lega. Dimostra che gli unici motivi per cui l’attuale maggioranza resta unita riguardano la gestione del potere, in quanto si vede plasticamente come quella maggioranza che aveva sostenuto lo stesso Zaia tre anni fa, oggi non ci sia più”. Da Bruxelles come vede la questione dell’autonomia regio-

nale? “C’è un problema gigante: finché non vengono approvati dei livelli essenziali e degli standard che possano garantire a tutti i cittadini adeguata assistenza, soprattutto per quanto riguarda la sanità, è impossibile fare un discorso e un ragionamento serio su questo tema. Perché rischia, così come è scritta, di creare delle profonde fratture, delle grandi discriminazioni tra cittadini italiani. E siccome la sanità in particolare versa, anche nella nostra regione, in una condizione di grave difficoltà, è chiaro che questa autonomia – così come è scritta dalla maggioranza, andrebbe a rafforzare queste forme di discriminazione e disuguaglianza”. Mancano meno di cinque

mesi alle elezioni europee, lei si ricandiderà? “Io mi ricandido, poi a fare la scelta definitiva sarà il mio partito. Ho fatto un mandato in Europa, ho lavorato su temi importanti e rilevanti e mi piacerebbe continuare il mio lavoro. Stare in Europa significa lavorare su delle questioni molto complicate, poiché l’Europa ormai incide su più dell’80% delle scelte che si prendono a livello nazionale. Quindi noi abbiamo bisogno di mandare in Europa persone che sono in grado di impegnarsi nel difendere gli interessi nazionali. E questa è una grandissima sfida e serve una classe dirigente all’altezza”. A proposito di candidature per le europee, come valuta quelle dei segretari di partito?

“Io credo che stia ai leader, insieme agli organismi di partito, prendere queste decisioni. Non mi piace la personalizzazione, perché a differenza del Movimento Cinque Stelle, a differenza di Fratelli d’Italia, per esempio, il Partito Democratico ha una classe dirigente molto preparata e quindi noi vorremmo che le elezioni europee non fossero una battaglia tra leader, ma una battaglia di idee, di contenuti. E anche che vedano protagonisti i diretti interessati, quelli cioè che poi a Bruxelles ci vanno e ci restano. Ecco, quindi sarebbe sbagliata, a mio avviso, una personalizzazione troppo evidente, anche perché non ha mai portato troppo lontano. Mi piacerebbe che sulle europee si iniziasse a

Alessandra Moretti

discutere veramente di contenuti e di politica, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere bene la nostra idea di Europa”. (g.g.)


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Regione

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Lo scenario. Dopo il via libera del Senato la proposta passa alla Camera, scontro con l’opposizione

Se autonomia sarà, che autonomia sarà? Tra favorevoli e contrari quella che sta per uscire dal Parlamento sembrerebbe una riforma dai contenuti molto diversi da quelli attesi, il lungo percorso per la definizione dei Lep. Intanto il centrodestra canta vittoria e festeggia il primo traguardo

P

artiamo da un dato di fatto: uno dei due punti chiave della proposta autonomista veneta, ovvero la possibilità di trattenere i 9/10 delle tasse certamente non ci sarà come appare complicato poter ottenere una completa competenza regionale su tutte e 23 le materie in gioco. Il difficile dibattito verso la riforma in senso autonomista del nostro Paese appare più come una corsa a ostacoli nella quale le forze in campo faticano a prevalere e vanno oltre gli schieramenti tradizionali. All’assalto c’è certamente la Lega che, nonostante sappia di non poter “portare a casa” proprio tutto quello che sperava, non demorde ed è determinata a segnare un punto importante nella consapevolezza che, intanto, si comincia e poi si fa sempre in tempo ad aggiungere elementi strada facendo. Nettamente contraria sembrerebbe essere Fratelli d’Italia molto

più interessata ad una riforma del Paese attraverso un Premierato Forte. Le posizioni, però, nelle ultime ore appaiono sempre meno inconciliabili, tanto che il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella ha parlato di “Barattellum”: un baratto, di fatto, tra un po’ di autonomia per far contenta la Lega in cambio di un via libera del Carroccio al Premierato. Dentro queste divisioni, poi, ce ne sono altre e, per molti versi ancora più profonde, di natura, diciamo così, geografica: il Centro e il Sud del nostro Paese, in modo trasversale a tutte le forze politiche, vedono nella riforma autonomista una seria minaccia per quelle regioni già meno forti di quelle del Nord e maggiormente bisognose di sostegno e investimenti di scala nazionale. I meccanismi di solidarietà proposti, in questo senso, non sembrano una sufficiente

Il momento della votazione della proposta di legge al Senato

rassicurazione. Il via libera al Senato rappresenta, in ogni caso, il primo passo; la proposta dovrà poi passare alla Camera e per essere attuata dovranno prima essere approvati i LEP. La concessione di una o più “forme di autonomia”, infatti, è subordinata alla determinazione dei LEP, Livelli Essenziali di Prestazione. Si tratta dei criteri che

determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard, e quindi dei LEP, avverrà a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. L’articolo 4 del Disegno di Legge precisa, inoltre,

che il trasferimento delle funzioni alle singole Regioni sarà concesso solo successivamente alla determinazione e al finanziamento dei LEP. Un percorso lungo, dunque, sul quale potrebbe pesare, nel caso che appare scontato di voto favorevole nei due rami del Parlamento, anche un referendum abrogativo già minacciato dalle opposizioni. (r.r.)

De Poli: “E’ una pagina storica, una vittoria dei cittadini” “Stiamo vivendo una giornata storica. Lo dico da veneto, anche con un po’ di emozione. L’autonomia rappresenta un tornante storico per il Veneto e per noi veneti”. Quando raggiungiamo al telefono il senatore Antonio De Poli a Palazzo Madama sono trascorsi pochi minuti dall’approvazione, in prima lettura, del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Manteniamo l’impegno preso dal centrodestra. Stiamo realizzando la volontà di 2,3 milioni di veneti. E’ una vittoria dei cittadini e per i cittadini”. Adesso cosa succede? Si tratta del primo passaggio parlamentare, ora il provvedimento passa all’esame della Camera. Seguirà l’intesa tra Governo e Regione per la gestione delle materie di competenza. Siamo soddisfatti: abbiamo deciso

di non mandare alle calende greche la volontà espressa dai nostri Cittadini. L’autonomia impone un cambio di mentalità. Diciamo sì ad una riforma che premia chi amministra bene. Il cittadino deve sapere chi gestisce la cosa pubblica come lo fa, in modo che sia egli stesso a giudicare chi lo fa bene e chi invece lo fa male, senza inutili scaricabarili. La sinistra parla di spacca-Italia. Come risponde? L’autonomia non è un capriccio del centrodestra. Stiamo parlando di un caposaldo della nostra Costituzione. Non è un caso, che 14 regioni ordinarie su 15 chiedano, a diverso titolo, l’autonomia e, fra questi , ci sono anche governatori di centrosinistra. Da oggi comincia un percorso nuovo, di rinascita delle nostre istituzioni e le istanze conserva-

Antonio De Poli

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trici della sinistra (che minaccia il ricorso al referendum ndr) non ci spaventano. In Veneto è stata bocciata la proposta di legge Cappato sul fine-vita. La sinistra vuole ripresentarla alla Camera. Cosa ne pensa? Una vita non ha prezzo, per noi è sacra. E’ un valore che non può essere calpestato e quindi diremo “no” a suicidio assistito ed eutanasia. Siamo custodi di quei Principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. In Veneto ha vinto la cultura della cura e dell’attenzione nei confronti del malato. Noi siamo convinti che si debba perseguire un’altra strada: implementare le cure palliative e rafforzare quei servizi per tutelare la dignità della persona, anche e soprattutto quando è più fragile.

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Regione

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Elezioni. La Lega ci prova, parte del PD potrebbe starci, FDI si oppone e FI punta a prenotare il Veneto

Un’incognita chiamata terzo mandato Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani presenta una proposta di legge che elimina i vincoli per “lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”

T

erzo mandato si, no, forse. La Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il terzo mandato per i Presidenti di Regione. La proposta, a firma di Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta e presidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo Fiscale, modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione “al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori - si legge - e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”. Una notizia, questa, che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha accolto con una certa soddisfazione poiché se la legge fosse in-

lamentari, con questi tre nomi di peso in campo, seguiranno fino in fondo la sua indicazione di voto. Assolutamente contraria Fratelli d’Italia che, forte di un consenso assolutamente vasto, vede nelle prossime scadenze elettorali, in primis proprio quelle regionali, l’occasione di moltiplicare in modo esponenziale il proprio numero di amministratori sui territori. Il segretario Regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, da sempre acerrimo rivale di Luca Zaia fa sapere, proprio in queste ore, di essere contrario al terzo/quarto mandato e di sperare che il Veneto possa toccare, nella spartizione nazionale, proprio agli azzurri non disdegnando, neppure, di poter essere lui il candidato Presidente. Menzione a parte merita il caso Liguria: Giovanni Toti giunge al termine del suo secondo mandato e, nonostante abbia fondato nel 2022 il suo movimento “Italia al centro” fu indicato la prima volta come candidato proprio in quota Forza Italia. (r.r.)

trodotta potrebbe candidarsi e concorrere per quello che, di fatto, sarebbe il suo primo mandato poiché il primo, antecedente al 2004 quando fu fissato il limite di due, non rientrerebbe nel conteggio. Ma non è l’unico Zaia ad osservare con grande attenzione quale sarà l’iter parlamentare di questa proposta di legge. Spettatori più che interessati i Presidenti PD dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, della Puglia, Michele Emiliano e della Campania, Vincenzo De Luca giunti tutti alla fine del proprio secondo quinquennio alla guida delle rispettive regioni. La segretaria nazionale Dem, Elly Shlein da sempre si dice contraria in nome del rinnovamento, ma non è detto che i gruppi par-

Aumentati i fondi regionali per la lotta alla violenza sulle donne Elisa Venturini: “Sportelli anche nelle università, è un problema che va affrontato con risorse adeguate” “La tragedia di Giulia Cecchettin ha scosso tutti noi ma ha avuto anche la forza di spingere tante ragazze e tante donne a rivolgersi alle istituzioni per denunciare e segnalare le situazioni di disagio e di potenziale pericolo. La Regione da sempre è attenta a questo fenomeno e per il 2024 ha aumentato i fondi messi a disposizione che sono passati da 1.000.000 di euro a 1.550.000 per sostenere i 26 centri antiviolenza e le 28 case rifugio presenti in Veneto: ai fon-

di regionali si aggiungono quelli stanziati dallo stato che nel 2023 erano di 2,9 milioni di euro. Le modalità di assegnazione verranno definite nell’apposito tavolo di coordinamento regionale che si terrà entro febbraio”: a parlare è Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale. “L’aumento delle segnalazioni da parte delle donne è al tempo stesso un segnale positivo, perché indica una crescente fiducia nelle istituzioni, ma anche un segnale negativo perché sta a significare che le situazioni potenzialmente a rischio sono molte: in questo senso va svolta una forte e determinata campagna culturale e di sensibilizzazione indirizzata specialmente ai giovani.

Prendendo atto anche della richiesta di maggiori risorse che arriva dal territorio, la Regione ha aumentato in modo significativo i fondi destinati a queste iniziative: in particolare credo che vada segnalata una importante novità che è quella dell’apertura di sportelli all’interno delle università, per offrire un servizio semplice da raggiungere alle ragazze più giovani ed anche alle tante studentesse fuori sede che hanno scelto il Veneto per la loro formazione. Le violenze (sia fisiche che psicologiche) di genere sono un grave problema che va affrontato con la collaborazione di tutti: singoli cittadini, istituzioni ed associazioni di volontariato. Per questo è giusto che la Regione faccia, come sta facendo, la sua parte in modo concreto”.

Elisa Venturini, consigliere regionale di Forza Italia

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Eventi

Venezia. Ancora una volta la firma è del direttore artistico Massimo Checchetto

La magia del Carnevale si rinnova e celebra la figura di Marco Polo L’assessore Venturini: “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole”

“I

l Carnevale quest’anno incarna a pieno l’animo avventuriero e curioso di Marco Polo, il viaggiatore per antonomasia. Quando ci siamo seduti attorno a un tavolo per sviluppare idee e iniziative in vista di questa edizione del Carnevale, che fino al 13 febbraio coinvolgerà laguna e terraferma, siamo partiti da lui, narratore di mondi fantastici e lontani, commerciante che con sprezzo del pericolo ha conosciuto culture e tradizioni inimmaginabili. Per questo lo slogan della kermesse è ‘Ad Oriente... il mirabolante viaggio di Marco Polo’. Celebreremo i 700 anni dalla sua morte facendoci promotori del suo messaggio e del suo esempio. Che è poi l’esempio dei Grandi della Storia, sospinti dalla curiosità di spingersi sempre un po’

più in là”. Parola dell’assessore al Turismo Simone Venturini che sottolinea la volontà di dar vita a un palinsesto di eventi diffusi che possano coinvolgere tutti, ma proprio tutti. “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli - aggiunge - ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole. Una tradizione che sta prendendo sempre più piede”. Tutto il territorio comunale diventa la mappa di un viaggio fantastico caratterizzato da spettacoli, musica e arte per un Carnevale “capillare” e fantasioso. Un’edizione che avrà come filo rosso l’impresa più grande di tutte: l’arrivo di Marco Polo alla corte del Gran Khan in Cina e il

suo racconto minuzioso e intrigante giunto a noi attraverso le pagine de Il Milione, capolavoro della letteratura mondiale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 vede ancora una volta la firma del direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto e

ha riservato molte sorprese fin dal primo fine settimana con l’atteso corteo acqueo capitanato dalla mitica “Pantegana” lungo il Canal Grande e con gli spettacoli nei teatrini orientaleggianti allestiti in piazza San Marco, in piazza Ferretto e in altri campi e luoghi della città. “E poi ancora il corteo delle Marie sabato 3 febbraio, le mostre, la cultura, l’attesissimo spettacolo notturno in Arsenale - aggiunge l’assessore Venturini - ‘Terra incognita. Il mirabolante viaggio di Marco’ (il 2 febbraio, ndr) sarà uno show che riempirà di magia lo specchio d’acqua della Darsena Grande. Un racconto immaginifico, liberamente ispirato a Il Milione, narrato in chiave fantastica attraverso i diversi linguaggi creativi dell’arte”. Venezia incontrerà l’Estremo Oriente anche grazie a un’iniziativa organizzata dall’Associazione per la Promozione della Cultura e del Turismo Italia-Cina

(ICCtpa). In occasione del Capodanno cinese il 9 febbraio, nel pomeriggio, partirà un’imponente parata per le vie pedonali di Mestre: draghi e serpenti procederanno festosi affiancati da bambini e ragazzi in abiti tradizionali (lanterne alla mano) per

Il 3 febbraio appuntamento con il Corteo delle Marie. Festeggiamenti anche per il Capodanno Cinese del 9 febbraio celebrare, insieme al pubblico, il countdown verso la mezzanotte cinese (ore 17 locali). A Venezia, invece, Campo San Polo sarà allestito a tema per l’evento, mentre l’Arsenale ospiterà spettacoli di arte cinese e l’M9 di Mestre, infine, darà vita a laboratori ad hoc.

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Sintonizzati Attenzione all’innovazione efuturo. alla sostenibilità, sul con uno sguardo attento allo sport del territorio

Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

Stiferite. La realtà padovana famosa per i suoi isolanti edili e industriali punta sulla Pallavolo Padova

Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. di ciò che andranno a utiliza oltre sessant’anni un

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zare. Siamo nati in un settore nel quale non esistevano certificazioni. Ma ci è venuto inwww.veneto24.it contro il fatto di essere parte di una comunità europea che emana leggi e normative per le quali i dati devono essere dichiarati in maniera univoca, affinché siano comspecifico per isolare questi canali. La parabili tra loro: noi abbiamo sposato fiera di Chicago è una tra le più imquesta visione sin da subito. Come nasce la vostra attività? portanti fiere itineranti del continente A questo abbiamo voluto aggiungere “È un inizio un po’ particolare: nascianord americano e per noi parteciparvi ovviamente le certificazioni aziendali, mo a Roma nel 1963 da un’altra azienè fondamentale: per quanto il mercaquali quelle delle ISO per la qualità, ma da, la Stife, di proprietà di mio nonno, to italiano resti il nostro punto forte, anche altre certificazioni per sicurezFerdinando Stinamiglio (da cui il nome non vogliamo togliere spazio neanche za e sostenibilità ambientale, perché dell’azienda), che produceva frigoriferi ai mercati esteri. Quello italiano è per è importante isolare, ma ancora più e congelatori. Nel tempo è emersa l’esinoi comunque il più importante per una importante è farlo con criterio e senza genza di poter disporre di un materiale questione di costi di trasporto: i mateinquinare”. innovativo, un isolante per questi eletriali isolanti sono ingombranti, perciò Un’azienda attenta ai temi ambientali, trodomestici. È nato allora il primo proper un produttore di isolanti il mercato insomma. dotto isolante poliuretanico in pannelli, più forte resterà sempre quello nazio“Assolutamente. Per noi contano prinprimo a livello europeo e forse anche nale. Ovviamente anche i mercati esteri cipalmente due questioni: una è quella mondiale: è stato quindi chiamato Sticontano: ci sono prodotti molto tecnici del risparmio economico, che è sicuferite. e di altissima tecnologia che riusciaramente importante dato che con un Nel corso del tempo ci sono state varie mo più facilmente a esportare in tutto adeguato isolamento in una casa si può evoluzioni del prodotto, che è entrato il mondo. Abbiamo clienti in America arrivare fino al 50-60% di risparmio in sul mercato e ha cominciato subito ad latina, in Asia e in Australia”. bolletta, l’altra invece riguarda la riduavere un notevole successo. Nel 1968 zione delle emissioni e dunque il misiamo così arrivati qui a Padova, dove nor impatto delle singole abitazioni pur mio padre ha portato avanti l’attività mantenendo un alto benessere abitatifino agli anni Novanta e da allora nel vo: spesso viene sottovalutato, ma per nostro stabilimento puntiamo tutto raggiungere questo obiettivo anche l’isul poliuretano: ad oggi contiamo sulla solamento è fondamentale per ridurre professionalità di 79 dipendenti e vanle dispersioni di energia”. tiamo diverse tipologie di prodotti per Da Padova al mondo: a gennaio siete differenti tipologie di utilizzo e applistati a Chicago. Ci spiega perché? cazione, sia per l’edilizia che per l’uso “Sì, siamo stati a una fiera a Chicago per industriale”. presentare un nuovo prodotto: pannelSCARICA L’APP RADIO VENETO24 Il vostro punto forte, dunque, sembreli per la creazione di canali per isolati rebbe essere la qualità. trasporto aria. In pratica, quando si va “È così. Siamo del parere che sia fondaa creare un impianto di areazione su mentale dimostrare ciò che si dichiara, grandi edifici, vengono creati dei canali mettendo a disposizione dei fruitori dei Ascolta per il trasporto dell’aria condizionata: nostri prodotti tutte le documentazioni noi abbiamo presentato il prodotto che possono attestare la prestazione

sinonimo di garanzia. È la realtà padovana di Stiferite, che sin dagli anni Sessanta si occupa di produrre uno dei più famosi isolanti termici in poliuretano. A raccontare la storia e l’impegno dell’azienda è Massimiliano Stinamiglio, general manager di Stiferite.

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Massimiliano Stinamiglio General Manager

“Con Pallavolo Padova sarà una collaborazione durevole, ci crediamo” Stiferite sostiene Pallavolo Padova. Come mai tra tante società sportive la scelta è ricaduta proprio su questa? “Sono sempre stato un grande appassionato di pallavolo, in gioventù ero un pallavolista anch’io e trovo si tratti di uno sport ancora ‘pulito’ rispetto ad altri. Tutto è iniziato tramite un’amicizia in comune tra l’azienda e la società, che mi ha illustrato la proposta. Io cercavo proprio una squadra che avesse i nostri stessi valori e quale scelta migliore se non quella di una squadra padovana, una squadra che rappresenta la mia città? Stiferite è un’azienda conosciuta a livello mondiale, ma resta comunque un’azienda padovana. Anche ai miei collaboratori piace la pallavolo, vanno anche a vedere le partite. Mi sembrava un ulteriore segnale positivo per avviare una collaborazione. Così ci abbiamo creduto e ci stiamo credendo: sarà una collaborazione durevole”.


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FEBBRAIO 2024

on-line:

L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Nel 2022 in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi

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Tumore al collo dell’utero, con la prevenzione e la diagnosi precoce si può vincere

l carcinoma del collo dell’utero (o cervice uterina) è, dopo il tumore della mammella, la seconda neoplasia per frequenza tra le donne. Il fattore capace di provocare l’insorgenza della malattia è rappresentato quasi esclusivamente dall’infezione persistente da papilloma virus (HPV), a trasmissione sessuale. L’HPV è un virus che provoca un’infezione molto comune nella popolazione, ma nella maggior parte delle donne scompare spontaneamente dopo uno o due anni. In alcuni casi l’infezione persiste e può provocare delle lesioni che, se non curate, potrebbero lentamente diventare un tumore. Nel 2022, in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi, si tratta dell’1,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace contro questo tumore: la diffusione dei programmi di screening, con il Pap test e il test HPV più recentemente, ha rappresentato il principale fattore di riduzione dell’incidenza e mortalità per la neoplasia. Il Pap test consiste nel prelievo di alcune cellule del collo dell’utero che vengono analizzate al microscopio per verificare eventuali lesioni provocate dal virus HPV. Il prelievo è semplice, non doloroso e richiede pochi minuti. Per il test HPV si prelevano alcune cellule del collo dell’utero, come per il Pap-test. Il Prosegue alla pag. seguente

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www.lapiazzaweb.it Prevenzione. La campagna di sensibilizzazione dell’Ulss 6 Euganea

Screening mammografico, più di 300 donne salvate grazie alla diagnosi precoce

L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Prosegue dalla pag. precedente

Consiste in una mammografia che consente di diagnosticare un eventuale tumore alla mammella nella fase iniziale di sviluppo, quando è più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione

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el 2023 l’attività di screening mammografico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) dell’Ulss 6 Euganea, ha coinvolto più di 64.000 donne (tra inviti inviati e contatti spontanei), registrando un’aderenza di più di 44.000 utenti, con oltre 3.000 indagini di secondo livello e più di 300 donne salvate grazie a un intervento a seguito di tutte le indagini effettuate. E’ questo il bilancio di un anno di attività dell’azienda sanitaria padovana che vuole sensibilizzare ancora una volta le donne all’importanza della prevenzione. Lo screening mammografico è un esame gratuito che non richiede l’impegnativa del medico e viene effettuato ogni due anni, su invito del Sisp, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente un tumore alla mammella. La mammografia è un esame che consente la diagnosi precoce di un tumore nella fase iniziale di sviluppo, quando è molto piccolo e non è ancora possibile sentirlo con la semplice palpazione. Risulta quindi più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione. Lo screening è rivolto alle donne tra i 50 e i 74 anni residenti nei territori delle rispettive aziende sanitarie del Veneto. Se-

condo l’esperienza scientifica, infatti, la mammografia è più efficace se viene eseguita regolarmente ogni due anni tra i 50 e i 74 anni. In età diverse e in caso di dubbi, è possibile rivolgersi al medico di famiglia. In cosa consiste lo screening mammografico? Si tratta di una mammografia (due radiografie per ogni seno). Per ottenere una buona mammografia il seno deve essere compresso per pochi minuti e per questo è possibile provare un certo fastidio o un dolore passeggero. La mammografia è eseguita da un tecnico specializzato e successivamente è esaminata da due radiologi che decidono, se necessario, di completare l’esame con altre indagini, anche queste gratuite. Se risulta normale, l’esito della mammografia viene inviato a casa per posta dopo circa tre settimane. Se i medici radiologi ritengono necessario eseguire ulteriori accertamenti, le donne sono invece richiamate ed assistite dai Servizi Ospedalieri di competenza. Le donne, che rientrano per età e residenza nel progetto di screening e non sono ancora state invitate, possono fissare un appuntamento telefonando al centro di Coordinamento Screening.

materiale prelevato è esaminato in laboratorio per la ricerca del Papilloma virus umano (HPV). Perché fare questi test anche se ci si sente bene? Perché questo tumore e le lesioni che lo precedono non sempre danno disturbi. I test di screening consentono di prevenire il tumore del collo dell’utero o di individuarlo in fase iniziale. La lunga fase preclinica della malattia e la possibilità di diagnosticare ed esportare sotto guida colposcopica le lesioni precancerose costituiscono infatti i punti di forza di questo programma di “prevenzione secondaria”. Il livello di copertura dello screening cervicale (proporzione di utenti che hanno fatto il test sul totale della popolazione bersaglio) in Italia è del 41%. Per questo tumore esiste anche una “prevenzione primaria” rappresentata dai vaccini antiHPV, offerti gratuitamente agli uomini e alle donne dai 12 ai 26 anni, ma con dati di efficacia anche in donne fino a 45 di anni di età e in chi ha già ricevuto trattamenti per lesioni pre neoplastiche. Il Programma di Screening in Veneto ha lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione. È un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Si rivolge a tutte le donne che hanno residenza in Veneto a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni. Propone tramite lettera d’invito il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV, il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, perciò, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della ULSS di appartenenza. Se il test è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se il Pap test è positivo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia). Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. La stessa procedura si segue se il test HPV risulta positivo, nel caso in cui, effettuato sullo stesso campione, anche il Pap test dovesse essere positivo. Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno. Un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.

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Presso Poliambulatorio Arcella servizi integrati a supporto della chirurgia protesica più innovativa

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L’abilitazione prechirurgia alla protesi d’anca e di ginocchio: un nuovo percorsoVeneto24 per passa al sistema di ultima un recuperogenerazione super veloce DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

O

ggi giorno assistiamo a una sempre maggiore richiesta da parte dei pazienti di “umanizzazione e personalizzazione” delle cure che contrasta con il ricorso diffuso a protocolli assistenziali e di presa in carico standardizzati. Il paziente si ritrova spesso “arruolato” in un percorso di cura che suo malgrado sembra quasi non riguardarlo, pur essendo affrontata e gestita in modo efficace la patologia che lo affligge. Quando poi ci si addentra nell’ambito della chirurgia protesica di anca e di ginocchio non è sporadico il rischio che il rapporto tra medico e paziente si riduca ai mini termini di una semplice visita che catapulta il paziente in sala operatoria. Infatti, a causa della specializzazione sempre più spinta, gli staff chirurgici purtroppo tendono a concentrarsi solo sulla malattia invece di considerare il malato nella sua globalità.

Multimodale approach to control postoperative pathophysiology and rehabilitation. Br J Anaesth 1997; 78:606-17). Con il suo “approccio multimodale” Kehlet ha insegnato che il paziente non va considerato esclusivamente per la sua malattia ma va preso in carico tramite una visione multidisciplinare -globale/olistica- che tenga conto certamente delle sue peculiarità fisiche ma anche delle prerogative psichiche e del profilo emotivo. Il malato per il dottor Kehlet deve essere quindi seguito da più specialisti che, mettendosi in relazione tra loro, sappiano costruire attorno al paziente un percorso di cura multidisciplinare e personalizzato che non solo migliori le condizioni cliniche del malato ma lo accompagni in tutte le fasi del percorso: pre intra e post operatorio. Tale visione è attualizzata e messa a disposizione dei pazienti candidati a chirurgia protesica d’anca e ginocchio da Poliambulatorio Arcella di Padova che, grazie alla collaborazione tra il dottor Vittore Costa chirurgo e ortopedico e i professionisti del centro, fisiatri e fisioterapisti ma anche nutrizionisti, infermieri, psicologi e mental trainer, offre percorsi all’avanguardia, personalizzati e multidisciplinari che hanno lo scopo di far raggiungere ai pazienti la migliore condizione pre-intervento.

Il numero di interventi di chirurgia protesica è rilevante: in Italia vengono eseguiti ogni anno circa 80.000 protesi d’anca e 85.000 protesi di ginocchio con ricoveri che durano in media 5-6 giorni. Tuttavia i pazienti che si rivolgono ai Centri medici in cui si fa attività diagnostica e clinica per affrontare un problema d’anca o ginocchio esprimono la necessità di essere informati, curati e avviati a un recupero efficace e sempre più veloce. Questo approccio multimodale e inteOggi fare presto e bene non è più un’u- grato permette di ridurre notevolmente topia. l’impatto fisico e psicologico dell’atto Se la chirurgia mini-invasiva permette la chirurgico attraverso una preparazione riduzione dei tempi di ospedalizzazione, globale e una precisa organizzazione di recupero post-operatorio e di ritorno di tutte le fasi di pre-abilitazione e a alla vita autonoma, è sempre più avva- seguire di follow-up post-intervento, lorata a livello scientifico la convinzione gestione delle medicazioni programche “preparare” il paziente nella fase mate, recupero post-operatorio e riabiSCARICA L’APP RADIO VENETO24 che precede la chirurgia sia davvero la litazione, garantendo così la continuità scelta vincente per raggiungere il pieno terapeutica durante tutto l’iter che inisuccesso clinico, quindi una guarigione zia con la prima visita ortopedica e si completa e un recupero super veloce. conclude con la guarigione. L’idea di promuovere un “percorso preparatorio multidisciplinare” che migliori le condizioni generali del paziente risale in realtà alle esperienze condotte agli inizi degli anni Novanta dal dottor Kehlet, un chirurgo generale danese, che introdusse il concetto di “stress” chirurgico e di “preparazione multimodale” del paziente. (Kehlet H. Et al.:

Lavorando in questo modo Poliambulatorio Arcella apre la strada a una “chirurgia consapevole” in cui tutto il percorso di chirurgia protesica, al di là dell’intervento di altissima qualità eseguito secondo le tecniche più innovative dal chirurgo ortopedico, viene condiviso passo dopo passo con il paziente, non più elemento passivo che subisce

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L’approccio dinamico alla chirurgia protesica mini-invasiva

Servizio di assistenza integrata alla chirurgia ortopedica l’atto chirurgico ma vero protagonista che, responsabilizzato e guidato, partecipa attivamente al proprio recupero apportando il suo contributo affinché il processo di guarigione si svolga senza complicazioni e nel migliore dei modi. In particolare il dottor Vittore Costa, responsabile della chirurgia protesica ambulatoriale presso l’Istituto Clinico Humanitas Bergamo, condivide con il Poliambulatorio Arcella l’esperienza chirurgica maturata in otto anni di attività presso la Clinique du Sport di Parigi. In Francia infatti già dal 2014 la chirurgia protesica d’anca e di ginocchio viene eseguita nel 70% dei casi in regime ambulatoriale, con ricoveri che durano meno di 12 ore. Da allora il dottor Vittore Costa, insieme a molti amici e colleghi, ha iniziato ad applicare i protocolli della “chirurgia protesica ambulatoriale” ai pazienti che devono eseguire artroprotesi di anca e ginocchio. E la chirurgia protesica ambulatoriale Ascolta non può prescindere da un’adeguata preparazione del paziente, che va organizzata e gestita con professionalità ed efficienza. Infatti il tempo che intercorre tra la prima visita ortopedica e l’intervento chirurgico, in media un paio di mesi, deve essere dedicato dal paziente alla pre-

parazione del corpo e al rafforzamento motivazionale sotto la guida e tramite il dialogo costante con e tra gli specialisti coinvolti nella sua presa in carico: un team di medici e professionisti a cui rivolgersi con spontaneità e fiducia. E questo a partire dalla formazione/ educazione del paziente con incontri singoli e di gruppo aperti ai familiari per aumentare la consapevolezza e l’informazione, per proseguire con cicli di pre-abilitazione fisioterapica mediante rieducazione posturale, rinforzo muscolare, addestramento all’uso degli ausili e rieducazione al passo; colloqui di rieducazione nutrizionale finalizzati a un’adeguata alimentazione funzionale e supplementazione in vista dell’operazione chirurgica; incontri di trainig mentale e tecniche di rilassamento per la gestione degli stati emotivi e del dolore…

POLIAMBULATORIO ARCELLA Autorizzato e accreditato dalla Regione Veneto, convenzionato S.S.N. - Dir. San. dott. E. Trevisi

Gli specialisti del Poliambulatorio Arcella invitano i pazienti candidati ad un intervento di chirurgia protesica a contattare il Centro per intraprendere il “percorso preparatorio di abilitazione alla chirurgia”, consapevoli dell’enorme soddisfazione dei pazienti che lo hanno già sperimentato e della vasta e prestigiosa letteratura scientifica che lo conferma come metodica gold standard. La preparazione multimodale, tappa obbligatoria per la chirurgia protesica che ha a cuore la cura della persona sofferente e mira al suo recupero più veloce, rappresenta un cambiamento epocale che riporta il paziente al “centro” del percorso terapeutico aumentandone la consapevolezza, la soddisfazione e la sua sicurezza.

Padova - Via Tiziano Aspetti, 106 Q.re 1ª Arcella - tel: 049.605344 Lun-Ven 7:30-20:00 / Sab 7:30-12:30 segreteria@poliambulatorioarcella.it www.poliambulatorioarcella.it


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Sanità e formazione. In 13 anni 250 ecografisti, tra medici di tutte le specialità

Medici da tutta Italia a scuola di ecografia all’ospedale di Dolo A metà gennaio ha preso il via la scuola per altri 18 giovani nel reparto di Medicina del nosocomio dell’Ulss 3 Serenissima: per la prima volta le lezioni diventano anche un corso per specializzandi dell’Università di Padova.

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rimo giorno di Scuola d’ecografia per internisti, gastroenterologi, chirurghi, nefrologi, geriatri e medici di pronto soccorso arrivati da tutta Italia all’ospedale di Dolo, nel Veneziano. I 18 allievi si aggiungeranno ai 250 ecografisti formati in tredici anni di corso di alta specializzazione offerto dall’Ulss 3 Serenissima. Un percorso che ha educato alla tecnica dell’ecografia anche pneumologi, fisiatri, anestesisti, medici di famiglia e medici del lavoro. Per la prima volta le lezioni saranno rivolte agli specializzandi dell’Università di Padova. Il corso infatti è stato inserito nel programma formativo della Scuola di specializzazione in Medicina interna diretta dal professore Roberto Vettor, e così quest’anno la Scuola di ecografia di Dolo ha riservato agli universitari otto banchi. La Scuola di ecografia, riconosciuta Siumb (Società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia), è l’unica nel Veneziano e ne conta due altre sole nel Veneto. Avviata dall’allora primario di Medicina di Dolo Giuseppe Marin, il corso è passato in eredità all’attuale direttore del reparto, Moreno Scevola, “con l’obiettivo di mantenere i medici aggiornati con le realtà scientifiche nazionali e internazionali, e di permettere ai nuovi corsisti di acquisire confidenza con una metodica oramai sempre più indispensabile nell’affrontare il paziente internistico e non - spiega il primario Scevola -. I colleghi verranno preparati nella teoria e, poi, sul campo ad usare al meglio l’ecografo, seguendoci anche in ambulatorio e in corsia. L’ecografo sta diventando sempre di più uno strumento presente nei vari reparti ospedalieri, perché permette di perfezionare la diagnosi con una metodica non invasiva. Quando il paziente è in reparto, diventa più facile per il medico gestire l’iter diagnostico terapeutico senza farlo spostare”. Oltre al direttore Moreno Scevola, gli insegnanti del corso sono radiologi, internisti, angiologi ed endocrinologi degli ospedali di Dolo e Mestre.

Per la parte pratica sono presenti la coordinatrice del corso Alessandra Galioto, medico internista di Dolo, insieme all’epatologa Chiara Pilutti, l’angiologo Michelangelo Marobin e l’endocrinologa Francesca Sanguin. Il professor Roberto Stramare, del dipartimento di Medicina servizio di radiologia dell’Università di Padova, sarà il garante del corso per la Siumb. “L’ospedale di Dolo, con questo corso di alto livello, rende disponibili la tecnologia e le conoscenze della sua struttura anche per cercare di catturare l’attenzione dei nuovi medici, di attrarre giovani che possono rilanciare il futuro della sanità” è il commento del direttore generale Edgardo Con-

tato. “Spero – aggiunge - che il loro investimento di vita sia all’interno della sanità pubblica, grande patrimonio che va tutelato e difeso, e che tanto sta dando loro anche a livello di formazione”. “Un corso di questo tipo è prezioso perché, al di là della capacità tecnica, insegnerà agli studenti che non esiste un medico bravo a fare le ecografie: il medico bravo è colui che oltre ad avere queste abilità sa mettersi in relazione con i colleghi - aggiunge il direttore sanitario Giovanni Carretta -. Noi medici dobbiamo sapere che quando ci relazioniamo con colleghi che hanno altre competenze oltre alla nostra, il nostro punto di vista si arricchisce, a beneficio nostro e del paziente”.

I benefeci effetti della Lanaterapia per la mente e per il corpo “Liberare la mente”: è con questo spirito che le pazienti ricoverate in Oncologia e quelle in trattamento chemioterapico nel Day Hospital oncologico dell’ospedale di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana, testimoniano l’efficacia del progetto di Lanaterapia. L’iniziativa, che coinvolge le pazienti oncologiche con attività di lavoro a maglia, ha l’obiettivo di stimolare la creatività e la manualità, spesso compromessa dagli effetti collaterali del percorso terapeutico, dando loro sollievo all’interno dell’ambiente ospedaliero. “Sono molto emozionanti i momenti che ho vissuto nell’assistere alla socializzazione tra pazienti, alla rottura dall’isolamento e dai pensieri negativi, e alla tanta voglia di creatività nelle mani e nella mente”: è il commento di Sabina, una delle pazienti di Oncologia, che ha voluto testimoniare quanto sia apprezzato il progetto. Si tratta di una iniziativa attivata da qualche mese al Ca’ Foncello, promossa da Acto Triveneto, associazione pazienti della rete Alleanza contro il tumore ovarico, in

collaborazione con l’associazione Gomitolorosa. ll lavoro a maglia o all’uncinetto è un’attività dalla quale trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale ed è per questo che l’associazione Gomitolorosa la promuove come terapia per adulti, bambini, giovani, anziani, uomini, donne, pazienti, persone stressate.

“Si può definire una terapia alternativa o complementare – sono le motivazioni dell’associazione - per tutti coloro che soffrono di problemi di motricità manuale. Aiuta a recuperare la calma in una situazione di stress o ansia. Migliora l’umore, aiuta a socializzare, a stringere nuove amicizie. Stimola creatività, estro e pazienza. Quando si lavora a maglia o all’uncinetto la mente è in silenzio. Diminuisce la tensione muscolare, il cuore rallenta, si abbassa la pressione sanguigna. Entriamo in uno stato di profondo rilassamento psicofisico”. Per i suoi tanti benefici, Gomitolorosa si è posta l’obiettivo principale di portare la lanaterapia nelle sale d’attesa di Ospedali, Strutture ed Enti che si occupano di salute e ovunque ci siano pazienti e familiari in tensione per le terapie, le attese, le prospettive future. Tra le strutture che hanno aderito c’è anche l’ospedale di Treviso, con un buon indice di gradimento da parte delle pazienti che, come Sabina, hanno avuto modo di apprezzare tutti i benefici del progetto.


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La sperimentazione. Il primo studio in Europa autorizzato dall’Agenzia europea per i Medicinali

Lotta alla displasia broncopolmonare, una nuova terapia per i neonati prematuri

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n Italia nascono ogni anno oltre 30.000 neonati prematuri (il 7% dei nati), cioè bambini che vengono al mondo prima della trentasettesima settimana di età gestazionale. Fra questi neonati prematuri, quelli che pesano meno di 1500 grammi sviluppano, nel 45% dei casi, una malattia polmonare cronica chiamata displasia broncopolmonare che richiede prolungata ossigenoterapia per settimane o mesi con conseguenze che possono persistere fino all’età adulta. Al momento non sono disponibili cure efficaci e sicure per questa malattia. Al via una prima sperimentazione clinica basata sull’uso terapeutico delle vescicole extracellulari, un prodotto naturale isolato da cellule del cordone ombelicale, per la prevenzione della displasia broncopolmonare, la malattia polmonare cronica dei lattanti nati prematuri. Nel luglio 2023 l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha approvato questa sperimentazione che ha poi ottenuto il via libero anche dal Comitato Etico Nazionale e da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Si tratta di un progetto che nasce dalla sinergia fra Università di Padova, Azienda Ospedale e l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha prodotto questa “ricerca traslazionale” presentata “made in Padova”, di recente presentata tra gli altri dal Direttore generale Azienda Ospedale, Giuseppe Dal Ben, e dalla rettrice dell’Università di Padova,

Un momento della presentazione

Daniela Mapelli. La ricerca traslazionale ha come obiettivo la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base effettuata presso la Torre della Ricerca Pediatrica in applicazioni cliniche al letto del paziente. Il trial clinico internazionale prende il via presso la Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, centro hub del triveneto per la prematurità, e verranno inclusi nello studio neonati di peso inferiore a 1500 grammi. La sperimentazione è coordinata dal centro patavino e coinvolge 4

i tuoi specialisti del sorriso

neonatologie italiane (Firenze, Genova, Milano e Modena) e 2 in Belgio. “Si tratta di uno studio di Fase 1 che prevede l’utilizzo nei neonati prematuri di una nuova terapia, le vescicole extracellulari, che nelle fasi precliniche (in vitro e in vivo), hanno presentato risultati estremamente promettenti e un’ottima sicurezza – spiega il prof. Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino di Padova e Direttore scientifico dell’IRP Città della Speranza -. Queste microvescicole, grazie al loro contenu-

to di numerosi mediatori presentano attività anti-infiammatoria e pro rigenerativa dei polmoni immaturi, rappresentando un approccio estremamente innovativo per la prevenzione e la cura della displasia broncopolmonare”. Il loro utilizzo in ambito neonatale è stato ipotizzato otto anni fa dall’incontro tra il Prof. Eugenio Baraldi e il Prof. Maurizio Muraca, esperto di medicina rigenerativa e vescicole extracellulari. Da allora è partita una lunga sperimentazione preclinica con vescicole extracellulari esplorata con modelli in vitro e

Ma quando si fa la prima visita dal dentista pediatrico? masticazione e per la pronuncia corretta di molte parole. Per garantire un corretto sviluppo di queste funzioni e prevenire problemi futuri, è importante prendersi cura dei denti fin dai primi anni di vita.

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A che età quindi un bambino dovrebbe recarsi per la prima volta dal dentista? La prima visita con il dentista pediatrico è consigliata tra i 3 e i 4 anni quando il bambino non ha ancora subito eventi traumatici o dolorosi e può familiarizzare facilmente con lo specialista. prima visita serve a controllare la crescita dei denti Veneto24 passa al sistema di La ultima da latte individuare eventuali problemi dentali e dello Se avetegenerazione dei bambini piccoli,DAB probabilmente vi sarete posti che permette di ascoltaree aanche sviluppo delle ossa del viso. Non solo, è molto utile anche questa domanda. Centro con di Odontoiatria e Ortodonzia la Ilradio una qualità audio perfetta. ai genitori per ricevere informazioni e consigli su come Avanzata Perri-Bellomo, grazie all’esperienza del dottor garantire al piccolo una corretta igiene orale quotidiana. Alessandro Perri e della dottoressa Chiara Mantoan La cura dei denti da latte è molto importante e non va nell’odontoiatria pediatrica, ha sviluppato un programma www.veneto24.it trascurata solo perché sono “provvisori”; le carie a questi dedicato alla salute orale dei bambini. denti causano dolore e infezioni e la perdita prematura Bambini sani, adulti felici: perché è importante iniziare dei denti da latte determina la perdita di spazio per l’eruzione dei denti permanenti che rimangono incastrati la prevenzione fin da piccoli? Avere denti sani fin da piccoli si riflette positivamente nell’osso. sulla dentatura di un adulto. Non si tratta solo di una questione estetica: i denti sono fondamentali per la

modello animale con risultati estremamente incoraggianti con il contributo del Prof. Andrea Porzionato del Dipartimento di Neuroscienze, della Dr.ssa Michela Pozzobon e del Dr. Luca Bonadies del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino e Istituto di Ricerca Pediatrica. È questo il primo studio in Europa a ricevere il via libera dell’EMA, l’ente deputato a vigilare sulla sicurezza e l’efficacia dei medicinali, ma è anche il primo al mondo che utilizza questo prodotto naturale soddisfacendo tutti i requisiti degli enti regolatori. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con un gruppo farmaceutico belga, che ha sviluppato un prodotto compatibile con gli standard farmaceutici sulla base dei brevetti depositati presso l’Università di Padova e l’Istituto di Ricerca Pediatria. L’applicazione clinica di questa nuova terapia ha richiesto la certificazione da parte dell’AIFA del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Padova per lo svolgimento degli studi di Fase 1, un riconoscimento che è stato possibile grazie alla rigorosa attività di formazione di tutto il personale medico e infermieristico del reparto di neonatologia che ha raggiunto tutti gli standard internazionali richiesti. È la prima sperimentazione di fase 1 che viene attivato nell’Azienda Ospedale-Università di Padova.

Un errore che spesso si commette prima di una visita dal dentista, è quello di dire al bambino di non avere paura e di non preoccuparsi ma questo spesso ha l’effetto opposto. In altre parole, può creare nel bambino l’aspettativa di dover affrontare una situazione spiacevole o spaventosa. Per prepararsi alla visita dal dentista, si può giocare a fare il dentista a casa e trattare il bambino con pupazzi o marionette. Il coinvolgimento dei genitori è importante anche durante la prima visita, ma allo stesso tempo è necessario stabilire un rapporto di fiducia tra dentista e bambino. Presso il Centro di Odontoiatria e Ortodonzia Avanzata Perri-Bellomo, il dottor Alessandro e la dottoressa Chiara, specialisti in odontoiatria pediatrica e ortodonzia, creano un ambiente sereno e informale adatto alla prima visita del bambino, con approcci psicologici e trattamenti odontoiatrici adeguati all’età. Cosa aspetti a portarci il tuo bambino?

Come affrontare la primissima visita dal dentista? Negli adulti, la visita dal dentista potrebbe essere percepita come un evento negativo, frutto diVENETO24 esperienze SCARICA L’APP RADIO negative o di storie sentite da altri. Per i bambini non è così! È un’esperienza nuova, neutra, a meno che i genitori non trasmettano inconsciamente paura e ansia. Ascolta

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Film e serie tv visti da vicino

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Rubrica a cura di

Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti

Paolo Di Lorenzo

No activity, comicità a raffica con Zingaretti e Tiberi

Night country, Foster perfetta tra il crimine e l’esoterico I

l tempo è il migliore assassino, diceva Agatha Christie. Oltre ad andare per la maggiore ai tempi di “Camorra Love (Rip)”, questa citazione potrebbe riassumere l’evoluzione di “True detective”. Rivelazione del 2014, la serie di Nic Pizzolatto ha dimostrato che il racconto televisivo poteva essere - anche - cinema a partire dai suoi volti, che nella prima stagione erano Woody Harrelson e Matthew Mc Conaughey. Fu grazie alla famia ottenuta per “True Detective”, per stessa ammissione di Mc Conaughey, che vinse l’Oscar per Dallas Buyers Club. Poi venne la seconda stagione, affrettata da HBO che voleva replicare il successo della prima: il risultato lasciò l’amaro in bocca a molti dopo il già deludente finale della prima stagione. Quattro anni dopo, nemmeno il due volte premio Oscar Mahershala Ali è riuscito a risollevare le sorti della terza stagione. Il tempo ha davvero ucciso “True Detective”? A giudicare dalla quarta stagione, non proprio. Il timone è passato a Issa López, la quale gioca coi generi - sconfinando con agio nel paranormale - per non ricadere nell’errore commesso da chi l’ha preceduta. Basta una nuova showrunner e la lunga notte dell’Alaska a ricreare la magia dell’esordio? Senz’altro “Night Country” è la migliore stagione dopo la prima, ma qualcosa non funziona. In questo capitolo True Detective - il paziente zero dell’epidemia di true crime che imperversa ancora oggi - è come se cercasse di stare al passo con quelle stesse serie che, negli ultimi anni, hanno tentato di emularla. C’è un po’ di “Omicidio a Easttown”, echi di “Big Sky” e anche qualcosa di “Daily Alaskan” con Hilary Swank. “Night Country” dà il meglio di sé quando vira verso l’horror rispetto al commento sociale, quasi come se dovesse spuntare le caselle del format. Jodie Foster - nemica giurata della Gen Z – è perfetta nel ruolo della boomerissima Liz Danvers, ma l’alchimia con Kali Reis sembra non ingranare mai davvero. Vale la pena guardarla? Senz’altro, ma continuare a puntare su franchise di facile richiamo - ancorché stremati dalla prova del tempo - invece di proporre storie totalmente nuove ci sembra una reiterazione del reato mica da ridere.

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uca Zingaretti e Alessandro Tiberi sono tra i protagonisti di No Activity - Niente da segnalare, la comedy in streaming su Prime Video. La serie in sei episodi è il racconto di due ladri in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Tuttavia il carico si fa attendere e le persone coinvolte - da ambo i lati della barricata - si ritrovano a fare i conti con un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Questa comedy impostata sull’attesa una sorta di Aspettando Godot in salsa poliziesco all’italiana - potrebbe piacere ai fan di Boris? Lo abbiamo chiesto a Tiberi, che nel cult interpretò lo stagista Alessandro. “Per carità!” scherza Tiberi, non volendo dare adito a paragoni o ancor peggio - ad aspettative che i fan di Boris, notoriamente molto protettivi della loro serie preferita, potrebbero finire per nutrire. È giusto così: No Activity è un prodotto in grado di stare in piedi da solo, con una comicità a raffica capace di tenere il passo delle clip che diventano virali su TikTok. Forse un po’ troppo piegata su questa sponda, ma poco male: basta mettere su un pezzo di Marcella Bella e passa la paura.

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Carla Signoris ed Emanuela Fanelli sono tra le protagoniste del serial. Interpretano l’agente di polizia maniaca del controllo Katia e la sua vittima Perri. Insieme, Katia e Perri in centrale proprio non riesco a stare. La prima è vittima di sé stessa e della propria mitomania, la seconda è già “con un piede fuori dalla porta”, come la definisce Fanelli. Katia è una donna il cui narcisismo non può suscitare un certo grado di benevolenza nel pubblico. Perri - la destinataria delle sue costanti angherie e della sua crociata anti-romanesco - finisce, in qualche modo, a prendersi cura di lei. Ridere di sé stessi è il miglior rimedio per il narcisismo? “L’autoironia è merce rara ed è sempre indice di intelligenza. Bisogna imparare a non prendersi troppo sul serio per evitare di cadere nelle trappole della vita,” afferma Carla Signoris.


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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Questa volta potreste riuscire a realizzare tutti i vostri progetti: la fortuna v greeni assiste nell’ambito lavorativo e in quello affettivo. Si prospetta un periodo di affermazione e stabilità.

Avete tutta l’intenzione di essere ottimisti, di assecondare il vostro spirito d’avventura e di esprimere il meglio di voi stessi in ogni situazione. Febbraio vi regala grandi emozioni.

TORO Vi concedete più attenzione al vostro benessere e vi prendete cura di voi stessi. Riuscite ad ascoltarvi di più e ad accogliere con più chiarezza le vostre emozioni e i vostri sentimenti.

Febbraio verso una nuova stagione, tra leggerezza e nuove sfide

GEMELLI Fiducia in voi stessi è la strategia giusta per aprirvi la strada verso il successo, consentirvi di vivere un periodo di prosperità, di soddisfazioni con riconoscimenti e anche opportunità finanziarie.

CANCRO Siete coinvolti in una serie di impegni ed iniziative che non avevate previsto. La vostra energia e lo spirito di iniziativa vi condurranno con successo verso nuove esperienze.

SCORPIONE E’ tempo di rinnovarsi e di mettersi in vista con le vostre idee innovative e la vostra propensione al cambiamento. Dovete convincere chi vi è accanto che state percorrendo la strada giusta.

SAGITTARIO

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LEONE

Potete anche spingervi a prendere decisioni audaci e concedervi qualche nuovo incontro per movimentare la vostra routine e trovare nuove motivazioni.

CAPRICORNO Creatività ed emozioni contribuiranno a rendere più armoniosa la vostra giornata. Dedicatevi alle cose che vi appassionano senza rinunciare alla vostra rigorosa autodisciplina.

ACQUARIO

Dopo tanti sforzi e tanti sacrifici otterrete i riconoscimenti professionali che meritate. La vostra caparbietà e la forza di volontà saranno premiate. Metterete in luce tutto il vostro carisma.

Vi siete imposti una serie di buoni propositi che via via, con calma ma determinazione, volete portare a compimento per consentire alla vostra vita una svolta significativa.

VERGINE

PESCI

Cercate nuove strade e nuovi stimoli per crescere. Le sfide vi appassionano e le affrontate con motivazione. Riuscire ad affermarsi è una salutare boccata di fiducia.

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Avete deciso di non rincorrere tutte le cose ma di fare una selezione di ciò che per voi è importante. Coltivate il vostro orto e raccoglierete frutti grandiosi.


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