laPiazza di Padova Sud - giugno 2024

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Quando l’attesa paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Ce ne siamo occupati il mese scorso ma torniamo volentieri sull’argomento,assai sentito dai nostri lettori, delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Nei giorni scorsi si è molto parlato di una legge del 1998 che prevede la possibilità per i cittadini di ottenere la prestazione entro i termini previsti anche in regime privato all’interno delle strutture pubbliche (intramoenia) pagando solamente il ticket. E’ un po’ complicato ma vediamo di spiegare in poche parole. La norma non prevede un rimborso diretto ai cittadini che si rivolgono al privato ma vuole agevolare chi dimostra di non aver rifiutato la prenotazione in qualsiasi sede della sua Uls e ha in mano un appuntamento la cui data supera i tempi di attesa della priorità assegnata. A questo punto l’Uls verifica che non ci sia effettivamente alcun posto libero e in questo caso il paziente ha diritto alla prestazione intramoenia pagando il solo ticket. Non saranno molti i casi che rientrano in questa situazione ma è giusto tenerla presente. Inoltre la Regione assicura che le urgenze a dieci giorni sono ormai azzerate, mentre le prescrizioni entro i 30 e 90 giorni sono state notevolmente ridotte, con l’obiettivo di arrivare alla normalità per la fine dell’anno. Intanto prendiamo atto, poi ne riparleremo.

di Padova Sud

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IL COMUNE DI ALBIGNASEGO

ULTERIORI

PER IL VERDE

E LE PISTE CICLABILI

Sociale, sicurezza e ambiente i temi centrali degli investimenti stanziati dall’amministrazione Giacinti per una città sempre più vicina al cittadino

Servizio a pag. 6

Elezioni

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IMontanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo

Antonio Di Lorenzo

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APPUNTAMENTO ALLE URNE PER COMUNI E UNIONE EUROPEA

Occhi puntati sul voto in Veneto, delicato e incerto banco di prova per le alleanze e le strategie future

Servizio a pag. 27

ECONOMIA: IL VENETO BRILLA PER “INTELLIGENZA ARTIGIANA”

In decisa crescita le imprese digitali, “trasformare la capacità innovativa in sistema per l’intero settore”

Servizio a pag. 30

ndro Montanelli l’aveva battezzato “Il Rieccolo” della politica italiana. Era Amintore Fanfani, detto anche “Misirizzi”, un pupazzetto come “Ercolino sempre in piedi” che aveva una base a semisfera e quindi non andava mai giù. C’era un motivo: nessuno ha fatto più politica di lui: sei volte presidente del Consiglio, nove ministro, parlamentare dal 1946 alla morte nel 1999. Fanfani non se la prendeva per i soprannomi e quando segue a pag. 5

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Periodico d’informazione localeAnno XXXI n. 119
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Parco urbano

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Torna “Ci sto? Affare fatica!

Per riempire le giornate degli adolescenti al termine dell’anno scolastico, torna anche quest’anno il progetto “Ci sto? Affare fatica!”. Anche per questa quarta edizione il progetto si svolgerà in maniera congiunta nei Comuni di Albignasego, Maserà e Casalserugo, che sarà il capofila, in collaborazione con Jonathan cooperativa sociale.

L’obiettivo di questo progetto è quello di stimolare i ragazzi a valorizzare al meglio il tempo estivo attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati e accompagnati dalla comunità adulta locale. Un’occasione per stringere nuove amicizie e rendere il proprio Comune un posto più bello e ordinato.

È prevista la costituzione di gruppi di adolescenti dai 14 ai 19 anni, coordinati da due figure: un tutor tra i 20 e 30 anni, che coordinerà la squadra, e un handymen adulto e competente, che guiderà i lavori e spiegherà loro come realizzare le attività rivolte alla cura dei beni del territorio comunale per 20 ore settimanali in orario 8.30-12.30. I ragazzi potranno occuparsi della cura dei beni comuni come la pulizia dei centri abitati e delle vie dei quartieri, la manutenzione dei parchi giochi, la tinteggiatura di giostre e staccionate.

Sono previsti dei “buoni fatica” settimanali del valore di 50 euro per i ragazzi e 150 euro per i tutor, che potranno essere spesi negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa e presenti nel territorio dei tre Comuni, con il fine di valorizzare e sostenere l’economia di prossimità.

Le attività si svolgeranno ad Albignasego dal 24 giugno al 19 luglio (in base alla disponibilità di posti sarà possibile scegliere di partecipare al progetto per una o più settimane), mentre a Maserà e Casalserugo dal 15 al 19 luglio.

La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati: le iscrizioni saranno aperte da mezzogiorni del 15 maggio sul sito www.cistoaffarefatica.it.

Quarta edizione ad Albignasego, Casalserugo e Maserà

continua da pag. 1

Montanelli e Fortebraccio

nel ventunesimo secolo

Antonio Di Lorenzo

incontrava Montanelli gli chiedeva: “Ne ha un altro?”.

Mario Melloni, che si firmava Fortebraccio, siccome non poteva restare un passo indietro a Montanelli, s’inventò il più romanesco “arieccolo” rivolto sempre al “brevilineo” (è sua l’autodefinzione) aretino incazzoso.

La storia tra i due giornalisti è da raccontare. Fu un amore-odio consumato sui giornali. Fortebraccio e Montanelli si sfidavano dalle pagine dell’Unità e del Giornale (che Melloni aveva ribattezzato il Geniale, così come chiamava il presidente del Consiglio S-forlani neanche fosse un sformato mal riuscito e Gianni Agnelli L’avvocato Basetta) protagonisti di un duello quotidiano dell’intelligenza a servizio della democrazia.

Per capire i loro caratteri, basta ricordare una sola battuta. Quando morì Melloni, nel 1989, Montanelli lo ricordò così: “Con Fortebraccio tentammo varie volte di diventare nemici. Non ci siamo mai riusciti. Una volta egli scrisse che voleva sulla sua tomba questo epitaffio: «Qui giace Fortebraccio che per tutta la vita amò Indro Montanelli e non smise mai di averne rimorso. Passante, perdonalo tu». lo gli risposi che avevo già dato disposizioni per essere sepolto accanto a Fortebraccio e come epitaffio avrei scritto: vedi tomba accanto”.

Oggi siamo di fronte a tanti di quei “rieccoli” che stupirebbero i due giornalisti. Sono i sindaci che si ripresentano per il terzo mandato: 31 sui 41 nei Comuni fra 5000 e 15mila abitanti che tecnicamente sono legittimati dalla nuova legge. Vogliono completare, spiegano, i progetti iniziati. Transeat. Siccome nel Veneto sono 309 i sindaci da rieleggere, vuol dire che uno su dieci è al terzo mandato. Ma il punto non è questo. E qui il discorso si fa serio. Oltre a loro, sta emergendo un altro problema: gli ex sindaci che, chiusi i dieci anni, si presentano, sì, ma in un altro Comune. “Rieccoli” pure loro. I casi non sono pochissimi. Così come i paesi nei quali si presenta una sola lista alle elezioni. La verità è una sola: sono sempre di meno coloro che vogliono diventare amministratori. Troppe responsabilità, nessuna soddisfazione. Gli stessi abitanti li snobbano. E chi si rende disponibile, anche da consigliere semplice, spesso avrebbe bisogno di un corso di formazione. Il guaio della politica nel 21° secolo è tutto qui: una volta c’era la partecipazione, poi giunse il riflusso nel privato, adesso si vive alla “me ne frego, tanto tutto mi è dovuto”. Va a finire che, a differenza dei tempi di Montanelli e Fortebraccio, i “rieccoli” li dobbiamo pure ringraziare.

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1976, tradizione ed innovazione nel rispetto dell’

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Questa edizione raggiunge le zone di Albignasego, Casalserugo e Maserà di Padova per un numero complessivo di 12.560 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
di Padova Sud
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

Approvata

Tre nuovi parchi urbani e una pista d’atletica: i progetti del Comune

Gli spazi pubblici sono al centro dell’amministrazione

Giacinti che ha approvato lo stanziamento di ulteriori risorse per il verde pubblico e le piste ciclabili

I l via libera al Dup, Documento unico di programmazione, ha liberato risorse che il Comune di Albignasego destinerà a vari capitoli di spesa, concentrando l’azione su sociale, sicurezza e ambiente. È proprio quest’ultimo capitolo che riceverà una parte consistente dell’avanzo di bilancio, con l’approvazione del finanziamento della terza fase del Piano del Verde. La notizia più attesa era però quella relativa ai nuovi parchi: nei prossimi due anni si prevede di realizzarne tre di nuovi, anche grazie ai finanziamenti europei. Ve ne sarà dunque uno nuovo, a Lion; sarà attuato l’ampliamento del parco di San Giacomo di via Moncenisio che includerà gli spazi del vecchio campo di calcio e prevederà l’utilizzo della struttura dove attualmente si trovano gli spogliatoi come bar e sala pubblica a servizio dell’area verde e dell’intero quartiere; infine saranno avviati i lavori per un nuovo parco pubblico multifunzione di 25 mila metri quadrati in via Petrarca, tra i quartieri San Tommaso e Ferri.

I progetti per gli spazi pubblici includono inoltre l’acquisizione delle aree necessarie per la realizzazione del nuovo impianto d’atletica, per la quale è in corso la progettazione che prevede una fase acquisizione degli spazi e l’avvio della procedura per l’ottenimento dei finanziamenti. Per questo capitolo sono stati destinati 254 mila euro.

Un ultimo capitolo riguarda le piste ciclabili. Quella di via Manzoni sarà completata per collegare in sicurezza il centro di Albigna-

sego con l’argine del canale Battaglia, anche grazie ad una nuova rotatoria che eliminerà il semaforo del Ponte della fabbrica). Ancora, è in programma il primo stralcio della pista di via Mameli che si aggiunge a quello appena realizzato di via Foscolo e quello in programma per la pausa estiva delle scuole di via Donatello. Infine sono state pianificata la pista ciclabile di via Pio X e la sistemazione di quella di via Torino, mentre si sta lavorando per individuare una soluzione per la messa in sicurezza di via Cesare Battisti.

«Fa molto piacere che il voto del consiglio comunale sia stato unanime - ha commentato il primo cittadino, Filippo Giacinti - anche perché le nostre scelte vogliono essere il frutto di un lavoro, per quanto possibile, condiviso con tutti, guardando solo al perseguimento del bene comune» ha concluso il sindaco, agganciandosi alle iniziative già presentate a marzo per incentivare l’attività fisica all’aria aperta. Un chiaro indirizzo politico che, nel lungo termine, dovrebbe portare ad avere una popolazione più in forma in salute.

Avanzo

di bilancio: integrate rette di centri estivi e di case di riposo con 330 mila euro

Il sociale è al centro del Dup (Documento unico di Programmazione) di Albignasego. È quanto ha annunciato il sindaco Filippo Giacinti nel presentare le variazioni di bilancio, lo scorso aprile, commentando con entusiasmo le decisioni prese a favore di famiglie e soggetti fragili: « Le scelte sottese a questa importante destinazione delle risorse pubbliche dell’avanzo delineano una visione di città sempre più vicina al cittadino, alle esigenze delle famiglie e al supporto delle fragilità».

Nel dettaglio: è stata approvata all’unanimità una variazione che prevede, tra le altre voci, di destinare una parte dell’avanzo di amministrazione per assicurare i contributi comunali a Grest, centri estivi e campi scuola. L’importo dell’operazione è di 200 mila euro, con aiuti che vanno da 30 a 50 euro a settimana per ciascun/a ragazzo/a. Una particolare attenzione sarà garantita ai diversamente abili, che per tutte le ore della giornata e per tutta l’estate avranno un’assistenza completa, grazie ad un’integrazione offerta dal comune in aggiunta al supporto già erogato dal Servizio Integrazione scolastica e

sociale dell’Aulss 6.

Altra voce di spesa - 130 mila euro - è stata destinata all’integrazione delle rette delle case di riposo, per gli affidi familiari, i minori in strutture protette, il reddito di inclusione attiva e le riduzioni tariffarie. (a.b.)

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Investimenti.
la variazione del Documento unico di Programmazione. Temi centrali: sociale, sicurezza e ambiente
Filippo Giacinti

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RIABILITAZIONE SPECIALISTICA

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Una delle difficoltà primarie per chi è affetto da queste problematiche inabilitanti è trovare soluzioni riabilitative senza dover viaggiare da una struttura clinica ad un’altra interpellando specialisti e professionisti diversi che non si interfacciano tra loro ma che comunicano solo tramite referti o documenti similari.

ne all’interno di tre sedute programmate con tre professionisti di diversa specializzazione.

Ortopedico , Fisioterapista e Tecnico Ortopedico lavorano infatti in continua sinergia con incontri d’equipe per confrontarsi sullo stato d’essere del paziente ed elaborando percorsi mirati al suo stato di salute. Il processo ha inizio tramite una tecnolo-

contro sono sensori inerziali , pedane dei carichi corporei e valutazione computerizzata della postura . Questi primi dati saranno il punto zero della valutazione clinica e su questi inizierà un percorso guidato dove il paziente è sempre consapevolmente al centro del progetto.

Invictus è un centro d’eccellenza al servizio della riabilitazione.

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Convegno. In Villa Obizzi esperti e studiosi hanno parlato di mafia e dell’impatto sull’economia locale

Albignasego dalla parte della legalità

M

afia al Nord. Da un po’ di anni l’accostamento dei due termini non rappresenta più un ossimoro ma una triste realtà sulla quale è bene essere informati e preparati. Ne è consapevole anche il comune di Albignasego, che mercoledì 8 maggio ha organizzato una serata dal titolo “La Mafia e il suo impatto sull’economia locale”.

Nella cornice di Villa Obizzi hanno relazionato sul tema il professor Antonio Parbonetti, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell’Università di Padova e pro rettore, e Roberto Terzo, sostituto procuratore a Venezia. Nel ruolo di moderatore è stato chiamato Vittorio Borraccetti, ex magistrato e procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, nonché ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura e della Dia.

L’iniziativa è stata promossa, oltre che dal comune, anche da “Avviso Pubblico”, un’associazione di cui fa parte il consigliere con delega alla legalità Gaetano Grandi che ha così commentato la serata: «L’incontro si inserisce in un progetto di sensibilizzazione che il comune sta portando avanti con Avviso Pubblico. In questa occasione vogliamo far emergere

come la mafia per gli esercenti sia un problema da tenere in considerazione e contrastare. Il nostro comune ha deciso di portare avanti con determinazione la bandiera della legalità e di dare supporto ai cittadini del territorio attraverso eventi di sensibilizzazione», conclude il consigliere.

La tavola rotonda ha ottenuto inoltre il patrocinio e il sostegno di istituzioni autorevoli: l’Università di Padova, Confindustria Veneto Est, Confesercenti del Veneto Centrale e Avviso Pubblico. Dopo il successo della serata, che ha visto la presenza tra il pubblico di imprenditori e commercianti - che, a volte, rappresentano le vittime del sistema mafioso trapiantato al nordAvviso Pubblico continuerà a promuovere le proprie iniziative assieme al comune di Albignasego, avendo sempre come faro la difesa della legalità nelle pubbliche amministrazioni. Lo scopo è quello di evitare implicazioni mafiose e camorristiche, offrendo ad amministratori e dipendenti della pubblica amministrazione corsi di formazione, seminari, workshop in cui sono raccolte e diffuse le buone pratiche amministrative e condivise notizie e documentazione aggiornata.

Andrea Benato

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8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Dotto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Albignasego

Opere pubbliche. Il Consorzio di bonifica Bacchiglione presenta il piano delle opere realizzate grazie al contributo del Comune

Scavi, scoli, tombinature: completati i lavori per la sicurezza idraulica

Aumentare la sicurezza idraulica grazie a un migliore deflusso delle acque. È questo l’obiettivo - raggiunto - dell’intervento completato i primi di maggio dal Consorzio Bacchiglione, grazie agli interventi di sistemazione della maglia idraulica. Lo ha annunciato lo stesso Consorzio, al termine di alcune opere di manutenzione su un tratto di circa 9 chilometri di fossatura privata nella zona ovest del centro abitato.

«I lavori hanno previsto anche la pulizia di un tratto di scolo in via Bellini che consente lo scarico delle acque nel nuovo collettore Carpanedo - Sabbioni» si legge in una nota dell’Ente. «L’intervento, realizzato grazie all’accordo di programma tra il comune di Albignasego e il Consorzio di bonifica Bacchiglione, ha previsto la pulizia e lo scavo del fondo dei tratti di scolo e la pulizia e sostituzione delle tombinature esistenti - prosegue la nota - con una sezione inadeguata nei tratti individuati di via della Costituzione, via Manzoni, via Marcon e via delle Industrie». I lavori sono poi proseguiti su altri tratti, realizzando tombinature, scavi e scoli. Il completamento degli interventi - finanziati interamente dal comune per una spesa totale di 1 35.000 euro - è stato salutato con soddisfazione dal presidente del Consorzio Paolo Ferraresso: «Un altro inter-

vento che testimonia la crescente sinergia che siamo riusciti a creare con le amministrazioni e in questo caso con il comune di Albignasego. La sistemazione della maglia idraulica è un intervento che va ad aggiungersi agli altri interventi, importanti e attesi da tempo, che stiamo realizzando in quest’area con forti criticità per quanto riguarda il deflusso delle acque. Sono molto soddisfatto che il lavoro sia consistito anche nella pulizia di un tratto di scolo che mette in collegamento le scoline di guardia di via Carpanedo con il tratto di monte del nuovo collettore Carpanedo – Sabbioni. Lo scolo presentava un’ostruzione della sezione del cinquanta per cento, riducendo così anche la portata d’acqua scaricata» ha

spiegato il presidente. «La pulizia e l’escavo di questo tratto di circa 450 metri permette una maggior sicurezza idraulica nel comune di Albignasego, e permette di diminuire la quantità d’acqua da gestire nell’area compresa tra i comuni di Maserà di Padova e Albignasego» ha concluso Ferraresso.

Da un lato, dunque, i lavori sono stati ultimati in tempo per l’avvio della stagione “secca”, che necessita di irrigazione soprattutto per le coltivazioni di granoturco. Ma anche pensando all’autunno queste opere si riveleranno altrettanto importanti, soprattutto pensando alle bombe d’acqua che negli ultimi anni hanno causato spesso ingenti problemi.

Andrea Benato

Sfilata dei carri a maggio. Carnevale? No, festa di primavera

Albignasego celebra la nuova stagione con due fine settimana di festa. Occasione di aggregazione ma anche di valorizzazione degli esercenti e delle associazioni locali.

Chi ha detto che i carri che sfilano per le città ci sono solo a Carnevale? Le feste in maschera sono passate già da un pezzo ma ad Albignasego non la voglia di ritrovarsi e fare festa. Quale migliore occasione se non la festa di primavera? Dopo il successo delle scorse edizioni, è tornato anche quest’anno l’evento che non solo porta in piazza cittadini, turisti e curiosi, ma valorizza esercenti ed associazioni locali che, in questo modo, hanno occasione di farsi conoscere.

Dunque ecco spuntare ben 13 carri mascherati già nella prima

serata in calendario, quella di sabato, accompagnati da tre gruppi a piedi che hanno sfilato lungo via Roma. «Un evento di grande successo - ha spiegato il sindaco Filippo Giacinti - che riunisce persone di tutta la provincia nella nostra città. La straordinaria risposta delle scorse edizioni testimonia quanto forte sia la voglia di incontrarsi e di vivere il nostro territorio, un riscontro che ci sti-

mola ogni anno a fare meglio». «I volontari e le associazioni - ha precisato ancora il primo cittadino – sono realtà preziose e fondamentali per la sicurezza e il benessere dei cittadini, senza di loro non potremmo realizzare questo genere di eventi. Voglio per questo ringraziare ognuno di loro a nome di tutta la città» ha chiosato Giacinti.

«La festa di primavera è un momento di aggregazione importante per la comunità» ha aggiunto il vicesindaco Gregori Bottin, delegato alle attività produttive. «Siamo grati agli instancabili volontari della Pro Loco che ci hanno permesso di riproporre questa bellissima festa, un’occasione per stare insieme ma anche per incontrare personalmente le realtà del territorio». (a,b,)

Gli interventi si sono resi necessari per migliorare il deflusso delle acque. Tutti i progetti sono stati ultimati nei termini previsti e in tempo per la stagione estiva che richiederà efficienti strutture per l’irrigazione

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Edilizia agevolata. La palazzina sorge su un terreno di mille metri quadrati che il Comune ha ceduto ad Ater

Inaugurati i nuovi alloggi Ater in via San Marco a Lion

Il fabbricato è composto da dieci appartamenti moderni e funzionali, otto da 65 metri quadri e due da 47. Si sviluppa su tre piani raggiungibili anche in ascensore, mentre il pianterreno ospita i garage e i locali tecnici per i servizi comuni

S ono stati inaugurati il 16 aprile i nuovi alloggi Ater in via San Marco, a Lion di Albignasego. La palazzina sorge su un terreno esteso mille metri quadrati, che il Comune ha ceduto all’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, la quale ha eseguito l’intervento potendo contare su un contributo di un milione di euro dal “Piano strategico delle politiche della casa nel Veneto” a parziale copertura delle spese.

«Un intervento importante – dichiara il presidente Ater, Tiberio Businaro – che va ad incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del territorio, dà risposta alle crescenti esigenze abitative delle famiglie, promuove l’inclusione sociale e garantisce l’accesso ad alloggi dignitosi a canoni di locazione contenuti e proporzionati al reddito del nucleo familiare».

Il fabbricato è composto da dieci appartamenti moderni e funzionali, otto da 65 mq e due da 47 mq. Si sviluppa su tre piani raggiungibili anche in ascensore, mentre il pianterreno ospita i garage e i locali tecnici per i servizi comuni. È stato realizzato secondo i più elevati standard di efficienza energetica e sostenibilità ambientale (in classe energetica A3 e A4) ed è privo di barriere architettoniche.

Gli alloggi sono dotati di impianto per la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento invernale e raffrescamento estivo, alimentati da un generatore in pompa di calore con accumulo alimentato con energia elettrica. Questo sistema permette di sfruttare il calore presente nell’aria esterna, riducendo l’impatto ambientale e garantendo un elevato livello di comfort agli abitanti. Inoltre, l’utilizzo di piani di cottura ad induzione elimina completamente l’uso del gas metano, contribuendo a rendere gli alloggi ancora più ecosostenibili.

La copertura di pannelli fotovoltaici consente la produzione di energia elettrica a servizio delle parti comuni dell’edificio, contribuendo alla sostenibilità energetica dell’intero complesso abitativo. «Le nuove abitazioni – aggiunge il sindaco di Albignasego, Filippo Giacinti – rientrano nei programmi delle politiche abitative del Comu-

ne, che nascono per promuovere l’inclusione sociale rappresentano un rilevante passo, voluto da tutta l’amministrazione comunale, per aiutare concretamente le famiglie in difficoltà economica della nostra città».L’assegnazione degli alloggi avverrà tramite bando. Cristina Salvato

Giornata “Benvenuti mamma e papà”

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È sempre dalla vostra parte e con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi

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Si è svolta anche quest’anno, al palazzetto polivalente, l’ormai tradizionale giornata dedicata alle nuove famiglie: “Benvenuti mamma e papà” è una mattinata interamente dedicata a chi è diventato genitore da poco, a chi sta per diventarlo e a tutte le famiglie di Albignasego per ricevere informazioni sui servizi alla prima infanzia del territorio quali le iniziative comunali, le scuole dell’infanzia, i servizi socio-sanitari e le opportunità offerte dalle associazioni di volontariato e sportive. L’iniziativa

(Noventa Padovana, Ponte San Nicolò) via Papa Giovanni XXIII, 16/18 | 35020 Ponte San Nicolò (PD) spi.pontesn@cgilpadova.it

Lega Padova Quartiere 1/5 (Padova Centro, Sacra Famiglia, Mandria) via Riello, 4 | 35122 Padova spi.padova1@cgilpadova.it

Lega Padova Quartiere 4 (Santa Croce, Bassanello, Voltabarozzo) via Guizza, 101 | 35125 Padova spi.padova4@cgilpadova.it

(Mestrino, Rubano, Selvazzano) via della Provvidenza, 41/B | 35030 Sarmeola di Rubano (PD) spi.rubano@cgilpadova.it

Lega Padova Quartiere 2 (Arcella, San Carlo) via Callegari 14/A | 35133 Padova spi.sancarlo@cgilpadova.it

Lega Padova Quartiere 6 (Chiesanuova, Brusegana, Sacro Cuore) via Edison, 5 | 35136 Padova spi.padova6@cgilpadova.it

(Albignasego, Maserà) vicolo Trieste, 1 | 35020 Albignasego (PD) spi.albignasego@cgilpadova.it

Lega Padova Quartiere 3 (Forcellini, Ponte di Brenta, Mortise) via Prosdocimi, 10 | 35128 Padova spi.padova3@cgilpadova.it

Lega Cadoneghe via G. Franco, 2 | 35010 Cadoneghe (PD) spi.cadoneghe@cgilpadova.it

si svolge all’interno dell’ambito del piano pluriennale “Albignasego comune amico della famiglia”: nel 2021, infatti, l’amministrazione ha aderito alla rete nazionale “Network Family in Italia” al termine del processo di certificazione condotto dall’Agenzia per la Famiglia della Provincia Autonoma di Trento. Con lo stesso scopo è attivo tutto l’anno lo Sportello Famiglia gestito dalla cooperativa Progetto Now, un servizio gratuito che si compone di uno sportello fisico (ubicato nella sede municipale di via Milano il lunedì dalle 11.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 16.30 alle 18.30) e dal sito dedicato www.albignasegofamiglie.it. «Ad Albignasego le politiche sulla famiglia hanno sempre svolto un ruolo centrale per l’amministrazione – spiega Anna Franco, assessore alle Politiche sociali –. I dati del bilancio 2024 confermano il supporto diretto alle famiglie con servizi dedicati, ma anche sviluppando la città a misura di famiglia e stanziando risorse per i servizi a domanda individuale che dovrebbero essere coperti dagli utenti, ma per i quali il Comune interviene con 1,2 milioni per contenere i costi a carico delle famiglie». (cri.s.)

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Politiche giovanili. In cantiere incontri su educazione all’affettività, prevenzione tumori e salute mentale

“Be Cloud”: nuovo movimento di giovani per le pari opportunità

“L’amministrazione comunale ha da sempre investito sull’inclusione e sul coinvolgimento dei cittadini per affrontaree tematiche importanti e rendere la nostra comunità sempre più attiva e impegnata” afferma il sindaco Matteo Cecchinato che plaude all’iniziativa

Con l’obiettivo di sensibilizzare le persone, specialmente le nuove generazioni, sui temi della salute mentale, della prevenzione dei tumori, della violenza di genere e dell’educazione all’affettività, è nato a Casalserugo un nuovo movimento di giovani in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità e alla Consulta dei giovani.

«Siamo entusiasti di questa nuova iniziativa che vedrà protagonisti i nostri ragazzi – dichiara l’assessora alle Pari opportunità Giulia Bettella –. Nei prossimi mesi sono previsti una serie di incontri per affrontare queste tematiche così importanti, coinvolgendo medici specializzati, associazioni del territorio e sportelli di ascolto».

Questa iniziativa si propone di sensibilizzare la comunità su temi cruciali, ponendo al centro l’empowerment dei giovani e il loro ruolo attivo nella costruzione di una società più inclusiva e consapevole.

Il calendario degli incontri prevede un ampio spettro di tematiche partendo da settembre con un focus sulla salute mentale e i disturbi alimentari, a ottobre per la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione dei tumori e a novembre con delle riflessioni sulla violenza di genere e sull’importanza dell’educazione all’affettività.

Sono previsti anche momenti dedicati alla tutela del lavoro, dei diritti dei bambini e alla valorizzazione del concetto di famiglia come pilastro fonda-

mentale della società.

«L’amministrazione comunale ha da sempre investito sull’inclusione – aggiunge il sindaco Matteo Cecchinato – e sul coinvolgimento dei cittadini per affrontare certe tematiche importanti e per rendere la nostra comunità sempre

più attiva e impegnata. Siamo entusiasti di questa nuova iniziativa, che vedrà protagonisti i nostri giovani, ai quali diamo modo di potersi impegnare in temi concreti e di far crescere la nostra comunità. Per garantire il successo di questa iniziativa e raggiungere un impatto tangi-

Una marea gialla invade le strade per la “Camminata per la Solidarietà”

Una marea gialla ha percorso le strade di Casalserugo e Ronchi il 10 maggio, all’insegna dello sport e della solidarietà. Tutti i partecipanti hanno indossato una maglietta gialla e poi via, a passeggiare tutti insieme, adulti e bambini, nella manifestazione organizzata dal Comitato della camminata per la solidarietà e comunità scolastica di Casalserugo e Ronchi, con partenza. Il percorso, con partenza e arrivo al palazzetto sportivo di via Cristoforo Colombo, è lungo 5 chilometri e adatto anche a pra-

ticare il nordic walking: benvenuti sono stati pure gli amici a quattro zampe.

Alla camminata sono stati invitati gli alunni delle scuole e le loro famiglie, oltre che al personale docente e non docente delle scuole del territorio. Importante e significativo anche il sottotitolo della manifestazione: libero dal fumo, liberi dal cellulare: durante il tragitto è stato richiesto ai partecipanti di non fumare né di usare il telefono cellulare.

«Un doveroso ringraziamento

va al Comitato genitori dell’Istituto comprensivo di Casalserugo e ai Podisti Casalserugo – dichiara il sindaco Matteo Cecchinato – a tutti gli insegnanti, al personale scolastico e al dirigente per l’entusiasmo e l’impegno dimostrati nelle tante iniziative delle nostre scuole». I fondi raccolti saranno devoluti al sostegno delle attività delle associazioni Movimento per la vita, Il sogno di Stefano, D.i.Re donne in rete contro la violenza, cooperativa Giovani e amici. (cri.s.)

bile, il movimento è alla ricerca di sostenitori che possano contribuire finanziariamente e con il proprio impegno diventando volontario per dedicare il proprio tempo e competenze alle attività in programma. Ogni contributo, anche piccolo, fa la differenza».

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Casalserugo. L’evento ha coinvolto la cittadinanza in attività artistiche e performative

Art Festival Casalserugo: l’arte del rispetto

L a terza edizione del Casalserugo

Art festival è stata dedicata al rispetto, tema attorno al quale si sono sviluppati dieci eventi gratuiti divisi in laboratori artistici, spettacoli performativi di danza, musica, teatro e arte, mostre e momenti conviviali dall’8 al 18 maggio: Il festival nasce per coinvolgere la cittadinanza in attività artistiche e performative senza dimenticare la connessione con il territorio circostante. Patrocinato dal Comune di Casalserugo, vede l’organizzazione dell’associazione Fantalica e la partecipazione del centro parrocchiale Ave di Casalserugo, del centro parrocchiale San Martino di Ronchi, Auser le Radici, Girasole Danza, New Taurus Ads, Padovarte Musica e Pro loco. Il tema scelto ha offerto l’occasione di organizzare attività nel campo della musica, della danza, del teatro e dell’arte che hanno coinvolto adulti e bambini, per vivere al meglio i punti di cultura del paese. «Il rispetto è una forza unificante – illustrano gli organizzatori – che gioca un ruolo vitale nel plasmare il mondo intorno a noi. Attraverso l’arte possiamo rivelare e celebrare la bellezza e la dignità dell’umano, oltre a esplorare la complessità e la ricchezza della

natura e della diversità culturale. Il Casalserugo Art Festival intende sottolineare come il rispetto, sia verso se stessi che verso gli altri e l’ambiente, sia una pietra angolare per creare una società inclusiva, giusta e sostenibile. Attraverso una varietà di forme artistiche, da danza a pittura, da teatro a musica, il festival esplora come l’arte possa attivare empatia, promuovere la comprensione interculturale e stimolare conversazioni significative sul rispetto reciproco. Un’opportunità per i partecipanti di connettersi, condividere storie e riflettere su come possiamo coltivare e promuovere il rispetto nella nostra vita quotidiana». Il festival ha coinvolto vari punti dei comuni di Casalserugo e Ronchi con particolare attenzione ai poli culturali del territorio: il centro culturale Hangar 9 e il patronato AVE, entrambi di recente apertura e ristrutturazione, la biblioteca, nell’edificio storico di Villa Ferri, e il palazzetto di Ronchi. Queste quattro realtà propongono attività artistico-culturali durante tutto l’anno e il festival è un momento di restituzione, con il coinvolgimento delle varie fasce cittadinanza nelle attività di valorizzazione ed educazione all’arte. Cristina Salvato

Laboratori artistici

Coinvolgenti i due laboratori per adulti e bambini, all’interno del Casalserugo Art festival, in biblioteca. Ritratti di Noi. I bambini tra i 6 e i 10 anni, guidati dall’artista Silvia Pertile, si sono immersi nella lettura animata dell’albo di Beatrice Alemagna “Che cos’è un bambino”. I partecipanti hanno realizzato un loro ritratto da unire agli altri per formare un grande quadro collettivo. Tramite la lettura e l’arte i bambini hanno potuto scoprire la bellezza della diversità e del rispetto reciproco che trova forza e identità proprio nell’essere eterogeneo. L’anima e il Colore. Laboratorio per adulti: le docenti e artiste Maria Cogo, Cristina Griggio e Valeria Revelant hanno proposto un’esperienza pittorica sulla connessione tra forme e colore. Lavorando in piccoli gruppi si sono eseguite sessioni di pittura spontanea, focalizzate sull’esperienza del colore, senza rappresentare forme specifiche. Contestualmente, le tre artiste hanno lavorato sulla stessa tela, rispettando i contributi reciproci prt realizzare un’opera collettiva. (cri.s.)

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Nuove vasche di laminazione: progetto in fase di ultimazione

La messa in sicurezza del centro di Casalserugo passerà anche attraverso due nuove vasche di laminazione, in grado di raccogliere l’acqua piovana e di rilasciarla successivamente in maniera graduale. In questo modo si andrà a mitigare il problema degli allagamenti. Per la loro realizzazione il Comune può contare su un contributo statale di 1.300.000 euro. Il progetto prevede innanzitutto la realizzazione di due vasche interrate di laminazione e la successiva sistemazione della superficie delle aree interessate, una delle quali situata in piazza Aldo Moro (nell’area di fronte all’Antica farmacia all’Angelo) e l’altra in piazza Santa Maria degli Angeli (limitrofa alla prevista nuova sede municipale).

In senso più ampio, la realizzazione delle due vasche che metteranno in sicurezza idraulica il capoluogo, sarà occasione per rimettere mano l’intero complesso delle piazze centrali. L’intervento sarà articolato in due ambiti: il primo denominato Ambito A coincide con l’area ex cinema, con il riordino e messa in sicurezza tramite restauro dell’edificio storico esistente (da adibire a nuova sede municipale) e delle aree limitrofe. Sarà realizzato un parcheggio di 45 posti auto con materiale drenante, per evitare il ristagno dell’acqua piovana e favorirne l’assorbimento dal terreno; verranno inoltre allungati i percorsi pedonali e ciclabili su via Roma. Una lunga panca, di forma curvilinea, delimiterà una vasca alberata. Il secondo intervento, denominato Ambito B, riguarda una porzione di piazza Aldo Moro, che attualmente si presenta in una condizione di degrado e pericolo a causa dell’usura della pavimentazione. Anche in questo caso, la realizzazione della vasca di laminazione sarà occasione per riqualificare un ambito urbano degradato, conferendogli una nuova destinazione: recentemente, infatti, la farmacia comunale è stata trasferita su parte del piano terra dell’attuale sede municipale e anche la presenza

di questa nuova funzione contribuisce a rendere necessario il rifacimento della pavimentazione obsoleta posta di fronte a questo esercizio commerciale. Sarà quindi rifatto il pavimento e realizzato un parcheggio da 15 posti per auto e 2 per moto. Il monumento ai caduti sarà spostato tra le due sedi municipali in piazza Santa Maria degli Angeli, in un luogo più adeguato.

Sfolgorante edizione del Carnevale in notturna

Sfolgorante, dinamica e divertente l’edizione annuale del Carnevale in notturna svoltosi a Casalserugo sabato 27 aprile promosso dal Comune in collaborazione con la pro loco e l’associazione Auser Le Radici. Lungo via Umberto I hanno sfilati divertenti e spettacolari carri allegorici e gruppi di figuranti: il corteo è stato aperto dallo spettacolo dei ballerini del Brasile Samba Show” con danze coreografiche a ritmo di samba, seguiti dal gruppo di maschere veneziane CTG Saccisica di Piove di Sacco. Durante la manifestazione erano presenti bancarelle di street food e hobbysti creativi; sono stati inoltre consegnati a tutti i bambini presenti

dei simpatici gadget. Il tutto animato dalla spumeggiante conduzione degli speaker Grazia Pagan e Luca Boccon.

A conclusione della serata sono stati premiati i tre carri allegorici più belli: al primo posto si è classificato il gruppo carri Tombelle con “Viaggi a vapore”. Sono saliti sul podio anche l’associazione Allegra Brigata Deghejo di Pozzonovo con il carro “La vita ci appartiene” cui è stato assegnato il secondo posto, seguiti dai Belli di gruppo Legnaro con “Madre natura si ribella”. Una fantastica serata tra carri, musica e tanti coriandoli: appuntamento all’anno prossimo. (cri.s.)

Il progetto prevede la realizzazione di due vasche interrate e la successiva sistemazione della superficie delle aree interessate, una delle quali situata in piazza Aldo Moro, nell’area di fronte all’Antica farmacia all’Angelo, e l’altra in piazza Santa Maria degli Angeli, limitrofa alla prevista nuova sede municipale

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Casalserugo Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Sicurezza idraulica. Per le opere il Comune può contare su un contributo statale di 1.300.000 euro
Ascolta Cristina Salvato Due immagini del progetto (fonte comune di Casalserugo)

Tempo libero. Pattinaggio, bocce, calcio e tante discipline per una stagione ricca di eventi e risultati

Sport a Maserà: divertimento assicurato e tanti campioni

Stagione intensa dal punto di vita sportivo con tanto divertimento, sano attività fisica e risultati importanti per gli atleti delle società locali, specializzate in varie discipline

PATTINAGGIO

Il gruppo Déjà Vu dell’associazione sportiva Roll club non è certo nuovo alle vittorie e ha dimostrato le proprie doti artistiche e tecniche anche in occasione dei Campionati Europei 2024 di pattinaggio artistico rotelle specialità dei Gruppi Show e Precision di Reggio Emilia, dove si è laureato vicecampione d’Europa nella categoria piccoli gruppi. «Congratulazioni ai nostri bravissimi atleti –dichiara l’assessore allo Sport, Mattia Varotto – anche se purtroppo nel corso delle competizioni si è verificato l’infortunio del nostro concittadino e atleta Nicola Marenda. Auguri di pronta guarigione da parte di tutta l’amministrazione comunale, affinché torni presto sui pattini, a portare ancora una volta in alto il nome della società e del nostro Comune».

BOCCE

Doppio appuntamento con sport e inclusione, dedicato agli appassionati di bocce. Tra il 13 e il 16 maggio si è svolto il secondo trofeo Supermercati Mega presso la bocciofila Don Bosco. Gara a coppie regionali con direttore di gara Mario Squizzato, arbitro regionale Aiab della delegazione di Treviso.

Tra il 18 e il 19 maggio, invece, si è tenuto il secondo torneo nazionale di boccia paralimpica “Insieme si può, uniti si vince” presso la palestra comunale di viale delle Olimpiadi, valido per le categorie BC2, BC3, BC4 e BC5.

CALCIO

Il 25 aprile si è svolto il terzo torneo Casalserugo Maserà agli impianti di via Olimpiadi e di via Cristoforo Colombo, riservato alle categorie esordienti classe 2011 e organizzato dalla omonima società calcistica locale presieduta da Nicola Brunello. In campo otto squadre, di cui sette professionistiche, che si sono affrontate in venti partite nell’arco di otto ore, mettendo in campo un totale di 130 atleti. Al primo posto si è classificata la squadra dell’Udinese Calcio 1896, che ha battuto in finale, ai calci di rigore, il Calcio Padova,

arrivato secondo. E seguire L. R. Vicenza, Trento, la squadra di casa Casalserugo Maserà che si è classificata al quinto posto, il Cittadella, Spal e Arzignano Valchiampo in ottava posizione. «Bravissimi tutti i giovani atleti – aggiunge l’assessore Varotto –e soprattutto i nostri esordienti, che sono riusciti a farci emozionare e che hanno saputo farsi

onore in questa difficile competizione, che vedeva la partecipazione di squadre di primo livello. E sempre in ambito calcistico congratulazioni alla nostra Prima squadra, al secondo posto in classifica e impegnata il 19 maggio nei playoff per passare dalla Prima categoria alla Promozione».

La magia della terra

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Buona la prima: davvero un successo di pubblico, interesse e novità la prima edizione della manifestazione “La magia della terra”, svoltasi nel pomeriggio di domenica 19 maggio al parco Cavalieri Di Vittorio Veneto di via Roma. Un evento promosso dall’assessore all’ambiente e alle politiche agricole Francesca Greggio, dedicato all’esposizione e alla mostra mercato di fiori, piante, prodotti naturali. Non si è limitata, però, alla sola vendita dei prodotti delle aziende agricole e delle creazioni artigianali. «Sono stati organizzati anche tantissimi laboratori didattici immersi nella natura – illustra l’assessore Greggio – e insieme agli entomologi della Butterfly Arc di Montegrotto Terme siamo andati alla scoperta dei loro meravigliosi insetti». Chi ha partecipato alla manifestazione, oltre a girare per le bancarelle, ha avuto la possibilità di imparare nuove nozioni e avere preziosi consigli su vari argomenti: fiori recisi e stagionalità a cura di Chiara Cuccato, piante e piante carnivore a cura di Edoardo Mengato, floriterapia e depurazione a cura della dottoressa Luvi Dal Canton, piante officinali e oli essenziali a cura di Tiziano Barizza. C’è stata la possibilità di sottoporsi a trattamenti benessere con Ilaria Barison e imparare tutto sul mondo delle api e del miele grazie alla lezione didattica dell’associazione Apapad e sulle farfalle e gli insetti in generale grazie al laboratorio interattivo a cura di Butterfly Arc. Per i più piccini sono stati allestiti un laboratorio creativo di aquiloni, un percorso sensoriale e laboratorio con le erbe aromatiche. E per finire lo chef Franco Ruggero ha parlato di erbe a tavola, sapore e salute tutto l’anno. (cri.s.)

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Maserà di Padova
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Si sta avvicinando l’estate, quanto importante è la pulizia e la manutenzione dei condizionatori “La pulizia e igienizzazione semestrale o annuale dei condizionatori è molto importante per prevenire problemi respiratori e allergici. È di vitale importanza limitare il proliferarsi di batteri che possono essere presenti nei climatizzatori senza dimenticare che in assenza di una pulizia e manutenzione adeguate anche il rendimento dell’apparecchio può calare di molto con il risultato di consumare di più e senza avere il risultato desiderato. La stessa cosa vale anche per il calore nella stagione

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Oic. Al raduno presenti Agnese Zanovello, Clara Bottin

Centenari da record: anche Maserà contribuisce al record mondiale

Anche Maserà ha contribuito a raggiungere il record mondiale di centenari radunati nello stesso posto: ben tre cittadine e un cittadino onorario hanno permesso di conseguire il primato. Sabato 4 maggio il consigliere comunale Remo Medici, a nome dell’amministrazione comunale di Maserà, ha partecipato al più grande raduno mondiale di centenari che si è tenuto a Padova al Palasport del Civitas Vitae, nel quartiere Mandria. Ben 70 centenari e ultracentenari veneti (55 donne e 15 uomini) erano presenti e questo ha permesso a Padova di battere il precedente Guiness Word Record, che aveva visto la riunione nel 2016 a Brisban, in Australia, di 46 centenari. A riunirli è stata l’Oic, la fondazione di Padova che gestisce strutture residenziali in tutto il Veneto, insieme al Club over 100. Erano presenti le tre cittadine ultracentenarie di Maserà di Padova: Agnese Zanovello, nata a Curtarolo il 27 dicembre 1921, la più anziana cittadina e madre del consigliere Remo Medici; Clara Bottin, nata a Carrara San Giorgio il 13 gennaio 1923 e sorella del già presidente della Regione Veneto Aldo Bottin; Ida Giacomini, nata a Padova il 08 ottobre 1923, residente nella frazione di Bertipaglia. Sono le tre over 100 presenti nell’anagrafe del Comune di Maserà. Con loro c’era anche il cittadino onorario di Maserà di Padova, Enrico Vanzini, nato a Fagnano Olona (VA) il 18 novembre 1922. Nel corso della Seconda guerra mondiale dopo l’8 settembre 1943 fu imprigionato dai tedeschi e inviato a Ingolstadt in Germania a lavorare. Tentò la fuga ma, ripreso, venne condannato a morte a Buchenwald; la pena venne in seguito commutata con l’internamento nel campo di concentramento a Dachau. Sopravvissuto ai lavori forzati e alle pesantissime condizioni presenti, venne costretto a lavorare alle camere a gas e ai forni crematori di Dachau, diventando testimone dell’orrore nazista. È l’ultimo italiano vivente appartenente al Sonderkommando, gli speciali gruppi di manovalanza all’interno dei campi di sterminio nazisti. Dal 29 novembre 2021 è cittadino onorario di Maserà di Padova, per i rapporti avuti con Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni e cittadino maseratense.

“Cittadini responsabili” e la Costituzione

Anche quest’anno gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno partecipato attivamente al progetto “Cittadini responsabili”, dedicato allo studio e alla conoscenza della Costituzione italiana.

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cità

Ormai è qualche anno che ha preso avvio questo percorso, grazie alla collaborazione con il Comune rappresentato dal consigliere comunale Remo Medici, promotore dell’iniziativa, e della dirigente dell’Istituto comprensivo “Giorgio Perlasca” Stefania Sbriscia, con il supporto della referente del progetto, la professoressa Simona Santinon. L’obiettivo del progetto è quello di conoscere la Costituzione italiana e imparare a confrontare i diritti tutelati da quelli negati, per diventare cittadini responsabili.

Le classi terze hanno avuto la possibilità di incontrare il professor Enrico Minnei, docente di Diritto costituzionale presso l’Università di Padova: hanno prima presentato i loro elaborati su alcuni articoli della Costituzione italiana, poi hanno potuto ascoltarlo e porgli delle domande.

Le classi 3A e 3C hanno lavorato sulla Dichiarazione universale dei diritti umani sui temi della libertà e dei diritti, mentre la classe 3B ha analizzato gli articoli 57, 58, 59 e 60 per celebrare i 76 anni del Senato della Repubblica e conservare la memoria delle radici dello Stato e del ruolo che questa istituzione continua a svolgere a tutela dei diritti di libertà. Infine la classe 3D ha affrontato l’articolo 11 sulla pace e il ripudio della guerra. Anche le classi prime e seconde si sono avvicinate allo studio della Costituzione e hanno prodotto degli elaborati, esposti per l’occasione. Presente insieme all’amministrazione comunale anche il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi Davide Bertoli. (cri.s.)

18 www.lapiazzaweb.it feli
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www.veneto24.it Maserà
di Padova
e il cittadino
e Ida Giacomini,
onorario Enrico Vanzini

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Fumetti fatti a mano. “L’ergastolo di Santo Stefano. Fine pena mai”, una graphic novel eccezionale

Stefano Tamiazzo torna in libreria

S

tefano Tamiazzo è un disegnatore eccezionale. Anzi, il termine disegnatore è riduttivo per l’artista padovano che ha dimostrato negli anni di essere un autore a tutto tondo. Direttore artistico della Scuola Internazionale di Comics di Padova, Tamiazzo ha esordito nel ‘94 la storia “Sogno di una notte di mezza… fuga”, pubblicata in Canada, Stati Unit, Francia, Belgio e anche in Giappone sulla prestigiosa rivista Kodansha. Sono seguiti poi “Niente succede per caso”, la serie di volumi de “La Mandiguerre” (sceneggiatura Jean David Morvan), “Un peu mon neveau” (Edizioni Dupuis) e la “Cynocephales. La Banda dei Mastini” (sceneggiatura di Gris De Payne).

Tamiazzo è tornato da poco in libreria con “L’ergastolo di Santo Stefano. Fine pena mai” (Ultima Spiaggia Editore), un volume caratterizzato da una potenza di scrittura e di disegno davvero notevoli. Ho approfittato dell’uscita di questa nuova graphic novel per scambiare due chiacchiere con Stefano. Con “L’ergastolo di Santo Stefano. Fine pena mai” per la prima volta “entri nella storia”, dato che i tuoi lavori precedenti erano legati al mondo del fantastico. Da dove nasce questa svolta?

Nasce dal fatto di essere entrato fisicamente in questo carcere e nelle celle a più riprese negli ultimi 15 anni, aver respirato quell’atmosfera contemporaneamente affascinante e orrendamente brutale. Raccontarlo attraverso una graphic novel è diventata in maniera molto naturale un’esigenza che si è fatta man mano più impellente.

Per questo fumetto hai fatto tutto da solo: scritto, disegnato, inchiostrato, colorato... cosa cambia rispetto al lavoro insieme a uno sceneggiatore?

Non era la prima volta, e quindi avevo già un bel po’ di mestiere alle spalle, ma direi che la parte più potente e interessante è proprio quella di poter decidere ogni singolo aspetto della produzione da solo, e quindi una maggior responsabilità, che da una parte pesa ma dall’altra ti dà una scarica adrenalinica non indifferente, oltre a un milione di dubbi che ti assalgono costantemente. Ovviamente quando lavori in coppia con uno sceneggiatore le dinamiche sono totalmente differenti, il compromesso è la regola, e il risultato finale è un mix dove si spera che 2+2 faccia almeno 5!

Ho notato che anche il lettering è fatto a mano, cosa sempre più rara in un mondo digitalizzato come quello del fumetto. Vuoi parlarci di questa tua scelta di fare i fumetti “alla vecchia maniera”?

Da qualche anno ho fatto una scelta “radicale”, cioè di lavorare solo su carta, senza “effetti speciali” digitali, e l’aspetto del lettering è uno dei più cari per me. È una modalità che sento particolarmente perché – io sono il mio mestiere – e più vado avanti più sento l’esigenza di non rinunciare a nessuno degli aspetti che rendono un’opera il più distinta nel mare immenso delle produzioni a fumetti. Ci sono pagine meravigliose che vengono massacrate da balloon e lettering di serie, come se il segno di un disegnatore fosse uguale all’altro. Sicuramente aver letto anni fa “Conversazioni sul fumetto - Einser/Miller” mi aprì gli occhi su questi aspetti, così come sul formato e la scelta della carta, spesso considerati secondari, ma per me di primaria importanza.

Mi è piaciuto molto il “finto” bianco e nero ricco di una enorme gradazione di grigi, con pochi sprazzi di colore (il blu del mare, del cielo, il rosso del sangue), una scelta stilistica molto diversa rispetto al colore dei tuoi lavori precedenti. Ce ne

Quest’opera nasce dal fatto di essere entrato fisicamente in questo carcere e nelle celle a più riprese negli ultimi 15 anni, aver respirato quell’atmosfera contemporaneamente affascinante e orrendamente brutale. Raccontarlo attraverso una graphic novel è diventata in maniera molto naturale un’esigenza che si è fatta man mano più impellente

vuoi parlare?

Da una parte l’esigenza di rendere una vita ristretta e quasi priva di sentimenti, senza colore, grigia in tutti i sensi e quindi anche nella resa effettiva delle pagine, contrastata da alcuni accenni rosso sangue, perché è pur sempre una storia violenta, e da qualche sprazzo di colore dedicato a quel mare meraviglioso che circonda l’ergastolo ma che non poteva essere più visto dai detenuti una volta entrati in carcere aumentando così il rigore della pena.

Oltre a disegnare sei anche il direttore artistico della Scuola Internazionale di Comics di Padova: che consiglio daresti a un ragazzo o una ragazza che vorrebbe iniziare a disegnare?

Semplicemente di farlo, e di non aspettare. Il disegno nasce come un’esigenza, che poi ha la necessità di essere disciplinata con un metodo di lavoro. Senza un metodo, la frustrazione è lì pronta a farti desistere ed è li che una struttura come Scuola Internazionale di Comics interviene con l’esperienza dei docenti che sono sempre dei professionisti della materia che insegnano con esperienze di lavoro che spaziano in tutto il mondo.

Dacci tre buoni motivi per comprare “L’ergastolo di Santo Stefano. Fine pena mai”.

Per conoscere un pezzo di storia fondamentale del nostro paese, spesso misconosciuta; per capire che il carcere ci riguarda tutti, non solo i criminali. Ogni anno in Italia circa 1.000 persone sono vittime di ingiusta detenzione; e perché devo pagare le rate della Lamborghini…e non ho nemmeno la patente!

Giacomo Brunoro

Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

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Libri
Ascolta L’ultimo libro di Stefano Tamiazzo, “L’ergastolo di Santo Stefano. Fine pena mai” e l’autore

Il

libro. Scritto da don Marco Galante, cappellano all’ospedale di Schiavonia, con Sara Melchiori

“Io sono con te”: la testimonianza della solidarietà durante la pandemia

I

n un’epoca segnata dal Covid, “Io sono con te” emerge come un’opera che riunisce frammenti di esperienze umane attraversate dalla sofferenza e dalla speranza. Scritto a quattro mani da don Marco Galante, sacerdote operante nel cuore dell’ospedale Covid di Schiavonia, e dalla giornalista Sara Melchiori, il libro cattura la complessità delle vite intrecciate durante la pandemia. Durante la pandemia, don Marco ha trascorso i giorni all’interno di un ospedale Covid, diventando una costante presenza di ascolto, conforto e preghiera sia per i malati che per il personale ospedaliero. La sua esperienza si è intrecciata con domande esistenziali e momenti di profondo mistero, affrontando la sofferenza e il sollievo, la paura e la fiducia, i distacchi e gli incontri. La sua presenza è stata una luce di speranza in un momento

di oscurità, un faro di fede nel mezzo della tempesta.

Nel cuore dell’oscurità, don Marco ha portato con sé il Vangelo della Vita, offrendo presenza e vicinanza in un contesto in cui la solitudine, il dolore e l’incertezza rendevano difficile persino respirare.

Il suo vissuto diventa così un richiamo alla solidarietà umana, ricordando che nessuno dovreb-

Quattro anni dopo vengono ricomposte le vite segnate dal Covid, tra isolamento, attese e dolorosi addii

be mai affrontare da solo il dolore, la paura o la morte.

Quattro anni dopo, Sara Melchiori ricompone i frammenti delle vite devastate dal Covid-19, tra giorni di isolamento e incon-

tri selezionati. Insieme all’amico don Marco, ha raccolto pezzi di storie altrui e personali, permeate di sofferenza, domande senza risposta, ma anche di dono, presenza e ascolto empatico. Il

Il fumettista Zerocalcare firma le copie e disegna… la Piazza

In centinaia in coda per ore dalle prime ore della mattina per il fumettista di fama nazionale Michele Rech in arte Zerocalcare.

L’artista, che negli ultimi anni ha riscosso un successo importante sulla piattaforma online Netflix con due serie TV, è tornato in libreria dal 7 maggio con il suo nuovo volume “Quando muori resta a me”.

Prosegue il viaggio autobiografico questa volta nel racconto del suo rapporto con il padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna.

Negli interstizi dei non detti, l’amore incrollabile di un padre per il suo unico figlio attraversa alcune delle pagine più buie della Storia del nostro Paese, silenziosamente coraggioso.

Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede.

Con questa nuova storia Zerocalcare ha incantato Padova che lo ha accolto lo scorso 21 maggio alla Feltrinelli con una folla immensa di tutte le età facendo capire come e quanto sia trasversale.

Il tour firmacopie proseguirà toccando Bari e Napoli. (A.B.)

libro, pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova, non solo testimonia le tragedie e le difficoltà affrontate, ma anche la resilienza e la solidarietà emerse in tempi così oscuri. Come molte

altre persone e famiglie, Sara ha sperimentato i dolori inflitti dal virus: l’isolamento di un genitore in ospedale, la perdita di un caro anziano (a causa del Covid), senza poterlo salutare o confortare una sola volta.

“È come raccogliere briciole di esperienze troppo comuni. Briciole di dolori molto più grandi e strazianti”, scrive Melchiori. “Sono pezzi di un puzzle, sparsi sul tavolo della vita senza un’immagine da completare...”.

“Io sono con te” diventa così un tentativo di dare un senso alle esperienze vissute durante la pandemia, una testimonianza della forza dell’umanità di fronte all’avversità. Con la prefazione del vescovo Pavanello, il libro richiama alla memoria e all’insegnamento tratti dall’esperienza del Covid, incoraggiando a non dimenticare il valore della solidarietà umana.

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Don Marco Galante e Sara Melchiori hanno scritto il libro a quattro mani

Dall’Arcella a New York. Ha ottenuto l’ammissione alla prestigiosa Manhattan School of Music

Chrystelle Catalano, una virtuosa del violino che incanta il mondo

C

hrystelle Catalano, ventottenne violinista padovana, ha ottenuto l’ammissione alla prestigiosa Manhattan School of Music di New York, distinguendosi come unica italiana nel programma. Grazie alla sua passione e dedizione, ha ampliato le sue conoscenze con rinomati maestri internazionali, tra cui M° Ilya Grubert e il M° Massimo Quarta. Il suo eccezionale talento non è passato inosservato: nel 2016, Salvatore Accardo l’ha selezionata per unirsi al suo quartetto per la serie di concerti Accardo & Friends, esibendosi in rinomati festival come Siena, Sacile,

“Passione, costanza e disciplina sono fondamentali, insieme al sostegno di un maestro che creda in te”

Otranto e Castel Sant’Angelo a Roma. Inoltre, Claudio Scimone l’ha invitata a collaborare con i Solisti Veneti dopo che ha vinto una borsa di studio sull’interpretazione barocca.

Da dove nasce la tua passione?

In famiglia la musica è sempre stata presente. A tre anni insieme a mio fratello ho iniziato a suonare il pianoforte. Ma quando è arrivata la scelta di decidere lo strumento ho scelto il violino. Non c’è un motivo specifico. È uno strumento facile da trasportare, mi piace la sua forma. È uno strumento solista, ma che può dialogare anche con l’orchestra.

Dopo un lungo viaggio attraverso diverse istituzioni musicali in Italia e in Europa, hai deciso di preparati per l’audizione per la Manhattan School of Music.

È sempre stato un sogno nel cassetto per me. Finalmente ho trovato il coraggio di seguirlo e mi sono presentata all’audizione. Nel 2021, il processo di selezione prevedeva una prova online durante la quale ho eseguito diversi brani. Ho scelto di iniziare con il mio pezzo preferito, il Concerto per violino in Re Maggiore op. 35 di Tchaikovsky. Dopo quello la tensione è diminuita. Dopo Wieniawski, Bach, Paganini e Beethoven, ho concluso con un brano con contemporaneo (F. Vacchi: Respiri, per violino solo) scritto dopo il 1960.

Cosa rappresenta la musica?

La musica è una forma di comunicazione universale che può avvicinare le persone in modi profondi. Durante un concerto, ci si può sentire distaccati dai problemi e dalle preoccupazioni quotidiane, immergendosi completamente nell’esperienza musicale. La musica ha il potere di portare conforto nelle difficoltà e nelle sofferenze, offrendo un’opportunità di riflessione e di consolazione attraverso melodie e armonie che toccano il cuore e l’anima.

Torniamo in America. Hai vinto un altro concorso ed ora sei la più giovane musicista stabile della Palm Beach Opera (Palm Beach, Florida).

Qui ci sono molte occasioni ed opportunità lavorative. Collaboro inoltre con la New World Symphony Orchestra (Miami, Florida), la New Haven Symphony Orchestra (New Haven, Connecticut), la Long Island Concert Orchestra (Long Island, New York) e sono primo violino di Spalla e violino solista con la Manhattan Symphonie.

Le tue radici italiane sono parte integrante della tua identità e della musica.

È davvero un privilegio aver avuto l’opportunità di studiare e suonare con violinisti di così alto calibro della scuola veneta come Giovanni Guglielmo, Piero Toso, Glauco Bertagnin e di collaborare con Claudio Scimone. Ciò che

ho imparato in tutti questi anni è un vero tesoro che sento debba essere condiviso con i musicisti e il pubblico statunitense. È per questo motivo che con la mia orchestra proponiamo spesso concerti che includono musiche di Vivaldi tratte dall’Estro Armonico e da La Stravaganza, oltre a brani di Tartini. Un repertorio che non solo celebra la ricchezza e la bellezza della tradizione musicale italiana, ma permette anche di trasmettere la nostra passione e dedizione alla musica al pubblico internazionale. Qual è il segreto del tuo successo?

Non c’è una ricetta magica per il successo nel mondo della musica o in qualsiasi altro campo. Trovare un Maestro che creda in te è sicuramente un passo importante, poiché il loro sostegno e la loro guida possono fare la differenza nel tuo percorso. Anche il sostegno della famiglia e degli amici è cruciale, poiché ti aiuta a superare le sfide e a mantenere la determinazione quando le cose si fanno difficili. Personalmente, ho dovuto rinunciare a molte serate per dedicarmi allo studio e alla preparazione delle audizioni, ma è stato il sacrificio necessario per perseguire i miei obiettivi. La passione, la costanza e la disciplina sono fondamentali. Senza di esse, è difficile progredire e raggiungere i propri scopi nel lungo termine.

Riconosciuta a livello internazionale nel campo della musica da camera e orchestrale. In autunno sarà a Padova per un concerto in collaborazione con l’università di Padova

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successi e le sfide che riguardano il Sintonizzati sul futuro.

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Cultura
Ascolta Chrystelle Catalano (Foto Marije Van Den Bergh)
Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io

Volley. Portata a termine un’ottima stagione in Superlega

Pallavolo Padova centra l’obiettivo salvezza, confermato il coach Cuttini

L ’obiettivo salvezza raggiunto a tre giornate della fine: una grande stagione per la Pallavolo Padova nel campionato di Superlega, sostenuta da un grande pubblico e da una dirigenza che ha sempre creduto nello staff tecnico e neila squadra. “Quello di quest’anno è stato un campionato complesso” - ha dichiarato Giancarlo Bettio, presidente della Pallavolo Padova -. “Un campionato nel corso del quale si sono disputate sfide importanti, e che ci ha visto raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero la salvezza, con tre giornate di anticipo, in un contesto, come quello della SuperLega dove, di anno in anno, il livello si alza sempre di più. Pallavolo Padova rappresenta la nostra città e la provincia nel campionato di pallavolo più competitivo al mondo, e questo deve essere motivo d’orgoglio per tutti noi.

Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi che ci hanno seguito con grande partecipazione e già non vediamo l’ora di ritrovarci alla Kioene Arena. È stato un campionato complesso, fatto di sfide, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero la salvezza. La riconferma di Jacopo Cuttini, come primo allenatore, rappresenta un passo importante per dare continuità al lavoro svolto e ai risultati ottenuti. Il nostro obiettivo ora è compiere un altro passo in avanti nel migliorare la squadra, come è sempre successo negli ultimi tre anni”.

E per la stagione di SuperLega 2024-25 si ripartirà proprio da coach Jacopo Cuttini, che è stato confermato primo allenatore di Pallavolo Padova. Cuttini, che ha guidato la squadra nelle ultime quattro stagioni, ha accettato con entusiasmo il rinnovo del contratto, sottolineando l’onore e la soddisfazione di continuare a far parte della famiglia bianconera. “Sono molto contento e orgoglioso della proposta che mi è stata fatta, -ha dichiarato il coach, - in quanto si tratta di un importante attestato di stima. Da una società storica come Pallavolo Padova, ricevere questa fiducia, è una grande responsabilità e un grande onore”.

Coach Cuttini ha poi riflettuto sulle quattro stagioni trascorse

Nuovi primati per Emma Mazzenga, la padovana “nonna dei record”

La “nonna dei record” non ha smesso di correre anzi, a 90 anni suonati, ha messo il turbo e conquistato nuovi primati. Emma Maria Mazzenga, classe 1933, della Atletica Insieme di Verona ha stabilito altri due record mondiali per la categoria W90 a Padova, nel corso dei Campionati Regionali Master Indoor. La signora Emma Maria ha migliorato il primato che già deteneva nei 60 metri e nei 200 corsi rispettivamente in 14 secondi e 58 (il record precedente era di 14”73) e 51 secondi 08 (il precedente di 51”63).

Con questi due nuovi risultati sono quindi ben 5 i record mondiali indoor stabiliti da Emma Maria Mazzenga in questi ultimi due mesi, in una incredibile progressione che l’ha portata a migliorare ad ogni gara. Il 14 gennaio scorso esordì infatti con un 54.47 sui 200 metri, risultato che desto’ un grande clamore tra gli sportivi di tutte le età. La prossima

gara per la professoressa padovana in pensione sono i Campionati Europei Indoor Master di Torun, in Polonia, dove si cimenterà anche sui 400 metri, distanza dove detiene il record del mondo per la categoria W85 di 1’51”89.

Emma ad oggi detiene 3 primati mondiali, 6 primati europei e 28 migliori prestazioni italiane di categoria. Nella sua lunga carriera agonistica master, iniziata a 53 anni, ha vinto 21 titoli mondiali, 50 titoli europei e ben 115 titoli italiani. Emma Maria Mazzenga rappresenta un esempio di resilienza e determinazione: si allena regolarmente due volte la settimana, d’inverno al Palaindoor, d’estate allo stadio Colbachini. Fino a quando continuerà con l’atletica ? “C’è stato un atleta che si è ritirato a 104 anni”, ha dichiarato, “ma non arriverò a tanto: credo che questa sarà la mia ultima stagione in pista”. (d.b.)

alla guida della squadra padovana, sottolineando le sfide affrontate e i traguardi raggiunti. “È stato un percorso fatto di prove complesse, ma anche di grandi soddisfazioni. Il livello di gioco in SuperLega è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. Nonostante ciò siamo riusciti a competere e a produrre giocatori importanti”. Riguardo alla stagione appena conclusa, Cuttini si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti, evidenziano l’impegno profuso da ciascun atleta del gruppo. “Anche quest’anno siamo stati capaci, con un team davvero giovane, di superare le sfide che ci siamo posti e a creare un gruppo coeso, che è cresciuto passo dopo passo, partita dopo partita. Siamo riusciti a vincere molte scommesse, il che dimostra che abbiamo fatto un buon lavoro”.

Diego Buonocore

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Emma Mazzenga l’atleta padovana classe 1933 Jacopo Cuttini sarà primo allenatore anche nella stagione 2024-2025

#Regione

L’appuntamento elettorale. Sarà un importante test in vista delle regionali del prossimo anno e anche delle comunali a Venezia

Elezioni europee, e se il voto di giugno cambiasse il volto della politica italiana?

Fratelli d’Italia punta al gradino più alto del podio, probabile testa a testa tra Lega e Forza Italia per il secondo posto. Il Pd guarda all’asticella psicologica del 20%. E nel 2025 in laguna c’è già chi azzarda la staffetta Zaia - Brugnaro

M anca ormai pochissimo e si apriranno le urne delle elezioni europee. Forse per la prima volta, almeno a seguire i dibatti e ascoltando le conversazioni al bancone del bar, questa scadenza elettorale sembrerebbe appassionare gli elettori italiani e veneti. Diciamoci, infatti, la verità: fino ad oggi le Europee hanno sempre scaldato poco i cuori di un elettorato che dimostra, più in generale, una crescente disaffezione al voto.

Questa volta potrebbe essere diverso perché alcuni “esperimenti”, promossi dai partiti politici proprio per elezioni Europee, potrebbero cambiare significativamente il panorama politico nazione e regionale.

Partiamo dallo scenario più vicino: il Veneto.

Il prossimo anno si voterà per le elezioni regionali e, dato non irrilevante, per le Comunali di Venezia. Tanto in regione quanto nel capoluogo si può parlare di fine di un’era. Parlamento e Governo, a trazione Fratelli d’Italia, non hanno, infatti, consentito la possibilità di correre

per un terzo mandato al Sindaco della città capoluogo, Luigi Brugnaro e al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Le elezioni europee, dunque, in questo senso rappresentano un primo test attraverso il quale definire rapporti di forza e, un’eventuale, griglia di partenza in vista del 2025.

Anche se, per rimanere al 2025, si sta facendo largo una voce molto interessante anche se al momento priva di conferme: Zaia e Brugnaro potrebbero compiere un trasloco di poche centinaia di metri. Da Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto a Ca’ Farsetti, il Municipio di Venezia, ci sono, infatti, pochi minuti di motoscafo. La notizia, che molti osservatori stanno attendendo, dunque, è quella di una candidatura a sindaco di Luca Zaia e quella di Presidente della Regione di Luigi Brugnaro. Dopo le elezioni europee, anche da questo punto di vista, se ne saprà di più e il risultato elettorale, ma soprattutto i flussi – ovvero gli spostamenti da un voto all’altro

– diranno se questa suggestione abbia la possibilità di divenire realtà.

Lo scenario meno prossimo, invece, è quello nazionale.

Il Partito Democratico sente crescere attorno a se una certa fiducia. La segretaria Elly Schlein in un suo recente tour veneto alle domande dei cronisti non si è voluta sbilanciare in pronostici, ma è chiaro a tutti che i democratici terranno d’occhio due parametri essenziali: se saranno sopra o sotto l’asticella psicologica del 20% e il distacco dal maggior rivale interno, il Movimento 5Stelle.

Assunto che Fratelli d’Italia si confermerà come primo partito, l’attenzione è tutta rivolta al derby per la seconda piazza del centrodestra tra la Lega di Salvini e Forza Italia. Molto sta facendo discutere la candidatura tra le fila leghiste del generale Vannacci. Una scelta questa voluta fortemente dal leader nazionale e contestata aspramente dalla base e, in particolar modo, dai principali esponenti veneti del Carroccio con Zaia in testa. Nei giorni scorsi il celebre politologo Paolo Feltrin ha dato una chiave di lettura molto interessante che, in un qualche modo, potrebbe dare una spiegazione alla scelta di Salvini di candidare il generale nonostan-

te le proteste dei suoi. Il professor Feltrin, infatti, ha spiegato, ci perdonerà la sintesi, come questa candidatura in una fase nella quale la Lega non è più quel “sindacato del Nord” che era una tempo, possa intercettare quel voto “ribelle” e “politicamente scorretto” del quale FDI, fin quando era all’opposizione, ha goduto e che oggi, con le responsabilità di governo e la svolta europeista in corso, non può più permettersi di corteggiare.

L’ennesimo azzardo di Salvini, e molti in passato gliene sono riusciti visto che è diventato segretario di una Lega che stava al 4%, per confermarsi seconda forza della coalizione, respingendo la crescita di Forza Italia, e per lanciare un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. Vedremo cosa succederà: quello che è certo è che dal giorno dopo le Elezioni Europee gli scenari, nazionale e regionale, potrebbero vedere delle mutazioni anche molto repentine. (r.r.)

Si vota per il sindaco in 309 Comuni veneti, meno partiti e più liste civiche

Oltre la metà dei Comuni veneti andranno al voto anche per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Nella nostra regione sono ben 309 le amministrazioni comunali da eleggere, oltre i 55% del totale, la netta maggioranza tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. E proprio in polesine si vota anche nella città capoluogo di provincia, a Rovigo, 50 mila abitanti, dove è in corso un serrato confronto tra i numerosi candidati in lizza.

In tutto il Veneto i Comuni con più di 15 mila abitanti sono 24: qui gli elettori potrebbero essere chiamati al turno di ballottaggio il 23 e 24 giugno se non vi sarà un eletto con più del 50 per cen-

to dei voti. A Vicenza le amministrative coinvolgono ben 75 Comuni, fra i quali spiccano Bassano del Grappa con i suoi 42 mila abitanti, ma anche Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Cassola. In provincia di Padova si vota in 52 Comuni, quelli con più di 15 mila abitanti sono Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano Dentro. Più nutrita la pattuglia a Treviso con 55 Comuni, con i quattro “grandi” Vittorio Veneto, Mogliano Veneto, Paese e Preganziol. Dei 16 comuni al voto nel territorio metropolitano di Venezia sono sempre 4 i centri maggiori: Portogruaro, Spinea, Scorzé e Noale.

Tra le centinaia di liste che si presenta-

no al voto spicca la sempre più massiccia presenza di gruppi civici, diretta espressione del territorio, più o meno vicini ai diversi schieramenti politici, talvolta con un esplicito riferimento, in altre occasioni invece del tutto indipendenti dai partiti. Spesso sono espressione del gruppo di maggioranza uscente, che ripropone il sindaco uscente per il secondo mandato e da quest’anno anche per il terzo, oppure che si presenta con un novo candidato nel solco della continuità. Molte civiche anche tra le opposizioni o i gruppi che auspicano un cambio di rotta nella gestione amministrativa. In questo panorama le liste espressione dei partiti tradizionali sono in netto

calo ma non sono certo scomparse, e in ogni caso i partiti hanno il loro peso, soprattutto nei centri più grandi. Sarà un vero test per la Lega nei territori in cui esprime numerosi sindaci e amministratori: gli scossoni dell’ultimo anno si ripercuotono anche sugli equilibri locali e sulle candidature. Fratelli d’Italia punta a rafforzare la sua presenza anche nei consigli comunali, come il Partito Democratico e Forza Italia cercheranno di conquistare alcune amministrazioni. In calo invece le liste del Movimento 5 Stelle dopo gli exploit delle tornate precedenti. Crescono invece i piccoli comuni nei quali si presenta un solo candidato, il cui obiettivo sarà vincere l’astensionismo.

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FORZA ITALIANOI MODERATI - PPE

Antonio Tajani

Sandra Savino

Flavio Tosi

ecco i candidati a Nordest

Matteo Gazzini

Rosaria Tassinari

Cristina Andretta

Giampiero Avruscio

Antonio Cenini (Cenno)

Francesco Coppi

Arianna Corroppoli

Isabella Dotto

Bruno Molea

Deborah Onisto

Antonio Platis

Alessandra Servidori

PACE TERRA DIGNITÀ

Raniero Luigi La Valle

Benedetta Sabene

Michele Santoro

Khaled Al Zeer

SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)

Herbert Dorfmann

Roberta Bergamo

Felix Nagler

Franca Padovan

Otto Von Dellemann

Ursula Thaler

STATI UNITI

D’EUROPA

Graham Robert Watson

Antonella Soldo

ALTERNATIVA POPOLARE

Giulia Pigoni

Davide Bendinelli

Gabriella Chiellino

Muharem Saljihu (Marco)

Maria Laura Moretti

Giorgio Pasetto

Francesco Bragagni

Marina Sorina

Luigi Giordani

Fabio Valcanover

Aurora Pezzuto

Nicola Cesari

Kateryna Shmorhay (Katya)

MOVIMENTO 5 STELLE

Sabrina Pignedoli

Ugo Biggeri

Martina Pluda

Cinzia Morsiani

LIBERTÀ

Cateno De Luca

Laura Castelli

Vito Comencini

Francesco Amodeo

Valeria Allocati

Pier-Giorgio Ardeni

Ginevra Roberta Bompiani

Fiammetta Cucurnia

Francesco Di Matteo

Dario Dongo

Luigi Gallo

Alessandra Guerra

Paolo Rossi

Electra Stamboulis

Elisa Tagliavini

Paola Gori

Maria Angela Ferri

Giacomo Zattini

Paolo Bernini

Mohamad Kamel Malak (Pino)

Stefania Braghetta

Rada Bolognesi

Fulvia Panza

Diego Nicolini

Andrea Bardin

Cesidio Antidormi (Anti)

PARTITO DEMOCRATICO

Stefano Bonaccini

Annalisa Corrado

Ivan Pedretti

FRATELLI D’ITALIA

Giorgia Meloni (Giorgia)

Sergio Antonio Berlato

Alessia Ambrosi Antonella Argenti

Elisabetta Gualmini

Alessandro Zan

Alessandra Moretti

Sara Vito

Sara Ferrari

Antonio Mumolo

Giuditta Pini

Marcello Saltarelli

Silvia Panini

Lorenzo Gennari

Paola Gazzolo

Andrea Zanoni

Silvia Bolla

Stefano Cavedagna (Cavedania)

Alessandro Ciriani

Elena Donazzan

Guglielmo Garagnani

Valeria Mantovan

Maddalena Morgante

Anna Olivetti

Lucas Pavanetto

Daniele Polato

Piergiacomo Sibiano (Piga)

Stefano Bandecchi

Lucrezia Chermaz

Alberto Bosi

Sabine Gruber

Filippo Bruschi

Miriam Nardelli

Marco Schenardi

Silvia Pilati

Paolo Alli

Barbara Previati

ALLEANZA VERDI E

SINISTRA

Cristina Guarda

Domenico Lucano (Mimmo)

Brigitte Foppa

Nicola Dall’Olio

Mauro Beccari

Sara Cunial

Mirko De Carli

Rehana Kausar

Meryem Khaioui (Maria)

Chiara Vanessa Michelon

Cinzia Pasi

Ugo Rossi

Enrico Rizzi

Paolo Silvagni (Valleverde)

Giorgia Tripoli

Jessica Veronica Cugini

Alessandro Franceschini

Francesca Caprini

Stefano Dall’Agata

Alessandra Filippi

Giulia Giorgi

Alessandra Mion

Emanuel Oian

Jessica Todaro (Jessica Todaro

Bellinati)

Paolo Trande

Francesco Gonella

AZIONE - SIAMO EUROPEI

Carlo Calenda

Elena Bonetti

Federico Pizzarotti

LEGA SALVINI PREMIER

Paolo Borchia

Elena Lizzi

Alessandra Basso

Lara Bisin

Mario Raffaelli

Stefania Cargioli

Giovanni Poggiali

Silvia Fattore

Carlo Pasqualetto

Valeriana Maria Masperi

Riccardo Mortandello

Giuditta Righetti

Paul Köllensperger (Paul)

Federica Sabbati

Umberto Costantini

Rosanna Conte

Anna Maria Cisint

Stefano Bargi

Roberta Conti

Arianna Lazzarini

Alessandro Manera

Morena Martini

Emiliano Occhi

Roberto Paccher (Pacher)

Roberto Pizzoli

Roberto Vannacci

Stefano Zannier

28 www.lapiazzaweb.it 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it 20 · 270x70 Regione Verso il voto. L’8 e il 9 giugno alle urne, attenzione alle preferenze Europee,

L’analisi. Mario Rodriguez, esperto di comunicazione politica, già docente all’Università di Padova

“Questa campagna elettorale assomiglia tanto ad un casting”

Pesano l’astensionismo e lo scetticismo verso l’Unione Europea, ma crescono i movimenti civici e la spinta all’internazionalizzazione

In una campagna elettorale che assomiglia ad un “casting” e sulla quale aleggia lo spettro dell’astensione, spicca in Veneto la vitalità dei movimenti civici ma anche un certo scetticismo verso l’Unione Europea. Su questo spazia l’analisi di Mario Rodriguez esperto di comunicazione politica e per molti anni docente all’Università di Padova.

Professore, guardando alle candidature, contano più il nome del programma?

Siamo di fronte alla sempre maggiore spettacolarizzazione della politica attraverso i media. Assistiamo ad una crescente personalizzazione, questa campagna elettorale sembra un casting. E’ un confronto in cui i contenuti delle elezioni, per esempio l’assetto futuro auspicato del Parlamento Europeo, dell’Europa come istituzione, passa in ombra. Questo ovviamente allontana gli

elettori, ma in Veneto state anche vivendo delle esperienze molto interessanti. C’è in questa regione una vitalità delle cosiddette liste di comunità o civiche che è molto significativa.

Ci spiega perché?

Il civismo rafforza il senso di comunità, per arrivare al cuore degli elettori e avvicinarli. Cerca di ridare una ragione nell’andare a votare. Altrimenti l’elettore si sentirà sempre più lontano. Vedrà una politica che meno gli interessa, o in termini materiali o simbolici, e questo farà crescere il fenomeno dell’astensione.

Come conquistare allora l’attenzione degli elettori?

Credo che si debba lavorare con coraggio nel ristabilire una relazione tra il cittadino e le istituzioni. Ma anche tra il cittadino e i partiti, queste forme organizzate che stanno tra la società civile fra le istituzioni. Sono un

po’ come i cardini delle porte. Le porte si possono aprire, si possono muovere attorno a un cardine. Ebbene, il cardine della democrazia sono i partiti politici. Ma queste figure sono entrate in crisi e non si riesce a capire bene a cosa servano. Invece servono a far capire ai cittadini, agli elettori, che il loro voto può essere deter-

minante e incidere nelle scelte che influiscono sulla qualità della vita.

L’Unione Europea è vista da molti come la classica matrigna, come quella che osteggia lo sviluppo in Veneto. Questa narrazione avvicinerà al voto?

Il trend di aumento delle astensioni e profondo e avrà bisogno di

grandi cambiamenti per arrestarsi. I grandi cambiamenti sono anche frutto di shock, in momenti di crisi. In Veneto avete vissuto i movimenti di contrasto verso alcune decisioni dell’Europa, ma il Veneto è un’esperienza fantastica di integrazione internazionale. Ci sono quelli che hanno protestato ma ci sono esperienze di aziende fortemente orientate all’internazionalizzazione. In questa regione convivono i due aspetti, da una parte la paura ma dall’altra anche forti spinte all’internazionalizzazione. Gli elettori decideranno da che parte stare ma abbiamo sicuramente bisogno di un’Europa più forte che sappia rappresentare gli interessi di questa parte di mondo che appare sempre più un’eccezione, rispetto a mezzo secolo fa. Avremo bisogno di costruire i nuovi italiani europei, il nuovo modo di sentirsi in questa comunità europea di cui non possiamo non sentirci parte”. a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano

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Economia. Interviene Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale

Confindustria Veneto Est. Con Carlo Scabin focus sull’export delle aziende venete

Il Veneto brilla per “intelligenza artigiana” Le imprese di fronte all’innovazione

“Apertura ai mercati e sostenibilità scelte obbligate per le aziende”

L

“Dopo un 2023 di spinta e assestamento il 2024 è un anno in salita”

La sostenibilità è una via obbligata per le imprese che vogliono continuare a crescere e restare sul mercato. Ne è convinto Carlo Scabin, presidente del gruppo “Agro, ittico, molitorie e zootecniche” di Confindustria Veneto est e presidente e ad di “Delta Group Agroalimentare Srl”.

o scorso anno le imprese artigiane digitali in Veneto, hanno registrato una performance straordinaria con una crescita del 6,6% che doppia il risultato già straordinario dell’Italia, +3,3%. La nostra regione si posiziona al Top in un andamento che risulta il migliore degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%). Di artigianato digitale ne parliamo con Paolo Manfredi. consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Nazionale ma anche autore del libro “L’eccellenza non basta”.

Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?

“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.

Cresce la spinta all’interna-

“Ci sono imprenditori che hanno capito la sfida del digitale. - afferma Manfredi, - Hanno capito che cosa le tecnologie potevano fare per loro e lo hanno implementato anche in aziende molto piccole che oggi, rappresentano nella loro nicchia nel loro settore all’avanguardia. L’eccellenza però non basta, perché noi abbiamo la missione di accompagnare quante più imprese possibili, soprattutto micro e piccole, a com-

zionalizzazione delle aziende venete?

prendere a utilizzare al meglio ciò che gli strumenti digitali possono fare per le imprese. A dare libero sfogo a quella che noi in Confartigianato chiamiamo “intelligenza artigiana”, che non si contrappone ma che dà senso, corpo e calore anche alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale e che soprattutto rende i prodotti e i servizi degli artigiani qualcosa che va oltre il puro valore dell’oggetto”.

Tuttavia non tutti gli artigiani hanno le competenze per inserire l’innovazione della propria catena del valore, come fare?

Cosa consigliate?

“Sicuramente oggi le distanze non sono più motivo di preoccupazione e non vengono considerate come un limite. Le aziende dal canto loro devono continuare, pur mantenendo il proprio core business, a diversificare per poter essere sempre più competitive in qualsiasi mercato. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, il mercato è diventato unico, globale, senza le tradizionali distinzioni come “il mercato asiatico”, il “mercato americano” e così via… In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente

“Abbiamo bisogno di portare questa grande capacità innovativa dai singoli straordinari al sistema. Abbiamo bisogno di far capire agli imprenditori che cosa le tecnologie digitali possono fare per loro, quali problemi possono risolvere e quali opportunità possono aprire. Questo significa accompagnarli, formarli e fare in modo che diano libero sfogo alla loro fantasia che ne ha sancito il

successo”.

zione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.

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la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.

Cosa fa dunque Confartigianato Imprese Veneto per aiutare in questo senso le proprie aziende?

impresa prima che lo faccia qualcun altro”.

Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?

“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rap-

“Confartigianato ha una rete nazionale di digital innovation hub che nascono esattamente con la missione di far capire agli artigiani quali sono le opportunità e le sfide del digitale e accompagnarli perché possano cogliere queste sfide e digitalizzare la loro

presenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e non siamo secondi a nessuno”.

Ma cosa chiedono gli imprenditori per rimanere i primi nella classe e per stimolare gli investimenti?

Particolarmente significativa, inoltre, la realtà delle start-up innovative: sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializza-

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Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?

“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.

In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.

Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?

“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rappresenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della

“C’è molta consapevolezza da parte degli imprenditori che è necessario continuare a strutturarsi, investendo sicuramente in tecnologia ma anche in risorse umane, perché sono le persone che fanno la differenza e che portano le aziende al successo. Inoltre, credo che oggi il tema principale e condivisibile con tutti – spaziando cioè anche agli altri settori – sia quello della sostenibilità”.

In che senso?

“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.

“Grazie a questa costante attività di miglioramento –afferma Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato veneto contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy. Il futuro dell’artigianato non può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –conclude– per questo ribadiamo come sia fondamentale che la politica regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale”.

In che senso?

“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati –oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.

30 www.lapiazzaweb.it Economia
Carlo Scabin SCARICA L’APP RADIO VENETO24
Regione
Ascolta Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale fare business in modo sostenibile.

I traguardi

raggiunti. L’impegno verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio

Il valore della sostenibilità: Despar

Nord presenta il Report Integrato 2023

Rappresentare e monitorare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance: è questo l’obiettivo del Report Integrato che Despar Nord (Aspiag Service S.r.l), la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha recentemente presentato e che descrive l’impegno dell’azienda per la crescita sostenibile e la responsabilità verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio. Festeggiati i 10 anni di certificazione ISO 14001

Sul fronte ambientale, Despar Nord si è dotata negli anni di un sistema di gestione ambientale che si prefigge come obiettivo il miglioramento continuo delle performance aziendali che hanno impatto sull’ambiente. A testimonianza di questo impegno, nel 2023 l’azienda ha festeggiato i 10 anni della certificazione ISO 14001, ottenuta per la prima volta nel 2013 quale prima azienda della grande distribuzione organizzata in Italia e il raggiungimento del traguardo di 71 siti certificati tra punti vendita, sedi, piattaforme logistiche e polo agroalimentare Agrologic. L’azienda ha inoltre investito in tecnologie per puntare a soluzioni più green attraverso l’installazione, nei nuovi punti vendita e nelle ristrutturazioni, di impianti fotovoltaici e pompe di calore ad alta efficienza in sostituzione delle caldaie a gas e impianti di refrigerazione frigo ad alta efficienza e alimentati a CO2. Dal 2014, inoltre, Despar Nord acquista certificati di garanzie di origine in riferimento all’energia elettrica impiegata: nel solo 2023 l’azienda ha utilizzato energia green per il 95,9% che ha portato a un risparmio del 64,3% delle emissioni, Scopo 2 - market based, rispetto al 2022. Anche nella gestione dei rifiuti l’azienda ha adottato delle pratiche

3 Domande a Perché un report integrato e quale il significato per

Il Report Integrato è uno strumento di cui abbiamo scelto di dotarci dal 2011 e che illustra una visione più completa dell’operato dell’azienda che tiene conto non solo dei risvolti economico-finanziari ma anche dell’impatto sulla società e il territorio in cui si inserisce. Uno strumento sempre più ne-

virtuose: nel 2023 il 76,6 % dei rifiuti è stato avviato a riciclo. Un ulteriore segno di attenzione all’ambiente è stata, infine, la nomina di un Mobility Manager aziendale, una figura specializzata nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro attraverso la creazione di un Piano Spostamenti Casa-Lavoro finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale.

Collaboratori: benessere e crescita professionale al centro

Il Report evidenzia anche un consolidamento dell’impegno sociale e per le persone: nel 2023 Despar Nord ha accresciuto i livel-

li occupazionali nei territori di riferimento portando il totale dei collaboratori a 9.285. Inoltre, a ulteriore testimonianza dell’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione delle persone, nel 2023 è stata riconosciuta alla sede amministrativa di Mestrino (PD) la certificazione “Family Audit”, che qualifica un’organizzazione come attenta alle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro e di sviluppo dei propri collaboratori. A questo si aggiunge la proposta formativa che Despar Nord offre ai propri collaboratori con percorsi formativi specifici a seconda delle mansioni svolte, prediligendo l’importanza dell’aggiornamento continuo, fondamentale per seguire le evo-

luzioni del settore. È stata inoltre confermata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative, ovvero lo standard che riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro.

CSR, vicino ai territori e alle comunità La vicinanza ai territori e la restituzione alle comunità di parte di quanto l’azienda riceve dai clienti che scelgono il brand Despar sono ulteriori aspetti che il Report Integrato evidenzia come una delle cifre distintive dell’Insegna. Il legame di Despar con il territorio si esprime nella valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda evidenzia i piccoli produttori locali e i loro prodotti a chilometro zero, includendoli così nel canale della GDO.

Testimonianza di questo impegno è il brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. A questo si aggiungono le attività di Corporate Social Responsibility che l’azienda porta avanti in tutti i territori in cui è presente sostenendo associazioni e iniziative locali. Anche nel 2023 è continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre vent’anni, al fianco di Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, e che nell’anno ha consentito di raccogliere 1.460 tonnellate di prodotti alimentari da destinare alle famiglie maggiormente bisognose. Nell’ambito dell’impegno sociale è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie. Dalla sua nascita nel 2006 a fine 2023 l’iniziativa ha formato 150.000 alunni, di oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in più di 700 Comuni delle regioni presidiate da Despar Nord.

cessario nel contesto di un’economia globale e di un mercato in cui gli stakeholder sono alla ricerca di sempre maggiore trasparenza, in particolare per tematiche vicine alle sensibilità personali e collettive come l’approccio all’ambiente, le tematiche sociali, l’attenzione alle persone. Il Report Integrato che presentiamo è dunque un documento che illustra come l’azienda crea valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui opera e che consente di rappresentare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Un impegno per lo sviluppo sostenibile che Despar Nord ha ulteriormente rafforzato nel 2023 promuovendo la nascita della nuova funzione aziendale ESG-Safety, che testimonia come la sostenibilità sia sempre più centrale nelle strategie aziendali.

Quale è il ruolo della nuova funzione ESG Safety?

ESG Safety è una nuova funzione aziendale che abbiamo introdotto a ottobre 2023

e che potenzia il nostro sistema di governance della sostenibilità. Si tratta di un dipartimento che nasce dall’esperienza della già esistente funzione Safety, che raggruppava gli uffici sicurezza ambientale, alimentare e sul lavoro, e che si è evoluta con l’inserimento degli uffici assicurazione, qualità e reporting ESG, creando così un’area trasversale sugli ambiti Environmental, Social e Governance. La nuova funzione punta ad avere un ruolo chiave in materia di rendicontazione delle performance di sostenibilità, secondo le linee guida previste dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea.

Il Report Integrato racconta risultati importanti già raggiunti. Quali i prossimi obiettivi dell’azienda per proseguire nell’impegno per lo sviluppo sostenibile?

La responsabilità verso la comunità, l’ambiente, i collaboratori e il territorio sono i pilastri fondamentali che guidano la strategia di valore della nostra azienda e che raccontiamo nel Report Integrato. I ri-

sultati raggiunti sono importanti e rappresentano uno stimolo ulteriore per accrescere il nostro impegno per la costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile, mettendo radici nei territori in cui siamo presenti e portando valore alla comunità. Continueremo a farlo implementando la nostra strategia ESG che è allineata agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. In particolare, il nostro impegno continuerà nel perseguire i sette obiettivi SDGs che la nostra azienda ha scelto come linee guida prioritarie della propria strategia di crescita sostenibile: salute e benessere, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico. Intorno a questi obiettivi continueremo a lavorare insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder perché la nostra azienda possa essere sempre di più un punto di riferimento nel mercato della GDO che significa per noi garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro,

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Regione
Angelo Pigatto Direttore Relazioni Sindacali, Sostenibilità e Sicurezza di Despar Nord (Aspiag Service S.r.l) Despar Nord?

APNEA

Lunedì Detox

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Celiachia: la terapia è una dieta sana e senza glutine

Celiachia, ogni anno vengono effettuate in Italia 10.000 nuove diagnosi, con un incremento annuo di circa il 10 per cento. L’incidenza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150.000.

Ma cos’è la celiachia? E’ un’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in avena, frumento, farro, grano khorasan, orzo, segale, spelta e triticale. Si manifesta con una infiammazione permanente della mucosa dell’intestino, provocata appunto dall’ingestione di glutine, in soggetti geneticamente predisposti. Colpisce l’apparato digerente, danneggiando l’intestino tenue e interferendo con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Può comparire a qualsiasi età. L’unica terapia ad oggi è la dieta senza glutine.

La celiachia è un tema importante non solo per la salute di chi ne sof-

In Italia sono stati diagnosticati 150.000 casi

fre ma è una patologia che coinvolge anche aspetti legati al benessere sociale.

La Regione del Veneto, grazie al lavoro di Aziende Sanitarie e Scuole, garantisce nella ristorazione sociale collettiva, ovvero in quella scolastica, ospedaliera e nelle strutture extraospedaliere pasti senza glutine e formazione per operatori della ristorazione collettiva e per i docenti.

Inclusione e sensibilizzazione dei più piccoli sono altri due obiettivi che vengono perseguiti in special modo nel contesto scolastico, attraverso la rete regionale “Scuole che promuovono Salute”.

Con un linguaggio semplice, e immediato i minicuccioli del cartoon “La festa di compleanno di Giorgino”, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 Scaligera e del Gruppo Gli Alcuni, spiegano ai bambini la celiachia.

“E’ importante, in caso di sospetta celiachia, non seguire diete improvvisate e fai da te ma affidarsi ad uno specialista”, riferiscono i profes-

sionisti del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian) dell’Ulss 6 Euganea, che hanno attivato presso la sede di Camposampiero, in collaborazione con il reparto di gastroenterologia, un consultorio nutrizionale dedicato ai pazienti celiaci.

Anche presso la sede di Este, dove è attivo un ambulatorio nutrizionale di prevenzione per le malattie croniche non trasmissibili, il Sian segue con particolare attenzione i pazienti affetti da malattia celiaca. L’Ulss 6 ha quindi predisposto una brochure con tutte le indicazioni necessarie. In primo luogo, è bene sapere che i prodotti senza glutine per celiaci possono essere erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Il medico specialista gastroenterologo consegnerà una certificazione e un modulo per richiedere un codice identificativo che consentirà di acquistare i prodotti presso le farmacie ed i negozi convenzionati. La brochure informa pure su quali alimenti possono essere assunti e quali invece sono da evitare, oltre ad una serie di consigli utili per un’alimentazione sana ed in sicurezza.

GIUGNO 2024 on-line: /category/salute/

Ipertensione arteriosa. Spesso i controlli sono fatti in modo irregolare o occasionale

Misurare la pressione, e farlo con cura, salva la vita

Tra le malattie indotte, l’infarto, l’ictus, lo scompenso cardiaco e l’insufficienza renale. Più del 30 per cento della popolazione italiana adulta ne è affetta. Aumentano i casi nei giovani

Misurare con cura e regolarmente la pressione fa vivere meglio e più a lungo.

In Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e/o l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica.

“I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. Aumentano i casi tra bambini, adolescenti e giovani, che sono ormai pari a circa il 10%, soprattutto a causa del concomitante incremento della prevalenza di obesità”.

Non a caso lo slogan della Giornata, giunta alla XX edizione, è “Misura la tua pressione arteriosa con cura, mantienila normale, vivi più a lungo”.

Lo ha spiegato la dottoressa Cristiana Leprotti, che dirige il Centro Ipertensione dell’Ulss 3 Serenissima, incontrando la popolazione e proponendo controlli gratuiti, lo scorso 18 maggio, nel corso di un’attività divulgativa dell’Ospedale Civile di Venezia dell’Ulss 3 Serenissima.

Il 30% degli italiani ha valori di pressione arteriosa elevati, ma non lo sa perché fanno controlli in modo irregolare o non ne hanno mai fatti. Solo nella metà circa dei casi diagnosticati, poi, l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà, malgrado la terapia, i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Occorre quindi sensibilizzare le persone, sottolinea la dottoressa Leprotti, ad un’attenzione maggiore. “I dati raccolti dal-

la comunità scientifica – prosegue - dicono che l’aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio, oltre che sulla spesa sanitaria”.

Ipertensione arteriosa e conseguenze, l’attività fisica è fondamentale per la prevenzione

Anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima conferma la necessità di promuovere un’attenzione costante alla pressione arteriosa, poiché l’ipertensione è uno dei fattori che favorisce le patologie cardiovascolari.

“La prevenzione di queste malattie cardiovascolari, o comunque il tentativo di ritardarne l’insorgenza - spiega la dottoressa Federica Boin, del Servizio Igiene e Sanità Pubblica - passa anche attraverso l’azione sui fattori di rischio modificabili, come appunto l’ipertensione arteriosa. Che si può prevenire innanzitutto promuovendo l’attività fisica in tutte le fasce d’età, cercando alleanze con altri soggetti del territorio”.

Per questo il Dipartimento di Prevenzione ha attivato, grazie al Piano

di Prevenzione Aziendale, il percorso di promozione e adesione alla rete dei Comuni Attivi. Ben 8 Comuni del territorio sono stati riconosciuti virtuosi: è risultato particolarmente efficace il loro impegno nel sostenere occasioni, per tutte le fasce d’età, di praticare attività motoria; e ancora si è riconosciuta la loro volontà di effettuare continui interventi di riqualificazione urbana per aumentare gli spazi verdi. “In questo percorso di promozione dell’attività fisica sono state inoltre riconosciute ben 15 “Palestre della Salute” - un numero molto significativo se confrontato sul territorio regionale - dove è possibile migliorare salute e qualità di vita di persone con patologie croniche e con disabilità, attraverso l’esercizio fisico strutturato condotto da specialisti qualificati”.

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UNA RISPOSTA VIENE DAI COMUNI VIRTUOSI E DALLE “PALESTRE DELLA SALUTE”

Firmato l’accordo. Comune di Padova, insieme a Ulss 6 Euganea e all’Ust

Una rete per arginare il triste fenomeno della dispersione scolastica fra i giovani

Si tratta di una collaborazione che coinvolge

Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento Fisppa dell’Università degli Studi di Padova, Sistema della Formazione Professionale

Un accordo di rete per contrastare la dispersione scolastica che coinvolge

il Comune di Padova, in qualità di capofila del progetto, l’Ufficio Scolastico

Ambito Territoriale Padova e Rovigo, l’Azienda Ulss 6, Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento Fisppa dell’Università degli Studi di Padova, Sistema della Formazione Professionale. E’ stato firmato un accordo per tutelare minori e giovani adulti a rischio di marginalità.

Il progetto è rivolto a minori e giovani adulti e alle loro famiglie o figure di riferimento, con l’obiettivo di promuovere il successo e il benessere scolastico, formativo, educativo. Un obiettivo che viene perseguito attraverso percorsi che implicano processi di apprendimento derivanti dall’esperienza, con lo scopo di far acquisire ai ragazzi quell’autonomia e consapevolezza necessarie per il bene proprio e della comunità di cui sono parte.

Il percorso esperienziale si snoda lungo tre macroaree di intervento: area istruzione e formazione, area riorientamento lavoro e stage, area socio sanitaria e socio educativa.

L’area istruzione e formazione riguarda la fascia d’età che va dai 14 ai 17 anni, ed ha come destinatari minori in obbligo scolastico e giovani adulti che sono interessati ad un rientro nei percorsi di istruzione o formazione abbandonati

o non conclusi. Le azioni previste sono mirate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione attraverso piani di studio personalizzati, stage orientativi, finalizzati a motivare riorientando e supportando ragazzi o ragazze che vivono situazioni di fragilità.

L’area riorientamento lavoro e stage riguarda giovani adulti che hanno assolto l’obbligo scolastico ma non hanno concluso alcun percorso formativo. Sono due le fasce d’età dei destinatari: dai 16 ai 18 anni e dai 18 anni ai 21. L’obiettivo è la presa in carico dei minori in situazioni di abbandono scolastico che vogliano, tuttavia, provare ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage formativi. In questa fase è prevista la figura del case manager,

proprio per accompagnare ragazzi o ragazze nella nuova dimensione lavorativa, orientandoli e seguendoli nei contatti e colloqui con operatori del mercato al fine di definire i percorsi di inserimento più adeguati.

L’area sociosanitaria e socioeducativa è rivolta a minori e giovani con patologie cliniche conclamate, in dispersione scolastica e formativa, che si trovano in situazioni di vulnerabilità personale o familiare. L’obiettivo, anche in questo caso, è la presa in carico e la definizione di interventi specifici che consentano il reinserimento di ragazzi o ragazze nel circuito educativo o formativo professionale raggiungendo, nel contempo, almeno un livello minimo di inserimento socio occupazionale.

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nessuno piace il pensiero di perdere l’udito, ma ci sono segnali premonitori ai quali il soggetto e chi gli vive attorno, dovrebbero fare molta attenzione a non ignorare e segnalare tempestivamente. Ad esempio la tendenza all’isolamento sociale, il rifiuto di recarsi in

E prima ne sarai consapevole meglio sarà per te e per chi ti sta vicino, perché i rimedi ci sono e noi di Dimensione Udire possiamo fare molto per te! Per iniziare con il piede giusto ti consigliamo di non perdere l’occasione che ti offriamo con la nostra Campagna Nazionale

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con l’arrivo del mese di giugno l’estate fa il suo ingresso, portando con sé temperature più calde, giornate soleggiate e la voglia di frutta e verdura fresche e idratanti per rinfrescarsi e ristorare l’organismo

LINGUINE AL PESTO DI ZUCCHINE MANDORLE E MENTA

Un condimento gustoso e profumato. Un piatto semplice da preparare e fresco. Un primo vegetariano perfetto per la stagione estiva

Ingredienti: 480 g di linguine; 500 g di zucchine; 100 g di parmigiano; 50 g di mandorle pelate; 40 g di mandorle a filetti; 18 foglie di menta; spicchio d’aglio; prezzemolo; olio; sale e pepe

Preparazione: Tagliare le zucchine a rondelle e saltarle in padella con olio. Nel frattempo, cucinate le linguine. Una volta cotte le zucchine frullarle con le mandorle, l’aglio, la menta, sale olio e un po’ d’acqua di cottura della pasta. Aggiungere eventualmente ancora un po’ di olio in base alla cremosità che volete ottenere. Scolare la pasta condirla con il pesto e aggiungere un ultimo il parmigiano. Per donare un tocco scenografico alla ricetta e insaporire maggiormente potete

SEPPIE GRATINATE CON OLIVE E CAPPERI

Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.

Ingredienti: : Un piatto gustosissimo e leggero, perfetto per un menù di pesce veloce e sfizioso

Preparazione: Tagliare le seppie ad anelli. In una padella far soffriggere l’aglio schiacciato con due cucchiai d’olio, poi aggiungere le seppe e lasciare insaporire a fuoco vivo. Unire le olive e i capperi ben sciacquati. Coprire la padella e far cucinare circa una mezz’ora. Quando le seppie saranno morbide, trasferitele con il loro liquido in una pirofila da forno abbastanza ampia. Aggiungere pangrattato e prezzemolo tritato. Mescolare bene e ungete con un filo di

PLUMCAKE ALLE ALBICOCCHE

Un delizioso dolce da forno semplice, saporito e leggero, ideale per cominciare la giornata con una nota golosa

Ingredienti: 1180 g di farina; 3 uova; 200 g di albicocche; 180 g di zucchero integrale di canna; 180 g di burro morbido; 1/2 bustina di lievito per dolci; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 30 g di mandorle a lamelle; 1 pizzico di sale

Preparazione: Unire in una ciotola il burro insieme allo zucchero e montare il tutto fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere le uova, il sale e l’estratto di vaniglia, e incorporare la farina e il lievito setacciati. Unire all’impasto le albicocche tagliate a fettine, tenendone da parte alcune. Mescolare delicatamente con una spatola e versare il composto all’interno di uno stampo da cake da 25 x 11 cm. Aggiungere le mandorle a lamelle e cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 50-60 minuti.

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ARIETE BILANCIA

Stanno per arrivare i giorni tanto attesi, che a lungo hai preparato con pazienza e dedizione. L’entusiasmo prende il sopravvento ma va controllato

TORO

Avevi tanto timore di fallire e invece, ancora una volta, hai avuto conferma delle tue capacità e dell’affetto che ti circonda. Non dimenticartene

GEMELLI

Goditi ancora per qualche settimana la vita con leggerezza ed ottimismo. Continua a sorridere e a gioire di quanto ti accade. Per le nubi c’è sempre tempo

Non sei proprio predisposto a stare al centro dell’attenzione e, anzi, hai bisogno di un momento di pausa e di solitudine per ricaricare le batterie e vederci chiaro

LEONE

Sei sempre geloso delle tue emozioni e concedi pochi spazi a chi desidera starti accanto. A chi ti chiede un’occasione non negarla, potrebbe sorprenderti positivamente

Giugno

Giugno, il calore dell’estate aiuta a sorridere

raggiunte

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Sei comprensiva e disponibile ma non riesci ad abbandonare le tue incertezze che non ti consentono di vivere a pieno le tue esperienze

Hai bisogno di fermarti a riposare aspettando tempi migliori e l’occasione giusta per tornare in pista a brillare con entusiasmo come solo tu sai fare

SCORPIONE

Hai raggiunto l’obiettivo di una maggiore serenità ma ancora hai bisogno di esercitare il tuo autocontrollo di fronte agli imprevisti. Ci sei quasi

SAGITTARIO

Non ti piacciono le mezze misure e non vuoi contenere il tuo entusiasmo e le tue aspettative. E’ tempo di vivere a pieno le tue emozioni

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Hai investito molte energie in un progetto che ti stava a cuore e la stanchezza potrebbe giocarti qualche brutto scherzo. La verità è che sei troppo esigente con te stesso

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È tempo di uscire all’aperto e di fare il pieno di energie. Hai voglia di sorridere, di leggerezza e di tanta amicizia che ti facciano dimenticare le preoccupazioni e le delusioni

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