Quando l’attesa paga
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Ce ne siamo occupati il mese scorso ma torniamo volentieri sull’argomento,assai sentito dai nostri lettori, delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Nei giorni scorsi si è molto parlato di una legge del 1998 che prevede la possibilità per i cittadini di ottenere la prestazione entro i termini previsti anche in regime privato all’interno delle strutture pubbliche (intramoenia) pagando solamente il ticket. E’ un po’ complicato ma vediamo di spiegare in poche parole. La norma non prevede un rimborso diretto ai cittadini che si rivolgono al privato ma vuole agevolare chi dimostra di non aver rifiutato la prenotazione in qualsiasi sede della sua Uls e ha in mano un appuntamento la cui data supera i tempi di attesa della priorità assegnata. A questo punto l’Uls verifica che non ci sia effettivamente alcun posto libero e in questo caso il paziente ha diritto alla prestazione intramoenia pagando il solo ticket. Non saranno molti i casi che rientrano in questa situazione ma è giusto tenerla presente. Inoltre la Regione assicura che le urgenze a dieci giorni sono ormai azzerate, mentre le prescrizioni entro i 30 e 90 giorni sono state notevolmente ridotte, con l’obiettivo di arrivare alla normalità per la fine dell’anno. Intanto prendiamo atto, poi ne riparleremo.
della Riviera del Brenta
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IL CONSIGLIO COMUNALE
Esultano i Comitati che da sempre si battono contro l’impianto a Marghera. Per il sindaco Marco Dori restano troppi dubbi, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei Pfas
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APPUNTAMENTO ALLE URNE PER COMUNI E UNIONE EUROPEA
Occhi puntati sul voto in Veneto, delicato e incerto banco di prova per le alleanze e le strategie future
ECONOMIA: IL VENETO BRILLA PER “INTELLIGENZA ARTIGIANA”
In decisa crescita le imprese digitali, “trasformare la capacità innovativa in sistema per l’intero settore”
IMontanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
ndro Montanelli l’aveva battezzato “Il Rieccolo” della politica italiana. Era Amintore Fanfani, detto anche “Misirizzi”, un pupazzetto come “Ercolino sempre in piedi” che aveva una base a semisfera e quindi non andava mai giù. C’era un motivo: nessuno ha fatto più politica di lui: sei volte presidente del Consiglio, nove ministro, parlamentare dal 1946 alla morte nel 1999. Fanfani non se la prendeva per i soprannomi e quando segue a pag. 5
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DI MIRA DICE NO ALL’INCENERITORE ENI REWIND
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Elezioni
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Vincenzo Placida, una corsa contro le malattie rare
Tutta la Riviera del Brenta si è mobilitata nelle scorse settimane con Vincenzo Placida il papà che ha percorso l’ Italia in bicicletta per sensibilizzare raccolta fondi per la ricerca sulle malattie rare e che ha terminato il suo viaggio davanti al municipio di Vigonovo. ”Spesso come genitori di ragazzi che hanno una malattia rara - ha detto Vincenzo Placida alla conclusione dell’impresa - abbiamo difficoltà a farci sentire. Spero che questa iniziativa possa essere di stimolo ad altre associazioni come la nostra”. Vincenzo Placida con la “Run For Cornelia - Viaggio 2 Bike Edition” ha percorso dai 100 ai 160 chilometri al giorno da Santa Maria di Leuca a Vigonovo insieme a due amici passando alla fine per i centri della Riviera del Brenta. Una corsa in bicicletta per la sensibilizzazione e la raccolta fondi per la ricerca sulle malattie rare. Sono stati raccolti oltre 11 mila euro per finanziare il progetto “Closer” per sperimentare un nuovo farmaco. Placida è papà di Valentina, 16enne affetta dalla sindrome di Cornelia De Lange, una malattia rara che comporta scarsa crescita, ritardo psico-motorio e assenza o difficoltà nella comunicazione verbale. E’ anche vicepresidente dell’associazione nazionale Cornelia de Lange e con la moglie organizza eventi per raccogliere fondi utili alla ricerca scientifica. E al momento dell’arrivo a Vigonovo c’erano proprio la moglie e la figlia ad aspettarlo sul traguardo. E’ vicepresidente dell’associazione nazionale Cornelia de Lange e con la moglie organizza eventi per raccogliere fondi utili alla ricerca scientifica. Alcune persone lo hanno accompagnarlo in bici lungo il tragitto dell’ultima tappa. Altri lo hanno scortato con le motociclette. Su una parte del municipio il Comune e gli amici hanno preparato a Vincenzo la sorpresa: un grande striscione con la scritta “Un uomo dal cuore grande per un’impresa straordinaria: grazie Vincenzo”.
Alessandro Abbadir
Ha pedalato da Santa Maria di Leuca a Vigonovo
continua da pag. 1
Montanelli e Fortebraccio
nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
incontrava Montanelli gli chiedeva: “Ne ha un altro?”. Mario Melloni, che si firmava Fortebraccio, siccome non poteva restare un passo indietro a Montanelli, s’inventò il più romanesco “arieccolo” rivolto sempre al “brevilineo” (è sua l’autodefinzione) aretino incazzoso.
La storia tra i due giornalisti è da raccontare. Fu un amore-odio consumato sui giornali. Fortebraccio e Montanelli si sfidavano dalle pagine dell’Unità e del Giornale (che Melloni aveva ribattezzato il Geniale, così come chiamava il presidente del Consiglio S-forlani neanche fosse un sformato mal riuscito e Gianni Agnelli L’avvocato Basetta) protagonisti di un duello quotidiano dell’intelligenza a servizio della democrazia.
Per capire i loro caratteri, basta ricordare una sola battuta. Quando morì Melloni, nel 1989, Montanelli lo ricordò così: “Con Fortebraccio tentammo varie volte di diventare nemici. Non ci siamo mai riusciti. Una volta egli scrisse che voleva sulla sua tomba questo epitaffio: «Qui giace Fortebraccio che per tutta la vita amò Indro Montanelli e non smise mai di averne rimorso. Passante, perdonalo tu». lo gli risposi che avevo già dato disposizioni per essere sepolto accanto a Fortebraccio e come epitaffio avrei scritto: vedi tomba accanto”.
Oggi siamo di fronte a tanti di quei “rieccoli” che stupirebbero i due giornalisti. Sono i sindaci che si ripresentano per il terzo mandato: 31 sui 41 nei Comuni fra 5000 e 15mila abitanti che tecnicamente sono legittimati dalla nuova legge. Vogliono completare, spiegano, i progetti iniziati. Transeat. Siccome nel Veneto sono 309 i sindaci da rieleggere, vuol dire che uno su dieci è al terzo mandato. Ma il punto non è questo. E qui il discorso si fa serio. Oltre a loro, sta emergendo un altro problema: gli ex sindaci che, chiusi i dieci anni, si presentano, sì, ma in un altro Comune. “Rieccoli” pure loro. I casi non sono pochissimi. Così come i paesi nei quali si presenta una sola lista alle elezioni. La verità è una sola: sono sempre di meno coloro che vogliono diventare amministratori. Troppe responsabilità, nessuna soddisfazione. Gli stessi abitanti li snobbano. E chi si rende disponibile, anche da consigliere semplice, spesso avrebbe bisogno di un corso di formazione. Il guaio della politica nel 21° secolo è tutto qui: una volta c’era la partecipazione, poi giunse il riflusso nel privato, adesso si vive alla “me ne frego, tanto tutto mi è dovuto”. Va a finire che, a differenza dei tempi di Montanelli e Fortebraccio, i “rieccoli” li dobbiamo pure ringraziare.
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Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
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Inceneritore Eni Rewind di Marghera, dal Comune di Mira arriva un secco “no”
Il Comune di Mira ha detto No al progetto dell’ inceneritore per fanghi di Eni. La decisione è arrivata nelle scorse settimane dal consiglio comunale. A spiegare il voto del consiglio comunale è direttamente il sindaco Marco Dori. “Su questo impianto - spiega Dori in una nota - ho avuto le mie riserve fin dall’inizio. Mira lo ha vissuto come un progetto calato dall’alto, nonostante i suoi effetti poi si ripercuotano direttamente sul territorio di Malcontenta. Il consiglio comunale si è espresso in modo inequivocabile. Troppi dubbi su questo inceneritore, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei Pfas. Non ci sono le condizioni e, pensiamo che Marghera e Malcontenta attendano un altro tipo di
Il sindaco Marco Dori: ”troppi dubbi, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei Pfas”.
investimenti, a partire da quelli per la salute e le bonifiche. Nel nostro documento, tra gli altri, abbiamo citato anche la presa di posizione del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, le ricerche dell’Università di Padova e dell’Istituto Superiore di Sanità”. I “Comitati No inceneritore” esultano. “Il consiglio comunale di Mira ha approvato a larga maggioranza e senza nessun voto contrario - spiega per i Comitati Mattia Donadel - un importante ordine del giorno che esprime netta contrarietà al progetto dell’ inceneritore a Malcontenta. Il no del Comune di Mira avrà un peso
significativo in sede di Conferenza dei Servizi, ciò rappresenta un’altra importante batosta per il progetto di Eni Rewind. Vogliamo ringraziare e riconoscere il merito dei consiglieri di maggioranza miresi che hanno presentato l’ordine del giorno, e il coraggio dell’amministrazione e del sindaco nell’assumere una posizione chiara e senza tentennamenti”. “Mira - concludono i comitatiè il primo Comune a discutere e a votare sulla questione, mentre il sindaco di Venezia Brugnaro e la sua giunta continuano a fare come “i pesci in barile” nonostante il nuovo impianto sia previsto proprio in Comune di Venezia”. Nei giorni precedenti sempre a Mira a villa Contarini dei Leoni i Comitati avevano organizzato un convegno sulla pericolosità dell’esposizione ai Pfas. “Ci sono stati molti interventi - precisa il portavoce del Comitato Opzione Zero Mattia Donadel - e ogni realtà ha messo a disposizione le proprie competenze ed esperienze per arrivare ad un quadro più che mai chiaro e esauriente su tutti gli impatti provocato dagli inceneritori e sulla minaccia Pfas. Gli interventi di Paolo Regioni e Claudio Lupo, medici di Isde, hanno approfondito il tema dei danni alla salute provocati dall’inquinamento chimico. Inquinamento che investirà in particolar modo per quanto riguarda i Comuni della Riviera soprattutto quelli di Mira e Dolo più vicini agli impianti di Marghera”. Nella parte ovest della Riviera del Brenta invece i territori sono più soggetti alle ricadute delle emissioni dell’inceneritore di Padova. Alessandro Abbadir
Telecamere a ridosso delle scuole, azzerati gli atti vandalici
La prevenzione contro gli atti vandalici dà i suoi frutti. Il Comune di Mira infatti ha piazzato da circa un anno le telecamere davanti alle scuole medie di capoluogo e delle frazioni e gli atti di vandalismo a carico degli istituti scolastici che negli anni passati erano stati decine, sono stati di fatto azzerati con grande soddisfazione dell’ente locale, degli di insegnanti, famiglie e dirigenti scolastici. A fare il punto della situazione è direttamente il sindaco Marco Dori. “Ad un anno di distanza dal loro posizionamento, grazie alle telecamere installate nelle scuole medie di Mira sono in drastico calo i vandalismi a carico degli istituti scolastici - dice Dori - praticamente sono azzerati. Il dato è emerso durante un recente incontro con le dirigenze scolastiche, le quali hanno manife-
stato alla amministrazione comunale il buon esito del primo anno di sperimentazione”. La videosorveglianza nelle scuole miresi riguarda le aree esterne ai plessi scolastici e alle palestre e sono state installate telecamere presso le scuole medie di Mira, Oriago, Borbiago, Gambarare e Malcontenta. Negli anni scorsi c’erano stati atti di: imbrattamento di muri allagamenti di palestre e aule addirittura dei ragazzi che erano saliti sui tetti della scuola media di Borbiago avevano provocato un incendio. I danni alle scuole a causa dei vandali erano stati per decine di migliaia di euro. “Abbiamo avuto conferma dalle scuole - conclude Dori - che questi strumenti, funzionano come deterrente”. (a.a.)
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Territorio. Importante decisione del parlamentino cittadino presa nelle scorse settimane
Una manifestazione dei comitati davanti al municipio
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Patrimonio. Dopo mesi di lavori da parte della Città Metropolitana
Villa Widmann Foscari si rifà
il look con il nuovo tetto
V illa Widmann Foscari a Mira rimessa a nuovo grazie ad un intervento della Città Metropolitana di Venezia. I lavori, totalmente finanziati da Città metropolitana che hanno visto un impegno economico di 200mila euro, sono consistiti in una completa rimozione del piano di copertura in coppi (a canale e di coperta), la loro pulizia e l’eliminazione degli elementi non più riutilizzabili cui è seguita la revisione totale del manto sotto tegola con la riparazione dei punti di frattura che originavano le infiltrazioni d’acqua. Allo stesso tempo, si è proceduto con la pulizia dei canali, grondaie e dei compluvi presenti in copertura, oltre alla verifica della tenuta generale delle lattonerie con sostituzione delle componenti degradate, la riparazione della tenuta delle linee (orizzontali e verticali) oltre al potenziamento, in alcuni tratti, della sezione di scarico a terra delle acque piovane. Infine, puntuali sono state le riprese degli intonaci a marmorino dilavati e persi a causa della tracimazione delle acque dalla copertura. Le opere hanno interessato i corpi di fabbrica della villa, della barches-
sa e l’ex serra. Per quest’ultima, è, inoltre, previsto il ripristino del tratto di copertura danneggiato dalla caduta di un albero a seguito di un evento meteo eccezionale. In questo caso, si sta procedendo con la ricostruzione di una porzione di struttura portante del tetto e la ricomposizione del pacchetto di copertura del tratto danneggiato. Per illustrare i lavori e presentare la villa messa a nuovo la storica residenza ha ospitato la manifestazione. “Sotto un altro tetto”, una giornata proprio dedicata alla storia della villa Settecentesca di Mira. Una villa che ha festeggiato i suoi oltre tre secoli di storia con un racconto fatto a più voci. Era previsto per gli ospiti uno speciale brunch su prenotazione.
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Per chi, ha voluto di vivere la storia della villa in maniera innovativa era in programma un Pic-nic in stile ‘700 curato dai soci Aimant, Associazione Italiana Maria Antonietta. Nel pomeriggio quindi c’era in programma una visita accompagnata con breve descrizione delle particolarità storico-artistiche. Infine c’è stato un concerto musicale dell’ensemble “I flauti di Toscanini”. L’intero Consort della famiglia del Flauto traverso, ha riempito l’aria per trasportare gli ospiti con il loro suono dolce in un viaggio attraverso la storia e la cultura musicale nel loro frizzante programma “Samba di Flauti”.
Alessandro Abbadir
Premio San Marco all’Università Popolare di Borbiago
In occasione del Premio Festa di San Marco avvenuta nelle scorse settimane a Palazzo Ducale a Venezia, per il Comune di Mira l’alto riconoscimento è stato assegnato all’Università Popolare Francesco Petrarca di Borbiago. A ritirare il premio la presidente, la dottoressa Emilia Brotto. L’Università Popolare è nata a Borbiago nel 1997, ad
accompagnare la presidente Brotto al ritiro del premio c’era Albino Pesce l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Mira. L’Università da 27 anni si pone lo scopo di promuovere e diffondere la cultura, la formazione, la musica, l’arte, l’attività motoria-ricreativa tra i cittadini, fornendo proposte educative e formative, per soci giovani e adulti, utili a sostenerli nella formazione, nell’apprendimento, nell’arricchimento della loro cultura generale. Un’attenzione specifica viene dedicata alle arti espressive e figurative, al teatro, alla musica, alla danza, alle discipline olistiche, alle lingue straniere e all’uso del computer.
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Mira
Territorio. Le conseguenze del maltempo nel mirese e nel comprensorio
Forti piogge, è emergenza fiumi
Riviera del Brenta e Miranese colpiti nuovamente dal maltempo con aree finite sott’aqua nelle scorse settimane a causa delle forti piogge. A preoccupare in questa emergenza è stato soprattutto l’innalzamento del livello dei fiumi e dei canali che ha comportato tracimazioni cedimenti con smottamenti importanti nel territorio mirese che hanno costretto per alcuni giorni alla chiusura temporanea della strada provinciale 27. Nel comprensorio dei 17 comuni hanno preoccupato della piena del Muson e del Naviglio del Brenta. Piene alimentate dall’arrivo dell’acqua di fiumi importanti. Non sono mancate poi le si situazioni critiche con altri canali come il Serraglio, il Pionca e Taglio in cui si sono registrate tracimazioni e le infiltrazioni dagli argini. Fra i Comuni limitrofi, il Comune di Mirano che quello di Noale sono stati interessati soprattutto dalla piena del fiume Muson e del Marzenego. In tutti i territori investiti dall’emergenza sono state sospese per uno o due giorni le attività delle scuole e sportive. A Mira a preoccupare sono state soprattutto le condizioni del canale Taglio fra Mira e Mirano, ma anche quelle del Naviglio del Brenta. A lato del Taglio hanno funzionato egregiamente le aree golenali di contenimento delle piene create negli anni scorsi. Con i volontari a monitorare la situazione
per tutto il giorno c’erano anche pompieri e forze dell’ordine. “In questi giorni - ha spiegato il Comune di Mira con sindaco e assessori - abbiamo controllato le condizioni del canale Taglio che ha registrato delle infiltrazioni dalle rive. Ha preoccupato anche il livello del Naviglio del Brenta che è il terminale di acqua che arriva dal padovano da fiumi come il Bacchiglione e dallo stesso Taglio. La situazione è stata tenuta costantemente monitorata dalla protezione civile e per fortuna danni importanti a case e attività produttive non ce ne sono state”.
A Mira, ma anche nelle frazioni di Oriago e Borbiago, si sono verificati allagamenti negli scantinati
e nei seminterrati che hanno interessato un centinaio di abitazioni in una decina di strade in tutto. Il sindaco di Mira ha deciso poi di chiedere per quello che è successo lo stato di calamità alla Regione Veneto. Non sono mancate infine richieste e polemiche. “Questa emergenza mette ancora in evidenza - sottolinea Marino Zamboni referente per il Comitato Brenta Sicuro - come sia necessario sempre più il completamento dell’Idrovia Padova- Venezia. Un’opera che completata permetterebbe di avere una importante funzione di scolmatore delle acque proveniente da fiumi come il Brenta ed il Bacchiglione. Alessandro Abbadir
Fratelli D’Italia all’attacco sulle barriere architettoniche
“A Mira il Piano di eliminazione della barriere architettoniche (Peba) è fermo. Ci sono numerosi punti ed edifici del territorio inaccessibili ai disabili”. A denunciarlo sono i consiglieri comunali di Fratelli D’ Italia Antonio Mendolia, Rocca Ines Di Natale e Vanna Baldan. “Abbiamo presentato un’interpellanza - spiegano - per conoscere quale sia lo stato di attuazione degli interventi, previsti dall’amministrazione e contenuti nelle deliberazioni approvate dalla giunta comunale nel 2022 e nel 2023, interventi mirati ad abbattere le barriere architettoniche al fine di migliorare l’accessibilità, la viabilità e la mobilità per chiunque ed in particolare per coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea”. A Mira sottolineano i consiglieri sono tantissime le ville
storiche che purtroppo sono inaccessibili “Ad esempio - spiegano - villa Contarini dei Leoni è com-
plicatissima da fruire per un disabile e solo con un percorso esterno. Se invece pensiamo alle strade un esempio è quello di via Gramsci a ridosso della Casa Gialla. In quella strada centrale ci sono degli scalini
In tutti i territori investiti dall’emergenza sono state sospese per uno o due giorni le attività delle scuole e sportive.
A Mira a preoccupare sono state soprattutto le condizioni del canale Taglio fra Mira e Mirano, ma anche quelle del Naviglio del Brenta. A lato del Taglio hanno funzionato le aree golenali di contenimento create negli anni scorsi.
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e delle barriere che non permettono a chi è in carrozzina di raggiungere il centro“. Situazioni analoghe si registrano ad Oriago, Borbiago e Marano. Sono da verificare poi per Fratelli d’ Italia tutte le situazioni in tutte le scuole. “La giunta comunale nel maggio 2022 ha adottato, ma non ancora approvato, il Peba. relativo alla prima fase. Non sappiamo quando i lavori verranno fatti. Le persone con disabilità stanno aspettando”. Intanto arriva una risposta dal sindaco Dori. “Sulle questioni della Casa Gialla in via Gramsci e in altre zone del Comune - dice - va chiarito che sono aree private in cui è difficile intervenire . Abbiamo reso accessibili ai disabili tutte le fermate degli autobus. A villa dei Leoni si può accedere con un percorso esterno. Il Peba prima di essere varato deve essere approvato dal consiglio comunale”. (a.a.)
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Le condizioni del Naviglio durante la piena
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Ambiente. I Comuni di Mira e Dolo tracciano un bilancio di un anno di attività
Sversamenti di rifiuti, i controlli sono in aumento
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servono: chi insozza il territorio poi ne paga le conseguenze. In Riviera del Brenta infatti sono aumentati controlli contro chi sversa rifiuti e i Comuni di Mira e Dolo in termini di sanzioni hanno identificato e segnalato e comminato multe a oltre 100 persone sfiorando i 90 mila come ammontare complessivo per le violazioni contestate. “Contro chi sversa in modo vergognoso rifiuti abbiamo deciso di andare all’attacco - spiega senza mezzi termini il sindaco di Mira Marco Dori - collocando telecamere nei punti più a rischio, aumentando i controlli da parte della polizia locale e degli ispettori Veritas. Purtroppo da anni il territorio del Comune di Mira è oggetto di formazione di continue discariche abusive non solo di immondizia ma anche di materiali da risulta edile, eternit bidoni di vernici esauste solventi, materassi mobilio. Sono accumuli che si formano a ridosso dell’area dell’Idrovia ma non solo, e sia da parte di non residenti”. Il sindaco fa qualche esempio: si pensi ad esempio di come siano state scaricate tonnellate di mobilio nella notte poco distante dal centro di Borbiago qualche settimana fa. Altra zona del territorio sensibile è quella dell’area Moranzani a ridosso delle foci del Naviglio vicino al terminal Fusina. Discariche si segnalano e sulla camionabile 81 a Oriago in direzione Marghera, mentre discariche e sversamenti dei rifiuti sono stati segnalati anche lungo il corso del Novissimo da Mira Taglio a Porto Menai in via Molinella fra Mira Vecchia e Cazzago di Pianiga. “Le sanzioni per chi viene beccato, e a Mira sono più di 70 i casi negli ultimi 12 mesi - continua il sindaco Dori- vanno dai 500 euro in su. Per le aziende che sversano materiale edile le multe sono di svariate migliaia di euro. Per chi abbandona materiale pericolosi come l’eternit scatta la denuncia penale alla magistratura per reato ambientale”. Il Comune di Mira ammette un aumento dei sanzionati nell’ ultimo anno. Con l’aumento dei controlli, e poi anche delle segnalazioni dei cittadini per una maggiore sensibilità ambientale, di fatto sono aumentati anche i multati. Situazione analoga anche a Dolo. “Nell’ultimo anno sono stati sanzionati - spiega il sindaco Gianluigi Naletto - circa una trentina di persone.
Anche il Comune di Dolo in linea con quanto successo a Mira si registra un aumento dei sanzionati rispetto agli ultimi anni anche se la conformazione del territorio di Dolo è certamente diversa da quella di Mira. “Nel nostro territorio - ammette Naletto - sono aumentati i controlli di chi getta immondizia e chi segnala gli incivili. Un grosso aiuto ci è stato dato anche dall’azione di concerto con la polizia locale della Guardia di Finanza. Questa è specializzata
nel beccare le aziende che abbandonano rifiuti prodotti dalla loro attività produttiva”. A Dolo le zone più a rischio abbandono sono quelle della frazione di Sambruson, quelle vicino al cimitero, nell’area industriale di Arino, ma anche nelle piazzole ecologiche in questo caso ad opera di residenti che lasciano la loro immondizia sparsa dappertutto. E i controlli visti i buoni risultati sono destinati ad aumentare. Alessandro Abbadir
Apre il “Centro per le famiglie”, in via Borromini a Mira Porte
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E’ stato aperto nelle scorse settimane in via Borromini 21 a Mira Porte il “Centro per le famiglie” legato al progetto “Pianeta Famiglie” che raggruppa più servizi a favore delle famiglie e del territorio. Fra questi c’è: lo Sportello Famiglia che è un servizio di consulenza, supporto e orientamento alle famiglie del territorio dove è possibile trovare informazioni relative ai servizi sanitari e sociali, educativi e alla alla scuola, alla formazione ed università, alle opportunità anche d’impiego, alle iniziative, ai bandi, ai bonus e agevolazioni a livello comunale, regionale e nazionale. E’ uno spazio dove è possibile trovare inoltre aiuto e supporto nella compilazioni di moduli e pratiche. C’è poi lo Spazio Ragazzi che è un centro di aggregazione per ragazzi dai 7 ai 13 anni, su invio del Servizio Sociale. Non manca lo Spazio Consulenza. In questo caso si tratta di un servizio dedicato al supporto alla genitorialità, all’orientamento scolastico e lavorativo e alla riflessione su di sé. Sono poi avviati dei percorsi di partecipazione attiva: aiuto per realizzare insieme idee volte a prendersi cura di minori e famiglie del territorio, grazie alla collaborazione di tutta la comunità: cittadini, associazioni, istituzioni. E’ stato inoltre presentato il nuovo sito www.welfaremira.it dove sono presenti tutti i servizi divisi in sei aree per le famiglie dalla nascita fino all’età anziana. “Si tratta - spiega l’assessore comunale ai servizi sociali Chiara Poppi - di una serie di servizi davvero importanti per andare incontro alle famiglie in un territorio dove le fragilità sono molte”. Nel territorio comunale di Mira infatti sono molte le realtà in cui tante famiglie sono assistite dai servizi sociali del Comune. Nel corso dei decenni si sono formati infatti diversi quartieri popolari con alta residenzialità caratterizzati da un alto tasso di edilizia pubblica, in particolare proprio a Mira Porte, a Gambarare e a Oriago. (a.a.)
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Istituita una borsa di studio in ricordo di Giulia Cecchettin
U na borsa di studio/premio di laurea sulla prevenzione alla violenza di genere e la dedica della sala studio delle biblioteca di Mira in memoria di Giulia Cecchettin. Lo ha deciso all’unanimità nelle scorse settimane il Consiglio Comunale di Mira a seguito della redazione di una mozione che ha visto d’accordo tutte le forze politiche del parlamentino mirese. La discussione era partita dal documento presentato dal capogruppo Paolo Lucarda, che proponeva come luogo del ricordo lo stesso consiglio comunale. “Ho avuto modo di comunicare questo risultato al papà di Giulia Gino Cecchettin - spiega il sindaco Marco Dori - che mi ha accolto con favore le iniziative decise dal nostro consiglio comunale, iniziative che vanno appunto nel senso di tenere alta l’attenzione su un tema così importante. Adesso avremo modo di lavorare sui contenuti della borsa di studio, ma anche per l’intitolazione
della sala studio della biblioteca di Mira, che è gemellata proprio con il Comune di Vigonovo”. Un commento positivo è arrivato anche dallo stesso consigliere comunale di opposizione Lucarda che aveva proposto per primo una iniziativa in ricordo della ragazza trucidata dall’ex fidanzato. “E’ stata fatta - spiega Lucarda - una discussione ragione-
Ci sarà anche l’intitolazione della sala studio della biblioteca di Mira, che è gemellata con quella di Vigonovo
vole che ha portato il consiglio a prendere una soluzione condivisa”. Mira da tempo è un punto di riferimento in tema di lotta alla violenza di genere. Nel territorio comunale infatti sono presenti il centro anti violenza Estia che è un punto di
riferimento per le donne dei 9 Comuni del comprensorio della Riviera del Brenta (escluso il Comune di Campolongo) e la “stanza tutta per sé“che si trova all’interno della sede della tenenza dei carabinieri di Mira in via Toti in cui le donne da tutta la Riviera e il Miranese possono de-
Gara di solidarietà in favore della scuola in Uganda
Solidarietà a favore dell’Africa. E’ partita a Mira nelle scorse settimane una gara di solidarietà per aiutare Giorgio Zorzi l’ex consigliere comunale che da anni si è trasferito in Uganda dove vive con la moglie ugandese. Zorzi si è impegnato a realizzare impianti e strutture a favore dei bambini e della popolazione in un villaggio vicino alla capitale Kampala. Purtroppo un furioso incendio ha distrutto il dormitorio dei bambini che fruiscono della scuola. A darne notizia è stato lo stesso Zorzi dall’Uganda. “E’ bruciato - ha scritto in un messaggio sui social - quasi completamente il dormitorio dei maschi della scuola, è andato bruciato tutto, letti, materassi, le cassette con le cose personali dei bambini, finestre, intonaco, anche il tetto è da rifare, probabilmente è partito dalla batteria
dei pannelli. Io ho le spalle larghe ma stavolta sono a terra, ci sono migliaia di euro di danni, non so proprio da dove cominciare”. Intanto però a Mira è scattata la gara di solidarietà. I cittadini miresi sono pronti anche a dare una mano all’ex consigliere comunale che da anni fa della solidarietà e dell’aiuto ai bambini in Africa un suo impegno, con una raccolta fondi on line mentre altri si sono attivati per a coinvolgere parrocchie e le associazioni del territorio e i primi contributi sono arrivati. A farsi avanti è stato subito il sindaco Marco Dori sempre sui social.“Giorgio ha bisogno di aiuto - spiega il primo cittadino. L’incendio ha distrutto molte cose ma non la voglia di ripartire. Per dare un aiuto economico a Giorgio contattatelo direttamente anche sui social”.
nunciare le violenze in una struttura di totale sicurezza. Intanto dagli atti delle indagini proprio sull’omicidio di Giulia Ceccherttin emergono particolari davvero raccapriccianti. Secondo quanto ricostruito dalle autorità inquirenti, quando sabato pomeriggio 10 novembre Filippo
Turetta arrivò in auto sotto casa di Giulia, l’ex fidanzata, con la scusa di un giro al centro commerciale, sapeva già che l’avrebbe uccisa. Sapeva come e sapeva dove si sarebbe sbarazzato del corpo, vicino al lago di Barcis. Aveva preparato tutto, “almeno dal 7 novembre” scrivono i pm della Procura di Venezia nell’atto di accusa notificato ai difensori del 22enne e alle parti offese. E nelle ricerche su internet, il ragazzo si era concentrato sulle voci “nastro isolante, manette, cordame, badile, sacchi neri”. Una imputazione che sembra togliere dal campo per l’indagato la possibilità di accedere al rito abbreviato. Non c’è ancora al momento in cui scriviamo una richiesta di rinvio a giudizio; perchè se la difesa di Turretta lo vorrà, si potrà arrivare ad un passaggio dal Gup per le contro deduzioni. Il processo in Corte d’Assise si terrà probabilmente dopo l’estate.
Alessandro Abbadir
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del consiglio comunale all’unanimità
Società. La decisione presa nelle scorse settimane
Riparazioni alla scuola danneggiata in Uganda
Giulia Cecchettin in una foto con il padre Gino
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TUnit dell’Ulss 3 Serenissima garantisce la presa in carico immediata, e poi l’accompagnamento completo e continuo. “La rapidità nella presa in carico da parte dei nostri specialisti - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - è uno dei motivi per cui l’Ospedale di Mestre è stato giudicato dall’Agenas come la prima struttura in Italia per qualità delle cure oncologiche. Nel trattamento del tumore della mammella, i dati degli ultimi due anni certificano la piena puntualità del lavoro della nostra Breast Unit: nel
714, e per il 99% sono state operate entro 30 giorni dalla visita; nel 2024 le pazienti operate di tumore della mammella sono state fin qui 310, e la percentuale di interventi effettuati entro 30 giorni è salita al 100%”.
Filo diretto con il medico di famiglia
“E’ importante che le donne conoscano l’efficienza del nostro servizio
ché vi si affidino con consapevolezza, già a partire dall’eventuale sospetto. Sentiamo di offrire le migliori garanzie già dalla prima presa in carico, anche attraverso meccanismi e percorsi precisi e condivisi: è importante che si sappia che i medici di medicina generale e gli specialisti ai quali ogni donna può rivolgersi per la comparsa di una sintomatologia senologica, ad esempio il ginecologo di fiducia, possono contattare direttamente la Breast Unit, attraverso il numero telefonico della segreteria messo a disposizione.
Serenissima: presa in carico immediata, interventi è stato effettuato entro 30 giorni dalla visita” www.aulss3.veneto.it SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta
Nelle foto, alcune immagini da un intervento della Breast Unit
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mento della prognosi, e in questi casi
mografia e l’ecografia di controllo annuale si avvale di agende dedicate che permettono di agevolare il controllo radiologico programmato. Il follow up chirurgico è anch’esso programmato annualmente con agende riservate per gestire le visite di controllo annuali.
L’équipe della Breast Unit ricorda infine che tutte le donne tra i 50 e i 74 anni, in quanto in età di screening, hanno accesso gratuito alla visita senologica come anche gli eventuali controlli diagnostici prescritti.
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Sanità. Le richieste del Comitato Bruno Marcato
nelle scorse settimane
“Il settore materno-infantile torni all’ospedale Dolo”
L a Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta ha approvato un documento presentato dal sindaco di Dolo Gianluigi Naletto a difesa dell’ospedale di Dolo. Nel documento è fatta esplicita richiesta alla Regione Veneto di confermare le schede ospedaliere in vigore anche nella prossima programmazione sanitaria regionale e di completare la mai pienamente avvenuta riattivazione di alcuni servizi sanitari sospesi o trasferiti durante la pandemia, in particolare l’area materno-infantile. Un plauso per il documento è stato manifestato dal Comitato Bruno Marcato che attraverso le parole del coordinatore Francesco Sacco ha osservato: “si ribadisce l’improrogabile necessità di applicare le schede ospedaliere e ripristinare a Dolo i reparti e le attività sanitarie trasferiti durante la pandemia. Esiste uno stato di emergenza sanitaria nel nostro territorio - ribadisce Sacco anche in qualità di medico - che vede, in primis, le disfunzioni nei servizi di accesso e prenotazione alle prestazioni, il mancato rispetto dei codici di priorità, l’impossibilità a prenotare a causa delle liste di attesa lunghe o bloccate. La difesa delle schede ospeda-
liere è un obbligo oltre che una garanzia per quanto riguarda i bisogni sanitari della cittadinanza, tenendo anche conto delle tante esigenze subentrate dopo la grave pandemia Covid 19”. Francesco Sacco sottolinea: “solo riportando a Dolo il settore materno infantile e quindi ostetricia, ginecologia, pediatria e neonatologia, si può parlare di ospedale chirurgico per acuti e iniziare a fermare l’emigrazione verso altri ospedali, così evitando disagi agli operatori sanitari e alle stesse utenti, in questo periodo di calo demografico”. Il Comitato Marcato, tuttavia, analizza anche la situazione quotidiana dell’ospedale. “Esiste uno stato di emergenza sanitaria nel nostro territorio che vede “in primis” le disfunzioni nei ser-
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“Cercando di non essere invano”, ultima fatica di Claudio Negrato
vizi di accesso e prenotazione e il mancato rispetto dei codici di priorità - aggiunge Sacco - serve il personale necessario per fare funzionare tutto il sistema sanitario e che lo stesso deve avere delle valide motivazioni anche dal punto di vista economico /contrattuale, evitando in questo modo le fughe all’estero o verso il privato e i prepensionamenti”. “Per questo il Comitato - conclude Sacco - aveva chiesto ai Sindaci di intervenire e diffondere la conoscenza a livello locale e regionale dei diritti sanitari del cittadino con iniziative e distribuzione della documentazione di denuncia e accesso alle cure, come già previsto dal decreto legislativo 124/1998 e legge 266/2005. Lino Perini
Il professore dell’istituto Lazzari Claudio Negrato è nuovamente in libreria, per la terza volta in pochi mesi, con la sua ultima fatica “Cercando di non essere invano”, altro libro di poesie, acquistabile anche online Il libro, la cui prefazione è curata da Patrizia Baglione, è stato presentato recentemente al “Vapore” di Marghera, con i ragazzi del”‘Caffè letterario del Lazzari” che hanno organizzato una serata di lettura poetica. Della pubblicazione del suo libro Claudio Negrato osserva:“difficile spiegare l’emozione che provo per “Cercando di non essere invano”, oltretutto terza pubblicazione in meno di un anno. E non posso che ringraziare Margherita Pivi per essere sempre al mio fianco, per rendere possibile che un pensiero d’inchiostro diventi libro. Grazie ai miei tre figli, ai miei genitori, ai quali ho dedicato questa terza gioia, ai miei alunni e ai miei colleghi. Questa avventura mi ha portato a scoprire nuovi rapporti forti e a recuperarne di sfilacciati”. (l.p.)
14 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Onisto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Amministrazione. L’assessore Cristina Nardo ha illustrato il rendiconto in consiglio
comunale “Due milioni e mezzo di euro di avanzo per riqualificare il territorio”
Il Comune di Dolo ha chiuso il 2023, come si è evidenziato nel rendiconto approvato in consiglio comunale nelle scorse settimane, con un avanzo di amministrazione di 7.513.426,54 euro ed un avanzo disponibile di 2.459.070,18 euro. A fine dell’anno scorso la disponibilità di cassa ha presentato un saldo di 11.590.699,18 euro. Per quanto riguarda il conto economico (differenza fra entrate e spese) il risultato ha fine anno è stato positivo per 1.078.126,50 euro. Infine, la situazione patrimoniale dell’ente ha prodotto un risultato finale di 46.227.417,73 euro, in aumento rispetto al 2022 di 1.929.161,26 euro. A commentare l’andamento economico del Comune l’assessore al bilancio Cristina Nardo. “I dati fondamentali del rendiconto 2023 - spiega Cristina Nardo - esplicitano come le scelte dell’amministrazione comunale in un anno difficoltoso, soprattutto nel primo semestre, in cui il bilancio comunale risentiva degli importanti aumenti delle materie prime, dei costi di energia e dei beni e servizi, siano stati indirizzati in maniera corretta verso gli obiettivi che l’amministrazione si è posta nel proprio programma ossia quello di riqualificare aree del territorio e beni patrimoniali fruiti dai cittadini oltre che offrire maggiori servizi ed incrementando
gli aiuti alle famiglie in difficoltà economia, ai giovani, agli anziani. L’anno scorso sono iniziati i lavori di alcune opere, molti dei quali finanziati o cofinanziati oltre alla manutenzione ordinaria di beni patrimoniali come scuole, marciapiedi, edifici comunali, asfaltatura di strade, potature, sfalcio stagionale dei parchi pubblici, è continuata la riqualificazione dei cimiteri comunali”. Come saranno utilizzati i quasi due milioni e mezzo di euro dell’avanzo di amministrazione disponibile?
“Saranno impegnati - sottolinea l’assessore Cristina Nardo - soprattutto nella riqualificazione di un’area del territorio ambrosiano che è la Piazza Salvo D’Acquisto, attualmente una distesa di cemento ormai in stato di degrado ma utilizzata da bambini, famiglie, giovani come punto di aggregazione e ritrovo. Voglia-
mo dare un’identità a questa piazza perché possa essere uno spazio polifunzionale sempre più frequentato dai cittadini di qualsiasi età. L’importo impegnato è di circa 989.000 euro. Inoltre abbiamo stanziato fondi per 180.000 euro relativamente all’ampliamento dell’area ecologica interrata a Foro Boario, la prima in tutto il territorio comunale che andrà a servire la zona dell’Isola Bassa e parte del centro paese”. Gli altri stanziamenti riguardano la manutenzione dei beni patrimoniali come le asfaltature delle strade per un importo di 270.000 euro, le potature per 61.000 euro, la manutenzione straordinaria della copertura della piscina comunale e della copertura della scuola elementare Giotto a causa della grandinata devastante del 19 luglio 2023.
Lino Perini
E’ Valentina Bettin la presidente di Federcasalinghe
E’ dolese la presidente dell’associazione “Obiettivi Famiglia – Federcasalinghe”, si tratta della consigliera comunale di “Coraggio Italia” Valentina Bettin, particolarmente impegnata sul problema dei caregiver. “Anche la Regione del Veneto, dopo altre in Italia, ha approvato una delibera con la quale vengono definiti gli orientamenti per l’implementazione del piano di programmazione relativo al fondo con due linee di intervento. Una di circa 1,8 milioni di euro per fornire sostegno ai caregiver che assistono persone in condizioni di disabilità grave. La seconda di 225 mila euro per programmi di assistenza volti alla dimissione dagli appositi istituti degli assistiti. E’ su questo secondo piano che si focalizzano
i nostri dubbi - afferma Valentina Bettin - perché la “deistituzionalizzazione” degli assistiti si potrebbe trasformare in un boomerang per le famiglie e per i caregiver stessi.
Andrà quindi approfondito nelle sedi opportune questa misura e la sua effettiva praticabilità oltre che la sua compatibilità con la contrattualizzazione del caregiver come
assistente personale per esempio per i progetti di vita indipendente”. Per la presidente della neonata associazione, comunque, motivo di vanto e di soddisfazione aver raggiunto un primo traguardo ed aver avuto riscontro dalla giunta del Veneto.”Rimane da chiarire - ha concluso Valentina Bettin - come e in che modo la figura del caregiver, in seno alla legislazione regionale e nazionale, avrà un suo riconoscimento in termini di profilo lavorativo nonché i criteri e l’entità della sua retribuzione, il rapporto con la tutela previdenziale, attesa la grande responsabilità che essi si assumono nell’assistere i loro familiari. Tema sul quale l’associazione Federcasalinghe continua a battersi”. ( l.p.)
Primo obbiettivo è la Piazza Salvo D’Acquisto: ”attualmente è una distesa di cemento ormai in stato di degrado ma utilizzata da bambini, famiglie, giovani come punto di aggregazione e ritrovo. Vogliamo dare un’identità a questa piazza”. L’importo impegnato è di circa 989.000 euro
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Dolo
Il municipio di Dolo
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Territorio. Si profila un’estate
epidemiologico
Infezione Dengue, ora si alza il livello di allerta sanitaria
C on l’arrivo dei primi caldi ed in previsione delle possibili trasmissioni di malattie, cresce la preoccupazione per l’emergenza Dengue che sta colpendo duramente alcune aree del pianeta. Durante la stagione estiva, infatti, oltre al caldo che favorirà il proliferare delle zanzare, un altro aspetto da considerare sono i viaggi dei nostri connazionali, a volte con destinazione in alcune delle zone infette, con il rischio di portare in Italia anche questa malattia che sta causando migliaia di morti. D’altronde nei mesi scorsi alcuni casi mortali verificatisi in Italia non fanno che ingenerare timori nella popolazione e si chiede una massiccia opera di prevenzione al Dengue ed al West Nile. E’ importante intervenire a Dolo in alcune zone soprattutto a ridosso dei corsi d’acqua dove c’è la necessità di uno sfalcio dell’erba e una manutenzione efficace anche in aree private. Uno dei punti più esposti potrebbe e essere l’area di villa Fini, dove si è abbattuto il tornado nel 2015, area completamente abbandonata e dove sono presenti rovi ed vegetazione incontrollata. Il rischio che si generino insetti e che si annidino le loro larve è molto elevato e l’area va attentamente monitorata e, benché in stato di abbandono, vi è la necessità di trattamenti preventivi. Il propagarsi dell’infezione Dengue ha visto manifestarsi già oltre cinquanta casi in Italia in questo inizio d’anno e il ministero della salute ha diramato nelle scorse settimane una circolare per combattere il fenomeno che rischia di portare ad una nuova epidemia. E’ anche opportuno che chi dovesse disgraziatamente venire colpito, si possa immediatamente curare per scongiurare conseguenze più gravi. I sintomi di questa infezione sono quelli di dolori addominali, vomito spesso con sangue, grande affaticamento, sanguinamento anche delle gengive. Il grande movimento delle persone, sia anche per il trasporto delle merci, che possono essere vettori (per esempio le zanzare possono rimanere chiuse nei container di frutta e approdare facilmente in Europa) favoriscono il diffondersi della malattia anche in paesi distanti dal Brasile dove i casi di Dengue si stima che possano arrivare a breve a 5 milioni, con una diffusione di circa 20mila infezioni al giorno. Per questo, secondo gli esperti ed i virologi in particolare :
” è importante prepararsi a riconoscere e a contenere la trasmissione dell’infezione, e la misura preventiva più efficace consiste nell’impedire che la zanzara arrivi in Italia e controllare che non arrivino in Italia persone con l’infezione. In Italia non prolifera attualmente la zanzara “Aedes aegypti”, ma c’è la “Aedes albopictus”, più nota come zanzara tigre, che è in grado di trasmettere l’infezione da un individuo infetto a uno sano”.
Lino Perini
Alla comunità
Casa Nostra il premio San Marco
Alla comunità educativa “Casa Nostra” è stato consegnato il premio della Città Metropolitana e del Comune di Venezia “San Marco”.
L’importante riconoscimento è stato attribuito alla benemerita opera gestita dalla congregazione delle suore maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori di Vicenza a Palazzo Ducale. A candidare l’istituto Casa Nostra a ricevere il premio è stato il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto che ha così commentato:“un riconoscimento al valore e al tanto bene fatto da una amorevole realtà, nata a Dolo nel 1933, dall’allora parroco
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feli cità
monsignor Vincenzo Fares e affidata con lungimiranza alla congregazione religiosa fondata da San Giovanni Antonio Farina, a Vicenza, nel 1836”. Un tempo l’istituto era conosciuto come “Piccola Opera” perché si occupava di accoglienza di orfani di guerra, bambini della strada, poveri, maltrattati e soli. Oggi la comunità educativa è divenuto un centro di accoglienza temporanea per minori e nuclei di mamme con bambino, provenienti da situazioni familiari di disagio sociale o abitativo, in stretta relazione con i Tribunali per i Minori, i Comuni, le Ulss3, le istituzioni scolastiche. Casa Nostra è frequentata da un’ampia e generosa rete di volontari che, insieme alle suore, in sinergia con le università di Padova, Venezia e quella Salesiana, garantiscono sostegno e collaborazione alle due comunità residenziali, in quella diurna, nei 4 appartamenti mamma con bambino e nel servizio domiciliare sul territorio. “Casa Nostra - ha concluso il sindaco Naletto - rappresenta una straordinaria ricchezza umana della nostra Città Metropolitana, punto di riferimento educativo, da sempre testimonianza di accoglienza e di accompagnamento delle giovanissime persone, in un momento della loro vita di particolare fragilità”. (l.p.)
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Le zanzare sono veicolo di infezione
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Accorato appello: “Servono 10 aule in più per il liceo Galileo Galilei”
L a situazione logistica del liceo Galilei resta precaria e si moltiplicano le azioni per cercare di trovare delle soluzioni al problema. Ne ha parlato anche il dirigente scolastico Luigi Carretta in occasione della presentazione della sesta Cittadella della Protezione civile in sala consiliare ma, soprattutto, durante la manifestazione, a cui ha presenziato anche l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, quando è stato esposto uno striscione eloquente che lamentava la mancanza di 10 aule scolastiche. ”Speriamo di esserci fatti ascoltare anche così e che si prospetti una soluzione - osserva la docente Donatella Marchiori - . Il disagio si sta facendo sentire con un certo peso in noi docenti, che siamo senza ambienti dove ricevere i genitori e per andare avanti e indietro dalla villa Mocenigo di Oriago impegniamo due-tre ore di extra servizio non riconosciuto alla settimana. Inoltre si dovranno ridimensionare alcune attività progettuali dell’offerta formativa per le difficoltà logistiche della scuola”. Gli spazi a disposizione degli studenti del liceo Galilei risultano
chiaramente insufficienti nonostante la concessione da parte della Città Metropolitana di villa Mocenigo ad Oriago di Mira, una soluzione che comporta numerosi problemi logistici e didattici. Il “Comitato per l’ampliamento” costituitosi nell’istituto ha inoltrato nei mesi scorsi una petizione, trasmessa tramite il presidente del consiglio d’istituto Andrea Albanese, firmata da un migliaio di cittadini, con la richiesta di trovare una soluzione alla questione, al sindaco Luigi Brugnaro, e per conoscenza ad al-
tre autorità politico-amministrative del territorio. La lettera ha fatto seguito ad un’analoga missiva del maggio del 2023 quando alla Città Metropolitana era stata richiesta la possibilità d’incrementare la dotazione di almeno dieci aule per il liceo dolese. Nella stessa è riportato un grafico dal quale si evince che dal 2018 in poi le iscrizioni nell’istituto non sono affatto diminuite. La sottoscrizione, peraltro, ha raccolto l’adesione non solo degli utenti del liceo ma anche della popolazione interessata del bacino scolastico e delle famiglie dei ragazzi delle terze medie interessate all’iscrizione ai vari indirizzi dell’istituto per l’anno scolastico 2024/25. La docente Donatella Marchiori a nome del comitato osserva: “dai dati non si ravvisa alcun calo di domande di iscrizione, anzi, alcuni studenti sono stati orientati in altre scuole (compreso un alunno con certificazione, che non abbiamo potuto accogliere perché privi di ambienti idonei). Dati che fanno pensare come nel prossimo triennio non ci sarà un calo demografico scolastico di 200 iscrizioni”.
Lino Perini
Villa Ferretti Angeli, ospita le miss in gara
Villa Ferretti Angeli, socia del Consorzio Ville Venete, ha ospitato la terza selezione del beauty contest Miss Aurora, evento che celebra la bellezza in tutte le sue forme. Partner ufficiale dell’evento sin dalla sua nascita nel 2020, il Consorzio Ville Venete affianca l’agenzia MT Eventi Venezia di Manola Tabacco, fondatrice di Miss Aurora, nell’esaltazione delle bellezze e ricchezze del territorio, selezionando cinque sontuose ville come magica location per lo svolgimento delle serate. Hotel villa Martìn, Ristorante villa Baretta, villa Ferretti Angeli, villa Mocenigo e infine villa Ducale per la finale, a fine agosto, saranno il teatro di svolgimento dell’evento Miss Aurora 2024 nelle sue diverse tappe. L’evento svoltosi a Villa Ferretti ha visto giovani modelle e professionisti affollare i propri saloni nel fermento dei preparativi della serata. La cura del make up e dell’hair style è stato affidato alle studentesse della scuola di formazione professionale Enaip Veneto di Noale e Piove di Sacco, mentre la preparazione della cena con relativo servizio in sala è stata affidata agli studenti del corso di ristorazione della scuola professionale Enaip Veneto di Dolo. Insomma uno scenario fatto di bellezza cucina ed arte che ben rende l’idea dell’enorme patrimonio della Riviera del Brenta. Si è trattato di una magica serata all’insegna della bellezza, che ha confermato il successo di Miss Aurora. (l.p)
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18 www.lapiazzaweb.it La vettura raffigurata è indicativa della gamma Kodiaq e può contenere equipaggiamenti opzionali a pagamento. Consumo di carburante di prova combinato (Min-Max) (l/100 km) 6,3-6,6. Emissioni CO2 ciclo di prova combinato (Min-Max) (g/km) 166-173. Dati riferiti a Škoda Kodiaq Style 7 posti 2.0 TDI 142kW (193 CV) DSG 4x4. I valori indicativi relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151 e ss.mm.ii.). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici, possono modificare predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi ai Concessionari Škoda, dove è disponibile gratuitamente presso ogni concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2, che riporta i valori inerenti a tutti nuovi modelli di veicoli. La vettura raffigurata rappresenta la versione Sportline del modello, non ancora disponibile alla data di stampa. Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al
Ascolta Istruzione. La protesta nelle scorse settimane di insegnanti e famiglie degli alunni
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Territorio. Assegnata il prestigioso riconoscimento internazionale della Fee
Sulle spiagge veneziane sventola ancora e sempre più la Bandiera blu
Sono 236 località rivierasche e 81 approdi turistici che potranno fregiarsi, in questa trentottesima edizione, del riconoscimento Bandiera Blu 2024. Analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno. Sono infatti 10 in più rispetto ai 226 dello scorso anno: 14 sono i nuovi ingressi, 4 i Comuni non confermati.
Un riconoscimento che per il Veneto è stato confermato ancora una volta alle spiagge veneziane con San Michele al Tagliamento – Bibione, Caorle – Porto Santa Margherita, Ponente, Duna Verde, Brussa, Levante, Eraclea - Eraclea Mare; Jesolo - Lido, Levante; Cavallino Treporti – Lido; VeneziaLido di Venezia, Alberoni; Chioggia - Sottomarina, Le Dune, Isola Verde. A queste si aggiungono le spiagge di Rovigo: Rosolina - Albarella Capo Nord, Rosolina Mare, Albarella Centro Sportivo, Porto Tolle - Conchiglie, Boccasette, Barricata. La cerimonia di consegna il 14 maggio scorso a Roma, dove è intervenuto il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
Nell’assegnazione della Bandiera Blu la valutazione passa attraverso 32 criteri che vengono periodicamente aggiornati tenendo conto della gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni co-
munali che comprende l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse per una migliore vivibilità nel periodo estivo.
Aumenta il numero dei comuni italiani che hanno ottenuto la Bandiera Blu, ma cresce anche la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini. “Ogni Amministrazione Bandiera Blu - ha sottolineato Claudio Mazza, presidente della FEE Italia (Foundation for Environmental Education) - sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle asso-
ciazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori. Il programma Bandiera Blu incarna da quasi 40 anni è una nuova visione del mare, inteso non, o comunque non solo, come bene naturale sinonimo semplicemente di vacanza, ma quale punto di partenza per una strategia più ampia, che coinvolga tutti i settori del territorio interessato”. La FEE Foundation for Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit, registrata come charity nel Regno Unito e con sede centrale a Copenaghen in Danimarca, attualmente presente in 81 Paesi nei cinque Continenti.
Un importante parametro per il conseguimento della Bandiera Blu 2024 è anche l’impegno sociale e l’inclusività in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Eugenio Ferrarese - Ornella Jovane
Navi da crociera nei porti di Venezia e Chioggia, rinnovato l’accordo per ridurre le emissioni inquinantti
Ratificato per la tredicesima volta l’accordo per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera delle navi da crociera nei porti di Venezia e di Chioggia. Venice Blue Flag è un atto volontario che porta le firme dell’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, del sindaco di Chioggia, del direttore marittimo del Veneto - comandante del Porto di Venezia, del comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale - Porti di Venezia e Chioggia e di 29 compagnie crocieristiche. Presenti anche il presidente di Venezia Terminal Passeggeri e il direttore di Clia Italia. Con la Blue Flag 2024 le compagnie di navigazione si impegnano nuovamente a far funzionare i motori, principali e ausiliari delle navi passeggeri, con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa al momento dell’ormeggio, durante la navigazione prima dell’ingresso in area VTS Venezia e in ogni fase di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia, Marghera e
Chioggia. Il documento, sottoscritto per la prima volta nel 2007 e che ha la durata di un anno, ha assunto un valore rilevante soprattutto a seguito del nuovo contesto, modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal Decreto-Legge 20.
Sono 236 le località rivierasche e 81 gli approdi turistici riconosciuti in Italia, 10 in più rispetto allo scorso anno. Nel Veneziano le località sono state tutte riconfermate
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Territorio
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Il ministro Musumeci alla cerimonia di assegnazione delle Bandiere blu
L’iniziativa. “La Piazza” ospita gli articoli dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado Valeri di Campolongo Maggiore
Cronisti in classe” tra racconti e riflessioni
Siamo i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Valeri”, con la nostra insegnante di lettere, prof. Lisa Vuocolo, stiamo scrivendo articoli ed interviste che vi presentiamo in questa pagina de “La Piazza”, grazie alla disponibilità della testata. Buona lettura.
Trinity, avventura internazionale
Bellissima opportunità per i ragazzi di 3^ media della Scuola “I.C. Diego Valeri” di Campolongo Maggiore è stato di sicuro il Trinity, un corso extra scolastico per tutti gli interessati ad imparare e migliorare la pronuncia inglese. E’ stato progettato e guidato dalla Professoressa Stefania Bastianello e dall’insegnante madrelingua Sally Fiona Burns. Il progetto è iniziato il 21 novembre 2023 ed ha continuato per tutti i giovedì pomeriggio fino al 9 maggio 2024, tranne per alcuni giorni di festività in cui l’orario è stato cambiato. Le lezioni iniziavano alle 13:45, poiché al termine delle lezioni era prevista una veloce pausa pranzo. Nelle prime lezioni i ragazzi hanno parlato tra loro cercando di migliorarsi a vicenda grazie ai suggerimenti delle Professoresse. Poi per casa registravano degli audio di un minuto in cui parlavamo di se stessi descrivendosi. Da metà corso i ragazzi hanno iniziato a lavorare sul Big-Topic, ossia un argomento personale da sviluppare: al futuro e al passato, parlando della daily routine e hanno descritto le passioni confrontandole tra loro. Ovviamente, a fine mese è previsto un esame, che consiste nel conversare con un esaminatore esterno inglese che, per circa 10 minuti interrogherà sugli argomenti affrontati. Chi supera l’esame avrà un certificato con diversi voti, da distinction a medium, a seconda del grado di conoscenza e padronanza della lingua. Il certificato sarà poi utile per tutta la vita, perché si tratta di una vera e propria certificazione inglese da poter utilizzare nelle scuole superiori e nel mondo del lavoro.
Gabriele e Tommaso
Incontro sulla sessualità
Noi ragazzi di terza durante i mesi di marzo ed aprile abbiamo avuto a scuola due incontri, sulla sessualità. Un team composto da una psicologa, una sessuologa e una ginecologa, per spiegarci e aiutare a compren-
dere meglio il mondo legato al sesso. Abbiamo iniziato con un circle time, quindi ci hanno fatto sedere in cerchio e come prima cosa ci hanno mostrato un video presentazione, dove spiegavano dove si trova la loro struttura, il centro di Camponogara, e a che età vi è possibile andare da soli senza accompagnamento.
Dopodiché ci hanno fatto ascoltare una canzone intitolata “Bellissimissima” di Alfa, che noi ragazzi conosciamo già, che parla dell’amore tra il cantante e una ragazza ed abbiamo parlato dei sentimenti che noi proviamo in questo periodo. Al termine dell’incontro ci hanno chiesto di scrivere alcune domande su dei foglietti anonimi.
Ad aprile abbiamo avuto un secondo incontro, le dottoresse ci hanno rimesso in cerchio e uno a uno ci dovevamo alzare per prendere dei fogli con scritte delle frasi su cui poi dovevamo riflettere ed esprimerne la nostra opinione.
Dopo le dottoresse ci hanno mostrato un calendario per spiegarci meglio le parti del corpo maschile e femminile e di come funziona l’accoppiamento.
Ci hanno anche mostrato diverse tipologie di preservativo e come si utilizzano, ma soprattutto il perché.
Verso la fine dell’incontro le sessuologhe hanno risposto alle domande che erano state fatte dalla classe, ed infine abbiamo compilato un test sull’incontro che poi abbiamo corretto.
Alessia e Beatrice
Parole, pennelli e palleggi: è Baskin
Il Baskin, molti di voi si chiederanno di cosa si tratta, è uno sport molto recente basato sul basket con un cambiamento di regole ed ha come fine l’inclusività delle persone con disabilità fisiche e mentali. Questo progetto è stato realizzato dai ragazzi di 1b dell’istituto comprensivo “Diego Valeri” di Campolongo Maggiore, al fine di realizzare un percorso multidisciplinare per un tirocinio presso l’ Universi-
tà di Padova della professoressa Pittarella. Il termine “baskin” è l’unione di “basket” e “inclusivo”. Questo sport appunto può essere praticato da disabili e normodotati insieme, pertanto le squadre sono composte sia da giocatori con disabilità, o senza disabilità. Oltre a questo le squadre sono miste tra età e sesso, e questo viene permesso grazie ad un sistema di regole che si adatta ai giocatori.
Una delle regole del baskin è la presenza in campo di sei giocatori. Uno di questi, detto pivot, sosta nell’area laterale destra e attende che un compagno di squadra riesca a superare la difesa avversaria ed entrare nell’area per portargli la palla. A questo punto il gioco si ferma e il pivot tira al canestro laterale (quello più alto o quello più basso, a seconda delle sue capacità). Il pivot ha ridotte capacità motorie, per esempio può avere una disabilità che lo vincola a stare seduto, o potrebbe essere un soggetto autistico con difficoltà a gestire le dinamiche in campo. I ragazzi hanno lavorato a questo progetto coordinati dalla professoressa Pittarella, ma anche dagli insegnanti di classe, fra questi l’insegnante di lettere, prof. Baracco, che ha curato la scelta delle letture, i dibattiti, e anche dal prof. Bellin di scienze motorie, che ha seguito la parte pratica. Il percorso si è concluso lunedì 6 maggio con una partita organizzata dai ragazzi per mettere in pratica quanto studiato. Gli insegnanti e anche gli alunni si dicono soddisfatti e soprattutto i ragazzi hanno potuto sviluppare
una maggiore sensibilità, vedere anche, con il torneo “Baskin “, realizzata l’”inclusività” della quale tanto si parla, ma non sempre si vede concretizzata.
Luca e Niko
Tornei di pallavolo
In questi mesi il nostro istituto, “Diego Valeri”, ha organizzato insieme ad altre scuole dei tornei di pallavolo maschile e femminile per le classi seconde e terze di Campolongo Maggiore e di Bojon.
Nonostante la scuola non si sia classificata sul podio è stata una bellissima esperienza per alunni e professori, da portare sicuramente nel nostro bagaglio scolastico di questi tre anni.
Purtroppo solo un ristretto numero di studenti ha potuto partecipare , dodici per squadra, sono dunque state fatte delle selezioni.
Durante questi incontri tra febbraio e maggio, ci siamo allenati in questo sport con l’aiuto dei professori di motoria Marco Zilli e Simone Bellin, che hanno incluso anche chi non praticava già questo sport.
Durante la mattinata del torneo femminile ci siamo scontrate contro quattro squadre, vincendo la metà delle partite con entusiasmo e soddisfazione. Nel torneo maschile invece le partite giocate sono state 6, di cui una sola è stata vinta.
Purtroppo l’esperienza è stata breve e può dichiararsi conclusa, ma le seconde aspettano impazienti l’anno prossimo con l’obiettivo di portare la nostra scuola sul podio!
Matilde e Gloria
24 www.lapiazzaweb.it Scuola
Teatro. A Chioggia la rassegna di spettacoli allestiti da insegnanti e studenti
Va in scena un palco per la scuola
Dieci spettacoli in cartellone per il progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro. Si sono tenuti a Chioggia nella seconda metà del mese di maggio all’interno della rassegna Un palco per la scuola – Vitamine creative 2024, giunta quest’anno alla XIII edizione.
Un appuntamento cittadino diventato ormai tradizionale con i ragazzi delle scuole, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Bel Teatro. Gli spettacoli sono stati costruiti durante l’anno con gli insegnanti che hanno frequentato la sesta edizione del corso di formazione a loro dedicato: lo scorso novembre hanno partecipato ad una serie di incontri condotti dal formatore Bruno Lovadina su come allestire uno spettacolo con ragazzi e/o adolescenti, ovvero passare dall’idea al copione, capire e decidere cosa serve per andare in scena e gestire le prove. E finalmente i ragazzi hanno potuto di nuovo calcare il palcoscenico, provando l’emozione della condivisione di questo percorso con i propri amici e i propri cari. “Complimenti a ragazzi ed insegnanti per l’importante percorso di crescita personale che hanno fatto lavorando alla creazione di questi spettacoli. Si sono impegnati molto. E’ stato un piacere vederli sul palco” sono le parole Elena Zennaro, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di
Chioggia. Il calendario degli spettacoli del progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro - promosso da Città di Chioggia, Città Metropolitana di Venezia e Regione del Veneto con la collaborazione del settore Promozione e formazione del pubblico di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale - si conclude il 30 maggio con la consueta festa finale di tutte le scuole partecipanti per la consegna di buoni libro e targhe di partecipazione.
A “Un palco per la scuola Vitamine creative 2024” hanno aderito 8 gruppi appartenenti a 8 Istituti scolastici del territorio comunale, mentre due gruppi hanno allesti-
to autonomamente lo spettacolo. A tutti i progetti di messi in scena all’auditorium è stato offerto anche il supporto tecnico per l’allestimento. L’edizione 2024 ha coinvolto un Liceo classico e il relativo Ginnasio, un centro di formazione professionale, due Scuole Primarie, una Scuola Secondaria di Primo Grado, una Scuola Paritaria Primaria e una Scuola Paritaria Secondaria. Sono oltre 500 le ragazze e i ragazzi che nel mese di maggio sono andati in scena all’Auditorium San Nicolò e al Teatro Don Bosco. Sono 20 i docenti che hanno attivamente collaborato alla realizzazione e promozione del progetto nel suo complesso.
Il professor D’Errico racconta le esperienze del turismo emozionale
Sono stati presentati nelle scorse settimane nella sala Colonna del Centro Civico del Rione Pertini a Mestre 3 libri del professor Beniamino D’Errico che, attraverso curiosità, leggende ed aneddoti raccontano le esperienze di un turismo emozionale. Si tratta Di: “I Sistemi Turistici del Veneto”, “Storytelling Turistico” e “Turismo Emozionale in Calabria”. Ha introdotto l’autore la poetessa Lucia Guidorizzi e c’era anche come “padrone di casa” a presentare l’iniziativa il presidente del centro civico di Mestre Giorgio Rocelli. Sono libri, per i promotori dell’incontro, che vogliono rappresentare una bussola culturale e una guida emozionale, utile per accompagnatori turistici, guide turistiche, tour operator e di tutti coloro che desiderano viaggiare consapevolmente. Il professor d’ Errico
ne “I Sistemi Turistici del Veneto “ha proposto un percorso “di scoperta e di conoscenza dell’identità dei luoghi, delle tradizioni. L’itinerario inizia dalla storia della Serenissima di Venezia con le sue bellezze artistiche e architettoniche e si fa riferimento anche alle altre città d’arte del Veneto: Padova, Treviso, Verona e Vicenza palladiana, continuando con i borghi e le città murate. Viene dedicato uno spazio importante
Al progetto hanno aderito una decina di istituti scolastici: un appuntamento che ormai è una tradizione, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Bel Teatro
alle monumentali “ville venete” della Riviera del Brenta. Nel libro “Storytelling Turistico” si individuano le strategie da adottare per fare storytelling turistico attraverso narrazioni, seguendo le credenze popolari, le tradizioni, la cultura del territorio. Infine, nel libro “Turismo Emozionale in Calabria” si individuano itinerari culturali sostenibili e responsabili in Calabria.
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Cultura
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Riccardo Musacco
Alcune immagini dell’iniziativa (fonte: profilo Facebook Bel Teatro)
Nuoto. Grande risultato di un atleta della Ssd Riviera Nuoto di Dolo
Riccardo Tigli è secondo a livello nazionale nel circuito master
U
n amore per il nuoto sbocciato in età già a matura, a 25 anni ma, una volta sceso in acqua e saggiato le lunghe distanze, è stato amore a prima bracciata. Lui è Riccardo Tigli, ferroviere, 41 anni, mirese originario di Oriago, ora a Borbiago, nuotatore di fondo in forza alla Ssd Riviera Nuoto di Dolo che ha portato a casa un risultato straordinario nella specialità master dedicata agli atleti tra i 40 e 45 anni. Tigli, nel 2023, infatti si è classificato al secondo posto in Italia nel Circuito Nazionale Master acque libere di fondo. Un traguardo straordinario ottenuto dopo aver nuotato tra i flutti in tutta Italia. Le gare che lo hanno visto protagonista sono state: il Trofeo Nuotiamo Insieme di Caorle, 5 km, 1° classificato, diventando così Campione Regionale Veneto per la categoria M40, il Campionato italiano acque libere di Piombino, 5 km, dove ha ottenuto un quarto
posto, l’attraversata dello Stretto di Messina, 6,2 km, 2° classificato e, infine, l’attraversata CagliariPoetto, 7 km, 1° classificato. Tutto questo grazie anche al supporto dello staff della squadra Master di Riviera Nuoto, composto in acqua dall’allenatore Marco Bedon e dai preparatori atletici Emanuele Sartori e Paolo Zampieri. “Ho sempre
Il mirese, originario di Oriago si è classificato secondo nella traversata dello stretto di Messina
amato il mare - racconta Tigli - ma non ho potuto fare agonismo per via di una malformazione cardiaca che però non mi ha dato problemi. Cominciando a nuotare ho capito che mi divertivo di più con il fondo, infatti non sono veloce e non
Boxe Riviera, sul ring contro i pregiudizi
La boxe come metodo per mettere al tappeto anche i pregiudizi sulla disabilità e per stimolare le capacità fisiche e cognitive. Tra Prozzolo di Camponogara e Oriago di Mira, infatti, esiste una realtà che introduce bambini e adulti con la sindrome di Down alla pratica della “noble art”, il pugilato. Si tratta di Boxe Riviera del Brenta che nelle scorse settimane ha anche organizzato una serata dimostrativa di boxe con interpreti i ragazzi della Associazione Italiana persone Down di Mestre di cui fa parte Christian Michelato, atleta agonista seguito dal maestro Paolo Bettini. Christian ha dato lustro di sé, con una dimostrazione tecno-tattica, riscaldamento di ginnastica a corpo libero, sferrando colpi al sacco, alla pera e le passate con il maestro, per poi terminare con il classico salto della corda. Christian ha dimostrato nel tempo notevoli
essendo bravo in virata e tuffi, preferisco nuotare dove non ci sono corsie. Ho una compagna anche lei nuotatrice, nuotando si possono anche incontrare anche delle sirene (ride). Abbiamo con altri nuotatori anche circumnavigato l’isola di Caprera per beneficenza. Fare-
mo anche altre di queste iniziative in futuro. Punto anche o a rifare il circuito gran fondo oppure qualcosa di più lungo”. All’atleta anche i complimenti del sindaco mirese Marco Dori. “Congratulazioni a Riccardo Tigli, nuotatore di Oriago in forza alla società Riviera Nuo-
to - ha detto il sindaco - secondo classificato nel circuito nazionale Master acque libere di fondo, dopo aver nuotato in tutta Italia”. Infine altre soddisfazioni. Ai recenti campionati regionali svoltisi a San Donà gli atleti del Gp Nuoto Mira hanno conseguito brillanti risultati. Ben tredici di loro sono saliti sopra il podio nelle rispettive specialità, con cinque affermazioni assolute, quelle di Emma Salvagno (due volte), Giorgia Pettenà, Lorenzo Gesumunno e Filippo Pizzato. Fra gli altri risultati di rilievo degli atleti della società mirese, anche quelli conseguiti nell’ottava ed ultima giornata di campionato Venezia presso l’impianto di Mestre. Tra le migliori prestazioni si registrano quelle di Matteo Andreescu nei 50 dorso, di Carlo Maria Francescon nei 100 misti, di Matar Diaw nei 100 stile libero e di Riccardo Rizzi nei 50 dorso e 200 misti.
Riccardo Musacco e Lino Perini
progressi coordinativi e cognitivi. Tutto questo dimostra che l’arte della boxe può contribuire ad arricchire con queste nuove esperienze sia il corpo che la mente”. Lo spirito altruistico che caratterizza questa realtà sportiva del territorio si è dimostrata concretamente grazie a uno dei suoi iscritti, Marco Carraro protagonista alcuni mesi fa di un salvataggio di un signore che stava per annegare nelle acque del Naviglio a Dolo e per questo destinatario di un encomio. “L’obiettivo è portare sempre più ragazzi down a praticare questo sport - dichiara Bettini - organizzandoci con le associazioni a loro dedicate. Abbiamo una cinquantina di iscritti che alleniamo in due sedi, a Prozzolo di Camponogara i ragazzi dai 13 ai 40 anni che formiamo in vista delle gare agonistiche e a Oriago di Mira i bambini dai 5 ai 13 anni e gli adulti amatoriali”. (r.m.)
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La dimostrazione di boxe dei ragazzi Down
Riccardo Tigli con una medaglia vinta
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27 ELEZIONI EUROPEE
ARGENTI onella A rg e n ti messaggio politico elettorale
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#Regione
L’appuntamento elettorale. Sarà un importante test in vista delle regionali del prossimo anno e anche delle comunali a Venezia
Elezioni europee, e se il voto di giugno cambiasse il volto della politica italiana?
Fratelli d’Italia punta al gradino più alto del podio, probabile testa a testa tra Lega e Forza Italia per il secondo posto. Il Pd guarda all’asticella psicologica del 20%. E nel 2025 in laguna c’è già chi azzarda la staffetta Zaia - Brugnaro
M anca ormai pochissimo e si apriranno le urne delle elezioni europee. Forse per la prima volta, almeno a seguire i dibatti e ascoltando le conversazioni al bancone del bar, questa scadenza elettorale sembrerebbe appassionare gli elettori italiani e veneti. Diciamoci, infatti, la verità: fino ad oggi le Europee hanno sempre scaldato poco i cuori di un elettorato che dimostra, più in generale, una crescente disaffezione al voto.
Questa volta potrebbe essere diverso perché alcuni “esperimenti”, promossi dai partiti politici proprio per elezioni Europee, potrebbero cambiare significativamente il panorama politico nazione e regionale.
Partiamo dallo scenario più vicino: il Veneto.
Il prossimo anno si voterà per le elezioni regionali e, dato non irrilevante, per le Comunali di Venezia. Tanto in regione quanto nel capoluogo si può parlare di fine di un’era. Parlamento e Governo, a trazione Fratelli d’Italia, non hanno, infatti, consentito la possibilità di correre
per un terzo mandato al Sindaco della città capoluogo, Luigi Brugnaro e al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Le elezioni europee, dunque, in questo senso rappresentano un primo test attraverso il quale definire rapporti di forza e, un’eventuale, griglia di partenza in vista del 2025.
Anche se, per rimanere al 2025, si sta facendo largo una voce molto interessante anche se al momento priva di conferme: Zaia e Brugnaro potrebbero compiere un trasloco di poche centinaia di metri. Da Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto a Ca’ Farsetti, il Municipio di Venezia, ci sono, infatti, pochi minuti di motoscafo. La notizia, che molti osservatori stanno attendendo, dunque, è quella di una candidatura a sindaco di Luca Zaia e quella di Presidente della Regione di Luigi Brugnaro. Dopo le elezioni europee, anche da questo punto di vista, se ne saprà di più e il risultato elettorale, ma soprattutto i flussi – ovvero gli spostamenti da un voto all’altro
– diranno se questa suggestione abbia la possibilità di divenire realtà.
Lo scenario meno prossimo, invece, è quello nazionale.
Il Partito Democratico sente crescere attorno a se una certa fiducia. La segretaria Elly Schlein in un suo recente tour veneto alle domande dei cronisti non si è voluta sbilanciare in pronostici, ma è chiaro a tutti che i democratici terranno d’occhio due parametri essenziali: se saranno sopra o sotto l’asticella psicologica del 20% e il distacco dal maggior rivale interno, il Movimento 5Stelle.
Assunto che Fratelli d’Italia si confermerà come primo partito, l’attenzione è tutta rivolta al derby per la seconda piazza del centrodestra tra la Lega di Salvini e Forza Italia. Molto sta facendo discutere la candidatura tra le fila leghiste del generale Vannacci. Una scelta questa voluta fortemente dal leader nazionale e contestata aspramente dalla base e, in particolar modo, dai principali esponenti veneti del Carroccio con Zaia in testa. Nei giorni scorsi il celebre politologo Paolo Feltrin ha dato una chiave di lettura molto interessante che, in un qualche modo, potrebbe dare una spiegazione alla scelta di Salvini di candidare il generale nonostan-
te le proteste dei suoi. Il professor Feltrin, infatti, ha spiegato, ci perdonerà la sintesi, come questa candidatura in una fase nella quale la Lega non è più quel “sindacato del Nord” che era una tempo, possa intercettare quel voto “ribelle” e “politicamente scorretto” del quale FDI, fin quando era all’opposizione, ha goduto e che oggi, con le responsabilità di governo e la svolta europeista in corso, non può più permettersi di corteggiare.
L’ennesimo azzardo di Salvini, e molti in passato gliene sono riusciti visto che è diventato segretario di una Lega che stava al 4%, per confermarsi seconda forza della coalizione, respingendo la crescita di Forza Italia, e per lanciare un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. Vedremo cosa succederà: quello che è certo è che dal giorno dopo le Elezioni Europee gli scenari, nazionale e regionale, potrebbero vedere delle mutazioni anche molto repentine. (r.r.)
Si vota per il sindaco in 309 Comuni veneti, meno partiti e più liste civiche
Oltre la metà dei Comuni veneti andranno al voto anche per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Nella nostra regione sono ben 309 le amministrazioni comunali da eleggere, oltre i 55% del totale, la netta maggioranza tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. E proprio in polesine si vota anche nella città capoluogo di provincia, a Rovigo, 50 mila abitanti, dove è in corso un serrato confronto tra i numerosi candidati in lizza.
In tutto il Veneto i Comuni con più di 15 mila abitanti sono 24: qui gli elettori potrebbero essere chiamati al turno di ballottaggio il 23 e 24 giugno se non vi sarà un eletto con più del 50 per cen-
to dei voti. A Vicenza le amministrative coinvolgono ben 75 Comuni, fra i quali spiccano Bassano del Grappa con i suoi 42 mila abitanti, ma anche Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Cassola. In provincia di Padova si vota in 52 Comuni, quelli con più di 15 mila abitanti sono Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano Dentro. Più nutrita la pattuglia a Treviso con 55 Comuni, con i quattro “grandi” Vittorio Veneto, Mogliano Veneto, Paese e Preganziol. Dei 16 comuni al voto nel territorio metropolitano di Venezia sono sempre 4 i centri maggiori: Portogruaro, Spinea, Scorzé e Noale.
Tra le centinaia di liste che si presenta-
no al voto spicca la sempre più massiccia presenza di gruppi civici, diretta espressione del territorio, più o meno vicini ai diversi schieramenti politici, talvolta con un esplicito riferimento, in altre occasioni invece del tutto indipendenti dai partiti. Spesso sono espressione del gruppo di maggioranza uscente, che ripropone il sindaco uscente per il secondo mandato e da quest’anno anche per il terzo, oppure che si presenta con un novo candidato nel solco della continuità. Molte civiche anche tra le opposizioni o i gruppi che auspicano un cambio di rotta nella gestione amministrativa. In questo panorama le liste espressione dei partiti tradizionali sono in netto
calo ma non sono certo scomparse, e in ogni caso i partiti hanno il loro peso, soprattutto nei centri più grandi. Sarà un vero test per la Lega nei territori in cui esprime numerosi sindaci e amministratori: gli scossoni dell’ultimo anno si ripercuotono anche sugli equilibri locali e sulle candidature. Fratelli d’Italia punta a rafforzare la sua presenza anche nei consigli comunali, come il Partito Democratico e Forza Italia cercheranno di conquistare alcune amministrazioni. In calo invece le liste del Movimento 5 Stelle dopo gli exploit delle tornate precedenti. Crescono invece i piccoli comuni nei quali si presenta un solo candidato, il cui obiettivo sarà vincere l’astensionismo.
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FORZA ITALIANOI MODERATI - PPE
Antonio Tajani
Sandra Savino
Flavio Tosi
Matteo Gazzini
Rosaria Tassinari
Cristina Andretta
Giampiero Avruscio
Antonio Cenini (Cenno)
Francesco Coppi
Arianna Corroppoli
Isabella Dotto
Bruno Molea
Deborah Onisto
Antonio Platis
Alessandra Servidori
candidati a Nordest
PACE TERRA DIGNITÀ
Raniero Luigi La Valle
Benedetta Sabene
Michele Santoro
Khaled Al Zeer
SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)
Herbert Dorfmann
Roberta Bergamo
Felix Nagler
Franca Padovan
Otto Von Dellemann
Ursula Thaler
STATI UNITI
D’EUROPA
Graham Robert Watson
Antonella Soldo
ALTERNATIVA POPOLARE
Giulia Pigoni
Davide Bendinelli
Gabriella Chiellino
Muharem Saljihu (Marco)
Maria Laura Moretti
Giorgio Pasetto
Francesco Bragagni
Marina Sorina
Luigi Giordani
Fabio Valcanover
Aurora Pezzuto
Nicola Cesari
Kateryna Shmorhay (Katya)
MOVIMENTO 5 STELLE
Sabrina Pignedoli
Ugo Biggeri
Martina Pluda
Cinzia Morsiani
LIBERTÀ
Cateno De Luca
Laura Castelli
Vito Comencini
Francesco Amodeo
Stefano Bandecchi
Lucrezia Chermaz
Alberto Bosi
Sabine Gruber
Filippo Bruschi
Miriam Nardelli
Marco Schenardi
Silvia Pilati
Paolo Alli
Barbara Previati
ALLEANZA VERDI E
SINISTRA
Cristina Guarda
Domenico Lucano (Mimmo)
Brigitte Foppa
Nicola Dall’Olio
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per averci scelto e per continuare a sceglierci
Valeria Allocati
Pier-Giorgio Ardeni
Ginevra Roberta Bompiani
Fiammetta Cucurnia
Francesco Di Matteo
Dario Dongo
Luigi Gallo
Alessandra Guerra
Paolo Rossi
Electra Stamboulis
Elisa Tagliavini
Paola Gori
Maria Angela Ferri
Giacomo Zattini
Paolo Bernini
Mohamad Kamel Malak (Pino)
Stefania Braghetta
Rada Bolognesi
Fulvia Panza
Diego Nicolini
Andrea Bardin
Cesidio Antidormi (Anti)
PARTITO DEMOCRATICO
Stefano Bonaccini
Annalisa Corrado
Ivan Pedretti
Giorgia Meloni (Giorgia)
Sergio Antonio Berlato
Alessia Ambrosi
Antonella Argenti
Elisabetta Gualmini
Alessandro Zan
Alessandra Moretti
Sara Vito
Sara Ferrari
Antonio Mumolo
Giuditta Pini
Marcello Saltarelli
Silvia Panini
Lorenzo Gennari
Paola Gazzolo
Andrea Zanoni
Silvia Bolla
Stefano Cavedagna (Cavedania)
Alessandro Ciriani
Elena Donazzan
Guglielmo Garagnani
Valeria Mantovan
Maddalena Morgante
Anna Olivetti
Lucas Pavanetto
Daniele Polato
Piergiacomo Sibiano (Piga)
Mauro Beccari
Sara Cunial
Mirko De Carli
Rehana Kausar
Meryem Khaioui (Maria)
Chiara Vanessa Michelon
Cinzia Pasi
Ugo Rossi
Enrico Rizzi
Paolo Silvagni (Valleverde)
Giorgia Tripoli
Jessica Veronica Cugini
Alessandro Franceschini
Francesca Caprini
Stefano Dall’Agata
Alessandra Filippi
Giulia Giorgi
Alessandra Mion
Emanuel Oian
Jessica Todaro (Jessica Todaro
Bellinati)
Paolo Trande
Francesco Gonella
AZIONE - SIAMO EUROPEI
Carlo Calenda
Elena Bonetti
Federico Pizzarotti
LEGA SALVINI PREMIER
Paolo Borchia
Elena Lizzi
Alessandra Basso
Lara Bisin
Mario Raffaelli
Stefania Cargioli
Giovanni Poggiali
Silvia Fattore
Carlo Pasqualetto
Valeriana Maria Masperi
Riccardo Mortandello
Giuditta Righetti
Paul Köllensperger (Paul)
Federica Sabbati
Umberto Costantini
Rosanna Conte
Anna Maria Cisint
Stefano Bargi
Roberta Conti
Arianna Lazzarini
Alessandro Manera
Morena Martini
Emiliano Occhi
Roberto Paccher (Pacher)
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FRATELLI D’ITALIA
Confindustria Veneto Est. Con Carlo Scabin focus sull’export delle aziende venete
L’analisi. Mario Rodriguez, esperto di comunicazione politica, già docente all’Università di Padova
“Questa campagna elettorale assomiglia tanto ad un casting”
“Apertura ai mercati e sostenibilità scelte obbligate per le aziende”
Pesano l’astensionismo e lo scetticismo verso l’Unione Europea, ma crescono i movimenti civici e la spinta all’internazionalizzazione
“Dopo un 2023 di spinta e assestamento il 2024 è un anno in salita”
In una campagna elettorale che assomiglia ad un “casting” e sulla quale aleggia lo spettro dell’astensione, spicca in Veneto la vitalità dei movimenti civici ma anche un certo scetticismo verso l’Unione Europea. Su questo spazia l’analisi di Mario Rodriguez esperto di comunicazione politica e per molti anni docente all’Università di Padova.
La sostenibilità è una via obbligata per le imprese che vogliono continuare a crescere e restare sul mercato. Ne è convinto Carlo Scabin, presidente del gruppo “Agro, ittico, molitorie e zootecniche” di Confindustria Veneto est e presidente e ad di “Delta Group Agroalimentare Srl”.
Professore, guardando alle candidature, contano più il nome del programma?
Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?
“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.
Cresce la spinta all’interna-
Siamo di fronte alla sempre maggiore spettacolarizzazione della politica attraverso i media. Assistiamo ad una crescente personalizzazione, questa campagna elettorale sembra un casting. E’ un confronto in cui i contenuti delle elezioni, per esempio l’assetto futuro auspicato del Parlamento Europeo, dell’Europa come istituzione, passa in ombra. Questo ovviamente allontana gli
zionalizzazione delle aziende venete?
elettori, ma in Veneto state anche vivendo delle esperienze molto interessanti. C’è in questa regione una vitalità delle cosiddette liste di comunità o civiche che è molto significativa.
Ci spiega perché?
Il civismo rafforza il senso di comunità, per arrivare al cuore degli elettori e avvicinarli. Cerca di ridare una ragione nell’andare a votare. Altrimenti l’elettore si sentirà sempre più lontano. Vedrà una politica che meno gli interessa, o in termini materiali o simbolici, e questo farà crescere il fenomeno dell’astensione.
Come conquistare allora l’attenzione degli elettori?
“Sicuramente oggi le distanze non sono più motivo di preoccupazione e non vengono considerate come un limite. Le aziende dal canto loro devono continuare, pur mantenendo il proprio core business, a diversificare per poter essere sempre più competitive in qualsiasi mercato. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, il mercato è diventato unico, globale, senza le tradizionali distinzioni come “il mercato asiatico”, il “mercato americano” e così via… In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente
Credo che si debba lavorare con coraggio nel ristabilire una relazione tra il cittadino e le istituzioni. Ma anche tra il cittadino e i partiti, queste forme organizzate che stanno tra la società civile fra le istituzioni. Sono un
la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.
Sintonizzati sul futuro.
Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?
“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rap-
po’ come i cardini delle porte. Le porte si possono aprire, si possono muovere attorno a un cardine. Ebbene, il cardine della democrazia sono i partiti politici. Ma queste figure sono entrate in crisi e non si riesce a capire bene a cosa servano. Invece servono a far capire ai cittadini, agli elettori, che il loro voto può essere deter-
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Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?
“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.
In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.
presenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e non siamo secondi a nessuno”.
minante e incidere nelle scelte che influiscono sulla qualità della vita.
L’Unione Europea è vista da molti come la classica matrigna, come quella che osteggia lo sviluppo in Veneto. Questa narrazione avvicinerà al voto?
Ma cosa chiedono gli imprenditori per rimanere i primi nella classe e per stimolare gli investimenti?
Il trend di aumento delle astensioni e profondo e avrà bisogno di
“C’è molta consapevolezza da parte degli imprenditori che è necessario continuare a strutturarsi, investendo sicuramente in tecnologia ma anche in risorse umane, perché sono le persone che fanno la differenza e che portano le aziende al successo. Inoltre, credo che oggi il tema principale e condivisibile con tutti – spaziando cioè anche agli altri settori – sia quello della sostenibilità”.
In che senso?
“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.
grandi cambiamenti per arrestarsi. I grandi cambiamenti sono anche frutto di shock, in momenti di crisi. In Veneto avete vissuto i movimenti di contrasto verso alcune decisioni dell’Europa, ma il Veneto è un’esperienza fantastica di integrazione internazionale. Ci sono quelli che hanno protestato ma ci sono esperienze di aziende fortemente orientate all’internazionalizzazione. In questa regione convivono i due aspetti, da una parte la paura ma dall’altra anche forti spinte all’internazionalizzazione. Gli elettori decideranno da che parte stare ma abbiamo sicuramente bisogno di un’Europa più forte che sappia rappresentare gli interessi di questa parte di mondo che appare sempre più un’eccezione, rispetto a mezzo secolo fa. Avremo bisogno di costruire i nuovi italiani europei, il nuovo modo di sentirsi in questa comunità europea di cui non possiamo non sentirci parte”. a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?
“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rappresenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della
In che senso?
“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati –oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.
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Carlo Scabin
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Mario Rodriguez
Economia.
Interviene Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
Il Veneto brilla per “intelligenza artigiana” Le imprese di fronte all’innovazione
L
o scorso anno le imprese artigiane digitali in Veneto, hanno registrato una performance straordinaria con una crescita del 6,6% che doppia il risultato già straordinario dell’Italia, +3,3%.
La nostra regione si posiziona al Top in un andamento che risulta il migliore degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%). Di artigianato digitale ne parliamo con Paolo Manfredi. consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Nazionale ma anche autore del libro “L’eccellenza non basta”.
“Ci sono imprenditori che hanno capito la sfida del digitale. - afferma Manfredi, - Hanno capito che cosa le tecnologie potevano fare per loro e lo hanno implementato anche in aziende molto piccole che oggi, rappresentano nella loro nicchia nel loro settore all’avanguardia. L’eccellenza però non basta, perché noi abbiamo la missione di accompagnare quante più imprese possibili, soprattutto micro e piccole, a com-
prendere a utilizzare al meglio ciò che gli strumenti digitali possono fare per le imprese. A dare libero sfogo a quella che noi in Confartigianato chiamiamo “intelligenza artigiana”, che non si contrappone ma che dà senso, corpo e calore anche alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale e che soprattutto rende i prodotti e i servizi degli artigiani qualcosa che va oltre il puro valore dell’oggetto”.
Tuttavia non tutti gli artigiani hanno le competenze per inserire l’innovazione della propria catena del valore, come fare? Cosa consigliate?
“Abbiamo bisogno di portare questa grande capacità innovativa dai singoli straordinari al sistema. Abbiamo bisogno di far capire agli imprenditori che cosa le tecnologie digitali possono fare per loro, quali problemi possono risolvere e quali opportunità possono aprire. Questo significa accompagnarli, formarli e fare in modo che diano libero sfogo alla loro fantasia che ne ha sancito il
successo”.
Cosa fa dunque Confartigianato Imprese Veneto per aiutare in questo senso le proprie aziende?
“Confartigianato ha una rete nazionale di digital innovation hub che nascono esattamente con la missione di far capire agli artigiani quali sono le opportunità e le sfide del digitale e accompagnarli perché possano cogliere queste sfide e digitalizzare la loro
impresa prima che lo faccia qualcun altro”.
Particolarmente significativa, inoltre, la realtà delle start-up innovative: sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializza-
zione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.
“Grazie a questa costante attività di miglioramento –afferma Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato veneto contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy. Il futuro dell’artigianato non può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –conclude– per questo ribadiamo come sia fondamentale che la politica regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale”.
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Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
fare business in modo sostenibile.
I traguardi
raggiunti. L’impegno verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio
Il valore della sostenibilità: Despar
Nord presenta il Report Integrato 2023
Rappresentare e monitorare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance: è questo l’obiettivo del Report Integrato che Despar Nord (Aspiag Service S.r.l), la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha recentemente presentato e che descrive l’impegno dell’azienda per la crescita sostenibile e la responsabilità verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio. Festeggiati i 10 anni di certificazione ISO 14001
Sul fronte ambientale, Despar Nord si è dotata negli anni di un sistema di gestione ambientale che si prefigge come obiettivo il miglioramento continuo delle performance aziendali che hanno impatto sull’ambiente. A testimonianza di questo impegno, nel 2023 l’azienda ha festeggiato i 10 anni della certificazione ISO 14001, ottenuta per la prima volta nel 2013 quale prima azienda della grande distribuzione organizzata in Italia e il raggiungimento del traguardo di 71 siti certificati tra punti vendita, sedi, piattaforme logistiche e polo agroalimentare Agrologic. L’azienda ha inoltre investito in tecnologie per puntare a soluzioni più green attraverso l’installazione, nei nuovi punti vendita e nelle ristrutturazioni, di impianti fotovoltaici e pompe di calore ad alta efficienza in sostituzione delle caldaie a gas e impianti di refrigerazione frigo ad alta efficienza e alimentati a CO2. Dal 2014, inoltre, Despar Nord acquista certificati di garanzie di origine in riferimento all’energia elettrica impiegata: nel solo 2023 l’azienda ha utilizzato energia green per il 95,9% che ha portato a un risparmio del 64,3% delle emissioni, Scopo 2 - market based, rispetto al 2022. Anche nella gestione dei rifiuti l’azienda ha adottato delle pratiche
3 Domande a Perché un report integrato e quale il significato per
Il Report Integrato è uno strumento di cui abbiamo scelto di dotarci dal 2011 e che illustra una visione più completa dell’operato dell’azienda che tiene conto non solo dei risvolti economico-finanziari ma anche dell’impatto sulla società e il territorio in cui si inserisce. Uno strumento sempre più ne-
virtuose: nel 2023 il 76,6 % dei rifiuti è stato avviato a riciclo. Un ulteriore segno di attenzione all’ambiente è stata, infine, la nomina di un Mobility Manager aziendale, una figura specializzata nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro attraverso la creazione di un Piano Spostamenti Casa-Lavoro finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale.
Collaboratori: benessere e crescita professionale al centro
Il Report evidenzia anche un consolidamento dell’impegno sociale e per le persone: nel 2023 Despar Nord ha accresciuto i livel-
li occupazionali nei territori di riferimento portando il totale dei collaboratori a 9.285. Inoltre, a ulteriore testimonianza dell’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione delle persone, nel 2023 è stata riconosciuta alla sede amministrativa di Mestrino (PD) la certificazione “Family Audit”, che qualifica un’organizzazione come attenta alle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro e di sviluppo dei propri collaboratori. A questo si aggiunge la proposta formativa che Despar Nord offre ai propri collaboratori con percorsi formativi specifici a seconda delle mansioni svolte, prediligendo l’importanza dell’aggiornamento continuo, fondamentale per seguire le evo-
luzioni del settore. È stata inoltre confermata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative, ovvero lo standard che riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro.
CSR, vicino ai territori e alle comunità La vicinanza ai territori e la restituzione alle comunità di parte di quanto l’azienda riceve dai clienti che scelgono il brand Despar sono ulteriori aspetti che il Report Integrato evidenzia come una delle cifre distintive dell’Insegna. Il legame di Despar con il territorio si esprime nella valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda evidenzia i piccoli produttori locali e i loro prodotti a chilometro zero, includendoli così nel canale della GDO.
Testimonianza di questo impegno è il brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. A questo si aggiungono le attività di Corporate Social Responsibility che l’azienda porta avanti in tutti i territori in cui è presente sostenendo associazioni e iniziative locali. Anche nel 2023 è continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre vent’anni, al fianco di Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, e che nell’anno ha consentito di raccogliere 1.460 tonnellate di prodotti alimentari da destinare alle famiglie maggiormente bisognose. Nell’ambito dell’impegno sociale è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie. Dalla sua nascita nel 2006 a fine 2023 l’iniziativa ha formato 150.000 alunni, di oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in più di 700 Comuni delle regioni presidiate da Despar Nord.
cessario nel contesto di un’economia globale e di un mercato in cui gli stakeholder sono alla ricerca di sempre maggiore trasparenza, in particolare per tematiche vicine alle sensibilità personali e collettive come l’approccio all’ambiente, le tematiche sociali, l’attenzione alle persone. Il Report Integrato che presentiamo è dunque un documento che illustra come l’azienda crea valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui opera e che consente di rappresentare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Un impegno per lo sviluppo sostenibile che Despar Nord ha ulteriormente rafforzato nel 2023 promuovendo la nascita della nuova funzione aziendale ESG-Safety, che testimonia come la sostenibilità sia sempre più centrale nelle strategie aziendali.
Quale è il ruolo della nuova funzione ESG Safety?
ESG Safety è una nuova funzione aziendale che abbiamo introdotto a ottobre 2023
e che potenzia il nostro sistema di governance della sostenibilità. Si tratta di un dipartimento che nasce dall’esperienza della già esistente funzione Safety, che raggruppava gli uffici sicurezza ambientale, alimentare e sul lavoro, e che si è evoluta con l’inserimento degli uffici assicurazione, qualità e reporting ESG, creando così un’area trasversale sugli ambiti Environmental, Social e Governance. La nuova funzione punta ad avere un ruolo chiave in materia di rendicontazione delle performance di sostenibilità, secondo le linee guida previste dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea.
Il Report Integrato racconta risultati importanti già raggiunti. Quali i prossimi obiettivi dell’azienda per proseguire nell’impegno per lo sviluppo sostenibile?
La responsabilità verso la comunità, l’ambiente, i collaboratori e il territorio sono i pilastri fondamentali che guidano la strategia di valore della nostra azienda e che raccontiamo nel Report Integrato. I ri-
sultati raggiunti sono importanti e rappresentano uno stimolo ulteriore per accrescere il nostro impegno per la costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile, mettendo radici nei territori in cui siamo presenti e portando valore alla comunità. Continueremo a farlo implementando la nostra strategia ESG che è allineata agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. In particolare, il nostro impegno continuerà nel perseguire i sette obiettivi SDGs che la nostra azienda ha scelto come linee guida prioritarie della propria strategia di crescita sostenibile: salute e benessere, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico. Intorno a questi obiettivi continueremo a lavorare insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder perché la nostra azienda possa essere sempre di più un punto di riferimento nel mercato della GDO che significa per noi garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro,
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Angelo Pigatto
Direttore Relazioni Sindacali, Sostenibilità e Sicurezza di Despar Nord (Aspiag Service S.r.l)
Despar Nord?
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Celiachia: la terapia è una dieta sana e senza glutine
Celiachia, ogni anno vengono effettuate in Italia 10.000 nuove diagnosi, con un incremento annuo di circa il 10 per cento. L’incidenza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150.000.
Ma cos’è la celiachia? E’ un’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in avena, frumento, farro, grano khorasan, orzo, segale, spelta e triticale. Si manifesta con una infiammazione permanente della mucosa dell’intestino, provocata appunto dall’ingestione di glutine, in soggetti geneticamente predisposti. Colpisce l’apparato digerente, danneggiando l’intestino tenue e interferendo con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Può comparire a qualsiasi età. L’unica terapia ad oggi è la dieta senza glutine.
La celiachia è un tema importante non solo per la salute di chi ne sof-
In Italia sono stati diagnosticati 150.000 casi
fre ma è una patologia che coinvolge anche aspetti legati al benessere sociale.
La Regione del Veneto, grazie al lavoro di Aziende Sanitarie e Scuole, garantisce nella ristorazione sociale collettiva, ovvero in quella scolastica, ospedaliera e nelle strutture extraospedaliere pasti senza glutine e formazione per operatori della ristorazione collettiva e per i docenti.
Inclusione e sensibilizzazione dei più piccoli sono altri due obiettivi che vengono perseguiti in special modo nel contesto scolastico, attraverso la rete regionale “Scuole che promuovono Salute”.
Con un linguaggio semplice, e immediato i minicuccioli del cartoon “La festa di compleanno di Giorgino”, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 Scaligera e del Gruppo Gli Alcuni, spiegano ai bambini la celiachia.
“E’ importante, in caso di sospetta celiachia, non seguire diete improvvisate e fai da te ma affidarsi ad uno specialista”, riferiscono i profes-
sionisti del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian) dell’Ulss 6 Euganea, che hanno attivato presso la sede di Camposampiero, in collaborazione con il reparto di gastroenterologia, un consultorio nutrizionale dedicato ai pazienti celiaci.
Anche presso la sede di Este, dove è attivo un ambulatorio nutrizionale di prevenzione per le malattie croniche non trasmissibili, il Sian segue con particolare attenzione i pazienti affetti da malattia celiaca. L’Ulss 6 ha quindi predisposto una brochure con tutte le indicazioni necessarie. In primo luogo, è bene sapere che i prodotti senza glutine per celiaci possono essere erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Il medico specialista gastroenterologo consegnerà una certificazione e un modulo per richiedere un codice identificativo che consentirà di acquistare i prodotti presso le farmacie ed i negozi convenzionati. La brochure informa pure su quali alimenti possono essere assunti e quali invece sono da evitare, oltre ad una serie di consigli utili per un’alimentazione sana ed in sicurezza.
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GIUGNO 2024 on-line: /category/salute/
Ipertensione arteriosa. Spesso i controlli sono fatti in modo irregolare o occasionale
Misurare la pressione, e farlo con cura, salva la vita
Tra le malattie indotte, l’infarto, l’ictus, lo scompenso cardiaco e l’insufficienza renale. Più del 30 per cento della popolazione italiana adulta ne è affetta. Aumentano i casi nei giovani
Misurare con cura e regolarmente la pressione fa vivere meglio e più a lungo.
In Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e/o l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica.
“I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. Aumentano i casi tra bambini, adolescenti e giovani, che sono ormai pari a circa il 10%, soprattutto a causa del concomitante incremento della prevalenza di obesità”.
Non a caso lo slogan della Giornata, giunta alla XX edizione, è “Misura la tua pressione arteriosa con cura, mantienila normale, vivi più a lungo”.
Lo ha spiegato la dottoressa Cristiana Leprotti, che dirige il Centro Ipertensione dell’Ulss 3 Serenissima, incontrando la popolazione e proponendo controlli gratuiti, lo scorso 18 maggio, nel corso di un’attività divulgativa dell’Ospedale Civile di Venezia dell’Ulss 3 Serenissima.
Il 30% degli italiani ha valori di pressione arteriosa elevati, ma non lo sa perché fanno controlli in modo irregolare o non ne hanno mai fatti. Solo nella metà circa dei casi diagnosticati, poi, l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà, malgrado la terapia, i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Occorre quindi sensibilizzare le persone, sottolinea la dottoressa Leprotti, ad un’attenzione maggiore. “I dati raccolti dal-
la comunità scientifica – prosegue - dicono che l’aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio, oltre che sulla spesa sanitaria”.
Ipertensione arteriosa e conseguenze, l’attività fisica è fondamentale per la prevenzione
Anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima conferma la necessità di promuovere un’attenzione costante alla pressione arteriosa, poiché l’ipertensione è uno dei fattori che favorisce le patologie cardiovascolari.
“La prevenzione di queste malattie cardiovascolari, o comunque il tentativo di ritardarne l’insorgenza - spiega la dottoressa Federica Boin, del Servizio Igiene e Sanità Pubblica - passa anche attraverso l’azione sui fattori di rischio modificabili, come appunto l’ipertensione arteriosa. Che si può prevenire innanzitutto promuovendo l’attività fisica in tutte le fasce d’età, cercando alleanze con altri soggetti del territorio”.
Per questo il Dipartimento di Prevenzione ha attivato, grazie al Piano
di Prevenzione Aziendale, il percorso di promozione e adesione alla rete dei Comuni Attivi. Ben 8 Comuni del territorio sono stati riconosciuti virtuosi: è risultato particolarmente efficace il loro impegno nel sostenere occasioni, per tutte le fasce d’età, di praticare attività motoria; e ancora si è riconosciuta la loro volontà di effettuare continui interventi di riqualificazione urbana per aumentare gli spazi verdi. “In questo percorso di promozione dell’attività fisica sono state inoltre riconosciute ben 15 “Palestre della Salute” - un numero molto significativo se confrontato sul territorio regionale - dove è possibile migliorare salute e qualità di vita di persone con patologie croniche e con disabilità, attraverso l’esercizio fisico strutturato condotto da specialisti qualificati”.
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UNA RISPOSTA VIENE DAI COMUNI VIRTUOSI E DALLE “PALESTRE DELLA SALUTE”
Firmato l’accordo. Comune di Padova, insieme a Ulss 6 Euganea e all’Ust
Una rete per arginare il triste fenomeno della dispersione scolastica fra i giovani
Si tratta di una collaborazione che coinvolge
Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il
Dipartimento Fisppa dell’Università degli
Studi di Padova, Sistema della Formazione
Professionale
Un accordo di rete per contrastare la dispersione scolastica che coinvolge il Comune di Padova, in qualità di capofila del progetto, l’Ufficio Scolastico
Ambito Territoriale Padova e Rovigo, l’Azienda Ulss 6, Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento Fisppa dell’Università degli Studi di Padova, Sistema della Formazione Professionale. E’ stato firmato un accordo per tutelare minori e giovani adulti a rischio di marginalità.
Il progetto è rivolto a minori e giovani adulti e alle loro famiglie o figure di riferimento, con l’obiettivo di promuovere il successo e il benessere scolastico, formativo, educativo. Un obiettivo che viene perseguito attraverso percorsi che implicano processi di apprendimento derivanti dall’esperienza, con lo scopo di far acquisire ai ragazzi quell’autonomia e consapevolezza necessarie per il bene proprio e della comunità di cui sono parte.
Il percorso esperienziale si snoda lungo tre macroaree di intervento: area istruzione e formazione, area riorientamento lavoro e stage, area socio sanitaria e socio educativa.
L’area istruzione e formazione riguarda la fascia d’età che va dai 14 ai 17 anni, ed ha come destinatari minori in obbligo scolastico e giovani adulti che sono interessati ad un rientro nei percorsi di istruzione o formazione abbandonati
o non conclusi. Le azioni previste sono mirate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione attraverso piani di studio personalizzati, stage orientativi, finalizzati a motivare riorientando e supportando ragazzi o ragazze che vivono situazioni di fragilità.
L’area riorientamento lavoro e stage riguarda giovani adulti che hanno assolto l’obbligo scolastico ma non hanno concluso alcun percorso formativo. Sono due le fasce d’età dei destinatari: dai 16 ai 18 anni e dai 18 anni ai 21. L’obiettivo è la presa in carico dei minori in situazioni di abbandono scolastico che vogliano, tuttavia, provare ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage formativi. In questa fase è prevista la figura del case manager,
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proprio per accompagnare ragazzi o ragazze nella nuova dimensione lavorativa, orientandoli e seguendoli nei contatti e colloqui con operatori del mercato al fine di definire i percorsi di inserimento più adeguati. L’area sociosanitaria e socioeducativa è rivolta a minori e giovani con patologie cliniche conclamate, in dispersione scolastica e formativa, che si trovano in situazioni di vulnerabilità personale o familiare. L’obiettivo, anche in questo caso, è la presa in carico e la definizione di interventi specifici che consentano il reinserimento di ragazzi o ragazze nel circuito educativo o formativo professionale raggiungendo, nel contempo, almeno un livello minimo di inserimento socio occupazionale.
ma ci sono segnali premonitori ai quali il soggetto e chi gli vive attorno, dovrebbero fare molta attenzione a non ignorare e segnalare tempestivamente. Ad esempio la tendenza all’isolamento sociale, il rifiuto di recarsi in
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ARIETE BILANCIA
Stanno per arrivare i giorni tanto attesi, che a lungo hai preparato con pazienza e dedizione. L’entusiasmo prende il sopravvento ma va controllato
TORO
Avevi tanto timore di fallire e invece, ancora una volta, hai avuto conferma delle tue capacità e dell’affetto che ti circonda. Non dimenticartene
GEMELLI
Goditi ancora per qualche settimana la vita con leggerezza ed ottimismo. Continua a sorridere e a gioire di quanto ti accade. Per le nubi c’è sempre tempo
Non sei proprio predisposto a stare al centro dell’attenzione e, anzi, hai bisogno di un momento di pausa e di solitudine per ricaricare le batterie e vederci chiaro
LEONE
Sei sempre geloso delle tue emozioni e concedi pochi spazi a chi desidera starti accanto. A chi ti chiede un’occasione non negarla, potrebbe sorprenderti positivamente
Giugno
Giugno, il calore dell’estate aiuta a sorridere
raggiunte
Sintonizzati sul futuro.
Sei comprensiva e disponibile ma non riesci ad abbandonare le tue incertezze che non ti consentono di vivere a pieno le tue esperienze
Hai bisogno di fermarti a riposare aspettando tempi migliori e l’occasione giusta per tornare in pista a brillare con entusiasmo come solo tu sai fare
SCORPIONE
Hai raggiunto l’obiettivo di una maggiore serenità ma ancora hai bisogno di esercitare il tuo autocontrollo di fronte agli imprevisti. Ci sei quasi
SAGITTARIO
Non ti piacciono le mezze misure e non vuoi contenere il tuo entusiasmo e le tue aspettative. E’ tempo di vivere a pieno le tue emozioni
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Hai investito molte energie in un progetto che ti stava a cuore e la stanchezza potrebbe giocarti qualche brutto scherzo. La verità è che sei troppo esigente con te stesso
ACQUARIO
È tempo di uscire all’aperto e di fare il pieno di energie. Hai voglia di sorridere, di leggerezza e di tanta amicizia che ti facciano dimenticare le preoccupazioni e le delusioni
La stagione estiva ti esalta e ti ispira nuovi progetti, nuove esperienze e nuove amicizie. Sei alla ricerca della tua forma migliore che troverai ben presto
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