I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin
Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.
Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.
Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.
E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.
della Riviera del Brenta
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CONDOTTE DEL GAS, A MIRA AL VIA UNA SEQUENZA DI CANTIERI DAL MESE DI MAGGIO
Le strade interessate dai lavori per il 2024 saranno: via Mazzini, Toti, Dante Alighieri, Pavese, Damiano Chiesa, Mion, Garibaldi, Livorno, Asti, Albinoni
Servizio a pag. 9
Politica
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
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Al centro
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Territorio
DAL VENETO ALL’EUROPA
LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN
L’assessore regionale annuncia
la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia
Servizio a pag. 28
TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”
La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo
può influenzare la scelta dei cittadini”
Servizio a pag. 27
QAutonomia avanti tutta
ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.
segue a pag. 5
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IComuni della Riviera del Brenta chiedono chiarimenti alla Regione sul futuro dell’ospedale di Dolo e con la Conferenza dei Sindaci hanno approvato nelle scorse settimane all’unanimità, un documento in cui fanno precise richieste. A portare avanti le richieste insieme al presidente della Conferenza Marco Dori, è stato anche il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto. Sarà individuato un gruppo di lavoro. “Dopo la gravosa esperienza dell’ “Ospedale Covid” di Dolo durante l’emergenza sanitaria, la Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta - spiega il documento - chiede alla Regione di confermare le schede ospedaliere, ora in vigore (2019-23), anche nella prossima programmazione sanitaria regionale”. Ma non solo. “Vi sono ancora da ristabilire - spiegano i sindaci nella nota - alcuni servizi sanitari sospesi o trasferiti durante la pandemia come l’area materno-infantile. Vanno diminuite le liste d’attesa degli interventi chirurgici e ridotti i tempi delle prestazioni ambulatoriali. Va garantito l’adeguamento tecnologico e strumentale necessario a rispondere ad un bacino d’utenza distrettuale di oltre 271.000 abitanti (Riviera e Miranese), il più alto in termini di densità abitativa dell’intera Usl3”. Attraverso la direzione generale dell’Usl3, con il supporto dei consiglieri regionali del territorio, la Conferenza chiede alla Regione:“di poter contribuire ai lavori della 5a commissione consiliare al Consiglio regionale in tema di programmazione sanitaria e definizione delle prossime schede ospedaliere ”e poi “di conoscere, approfondire e sviluppare una visione condivisa, ed integrata, tra l’ospedale di Dolo e quello di Mirano, che vedono per l’ospedale di Dolo, una specialistica chirurgica e per quella dell’ospedale di Mirano una specialistica medica”. I primi cittadini del comprensorio chiedono inoltre sostenere “lo sviluppo e l’implementazione strumentale (piastra endoscopica e robot) dell’area chirurgica dell’ospedale, strategica all’eliminazione delle liste d’attesa”. Per riuscire ad ottenere le richieste fatte, la Conferenza dei Sindaci della Riviera, ha individuato un gruppo di lavoro. Il gruppo farà periodici aggiornamenti per i progetti previsti nell’ospedale di Dolo e lo stato di avanzamento.
“Alcuni servizi sono stati trasferiti”
Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.
Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.
I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.
L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.
I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin*
Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.
Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.
*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24
Verso le Elezioni 2024
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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale.
(In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Elezioni
per informazioni: 049 8704884 · info@givemotions.it Sintonizzati sul futuro.
della Riviera del Brenta Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Ospedale Dolo i sindaci vogliono garanzie È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione:
è una testata
di
Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia avanti tutta Luca Zaia
Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
giornalistica di proprietà
Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
Governatore Regione Veneto
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Amministrazione.
Via libera nelle scorse settimane dal parlamentino locale
Bilancio di previsione: garantite risorse a sociale, famiglie e giovani
V ia libera del consiglio comunale di Mira al bilancio di previsione nelle scorse settimane. A spiegare i provvedimenti che sono stati presi è il sindaco di Mira Marco Dori. “Come sempre - spiega Dori - c’è massima attenzione al sociale e alle famiglie, ai giovani e agli anziani, ma anche alcune novità rispetto al bilancio precedente”. Ad illustrare nel dettaglio i provvedimenti presi dall’ente è comunque l’assessore al bilancio Renato Martin. “Il bilancio di parte corrente, che rappresenta la quotidianità dell’ente - spiega Martin - quest’anno supera i 28 milioni di euro, garantendo come sempre importanti risorse per il sociale, l’istruzione, l’ambiente, la cultura ma anche per la promozione del territorio,
Il bilancio di parte corrente è una manovra che quest’anno supera i 28 milioni di euro
dello sport e per la diversificazione delle fonti energetiche”. Tra le novità presenti nel bilancio, così si segnalano stanziamenti ad hoc per la creazione delle comunità energetiche e per la mobilità casa-scuola-lavoro, ma anche il finanziamento di concorsi di idee per favorire il dibattito su alcune aree strategiche, come l’area dell’ex campo da rugby, dove a breve inizieranno i lavori di costruzione della nuova Casa della Comunità-Distretto Sanitario. Sono confermati gli investimenti già deliberati a novembre, con interventi per strade, ponti, scuole, illuminazione pubblica,
parchi e impianti sportivi. Altro punto chiave, le risorse per assunzioni di nuovo personale. “Vengono stanziate risorse per rafforzare la macchina comunale con nuove assunzioni - spiega l’assessore Martin. Il tutto senza perdere di vista la necessità di procedere con manutenzioni ordinarie e straordinarie per affrontare le tante criticità ancora presenti”. Nessuna variazione per quanto riguarda le imposte, con il bilancio comunale che comunque ha dovuto registrare e assorbire i tagli delle risorse ai Comuni decisi dal Governo, che per Mira valgono dai 100 ai 150mila euro in meno all’anno per i prossimi anni. Il Comune di Mira sottolinea come quelle risorse abbiano fatto comodo anche per le esigenze della cittadinanza e che purtroppo invece non sono a disposizione. “Purtroppo - spiega l’assessore Martin - si tratta di risorse che ci avrebbero fatto comodo per dare ulteriori servizi e risposte ai cittadini ma monitoreremo come sempre la situazione nel corso dell’anno cercando di incrementare gli stanziamenti laddove serva, proseguendo sulla strada della generale riduzione dell’indebitamento dell’ente e facendo il possibile per azzerare le iniziali previsioni di accensione di nuovi mutui in un periodo come quello attuale caratterizzato da alti tassi di interesse”. Fra le emergenze di cui Mira cronicamente soffre c’è quella legata alla emergenza abitativa con tante famiglie che non hanno la possibilità di pagare l’affitto e accumulano così sfratti per morosità.
Alessandro Abbadir
Il Comune azzera gli aumenti su mense e trasporto scolastico
Via libera della giunta comunale alla sterilizzazione degli aumenti Istat per mense scolastiche e trasporto scolastico. Il provvedimento è costato alle casse comunali circa 40mila euro e permetterà di accompagnare le famiglie fino alla fine dell’anno scolastico senza l’adeguamento tariffario di bus e buoni pasto. “L’aumento Istat è un automatismo - spiega l’assessore all’Istruzione Albino Pesce - e per quanto riguarda il trasporto scolastico sarebbe stato attivo già dal primo gennaio di quest’anno, passando quindi dal 177,28 euro a 187,03 euro. Per la refezione scolastica, stiamo parlando invece di un aumento di circa 30 centesimi a pasto per chi non ha riduzione o esenzione. Anche in questo caso le famiglie sono state salvaguardate per tutto l’anno scolastico
in corso”. Altra importante novità riguarda il trasporto di studenti con disabilità con l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025. Ci sarà l’esenzione dal pagamento della tariffa relativa al servizio di trasporto scolastico comunale agli utenti diversamente abili in possesso di regolare certificazione di disabilità e frequentanti le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. “Da evidenziare conclude - l’assessore Pesce - che il Comune ha voluto farsi carico dal primo gennaio 2024 fino a fine anno scolastico, dell’aumento Istat per il trasporto e per la refezione, non volendo gravare sulle famiglie e senza aumentare i servizi dell’anno scolastico 2024-2025 ma applicando solo l’aumento Istat”. (a.a.)
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Il municipio di Mira
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Servizi. Cisl apre una sede più ampia in via Alfieri
De Rossi: “Vicini alle necessità dei cittadini”
Alcune categorie sono già presenti con i recapiti settimanali. Nel breve periodo vi saranno ulteriori novità
Cisl Venezia ha una nuova sede a Mira. Inaugurata poche settimane fa – anche se era operativa già da qualche tempo con aperture quotidiane – è a pieno regime e anche i cittadini iniziano a “prendere confidenza” con il cambio di casa, che si trova in via Vittorio Alfieri 9, a pochi passi dalle Poste.
Si tratta di uno spazio distribuito per intero al piano terra, dove gli utenti possono trovare tutti i servizi dell’organizzazione sindacale: dal Caf fiscale al Patronato Inas, dall’Ufficio Vertenze allo Sportello per gli immigrati (Anolf), proseguendo con quelli dedicati alle Colf e badanti, alle Successioni, all’Artigianato, per continuare con la tutela dei consumatori (Adiconsum) e degli Inquilini e casa (Sicet). E poi, cosa che non guasta, attorno c’è l’ottima disponibilità di parcheggio.
“Una sede più grande – spiega
Dario De Rossi della segreteria di Cisl Venezia – perché abbiamo raddoppiato gli spazi rispetto a prima. In questo modo vogliamo da una parte avvicinarci ancora di più alle esigenze degli utenti, dall’altra essere sempre più dalla parte dei cittadini e rispondere ai loro bisogni. E la nuova apertura in via Alfieri va proprio in questa direzione”. Per De Rossi, l’investimento permette di migliorare dei servizi dove il livello è già alto.
“Partiamo da una base ottimale – continua -ma abbiamo l’ambizione di fare sempre meglio. Così potremmo garantire una maggiore qualità in tema di pratiche fiscali ma anche l’assistenza sulle pensioni. Non dobbiamo dimenticarci come tanti utenti siano anziani, non hanno dimestichezza con telefonini e computer e un rapporto diretto con degli operatori esperti, diventa fondamentale”.
La nuova casa della Cisl Venezia si svilupperà ancora nel breve periodo. “Ora – continua De Rossi – ci sono già alcune categorie che fanno recapiti settimanali; c’è la Fisascat (commercio e turismo) ma abbiamo anche la Filca (che seguono i lavoratori dell’edilizia e del Legno), la Fem-
ca (chimici moda e affini) e della Funzione Pubblica (Sanità Enti Locali e Statali). Nei prossimi mesi, poi, è prevista la presenza anche di altre categorie per rendere la sede sempre più fungibile ed aperta a tutti i lavoratori e i cittadini della Riviera”. Alla cerimonia di apertura, oltre al Se-
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gretario di Cisl Venezia, Michele Zanocco, erano presenti il Segretario Confederale Cisl nazionale Ignazio Ganga, il sindaco di Mira Marco Dori e il parroco della chiesa di San Nicolò di Mira don Gino Cicutto. Per tutte le informazioni e prenotare gli appuntamenti, chiamare lo 041-2905890.
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Mira
L’inaugurazione della nuova sede Cisl Venezia a Mira
Pronto il piano degli interventi di sostituzione della Rete del gas per gli anni 2024, 2025 e 2026. Ad occuparsene sarà 2iRete Gas, che già negli anni scorsi aveva sostituito numerosi tratti di vecchie condutture in diverse zone del territorio comunale, come ad esempio a Mira Taglio, Mira Vecchia, Oriago e Piazza Vecchia. Il nuovo piano prevede interventi su 8 km di strade complessivi. Per il 2024 gli interventi di escavo, sostituzione della rete esistente e realizzazione dei nuovi allacci alle abitazioni inizieranno fra maggio giugno 2024 e termineranno a novembre 2024. L’asfaltatura finale con rifacimento della segnaletica orizzontale sarà effettuata dopo 6-8 mesi dal termine lavori, presumibilmente verso l’inizio dell’estate 2025. “La pianificazione - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lorenzin - è stata necessaria al fine di evitare la sovrapposizione ravvicinata di asfaltature ottimizzando l’utilizzo delle risorse pubbliche. Le lavorazioni saranno effettuate, per quanto possibile, con sensi unici alternati e a step, in modo da garantire sempre l’accessibilità ai frontisti. Ad ogni buon conto i residenti saranno avvisati con apposite ordinanze in congruo anticipo sulla partenza dei lavori in modo da ridurre al minimo i disagi. Grazie a questi interventi molte strade del Comune saranno riportate a nuo-
vo. Faremo degli incontri mirati con i residenti per fugare dubbi e perplessità”. Le strade interessate per il 2024 saranno: via Mazzini, Toti, Dante Alighieri, Pavese, Damiano Chiesa, Mion, Garibaldi. Livorno, Asti, Albinoni. “Relativamente al cavalcavia di Mira Porte - ricorda l’assessore Lorenzin - sopra il quale è stato posizionato un tubo provvisorio del gas, si prevede la posa della conduttura in via definitiva a ridosso del ponte per il mese di aprile 2024. Seguiranno i lavori di asfaltatura dell’intero cavalcavia e la realizzazione di un percorso pedonale in sicurezza sulla rampa est, così come previsto da un intervento che l’amministrazione ha ottenu-
to essere finanziato da Pnrr”. Nei prossimi anni saranno interessate altre vie, come ad esempio: via Miglioli, Fratelli Bandiera, Oberdan, Gramsci, Parini, Carducci, Curiel, Fasolato, Agnoletto Pellico, vicolo Bergamo. E poi: via Bologna, Modena, Parma, Granzo, Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello, Monte Venda, Mameli, Foscolo, Segheria, Naritti, Verga, Alfieri, Monte Sommo, Monte Bivere, Stazione di Oriago Monte Fumo, Marche. Insomma Mira sarà un vero e proprio cantiere aperto e ovviamente in casi come questi i disagi saranno inevitabili per la cittadinanza in termini di rallentamenti e traffico.
Alessandro Abbadir
Giornate Fai di primavera, un successo a villa dei Leoni
Giornate “Fai” di primavera, per villa Contarini dei Leoni un ottimo debutto. Tanta presenza di pubblico per le due giornate Fai di marzo che hanno interessato anche Villa dei Leoni, ben 855 persone in due giorni hanno visitato la villa, guidati dagli apprendisti ciceroni dei licei di Dolo e Mirano, i ciceroni erano stati preparati da storici del luogo con ben 8 lezioni in classe e due in villa. “Desidero ringraziare in particolare la professoressa Dina Bortoluzzi capogruppo Fai Mirano curatrice del progetto la capodelegazione
Fai Venezia Francesca Barbin per l’importante occasione che ci hanno dato di far conoscere la villa ad un così vasto pubblico - comunica l’assessore alla cultura Albino Pesce - e un ringraziamenvto ai preparatori dei
ragazzi, Valerio Vivian, Giuseppe Conton e Mauro Manfrin che hanno saputo trasferire le conoscenze storiche ed artistiche come un passaggio gene-
Le strade interessate per il 2024 saranno: via Mazzini, Toti, Dante Alighieri, Pavese, Damiano Chiesa, Mion, Garibaldi, Livorno, Asti, Albinoni. L’asfaltatura finale con rifacimento della segnaletica orizzontale sarà effettuata dopo 6-8 mesi dal termine lavori, presumibilmente verso l’inizio dell’estate 2025
razionale di tanta bellezza e cultura. E un grazie speciale alle 40 ragazze e ragazzi apprendisti ciceroni e al loro professore Guglielmo Favacchio che ha seguito il progetto”. “Questi ragazzi - continua l’assessore Pesce - hanno dimostrato maturità e preparazione, sapendo trasferire e impreziosire la storia della villa ai tanti visitatori”. I tanti visitatori hanno potuto ammirare il giardino storico, le magnifiche quattro copie degli affreschi di Giambattista Tiepolo, dipinti che ricordano l’arrivo del Re di Francia Enrico III in villa nel 1574, le opere del pittore Vittorio Basaglia, la sala della musica e tanto altro ancora. Insomma una esperienza per gli organizzatori che deve essere sicuramente ripetuta visto il successo che ha ottenuto. (a.a.)
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gas,
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cantieri da maggio
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Infrastrutture e viabilità. I timori espressi dagli enti locali nelle scorse settimane
Quarta corsia in autostrada A4 la Riviera chiede chiarimenti
L a Conferenza dei sindaci della Riviera vuole un incontro con chi gestisce la società autostradale per capirci qualcosa di più sulla questione dell’ampliamento alla quarta corsia nel tratto fra Padova Est e Villabona. A sollevare il problema è direttamente il sindaco di Mira Marco Dori che della Conferenza è il presidente. “Abbiamo deciso - dice Dori - di attivare un tavolo di confronto sulle infrastrutture, a cominciare dal progetto per la quarta corsia autostradale sulla A4. In questo caso, su indicazione del vicesindaco di Stra Mario Ferraresso, abbiamo condiviso l’esigenza di sapere di più sugli impatti sulla viabilità di collegamento che questa infrastruttura avrà, e che riguarda anche i Comuni dell’asse autostradale. Per questo motivo convocheremo un incontro con i rappresentanti della A4 per spiegare a tutti i sindaci il progetto della cosiddetta Evoluzione Sostenibile della A4. Ci interessa capire in che modo questa infrastruttura andrà ad assorbire o scaricare il traffico, soprattutto sulle reti viarie minori. Non possiamo negare che siamo interessati al tema, anche perché il territorio della Riviera è in credito ancora di diverse promesse legate alla realizzazione del Passante, come la riapertura del casello autostradale della Riviera e dell’arretramento della barriera di Villabona, con conseguente gratuità dell’attuale sede autostradale”. I sindaci ammettono che c’è amarezza sul comportamento degli enti sovracomunali. ”C’è un po’ di scoramento - dice Dori - in quanto vediamo che le progettualità sovracomunali considerate strategiche vanno avanti, ma senza che vengano prima mantenuti i vecchi impegni presi con gli enti locali e i Comuni. Ragionando in termini di area, per noi è importante mettere insieme tutti questi elementi, ma anche di aggiungerne di nuovi. Per questo stiamo attendendo i dati che ci fornirà il sistema Blimp sulla qualità e quantità del traffico di attraversamento, che abbiamo finanziato in maniera unitaria come Conferenza dei sindaci, che riguarda auto e camion, ma anche la mobilità lenta”. Ma non solo. “Abbiamo finanziato
anche il progetto per il collegamento ciclabile della Rivieraconclude il sindaco Dori - una infrastruttura che per noi è prioritaria, in termini di sviluppo, ma che ha bisogno di fondi regionali e statali per poter decollare. Allo stesso modo inviteremo in Conferenza anche Anas, affinché informi i sindaci sullo stato dell’arte della messa in sicurezza della Romea, ma anche per ciò che riguarda la cosiddetta “Variante Romea”, dove, non
lo abbiamo mai nascosto, come territorio in passato abbiamo già espresso contrarietà al vecchio progetto”. Su questo progetto lo scontro con altre aree del veneziano è evidente. Se da un lato aree come quelle di Chioggia e Cavarzere spingono per fare la nuova variante i Comitati o i sindaci della Riviera del Brenta sono molto più dubbiosi, e temono per un impatto troppo forte sull’ambiente.
Alessandro Abbadir
Il Comune taglia il carico delle sanzioni sulle pubblicità
Il Comune di Mira vara un pacchetto di misure per tagliare il carico delle sanzioni sulle pubblicità e sul canone unico patrimoniale. Dopo aver approfondito la materia, che era stata oggetto anche di una apposita commissione consigliare, l’amministrazione ha deciso di metter mano al regolamento comunale per venire incontro alle necessità di commercianti e attività. “Un provvedimento che secondo noi va nel senso giusto - spiegano gli assessori Riccardo Martin (Tributi) e Oriana Gerardi (Attività produttive) - perché in caso di sanzione si userà moderazione. Un taglio netto che aiuterà chi sarà oggetto di verifiche a regolamentare la sua posizione senza dover sopportare costi
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RIVESTIMENTI VECCHI DIVANI E RIPARAZIONI
Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione
eccessivi. L’obiettivo rimane tutelare chi rispetta regole e versamenti ma al contempo ridurre l’aggravio ad esempio per chi versa con pochi giorni di ritardo o chi, per errore o dimenticanza, non aveva per tempo comunicato un’esposizione pubblicitaria”. Ad esempio, chi infatti versava in ritardo di un solo giorno si vedeva automaticamente calcolata una sanzione del 30% sull’importo dovuto. Con le modifiche proposte dal Comune, in questo caso invece la sanzione sarà del 1% e crescerà poi gradualmente fino a raggiungere il 30% massimo. Chi invece non comunica un’esposizione pubblicitaria poi rilevata in fase di censimento annuale, arriverà ora a pagare meno di quanto invece previsto in precedenza, con una riduzione prossima al 30%. L’indennità sull’esposizione non comunicata scende infatti dal 50% al 10% (mentre la sanzione rimane al 100%, il minimo previsto dalla normativa). Tra le altre modifiche più significative, viene introdotta una specifica fattispecie di riduzione tariffaria per le occupazioni e la diffusione di messaggi pubblicitari a carattere giornaliero.”Inoltre - spiegano Martin e Gerardi - con l’entrata in vigore delle modiche, le modifiche avranno carattere retroattivo. Confermiamo la massima disponibilità come amministrazione a collaborare con tutte le attività produttive e stiamo concludendo gli approfondimenti per ulteriori strumenti di garanzia”. (a.a.)
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Salute. Interviene Andrea Martellato, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 3
Dengue e West Nile, scatta l’emergenza zanzare in Riviera del Brenta
E ’ allarme dengue in Riviera del Brenta e Miranese a causa del proliferare delle zanzare in un periodo che alterna pioggia a temperature oltre le media. Per questo già questo mese ad aprile partiranno delle azioni combinate delle autorità sanitarie e di Veritas nei 17 comuni dell’area. Ad annunciarlo è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 3 Andrea Martellato (che è consigliere di minoranza a Mira e assessore a Fiesso D’Artico). “In questo periodo - spiega Martellato - sono già giunte oltre 15 segnalazioni di premature infestazioni di zanzare in diversi punti del territorio“. Segnalazioni di questo tipo se ne sono avute di più in Riviera (Mira, Campagna Lupia, Stra, Fiesso) ma anche nel miranese ( ad esempio a Spinea e Scorzè). “A differenza della malattia della West Nile - spiega Martellato - la malattia Dengue
che in Brasile ha assunto una diffusione mai vista, è veicolata in questo momento principalmente dalla zanzara tigre quella cioè che punge anche durante il giorno e veicola anche il virus Zika fra gli umani”. Nel continente sud americano si sono registrati in questi mesi oltre 3,5 milioni di casi. La malattia dà luogo a febbre nell’ar-
La malattia Dengue dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature elevate
co di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle.
Può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo in casi rari, risultare fatale. “Saranno fatte partire immediatamente azioni di disinfestazioni larvali - sottolinea Martellato - in accordo con i Comuni e con Veritas ha per un piano ad hoc. Saranno potenziate quelle su aree pubbliche come pozzetti caditoie. Non vorremo trovarci a dover affrontare una diffusione di West Nile e Dengue contemporaneamente”. Nel corso degli anni va ricordato come purtroppo pro-
Gli spazi conviviali della parrocchia di Oriago si ampliano
Gli spazi conviviali della parrocchia di Santa Maria Maddalena di Oriago si sono ampliati nelle scorse settimane e si sono resi sono resi disponibili alle esigenze della comunità. L’edificio retrostante la chiesa di Santa Maria Maddalena è stato intitolato a San Giuseppe. Ma di cosa si tratta? Si tratta di spazi che erano stati per 90 anni la dimora delle suore sacramentine. La Casa San Giuseppe potrà contare su una sala per momenti conviviali e per incontri, più altre due nuove sale a disposizione nei piani superiori. I lavori per l’ampliamento della struttura e la sua sistemazione sono stati realizzarti con i fondi dell’8 per mille della Diocesi di Venezia. Sono stati intitolati, alla presenza del parroco di Oriago don Cristiano Bobbo, alla memoria di Don Gede-
one Zorzi parroco ad Oriago dal 1903 al 1956 a fra Gianni Gallo, originario di Oriago e dell’ordine dei frati minori conventuali e suor Armanda Bravi che ha dedicato la sua vita all’insegnamento alla scuola parrocchiale di Oriago. A suor Armanda è stata intitolata anche una struttura per disabili a Mira. “ A titolo personale e a nome dell’amministrazione comunale - dice il sindaco di Mira Marco Dori - ringrazio la parrocchia per aver compreso appieno la necessità di spazi di ritrovo in città, e tutte le volontarie e i volontari che con grande dedizione hanno collaborato concretamente al progetto”. Gli spazi nelle intenzioni della parrocchia potranno servire anche a dare un aiuto e ospitare chi è in difficoltà.
(a.a.)
prio la Riviera del Brenta e il Miranese sono stati colpiti in modo pesante dalla malattia West Nile che ha provocato anche diverse vittime sul territorio e non solo anziani. “L’attenzione per quello che può essere considerato solo un fastidio cioè la puntura di una zanzara - continua - Martellato - deve innalzarsi a protezione di tutti e soprattutto di quelli che sono soggetti deboli, e cioè persone con patologie ed anziani”. Come ogni anno così i Comuni dell’area della Riviera del Brenta e del Miranese si metteranno a disposizione della popolazione (oltre 270 mila residenti) per fornire kit per la disinfestazione larvale in pozzetti e caditoie. Certo saranno i privati a dover fare la propria parte evitando di lasciare ristagni d’acqua nei sottovasi dei fiori e nei cortili, habitat ideali per la proliferazione di questi insetti.
Alessandro Abbadir
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La chiesa di Santa Maria Maddalena a Oriago
Il problema della proliferazione delle zanzare è una emergenza
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Istruzione. L’iniziativa del Comune con l’associazione Famiglie e Abilità
Villa Concina, arriva la biblioteca inclusiva
L a biblioteca comunale è diventata sempre più uno spazio a portata di tutti e da alcune settimane anche luogo di inclusione. Momento significativo è stata l’inaugurazione della prima lettura condivisa. Infatti, grazie alla partnership costruita dall’assessorato alla Cultura dolese con l’associazione “Famiglie e Abilità”, è stata dotata una nuova sala al piano terra in Villa Concina che ha avuto il varo grazie alla prima lettura condivisa per bambini, evento importante che ha segnato simbolicamente la caduta di ogni barriera che si frappone tra il leggere insieme e le persone con disabilità o fragilità linguistiche. A sottolineare l’importanza dell’evento l’assessore alla Cultura del Comune Matteo Bellomo. “E’ un nuovo modo di comunicare, aperto alla partecipazione di tutte e tutti, senza ostacoli, senza discriminazioni, in piena accessibilità del contesto fisico e verbale. Facilitare l’approccio alla nostra biblioteca e la frequentazione di un luogo divenuto ormai un vero incubatore culturale, che origina processi inclusivi virtuosi, è un obiettivo che, insieme al sindaco - ha
aggiunto l’assessore e vicesindaco - ho fortemente voluto, per rispondere con sempre maggiore adeguatezza alla nostra comune missione: includere, accogliere, aprire le porte, esaltare la ricchezza della diversità di cui ciascuno di noi è portatore”. La biblioteca si è già dotata di libri in Caa (nei quali alle parole del testo alfabetico corrispondono simboli grafici), libri ad alta leggibilità, i silent books e le Pecs identificative (un sistema di comunicazione mediante scambio di immagini, che fornisce un metodo di comunicazione funzionali per quanti abbiano disordini del linguaggio). Alessandra Boran, presidente di Famiglie e Abilità, ha aggiunto : “la lettura è una delle competenze co-
gnitive più importanti per un bambino. È un’attività importantissima per la crescita e lo sviluppo del pensiero, ancora più preziosa se condivisa. E una biblioteca per l’inclusione non è soltanto uno spazio fisico, ma un mezzo per agire sulla comunità affinché si comprenda che con gli strumenti adeguati tutti i bambini e le persone in generale possono accrescere i loro apprendimenti e gioire di poter vivere insieme le mille avventure che solo un libro può offrire, scoprendo quanto preziosa sia l’unicità di ognuno”. In Regione anche la consigliera Roberta Vianello ha evidenziato l’importanza di quanto proposto in Riviera con “Disability Friendly”. Lino Perini
Piantati 5 nuovi salici sulle rive del Naviglio
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Uno degli scorci più suggestivi della Riviera è sicuramente la riva sul Naviglio che costeggia Piazza Cantiere. Un luogo molto frequentato dai turisti anche per la presenza a poca distanza dell’antico molino e dello Squero Monumentale e che favorisce una passeggiata tra i riflessi del sole sul fiume e l’immagine maestosa del campanile che giganteggia sopra il duomo di san Rocco.
Purtroppo il maltempo ha reso meno affascinante il paesaggio perché il filare di salici piangenti sono stati, nel tempo, abbattuti dai fortunali. Ma ora arriva una bella notizia per i dolesi e non solo, nelle scorse settimane sono stati piantati 5 nuovi salici piangenti che vanno a sostituire, appunto, quelli che purtroppo sono stati abbattuti dalle intemperie, inoltre è stata sistemata la piazzola dell’unico salice superstite. Le chiome cadenti nell’acqua dei cinque salici avevano fatto capolino per decenni sulle rive del fiume sino al terribile tornado dell’8 luglio del 2015 quando avevano subito i primi danni che poi sono diventati devastanti tre anni esatti dopo, a seguito di un nuovo violento fortunale che aveva raso al suolo quattro dei cinque esemplari. (l.p.)
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Amministrazione. Il vicesindaco Matteo Bellomo annuncia l’intesa con l’Ater
Case popolari, 25 appartamenti saranno recuperati
L’accordo raggiunto parte dal fatto che vede il Comune di Dolo versare ad Ater un canone annuale di poco superiore ai 50.000 mila euro perché sia l’azienda a gestire, dal punto di vista amministrativo, le cosiddette “case popolari” di proprietà comunale
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Venticinque appartamenti di proprietà dell’Ater saranno recuperati grazie ad un accordo raggiunto dal Comune di Dolo con l’Ater di Venezia. Gli alloggi, che non risultano assegnabili perché bisognosi di interventi manutentivi, saranno resi, invece, abitabili come spiega il vicesindaco Matteo Bellomo. “Ci siamo letteralmente inventati - dice Bellomo- un meccanismo che consenta di immettere, in tempi estremamente rapidi, nella lista delle disponibilità gli alloggi oggi non assegnabili. Le politiche per la casa, per noi, sono assolutamente centrali in un momento storico nel quale l’accesso a questo bene appare sempre più difficile per fasce crescenti della popolazione. Grazie al lavoro di sinergia tra i nostri uffici e quelli dell’azienda, siamo riusciti a costruire un percorso, assolutamente legittimo e premiante che, sono certo, potrà essere utile anche per altre amministrazioni comunali con le quali saremo felici di collaborare”. L’accordo raggiunto parte dalla situazione in essere che vede il Comune di Dolo versare ad Ater un canone annuale di poco superiore ai 50.000 mila euro perché sia l’azienda a gestire, dal punto di vista amministrativo, le cosiddette “case popolari” di proprietà comunale. A questa somma si aggiungerà parte della monetizzazione che il settore urbanista
raccoglie come quota per l’Edilizia Residenziale Privata (Erp) e queste d fonti di approvvigionamento economico, concorreranno alla costituzione di un fondo che Ater utilizzerà per compiere i lavori manutentivi, entro un massimo di sei mesi, sui propri appartamenti: interventi indispensabili per poter essere assegnati ai nuclei familiari in difficoltà. “Grazie a questo meccanismo - ha aggiunto l’assessore alla opportunità sociali, Chiara Iuliano - riusciamo a mettere subito a disposizione di Ater 100.000 euro, sufficienti per restaurare sei appartamenti sul nostro territorio. La convenzione resterà aperta sino a quando ce ne sarà necessità arrivando, nel medio periodo, a non avere più alloggi sfitti e per garantire una casa a ulteriori 25 famiglie del nostro territorio”.
Soddisfatto dell’accordo raggiunto anche anche il presidente di Ater di Venezia Fabio Nordio. “Il protocollo che abbiamo concepito con il Comune di Dolo rappresenta una sperimentazione virtuosa e un modello che, mi auguro, possa essere esportato anche altrove. Quando il Comune di Dolo - ha proseguito Nordio - ci ha proposto di lavorare a quattro mani su questo meccanismo, affinandolo giorno dopo giorno per renderlo assolutamente efficacie, abbiamo colto questa opportunità come una sfida da vincere per il bene del nostro territorio e oggi, che i passaggi formali si stanno concludendo, possiamo grande soddisfazione al lavoro per garantire le giuste risposte a tutti i cittadini, soprattutto ai più fragili”.
Lino Perini
Gli studenti del liceo Galiei alla trasmissione “Maturandi”
Alcuni studenti del liceo scientifico Galilei sono stati protagonisti di una puntata “Maturandi”, format che va in onda il sabato mattina su RaiUno. Una troupe della Rai ha effettuato le riprese con studenti delle classi quinte per il format nato da una brillante idea del capo-autori della trasmissione
Rai “Uno Mattina in famiglia”, curato da Stefano Pieri e del regista Andrea Rispoli. Le riprese televisive si sono svolte in alcuni luoghi significativi del territorio rivierasco come il dirigente scolastico del liceo Luigi Carretta sottolinea: “è una bella soddisfazione che il nostro istituto sia stato individuato e prescelto per questo servizio di RaiUno. Il tema trattato e sviluppato durante la registrazione di
questa puntata di “Maturandi” è stato “La lettura questa sconosciuta, perché i ragazzi leggono poco”. La trasmissione ha fornito anche un’opportunità di far conoscere
tutta la Riviera del Brenta perché l’intento del programma è di valorizzare oltre alla scuola il territorio, infatti, la registrazione sono state fatte in sala consiliare del Comune
di Dolo, a villa dei Leoni di Mira e presso villa Pisani a Stra. Io e il docente Guglielmo Favacchio abbiamo accompagnato gli studenti durante le riprese”. Agli studenti sono state poste quattro domande: “Cosa si potrebbe fare, sia a livello educativo che sociale, per incoraggiare voi giovani a leggere di più”?, “In che modo la tecnologia e i social tolgono il tempo alla lettura”?, “Supponendo che diventare lettori più assidui vi farebbe perdere qualche appuntamento con gli amici, o con i social… tutto ciò andrebbe a compromettere il vostro benessere emotivo o la vostra autonomia”? e “Quali tipi di lettura potrebbero portare te e i giovani a leggere di più”? Il servizio è andato in onda a marzo. (l.p.)
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Le case che saranno recuperate
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Sociale. Il
bilancio dell’azione di assistenza della Conferenza San Vincenzo De Paoli
Povertà, decine di famiglie aiutate da “Porta Amica”
A mmontano a quasi quattordicimila euro gli aiuti di assistenza sostenuti dalla Conferenza San Vincenzo De Paoli di Dolo nel corso del 2023 per aiutare i bisognosi e per cercare di condividerne le problematiche e di sostenerli nelle difficoltà.
Grazie all’attività dei volontari di “Porta Amica”, inaugurata nel 2016 da don Alessandro Minarello, guidata dalla presidentessa Gloria Righetto e supportata dal tesoriere Patrizio Mazzetto, aperta il mercoledì mattina in via Dauli dalle 9 alle 11, l’ente caritatevole ha distribuito 145 pacchi di vestiti e alimentari a 40 famiglie bisognose, ha consegnato 194 borse di prima necessità a 38 famiglie, di cui anche 16 italiane, 215 buoni spesa a 30 famiglie, 22, extracomunitarie e contribuito al pagamento di 40 bollette per consumi vari. Non si contano, poi, i sacchetti di pane distribuiti ai bisognosi. Un impegno corrisposto grazie alle offerte ricevute che sono state poco più di 12.000 e con il contributo di generi alimentari ricevuti dal supermercato Alì per 800 euro. L’aiuto alle famiglie è stato possibile, in modo particolare, con due raccolte annuali di alimenti in chiesa, a cui si sono aggiunte le offerte della cassettina delle offerte che si trova all’ingresso del duomo e la generosità di qualche benefattore anonimo, oltre al carrello solidale posto nel supermercato Alì di via San Pio X, 5. La scelta delle famiglie bisognose cui indirizzare gli aiuti sono discusse con i servizi sociali del Comune di Dolo nel corso di riunioni periodiche. Da evidenziare che alla fine dello scorso anno, assieme ai ragazzi dell’Istituto Commerciale Lazzari è stato portato avanti il progetto “EduCare4PortAmica” che alla vigilia delle feste natalizie hanno consegnato a “Porta amica” un centinaio di dei pacchi-dono confezionati da loro di prodotti per l’igiene personale. Non solo l’iniziativa ha riscosso successo, ma ha anche dimostrato che le giovani generazioni, se interpellate, sono sensibili, pronte a raccogliere nuove sfide e a soddisfare i bisogni emergenti. Peraltro l’attività della Conferenza che dipende dalla parrocchia di San Rocco, attinge da tempo la disponibilità di tanti volontari che con sensibilità e grande umanità, oltre ad accogliere le dona-
zioni durante i giorni di apertura di “Porta Amica” e di consegnare gli aiuti alle famiglie, effettuano anche un’opera di sostegno con l’accoglienza, l’ascolto e la visita alle famiglie ma anche doposcuola per i bambini, il supporto all’uso delle nuove tecnologie, la formazione alla lingua italiana, l’accompagnamento nel rapporto con le istituzioni di notevole aiuto socio educativo per chi si trova in difficoltà.
Lino Perini
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Al via un piano di interventi per la sicurezza idraulica
Le copiose piogge delle scorse settimane hanno indotto l’amministrazione comunale ad accelerare l’attuazione del piano d’interventi per garantire la sicurezza idraulica dell’intero territorio comunale come spiega il sindaco Gianluigi Naletto. “Con i Consorzi di Bonifica e il Genio Civile - dice Nalettol’obiettivo è di trovare le migliori soluzioni tecniche per intervenire sulla gestione delle acque pubbliche al fine di gestire gli attuali effetti climatici. Miglioramento della gestione delle acque e tutela ambientale devono coesistere con azioni compatibili e diversificate, rispondenti alle
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criticità del territorio. Ciò può avvenire in ascolto delle associazioni agricole e ambientali, in sinergia con la nostra Regione, i Consorzi di bonifica e, in alcuni casi, anche di Veritas”. Sul piano pratico, il Comune sta collaborando per l’aumento dei bacini di accumulo dell’acqua, raccogliendola quando in eccesso in caso di piogge intense e ridistribuendola nei momenti di siccità, in particolare lungo il sedime demaniale idrovoro Padova-Venezia, attraverso una estensione di area umida di circa 900 metri di lunghezza. Inoltre ha avviato la riqualificazione idraulica e ambientale della rete scolante del Comunetto, dietro il distretto scolastico delle scuole superiori, fondamentale per il deflusso delle acque meteoriche del capoluogo. Infine, sta lavorando ad una specifica convenzione con il Consorzio Acque Risorgive, per la manutenzione straordinaria e la gestione ordinaria dell’impianto idrovoro di via Luigi Nono sul canale Serraglio, in grado di efficientare ancor più l’attuale sollevamento di circa tremila litri d’acqua al secondo, liberando velocemente l’acqua piovana dal centro del paese. Primi interventi di emergenza sono già stati effettuati per sistemare alcune criticità. (l.p.)
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La sede di Porta Amica a Dolo
Territorio. Incontri alle scuole medie con una delegazione di Italgas
Transizione ecologica, percorso generazionale
Valentina Bettin entra in Coraggio Italia
Valentina Bettin, consigliere comunale, ha deciso di passare nel gruppo del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro di Coraggio Italia. Ciò non comporta nessuna incidenza per la maggioranza di cui Valentina Bettin continuerà a far
L ’energia e i temi della transizione ecologica risultano essere fra le problematiche più importanti che si dovranno affrontare nei prossimi anni. Per aiutare gli studenti a una migliore comprensione di questo fenomeno molto attuale, sono stati organizzati degli incontri nelle scuole secondarie di primo grado Padre Reginaldo Giuliani di Dolo e Gandhi di Sambruson al quale hanno partecipato circa 80 alunni e una delegazione di Italgas, società leader in Italia e in Grecia, e terza in Europa, nella distribuzione cittadina del gas naturale, nonché concessionaria del servizio nel comune dolese. Durante gli incontri sono stati affrontati temi quali l’utilizzo del gas metano come fonte energetica, l’innovazione tecnologica per la decarbonizzazione dei consumi e il ruolo di Italgas nel garantire un servizio sempre più efficiente, sostenibile e sicuro per le comunità e i territori in cui opera. Inoltre, gli alunni hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino non solo il funzionamento della filiera del gas naturale in Italia, scoprendo le fasi principali che la compongono, ma anche le competenze professionali maggiormente richieste da un settore in continua evoluzione. Italgas ha presentato anche alcune delle tecnologie adottate o sviluppate dalla Digital Factory del Gruppo. Tra le altre, Picarro Surveyor, attualmente il sistema più all’avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti del gas, nonchè
la nuova app “Work On Site” che gestisce controlli automatizzati, digitali sui cantieri della rete di distribuzione del gas e rende più veloci ed efficienti le verifiche di conformità che vengono condivise in tempo reale. Presentate anche la Dana (Digital Advanced Network Automation), il software che consente di controllare e gestire da remoto il network di distribuzione del metano e il “Power To Gas” che permette di stoccare l’energia elettrica in esubero prodotta da fonti rinnovabili e di movimentarla sotto forma di idrogeno verde o metano sintetico attraverso le nuove reti digitali del gas. Presenti agli incontri anche il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore alla pubblica istruzione Valentina Bergo che hanno commentato. “la sinergia con Italgas nell’ambito educativo, rappresenta un importante modello partecipativo dei nostri giovanissimi cittadini alla vita comunitaria. Capire il significato della transizione ecologica, vuol dire pensare a realizzare un futuro migliore. Ringraziamo Italgas per la collaborazione e la sinergia avviata che ci auguriamo possa arricchirsi anche con altre progettualità”.
Lino Perini
parte essendo stata eletta con la civica “Naletto Sindaco - Dolo Città Gentile”. Valentina Bettin attualmente è presidente della Commissione permanente “Politiche sociali e Pari opportunità”, oltre che consigliera nel consiglio dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta.
“Continuerà il mio pieno sostegno al sindaco Naletto - ha assicurato Valentina Bettin - con il quale ho un rapporto diretto e per il quale ho chiesto la fiducia ai cittadini. La scelta di aderire a Coraggio Italia mi permetterà di avere un rapporto più diretto con l’ambito metropolitano e con un movimento strutturato a livello nazionale. In particolare collaborerò con l’onorevole Martina Semenzato, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio”. (l.p.)
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Dolo
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Provincia
L’iniziativa. Allegato a “La Piazza” un inserto speciale per dare spazio al territorio
Riflettori sulla Città Metropolitana di Venezia
Comunicare quanto fatto in questi mesi, informare sulle iniziative previste nelle prossime settimane, dare uno spazio importante ai sindaci del territorio per raccontare i propri obiettivi e l’impegno quotidiano. È questo lo scopo della pubblicazione data alle stampe dalla Città metropolitana di Venezia, in distribuzione in tutti i 44 comuni della provincia, in allegato al mensile “La Piazza” di aprile o, dove il nostro giornale non è presente, distribuito singolarmente nella cassetta della posta. L’inserto di 16 pagine raggiungerà complessivamente 315 mila famiglie di Venezia e provincia.
Edilizia pubblica, servizi, sport, eventi trovano spazio all’interno della pubblicazione, fortemente voluta dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Non mancano aggiornamenti sullo stato dell’arte dei lavori per la realizzazione del Bosco dello sport, sul bilancio dell’ente, sui trasporti, su sperimentazioni importanti come il Contributo d’accesso a Venezia, sulle iniziative per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e sul Salone nautico.
Ma non basta. L’obiettivo della pubblicazione è anche, come detto, dare spazio ai sindaci del territorio creando un filo diretto con i cittadini. Ecco perché nelle pagine centrali (diversificate in base all’area di distribuzione) ampio spazio è dedicato a loro, ai loro progetti, ai traguardi raggiunti, alle sfide del futuro. Con un occhio anche alla promozione del territorio, raccontando ciò che di bello ogni città offre da vedere o da fare. Ecco quindi raccontati gli angoli nascosti dei comuni, le tante manifestazioni che sono un inno alla tradizione e un omaggio all’enogastronomia del territorio. Uno spazio, insomma, per raccontare e raccontarsi. Sedici pagine tutte da leggere.
“La realtà metropolitana è l’esempio dell’unione e della concretezza tra lo“stato da mar” e lo “stato da tera” - commenta il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Spesso ci si ricorda delle cose che non funzionano - e sono sempre tante - ma la Città metropolitana di Venezia è una realtà viva, che racconta non solo quello che accade in tutti i nostri 44 comuni, ma guarda anche a Padova, Belluno, Rovigo, Treviso ed oltre
a Pordenone e Vicenza, dove i nostri cittadini nascono, crescono, vivono, studiano, lavorano, si muovono, senza guardare i confini amministrativi”. E prosegue: “Amministrare questo ente è stata finora una missione alla quale mi sono dedicato con lo stesso spirito che ho profuso nell’essere sindaco in Comune di Venezia, trovando la piena disponibilità e cooperazione degli altri 43 sindaci e dei 1 8 consiglieri metropolitani, con una grande visione d’insieme”.
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Il Politecnico
Calzaturiero accoglie universitari da tutto il mondo
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Il Politecnico Calzaturiero, nel cuore del distretto della Riviera del Brenta, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita degli studenti universitari provenienti dal corso di Laurea Magistrale Erasmus Mundus Tpti (in Techniques, Patrimoine, Territoires de l’Industrie). Si tratta di una collaborazione tra nove Università europee ed extraeuropee con capofila la francese Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che hanno costituito un network di ricerca scientifica specializzato sul pensiero tecnico, la storia sociale dell’industria, l’archeologia industriale, l’urbanistica e lo sviluppo regionale. Per gli allievi, accompagnati dal professor David Celetti dell’Università degli Studi di Padova, è stata un’opportunità per esplorare i temi centrali del loro percorso accademico in un contesto pratico e stimolante. “Il corso ha una durata di 24 mesi e coinvolge studenti provenienti da nazioni diverse, in particolare dall’Europa continentale, l’America Latina, l’Africa del Nord e Sub-sahariana e la Cina - precisa il professor Celetti. La visita al Politecnico Calzaturiero è stata motivata dall’interesse degli studenti e dall’importanza nell’ambito del loro percorso formativo di comprendere il ruolo delle istituzioni formative nel sostenere e rafforzare lo sviluppo di produzioni industriali d’eccellenza, quale, appunto, quelle del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta”. “Siamo felici di aver ricevuto questa visita dal gruppo internazionale di studio - ha commentato il direttore tecnico di Politecnico Calzaturiero, Alice Marcatoun’opportunità preziosa per condividere le nostre esperienze e le nostre best practices, nonché per diffondere una cultura del saper fare, e dell’alta artigianalità. Il Politecnico Calzaturiero rappresenta il motore che permette al distretto di sopravvivere, grazie all’alta formazione degli studenti che escono dai nostri percorsi di studio che vanno ad alimentare la costante richiesta delle oltre 500 aziende del settore”.
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Ca’ Corner, sede della Città Metropolitana di Venezia
L’iniziativa. “La Piazza” ospita gli articoli dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado Valeri di Campolongo Maggiore
“Cronisti in classe” per raccontare il nostro tempo
Siamo i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Valeri”, con la nostra insegnante di lettere, prof. Lisa Vuocolo, stiamo realizzando il progetto “Cronisti in classe”. Grazie anche alla partecipazione a vari eventi culturali promossi dalla scuola e dall’amministrazione di Campolongo Maggiore stiamo scrivendo articoli ed interviste che vi presentiamo in questa pagina de “La Piazza”, grazie alla disponibilità della testata. Buona lettura.
Progetto legalità, la mafia e la storia di Rita Atria
Per conoscere più da vicino la mafia e le sue dinamiche la prima ospite che noi alunni dell’Istituto Comprensivo “ Diego Valeri” qualche mese fa abbiamo avuto un incontro con una giornalista Rai, Giovanna Cucè, esperta di mafia che ha scritto il “Io sono Rita” in cui racconta la vita di Rita Atria. Lei era una ra-
gazzina come tutte le altre, però un giorno non ce la fece più a tenere dentro il segreto che aveva la sua famiglia e quindi decise di andare a denunciare il padre e il fratello perché legati alla mafia. Iniziarono così per Rita una serie di trasferimenti, Roma, Firenze, varie scuole, poi la scelta di vivere da sola in un piccolo appartamento. Dopo poco Rita morì ma mai nessuno capì come morì, si trovarono nella stanza alcuni indizi tra cui un orologio maschile, furono vagliate varie ipotesi: suicidio, omicidio, ma non si giunse alla conclusione. Questo incontro ci ha fatto riflettere su come la mafia possa continuare a colpire anche chi dopo aver denunciato cerca di farsi una nuova vita.
Mattia
Intervista a Fiammetta Borsellino
Tra gli altri personaggi importanti abbiamo avuto l’onore di incontrare grazie all’amministrazione comunale, Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo Borsellino. La dottoressa è stata gentilissima e si è concessa a tutte le nostre domande, spiegando in maniera chiara argomenti assai difficili.
Signora Borsellino come considera la mafia?
La mafia è una mentalità sbagliata che non dovrebbe esistere nella nostra realtà, la possiamo comparare al bullismo.
Di che cosa si nutre secondo lei la mafia?
Per me la mafia si nutre del consenso, anche di quello giovanile, infatti, verranno sconfitte solo se noi, voi giovani vi rifiuterete di entrare a far parte di questo. Io oggi sono qui, per parlare della mafia in modo che non viga il silenzio, perché si nutre del silenzio.
Per lei che cos’è la collaborazione tra politiche e mafie?
Innanzitutto, le mafie da sole non sono forti, ma lo diventano con l’appoggio di qualcuno in questo caso della politica, infatti, queste o si fanno la lotta o collaborano dato che si trovano sulla stessa “onda” ed è lì che diventano forti, infatti, insieme nascono quelle mafie famose in tutta Italia. Al giorno d’oggi di che cosa si occupano le mafie?
Le mafie sono sicuramente ancora presenti solo che si sono trasformate adeguandosi alle esigenze dei nostri giorni, infatti, le possiamo trovare ad esempio nelle droghe da cui c’è un guadagno sicuro visto che creano dipendenza, oppure si possono trovare anche nelle pubbliche amministrazioni, si occupano di finanza ed “inseguono i soldi”. Ci potrebbe parlare del metodo Falcone-Borsellino?
Il metodo Falcone-Borsellino consiste nel lavoro di squadra, una conoscenza sui mafiosi da loro ottenuta grazie ad un mafioso pentito che per loro era come se gli insegnasse una nuova lin-
A scuola grazie al progetto legalità abbiamo avuto modo di incontrare personalità di spicco tra cui la giornalista Rai Giovanna Cucè, che ci ha presentato il suo libro “Io sono Rita. Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio”, storia di una ragazza che ha denunciato i familiari mafiosi, il professor Nando Dalla Chiesa e Fiammetta Borsellino. Prima degli incontri abbiamo approfondito in classe il tema della legalità, della mafia. La mafia è un’organizzazione criminale che nasce in Italia e più precisamente in Sicilia nel 1863 ma con il passare del tempo si è diffusa in tutto il mondo.
La mafia vuole avere il controllo sul territorio e si vuole sostituire allo stato.
Per ottenere i suoi scopi compie atti vandalici per le strade, ruba alle persone o alle banche, spaccia droga, tortura e uccide le persone.
Si divide in 6 tipi: Mafia (Americana), Cosa Nostra (Siciliana), Stidda (Siciliana), Sacra Corona Unita (Pugliese), Camorra (Campania), Ndrangheta (Calabrese). Abbiamo scoperto che grazie all’omertà la mafia si fa strada e che è subdola perché si infiltra in varie attività, molto spesso non ce ne accorgiamo, oppure pensiamo non esista più, la sentiamo come un problema lontano, ma non è così. La mafia si infiltra nelle associazioni sportive, nell’edilizia, basta la compiacenza di pochi.
Gabriele
Il vuoto infinito
gua. Mio padre diceva sempre che per lottare contro la mafia bisogna conoscerla, studiarla. Com’è stata per la sua famiglia la morte del giudice Giovanni Falcone?
Ci ha causato molto dispiacere e molta paura dato che sapevamo che sarebbe accaduta la stessa cosa anche a nostro padre, dopo la sua morte abbiamo passato un brutto periodo dal quale stavamo per rialzarci ma dopo poco la stessa sorte è ricaduta a nostro padre.
Dove si trovava quando suo padre è morto?
Era il 19 luglio del 1992, Io avevo appena dato degli esami universitari, era un periodo di stress per me e per la mia famiglia, così per la mia salute, anche su consiglio di mio padre, ero in viaggio con un amico di famiglia avevo raggiunto la Thailandia.
Era importante per la Sua famiglia ciò che faceva nostro padre? Lo appoggiavate?
Sì per noi era molto importante ciò che faceva infatti non pen-
savo mai di andare contro alle sue decisioni e non abbiamo mai provato a dirgli di smettere perché stava facendo la cosa migliore per lo Stato e come diceva spesso lui “tutti dobbiamo essere impegnati in un unico fronte contro la mafia senza deleghe”.
Ci può citare una frase importante per lei, magari che nominava spesso il padre?
Mio padre diceva sempre: la lotta contro la mafia deve essere una bellezza culturale, infatti, faceva e fa parte della nostra cultura.
Molti hanno perso la vita, bisogna avere il coraggio di denunciare, di testimoniare.
Imad
Noi italiani viviamo nella parte più libera e più giusta del mondo ma nonostante questo, la critichiamo amaramente, utilizzando lo stesso i suoi benefici. Siamo circondati dal male, siamo privi di felicità; per dirla con Ovidio: “né senza di te, né con te riesco a vivere”. Cose semplici che sembrano dare gioia e vita in realtà creano dipendenza. Il conoscere e il sapere tolgono l’ignoranza ma alimentano l’arroganza. L’origine di questi problemi è in noi, non abbiamo una coscienza intatta se prima non ci interroghiamo e chiariamo i nostri veri sentimenti. Per riuscire ad ostacolare le difficoltà della vita, dobbiamo prima affrontare il nostro Animo. Abbiamo all’interno un Vuoto, intersecato tra infinito e nonfinito, abbandonato da sentimenti, emozioni e desideri che solitamente tendiamo a riempire, o peggio, a farci riempire. Questo Vuoto è insaziabile e cresce, vuole anche ciò che ci fa male, quello che ci rende instabili, agitati, ansiosi, autodistruttivi e senza gioia.
La modernità ha valutato in modo positivo il desiderio dell’infinito, cosa che altri in passato non facevano, insegnavano a reprimere i desideri in tranquillità e indifferenza. Nonostante queste due parti, però, ci siamo intrappolati nel desiderio individuale, definito da Shakespeare “lupo universale che divorerà l’intero universo e poi sé stesso”. Dal nostro Vuoto possiamo uscirne, pensando a noi, alla giustizia, alla libertà e alla felicità di vivere. Non dobbiamo colmarlo con cose estranee ma nutrirlo di scelte, cose buone e giuste e liberando la realtà. “I pensieri non dilettano se non hanno un fine fuori di essi” (Leopardi), così facendo, il desiderio si trasforma e si rapporta con la realtà, non come volontà di potenza ma di relazione, di miglioramento e di completamento di noi stessi. Elena
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Il concorso. E’ promosso dalla Regione, insieme con l’Ufficio scolastico regionale e le Pro Loco
Tutela del patrimonio veneto, vincono due scuole di Chioggia
H anno scelto di puntare sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli studenti dei due istituti scolastici di Chioggia, le scuole primarie “B. Caccin” e “S. Todaro”, per concorrere all’iniziativa regionale che promuove nei giovani la riscoperta del patrimonio culturale del territorio Veneto. E la scelta si è rivelata efficace. Le due scuole, infatti, sono tra le vincitrici della tredicesima edizione del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” promosso da Regione del Veneto, con l’assessorato alla Cultura e all’Identità Veneta, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da Unpli – Pro Loco del Veneto.
Accompagnati dalla vicesindaco e assessore alla Cultura dei Comune di Chioggia, Elena Zennaro, una rappresentanza di bambini e le maestre si sono recati a Mestre, alla cerimonia che si è svolta al Teatro Toniolo, per ritirare l’ambito premio: 900 euro alla “Todaro” e 400 euro alla “Caccin”, da spendere in materiale scolastico.
La scuola primaria “S. Todaro” ha colpito la giuria del concorso con uno spettacolo teatrale intitolato “CenTodaro”, in dialetto chioggiotto, che ha coinvolto tutti gli alunni e che si inserisce in una cornice progettuale più ampia che abbraccia tutto l’anno 2024, in concomitanza con i festeggiamenti per i 100 anni della scuola di Sottomarina. Un anniversario
davvero speciale che non poteva passare inosservato per l’importate influenza e il ruolo che questa scuola ha avuto nel territorio, e non solo dal punto di vista culturale. Si ripercorrono con lo spettacolo le tappe della trasformazione dello sviluppo della scuola come edificio ma anche come bene comune da salvaguardare attraverso la memoria delle tradizioni tenendo alto uno sguardo verso futuro.
Il progetto “Marciliana che Passione”, in continuità con il lavoro svolto dalla Scuola “B. Caccin nell’anno scolastico 2023, in collaborazione con il Palio della Marciliana, ha coinvolto 5 classi della scuola e propone un percorso didattico-laboratoriale finalizzato a consolidare, promuovere, potenziare e sviluppare nelle nuove generazioni il valore culturale delle tradizioni e della cultura del proprio territorio in relazione al periodo Medioevale.
Si sono perciò organizzati specifici interventi in classe in rife-
rimento al Palio della Marciliana e alle sue origini. Inoltre, si sono effettuate delle uscite, in particolare alla Torre dell’Orologio di Sant’Andrea e al Museo Civico, con l’ausilio di guide locali mirate ad ampliare le conoscenze del territorio. Non sono mancati i laboratori di danza medioevale e attività manuali, in particolare la tessitura e i cordai.
Il concorso regionale, che da 13 anni coinvolge le scuole del territorio e italiane d’Istria in progetti di riscoperta del patrimonio regionale, ha avuto anche quest’anno un’ottima adesione da parte degli istituti scolastici. E per questo risulta di grande soddisfazione il risultato ottenuto dalle due scuole veneziane.
“Chioggia vince con due progetti veramente speciali” ha commentato l’assessore Zennaro facendo i complimenti ai bambini e agli insegnanti delle due scuole premiate.
A Gambarare di Mira gli alunni della primaria sensibilizzano cittadini e istituzioni sulla transizione ecologica
Grande affluenza alla scuola primaria “Ippolito Nievo” di Gambarare di Mira (nella Riviera del Brenta), per l’inaugurazione della Mostra “Only One” della fondazione ambientalista Marevivo, che rientra nel progetto scolastico di educazione ambientale “La Terra Siamo Noi!”, di cui sono referenti le insegnanti Sara Casini e Silvia Maran. Questa mostra è una campagna internazionale itinerante sulle Navi Scuola della Marina Militare “Palinuro” e “Amerigo Vespucci” che, nelle scorse settimane, hanno attraccato a Buenos Aires (Argentina) per inaugurare la stessa mostra,
Hanno puntato sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli alunni della primaria “B. Caccin” e “S. Todaro”, gli istituti premiati all’iniziativa regionale di valorizzazione culturale
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volta a sensibilizzare cittadini e istituzioni, circa l’urgenza di attuare la transizione ecologica. La mostra è stata introdotta da chi ne ha permesso l’attuazione, le insegnanti referenti del proget-
to, dal dirigente Paolo Parolini, dall’assessore alla Cultura e all’istruzione Albino Pesce e dal delegato di Marevivo Davide Pesavento Tumolo. Scuola, Comune e Marevivo, hanno collaborato in sinergia per aprire le porte della scuola al territorio, contribuire all’informazione e condividere questo progetto educativo. “E’ necessario - hanno spiegato le insegnanti - che le competenze e le nuove abitudini acquisite a scuola vengano sostenute anche a casa ed è necessario che l’educazione venga condivisa per ottenere buoni risultati. La scuola si “apre” al territorio e tutti noi crediamo ne valga la pena”. (a.a)
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Cultura
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Ornella Jovane
Nuoto. Risultati di assoluto prestigio a Tezze e Riccione
Centro Nuoto Stra, una pioggia di medaglie ai campionati giovanili
C ontinua a sfornare atleti di assoluto rilievo il Centro Nuoto Stra che a livello provinciale e regionale sta ottenendo brillanti risultati. In particolare ai campionati regionali Esordienti
B svoltisi recentemente a Tezze gli atleti rivieraschi che si sono confrontati con le altre società del Veneto, hanno collezionato ben 3 ori, 13 argenti e 5 bronzi. Sugli scudi soprattutto Francesca Carraro che è salita sul podio sia sui 50 che sui 100 e 200 stile libero per atlete nate nel 2014 assieme alla compagna Lucrezia Medicina. Sempre per i nati nel 2014, podi per Giovanni Marcato ed Emma Buso nei 50 farfalla che si sono ripetuti anche nella distanza doppia dei 100 metri mentre Giovanni Marcato è salito sul podio anche sui 100 stile libero. Podio anche per Umberto Pagnin per i nati nel 2013 nella specialità dei 200 misti e per Maria Claire Biasiolo per i
nati nel 2015 nei 100 stile. E grandi risultati anche dalle staffette. Nella 4x50 mista e nella 4x50 stile libero con diverse medaglie. Anche nelle prove del campionato provinciale Esordienti B, nella quinta giornata svoltasi allo Sporting club di Noale, gli atleti del Centro Nuoto di Stra hanno brillato con 9 ori, 5 argenti e 7 bron-
Ai campionati che si sono svolti a Tezze gli atleti rivieraschi, hanno collezionato 3 ori, 13 argenti e 5 bronzi
zi, dominando il podio maschile dei 50 Delfino. Umberto Pagnin, Francesca Carraro, Lucrezia Medicina, Giovanni Marcato, Emma Buso, Riccardo Piatto, Brando Livio Ferrucci e Giovanni Craighero hanno ottenuto i risultati meri-
tevoli di medaglia. A cui si sono aggiunte le staffette 4x50 stile libero femminile 4x50 stile libero maschile. Anche nella categoria Esordienti A la formazione di Stra si è fatta valere con ben 23 podi suddivisi in 11 ori, 5 argenti e 7 bronzi, dominando il podio nei
Le ragazze del Tennis club Dolo conquistano il titolo regionale
Prestigioso successo delle ragazze del Tennis club Dolo che nelle scorse settimane hanno conquistato il titolo regionale nella finale svoltasi al circolo tennis scaligero di Verona vincendo la Coppa Comitato B del Veneto. Nella gara di finale le ragazze dolesi si sono imposte contro il Tennis Barchessa ed hanno portato a termine un percorso lungo ed impegnativo visto che al via della manifestazione erano iscritte ben 120 formazioni venete ed alle finali veronesi sono stati ammessi 16 team tennistici. La compagine dolese, capitana dal maestro Andrea Spolaore, era composta da Iris Masetto, Anna Santon, Aurora Baldan, Francesca Polato e Sofia Santon. Nel match di finale sono scese in campo le singolariste Iris Masetto che ha vinto il suo incontro per 3-6, 6-4, 6-2, e Anna Santon che si è imposta col punteggio
di 7-5, 4-6, 6-4, due match tiratissimi e combattuti ma che hanno reso superfluo l’incontro di doppio che in caso di parità avrebbe deciso la finale. Soddisfazione in seno al circolo dolese con la dirigenza che ha sottolineato: “un segnale molto positivo, uno dei traguardi raggiunto con un lavoro costante e attento iniziato 8 anni fa con l’arrivo del maestro Spolaore che con il restyling della scuola tennis ha iniziato un percorso tecnico di alto livello. Una scuola che si fa riconoscere all’interno della regione, che sta formando piccoli tennisti e che sta perfezionando i giovani e le giovani atlete. Definire il proprio spazio nel panorama tennistico regionale, per un circolo, è un obiettivo importante”. Alla premiazione era presente anche il presidente regionale della Fip Mariano Scotton. (l.p.)
100 e 400 stile libero. A medaglia sono andati Sofia Mazzaro, Anna Baldan, Simone Tinello, Alessandro Rossetto, Vittorio Gastaldelli, Flavia Rota, Riccardo Zanella, Vittorio Lion, Stefano Mogno e Riccardo Zanella e Alessandro Rossetto oltre a Lucrezia Pastore
e Sofia Donà a cui si sono aggiunti quelli delle staffette miste 4x100. Il Centro Nuoto Stra, inoltre, era presente anche ai campionati assoluti di Riccione in Emilia Romagna. Cinque i giovani nuotatori che nel nome del compianto Tonino Spagnolo hanno rappresentato il team rivierasco. A Riccione hanno gareggiato Gianmarco Foglia, Aurora Masetto e Benedetta Boscaro assieme alle matricole Martina Favero e Stefano Mogno. Insomma dei grandi risultati per una società che nel tempo è diventata sempre più un punto di riferimento per il nuoto, non solo in Riviera del Brenta ma anche per tutta l’area del veneziano. I buoni risultati ottenuti nei settori giovanili stanno a dimostrare pure come il nuoto sia uno sport molto amato da famiglie ragazzini e bambini fin fai primi anni di età.
Lino Perini
Le premiazione delle tenniste dolesi
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A cura di
Micaela Faggiani
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Giovani della società di Stra che hanno partecipato ai campionati assoluti a Riccione
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#Regione
L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico
“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.
Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?
“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.
Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?
“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per
25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.
Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.
Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?
“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che
intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il
lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.
Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?
Quali sono i candidati?
“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.
Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)
E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali
I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.
Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.
Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei
quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.
Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.
Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-
cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.
Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.
A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.
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Vanessa Camani
Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee
Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”
“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”
“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”
E lena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”
Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.
“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”
“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono
il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra
i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”
“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”
“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.
L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”
“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.
Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.
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Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale
Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione
Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.
“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi
limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.
Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.
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“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.
“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.
E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)
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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda
Regione
Sicurezza. Iniziativa di Polizia di Stato, Aspiag Service Despar, Associazione nazionale amministratori condominiali
Insieme contro le truffe agli anziani
Presentata in Questura a Venezia la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia
Crescono ancora le truffe e le effrazioni soprattutto a danno delle persone anziane, che si trovano loro malgrado a essere le principali vittime. Per affrontare questi reati, Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’EmiliaRomagna e la Lombardia, rafforza ancora una volta il suo impegno sociale proseguendo, insieme all’Associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), la collaborazione al fianco della Polizia di Stato con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini per prevenire e riconoscere gli episodi fraudolenti. La campagna informativa “Insieme, contro le truffe” è stata presentata nella Questura di Venezia e coinvolgerà il territorio dell’intera provincia, attraverso la diffusione di opuscoli informativi realizzati dalla Polizia di Stato. Il messaggio verrà diffuso sia nei condomìni gestiti dagli amministratori iscritti ad Anaci Venezia, sia attraverso la rete
vendita di Despar, che distribuirà le oltre 50 mila copie di opuscoli informativi in tutti i 45 punti vendita (di cui 19 diretti e 26 affiliati) Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Venezia.
Il Questore della Provincia di Venezia Gaetano Bonaccorso: «La nostra Questura quest’anno ha il piacere di rinnovare il proprio sostegno ad Aspiag Service in questa importantissima campagna con la quale si tocca una problematica, come quella delle truffe e dei raggiri ai danni di tutti i cittadini, ma ancor più delle persone anziane, della quale, proprio in quest’ultimo periodo, si è osservata una recrudescenza. Una sinergica e costante collaborazione tra imprese ed Istituzioni può contribuire a concretizzare un’incisiva azione di contrasto a tale fenomeno, agendo soprattutto sulla prevenzione con un’attività di sensibilizzazione e di informazione rivolta a tutti i cittadini, ed in particolare alle persone che appartengono alla fascia
di popolazione più fragile ed indifesa come quella degli anziani i quali, quando scoprono di essere stati raggirati, si trovano a dover affrontare non solo le conseguenze negative del danno economico ma anche, e soprattutto, quelle emo-
tive”
“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa, promossa in collaborazione con le sette Questure del Veneto, tra cui appunto Vene-
zia, e l’Associazione Anaci” - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto - “Attraverso il supporto della Polizia di Stato e la diffusione di materiali informativi nei condomini e nei nostri punti vendita, abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto e mettere a disposizione degli strumenti utili per la protezione individuale”.
“Sempre più spesso, soprattutto le persone anziane, sono esposte al rischio di truffe da parte di soggetti scaltri e senza scrupoli. – ha commentato Sebastiano Barbassi, Presidente Anaci Venezia - L’informazione è sempre la miglior arma. Usiamo gli ambienti condominiali come zona di informazione mirata e specifica. I nostri associati sono istruiti per dare informazioni utili per ridurre al minimo i rischi. La tutela degli ingressi, la sensibilizzazione al controllo del vicinato, la realizzazione di impianti di video sorveglianza possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi”.
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vedono oltre 200 mila prestazioni effettuate. “L’importanza della presenza della Cisl nel nostro territorio – prosegue Zanocco – è quindi fondamentale per consentire di essere accanto a tutti e poter garantire informazioni adeguate a rispondere alle esigenze di chi ne ha bisogno”.
il miglior dato di sempre riguardo i modelli 730 elaborati, con 64 mila dichiarazioni inviate all’agenzia delle entrate e quasi 30 mila Isee. “Anche nel nostro territorio – spiega il referente della Caf Cisl Venezia Mauro Bonato – si è registrato un aumento dei cittadini che si sono avvalsi della precompilata, inviando in piena autonomia la propria dichiarazione sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ma questo elemento non ha impe-
metalmeccanici, edili, chimici, alimentaristi, il pubblico impiego e la scuola, l’artigianato. Per chi ancora non l’avesse fatto, può prenotarsi per la dichiarazione dei redditi chiamando lo 041-2905900, oppure rivolgersi alla sede Cisl più vicina ma anche inviando un Whatsapp allo 06-87165505. Non solo ci si può collegare al sito www.cislvenezia.it dove ci si può annotare per ssare un appuntamento.
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da sinistra Sebastiano Barbassi di Anaci Venezia, il Questore Gaetano Bonaccorso e Giovanni Taliana, direttore regionale Aspiag Service
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Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba
Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese
P arliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?
Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei
dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.
Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?
Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-
le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori. Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?
La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione
imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori.
Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle
procedure operative del vostro fondo?
Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.
Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?
Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)
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richiesto e quantificato nel suo valore monetario. Per quanto riguarda il danno “materiale”, ad esempio il costo di riparazione dell’auto o della
soggetto “terzo” che possa tutelare al meglio gli interessi del danneggiato. E si, perché è chiaro a tutti che a idarsi esclusivamente alla propria assicura-
seguito di incidenti, infortuni, cadute accidentale, e varie altre tipologie di eventi. Molto spesso è utile avere fin da subito una buona consulenza per valutare come muoversi nei confronti
assistenza per gestire la pratica di risarcimento. Lo Studio non chiede alcun anticipo spese perché gli onorari saranno pagati solo a conclusione positiva della pratica.
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Riccardo Giovani
Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service
L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi
Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà
del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno
del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-
renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.
Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.
La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”
Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e
per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-
zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello
della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.
di Martin Niederkoler
Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori
Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.
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Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL
La sanità
del
futuro passa (anche) dal vecchio distretto di via Cappuccina a Mestre: al via i lavori per il nuovo edificio
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Nu ici gestionali e spazi di servizio, garantendo una più funzionale distribuzione dei servizi. Si tratterà di un edificio di quattro piani, per un volume complessivo di 5.850 metri cubi e una superficie totale di 1.109 metri quadri.
Nell’attuale sede distrettuale, invece, si interverrà con una serie di lavorazioni che permetteranno un migliore accesso dell’utenza; sarà realizzato, con la costruzione di una passerella aerea coperta, un collegamento con la nuova area e saranno introdotte una serie di migliorie funzionali e strutturali, tra cui l’adeguamento antisismico. Durante l’intervento, la sede distrettuale continuerà a essere aperta e a erogare tutti i servizi. I lavori termineranno nel gennaio 2026.
“Il cantiere e le sue lavorazioni, in questa posizione centralissima, comporteranno inevitabili disagi per l’utenza – spiega il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato – ma nel giro di due anni restituirà alla cittadinanza un polo di salute nuovo, accessibile, funzionale. In un contesto ormai multietnico come quello mestrino, e particolarmente presente in queste vie del centro, questa Casa della comunità rappresenta la sanità territoriale del futuro. In questa sede storica che stiamo demolendo, nata
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l’ospedale Santi Giovanni e Paolo, dove sono previsti investimenti, anche con fondi extra PNRR, per un totale di oltre 62 milioni di euro, che riguarderanno tra l’altro anche il pronto soccorso e la terapia intensiva. L’altra Casa di Comunità dell’area insulare , dove sarà realizzata all’interno del PaPer quanto riguarda l’area di , le case tramite un ampliamento dell’attuale distretto di via Trento (3 milioni) nell’area dell’ospeda(3,5 milioni) con una nuova costruzione tra via Cesare Battisti e via Nazionale, dove i lavori sono già stati consegnati alle imprese. L’Azienda sanitaria inoltre ha completato gli interventi per la all’interno del distretto ospedaliero, dove si realizza anche l’Ospe-
Due altre Case della Comunità, infine, vengono co(3,1 milioni) – e qui si costruisce anche il nuovo Ospedale di Comunità (2,8 milioni) – e a Cavarzere (2,5 milioni) dove si prevede una
“Queste nuove realtà, le Case della Comunità, avvicinano la sanità ai cittadini – commenta il Direttore Generale Contato – e diventano il luogo dove risolvere i problemi di salute e si presta attenzione anche a quelli legati al sociale. Contiamo così di costruire un polo sanitario che permetta anche di alleviare il lavoro dei pronto soccorso, che potranno così o rire un servizio più e icace alle vere
quello sanitario e quello sociale - debbono essere presidiati, e sono strettamente connessi: lo sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, annunciando la conferma della terna della Direzione strategica che, insieme a lui, governa la sanità veneziana.
Riconfermato a fine febbraio per altri due anni dal Presidente della Regione Luca Zaia, il Direttore Generale Contato ha a sua volta confermato il direttore amministrativo, Luigi Antoniol, il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta, e il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin, che lo a iancano dall’inizio del suo mandato, nel 2021, e lo faranno ancora fino alla scadenza, nel 2026. “La collaborazione con i Direttori della terna dentro la Direzione strategicacommenta Contato - è il presupposto per ogni buona
sono i miei primi riferimenti operativi. Questa collaborazione, e quindi l’integrazione delle diverse funzioni, è sempre più necessaria: si pensi, per fare un solo esempio, a come gli aspetti amministrativi, quelli sanitari e quelli sociosanitari sono contemporaneamente presenti nel piano di rinnovamento della sanità territoriale attraverso la costruzione della rete delle Case della Comunità”. Allo stesso modo, molte altre sono le sfide che la Direzione strategica dell’Ulss 3 Serenissima dovrà a rontare nei prossimi due anni, e in tutte sarà necessario, com’è stato fin qui, grande impegno e grande collaborazione: “Fatte queste premessedice ancora Contato - rinnovo ai tre Direttori che mi a iancano gli auspici che rivolgo sempre ai miei collaboratori: quello cioè di saper conciliare la ricerca del risultato con l’umanità e con il rispetto per le persone, anche all’interno delle dinamiche di governo, e anche
quello di cercare sempre l’equilibrio tra gli impegni professionali e la vita personale, perché si lavora bene per gli altri quando si sta bene con se stessi”.
“Credo sia giusto - conclude il Direttore Generale Contato - accorgersi dell’importanza della governance degli enti pubblici, anche e ancor più in ambito sanitario: la cura e l’assistenza delle persone nei territori è un lavoro fondamentale, che determina la
qualità della vita dei cittadini. E allora è importante che, proprio per conseguire i migliori risultati per l’utenza, nei ruoli dirigenziali siano incaricati professionisti validi: anche attraverso il lavoro di queste figure dirigenziali, quelle che mi a iancano nell’Ulss3 Serenissima ma anche quelle che lavorano nelle varie Aziende sanitari della regione, si costruisce una classe dirigente utile al Paese”.
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Case della Comunità previste sono ben 12. Alcune
Luigi Antoniol Direttore Amministrativo
Giovanni Carretta Direttore Sanitario
Massimo Zuin Direttore dei Servizi socio-sanitari
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“Questo di via Cappuccina – sottolinea il direttore
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Thöni: “Venite a Trafoi”
L’ex campione di sci presenta il suo paese Un regno della natura di Renato Malaman
Il campionissimo dello sci, albergatore per lunga tradizione familiare, dallo storico “Bella Vista” (dove è nato e dove c’è il suo museo ricco di trofei) indica come scoprire questi luoghi ai piedi del Passo dello Stelvio e gemme dell’omonimo Parco Nazionale. La rimpatriata con gli altri protagonisti della “Valanga azzurra” e con Alberto Tomba
In italiano si dice Trafoi, in tedesco si dice Trafoi. Persino il torrente che attraversa il paese si chiama Trafoi. Del resto ai tempi dei retoromani questo luogo si chiamava Tra Ful, tre fonti. Nome non declinabile, identità non barattabile. C’è un unico altro modo per definire questo paesino di montagna che sembra un presepe abbarbicato ai piedi del Madatsch, una piramide di roccia che ricorda il Cervino, e dell’Ortles, la vetta più alta dell’Alto Adige. Trafoi che è anche ai piedi del passo più alto d’Europa, sua maestà lo Stelvio. E quell’unico modo per definire diversamente Trafoi è Thoeni, o meglio “il paese di Thoeni”. Se Trafoi, oggi, è conosciuto in tutto il mondo lo deve a Gustav Thoeni e alle sue straordinarie imprese sportive. Il grande campione dello sci azzurro, trascinatore nei primi anni ’70 della “Valanga azzurra”, uno dei più grandi di sempre dall’alto delle sue quattro Coppe del Mondo vinte (oltre ai titoli olimpici e mondiali) è nato qui e vive qui. Non solo, ma Gustav Thoeni, padre di tre figlie e nonno felice di 12 nipotini, della sua Trafoi è tuttora innamoratissimo. L’albergo dove è nato (una targa affissa nella facciata lo ricorda), il “Bella Vista”, oggi un accogliente Family Hotel (un 4 stelle Superior, se vogliamo dirla tutta, anche a misura di bambino) che conserva un tono intimo e familiare, è diventato un luogo di accoglienza privilegiato per quanti si spingono fin quassù. Ovvero fino al tornante numero 46 della statale 38 del Passo dello Stelvio... Gustav Thoeni in una parte dell’albergo, recentemente apprezzato anche per la cucina di territorio del giovane cuoco Andy Wunderer, ha ricavato il suo museo: una galleria dall’allestimento semplice (impossibile chiedere a Gustav di fare una cosa che non rispecchi il suo carattere schivo) ma dai contenuti preziosi. A partire da quelle quattro sfavillanti sfere di cristallo a forma di coppa che ricordano il suo poker in Coppa del Mondo (1971, 1972, 1973 e 1975: in mezzo c’è la vittoria di Piero Gros, ma Gustav quell’anno si piazzò al secondo posto). Beh, il piccolo museo di Thoeni, ammirabile grazie a una vetrata anche dalla sala ristorante e colazioni dell’albergo, è una della maggiori attrattive turistiche di Trafoi. Perché chi sale fin quassù compie anche un atto di “pellegrinaggio sportivo”, che poi è inevitabilmente pregno anche di un forte desiderio di amarcord per un’epoca, gli anni della “Valanga azzurra”, rimasta nel cuore di tutti. Almeno di chi l’ha vissuta. Gustav proprio nel suo albergo, di proprietà della famiglia dal 1875, nel gennaio scorso ha organizzato una storica rimpatriata dei protagonisti della “Valanga azzurra”, con Gros, Schmalzl, Pietrogiovanna e la vedova di Stricker. C’era anche Alberto Tomba, che Thoeni ha allenato per ben sette anni.
Con Thoeni andiamo a scoprire il piccolo mondo di Trafoi, varcando metaforicamente anche la sbarra che otto mesi all’anno impedisce il transito sul passo dello Stelvio, quando la statale 38, teatro di memorabili imprese sportive (nel ciclismo in particolare), si arrende alla neve. Sul passo, che è a 2758 metri, dal versante altoatesino si arriva dopo 48 tornanti, con pendenze che mano a mano che si sale diventano sempre più ossessionanti.
Monumento alla fatica. Un’ascesa spettacolare, entrata nella mitologia sportiva grazie anche alla Coppa dello Stelvio, gara automobilistica in salita in voga negli anni ’30. “Quando partivano le auto proprio da qui, da davanti all’albergo – racconta Gustav – mio padre mi raccontava che bisognava chiudere le finestre per proteggere i vetri dai sassi che schizzavano sotto le ruote per effetto delle sgommate”. Trafoi, tanto per ribadire il suo rapporto privilegiato con lo sport, si prepara ad accogliere il Giro d’Italia. “Lo Stelvio sarà anche quest’anno la Cima Coppi del Giro – mi hanno invitato lassù e sarà un onore esserci. Dicono ci sarà anche Faustino Coppi, il figlio del Campionissimo che nel 1953 firmò su questa salita una delle pagine memorabili del nostro ciclismo, assicurandosi quell’edizione del Giro”. Il primo luogo che Gustav ci porta a vedere è il Santuario delle Tre Fontane Sacre, quello che dà il nome a Trafoi. Un luogo di devozione, teatro di guarigioni, caro a tutte le genti di qui. E’ circondato da rocce scure e incombenti. Recentemente una frana ha minacciato da vicino la chiesetta e da queste parti dicono che sia stata la Madonna a fermarla… Qui, il lunedì di Pentecoste, arriva anche la processione che parte dalla chiesa del paese. A Gustav piace far vedere i cervi rossi ospitati in una riserva gestita dal Parco Nazionale dello Stelvio (da non perdere anche il Centro visite Naturatrafoi, che si trova proprio di fronte all’albergo Bella Vista). Già, i cervi. Talvolta scendono anche vicino all’hotel, lambendo la piscina termale all’aperto, e finiscono per fare qualche danno alle piante del giardino, però la loro presenza è anche il segno di una bella convivenza fra l’uomo e gli animali all’interno del Parco.
Quanti sentieri intorno a Trafoi! Ci si può sbizzarrire: d’estate con gli scarponi ai piedi e d’inverno con le ciaspole. Chi invece ama lo sci alpino “alla Thoeni” a Trafoi trova pane per i suoi denti. In seggiovia si può salire al Rifugio Forcola e poi da lì andare a scoprire una fitta ragnatela di piste. La base di partenza è a due passi dall’albergo di casa Thoeni, oggi gestito dalla figlia primogenita Petra (che l’arte dell’ospitalità ce l’ha nelle vene) e dal genero Stephan Gander, appassionato di storia e di cultura locale, tanto da organizzare con taglio personale le escursioni con le ciaspole, le passeggiate, le escursioni a cavallo e le degustazioni di prodotti tipici locali. Ovvero parte delle tante attività, molte legate anche al benessere grazie alla nuova Spa, di cui l’albergo è volano. Oggi con Petra e Stephan collabora anche il figlio Matthias.
Gustav si presenta al “Bella Vista” tutte le mattine, lustra con gli occhi le sue coppe, si intrattiene con i clienti, pranza con la famiglia. Insomma, c’è. Questo era il suo mondo di montagna prima di diventare un mito e questo è il mondo, pieno di valori, che lo accompagna e lo accompagnerà per sempre. C’è da giurarci. E’ così dentro alla sua comunità, Gustav, da aver insegnato a sciare a mezzo paese, al parroco Don Gilberto in particolare. “Sciava come uno boscaiolo – sorride Gustav – poi ha finito per mettere in riga anche tanti esperti. Senza ricorrere ad aiuti… divini”.
Gustav Thöni con la figlia primogenita Petra, alla quale ha affidato la gestione dello storico albergo “Bella Vista” (della famiglia Thoeni dal 1875). Sotto: lo storico albergo al tornante 46 del Passo dello Stelvio, con un esterno panoramico su Trafoi, la vetta del Madatsch e il Centro visite del Parco. Più sotto: uno scorcio notturno su Trafoi e uno dei pannelli del Museo Thoeni che documenta i suoi successi negli anni ‘70
37 www.lapiazzaweb.it Turismo - Sì, viaggiare
ARIETE
Dopo una prima parte dell’anno impegnativa e complicata, la situazione comincia a delinearsi con maggiore chiarezza e tutto appare più semplice.
TORO
Grandi emozioni e interessanti opportunità caratterizzeranno questa parte dell’anno. Una sorprendete ed inaspettata fortuna renderà tutto possibile.
GEMELLI
Avete lavorato duramente al vostro progetto e curato ogni dettaglio, a questo punto non potete non riuscire nell’impresa e portare a casa il risultato sperato.
CANCRO
Vi troverete a fare i conti con delle inaspettate folate di vento contrario che vi costringeranno ad affrontare prove che non avevate messo in conto. Siate tenaci.
LEONE
Cominciate a vedere qualche raggio di sole e a raccogliere i frutti di tanto lavoro. Questa primavera vi regalerà emozioni inaspettate. Non siate gelosi di ciò che provate: esternate.
Oroscopo
Aprile
Una nuova energia illumina le giornate di aprile
Sintonizzati sul futuro.
BILANCIA
Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.
SCORPIONE
E’ il momento giusto per fare ordine dentro di voi, nella vostra vita e capire finalmente dove volete andare. Vi sentirete rigenerati e tutto vi sembrerà più chiaro.
SAGITTARIO
La vostra mente sarà ispirata dai sentimenti che finalmente vi concedete di provare. La ragione si mette da parte per dare un po’ di spazio alle emozioni.
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CAPRICORNO
Le energie non vi mancano e neanche la determinazione per superare quei piccoli imprevisti che incontrerete. Del resto, non è la prima prova: ne uscirete vincitori.
ACQUARIO
Questa volta ci credete veramente e questo basta per farvi compiere finalmente quel salto di qualità che a lungo avete sperato di fare. Convinzione è la parola che vi ispira.
VERGINE PESCI
Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.
Quello che è rimasto a lungo in sospeso nelle relazioni vissute alla giornata sarà chiarito e darete un senso più profondo alla persona che vi sta vicino da tempo.
38 www.lapiazzaweb.it 42 Il gruppo 22
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