laPiazza della Riviera Del Brenta - Maggio 2024

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Le facce del dado

Come spesso accade in Italia, le elezioni diventano il termometro per valutare altre temperature politiche. Il primo interrogativo, citando Sordi e Manfredi, è secco: riusciranno i nostri eroi e ritrovare i voti misteriosamente scomparsi ai seggi? Siccome la partecipazione non è la libertà di Gaber, è facile che si fermi attorno alla metà degli aventi diritto. Comunque la risposta all’interrogativo di cui sopra farà sorridere soltanto pochi. Il partito di Giorgia, ormai la chiamiamo solo con il nome come vuole lei, ha solo il problema di capire di quanto salirà oltre il 30 per cento, visto che è già attorno al 32, e ha doppiato la Lega. Il risultato servirà a rinforzare con il peso dei numeri le ambizioni a guidare la Regione, visto che su un punto Giorgia ed Elly Schlein sono d’accordo: il terzo mandato ai governatori non arriverà. Se la Lega ha ormai la metà dei voti di Fratelli d’Italia, nonostante le polemiche e i distinguo di molti, perfino del presidente Zaia, è assai probabile che la candidatura del generale Vannacci porti comunque voti alla Lega. Del resto, il parà della Folgore esaspera concetti che circolano non solo nel Veneto. Il partito vive un’esplicita fronda da parte dei leghisti veneti, che finora hanno sopportato Salvini solo perché era vincente e ha portato il partito nazionale da un misero 4 per cento al 34 delle europee scorse. Ma la resa dei conti è giunta.

segue a pag. 5

della Riviera del Brenta

LA RIVIERA DEL BRENTA SI CANDIDA A DIVENTARE UN SITO DELL’

UNESCO

A rilanciare la proposta è la Conferenza dei sindaci del comprensorio, per creare un ponte ideale tra i siti già presenti del veneziano e quelli presenti nell’area di Padova

Servizio a pag. 8

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ELEZIONI EUROPEE, CI SIAMO: ECCO I CANDIDATI VENETI

Delicato test per tutti gli schieramenti, il centrodestra cerca conferme dal centrosinistra una nuova sfida

Servizio a pag.25

IL VENETO E L’AUTONOMIA PER L’EVOLUZIONE DIGITALE

L’assessore regionale Calzavara: “Sulla strada dell’innovazione maggiori servizi a portata di tutti i nostri concittadini”

Servizio a pag. 27

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Liste d’attesa, sanità al bivio

UNicola Stievano >direttore@givemotions.it<

n nostro lettore, commentando di recente alcuni servizi dedicati ad un importante forum sulla sanità, al quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo, ci ha chiesto perché non dedicavamo più spazio all’annoso problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Perché dare conto dei progressi in campo medico e sul fronte della ricerca internazionale e non dare voce ai cittadini alle prese con le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche? segue a pag. 5

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IPassa il Giro d’ Italia, paesi in festa

l Veneto si tinge di Rosa grazie al passaggio nella nostra Regione della carovana del Giro d’Italia, un serpentone di corridori in gara per aggiudicarsi una delle corse a tappe più famose al mondo e che porterà sulle strade un clima di festa. Il 23 maggio prossimo infatti, la 18esima tappa prevederà la partenza da Fiera di Primiero in Trentino e, con una lunghezza di 171 chilometri, si svilupperà in Veneto fino a toccare il trevigiano per giungere in provincia di Venezia attraversando i Comuni di Martellago, Mirano, Dolo, Stra, Vigonovo per poi presentarsi alle porte di Padova tra Legnaro e Ponte San Nicolò e concludersi nella suggestiva Prato della Valle, cuore pulsante della città del Santo. Un Giro che, secondo Rcs Mediagroup, organizzatori della manifestazione, punta sempre di più ad essere ambasciatore dell’Italia nel mondo e volano anche per l’economia di un Paese. “Andiamo in centinaia di paesi nel mondo e siamo visti da milioni di telespettatori - ha ricordato Urbano Cairo presidente di Rcs. Non possiamo essere il quinto paese al mondo per turismo con le bellezze che abbiamo: dobbiamo diventare i primi. Il Giro ha portato un numero di turisti in più che non si vedevano da tempo”. Le comunità locali ovviamente si preparano ad accogliere nel migliore dei modi ciclisti e addetti ai lavori. “Una grande emozione - dichiara Martino Schiavon, sindaco di Ponte San Nicolò. In paese c’è grande fermento e attesa, che si stanno tramutando in varie iniziative”. “Per la prima volta il Giro abbraccia Mirano da Nord a Sud - gli fa eco Tiziano Baggio, sindaco di Mirano - coinvolgendo la piazza del capoluogo ma anche le frazioni di Ballò e Scaltenigo. Un evento fantastico che la città saprà accogliere come merita”. “Una bella opportunità per far conoscere le bellezze e i prodotti del nostro territorio in tutto il mondo - aggiunge Andrea Saccarola primo cittadino di Martellago - e nel contempo un evento sportivo che rallegrerà e son sicuro, emozionerà, i nostri concittadini”. “Accoglieremo i corridori davanti al Duomo - conclude Gianluigi Naletto, sindaco di Dolo - assieme a sportivi e persone fragili, per dare all’evento anche una connotazione sociale”.

Il 23 maggio tappa nel veneziano e padovano

Le facce del dado

di Antonio Di Lorenzo

Forza Italia ha ritrovato una sua identità post berlusconiana (anche se la famiglia mantiene salde le redini) e spera di aver ritrovato anche la forza elettorale, almeno quella per diventare il secondo partito della coalizione di centrodestra. Nel Veneto ha già dimostrato di aver fatto crescere le iscrizioni. Nel centrosinistra, la sfida tra Pd e Cinque Stelle che a livello nazionale li vede testa a testa, non ha campo: il Pd è sul 16 per cento e i seguaci di Conte attorno al 6. Le elezioni europee saranno il banco di prova per vedere se le strategie di Schlein, unico caso di un’esterna giunta a guidare un partito, letta come il frutto di un Opa ostile nei confronti del Pd, e quella dell’avvocato che ha letteralmente sfilato il movimento a Grillo, sono comunque vincenti. Le altre formazioni hanno il problema di superare la soglia di sbarramento del 4 per cento: più facile per Renzi, che conta sui voti di Bonino, meno per Calenda e l’Alleanza Verdi Sinistra. Tutti hanno lanciato il dado e aspettano di vedere (non di nascosto, per usare la frase di Enzo Jannacci) la faccia che fa.

Liste d’attesa, sanità al bivio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Non è la prima volta che ci arriva questa sollecitazione e non è infrequente che a fronte di un intervento o una notizia di carattere sanitario appaia l’immancabile osservazione “sì, ma le liste d’attesa...”. Premesso che a questo argomento abbiamo dedicato decine di servizi in tutte le nostre edizioni e continueremo a farlo, il fatto che i cittadini continuino a richiedere attenzione su questo fronte è un segnale da non sottovalutare. Cerchiamo però di non cadere nella tentazione del luogo comune dei lunghi tempi di attesa della sanità: non è sempre così e non lo è per tutti i casi, in particolare per le prestazioni urgenti e indifferibili, pur con qualche eccezione che giustamente fa notizia. Ciò non toglie che ogni giorno migliaia di cittadini si trovino a fare i conti con tempi d’attesa ancora lunghi nella sanità pubblica. Una recente inchiesta di Altroconsumo rivela che su 1.100 italiani interpellati ben 950 hanno avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame nel corso dell’ultimo anno. Così molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati, affrontando costi elevati, oppure a rinunciare a alle cure. Per molti, poi, è impossibile rispettare i tempi suggeriti dal medico e c’è chi è costretto a lunghi spostamenti pur di avere l’appuntamento. A farne le spese sono soprattutto i più deboli, chi ha meno disponibilità economiche, gli anziani. In Veneto si cerca di correre ai ripari. Anche di recente la Regione ha annunciato importanti stanziamenti, l’ultimo da 40 milioni per superare il problema delle liste d’attesa e ha reclutato specialisti per smaltire le agende. Ma si tratta di un aspetto strutturale che va affrontato alla radice, rafforzando proprio la sanità pubblica, pagata dai cittadini.

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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).

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della Riviera del Brenta Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione:
è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 6 maggio 2024
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Infrastrutture. Sono attesi da Anas cantieri fra Mestre e Codevigo per 30 milioni

Pressing dei Comuni per i lavori di messa in sicurezza della Romea

S ale il pressing dei Comuni della Riviera del Brenta sulla Regione per far partire i lavori per la messa in sicurezza della statale 309 Romea entro l’estate. A sollevare la questione facendosi portavoce dei malumori del comprensorio è stato nelle scorse settimane il sindaco di Mira Marco Dori che è anche presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera. Complessivamente si attendono cantieri da parte dell’ Anas sul tratto che va da Mestre ai confini con il Comune di Codevigo, per 30 milioni di euro. Sindaci e residenti sono pronti alla protesta se si continua a temporeggiare. Va detto nello specifico, che l’investimento complessivo di Anas sul territorio mirese ammonta a

Gli interventi a Mira riguardano l’incrocio di Giare, quello di Dogaletto, l’immissione di Malcontenta

circa 14 milioni euro. Gli interventi riguardano principalmente alcuni nodi stradali da tempo noti per la loro pericolosità e cioè l’incrocio di Giare, quello che si trova a ridosso dell’ipermercato Lando, l’immissione verso il centro di Malcontenta e l’area industriale ex Pansac che si trova sempre fra Malcontenta e Dogaletto. In questi punti saranno fatte delle rotatorie. Nel pacchetto completo di interventi, c’è anche la realizzazione di sottopassaggi ciclopedonali e la messa in sicurezza degli spazi di fermata degli autobus di linea.“A Mira - spiega il sindaco Marco Dori - abbiamo

di fatto completato a parte qualche passaggio finale, l’iter burocratico per la realizzazione degli interventi previsti da anni di cui invece non si sa la data di inizio. Abbiamo portato con esponenti politici (Stefano Molena del Pd) e Comuni della Riviera il problema alla Città Metropolitana, grazie alla discussione una mozione per velocizzare i cantieri“. I cantieri partano entro l’estate altrimenti, fanno sapere gli amministratori locali, altrimenti scatteranno preteste anche sulla Romea insieme ai cittadini. In prima fila in questo senso c’è il Comitato Opzione Zero capeggiato da Mattia Donadel. Anche a Campagna Lupia intanto si attendono lavori per circa 15milioni di euro per realizzare le rotatorie a Lughetto, Lugo e Lova. Il sindaco di questo paese nelle scorse settimane ha incontrato i vertici di Anas insieme ai funzionari della Regione. Al Comune di Campagna Lupia i funzionari Anas hanno promesso che entro l’anno partiranno i cantieri per la realizzazione della rotonda a Lughetto. Si spera che la promessa si realizzi e non si aspettino anni poi per fare le rotonde a Lova e Lughetto“. Intanto il Pd con esponenti locali e regionali come il consigliere Jonathan Montanariello ha raccolto in piazza nelle scorse settimane circa 200 firme per ottenere l’inizio a breve dei cantieri per la messa in sicurezza della statale 309 Romea. La raccolta di firme continuerà e le sottoscrizioni saranno portate all’attenzione degli enti preposti, sperando che nel frattempo i lavori tanto attesi per la sicurezza partano.

Interpellanza di Fratelli D’Italia su autovelox e T- Red

Una interpellanza di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Mira per sapere il collocamento nel territorio, degli autovelox e degli apparecchi T- Red. A spiegarlo è il capogruppo di Fratelli D’Italia Antonio Mendolia. “Vorremmo sapere se - spiega Mendolia - tutte queste apparecchiature sono tutte fornite della prevista omologazione in quanto solo l’omologazione completa, che assicura la precisione dell’apparecchio, rende legittimi gli accertamenti effettuati attraverso autovelox e T-red”. Le richieste fatte da Fratelli D’ Italia sono specifiche. “Abbiamo chiesto al sindaco - dice Mendolia - di fornirci copia della documentazione che attesti la prevista omologazione delle apprecchiature. Chiediamo di sapere dove sono posizionati, nel territorio comunale, gli

autovelox ed i T-Red. Chiediamo inoltre di sapere se è interesse di questa amministrazione provvedere ad installare nuovi apparecchi e dove; e chiediamo infine di sapere l’amministrazione da lui guidata non ritiene importante presegnalare, con cartelli, la presenza dei T-Red, anche se la Corte di Cassazione, ha stabilito che “a differenza degli autovelox la presenza del T-Red non deve essere segnalata con cartelli stradali”. Chiediamo ciò in modo che questa segnalazione, anche se non prevista, contribuisca invece a far comprendere agli automobilisti il fatto che nei confronti degli utenti stradali, prediliga una attività di prevenzione piuttosto che una attività repressiva interessata solamente a fare cassa”. (a.a)

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Territorio. La Conferenza dei sindaci del comprensorio rilancia la proposta

La Riviera del Brenta si candidata a sito Unesco

L a Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta punta tutto sulla bellezza del suo territorio. L’assemblea degli 11 Comuni della Riviera del Brenta infatti ha deciso di investire su un ventaglio di progetti che ruotano tutti attorno alla valorizzazione della bellezza del territorio e la sua conoscibilità, per attrarre nuovi turisti ed investitori. Questo grazie ai fondi annuali messi a disposizione come compartecipazione dalla Regione Veneto. Ricordiamo che i Comuni della Conferenza sono Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso D’Artico, Fossò, Mira, Noventa Padovana, Pianiga, Stra, Vigonovo. “Il progetto bandiera - spiegano i sindaci della Conferenza - è quello legato alla “candidatura Unesco” del territorio. Il concetto chiave è questo: creare quel ponte naturale e territoriale tra i siti Unesco già presenti a Mira, quello legato alle ville palladiane e quello afferente a Venezia e la sua laguna, con il sito Unesco di Padova. Il tutto, facendo leva sulla caratteristica prin-

cipale della Riviera del Brenta: le ville e i loro giardini. Un investimento a medio termine che, una volta conseguito il riconoscimento, si dovrebbe tradurre in un volano per il turismo culturale e territoriale, con una crescita esponenziale delle presenze e degli investimenti, così come accaduto per le vicine colline del prosecco o per le Dolomiti”. Oltre a questo progetto, la Conferenza punta ad espandere il marketing territoriale grazie ad alcuni eventi sportivi di grande impatto mediatico, quali il Giro D’Italia e la Venice Marathon, a maggior ragione ora che il Veneto è stata riconosciuta quale Regione Europea dello Sport.

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Continueranno inoltre gli investimenti legati al progetto “Riviera Ebike”, quindi per lo sviluppo e la diffusione del cicloturismo. Per ultimo si produrranno dei contenuti multimediali e analogici legati sempre al tema dell’Unesco e della promozione territoriale per far conoscere la Riviera del Brenta e le sue bellezze e le sue attività, dalle ville al Naviglio, dalla laguna al calzaturiero, sui canali televisivi e digitali regionali e nazionali. Insomma il potenziamento della promozione di un’area in cui già ora arrivano decine migliaia di visitatori ogni anno per le sue peculiarità.

Alessandro Abbadir

Gruppo Anap, tanti appuntamenti nel 2024

Il Gruppo Artigiani Anap ed Amici con l’associazione Artigiani Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta organizzano per il 2024 una fitta serie di gite ed eventi aggregativi ed incontri. “Abbiamo cercato - spiega Ferruccio Ferraresso vicepresidente del gruppo in rappresentanza di circa 100 soci - di andare incontro a tutte le richieste formulando un programma ricco ed interessante per i soci e tutti gli interessati“. Alcuni appuntamenti si

sono già svolti. Il 26 maggio gita a Vicenza con visita guidata della città e pranzo al ristorante “Enrico VIII°” ad Arcugnano. Il primo giugno visita al Museo Ferrari e Pavarotti in Emilia Romagna. Il 16 giugno gita con guida turistica al centro storico di Monte Forte D’Alpone, con visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Le gite ripartiranno il 17 settembre con un tour in Abruzzo di 4 giorni. Il 29 settembre gita a Brescello, con visita guidata al Museo di Don Camillo e Peppone. Il 20 ottobre gita a Portogruaro. Il 15 novembre nella sede degli artigiani conferenza illustrativa sulle malattie della terza età. Il 15 dicembre al ristorante “Il Burchiello” di Oriago il tradizionale pranzo di fine anno. Info 041412844. (r.m.)

messaggio politico elettorale

8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Onisto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Mira

Ambiente. Nelle scorse settimane il Comune di Mira ha concluso controlli su 3503 piante

Oltre 170 alberi a rischio abbattimento

Nelle scorse settimane è terminato il secondo stralcio del censimento arboreo che ha interessato ben 3503 piante che si trovavano all’interno del territorio comunale mirese fra capoluogo e le diverse frazioni. “Lo scopo del servizio che è stato fatto dal Comune di Mira - spiega l’assessore comunale Albino Pesce con delega al verde pubblico - è quello di verificare ogni albero e di segnalare gli esemplari portatori di anomalie significative e con potenziali ripercussioni sulla loro tenuta meccanica, in modo da definire un piano di intervento adeguato alle problematiche individuate e alla fruizione dell’area”. Le piante che sono state oggetto della verifica erano collocate in otto località e aree con diversa destinazione e cioè nello specifico: aree verdi, plessi scolastici, poi a Mira Taglio, Oriago, Mira Porte, Gambarare, Borbiago, Marano, Malcontenta. Le informazioni che sono arrivate con il censimento, fanno sapere dal Comune permettono ora di definire un piano di gestione delle aree alberate consistente in: prescrizione di interventi manutentivi, compreso il possibile abbattimento delle situazioni già identificate critiche, dettagliato nella definizione delle tempistiche e nella modalità di esecuzione. E poi: indicazione di necessità di valutazione della stabilità in senso stretto, in caso di alberi in cui fosse effettivamente necessario, secondo una scala di priorità basata sulle problematiche rilevate. Il cen-

simento degli esemplari è stato effettuato mediante antenna Stonex s800 a, la quale ha permesso la geo referenziazione delle piante. In fase di raccolta dati le piante sono state cartellinate ed è stato a loro attribuito un codice univoco. In un secondo momento le posizioni sono state caricare nel gestionale software Greenspaces, all’interno del quale è possibile consultare ogni singolo albero appartenente ad una determinata località. “Le piante in visibile stato vegetativo deperente - conclude l’assessore Pesce - o in situazioni di precaria stabilità meccanica è stata prevista una va-

lutazione secondo il protocollo Vta (Visual Trees Assessment). Ne sono stati rilevati 120 esemplari pari al 3,43% del patrimonio arboreo censito, mentre sono stati rilevati 52 alberi morti. Una volta eseguite le Vta nei 120 esemplari segnalati si proseguirà con il censimento in altre aree del territorio”. Si tratta di una operazione molto importante perché permette di prevenire con interventi ad hoc alcuni cedimenti e cadute di alberi che a volte con il maltempo si verificano. Ovviamente con più facilità se le piante sono in cattivo stato di salute.

Alessandro Abbadir

Forza Italia all’attacco: “Parco delle Rimembranze nel degrado”

“Il Parco Delle Rimembranze di Mira? Nel degrado più completo”. A sollevare la questione nelle scorse settimane è stato il referente di Forza Italia Stefano Deppieri. “Forza Italia sezione di Mira, sensibile ai valori della libertà e autonomia - dice Deppieri - ricorda che questi li dobbiamo soprattutto ai caduti delle precedenti guerre che rimarranno per sempre nei nostri ricordi con profondo rispetto e gratitudine. Rispetto è la parola giusta che si deve avere verso coloro che hanno perso la vita combattendo in tutte in tutte le guerre per difendere la libertà e la democrazia. In nome di quel ricordo sono state costruite opere che commemorano i caduti di guerra come, monumenti, musei, parchi, cippi, targhe ecc. Ma tutto questo non basta, queste opere devono essere mantenute in perfetto stato di conservazione

se si vuole onorare degnamente il ricordo dei caduti”. “Il Comune di Mira ha nel suo territorio diverse di queste opere che purtroppo non sono adeguatamente pulite e ordinate- sottolinea Deppieri. Vale la pena di citare una in particolare

che si trova in via Silvio Trentin ed è il Parco delle Rimembranze un monumento in ricordo dei caduti della “Grande guerra”. Questo parco, ora risulta nel più totale abbandono e degrado. E’ stato progettato

Per le piante in visibile stato vegetativo deperente o in situazioni di precaria stabilità meccanica è stata prevista una valutazione secondo il protocollo Vta (Visual Trees Assessment). Queste sono una parte fortemente minoritaria del patrimonio arboreo censito, mentre sono stati rilevati 52 alberi morti.

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con vialetti, alberi di vario genere e con oltre duecento colonnine metalliche con i nomi dei caduti. Ad oggi l’erba alta e gli alberi hanno coperto tutto compreso i vialetti e parte delle colonnine, mentre le altre o sono cadute a terra o addirittura appoggiate sui tronchi degli alberi. Le attuali condizioni del “parco” non si possono ritenere rispettose nei confronti di coloro che hanno perso la vita per la democrazia e la libertà del nostro paese, né si pongono al cospetto dei cittadini con il decoro che è dovuto. Si fa pertanto un accorato appello all’attuale amministrazione affinchè venga fatta a breve una pulizia e sistemazione del Parco e per il futuro venga previsto un progetto di ammodernamento decoroso del Parco”. Il Comune interpellato ha promesso un sopralluogo per verificare la situazione. (a.a)

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Ascolta Alcune delle piante controlllate
Mira Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io

Servizi. E’ stata presentata in consiglio comunale dal vicesindaco Gabriele Bolzoni

Costituzione Digitale, plaude la Presidenza della Repubblica

La Costituzione Italiana a portata di clic. Durante un consiglio comunale che si è tenuto nelle scorse settimane in municipio a Mira stata presentata ufficialmente l’App “Costituzione Italiana Digitale”, un progetto innovativo promosso e finanziato dal Comune che ha avuto il plauso della Presidenza della Repubblica. La App sulla Costituzione è stata inviata infatti in anteprima al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il Quirinale che, per mezzo di propri funzionari, ha testimoniato di aver accolto con favore l’iniziativa del Comune di Mira. L’App sulla Costituzione realizzata dal Comune è scaricabile gratuitamente dalle maggiori piattaforme digitali, come Google Play o App Store. “Questa - spiega il vicesindaco Gabriele Bolzoni con delega alla digitalizzazione - vuole essere una proposta adatta ai tempi odierni, rivolta a tutti i cittadini, ma con un occhio di riguardo per i più giovani, abituati ad usare il cellulare o il tablet per lavoro, per lo sport, per il loro tempo libero, per condividere i loro contenuti, e per tutti gli altri usi possibili di comunicazione. Un prodotto sviluppato anche internamente, per questo ringrazio quanti hanno collaborato a questo progetto innovativo e precisamente il Servizio Sistemi Informativi e la segreteria generale dell’ente oltre che alla società che ne ha curato lo sviluppo”. Grazie all’App sarà possibile accedere a tutti gli articoli della Costituzione Italiana, incluse le precedenti versioni; ascoltarli, salvarli tra i preferiti, aggiungere eventuali note o condividerli; inserire delle parole chiave per cercare facilmente l’articolo di proprio interesse; scoprire la storia della Repubblica Italiana dal 1946 ad oggi, compresi i suoi simboli; conoscere meglio i Presidenti della Repubblica, del Consiglio e tutti i personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese. Questa iniziativa si inserisce in una ampia proposta di studio e approfondimento del testo costituzionale, a cominciare dagli articoli della Costituzione Italiana di stret-

ta correlazione e interesse per gli enti locali, grazie a lectio magistralis che saranno organizzate con accademici e studiosi. “L’iniziativa presentata al Consiglio Comunale - spiega il presidente del Consiglio Comunale Raffaele Ciriello - fa parte di in un progetto istituzionale sviluppato su più fasi. Abbiamo consegnato ai consiglieri anche un agevole manuale con le norme statutarie e una spilla con lo

La più grande mostra

Addio all’imprenditore e maestro artigiano Valter Carlin

stemma comunale, ma sono in programma altre giornate di approfondimento su argomenti e riforme collegati alla nostra carta costituzionale”.

Il Comune per rendere la App di più facile comprensione ha anche fatto un volantino ad hoc di spiegazioni della App Mobile “Costituzione Italiana Digitale” e indicando anche i relativi link disponibili sul sito del Comune.

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La mostra arrivaal Centro Le Barche per far divertire un pubblicoeterogeneo dopoilgrandesuccesso ottenutoaOriocenter con oltre 160.000 ingressi in poco più di 5 mesi.

La società Brick Show srl, ideatricee promotricedell’iniziativa, ha costruito appositamente perl’esposizione alCentro

Le Barcheil modello Venice Postcard, un modello che racchiude i più famosi simboli del-

che la possibilitàdi guardare all'interno e vedere la vita che si svolge sulla stessa.

Il Duomo di Milano

La facciata delDuomo di Milano èstata costruitainteramente con mattoncini, preservandoi piùpiccoli dettagliarchitettonici del Duomo in scala 1:24, e per costruirla sono stati utilizzati oltre100.000 mattoncini LEGO®. Oltre alla facciatastessa, èstataparzial-

funzionanti. Attualmente il galeone originale è ormeggiato per la visita nell'antico porto di Genova. Il modelloèlungo 170cm,alto 130 cm e largo 50 cm.

Erebor

la Montagna Solitaria

La grandefortezza diEreborMontagna Solitariaè stata mappata sul modello. È uno dei principali luoghidi azione dello Hobbit.

eunanno dilavorodelco foto in uno scenario 3D.

Lutto nel mondo dell’imprenditoria: è morto a 77 anni di Valter Carlin, storico imprenditore e fabbro rinomato in tutto Veneto per le qualità delle sue produzioni. Conosciuto come “Lello”, Valter Carlin è partito da zero lavorando fin da piccolo e facendo tesoro di quello che imparava ogni giorno. Con la sua tenacia è riuscito a diventare un fabbro e un Maestro Artigiano. “Uno dei suoi motti preferiti infatti era - spiegano i figli Riccardo e Mario - una celebre frase di Vittorio Alfieri: “volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”. E’ un incoraggiamento alla perseveranza, al raggiungimento dei propri obbiettivi e a non farsi fermare. Ha iniziato a lavorare il ferro per passione. Il sogno si è realizzato fondando la “Officina Fabbrile “ di Carlin Valter & Figli, via Maestri del Lavoro, a Mira. Negli ultimi quarant’anni si è dedicato alle lavorazioni legate al ferro con approfondimento delle tecniche, delle tradizioni e del design”. Ha insegnato ai suoi due figli le tecniche e “le furbizie” del mestiere; ha trasmesso loro la passione ed insieme hanno studiato e lavorato fino ad arrivare ad oggi, con una sede lavorativa all’avanguardia e capace, che ha portato la ditta a collaborare con diversi artisti di fama internazionale, musei, Biennale di Venezia e con diverse e prestigiose realtà locali.

Membro storico dell’Associazione

Artigiani della Riviera del Brenta è stato anche membro dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia. “Era sempre presente - raccontano i figli Mario e Riccardo che porteranno avanti l’azienda voluta dal padre - nel sostenere manifestazioni ed opere benefiche a favore del territorio. Ha sempre amato l’arte in tutto le sue forme; la sua positività era contagiosa e riusciva a trovare il buono in ogni cosa e per questo si è fatto amare da tanta gente. “Alla famiglia Carlin - spiegano il presidente dell’Associazione Luca Vanzan e il segretario Giorgio Chinellato - esprimiamo le più sentire condoglianze per la morte di Valter, fabbro e maestro artigiano di grandissimo valore ed umanità”. Al suo funerale c’erano tantissime persone. (r.m.)

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Strade rigenerate a Mira e Oriago per favorire una mobilità sostenibile

S trade rigenerate. Questo l’intervento che il vice sindaco del Comune di Mira Gabriele Bolzoni con delega alla mobilità e trasporti di concerto con l’ufficio sta attuando. Si punta a nuove azioni e strategie nell’ambito della mobilità nel territorio mirese. “Una strategica configurazione del sistema della mobilità: consentirà di ipotizzare una più “leggera” mobilità urbana ed avviare un percorso per rigenerare il centro come “zona di incontro” o “zona 30” al pari di quanto sta avvenendo in molti altri paesi europei- premette Bolzoni. Punti strategici posizionati lungo la viabilità formalmente strutturati (parcheggi di interscambio, restringimenti delle corsie, individuazione di idonea segnaletica…) segnano l’ingresso al cuore del sistema urbano ove la precedenza è assegnata a pedoni e ciclisti”. L’idea è quella quindi di puntare ad un sistema stradale che all’interno del centro urbano cessa di essere esclu-

sivo spazio veicolare per rigenerarsi come spazio collettivo. La strada reinterpretata come spazio flessibile dove con semplici azioni (arredi, segnaletica, colori, pavimentazioni), di riorganizzazione degli spazi centrali e laterali, o di “governo” del traffico (riduzione della velocità, trattamento delle superfici, riorganizzazione degli spazi laterali)

I primi interventi sono stati attivati nelle scorse settimane in via Fornace e in Riviera Bosco Piccolo

possono ottenere risultati straordinari di ricucitura urbana”. “I primi interventi attivati in via sperimentale - continua Bolzoni – sono stati in via Fornace (Mira Taglio), Riviera Bosco Piccolo (Oriago), se la sperimentazione fornirà dati significativi

li attiveremo anche in altre parti del territorio al fine di dare omogeneità agli interventi e di renderli efficaci e riconoscibili agli utenti delle strade”. L’amministrazione comunale oltre all’individuazione delle strade a priorità ciclabile con il limite dei 30 chilometri all’ ora (che sono com-

Lucarda (Coraggio Italia): “Aree per gli islamici nei cimiteri”

La proposta è di quelle che farà discutere ma nel frattempo ha incassato degli apprezzamenti. A lanciarla è il consigliere comunale di Coraggio Italia che chiede che sindaci della Riviera del Brenta valutino l’opportunità di collocare all’interno dei cimiteri cittadini un’ area destinata alle sepolture islamiche, che eviti loro di migrare per decine di chilometri per far visita alle tombe dei loro cari. Paolo Lucarda sottolinea come sempre più spesso in Riviera, ci vivono persone di religioni diverse. Spesso di religione islamica. Proprio per questo è importante se si punta ad una effettiva integrazione, “mettere a disposizione di queste persone delle aree all’interno dei cimiteri specifiche, che hanno bisogno di una consacrazione speciale”. Ora queste aree ad hoc nei cimiteri esisto-

no, ma sono solo nei capoluoghi di provincia. Non sarebbe difficile identificare e destinare all’interno di almeno un camposanto per Comune, propone Lucarda, un’area specifica per i cittadini di religione islamica. “Si sentirebbero cittadini integrati nel territorio in cui vivono - dice - avendo sepolti i loro cari vicino. Queste persone vivono, lavorano e fanno parte della storia dei nostri territori”. Lucarda fa l’esempio della dottoressa Samar morta di covid e a cui il Comune di Mira ha intitolato un parco qualche settimana fa. “Se ci fosse stata un’area ad hoc a Mira,sarebbe sepolta qui - dice - e non a Marghera”. Il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta Marco Dori è favorevole all’idea e la proporrà ai 10 sindaci del comprensorio. (a.a.)

plessivamente una trentina) attraverso l’ufficio mobilità e trasporti sta analizzando una serie di interventi di moderazione del traffico da attuare nel territorio, che rappresentano un utile strumento di adeguamento delle strade esistenti. Intervenire per moderare il traffico significa

disegnare un nuovo profilo della strada che induca istintivamente a rallentare e che renda fisicamente più difficile o impossibile mantenere una velocità elevata. “Le opzioni di base - specifica Bolzoni - sono due: i dispositivi di moderazione del traffico orizzontali e verticali. I principali interventi di moderazione del traffico quindi sono il restringimento della carreggiata e la creazione di strutture che inducono a rallentare in modo significativo la velocità dei veicoli. In ambito urbano, dove la complessità dell’ambiente rende impopolari interventi di natura invasiva, sono richieste soluzioni esteticamente gradevoli: richiesta che le tecniche di moderazione del traffico possono soddisfare”. Il Comune poi con il sindaco Marco Dori intende realizzare seguendo le linee del Pat dei veri e propri quartieri 30 all’ora, una programmazione che per essere realizzata avrà bisogno di anni. Alessandro Abbadir

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Ascolta www.veneto24.it Mira Viabilità. Parte una sperimentazione innovativa nel territorio comunale
L’entrata del cimitero di Gambarare L’intervento in Riviera Bosco Piccolo

Infrastrutture. L’annuncio dell’assessore

regionale Elisa De Berti

Rotatoria di via Pasteur, arrivano 2 milioni di euro

Ancora passi avanti per la realizzazione della rotatoria che dovrebbe consentire lo snellimento del traffico fra la strada regionale 11 e via Pasteur. La giunta regionale, infatti, ha approvato lo stanziamento di due milioni di euro, per la messa in sicurezza della strada regionale Brentana Ss11 Padana superiore. “Andiamo a dare una risposta ad un territorio che aspettava da tempo - ha evidenziato la vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti. In base al Protocollo di intesa tra Regione, Veneto Strade e Anas, per la realizzazione dell’intervento che sarà eseguito a cura di Veneto Strade, braccio operativo della Regione, la quale monitorerà lo stato di sviluppo ed attuazione del progetto”. Il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto e il vicesindaco Matteo Bellomo sottolineano l’importanza dell’opera, fondamentale per il territorio ed in particolare per consentire l’inserimento nella Regionale 11 dei mezzi di soccorso dell’ospedale, che si sostanzia nella realizzazione di una nuova rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra la strada regionale e

via Pasteur, in vicinanza di via Torre. “Da decenni attendiamo questo interventoevidenziano i due amministratori - importantissimo se accostato anche all’ampliamento del Pronto Soccorso dolese. Siamo dunque grati alla Regione, a Veneto Strade e ad Anas per averlo inserito nei finanziamenti. Un grazie particolare va ai consiglieri regionali Jonatan Montanariello e

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Francesca Zottis, che in tutti questi anni, a intervalli regolari, hanno continuato a sollecitare, con atti formali, la giunta regionale affinché inserisse questa importante infrastruttura nel quadro di programmazione”. “L’impegno - concludono Naletto e Bellomo - è di concordare con Veneto Strade l’iter dei lavori e dare anche il via ad altre due opere estremamente significative: la passerella ciclopedonale di villa Angeli e il ripristino delle rive in località Musatti”. Da parte sua la consigliera regionale di maggioranza Roberta Vianello fa delle considerazioni. “Sulla sistemazione a Dolo della rotatoria Pasteur non si può non considerare che quest’opera e’ stata fortemente voluta dal compianto ex sindaco, Alberto Polo, e seguita con cura ed estrema attenzione dall’assessore Elisa De Berti che ho interessato personalmente e a più riprese. A lei vanno i ringraziamenti - ha detto la consigliera - perchè da quando è stata coinvolta ha voluto con caparbietà portare a compimento l’intervisto richiesto. Perché a Cesare, deve essere riconosciuto quello che è di Cesare”. Lino Perini

Pro Loco: Nereo Fracasso è stato confermato presidente Alla Pro Loco è stato rinnovato il direttivo per il prossimo quadriennio. In qualità di presidente è stato riconfermato Nereo Fracasso (in foto) e c’è stata la conferma in qualità di vicepresidente per Gianfranco Berno. Del direttivo per il quadriennio 2024-28 fanno parte come consiglieri Andrea Zingano, Roberto Stocco, Luigino Bottacin, Manuela Masato e Radames Stramazzo. Nereo Fracasso ha ringraziato i soci per la fiducia assegnata e per l’impegno profuso in tutte le iniziative promosse della Pro Loco. “I volontari - ha sottolineato Fracassosottraggono il loro tempo alle incombenze familiari, personali e lavorative e le critiche, spesso immotivate, giungono da chi non ha compreso quanta fatica costi in termini lavorativi ed economici organizzare un evento, valorizzare il territorio e portare avanti le sue tradizioni. A complicare il lavoro della Pro Loco sono anche le norme di sicurezza sempre più stringenti e l’aumento dei costi che negli ultimi anni sono lievitati a dismisura”. ( l.p.)

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Sambruson. Nelle scorse settimane alla scuola primaria Daniele Manin

Torna dopo tre anni di attesa l’antico blasone dei Badoer da Peraga

E’ un’ opera artistica molto antica, voluta per rappresentare lo sposalizio fra un nobile della famiglia Badoer della Repubblica Serenissima di Venezia con un’appartenente alla famiglia dei Peraga di Padova, intorno alla metà del 1200

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Con una cerimonia solenne, finalmente, dopo tre anni di attesa e numerose polemiche, compresa un’interrogazione consiliare, il blasone dei Badoer da Peraga, è tornato a far bella mostra di sè ed adornare la parete della scuola primaria Daniele Manin di Sambruson. E’ arrivata a conclusione, una vicenda che, nel febbraio del 2021, aveva visto alcuni residenti della frazione dolese manifestare preoccupazione per il mancato riposizionamento dello stemma originale, opera artistica molto antica, voluta per rappresentare lo sposalizio fra un nobile della famiglia Badoer della Repubblica Serenissima di Venezia con un’appartenente alla famiglia dei Peraga che rappresentava la ricca e culturalmente importante città di Padova, sposalizio avvenuto presumibilmente intorno alla metà del 1200. Per tale unione venne coniato il blasone che è rappresentato da uno scudetto con leone rampante a sinistra, sormontato da cimiero con elmo e protome di leone alato. Fra le ali del leone del cimiero sono inserite due ruote, emblema della famiglia dei Peraga. Entrambe le famiglie avevano forti interessi e possedimenti nel territorio di Sambruson e qual blasone è diventato un emblema per le genti ambrosiane, era stato sempre conservato gelosamente sino ad essere collocato nell’atrio della scuola elementare nel 1960.

Il manufatto, venne rimosso durante le operazioni di cantiere per consentire l’efficientamento termico dell’edificio. Al termine dei lavori, però, non era ricomparso e questo aveva ingenerato preoccupazioni nei residenti. Tanto che fu fatta un’interrogazione in consiglio comunale alla quale l’assessore alla cultura Matteo Bellomo aveva risposto assicurando che il blasone era stato preso in carico dall’assessorato alla cultura per essere restaurato a cura della ditta “Dal Pozzo” di Zero Branco. Restauro terminato nelle scorse settimane, lo stemma è stato riposizionato al suo posto. “Riportare ad antico splendore un pezzo della nostra storia - ha evidenziato il sindaco Gianluigi Naletto - è certamente motivo di grande soddisfazione. Soprat-

tutto quando la cura del passato riesce ad andare di pari passo con la necessità di innovare per rispondere al meglio alle sfide di questo nostro tempo. Ora la Comunità ambrosiana può contare su di una scuola totalmente rinnovata e sul proprio storico blasone installato all’ingresso della biblioteca di plesso perché così, ne siamo certi, potrà essere valorizzato al meglio dai nostri bravi insegnanti e operatori scolastici”. Ha, inoltre, osservato l’assessora alla pubblica istruzione dolese Valentina Bergo: “gli studenti della scuola Manin affronteranno nelle prossime settimane un lavoro didattico sul blasone assieme allo storico locale Giampaolo Zampieri, che ringraziamo per la preziosa disponibilità”. Lino Perini

I consiglieri regionali dem: “più soldi alla Conferenza dei sindaci”

”La Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta può essere uno strumento molto importante per fare rete tra i Comuni e favorire una gestione associata dei servizi e degli interventi per lo sviluppo territoriale. Ma se gli stanziamenti che arrivano dalla Regione si limitano complessivamente a 90 mila euro, la Conferenza diventa solo fumo negli occhi. Altro che autonomia territoriale”. A sostenerlo i consiglieri regionali del Pd Veneto, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, in merito a “Criteri e modalità per l’assegnazione di contributi per interventi che interessano l’area della Riviera del Brenta”. La capogruppo dem Camani aggiunge: “ad appena tre anni di distanza dalla sua istituzione siamo

già al capolinea se non si deciderà di investire le risorse adeguate per la Riviera, 90.000 euro sono davvero briciole”. Il consigliere Montanariello ha aggiunto :”in sede di bilancio

abbiamo presentato una serie di emendamenti per chiedere un maggiore riconoscimento economico. Restano irrisolti molti problemi, che vanno affrontati in modo associato,

a partire dagli sfalci d’erba e la tutela degli argini. Stesso caos per quanto riguarda le manutenzioni dei ponti apribili: non possono essere lasciati in carico al singolo Comune (il caso emblematico è quello di Mira), visto che rappresentano infrastrutture appartenenti ad un percorso navigabile, quello dei Navigli, che attraversa un territorio esteso. E anche per quanto concerne i rifiuti galleggianti serve una gestione unitaria tra Comuni, perché le singole amministrazioni non possono farsi carico da sole dello smaltimento. Escavi dei corsi d’acqua e messa in sicurezza di alcuni segmenti della strada regionale 11, restano analogamente in stallo se non ci sarà una decisa virata per il rafforzamento della Conferenza dei sindaci”. (l.p.)

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La cerimonia a Sambruson

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PASQUALETTO

CANDIDATO VENETO AL PARLAMENTO EUROPEO CIRCOSCRIZIONE NORD ORIENTALE

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(Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia)

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nell’Unione Europea; • rivedere il Green Deal scrivendo in maniera precisa come finanzieremo gli obiettivi di transizione energetica.

SULLA SCHEDA SCRIVI:

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ELEZIONI EUROPEE 2024
8-9 GIUGNO PASQUALETTO
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carlopasqualetto.it Carlo Pasqualetto @carlopasqualetto
messaggio politico elettorale
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Scuola. Riconoscimento dell’Istituto Nazionale Documentazione e Innovazione Ricerca Educativa

Liceo Galilei, plauso nazionale e finanziamento ai progetti

L ’Indire (Istituto Nazionale

Documentazione e Innovazione Ricerca Educativa) ha giudicato molto elevato il progetto Erasmus attuato dal liceo Galileo Galile di Dolo. Varie attività di scambio culturale sono state organizzate ed attuate dall’istituto dolese nel corso degli ultimi mesi. Ad inizio aprile la preside di un liceo di Burgas, Bulgaria, due docenti di matematica, una docente di inglese e cinque studenti, hanno fatto visita al liceo dolese. Gli insegnanti e la preside hanno assistito a lezioni di matematica e di inglese, come da loro richiesto mentre gli studenti hanno svolto un progetto di scienze dal titolo “Exploring Wet Venice”, assieme al professor Nicolò Fattore e alla classe 3d, inoltre, fra le varie attività svolte, anche una visita a Valle Averto per esplorarne le caratteristiche. Il liceo Galilei sta proseguendo su più fronti il suo percorso di apertura all’Europa attraverso il programma Erasmus + e le mobilità dei suoi studenti ed insegnanti, co-finanziate dalla Ue. Ad inizio marzo ha accolto per una settimana 14 studenti e 2 insegnanti finlandesi nel contesto di un progetto di Group Mobility Erasmus della scuola finlandese. Esperienza coordinata dalle docenti Ilaria Cascione e Antonella Novello, che ha offerto agli ospiti l’opportunità di immergersi nella nostra realtà scolastica, che si differenzia notevolmente da quella finlandese. La settimana prima di Pasqua la classe 4b del liceo linguistico composta da 26 studenti, accompagnata dai docenti Francesca Favaretto e Michele Ferrini si è recata a Santander, Spagna, in Group Mobility Erasmus, viaggio di istruzione con un valore aggiunto perchè assieme alle tradizionali attività di visita di una città e dei suoi musei, la mobilità di gruppo Erasmus prevede l’ospitalità da parte di una scuola straniera. Il liceo Galilei, grazie a questa elevata attività, ha ricevuto nei giorni scorsi il plauso ed il giudizio positivo da parte di Indire che sovrintende il “Programma Erasmus+ Azione Chiave 1 Mobilità del personale scuola” che ha espresso una valutazione di 99/100 in merito all’attività svolta dall’istituto dolese. “L’esperienza formativa - evidenzia l’Indire - ha prodotto risultati di apprendimento di buona qualità, coerenti con gli obiettivi del pro-

getto. L’Istituzione scolastica ha accresciuto la sua capacità di programmazione e gestione di progetti internazionali e ha progettato ulteriori iniziative di scambio tramite Erasmus+, creando una sinergia positiva che ha accresciuto la portata dell’azione”. Al liceo, perciò l’Indire corrisponderà un contributo complessivo di 66.083 euro, in parte già anticipati nella misura di 52.866,40 per un progetto che continuerà sino al 2027. Lino Perini

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“Il sipario di velluto rosso” il nuovo libro di Ferdinando Ianniello E’ tornato a pubblicare, dopo alcuni anni di attesa Ferdinando Ianniello, presente da alcune settimane nelle librerie con il suo terzo romanzo dal titolo “Il sipario di velluto rosso” edito da Albatros. Il medico nato a Venezia nel 1946, ex primario del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Dolo, vive da sempre nel centro rivierasco e ha all’attivo numerose pubblicazioni di carattere scientifico oltre ai primi due romanzi, “Il flauto di Lepanto” del 2007 e ‘Il diario di Garibaldi’. E’ stato in passato anche consigliere comunale.

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Ianniello ha partecipato anche a varie missioni umanitarie in Africa dove ha portato la sua esperienza medica al servizio delle popolazioni indigene. La sua terza pubblica, “Il sipario di velluto rosso”, é la storia di un maturo professore di filosofia veneziano, Franco, che incontra una sua ex allieva, Mina, con la quale nasce un improvviso sentimento che lo porta ad intrattenere una relazione. Ma sullo sfondo di una Venezia decadente questo loro rapporto favorirà il susseguirsi di eventi ed anche delitti che porteranno alla scoperta di un mistero che unirà i due per sempre. Il libro è stato molto apprezzato anche dal governatore Luca Zaia che, nel complimentarsi con Ianniello ha sottolineato: “il pregio del libro risiede nell’espressa volontà di arricchire la trama con parole, espressioni idiomatiche e frasi nella nostra lingua. Scelta che, sono sicuro, saprà donare al lettore l’irripetibile occasione d’immergersi nella tipica atmosfera che accompagna, da secoli, le calli di Venezia”. Anche il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto ha apprezzato il libro del concittadino e si è ripromesso di inserire la presentazione nel programma, in uno dei prossimi eventi, legati alla rassegna dolese del festival letterario. Insomma un bel successo per uno scrittore locale. (l.p)

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Territorio. Condifesa Veneto ha annunciato buone notizie

Agricoltura, per il maltempo 1,2 milioni di indennizzi

Per gli agricoltori rivieraschi, pesantemente danneggiati dal maltempo che ha colpito il territorio l’estate scorsa, la possibilità di usufruire di un indennizzo complessivo di 1.200.000 euro. Il maltempo abbattutosi l’estate scorsa, in particolare nella serata del 19 luglio 2023, ha devastato intere coltivazioni che sono state rase al suolo dalla grandine e dal vento forte, in particolare le produzioni di mais e soia, compromesso gravemente i vigneti e distrutto le serre in vetro e i tunnel in film plastico adibiti alle primizie di ortaggi destinati ai mercati locali. In un incontro, presenti il direttore di Condifesa Veneto Est Tiziano Girotto e il coordinatore Agrifondo mutualistico Veneto Friuli Venezia Giulia Giuseppe Boatto e numerosi imprenditori agricoli della Riviera, sono stati quantificati i danni e per coloro che che erano assicurati sono stati messi a disposizione un milione e duecentomila euro. Sono state evidenziate anche le opportunità agevolate da contributi pubblici che le imprese agricole possono utilizza-

re per tutelarsi dai rischi atmosferici sempre più frequenti e impattanti sulle produzioni coltivate a cielo aperto. Gli agricoltori oltre alle assicurazioni per grandine, vento forte, siccità o eccesso di precipitazioni possono garantirsi anche con i fondi mutualistici per le malattie delle piante come ad esempio flavescenza dorata e peronospora per la vite o piralide, diabrotica o micotossine per il mais. Tiziano Girotto nell’occasione ha evidenziato:“rivolgendosi al Condifesa Veneto Est, l’agricoltore riceve tutte le informazioni per ottenere i contributi comunitari che riducono sensibilmente i costi assicurativi e garantiscono un ritorno economico,

ovvero il risarcimento in caso di danni da calamità atmosferiche. Informazioni utili che é necessario estendere a tutto il mondo agricolo”. Se però gli agricoltori della Riviera hanno potuto far riferimento a questi risarcimenti a distanza di mesi, non ci sono segnali di alcun tipo per le migliaia di cittadini che hanno avuto danni rilevanti a case, abitazioni e anche aziende per non parlare delle auto. La documentazione per i rimborsi è stata inviata nei mesi scorsi al ministero anche attraverso degli sportelli dedicati direttamente dai Comuni interessati dal maltempo. Ma per i privati ad ora non è arrivato alcun segnale.

All’istituto Musatti due murales contro la mafia

Chi entra nella sede di via Curzio Frasio dell’istituto professionale Cesare Musatti ed attraversa il corridoio d’ingresso avrà la possibilità di ammirare due murales realizzati dai ragazzi ed inaugurati in occasione della giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie. I ragazzi che hanno partecipato al progetto LiberArte sono Anna Busatto, Aurora De Zordi, Daniela Guza, Davide Bejan, Gabriele Pedrini, Gaia Girardi, Gaia Zaninello, Gioia Bettuolo, Luigi Daniele, Matteo Miato, Mirko Antonio Righetto, Rachele Bozzato, Simone Breda e Vanessa Pelà che seguiti da fine dicembre dai docenti Alessandro Astolfi e Laura Moglia, hanno voluto richiamare il monito di non sottostare e sottomettersi alle ingerenze mafiose. Da un lato del corridoio la scritta “La mafia uccide il silenzio pure” con nel mezzo una figura senza volto di una donna, dall’altro lato un uomo con la pistola ed un paesaggio con sotto la scritta “La bellezza è un principio che deve animare la nostra vita”, che l’amministratrice pubblica Renata Fonte pronunciò per difendere l’oasi di Porto Selvaggio. Fu uccisa pochi giorni prima dalla seduta nella quale si sarebbe decisa la modifica da lei proposta, nel 1984. (l.p)

18 www.lapiazzaweb.it La vettura raffigurata è indicativa della gamma Kodiaq e può contenere equipaggiamenti opzionali a pagamento. Consumo di carburante di prova combinato (Min-Max) (l/100 km) 6,3-6,6. Emissioni CO2 ciclo di prova combinato (Min-Max) (g/km) 166-173. Dati riferiti a Škoda Kodiaq Style 7 posti 2.0 TDI 142kW (193 CV) DSG 4x4. I valori indicativi relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151 e ss.mm.ii.). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici, possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi ai Concessionari Škoda, dove è disponibile gratuitamente presso ogni concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2, che riporta i valori inerenti a tutti nuovi modelli di veicoli. Sintonizzati sul futuro.
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L’iniziativa. “La Piazza” ospita gli articoli dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado Valeri di Campolongo Maggiore

“Cronisti in classe”, pensieri e parole

Siamo i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Valeri”, con la nostra insegnante di lettere, prof. Lisa Vuocolo, stiamo realizzando il progetto “Cronisti in classe”. Grazie anche alla partecipazione a vari eventi culturali promossi dalla scuola e dall’amministrazione di Campolongo Maggiore stiamo scrivendo articoli ed interviste che vi

CONCORSO “DONNE D’ISTRIA”: ABBIAMO VINTO UN MAGNIFICO TERZO POSTO!

L a Regione Veneto ha indetto un concorso per i migliori elaborati realizzati dagli studenti e dalle studentesse frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, e le scuole di formazione professionale del Veneto sul tema “Donne d’Istria Fiume e Dalmazia: dall’Esodo al Giorno del Ricordo” e noi della Scuola

Secondaria «Diego Valeri» abbiamo partecipato, o meglio i nostri compagni delle classi seconde, in quanto noi di terza siamo già impegnati su più fronti, esame compreso. Abbiamo però sentito i nostri compagni di 2A, 2B e 2F, i quali ci hanno spiegato come si é

solo una bambina. Ancora non sa che a breve inizierà la sua vita di esule, che la costringerà a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto, prima in Sardegna, poi a Bolzano, accudita da una zia che l’amerà come una figlia. La geografia del cuore di Egea Haffner avrà però sempre i colori, gli odori e i suoni di Pola, la sua città. Ed è una geografia che custodisce la sua storia personale, ma è anche parte della nostra vicenda nazionale: nella sua memoria si riflette il dramma di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. I nostri compagni sono partiti da questa opera così toccante e da qui hanno sviluppato il loro progetto, nel quale hanno unito storia, geografia, arte, musica e italiano per creare il loro elaborato che gli ha permesso di posizionarsi terzi tra le scuole secondarie di primo grado della provincia di Venezia. Ciliegina sulla torta, alcuni nostri compagni, accompagnati dalla dirigente, dott.ssa Fornasiero, e da alcune insegnanti sono stati a Venezia allo IUAV per ritirare il premio, gli altri alunni hanno potuto seguire la diretta streaming dalle classi.

Classe 3B

UN POSTER PER LA PACE

«Un poster per la pace» è il titolo di un concorso al quale hanno partecipato le classi seconde della scuola secondaria di primo grado «Diego Valeri» di Campolongo Maggiore e di Bojon.

sviluppato questo progetto relativo alle donne d’Istria e alle foibe. Si tratta di un argomento che per anni i libri di storia non hanno trattato, del quale si sapeva davvero poco, ma che di recente, anche grazie all’istituzione di questo concorso é più conosciuto.

Intanto, vi diciamo subito che abbiamo vinto un magnifico terzo posto e ben 1500 che la scuola utilizzerà per ampliare le nostre conoscenze, magari con l’acquisto di libri, la partecipazione a spettacoli teatrali … Le classi seconde dopo aver studiato cosa sono le foibe, dove si trovano hanno letto un libro, «La bambina con la valigia», di Egea Haffner. Nel 1945, quando suo padre scompare, inghiottito nelle spaventose voragini carsiche, Egea è

chetto di pastelli acquerellabili, in più, per l’autrice del disegno selezionato, una tastiera e un mouse per il computer. Dopo aver chiesto un parere sull’ esperienza ad alcuni di loro, la loro risposta è stata unanime: è stata sicuramente un’attività che ha aiutato a sviluppare la fantasia, nonché la creatività e la concentrazione, poiché la realizzazione dei loro progetti ha richiesto impegno e dedizione, nella ideazione e nella pratica, nel disegnare e ridisegnare. Ma nonostante ciò, molti di loro la rifarebbero come esperienza, anche per la buona causa a cui il poster é dedicato, ovvero la pace, e perché tutta la fatica impiegata è stata ricompensata con la soddisfazione finale.

Martina

DROGHE, ECCO PERCHÉ

DICIAMO NO

Questo concorso viene, ed è sempre stato organizzato, dall’ associazione «Lions Club» di Piove di Sacco, che rende queste occasioni possibili nelle scuole ormai da più di trent’anni, offrendo ai giovani di tutto il mondo la possibilità di esprimere il loro modo di vedere la pace. Il tema di quest’ anno era “Osate sognare”, le classi seconde delle sezioni A, B, C, D, ed F si sono impegnate a rispettarlo, realizzando disegni molti significativi e colorati, attualmente esposti nell’ atrio della scuola, di queste opere 28 sono state selezionate come migliori e uno in particolare di questi, è finito alla selezione nazionale. Le premiazione dei ragazzi che hanno realizzato i disegni scelti è avvenuta il 5 Aprile, qui ognuno ha ricevuto oltre all’ attestato di partecipazione, un pac-

terze dell’istituto «Diego Valeri» hanno partecipato ad una uscita didattica a Roma, durata 3 giorni.

Dopo aver trascorso 7 ore in autobus, arrivati a Roma, abbiamo subito iniziato il tour e visitato con delle guide turistiche fantastici monumenti, fra questi: Colosseo, Fori Imperiali, Città del Vaticano, Fontana di Trevi e Musei Vaticani. Inoltre, la maggior parte di questi monumenti erano già stati approfonditi in classe da noi ragazzi, abbiamo realizzato dei power point e delle ricerche, ed esposto poi a tutta la classe e ai nostri professori.

Siamo ormai giunti al termine dell’anno scolastico, così ognuno di noi sta organizzando la sua tesina per l’esame, io ho pensato di approfondire, di ricercare contenuti relativi alle droghe . Mi ha sempre appassionato molto questo argomento specialmente per la diffusione e per gli effetti delle droghe. Nel mondo ci sono moltissimi tipi di droghe ma le più diffuse al mio paese sono l’Hashish e la Cocaina, due droghe pericolosissime per la salute del proprio corpo e per l’effetto verso gli altri, giustamente parlo di questo argomento perché ho provato l’Hashish chiamato più spesso fumo e ne conosco gli effetti ma non mi son portato dietro la dipendenza perché riesco a capire che è una cosa molto sbagliata. Mi sorprende anche il grosso traffico che c’è dietro, un traffico diciamo globale che non penso terminerà mai.

Ma la cosa che mi appassiona di più è sicuramente la struttura per esempio dell’ Hashish, essa ha un principio attivo di thc che causa effetto solo se è bruciato. A scuola abbiamo studiato le dipendenze che causano le droghe e anche, in scienze, le loro strutture, secondo me questi approfondimenti sono stati molto utili, perché noi ragazzi abbiamo capito che è meglio non farsi ingannare da questi prodotti.

Giovanni GITA A ROMA Nel mese di Marzo le classi

Questa uscita didattica oltre ad esserci servita da un punto di vista culturale ci ha aiutato a stringere un maggior legame con i professori e i nostri compagni. Dopo aver passato le giornate magnifiche però anche molto stancanti, durante la serata avevamo del tempo libero da passare divertendoci tutti insieme, sono sempre state serate molto belle, piene di divertimento.

Denis e Mattia

PROVE «INVALSI»... E L’ANSIA SALE!

Da diverso tempo i professori ci hanno informato che a fine anno dovremo svolgere “ le prove invalsi”, cioè delle prove che si svolgono a computer, uguali per tutte le classi terze d’Italia, che servono per analizzare la preparazione degli studenti in tre materie: italiano, matematica ed inglese. Queste prove sono relative al programma che sci svolge nell’arco della scuola secondaria di primo grado e vengono proposte a fine ciclo, si tratta di argomenti spesso affrontati, ma per abituarci a svolgere questo tipo di prove in classe abbiamo iniziato a fare delle simulazioni per le varie materie. Mentre le svolgevo sentivo crescere un po’ d’agitazione, euforia, ansia. Benché fossero state solo simulazioni, le ho prese come fossero le prove reali, svolgendole con serietà e concentrandomi sul lavoro da fare. Piano piano si sta avvicinando il giorno delle prove invalsi spero vadano bene, anche perché la professoressa di italiano ci ha scritto un messaggio in cui diceva di stare sereni e fiduciosi che tutto andrà bene. Cercherò comunque di fare del mio meglio.

Andrea

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Sociale. Inaugurata anche a Chioggia nella sede della compagnia dei Carabinieri

“Una stanza tutta per sé”, uno spazio dove le donne denunciano violenze e abusi

Dalla collaborazione con Soroptimist International Italia, nasce l’iniziativa di allestire delle sale protette per incoraggiare le vittime a rivolgersi alle forze dell’ordine, sostenendole nel momento della denuncia

“U na Stanza Tutta per Sé” è uno spazio dedicato all’audizione delle donne vittime di violenza o abusi, realizzato con l’obiettivo di offrire un ambiente confortevole e informale per sostenere le vittime nel delicato momento della denuncia.

Questo spazio è stato inaugurato di recente nella sede della compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina. È la sesta stanza, su 258 a livello nazionale, aperta in un Comando dell’Arma in Provincia dopo quelle di Mestre (2016), San Donà di Piave (2017), Venezia (2017), Tenenza di Mira (2021) e San Michele al Tagliamento (2023). All’evento hanno partecipato il Prefetto di Venezia Darco Pellos, la presidente di “Soroptimist International Italia Venezia Mestre”, Maristella Cerato, il comandante provinciale dei Cara-

Cavarzere,

Martire:

binieri, Generale di Brigata Nicola Conforti, il Sindaco di Chioggia, il Vescovo di Chioggia, il sindaco dei ragazzi e i rappresentanti delle altre Forze di Polizia. L’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché ogni altra forma di violenza di genere, intervenuta in videoconferenza ha evidenziato il costante impegno su questo fronte da parte della Commissione bicamerale che presiede.

La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist International Italia è stata avviata nel 2015 e sancita formalmente in un protocollo d’Intesa siglato nel 2019, che prevede l’allestimento delle sale protette con mobili donati all’arma da Soroptimist. L’obiettivo è incoraggiare le vittime a rivolgersi alle forze di polizia,

In occasione del 79esimo Anniversario della Liberazione di Cavarzere dal nazifascismo, avvenuta il 27 aprile 1945, il sindaco Pierfrancesco Munari ha rinnovato chiaramente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la richiesta di dichiarare Cavarzere Città Martire. Una richiesta che il sindaco ha consegnato al Prefetto di Venezia, Darco Pellos.

Il bilancio dei bombardamenti alleati su Cavarzere fu di 102 morti fra i civili e 300 case distrutte solo nel 1944 e altre decine nel 1945. I cavarzerani, terrorizzati, fuggirono dalla città per mesi rifugiandosi nelle campagne circostanti per evitare la morte. Poi l’epilogo finale a pochi

sostenendole nel momento della denuncia.

“Una stanza tutta per sé” vuole essere un ambiente confortevole ed informale, arredato con mobili che richiamano quelli domestici piuttosto che quelli di un ufficio, allo scopo di favorire un rapporto più empatico tra operatore e vittima per sostenere quest’ultima nel tortuoso percorso di riacquisizio-

giorni dalla resa della Wehrmacht: tra il 23 e il 27 aprile del 1945, in una serie di bombardamenti alleati venne distrutto il

Duomo del paese di cui rimasero in piedi solo poche rovine e fu distrutto anche un terzo della struttura del municipio. Cavarzere con Cassino è gemellata da diversi anni.

Anche il ponte sull’Adige venne distrutto poco prima della Liberazione.

Tantissimi i morti dei bombardamenti alleati, ovviamente anche fra i tedeschi in fuga.

Il Duomo fu poi ricostruito nei primi anni del dopoguerra, ma al contrario: una volta ricostruito, l’entrata non avrebbe

ne della propria libertà e dignità. Il Prefetto di Venezia ha espresso parole di apprezzamento per la lodevole iniziativa, ringraziando le Forze di Polizia ed il terzo settore per le specifiche e delicate attività svolte a tutela delle donne vittime di violenza e sottolineando l’importanza di svolgere un’attenta attività di prevenzione, fondamentale per individuare e

più guardato a nord verso il fiume Adige, ma a sud verso il centro del paese. “Un grande ruolo nella Liberazione di Cavarzere lo ebbe nel 1945 l’allora tenente Riccardo Bisognero alla testa del Battaglione Cremona, un battaglione italiano che era stato aggregato alle forze alleate liberatrici. Proprio a Bisognero Cavarzere intitolò un quartiere residenziale sorto fra la fine degli anni Novanta e il 2000. Per l’occasione fu invitato in città il figlio del liberatore del paese. L’appello del sindaco Munari: sia data a Cavarzere l’intitolazione di Città Martire o anche la medaglia d’ Oro al Valor civile.

Ornella Jovane

cogliere quegli indicatori di rischio che possano consentire l’adozione immediata di misure di protezione efficaci, scongiurando in tal modo il verificarsi di tragici epiloghi. La tutela delle vittime di violenza di genere rappresenta un’assoluta priorità per l’Arma dei Carabinieri - come ha sottolineato nel suo intervento il generale Conforti - impegnandosi sia in termini di prevenzione, sia sul piano dell’attività repressiva, necessaria laddove la prima non raggiunga gli effetti sperati. Le recenti novità legislative, introdotte alla fine dello scorso anno, hanno fornito alle Forze di Polizia ulteriori strumenti operativi, anche di natura amministrativa, per tutelare in modo tempestivo ed ancora più efficace le vittime di violenza. La collaborazione con gli altri operatori sul territorio (centri antiviolenza, assistenti sociali, presidi ospedalieri, Enti locali) è fondamentale per realizzare un fronte comune per contrastare l’odioso fenomeno della violenza di genere. Eugenio Ferrarese

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Il libro. La nuova pubblicazione della musicologa cavarzerana Nicla Sguotti

“La divina Maria Callas e il maestro”

“Quella tra Tullio Serafin e la celebre cantante lirica è stata una simbiosi artistica senza precedenti, una pagina di storia che appassiona, fa nascere emozioni e invita a sognare in grande, ad ogni età e in qualsiasi epoca”

“La divina e il maestro” è storia della collaborazione tra la famosa cantante lirica, Maria Callas, e il maestro direttore d’orchestra di Rottanova di Cavarzere, Tullio Serafin, famoso a sua volta in tutto il mondo teatrale e che l’ha lanciata sulle scene internazionali.

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Il volume è opera di Nicla Sguotti, realizzato in collaborazione con Pietro Sandano, che lo ha illustrato. Edito da Apogeo Editore di Adria, narra l’inizio dell’incontro e la collaborazione tra i due artisti che risale al 1947, quando la Callas giunse per la prima volta in Italia per esibirsi nell’opera all’Arena di Verona con “La Gioconda” di Ponchielli. Quando Serafin, che aveva già oltre 50 anni di esperienza nel mondo della musica, era già un maestro affermato con successi internazionali: alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York e all’ Opera di Roma, nonché al Colon di Buenos Aires, all’Opera di Parigi, al Quuen’s Hall di Londra ed altri teatri famosi. La Callas riuscì a suscitare la sua attenzione e il suo vivo interesse per la sua splendida voce.

Una fortuna per la cantante lirica, il cui incontro avrebbe dato vita a qualcosa di straordinario per il grande interessamento del Maestro cavarzerano sulla valorizzazione della sua voce e del suo grande talento, oltre che a quello di altre cantanti divenute pure famose, tra cui Rosa Ponselle e Joan Sutherland.

Un libro arricchito e valorizzato dalle illustrazioni di Sandano e che offre agli appassionati di musica momenti emozionanti.

La Gioconda di Ponchielli in Arena ed egli aveva alle spalle cinquant’anni di trionfi dal respiro internazionale. Iniziava così la collaborazione tra una giovane interprete dalle molteplici potenzialità e un direttore d’esperienza che incentrava il suo agire sulla valorizzazione delle voci: un binomio che avrebbe regalato al mondo qualcosa di meravigliosamente unico. Quella tra Tullio Serafin e Maria Callas è stata una simbiosi artistica senza precedenti, una pagina di storia che appassiona, fa nascere emozioni e invita a sognare in grande, ad ogni età e in qualsiasi epoca”.

Il 3 maggio scorso presso il Teatro Tullio Serafin di Cavarzere c’è stata la presentazione del libro. L’evento, promosso dal Circolo Tullio Serafin con il patrocinio della Città di Cavarzere, ha visto la partecipazione di alcune classi della Scuola secondaria di Primo grado “Aldo Cappon” e degli allievi dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo di Cavarzere.

Interessanti sono le parole con cui Apogeo Editore presenta i contenuti della nuova pubblicazione, in libreria sempre dal 3 maggio: “Maria Callas e Tullio Serafin si incontrarono a Verona nell’estate 1947, lei era arrivata in Italia con una scrittura per

Nicla Sguotti – musicologa e presidente dello storico Circolo Tullio Serafin – si è valsa dell’indiscutibile talento del professore Piero Sandano, che aveva già collaborato con l’autrice in “Cinque lire per un biglietto. Tullio Serafin, la musica e l’incanto”, uscito nel 2018 per la medesima casa editrice. La prefazione è firmata da Nicola Guerini, direttore d’orchestra e presidente del Festival Internazionale Maria Callas.

Samuele Contiero e Rolando Ferrarese

Teatro. Numeri da record per la stagione di prosa a Mira in Villa dei Leoni

Numeri da record per la stagione teatrale appena conclusa a Teatro Villa dei Leoni a Mira. Un teatro quello mirese che da sempre è punto di riferimento per tutta l’area del Veneziano. “Nello specifico - spiega l’amministrazione comunale di Mira - la rassegna serale al Teatro Villa dei Leoni “Mira Il Teatro fa centro”, ha riscontrato un alto gradimento da parte della cittadinanza. Si conferma una proposta di punta che ha raccolto un grande interesse da parte del pubblico con 266 abbonamenti (+ 25% rispetto all’anno precedente), nove appuntamenti praticamente quasi tutti esauriti, tra abbonati e prevendite, già dai primi giorni di apertura della prevendita. La rassegna prevedeva un mix di nomi di punta e compagnie giovani di alto livello che ha saputo soddisfare un pubblico variegato. Una rassegna teatrale di prosa con i migliori risultati di pubblico degli ultimi anni. Grandi nomi, ma non solo: diverse tematiche e varietà di stili hanno caratterizzato il percorso della rassegna”.

“Rispetto all’anno scorso è stato aggiunto uno spettacolo, raggiungendo quindi – spiegano dal Comune

- nove spettacoli complessivi, con un totale di 2.667 presenze, una media del 98,8% sulla totalità dei posti. Gli spettacoli si possono definire, praticamente, tutti sold out. Per questo un ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale di Mira per il risultato ottenuto va ad Arteven per la direzione artistica e a La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per la gestione del Teatro”. Il Comune, visti i successi di questa edizione, è intenzionato a portare avanti anche il prossimo anno una rassegna di grande qualità e per questo si sta già lavorando. (a.a.)

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Celeste Zaniboni, campionessa regionale di ginnastica artistica

L a ginnastica artistica è una disciplina olimpica che interessa tutto il corpo e si basa in particolare sulla coordinazione e precisione dei movimenti, forza fisica, equilibrio ed eleganza al contempo. Si basa su esercizi a corpo libero ma anche su attrezzi, trave, parallele, sbarra e altri. Ebbene, pare proprio che sia nata una nuova stella in questo sport, un talento tutto rivierasco che nonostante la giovanissima età sta dimostrando capacità tecniche e caratteriali degne di atleti maggiormente esperti. Lei è Celeste Zaniboni, classe 2015, nove anni ad ottobre, che nelle scorse settimane, tra Padova e Belluno, si è aggiudicata il podio regionale più alto di ginnastica artistica categoria Lb avanzato, titolo che le è valso la promozione nella categoria superiore Gold A1. Celeste gareggia per la Gymnica Sportclub di Oriago di Mira, seguita prima

da Serenella Codato, direttrice tecnica del settore ginnastica artistica della società sportiva, già campionessa italiana, azzurra d’Italia e ora dalla tecnica Donatella Tracogna. Una ginnasta che sicuramente in futuro farà parlare di sé anche al di fuori del Veneto. Anche il sindaco di Mira Marco Dori si è complimentato

Celeste gareggia per la Gymnica Sportclub di Oriago di Mira, seguita prima dalla direttrice tecnica Serenella Codato

sui suoi social con lei e con tutto lo staff di Gymnica per il notevole risultato raggiunto. La piccola Celeste aveva iniziato a praticare la sua passione già a quattro anni, tra i “cuccioli” ma quella categoria gli andava stretta e già pre-

Giovanni Balducci, karateka a 68 anni

Continua a mietere successi e medaglie il karateka master milanese trapiantato a Dolo Giovanni Balducci di 68 anni. Nella settima “Black belt cup” svoltasi al Palataurus di Lecco, Balducci ha partecipato in tre categorie ad una manifestazione Itto ed ha conquistato il successo e tre ori. “Cose da non credere considerando l’età, le protesi ad entrambe le anche e tutto il resto che ho passato”.ha commentato felice Balducci che poi ha aggiunto: “correva l’hanno 1968, entrai nella palestra di ginnastica artistica di Schio per iscrivermi, troppo vecchio mi dissero se vuoi essere un bravo agonista. Uscii deluso, amavo la ginnastica artistica. A poche centinaia di metri c’era una palestra di karate. Entrai e mi accettarono. Accadde 56 anni fa. Il resto fu sacrifici, sudore, fatica, gioie e dolore. Oggi sono ancora un agonista praticamente in barba a chi classifica

meva per effettuare esercizi più complessi, riservati a bambine più grandi. “Voleva già stare sugli attrezzi – ricorda Codato - e faceva il muso se non si faceva quello che voleva. Ha un carattere molto deciso, domanda molte cose e cerca sempre conferme dalle sue

istruttrici, lavora sempre sodo, è molto concentrata e vuole sempre imparare cose nuove, molto forte anche di fisico, deve lavorare sulla scioltezza articolare. Noi l’abbiamo sempre accompagnata”. L’anno scorso aveva partecipato con altre ginnaste della sua

società al Campionato Nazionale Csen a Cesenatico, portando a casa un secondo posto nazionale nella classifica generale esordienti. Questo suo successo era stato riportato anche in post dal presidente del Veneto Luca Zaia sulla sua pagina Facebook. Sarà la prima ginnasta della società che prenderà parte alle competizioni di categoria Gold anche all’interno del Comune di Venezia. Adesso ha già fatto due gare gold e il 17-18-19 maggio a Riccione l’attendono le gare nazionali. Ci sarà una prima gara di ammissione, saranno in 120 le atlete in corsa e dopo questa prima scrematura, saranno in 40 a giocarsi la finalissima. Per il momento sono in sei le ragazze provenienti dal Veneto che si sono qualificate, dalla Riviera del Brenta ma sicuramente da tutto il Veneto siamo certi che saranno tutti a tifare per lei. Riccardo Musacco

le persone usando il calendario”. Per la sua vita questa apparente delusione è stata una vera iniezione di fiducia.

“È lo Shin la mia forza, non v’è altra spiegazione- dice. Bellissima struttura e tutto ben organizzato, con agonisti importanti e di grande valore per ciò che ho constatato nelle mie categorie. Ringrazio i vari arbitri e maestri per i consigli post gara, sempre graditi e utili per andare oltre i miei limiti visto che mi alleno da solo. Fatalità quei consigli mi sono serviti per settare al meglio la gara del giorno dopo a Gorle, nel bergamasco, per i campionati regionali della Fesik Lombardia e anche li su 15 partecipanti nella categoria “Veterani” da 36 anni in su, è arrivato un altro primo posto. Resto sorpreso di questi risultati visto il fisico malandato”. Balducci è un dilettante puro, non ha sponsor e tutte le spese sono a suo carico. (l.p.)

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Celeste Zaniboni in una gara
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di

#Regione

L’analisi. Definite anche le ultime candidature ecco gli scenari in Veneto

Elezioni europee: una sfida tante sfide

Le elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno, si sa, al momento non sembrano scaldare troppo l’opinione pubblica. Nonostante il ruolo sempre più predominante delle politiche comunitarie, infatti, il nostro Paese fatica a appassionarsi a questa competizione elettorale considerandola, certamente in modo improprio, come distante.

Eppure dall’Europa, mai come in questa fase storica, dipendono i destini di tutti gli Stati nazionali e il programma Next Generation EU, tradotto in Italia come PNRR, ha reso possibili moltissimi progetti che, fino a poco tempo fa, sembravano possibili solo come elenco da libro dei sogni. Come se non bastasse l’inflazione, sempre più galoppante, può essere contenuta soltanto attraverso una politica europea forte e autorevole.

Tant’è che nel nostro Paese più che alle politiche e ai programmi europei ci si appassiona ai derby elettorali e, anche su scala veneta, ce ne sono, da questo punto di vista, di assolutamente gustosi.

FRATELLI D’ITALIA CERCA IL PRIMATO

Il primo, e certamente più interessante per gli osservatori politici, è da ricercare dentro Fratelli d’Italia. Che il partito della premier Meloni si confermi come primo anche in Veneto non è in dubbio, quello che sarà interessante osservare, per chi si interessa di politica e intende preconizzare scenari futuri, è quanto i meloniani siano in grado di confrontarsi con i grandi numeri. Mai nella giovane storia di questo partito, e neppure dalle formazioni politiche che hanno dato vita a FDI, la dirigenza politica si è mai dovuta misurare con un consenso tanto ampio. Sarà interessante capire come se la caveranno con il determinante, almeno per le Europee, gioco delle preferenze: da un lato c’è da capire se l’elettorato al quale si rivolgono sia sensibilizzato a scrivere la preferenza oltre a barrare il simbolo e se tra i candidati ci saranno giochi di accoppiamento, o addirittura di terzine visto che in queste elezio-

ni è possibile esprimere, pur con alternanza di genere, tre “preferiti”.

DERBY LEGA – FORZA ITALIA

Il secondo elemento di grande interesse soprattutto in salsa veneta è il derby tra la Lega, ancora a forte matrice salviniana, e Forza Italia di Tajani e Tosi. Non è un mistero, infatti, che la base del fu Carroccio è in grandissimo fermento e la candidatura del controverso generale Roberto Vannacci sembra aver ulteriormente esasperato gli animi, tanto che il suo nome nel collegio Nordest finisce al 14mo posto. Ai leghisti veneti questa mutazione genetica del proprio partito proprio non piace e la scelta di Salvini di candidare il cantore del “Mondo alla rovescia” costituisce l’ennesima frattura. A esprimere tutto il proprio malcontento ci hanno già pensato il presidente della Regione Friuli, Fedriga, per molti indicato come possibile leader proprio al posto del Capitano, il Sindaco di Treviso Mario Conte, che ormai non nasconde più le proprie ambizioni per il dopo Zaia e l’idolo della base e custode dell’ortodossia, l’assessore regionale Roberto Marcato. Come prevedibile, il Presidente Zaia non si è espresso pubblicamente, ma il suo pensiero è decisamente molto noto. Di tutto questo vorrebbe approfittare Forza Italia che sta cercando in ogni modo il sorpasso in modo da posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni regionali. Già perché quello che interessa di più di queste Europee sembra proprio essere la “vista” sulle prossime regionali quando il Presidente Zaia, al quale non sembra arriverà dal Parlamento la sorpresa del terzo/quarto mandato, non potrà più ricandidarsi. La competizione per le Europee, dunque, indicherà la “griglia di partenza” per i tavoli di trattativa interni agli schieramenti: in caso di sorpasso di Forza Italia sulla Lega, gli Azzurri potrebbero chiedere al socio di maggioranza delle coalizione, FDI, la presidenza. E per questo, già pronto a scattare dai blocchi di partenza, ci sarebbe proprio Flavio Tosi. Ecco perché il derby

FI – Lega acquisisce un valore di prospettiva estremamente interessante.

AZIONE – ITALIA VIVA, CHI LA SPUNTERÀ?

Occhi puntati su Azione e Italia Viva – Stati Uniti D’Europa. Calenda e Renzi, come noto, dopo il tentativo di coalizione alle politiche del 2022, hanno rotto in modo estremamente fragoroso. Il primo ha accusato il secondo, di fatto, di averlo usato per superare il quorum e conquistare l’accesso al Parlamento, ma poi di averlo, di fatto, “fregato”. Calenda gustava già la “rivincita” in chiave europee correndo da solo: tutti i sondaggi lo davano sopra la soglia di sbarramento del 4%, mentre IV annaspava molto sotto con poche chances di avere una rappresentanza europea. Ma Renzi lo ha fatto ancora: attraverso un accordo con Emma Bonino, che per molti versi ha dell’incredibile, ha varato la lista “Stati Uniti d’Europa”; risultato? A leggere i sondaggi oggi Renzi sarebbe dentro e Calenda fuori. In Veneto dove proprio Calenda fu eletto, quella volta con il PD, a furor di popolo, sarà interessante vedere come si posizioneranno i due partiti.

IL PD VENETO PUNTA

SULL’ALTERNATIVA

La quarta interessante sfida sarà rappresentata dalla misurazione dello “stato di salute” del Partito Democratico. Cinque anni fa i Dem elessero quattro rappresenti nel collegio, tra loro la veneta, Alessandra Moretti raggiunta in un secondo momento, dopo le dimissioni di Calenda, dall’altro vicentino, Achille Variati primo dei non eletti. Per riprovarci i Dem schiereranno come capolista il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Parlando di sfide nelle sfide in casa democratica saranno interessanti da osservare due confronti a distanza: quello tra l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan e il generale Vannacci e quello tutto vicentino proprio tra Alessandra Moretti e l’assessore Regionale, Elena Donazzan, donna forte di Fratelli d’Italia.

I CANDIDATI VENETI

Lega Nord

Il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati uscenti Paolo Borchia e Rosanna Conte (Verona e Venezia), la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, prima cittadina a Rossano Veneto.

Partito Democratico

L’europarlamentare Alessandra Moretti, l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan, il consigliere regionale noto nel mondo ambientalista, Andrea Zanoni e l’ex Segretario dello SPI – CGIL, Ivan Pedretti. Fratelli D’Italia

A correre ci saranno l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Daniele Polato e Lucas Pavanetto, il veterano Sergio Berlato, già eurodeputato, la deputata veronese Maddalena Morgante, il sindaco di Villa del Conte nel padovano Antonella Argenti e la segretaria provinciale del partito a Rovigo, Valeria Mantovan. Azione

Il nome forte in campo è quello di Carlo Pasqualetto, segretario regionale del Partito e consigliere comunale padovano eletto nella Lista Giordani. Carlo Calenda è capolista, tra i candidati il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello, insieme a Elena Bonetti, Laura Bisin, Carlo Pasqualetto e Silvia Fattore.

Forza Italia

Con il capolista Antonio Taiani i candidati veneti sono sei: Flavio Tosi di Verona, Isabella Dotto di Vicenza, Giampiero Avruscio di Padova, Arianna Corroppoli di Rovigo, Deborah Onisto di Venezia e Cristina Andretta di Treviso.

Movimento 5 Stelle

Il vicentino Andrea Bardin, classe 1968, già candidato alle Europee nel 2019 e alle politiche del 2022 per il Senato, insieme a Maria Angela Ferri, trevigiana di Oderzo.

Verdi - Sinistra

Capolista è la consigliere regionale Cristina Guarda, insieme al trevigiano Stefano Dall’Agata e alla veneziana Alessandra Mion.

Stati Uniti d’Europa (+Europa - Italia Viva)

Il veronese ed ex deputato Davide Bendinelli, la veneziana imprenditrice Gabriella Chiellino, il veronese Giorgio Pasetto, già candidato al Senato nel 2022, il veneziano Luigi Giordani, socialista.

Libertà

La lista di Cateno De Luca raccoglie le voci del dissenso e schiera i veneti Sara Cunial e Vito Comencini.

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Alessandra Moretti Alessandro Manera Elena Donazzan Carlo Pasqualetto

L’intervista/1. Il parlamentare padovano del Pd

Zan corre per le europee:

“Democrazia, solidarietà e diritti”

Alessandro Zan, parlamentare del Partito Democratico, padovano, è candidato alle elezioni europee.

Come è arrivato alla decisione di scendere in campo in prima persona?

È stata una decisione per me importantissima, presa insieme alla segretaria Elly Schlein, che voglio ringraziare per la fiducia e il supporto. Ma non solo: ho ascoltato la richiesta di tanti militanti della mia comunità politica, il Partito Democratico, e di tanti esponenti della società civile che chiedono un impegno in più, in prima persona, per rendere l’Unione Europea sempre più democratica, solidale e baluardo di diritti. E soprattutto chiedono di arginare chi oggi minaccia il sogno europeo del manifesto di Ventotene, scritto da militanti antifascisti come Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni. Quale minaccia?

È evidente che c’è un tentativo di una ultadestra sovranista di mettere le mani sulle istituzioni europee, che dobbiamo scongiurare. Vediamo come sta andando in Italia, con il governo Meloni: occupano “manu militari” la TV pubblica (la Rai ormai è diventata Tele-Meloni), censurano giornalisti antifascisti come Antonio Scurati, attaccano i diritti delle donne, tagliandone le pensioni con l’eliminazione di Opzione Donna e di fatto smantellando la legge 194 sull’aborto, trascinano in tribunale le famiglie arcobaleno come fossero criminali, mettono in ginocchio la sanità pubblica in favore di quella privata. C’è una chiara deriva verso il modello Orbàn: l’Ungheria ormai è una “democratura”, una sorta di ibrido tra democrazia e dittatura. Per non parlare degli alleati di Meloni e Salvini in Europa: un gruppo di estremisti di destra che guardano all’Europa dei muri e degli egoismi nazionali, che sappiamo bene quali tragedie hanno prodotto nel passato.

E la vostra idea di Europa, invece? Le enormi e difficili sfide globali che abbiamo davanti, come la guerra in Ucraina, la drammatica crisi in Medio Oriente, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al cambiamento climatico,

sono tutte sfide che l’Italia può affrontare in un contesto europeo sempre più unito, solidale, democratico e sicuro. Davanti a player internazionali come USA, Cina, India, come possiamo competere come singoli stati nazionali europei? Al contrario della destra, noi vogliamo rafforzare le istituzioni europee, rendere l’Europa davvero sociale, giusta e promotrice di un Green Deal che tenga per mano tutte le persone nella sfida della transizione energetica. L’interesse italiano deve trovare spazio tra chi crede nella solidarietà europea: gli amici di Meloni e Salvini, come Orbàn, Zemmour e gli altri nazionalisti hanno già dimostrato di essere nemici dell’Italia, lasciandoci soli e votando contro un maggiore sostegno al nostro Paese, ad esempio sulla gestione dei flussi migratori.

Nel collegio del Nord-Est andrà in scena la sfida Zan-Vannacci, due visioni completamente all’opposto di valori, società, politica. Cosa pensa della sua candidatura?

Penso che annunciare la candidatura di Vannacci il giorno della Festa di Liberazione sia stato un ulteriore schiaffo ai valori antifascisti da parte di Salvini. Stiamo parlando di una persona che considera Mussolini uno statista, che vuole la segregazione nelle scuole per i bimbi con disabilità, che ritiene non normali le persone omosessuali e considera l’etnia come un elemento qualificante. Sono orgoglioso di rappresentare, in questa campagna elettorale, l’esatto opposto. (r.r.)

L’intervista/2. Il coordinatore veneto Tosi

“Forza Italia può crescere ancora, candidati espressione
I

l coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi ha chiuso la partita delle candidature alle europee. Ci stiamo avvicinando ad un significativo appuntamento con il voto, anche dal punto di vista degli equilibri. Come si sta preparando Forza Italia in Veneto? La nostra squadra è rappresentativa di tutto il Veneto, con sei candidati che provengono da sei province. Il collegio è molto grande, copre 23 province in tutto, e sui 15 posti disponibili siamo riusciti a rappresentare sei province venete. Il sottoscritto da Verona, Isabella Dotto da Vicenza, Giampiero Avruscio da Padova, Arianna Corroppoli da Rovigo, Deborah Onisto da Venezia e Cristina Andretta da Treviso. Mettiamo in campo professionisti, imprenditori, persone con esperienza nella pubblica amministrazione. Antonio Tajani è capolista in tutta Italia e sarà affiancato da candidati che sono espressione del territorio veneto. Non si tratta di candidature calate dall’alto, abbiamo chiesto ai direttivi delle varie province di affiancarci nella scelta delle persone, in modo da avere una squadra compatta e coesa, gradita dai nostri amministratori sul territorio. Ci siamo chiamati fuori da determinate logiche che hanno imperato in tempi non troppo lontani. Qual è l’obiettivo mimino che vi siete posti?

In questo collegio contiamo di avere almeno due eurodeputati. Oggi Forza Italia viene data in crescita in tutti i sondaggi, e dopo la progressione alle politiche del 2022, quando avevamo quasi raddoppiato i consensi rispetto alle regionali del 2020, possiamo ragionevolmente contare di andare oltre il 10 per cento, quindi la prospettiva di esprimere due eletti è a portata di mano. Secondo lei l’esito delle elezioni Europee in qualche modo potrebbe spostare gli equilibri anche a livello locale, a partire dalla Regione Veneto?

del territorio”

In conclusione la domanda più scomoda. Ha dichiarato apertamente che la candidatura del generale Vannacci nelle file della Lega non le va giù. Perché?

Secondo me forse farà guadagnare qualche volto populista, estremista e oltranzista ma farà anche perdere parte dell’elettorato moderato che crede nei valori fondanti della Lega. Se poi devo dare una valutazione da cittadino, che vuole vedere rappresentata l’Italia in Europa dalla classe dirigente migliore possibile, io penso che una persona che ha fatto certe affermazioni non faccia bene al nostro Paese neanche come candidato”. (r.r.)

Ormai è certo che non ci sarà un terzo mandato per la presidenza della regione, su questo si è già espressa la maggioranza del Parlamento, seppure con posizioni differenti. Quindi ci sarà un candidato governatore del centrodestra. Vorrà dire che Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovranno decidere chi candidare in Veneto come futuro governatore. Come lo faranno? L’anno prossimo andranno al voto nove regioni contemporaneamente e si dovrà decidere chi candidare. E’ chiaro che l’esito del voto per l’Europa darà anche il peso rispetto alle prossime regionali. Chi fa meglio nelle varie regioni, cha otterrà i risultati più significativi è anche più probabile che possa esprimere il prossimo candidato governatore. Se toccasse a noi di Forza Italia il candidato, come già proposto da Taiani, sarà Flavio Tosi e quindi il voto per il sottoscritto e per il nostro partito nella tornata elettorale delle europee ha anche questo significato, nella prospettiva delle prossime elezioni regionali.

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Alessandro Zan Flavio Tosi

“L’autonomia permetterà al Veneto di essere interprete della trasformazione digitale”

“Quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita”

Un Veneto al passo con i tempi, sempre più digitale, sempre più autonomo. È questo il ritratto della regione dipinto da Francesco Calzavara, assessore alla Programmazione e all’attuazione del programma, al Bilancio e al Patrimonio e all’Agenda digitale della Regione Veneto.

A proposito di agenda digitale, a che punto è lo sviluppo di un Veneto in dimensione smart?

“L’agenda digitale è un processo che la Regione del Veneto sta portando avanti con determinazione. L’obiettivo per il 2025 è rendere l’ente sempre più digitale e smart, nei servizi e nelle connettività. Per far questo riteniamo che, ad esempio, la Regione debba essere sempre più una piattaforma di raccolta dati che, una volta elaborati, possano essere restituiti alle amministrazioni e ai cittadini. ‘Veneto data platform’, uno dei program-

mi che stiamo portando avanti all’interno dell’agenda digitale, diventa in questo senso l’elemento caratterizzante di questa legislatura. Sempre in materia di agenda digitale ricordo gli ‘Innovation lab’, i centri di facilitazione digitale dove i cittadini possono essere guidati nell’utilizzo di questi strumenti, facilitando il rapporto tra la pubblica amministrazione e cittadini”.

Assessore, l’autonomia in che modo può dare stimolo al processo di sviluppo digitale?

“L’agenda può trovare delle forme di accelerazione verso i processi a cui facevo riferimento prima e chiaramente avere più risorse ci permetterà anche di investire di più.

Per innovare il paese è necessario costruire piattaforme digitali che semplifichino la vita di cittadini e imprese e facilitino il rapporto con la pubblica amministrazione. Ecco, crediamo che

in futuro, a parità di risorse stanziate, l’autonomia possa permettere al Veneto di essere interprete di questa trasformazione digitale e di affrontare quelle sfide che ci attendono, specialmente nel rapporto con l’intelligenza arti-

ficiale”.

Un altro tema molto caldo in Veneto è quello dello stop al Superbonus 110%.

La regione ha attivato un progetto per sostenere le persone che sono state coinvolte, come?

“Abbiamo cercato di essere pragmatici, come è tipico dei veneti, offrendo la possibilità di utilizzare una nostra piattaforma – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e con l’Ordine dei commercialisti del Veneto –per dare subito delle risposte, in particolar modo alle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. In sostanza stiamo cercando di far sì che la liquidità possa tornare nelle tasche dei veneti attraverso l’utilizzo di società che hanno le caratteristiche per poter scontare i crediti d’imposta”.

Alcuni mesi fa avete lanciato l’app “Vivi Veneto”. Come sta andando?

“Tecnicamente si definisce una ‘super app’, perché è la sommatoria di una serie di app che

la Regione aveva già sviluppato, dal turismo alla sanità ai servizi legati alla mobilità. Abbiamo creato un contenitore che mettesse assieme tutti questi servizi, per dare l’idea della pluralità dei servizi digitali che la Regione ha messo in campo e che continua ad attivare. Qualche mese fa abbiamo inserito il tema del portafoglio per i celiaci (un budget di spesa a propria disposizione che viene automaticamente accreditato ogni mese, ndr) e ormai siamo pronti a inserire un altro servizio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Aggiungo che il Veneto è il terzo ente in Italia e la prima Regione in Italia per i pagamenti digitali attraverso pagoPa, a dimostrazione che quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita. Sono convinto che questa sia la vera funzione e vocazione dell’innovazione digitale, cioè cercare attraverso nuovi processi di semplificare il percorso quotidiano”. (r.r.)

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Economia. Il direttore generale Claudio Bertollo commenta il bilancio 2023

Banca del Veneto Centrale, vola l’utile netto

“Fusione con BRV Banca operazione strategica”

Il credito cooperativo ha solide radici e una lunga storia nella nostra regione. Risale al 1 896 la nascita di Banca del Veneto Centrale, oggi operativa in quattro province venete, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo, oltre a Ferrara. Fa parte del Gruppo Cassa Centrale Banca e da oltre 125 anni è testimone e protagonista dello sviluppo economico del nostro territorio e del sistema cooperativo. Al direttore generale Claudio Bertollo chiediamo un commento sul bilancio d’esercizio 2023.

Direttore, quali sono i dati principali a bilancio?

Banca del Veneto Centrale ha chiuso con un utile netto di oltre 34 milioni di euro (il 69% in più rispetto all’anno precedente), un risultato molto importante se si considera l’approccio da sempre molto prudente della banca. Infatti i nostri crediti deteriorati sono coperti al 99 per cento. Anche lo scorso anno è continuata la strategia di riposizionamento del nostro portafoglio titoli. In

sostanza abbiamo venduto titoli a basso rendimento per acquistare gli stessi titoli o titoli equivalenti a rendimento maggiore. Questo per garantire flussi di rendita negli anni a seguire. E sempre nel 2023 abbiamo anche spesato un accantonamento importante a sostegno di nuove assunzioni. Due dati di bilancio per quanto riguarda le masse amministrate che sono oltre i 5 miliardi, di cui 3,5 miliardi di raccolta complessiva e un 1 ,6 miliardi di impieghi netti alla clientela. Per chiudere i fondi propri salgono a 234 milioni con l’indice Cet1 (ossia il capitale primario su attività di rischio ponderate) al 23,74%, nettamente al di sopra della media del sistema bancario italiano.

In occasione dell’approvazione del bilancio 2023 il presidente Gaetano Marangoni lo ricordiamo ha detto “siamo cresciuti e continueremo a crescere e vogliamo continuare a crescere a supporto delle famiglie e delle imprese”. Quali saranno le direttrici di questa crescita?

Le direttrici come detto dal presidente, saranno rivolte sempre ai nostri territori di competenza, quindi alle famiglie, ai giovani che vogliono acquistare casa, accedere ad un mutuo ipotecario, alle imprese che vogliamo sostenere anche nel mondo impieghi e dare supporto anche alle nuove direttive magari 5.0 per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese operanti nel territorio.

Nella prossima assemblea dei soci, oltre che del bilancio d’esercizio, si discuterà anche del nuovo progetto di fusione tra Banca del Veneto Centrale e BVR (Banche Venete Riunite) Banca. Cosa rappresenta per voi questa operazione e cosa cambierà per i soci ed i clienti?

In effetti è un’operazione strategica che porta all’aggregazione tra due banche sane e ben strutturate sotto il profilo patrimoniale.

L’obiettivo è quello di portare un efficientamento operativo e una crescita dimensionale, oltre che

consentire benefici interni per nuove opportunità di carriera per i colleghi ma soprattutto per offrire servizi e consulenza maggiore ai nostri soci e clienti.

Di fatto ci sarà la nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora

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più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che ci attendono”.

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Da sinistra il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Claudio Bertollo La sede della Banca del Veneto Centrale

Sviluppo della rete e investimenti in crescita

Continua il percorso di consolidamento di Despar Nord (Aspiag Service), la concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato al pubblico di 2,71 miliardi di euro (+6,3%). Allo sviluppo ha contribuito un significativo programma di investimenti, pari a circa 68 milioni di euro, che l’azienda ha destinato al consolidamento e all’espansione della rete vendita con l’apertura di 9 negozi (di cui 2 a gestione diretta e 7 di imprenditori affiliati) che hanno fatto salire a quota 554 i punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati) e che hanno comportato un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza. Inoltre, sono state cinque le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale.

Il prodotto a marchio ha continuato a essere un elemento strategico per Despar Nord, rappresentando il 31% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita rispetto al 29,5% registrato nel 2022. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto

di S-BUDGET, la linea di primo prezzo di Despar Nord che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, che nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del +18%.

Centrale nella strategia di sviluppo di Despar Nord è poi la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della GDO.

A questo si è affiancata un’in-

tensa attività al fianco dei territori che nel 2023 ha visto Despar Nord destinare oltre 1 milione di euro a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Nell’ambito dell’impegno sociale, inoltre, è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie, che in Veneto ha visto attivare una sinergia con l’Assessorato al lavoro, formazione e istruzione della Regione per favorire lo sviluppo e la diffusione del progetto didattico

in tutte le scuole primarie della Regione attraverso il coinvolgimento dei Provveditorati agli Studi provinciali. E’ inoltre continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre dieci anni al fianco di Last Minute Market e Banco Alimentare. In Regione questa collaborazione ha permesso di raccogliere 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti nei punti vendita a gestione diretta che, grazie ad una rete di oltre 170 enti e Onlus, hanno permesso la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai nuclei familiari più in difficoltà.

In Veneto un anno ricco di iniziative a sostegno del

Essere un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità in cui l’azienda opera è da sempre uno dei tratti caratterizzanti dell’insegna che nel 2023 ha continuato anche in Veneto a promuovere iniziative concrete per essere vicino al territorio. Sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali, Despar Nord ha proseguito nel suo impegno attraverso il progetto “Sapori del Territorio”, un marchio che identifica il legame profondo con i territori raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale e i loro artigiani produttori. Nel solo Veneto sono 772 i prodotti contraddistinti da questo marchio a scaffale che arrivano da oltre 120 produttori della regione. Sempre nella prospetti-

va di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali: in Veneto è attivo “Veneto – The Land of Venice”, che punta a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG, sostenendo i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione e sviluppando

una filiera corta “dal campo alla vendita”.

Per quanto riguarda l’impegno sociale, nel 2023 sono stati oltre 277 mila euro i fondi destinati da Despar Nord per sponsorizzazioni sportive e culturali, raccolte fondi, e donazioni in Regione. Il 2023 ha visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di rac-

Crescere insieme al territorio, al fianco dei clienti

territorio

colta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima destinata alla raccolta di fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy) dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR); la seconda volta invece a supportare la Fondazione Città della Speranza - Onlus, che da trent’anni opera in Italia ed Europa finanziando la ricerca scientifica nel settore pediatrico. Oltre a queste due importanti raccolte fondi, sono state numerose le attività di charity portate avanti dal marchio dell’abete, così come i diversi progetti di carattere sociale, come ad esempio l’attività di sensibilizzazione sulla guida sicura portata avanti al fianco della Polizia di Stato.

Nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi, la nostra azienda ha proseguito nel percorso di crescita in tutti i territori in cui siamo presenti. Qui abbiamo continuato nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. Parallelamente abbiamo continuato a essere motore di sviluppo per la crescita del tessuto economico in cui ci inseriamo, consolidando sempre di più il rapporto di partnership con gli imprenditori affiliati e potenziando quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. Particolarmente importante nel nostro percorso di sviluppo è stato poi il prodotto a marchio che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Tutti questi elementi ci hanno consentito di diventare sempre di più un punto di riferimento per i territori in cui siamo presenti, una mission di vicinanza che da sempre ci contraddistingue e che vogliamo continuare a perseguire portando valore aggiunto alle persone e alle comunità in cui ci inseriamo, restituendo loro parte di quello che riceviamo.

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L’analisi. Consolidamento sui territori, prodotto a marchio e impegno sociale nel 2023 di Despar Nord
di Christof Rissbacher Presidente del Comitato di Gestione di Despar Nord (Aspiag Service) IL PUNTO

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Città della Speranza, la ricerca raddoppia col contributo di tutti

Brumotti a Padova per aiutare la ricerca a correre ancora più veloce

Evviva i ricercatori, evviva Città della Speranza che non si accontenta del primato raggiunto – il suo Centro di ricerca sui tumori pediatrici è fra i più grandi del mondo e sicuramente il primo in Europa, come racconta il suo ideatore e fondatore Franco Masello – ma ambisce a raddoppiare le forze, le strutture e le energie per centrare l’unico grande condiviso obiettivo di curare i bambini che si ammalano. Per farlo servono 18 milioni di euro. E come accadde a partire dal 1994, quando l’Istituto di Ricerca Pediatrica nella Torre e quindi il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova presero forma, l’appello viene rivolto a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla realizzazione del raddoppio della Torre della ricerca in Corso Stati Uniti a Padova.

Un invito che il famoso inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, da anni accanto alla Fondazione Città della Speranza, ha subito fatto suo andando a trovare i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia, per “portarli” in tv. Brumotti li ha salutati tutti, uno ad uno, Marco, Davide, Giovanni, Alex e tanti altri ancora e poi ha sfidato in bici la piccola Ginevra, che non si è fatta intimorire dalla celebrità dell’avversario e ha tagliato il traguardo per prima, in una divertente gara che si è svolta lungo le corsie.

Il conduttore televisivo ha poi incontrato la professoressa Alessandra Biffi, primario del reparto e P.I. dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha sottolineato l’importanza del legame diretto tra l’azienda ospedaliera di Padova e il prezioso lavoro svolto dai ricercatori dell’istituto.

“Città della Speranza – ha raccontato la professoressa – è nata per dare un’accoglienza, uno spazio, una casa ai bambini con tumore che arrivavano a Padova e poi ha cercato di continuare a dare loro un’aspettativa e una possibilità di cura”.

Si parte dalle diagnosi e si arriva alla Torre all’Istituto di Ricerca, dove i campioni utili a formulare le diagnosi sono utilizzati per cercare nuove terapie.

Nella Torre vi lavorano circa 300 ricercatori e ricercatrici, ma non bastano: ne servono ancora di più ed è per questo motivo che verrà costruita una seconda torre, ha annunciato Franco Masello, fondamentale per accelerare la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e sulle malattie rare pediatriche.

Tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi, sottolinea il suo fondatore, non è opera di un grande imprenditore o di chissà quale gruppo imprenditoriale ma è stato reso possibile grazie alla sensibilità della gente.

“Credo – ha detto Masello – che questo sia uno dei pochi esempi in Italia dove la gente si mette in gioco per fare qualcosa di veramente importante: un centro di ricerche che oggi è fra i più grossi al mondo e sicuramente il primo in Europa e che consente ai ricercatori, invece di andare all’estero, di rimanere qua e lavorare per i nostri bambini”.

“In 10 anni i miglioramenti in termini di cure sono stati enormi - ha dichiarato - grazie ai nuovi test di diagnostica e allo sviluppo di terapie sempre più personalizzate. Ma abbiamo bisogno di incrementare i nostri laboratori e i gruppi di ricerche e per questo è necessario e fondamentale costruire una seconda torre accanto a quella esistente, che ci permetterà di arrivare a quel 100% di guarigione che tutti insieme sogniamo e per il quale tutti insieme lavoriamo”.

Il ringraziamento, quindi, va a Vittorio Brumotti, che da anni è vicino e risponde agli appelli della Fondazione - per la quale ha compiuto più sfide con la sua bicicletta - e che ora lancia pubblicamente questa nuova sfida che vede coinvolti tutti e alla quale tutti possono dare il loro contributo, anche attraverso una firma per il 5 per mille, e continuare ad alimentare così quel sogno meraviglioso di poter un giorno non molto lontano far guarire tutti i bambini che si ammalano di tumore.

MAGGIO 2024 on-line: /category/salute/

I risultati dello studio. Ha coinvolto 14 gruppi di ricerca italiani coordinati dall’Università di Padova

L’uso regolare dell’acido acetilsalicilico a basse dosi può contrastare il cancro del colon-retto

Un gruppo di ricercatori ha scoperto un meccanismo d’azione con cui sembra attivare un effetto di sorveglianza immunitaria

DDa parecchio tempo è noto che l’uso quotidiano a lungo termine dell’acido acetilsalicilico a basse dosi, la cosiddetta “aspirinetta”, limita i rischi di malattie cardiovascolari, e sembra che possa anche ridurre l’incidenza e la mortalità dovuta al cancro del colon-retto. Non erano però conosciuti tutti i possibili meccanismi d’azione dell’effetto anti-tumorale.

Sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, lo studio ha l’obiettivo di valutare l’effetto dell’acido acetilsalicilico sul microambiente tumorale, sull’immunità sistemica e sulla mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto. Il farmaco, comunemente assunto a basse dosi per ridurre la probabilità di alcune patologie cardiovascolari, sembra attivare una risposta immunitaria contro il cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio Immunoreact 7 sul meccanismo d’azione dell’aspirina si riferiscono a soggetti presunti sani o comunque con carcinogenesi precoce, non naturalmente su pazienti con stadi avanzati di cancro.

“Nella prima parte dello studio abbiamo analizzato retrospettivamente campioni e dati di pazienti con diagnosi di cancro al colon-retto operati tra il 2015 e il 2019 presso l’Azienda Ospedale Università di Padova – spiega il dottor Scarpa –. Abbiamo quindi studiato, sempre in campioni ottenuti dai pazienti, l’espressione dell’mRNA dei geni associati alla sorveglianza immunitaria nelle cellule primarie di cancro del colon-retto di pazienti che assumevano acido acetilsalicilico. Inoltre, abbiamo replicato queste misurazioni sperimentalmente, con animali di laboratorio, presso l’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto. Infine, abbiamo ulteriormente studiato il microambiente immunitario della mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto in campioni ottenuti da un ampio sottogruppo di pazienti che ha partecipato al progetto in rapporto alla assunzione cronica di acido acetilsalicilico”.

Rispetto ai campioni di tessuto di pazienti che non assumevano il farmaco, quelli ottenuti da pazienti che lo assumevano hanno mostrato una minore diffusione del cancro ai linfonodi e una maggiore infiltrazione di cellule immunitarie nel tumore. Nelle analisi sulle cellule tumorali di colonretto in laboratorio, l’esposizione di tali cellule all’acido acetilsalicilico ha causato un aumento della proteina CD80, un modulatore della funzione immunitaria. Tale incremento sembra avere migliorato la capacità delle cellule di allertare altre cellule di difesa sulla presenza di proteine associate al tumore. A sostegno di questa scoperta, i ricercatori hanno anche evidenziato che nei pazienti

Ulss

Ucon cancro del colon-retto, chi assumeva acido acetilsalicilico aveva livelli di proteina CD80 più elevati nel tessuto rettale sano, suggerendo così che il farmaco induca un effetto di sorveglianza immunitaria.

“I nostri dati – continua Scarpa – mostrano che il trattamento con acido acetilsalicilico può far aumentare l’espressione di CD80, migliorando la capacità delle cellule di cancro del colon-retto di presentare attivamente i propri antigeni tumorali ai linfociti T. Questi ultimi sono le cellule delle nostre difese deputate, tra le altre cose, a eliminare le cellule cancerose, una volta riconosciuti i loro specifici antigeni. Va anche aggiunto che, nei pazienti con cancro del retto, sia la concentrazione di proteina CD80 nelle cellule epiteliali, sia il rapporto tra linfociti citotossici e linfociti T totali erano più alti tra coloro che assumevano acido acetilsalicilico. Ciò suggerisce che l’acido acetilsalicilico assunto a lungo termine eserciti un effetto di sorveglianza immunitaria già sulla mucosa normale e non solo all’interno del tumore”.

I risultati dello studio mostrano dunque che l’acido acetilsalicilico, oltre al suo classico meccanismo farmacologico che comporta l’inibizione dell’infiammazione, possa anche agire a favore della prevenzione e della cura del cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio sono state oggetto di pubblicazione, l’articolo “Immunoreact 7: Regular Regular aspirin use is associated with immune surveillance activation in colorectal cancer” è stato pubblicato sulla rivista “Cancer”.

“Se vogliamo sfruttare i suoi effetti contro il cancro del colon-retto, - conclude Marco Scarpa - dovremmo pensare a come garantire che l’acido acetilsalicilico raggiunga il tratto colonrettale in dosi adeguate per essere efficace”.

5 Polesana. Screening cardiovascolare, visite gratuite per i neo 50enni

n controllo gratuito, per il quale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale. L’Azienda Ulss 5 Polesana sta invitando i polesani che hanno compiuto 50 anni - classe 1974 – a partecipare allo screening cardiovascolare promosso dal Piano Regionale della Prevenzione. La comunicazione, inviata ai cittadini che non sono seguiti per patologie, per mezzo di una lettera spedita a domicilio, propone un appuntamento prefissato (ma modificabile) nei 2 nuovi ambulatori istituiti presso l’Ospedale Vecchio di Adria e l’Ospedale di Trecenta.

Questo screening, realizzato e progettato dall’Unità Operativa di Igiene e sanità Pubblica viene proposto gratuitamente ai cittadini neo cinquantenni, è iniziato nel settembre scorso e sta ricevendo feedback molto positivi dalla popolazione. L’Azienda Ulss 5, tra le prime della Re-

gione a partire con lo screening denominato Cardio50, è attore protagonista nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus, che sono la causa più frequente di morte e invalidità nella nostra popolazione. Lo screening prevede una chiamata attiva con invito agli utenti di 50 anni che non sono già affetti da ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari con un appuntamento prefissato presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.

Durante la visita, il professionista sanitario valuta, attraverso un colloquio approfondito, gli stili di vita - fumo, sedentarietà, alimentazione - ed effettua una misurazione del peso, dell’altezza, del girovita, della pressione arteriosa e di glicemia e colesterolemia attraverso l’esame di una goccia di sangue.

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A Chioggia il corso di laurea in Infermieristica

Un nuovo Corso di Laurea in Infermieristica a Chioggia a partire dall’anno accademico 2024/25 che si terrà negli spazi messi a disposizione nel Porto clodiense: lo ha annunciato con grande soddisfazione il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, “La nostra Ulss – ha sottolineato - è orgogliosa di insediare, al servizio del territorio vasto, un nuovo percorso formativo di livello universitario, che nasce grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e alla lungimiranza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l’utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione, che l’Ulss 3 può portare anche a Chioggia l’attività formativa per le professioni sanitarie che già svolge con l’ateneo padovano a Venezia, a Mestre e a Mirano. Apriamo insieme per i giovani del territorio un canale per accompagnarli fino ad una professione che in ambito sanitario oggi è ricercata e riconosciuta”.

“Il sistema sanitario si fonda sulle persone che lavorano nei servizi e nelle strutture - ha sottolineato, in occasione della presentazione ufficiale del corso di Laurea, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin - ed è fondamentale che queste persone mettano in campo non solo la loro dedizione, ma anche la loro alta professionalità. Così l’avvio di questo nuovo corso di laurea è un segno importante, e non solo per il territorio che lo ospiterà: formare infermieri è una necessità, e farlo decentrando i percorsi significa rispondere a questa necessità non solo a parole ma con iniziative concrete e di prospettiva”.

“Funzione sociale e operativo portuale possono convivere e contribuire allo sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio –. Una collaborazione che qualifica ancora una volta la nostra presenza nella città clodiense. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’edificio demaniale in nostra gestione che dal 2022 aveva già ospitato

il centro vaccinale, potrà accogliere il nuovo corso universitario di Infermieristica. Dopo aver perfezionato l’iter di concessione degli spazi all’Ulss 3 e grazie al lavoro congiunto con tutti gli Enti coinvolti, una parte del fabbricato 950, con i suoi oltre 600mq, verrà riadeguato per contenere aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. Si tratta per noi di un’ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell’attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione”.

Il presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, hanno espresso grande soddisfazione. Il primo cittadino ha quindi voluto evidenziare come il nuovo canale formativo dell’Ulss 3 Serenissima offrirà già dall’autunno una prospettiva importante per i 50 giovani che vorranno aderire, e che potranno formarsi alla professione infermieristica senza doversi spostare dalla città di Chioggia, trovando la città ospitale per il loro percorso di studio.

ULSS 6 EUGANEA, SOCIALE

Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione dell’Ulss 6 Euganea ha compiuto 20 anni. Vent’anni durante i quali lo staff, composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi e diretto dalla dottoressa Mariagrazia D’Aquino, grazie a un’organizzazione fiore all’occhiello a livello regionale, si è occupato, e continua ad occuparsi, di persone senza fissa dimora, donne e minori stranieri, profughi, immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, aiutando tutti a destreggiarsi nelle complessità burocratiche, cercando e trovando risposte di salute. Si occupa, tra l’altro, di formare il personale e di realizzare innumerevoli progetti, con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili, straniere o che vivono in condizioni di marginalità sociale. Quattro lustri di un’attività profondamente radicata e organizzata, che dal 2004 ha aiutato migliaia di persone grazie ad un grande lavoro di rete interistituzionale. Solo nel 2023 il Servizio, che opera nella sede distrettuale di via Scrovegni a Padova, ha prodotto 175 certificazioni sanitarie rilasciate alla Questura di Padova per l’espulsione di clandestini nei C.P.R; 1526 accessi di persone, cooperative,

associazioni per pratiche amministrative e sanitarie; assistenza sanitaria a 545 minori; emissione di 2334 impegnative per visite specialistiche/esami diagnostici per richiedenti asilo accolti nei CAS, per pubblico spontaneo o inviato da enti istituzionali e non. Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione si è occupato inoltre di 602 visite mediche eseguite a richiedenti asilo, 45 casi ospedalieri di particolare complessità amministrativo giuridica, assistenza sanitaria a 492 ucraini richiedenti asilo, 572 utenti inviati e seguiti per accordi con la Fondazione

Nervo Pasini ex CEP.

“La nostra mission è aiutare il prossimo, anche coloro che non hanno nulla e questo - rileva la dottoressa Maria Grazia

D’Aquino - è una grande conquista per un ente pubblico. Un lavoro enorme, il nostro, nel quale continuiamo a credere”.

Per il direttore generale Paolo Fortuna

Avrà sede negli spazi messi a disposizione dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale

il servizio “è la garanzia di una sanità universale. Di fronte all’aumento della povertà e degli immigrati, il nostro compito è garantire il miglior stato di salute possibile”.

“Lo staff - si è complimentato il direttore del distretto socio sanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato - svolge un lavoro grandioso per gli ultimi, i vulnerabili, i fragili”.

“Il nostro lavoro è molto impegnativo e delicato e mi sento il dovere di ringraziare la Direzione Strategica per l’appoggio e il supporto fornito a questo servizio che ci incoraggia a perseguire l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili o che vivono in condizioni di marginalità sociale”, osserva D’Aquino, dirigente medico a capo dello staff composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi.

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Formazione. Collaborazione tra Ulss 3 e Scuola di Medicina dell’Università di Padova
Servizio Alta Professionalità Immigrazione da 20 anni opera per la salute degli invisibili
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A Piove di Sacco un ambulatorio veglia sul sonno Le dieci regole d’oro per un riposo di qualità

Un buon sonno è un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ecco qualche utile consiglio dagli esperti.

Il sonno, un’attività fondamentale per la salute con il quale spesso, anche a causa di una vita troppo frenetica e qualche cattiva abitudine, capita di trovarsi a fare i conti.

La novità. Si può accedere con impegnativa dopo la valutazione del proprio medico di base Il dottor Marco Volpe

A Piove di Sacco, nel Padovano, presso la Neurologia dell’Ospedale Immacolata Concezione, dallo scorso anno, è attivo un ambulatorio di secondo livello, seguito dal dottor Marco Volpe (in foto), che si occupa proprio dell’inquadramento e la cura dei disturbi neurologici del sonno.

Per accedervi, dopo la valutazione del medico di Medicina Generale, l’utenza, con impegnativa opportunamente redatta, può scrivere a ambulatorio.neuro.piove@aulss6.veneto.it

Un buon sonno è comunque un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ci sono tuttavia delle regole che possono aiutare.

Il dottor Edoardo Mampreso, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Piove di Sacco, passa in rassegna il decalogo AIMS - Associazione Italiana Medicina del Sonno -per un riposo notturno di buona qualità. Ecco, dunque, le regole del buon riposo. In primo luogo, è bene utilizzare la stanza in cui si dorme solo per dormire:

sono da evitare attività quali lo studio, l’utilizzo del computer o del televisore nella camera da letto. La stanza in cui si dorme dev’essere confortevole e adatta al sonno, sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura ottimale. Evitare di assumere nelle ore tardo-pomeridiane e serali bevande e cibi stimolanti (caffè, tè, cioccolata…). Evitare pasti serali abbondanti, molto calorici o ad alto contenuto proteico. Evitare gli alcolici e il fumo di tabacco nelle ore serali. Non abbandonarsi a sonnellini diurni, anche se è ammesso un breve riposo dopo pranzo: è però assolutamente deleterio per il sonno notturno un sonnellino dopo cena, ad esempio sul divano davanti al televisore. Non intraprendere attività

impegnative o coinvolgenti sul piano emotivo o mentale (studio, lavoro al computer, videogiochi, etc.): anche l’attività fisica intensa – ad esempio, la ginnastica in palestra – sarebbe da evitare nelle ore serali. Evitare bagni o docce calde nelle ore serali. Tentare, per quanto possibile, di coricarsi la sera e di alzarsi al mattino a orari regolari, cercando di assecondare la propria tendenza naturale del sonno anche nei fine settimana e nei giorni di riposo o di vacanza. Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire: in caso di difficoltà nel prendere sonno, non restare a letto per più di 10 minuti, ma alzarsi e svolgere attività rilassanti fino a quando non si percepisce sonnolenza.

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Come si esegue la mappatura?

La mappatura dei nei, se eseguita in maniera periodica, è mirata a diagnosticare il melanoma nelle sue fasi più precoci, identifi cando la comparsa di dell’ABCDE

Proteggersi dai raggi del sole durante la primavera e l’estate è un’accortezza imprescindibile, ma per essere sicuri che i nei stiano sempre bene è

• Numerosi nevi melanocitari comuni e/o clinicamente atipici e presenza di grandi nevi melanocitari congeniti (numero di nei superiore a 50)

• Storia personale di melanoma e di tumori cutanei non melanoma

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della navigazione, rinnovando il profondo legame tra Venezia e il mare, nella città che da sempre celebra lo sposalizio con le sue acque. La manifestazione – realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana per la straordinaria apertura dell’Arsenale – è appoggiata da Governo e Regione del Veneto, che l’ha riconosciuta come un evento di carattere internazionale.

razione del compendio dell’Arsenale e uno spazio espositivo indoor di 5.000 mq.

Tra gli espositori si confermano Ferretti Group, Azimut Benetti, , Sanlorenzo ,So-

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Nell’anno in cui vengono celebrati i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato “orientale”, ora bacino naturale di riferimento a cui si rivolge tale manifestazione, Venezia, anche con

Sono previsti oltre 50 eventi culturali e di approfondimento tra convegni e talk show, la maggior parte dei quali dedicati al tema della sostenibilità, alla salute del mare e

prio al Salone Nautico del 2022 e, a seguire, dal 17 al 19 maggio, la Lagoon escapade, evento annuale che raccoglie i catamarani Lagoon prodotti dal gruppo Beneteau.

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Tradizione,

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qualità e famiglia: la chiave del successo ultradecennale della Castagnara

L’attività sorge da quasi 70 anni a Mira ed è specializzata nei piatti di pesce

assaggiare i piatti di pesce del ristorante, infatti, arrivano perfino da fuori regione. La “Castagnara” è un luogo che ha saputo reinventarsi nel corso dei decenni, senza però mai perdere di vista le proprie origini, in un continuo omaggio alla tradizione. Lo racconta Nicola Fabris, che ha preso le redini dell’attività di famiglia. giunta ormai alla terza generazione.

Un ristorante storico, il vostro.

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“Lo abbiamo provato ma, mi creda, i nostri gransopori non hanno nulla da invidiare al granchio blu e infatti non ne se ne sente più

“Ormai ha 68 anni. La nostra attività è partita nel 1956: mio nonno Alessio faceva il sarto, ma poi decise di cogliere una nuova opportunità e intercettò questa attività, un’osteria a Mira, che prese in gestione con mia nonna Silvia. Da subito anche mia zia Livia, che era la più grande dei tre fratelli e aveva 14 anni, iniziò a lavorare lì e con il tempo entrarono anche mio papà Sinaide e mia zia Lorena. Quando poi mio padre sposò mia madre Bruna, anche lei entrò nell’attività e negli anni ne diventò una colonna portante, avendo un ruolo gestionale sia in cucina sia nell’amministrazione. Nei primi anni Sessanta si trasferirono nella sede odierna, mantenendo sempre la linea di osteria-trattoria e pure il nome. La ‘Castagnara’ infatti prende origine dal fatto che proprio di fronte alla trattoria negli anni

“Per il momento non ne abbiamo risentito, Chiaro che il prezzo della materia prima aumenta nel momento in cui l’offerta diminuisce. Però noi ragioniamo così: se un pesce manca o costa troppo, scegliamo di cambiare e prenderne un altro. Se poi il cliente insiste per avere quel determinato pesce, sa che deve pagarlo di più e lo chiariamo subito. La consideriamo una forma di rispetto

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PROTAGONISTI

Lavoro. Confartigianato Imprese Veneto promuove i percorsi professionalizzanti

Tirocinio con i maestri artigiani in 433 aziende per i giovani che vogliono imparare il mestiere

L’attività è rivolta ad aspiranti artigiani che intendono inserirsi nel settore grazie ad una esperienza formativa

L i hanno chiamati “gli influencer” dell’artigianato, di fatto sono degli autentici “maestri artigiani”, una figura riconosciuta in Veneto con una legge regionale approvata ancora nel 2018. E sempre nella nostra regione lo scorso autunno sono stati consegnati gli attestati a questi alfieri dell’artigianato, in grado di trasmettere il proprio “saper fare” anche ai più giovani, attraverso degli specifici tirocini. Il “maestro artigiano”, infatti, come ricorda la legge regionale, è colui che, “disponendo di un’adeguata e documentata esperienza imprenditoriale aziendale, possiede elevate conoscenze e abilità manageriali con un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere”. Oggi all’albo regionale sono iscritti ben 433 maestri artigiani. La legge regionale riconosce, inoltre, le “botteghe scuola”, cioè le imprese nelle quali il maestro artigiano svolge la propria attività e trasmette le proprie competenze. Proprio per favorire la formazione e la trasmissione dei saperi Confartigianato Imprese Veneto, che conta circa il 60 per cento dei maestri artigiani riconosciuti dalla Regione, insieme a CNA e Casartigiani, attraverso i propri enti di formazione, promuove i tirocini per i giovani che vogliono fare un’esperienza professionalizzante e di valore a fianco dei maestri artigiani accreditati dalla Regione Veneto. L’attività è rivolta ad aspiranti artigiani che intendono inserirsi nel settore grazie ad una esperienza di tirocinio di inserimento/ reinserimento presso la Bottega di un Maestro Artigiano: sono quindi numerose le opportunità per un giovane, ma non solo, anche per chi vuole mettere a frutto le proprie a abilità, di individuare l’azienda presso cui fare il tirocinio. Si tratta di un’opportunità anche per gli stessi maestri ar-

tigiani già inseriti nell’Elenco della Regione Veneto, che entro l’anno potranno ospitare un tirocinante per uno o due mesi e poter misurare così le opportunità di nuove future collaborazioni.

Per poter ospitare un tirocinante il Maestro Artigiano può contattare l’Ente di Formazione provinciale dell’Associazione di categoria di riferimento o l’Istituto Veneto per il Lavoro.

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“Il concetto di Maestro Artigiano – osserva il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto- è sempre stato inscindibilmente legato a quello di relazione; una relazione che si sviluppa all’interno di una bottega e che si basa sulla trasmissione delle competenze e dei mestieri. Un modello che oggi conosce una nuova attualità: nella bottega artigiana così come nei laboratori delle imprese più innovative la differenza la possono fare solo le persone, le competenze e le relazioni”.

Per diventare Maestro Artigiano, spiega Confartigianato Imprese Veneto, le strade che un’impresa artigiana può intraprendere sono due: da una parte il percorso professionalizzante per titoli, che prevede un’anzianità lavorativa qualificata nel medesimo settore dell’artigianato di almeno 1 0 anni, competenze manageriali e un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere. Dall’altra, per chi non possiede i requisiti per titoli, c’è appunto l’opportunità di intraprendere un percorso formativo obbligatorio che permette l’acquisizione delle competenze manageriali e didattiche necessarie, preceduto da un periodo di attività lavorativa qualificata nel settore di riferimento di almeno 5 anni. I percorsi professionalizzanti per titoli vengono presentati in autonomia dagli aspiranti Maestri Artigiani o meglio ancora con il supporto delle associazioni di categoria come Confartigianato. Il percorso formativo è invece organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, Ecipa e dagli enti di Formazione provinciali delle Associazioni di categoria di riferimento, attraverso un progetto finanziato dalla Regione Veneto.

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Economia
Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Veneto

ARIETE BILANCIA

Avete superato i momenti di tensione e di incomprensione. Ora il percorso è in discesa e potete recuperare le relazioni che pensavate compromesse.

TORO

Avete incamerato energie sufficienti ad affrontare con entusiasmo gli ultimi ostacoli prima di raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito. Siate tenaci.

GEMELLI

Avete investito nella determinazione e in una bella energia tutte le vostre aspettative ma non dimenticatevi di riconoscere un ruolo importante anche alla fortuna.

CANCRO

Non mancheranno momenti di stanchezza che saprete bilanciare con una visione positiva delle cose, capace di ribaltare situazioni apparentemente complicate.

LEONE

Continuate a fare programmi a lungo termine e a investire le vostre risorse per obiettivi futuri che sono ambiziosi ma che volete raggiungere a tutti i costi.

VERGINE

la vostra natura riflessiva vi spingerà a prendervi un po di tempo per capire se i sentimenti che state provando sono autentici e se siete ricambiati.

Maggio

Maggio, il mese dei colori e dei sapori intensi

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AFFARISSIMI

Non prendete decisioni affrettate in questo periodo perché l’entusiasmo potrebbe giocarvi dei brutti scherzi. Procedete sempre con realismo e concretezza.

SCORPIONE

Se il lavoro procede a gonfie vele esaltando la vostra massima creatività, la sfera affettiva sarà di più difficile gestione a causa della vostra stanchezza.

SAGITTARIO

Avete chiuso con le situazioni tese e stressanti. Si apre un nuovo capitolo tutto da scrivere e questo vi ispira tanta fiducia che vi rende particolarmente interessanti.

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FINO A

RIVESTIMENTI VECCHI DIVANI E RIPARAZIONI

Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione

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Non cedete finché non avete raggiunto il vostro obiettivo, a costo di spendere energie e tempo preziosi. Ma i vostri sacrifici sono sempre ripagati adeguatamente.

ACQUARIO

Avete vissuto in standby fino a questo momento. E’ ora il tempo dei mettersi in gioco e di ritrovare le conferme di cui avete bisogno. Vi sorprenderete di voi stessi.

PESCI

L’estate si avvicina regalandovi energie positive che valorizzeranno i vostri talenti e che vi regaleranno momenti di grande soddisfazione. Sarete irresistibili.

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