La Piazza della Riviera del Brenta - Novembre 2022

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Energia sostenibile

Mentre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.

Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 223 della Riviera del Brenta servizio a pag 6 Pnrr, a Mira finanziate opere per 10 milioni di euro Si è riunito il tavolo di lavoro permamente fra maggioranza e opposizione. Il Comune è in attesa dei finanziamenti per il nuovo ecocentro
Il Naviglio del Brenta
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18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE NOVEMBRE 2022 ascoltali
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TERRITORIO
si ripopola
tinche
MIRA
via il riordino del mercato rionale di Mira Taglio
MIRA Sicurezza stradale, balzo in avanti delle sanzioni
DOLO Lavori pubblici, raffica di cantieri nel 2023
DOLO Rifiuti sversati abusivamente, linea dura del Comune
DOLO Emergenza nutrie: danni a colture e canali
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Il Naviglio ripopolato con le tinche

Continuano gli interventi per incrementare il patrimonio ittico nel canale Naviglio. Grazie all’impegno di Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, si è svolta nelle scorse settimane una semina straordinaria di tinche nel Naviglio del Brenta, nei pressi del Ponte dei Cavalli di Dolo. Il nuovo intervento ittico si aggiunge a quello già disposto lo scorso giugno e che era stato eseguito per incrementare la presenza di anguille sempre nelle acque del Naviglio a Dolo. Questa serie d’interventi segna un significativo processo di rigenerazione dell’ecosistema del corso d’acqua che bagna gran parte dei territori brentani. Le operazioni di ripopolamento sono state guidate dai dirigenti metropolitani Fipsas, ed hanno visto la presenza del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, dell’assessore allo sport e bilancio Cristina Nardo, del consigliere comunale Marina Zuin, oltre alla partecipazione del consigliere di giunta Fipsas, istruttore ambientale e dirigente sportivo della Team Riviera, Moreno Coin. Le tinche fanno parte delle specie ittiche tipiche delle acque venete, che negli ultimi anni hanno registrato una contrazione, concomitante alla diffusione di specie quali il carassio, il pesce gatto e il pesce siluro. Questa nuova semina che comporta un’importante attività di miglioramento della qualità delle acque del Naviglio e della comunità ittica, ha ricevuto la gratitudine e parole di soddisfazione che sono state espresse attraverso gli amministratori comunali del territorio rivierasco. Un canale ricco di specie ittiche in salute è un canale che pullula di vita.

A giugno, al Ponte dei Cavalli a Dolo si erano liberate anguille

Energia sostenibile

Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio. La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico.

La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.

Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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della Riviera del Brenta
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022

Amministrazione

e politica. Si è riunito il tavolo permanente fra maggioranza

e

opposizione

Pnrr, sono già state finanziate opere per 10 milioni di euro

Si è svolto nelle scorse settimane il secondo incontro del tavolo permanente sul Pnrr, istituito durante il primo mandato del sindaco Dori e aperto ai capigruppo di tutte le forze politiche e civiche presenti nel consiglio comunale di Mira, comprese quelle di minoranza. Il tavolo serve all’amministrazione per fare il punto della situazione sulle attività portate avanti con il Piano Nazionale, ma anche per informare sullo stato dell’arte dei vari bandi ai quali l’amministrazione comunale ha partecipato o intende partecipare. “Ad oggi - spiega il sindaco Marco Dori - possiamo contare su finanziamenti certi per circa 10 milioni di euro derivanti da Pnrr, ma siamo in attesa delle graduatorie di altri bandi, come ad esempio quello per il nuovo ecocentro o per

Il sindaco Dori: “Siamo in attesa della graduatoria del bando per il finanziamento del nuovo ecocentro”

l’ampliamento e l’efficientamento energetico di alcune scuole, come quelli per il rischio idraulico e l’edilizia. Siamo poi utilmente in graduatoria in altri bandi, ma al momento senza finanziamento, come quello per la nuova Ugo Foscolo, che rimane un obiettivo in ogni caso”. Al tavolo si è discusso anche delle difficoltà legate alla messa a terra del piano, dall’aumento dei prezzi delle materie prime alla difficoltà di avere personale dedicato e alla poca efficacia di alcune misure rivolte ai Comuni. Ma a destare preoccupazione è stato anche l’ennesimo caso di disparità territoriale legato alla graduatoria del

bando della “Rigenerazione Urbana II”, dove le risorse sono andate esclusivamente ad alcune regioni meridionali. “Ancora una volta - ricorda il sindaco Dori - siamo stati penalizzati a causa dell’indice di vulnerabilità economica e sociale.

Più un Comune ha investito, negli anni, in welfare ed educazione, più è penalizzato. Un vero controsenso. Ci era capitato anche con il primo bando di rigenerazione urbana.

Poi in quel caso tutti i progetti sono stati finanziati dal governo Draghi e speriamo che anche in questo caso, con il nuovo governo, avvenga così.

Per Mira vorrebbe dire nuove risorse per i ponti mobili, per Villa Levi e per il rischio idrogeologico.

Tre quarti di Italia è rimasta esclusa, qualcosa non funziona”. Il sindaco fa l’elenco delle opere già finanziate con i fondi Pnrr: il palazzetto dello sport di Valmarana, gli interventi per la prevenzione del rischio idraulico, la riqualificazione della passerella di Valmarana, la riqualificazione del ponte mobile di Oriago, l’eliminazione delle barriere architettoniche in via Veneto ad Oriago, il rifacimento del marciapiede di via delle Porte, la riqualificazione dei centri urbani di Mira Porte e Mira Taglio, la manutenzione straordinaria della scuola Giacomo Leopardi dell’asilo e della media di Malcontenta. E poi: piste ciclopedonali a Mira Porte e Valmarana, nuova pista di atletica e spogliatoi ai campi sportivi, sistemazione degli spazi associativi alla scuola media Leopardi, efficientamento energetico di villa dei Leoni e della scuola Petrarca di Borbiago, riforestazione dell’area di Forte Poerio e via Oberdan.

Sostenibilità, si fa strada l’idea di natanti elettrici sul Naviglio

Sono entrate in funzione le colonnine elettriche per la ricarica delle auto e delle biciclette. Per le auto, la prima ad essere attivata è quella posizionata nel parcheggio delle piscine a Valmarana. Le altre, tutte fornite da EnelX, sono posizionate a Piazza San Nicolò, al parcheggio di via Mocenigo, Piazza Vecchia,a Borbiago, e ad Oriago, vicino alle Poste. Con queste, sono attivate anche le postazioni di ricarica per biciclette elettriche ad Oriago, Mira Taglio e Borbiago. “Il futuro è allargare questa rete, anche alla barche elettrichespiega Marco Dori, sindaco di Mira. L’idea potrebbe essere quella di attrezzare i pontili con punti di ricarica per le barche elettriche, amiche dell’ambiente e facili da governare. Il modello

potrebbe essere quello di Amsterdam, famosa per le sue piccole imbarcazioni che navigano alimentate solo da energia elettrica generata da rinnovabili. Per questo dobbiamo attrezzarci con punti di ricarica diffusa, con pontili di ricarica in punti strategici che permettono di visitare i centri delle città e portare turisti in negozi, bar e ristoranti. Fondamentale è recuperare anche il collegamento acqueo con il Miranese, attraverso il Taglio. Il futuro è verde”. L’idea dei battelli elettrici è apprezzata anche dagli operatori fluviali che cercano un rilancio dopo quella che per loro è stata una pessima stagione in termini di presenze sulle imbarcazioni a causa della siccità.

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Il Municipio di Mira Alessandro Abbadir

Area mercatale di Mira Taglio, al via il riordino

Sono iniziati nelle scorse settimane i lavori di riordino e sistemazione dell’area mercatale di Riviera Silvio Trentin a Mira Taglio. Le operazioni prevedono la piena messa a norma del tradizionale mercato di Mira, con la creazione di moderni sottoservizi e un ridisegno dell’area commerciale. Verranno realizzate anche delle colonnine per la fornitura di acqua ed energia elettrica, utili non solo per il mercato rionale, ma anche per tutte le manifestazioni che Riviera Silvio Trentin è solita ospitare durante l’anno, dai mercatini alle notti bianche. I lavori in corso non incideranno con il regolare svolgimento del mercato rionale del giovedì, che quindi rimane confermato nel suo appuntamento settimanale. Con questo intervento, si conclude il piano triennale di messa a regime delle aree mercatali, avviato con la sistemazione dell’area di Piazza Mercato ad Oriago e l’area della pescheria di Mira Taglio. L’assessore competente spiega nel dettaglio di che intervento si tratta “L’intervento - illustra Stefano Lorenzin, assessore ai Lavori Pubblici - consiste

nell’installazione di quattro colonnine multifunzione sull’area est di Riviera Silvio Trentin, in prossimità di Via Nazionale. Le quattro colonnine erogheranno energia elettrica, sia con voltaggio 220 che 380, e acqua a servizio dei banchi alimentari. Si rende, quindi, necessario eseguire degli scavi per portare sia le linee elettriche che dell’acqua. Il grosso del lavoro consiste in uno scavo che sarà effettuato vicino alla mura della Villa e non creerà disagio ai passanti e ai clienti del mercato. I lavori saranno sospesi ogni mercoledì sera, lasciando praticabili le aree, per non ostacolare il normale funzionamento del mercato al giovedì.

A lavori finiti sarà ripristinato l’asfalto, come fatto in analoghi interventi”. Una volta completato l’intervento, per il quale è stato fatto uno stanziamento di circa 160mila euro, verrà determinata anche una nuova disposizione delle piazzole mercatali, riducendo la dispersione e favorendo l’aggregazione merceologica. Precedentemente era stata risistemata l’area del mercato rionale ad Oriago, appuntamento che si tiene ogni martedì nell’omonima piazza della frazione mirese. Storica piazza nella quale a breve verrà realizzata anche una rotonda.

“La catellonistica stradale è sbagliata, va rimossa”

Il cartello con cui vengono segnalati lavori di adeguamento igienico sanitario e funzionale delle aree mercatali di Mira è stato posizionato in prossimità di un passaggio pedonale per attraversamento della strada regionale 11 Brentana. È pericoloso per il traffico. A segnalarlo i consiglieri di Fratelli D’ Italia Antonio Mendolia e Ines di Natale. “Vorremo

chiedere al Comune di Mira - spiegano - se secondo loro è corretto collocare un cartello, di quelle dimensioni, che segnala i lavori in quella zona, vicinissimo ad un incrocio con segnaletica per attraversamento pedonale della statale con il pericolo che chi guida possa venire distratto dal cartello e non accorgersi magari di chi si accinge ad attraversare la strada. Su questo passaggio pedonale si sono verificati molti incidenti anche mortali”. Dal Comune arriva la presa d’atto della segnalazione e l’impegno di una verifica. (a.a.)

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Lavori pubblici. L’assessore Stefano Lorenzin illustra un atteso intervento
Mira

Sociale.

Emergenza vandalismi, servono risorse

L

a pandemia ha creato non pochi problemi agli adolescenti in termini psicologici, e comportamenti oltre le righe con atti di vandalismo si registrano in questo inizio autunno, in tutto il comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese. I Comuni con i servizi sociali cercano di correre ai ripari ma è complicato capire in che modo è possibile aiutare i ragazzi. Spesso infatti ci si trova di fronte anche a forti carenze a livello genitoriale. “C’è una emergenza legata all’esplosione di atti vandalici in Riviera del Brenta e Miranese. Servono almeno 15 fra operatori di strada e educatori in più per l’area dei 17 comuni. Serve da parte di Regione e Stato investimenti per oltre 500 mila euro per monitorare una situazione che altrimenti rischia di sfuggire di controllo –lo dice il presidente dei sindaci dell’Ulss 3 Andrea Martellato intervenendo dopo che nelle ultime settimane diverse situazioni hanno evidenziato un aumento di atti di vandalismo e reati da parte di minorenni e anche con meno di 13 anni. A Oriago di Mira sono stati segnalati ragazzini che chiedevano di pagare il biglietto, mentre qualcuno li avrebbe visti addirittura poco distante da un’ incendio doloso nella stessa zona. Le segnalazioni di atti vandalici, fa sapere Martellato e azioni devianti (consumo di droga, reati e violenze in famiglia) “sono pressocchè raddoppiate

nel corso degli ultimi due anni dopo l’arrivo della pandemia”.

Ora gli operatori ed educatori impegnati a tempo pieno in Riviera del Brenta nel Miranese in progetti di prevenzione del disagio giovanile sono circa una decina ma per far fronte a un fenomeno come quello che stiamo affrontando “ce ne vorrebbero almeno una quindicina in più. E non parliamo solo di operatori di strada ma anche di educatori che i Comuni utilizzerebbero con progetti ad hoc mirati e specifici per il loro territorio”. Martellato percciò quantifica le risorse aggiuntive che servirebbero.“Servono

per affrontare un problema del genere legato da un lato agli effetti della pandemia dall’altro alla scarsa capacità dei genitori di esercitare la potestà- conclude Martellato – almeno 500 mila euro. Ad esempio nel Comune di Fiesso in cui io sono assessore un progetto indirizzato ai ragazzini è quello di coinvolgerli nella riparazione di arredo urbano danneggiato”. A Dolo ad esempio il Comune ha avviato un progetto che vede impegnati allo stesso tempo i genitori e i ragazzini nei fine settimana o nel tempo libero come volontari nel campo del decoro urbano.

Furti in abitazione: è allarme in tutta la Riviera

È allarme furti e tentativi di furti nei territori di Mira Dolo e Pianiga. Da metà ottobre in poi nei territori dei 3 Comuni si è registrata quasi più di un’azione al giorno da parte dei ladri nei confronti delle abitazioni. Un fenomeno che ha creato moltissimo allarme fra i residenti. Alcune vie dei paesi sono state visitare dai ladri più di una volta nella stessa settimana. Il sindaco di Pianiga Federico Calzavara ha chiesto chiarimenti su quello che stava succedendo al tenente dei carabinieri di Dolo invitandolo ad una assemblea pubblica che si terrà a novembre al teatro cittadino. Particolarmente preoccupati del fenomeno sono i cittadini più anziani che di sera si barricano di fatto in casa. Non è solo il territorio di Pianiga a preoccupare anche a Dolo e Mira il fenomeno si è fatto particolarmente insidioso. A Dolo

ad esempio soprattutto nelle frazioni di Arino e Sambruson. Questo periodo cioè quello che va da fine ottobre a Natale è quello in cui i ladri che colpiscono le case agiscono di più. Anche a Mira i furti nelle case in queste ultime 3 settimane si sono moltiplicati. I banditi hanno colpito in particolar modo le frazioni di Marano, Borbiago e Oriago. In tanti casi hanno agito con le persone in casa per poi fuggire quando queste si accorgevano della loro presenza. “Le forze dell’ordine e i gruppi di controllo del vicinato in questo periodo complicato - ammette il sindaco Marco Dori - sono in forte fibrillazione è importante fare attenzione e chiamare immediatamente aiuto se si scoprono ladri in casa o si nota qualcosa di sospetto”. Spesso i ladri, che sono bande di malviventi provenienti da fuori regione prima di colpire

studiano la zona. In qualche caso guardano anche i profili facebook delle persone per capire quando sono in casa e quando no. Per quello il consiglio di polizie locali e carabinieri è perentorio: evitare di mettere in facebook o in altri social dati che potrebbero essere utilizzati da malintenzionati.

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Si moltiplicano le segnalazioni di danneggiamenti da parte di adolescenti
Segnalazioni di atti vandalici da parte di adolescenti sono sempre più diffuse nel territorio
Mira Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 3 Andrea Martellato spiega che sono necessari nel comprensorio di Riviera e Miranese, almeno 500 mila euro in più per monitorare con efficacia i fenomeni

Controlli.

Arrivano

i dati degli ultimi mesi dalla Polizia Locale di Mira Sicurezza stradale, balzo in avanti delle sanzioni

Balzo in avanti delle sanzioni del codice della strada.

Dopo un momento di flessione registrato nei primi sei mesi dell’anno, con i mesi estivi si è avuta una netta ripresa, soprattutto da parte degli autovelox. “Crediamo abbiano inciso soprattutto i transiti di chi si è spostato per le vacanze in direzione delle spiagge e dei turisti stranieri - spiega il Comune di Mira in una nota - ma abbiamo notato anche una certa mancanza di disciplina per quanto riguarda il rispetto degli stop e dei semafori. Rimane poi il focus su quanti vengono trovati a guidare senza assicurazione e revisione pagata, un dato che purtroppo era emerso anche nei primi sei mesi dell’anno, segno probabilmente di una crescente difficoltà da parte dei guidatori di provvedere a questi pagamenti previsti dalla legge”. Gli ultimi dati dicono infatti che i vari sistemi di controllo hanno portato fino a inizio settembre a circa 16mila sanzioni accertate, dato in linea, anzi leggermente superiore a quello registrato tra 2020 e 2021, segno anche qui di una ripresa più vigorosa negli spostamenti. L’ultimo dato di giugno si fermava invece a circa 11mila le sanzioni erogata dalla Polizia Locale di Mira nei primi sei mesi dell’anno 2022 (lo scorso periodo 2021 erano circa 12,5mila). Intanto nelle scorse settimane tre persone sono state fermati alla guida con documenti falsi, senza patente e assicurazione e denunciati all’autorità giudiziaria a seguito dei controlli da parte della Polizia Locale di Mira. I vigili si sono attivati grazie alle segnalazioni ricevute dal sistema di varchi di controllo posizionati nei punti più strategici del territorio comunale. “Uno strumento che funziona e che permette di trovare situazioni molto gravi come queste ultime- spiega il sindaco Marco Dori. I rilevatori hanno permesso agli agenti di intervenire tempestivamente. Purtroppo continuano ad essere tante le persone che vengono trovate senza patente valida o assicurazione, ma in questo caso siamo arrivati al limite, addirittura con i fermati che hanno esibito documenti che hanno insospettito gli agenti e che poi si sono rivelati falsi. Ora saranno le autorità giudiziarie ad indaga-

re per capirne i motivi e perché erano sul nostro territorio”. Il sistema di varchi permette di individuare, grazie alla lettura della targa, auto rubate, sospette, non in regola con la assicurazione o la revisione. Il tutto, grazie ad un confronto diretto con il database nazionale, per un controllo efficiente del territorio, sempre in collaborazione con le forze dell’ordine. Da inizio anno, grazie ai controlli dei varchi, sono

state trovate 107 auto senza assicurazione, 430 senza revisione e fermate e denunciate 20 persone per guida senza patente, o con veicolo sotto sequestro. “Si tratta di una attività importante di prevenzione - aggiunge Dori - perché ci permette un monitoraggio in tempo reale, ma anche a difesa di chi in strada ci va con tutto in regola, tutelando se stesso e gli altri”.

Il Comune di Mira coprirà l’aumento dei prezzi alle mense scolastiche e degli anziani assistiti a domicilio. Via libera della giunta comunale allo stanziamento di 50mila euro finalizzati alla copertura degli aumenti dei pasti scolastici e di quelli per gli anziani, causati dall’impennata dei prezzi delle materie prime. La “sterilizzazione” prevede che famiglie e anziani non saranno toccati dall’aumento dei prezzi, che verrà invece interamente assorbito dal Comune di Mira. Questa copertura “una tantum” varrà almeno fino a fine anno ed è già in corso, tanto che le famiglie degli alunni non hanno visto alcun aumento dei buoni pasto delle mense

scolastiche. Un’operazione che segue quanto già fatto in tempo di Covid, con l’amministrazione comunale che coprì i maggiori costi previsti per la refezione scolastica. La misura dovrebbe permettere a una famiglia con 2 figli di risparmiare circa 50 euro al mese. L’amministrazione sta inoltre valutando ulteriori misure di sostegno per il 2023. Con questa operazione di bilancio, stimata in 50.000 euro - spiega l’assessore al Bilancio, Riccardo Martin - da un lato viene congelato l’incremento dei buoni pasto fino a fine anno, dando un quotidiano aiuto alle centinaia di famiglie degli alunni delle nostre scuole e dall’altro viene comunque garantito un sostegno alla nostra partecipata Serimi che, come tutte le aziende, sta affrontando un periodo di forte instabilità causato dai rincari energetici. Risposte concrete a dimostrazione dell’attento lavoro svolto da questa Amministrazione”. “L’aggravarsi della crisi ha portato oggi i costi delle materie prime a valori nemmeno immaginabili fino a qualche mese fa - aggiunge l’assessore all’istruzione Albino Pesce - in un mercato oltretutto già compromesso dalla pandemia Covid-19, in tutto questo anche il Comune di Mira non esce indenne da questa grave situazione, con la conseguenza che i fornitori hanno richiesto adeguamenti dei prezzi visto anche l’andamento Istat in questo momento. Il Comune di Mira ha deciso di non aumentare i buoni pasto relativi alla refezione scolastica fino al 31 dicembre 2022 al fine di non aggravare ulteriormente sulle famiglie già provate da questa crisi”.

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“Pasti scolastici, l’aumento sarà coperto”
Mira

Il dibattito. Lettera aperta al sindaco Marco Dori del circolo Libertà e Giustizia

“Territorio a rischio a causa degli interventi del Comune”

Lettera aperta al sindaco di Mira Marco Dori da parte del circolo Libertà e Giustizia della Riviera del Brenta. La lettera che è stata inviata anche alla Soprintendenza esprime preoccupazione per quello che è successo con la gestione del parco pubblico di villa Levi Morenos e di altre zone del territorio che a loro avviso sono a rischio. “Mira - spiegano rivolgendosi a Dori - occupa quasi la metà di quel magnifico, storico territorio costituito dal Naviglio e da una sequenza di ville e di giardini che vi si affacciano, chiamato Riviera del Brenta. Ha inoltre all’interno dei suoi confini comunali, 25 chilometri quadrati di Laguna Veneta, già dichiarata sito dell’Unesco. Questi beni non sono considerati tali dalla sua amministrazione. Lo dimostrano il supermercato che accoglierà in futuro turisti e visitatori e che sorgerà prospiciente al fiume a Oriago. Lo dimostrano la rotonda di Piazza Mercato, Piazzetta di Mira Porte,

Piazza Nove Martiri. Pensiamo al parcheggio ricavato all’interno delle mura del parco storico di Villa Levi Morenos, sul sedime dell’originario “brolo”, quando sarebbe stato del tutto possibile ed agevole ricavarne uno vero e più funzionale poco distante da questo, lungo Via Marconi, vicino quindi al Municipio, in un terreno del tutto incolto ed ab-

bandonato, senza alcuna valenza storica e paesaggistica, occupato un tempo da Villa Manes, andata completamente distrutta e demolita anteguerra. Pensiamo all’abbattimento in questi giorni di alberi d’alto fusto all’interno del parco di Villa Levi Morenos”. Su questo ulti-

mo fatto i cittadini hanno protestato con molta forza anche collocando dei cartelli di protesta dove gli alberi sono stati tagliati. Proteste ed un esposto era anche stato fatto dal comitato Opzione Zero. Il circolo poi parla di trascuratezza delle rive del

Combattenti e reduci, sezione intitolata a don Luigi Agostini

Nell’occasione delle celebrazioni del 4 Novembre Borbiago ha riscoperto un suo illustre cittadino, presentando il personaggio in una conferenza pubblica che si è tenuta centro civico con lo scopo, sottolinea l’Associazione Combattenti e Reduci “di togliere la polvere che si era depositata sulla memoria di don Luigi Agostini, figlio della comunità di Borbiago”. “La serata, che rientrava - spiega il presidente dell’associazione Filomeno Porcelluzzi - nel contesto delle celebrazioni per il 4 Novembre, ha avuto un compito speciale e cioè quello di parlare e far parlare di don Luigi Agostini, prete ed eroe di guerra, pastore di anime e generoso benefattore, particolarmente attento alle esigenze dei poveri e dei bisognosi. Certo, la sua gioventù a Borbiago è stata breve, perchè la vocazione l’ha condotto prima

a Padova e poi nel vicentino, ma è comunque un figlio di questa nostra comunità, che sui campi di battaglia ove don Luigi aveva condiviso sofferenze e fatiche con il battaglione Feltre, seppe guadagnarsi due medaglie di bronzo al valor militare”. Da qui una decisione importante. “Borbiago comincia - spiega Porcelluzzi - ad onorarlo con il ricordo, la sezione Combattenti e Reduci è stata intitolata proprio a don Luigi Agostini”. Le cerimonie celebrative del 4 novembre si sono tenute alla presenza delle autorità civili e militari, e delle scolaresche: è stato inaugurato un nuovo cippo commemorativo alla base del monumento. Le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale sono terminate a Borbiago il 5 novembre con una solenne cerimonia religiosa, nel locale santuario.

Naviglio. “Ci sentiamo di suggerireconcludono gli esponenti del circolo - ai quattro Comuni della Riviera che sono attraversati dal Naviglio (Mira, Dolo, Fiesso e Stra) di consorziarsi tra di loro, per gestire in proprio la pulizia delle rive”. Il sindaco

Marco Dori però replica alla lettera aperta. “Come sempre - dice - fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. “Come abbiamo già spiegato – continua - l’intervento nel parco di Villa Levi è stato fatto nella maniera più scrupolosa possibile, con tutte le autorizzazioni del caso. Bastava consultare il cartellone dei lavori posizionato su via Gramsci per ottenere queste informazioni. Tutti gli alberi rimossi per motivi di sicurezza saranno sostituiti con nuovi alberi, anzi, a fine progetto ce ne saranno anche di più. Spiace che gli amici del circolo Giustizia e Libertà non abbiano voluto approfondire l’argomento. Ricordo che il Comune di Mira ha finanziato anche due nuovi boschi urbani per 4mila nuovi alberi e avviato un percorso di recupero di Villa Levi Morenos, cosa mai fatta in precedenza. Sulle questione delle rive del Naviglio c’è poco da dire siamo di fatto il Comune che se ne occupa di più”.

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Il sindaco di Mira replica alle accuse: “dispiace che il circolo Libertà e Giustizia si sia poco documentato”
La locandina dell’iniziativa Striscione di protesta contro il taglio degli alberi in villa Levi Morenos

Ambiente. Arrivano i dati relativi al servizio di raccolta dei rifiuti

Abbandono di rifiuti, con i controlli fioccano le sanzioni

L’abbandono di rifiuti vicino ai contenitori e alle isole ecologiche, ha indotto l’amministrazione, attraverso l’assessore all’ambiente Giorgia Maschera e il sindaco Gianluigi Naletto, a fare il punto sulla situazione della raccolta delle immondizie. “Con l’introduzione del sistema di raccolta “porta-a-porta” - sottolineano i due amministratori - Dolo ha raggiunto livelli di raccolta differenziata di oltre il 77%, ciò nondimeno continuano a registrarsi comportamenti incivili e non corretti nell’utilizzo del servizio di igiene urbana. Eppure è continuo il monitoraggio ove più frequentemente si rileva il fenomeno dell’abbandono e tempestiva (nel giro di due ore di solito) è la comunicazione al gestore Veritas Spa e al comando di Polizia Locale per gli accertamenti del caso e le attività di recupero”. Come avvengono i controlli? “L’attività sanzionatoria rimane in capo al Corpo di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta”, cui gli apparecchi mobili – spiegano - sono stati affidati in comodato d’uso per la visione e l’esportazione delle immagini, a cura dal personale incaricato, anche in ordine all’attività svolta dagli ispettori ambientali di Ve-

ritas s.p.a”. Qualche dato legato alle sanzioni comminate? “Nel 2021 sono stati effettuati 412 rilievi che hanno comportato 96 azioni di informazione ed educazione all’utenza in fase di controllo; 49 verbali elevati, di cui 3 a persone provenienti da altro Comune, per un totale di 8.166,83 euro di cui 11 incassate (valore unitario 166,67 per un totale di 1.833,37 euro) e 38 verbali non incassati per i quali il Comune ha adottato provvedimenti amministrativi e 58 segnalazioni agli uffici Veritas per la verifica dell’iscrizione al servizio di igiene urbana e del corretto pagamento della tariffa. Per quanto riguarda l’anno 2022, sino al 20 settembre, sono stati effettuati 394 rilievi che hanno comportato 55 azioni di informazione ed educazione all’utenza in fase

di controllo; 46 verbali elevati, di cui 5 a persone provenienti da altro Comune, per un totale di 7.666,82 euro di cui 9 sanzioni incassate per un importo di 1.500,03 euro e 48 segnalazioni agli uffici Veritas per la verifica dell’iscrizione al servizio di igiene urbana e del corretto pagamento della tariffa. L’attività di presidio, vigilanza e controllo viene svolta sia attraverso l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza in sede fissa, sia attraverso dispositivi video mobili. L’ amministrazione sta poi sollecitando e caldeggiando il gestore Veritas per l’adozione di un App (denominata Junker) per incentivare attraverso comportamenti guidati, a ridurre il comportamento scorretto di alcuni”.

Ordinanza anti smog in vigore fino a fine aprile 2023

Il sindaco Gianluigi Naletto ha emanato un’ordinanza il miglioramento della qualità dell’aria, rimarrà in vigore sino a domenica 30 aprile 2023. Le misure si applicano ai settori dei trasporti, agli impianti termici e

alle combustioni all’aperto. I divieti sono legati ai livelli di emergenza definiti a seconda la situazione d’inquinamento e sono classificate nei colori verde, nessuna allerta, arancione, allerta media e rosso, massima allerta. In particolare, sono interdette alla mobilità motocicli ed autovetture sino ad euro 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 di tutti i giorni feriali con interruzione nel periodo natalizio, dal 18 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023. Inoltre è fatto divieto di sostare con il motore acceso, anche in corrispondenza a particolari impianti semaforici o di passaggi a livello. La temperatura dei caloriferi dev’essere di 17°C, con tolleranza di più 2 gradi, negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 19° (+ 2 di tolleranza) in tutti gli altri edifici (residenze uffici e attività commerciali). Con variazioni a scendere di un grado in caso di allerta media o massima. (l.p.)

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Interventi pubblici, raffica di cantieri in programma nel 2023

Analisi di un anno particolarmente impegnativo dal punto di vista economico da parte dell’assessore al bilancio del Comune di Dolo Cristina Nardo. “Come amministrazione- spiega la Nardo - ci possiamo ritenere soddisfatti per gli obiettivi raggiunti considerate le difficoltà in cui siamo stati costretti a governare, in piena quarta ondata della pandemia e successivamente per lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina con effetti economici devastanti. Nonostante ciò, in questi primi mesi abbiamo avviato tutte le progettazioni delle opere finanziate con i Fondi Pnrr e che vedranno l’inizio della loro realizzazione per la seconda metà del prossimo anno. Si tratta della barchessa ovest di villa Concina I° stralcio, la demolizione e ricostruzione della palestra delle scuole medie “Reginaldo Giuliani”, l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Arino, del Palazzetto dello sport e della riqualificazione con ampliamento dell’ impianto sportivo di Arino. Abbiamo continuato il processo di riqualificazione con la conclusione della pista ciclabile di via cimitero a Sambruson e l’ammodernamento della via Guardiana con la realizzazione di una nuova pista ciclabile fino al semaforo di via del Vaso. Un ulteriore obiettivo raggiunto è l’affidamento in

house della gestione e custodia dei cimiteri del capoluogo e delle due frazioni con l’esumazione straordinaria delle prime 110 salme (che partirà all’inizio del prossimo anno) e la creazione di 360 nuovi ossari nel cimitero cittadino. Sono stati mappati tutti i cimiteri e questo ci consente di conoscere all’istante i dati di ogni defunto”. Ma non solo. “A breveaggiunge l’assessore- si potrà accedere a “cimiteri web” il portale per la prenotazione dei funerali sempre nella logica di un miglioramento dell’offerta dei servizi ai cittadini”. L’assessore ha anche la delega allo sport e per questo assessorato ci relaziona sul bilancio di quest’anno. “Relativamente allo sport - spiega - molteplici sono stati gli eventi che si sono realizzati e che hanno animato il territorio come “Sport in Centro”

manifestazione collaterale alla “Half Dogi’s Marathon”, ‘Dolympics’ evento in cui hanno partecipato più di 900 ragazzi dell’Istituto Comprensivo, la Marcia della Salute con più di 1300 iscritti, la prima edizione della “Riviera del Brenta in Voga” curata dal nostro neo Polo Nautico. Ricordiamo anche l’edizione della Family Run abbinata alla “Venice marathon”. Ci rende orgogliosi la nascita di un Polo Nautico anche a Dolo promesso e previsto tra i nostri obiettivi con corsi di canoa, kayak e corsi di primo soccorso rivolti alla cittadinanza e l’ampliamento del campo sportivo di Sambruson”. Insomma per Comune di Dolo i prossimi mesi rappresenteranno un momento di passaggio davvero cruciale per la vita amministrativa dell’ente.

Tumore al seno, ginnastica per le donne operate

È nata a Dolo un’iniziativa a favore delle donne operate per un tumore al seno. Da sempre è importante la prevenzione per il tumore al seno, la neoplasia più frequente in assoluto nella popolazione femminile, che colpisce una donna ogni otto nell’arco della vita, ma oltre alla prevenzione è importante anche la gestione del post intervento, quanto avviene successivamente é fondamentale ed è un percorso mirato e da fare con attenzione. L’ Artstudio 3 , che si trova sopra l’ufficio postale centrale, nel centro Wikind, ha attivato specifici protocolli di allenamento dedicati alle donne nell’ambito della “Breast Unit”. La pink postural è una ginnastica finalizzata al mi-

glioramento del benessere psicofisico delle persone con storia di tumore al seno, per aggiungere salute e qualità di vita al percorso di guarigione. Nella palestre dolesi si svolgono specifiche lezioni individuali e per piccoli gruppi seguite da istruttori certificati e qualificati Csen. Gli esercizi vengono eseguiti a corpo libero o con attrezzi come elastici, bastone, fitball, sofball, palline da tennis, blocchi yoga il tutto fornito dall’associazione sportiva. Ogni percorso di allenamento avviene previo un progetto costruito e

condiviso sulla base delle indicazioni e del consulto con il medico specialista o medico curante della paziente, considerando lo stato di salute, le capacità e le caratteristiche specifiche di ciascuna persona. Chi fosse interessata può scrivere all’indirizzo artstudiofitness@gmail.com. (l.p.)

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Politica. L’assessore al bilancio Cristina Nardo fa il punto della situazione Lino Perini Il centro di Dolo
Fra le opere previste ci sono la demolizione e la costruzione della palestra delle medie Reginaldo Giuliani, l’adeguamento sismico della scuola San Giovanni Bosco di Arino

Sociale. Dibattito su un tema scottante legato alla disabilità “Dopo di noi”, esperti a confronto per delle soluzioni

All’associazione onlus “Il Portico”, impegnata da ormai quarant’anni nel territorio della Riviera del Brenta nel contrasto alla marginalità sociale e nel sostegno alle persone con disabilità e ai loro famigliari, è stata costituita una commissione di studio che si avvale del contributo di esperti e professionisti del terzo settore e che sta tutt’ora operando nella pianificazione di interventi concreti per dare risposte a richieste di aiuto per troppo tempo disattese. Inoltre è stata creata una rete con altri enti del pubblico e del privato sociale, per favorire relazioni costruttive e generative e la promozione di sinergie e condivisione ed ottimizzazioni delle risorse. In tal senso è stato molto significativo il convegno “Il Portico si interroga sul Dopo di Noi - Confronto con le famiglie e il territorio” che ha visto interventi importanti tra cui quelli dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Dolo Chiara Iuliano, di Simone Favaretto (consulente finanziario), degli avvocati Chiara Marangio, Raffaele Bertoldo e Martina Bruscagnin, della dottoressa Romina Bosello dell’Ulss 3 Serenissima. Significative le domande di alcuni genitori di persone con disabilità che hanno portato alla luce l’estrema importanza di attivare quanto prima dei reali progetti di supporto alle famiglie. Alla domanda “Dopo di noi?” con la quale genitori di persone con disabilità s’interrogano per capire “cosa sarà del nostro congiunto disabile dopo di noi, ovvero quando noi ci saremo più ad assisterlo? Chi se ne prenderà cura in modo adeguato? Si tratta di una domanda angosciante, che da tempo le famiglie italiane hanno sottoposto alla politica, chiedendo a più parti di intervenire in modo da creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone che, con disabilità, non potranno più, ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare. Vista l’estrema urgenza della questione, Il Portico ha avviato nell’ultimo biennio un intenso lavoro di approfondimento del tema volto ad esplorare gli strumenti disponibili nell’ambito delle politiche sul “Dopo di Noi”. Michele Zanetti, presidente dell’associazione ha osservato :“a tutti questi genitori non possiamo continuare a chiedere di reggere il peso della quotidianità occupandosi da soli di tanti e complicati problemi, in particolare di quelli

Cinema Teatro Italia, proseguono i lavori di restauro

che non spetterebbe loro risolvere e non possiamo chiedere continuamente a loro di annullare la propria esistenza per risposte che spesso non ricevono. L’azione che dovremmo svolgere è quella di chinarci su chi è in attesa di queste risposte e sentire i loro bisogni, porci quindi in una posizione di ascolto. Dobbiamo rimanere sempre con gli occhi spalancati pronti ad intercettare le sensazioni e le emozioni di tutti”.

Proseguono spediti i lavori di ristrutturazione e restauro del Cinema Teatro Italia di via Comunetto. L’edificio, di proprietà della parrocchia di san Rocco di Dolo, è oggetto di un intervento di efficientamento energetico, di restauro e di risanamento conservativo per un importo complessivo dei lavori di 645.000 euro di cui 250.000 euro di finanziamento pubblico. Per la realizzazione del progetto e la direzione dei lavori vi sono un pool di professionisti come l’architetto Marco Roboni, l’ingegnere Gianni Del Pup, i periti industriali Enrico Boscaro e Fabio Cappellato oltre

all’architetto Flaviano Favero. A lavori ultimati il cinema presenterà una nuova immagine di sé, sarà più confortevole per gli spettatori anche se diminuirà di qualche decina il numero dei posti passando dai circa 400 a 300 e sarà dotato di standard di sicurezza e di efficienza che riguarderanno sia la platea che la galleria. In particolare i lavori riguarderanno la sostituzione dell’impianto di trattamento aria, il rinnovamento dell’impianto elettrico, modifiche dell’atrio e dell’attuale portico di entrata, la costruzione di bussole di isolamento acustico, una nuova cassa e un punto bar.

Relativamente alla platea vi sarà un rialzamento delle ultime file delle poltroncine che saranno anche più distanziate e sostituite con nuove, imbottite. Saranno tinteggiate le pareti e sostituite le porte esterne ed i finestroni per ridurre la dispersione termica. In galleria vi sarà una nuova moquette e il distanziamento delle poltroncine. Il Cinema Teatro Italia costituisce per Dolo attualmente l’unica opportunità per garantire al chiuso la possibilità di organizzare eventi e spettacoli, il tutto in attesa che prenda corpo il progetto del nuovo teatro annunciato in estate dall’amministrazione. (l.p.)

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Dolo
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Un momento del convegno

Territorio. Allarme lanciato dagli

agricoltori

anche

nelle campagne dolesi Emergenza nutrie, danni alle colture e ai canali

Emergenza nutrie: oramai alla fine dell’annata agraria, anche gli agricoltori della Riviera devono fare i conti con i danni provocati dalle gallerie scavate dalle nutrie, che costituiscono un pericolo per gli operatori, con il costante rischio di ribaltamento dei trattori. Il fenomeno è fuori controllo nelle campagne dolesi: il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto ha inviato una lettera e chiede un incontro urgente con i responsabili dei consorzi di Bonifica Bacchiglione e Acque Risorgive. Naletto fa l’analisi della situazione e l’elenco dei canali devastati dalla proliferazione del grosso roditore. “Tratti degli argini del Naviglo del Brenta, Serraglio, Pionca, Tergola, Seriola Veneta e gli argini degli scoli Badoere, Torre, Marinelle sono ridotti come un gruviera - dice il primo cittadino. E’ una situazione fuori controllo con intere coltivazioni nelle campagne di Arino e Sambruson che sono state devastate dalla presenza della colonie di nutrie“. Naletto va poi nel dettaglio dei problemi. “Le gallerie - dice il sindaco - sono la causa di emergenze ambientali come le frane. A questo si aggiungono i danni alle produzioni in campo, con perdite economiche che si possono quantificare in diverse centinaia di migliaia di euro per la campagna rivierasca. Un aiuto arriva dalla Regione del Veneto che ha recentemente stabilito risorse ad hoc anche ai Comuni e ai Consorzi di Bonifica e ad altri enti competenti per la salvaguardia del territorio. Si tratta di un provvedimento molto significativo soprattutto per la formazione degli operatori con corsi organizzati dalle associazioni di categoria, oltre a riservare disponibilità economiche per le spese di dotazioni per la cattura e la successiva gestione dell’animale roditore, insieme alle opportune attività di controllo. La sinergia Comuni e Consorzi di Bonifica a questo punto è necessaria per il contenimento della proliferazione di questo animale, oggi fuori controllo. Per questo per cercare di arginare il fenomeno ormai dilagante Naletto ha inviato intanto la lista dei problemi e la conta dei danni ai Consorzi. “In un incontro urgente che si terrà a breve - conclude - spero di

Imprenditoria femminile, servono più welfare e sostegno dalle istituzioni

trovare delle soluzioni per limitarne il numero, dalle trappole agli abbattimenti legalizzati”. A disposizione dei Comuni da diversi mesi ci sono anche delle squadre ad hoc di cacciatori. Pronte ce ne sono già ad esempio nella zona di Campagna Lupia. Squadre che attendono però per ora di entrare in azione, solo quando tutti gli aspetti della normativa regionale in materia saranno chiariti.

“Servono azioni comuni da parte delle istituzioni con bandi ad hoc e sgravi in grado di incrementare sostegno e welfare alla piccola imprenditoria femminile della Riviera del Brenta. Serve anche un coinvolgimento delle imprenditrici e rappresentanti di categorie nella cabina di regia delle commissioni pari opportunità degli enti locali come Comuni e Città Metropolitana o Regione”. A lanciare questo appello è Antonella Boldrin vicepresidente dell’Associazione Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta e capo categoria del settore benessere (parrucchieri, barbieri, estetisti) che conta nel comprensorio quasi un centinaio di imprenditrici

ed imprenditori associati. La Boldrin è anche una rappresentante dell’imprenditoria femminile in tutto il veneziano. “In Riviera del Brenta - spiega - il 34 % delle aziende è gestito da donne. Di queste imprenditrici il 50 % gestiscono aziende piccole e medie nel settore benessere l’altra metà si divide per oltre il 30 % nel comparto del calzaturiero il resto sono aziende grafiche, tessili e sempre più spesso anche in settori che un tempo era appannaggio del genere maschile. La difficoltà di tutte queste donne imprenditrici è coniugare il tempo per fare impresa a quello per accudire prima i figli e poi anche i genitori anziani. Compiti che i colleghi uomini molto spesso non hanno”. Per la Boldrin serve innanzitutto un’azione chiara da parte del governo con misure ad hoc per favorire con sgravi fiscali le imprese femminili e creare forme di welfare sempre più diffuse, per poi andare incontro alle mamme e figlie imprenditrici che accudiscono i bambini e gli anziani. Il secondo obbiettivo invece su cui puntare anche in Riviera del Brenta è quello legato alla rappresentanza anche nelle istituzioni locali da parte delle donne imprenditrici. “C’è da scardinare la consuetudine che vede quasi sempre non presenti ai vertici delle commissioni pari opportunità comunali - conclude - le rappresentanti di categoria che si caratterizzano per non essere orientate politicamente“.

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Dolo
Le nutrie si sono diffuse in tutto il veneziano

Spiagge. I sindaci della litorale veneto riuniti in conferenza

Il futuro del turismo, azioni e strategie per guardare avanti con ottimismo

Già lo scorso anno i sindaci riuniti nella Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto avevano deciso di avviare uno studio utile ad analizzare la situazione passata e presente riferita al turismo dei loro territori, in modo da uscire dalla fase di incertezza che il Covid aveva posto durante la precedente stagione balneare.

Uno strumento utile ad avviare una pianificazione strategica per consolidare e rafforzare le posizioni dei territori costieri sul mercato nazionale e internazionale. Il dossier “I Comuni della Costa veneta – Società, economia locale, pianificazione strategica” era stato redatto dal gruppo di lavoro di Tolomeo guidato dal professor Paolo Feltrin, presentato nei comuni alla presenza anche delle associazioni di categoria, degli operatori turistici e altri soggetti istituzionali. Quest’anno lo studio ha visto un aggiornamento e un ampliamento, concentrandosi sull’analisi dei flussi turistici nell’anno post-pandemico e cercando anche di rispondere alla domanda che in tanti, nel biennio covid, si sono posti: “Nulla sarà come prima?”.

“Dobbiamo smettere di pensare che il turismo possa bastare da solo all’economia dei nostri territori –spiega Roberta Nesto, presidente della Conferenza e sindaco di Cavallino-Treporti –. Il covid ci ha portato tante grandi preoccupazioni, ma è stato anche un momento che ci ha portato a interrogarci sul futuro delle nostre destinazioni.

Dobbiamo guardare sempre avanti, continuare ad investire, trovare la forza di proporre sempre delle al-

ternative, come hanno fatto i nostri imprenditori”. Se da una parte gli anni del covid hanno spinto i turisti a mete di prossimità, ci si interroga ora se il ritorno alla normalità influisca sui flussi futuri, e come attrarre nuovi ospiti.

“Messa da parte una stagione molto positiva, il problema è guardare avanti con prudenza – precisa Paolo Feltrin, responsabile del dossier –. Tutti tendono a dimenticare il covid il più possibile, e cominciano a pensare di nuovo a girare il mondo, con mete vicine ma anche nuovamente lontane. Si pone quindi un problema per la costa veneta: attrare il più possibile quel pubblico nazionale ed europeo che per mille ragioni non apprezza andare lontano. Come? Migliorando sempre più i servizi che quel tipo di turista predilige. Bisogna quindi creare un ambiente sociale molto simile a quello che gli ospiti vicino a casa. Il che significa territori con meno auto possibili, più biciclette, mobilità più sostenibile. Come si è ormai abituato tutto il centro-nord Europa. In secondo luogo bisogna attirare più la fascia anziana, che rappresentano una fetta enorme di turisti e che solo in parte il Veneto attrare, al contrario di altri paesi come Spagna e Portogallo”.

Lo studio realizzato sarà presentato nelle prossime settimane ai primi cittadini della costa e agli imprenditori, in modo che possano trarne utile spunto per pianificare utili strategie per preparare la prossima stagione turistica.

“Bisogna iniziare a ragionare come destinazioni – aggiunga la sindaco Nesto –. Non bastano più le strutture da sole, gli imprenditori da soli. Ma serve creare sempre nove opportunità, e lo si può fare creando reti tra pubblico e privato. Quello che emerge dallo studio è sì l’esigenza di avere infrastrutture più adeguate, migliorare l’accessibilità alle nostre località, pensare a un turismo più sostenibile, ma anche e soprattutto creare reti che possono essere orizzontali tra comuni e consorzi, oltre che verticali”. A conclusione dello studio, Feltrin tenta di rispondere alla fatidica comanda: Nulla sarà come prima?

“Sì, no… come la marea, che costantemente modifica la spiaggia, come le mareggiate che la sconvolgono: la pandemia è stata una mareggiata. Questa situazione deve indurre a investire per essere più forti, più reattivi alla prossima crisi: dalla ricerca emerge, in molti interlocutori, consapevolezza e volontà d’azione”.

“La corsa le mie ali”, Manuela Levorato racconta se stessa e i suoi grandi successi sportivi

Mille gare, i successi, le medaglie, i record. Manuela Levorato racconta se stessa, la sua vita, le sue emozioni, la sua tenacia, il suo impegno sportivo nel libro “La corsa le mie ali” nella sede del Panathlon Club di Chioggia.

La Levorato, socia già da alcuni anni del club clodiense, è stata accolta dal presidente Stefania Lando, da tempo amica dell’atleta, insieme con la coautrice del libro Silvia Miazzo.

La presentazione del libro è stata preceduta dalla lettura di una poe-

sia scritta per Manuela Levorato da Guidina Borella Lando, presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia. Tra le varie imprese sportive

sui 100 metri, ancor oggi imbattuto nonostante siano trascorsi oltre vent’anni.

Lo studio guidato dal professor Paolo Feltrin, aggiornato e ampliato, indica la strada agli amministratori: nulla sarà come prima della pandemia, bisogna essere pronti alle nuove sfide

dell’atleta uno spazio particolare è dedicato al giorno in cui la Levorato ha conquistato il record italiano

Tra i numerosi soci e ospiti presenti vi era anche Rossano Boscolo, già referente del Coni a Chioggia, che proprio per incoraggiare l’atletica locale ha trasmesso in streaming l’intero incontro organizzato dal Panathlon ed ha invitato la Levorato a ‘correre’ con i ragazzi chioggiotti per sensibilizzare l’amministrazione locale a dotare la città di un impianto sportivo dedicato all’atletica leggera. (e.f.)

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Economia. A Venezia nelle scorse settimane si è tenuto il “Venice Sustainable Fashion Forum”

Il settore della moda è in crescita e sempre più sostenibile

Un mercato globale, caratterizzato da una crescita sostenuta ma in cui solo una frazione minima attua modelli di economia circolare. In Italia la gestione della sostenibilità è condizionata dalla piccola dimensione delle imprese. A livello globale la mancanza di dati precisi impedisce di misurare e valutare gli impatti del settore in ambito ambientale e sociale. È la fotografia di “Just Fashion Transition”, lo studio coordinato da Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability di The European House – Ambrosetti che mette a fuoco le criticità e le opportunità della transizione sostenibile nel settore moda. Lo studio, presentato al Venice Sustainable Fashion Forum, ha valutato le performance economico-finanziarie di 2.700 aziende della catena di fornitura, ha valutato la sostenibilità di 167 aziende della filiera italiana e ha analizzato gli

strumenti di gestione della sostenibilità delle 100 più grandi imprese europee. Soddisfatto del Forum Vincenzo Marinese presidente di Confindustria Venezia area Venezia e Rovigo. “Venezia è la città sostenibile per eccellenza, per questo abbiamo voluto dare vita al primo summit internazionale dedicato alla transizione

green nel settore moda- dice. La Serenissima, regina dei mari, con la Via della Seta ha dato impulso a quello che nel Rinascimento era considerato il primo distretto tessile e della moda del mondo occidentale. Erede della tradizione nata a Venezia nel XIII secolo, il cluster calzaturiero della Riviera del Brenta oggi è tra i più presti-

“Scarpetta d’Oro”, illustrazioni in villa Widmann

La tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta erede dei “calegheri” si manifesta nella forza dell’immagine e nel linguaggio universale dell’arte. Fino al prossimo 8 gennaio saranno esposte a Mira a villa Widmann, prestigiosa sede di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, ventisette opere realizzate dagli illustratori che hanno partecipato al Premio Scarpetta d’Oro 2022. L’iniziativa, promossa da Acrib, è organizzata dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta nell’ambito di Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto realizzato con il contributo delle Camere di Commercio di Venezia Rovigo, Padova e Treviso Belluno. Il tema del bando 2022 “Nuove scarpe, nuovi passi!”, motivato dalla giuria come segnale di riscatto e speranza dopo il difficile periodo della pandemia, richiama la necessità di guardare alle opportunità future con fiducia ed energia. Varietà ed innovazione delle tecniche utilizzate (sia tradizionali che

giosi luoghi della manifattura. Con Venice Sustainable Fashion Forum, Venezia conferma la propria vocazione alla contaminazione, allo scambio di idee e l’antica tradizione del bello e ben fatto”. I tre principali fattori a trainare i volumi del settore moda nei prossimi anni saranno il Fast Fashion, le tecnologie digitali e i giovani. Le aspettative del settore sono di una crescita annua globale intorno al 6% (addirittura +7.9% annuo al 2026 se si considera solo il Fast Fashion). La velocizzazione dei tempi di produzione è stata, negli ultimi 30 anni, fenomenale. Contestualmente si registra una contrazione dei prezzi: solo in Gran Bretagna dal 1995 al 2014 il costo degli abiti è sceso del 54%, mentre gli altri beni di consumo sono aumentati del 49%. Mancano dati univoci sugli impatti ambientali e sociali del settore moda. In Europa, dove i dati ambientali

sono affidabili e dimostrano che il 75% delle esternalità negative è prodotto fuori dall’Unione Europea. Sul fronte sociale la stima di lavoratori che operano a livello globale oscilla tra i 60 e i 75 milioni, la maggior parte dei quali vive in paesi in via di sviluppo. Se in Europa le principali aziende della moda si concentrano sui temi ambientali, in particolare sul clima, con rendicontazioni e obiettivi specifici relativi a emissioni di Co2 e l’utilizzo delle materie prime. The European House - Ambrosetti ha condotto un’indagine sulla dimensione e la marginalità di oltre duemila aziende italiane da cui risulta la prevalenza di imprese di piccola taglia dove circa la metà ha fatturati annui inferiori ai 5 milioni di euro e solo il 3% supera i 50 milioni. All’aumentare delle dimensioni cresce l’adozione di strumenti per la gestione della sostenibilità.

digitali) e deciso carattere comunicativo contraddistinguono le opere esposte, selezionate dalla giuria presieduta da Andrea Artusi, sceneggiatore e disegnatore. “Ancora una volta, la tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta si apre al territorio con la mostra ospitata a Villa Widmann - sottolinea il presidente di Acrib e del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta Gilberto Ballin. Un’ulteriore occasione per raccontare ai giovani, alle famiglie, ai cittadini del Veneto e ai turisti l’antico legame che accomuna il “saper fare” dei calzaturieri con le arti visive. Nelle nostre aziende il bello prende forma in un prodotto, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il merito delle illustrazioni esposte è proprio quello di ricordare al visitatore questo aspetto, che rappresenta la forza del nostro distretto”. La tradizionale cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà sabato 26 novembre alle ore 11 al Palarcobaleno di Fossò .

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Emergono dati interessanti dallo studio “Just Fashion Transition” in cui sono state valutate le performance di 2700 aziende, e la sostenibilità della filiera italiana. Soddisfazione dal presidente di Confidustria Veneza Vincenzo Marinese Un momento del forum a Venezia

Chioggia. L’atteso appuntamento in Cattedrale giunge quest’anno alla 27esima

edizione

Un grande concerto per celebrare il Natale

Tornerà venerdì 23 dicembre, nella Cattedrale di S. Maria Assunta di Chioggia, il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin diretti dal Maestro Renzo Banzato; l’appuntamento, che giunge quest’anno al traguardo della 27esima edizione, si inserisce all’interno delle iniziative natalizie programmate dall’Amministrazione Comunale di Chioggia in collaborazione con la Pro Loco.

Il programma sarà principalmente legato al repertorio per coro, soli, orchestra e organo tradizionalmente legato alla Natività, attraverso l’esecuzione di pagine composte da Bach, Couperin, Wade, Adam, Lopez, Gruber, Redner, Berlin e soprattutto Händel, del quale sarà proposto il maestoso e imponente Zadok the Priest per orchestra, organo e coro a sette voci: si tratta del primo dei quattro Anthems che il musicista tedesco

compose per la solenne incoronazione di Re Giorgio II e della Regina Carolina, avvenuta in Westminster Abbey l’11 Ottobre 1727. Non mancherà un omaggio al compositore C. Franck, nella ricorrenza del bicentenario della nascita, dove l’orchestra e coro dialogheranno con il valente soprano coreano Oh Jimin, impegnata anche in altre pagine del repertorio sacro.

Il tutto sotto l’attenta direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, prestigiosa istituzione universitaria dove il Maestro è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione d’Orchestra.

Si tratta di un programma di grande fascino, che non deluderà le aspettative del numeroso pubblico che ogni anno attende con entusiasmo questo appuntamento con la grande musica: si è infatti in presenza di un evento che viene

vissuto dagli abitanti di Chioggia e Sottomarina come un momento assai atteso e sentito, un appuntamento che nelle precedenti 26 edizioni ha sempre visto il Duomo della città clodiense gremito in ogni ordine di posti.

La serata è realizzata dalla Città di Chioggia, in collaborazione con la Pro Loco e si avvale del sostegno di alcune realtà produttive del territorio.

L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.00; l’ingresso è libero.

Il libro. “Cercando Olga”, la prima studentessa nera a Ca’ Foscari negli anni del fascismo

Le cause e gli effetti del colonialismo italiano e il periodo fascista raccontati attraverso la vita di Olga. “Cercando Olga” di Francesco Furlan è la storia di Olga Manente, la prima studentessa afro-italiana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il viaggio dell’autore inizia nel 2018, quando la sua foto viene esposta in una mostra sull’Università ai tempi del Fascismo: Olga è una lista di studenti “attenzionati” perché ebrei, ma lei è in quella lista perché di pelle nera. “Di lei”, recita il pannello della mostra, “sappiamo solo queste poche cose”. L’autore si mette in viaggio, trova la sua tomba in un cimitero di Verona, lascia un biglietto. Rac-

coglie le prime testimonianze e mette insieme alcuni tasselli della sua vita: la nascita in Eritrea nel 1917, da un rapporto di madamato, l’infanzia trascorsa nel Veneziano, il trasferimento a Verona, il matrimonio sotto le bombe, la madre adottiva che le spalmava olio e borotalco per renderla più

bianca, la separazione dal marito prima della legge sul divorzio, un figlio morto in modo tragico e gli ultimi anni trascorsi in solitudine, forse nella pazzia. Come nel malato immaginario di Moliere, opera alla quale aveva dedicato la tesi di Ca’ Foscari, la sua storia ci nasconde dei segreti che non riusciremo mai a svelare. Ma racconta molto anche di noi, e di quello che siamo stati. E porta a galla qualcosa che ci riguarda, ancora oggi.

Francesco Furlan (1978) è un giornalista veneziano che lavora al quotidiano La Nuova Venezia dove si occupa dei principali problemi della città. Da otto anni collabora alle pagine di Repubblica.

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l’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin
Cultura
il direttore M° Renzo Banzato
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L’orchestra sinfonica e il Coro Tullio Serafin saranno diretti dal maestro Renzo Banzato, docente al Conservatorio di Adria

Calcio a 5. Dopo le amarezze del finale dello scorso campionato

Il “Città di Mestre C5 Green Agency” ci riprova e punta alla promozione

S tagione positiva quella vede impegnata la squadra del calcio a 5 Città di Mestre C5 Green Project Agency. Una società sana che è nata nel 2005 e da sempre è presieduta dal fondatore (è stato anche giocatore) Marco Chiozzotto. Dalla stagione 2007/2008 ha iniziato l’ascesa al massimi campionati, partendo dalla serie D, vincendo negli anni i campionati di C2, C1 e serie B, anche una Coppa Veneto di C2 e in serie B anche la Coppa Italia di categoria. Nella stagione 2019/2020 la compagine mestrina ha visto realizzarsi il sogno di approdare alla serie A2, grazie alla guida di mister Antonio Candeo che ha diretto un gruppo vincente formato dal direttore sportivo Mariano Bidoia. Quest’anno è alla terza stagione in A2 e non nasconde le ambizioni di voler provare a centrare un salto in avanti, mancato la scorsa stagione a causa di un episodio

molto dubbio. Non tanto per la sconfitta nella semifinale play-off a Pomezia per 3-2, quanto per un gol fantasma non visto a Pistoia a 19 secondi dal termine, che negò la vittoria alla formazione arancionera impedendole di conquistare i tre punti che le avrebbero consentito di scavalcare la formazione toscana al primo posto

e conquistare la promozione diretta in A1. Archiviata l’amarezza, la società è ripartita confermando il capitano Biancato, alla decima stagione con i colori mestrini, il bomber Mazzon, autore di 26 reti lo scorso campionato, gli esperti

Bordignon, Crescenzo, Villano tra i pali, l’italo brasiliano Bellomo, il connazionale Leandrinho e lo spagnolo Juanillo. A loro si sono aggiunti, dalla Fenice Veneziamestre il portiere Molin e l’ex capitano Ortolan, il pivot Del Gaudio, autore di oltre cento gol nelle ul-

Tennis, al torneo Barbuini vince Federico Santon

Fernando Barbuini è stato per molti anni presidente del Tennis Club Dolo e in precedenza anche assessore allo sport dolese. Durante la sua presidenza nel circolo sono stati anche inaugurati gli spogliatoi che erano attesi da decenni. Proprio per onorarne la memoria da alcuni anni si svolge un torneo tennistico che quest’anno è arrivato alla quarta edizione ed è riservato alla categoria maschile. Un evento importante per il circolo tant’è che alla cerimonia di premiazione hanno presenziato anche i figli, la moglie e la nipotina. A rendere più gioiosa l’atmosfera il successo in finale del proprio socio Federico Santon (categoria 4-2) che ha sconfitto Davide Pavanati (categoria 4-1) dello Sporting Club. Una finale combattuta al cospetto di tanti appassionati che vi hanno assistito e che ha vissuto di momenti di incertezza

sia perché entrambi i giocatori hanno accusato segni di stanchezza per la dispendiosa cavalcavata che li ha condotti alla gara finale e sia perché si sono presentati menomati da qualche guaio fisico. Non è comunque mancato impegno e determinazione. In semifinale Santon si era imposto su Michele Causin (categoria 4-1) del Tc Mirano per 6-2, 6-4 mentre Pavanati aveva avuto la meglio su Tommaso Raffaele ( categoria 4-2) del Tc Airone per 7-5, 6-2. Alla manifestazione hanno partecipato circa 150 racchette provenienti da tutto il Veneto e l’organizzazione è risultata perfetta grazie all’impegno profuso dalla direttrice di gara Micaela Barbuini e di molti soci del circolo che hanno voluto collaborare per onorare la memoria dell’ex presidente scomparso. Giudice arbitro è stato Andrea Spolaore. (l.p.)

time tre stagioni e mezza con la maglia del Futsal Villorba, la solidità l’ex nazionale naturalizzato Urio Canaj ex Calvi Noale e Miranese di calcio a 11, il giovane portiere Di Odoardo. Alla guida del gruppo c’è mister Kim Serandrei, coadiuvato dal vice Mirco Vec-

chiato e dal preparatore atletico Aurelio Conte mentre a Sebastiano Menapace compete il compito di allenare i portieri ed a Massimo Peloi e Stefano Mihalich, fisioterapisti, quello di recuperare gli infortunati. Compito importante quello rivestito dal team manager Luca Novello. In campionato la squadra ha fatto registrare due vittorie consecutive importanti, la prima per 3-2 in trasferta con l’Altovicentino e l’altra nel sentito derby con i cugini della Fenice per 6-1. Non è un girone facile con squadre di ottimo livello come Sampdoria, Verona, Asti, Lecco ma il Città di Mestre cercherà di inserirsi nel gruppone di queste provando a centrare uno dei posti disponibili nel prossimo campionato di A2 Elite, sempre sospinta dal proprio pubblico che quasi sempre fa registrare il sold out nella palestra del Franchetti.

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La squadra del presidente Marco Chiozzotto alla terza stagione in A2 si è rafforzata con nuovi innesti
Il momento della premiazione La squadra del “Città di Mestre”

#Regione

In Veneto è di nuovo boom turistico

il futuro

l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.

Assessore, è soddisfatto?

“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-

lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.

Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione

e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?

“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-

Il Punto

bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.

Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?

“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.

Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.

Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?

“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.

Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.

Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha

Migranti, la politica s’è rotta

ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.

Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati

dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?

Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.

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“I
L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO

A Venezia è di scena il Natale

Luminarie, alberi di Natale, mercatini, piste di pattinaggio su ghiaccio, appuntamenti culturali e intrattenimenti per grandi e piccini

L uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si è già attrezzata installando le luci che saranno accese dal 21 novembre e che illumineranno calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Si intitola “A Venezia è di scena il Natale”, il calendario di eventi – promosso dal Comune di Venezia e Vela spa – che saprà ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di appuntamenti per tutte le età.

A dare il via sarà proprio l’accensione delle luminarie, a partire dal 21 novembre , giorno della Festa della Salute.

Grande attenzione sarà data, quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. Grazie ad una attenta gestione delle accensioni, sia in termini di orario che di giornate, il costo complessivo dell’energia elettri-

ca sarà pari a quello dell’anno precedente.

Ad illuminarsi saranno la Strada Nuova, principale porta d’accesso a Venezia, nodo di connessione tra la città d’acqua e la città di terra, così come Piazza San Marco e l’area marciana, e le diverse direttrici nei sestieri di Santa Croce, Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, San Marco e Castello. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono collaborare il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere in questo Natale chi vive e visita la città. Inoltre American Express , ancora una volta attivo del progetto in veste di sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma, Lista di Spagna e Strada Nuova, partecipa in particolare a supporto del tessuto commerciale veneziano.

Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia” dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto , che rappresenta il

luogo ideale per gli acquisti natalizi e per vivere lo spirito delle festività in un ambiente raccolto e accogliente, sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da Piazza Ferretto si estenderanno lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino

Un flusso quasi continuo di luci – anche nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole – per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. A seguire, il 25 novembre sarà acceso l’albero in Piazza Ferretto, mentre il 2 dicembre sarà la volta dell’albero in Piazza San Marco. Dal 25 di novembre, a Mestre si aprirà anche la tanto attesa pista di pattinaggio su ghiaccio e i mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città, Piazza Ferretto e via Poerio, grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, mentre il profumo di cannella e vin brulé si diffonderà nell’aria. Il 3 dicembre sarà inaugurata anche la pista di pattinaggio di Venezia, mentre quella allestita in Piazza Mercato a Marghera aprirà i battenti già dal giorno di San Martino. “Venezia vuole celebrare il Natale del 2022 mantenendo vivi i simboli della tradizione, come le luminarie diffuse sul territo-

rio e i grandi alberi addobbati a festa – afferma il Sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza dopo questi ultimi difficili anni, che faranno riassaporare l’emozionante clima natalizio ai nostri concittadini e a chi sceglierà di visitare il nostro territorio. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze, diventano elementi che scaldano questo periodo dell’anno e che ci accompagneranno nei prossimi mesi per sottolineare la voglia di far risplendere questo nuovo spirito. Nelle nostre piazze troveremo percorsi illuminati, mercatini e tante attrazioni che ci inviteranno a tornare bambini. Nella luce, simbolo della rinascita spirituale e culturale, Venezia si presenta e presenta i suoi luoghi più belli e più vissuti, dove condividere gioia e calore. Venezia, le sue isole e la sua terraferma saranno luoghi di magia e di emozioni, dove non mancheranno occasioni di confronto artistiche, musicali e culturali per ricordarci che il Natale è anche un momento di pensiero e di crescita”.

Ma il Natale 2022 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei cittadini

aperti durante le festività natalizie alla scoperta della grande offerta del sistema museale, a partire dalle mostre “Anselm Kiefer” – a Palazzo Ducale fino al 6 gennaio – e “Kandinsky e le avanguardie” al Centro Culturale Candiani di Mestre fino al 21 febbraio 2023. Non mancheranno corse di Natale e la tradizionale Festa della Befana, ma la musica non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Daniel Harding, domenica 1 gennaio 2023 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).

Per i più piccoli o per gli amanti delle attività sportive , si potrà scegliere di pattinare su scenografiche piste di ghiaccio a Venezia, Mestre e Marghera nelle quali si svolgeranno anche esibizioni di pattinaggio, animazione con dj set e sfilata di cosplayer. E poi i tradizionali e immancabili concerti, attrazioni e spettacoli per adulti e bambini per rivivere assieme la bellissima fiaba di Natale, una cartolina di puro incanto e meraviglia in uno dei luoghi più suggestivi al mondo.

Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Venezia, sul sito e sui canali social di Venezia Unica

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Regione Le iniziative. Il sindaco Brugnaro: “coinvolta l’intera città”

La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio

“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso

Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche

celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.

Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.

Spazio naturalmente anche ai prota-

gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con

la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro

alla sua

Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.

Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”

Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.

Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?

“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte

delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.

Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-

tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?

“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.

Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.

“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.

“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.

La riforma del terzo settore potrebbe

dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?

“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.

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della Giustizia Carlo Nordio, prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte. Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto in foto Giovanni Follador ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI PIAZZA24

Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service

Valore delle relazioni e impegno sociale

Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.

La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-

zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore

Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.

Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,

creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.

IL PUNTO

Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è

quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.

“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.

“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.

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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione

É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.

Ma cos’è l’influenza?

Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.

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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/ Salute Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
quando,

Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione

Salute

Vaccino antinfluenzale

I SINTOMI

L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.

COME SI TRASMETTE

Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.

PERCHÉ VACCINARSI

Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.

In foto: La presentazione del programma Liltformen 2022

P

A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.

Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.

In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-

revenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.

Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.

Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com

“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.

Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.

IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE

Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.

DOVE CI SI PUÒ VACCINARE

La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.

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Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022

Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella

“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”

Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico

Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.

Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.

É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.

Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.

In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da

parte dei sanitari e attivare l’ambulanzaattraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente: più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.

“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.

“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus.

Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.

“Il trattamento con trombolitico - conclu-

de - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.

“L’intervento è tempo-dipendente - in-

siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.

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Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli

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Vergine

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Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici

Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto

Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino

Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena

Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie

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