laPiazza di Rovigo - Gennaio 2024

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di Rovigo

GENNAIO 2024

Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 17

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Parole e azioni nuove Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.

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L’OPPOSIZIONE: “IL SINDACO SI DIMETTA, È SENZA MAGGIORANZA” MA LUI: “NON LASCIO, GRANDI RISULTATI” Fine d’anno incandescente a Rovigo, complice l’avvicinarsi delle elezioni. Piano degli interventi e bilancio infiammano il clima” Servizio a pag. 6

POLITICA

FRATELLI D’ITALIA, ECCO Servizio a pag. 22 IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 23

DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO” Politica

Servizio a pag. 24

segue a pag. 5

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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

bbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo ripreso in mano il progetto, una sorta di “cadavere eccellente” che abbiamo ricevuto in eredità. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.

L’Iras rimane commissariato “con la promessa di salvarlo” I

l commissariamento dell’Iras di Rovigo proseguirà “per il bene degli anziani non autosufficienti assistiti dall’ente rodigino e per i lavoratori” con “la promessa di salvare l’ente”. A deciderlo è stato l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che parla di una situazione che “resta critica a causa del debito storico. Scartata, come nel passato, l’ipotesi di liquidazione, non si poteva che continuare con l’attività commissariale. Resta però la necessità di garantire la liquidità anche per la stessa gestione dell’Istituto. Ecco che non restava che esplorare l’ulteriore possibilità, l’affidamento del servizio in regime di concessione che permetterebbe all’Irasdi incassare quanto necessario per pagare i creditori, garantendo la prosecuzione dell’esistenza dell’ente che nel periodo della concessione manterrà il controllo del servizio, senza pregiudizio per l’assistenza, l’occupazione e mantenendo il patrimonio immobiliare. Questo il mandato che è stato assegnato al commissario che ha visto rinnovare la fiducia da parte della giunta al suo operato”. Per quanto riguarda la tutela dell’occupazione, Lanzarin spiega: “Ora che la nuova proposta di risanamento è delineata con precisione convocheremo a breve un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con cui abbiamo già interloquito, per mantenere alto il controllo e le garanzie per i lavoratori e per il mantenimento del loro livello retributivo, mettendo al centro sempre chi su questi servizi fa conto: i nostri anziani bisognosi di assistenza”.

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie.Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023

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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione.

L’annuncio è dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin

Giorgia Gay

di Rovigo

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Attualità

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Verso le elezioni. Polemica dopo il consiglio comunale saltato per la mancanza del numero legale

L’accusa: “Non c’è più la maggioranza” Gaffeo: “Grandi risultati per la città” L’attacco del centrodestra, che chiede le dimissioni del primo cittadino, che però non lascia: “Sono tranquillo, refrain a cui sono abituato”

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a scena politica ha infiammato la fine dell’anno più dei fuochi artificiali. Ad accendere la miccia la seduta del consiglio comunale del 21 dicembre scorso, quando il sindaco Edoardo Gaffeo per mancanza del numero legale. Solo tre i consiglieri del Pd rimasti in Aula. Con le elezioni amministrative che si avvicinano rapidamente, il centrodestra non ha perso l’occasione per attaccare, chiedendo le dimissioni e parlando di “un chiaro segnale di mancato sostegno al sindaco al momento del voto del Piano degli interventi”. “Dignità, decenza e buon gusto ma soprattutto il rispetto per la città e i cittadini – oltre che per se stesso – imporrebbero dimissioni immediate. Senza condizioni” scrivono congiuntamente il capogruppo della Lega Michele Aretusini con i consiglieri Lorenzo Rizzato, Valentina Noce, Sabrina Magon, Monica Gambardella; Mattia Moretto, capogruppo per Fratelli d’Italia; Andrea Bimbatti, vice segretario provinciale di Forza Italia Rovigo con i consiglieri Mattia Maniezzo, Antonio Rossini, Damiano Sette, Tiziano Menon. “Quando un sindaco viene abbandonato dalla sua stessa maggioranza al momento di votare un documento fondamentale per disegnare l’assetto futuro di centro cit-

tà, quartieri e frazioni per i prossimi anni e viene esposto, volutamente, a una figuraccia simile, non ha altra scelta che lasciare – proseguono in coro -. È evidente come questa amministrazione non abbia più i numeri per governare la città. In queste condizioni, non si può fare altro che andare a casa”. Ma l’attacco entra anche nel merito del Piano degli Interventi. I consiglieri all’unisono parlano di “documento tardivo e fuori tempo massimo, perché arriva a fine legislatura

Piano degli interventi e bilancio hanno infiammato la fine dell’anno in città e perché, con queste tempistiche, ha comportato la perdita di importanti opportunità, basti pensare al Superbonus 110%, che avrebbero portato enormi benefici al centro storico”. E incalzano, parlando di “un piano che rischia di penalizzare seriamente il centro e il suo futuro, trasformandolo in un dormitorio e dimenticando l’importanza e l’esigenza di avere attività economiche per mantenerlo vivo. L’amministrazione, infatti, puntando unicamente sulla residenzialità, trascura quegli importanti meccanismi di premialità, per incentivare recuperi e in-

vestimenti da parte delle attività economiche”. L’affondo del centrodestra è proseguito, poi, nei giorni seguenti, spostandosi sul bilancio, parlando di un’amministrazione molto lontana e disattenta rispetto alle reali necessità e difficoltà dei rodigini, soprattutto di coloro che hanno meno. Allo stesso modo, mette in secondo piano le frazioni, come se esistessero rodigini di Serie A e Serie B”. I consiglieri fanno sapere di aver quindi lavorato per le “doverose migliorie e correzioni che si sono tradotte in ben 55 emendamenti”. Il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo dimostra al contrario serenità e rivendica tutte le scelte fatte: “Le dimissioni? Ormai il loro è un refarin a cui uno si abitua, non ci do troppo peso dato che me le chiedono per tutto”. Il primo cittadino derubrica quindi l’epidosio del 21 dicembre: “Le procedure sono state assolutamente rispettate, in quanto prevedono la possibilità che si vada in seconda convocazione, dove

Sintonizzati sul futuro. PIZZERIA

GRAZIE

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per averci scelto e per continuare a sceglierci

tutto ciò che è deciso è legittimo”. Nessun abbandono da parte della maggioranza, per Gaffeo: “Abbandono mi sembra una parola grossa. È chiaro che delle discussioni ci sono sempre state, come mi risulta ci siano anche in altre compagini politiche”. Gaffeo precisa quindi che la giunta è al lavoro per garantire “il governo della città a tutti gli effetti, senza nessun tipo di incertezza. E finché ci sono queste condizioni io non vedo dove sia il problema”. Nel merito dei risultati, rivendica: “Noi abbiamo portato a casa per la città un risultato straordinario, perché siamo riusciti a chiudere una serie di aspetti dal punto di vista urbanistico che la città stava aspettando da almeno trent’anni e di questo sono molto orgoglioso e credo che lo siano tutti i consiglieri che si sono presentati regolarmente e che si sono assunti le loro responsabilità mettendoci la faccia. Stimo portando a casa risultati impressionanti e questo dà molto fastidio perché leva delle potenziali motivazioni di po-

lemica politica lasciandole a cose piuttosto stucchevoli, di bassa cucina”. Quanto alle accuse sul piano degli interventi, Gaffeo sottolinea che “l’ultimo piano risaliva al 1985. Ai consiglieri ricordo che mancano ancora sei mesi alla fine della legislatura e mi risulta che fino ai 40 giorni precedenti alle elezioni si continua a governare perché la città ha bisogno di questo. Questa legislatura ha avuto almeno un anno e mezzo di blocco causa Covid e lo sanno tutti quelli che intellettualmente onesti. per la prima volta dal 1986 abbiamo avuto un’inflazione sopra al 10% che ovviamente ha impattato in maniera importante sulla tenuta dei conti anche di fanno finta di dimenticarselo”. Quanto al bilancio, “siamo convinti di aver fatto le cose sufficientemente bene in scienza e coscienza. Difendo l’impianto in quanto abbiamo deciso di incamerare nell’ambito delle risorse comunali tutti gli incrementi dei servizi a domanda individuale, quindi non ci sarà nessuna modifica sulle tariffe delle mense scolastiche, sul trasporto pubblico scolastico e così via. E questo è aiutare le famiglie. La minoranza propone solo i bonus, gli stessi che i loro partiti al governo definiscono ‘cattiva politica’. Io credo che invece sia arrivato il momento di cominciare a ragionare in maniera strutturale. Ci sono delle questioni che vanno affrontate facendo investimenti e non dando bonus”. Giorgia Gay

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Presentazione continuativa dei corsi dalle ore 8.45 alle 12.00 SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Incontri con i docenti dalle ore 8.45 alle 10.30 Ascolta

per informazioni orientamento@cur-rovigo.it

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Ambiente&mobilità

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Trasporti. Presentati i nuovi mezzi della flotta Busitalia e il servizio Quibus

Sei nuovi bus elettrici per Rovigo: “Mobilità green sempre più a portata” I nuovi bus costituiscono primo lotto di una più consistente fornitura di mezzi elettrici che vedrà in servizio a Rovigo ulteriori 19 bus urbani

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rano stati annunciati già il mese scorso dall’assessore alle Politiche e infrastrutture trasporti, Matti Milan, ora diventano realtà. La flotta rodigina si è arricchita di 6 nuovi autobus elettrici che Busitalia Veneto ha predisposto per il trasporto pubblico extraurbano di Rovigo e provincia, per favorire una mobilità sempre più sostenibile. I 6 nuovi mezzi elettrici sono stati acquistati da Busitalia Veneto con un investimento di oltre 3 milioni di euro, di cui 2.460.510 euro finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono degli E-way Iveco da 12 metri interamente realizzati in Europa e rappresentano l’ultima generazione di autobus elettrici come vuole rimarcare la specifica livrea. Innovativi sono i sistemi per la sicurezza: al sistema di video

sorveglianza a bordo a tutela dei viaggiatori e del personale si aggiunge una mirror camera e il dispositivo di ipovigilanza. I bus, assolutamente silenziosi, sono dotati di rampa manuale per facilitare l’accesso dei passeggeri a mobilità ridotta e di accessori acustici per i passeggeri con disabilità visiva e pulsanti di fermata in Braille. I nuovi bus costituiscono primo lotto di una più consistente fornitura di mezzi elettrici che, a regime, vedrà in servizio a Rovigo ulteriori 19 bus urbani con le medesime caratteristiche, 8 finanziati nell’ambito del Pnrr e 11 nell’ambito del Piano strategico nazionale per la Mobilità sostenibile. Avviate anche le attività di realizzazione di un nuovo deposito dedicato alla flotta elettrica. I nuovi mezzi saranno impiegati prevalentemente

sulle linee E601 (RovigoBarricata), E603 (Adria-Porto Tolle), E608 (Rovigo-Cà Emo),E612 (Rovigo-Trecenta), E620 (Badia-Stienta), E621 (Rovigo-Ostiglia) ed E626 (Rovigo-Cavarzere). La nuova flotta interamente elettrica è stata presentata alla fine di dicembre in Piazza Matteotti alla presenza del sindaco Edoardo Gaffeo, del presidente della Provincia Enrico Ferrarese, del consigliere provinciale delegato per i trasporti Lorenzo Rizzato, dell’assessore comunale ai trasporti Mattia Milan e, per Busitalia Veneto, dell’amministratore delegato e direttore generale Gino Colella e del direttore operativo Aldo Paribelli. Nel corso dell’evento è stato presentato anche il nuovo servizio a chiamata Quibus Rovigo, attivo su prenotazione

dal lunedì al sabato nel territorio comunale dalle 15.30 alle 20.30. Grazie alla collaborazione con il Comune di Rovigo e la Regione Veneto il servizio è offerto al prezzo promozionale di 0,50 euro (anziché 1,70 euro) fino ad esaurimento fondi. “È la conclusione di un percorso che ne rappresenta anche un primo passo – afferma il sindaco Edoardo Gaffeo – . Siamo arrivati a definire le linee guida di un progetto sperimentale che vede il passaggio, per me storico,

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da un tradizionale servizio di linea ad un servizio a chiamata, con una serie di vantaggi per rendere più efficiente e più vicino alle esigenze della cittadinanza” . “Il servizio di Tpl è sempre stato un tema spinoso e complicato ma grazie all’azione comune stiamo finalmente dimostrando che quello che in tempo si immaginava difficile – dichiara il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese –, ovvero mobilità in maniera green, è invece alla portata e sta anzi per vedere la luce”.


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Politica

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Il congresso di Fratelli d’Italia a Rovigo. Intervista a Valeria Mantovan, eletta coordinatrice provinciale

“Riunire il partito e avere più amministratori sul territorio” V

aleria Mantovan, 33 anni, sindaco di Porto Viro, è il nuovo coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia in Polesine. Per un solo voto, 569 a 568, ha battuto l’uscente Alberto Patergnani, che entra di diritto nell’organismo dirigente in Polesine. Insieme ai due sfidanti, saranno presenti anche i consiglieri Mattia Mantovani (287 preferenze), Mattia Moretto (269), Daniele Cordone (250), Sandra Passadore (230), Fabio Benetti (215), Elena Gagliardo (214) e Leopoldo Visentin (190). Rimangono esclusi dal consiglio Virginia Taschini (183), Elena Perini (182), Christian Lazzarin (182), Sofia Tasinato (155) e Renato Campanile (154). Mantovan, come esce dal congresso? “Molto soddisfatta, in quanto la risposta da parte della provincia è stata importante. Il congresso non è stato fatto per contrapporre due persone, ma per mettere a confronto due anime del partito: una più legata all’esperienza di Alleanza Nazionale, l’altra all’esempio di Fratelli d’Italia. Un confronto sano, da cui è scaturita una genuina voglia di far politica a 360 gradi, come dimostrato dai nostri militanti. Hanno risposto attivamente, rendendosi protagonisti di quello che sarà il futuro del partito in Polesine”. Come ha intenzione di impostare la campagna elettorale per l’imminente tornata amministrativa? “Innanzitutto, prima di occuparmi della campagna, voglio iniziare ad attuare il documento programmatico con cui sono stata eletta. Ho intenzione di suddividere la provincia in distretti, che saranno guidati da coordinatori d’area, i quali

“Ho intenzione di suddividere la provincia in distretti, che saranno guidati da coordinatori d’area, i quali avranno il compito di occuparsi, su mia delega, delle amministrative”

avranno il compito di occuparsi, su mia delega, delle amministrative. Mi occuperò personalmente del capoluogo e sarò di supporto agli altri comuni, rispettando l’autonomia dei territori”. Come coniugare il doppio ruolo, coordinatore provinciale e vicepresidente dell’assemblea nazionale di FdI? “Questo tipo di collegamento può solo fare bene. Per fare politica dobbiamo partire dall’interesse della provincia. Tutto ciò che è utile a far crescere il territorio va assolutamente sfruttato. È chiaro che il collegamento diretto tra realtà locale e quella nazionale ci agevola. Metterò a disposizione tutti i mezzi per far crescere la nostra provincia attraverso il partito”. Quali sono gli aspetti su cui volete porre maggiore attenzione? “In questi anni abbiamo pagato dazio: la percentuale nazionale non si è tradotta in risultati di pari spessore sul territorio. Abbiamo ancora pochi amministratori nei comuni e nelle società partecipate: dobbiamo correre parecchio per riuscire a colmare questo divario. Abbiamo molti meno amministratori rispetto agli

alleati di governo che, a livello nazionale, non hanno il nostro stesso peso”. Quali ritenete siano gli argomenti prioritari per il territorio? “I temi centrali sono sviluppo e crescita. Ci sta molto a cuore la sfida dell’inverno demografico: abbiamo il dovere di costruire un territorio accogliente, in grado di dare opportunità ai giovani che vogliono restare. Lo sviluppo economico passa inevitabilmente dal miglioramento delle infrastrutture e della logistica”. Qual è il suo appello di apertura della fase post congresso? “Ringrazio tutti i militanti che sono intervenuti, sia quelli che mi hanno votato sia quelli che non l’hanno fatto. Da oggi si lavora anche per riunire il partito, con tutte le anime che si rispecchiano nel nostro progetto politico. Se tutti i militanti sono guidati da interessi sinceri, anche se portatori di visioni diverse, allora saremo sempre uniti dietro lo stesso simbolo. Fratelli d’Italia non è Alleanza Nazionale: chi, avendo un passato in An, pensa di vantare diritti di prelazione su FdI sbaglia di grosso”. Giacomo Capovilla

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ai docenti che frequentano il plesso”. La richiesta di Rizzato, formalizzata in un’interrogazione in consiglio comunale, ha l’obiettivo di far luce sul funzionamento del servizio di sollecitare un intervento da parte dell’amministrazione per riportarne la qualità a livelli accettabili:

“Vorrei sapere – ha chiesto il consigliere - se in questi ultimi anni c’è stata una variazione del contratto con la ditta che gestisce e offre questo servizio al plesso scolastico che, come sappiamo, è di competenza non dell’istituto scolastico ma del Comune”.

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“Servizio mensa scadente, il Comune intervenga” “Scarsa qualità del cibo offerto dal servizio mensa della scuola primaria Papa Giovanni XXIII”. A farsi portavoce delle proteste dei genitori è il consigliere Lorenzo Rizzato, che parla di “un peggioramento, in termini di quantità e qualità, del cibo destinato ai bambini e

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Attualità

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Rugby Rovigo. Il presidente Francesco Zambelli spera che il progetto sia realtà in 2 o 3 anni

“Lo stadio Battaglini sarà la nostra casa di cui andare fieri” e dedizione meriteremmo. Quando ho costituito questa società nell’estate del 2010 la forbice tra Celtic ed Eccellenza non era così alta, disputavamo l’Amlin Challenge cup, mettendoci in competizione con squadre blasonate in ambito europeo. Poi la forbice si è allargata, per ritornare in alto bisogna sperare che crolli l’alto. Mi spiace dirlo, ma non esiste che si mantenga un alto livello totalmente finanziato dalla Federazione Italiana Rugby”.

“L’obiettivo dei mille abbonamenti era un impegno che mi ero preso con il sindaco, per spingere sui lavori di ammodernamento dello stadio che è il nostro orgoglio”

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na stagione sportiva da record quella iniziata lo scorso ottobre 2023 per la Femi-Cz Rugby Rovigo Delta. Eccezionale perché mai in viale Alfieri sono stati raggiunti numeri così elevati per i tesserati, da quando il patron Francesco Zambelli è alla presidenza della Società Ovale rossoblù. Una crescita importante del +14,7 per cento di abbonati rispetto alla stagione 2022-2023, quella che a maggio scorso aveva portato il quattordicesimo scudetto tricolore a Rovigo. E proprio il presidente Francesco Zambelli e il club manager Andrea Trombini, hanno illustrato a fine anno il risultato della campagna abbonamenti. L’obiettivo era quota mille abbonamenti, la cifra è stata quasi sfiorata: 842 le tessere staccate per i fedeli della Rugby Rovigo. Come lo scorso anno, una giovane benefattrice ha deciso di donare 10 abbonamenti per persone in difficoltà economiche. La Società rossoblù li ha raddoppiati, facendoli diventare 20 scontandoli con la formula club per questa stagione e ha scelto poi di metterli a disposizione dei club di tifoseria Posse rossoblù e Passione rossoblù. “Non si tratta solo di una questione economica – spiega Francesco Zambelli presidente della Rugby Rovigo Delta –, l’obiettivo dei mille abbonamenti era un impegno che mi ero preso con il sindaco, per spingere sui lavori al Battaglini per l’opera di ammodernamento dello stadio che è il nostro orgoglio. Speriamo in 2-3 anni di avere uno stadio con il quale pretendere un ricollocamento della Rugby Rovigo al livello che gli compete”. Tenendo conto dei tempi tecnici burocratici per le gare d’appalto, entro il 2025

il Tempio tornerà a splendere. “Dobbiamo conservare l’entusiasmo – ha ribadito Zambelli – il Battaglini sarà la nostra casa di cui andare fieri, idoneo agli standard internazionali per creare le premesse per poter essere coinvolti negli eventi importanti, che per storia

Natascia Celeghin

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Enrico Toso nuovo presidente di Confagricoltura Giovani Confagricoltura Rovigo ha eletto il nuovo presidente dei giovani. Si tratta di Enrico Toso, 31 anni di Lusia. Sarà affiancato dai vice Marco Uccellatori di Taglio di Po e Filippo Grillanda di Pontecchio Polesine. Toso subentra a Francesco Longhi, che da poco ha assunto la regia regionale dei giovani. “Ringrazio Longhi per il lavoro svolto – afferma -. Sono felice di assumere la guida della sezione di giovani più numerosa del Veneto, che conta una cinquantina di under 40, e il primo obiettivo sarà quello di farci conoscere dai tanti agricoltori che non sanno della nostra esistenza. È importante una sezione giovani, perché siamo il futuro e anche il presente: dobbiamo essere pronti a innovare, perché è quella la chiave per rimanere competitivi sul mercato. Anche la formazione gioca un ruolo importante. A livello sindacale chiediamo più incentivi, a partire da misure ad hoc per i giovani come quelle del Psr, e sgravi fiscali”. I nuovi consiglieri sono Massimo Dall’Ara, Luca Cestaro, Federico Babetto, Leonardo Turato, Aurora Nicoli, Isabella e Giovanni Pippa, Marco Mantovani, Giovanni Arzenton, Carlo Fonsato. (m.s.)


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Istruzione

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Accademia dei Concordi. Il punto con il nuovo presidente Pier Luigi Bagatin

“Il 2024 sarà un anno brillante, grande emozione presiedere l’ente” “Esperienza vastissima e radicata in secoli di storia, punto di riferimento per Rovigo”

L

o scorso mese di dicembre è iniziata ufficialmente la presidenza dell’Accademia dei Concordi sotto la guida del professor Pier Luigi Bagatin. “Essere il nuovo presidente dell’Accademia dei Concordi è una grande responsabilità – ha dichiarato Pier Luigi Bagatin durante l’assemblea dei Soci della Concordiana - oltre che un grande onore. È un ente che ha esperienza vastissima e radicata in secoli di storia, è un punto di riferimento per Rovigo e per il Polesine ha oltre 120 soci e altrettanti corrispondenti in tutta Italia. La Concordiana ha la responsabilità di gestire al meglio la biblioteca e la pinacoteca e soprattutto quello di impegnarsi per la cultura a Rovigo”. Il passaggio formale delle consegne tra il presidente uscente, il professor Giovanni Boniolo ed il professor Pier Luigi Bagatin, eletto lo scorso 8 novembre con 57 voti contro i 28 del contendente Fiorenzo Scaranello, è avvenuta lunedì 18 dicembre. Ad affiancare il neo presidente per il mandato del prossimo triennio ci sarà il consiglio direttivo composto da Sara Bacchiega, Francesco Carricato, Roberta Cusin, Roberto Ragazzoni, Maurizio Romanato ed Isabella Sgarbi. E poi Lodovica

Mutterle nel ruolo di Segretaria dell’Accademia. “Ricoprire il ruolo di presidente dell’Accademia dei Concordi – ha proseguito Bagatin – è un’emozione condita da un certo di timore. Come direttivo, dovremo tenere i piedi per terra. Confermo l’inaugurazione dell’anno accademico a fine gennaio con l’orazione del professore Ragazzoni. Il 2024 sarà un anno brillante con tanti ricordi, tra cui il più importante quello di Giacomo Matteotti, oltre che quello di Cristina Roc-

“Avremo anche ospiti illustri quali il direttore del museo egizio, Christian Greco, il 30 marzo” cati. Avremo anche ospiti illustri quali il direttore del museo egizio, Christian Greco il 30 marzo”. Tanti gli impegni che attendono la nuova presidenza, come i lavori di restauro del palazzo della Concordiana. A fine marzo 2024 è prevista la fine dei lavori di Palazzo Bosi poi si passerà a quello che ospita l’Accademia, in piazza Vittorio Emanuele II dove avverrà un’importante ristrutturazione del castello librario che conta 300mila volumi. Natascia Celeghin

Pier Luigi Bagatin, nuovo presidente dell’Accademia dei Concordi

Il liceo scientifico Paleocapa in vetta alle classifiche per la qualità dell’istruzione secondo Eduscopio Il liceo scientifico Paleocapa svetta per qualità della formazione. Ad attestarlo è la Fondazione Agnelli di Torino attraverso il portale nazionale Eduscopio, che valuta e confronta tutte le scuole superiori. Tra i criteri di valutazione, il successo universitario e la capacità di portare a termine gli studi. Le scuole vengono valutate secondo un indice Fga, che tiene conto sia della media dei voti degli alunni diplomati al primo anno di università, sia del numero di crediti – e dunque anche di esami superati – conseguiti al primo anno di studio universitario. Entro un raggio di 30 km, il liceo Paleocapa ha dunque ottenuto il miglior punteggio (84.09) per l’opzione Scienze Applicate, superando altri nove licei del terri-

torio. Entrando nello specifico degli esiti universitari dei diplomati al Paleocapa nel 2022, opzione scienze applicate, oltre il 62% per cento degli studenti sta frequentando corsi di laurea scientifici – tecnologici e quasi il 10,4 ha scelto l’area medico – sanitaria. Eccellente valutazione anche per l’indirizzo tradizionale del liceo, che con un indice Fga 77.87, si

piazza al terzo posto. Solo l% degli Studenti del corso tradizionale non si è iscritto all’università nel 2022, a fronte di una media regionale del 7% Infine, il 25% degli studenti che provengono dall’indirizzo scienze applicate e il 35% circa degli studenti del liceoscientifico tradizionale scelgono percorsi orientati all’area umanistica, soprattutto giuridico – economica. (g.g.)

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Economia

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L’analisi della Cgia. La provincia perde 11 posizioni negli ultimi 10 anni, ma non “per colpa sua”

Qualità delle istituzioni pubbliche, il Polesine è ultimo in Veneto Per l’associazione degli artigiani il groviglio di norme a cui le amministrazioni devono star dietro rallenta l’operatività degli uffici

L

cui oltre 71 mila adottate a livello nazionale e le restanti 89mila emanate dalle Regioni e dagli enti locali. Questo sovraccarico legislativo, dieci volte superiore a quello di nazioni come Francia, Germania e Regno Unito, ha conseguenze rilevanti sul funzionamento della pubblica amministrazione, in particolare per le piccole e medie imprese. La proliferazione delle leggi in Italia è attribuibile principalmente alla mancata abolizione di norme concorrenti, una volta che una nuova legge viene definitivamente approvata, e all’ampio ricorso ai decreti legge, che richiedono ulteriori provvedimenti per la loro attuazione. Questa sovrapproduzione normativa ha ingessato l’operato della pubblica amministrazione, con impatti significativi sul-

a provincia di Rovigo è 42esima in Italia, ultima in Veneto, per qualità delle istituzioni pubbliche. Il dato emerge dall’Institutional Quality Index (IQI). Dalla ricerca risulta che, nonostante il Polesine abbia perso undici posizioni in un decennio, la sua qualità istituzionale è rimasta stabile. La discesa in classifica, dunque, non riflette necessariamente un peggioramento, ma potrebbe essere una conseguenza delle dinamiche regionali e nazionali. Per quanto concerne le regioni, il Veneto si piazza al terzo posto a livello nazionale, dietro a Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. “In Italia ci troviamo immersi in un intricato groviglio di norme - spiega la Cgia di Mestre -, con una stima di circa 160 mila leggi, di

le imprese locali”. Un ulteriore problema derivante dal mare di norme italiane è la loro qualità spesso scadente e l’incapacità di comprenderle facilmente. Questa situazione crea incertezza e confusione, rallentando l’operatività degli uffici pubblici. Inoltre, norme scritte in modo oscuro alimentano la corruzione e la concussione, fenomeni diffusi in tutta Italia, Polesine compreso. Per affrontare questa problematica, l’ufficio studi della Cgia propone alcune soluzioni: “In primo luogo, è essenziale ridurre il numero di leggi presenti, migliorarne la qualità e monitorare attentamente i loro impatti economici. La semplificazione delle procedure e l’introduzione di controlli rigorosi sono altresì fondamentali. Inoltre, la digitaliz-

zazione dei processi pubblici e l’abolizione dell’abuso di ufficio, come proposto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, sono passi cruciali per rendere più efficiente l’azione amministrativa”. Il Polesine, pur affrontando sfide legate al groviglio normativo italiano, mantie-

ne una solida qualità istituzionale. Tuttavia, è fondamentale adottare misure di semplificazione e digitalizzazione per garantire un funzionamento più efficiente dell’amministrazione pubblica e scongiurare fenomeni corruttivi. Giacomo Capovilla

30 novembre 2023 10 marzo 2024

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Volti&Storie

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Arpa. Dieci anni, è una “figlia d’arte”: sua madre Caterina Bergo è una delle arpiste più famose

È nata una stella: la piccola Giulia Marzolla premiata a Nizza È

nata una nuova stella nella musica. Si tratta di una giovanissima musicista di Rovigo, che si è imposta nel concorso per arpa junior, svoltosi in Francia al Conservatorio di Nizza Cnrr. Si tratta di Giulia Marzolla, 10 anni, che ha ottenuto il “Premier Prix à l’unanimité avec félicitations”, risultando vincitrice assoluta nella sua categoria. In commissione erano presenti Marielle Nordmann, Isabelle Perrin e Michelle Voillaume, nomi storici nel mondo dell’arpa, che hanno ascoltato giovani e promettenti musicisti, provenienti da tutta Europa. Giulia Marzolla frequenta la quinta primaria alla scuola rodigina “Giacomo Sichirollo” e il conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo, nella classe della docente Paola Devoti. La piccola arpista è già vincitrice di numerosi concorsi. Tra questi figurano: il Prodige di Cannes, l’International Celtic Harp Competition, il Città di Piove di Sacco (Padova), il MusicArte di Ozegna (Torino), il “Domenico Savino” di Taranto, il Crescere con la Musica di Cagliari e l’Harp Challenge dei conservatori di Antibes e Grasse (Francia).

Giulia Marzolla è figlia d’arte. La mamma, Caterina Bergo, è considerata una delle arpiste più famose in ambito internazionale. Vanta importanti trascorsi professionali con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestre Philharmonique de Montecarlo. È stata seduta in orchestra con grandi direttori come Kazuki Yamada e Charles Dutoit, ha suonato in programmi bellissimi, al confine tra la classica e il jazz, con Richard Galliano nell’ambito pop. Ha anche partecipato al Festival di Sanremo, accompagnando l’artista internazionale ospite Anthony, del gruppo Antony & The Johnsons. A Sanremo ha creato la sua famiglia con Luca Marzolla, diventato suo marito, anche lui rodigino. La coppia polesana ha due figlie: Giulia, per l’appunto, e Sofia Marzolla. Luca Marzolla è violinista e fa parte dell’orchestra sinfonica di Sanremo. Con il maestro Uto Ughi ha avuto il privilegio di fare una masterclass violinistica. Come la moglie Caterina ha frequentato il Venezze, seguendo poi il suo insegnante, il maestro Glauco Bertagnin, a Novara. Ha avuto la possibilità di viag-

Giulia frequenta la quinta primaria alla scuola rodigina “Giacomo Sichirollo” e il conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo, nella classe della docente Paola Devoti. È già vincitrice di numerosi concorsi

giare moltissimo in tournée, con il maestro Lorin Maazel e l’orchestra symphonica Toscanini in America, Asia e in tutta Europa. Ha avuto l’onore di suonare come spalla con il maestro Riccardo Muti e l’orchestra Cherubini. Ecco spiegato il motivo per il quale Giulia Marzolla, nuovo astro nascente dell’arpa, sta bruciando così in fretta le tappe artistiche. Di recente è stato protagonista del concerto di Natale, svoltosi al Senato, davanti alle più alte cariche dello Stato.

Sintonizzati Falegnameria sul futuro. Artigiana rtigiana Papozze

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Ruggero Principe

Suor Lidia: 81 anni al servizio dell’insegnamento Suor Lidia Novello ha trascorso quasi tutta la sua lunga vita di maestra elementare tra le scuole di Lendinara e Rovigo. Il 6 ottobre 2024 compirà 100 anni. In 99 anni di vita, ben 81 anni sono stati spesi al servizio della chiesa e a insegnare ai suoi alunni a diventare uomini e donne, prima di tutto educati, secondo i principi cardine di San Giovanni Bosco, santo al quale ancora oggi rivolge ogni giorno le sue preghiere. Nel celebre santuario vicentino di Monte Berico, suor Lidia è stata omaggiata per i suoi ragguardevoli 80 anni di vita religiosa. La “ve-

terana”, facente parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è stata presente per circa cinquant’anni all’istituto salesiano “Immacolata” di Lendinara e un’altra ventina a Rovigo, nel quartiere della Commenda, alla scuola dell’infanzia “Mamma Margherita”. Nel giugno di sette anni fa, una ventina di suoi ex alunni della scuola elementare di Lendinara, annata 19801985, si era ritrovata a Rovigo, dopo più di 30 anni dalla licenza elementare. Il motivo era di quelli speciali: salutare la prima maestra, che molto emozionata e com-

La nostra Falegnameria, nata nel 1961, fornisce prodotti di alta qualità garantita dalla pregiata materia prima, il legno, da noi selezionato a magazzino, arieggiato per non alterare la qualità originale del legno.

mossa aveva riabbracciato i suoi “bambini”. Suor Lidia è munita di telefono cellulare e indirizzo e-mail. Ha così voluto i recapiti telefonici dei suoi “ragazzi”, per restare in contatto con tutti, una volta lasciata la provincia di Rovigo. (r.p.)

Il nostro prodotto dura nel tempo e col passare degli anni, il lavoro tramandatosi di generazione in generazione è in continua evoluzione. Idee nuove e vecchie si incontrano per creare un prodotto a vostra misura. Oltre a creare nuovi prodotti ci occupiamo anche di restauri o ricostruzioni di ogni genere. Non vi abbandoniamo dopo il montaggio, la nostra assistenza post-vendita è assicurata!

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Cultura

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Eventi. Previsto il completo restyling della Casa Museo a Fratta Polesine

Rovigo pronta per il centenario della morte di Matteotti A Palazzo Roncale sarà allestita una mostra commemorativa grazie a Fondazione Cariparo Giacomo Matteotti

T

utto pronto per celebrare il centenario della morte di Giacomo Matteotti. Il 10 giugno 1924 Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista di Fratta Polesine, veniva brutalmente assassinato da cinque squadristi fascisti . Nel centenario di quell’omicidio politico, atto che rimane tra quelli che hanno fatto la Storia Italiana del Novecento, il Polesine, terra natale di Matteotti, ne ricorda la figura, ne rinnova l’insegnamento morale e rievoca la sua vicenda umana e politica riconducendola a “memo” ed esempio per l’oggi. Molti gli appuntamenti in calendario, tra spettacoli teatrali, convegni, presentazioni di libri. Evento clou sarà poi l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “A Rovigo, per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato provinciale, presieduto dal sindaco di Fratta Polesine, comune natale di Matteotti, che riunisce più di 40 istituzioni, realtà associative e culturali – ha affermato il prefetto Clemente Di Nuzzo -. Al Comitato si sono attivamente affiancate Regione e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Quest’ultima si è assunta l’onere del completo restyling della Casa Museo di Matteotti a Fratta Polesine e del finanziamento di una mostra commemorativa programmata in Palazzo

Roncale, a Rovigo, da aprile a luglio”. In previsione del Centenario, l’attività del Comitato provinciale ha preso il via già da due anni, con un ricco programma di incontri, iniziative rivolte all’intera popolazione, alle fasce giovanili, a pubblici specializzati, condotte in modo capillare in tutto il territorio polesano ma non solo. “In questi due anni il Comitato si è fatto promotore di una intensa attività scientifica con convegni e ricerche condotte con le Università di Ferrara e Padova – ha sottolineato il

Per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato provinciale con 40 realtà sindaco di Fratta e presidente del Comitato provinciale, Giuseppe Tasso -. Vivace e molto importante il lavoro avviato, e che continua, con le scuole intorno a “Pensiero che non muore”. Con il Ministero della Pubblica Istruzione si è consolidato il Concorso Nazionale Matteotti per le scuole. Attività che fanno riferimento alla Casa Museo di Fratta”. A detta del sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, “il Centenario è un’occasione anche per la creazione di una banca dati delle fonti amministrative polesane presenti all’Archi-

vio di Stato di Rovigo: una documentazione ancora inedita che permetterà di approfondire la visione matteottiana sull’ente locale come primo spazio di partecipazione democratica. Questo progetto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Anna A. Kuliscioff di Milano, Fondazione con cui sarà realizzato anche un fumetto sul giovane Matteotti e un board game (realizzato dall’Archivio di Stato di Rovigo) per i ragazzi, entrambi strumenti distribuiti alle scuole dell’intero territorio nazionale”. Il fittissimo programma del Comitato continua con spettacoli, lezioni multimediali, cicli di poesia e musica. Ma altre iniziative sono in cantiere e saranno attivate non appena perverranno i finanziamenti previsti dalla “Legge Segre” per il Centenario già approvata dal Parlamento. Gilberto Muraro, presidente della Cariparo, ha evidenziato come “nel Centenario, a Rovigo la

figura di Matteotti verrà ricordata da una originale mostra curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena. La mostra sarà in Palazzo Roncale, a Rovigo, dal 6 aprile al 7 luglio 2024. A promuoverla sono il Comitato Provinciale per il Centenario di Matteotti, la Regione, con il sostegno di Fondazione Cariparo, la collaborazione della Direzione Musei regionali Veneto del Ministero della Cultura e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, della Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di Firenze e della Fondazione Giacomo Matteotti di Roma. Attraverso un percorso di immagini e documenti la mostra su Matteotti intende offrire al contempo informazione e formazione al pubblico più vasto e soprattutto ai giovani. Può raccontare di Giacomo

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Matteotti, con l’immediato ed efficace linguaggio delle immagini, la famiglia, il profilo umano, gli studi, la militanza politica, la guerra e il difficile dopoguerra, le battaglie parlamentari, lo scontro frontale con il fascismo condotto sino all’estremo sacrificio. Può restituirci a un secolo di distanza, senza retorica e senza ideologismi, la storia di un uomo libero, che del suo amore per la libertà ha reso testimonianza estrema”. Il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese ha fatto un plauso per il completo restyling della Casa Museo Matteotti di Fratta Polesine, promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “Lo spazio della Casa Museo sarà un luogo di riflessione sulle immagini di un Paese in uno dei momenti più critici della sua storia e per la lettura critica e potente della figura centrale di Giacomo Matteotti per la storia italiana contemporanea.Un’attenzione particolare sarà riservata anche al grande giardino di Casa Matteotti, proposto come luogo di introduzione al percorso museale, ma anche di riflessione e approfondimento, grazie alla possibilità offerta al visitatore di soffermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno della casa”. Ruggero Principe

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Sport

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Il personaggio. Ha ricevuto nel 2006 la stella d’oro al merito sportivo del Coni

Il mondo dello sport rodigino piange Giuseppe Osti S

i sono celebrati nella chiesa del Duomo di Rovigo, il 18 dicembre, i funerali di Giuseppe Osti. Classe 1942, una vita dedicata allo sport, ha ricevuto nel 2006 la stella d’oro al merito sportivo del Coni, ente nel quale, a Rovigo, ha ricoperto il ruolo di presidente provinciale dal 1993 (subentrando a Camillo Norbiato) fino al 2008. Alla fine del suo quarto mandato aveva realizzato una pubblicazione, riguardante le stelle al merito sportivo polesane, il cui incipit era in un pensiero di un poeta tedesco Joahnn Paul Richter “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati”. Vito Quaranta ha affiancato “Beppe” Osti nella sua esperienza del Coni, ricoprendone l’incarico di segretario: “Ero appena arrivato a Rovigo da Bari, era il 1975, ricorda Vito Quaranta. Mi indicarono la Libertas, all’epoca una polisportiva che aveva come principale attività il nuoto che supportava il basket maschile e il volley femminile. La sede era di fronte all’Orva in Corso del popolo. Là conobbi per la prima volta Beppe Osti che mi accolse a braccia aperte sapendo che mi interessavo di preparazione atletica oltre che essere un tecnico di atletica leggera. Da quel momento fu il mio

Il ricordo di Vito Quaranta: “Ci vorrebbe un libro per celebrare tutto quello che ha fatto per Rovigo e i suoi cittadini a cominciare dalla mitica ‘una città in mischia’, lascia un vuoto immenso”

Osti con dei giovanissimi Valentino Rossi Loris Capirossi e Max Biagi

punto di riferimento sportivo e organizzativo di manifestazioni e meeting. Come dimenticare gli stages ad Asiago nel convitto Cavanis. Fu l’inizio di un crescendo organizzativo che riempiva pagine di giornali quando Beppe poté spiegare le ali con la sua andata in pensione per porsi al servizio della cittadinanza alternando e fondendo l’attività sportiva a quella politica. Divenne presidente della Libertas regionale e via via sempre con maggiore impegno fino alla presidenza provinciale del Coni dove fece brillare la sua autorevolezza e genialità alla massima espressione ricevendo il plauso dal Coni nazionale. Ci vorrebbe un libro per celebrare tutto quello che ha fatto per Rovigo e i suoi cittadini a cominciare dalla mitica “una città in mischia”.

Non si possono dimenticare i personaggi dello sport (Valentino Rossi) e spettacolo (Alberto Sordi) che abbiamo visto a Rovigo solo grazie a lui che lavorava anche 18 ore al giorno e di notte chissà se dormiva. Mi volle accanto come segretario del Coni e penso di aver passato 12 anni indimenticabili. Non voglio ricordare i tempi brutti che purtroppo sono arrivati. Ho solo la sua immagine: mentre camminava pensava alle cose da fare.....e quasi tutto veniva realizzato. Ha lasciato un vuoto immenso. Non ci sarà mai nessuno come lui arguto politico dalla cultura umanistica raffinata, organizzatore come pochi, realizzatore di sogni. Sicuro che dove andrà lo chiameranno ad organizzare le olimpiadi da sogno.”

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Cristiano Aggio

Presentato il nuovo calendario del Rugby Rovigo È stato presentato ufficialmente presso l’Urban Digital Center di Rovigo, il calendario della Rugby Rovigo Delta 2024. Realizzato dai fotografi Max Sandri e Martina Rossetto di Rce Foto Rovigo e ideato con l’aiuto di Natascia Trevisan e della Rugby Rovigo Delta, tratta i temi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’Agenda del 2030 prevede 17 goals che fanno riferimento ad un insieme di questioni importanti per lo sviluppo che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economica,

sociale ed ecologica) e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani. Attraverso le 12 foto, Sandri e Rossetto hanno voluto rappresentare, in chiave simpatica e leggera, argomenti che non sono sempre facili da descrivere ed interpretare. Dalla disuguaglianza di genere, alla fame e povertà fino ad arrivare al mese di dicembre con l’energia pulita ed accessibile; 12 scatti che rappresentano gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

“Siamo molto felici del calendario, ha detto il dirigente Andrea Trombini, incarna lo spirito del club grazie alla creatività e alla sensibilità di Max e Martina. Come spesso si dice, basta poco per migliorare, attraverso questa esperienza vogliamo farlo anche noi come club sperando che i 12 scatti siano d’ispirazione per molte altre persone.” Il calendario della Rugby Rovigo Delta è disponibile da RCE Foto Rovigo, da Eliocopy (Corso del Popolo 150) o online sul sito store.rugbyrovigodelta.it Il costo è di 12 euro e parte del ricavato sarà devoluto a Bandiera Gialla. (c.a.)

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#Regione

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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta

Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I

n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio

“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” Borgia, solida tradizione di destra con uno spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito.

“In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentan-

Claudio Borgia

te della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021, anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto politico e di aumentare significativa-

mente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.

Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo del-

le nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza,

puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo

di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.


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Regione

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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024

“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”

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ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La sta-

gione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso

gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché

Federico Caner

l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea

politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo “core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.

Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spet-

tacoli suddivisi tra le diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.” (r.p.)

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Massimo Zuin

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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”

“Meno tasse e più risorse per le famiglie, il progetto autonomia approda in Senato” “A

scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più,

prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta. Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in

Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio, la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire

Antonio De Poli

in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il tra-

guardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del territorio.

A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con

il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24. it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Pa-

dova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città

come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin. (g.g)


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GENNAIO 2024

on-line:

Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore

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Montagna, gli sport che fanno bene alla salute

a settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità. Prosegue alla pag. seguente

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Infezioni respiratorie, alcuni consigli Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande

L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto infezione da Covid-19 esistono te-

rapie antivirali efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.

Segue dalla pag. precedente

Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce al benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.

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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia

Studio Bertolini stp Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce Protesi Mobile Avanzata

Sintonizzati è sempre più un obiettivo possibile sul futuro. Molto meglio della dentiera, molto più economica degli impianti dentali

U

Un’opportunità per rendere stabile la tua dentiera mobile

Ladiagnosi Protesi Sociale Avanzata e na precoce per il tumore dell’o- è una protesi fissata su mini-impianti dentali o su radici di denti naturali, leggera L’applicazione di tecniche innovative poco ingombrante; l’alternativa più comoda rispetto alle classiche dentiere e allo stesso tempo vaio è oggi un obiettivoad piùoggi vicinorappresenta alla di genomica permetterebbe di rilevare tracce più economica rispetto ai costosi impianti dentali tradizionali. realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto Molti pazienti hannoidentificare difficoltànei a mantenere stabile la classica dentiera, in modo particolare quella della mandibola; analisi genomica è possibile alla manifestazione dei sintomi, grazie oppure a sopportare il palato nel caso dell’arcata superiore. tamponi usati hanno per il Papdiffi test,coltà il comune esaall’analisi del DNA sui tamponi utilizzati esseredeifrustrante averedell’uuna dentiera che “balla” e che quindi non ti consente di mangiare il cibo che ti piace me diPuò screening tumori del collo nonostante l’uso delle paste adesive. A volte è davvero imbarazzante coprire il sorriso con la mano per paura di tero, la presenza di alterazioni molecolari, per il Pap test. perdere dentiera o percepire specifiche del la tumore ovarico, con anni diil palato della protesi come un corpo estraneo e voluminoso. Ma per fortuna ad oggi esiste una soluzione valida ed economica per sbarazzarsi di tutti questi disagi: la Protesi Sociale Avanzata anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa il territorio italiano: Irccs Ospedale San Ge- Science Translational Medicine. www.veneto24.it passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, rardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca da appena il 30% per i tumori diagnosticati Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di nel mondo hanno provato a mettere a punto al III stadio a oltre il 90% per i tumori identi- Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Mi- una tecnica di diagnosi precoce per il tumoficati al I stadio, quando la malattia è ancora lano, il Centro di Riferimento Oncologico di re ovarico, senza successo. ildentistaperte.it nella fase inziale di sviluppo. Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria “A fare la differenza, questa volta, è l’idea “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio Città della Salute e della Scienza di Torino, di guardare a una caratteristica molecolare dipende fortemente dal momento in cui la l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Universi- delle cellule tumorali: la loro instabilità geTutti i PAGAMENTI sono Studio Bertolini stp srl · ROVIGO malattia viene scoperta: cambiare la nostra tà degli Studi di Padova. nomica – spiega Sergio Marchini –. Oggi via Pietro Micca, 2 / largo Cappellini, 1 · 0425 168 01 70 · www.ildentistaperte.it DILAZIONIABILI e/o FINANZIABILI capacità di fare diagnosi precoce, significa In Italia ogni anno vengono diagnosticati più sappiamo che già nelle prime fasi del prodirettore sanitario dott. GIUSEPPE BERTOLINI medico chirurgo specialista cambiare le possibilità di cura. Ed è quello di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si cesso di trasformazione tumorale, il DNA che crediamo sia possibile fare grazie a aggiungono alle circa trentamila donne che delle future cellule neoplastiche è caratun approccio innovativo, implementabile sono già in cura per la patologia. La forma terizzato da profonde anomalie nella sua su larga scala e non invasivo utilizzando i più frequente di tumore ovarico è chiamato struttura e organizzazione. L’instabilità getamponi dei Pap test e applicando tecniche “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” nomica è quindi una caratteristica primitiva di analisi genomica in grado di identificare (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le dia- e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’importante firma molecolare di questo gnosi e rappresenta purtroppo la forma più un’ottima base di partenza per sviluppare tumore: la sua instabilità genomica”. Lo aggressiva e letale della malattia, spesso un test di diagnosi precoce”. sostengono Maurizio D’Incalci, professore resistente ai farmaci chemioterapici anche “Avere dei metodi per la diagnosi precoce di farmacologia in Humanitas University e perché diagnosticata in fase avanzata. diventa cruciale: nello studio appena pubbliresponsabile del laboratorio di Farmaco- Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che cato abbiamo dimostrato come sia possibile logia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico non dà sintomi facilmente riconoscibili. (usando campioni che vengono abitualmenHumanitas, e Sergio Marchini, responsa- “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato te presi per il Pap test, cioè, campioni non bile dell’Unità di Genomica traslazionale quando ormai è in fase avanzata, quando invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per dello stesso istituto, che hanno ideato e cioè la malattia è diffusa in più organi. Il altri screening) identificare con largo anticoordinato lo studio, pubblicato sulla rivista trattamento in questo stadio è molto com- cipo rispetto al momento della diagnosi le “Science Translational Medicine”. plesso e spesso le pazienti vanno incontro alterazioni genomiche precoci tipiche delle La ricerca è stata condotta in maniera re- a resistenza alla terapia” ribadisce la la cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la protrospettiva a partire dai tamponi di Pap professoressa Chiara Romualdi del Diparti- fessoressa Romualdi– ha un’ampia parte test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in mento di Biologia dell’Università di Padova sperimentale e una, altrettanto grossa, parcollaborazione con numerosi centri su tutto che ha partecipato alla pubblicazione su te computazionale”.

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Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico poni la presenza di DNA tumorale con anni Per realizzare lo studio, i ricercatori handi anticipo rispetto alla manifestazione della no raccolto i Pap test effettuati, anni prima malattia, un caso addirittura nove anni della diagnosi, da 113 donne con tumore SCARICA L’APPin RADIO VENETO24 prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con controllo è molto basso, così come il numero una tecnica di sequenziamento del DNA che di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti permette di rilevare anche piccole tracce di con tumore”, spiegano Lara Paracchini e DNA tumorale e di misurare la loro instabiliLaura Mannarino, prime autrici dello studio, tà genomica. I risultati così ottenuti sono poi di cui hanno curato rispettivamente gli espestati confrontati con un gruppo di controllo: rimenti in laboratorio e l’analisi bioinformai Pap test di 77 donne sane, che non hanno tica dei dati. ricevuto negli anni successivi alcuna diagnoE’ bene precisare che si tratta però solo si di tumore. del primo, seppur fondamentale, passo ver“Per la prima volta nella ricerca sulla so la dimostrazione di fattibilità ed efficacia diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davdi una tecnica di diagnosi precoce per quevero promettenti: dimostrano che la tecnica sta malattia. impiegata è in grado di riconoscere nei tam-

“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implemenAscolta tare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.

DAL BAMBINO AL NONNO CURATI E PROTETTI


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Ortodonzia del Sintonizzati bambino: quando e

sul futuro.

cosa intercettare. Dr. Luca Toninato Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia, Direttore Sanitario sede di Rovigo

l’aria respirata con la bocca. Il passaggio dell’aria attraverso l’apparato nasale contribuisce in modo fondamentale al corretto sviluppo del Mascellare Superiore del bambino sia in senso trasversale che sagittale. La funzionalità respiratoria nasale “modella”, per così dire, la morfologia dento-schelestrica, consentendo uno sviluppo armonico del viso.

Come saper riconoscere i bambini che respirano male? Veneto24 passa al sistema di ultima

durante il giorno appaiono sempre stanchi e con deficit di attenzione durante l’orario scolastico.

I piccoli pazienti problematiche respi-anche generazione DAB che permette diconascoltare ratorie nasali hanno spesso in comune un Cosa possono fare i genitori? quadro di audio diagnosi obbiettiva denominato la radio con una qualità perfetta. Innanzitutto, la figura di riferimento in queFACIES ADENOIDEA caratterizzata da:

Un mio vecchio e saggio professore della Specialità di Ortognatodonzia era solito dire che l’Ortodonzia Intercettiva non esisterebbe se tutti i bambini fossero in grado di respirare e deglutire in modo corretto.

Perché è importante la respirazione nasale?

Sappiano tutti che l’aria respirata attraverso il naso viene in parte purificata e umidificata, cosa che non avviene, invece, per

Quali sono le principali cause che possono portare ad una cattiva respirazione nasale?

• Occhiaie profonde, dovute alla scarsa

ossigenazione dei tessuti periorbitali • Naso piccolo, poco reattivo, con riflesso narinale assente (se viene stimolato il naso toccando le narici, queste rimangono immobili, senza contrarsi) • Bocca aperta per consentire la respirazione orale e, spesso, protrusione della lingua che deve liberare spazio posteriore per il passaggio dell’aria attraverso il cavo orale. Spesso sono bambini che dormono male, con russamento ed apnee notturne e che

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Sicuramente le cause che più spesso hanno a che fare con una insufficiente respirazione nasale, vicariando tale compito all’apparato orale, sono: • Adenoidi e tonsille infiammate e/o ipertrofiche • Mascellare superiore contratto o morfologicamente piccolo • Patologie respiratorie ed allergiche

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sti casi è il Pediatra, colui o colei che accompagna il bambino nella sua crescita e che, per primo, può intercettare le patologie inerenti alla respirazione orale. Successivamente, la collaborazione interdisciplinare è fondamentale: Otorino, Logopedista ed Odontoiatra/Ortodontista sono figure cardine che, nei loro campi di applicazione terapeutica, lavorano per cercare di interrompere il circolo vizioso della scorretta respirazione e fornire al piccolo paziente una modalità di funzionamento fisiologico.

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quando sorridi , tutto è possibile.

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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Vi siete concessi un periodo di distrazione. Ma ora vi ripromettete di cominciare col piede giusto e tornate a concentrarvi sulle cose importanti. Procedete con cautela ma sempre determinati.

E’ tempo di cambiamenti e, se necessario, di chiudere alcuni rapporti che minano la vostra serenità. Concentratevi sul lavoro riponendo fiducia in che vi sta vicino. Imparate ad essere flessibili.

TORO Ciò che avete investito negli ultimi mesi del 2023 produrrà i suoi frutti già a gennaio del nuovo anno. Successi e positive sorprese renderanno i vostri giorni piacevoli oltre ogni aspettativa.

GEMELLI Si aprono nuove sfide nelle relazioni sociali e anche in campo lavorativo. Investite nei cambiamenti con grande energia e qualche rischio controllato. Saprete fare le scelte giuste.

CANCRO Finalmente arriva la svolta che a lungo avevate atteso. Il vostro ottimismo e l’entusiasmo vi aiuteranno a superare qualche piccolo conflitto e nel lavoro otterrete grandi successi.

Gennaio Gennaio, un nuovo inizio

SCORPIONE Da gennaio inizia una fase molto intensa e ricca di colpi di scena inattesi e positivi. Il cambiamento vi consentirà di raggiungere gli obiettivi che vi eravate proposti. E’ un periodo di crescita.

SAGITTARIO

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LEONE

Siete brillanti nella comunicazione e riuscite a trovare con estrema facilità soluzioni ai problemi che vi si pongono davanti. L’inizio d’anno è vivace e carico di nuove opportunità.

CAPRICORNO Compirete un passo importante nella relazione col vostro partner e cominciate a costruire il vostro futuro insieme. Saranno mesi intensi e appassionati con tanti sogni e belle conferme.

ACQUARIO

Continua un periodo di grandi cambiamenti. Ma ciò che avete investito fino ad oggi vi consentirà di aggiustare la situazione e raccogliere grandi affermazioni, a dimostrazione del fatto che avevate ragione voi.

Si apre un periodo di incertezze, con alti e bassi, che saprete superare con grande determinazione migliorando anche la vostra situazione e risolvendo questioni in sospeso.

VERGINE

PESCI

Siete concentrati sulla vostra vita affettiva che in questo momento è messa alla prova. Ma voi volete stabilità e riuscirete a proteggere i vostri affetti. Puntate energie e attenzione su ciò che conta.

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L’anno comincia nel migliore dei modi, con buoni rapporti e slanci di grande entusiasmo. Sul lavoro investite energie che potrebbero creare momenti di stress e di stanchezza.


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Ciclo misto - Valori ponderati (l/100km): 0,96 Consumo di energia elettrica (Wh/km): 199,23 Range consumi (l/100km) - ponderato ciclo misto Charge depleting: 0,96 Emissioni CO2 g/km (range) ponderato ciclo misto Charge depleting: 22 - Consumi ed emissioni WLTP* (ai sensi del Regolamento UE 2017/1151)


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