di Rovigo
DICEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 248
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l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza. Nella lista dei regali che possiamo scambiarci dovrebbero esserci anche il tempo e l’attenzione verso gli altri: torniamo a donare qualcosa di noi, un po’ di ascolto e di vicinanza. A partire dalla nostra famiglia, da chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come l’uccisione della figlia. Non serve aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività, delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino Cecchettin non siano dimenticate.
IL NATALE ILLUMINA ROVIGO: TANTI EVENTI ANCHE NELLE FRAZIONI E APPUNTAMENTI CON LA MAGIA DEL TEATRO Babbo Natale, bancarelle, ma anche Brusavecia e Capodanno in piazza per il benvenuto al 2024 Servizio a pag. 8
Servizio a pag. 28
CITTÀ IN FESTA
SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE” Servizio a pag. 27
I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”
Economia
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica
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er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680.
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Facciamo il punto
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica
Più sicurezza: varchi attivi per i mezzi pesanti
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.
Un uomo, un padre
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archi attivi nel comune di Rovigo in viale Tre Martiri per il controllo dei mezzi pesanti dal primo di dicembre. Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio comunale, al fine di garantire maggiore sicurezza stradale, tutela del patrimonio e della salute dei cittadini, l’amministrazione comunale ha stabilito a partire dal mese di dicembre, l’attivazione dei varchi elettronici posizionati in viale Tre Martiri in corrispondenza del civico 23, in entrambi i sensi di marcia, finalizzata al controllo dei transiti dei mezzi pesanti in violazione del divieto esistente. Il posizionamento dei varchi sarà segnalato da apposita segnaletica verticale e l’attivazione degli stessi sarà accompagnata da specifico messaggio su pannello elettronico integrato con la dicitura “Varco attivo in modalità sanzionatoria” se acceso e “Non attivo in modalità non sanzionatoria” se spento. L’accesso a Viale Tre Martiri è consentito solo ai mezzi agricoli ai mezzi aventi massa inferiore a 3,5 tonnellate ai mezzi aventi massa superiore a 3,5 tonnellate autorizzati al transito per sole operazioni di carico e scarico da effettuarsi all’interno della zona interessata dal divieto. Le autorizzazioni saranno rilasciate dalla polizia locale previa presentazione di formale richiesta mediante compilazione del modulo che sarà reso disponibile sul sito del Comune, da inviarsi tramite pec o tramite sportello telematico. Per i veicoli provenienti da e in direzione Adria potrà essere percorsa la nuova bretella su strada regionale n. 443 DIR. che consente di raggiungere la strada statale 16.
di Rovigo
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Da dicembre attivato il varco elettronico di ingresso in viale Tre Martiri
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Chiuso in redazione redazioneilil30 1 Dicembre novembre2023 2023
Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”.
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Attualità
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Bilancio di fine anno. Intervista al sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo
“Il 2023 è stato l’anno del Pnrr: molti i progetti avviati in città” Il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo
“L’idea è lavorare a inizio 2024 a una riedizione dell’accordo nell’ambito del centrosinistra”
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ala il sipario sul 2023 anche per il Comune di Rovigo. Un anno all’insegna del Pnrr, con i primi interventi a scuole e palestre, e del via libera ai progetti di ammodernamento del quartiere San Bortolo e di messa in sicurezza dell’ex ospedale Maddalena. Investimenti inoltre su viabilità e riqualificazione urbana, con particolare attenzione dedicata alle frazioni. “Il 2023 è stato l’anno in cui abbiamo cominciato concretamente a mettere a terra gli interventi Pnrr - dichiara Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo -, a partire dalle infrastrutture scolastiche. Noi siamo responsabili, come amministrazione, delle scuole che fanno riferimento agli istituti comprensivi, che sono quattro nel territorio del Comune di Rovigo. Sono già stati fatti importanti interventi di adeguamento e ristrutturazione per l’efficientamento energetico in numerose scuole della città. Abbiamo cominciato a mettere in cantiere l’installazione di pannelli fotovoltaici su due di queste scuole e a lavorare sulla parte relativa alle mense. Siamo in fase di avvio dei cantieri relativi alle palestre. Oltre alla sistemazione di tre impianti esistenti faremo due interventi, partendo dalla riqualificazione complessiva della tensostruttura di via Malipiero. Proprio per tenere conto del fatto che ci sono tempi tecnici di lavorazione, che implicano che per qual-
che mese alcune palestre non saranno disponibili per le attività di educazione fisica delle scuole e delle associazioni, abbiamo attivato un accordo con la Provincia di Rovigo. L’ente è proprietario del terreno su cui si sta costruendo una pressostruttura, in modo da ricavare una nuova palestra nelle adiacenze del liceo scientifico”. “Abbiamo incardinato in maniera pressoché definitiva il Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, ndr) - spiega il sindaco Gaffeo -: un intervento da oltre diciannove milioni
“Siamo in fase di completamento del progetto G 124, ideato dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano” di euro che riguarda la riqualificazione dell’intero quartiere di San Bortolo. Abbiamo fatto l’affidamento per l’ex ospedale Maddalena: i lavori accessori di pulizia dell’area sono in fase di completamento. C’è dunque molta carne al fuoco per quanto concerne lavori pubblici e infrastrutture. Il Comune ha adottato il piano degli interventi, un tema sentito di cui la città aveva bisogno. E’ bene ricordare che il piano di assetto del territorio, che è lo strumento urbanistico a cui va agganciato il piano degli interventi, risaliva al 2012. Attendiamo ora la valutazione ambientale e strategica del-
la Regione Veneto sull’intero impianto del piano: a marzo 2024 dovremmo finalmente avere il passaggio in consiglio comunale per l’approvazione definitiva”. “Siamo in fase di completamento del progetto G 124, ideato dall’architetto e senatore a vita Renzo Piano - afferma il primo cittadino di Rovigo
Nel Comune di Rovigo prenderà il via nel 2024 una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico locale. A raccontarlo è l’assessore alle Politiche e infrastrutture trasporti, Mattia Milan. “La novità più grande sarà l’istituzione del servizio a chiamata – spiega –: garantiremo il servizio di linea negli orari di punta, dunque quelli scolastici, mentre nel resto della giornata ci sarà il servizio a chiamata, con bus navetta e mezzi più piccoli”. Da metà dicembre prenderà dunque il via la sperimentazione della nuova modalità di
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per averci scelto e per continuare a sceglierci
Buone Feste
Giacomo Capovilla
Trasporto pubblico: grandi cambiamenti in vista del 2024
Sintonizzati sul futuro. PIZZERIA
GRAZIE
-. In piazza Masslo (al 29 novembre, ndr) è in fase di montaggio il padiglione. La prima metà del 2024 sarà dedicata a completare, per quanto possibile, l’enorme mole di lavoro che abbiamo già sviluppato. Ci siamo attivati anche per le piste ciclabili: nei prossimi mesi vedremo l’avvio di tre rotatorie: ‘Da Ponta’, all’im-
bocco di via De Polzer e in via Don Milani per accedere a Sant’Apollinare. Entro fine anno ci sarà l’ultima manovra di bilancio del 2023, con un milione e 200mila euro che devono ancora essere destinati, prevalentemente per opere pubbliche. A metà dicembre ci sarà il consiglio comunale per approvare il bilancio preventivo 2024”. “Con l’avvio dell’anno nuovo - conclude Gaffeo - bisognerà fare una serie di ragionamenti. L’idea è lavorare a una riedizione dell’accordo nell’ambito del centrosinistra. In questo momento la situazione è ancora fluida. Se ci saranno le condizioni cercheremo di continuare il lavoro che abbiamo iniziato”.
servizio. “La proveremo tutti i pomeriggi, dalle 15.30 fino alle 20.30 – continua Milan –. Ci sarà la possibilità di utilizzare l’app Quibus, ma ci saranno anche dei video tutorial e una campagna pubblicitaria per informare l’utente sulle modalità di servizio”. “Questo andrà incontro alle esigenze dei singoli cittadini, ma anche delle associazioni che potranno usufruire del servizio per i loro spostamenti – aggiunge l’assessore –. Ad esempio, le associazioni sportive potranno acquistare un tot di biglietti per i ragazzi, riducendo così la quantità di mezzi che potreb-
bero essere utilizzati dalle singole società”. “L’innovazione sarà accompagnata anche dal rinnovo della flotta – afferma Milan –. Il servizio a chiamata utilizzerà bus navetta a metano e blu diesel già presenti, ma il Comune è beneficiario di 12mila euro, provenienti per metà dal Pnrr e per metà dal Piano strategico nazionale. Andremo quindi a sostituire dapprima i bus da 12 metri con mezzi elettrici, poi con una seconda partita di gara arriveranno anche autobus più piccoli andare incontro a quelle che sono le esigenze del servizio a chiamata”.
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giovedì 14 dicembre 2023 ore 21.00
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ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
domenica 21 gennaio 2024 ore 17.00
QUARTETTO DEL TEATRO ALLA SCALA
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sabato 9 marzo 2024 ore 21.00
RECITAL PIANISTICO ARCADI VOLODOS
mercoledì 8 maggio 2024 ore 21.00 Ascolta
JAN LISIECKI
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO www.comune.rovigo.it/teatro www.myarteven.it
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Eventi
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Festività. Immancabili le bancarelle, Babbo Natale e il tradizionale Brusavecia, ma anche spettacoli a teatro
“Illuminiamo il Natale”: tanti eventi nel capoluogo e nelle frazioni Ricco il calendario di appuntamenti messo a punto dal Comune in collaborazione con le associazioni cittadine
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anti gli eventi per animare le festività natalizie in città con “Illuminiamo il Natale”, il calendario di eventi promosso dal Comune di Rovigo in collaborazione con le associazioni del territorio. Fino al 24 dicembre sarà possibile visitare il “Villaggio di Babbo Natale” e il Mercatino di Natale. Tutti i venerdì, sabato e domenica (ore 11, 15 e 16) e nei giorni 26-29-30 dicembre visite guidate Torre Donà e Giardini del Castello (info e prenotazioni: Ufficio IAT Rovigo Tel. 0425 206206). Proseguono gli appuntamenti di “Aspettando il Natale…”, che nei giorni 16-17-23-24 dicembre animerà le vie del Centro Storico, Piazza Vittorio Emanuele
II, Giardini Due Torri, Piazza Garibaldi, Piazza Merlin, Piazza Duomo, Piazza Annonaria, Gran Guardia, Museo dei Grandi Fiumi. Iniziativa a cura del Gruppo teatrale Il Mosaico, dalle 16.00 alle 19.00. L’atmosfera natalizia sarà garantita dal videomapping in Piazza Garibaldi e Piazza XX Settembre, in collaborazione con Camera di Commercio Venezia Rovigo, e dal presepio illuminato in Piazza XX Settembre a cura di ASM SET. Immancabili le bancarelle di dolciumi e prodotti tipici nei fine settimana Piazza Vittorio Emanuele II, a cura di Confesercenti in collaborazione con Cofipo. Domenica 17 dicembre, alle 17, “Aspettando il Natale...” con MotoBabbo e Bab-
bo Natale porta i doni, in Piazza Vittorio Emanuele II, con l’associazione Motoclub Fiamme del Polesine. Il 31 dicembre sarà in scena il “Capodanno in Piazza!” con Dj set e Concerto Live in Piazza Vittorio Emanuele II. Dal 2 al 6 gennaio appuntamento con la Festa dell’Epifania e le bancarelle in Piazza Vittorio Emanuele II a cura di Confesercenti in collaborazione con Cofipo. Ma non è tutto: il Natale invaderà anche le frazioni. Fino al 6 gennaio eventi a Borsea, in Piazza San Zenone a cura della Pro Loco di Borsea. Il 24 dicembre alle 17.30 “La slitta di Babbo Natale” porterà regali ai bambini nelle frazioni di Boara, Granzette, Mardimago, Concadirame e Sarzano, a cura dell’associazione In-
sieme per Boara. Fino al 22 dicembre dalle 16 alle 18 “Il Natale degli Elfi nelle Frazioni”, con animazione e fiabe natalizie per i più piccoli nelle frazioni a cura del Gruppo teatrale Il Mosaico. Ci sarà spazio anche per il teatro con “Natale a teatro nelle Frazioni” a cura di Fita, Federazione Italiana Teatro Amatori di Rovigo. Il 16 dicembre alle 21 al Teatro di Grignano Polesine sarà in scena “Parcheggio a pagamento” di Italo
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Conti con la Compagnia Nove etti e mezzo di Badia Polesine. Il 21 dicembre alle 21 alla scuola primaria di Mardimago “Don Giacinto (disavventure e tentazioni in parrocchia)” di Severino Zennaro con la Compagnia La bottega dei commedianti di Grignano. Il 6 gennaio 2024 alle 17 sarà la volta di Brusavecia e calze in dono a Boara Polesine a cura dell’Assocazione “Insieme per Boara”. Giorgia Gay
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Economia
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Zona logistica semplificata. L’assessore regionale ha depositato un emendamento
“I benefici fiscali in legge di bilancio siano estesi alla Zls” “
P er continuare ad essere il traino dell’economia nazionale ed europea il Veneto, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, hanno bisogno di un sostegno attraverso strumenti adeguati. Le Zone Logistiche Semplificate (Zls) del nord, nello specifico di quella veneta, sono uno di questi strumenti di sviluppo e di attrazione degli investimenti, che per diventare operative necessitano di specifici finanziamenti dello Stato come previsto per la ZES unica del sud. Ho portato il problema all’attenzione della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza Stato Regioni, che ha accolto in maniera unanime la mia proposta di emendamento alla finanziaria”. Sono le parole dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, che ha deciso di portare all’attenzione della Commissione per lo Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome una proposta di emendamento al disegno di Legge di Bilancio 2024, affinché i benefici fiscali previsti dall’art. 52 siano estesi an-
Il disegno di legge di bilancio prevede la copertura per l’esercizio 2024 del credito d’imposta “Zes unica del Mezzogiorno” per un importo complessivo di 1,8 miliardi di euro, mentre per le Zls non è prevista alcuna dotazione finanziaria
che alle Zone Logistiche Semplificate. A Marcato proprio non va giù che il disegno di legge di Bilancio preveda la copertura per l’esercizio 2024 del credito d’imposta “ZES unica del Mezzogiorno” per un importo complessivo di 1,8 miliardi di euro, mentre per le Zls non è prevista alcuna dotazione finanziaria. L’emendamento proposto dall’assessore ha avuto, dunque, lo scopo di estendere i benefici fiscali previsti nell’ambito dell’articolo 52 del disegno di legge di bilancio 2024 anche alle zone logistiche speciali che possono essere istituite nelle regioni individuate dalla normativa europea come “più sviluppate” che includano almeno un’area
portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). “L’emendamento è stato approvato all’unanimità con il parere favorevole anche delle regioni del sud – puntualizza con soddisfazione Marcato -, segno che il problema che ho posto è stato compreso e condiviso da tutti. Ora la palla passa al Parlamento. Per questo ho inviato una specifica nota ai parlamentari veneti affinché si facciano carico di questo emendamento. È fondamentale che la ZLS Porto di Venezia – Rodigino diventi operativa al più presto. Ne va del futuro e dello sviluppo di un territorio strategico ben oltre i confini del Veneto”.
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Da Martella emendamento per 250 milinoni l’anno per la Zls. “Ora il governo agisca” “Il governo assuma finalmente l’iniziativa sulla Zona Logistica Semplificata (Zls). Ho depositato un emendamento alla legge di Bilancio 2024 per attivare la Zona Logistica Semplificata (Zls) Porto di Venezia - Rodigino. L’emendamento prevede l’erogazione di risorse per 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 a favore delle imprese operanti nella Zls, per assicurare tutti i benefici fiscali previsti dalla legge istitutiva». Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario re-
gionale del Pd Veneto. “Da troppo tempo - prosegue Martella - il progetto di Zls è fermo al palo. Auspico che finalmente il governo assuma l’iniziativa di attivarlo. Ben venga quindi l’iniziativa dell’assessore della Regione Veneto di proporre l’emendamento a riguardo: in Senato come Pd avevamo già provveduto a presentare fisicamente la proposta di modifica alla Manovra”. “La ZLS - conclude il segretario regionale del Pd - è indispensabile per rilanciare il tessuto economico e pro-
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Società
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Il rapporto. Diffusi i dati relativi al periodo dal 1° novembre 2022 al 31 ottobre 2023
In un anno 92 richieste di aiuto al centro antiviolenza del Polesine A questo numero si aggiungono 31 donne già accolte negli anni precedenti, che stanno proseguendo il loro percorso di uscita dalla violenza. Donne sole o con al seguito i figli o le figlie minori che chiedono di poter essere accolte in un luogo sicuro
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ono 92 le donne che si sono rivolte per la prima volta al Centro Antiviolenza del Polesine dal primo novembre 2022 al 31 ottobre 2023. E’ questo il dato principale che emerge dal libretto contenente tutti i dati statistici raccolti dal Centro Antiviolenza del Polesine in base alle donne “accolte” nel suddetto periodo. A queste donne si aggiungono 31 donne già accolte negli anni precedenti, che stanno proseguendo il loro percorso di uscita dalla violenza, come spiegano
L’autore della violenza è nella maggioranza dei casi il marito o il convivente
Uniti per le vittime di violenza
va (vedi il dato “Accoglienza in casa rifugio – giorni di permanenza”). Tra i vari dati, da evidenziare quello relativo all’ “Autore della violenza” che per 77 donne su 123 è il marito o convivente.
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i responsabili del Centro. Donne sole o con al seguito i figli o le figlie minori che, temendo per la propria incolumità, chiedono di poter essere accolte in un luogo sicuro perché hanno paura di tornare a “casa”. La richiesta di messa in protezione può avvenire in sede di denuncia/querela (vedi il dato “Richiesta dalle Forze dell’Ordine”) oppure direttamente dalla donna (vedi il dato “Ha richiesto la messa in protezione in autonomia”). Successivamente all’accoglienza in emergenza, è necessario costruire con la donna un “progetto d’uscita dalla situazione di violenza”, che abbia quale obiettivo quello del reinserimento sociale della stessa, con la possibilità di un’autonomia abitativa e lavorativa. Il percorso in questione, per i motivi detti, ha una durata significati-
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L’unione fa la forza. Per questo è importante restare uniti per chi non può o non si sa difendere: in prossimità della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 22 novembre Lions Club Rovigo Host e Contarina Delta Po e Soroptimist Rovigo, hanno concretizzato una forma preziosa di aiuto per chi subisce violenza. Si tratta del progetto denominato “Una stanza tutta per sé” che ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona. “Rischiamo di essere assuefatti alla tragedia, – ha spiegato Paola Menon, presidente Soroptimist – ma bisogna agire e anche in fretta per tentare almeno di arginare i drammi che si consumano sempre più spesso. In collaborazione con i due Lions Club, con i Carabinieri e con l’Ulss5, siamo riusciti a creare per il Polesine la 230^ Stanza tutta per sé d’Italia. La stanza per l’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento è un ambiente protetto e dedicato che tende a un approccio meno traumatico con gli operatori del Pronto Soccorso e con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e attenzione per le sofferenze subite”. “Nel programma lionistico degli ultimi anni – le parole di Ruggero Zambon, presidente Lions Club Rovigo Host e di Mauro Zennaro, presidente Lions Contarina – il tema della parità di genere è sempre presente, perché donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo, anche nel nostro Polesine”.
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Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo
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Inizia il percorso Solidaria 2024:
si riparte da Lendinara e Piazzola sul Brenta www.veneto24.it
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Niccolò Gennaro
ono Lendinara (RO) e Piazzola sul Brenta (PD) i due territori “Solidaria 2024”, che non andrà più chiamato “festival” ma vero e proprio “percorso” annuale di animazione e sviluppo locale, sempre a cura del CSV di Padova e Rovigo. L’annuncio è stato dato martedì 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato, nel corso della serata “Chi è Stato? Come diventare cittadini responsabili” con la partecipazione dell’ex magistrato Gherardo Colombo, nella suggestiva cornice del Teatro filarmonico di Piove di Sacco. In un momento dall’alto valore simbolico proprio le amministrazioni di Piove di Sacco e Rovigo, territori “Solidaria 2023”, hanno passato idealmente il testimone della settima edizione a Lendinara e Piazzola,
che si preparano fin da ora ad articolare un fitto programma di incontri, confronti, workshop e convegni sui bisogni espressi dalle relative comunità, rispondendo a obiettivi comuni come fare rete, promuovere il volontariato, diffondere la cultura della solidarietà. Non a caso, due dei momenti più importanti del programma Solidaria del prossimo anno restano le due Feste provinciali del volontariato di fine estate, la storica in Prato della Valle a Padova e la più giovane nelle piazze centrali di Rovigo. L’intitolazione dei due territori “Solidaria 2024” è arrivata al termine dell’intervento di Gherardo Colombo, noto soprattutto per la sua attività di divulgazione della cultura della legalità. Dialogando con Micaela Faggiani e l’accompagnamento visivo di Laura Bortoloni,
l’ex magistrato, membro negli anni Novanta del pool impegnato nella maxi inchiesta “Mani pulite”, ha parlato di esercizio consapevole e responsabile della cittadinanza attiva per la costruzione di comunità eque e solidali, un principio sancito dalla stessa Carta dei valori del Volontariato, una sorta di alter ego della Costituzione per il Terzo settore. Tutte e quattro le città hanno ricevuto una targa a suggello del loro impegno di attivazione sociale, culturale e solidale. Forte la rappresentanza istituzionale, con in platea e poi sul palco la presidente dell’Organismo territoriale di controllo (Otc) Silvana Bortolami, il consigliere dell’amministrazione Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo Marco Ferrero, oltre che il presidente del CSV di Padova e
Luca Marcon
Rovigo Luca Marcon, che precisa: «Solidaria ha l’ambizione di far crescere le sue comunità e non più solo di animarle, per questo non ci sarà soltanto un calendario di eventi come nelle passate edizioni, ma un vero e proprio laboratorio diffuso e dal basso di co-progettazione e co-programmazione, dove le associazioni e la cittadinanza tutta avranno un ruolo di protagonismo assoluto nel ripensare e ridisegnare il contesto socioculturale dei loro territori.
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Società
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San Bellino. Le parole del Vescovo della Diocesi di Adria e Rovigo Pierantonio Pavanello
“Per la ripartenza di Rovigo ci vuole partecipazione e un ‘noi’ comunitario” “La partecipazione è il motore che tiene in movimento la società: partecipazione è sempre un campo di azione plurale, collettivo, comunitario, vitale, generativo”
“L
a distanza temporale – novecento anni! – unita alla scarsità e all’incertezza delle notizie documentali sulla sua vita e in particolare sulla sua morte, rischiano di relegare la figura del nostro Patrono nelle nebbie di un passato molto lontano. Resta tuttavia un dato certo: San Bellino è stato vescovo di Padova nel XII secolo e si è distinto per il suo zelo pastorale e per la sua azione di rinnovamento evangelico della Chiesa patavina”. Iniziava così il discorso del vescovo della Diocesi di Adria e Rovigo, Pierantonio Pavanello in occasione della cerimonia in Duomo dello scorso 27 novembre. “Le letture della Messa a lui dedicata, mettono in rilievo la figura del Buon Pastore, colui che si prende cura delle pecore del suo gregge – ha continuato il vescovo –. San Bellino nel suo tempo è stato un pastore buono, che ha reso presente l’amore e la cura del Pastore grande, il Signore Gesù. Gli studi storici ci restituiscono una figura di pastore impegnato a riportare la Chiesa alla sua dimensione propriamente spirituale, ma anche partecipe della vita della società civile, preoccupato soprat-
tutto dei più poveri e indifesi. Quanto conosciamo di lui, in modo particolare in relazione al suo ministero di Vescovo di Padova, ci offre spunti significativi di riflessione sia per la vita della comunità ecclesiale, sia per quella della comunità civile”. “In questa celebrazione in cui lo veneriamo come Patrono della Città di Rovigo, cerco anch’io di offrire qualche pensiero che sia utile per la vita della nostra città: lo faccio traendo spunto dal documento preparatorio per la 50esima Settimana sociale dei Cattolici in Italia, che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024 sul tema: “Al cuore della democrazia: partecipare tra passato e futuro” – ha affermato Pavanello –. Parto da una domanda fondamentale, che dovremmo porci guardando alla nostra città e al suo futuro. La domanda non riguarda tanto la questione del potere e delle decisioni per la comunità, ma è più radicale: che cosa può fare di Rovigo una comunità aperta e generativa?”. “La risposta che troviamo nel Documento preparatorio della Settimana Sociale indica la partecipazione come primo indi-
catore della salute di una comunità. La partecipazione, infatti, è il motore che tiene in movimento la società: “Partecipazione è sempre un campo di azione plurale, collettivo, comunitario, vitale, generativo, espressione di un “noi comunitario”. E’ un campo accessibile, dove nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità di incidere nei processi cruciali per la promozione e la difesa del bene comune; dove nessuno può chiamarsi fuori dalle responsabilità condivise, ma deve poter mettere in gioco i suoi talenti per il bene del suo quartiere, della sua città, del suo
paese”. Mi sembra che la partecipazione così intesa sia veramente ciò che serve anche alla nostra città: non sarà il singolo o il piccolo gruppo, per quanto capace, a invertire la rotta di un progressivo declino, ma un’azione diffusa, condivisa, capace di mettere insieme persone e gruppi diversi attorno a obiettivi comuni”. Ma come promuovere questa partecipazione diffusa? “Non basta lamentarsi per l’individualismo e per il disinteresse, dobbiamo invece provare a capire che cosa desiderano e lungo quali sentieri stanno camminando uomini e
donne di questa città. Sono certo che scopriremo molte energie positive, che attendono di essere accolte e indirizzate verso un progetto condiviso: penso in modo particolare al mondo del volontariato, alle tante eccellenze della cultura e dell’arte, all’impegno civico nascosto di tanti semplici cittadini”. E ha concluso: “Al nostro Patrono San Bellino chiediamo di aiutarci a riscoprire anche in questa nostra città la dimensione della fraternità per promuovere attraverso una partecipazione diffusa una nuova stagione di sviluppo e di progresso”.
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Attualità
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L’accusa dello Spi Cgil Rovigo. “Il Governo sta usando le pensioni come un bancomat”
Pensionati in piazza per un sistema previdenziale equo e solidale Nicoletta Biancardi: “Non ci sono risposte per giovani, donne e anziani. Si continua a fare cassa sulla previdenza”
P
si sposta il traguardo pensionistico per tutti, continuando a fare cassa sulla previdenza. Il taglio alle pensioni contributive potrebbe essere addirittura del 40 per cento e sicuramente arriverà a raggiungere il 30 per cento. Il governo sta usando pensioni e pensionati alla stregua di un bancomat; invece, questi restituiscono molto in termini di welfare sociale, essendo spesso impegnati in attività di volontariato e nella cura dei nipoti. Viene confermato il taglio all’indicizzazione delle pensioni effettuato lo scorso anno oltre quattro volte il trattamento minimo, che si sommerà a quello del 2024”. Per quanto riguarda Ape Sociale, il requisito di età passa da 63 anni a 63 anni e 5 mesi, vengono esclusi i nati
ensionate e pensionati in corteo per un’altra politica economica, sociale e contrattuale. Venerdì 24 novembre lo Spi ha partecipato alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil a Rovigo, con partenza da piazzale Consigli per poi terminare con gli interventi conclusivi in piazza Matteotti. Il Sindacato del Quadrato Rosso chiede al Parlamento di approvare una riforma delle pensioni che superi la legge Monti-Fornero, altresì garantendo la piena tutela del potere d’acquisto degli assegni in essere. “Il Governo è riuscito a peggiorare la legge Fornero – dichiara Nicoletta Biancardi, Segretaria Generale dello Spi Cgil di Rovigo e del Veneto -. Non ci sono risposte per giovani, donne e pensionati:
dopo il 1° agosto 1961. Innalzamento dei requisiti anche per Opzione Donna: 35 anni di contributi e 61 anni di età al 31 dicembre 2023, solo per caregiver, invalide dal 74 per cento, licenziate o dipendenti da aziende con un tavolo di crisi aperto. Quota 103, la pensione con 62 anni di età e 41 di contributi, subisce un ricalcolo col sistema contributivo che può portare a un taglio dell’assegno del 20 per
cento; le finestre di uscita aumentano di altri quattro mesi per i privati e tre mesi per i pubblici. Brutte notizie anche per i giovani: si allunga il traguardo della pensione, senza introdurre nel sistema nessun elemento di solidarietà ed equità. Viene infatti innalzato l’importo da raggiungere per accedere alla pensione anticipata nel sistema contributivo, a 64 anni con almeno 20 anni
di contributi, a circa 1596 euro. Per quanto concerne infine i dipendenti pubblici, dal 1° gennaio 2024 vengono riviste le aliquote di rendimento per la quota retributiva per chi lavora negli enti locali, per chi è iscritto alla cassa sanitari o a quella degli ufficiali giudiziari e per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia o parificate. Un’operazione che potrà portare a tagli, anche significativi, dell’assegno.
30 novembre 2023 10 marzo 2024
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Ambiente
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Salvaguardia. Siglata la convenzione per la gestione delle iniziative di natura ambientale
Consiglio di Bacino e Plastic Free, insieme per la tutela del territorio Il Consiglio di Bacino Rifiuti Rovigo ha approvato lo schema di convenzione per attività di collaborazione finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini al contrasto del fenomeno degli abbandoni dei rifiuti
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l Consiglio di Bacino ha siglato la convenzione con Plastic Free per la gestione delle iniziative di natura ambientale per la tutela del territorio. Il presidente del Consiglio di Bacino di Rovigo, Vinicio Piasentini, ha firmato per la prima volta, la convenzione con i rappresentati dell’associazione di protezione ambientale Plastic free. L’associazione, che si impegna a rispettare scrupolosamente le prescrizioni contenute nella convenzione, con l’auspicio che questa sia la prima di una lunga serie per coinvolgere sempre di più il territorio e la cittadinanza attiva alla tutela dell’ambiente attraverso concrete iniziative. Per regolamentare in maniera univoca tutte le iniziative locali di raccolta rifiuti abbandonati nel territorio provinciale, l’assemblea del Consiglio di Bacino Rifiuti Rovigo ha approvato lo schema di convenzione per attività di collaborazione finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini al contrasto del fenomeno degli abbandoni dei rifiuti, alla proposta di azioni educative e di sensibilizzazione in merito alla minimizzazione della produzione rifiuti. Con tale atto amministrativo, il Consiglio di Bacino che rappresenta i 50 Comuni della Provincia di Rovigo, ha inteso manifestare il proprio interesse al fine di coordi-
nare le azioni finalizzate a sensibilizzare i cittadini ad evitare nonché contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, ed invita, tutte le associazioni di volontariato, riconosciute nel territorio, a sottoscrivere la convezione, prima di realizzare nuove iniziative di natura ambientale, quali ad esempio la pulizia di aree di interesse pubblico o naturalistico, sponde di fiumi o litorali marini. Ecoambiente, società in
“La nostra missione è trasmettere con concretezza l’amore verso il Pianeta e il dovere civico di ognuno di preservarlo per garantire un posto migliore alle future generazioni” house demandata da tutti i Comuni della provincia alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sarà chiamata a collaborare strettamente con tutte le associazioni che si occuperanno di iniziative a tutela dell’ambiente, sia in fase di progettazione delle iniziative che in quella di raccolta dei rifiuti che verranno raccolti durante le attività dedicate alla pulizia del territorio da rifiuti abbandonati. I rappresentanti di Plastic Free, hanno voluto significare questo importante momento, con alcuni commenti.
“Confidiamo che questo accordo sia un inizio di una collaborazione concreta per la sensibilizzazione del territorio che veda sempre più i cittadini e gli enti preposti agire in una sinergia virtuosa – ha affermato Paolo Monesi –. È importante che tutti facciano la propria parte”. “La nostra missione è trasmettere con concretezza e semplicità l’amore verso il Pianeta e il dovere civico di ognuno di preservarlo, per garantire un posto migliore alle future generazioni – ha detto Ilenia Gatti –. Ci auguriamo che questa collaborazione sia il motore di un cambiamento mirato alla tutela del territorio da parte di tutti”. “Dal 2019 Plastic free e i suoi volontari sensibilizzano nella provincia di Rovigo con azioni di pulizia, coinvolgimento delle istituzioni, lezioni nelle scuole e tanto altro – ha dichiarato Riccardo Mancin –. La convenzione è quindi un atto importante perché riconosce i meriti tangibili dell’associazione e dei suoi rappresentanti polesani, suggellando una collaborazione tra le parti che arriva in un periodo molto delicato, di grandi cambiamenti per la gestione dei rifiuti nel Polesine. La sinergia è dunque essenziale per affrontare concretamente e risolvere tutte le criticità che si paleseranno”. Marco Scarazzatti
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Ambiente
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Risorsa idrica. Confermata la vocazione aziendale orientata alla sostenibilità
4,2 milioni di euro per le performance: Acquevenete diventa Società Benefit La società svolgerà le proprie attività con particolare attenzione a tre finalità specifiche di beneficio comune: finanziare attività di ricerca e investimenti per lo sviluppo sostenibile del ciclo idrico; promuovere la cultura del riutilizzo della risorsa idrica; favorire l’inclusione sociale
A
cquevenete è diventata Società Benefit con l’avvallo dei sindaci, avendo ricevuto tra l’altro da Arera un premio di 4,2 milioni di euro per le performance aziendali. Acquevenete è il primo gestore idrico del Veneto e tra i primi cinque in Italia a diventare Società Benefit, apripista di un progetto di Viveracqua, che coinvolge tutti i gestori pubblici veneti. Lo hanno detto in assemblea i sindaci dei Comuni soci all’unanimità, dopo aver raggiunto l’unanimità dei voti anche nei rispettivi consigli comunali, approvando le modifiche dello statuto che hanno dato il via libera alla trasformazione di Acquevenete in Società Benefit, per perseguire più finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di territorio, ambiente, comunità, persone e altri portatori di interesse.
La società svolgerà le proprie attività con particolare attenzione a tre finalità specifiche di beneficio comune: destinare il valore generato al finanziamento di attività di ricerca e investimenti per lo sviluppo sostenibile e la resilienza del ciclo idrico integrato nel territorio; promuovere nella collettività una cultura ambientale finalizzata alla diffusione di conoscenza consapevole e responsabile del valore, dell’uso e del riutilizzo della risorsa idrica; favorire l’inclusione sociale, agevolando o ampliando l’accesso al servizio idrico integrato. “Si tratta di un passaggio molto importante attraverso il quale, anche a livello statutario, Acquevenete conferma la propria vocazione aziendale orientata alla sostenibilità – commenta il presidente, Piergiorgio Cortelazzo –. Nel nostro oggetto sociale abbia-
mo dichiarato l’integrazione di attività istituzionali e lavorative con quelle finalità di beneficio comune che producono un impatto positivo sulla comunità e sul territorio. Queste finalità scaturiscono dagli stessi valori che, sei anni fa, hanno portato alla nascita e all’evoluzione della nostra azienda, quali etica, responsabilità, trasparenza, giustizia, equità, coraggio, ascolto, e che si evolveranno in coerenza con i principi dettati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Oltretutto, in un contesto globale di crescente attenzione all’approccio alla sostenibilità, lo schema della Società Benefit appare quanto mai calzante e perfetto per
le sfide che anche il futuro ci riserverà”. Per il 2023 erano stati fissati dodici obiettivi: ridurre le perdite idriche e preservare la risorsa acqua per le future generazioni; salvaguardare la qualità e la biodiversità dei corsi d’acqua e del sottosuolo; efficientare i consumi energetici e consolidare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili; ridurre la produzione di fanghi derivanti dalle attività di depurazione e favorirne il recupero; ridurre le emissioni in atmosfera e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici; fornire acqua sicura e di qualità; garantire la soddisfazione dell’utente in termini di tempo e qualità della prestazione richiesta
con strumenti innovativi, facilmente accessibili e sostenibili; promuovere il consumo responsabile e consapevole dell’acqua pubblica; migliorare le condizioni di salute e sicurezza per tutto il personale; investire sullo sviluppo continuo delle competenze del personale e rinforzarne il senso di appartenenza; favorire le pari opportunità e sviluppare politiche di conciliazione vita-lavoro; orientare la filiera dei fornitori verso una direzione sempre più improntata ai valori di etica, responsabilità e sostenibilità. Complessivamente, gli investimenti a fine anno saranno di circa 40 milioni di euro. “L’effetto economico di questo premio è molto impattante e l’assemblea dei soci ha varato oggi un pacchetto straordinario di misure rivolte in particolare ad aiuti alle famiglie in difficoltà, a interventi straordinari di impatto ambientale e a misure welfare per i dipendenti – commenta il presidente dell’assemblea Intercomunale, Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo – Attraverso le quali Acquevenete investirà la somma ricevuta per migliorare ulteriormente le proprie performance”. Marco Scarazzatti
Cambia la raccolta del secco residuo nell’interland rodigino: stop ai sacchi e ai contenitori non conformi Stop all’utilizzo dei sacchi e contenitori non conformi per la raccolta del secco residuo nei Comuni dell’interland rodigino: Ceregnano, Fratta Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Lusia, Pettorazza Grimani, Polesella, Pontecchio Polesine, San Bellino, San Martino di Venezze, Villadose e Villanova del Ghebbo. Come è noto, il servizio di raccolta del secco residuo prevede il conferimento esclusivamente con i bidoni carrellati forniti nei mesi scorsi a tutte le utenze. Ricordiamo che i bidoni sono di colore grigio scuro e sono dotati di specifico tag che è associato ad ogni singola utenza. Come è stato spiegato nelle serate pubbliche e anche attraverso il materiale
informativo consegnato assieme ai contenitori, il nuovo bidone rappresenta il “contatore” della futura tariffa puntuale. Nonostante i contenitori siano stati consegnati alla stragrande parte dell’utenza, abbiamo riscontrato che una parte minoritaria di cittadini continua a conferire con i sacchi o utilizzando ancora i vecchi bidoni. Per quanti continueranno ad esporre ancora in maniera diversa tale rifiuto, sarà applicato un apposito avviso informativo con la scritta contenitore del secco residuo non conforme” ed il rifiuto non verrà raccolto. Si precisa che eventuali utenze domestiche o non domestiche che fossero ancora sprovviste del contenitore potran-
no contattare il riferimento telefonico presente nell’avviso: 3463868026 (dal lunedì al sabato 9-13, martedì e giovedì 14.30-18.30) anche lasciando un messaggio Whattsapp per la richiesta del bidone, che verrà consegnato a domicilio in tempi tecnici rapidi.
Le nuove disposizioni prevedono che l’utente, anche nel proprio interesse, esponga il bidone solo quando è pieno. Sono fatte salve le utenze che sono servite dal servizio settimanale per pannolini e pannoloni, per le quali la frequenza di raccolta è settimanale,
senza aggravio di costi. Ecoambiente ricorda che presso gli sportelli clienti i cittadini interessati possono trovare adeguato riscontro rispetto alle eventuali richieste di approfondimento, oppure utilizzando gli altri canali messi a disposizione della società (sito aziendale e App Junker). Il servizio di mappatura delle aziende con conseguente applicazione del microchip ai contenitori in dotazione è in fase di esecuzione e si prevede che verrà ultimato nelle prossime settimane; tuttavia, anche in caso di mancanza temporanea del microchip l’obbligo di conferimento nei contenitori in dotazione del secco residuo, rimane valido ugualmente. (m.sca.)
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Società
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Associazioni. Un centro per la formazione e la consulenza della coppia
Consultorio diocesano: 30 anni di servizio alla famiglia Questa esperienza è partita ai primi anni ’90, su sollecitazione dell’allora vescovo Sartori, che diede mandato a monsignor Vanni Cezza, di fondare un Consultorio Familiare a servizio della Diocesi di Adria-Rovigo
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l Consultorio familiare socio educativo ha compiuto 30 anni. “E’un grande orgoglio e una grande gioia, festeggiare un traguardo così importante – spiega la presidente Marily Bux –. Il Consultorio diocesano in tutti questi anni è riuscito a costruire una grande famiglia. Sono stati trent’anni di attività, di servizio e di volontariato, che il Consultorio ha offerto a favore della famiglia. E’ un’associazione di famiglie, soci, operatori qualificati, denominata centro per la formazione e la consulenza della coppia e della famiglia. Tale associazione, divenuta dal 2019 organizzazione di volonta-
Il nuovo direttivo è composto da Marily Bux, Diletta Mazzetti, suor Paola Bazzotti, Michela Berto, Alberto Andreotti, Fabio Destro e don Christian Malanchin riato, gestisce i servizi del Consultorio familiare socio educativo, in via Pascoli 51/A”. Il nuovo direttivo, da poco insediatosi, è composto da Marily Bux (presidente), Diletta Mazzetti (direttore), suor Paola Bazzotti (consigliera), Michela Berto (consigliera), Alberto Andreotti (consigliere), Fabio Destro (consigliere) e don Christian Malanchin (assistente ecclesiastico). Questa esperienza è partita ai primi anni ’90, su sollecitazione dell’allora vescovo Sartori, che diede mandato a monsignor Vanni Cezza, di fondare un Consultorio Familiare a servizio della Diocesi di Adria-Rovigo. L’incaricato si attorniava di una decina di volontari
sensibili alle problematiche familiari e con varie competenze in merito. Una particolarità rilevante è che il gruppo di studio pensò di fondare prima la rete delle famiglie sul territorio della Diocesi, perché fosse so-
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stenitrice e cooperante alle attività da offrire alle famiglie, sia in senso educativo-formativo, che di servizi professionali competenti a sostegno alle singole persone, alle coppie, alle famiglie ferite. “Nel 1993 si partì con un organico minimo di figure professionali adatte alla gestione delle consulenze familiari e di percorsi educativi, ospitati in via Alberto
Una particolarità rilevante è che il gruppo di studio pensò di fondare prima la rete delle famiglie sul territorio della Diocesi, perché fosse sostenitrice alle attività per le famiglie Mario, nella Casa delle Missionarie della Redenzione – prosegue Bux – Con riconoscimento della Regione nel 1997 e l’iscrizione all’albo regionale del volontariato sociale dal 2010. Il riconoscimento dell’associazione di alta utilità sociale e di volontariato qualificato ha permesso di attingere a fondi economici regionali a sostegno dei progetti attuati. Anche la Diocesi ha validamente contribuito e contribuisce alla operatività di tale consultorio, offrendo una sede prestigiosa eun congruo contributo economico annuale. Il primo Statuto fu depositato con Atto notarile la prima volta nel dicembre 1990 , rinnovato in più occasioni”. Marco Scarazzatti
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Sanità
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Dottori. Emanato il bando per l’assunzione a tempo determinato di infermieri professionisti
In Polesine 176 nuovi laureati nelle professioni sanitarie Simionato: “A tutti i laureati nei diversi corsi di Laurea le mie congratulazioni e quelle dell’Azienda, e l’augurio di un soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro come professionisti della salute”
N
uovi laureati in Infermieristica, Educazione professionale, Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica che hanno conseguito il diploma di laurea nei corsi ospitati nelle sedi aziendali di Adria e Rovigo per gli Atenei di Padova (Rovigo) e Ferrara (Adria). I numeri sono lusinghieri: 27 laureati in educazione professionali, 11 Tecnici in Riabilitazione Psichiatrica, 12 Tecnici di Radiologia medica per immagini e radioterapia, e ben 126 laureati in Infermieristica, 55 nella sede di Rovigo afferen-
te all’Università degli Studi di Padova e 72 nella sede di Adria afferente all’Università degli studi di Ferrara. Si tratta di professioni spendibili da subito, poiché altamente richieste e che giocano, nei servizi, un ruolo di crescente valore e grande qualità. “A tutti i laureati nei diversi corsi di Laurea le mie congratulazioni e quelle dell’Azienda, e l’augurio di un soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro come professionisti della salute – spiega il Direttore Generale Patrizia Simionato – attraverso il percorso di studi portato a termine pos-
siedono le competenze per identificare i bisogni di salute delle persone, attraverso una preparazione completa. Mi è gradita infine l’occasione per ringraziare gli Atenei di Padova e Ferrara, con i quali l’Azienda Ulss 5 Polesana condivide una preziosa collaborazione”. Venerdì 24 novembre 2023 inoltre, l’Azienda Ulss5 Polesana, proseguendo nelle politiche di ampliamento, potenziamento e reclutamento di nuovi professionisti, ha emanato un bando di avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di infermieri professionisti.
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Lavori in ospedale, servizi trasferiti “Per l’inizio di un importante intervento che coinvolgerà il corpo F dell’ospedale di Rovigo, vengonole attività assistenziali del Centro Preoperatorio, dei percorsi diagnostici e terapeutici chirurgici (Pdta), del Day Surgery multispecialistico e le attività di biopsia prostatica sono stati trasferiti negli spazi ambulatoriali al piano terra del Blocco A”. La comunicazione è dell’Ulss 5. “Inoltre, il Covid Point del presidio ospedaliero di Rovigo ha iniziato la sua attività negli spazi del modulo pre – triage, in prossimità dell’ingresso al Pronto Soc-
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corso, facilmente fruibile dall’utenza, grazie anche al vicino, ampio parcheggio a disposizione.Precedentemente, il Covid Point era situato presso la pensilina rossa del corpo F, al piano terra”.
Le modalità di accesso, gli orari di esercizio, le attività sanitarie e i numeri di telefono di tutti i servizi ricollocati, non subiranno variazioni e sono pubblicate nel sito aziendale www.aulss5. veneto.it .
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Territorio
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Fronti aperti. Adottato nelle scorse settimane il nuovo Piano di Bacino del trasporto pubblico locale
Trasporto pubblico, Romea e granchio blu: tanti temi in ballo per la Provincia Corse a chiamata a Rovigo e Rosolina, implementamento delle corse a Badia, Ariano e Porto Tolle, efficientamento generale inteso come ottimizzazione del servizio e non tagli: queste solo alcune delle novità portate all’attenzione dell’assemblea
S
i è tenuto nelle scorse settimane il consiglio rodigino, nel quale è stato adottato il nuovo Piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale (Tpl) della Provincia di Rovigo. Con voto unanime la bozza è stata licenziata e inviata alla Regione per l’approvazione finale: a illustrare il punto, il consigliere delegato Lorenzo Rizzato con intervento in aula anche dell’amministratore unico di TTA Simone Gragnani. Corse a chiamata a Rovigo e Rosolina, implementamento delle corse a Badia, Ariano e Porto Tolle, efficientamento generale inteso come ottimizzazione del servizio e non tagli: queste solo alcune delle novità portate all’attenzione dell’assemblea che ha deliberato anche relativamente al cronoprogramma (Gant) che vede dilatati i tempi – a febbraio è atteso il piano economico finanziario che precederà l’indizione della gara – per l’aumento della inflazione e per la discussione in corso in Regione relativamente alle cosiddette Agenzie del TPL, già operative in Emilia e Lombardia. “Si tratta di uno dei macro punti rela-
tivi all’azione di quest’amministrazione che fornisce finalmente una risposta attesa da lungo tempo. Un passaggio fondamentale, uno snodo quasi epocale”, le parole del Presidente della Provincia Enrico Ferrarese. Semaforo verde poi all’accordo con la Regione per le azioni integrate per la conservazione dei patrimoni ittico e faunistico autoctono e per lo sviluppo
Semaforo verde all’accordo con la Regione per le azioni integrate per la conservazione dei patrimoni ittico e faunistico autoctono delle attività economiche connesse a pesca e molluschicoltura negli scanni e lidi tra la foce del Po di Goro e la bocca del Po di Maistra: un passaggio che fa seguito al recente incontro tra Provincia e Prefettura e che si inserisce nel filone della pesca, altro tema sicuramente centrale nell’azione dell’amministrazione e di fortissima attualità che ha visto approdare in aula l’ordine del giorno su “Richiesta di dichiarazione
di stato di emergenza determinata dal granchio blu nella lagune del Delta del Po” (approvato). Infine l’aula si è espressa positivamente rispetto al documento di intenti sulla statale 309 “Romea”, sollecitato dall’assessore regionale Elisa De Berti e rivolto a istituzioni e stakeholder del territorio nell’ambito del confronto in essere tra Venezia e Roma per migliorare e mettere in sicurezza quest’arteria.
L’appello dei sindacati: “Più sicurezza in carcere” I referenti provinciali di Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria, Uilpa, Cisl, Alleanza sindacale polizia penitenziaria, hanno scritto al Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria per il Triveneto, Maria Franco d’Aragona Milano e per conoscenza all’Ufficio relazioni sindacali del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Ida Del Grosso, alla direzione della Casa Circondariale di Rovigo e alle organizzazioni sindacali. La lamentela riguarda la mancata applicazione delle direttive dipartimentali, in riferimento a utenti violenti. Il tutto si rifà al grave episodio, avvenuto nella serata di domenica 8 ottobre 2023, nella Casa Circondariale di Rovigo, allorché, un detenuto, rinchiuso nel settore di alta sicurezza, aveva dappri-
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ma minacciato un agente di polizia penitenziaria, con un coltello rudimentale, ricavato con della lamiera di una bomboletta del gas, in uso ai detenuti, per poi sequestrare lo stesso agente, in servizio nel reparto. Le ragioni di questa azione erano la richiesta da parte del detenuto, di usufruire di un’ulteriore telefonata Skype, già effettuata nella mattinata dello stesso giorno. Dopo momenti di grande tensione, era iniziata, da parte del personale di sorveglianza, l’opera di convincimento, per far desistere il detenuto dalla sua azione. Fortunatamente la situazione è tornata alla normalità in poco tempo, con il poliziotto che ha avuto dieci giorni di prognosi, una volta portato all’ospedale di Rovigo. “Chiediamo quali siano le motivazioni della perma-
nenza nell’istituto rodigino, dell’utente, un italiano ristretto nel circuito di alta sicurezza - spiegano i rappresentanti delle quattro organizzazioni sindacali di Polizia Penitenziaria - Che ha commesso un reato molto importante verso il personale, in barba a tre recenti circolari dipartimentali, datate 2022 e 2023, relative anche al trasferimento di utenti che si sono resi protagonisti di aggressioni verso gli agenti di polizia. Abbiamo chiesto più volte l’allontanamento dal carcere di Rovigo dell’autore del gesto, che ha messo in serio pericolo la sicurezza della casa di pena e del personale di Polizia Penitenziaria e civile, in esso operante”. Al Provveditore del Triveneto, D’Aragona Milano è stato chiesto un celere e urgente intervento. (r.p.)
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Cultura
Arte. Nuova luce sulla singolare vicenda dell’imponente collezione d’arte appartenuta al casato de Silvestri
Al Roncale arrivano in mostra i capolavori de “Il Conte e il Cardinale” I
l nuovo appuntamento di Palazzo Roncale è con “Il Conte e il Cardinale. I capolavori della Collezione Silvestri” che si può visitare fino al 10 marzo del 2024. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con Comune di Rovigo, Accademia dei Concordi e Seminario Vescovile, la mostra nasce da una idea di Sergio Campagnolo ed è affidata alla curatela scientifica di Alessia Vedova. L’esposizione ha come obiettivo portare nuova luce alla singolare vicenda dell’imponente collezione d’arte appartenuta al casato de Silvestri. “Questa mostra – spiega la curatrice Alessia Vedova – riaccende i riflettori sulla collezione e ne fa oggetto di una importante campagna di studi, preceduta da una nuova campagna fotografica. A quasi 150 anni dalla donazione, si analizzerà e documenterà questo patrimonio in gran parte finito nei depositi”. La mostra propone al pubblico una selezione delle più significative opere della Collezione e servirà anche a far conoscere al pubblico la storia del casato dei de Silvestri, presenti a Rovigo sin dal Ducato Estense. Non saranno indagate solo le figure dei due ultimi protagonisti ma anche quelle di altri membri di una famiglia che si è distinta per molti aspetti in città e nel Polesine. Tra le storie di questa mostra, ce n’é una particolarmente interessante, che vede protagonista il conte Carlo de Silvestri. Nei primi decenni del Settecento Rovigo era poco più di un paese; il capoluogo del Polesine era Adria, dove risiedeva anche il vescovo. Allorché venne pubblicato un saggio sulla Serenissima Repubblica, volume nel quale di Rovigo non era citata tra le città della Repubblica, il nobiluomo rodigino Carlo de Silvestri decise di scrivere un appassionato documento, poi affidato ad uno stampatore e diffuso con il titolo “Lettera informativa circa la vera condizione della Città di Rovigo del sig. Co: Carlo Silvestri cittadino della
La mostra propone al pubblico una selezione delle più significative opere della Collezione e servirà anche a far conoscere al pubblico la storia del casato dei de Silvestri, presenti a Rovigo sin dal Ducato Estense
Medesima”. Uno scritto dove il conte sottolineava il prestigio artistico e la vitalità della sua Rovigo, rivendicando il riconoscimento di città. Allora Rovigo contava su una popolazione di 5.500 abitanti, con 1.181 nuclei familiari. I cittadini nobili erano 57, 54 i borghesi, 117 i “questuanti”, ossia le persone che andavano chiedendo la carità nella pubblica via. Nonostante una situazione economica depressa, il borgo poteva contare su un Monte di Pietà, un ospedale, un lazzaretto, su ricoveri per vecchi e per orfani. Numerosi, e spesso in ottima salute economica, erano i monasteri e i conventi, sia maschili che femminili, e molte e rilevanti le confraternite attive in città. Cenacoli culturali, dediti a studi umanistici ma anche scientifici, erano attivi presso diverse istituzioni pubbliche, l’Accademia dei Concordi, innanzitutto, ma anche nei salotti di alcune famiglie rodigine che intrattenevano relazioni e scambi le più importanti personalità culturali italiane del tempo. Tutti motivi che, stando al nobiluomo de Silvestri, dovevano garantire a Rovigo il pubblico riconoscimento di città alla stregua di Venezia, Padova o Vicenza. Il riconoscimento in effetti arrivò, ma molto tempo dopo. Fu infatti il Governo del Regno Lombardo Veneto a fregiare Rovigo dell’ambito riconoscimento, nel 1815.
ALDA FREQUENZA Il commento di
Alda Vanzan
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Melania Ruggini
“Magnificat” di Sonia Aggio presentato a Palazzo Casalini Nella suggestiva cornice del Salone d’Onore di Palazzo Casalini è stato presentato il libro Magnificat dell’autrice polesana Sonia Aggio, pubblicato da Fazi Editore. L’appuntamento, patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Rovigo, nonché dalle rispettive Commissioni Pari Opportunità, è stato promosso dall’associazione culturale “Crams” e da Banca del Veneto Centrale. Come ha spiegato la stessa Aggio, che ha impiegato quattro anni a completare il suo libro, “in Magnificat le date sono molto importanti e scandiscono i capitoli. Il romanzo è diviso in due parti: la prima parte racconta la vicenda dal punto di vista di Nilde; la seconda parte ripercorre la storia ma dal punto di vista di Norma, per questo il punto di riferimento delle date e l’annotazione dei mesi è fondamentale”. Tra la prima e la seconda parte, un punto nevralgico del romanzo è il
capitolo dal titolo La notte dell’alluvione. Sonia Aggio, infatti, per il suo esordio, ha scelto di raccontare la spaventosa e storica alluvione del Polesine avvenuta nel novembre del 1951, che provocò più di 100 morti e tolse la casa a oltre 180mila persone. A dispetto dell’immagine di copertina – versione a colori di una fotografia scattata durante l’alluvione delle campagne del Polesine – che induce immaginare si tratti di un romanzo storico, Magnificat sin dall’incipit dimostra di essere tutt’altro. La cornice storica, ben ricostruita dall’autrice, ospita un racconto che richiama, grazie a diversi elementi, i grandi romanzi gotici del passato. In tutto il dipanarsi del racconto traspaiono incombenti i prodromi di quella che sarebbe diventata la terribile tragedia che avrebbe sconvolto la vita delle protagoniste e dell’intera comunità polesana.
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Sport
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Il concorso. L’iniziativa promossa dal Panathlon Club di Rovigo per promuovere l’attività sportiva
Premiati gli studenti della seconda edizione di “Scuola e Sport” Borse di studio al fine di valorizzare i giovani che, con serietà d’impegno, riescono a coniugare lo sport con l’esigenza dell’istruzione e dell’educazione
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ono stati premiati all’auditorium del liceo scientifico Paleocapa di Rovigo gli studenti che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso “Scuola e Sport”, riservato agli studenti che frequentano scuole secondarie di secondo grado di Rovigo e provincia e che abbiano raggiunto notevoli risultati “sia scolastici sia sportivi” a livello regionale, nazionale ed internazionale. L’iniziativa è stata promossa dal Panathlon Club di Rovigo allo scopo di promuovere fra gli studenti l’attività sportiva, intesa come elemento formativo della persona e al fine di valorizzare i giovani che, con serietà d’impegno, riescono a coniugare lo sport con l’esigenza dell’istruzione e della educazione. Le borse di studio hanno avuto il contributo di Azimut. La commissione di valutazione nominata dal Panathlon Club Rovigo, era composta dal presidente Gianpaolo Milan, dal vice Raffaello Salvan, e dai soci Pia Poliero e da Nino Rossi. Alle premiazioni era presente anche il panathleta Nicola Sprocatti e allenatrice del softball Rovigo, Cristina Pollato. La vincitrice della cate-
goria Juniores è stata Livia Bernardi, classe 2005, con la media scolastica dell’8.5 al Liceo Paleocapa (softball). Premiati nella stessa categoria Samuele Bosco classe 2004 con la media del 9,67 al Liceo Paleocapa (pallanuoto), Emma Orsetti classe 2004 con la media del 8,58 al Liceo Paleocapa (karate), Sueli Tonioli anno 2004, con la media del 7,85 al Liceo Paleocapa (pattinaggio artistico), Laura Valsensi classe 2004, con la media dell’8,42 (pallavolo), Giovanni Zerbinato classe 2005, con la media del 7,62, al Celio Roccati (kayak). Vincitrice della categoria Allievi è stata Arianna Nezzo, classe 2008 con la media dell’8,1 al Liceo Paleocapa, (nuoto). Gli altri premiati nella stessa categoria sono Gemma Fabbri, classe 2009, media del 7,72 al Bocchi Galilei di Adria (equitazione), Ginevra Fabbri, classe 2006, media del 7,57 al Bocchi Galilei di Adria (equitazione), Viviana Fabiano, classe 2006, media del 7,46 al Celio Roccati (tiro con arco), Nicolò Reale, classe 2006, media dell’8,5 al Liceo Paleocapa (calcio) e Anita Silvoni, classe 2006, media dell’8,5 al Liceo Paleocapa (softball). Cristiano Aggio
Bergo alla finale nazionale del premio “Sport & cultura” La canoista Sofia Bergo, 15 anni, di Gavello, nel rodigino studentessa frequentante il secondo anno presso l’Itis di Rovigo e atleta del Gruppo Canoe Polesine Rovigo, è stata scelta per partecipare alla finale nazionale della XVIII Edizione del Premio ASI “Sport & Cultura – Gli Oscar dello Sport Italiano”, promosso ed organizzato da Asi. Il premio si distingue in tre sezioni. La prima riguarda l’impiantistica sportiva, la seconda innovazione tecnologica e terza è dedicata al gesto etico. E qui è presente Sofia, che a maggio scorso impegnata in una gara nel K1 categoria ragazze a Padova nelle battute finali ed in piena “corsa” per una medaglia importante, si era fermata a soccorrere l’avversaria Gioia Bortolotto del Canoa San
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Giorgio che si era rovesciata con la canoa. Bortolotto che poi ha tagliato il traguardo al secondo posto, con Sofia che ha chiuso al terzo (primo posto per Margherita Zottino della Lega Navale di Milano). In questa sezione sono insigniti del riconosci-
mento gli atleti, i direttori di gara, i dirigenti, i tecnici o le società sportive, distintisi per un gesto di alto valore etico formativo, o decisivi nel contribuire alla diffusione dei valori dello sport. E Sofia è stata inserita nella sezione C, gesto etico con
la seguente dicitura: “Sofia Bergo: un’amica vale più di una medaglia”. La giuria include: Andrea Abodi ministro dello sport e i Giovani, Marco Mazzocchi giornalista Rai e conduttore televisivo, Simona Rolandi giornalista Rai e conduttrice della Domenica Sportiva, Italo Cucci giornalista, Claudio Barbaro, presidente Asi Nazionale Giusy Versace campionessa paralimpica, Cristiana Pedersoli, Juri Chechi plurimedagliato e campione olimpico, Susanna Galeazzi giornalista Mediaset. Le votazioni on-line sono aperte a tutti e per sostenere Sofia basta votarla connettendosi al seguente link https://sites.google.com/asinazionale.it/ premiosportecultura/vota-il-tuo-progetto. (c.a.)
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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto
L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società
e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta per la propria
indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione
del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Giulia Cecchettin
CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.
Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto
Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova
“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”
“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”
“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spal-
“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” le relazioni fallite o numerosi eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività,
alla relazione che stanno vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.
Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo tra-
guardo. C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.
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Regione
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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio
Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”
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ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo ac-
cordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Veneto, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente,
di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree
lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di 150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta
con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento. In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.
A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del
coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda con-
nessione con le condizioni materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto
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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)
“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24
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iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 2022-2024, confermandosi tra le eccellenze nazionali.
coli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto contenti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione.
Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spetta-
Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si
sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.
Giampiero Beltotto
trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni
fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli. Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno i bambini da accudire a casa, alla
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A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti
“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U
n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista
sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vettura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a questo servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente
Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori
e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella
resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servi-
zio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.
Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.
Elisa Venturini
Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un
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PROTAGONISTI A NORDEST Esploreremo le storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione nella nostra regione. Ascolta tutte le mattine dalle 8:38 e sabato e domenica dalle 8:28. Solo su Radio Veneto24. A cura di Micaela Faggiani
emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.
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Regione
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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto
Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U
n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di
base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto wPiccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Il nostro modo di pensare al Veneto
raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle per-
sone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando comunque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.
Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.
L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla
cooperativa, è riuscita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.
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DICEMBRE 2023
on-line:
Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci
A
ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali.
Antibiotici: usare con prudenza
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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete
I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato
Antibiotico-resistenza
Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)
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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento
Implantologia computer guidata Pelle a pelle con papà appena nata
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La precisione del computer per risolvere anche i casi più complicati.
Per la prima volta è stato coinvolto il padre ascite e parti, se la mamma non evidenzia determinate strutture anatomiche da evitare Dott. Gianluca Targa Gli straordinari progressi della tecnologia trovano può effettuare la procedura durante l’inserimento degli impianti. Nel corpo della Medico chirurgo“skin to skin”, della piccola neonata nello applicazione anche nell’Odontoiatria, facilitando la “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché mandibola, per esempio, decorre il nervo alveolare odontoiatra pratica clinica di tutti i giorni. madre sottoposta a taglio cesareo non inferiore, la cui lesionela durante le manovre chirurginon sta bene oppure perché è stata L’ausilio del computer ha reso meno invasiva che potrebbe compromettere la sensibilità del labbro sottoposta a taglio cesareo, allora effettuare l’implantologia, eliminando il disagio post-operatorio inferiore; bisogna allorapoteva posizionare l’impianto supe- la procedura da oggi… ci pensa il papà.del paziente e minimizzando i rischi dell’intervento. riormente al nervo, lasciando un margine di sicurezza Per la prima volta, infatti, nel Punto di 2 millimetri. Nascita di Chioggia, Ulss 3 Seremesi e conferisce all’impianto stabilità sia meccanica Solo il computer permette di scegliere in modo così Cos’è dentale? che temporale. Dopo l’osteointegrazione infatti preciso l’inclinazione e la profondità che dovranno nissima,l’impianto si è avviata la procedura, L’impianto dentale è una vite titanio biocompatibile. l’impianto ha la funzione di sorreggere una protesi, avere gli impianti nell’osso, minimizzando i rischi. Ter- Quali sono i vantaggi, quindi, nello coinvolgendo il papà del inneonato. Ciò significa che dopo il suo posizionamento nell’osso come per esempio una corona, e di supportarne i minata la fase di progettazione si vede sullo schermo scegliere l’implantologia computer “Lo “skin to skin” - spiega il Primadella mandibola o della mascella, esso è in grado carichi masticatori. Si può dire che l’impianto in titanio del computer la bocca del paziente, con gli impianti guidata? rio “ingannare” di Pediatria, Andrea Cattarozzi I vantaggi dell’implantologia computer guidata non di il nostro organismo e di integrarsi sostituisce la radice del dente, essendo la parte che inseriti esattamente dove ha scelto il Chirurgo. sono solo il posizionamento estremamente preciso - è una procedura completamente in esso. raccomandata E’ capitato a tutti di infilarsi inserendosi nell’osso ne conferisce stabilità. dell’impianto: la cosa che più colpisce i pazienti è una scheggia in un lasciando la scheggia nel dito Come avviene il posizionamento degli ormai da tutti glidito: studi neonatologispesso la totale assenza di gonfiore e dolore dopo notiamo che essoquesta si gonfipratica, a, diventasubito rosso e che anche Cosa vuol dire implantologia impianti nella bocca del paziente con ci. Seguendo l’intervento chirurgico. Con la tecnica tradizionale, inla più piccola pressione provoca un forte dolore. Se computer guidata? questa tecnica? dopo il parto si appoggia neonato che predispongono tutte leAttraverso procedure chi- si realizza un progetto. La se- fatti, si esegue un taglio sulla gengiva e la si scolla fino insistiamo a tenere la scheggiail nel dito, poi, notiamo Con questa all’allattamento tecnica si stabilisce alcompletare computer la poil computer www.veneto24.it sullaattorno pelle della mamma modo dell’utero. rurgiche necessarie, il papà che ad essa si può in forma un da po’ di ed pus.alla In normalizzazione sizione che dovranno avere gli impianti nell’osso in conda faseDaniele prevede l’invio del progetto a una ditta ad esporre visibilmente l’osso sul quale lavorare. Ad ricreare quell’unione mamma-bamCi sono in cui effettuare ha tolto la maglietta, ha abbracquesto caso si è instaurata quella che in medicina si casi modoperò estremamente preciso. specializzata che trasforma il modello digitale in un impianto inserito è poi necessario suturare la gengiva chiama “reazione da corpo alestraneo”, che permette In primamaterno fase il paziente esame la radiologico, reale,edrealizzando una mascherina in resi- e aspettarne la guarigione. Con l’ausilio della guida bino che si è interrotta momento il “pelle a pelle” non èesegue pos- un ciato sua piccolamodello creatura è al nostro corpo di espellere o isolare ciò che non è la TC Cone Beam, che riproduce un modello digitale na che, indossata dal paziente, funzionerà da guida chirurgica, invece, viene praticato nella gengiva un del parto. Per il neonato, che fino sibile e proprio per ovviare a questo stato avvolto da un protettivo telo proprio. L’impianto dentale, invece, non causa questa 3D della testa del paziente. In questo modo si vede chirurgica. Il posizionamento degli impianti avviene piccolo foro dello stesso diametro dell’impianto, (da 3 a pochi e,istanti si trovava problema presso il Punto di computer caldo lamentre il personale ostetrico reazione per la prima particolare rugosità della sua letteralmente sulloNascita schermo del bocca del attraverso piccoli fori cilindrici presenti su questa ma- a 5 millimetri), laddove esso viene inserito, senza più immerso in un liquido a 37 gradi, Chioggia è stato avviato un progetavviava i monitoraggi affinché fos- le frese chirurgiche e l’impianto bisogno dei punti di sutura. L’implantologia computer superficie, è in grado di formare un legame intimo con paziente, nella quale si vanno a posizionare, sempre scherina. Essi guidano la temperatura to che i papà”. sero garantiti i massimi di e nell’esatta posizione scelta al guidata è la scelta più confortevole e più sicura che ilpercepire tessuto osseo in cui è inserito.corporea Questo processo, che coinvolge virtualmente, gli impianti. Un programma specifico nella standard direzione giusta abbiamo oggi a disposizione. prende il nome di sentirne osteointegrazione, 3 a 6 scorse rilevasettimane correttamente dell’osso ed computer. della mamma, l’odore,richiede tor- daNelle è altezza nata lae spessore sicurezza”. nare subito ad udire il battito car- piccola Rosa, una bellissima neo- “Appena appoggiata sul torace del ROVIGO Via Luigi Einaudi, 24 diaco che lo aveva accompagnato nata venuta alla luce con taglio ce- papà - racconta il dottor Cattarozzi Lendinara RO Via S. Sofia, 22 clinicaboldrin.com per tutto il tempo della crescita nel sareo. La mamma, Silvia, ricordava - la neonata ha smesso di piangere, Lendinara RO presso Casa Albergo per Anziani ventre materno, vuol dire rientrare con tristezza il fatto di non aver po- si è tranquillizzata, respiro e battito in un mondo rassicurante ed abbas- tuto toccare il suo primo figlio per le cardiaco si sono fatti regolari e si è sare in modo importante il proprio prime tre settimane di vita perché addormentata rilassata. L’espreslivello di stress”. nato prematuro. sione del padre mentre ammirava “Anche la mamma - prosegue il Pri- “Anche per questo mamma Silvia, la sua bambina, la serenità della mario di Ostetricia, Luca Bergamini insieme al marito Daniele - spiega piccola e la felicità della mamma - trae gran beneficio da questo con- il dottor Bergamini - ha chiesto di quando finalmente è potuta rientatto stretto, non solo per la sensa- poter fare da apripista per questa trare nella propria camera, e ha zione di intensa felicità che ne deri- nuova pratica dello “skin to skin” assistito alla scena, hanno dato una va, ma anche perché viene indotta con il papà. Cosi, mentre la mam- grande emozione a tutto il personala produzione di tutti quegli ormoni ma era ancora in sala operatoria a le ostetrico e pediatrico”.
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Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero direttore della Uoc di Ostetricia Allattamento al seno e PAA, “Po- socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a parti- e Ginecologia, hanno scelto di far licy Aziendale sull’Allattamento”, è un progetto promosso a livello re dal momento della nascita - con- entrare nel progetto - con il sostenazionale dalle principali società tinua il dottor Vecchiato -, impatta gno della Direzione Generale - il punto nascita di Camposampiero. scientifiche dell’area perinatale e “L’obiettivo – prosegue il dottor pediatrica al quale ha aderito anVecchiato - è incrementare i tassi che il presidio ospedaliero di Camdi allattamento materno esclusivo posampiero, dell’Ulss 6 Euganea. Siamo un team di specialisti in alla continuo aggiornamento e lavoriamo dimissione (attualmente da come una I lavori sono in corso per quello squadra per garantire, ciascunonoi, neldal proprio ambito, effettuato la più alta tra competenza e monitoraggio che è stato presentato come un inSCARICA L’APP RADIO VENETO24 professionalità. Abbiamo coinvolto progetto persone maggionele nostro settembre, si attesta al sincere e vestimento per il futuro dei nostri professionisti competenti. Poniamo primo piano il dialogoassicol paziente, la 65%) in e migliorare le pratiche bambini: alla conclusione del percomprensione dei suoi bisogni estenziali delle alternative terapeutiche. che eroghiamo nell’ambicorso l’ospedale otterrà la prevista È questa l’Odontoiatria di qualità, quella in cui anche paziente to dell’allattamento. Inil tale otticadiventa parte certificazione. del nostro team, scegliendo la soluzione Ascoltamigliore per la propria salute o per stiamo rivedendo, per potenziarne “L’allattamento al seno – dichiaquella dei propri cari. la capillarità, i protocolli che discira il dottor Luca Vecchiato, direttoplinano il contatto pelle a pelle alla re della Uoc di Pediatria del “Pietro I nostri punti di forza: Cosma”, - è un importante indica- fortemente sull’avvio dell’allatta- nascita e il “rooming in” ed altre Accoglienza e ascolto delle procedure •e Ilstiamo piano dicompiendo trattamento è sempre sulla salute e sulla tore di qualità delle cure perinatali, mento e•quindi esigenze del paziente accompagnato da unsulpreventivo di un’ampia azione di formazione neonatologiche e pediatriche: non vita futura di madri e bambini”. • Tecnologie avanzate spesa che viene discusso personalE’ dunque questo il motivo per personale, secondo il modello presi tratta di un mero atto nutrizio• Elevata professionalità e mente col paziente Tecnologia computer guidata visto dall’Organizzazione mondiale cui il direttore della Pediatria in- offerti nale ma di una pratica che apporta specializzazione nei servizi grandi benefici in termini di salute, sieme al dottor Marcello Rigano, della sanità”.
Dr. Paolo Boldrin Odontoiatra
Dr. Gianluca Targa Medico chirurgo e Odontoiatra
Dr. Mauro Emilio Donà Odontoiatra
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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia
Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012 Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni
A
ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della
Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV. Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal
2018 al 2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree). Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella
fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 2529 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordine decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri,
sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021. Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.
Studio Bertolini stp Protesi Mobile Avanzata Sintonizzati sul futuro. Molto meglio della dentiera, molto più economica degli impianti dentali
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La Protesi Sociale Avanzata è una protesi fissata su mini-impianti dentali o su radici di denti naturali, leggera e poco ingombrante; ad oggi rappresenta l’alternativa più comoda rispetto alle classiche dentiere e allo stesso tempo più economica rispetto ai costosi impianti dentali tradizionali. Molti pazienti hanno difficoltà a mantenere stabile la classica dentiera, in modo particolare quella della mandibola; oppure hanno Veneto24 difficoltà a sopportare nel caso dell’arcata superiore. passail palato al sistema di ultima
DABunache permette ascoltare Puògenerazione essere frustrante avere dentiera che “balla”di e che quindi non tianche consente di mangiare il cibo che ti piace nonostante la l’usoradio delle paste A volte è davvero imbarazzante coprire il sorriso con la mano per paura di conadesive. una qualità audio perfetta. perdere la dentiera o percepire il palato della protesi come un corpo estraneo e voluminoso. Ma per fortuna ad oggi esiste una soluzione valida ed economica per sbarazzarsi di tutti questi disagi: la Protesi Sociale Avanzata www.veneto24.it
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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento
Pelle a pelle con papà appena nata
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ascite e parti, se la mamma non può effettuare la procedura “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo, allora da oggi… ci pensa il papà. Per la prima volta, infatti, nel Punto Nascita di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, si è avviata la procedura, coinvolgendo il papà del neonato. “Lo “skin to skin” - spiega il Primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell’unione mamma-bambino che si è in-
terrotta al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepire la temperatura corporea della mamma, sentirne l’odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress”. “Anche la mamma - prosegue il Primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che pre-
dispongono all’allattamento ed alla normalizzazione dell’utero. Ci sono casi però in cui effettuare il “pelle a pelle” materno non è possibile e proprio per ovviare a questo problema presso il Punto Nascita di Chioggia è stato avviato un progetto che coinvol-
ge i papà”. Nelle scorse settimane è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro. “Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega il dottor Bergamini - ha chiesto di poter fare da apripista per questa nuova pratica dello “skin to skin” con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha abbracciato la sua piccola creatura ed
è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava i monitoraggi affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza”. “Appena appoggiata sul torace del papà - racconta il dottor Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L’espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico”.
Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero Allattamento al seno e PAA, “Policy Aziendale sull’Allattamento”, è un progetto promosso a livello nazionale dalle principali società scientifiche dell’area perinatale e pediatrica al quale ha aderito anche il presidio ospedaliero di Camposampiero, dell’Ulss 6 Euganea. I lavori sono in corso per quello che è stato presentato come un investimento per il futuro dei nostri bambini: alla conclusione del percorso l’ospedale otterrà la prevista certificazione. “L’allattamento al seno – dichiara il dottor Luca Vecchiato, direttore della Uoc di Pediatria del “Pietro Cosma”, - è un impor-
tante indicatore di qualità delle cure perinatali, neonatologiche e pediatriche: non si tratta di un mero atto nutrizionale ma di una pratica che apporta grandi benefici in termini di salute, socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a partire dal momento della nascita - continua il dottor Vecchiato -, impatta fortemente sull’avvio dell’allattamento e quindi sulla salute e sulla vita futura di madri e bambini”. E’ dunque questo il motivo per cui il direttore della Pediatria insieme al dottor Marcello Rigano, direttore della Uoc di Ostetricia e Ginecologia, hanno scelto di far entrare nel progetto - con il sostegno della Direzione
Generale - il punto nascita di Camposampiero. “L’obiettivo – prosegue il dottor Vecchiato - è incrementare i tassi di allattamento materno esclusivo alla dimissione (attualmente da noi, dal monitoraggio effettuato tra maggio e settembre, si attesta al 65%) e migliorare le pratiche assistenziali che eroghiamo nell’ambito dell’allattamento. In tale ottica stiamo rivedendo, per potenziarne la capillarità, i protocolli che disciplinano il contatto pelle a pelle alla nascita e il “rooming in” ed altre procedure e stiamo compiendo un’ampia azione di formazione sul personale, secondo il modello previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità”.
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Iniziativa dell’Università di Padova rivolta agli studenti delle primarie e secondarie
Malattie rare, un concorso di fotografia e fumetto In palio premi e visite guidate e gratuite a Padova. Rizzuto: “Creare sinergie è la mossa vincente perché patologie che sono rare non vengano dimenticate e diventino orfane” È difficile vivere con una malattia rara: pesa la sensazione di essere soli, di non essere ascoltati da nessuno. Ed è difficile parlare di malattie rare: è complesso formulare una diagnosi, fare ricerca e trovare terapie valide; è una sfida continua gestire le risorse in modo efficiente. Per questo affrontare le malattie rare è un obiettivo che si raggiunge soltanto con l’impegno di tutti. Ecco allora un concorso, anzi due, con trecento milioni di buoni motivi per partecipare. Sono gli oltre trecento milioni di persone nel mondo che vivono con una malattia rara; circa due milioni solo qui in Italia; più della metà bambini. Stiamo parlando della seconda edizione di Hands4rare, il progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie, per sensibilizzare i più giovani sul tema delle malattie rare, che partito in questi giorni, si concluderà in occasione della Giornata internazionale delle malattie rare, il “Rare Disease
Day”, il prossimo 29 febbraio 2024. Hands4rare è un concorso di fotografia per le scuole secondarie di secondo grado, in collaborazione con IRFOSS; un concorso di fumetto per le classi quinte della scuola primaria e le scuole secondarie di primo grado, in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics-Padova. Le classi che si iscriveranno al concorso potranno incontrare di persona gli esperti che si muovono nel mondo delle malattie rare: ricercatori e ricercatrici, ma anche medici e associazioni: un’esperienza formativa, di crescita per tutti. “Stiamo lavorando molto per cercare di coinvolgere i giovani; abbiamo cercato di creare uno spazio dove potessero esprimersi con linguaggi a loro congeniali - racconta la prof.ssa Dorianna Sandonà, dell’Università di Padova, una delle promotrici del progetto -. Abbiamo voluto coinvolgere ampiamente le scuole, ragazze e ragazzi dagli 11 ai 19 anni, perché loro sanno ascoltare con entusiasmo e sono ca-
L’immagine scelta per la Giornata internazionale delle Malattie Rare (Rare Disease Day) del 29 febbraio 2024.
paci di grande empatia e solidarietà; sono i motori del nostro futuro”. “Creare sinergie è la mossa vincente perché patologie che sono rare non vengano dimenticate e diventino orfane; per questo il nostro Dipartimento e l’Università si stanno muovendo con grande impegno”, dichiara il prof Rosario Rizzuto, Di-
rettore del Dipartimento di Scienze Biomediche. Per ciascun concorso sono in palio 4 premi del valore di 300 euro ciascuno, e visite guidate gratuite presso importanti siti di Università e Comune. La scadenza per l’invio dei lavori è il 13 gennaio 2024. Le classi vincitrici saranno ospitate
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in due luoghi importanti per la città di Padova, palazzo Moroni e Palazzo del Bo, significativi per questo progetto che coinvolge davvero tutta la città: è frutto della collaborazione tra Università di Padova e l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, e ha il patrocinio di Provincia e Comune di Padova.
21 novembre 2023 - 7 gennaio 2024
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