Quando l’attesa paga
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ce ne siamo occupati il mese scorso ma torniamo volentieri sull’argomento,assai sentito dai nostri lettori, delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Nei giorni scorsi si è molto parlato di una legge del 1998 che prevede la possibilità per i cittadini di ottenere la prestazione entro i termini previsti anche in regime privato all’interno delle strutture pubbliche (intramoenia) pagando solamente il ticket. E’ un po’ complicato ma vediamo di spiegare in poche parole. La norma non prevede un rimborso diretto ai cittadini che si rivolgono al privato ma vuole agevolare chi dimostra di non aver rifiutato la prenotazione in qualsiasi sede della sua Uls e ha in mano un appuntamento la cui data supera i tempi di attesa della priorità assegnata. A questo punto l’Uls verifica che non ci sia effettivamente alcun posto libero e in questo caso il paziente ha diritto alla prestazione intramoenia pagando il solo ticket. Non saranno molti i casi che rientrano in questa situazione ma è giusto tenerla presente. Inoltre la Regione assicura che le urgenze a dieci giorni sono ormai azzerate, mentre le prescrizioni entro i 30 e 90 giorni sono state notevolmente ridotte, con l’obiettivo di arrivare alla normalità per la fine dell’anno. Intanto prendiamo atto, poi ne riparleremo.
delle Terme Euganee
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LE PIOGGE ECCEZIONALI
I comuni sollecitano i privati a documentare i danni per eventuali risarcimenti, il Consiglio Comunale sampietrino chiede a Governo e Regione di trovare i fondi per mettere in sicurezza le Terme
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APPUNTAMENTO ALLE URNE PER COMUNI E UNIONE EUROPEA
Occhi puntati sul voto in Veneto, delicato e incerto banco di prova per le alleanze e le strategie future
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ECONOMIA: IL VENETO BRILLA PER “INTELLIGENZA ARTIGIANA”
In decisa crescita le imprese digitali, “trasformare la capacità innovativa in sistema per l’intero settore”
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IMontanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
ndro Montanelli l’aveva battezzato “Il Rieccolo” della politica italiana. Era Amintore Fanfani, detto anche “Misirizzi”, un pupazzetto come “Ercolino sempre in piedi” che aveva una base a semisfera e quindi non andava mai giù. C’era un motivo: nessuno ha fatto più politica di lui: sei volte presidente del Consiglio, nove ministro, parlamentare dal 1946 alla morte nel 1999. Fanfani non se la prendeva per i soprannomi e quando segue a pag. 5
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Periodico d’informazione locale Anno XXIX n.
“AFFONDANO” ABANO E MONTEGROTTO CHE FINISCONO
SOTT’ACQUA
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Maltempo
Elezioni
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Maltempo, risarcimento dei danni subiti
Con lo “Stato di emergenza regionale” dichiarato dal Presidente della Regione del Veneto per il maltempo che ha flagellato il Veneto tra il 15 e il 17 maggio, amministrazioni locali e cittadini potranno - se sarà deliberato lo stato di calamità nazionale - avere parziale ristoro dei danni subiti. A questo proposito l’amministrazione comunale di Montegrotto Terme informa i cittadini e le aziende del territorio che in questa prima fase è necessario documentare i danni patiti con i relativi costi (oltre che per le perdite, anche i costi per la rimozione dei detriti, per gli spurghi, per lo svuotamento di cantine e garage). La documentazione dei danni subiti e delle spese eventualmente sostenute va trasmessa al comune di Montegrotto a mezzo PEC protocollo@pec.montegrotto.orgm oppure via email all’ufficio protocollo protocollo@montegrotto.org.
Se verrà dichiarato lo stato di emergenza nazionale il Comune procederà alla verifica dell’ammissibilità delle domande dei privati e le trasmetterà.
Richieste di risarcimenti anche ad Abano, sempre via mail a protocollo@abanoterme.net. Anzitutto vanno allegate le fotografie delle perdite materiali subìte e tutto quello che può certificare eventuali lavori di ripristino e ristrutturazione degli ambienti già effettuati. In assenza di questi requisiti minimi il risarcimento non potrà essere avviato. Si consiglia, prima di tutto, di rivolgersi alla propria compagnia di assicurazione e verificare se la polizza sottoscritta copra danni da eventi atmosferici. In questo caso, sarà la compagnia stessa a intraprendere le pratiche per rifondere quanto perduto e non sarà possibile presentare la domanda per il rimborso da inviare alla Regione. Questo, per un ovvio principio amministrativo, secondo il quale non può essere avanzata la medesima richiesta a due enti differenti.
Federico Franchin
Le amministrazioni sollecitano la cittadinanza a documentare con foto e certificazioni per un eventuale ristoro
continua da pag. 1
Montanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
incontrava Montanelli gli chiedeva: “Ne ha un altro?”.
Mario Melloni, che si firmava Fortebraccio, siccome non poteva restare un passo indietro a Montanelli, s’inventò il più romanesco “arieccolo” rivolto sempre al “brevilineo” (è sua l’autodefinzione) aretino incazzoso.
La storia tra i due giornalisti è da raccontare. Fu un amore-odio consumato sui giornali. Fortebraccio e Montanelli si sfidavano dalle pagine dell’Unità e del Giornale (che Melloni aveva ribattezzato il Geniale, così come chiamava il presidente del Consiglio S-forlani neanche fosse un sformato mal riuscito e Gianni Agnelli L’avvocato Basetta) protagonisti di un duello quotidiano dell’intelligenza a servizio della democrazia.
Per capire i loro caratteri, basta ricordare una sola battuta. Quando morì Melloni, nel 1989, Montanelli lo ricordò così: “Con Fortebraccio tentammo varie volte di diventare nemici. Non ci siamo mai riusciti. Una volta egli scrisse che voleva sulla sua tomba questo epitaffio: «Qui giace Fortebraccio che per tutta la vita amò Indro Montanelli e non smise mai di averne rimorso. Passante, perdonalo tu». lo gli risposi che avevo già dato disposizioni per essere sepolto accanto a Fortebraccio e come epitaffio avrei scritto: vedi tomba accanto”.
Oggi siamo di fronte a tanti di quei “rieccoli” che stupirebbero i due giornalisti. Sono i sindaci che si ripresentano per il terzo mandato: 31 sui 41 nei Comuni fra 5000 e 15mila abitanti che tecnicamente sono legittimati dalla nuova legge. Vogliono completare, spiegano, i progetti iniziati. Transeat. Siccome nel Veneto sono 309 i sindaci da rieleggere, vuol dire che uno su dieci è al terzo mandato. Ma il punto non è questo. E qui il discorso si fa serio. Oltre a loro, sta emergendo un altro problema: gli ex sindaci che, chiusi i dieci anni, si presentano, sì, ma in un altro Comune. “Rieccoli” pure loro. I casi non sono pochissimi. Così come i paesi nei quali si presenta una sola lista alle elezioni. La verità è una sola: sono sempre di meno coloro che vogliono diventare amministratori. Troppe responsabilità, nessuna soddisfazione. Gli stessi abitanti li snobbano. E chi si rende disponibile, anche da consigliere semplice, spesso avrebbe bisogno di un corso di formazione. Il guaio della politica nel 21° secolo è tutto qui: una volta c’era la partecipazione, poi giunse il riflusso nel privato, adesso si vive alla “me ne frego, tanto tutto mi è dovuto”. Va a finire che, a differenza dei tempi di Montanelli e Fortebraccio, i “rieccoli” li dobbiamo pure ringraziare.
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Terme Euganee Questa edizione raggiunge le zone di Abano Terme e Montegrotto Terme per un numero complessivo di 11.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
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è una testata giornalistica di proprietà
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Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 27 maggio 2024
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
Stampato e
confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Terme Euganee
Allagamenti. Il presidente del Consorzio di Bonifica traccia il quadro della situazione
Maltempo, Abano e Montegrotto finiscono sott’acqua un’altra volta
“Fossero stati realizzati i quattro ormai famosi bacini di laminazione a monte, non ci sarebbero stati tutti questi allagamenti nei Comuni collinari e alle Terme”. Il presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione, Paolo Ferraresso, non ha alcun dubbio. “Dalle 22.30 del 15 maggio sono scesi 80 millimetri di pioggia in pochissime ore”, spiega Ferraresso. “Se pensiamo che negli allagamenti del febbraio scorso ne erano scesi 100 in tre giorni, si fa presto a capire quanto stavolta la situazione abbia avuto dell’eccezionale”.
Molti gli uomini impiegati sul campo da parte del Consorzio.
“Abbiamo messo in rete 8 squadre, per un totale di 40 uomini, per affrontare le criticità che si sono prospettate. In particolare, critica è stata la situazione nella zona collinare, come a Torreglia, Teolo e ad Abano. Gli argini hanno ceduto in parecchi tratti e i canali sono tutti arrivati ai livelli di guardia e quindi c’era allerta massima”.
Il presidente del Consorzio di Bonifica è certo che se fossero stati già costruiti e in funzione i quattro invasi progettati dal Consorzio stesso assieme ai 10 Comuni del Bacino termale e collinare la situazione sarebbe stata completamente diversa.
“Avremmo raccolto l’acqua a monte e l’avremmo fatta defluire negli invasi che avrebbero raggruppato il 30% almeno delle precipitazioni registrate. Un dato che letto così sembra magari irrisorio, ma che in realtà è elevato e che avrebbe garantito di non vedere intere zone finire sotto acqua, come appunto a Torreglia, Teolo, Abano e a Montegrotto, tanto per fare degli esempi”.
I 4 bacini di laminazione, progettati nel 2019, ora costano 36,6 milioni di euro, il 22% in più rispetto a quando il Consorzio li aveva messi in programma. Sono previsti a Saccolongo lungo lo scolo Bolzan su un’area di 5,5 ettari, ad Abano lungo il Menona su una superficie di 12 ettari, in via Valli a Treponti di Teolo con due invasi staccati che interessano 37 ettari, e a Torreglia, in località Lago Verde, dove il bacino andrà ad interessare 9 ettari.
La capacità complessiva di invaso è di 649.000 metri cubi con una riduzione del 30% delle portate. È prevista, inoltre, la realizzazione a Treponti di Teolo di una struttura irrigua per 85 ettari con una capacità che tocca i 50 litri al secondo.
“Abbiamo avuto di recente delle interlocuzioni e, pare, il condizionale è d’obbligo, che potrebbero arrivare delle novità positive dal Ministero delle Infrastrutture.
Stanziassero i soldi, in due anni noi saremmo capaci di costruire i 4 invasi previsti”.
Ha particolarmente preoccupato alle Terme lo scolo Menona, andato letteralmente “in tilt” sia ad Abano, che a Montegrotto, provocando allagamenti diffusi in molte zone.
“Ad Abano – conclude - per risolvere queste criticità e aumentare la sicurezza idraulica del territorio i tecnici dell’amministrazione comunale e del Consorzio Bacchiglione hanno individuato un tracciato su cui realizzare un canale di collegamento tra gli scoli Piovega e Menona. Il progetto prevede la realizzazione di un tratto di circa 3,5 chilometri, sia a cielo aperto sia tombinato, che in alcuni tratti costeggia la fossatura già esistente”.
Federico Franchin
Il racconto dell’albergatore Sbriziola: “Abbiamo passato la notte a ripulire l’albergo dall’acqua”
“E’ stato un incubo. Abbiamo passato la notte a ripulire l’albergo dall’acqua”. Rocco Sbirziola, titolare dell’Hotel Helvetia di via Marzia ad Abano, è ancora scioccato e arrabbiato per la bomba d’acqua che ha messo in crisi il suo hotel, situato nel pieno centro di Abano. “Dalla strada continuava ad entrare acqua in albergo”, racconta Sbirziola. “Più ne facevamo uscire, più ne entrava. Non ho mai visto una cosa del genere, siamo andati ben peggio degli ultimi allagamenti di fine febbraio”. In tarda serata poi la situazione è diventata particolarmente critica. “L’acqua è entrata nella hall, nella cucina, nella sala da pranzo, fino alle piscine e ai locali dove abbiamo pompe e quadri elettrici. Fino alle 4 del mattino siamo stati impegnati per cercare di sgomberare i locali dall’acqua. Fortunatamente abbiamo potuto servire la colazione e il pranzo ai clienti”. Piscine chiuse e grandi disagi per gli ospiti che sono alloggiati nell’albergo a 4 stelle.
“Abbiamo 160 persone in casa. Si sono ritrovate senza poter utilizzare i servizi e a passare la serata e la nottata anche con delle interruzioni elettriche. Così non si può andare avanti, anche perché ci giochiamo l’immagine della nostra destinazione. Qualcuno ha già detto che non tornerà più ad Abano. Siamo la località termale più importante in Europa e sembra di essere in guerra con un paio di ore di pioggia forte”.
E’ scattata la conta dei danni.
“Possiamo stimarli sicuramente in 50 mila euro, ma credo che arriveremo alla fine anche ad oltre 80 mila euro. La cosa pazzesca poi è che le assicurazioni, vista la frequenza di questi episodi, fanno ormai fatica a concederci la polizza. Mi auguro che il Comune e chi di dovere facciano qualcosa, prendano provvedimenti e realizzino le opere necessarie per risolvere una problematica che sta diventando sempre più insopportabile”. (f.f.)
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Le Terme si mettono in mostra ed è un successo
Sold out e 120 posti esauriti in poche ore negli hotel del bacino termale che hanno aperto i loro cancelli per tour gratuiti
Grande successo per la prima edizione dell’Open Day delle Terme. Sold out e 120 posti andati esauriti in pochissime ore. Tre hotel del bacino termale euganeo - il Terme Preistoriche e il Terme Neroniane a Montegrotto, il Tritone Luxury Hotel ad Abano - hanno aperto i loro cancelli per dei tour gratuiti fra termalismo, salute e benessere.
“La proposta - spiega Walter Poli, presidente Federalberghi Terme Abano Montegrotto, - è nata dalla volontà di connetterci ancor più con il territorio, mostrando anche a chi non arriva come ospite la realtà delle strutture che custodiscono la risorsa termale e che rappresentano dei presidi sanitari oltre che delle straordinarie oasi di salute e benessere, spazi bellissimi e ricchi di storia. La risposta è stata molto forte, e ha superato le nostre aspettative: in pochi giorni i 120 posti disponibili sono stati esauriti, con centinaia di persone in lista d’attesa, tanto che già siamo al lavoro per riproporre l’iniziativa coinvolgendo anche altre strutture. Le iscrizioni sono arrivate da tutto il territorio provinciale e in qualche caso anche da
fuori provincia. Un’adesione che rappresenta per noi un segnale importante: attorno al termalismo c’è un grande interesse”. Le visite, guidate dai tre imprenditori alberghieri - Poli per il Tritone, Angela Stoppato per Terme Preistoriche, Luca Tognin per Terme Neroniane - sono state occasione per scoprire qualche tratto della storia secolare delle strutture, per conoscere le modalità di conservazione dei fanghi termali, per scoprire realtà all’avanguardia in tema di sostenibilità, a partire dal riutilizzo dell’acqua termale impiegata per le cure per riscaldare le strutture nei mesi freddi, e per visitare i diversi ambienti degli hotel, dalla spa alle piscine al reparto cure, scoprendo il “dietro le quinte” del lavoro degli albergatori e dello staff delle strutture, impegnati a garantire servizi con standard di qualità elevatissimi.
Le visite e il racconto degli albergatori hanno raccolto un forte interesse da parte dei partecipanti, che hanno dimostrato interesse e curiosità, intervenendo con molte domande.
Andrea Fedrigo
L’unicità del più grande bacino termale d’Europa
L’Open day, organizzato con il patrocinio dei Comuni di Abano Terme e Montegrotto Terme, è stato anche occasione per raccontare ai cittadini l’unicità del più grande bacino termale d’Europa con le sue 100 strutture, dotate nel complesso di 200 piscine termali, in cui operano 5mila addetti per un fatturato di 350 milioni di euro e un numero medio di 3 milioni di presenze turistiche annue.
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salute e benessere. Le visite guidate hanno avuto una grande adesione
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Abano Terme torna ad essere protagonista della danza contemporanea italiana ed europea
Dopo il grande successo della prima parte di rassegna, torna fino al 14 giugno Abano Danza Festival. Nato con un duplice obiettivo, il festival si propone non solo di celebrare l’arte della danza, ma anche di valorizzare diversi luoghi. Da ventiquattro anni, la kermesse anima i luoghi più rappresentativi della città termale. Il Festival è promosso dal Comune di Abano Terme con la direzione artistica di Luciano Padovani. La rassegna gode del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione del Veneto e il patrocinio della Provincia di Padova.
La programmazione di giugno inizia martedì 4 con un evento speciale di danza inclusiva. Il giardino del Museo Villa Bassi Rathgeb ospita alle 18:30 lo spettacolo Into della Cooperativa Nuova Idea all’interno del progetto Dance Ability. L’introspezione ci spinge a osservare il mondo esterno e il contesto storico-sociale in cui viviamo. Attraverso il movimento nello spazio, apriamo e chiudiamo porte immaginarie, creando una danza tra dentro e fuori che ci conduce alla continua scoperta di noi stessi e del mondo.
Il museo di Villa Bassi Rathgeb sarà il protagonista di tre spettacoli di alterneranno nella serata di sabato 8 giugno. Si inizia alle 21 con lo spettacolo prodotto da Equilibrio Dinamico che presenta il duetto Simple Love con le raffinate coreografie di Roberta Ferrara. Una storia semplice, dove le sovrastrutture non servono. La gestualità prenderà il posto del verbo per raccontare. Una prima nazionale è in cartellone ore 21:30, Sogno messo in scena dalla compagnia Twain con le coreografie di Loredana Parrella. Lo spettacolo è liberamente tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, la più magica delle sue commedie. Si prosegue (ore 22:00) con The Rite della Compagnia Naturalis Labor. Uno spettacolo applaudito da mezza Europa. Un rito, tra il sacro e il profano, per raccontare una umanità perduta. Uno spettacolo intimo, primordiale, affascinante che rapisce per la sua immediatezza e forza. Un assolo che ci spinge a riflettere sul tema dell’evoluzionismo, conducendoci in un viaggio nel
mistero del rito.
Gli spettacoli proseguono. Un gran ballo finale a chiusura del festival. All’isola pedonale tre diverse compagnie nazionali presenteranno i loro lavori. Tra questi il debutto in prima nazionale assoluta di Obiettivo.13 della compagnia Bellanda. Uno spettacolo sull’acqua, su questo improntate risorsa che non poteva che debuttare ad Abano Terme, ‘città d’acqua’.
Per lo spettacolo è consigliata la prenotazione. Prevendite su presso l’Ufficio IAT di Abano Terme. Il programma completo è disponibile online sul sito www.abanodanza.it e sulle pagine social AbanoEventi. Per informazioni: biglietteria@abanodanza.it; spettacolo@abanoterme.net.
Articolazione della caviglia, intervento straordinario al Policlinico
Al Policlinico di Abano è stata impiantata per la prima volta una protesi per sostituire l’astragalo, un osso che è parte dell’articolazione della caviglia. L’intervento, eseguito con una tecnica che prevede un approccio “personalizzato” e in 3D, è stato effettuato su un paziente di 61 anni, affetto da una grave insufficienza di afflusso di sangue nell’osso, associata ad artrosi, una condizione patologica che porta l’osso interessato a collassare. Lo specialista Andrea Valcarenghi, responsabile dell’unità funzionale di Chirurgia del piede e della caviglia del reparto di Ortopedia e Traumatologia, in collaborazione con il professor Antonio Volpe, senior consultant, e i colleghi Marco Zamperetti, Fulvio Ferraresi e Luca Di Lenarda, ha utilizzato una metodica che, grazie all’elaborazione tridimensionale delle immagini della tac prima dell’intervento, consente di accoppiare la protesi standard della tibia a una fatta su misura dell’intero astragalo e di eseguire un allineamento osseo con precisione millimetrica. E’ una soluzione chirurgica, impiegata solo in casi
selezionati e molto rari, che si può utilizzare quando viene riscontrata questa grave forma di necrosi, che causa molto dolore e limita in maniera significativa la deambulazione, con conseguente zoppia, e lo svolgimento delle attività quotidiane. (a.f.)
A partire dal 4 giugno prossimo presso il Museo di Villa Bassi Rathgeb in cartellone tre prime nazionali. I luoghi più rappresentativi della città si animeranno grazie alla kermesse
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Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io L’evento
La XXIV edizione di Abano Danza Festival
alle Terme.
L’équipe che ha fatto l’intervento
Abano Terme
Francesca Mazzaro, tra le prime richiestissime “spa & wellnes manager”
Walter Poli: “Per lavorare nei nostri hotel sono necessarie competenze sempre più specialistiche, che integrano una forte conoscenza dei nuovi trend del mondo del wellness, l’hotel management, il web marketing”
Asoli 21 anni, grazie alle sue competenze, Francesca Mazzaro in breve tempo è diventata aiuto-coordinatrice del reparto cure e benessere di un hotel cinque stelle, il Tritone di Abano Terme. È una dei 16 “spa&wellnes manager” diplomati lo scorso luglio a conclusione del primo biennio del nuovo Its con sede nella località termale, promosso da Fondazione Its Academy Turismo Veneto. “Una sfida nuova, un percorso biennale post diploma di istruzione tecnica superiore che abbiamo lanciato e sostenuto incontrando la convergenza degli attori del territorio – spiega Walter Poli, Presidente Federalberghi Terme Abano Montegrotto -. Per lavorare nei nostri hotel sono necessarie competenze sempre più specialistiche, che integrano una forte conoscenza dei nuovi trend del mondo del wellness, l’hotel management, il web marketing. La formazione offerta dall’Its va in questa direzione”.
Il primo bilancio è positivo: la totalità dei diplomati ha trovato impiego, alcuni proprio negli hotel del territorio, “dove stanno portando il loro contributo in termini di idee e soluzioni innovative”, aggiunge Poli.
“La formazione è un volano fondamentale nello sviluppo dei territori – specifica Enrica Scopel, Direttore di ITS Academy Turismo Veneto – attraverso le nuove competenze consegnate ai giovani, può portare nelle aziende del comparto turistico innovazione e uno sguardo fresco, fatto di nuove concezioni del wellness, in un settore dove più che mai l’ospite è mutato sorprendentemente dal punto di vista di bisogni e desideri”.
“Dopo il diploma conseguito presso un istituto tecnico con indirizzo turistico ho deciso di iscrivermi all’Its - racconta Mazzaro -. Sono arrivata al Tritone lo scorso anno e poi sono stata assunta, ora a tempo indeterminato. Nonostante la mia giovane età mi è stata accordata una grande fiducia, e ho assunto via via maggiori responsabilità e autonomia nel mio ruolo”.
Rinvenuto un proiettile inesploso nei pressi del centro commerciale
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Un proiettile civile calibro 9 mm è stato rinvenuto qualche settimana fa in via Pio X, nei pressi del centro commerciale Ca’ Grande di Abano. A scoprire la pallottola un residente della zona, che passeggiando ha notato qualcosa di inusuale a terra. Dopo aver constatato che si trattava di una munizione, si è recato alla locale stazione dei carabinieri per sporgere denuncia e per consegnarla ai militari dell’Arma.
Lega Conselvano via Einaudi, 24 | 35026 Conselve (PD) spi.conselve@cgilpadova.it
Lega Estense via Atheste, 3 | 35042 Este (PD) spi.este@cgilpadova.it
Lega Monselicense viale della Repubblica, 27 | 35043 Monselice (PD) spi.monselice@cgilpadova.it
Lega Montagnanese via Trevisan, 8 | 35044 Montagnana (PD) spi.montagnana@cgilpadova.it
Lega Piovese via Gramsci, 2 | 35028 Piove di Sacco (PD) spi.piovedisacco@cgilpadova.it
Lega Terme / Colli via Appia Monterosso, 50 | 35031 Abano Terme (PD) spi.abano@cgilpadova.it
Dopo le prime analisi, i carabinieri hanno attestato che il proiettile era inesploso. Poteva quindi essere raccolto da chiunque ed essere utilizzato. I militari dell’Arma hanno allora avviato tutti i controlli del caso per capire chi abbia abbandonato o perso la munizione per strada. Non dovrebbe trattarsi di un gesto intimidatorio verso qualcuno, ma di certo la notizia ha scosso la città aponense, in primis il sindaco Federico Barbierato. “Seguiamo con molta attenzione la situazione”, le parole del primo cittadino di Abano.
Raccolta differenziata, si estende a nuove vie
Ad Abano si estende l’area della raccolta dei rifiuti attraverso il sistema porta a porta. Secondo gli accordi presi tra amministrazione e AcegasApsAmga, infatti, alle 2 mila famiglie già coinvolte nella raccolta domiciliare, se ne aggiungeranno altre 395 dal primo di luglio.
Una scelta strategica per implementare la qualità e la quantità della raccolta differenziata nel comune termale. Nel corso del 2023, infatti, si è raggiunto il 77,5% di raccolta differenziata.
Le utenze che saranno interessate dalla nuova modalità di raccolta fanno riferimento alle vie: Cesare Battisti (dal civico 105 e 114), Giosuè Borsi, Giovanni Randaccio, Giuseppe Cesare Abba, Guglielmo Oberdan, Ippolito Nievo, Lazzaretto, Savioli, Tito Livio (dal civico 41 e 46), Vittorio Locchi.
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La 24^ edizione dell’Abano Danza Festival è finalmente qui!
Dal 14 maggio al 14 giugno
immergiti nella rassegna
“Making Connections”, un viaggio attraverso frammenti della realtà contemporanea, grazie all’arte della danza, in dialogo con i differenti linguaggi dello spettacolo..
BACKSTAGE. MIMMO CATTARINICH E LA MAGIA DEL FOTOGRAFO DI SCENA
A cura di Dominique Lora
Ultimi giorni per visitare questa importante mostra, fino 16 giugno 2024.
Una mostra antologica dedicata al grande fotografo di scena italiano testimone dell’opera di Maestri assoluti del cinema da Pasolini a Fellini, da Bertolucci ad Almodovar, da Dino Risi a Michelangelo Antonioni. 100 fotografie provenienti dall’immenso archivio dell’Associazione Mimmo Cattarinich di Roma per raccontare il cinema e i suoi protagonisti dagli anni Sessanta a oggi.
Una scelta strategica per implementare la qualità e la quantità della raccolta differenziata nel comune termale, che già si contraddistingue per ottimi risultati in questo senso, grazie all’impegno e al senso civico dimostrato quotidianamente dai cittadini. Nel corso del 2023, infatti, si è raggiunto il77,5% di raccolta differenziata. Le utenze che saranno interessate dalla nuova modalità di raccolta fanno riferimento alle vie: Cesare Battisti (dal civico 105 e 114), Giosuè Borsi, Giovanni Randaccio, Giuseppe Cesare Abba, Guglielmo Oberdan, Ippolito Nievo, Lazzaretto, Savioli, Tito Livio (dal civico 41 e 46), Vittorio Locchi.
Il servizio si articolerà con le stesse modalità seguite dalle altre 2.245 utenze già coinvolte nella raccolta Porta a Porta.
I bidoni, personali e dedicati, saranno consegnati a domicilio da AcegasApsAmga alle famiglie a partire da giugno. Nel caso gli operatori non trovassero alcun residente in casa, lasceranno un avviso per concordare la consegna.
In questi giorni, le utenze coinvolte dal nuovo servizio riceveranno via posta il kit con tutte le informazioni utili e il calendario con l’indicazione dei giorni di ritiro dei rifiuti. Il calendario della raccolta, comprensivo delle nuove utenze, e le corrette modalità di conferimento dei rifiuti sono disponibili sul sito www.acegasapsamga.it nella sezione assistenza e sono consultabili attraverso l’App “Il Rifiutologo”, scaricabile su qualsiasi telefono o pc. Per qualsiasi informazione o richiesta è at-
scarti verdi dei giardini dedicato a tutte le utenze del territorio di Abano. Il servizio comprende la fornitura, in comodato d’uso gratuito, di contenitori di 240 litri, nei quali raccogliere gli scarti vegetali della manutenzione dei giardini quali erba, foglie, ramaglie e radici.
È sempre possibile, inoltre, prenotare il servizio di raccolta rifiuti ingombranti a domicilio in tutto il territorio, chiamando il numero verde 800.955.988.
Infine, si ricorda che elettrodomestici, rifiuti elettrici ed elettronici, olii alimentari e mobili devono essere conferiti all’interno del Centro di Raccolta di Abano Terme, in via dei Colli 60/A, con il seguente orario: lunedì dalle 14 alle 18, giovedì e sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
11 SEDE COMUNALE: Piazza Caduti, 1 - TEL. 049 8245111 | WEB: www.comune.abanoterme.pd.it - EMAIL: urp@abanoterme.net
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Viabilità. La cooperativa Giotto si è aggiudicata l’appalto per i prossimi 5 anni
Piano parcheggi, si parte dal 1° luglio
Sono cinquantasette le soste a pagamento in più; le tariffe passeranno, in tutte le zone, a 1.30 euro all’ora. Aumentano gli abbonamenti
D al primo luglio prossimo parte il nuovo piano parcheggi ad Abano, con cinquantasette soste a pagamento in più e tariffe che passeranno, in tutte le zone, a 1.30 euro all’ora. Aumentano anche gli abbonamenti.
Il Comune di Abano vara il nuovo “piano parcheggi”, che sarà adottato dalla cooperativa Giotto che si è aggiudicata l’appalto per la gestione delle soste a pagamento per i prossimi 5 anni.
La cooperativa sociale gestisce ormai da più di 20 anni le zone di sosta a pagamento nel comune aponense. Sono già stati deliberati nuovi stalli a pagamento, nelle vie Pietro d’Abano, Liberale Da Verona e Cornelio Augure, per
complessive 57 nuove unità, che, aggiungendosi alle 157 deliberate in aumento già nel 2017, portano a complessivi 517 gli stalli a pagamento nel territorio aponense. I terminali di sosta, che dovranno sostituire quelli presenti perché ormai obsoleti, passeranno da 15 a 19 e saranno green e altamente tecnologici. Saranno gestite dalla società Input e si presenteranno energeticamente autosufficienti, ovvero dotati di batterie ricaricabili a lunga durata, pile verdi o alimentati ad energia solare; avranno il display in almeno 3 lingue.
La novità che interessa maggiormente i cittadini e turisti riguarda le tariffe delle soste a
Atti vandalici al parco del Montirone
Atti vandalici ai danni delle murature di un sito storico di Abano, il parco del Montirone. Sono almeno tre le zone dove si notato dei grossi fori al muro, provocati con una mazza, con accanto delle pietre gettate attorno. Non si tratta di certo di una caduta spontanea, ma di un chiaro atto vandalico.
“E’ quantomai improbabile che un muro, pur vetusto, decida di autoeliminarsi con queste modalità”, annota l’ex medico Livio Pezzato, che ha scoperto l’atto vandalico passeggiando per il parco. “Tra l’altro, i fori aumentano di dimensioni ogni giorno, e la presenza di persone che adottano le pietre come sedili è testimoniata dai rifiuti che vi sono attorno. Tutto questo, sia di origine naturale o provocato come credo da vandali, denota una deprecabile incuria nei confronti di quello che nei secoli è stato il simbolo di Abano. Vorrei ricordare a quelli che più degli altri dovrebbero conoscere la storia della
città, che nelle antiche stampe, diffuse in quei tempi, compare sempre il Montirone con i suoi bacini termali, oggi ridotti ad allevamenti di zanzare. Persino l’abate Barbieri agli inizi dell’800 ne parla. Poiché il verde è stato nei giorni scorsi sistemato, la cosa è stata segnalata agli uffici? Oppure chi fa la manutenzione su incarico dell’Ente se ne frega?”. “E’ disarmante notare come la gente si diverta senza alcun motivo a rovinare un bene storico e pubblico come il muro del Montirone”, annota l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Pietro Bano. “Allo stesso modo è anche preoccupante pensare che qualcuno sia andato lì con una mazza, perché questo ci vuole per demolire un muro. Visioneremo le telecamere della zona per scovare i responsabili. Chi sa qualcosa anzi si faccia avanti o ce lo comunichi. L’ufficio tecnico invece farà un sopralluogo e poi progetterà il ripristino delle murature”. (a.f.)
pagamento. Le tariffe orarie saranno aumentate, uniformate alla somma di 1.30 euro su tutto il territorio (le vecchie quote erano differenziate per zone, da 0.70 a 1.50 euro). Anche i costi per abbonamenti annuali, già entrati in vigore, saranno aumentati a 190 e 240 euro a seconda della zona. Quelli agevolati passeranno da 150 a 190 euro, gli altri da 200 a 240 euro (le tariffe per abbonamenti settimanali, quindicinali e mensili non sono oggetto di modifica).
E’ prevista, come detto, una durata della concessione di cinque anni, con facoltà di rinnovo per ulteriori due. La coop Giotto dovrà versare annualmente al Comune di Abano 57 mila euro e il 26% sugli incassi dei parcometri.
“La grande novità”, annuncia il sindaco Federico Barbierato, “è poi che la coop realizzerà una
propria sede logistica e rivolta ai cittadini nella casetta dismessa in legno del parco del quartiere Pescarini. Qui ci sarà un punto fisso al quale rivolgersi e questa operazione permetterà di rimettere in funzione una struttura oggetto in passato di atti vandalici. In più, nel bando, è previsto un intervento costante nella raccolta dei rifiuti nei parchi da parte del personale della coop”.
“I parcheggi si potranno rinnovare anche con App e da altri parcometri, essendo le colonnine altamente tecnologiche”, aggiungono l’assessore alla Sicurezza Ermanno Berto e la comandante della Polizia locale, Francesca Aufiero. “Si potranno ottenere anche ticket per gli autobus, i musei… insomma saranno macchinari touchscreen di ultima generazione”.
Federico
Franchin
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Terme
Territorio. Dopo anni di chiusura riprendono le proiezioni
Torna il cinema al Teatro Pietro d’Abano
L’iniziativa nasce da una collaborazione con App Movie del noto regista Mario Chiavalin. Rappresenta una bella novità per i residenti e un’offerta in più per i turisti
T
orna al Teatro Pietro d’Abano il cinema. Dopo anni di chiusura, la nuova proprietà riavvierà al piano terra la sala cinematografica. Lo farà grazie ad una collaborazione con App Movie del noto regista Mario Chiavalin. Ogni giorno ci saranno almeno tre repliche di proiezioni cinematografiche dei film firmati Movie Cinema Italia-App Movie, ma non solo. Insomma, torna il grande cinema in isola pedonale, ad Abano. La prima proiezione è stata sabato 18 maggio col film “Il circo delle meraviglie” che vede come protagonisti, tra gli altri, Pippo Franco e Iva Zanicchi. Pippo Franco è stato presente al Pietro d’Abano per la “prima” ufficiale.
Per presentare “Cinema Movie Abano” sono intervenuti alla conferenza stampa la titolare del teatro, Isabella Biffi, il regista Mario Chiavalin e il sindaco di Abano Federico Barbierato. Presenti anche Walter Poli presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto e Silvia Marsiglio, presidente del mandamento di Abano per Ascom. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di una sala cinematografica nel pieno centro cittadino.
“Siamo felici di riportare il cinema nel centro di Abano”, le parole di Isabella Biffi. “Dopo aver riaperto il teatro e aver inau-
gurato un nuovo foyer, ecco questa grande novità per tutta città di Abano, rivolta ai residenti della zona e ai turisti. Con App Movie si concretizza una grande collaborazione, che porterà alle proiezioni di molti film al Pietro d’Abano. Ringraziamo Mario Chiavalin per l’aver creduto in noi”.
“Iniziative come questa rappresentano un’occasione per creare eventi qualitativi
e quindi ampliare l’offerta sul territorio”, le parole del primo cittadino. “Ci onora la presenza di un regista molto conosciuto, che conosce il nostro territorio e che ha voluto esplorare questa possibilità da offrire a cittadini e turisti”.
“Una nuova esperienza unica per la città di Abano”, le parole del regista Chiavalin. Andrea Fedrigo
Abbandono dei rifiuti, si ripetono gli episodi all’isola ecologica di via Primo Maggio
Oramai è diventata una sorta di discarica a cielo aperto, un ecocentro distaccato. Stiamo parlando dell’isola ecologica di via Primo Maggio, nel pieno centro di Abano. Anche nelle scorse settimane materiale di vario tipo è stato abbandonato accanto ai cassonetti della spazzatura. “Ogni settimana la stessa storia”, sbotta Maurizio Tentori, presidente del comitato Abano dice No. “Chi segue i gruppi dedicati alle Terme su Facebook avrà certamente notato che non passa settimana che non venga segnalato l’abbandono di rifiuti lungo i cassonetti in via Primo Maggio. E’ una situazione diventata ormai insostenibile per i residenti della zona”. “Stiamo cercando di affrontare il problema con tutti i nostri mezzi a disposizione”, le parole del sindaco Federico Barbierato. “Abbiamo anche raddoppiato il numero di fototrappole e tra vigili e spazzino di quartiere il pattugliamento è massimo”. (a.f.)
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Montegrotto NEWS
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VENERDÌ 7 E SABATO 8 GIUGNO
terrà dal 21 al 23 e dal 28 al 30 giugno con il consueto stand gastronomico.
Nei dettagli, sabato 29 e domenica 30 giugno, dalle 17 alle ore 24, in viale Stazione e in via Claudiana ci sarà una pittoresca mostra-mercato con espositori di artigianato ar-
GIOVEDÌ 20 e VENERDÌ 21 GIUGNO TORNA LA FABBRICA DEL MONDO CON
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tistico, creatività e prodotti tipici enogastronomici. In strada saranno proposte musica e animazioni. Sabato 29 giugno alle 21, sul sagrato del Duomo, ci sarà un concerto bandistico che ripercorrerà le più belle e coinvolgenti musiche da film.
LA FESTA DELLA MUSICA
M
ontegrotto Terme festeggerà la Festa della Musica con una doppia serata: giovedì 20 giugno alle ore 21 in piazza Roma è in programma un grande concerto, mentre venerdì 21 giugno sarà dato spazio alle attività singolarmente proposte dai pubblici esercenti della città.
Saranno i discorsi di Giacomo Matteotti a ispirare le riflessioni sulla democrazia il 2 giugno a Montegrotto Terme. L’amministrazione comunale, in collaborazione con ANPI, propone in piazza Roma, a ingresso gratuito, lo spettacolo «Giacomo» del teatro dei Borgia. «Giacomo» è un testo che pone in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.
Lunedì 10 giugno alle 21 in piazza Roma, ci sarà lo spettacolo teatrale «Il corpo. Primo studio», nato da un'idea di Riccardo Nencini, con la regia di Matteo Marsan, di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino. Lo spettacolo racconta la storia di quattro donne, Velia, Anna, Julka e Margherita, che hanno legato la loro vita e il loro destino a quello dei loro uomini, Matteotti, Turati, Gramsci e Mussolini. Il pubblico sarà proiettato nella storia recente d'Italia, con gli eventi che si susseguono sulla base delle scelte di queste donne, coprendo il periodo della dittatura fascista, il sequestro di Matteotti, l’omicidio e infine il ritrovamento del corpo. Lo spettacolo è a ingresso libero.
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MARCO
PAOLINI A VILLA DRAGHI
DUE SPETTACOLI PER RICORDARE MATTEOTTI
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A Villa Draghi. Il progetto dell’amministrazione insieme all’Università di Padova
Il primo parco apistico delle Terme
Nel cotesto di Villa Draghi, a Montegrotto, nascerà il primo parco apistico delle Terme. L’idea è venuta all’amministrazione comunale sampietrina e al dipartimento di Ingegneria civile edile e ambientale dell’Università di Padova assieme a Sm. Sr., società spinoff dell’Ateneo patavino.
Il progetto prevede di sviluppare l’intervento del parco apistico nel contesto di Villa Draghi, in quanto sito disponibile per la predisposizione di spazi adeguati ed idonei. Nel dettaglio il progetto prevede la semina di prati fioriti e la messa a dimora di alberi e arbusti di interesse apistico. E’ prevista anche la realizzazione di un grande prato fiorito composto di varie specie floreali con fioritura scalare per coprire l’arco temporale da primavera ad autunno. Saranno realizzati inoltre dei percorsi didattici lungo i quali, con bacheche illustrative e apposite guide accompagnatrici, saranno illustrate le piante, la loro capacità nettarifera ed il periodo di fioritura potendo osservare le api nel loro lavoro. Il progetto stesso prevede altresì la realizzazione di una struttura in legno dove all’interno saranno inserite bacheche rappresentative e descrittive delle api, i loro ruoli durante il ciclo di vita, l’alveare e i suoi prodotti. Le arnie saranno separate dai visitatori da un’appropriata rete protettiva in acciaio, per poter assistere all’apertura delle casette e all’estra-
zione dei vespai da parte dell’apicoltore in completa sicurezza. In questo modo gli utenti potranno godere di un contatto ravvicinato con il mondo delle api, potendo così direttamente ascoltare i suoni e i profumi dell’alveare stesso. Il parco apistico costerà 1 10 mila euro. Di questi 33 mila euro saranno messi direttamente dal Comune, la restante parte dovrebbe arrivare dal finanziamento di un bando della Cariparo denominato “GreenUp”.
Da un punto di vista culturale ed educativo, lo scopo del parco è di diventare un punto di riferimento per le scuole del territorio. Si interverrà integrando la flora esistente e reintroducendo specie floreali scomparse, a causa dell’utilizzo di erbicidi in
agricoltura. L’ape e i suoi prodotti dell’alveare diventano asse portante del monitoraggio ambientale. L’importanza di un parco dedicato interamente alle api, per estensione e tipologia, può diventare l’elemento portante di un ampio progetto di rigenerazione ambientale, nonché fattore di attrazione turistica, come da esperienze esistenti in Slovenia e Germania.
Il Progetto, vista la particolarità, presenta delle opportunità nell’ambito del turismo, grazie all’integrazione di offerta con l’esistente Museo del Termalismo Antico e del Territorio e Villa Draghi, inseriti nel medesimo contesto di parco pubblico di 32 ettari.
Federico Franchin
Per i bambini della scuola Nievo è partito il pedibus
Dallo scorso 6 maggio è attivo per i bambini della primaria Nievo a Montegrotto Terme il piedibus. Un ultimo scorcio di scuola per testare il servizio in vista del prossimo anno scolastico. Sei giorni alla settimana, dal lunedì al sabato, con qualsiasi tempo eccetto eventi eccezionali, appuntamento alle 7.40 nello spazio adiacente all’Oratorio della Madonna Nera per andare tutti assieme accompagnati da due adulti, uno davanti “autista” e uno dietro “controllore”, che chiude la fila per andare tutti assieme a scuola.
“E’ una grande soddisfazioneafferma l’assessore all’istruzione di Montegrotto Terme - essere arrivati a realizzare questo progetto. Grazie all’iniziativa e alla volontà delle docenti e i genitori della Scuola primaria I. Nievo, fi-
nalmente siamo riusciti a concretizzare il progetto che vede anche l’importante collaborazione dell’Aussl 6. La promozione del cammino, dell’andare a piedi sul tragitto casa-scuola è un’azione molto importante. E’ un’attività motoria che fa bene alle persone e all’ambiente, contrasta la sedentarietà, riduce il traffico e
facilita la socializzazione. Infatti, lo si può considerare anche come una sorta di momento pre-scuola che consente ai bambini di poter stare insieme durante il tragitto e di arrivare a scuola più reattivi. Altro aspetto non trascurabile, li porterà ad acquisire una maggiore autonomia ed una conoscenza del territorio”.
Nel dettaglio il progetto prevede la semina di prati fioriti e la messa a dimora di alberi e arbusti. Saranno realizzati inoltre dei percorsi didattici, lo scopo è di diventare un punto di riferimento per le scuole del territorio
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Montegrotto Terme
Cultura. A cent’anni dalla sua morte, una serie di iniziative: due spettacoli teatrali, una biografia e un saggio
Una rassegna in ricordo di Giacomo Matteotti
Fino al 9 giugno prossimo la proposta dell’amministrazione, in collaborazione col Comune di Abano Terme per ricostruire, riflettere e tener viva la memoria di quanto accaduto
U na rassegna per ricordare, a cent’anni dalla sua morte, la figura di Giacomo Matteotti. Due spettacoli teatrali, una nuova edizione della sua biografia e un volume sul periodo successivo alla sua morte sono le proposte del programma culturale che è stato allestito dal Comune di Montegrotto Terme in collaborazione con quello di Abano Terme. “La mia idea non l’avete uccisa - in ricordo di Giacomo Matteotti a cent’anni dall’uccisione da parte dei fascisti” si è articolata dunque in più momenti, da fine maggio al 2 giugno, con un nuovo appuntamento per il 9 del mese. Il primo appuntamento è stato dunque lo spettacolo teatrale “Il corpo. Primo studio”, nato da un’idea di Riccardo Nencini, con la regia di Matteo Marsan, di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino. Lo spettacolo porta a conoscere la storia di quattro donne, Velia, Anna, Julka, Margherita che hanno legato la loro vita e il loro destino a quello dei loro uomini, Matteotti, Turati, Gramsci e Mussolini. Il pubblico è stato proiettato nella storia recente d’Italia, con gli accadimenti che si susseguono sulla base delle scelte intraprese da ognuna di queste donne: dal periodo della dittatura fascista al sequestro di Matteotti, all’omicidio e infine al ritrovamento del corpo. “I temi dell’antifascismo, delle lotte partigiane e la necessità di tramandare la storia anche alle nuove generazioni - sostiene l’amministrazione di Montegrotto - sono elementi cruciali per la nostra democrazia. Per noi tenere viva la memoria e la storia di quanto successo durante il fascismo è fondamentale. Vogliamo ricordare anche la figura di Giacomo Matteotti come capace amministratore e deputato interprete autentico di quel riformismo che oggi manca in Italia come l’ossigeno”. Il professor Giampaolo Romanato ha quindi presentato la nuova edizione della biografia di Giacomo Matteotti “Un italiano diverso”. “Ancora oggi - spiega l’autore - l’attenzione su Matteotti rimane prevalentemente rivolta al delitto. Io ho fatto una scelta diversa, dedicando alla sua morte soltanto le pagine conclusive. Non avrei potuto aggiungere nulla a quanto già sappiamo. Oggetto di questo libro è la sua vita, che conoscevamo molto meno. Sapendo come visse, capiamo perché morì”. Il 2 giugno, per la Festa della Repubblica, in piazza Roma va in scena lo spet-
tacolo del teatro dei Borgia “Giacomo”, proposto in collaborazione con Anpi. E’ un testo che pone in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. I principali temi sui quali il lavoro invita a riflettere sono il senso della
militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte. Ideazione e regia di Gianpiero Borgia su testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924, con Elena Cotugno. Infine, il 9 giugno presso Centro comunale Gino Strada verrà presentato il libro di Riccardo Nencini “Muoio per te”
che tratta il periodo successivo alla morte di Matteotti e riscopre il ruolo, cancellato, delle donne protagoniste di quella stagione. Ornella Jovane
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feli cità
Cercasi tutor per il progetto “Ci sto? Affare fatica”, aperto il bando È aperto il bando tutor per il progetto “Ci sto? Affare fatica” del Comune di Montegrotto Terme gestito dalla cooperativa Jonathan. I tutor sono giovani con un’età compresa tra 20 ai 30 anni che accompagneranno i ragazzi nella cura dei beni comuni del territorio. Saranno coinvolti, dal 5 al al 19 luglio per una settimana o più, dal lunedì al venerdì, in orario 8.30-12.30 per coordinare i giovani partecipanti al progetto, in gruppi di 10, nello svolgimento di svariate attività: cura del verde, pulizia di strade e sentieri, di tinteggiatura di panchine e staccionate, di realizzazione di murales decorativi, ecc.. Per ogni lavoro saranno affiancati anche da un adulto “tuttofare” (handyman) che trasmetterà le competenze tecniche/artigianali del lavoro sul campo. Per il tutor è previsto un “buono fatica” settimanale dal valore di 100 euro spendibile in abbigliamento, libri, cartoleria, spesa alimentare, tempo libero. Dovrà avere buone capacità relazionali, di gestione di gruppo, di coinvolgimento e di problem solving e dovrà partecipare a un minicorso di 6 ore di formazione prima dell’inizio del progetto. Info. dario.cappellaro@jonathancoop. com , tel. 320.2221500; www.montegrotto.org.
La dottoressa Beato va in pensione
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Un nuovo medico di medicina generale inizierà il servizio a Montegrotto a partire da giugno. Dal 31 maggio, la dottoressa Nadia Beato è andata in pensione e ha cessato il suo servizio come medico di medicina generale. “La ringraziamo per il servizio svolto in questi anni, durante i quali è stata un punto di riferimento per i suoi pazienti, nonché per le sue qualità professionali e per il rapporto di fiducia che ha saputo instaurare nelle relazioni”, spiega la vicesindaca Betty Roetta. “La ringraziamo anche per il clima di collaborazione e disponibilità con i Servizi sociali e con la nostra amministrazione. Dal primo giugno, la sostituirà la dottoressa Susanna Corazzina”. Il passaggio da un medico all’altro per i pazienti non avviene automaticamente; è necessario che i pazienti della Beato effettuino il cambio di dottore. (f.f.)
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“Controllino i loro esemplari per il trattamento”
L’Ufficio ambiente del Comune ha emanato due ordinanze in cui chiede a tutti i proprietari di monitorare gli esemplari nei loro giardini, attraverso controlli visivi e potature periodiche
Scatta un piano straordinario per il monitoraggio delle palme, pubbliche e private, di Montegrotto Terme a causa della presenza che è già stata rilevata in numerose palme in proprietà privata del parassita denominato Paysandisia Archon, un farfalla originaria dell’America Latina che è bellissima da adulta, ma tremenda da giovane, quando è una vorace larva, e per il rischio della diffusione del punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), un insetto originario dell’Asia meridionale estremamente dannoso per un gran numero di specie di palme, tra le quali la palma nana. Il punteruolo rosso un parassita aggressivo, in grado di portare in breve tempo alla morte gli esemplari attaccati e la cui diffusione metterebbe a rischio la presenza delle palme su tutto il territorio regionale, con un incalcolabile danno economico, ambientale e paesaggistico. Per questo per far fronte a questa emergenza l’ufficio Ambiente del Comune ha emanato nelle scorse settimane 2 ordinanze in cui chiede a tutti I proprietari di palme di monitorare gli esemplari nei loro giardini, attraverso controlli visivi e potature periodiche, pulizia, allontanamento e distruzione delle parti secche o delle guaine fogliari ingiallite e non più funzionali; di far eseguire a scopo preventivo trattamenti tramite irrorazione di insetticidi da ditte specializzate. Nel caso delle piante già infestate dalla Paysandisia dovranno essere eseguiti “trattamenti combinati tra energica potatura e endorchirurghia, e trattamenti chimici o biologici, oppure, nel caso le condizioni della palma siano irrimediabilmente compromesse dall’attacco del parassita, procedere all’abbattimento”. Per il punteruolo rosso si raccomanda invece di individuare tutti gli esemplari di palma appartenenti al genere Phoenix che sono maggiormente sensibili al parassita e di tenerli costantemente monitorati perché la presenza del parassita a detta degli esperti “può diventare un grave rischio per l’incolumità pubblica correlato alla caduta al suolo di parti vegetali o di intere palme infestate”. L’attenzione verso le emergenze legate alle infestazioni di insetti non riguarda solo quelle che provocano gli effetti sulle piante. Nelle scorse settimane, infatti, sempre a Montegrotto Terme c’è
stata la distribuzione gratuita delle pastiglie antilarvali contro la diffusione delle zanzare che da qualche anno rappresenta un pericolo per la diffusione di malattie, anche mortali, fra le persone come West Nile e Dengue. Al centro comunale Gino Strada in via Diocleziana i residenti hanno potuto ritirare una fornitura gratuita di pastiglie per nucleo familiare, fino a esaurimento delle scorte disponibili.
Alessandro Abbadir
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Maltempo, il Consiglio Comunale chiede al Governo e alla Regione di trovare i fondi per mettere al sicuro il territorio
La costruzione dei bacini di invaso per difendere il territorio delle terme euganee non è più rinviabile.
È chiaro ai cittadini che nei giorni scorsi hanno avuto disagi pesantissimi ed è chiaro agli amministratori locali che si trovano a gestire ormai con regolarità situazioni di gravità eccezionale.
Per questo il Consiglio comunale di Montegrotto Terme ha votato una mozione, presentata dal Consigliere che fin dal 2016 ha una delega speciale per i rapporti con i cittadini alluvionati, che chiederà al Governo e alla Regione dei Veneto di trovare con urgenza i 36,5 milioni di euro necessari per costruire i bacini multi-obiettivo già progettati per mettere al sicuro il territorio termale.
“Solo dall’inizio di quest’anno - afferma l’assessore alla Programmazione urbanistica - sono tre gli eccezionali eventi atmosferici hanno colpito i comuni del bacino dei colli Euganei, uno a febbraio e due a maggio.
I cambiamenti climatici e le conseguenti improvvise bombe d’acque mettono in crisi il sistema idrico sia principale che della rete minore provocando danni, disagi alla popolazione alle attività economiche e alle strutture alberghiere, e continuo impiego di uomini, mezzi e risorse pubbliche per fronteggiare l’emergenza”.
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Palme a rischio per due parassiti. L’invito rivolto ai
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L’evento. Ben settanta riuniti in contemporanea alla Fondazione Opera Immacolata Concezione
Guinness World Record a Padova per il più grande raduno di centenari
Padova e il Veneto sono entrati nel Guinness World Records™ per aver riunito presso la Fondazione Opera Immacolata
Concezione Onlus ben settanta centenari radunati contemporaneamente al Palazzo dello Sport di via Toblino, alla presenza del giudice del Guinness World Records™ Lorenzo Veltri. Demolito dopo otto anni il precedente record detenuto dalla città di Brisbane, in Australia, che era stata capace di radunare 45 centenari nel 2016. «Un primato fantastico – spiega il direttore generale della Fondazione Opera Immacolata
Concezione Fabio Toso – che siamo riusciti a raggiungere grazie al lavoro di tutti colori che si sono impegnati per mettere in moto questa imponente macchina organizzativa. Oggi la soddisfazione e l’orgoglio è stata quella di vedere così tanti centenari riuniti in questa grande festa che hanno voluto fortemente essere presenti». I numeri: 55 femmine e 15 maschi hanno concorso al record, Luigi Zanon, 106 anni (nato il 7 aprile 1918), era il più anziano presente, mentre Ada Trevisan (17 ottobre 1919), 104 anni, era la donna più anziana che ha partecipato al Guinness World Records™. 180 Enti hanno risposto all’invito del Club Over 100, della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus e della Provincia di Padova, 175 comuni hanno offerto collaborazione partecipando all’evento, con tutte le province del Veneto e la Città metropolitana di Venezia che hanno dato il loro sigillo. A questi vanno aggiunti Anci Veneto e ben 75 patrocini concessi per il tentativo di record. Circa 750 centenari censiti dalla macchina organizzativa che hanno risposto, così suddivisi. La Provincia di Padova ne ha segnalati 243, di cui 115 nella città di Padova, 10 in provincia di Rovigo, 89 quella di Belluno, 163 quella di Treviso, 208 quella di Vicenza, di cui 70 a Vicenza città, 34 quella di Venezia. Le fasi della cerimonia sono state scandite dalla Fanfara dei Bersaglieri.
Il senatore Antonio De Poli ha illustrato la proposta di legge per fare piantare un albero per ogni centenario, come per ogni nuovo nato. La proposta prevede incentivi per le amministrazioni locali che mettono a dimora un
albero per ogni residente centenario, nella gestione degli spazi verdi a livello urbano e nell’ambito di interventi di rigenerazione urbana e ambientale: «E’ una proposta che ha una doppia chiave, green, di attenzione all’ambiente, certamente, ma ha anche un’impronta sociale perché i nostri anziani sono i testimoni viventi del passato. E’ importante valorizzarli perché è nell’incontro tra le generazioni che si costruisce l’identità di una Comunità e di una Nazione. In questo grande giorno che ha portato questo grande record si è scoperto ancora di più il valore dei nostri centenari che hanno voluto essere presenti per festeggiare tutti insieme».
Il “Club Over 100 - ricomincio da zero” è un originale sodalizio nato nel 2008, ispirato dalla Fondazione Oic, che riunisce tutte le persone con almeno cento anni di vita. Fin dai suoi inizi, il club ha promosso il raduno annuale degli over 100, con 16 edizioni che si sono rivelate un successo sia in termini di partecipazione (con più di 500 persone), sia perché hanno coinvolto diverse generazioni insieme, oltre alla presenza delle istituzioni e della banda musicale. Il Club ha vinto la sfida di superare il record mondiale sul più numeroso raduno di centenari e centenarie, contribuendo in modo determinante ad una grande festa di amicizia intergenerazionale, tutti uniti per un obiettivo simbolico: «Siamo orgogliosi per questo record – spiega il responsabile del Club Over
100 Davide Ceron – reso possibile dallo sforzo congiunto di tutta la macchina organizzativa della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus». «Da sempre il nostro motto è “la longevità come risorsa” ed in questo senso i centenari ne sono ovviamente la massima espressione, rappresentando un inestimabile patrimonio di esperienze e vita - dichiara il presidente della Fondazione Oic Onlus Andrea Cavagnis - La calorosa adesione alla sfida del Club Over 100 da parte delle amministrazioni locali venete, non a caso un territorio con un’altissima concentrazione di Over 100, dimostra come sia stato compreso il valore simbolico dell’iniziativa. Abbiamo raggiunto un grande primato, testimoniando così anche visivamente come l’alta qualità di vita dei nostri Comuni favorisca proprio una vita longeva». La cerimonia si è conclusa con la piantumazione di un maestoso ulivo centenario e con i colpi di pala a sigillarne il simbolo nel grande parco della Mandria a cui hanno contribuito anche gli ultra centenari Iolanda Paccagnella e Walter Visentin in rappresentanza dell’esercito di ultra centenari riuniti.
Vincenzo Gottardo
Il “Club Over 100 - ricomincio da zero” è un originale sodalizio nato nel 2008, ispirato dalla Fondazione Oic, che riunisce tutte le persone con almeno cento anni di vita. Da allora ha promosso raduni annuali
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I settanta centenari riuniti davanti alla torta. A destra: l’ulivo centenario piantato nel Parco della Mandria
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Il
libro. Scritto da don Marco Galante, cappellano all’ospedale di Schiavonia, con Sara Melchiori
“Io sono con te”: la testimonianza della solidarietà durante la pandemia
I
n un’epoca segnata dal Covid, “Io sono con te” emerge come un’opera che riunisce frammenti di esperienze umane attraversate dalla sofferenza e dalla speranza. Scritto a quattro mani da don Marco Galante, sacerdote operante nel cuore dell’ospedale Covid di Schiavonia, e dalla giornalista Sara Melchiori, il libro cattura la complessità delle vite intrecciate durante la pandemia. Durante la pandemia, don Marco ha trascorso i giorni all’interno di un ospedale Covid, diventando una costante presenza di ascolto, conforto e preghiera sia per i malati che per il personale ospedaliero. La sua esperienza si è intrecciata con domande esistenziali e momenti di profondo mistero, affrontando la sofferenza e il sollievo, la paura e la fiducia, i distacchi e gli incontri. La sua presenza è stata una luce di speranza in un momento
di oscurità, un faro di fede nel mezzo della tempesta.
Nel cuore dell’oscurità, don Marco ha portato con sé il Vangelo della Vita, offrendo presenza e vicinanza in un contesto in cui la solitudine, il dolore e l’incertezza rendevano difficile persino respirare.
Il suo vissuto diventa così un richiamo alla solidarietà umana, ricordando che nessuno dovreb-
Quattro anni dopo vengono ricomposte le vite segnate dal Covid, tra isolamento, attese e dolorosi addii
be mai affrontare da solo il dolore, la paura o la morte.
Quattro anni dopo, Sara Melchiori ricompone i frammenti delle vite devastate dal Covid-19, tra giorni di isolamento e incon-
tri selezionati. Insieme all’amico don Marco, ha raccolto pezzi di storie altrui e personali, permeate di sofferenza, domande senza risposta, ma anche di dono, presenza e ascolto empatico. Il
Il fumettista Zerocalcare firma le copie e disegna… la Piazza
In centinaia in coda per ore dalle prime ore della mattina per il fumettista di fama nazionale Michele Rech in arte Zerocalcare.
L’artista, che negli ultimi anni ha riscosso un successo importante sulla piattaforma online Netflix con due serie TV, è tornato in libreria dal 7 maggio con il suo nuovo volume “Quando muori resta a me”.
Prosegue il viaggio autobiografico questa volta nel racconto del suo rapporto con il padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna.
Negli interstizi dei non detti, l’amore incrollabile di un padre per il suo unico figlio attraversa alcune delle pagine più buie della Storia del nostro Paese, silenziosamente coraggioso.
Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede.
Con questa nuova storia Zerocalcare ha incantato Padova che lo ha accolto lo scorso 21 maggio alla Feltrinelli con una folla immensa di tutte le età facendo capire come e quanto sia trasversale.
Il tour firmacopie proseguirà toccando Bari e Napoli. (A.B.)
libro, pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova, non solo testimonia le tragedie e le difficoltà affrontate, ma anche la resilienza e la solidarietà emerse in tempi così oscuri. Come molte
altre persone e famiglie, Sara ha sperimentato i dolori inflitti dal virus: l’isolamento di un genitore in ospedale, la perdita di un caro anziano (a causa del Covid), senza poterlo salutare o confortare una sola volta.
“È come raccogliere briciole di esperienze troppo comuni. Briciole di dolori molto più grandi e strazianti”, scrive Melchiori. “Sono pezzi di un puzzle, sparsi sul tavolo della vita senza un’immagine da completare...”.
“Io sono con te” diventa così un tentativo di dare un senso alle esperienze vissute durante la pandemia, una testimonianza della forza dell’umanità di fronte all’avversità. Con la prefazione del vescovo Pavanello, il libro richiama alla memoria e all’insegnamento tratti dall’esperienza del Covid, incoraggiando a non dimenticare il valore della solidarietà umana.
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Don Marco Galante e Sara Melchiori hanno scritto il libro a quattro mani
Dall’Arcella a New York. Ha ottenuto l’ammissione alla prestigiosa Manhattan School of Music
Chrystelle Catalano, una virtuosa del violino che incanta il mondo
C
hrystelle Catalano, ventottenne violinista padovana, ha ottenuto l’ammissione alla prestigiosa Manhattan School of Music di New York, distinguendosi come unica italiana nel programma. Grazie alla sua passione e dedizione, ha ampliato le sue conoscenze con rinomati maestri internazionali, tra cui M° Ilya Grubert e il M° Massimo Quarta. Il suo eccezionale talento non è passato inosservato: nel 2016, Salvatore Accardo l’ha selezionata per unirsi al suo quartetto per la serie di concerti Accardo & Friends, esibendosi in rinomati festival come Siena, Sacile,
“Passione, costanza e disciplina sono fondamentali, insieme al sostegno di un maestro che creda in te”
Otranto e Castel Sant’Angelo a Roma. Inoltre, Claudio Scimone l’ha invitata a collaborare con i Solisti Veneti dopo che ha vinto una borsa di studio sull’interpretazione barocca.
Da dove nasce la tua passione?
In famiglia la musica è sempre stata presente. A tre anni insieme a mio fratello ho iniziato a suonare il pianoforte. Ma quando è arrivata la scelta di decidere lo strumento ho scelto il violino. Non c’è un motivo specifico. È uno strumento facile da trasportare, mi piace la sua forma. È uno strumento solista, ma che può dialogare anche con l’orchestra.
Dopo un lungo viaggio attraverso diverse istituzioni musicali in Italia e in Europa, hai deciso di preparati per l’audizione per la Manhattan School of Music.
È sempre stato un sogno nel cassetto per me. Finalmente ho trovato il coraggio di seguirlo e mi sono presentata all’audizione. Nel 2021, il processo di selezione prevedeva una prova online durante la quale ho eseguito diversi brani. Ho scelto di iniziare con il mio pezzo preferito, il Concerto per violino in Re Maggiore op. 35 di Tchaikovsky. Dopo quello la tensione è diminuita. Dopo Wieniawski, Bach, Paganini e Beethoven, ho concluso con un brano con contemporaneo (F. Vacchi: Respiri, per violino solo) scritto dopo il 1960.
Cosa rappresenta la musica?
La musica è una forma di comunicazione universale che può avvicinare le persone in modi profondi. Durante un concerto, ci si può sentire distaccati dai problemi e dalle preoccupazioni quotidiane, immergendosi completamente nell’esperienza musicale. La musica ha il potere di portare conforto nelle difficoltà e nelle sofferenze, offrendo un’opportunità di riflessione e di consolazione attraverso melodie e armonie che toccano il cuore e l’anima.
Torniamo in America. Hai vinto un altro concorso ed ora sei la più giovane musicista stabile della Palm Beach Opera (Palm Beach, Florida).
Qui ci sono molte occasioni ed opportunità lavorative. Collaboro inoltre con la New World Symphony Orchestra (Miami, Florida), la New Haven Symphony Orchestra (New Haven, Connecticut), la Long Island Concert Orchestra (Long Island, New York) e sono primo violino di Spalla e violino solista con la Manhattan Symphonie.
Le tue radici italiane sono parte integrante della tua identità e della musica.
È davvero un privilegio aver avuto l’opportunità di studiare e suonare con violinisti di così alto calibro della scuola veneta come Giovanni Guglielmo, Piero Toso, Glauco Bertagnin e di collaborare con Claudio Scimone. Ciò che
ho imparato in tutti questi anni è un vero tesoro che sento debba essere condiviso con i musicisti e il pubblico statunitense. È per questo motivo che con la mia orchestra proponiamo spesso concerti che includono musiche di Vivaldi tratte dall’Estro Armonico e da La Stravaganza, oltre a brani di Tartini. Un repertorio che non solo celebra la ricchezza e la bellezza della tradizione musicale italiana, ma permette anche di trasmettere la nostra passione e dedizione alla musica al pubblico internazionale.
Qual è il segreto del tuo successo?
Non c’è una ricetta magica per il successo nel mondo della musica o in qualsiasi altro campo. Trovare un Maestro che creda in te è sicuramente un passo importante, poiché il loro sostegno e la loro guida possono fare la differenza nel tuo percorso. Anche il sostegno della famiglia e degli amici è cruciale, poiché ti aiuta a superare le sfide e a mantenere la determinazione quando le cose si fanno difficili. Personalmente, ho dovuto rinunciare a molte serate per dedicarmi allo studio e alla preparazione delle audizioni, ma è stato il sacrificio necessario per perseguire i miei obiettivi. La passione, la costanza e la disciplina sono fondamentali. Senza di esse, è difficile progredire e raggiungere i propri scopi nel lungo termine.
Sara
Riconosciuta a livello internazionale nel campo della musica da camera e orchestrale. In autunno sarà a Padova per un concerto in collaborazione con l’università di Padova
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Busato
Chrystelle Catalano (Foto Marije Van Den Bergh)
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La città in festa si tinge di verdeoro
È terminata con una finale italo brasiliana la trentesima edizione: sotto i riflettori dello Stadio delle Terme di Monteortone il Flamengo ha così potuto sollevare la coppa per la seconda volta consecutiva
Sotto i riflettori dello Stadio delle Terme di Monteortone il Flamengo, storica società di Rio de Janeiro fondata nel 1895, ha sconfitto per 3-1 gli under 14 dell’Empoli e ha così potuto sollevare la coppa per la seconda volta consecutiva. Dopo 44 partite in cinque giorni, ospitate da tante realtà sportive del territorio (Battaglia Terme, Terradura, Due Carrare, Giarre, Monterosso e Senza Frontiere), la finalissima è stata una partita godibile, di ottimo livello tecnico e più equilibrata di quanto non suggerisca lo score finale. Il match ha visto a lungo i baby toscani rispondere colpo su colpo alle folate dei brasiliani, fisicamente straripanti e dotati di un’ottima padronanza della palla.
Una prestazione orgogliosa che ha sicuramente lasciato soddisfatto il tecnico dell’Empoli Fabio Zaza, tonato ad Abano da mister dopo aver disputato il torneo da giocatore, nel 2002 con la maglia del Bologna. La finale anticipata al sabato era una delle scommesse fatte dagli organizzatori quest’anno e si può senz’altro dire che sia stata vinta. Si è assistito infatti a un ultimo atto molto partecipato, che ha fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti e decine di persone ad osservare dalla recinzione di bordo campo, comprese due famiglie empolesi partite nel primo pomeriggio alla volta di Abano, dopo aver saputo della vittoria dei blu in semifinale con il quotato Porto.
La cerimonia finale, come quella della partita inaugurale, è stata sfarzosa ed emozionante, con colonna sonora, fuochi d’artificio e tanti selfie e dirette Instagram per i ragazzi del Flamengo che hanno a lungo festeggiato,
Volley Virtus Abano, la promozione in prima divisione
La squadra ha ottenuto la promozione in Prima divisione e in casa Virtus Abano la soddisfazione è evidente. “Abbiamo centrato l’obiettivo che si era posta la società”, spiega il coach, Valerio Masiero. “Lo abbiamo fatto con un anno di ritardo rispetto ai programmi, ma l’importante era salire di categoria. Per le ragazze che sono rimaste è stata una festa rimandata di un anno, per le altre è un approdo in una categoria che per loro è più consona. E’ stata una stagione esaltante, nella quale abbiamo avuto, solo un paio di settimane fa, un piccolo incidente di percorso, perdendo l’unica partita stagionale con l’Arzerello. Siamo felici, perché meglio di così credo fosse difficile fare. E’ stata una bella stagione, segnata ma-
gari da qualche difficoltà iniziale, ma nel complesso ci siamo tolti davvero una bella soddisfazione”.
Il punto di forza della Virtus? “E’ stato il gruppo. Non c’erano punti di forza, tutte le ragazze sono forti.
applauditi dalle loro famiglie e dagli sportivi presenti.
Quindi, si è conclusa un’edizione senza dubbio positiva che, a trent’anni dal primissimo calcio d’inizio della kermesse, ha confermato lo status del torneo,
Sono tutte pallavoliste che sanno giocare a buoni livelli e che, quando sono state tutte a disposizio-
ormai tra i più ambiti dai settori giovanili di mezzo mondo. Un’occasione straordinaria per far vivere ai ragazzi un’esperienza di sport, rispetto e integrazione tra culture e, perchè no, anche per fare solidarietà.
La manifestazione ha infatti sostenuto le realtà del territorio, raccogliendo tutti fondi i necessari all’Associazione Nuoto Portatori Handicap ODV e il suo progetto “Nuoto Accessibile Per Tutti” che si propone di migliorare significativamente la qualità della vita delle persone con disabilità consentendo loro l’accesso alle strutture acquatiche nel caso l’handicap lo rendesse difficoltoso o impossibile.
Tramite la sua rete e con libere donazioni allo stadio, inoltre, il torneo ha aiutato anche il Gruppo Scout Abano ad acquistare una nuova tenda per il loro campo estivo, in programma ad agosto sull’Appennino.
Federico Franchin
ne, non ce n’è stata per nessuno. L’amalgama è stato perfetto”. La festa è stata invece nel segno di una tradizione.
“Il giorno dopo la promozione, compatibilmente con gli impegni lavorativi delle ragazze, abbiamo fatto festa al Tankard, la birreria di Abano nella quale siamo andati al termine di ogni match”.
La dedica di coach Masiero è speciale. “La promozione la dedico alle mie ragazze. Per me è stata la prima promozione da allenatore di una squadra femminile. Poi ci tengo a dedicare questa promozione a mio padre che è in ospedale e che non sta molto bene, ma che ha gioito con me. Infine, ultimo ma non ultimo per importanza, al presidente, persona fantastica”. (a.f.)
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#Regione
L’appuntamento elettorale. Sarà un importante test in vista delle regionali del prossimo anno e anche delle comunali a Venezia
Elezioni europee, e se il voto di giugno cambiasse il volto della politica italiana?
Fratelli d’Italia punta al gradino più alto del podio, probabile testa a testa tra Lega e Forza Italia per il secondo posto. Il Pd guarda all’asticella psicologica del 20%. E nel 2025 in laguna c’è già chi azzarda la staffetta Zaia - Brugnaro
M anca ormai pochissimo e si apriranno le urne delle elezioni europee. Forse per la prima volta, almeno a seguire i dibatti e ascoltando le conversazioni al bancone del bar, questa scadenza elettorale sembrerebbe appassionare gli elettori italiani e veneti. Diciamoci, infatti, la verità: fino ad oggi le Europee hanno sempre scaldato poco i cuori di un elettorato che dimostra, più in generale, una crescente disaffezione al voto.
Questa volta potrebbe essere diverso perché alcuni “esperimenti”, promossi dai partiti politici proprio per elezioni Europee, potrebbero cambiare significativamente il panorama politico nazione e regionale.
Partiamo dallo scenario più vicino: il Veneto.
Il prossimo anno si voterà per le elezioni regionali e, dato non irrilevante, per le Comunali di Venezia. Tanto in regione quanto nel capoluogo si può parlare di fine di un’era. Parlamento e Governo, a trazione Fratelli d’Italia, non hanno, infatti, consentito la possibilità di correre
per un terzo mandato al Sindaco della città capoluogo, Luigi Brugnaro e al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Le elezioni europee, dunque, in questo senso rappresentano un primo test attraverso il quale definire rapporti di forza e, un’eventuale, griglia di partenza in vista del 2025.
Anche se, per rimanere al 2025, si sta facendo largo una voce molto interessante anche se al momento priva di conferme: Zaia e Brugnaro potrebbero compiere un trasloco di poche centinaia di metri. Da Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto a Ca’ Farsetti, il Municipio di Venezia, ci sono, infatti, pochi minuti di motoscafo. La notizia, che molti osservatori stanno attendendo, dunque, è quella di una candidatura a sindaco di Luca Zaia e quella di Presidente della Regione di Luigi Brugnaro. Dopo le elezioni europee, anche da questo punto di vista, se ne saprà di più e il risultato elettorale, ma soprattutto i flussi – ovvero gli spostamenti da un voto all’altro
– diranno se questa suggestione abbia la possibilità di divenire realtà.
Lo scenario meno prossimo, invece, è quello nazionale.
Il Partito Democratico sente crescere attorno a se una certa fiducia. La segretaria Elly Schlein in un suo recente tour veneto alle domande dei cronisti non si è voluta sbilanciare in pronostici, ma è chiaro a tutti che i democratici terranno d’occhio due parametri essenziali: se saranno sopra o sotto l’asticella psicologica del 20% e il distacco dal maggior rivale interno, il Movimento 5Stelle.
Assunto che Fratelli d’Italia si confermerà come primo partito, l’attenzione è tutta rivolta al derby per la seconda piazza del centrodestra tra la Lega di Salvini e Forza Italia. Molto sta facendo discutere la candidatura tra le fila leghiste del generale Vannacci. Una scelta questa voluta fortemente dal leader nazionale e contestata aspramente dalla base e, in particolar modo, dai principali esponenti veneti del Carroccio con Zaia in testa. Nei giorni scorsi il celebre politologo Paolo Feltrin ha dato una chiave di lettura molto interessante che, in un qualche modo, potrebbe dare una spiegazione alla scelta di Salvini di candidare il generale nonostan-
te le proteste dei suoi. Il professor Feltrin, infatti, ha spiegato, ci perdonerà la sintesi, come questa candidatura in una fase nella quale la Lega non è più quel “sindacato del Nord” che era una tempo, possa intercettare quel voto “ribelle” e “politicamente scorretto” del quale FDI, fin quando era all’opposizione, ha goduto e che oggi, con le responsabilità di governo e la svolta europeista in corso, non può più permettersi di corteggiare.
L’ennesimo azzardo di Salvini, e molti in passato gliene sono riusciti visto che è diventato segretario di una Lega che stava al 4%, per confermarsi seconda forza della coalizione, respingendo la crescita di Forza Italia, e per lanciare un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. Vedremo cosa succederà: quello che è certo è che dal giorno dopo le Elezioni Europee gli scenari, nazionale e regionale, potrebbero vedere delle mutazioni anche molto repentine. (r.r.)
Si vota per il sindaco in 309 Comuni veneti, meno partiti e più liste civiche
Oltre la metà dei Comuni veneti andranno al voto anche per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Nella nostra regione sono ben 309 le amministrazioni comunali da eleggere, oltre i 55% del totale, la netta maggioranza tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. E proprio in polesine si vota anche nella città capoluogo di provincia, a Rovigo, 50 mila abitanti, dove è in corso un serrato confronto tra i numerosi candidati in lizza.
In tutto il Veneto i Comuni con più di 15 mila abitanti sono 24: qui gli elettori potrebbero essere chiamati al turno di ballottaggio il 23 e 24 giugno se non vi sarà un eletto con più del 50 per cen-
to dei voti. A Vicenza le amministrative coinvolgono ben 75 Comuni, fra i quali spiccano Bassano del Grappa con i suoi 42 mila abitanti, ma anche Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Cassola. In provincia di Padova si vota in 52 Comuni, quelli con più di 15 mila abitanti sono Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano Dentro. Più nutrita la pattuglia a Treviso con 55 Comuni, con i quattro “grandi” Vittorio Veneto, Mogliano Veneto, Paese e Preganziol. Dei 16 comuni al voto nel territorio metropolitano di Venezia sono sempre 4 i centri maggiori: Portogruaro, Spinea, Scorzé e Noale.
Tra le centinaia di liste che si presenta-
no al voto spicca la sempre più massiccia presenza di gruppi civici, diretta espressione del territorio, più o meno vicini ai diversi schieramenti politici, talvolta con un esplicito riferimento, in altre occasioni invece del tutto indipendenti dai partiti. Spesso sono espressione del gruppo di maggioranza uscente, che ripropone il sindaco uscente per il secondo mandato e da quest’anno anche per il terzo, oppure che si presenta con un novo candidato nel solco della continuità. Molte civiche anche tra le opposizioni o i gruppi che auspicano un cambio di rotta nella gestione amministrativa. In questo panorama le liste espressione dei partiti tradizionali sono in netto
calo ma non sono certo scomparse, e in ogni caso i partiti hanno il loro peso, soprattutto nei centri più grandi. Sarà un vero test per la Lega nei territori in cui esprime numerosi sindaci e amministratori: gli scossoni dell’ultimo anno si ripercuotono anche sugli equilibri locali e sulle candidature. Fratelli d’Italia punta a rafforzare la sua presenza anche nei consigli comunali, come il Partito Democratico e Forza Italia cercheranno di conquistare alcune amministrazioni. In calo invece le liste del Movimento 5 Stelle dopo gli exploit delle tornate precedenti. Crescono invece i piccoli comuni nei quali si presenta un solo candidato, il cui obiettivo sarà vincere l’astensionismo.
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FORZA ITALIANOI MODERATI - PPE
Antonio Tajani
Sandra Savino
Flavio Tosi
ecco i candidati a Nordest
Matteo Gazzini
Rosaria Tassinari
Cristina Andretta
Giampiero Avruscio
Antonio Cenini (Cenno)
Francesco Coppi
Arianna Corroppoli
Isabella Dotto
Bruno Molea
Deborah Onisto
Antonio Platis
Alessandra Servidori
PACE TERRA DIGNITÀ
Raniero Luigi La Valle
Benedetta Sabene
Michele Santoro
Khaled Al Zeer
SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)
Herbert Dorfmann
Roberta Bergamo
Felix Nagler
Franca Padovan
Otto Von Dellemann
Ursula Thaler
STATI UNITI
D’EUROPA
Graham Robert Watson
Antonella Soldo
ALTERNATIVA POPOLARE
Giulia Pigoni
Davide Bendinelli
Gabriella Chiellino
Muharem Saljihu (Marco)
Maria Laura Moretti
Giorgio Pasetto
Francesco Bragagni
Marina Sorina
Luigi Giordani
Fabio Valcanover
Aurora Pezzuto
Nicola Cesari
Kateryna Shmorhay (Katya)
MOVIMENTO 5 STELLE
Sabrina Pignedoli
Ugo Biggeri
Martina Pluda
Cinzia Morsiani
LIBERTÀ
Cateno De Luca
Laura Castelli
Vito Comencini
Francesco Amodeo
Valeria Allocati
Pier-Giorgio Ardeni
Ginevra Roberta Bompiani
Fiammetta Cucurnia
Francesco Di Matteo
Dario Dongo
Luigi Gallo
Alessandra Guerra
Paolo Rossi
Electra Stamboulis
Elisa Tagliavini
Paola Gori
Maria Angela Ferri
Giacomo Zattini
Paolo Bernini
Mohamad Kamel Malak (Pino)
Stefania Braghetta
Rada Bolognesi
Fulvia Panza
Diego Nicolini
Andrea Bardin
Cesidio Antidormi (Anti)
PARTITO DEMOCRATICO
Stefano Bonaccini
Annalisa Corrado
Ivan Pedretti
FRATELLI D’ITALIA
Giorgia Meloni (Giorgia)
Sergio Antonio Berlato
Alessia Ambrosi Antonella Argenti
Elisabetta Gualmini
Alessandro Zan
Alessandra Moretti
Sara Vito
Sara Ferrari
Antonio Mumolo
Giuditta Pini
Marcello Saltarelli
Silvia Panini
Lorenzo Gennari
Paola Gazzolo
Andrea Zanoni
Silvia Bolla
Stefano Cavedagna (Cavedania)
Alessandro Ciriani
Elena Donazzan
Guglielmo Garagnani
Valeria Mantovan
Maddalena Morgante
Anna Olivetti
Lucas Pavanetto
Daniele Polato
Piergiacomo Sibiano (Piga)
Stefano Bandecchi
Lucrezia Chermaz
Alberto Bosi
Sabine Gruber
Filippo Bruschi
Miriam Nardelli
Marco Schenardi
Silvia Pilati
Paolo Alli
Barbara Previati
ALLEANZA VERDI E
SINISTRA
Cristina Guarda
Domenico Lucano (Mimmo)
Brigitte Foppa
Nicola Dall’Olio
Mauro Beccari
Sara Cunial
Mirko De Carli
Rehana Kausar
Meryem Khaioui (Maria)
Chiara Vanessa Michelon
Cinzia Pasi
Ugo Rossi
Enrico Rizzi
Paolo Silvagni (Valleverde)
Giorgia Tripoli
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Stefano Dall’Agata
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Federica Sabbati
Umberto Costantini
Rosanna Conte
Anna Maria Cisint
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Morena Martini
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Roberto Paccher (Pacher)
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Stefano Zannier
30 www.lapiazzaweb.it 20 · 270x70 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro.
passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it Regione Verso il voto. L’8 e il 9 giugno alle urne, attenzione alle preferenze Europee,
Veneto24
L’analisi. Mario Rodriguez, esperto di comunicazione politica, già docente all’Università di Padova
“Questa campagna elettorale assomiglia tanto ad un casting”
Pesano l’astensionismo e lo scetticismo verso l’Unione Europea, ma crescono i movimenti civici e la spinta all’internazionalizzazione
In una campagna elettorale che assomiglia ad un “casting” e sulla quale aleggia lo spettro dell’astensione, spicca in Veneto la vitalità dei movimenti civici ma anche un certo scetticismo verso l’Unione Europea. Su questo spazia l’analisi di Mario Rodriguez esperto di comunicazione politica e per molti anni docente all’Università di Padova.
Professore, guardando alle candidature, contano più il nome del programma?
Siamo di fronte alla sempre maggiore spettacolarizzazione della politica attraverso i media. Assistiamo ad una crescente personalizzazione, questa campagna elettorale sembra un casting. E’ un confronto in cui i contenuti delle elezioni, per esempio l’assetto futuro auspicato del Parlamento Europeo, dell’Europa come istituzione, passa in ombra. Questo ovviamente allontana gli
elettori, ma in Veneto state anche vivendo delle esperienze molto interessanti. C’è in questa regione una vitalità delle cosiddette liste di comunità o civiche che è molto significativa.
Ci spiega perché?
Il civismo rafforza il senso di comunità, per arrivare al cuore degli elettori e avvicinarli. Cerca di ridare una ragione nell’andare a votare. Altrimenti l’elettore si sentirà sempre più lontano. Vedrà una politica che meno gli interessa, o in termini materiali o simbolici, e questo farà crescere il fenomeno dell’astensione.
Come conquistare allora l’attenzione degli elettori?
Credo che si debba lavorare con coraggio nel ristabilire una relazione tra il cittadino e le istituzioni. Ma anche tra il cittadino e i partiti, queste forme organizzate che stanno tra la società civile fra le istituzioni. Sono un
po’ come i cardini delle porte. Le porte si possono aprire, si possono muovere attorno a un cardine. Ebbene, il cardine della democrazia sono i partiti politici. Ma queste figure sono entrate in crisi e non si riesce a capire bene a cosa servano. Invece servono a far capire ai cittadini, agli elettori, che il loro voto può essere deter-
minante e incidere nelle scelte che influiscono sulla qualità della vita.
L’Unione Europea è vista da molti come la classica matrigna, come quella che osteggia lo sviluppo in Veneto. Questa narrazione avvicinerà al voto?
Il trend di aumento delle astensioni e profondo e avrà bisogno di
grandi cambiamenti per arrestarsi. I grandi cambiamenti sono anche frutto di shock, in momenti di crisi. In Veneto avete vissuto i movimenti di contrasto verso alcune decisioni dell’Europa, ma il Veneto è un’esperienza fantastica di integrazione internazionale. Ci sono quelli che hanno protestato ma ci sono esperienze di aziende fortemente orientate all’internazionalizzazione. In questa regione convivono i due aspetti, da una parte la paura ma dall’altra anche forti spinte all’internazionalizzazione. Gli elettori decideranno da che parte stare ma abbiamo sicuramente bisogno di un’Europa più forte che sappia rappresentare gli interessi di questa parte di mondo che appare sempre più un’eccezione, rispetto a mezzo secolo fa. Avremo bisogno di costruire i nuovi italiani europei, il nuovo modo di sentirsi in questa comunità europea di cui non possiamo non sentirci parte”. a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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Mario Rodriguez
Economia. Interviene Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
Il Veneto brilla per “intelligenza artigiana” Le imprese di fronte all’innovazione
L
o scorso anno le imprese artigiane digitali in Veneto, hanno registrato una performance straordinaria con una crescita del 6,6% che doppia il risultato già straordinario dell’Italia, +3,3%.
La nostra regione si posiziona al Top in un andamento che risulta il migliore degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%). Di artigianato digitale ne parliamo con Paolo Manfredi. consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Nazionale ma anche autore del libro “L’eccellenza non basta”.
“Ci sono imprenditori che hanno capito la sfida del digitale. - afferma Manfredi, - Hanno capito che cosa le tecnologie potevano fare per loro e lo hanno implementato anche in aziende molto piccole che oggi, rappresentano nella loro nicchia nel loro settore all’avanguardia. L’eccellenza però non basta, perché noi abbiamo la missione di accompagnare quante più imprese possibili, soprattutto micro e piccole, a com-
prendere a utilizzare al meglio ciò che gli strumenti digitali possono fare per le imprese. A dare libero sfogo a quella che noi in Confartigianato chiamiamo “intelligenza artigiana”, che non si contrappone ma che dà senso, corpo e calore anche alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale e che soprattutto rende i prodotti e i servizi degli artigiani qualcosa che va oltre il puro valore dell’oggetto”.
Tuttavia non tutti gli artigiani hanno le competenze per inserire l’innovazione della propria catena del valore, come fare?
Cosa consigliate?
“Abbiamo bisogno di portare questa grande capacità innovativa dai singoli straordinari al sistema. Abbiamo bisogno di far capire agli imprenditori che cosa le tecnologie digitali possono fare per loro, quali problemi possono risolvere e quali opportunità possono aprire. Questo significa accompagnarli, formarli e fare in modo che diano libero sfogo alla loro fantasia che ne ha sancito il
successo”.
Cosa fa dunque Confartigianato Imprese Veneto per aiutare in questo senso le proprie aziende?
“Confartigianato ha una rete nazionale di digital innovation hub che nascono esattamente con la missione di far capire agli artigiani quali sono le opportunità e le sfide del digitale e accompagnarli perché possano cogliere queste sfide e digitalizzare la loro
impresa prima che lo faccia qualcun altro”.
Particolarmente significativa, inoltre, la realtà delle start-up innovative: sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializza-
zione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.
“Grazie a questa costante attività di miglioramento –afferma Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato veneto contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy. Il futuro dell’artigianato non può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –conclude– per questo ribadiamo come sia fondamentale che la politica regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale”.
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Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
fare business in modo sostenibile.
I traguardi
raggiunti. L’impegno verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio
Il valore della sostenibilità: Despar
Nord presenta il Report Integrato 2023
Rappresentare e monitorare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance: è questo l’obiettivo del Report Integrato che Despar Nord (Aspiag Service S.r.l), la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha recentemente presentato e che descrive l’impegno dell’azienda per la crescita sostenibile e la responsabilità verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio. Festeggiati i 10 anni di certificazione ISO 14001
Sul fronte ambientale, Despar Nord si è dotata negli anni di un sistema di gestione ambientale che si prefigge come obiettivo il miglioramento continuo delle performance aziendali che hanno impatto sull’ambiente. A testimonianza di questo impegno, nel 2023 l’azienda ha festeggiato i 10 anni della certificazione ISO 14001, ottenuta per la prima volta nel 2013 quale prima azienda della grande distribuzione organizzata in Italia e il raggiungimento del traguardo di 71 siti certificati tra punti vendita, sedi, piattaforme logistiche e polo agroalimentare Agrologic. L’azienda ha inoltre investito in tecnologie per puntare a soluzioni più green attraverso l’installazione, nei nuovi punti vendita e nelle ristrutturazioni, di impianti fotovoltaici e pompe di calore ad alta efficienza in sostituzione delle caldaie a gas e impianti di refrigerazione frigo ad alta efficienza e alimentati a CO2. Dal 2014, inoltre, Despar Nord acquista certificati di garanzie di origine in riferimento all’energia elettrica impiegata: nel solo 2023 l’azienda ha utilizzato energia green per il 95,9% che ha portato a un risparmio del 64,3% delle emissioni, Scopo 2 - market based, rispetto al 2022. Anche nella gestione dei rifiuti l’azienda ha adottato delle pratiche
3 Domande a Perché un report integrato e quale il significato per
Il Report Integrato è uno strumento di cui abbiamo scelto di dotarci dal 2011 e che illustra una visione più completa dell’operato dell’azienda che tiene conto non solo dei risvolti economico-finanziari ma anche dell’impatto sulla società e il territorio in cui si inserisce. Uno strumento sempre più ne-
virtuose: nel 2023 il 76,6 % dei rifiuti è stato avviato a riciclo. Un ulteriore segno di attenzione all’ambiente è stata, infine, la nomina di un Mobility Manager aziendale, una figura specializzata nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro attraverso la creazione di un Piano Spostamenti Casa-Lavoro finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale.
Collaboratori: benessere e crescita professionale al centro
Il Report evidenzia anche un consolidamento dell’impegno sociale e per le persone: nel 2023 Despar Nord ha accresciuto i livel-
li occupazionali nei territori di riferimento portando il totale dei collaboratori a 9.285. Inoltre, a ulteriore testimonianza dell’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione delle persone, nel 2023 è stata riconosciuta alla sede amministrativa di Mestrino (PD) la certificazione “Family Audit”, che qualifica un’organizzazione come attenta alle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro e di sviluppo dei propri collaboratori. A questo si aggiunge la proposta formativa che Despar Nord offre ai propri collaboratori con percorsi formativi specifici a seconda delle mansioni svolte, prediligendo l’importanza dell’aggiornamento continuo, fondamentale per seguire le evo-
luzioni del settore. È stata inoltre confermata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative, ovvero lo standard che riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro.
CSR, vicino ai territori e alle comunità La vicinanza ai territori e la restituzione alle comunità di parte di quanto l’azienda riceve dai clienti che scelgono il brand Despar sono ulteriori aspetti che il Report Integrato evidenzia come una delle cifre distintive dell’Insegna. Il legame di Despar con il territorio si esprime nella valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda evidenzia i piccoli produttori locali e i loro prodotti a chilometro zero, includendoli così nel canale della GDO.
Testimonianza di questo impegno è il brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. A questo si aggiungono le attività di Corporate Social Responsibility che l’azienda porta avanti in tutti i territori in cui è presente sostenendo associazioni e iniziative locali. Anche nel 2023 è continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre vent’anni, al fianco di Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, e che nell’anno ha consentito di raccogliere 1.460 tonnellate di prodotti alimentari da destinare alle famiglie maggiormente bisognose. Nell’ambito dell’impegno sociale è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie. Dalla sua nascita nel 2006 a fine 2023 l’iniziativa ha formato 150.000 alunni, di oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in più di 700 Comuni delle regioni presidiate da Despar Nord.
cessario nel contesto di un’economia globale e di un mercato in cui gli stakeholder sono alla ricerca di sempre maggiore trasparenza, in particolare per tematiche vicine alle sensibilità personali e collettive come l’approccio all’ambiente, le tematiche sociali, l’attenzione alle persone. Il Report Integrato che presentiamo è dunque un documento che illustra come l’azienda crea valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui opera e che consente di rappresentare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Un impegno per lo sviluppo sostenibile che Despar Nord ha ulteriormente rafforzato nel 2023 promuovendo la nascita della nuova funzione aziendale ESG-Safety, che testimonia come la sostenibilità sia sempre più centrale nelle strategie aziendali.
Quale è il ruolo della nuova funzione ESG Safety?
ESG Safety è una nuova funzione aziendale che abbiamo introdotto a ottobre 2023
e che potenzia il nostro sistema di governance della sostenibilità. Si tratta di un dipartimento che nasce dall’esperienza della già esistente funzione Safety, che raggruppava gli uffici sicurezza ambientale, alimentare e sul lavoro, e che si è evoluta con l’inserimento degli uffici assicurazione, qualità e reporting ESG, creando così un’area trasversale sugli ambiti Environmental, Social e Governance. La nuova funzione punta ad avere un ruolo chiave in materia di rendicontazione delle performance di sostenibilità, secondo le linee guida previste dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea.
Il Report Integrato racconta risultati importanti già raggiunti. Quali i prossimi obiettivi dell’azienda per proseguire nell’impegno per lo sviluppo sostenibile?
La responsabilità verso la comunità, l’ambiente, i collaboratori e il territorio sono i pilastri fondamentali che guidano la strategia di valore della nostra azienda e che raccontiamo nel Report Integrato. I ri-
sultati raggiunti sono importanti e rappresentano uno stimolo ulteriore per accrescere il nostro impegno per la costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile, mettendo radici nei territori in cui siamo presenti e portando valore alla comunità. Continueremo a farlo implementando la nostra strategia ESG che è allineata agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. In particolare, il nostro impegno continuerà nel perseguire i sette obiettivi SDGs che la nostra azienda ha scelto come linee guida prioritarie della propria strategia di crescita sostenibile: salute e benessere, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico. Intorno a questi obiettivi continueremo a lavorare insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder perché la nostra azienda possa essere sempre di più un punto di riferimento nel mercato della GDO che significa per noi garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro,
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Regione
Angelo Pigatto
Direttore Relazioni Sindacali, Sostenibilità e Sicurezza di Despar Nord (Aspiag Service S.r.l)
Despar Nord?
www.lapiazzaweb.it RM muscolo-scheletrica RM della prostata RM neuro RM addome e organi interni RM mammaria RM cuore Affidea Iniziativa Medica Via Rialto 14 - 35043 Monselice (PD) T 0429 786666 - info.iniziativamedica@affidea.com Direttore Sanitario: Dott. Stefano Puggina Per info e prenotazioni chiama il 0429 786666 o vai sul sito affidea.it
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Celiachia: la terapia è una dieta sana e senza glutine
Celiachia, ogni anno vengono effettuate in Italia 10.000 nuove diagnosi, con un incremento annuo di circa il 10 per cento. L’incidenza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150.000.
Ma cos’è la celiachia? E’ un’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in avena, frumento, farro, grano khorasan, orzo, segale, spelta e triticale. Si manifesta con una infiammazione permanente della mucosa dell’intestino, provocata appunto dall’ingestione di glutine, in soggetti geneticamente predisposti. Colpisce l’apparato digerente, danneggiando l’intestino tenue e interferendo con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Può comparire a qualsiasi età. L’unica terapia ad oggi è la dieta senza glutine.
La celiachia è un tema importante non solo per la salute di chi ne sof-
In Italia sono stati diagnosticati 150.000 casi
fre ma è una patologia che coinvolge anche aspetti legati al benessere sociale.
La Regione del Veneto, grazie al lavoro di Aziende Sanitarie e Scuole, garantisce nella ristorazione sociale collettiva, ovvero in quella scolastica, ospedaliera e nelle strutture extraospedaliere pasti senza glutine e formazione per operatori della ristorazione collettiva e per i docenti.
Inclusione e sensibilizzazione dei più piccoli sono altri due obiettivi che vengono perseguiti in special modo nel contesto scolastico, attraverso la rete regionale “Scuole che promuovono Salute”.
Con un linguaggio semplice, e immediato i minicuccioli del cartoon “La festa di compleanno di Giorgino”, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 Scaligera e del Gruppo Gli Alcuni, spiegano ai bambini la celiachia.
“E’ importante, in caso di sospetta celiachia, non seguire diete improvvisate e fai da te ma affidarsi ad uno specialista”, riferiscono i profes-
sionisti del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian) dell’Ulss 6 Euganea, che hanno attivato presso la sede di Camposampiero, in collaborazione con il reparto di gastroenterologia, un consultorio nutrizionale dedicato ai pazienti celiaci.
Anche presso la sede di Este, dove è attivo un ambulatorio nutrizionale di prevenzione per le malattie croniche non trasmissibili, il Sian segue con particolare attenzione i pazienti affetti da malattia celiaca. L’Ulss 6 ha quindi predisposto una brochure con tutte le indicazioni necessarie. In primo luogo, è bene sapere che i prodotti senza glutine per celiaci possono essere erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Il medico specialista gastroenterologo consegnerà una certificazione e un modulo per richiedere un codice identificativo che consentirà di acquistare i prodotti presso le farmacie ed i negozi convenzionati. La brochure informa pure su quali alimenti possono essere assunti e quali invece sono da evitare, oltre ad una serie di consigli utili per un’alimentazione sana ed in sicurezza.
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GIUGNO 2024 on-line: /category/salute/
Ipertensione arteriosa. Spesso i controlli sono fatti in modo irregolare o occasionale
Misurare la pressione, e farlo con cura, salva la vita
Tra le malattie indotte, l’infarto, l’ictus, lo scompenso cardiaco e l’insufficienza renale. Più del 30 per cento della popolazione italiana adulta ne è affetta. Aumentano i casi nei giovani
Misurare con cura e regolarmente la pressione fa vivere meglio e più a lungo.
In Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e/o l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica.
“I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. Aumentano i casi tra bambini, adolescenti e giovani, che sono ormai pari a circa il 10%, soprattutto a causa del concomitante incremento della prevalenza di obesità”.
Non a caso lo slogan della Giornata, giunta alla XX edizione, è “Misura la tua pressione arteriosa con cura, mantienila normale, vivi più a lungo”.
Lo ha spiegato la dottoressa Cristiana Leprotti, che dirige il Centro Ipertensione dell’Ulss 3 Serenissima, incontrando la popolazione e proponendo controlli gratuiti, lo scorso 18 maggio, nel corso di un’attività divulgativa dell’Ospedale Civile di Venezia dell’Ulss 3 Serenissima.
Il 30% degli italiani ha valori di pressione arteriosa elevati, ma non lo sa perché fanno controlli in modo irregolare o non ne hanno mai fatti. Solo nella metà circa dei casi diagnosticati, poi, l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà, malgrado la terapia, i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Occorre quindi sensibilizzare le persone, sottolinea la dottoressa Leprotti, ad un’attenzione maggiore. “I dati raccolti dal-
la comunità scientifica – prosegue - dicono che l’aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio, oltre che sulla spesa sanitaria”.
Ipertensione arteriosa e conseguenze, l’attività fisica è fondamentale per la prevenzione
Anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima conferma la necessità di promuovere un’attenzione costante alla pressione arteriosa, poiché l’ipertensione è uno dei fattori che favorisce le patologie cardiovascolari.
“La prevenzione di queste malattie cardiovascolari, o comunque il tentativo di ritardarne l’insorgenza - spiega la dottoressa Federica Boin, del Servizio Igiene e Sanità Pubblica - passa anche attraverso l’azione sui fattori di rischio modificabili, come appunto l’ipertensione arteriosa. Che si può prevenire innanzitutto promuovendo l’attività fisica in tutte le fasce d’età, cercando alleanze con altri soggetti del territorio”.
Per questo il Dipartimento di Prevenzione ha attivato, grazie al Piano
di Prevenzione Aziendale, il percorso di promozione e adesione alla rete dei Comuni Attivi. Ben 8 Comuni del territorio sono stati riconosciuti virtuosi: è risultato particolarmente efficace il loro impegno nel sostenere occasioni, per tutte le fasce d’età, di praticare attività motoria; e ancora si è riconosciuta la loro volontà di effettuare continui interventi di riqualificazione urbana per aumentare gli spazi verdi. “In questo percorso di promozione dell’attività fisica sono state inoltre riconosciute ben 15 “Palestre della Salute” - un numero molto significativo se confrontato sul territorio regionale - dove è possibile migliorare salute e qualità di vita di persone con patologie croniche e con disabilità, attraverso l’esercizio fisico strutturato condotto da specialisti qualificati”.
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Garbo impianti: “Da mezzo secondo siamo al
dei nostri clienti, con un servizio chiavi in mano”
L’azienda di Abano Terme opera nel settore degli impianti idraulici in tutta la provincia
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