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Ambiente, famiglia, cultura, park e sport Ecco i primi grandi progetti sul tavolo

La domanda

Ha un grande progetto o una grande opera per la città che vorrebbe realizzare se eletto sindaco?

Maurizio Mestriner

“La prima cosa su cui concentrarci è portare in tempi brevi a Treviso politiche di democrazia energetica, promuovendo le comunità energetiche, condividendo azioni di formazione per i cittadini e le aziende realizzando, ovunque sia possibile e sostenibile, impianti di fotovoltaico che partecipino alle comunità energetiche e condividano con i cittadini l’energia messa in rete a supporto di famiglie imprese e associazioni. Un’azione circolare che migliora l’ambiente, la qualità della vita, allevia le spese mensili delle famiglie e combatte la povertà energetica. Strutturare gli uffici con risorse formate per accompagnare i cittadini nella transizione energetica. Di certo le grandi opere di cui ha bisogno Treviso non sono quelle di asfaltare e cementificare gli ormai pochi spazi rimasti verdi, ma sono piuttosto un grande piano di potenziamento del servizio di trasporto pubblico e favorire il recupero e la ristrutturazione degli edifici già esistenti pubblici e privati, che sono tantissimi da dedicare sia per i servizi che per l’edilizia residenziale pubblica”.

Luigino Rancan

“La nostra è la visione di una città di famiglie giovani con bambini che sappiano affrontare tutti i problemi della vita in autonomia e, se necessario, con l’aiuto del Comune, delle altre aziende delegate ai servizi sociali e sanitari e con il supporto di un volontariato attivo, valorizzato e supportato. Un sogno sarebbe quello di avere una città che dà valore alla vita dal momento del concepimento alla morte naturale, quindi una Treviso senza aborti, senza eutanasia, senza suicidi assistiti, un rispetto totale della natura umana e del creato. Questa visione porta in sé una missione con progetti grandi: natalità in aumento, buona assistenza agli anziani e ai disabili, educazione con scuole e università idonee, alta cultura con strutture e iniziative all’altezza della sua storia anche recente tipo le grandi mostre di Goldin, una viabilità e una mobilità che rendano bello vivere a Treviso, verde pubblico, recupero degli edifici in degrado con residenzialità economicamente sostenibile per le famiglie, integrazione degli immigrati”.

Nicolò Rocco

“Vorrei realizzare un auditorium per la cultura nella zona dell’ex Dogana con un progetto di rigenerazione urbana. Uno spazio modulabile e polifunzionale, capace di avere sale per la produzione artistica, spazi espositivi e trasformarsi all’occorrenza in un luogo capace di ospitare 2000 spettatori per congressi o concerti di qualità. Credo sarebbe fondamentale per rispondere da una parte alla richiesta di spazi da parte delle associazioni, dall’altra proiettare la città verso una dimensione artistica e convegnistica di nicchia. Treviso è la Città del Festival diffuso, ma gli stessi Festival avrebbero una capacità attrattiva ancora maggiore con spazi più grandi”.

Giorgio De Nardi

“Un sistema di parcheggi multipiano diffusi dentro e fuori mura che funzioni bene, integrato con una rete ciclopedonale estesa e sicura in tutto il territorio comunale e con dei servizi di trasporto pubblico locale adeguato alle moderne necessità per liberare il Centro dalle auto. Piccole navette elettriche circolari che colleghino Piazza dei Signori, Stazione FS, Miani, Appiani, ex Foro Boario, Del Negro, Piazza dei Signori, servendo PUT e Centro Città. Obiettivo finale: sostituire i 2400 stalli/ parcheggi a vista con 2400 alberi in centro. L’abbandono del Park Vittoria con 450 posti auto interrati libererebbe risorse per realizzarne oltre 1000 in parcheggi multipiano. La loro realizzazione sarebbe garantita in sei mesi. In caso di scavi in Centro Storico i tempi diventerebbero imprevedibili”.

Mario Conte

“Due opere che considero fondamentali e che saranno subito messe in cantiere sono dedicate allo sport. La nostra Città ha bisogno di palestre polifunzionali e vogliamo dare la possibilità a tutte le nostre società sportive di offrire a chi pratica sport a livello agonistico ma anche amatoriale luoghi adeguati. Importanti saranno anche le rotonde ‘da Pino’ e ‘Corti’ per risolvere i problemi del traffico in viale della Repubblica e il restauro dell’ex Polveriera per renderlo un luogo dedicato ai giovani”.

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