2 minute read
Bando da 800mila euro per le imprese La Provincia incentiva le comunità energetiche
Micro, piccole e medie imprese potranno contare sui contributi a fondo perduto messi sul piatto dalla Provincia di Treviso per incentivare la dismissione delle coperture in amianto, installando sui tetti impianti fotovoltaici e agevolare la creazione di comunità energetiche. O ttocentomila euro, a tanto ammonta il bando aperto in questi giorni dall’ente trevigiano. Che ha un duplice obiettivo: promuovere le energie rinnovabili e tutelare l’ambiente. Il bando si inserisce nell’ambito del piano di investimenti da oltre 104 milioni di euro che la Provincia sta impiegando per costruire edifici scolastici superiori ecosostenibili e per offrire alla cittadinanza, alle imprese e ai comuni contributi a sostegno della mobilità green, della sostituzione delle caldaie, dell’installazione di nuovi climatizzatori, della pulizia delle canne fumarie e della redazione dei Paesc (i piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima, redatti dai sindaci). Il valore dell’incentivo offerto dal Sant’Artemio può arrivare fino al 40 per cento della spesa sostenuta dalle aziende per la realizzazione dell’intervento e viene calcolato in modo proporzionale alla dimensione dell’impresa, oltre che ad alcune “premialità” assegnate secondo la tabella contenuta nel bando pubblicato sul sito della Provincia di Treviso. Farà differenza, per esempio, se un’azienda presenterà domanda per dismettere unicamente la vecchia copertura in amianto oppure se deciderà di aderire a una comunità energetica. Su quest’ultimo argomento, le comunità energetiche, negli ultimi mesi sempre in Provincia sono stati organizzati incontri formativi rivolti agli enti locali (vi hanno partecipato oltre 400 fra amministratori locali e tecnici) ed è stato realizzato uno sportello dedicato, così come chiede la Regione del Veneto.
Il presidente Stefano Marcon spiega che il bando altro non è che la prosecuzione dell’im- pegno dell’ente sulla strada della transizione ecologica dell’area da lui rappresentata, “con un occhio di riguardo alla riduzione dei consumi e dell’impatto sul territorio”. Sono infatti sei in questo momento i bandi attivi in materia ambientale. “Invito le piccole e medie imprese a richiedere l’incentivo a fondo perduto che permette loro di avere non solo un sostegno nel breve termine, ottenendo un aiuto economico per installare un impianto fotovoltaico, ma anche e soprattutto – aggiunge Marcon – nel medio-lungo termine, perché potranno beneficiare di una riduzione dei costi in bolletta, salvaguardando al contempo l’ambiente, con effetti sulla qualità dell’aria e sulla salute”.
Bici e turismo sostenibili Il 20 maggio arriva la “Cansiglio Bike Day”
Un’intera giornata dedicata alla bicicletta, per promuovere il turismo sostenibile. Con l’altopiano del Cansiglio e le sue quattro leggendarie salite chiuse al traffico motorizzato per lasciare unicamente spazio agli appassionati delle due ruote. Accadrà sabato 20 maggio, quando andrà in scena la prima edizione della Cansiglio Bike Day. Un evento che anticiperà il passaggio, proprio quest’anno, del 106esimo Giro d’Italia, che ha scelto i tornanti che si snodano fra le province di Treviso, Belluno e Pordenone, per arrivare ai mille metri di altitudine, dove cresce una delle più belle foreste italiane, che fu “Bosco da Reme” della Serenissima.
L’iniziativa, presentata a Palazzo dei Trecento dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, coinvolge due regioni e tre province. Per partecipare basta iscriversi sul sito www. cansigliobikeday.it e scegliere uno dei versanti di scalata che si intende affrontare. Il primo va da Vittorio Veneto a Fregona: una salita molto regolare tutta asfaltata che passa per Osigo e sale alla Crosetta (20 chilometri di lunghezza, un dislivello di 987 metri, pendenza massima dell’11%). Il secondo porta da Farra d’Alpago a Malga Mezzomiglio fino a Campon: 18 chilometri con un dislivello di 973 metri e una pendenza fino al 16% per un percorso con tratti molto impegnativi da affrontare con bici Gravel o MTB. Il terzo va da Caneva a Sarone (Pordenone) con una salita tutta asfaltata per 17,5 chilometri, un dislivello di 900 metri e una pendenza massina dell’11%. Il quarto è il tratto panoramico di Piancavallo tutto in quota, con una salita prevalentemente su sterrato: 33 chilometri per un dislivello di 690 metri e una pendenza massima del 10%.