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Giorgio De Nardi chiede di non rassegnarsi Mario Conte vuole proseguire il lavoro fatto
In questi 5 anni Treviso ha perso posizioni, centralità, competitività, qualità della vita. Pensare che “tanto tutto sarà sempre così” e “il Comune non può farci più di tanto” è il modo migliore per scegliere di non cambiare mai niente e di non portare la città al livello che merita e che ha tutte le potenzialità per raggiungere. Treviso è bellissima e non merita di rassegnarsi. Ma c’è bisogno di una direzione. Non venendo dalla politica, ho provato a mettermi in gioco con le mie caratteristiche che, da imprenditore, ho imparato a coltivare: darsi degli obiettivi ambiziosi, studiare le risorse e il percorso in modo concreto e misurabile e uscire dalla condizione di “comodità” per mettersi in gioco. Forse sono un idealista, ma credo che ci sia bisogno di un percorso coraggioso, visionario e lungimirante per compiere quell’indispensabile salto di qualità che merita. Soltanto così potremmo essere la città che tutti vorremmo.
Cinque anni fa è iniziato un nuovo progetto di città che guarda all’ambiente, alla sostenibilità, all’attenzione al sociale.
Ci ripresentiamo al voto con entusiasmo per portare avanti la nostra idea della Treviso del presente e del futuro e proseguire il lavoro del primo mandato, che vedrà consegnare ai cittadini una serie di opere fondamentali per la città, dalla riqualificazione della Caserma Salsa al nuovo centro di sostegno alle marginalità, dal restauro delle mura alle nuove piste ciclabili.
L’appello che faccio ai cittadini è quello di partecipare, di dare un segnale forte all’insegna della continuità per dare alla città quel respiro internazionale che merita.
Famiglia, Sostenibilità e Futuro sono i tre temi su cui abbiamo voluto fondare il programma e saranno, sin dal primo giorno di mandato, le nostre priorità.