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Il messaggio ai trevigiani alle urne che arriva da Mestriner, Rancan e Rocco

MAURIZIO MESTRINER

Movimento 5 Stelle – Unione Popolare

Il progetto politico di coalizione tra M5S e Unione Popolare per il futuro di Treviso è il risultato dell’ascolto dei tanti cittadini, associazioni, donne e giovani che in questi anni hanno condiviso idee e proposte, segnalando problematiche da risolvere per una città migliore. Un progetto aperto e libero dai conflitti di interesse che diventa programma, dove le persone possano trovare risposte adeguate alle loro richieste, e sia reale la partecipazione democratica e trasparente di tutta la città. La politica è fatta prima di tutto dai cittadini che vivono Treviso, dalle scelte che tutti facciamo quotidianamente negli acquisti o come ci spostiamo sul territorio, il voto è l’arma per migliorare la città e definirne la direzione.

LUIGINO RANCAN

Il Popolo della Famiglia

Gentilissime elettrici e cari elettori, l’appello che vi rivolgo in qualità di candidato sindaco e a nome di tutti i candidati consiglieri de “Il Popolo della Famiglia” è di orientare il vostro voto verso il nostro partito che ha una visione politica alternativa al pensiero unico che domina la nostra società civile.

I principi che ci ispirano, vita, famiglia, libertà educativa e giustizia sociale, sono da sempre patrimonio della nostra città e vanno recuperati e attuati nella loro totalità.

Chiediamo il vostro voto perché Treviso deve alzare lo sguardo e guardare verso un futuro migliore.

Grazie.

NICOLÒ ROCCO

Azione – Futura – Italia Viva – Calenda –Rocco Sindaco

Treviso è una bellissima città, con una grande tradizione e una buona qualità della vita. Chi vuole che rimanga com’è può votare Mario Conte, chi pensa che Treviso possa sorprendersi e scommettere sul futuro ha in me e nella mia squadra l’unica alternativa credibile.

La città deve mantenere la sua tradizione ma allo stesso tempo affrontare alcuni nodi problematici: una viabilità ferma da trent’anni, 67 giornate di sforamento dei limiti delle polveri sottili, 5.000 persone non autosufficienti che faticano a trovare risposte, la generazione dei trentenni che deve scegliere la città per lavorare e costruire una famiglia. Il mio approccio all’amministrazione nasce da dieci anni di esperienza in consiglio comunale sia in maggioranza che all’opposizione. So che per il cambiamento servono studio, fatica, tempo e un confronto quotidiano per i cittadini. Ma senza cambiamento non c’è futuro. E Treviso può cambiare in meglio rimanendo la città di provincia di cui tutti siamo innamorati.

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