laPiazza di Treviso Ovest - Ottobre 2023

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OTTOBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 208

DAL 1954

di Treviso Ovest

lʼautomobile a Treviso sotreva.com

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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

S

ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.

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DA MOGLIANO A VENEZIA IN BICI: UN SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ CON LA POSA DELLA PRIMA PIETRA In programma, per rendere ancora più magica la via delle ville, anche 56 nuovi punti di illuminazione pubblica a led Servizio a pag. 8

MOBILITÀ

FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO

Servizio a pag. 29

ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28

PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO

Migranti

Servizio a pag. 27

Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.

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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.

Preganziol come Milano e Bologna A

lla fine l’amministrazione Galeano ce l’ha fatta. Nonostante i dubbi e le perplessità espresse ancora nel mese di maggio dall’opposizione, il nuovo piano urbanistico si farà. La strategia che verrà adottata, già utilizzata in grosse città come Bologna e Milano, sarà innovativa per il territorio veneto, dove è stata precedentemente adottata soltanto dal Comune di Abano Terme, e dunque ancor più rivoluzionaria per il trevigiano. In sostanza, il progetto prevede l’analisi del territorio attraverso il sistema degli isolati, che permetterà una caratterizzazione territoriale in termini non più soltanto di quantità ma anche di qualità. Ciò consentirà di evidenziare valori e criticità, equilibrando così l’insediamento di eventuali nuovi edifici sulla base del mantenimento o aumento della qualità della vita in termini di aree verdi, servizi pubblici, contenimento delle isole di calore, permeabilizzazione del suolo e altri parametri relativi all’utilizzo del territorio. La nuova pianificazione urbanistica è stata presentata a inizio ottobre anche ai cittadini, alla presenta del sindaco Paolo Galeano e dell’architetto Stefano Maria Doardo, nel corso di una conferenza relativa anche ai cambiamenti climatici. La tipologia di progettazione adottata da Preganziol, infatti, è strettamente correlata al tema: la volontà è quella di perseguire gli obiettivi di zero consumo del suolo, stimolando al recupero del patrimonio esistente, preservando l’ambiente e mitigando anche le problematiche ambientali. Preganziol diventerà quindi la città degli isolati. Le intenzioni sono le migliori, ora non resta che sperimentarne l’efficacia.

Territorio suddiviso in isolati: una strategia adottata per la prima volta nel trevigiano

Gaia Zuccolotto

di Treviso Ovest

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Rino Piccoli

www.velodromorinomercante.it ASD Velodromo Rino Mercante | Via Piave 117 - Bassano del Grappa VI Cell. 333.8663833 | velodromo.mercante@gmail.com

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zona di Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023


Mogliano Veneto

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Rigenerazione urbana. Il polo natatorio costruito negli anni ‘80 era in disuso dal 2016

Al via la demolizione della vecchia piscina ed è subito polemica

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ono partiti i lavori di riqualificazione del parco Primavera e la demolizione della vecchia piscina di via Francesco Barbiero, ma non senza qualche polemica. Per il Pd guidato da Giacomo Nilandi, infatti, con questa mossa “Bortolato ammette pubblicamente che non ricostruirà la piscina, venendo meno alla sua principale proposta elettorale”. Queste le parole delsindaco Davide Bortolato: “Fin dal primo giorno del mio mandato ho lavorato per ridare alla città una seconda piscina, oltre a quella esistente di via Torni. L’obiettivo era quasi stato raggiunto, i progetti erano pronti ed eravamo praticamente giunti alla firma di un accordo di partenariato pubblico-privato, ma sono subentrati dei fattori esterni eccezionali e imprevedibili che, di fatto, hanno determinato il ritiro delle proposte da parte dei proponenti: prima la pandemia mondiale, poi lo scoppio di una guerra che ha provocatol’aumento spropositato dei prezzi dell’energia, mettendo in crisi la gestione delle piscine in tutta Italia”. Il sindaco di Mogliano spiega che i costi di costruzione nel prezziario regionale delle opere pubbliche sono lievitati portando la cifra ad oggi a oltre 7 milioni di euro: “Un costo troppo grande e insostenibile per le casse del Comune” commenta il primo cittadino, che sottolinea come la costruzione di una nuova piscina rimanga un obiettivo prioritario e che la demolizione sia il primo passo per raggiungerlo.

“Il secondo passoche potrebbe concretizzarsi entro i prossimi due anni è quello di realizzare una piscina comunale scoperta che oggi manca in città. Abbiamo già un progetto di fattibilità che individua costi (1.650.000 euro) e dimensioni. Il terzo passo sarà infine quello di costruire la piscina coperta, possibile però esclusivamente con il sostegno di partner privati e con proposte vantaggiose di partenariato; fase che oggi vede degli interlocutori interessati” conclude il sindaco. Dure le parole del consigliere e candidato alle primarie del centrosinistra Giacomo Nilandi: “Sembrava tutto facile prima del voto, mentre intonavano la canzone “Nuoto Quindi Voto”, canzonando la Giunta passata e millantando miracolose cordate di imprenditori da loro scovate per rimettere in funzione l’impianto. Poi, alla prova del governo, si sono ritrovati di fronte alla realtà: con quattro impianti natatori nel raggio di 8 chilometriè difficile trovare chi abbia capitali subito disponibili e voglia fare un investimento del genere, soprattutto alla luce dei costi di gestione che poi si ritroverebbe in capo qualora non vi fosse un numero di utenti adeguato.Il Comune non ha e non avrà mai la liquidità necessaria per far fronte ai costi”. Intanto i lavori procedono: il costo dell’intera opera è di 680mila euro, quota parte (330mila euro) finanziato con fondi Pnrr - Rigenerazione urbana. Marika Andreoli

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Primarie del centrosinistra, la sfida è tra Nilandi e Baù Le primarie del centrosinistra moglianese che si terranno entro novembre saranno un testa a testa tra Giacomo Nilandi, candidato sindaco del Partito Democratico sostenuto anche dalla lista Mogliano Bene Comune e Tiziana Baù della lista civica “Spazio libero”. Dalle urne uscirà il nome di chi correrà alle elezioni della primavera 2024. Giacomo Nilandi ha ventinove anni, è consigliere comunale, da due segretario locale del circolo del partito e lavora per una cooperativa che si occupa di educazione. Tiziana Baù, laureata in economia aziendale, è stata assessore alle Politiche sociali del Comu-

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ne nella giunta guidata da Carola Arena, gestisce un’impresa agricola di famiglia ed è impegnata nel volontariato, nel mondo dello scautismo e della Caritas moglianese. “La scelta delle primarie- si legge in una nota congiunta delle forze politiche di centrosinistra - si pone in continuità con il metodo partecipativo sostenuto negli ultimi mesi per la definizione del programma, convinti che dare la possibilità ai cittadini e alle cittadine di esprimersi e di contare nei processi decisionali della politica costituisca il valore aggiunto di questa coalizione”. (m.a.)

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Mogliano Veneto

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Mobilità. L’intervento ha un costo di quasi due milioni e mezzo per circa due chilometri di percorso

La pista ciclopedonale dal Terraglio fino a Venezia sta per diventare realtà U

na pista ciclopedonale di che e a favorire i processi di digitadue chilometri, lungo il Ter- lizzazione dell’Ente. Nonostante raglio, per collegare il centro di l’enorme burocrazia e grazie anche alla capacità dei nostri uffici Mogliano Veneto con il Comune di Venezia, passando anche per la comunali, abbiamo rispettato le strettissime tempistiche imposte frazione di Marocco. Con la cerimonia di posa della prima “cordo- dalle norme e anche in questa nata” all’incrocio tra il Terraglio e strategica partita continuiamo a Via Ronzinella sono partiti nelle lavorare ogni giorno per rendere scorse settimane i lavori per la pi- la nostra città più bella, sicura e sostenibile”. sta che permetterà ai moglianesi Plauso anche da parte del condi pedalare fino al veneziano. sigliere di oppoI lavori sizione Giacomo però non si Previsto anche Nilandi che sui esauriscosocial ha scritto: no nella reun marciapiedi che alizzazione dall’intersezione con via “Faccio i miei complimenti al della pista, Ronzinella sale per 235 sindaco Davide che avrà una metri fino a via Mameli Bortolato perlarghezza di ché, al di là delle due metri e posizioni diverse mezzo e sarà su molti temi, sono convinto che ricavata prevalentemente sul lato ovest del Terraglio, ma prevedono questo sia un progetto importananche un marciapiedi che dall’in- te per Mogliano. L’opera, inserita tersezione con via Ronzinella sale nel piano delle opere pubbliche da anni, si inserisce all’interno di per 235 metri fino a via Mameli. In programma, per rendere an- un sistema di piste ciclabili che cora più magica la via delle ville, ora devono essere messe in rete e anche 56 nuovi punti di illumina- connessione. Dobbiamo dare alle zione pubblica a led, la posa di tre cittadine e ai cittadini una rete cipasserelle in acciaio sui canali e clabile in cui muoversi in sicurezza per tutta la città e le frazioni, la piantumazione di cento platani che andranno a ripristinare il agevolando la mobilità dolce e vafilare alberato, ormai quasi scom- lorizzando i percorsi cicloturistici parso a causa della malattia del del territorio”. Al termine della cerimonia di cancro colorato. inaugurazione la Presidente Fiab Grande la soddisfazione del sindaco di Mogliano Davide Bor- Treviso, Susanna Maggioni, ha tolato, che ha dichiarato: “L’ope- consegnato la bandiera di Mogliano Comune Ciclabile con il ricora, con un costo di ben 2.400.000 euro, è completamente finanziata noscimento di due Bike Smile. Insomma, la città di Mogliano dal Pnrr”. “Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha aggiun- Veneto pedala spedita verso una mobilità più sostenibile e tutti ne to il primo cittadino – la nostra sembrano entusiasti. squadra di governo è riuscita ad ottenere quasi 7 milioni di euro; risorse destinate a opere pubbliMarika Andreoli

In alto, il rendering della nuova ciclabile (Fonte: Comune di Mogliano Veneto). A lato, un momento della cerimonia di posa della prima pietra

Arriva il collegamento anche tra Campocroce e Treviso Dopo sette anni di sogni, la nuova linea di collegamento di trasporto pubblico urbano tra Campocroce e Treviso è realtà. Un collegamento diretto con il capoluogo che permetterà a molti studenti che frequentato gli istituti superiori di Treviso di partire direttamente da Campocroce, senza recarsi a Sambughè. Il capolinea Mom della SP106, l’autobus di linea che collegava Sambughè a Treviso è stato infatti spostato a Campocroce grazie ad un lavoro sinergico tra Comune di Mogliano Veneto, Mobilità di Marca (Mom) e Provincia di Treviso. Il servizio di linea prevede una corsa al mattino e una in rientro pomeridiano, con partenza/arrivo alla fermata denominata “Campocroce”, in via Zero Branco. Tanta l’emozione di Nico Zane, consigliere comu-

nale di Campocroce: “È una giornata di festa per Campocrocee di grande emozione per me perché l’importanza di questo progetto è stata condivisa sin dal primo giorno del nostro insediamento nel 2019 con il sindaco Bortolato. Oragli studenti di Campocroce raggiungeranno la propria scuola in sicurezza, in tranquillità, ma soprattutto con la serenità anche delle loro famiglie”. L’opera pubblica è costata complessivamente 160mila euro (cofinanziati dalla Provincia di Treviso per 80mila euro) e vede la fine dopo un lungo iter amministrativo, che ha comportato un accordo di programma tra i Comuni di Mogliano Veneto e Preganziol e alcuni espropri. Tutte le informazioni sul nuovo servizio sono disponibili alla fermata stessa e sul sito www.mobilitadimarca.it (m.a.)

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Mogliano Veneto

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Libri. L’autrice 33enne ha da poco pubblicato “Le regole del ginepro”, il suo ottavo romanzo

Il mondo di Rachele Pasqualini: una vita al sapore di casa e di ginepro Le parole della scrittrice moglianese: “Il libro è un viaggio che si fa insieme e, conoscendo i miei compagni, ho modo poi di mantenere i contatti e sapere se gli è piaciuto”

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n città c’è una giovane donna di 33 anni che si siede al bar con i suoi lettori o scambia libri nei parcheggi dei supermercati. Si tratta di Rachele Pasqualini, moglianese, autrice del romanzo “Le regole del ginepro” ambientato proprio a Mogliano Veneto. Nel volume, che racconta la storia di Cecilia, una giovane donna chiamata a ricostruire la sua vita partendo da sé, Rachele trasfigura narrativamente luoghi noti a tutti i moglianesi: la libreria Mondadori, il Museo Mogart e due bar, Dada e Capriccio, che nella narrazione si fondono in un unico bar. “Capita di leggere libri e immaginarsi chi ci sia davvero dietro le parole, per questo appena posso partecipo a mercatini o mi rendo disponibile a consegnare personalmente il libro autografato ai miei lettori – ci ha raccontato Rachele, che ha aggiunto – Il libro è un viaggio che si fa insieme e, conoscendo i miei compagni, ho modo poi di mantenere i contatti e sapere se gli è piaciuto”. Il messaggio del libro è chiaro. “Si pensa che per avere amore nella vita bisogna per forza avere un compagno/a al proprio fianco – ci dice Rachele –, ma non ci si rende conto di quanto amore possano dare le piccole cose e che ci si può innamorare anche di un luogo, di un lavoro, di una passione”. “Essere single dopo i trent’anni o non voler figli non è una malattia e spesso ‘non c’è niente che non vada’ e magari nemmeno nulla che voglia essere raggiunto se ci si basta e si è soddisfatte della propria vita” conclude l’autrice. Rachele, di che cosa parla il tuo ottavo libro? Si tratta di un romanzo in parte autobiografico che fa ridere e pensare al tempo stesso perché demolisce tanti cliché. La protagonista, Cecilia, è infatti una trentenne che, dopo un tradimento, lascia in fretta e furia Roma e torna a Mogliano Veneto, sua città natale, dove si ritrova a fare i conti con una famiglia decisamente “poco empatica”. Fortunatamente, però, trova lavoro in una caffetteria e i clienti, che sono tutti in là con gli anni, diventano la sua seconda famiglia e si mettono in gioco in una relazione d’amicizia da cui entrambe le generazioni usciranno arricchite. Tra nuovi amici e amici ritrovati, Leonardo

PIZZERIA

e Roberta, Cecilia ritrova la fiducia nel futuro. Nel corso delle pagine Cecilia capisce che la felicità non è un traguardo da raggiungere: nella nostra quotidianità ci sono moltissimi motivi per essere felici e in fondo la felicità è proprio la somma delle piccole cose. Il libro si intitola, “Le regole del ginepro”… cosa c’entra il ginepro? Sono sempre stata un’amante del gin e del ginepro, una pianta molto resistente, che si adatta ai diversi climi. Un signore da bambina mi ha regalato due piantine di ginepro che ho ancora nel mio giardino a Mogliano e la stessa cosa succede a Cecilia nel libro. Su questi rami, come gemme, Cecilia appende dei consigli che dà a sé stessa per rinascere. La scrittura è una passione che ti accompagna fin da piccola… quale consiglio daresti a ragazzi/e che sognano di diventare scrittori/scrittrici? Sicuramente andare al di là dei voti, perché la fantasia nella scuola di oggi è stata un po’ messa all’angolo e il rischio è quello di sprecare un dono. I voti non definiscono la persona e il suo futuro, anche perché c’è un elemento di soggettività ineliminabile, per cui è importante coltivare il proprio

sogno e non scoraggiarsi perché il mondo dell’editoria è difficile. Tante case editrici speculano sui sogni delle persone, per questo bisogna “farsi le ossa”, imparare ad aspettare, non scendere a compromessi e buttarsi senza aspettare che le cose piovano dal cielo. Hai già ricevuto qualche recensione dai moglianesi? Per ora a tutti il libro è piaciuto, forse perché può essere letto su vari livelli e a tutte le età. Negli anni qualche critica negativa è arrivata, ma io penso che l’arte non possa mai piacere a tutti: è sempre più o meno vicina alle nostre corde. Dove si può trovare il libro? Il libro si può acquistare nella libreria Mondadori di Mogliano, nell’Edicola di Vera aPregaziol, su Amazon e in generale è ordinabile in tutte le librerie. Cosa sogni per il futuro? Non penso che mi piacerebbe essere una scrittrice “a tempo pieno” perché scrivere diventerebbe un obbligo e non più una passione. Inoltre più lavori faccio più mi viene voglia di scrivere. Insomma, per il futuro mi auguro solo di essere felice e la scrittura fa sicuramente parte della mia idea di felicità. Marika Andreoli

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Preganziol

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Opere pubbliche. L’amministrazione ha illustrato il Documento unico di programmazione 2020-2024

Scuole, sicurezza e ciclabilità: tanti i progetti nel programma comunale È

stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale preganziolese il Documento unico di programmazione 2020-2024 in riferimento all’annualità 2024. Tante le progettualità inserite. “Tutte le valutazioni fatte per la predisposizione di questo documento sono state fatte secondo una prospettiva che non si ferma ai mandati amministrativi ma che arriva al 2026 – premette il sindaco Paolo Galeano –. Il nostro mandato infatti si ferma il prossimo anno, ma la nostra comunità continuerà la sua vita e non ci si può permettere di interrompere la progettazione di servizi e attività”. “Le attività, soprattutto quelle della prima parte dell’anno, hanno visto un condizionamento da parte dell’aumento dei costi energetici, con una parte del bilancio che è rimasta in sofferenza per parecchi mesi, anche se siamo riusciti a superarla in buona parte con la variazione di assestamento – spiega il sindaco –. L’obiettivo dell’amministrazione è stato infatti far quadrare il bilancio nei tempi più veloci possibili e senza pesare sui cittadini”. “Siamo riusciti a portare a casa importanti finanziamenti con cui sono state finanziate delle opere che altrimenti sarebbe stato impossibile portare avanti – continua il primo cittadino –. Ad oggi sappiamo che potremmo far conto nei prossimi mesi di ancora circa un milione di contributi che arriveranno nelle nostre casse”. “Tra i settori su cui stiamo maggiormente intervenendo ci sono le scuole – spiega Galeano –: di fatto rimane solo la scuola media come stabile da mettere in sicurezza sismica.Saranno poi a breve in partenza i lavori in tema di ciclabilità: entro fine mese infatti partiranno i lavori per il secondo stralcio della pista ciclopedonale che collega San Trovaso con via Europa, mentre a fine ottobre-inizio novembre partiranno i lavori per la pista ciclopedonale dalla palestra di Sambughè verso il territorio di Zero Branco”. “Abbiamo poi il settore della sicurezza idraulica – prosegue Galeano –: resta infatti la sistemare la via Quirino Basso, dove è stata eseguita una prima

parte di lavori e ne manca una seconda, ma abbiamo fatto un aggiornamento del quadro degli interventi con il Consorzio di Bonifica e il Comune di Casier e nei prossimi mesi si interverrà anche lì”. “Nel Dup si prevede poi un progetto da 340mila euro per la messa in sicurezza dell’intersezione per via Sambughè, via della Croce e il Terraglio, in località Sambughè – conclude il sindaco –. Nel 2025 e 2026 in-

vece non risultano opere, non perchè non ci siano progetti, ma perché i progetti che abbiamo non possono essere finanziati con le sole risorse che derivano dal bilancio”. Un periodo d’oro, dunque, per il Comune di Preganziol, che si prepara – prossima amministrazione permettendo – a inseguire un cambio look completo. Gaia Zuccolotto

Oltre 40 appuntamenti nell’estate: ora si guarda al calendario autunnale L’estate è ormai alle spalle, ma non lo è ancora il ricordo degli eventi estivi che hanno colorato e divertito il territorio comunale di Preganziol e i suoi cittadini. Tanti gli appuntamenti programmati che hanno visto un’ampia partecipazione, tante anche le apprezzatissime new entry rispetto al passato 2022. Tra queste: la Color Run che si è tenuta nel corso della Festa delle Associazioni a settembre, il ritorno in Arena di un grande spettacolo teatrale, l’ampliamento della rassegna di cinema all’aperto anche alle frazioni e il mercato serale svoltosi all’interno della Torototela. “In ottica di costante miglioramento – afferma il primo cittadino Paolo Galeano –, l’amministrazio-

ne ha constatato la grande partecipazione a tutti gli appuntamenti che, per il periodo giugno-settembre, complessivamente hanno visto: 10 appuntamenti di lettura, 8 proiezioni cinematografiche all’aperto, 8 eventi teatrali, 7 eventi musicali, 5 grandi manifestazioni, 2 eventi di giochi in scatola e una bicchierata”. Un totale dunque di oltre 40 appuntamenti segnalati nel calendario estivo preganziolese che segnano un grande successo per il Comune. “Nel ringraziare infinitamente le associazioni e i volontari per aver reso così viva la nostra comunità – commenta l’assessore alla Cultura, Fabio Di Lisi –, vi diamo appuntamento con i prossimi eventi culturali d’autunno”. Ad attendere Preganziol, infatti, vi sono conferenze storiche, castagnate, letture e giochi in biblioteca e soprattutto la stagione concertistica. Tutto è pronto, non resta che divertirsi. (g.z.)


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PROTAGONISTI A NORD EST Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

Il settore dell’edilizia e l’opportunità di crescere nell’ottica della sostenibilità L’impegno di Tecno Crane per un futuro più green L’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità affonda le sue radici negli ultimi decenni del secolo scorso, quando alcuni episodi di rilievo globale hanno generato una nuova consapevolezza riguardo queste tematiche.

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egli anni la riflessione si è evoluta portando organismi nazionali, enti sovranazionali e istituzioni europee a spingere verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e di governance delle imprese. Per fare questo, nel 2015 l’Assemblea delle Nazioni Unite, ha sottoscritto l’Agenda 2030: un programma d’azione per raggiungere 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (gli SDGs) e i traguardi ad essi associati entro il 2030. Lo scopo ultimo è quello di assicurare un ambiente e un mondo migliore in cui le future generazioni possano vivere. Per misurare l’impegno delle organizzazioni in termini di sostenibilità sono stati definiti i criteri ESG che partono proprio dalle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: sociale, ambientale e di governance. L’aspetto sociale riguarda il coinvolgimento delle comunità locali e il benessere dei dipendenti, assicurando condizioni di lavoro eque e sicure. Quello ambientale si concentra su come le aziende gestiscono il loro impatto sull’ecosistema circostante, quindi l’uso responsabile delle risorse e la riduzione delle emissioni inquinanti. Infine, la governance fa riferimento a una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e principi etici.

La sostenibilità nel settore edile si concretizza, sì, con la scelta di materiali sempre più ecologici, riciclabili e l’attenzione verso l’efficientamento dei consumi energetici, ma il concetto va oltre la semplice costruzione di edifici “verdi”. Riguarda l’integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nell’intero ciclo di vita di un progetto edile. Un approccio che, oltre a rispondere alle sfide ambientali attuali, crea ambienti più sani e inclusivi, promuove la responsabilità sociale e garantisce la resilienza economica a lungo termine. In questo senso, i

operatori del settore verso le tematiche legate alla sostenibilità, non può far altro che continuare nella stessa direzione e aiutare a migliorare le condizioni di tutto il territorio e, di conseguenza, contribuire a far evolvere il settore dell’edilizia stesso.

criteri ESG rappresentano un’importante guida per valutare le prestazioni aziendali in chiave sostenibile. Tecno Crane, azienda padovana di noleggio, vendita, montaggio e assistenza gru edili ha di recente acceso un faro su queste tematiche, aprendo un dialogo con i suoi clienti e collaboratori del settore attraverso eventi dedicati. Da sempre attenta alle tematiche sociali, Tecno Crane, ha visto da vicino come l’impegno delle imprese verso la cura del territorio e della sua comunità può portare grandi risultati. Un approccio più consapevole da parte di tutti gli

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Proprio perché la sostenibilità sta diventando sempre più presente in tutti gli ambiti e settori, anche i pubblici dell’impresa, investitori compresi, stanno diventando più sensibili al tema. Per questo motivo, oltre a portare avanti azioni concrete diventa importante comunicare il proprio impegno attraverso i propri canali ufficiali ma anche strumenti come il bilancio di sostenibilità. Un documento che va oltre il classico report finanziario raccontando valori, sforzi e la visione del futuro dell’impresa. Utile anche per attrarre investitori e creare una cultura della sostenibilità, di responsabilità e consapevolezza internamente tra i dipendenti ed esternamente con collaboratori e la comunità stessa del territorio.

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Preganziol

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Minoranza. Il consigliere leghista Freda ha messo in luce un grande assente nei piani del Comune

“Tanti investimenti previsti, ma il Palazzetto dello sport?” È

giunto preciso e puntuale il discorso del consigliere comunale Raffaele Freda nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Preganziol. A seguito infatti della presentazione dei progetti a venire, al punto sei dell’ordine del giorno, che prevedeva l’approvazione del Documento unico di programmazione 2020-2024, con riferimento al 2024, Freda ha fatto notare un grande assente nei piani dell’amministrazione: si trattava del Palazzetto dello sport. “Le osservazioni che faccio, le faccio da cittadino e da consigliere – ha esordito Freda –. Avrei preferito uno sforzo per la realizzazione del Palazzetto dello sport rispetto ad altre opere, perché secondo me ha un valore educativo e sociale enorme”. “Mi dispiace dunque vedere

che al termine di questi ulteriori 5 anni e, con tutta probabilità ancora per molto tempo, considerato anche poi quello che è l’avanzo che resta nelle casse del nostro Comune, il territorio resterà privo di una struttura di questo genere – ha proseguito il consigliere di Fratelli d’Italia –. Mi dispiace anche che il palazzetto resti un’opera strategica che non sia stata realizzata comunque in anni in cui, bisogna ammettere, sono stati investiti tanti soldini in opere pubbliche”. Pronta la risposta del sindaco Paolo Galeano. “Il palazzetto sarebbe stato uno degli obiettivi che mi sarebbe piaciuto portare a casa insieme a tutta l’amministrazione” ha affermato il primo cittadino. Si è data maggiore priorità ad altri fronti: “Se a livello di strutture sportive siamo a 6, quindi a un livello di

sufficienza, rispetto invece ad altri tipi di attività siamo invece a zero, perché gli spazi che ci sono non sono di fatto locali minimamente adatti a fare tutta una serie di determinate attività che invece hanno bisogno di una risposta a nostro modo di vedere – ha spiegato Galea-

no –. Sul palazzetto avevamo fatto una domanda, presentato una proposta anche in velocità nell’ambito del Pnrr: se fosse andata diversamente avremmo avuto una cifra più alta, ma il 60% delle risorse dei bandi era già destinato a situazioni dove l’indice di vulnerabilità sociale

Dalla biblioteca sei appuntamenti per mettersi… in gioco I momenti trascorsi in compagnia della famiglia, si sa, sono sempre speciali. Ma possono esserlo ancora di più se a tenere tutti uniti lo è un bel gioco da tavolo. Il gioco dell’oca, Monopoli, scopa… non ha importanza di che gioco si tratti, ciò che conta è la buona compagnia e trovare un momento da condividere insieme all’insegna del divertimento sia dei grandi che dei piccini. Per questo motivo la Biblioteca comunale di Preganziol, in collaborazione con la Tana dei Goblin di Treviso, ha organizzato alcuni appuntamenti atti a valorizzare proprio queste attività: è l’iniziativa “Le età in gioco”, che vede una serie di incontri dedicati ai genitori sul tema dei giochi da tavolo per farne scoprire le potenzialità e alcuni pomeriggi di gioco da condividere con i propri figli. I primi appuntamenti rivolti ai più piccoli, tra i 3 e i 5 anni,

si sono svolti questo mese il 10 e il 14 ottobre, ma ancora quattro appuntamenti restano in programma: due nel mese di novembre (martedì 14 alle ore 20 l’incontro per i genitori nella Sala conferenze della biblioteca e venerdì 17 alle ore 14:30 il pomeriggio di gioco con i figli presso la Sala polivalente di via Gramsci), dedicati ai ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, e altri due nel mese di dicembre (martedì 12 alle 20 l’incontro per i genitori nella Sala conferenze della biblioteca e sabato 16 alle 14:30 il pomeriggio di gioco con i figli presso la Biblioteca comunale), rivolti invece ai bambini tra i 6 e i 10 anni. L’ingresso agli eventi è gratuito su prenotazione. Basterà dunque contattare il numero 0422 632371 o scrivere una mail all’indirizzo biblioteca@comune.preganziol.tv.it. Tutti pronti? Il gioco vi attende. (g.z.)

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era ben peggiore di quello delle nostre comunità”. Nessun Palazzetto in vista a Preganziol, dunque, per ora. Servirà forse prima migliorare la fruizione di altre strutture e sperare che la demografia preganziolese ricominci a crescere. Gaia Zuccolotto


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Preganziol

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Viabilità. Nel territorio comunale marciapiedi messi a nuovo, strade ampliate e nuovi autovelox

Lavori pubblici in corso, parole chiave: inclusività e sicurezza U

na città sempre più sicura e all’insegna dell’inclusività grazie agli ultimi interventi realizzati dall’amministrazione comunale di Preganziol. Hanno infatti preso il via lo scorso 25 ottobre e proseguiranno per circa due mesi i lavori di manutenzione straordinaria e di abbattimento delle barriere architettoniche che interessano il marciapiede nord di via Schiavonia e che va da via Palladio a via Dese. L’opera è inserita nel Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche del Comune di Preganziol, e la sua realizzazione ha reso necessario un finanziamento di 178mila euro. Nello specifico, il progetto prevede la demolizione delle rampe esistenti e la rimozione della pavimentazione, precedentemente realizzata in asfalto, per la sostituzione con una pavimentazione a masselli autobloccanti.

L’iniziativa non si ferma qui. Oltre alla sostituzione della pavimentazione, infatti, si provvederà anche alla messa a dimora di piante floreali e alla creazione di un’aiuola con cespugli a basso fabbisogno idrico, su telo pacciamante per ridurre l’evaporazione delle sostanze nutritive dalla terra: insomma, un lavoro certosino mirato a rendere il nuovo marciapiede non solo più fruibile per pedoni, passeggini e carrozzine, ma anche più decoroso e sostenibile. Ma la sicurezza passa anche attraverso le strade. A tal proposito, va ricordato che nel corso di settembre sono stati inaugurati anche i lavori di ampliamento della strada provinciale 106, che collega Sambughè a Campocroce. Il tratto stradale, che consentirà al limitrofo Comune di Mogliano Veneto di procedere con il prolungamento della corsa di linea Treviso-Campocroce,

è però motivo di grande soddisfazione anche per Preganziol: la frazione di Sambughè, infatti, potrà così vedere aumentata la propria sicurezza, dal momento che il tratto di strada provinciale

in questione presentava due curve particolarmente pericolose. E non finisce qui: sempre parlando di sicurezza stradale, è della fine del mese di settembre la richiesta dell’amministrazione

comunale indirizzata al prefetto di installazione di un autovelox fisso sul Terraglio, nel tratto Frescada-San Trovaso, che in passato è stato purtroppo interessato da alcuni incidenti mortali. “Rappresenta un’importante strumento di prevenzione – sottolinea il primo cittadino, Paolo Galeano –. La sua presenza sarà segnalata con la giusta evidenza a tutti coloro che transiteranno nel luogo della futura installazione”. Una decisione certamente importante per la viabilità preganziolese, in linea con le recenti prese di posizione di buona parte del Veneto, che vede sempre più comuni disposti a dotarsi di strumenti di controllo della velocità stradale per ovviare agli incidenti e presidiare il territorio per la sicurezza di guidatori, passeggeri e pedoni. Gaia Zuccolotto

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Zero Branco

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Inclusione. In regione è il primo comune a diventare “Comune in Caa”, investendo ancora in accessibilità

La comunicazione urbana zerotina ora è accessibile a tutti i cittadini A

ncora una volta Zero Branco si dimostra essere un Comune inclusivo e al passo con i tempi: è proprio qui che ha preso il via un progetto innovativo e soprattutto senza precedenti in Veneto. Il Comune di Zero Branco ha infatti aderito alla rete delle “Città in Caa”, un progetto di comunicazione urbana facilitata finalizzato a rendere gli spazi pubblici e le attività commerciali accessibili a tutti e promuovere allo stesso tempo l’autonomia delle persone con difficoltà di comunicazione. Ma cosa si intende per “Caa”? Caa sta per Comunicazione aumentativa alternativa. Si tratta di un approccio mirato a offrire, appunto, una modalità alternativa alle persone che a causa di patologie congenite e acquisite e deficit cognitivi si ritrova escluso dalla classica comunicazione orale e verbale. Lo scopo del progetto “Città in Caa” è dunque quello di implementare le potenzialità di questo tipo di comunicazione, istituendo una rete di realtà commerciali “Caa friendly” che rendano possibile l’utilizzo, all’interno dei propri spazi, di apposite tavole con pittogrammi. Le suddette tavole illustrate con icone apposite fungeranno quindi da veri e propri traduttori, per chi ha difficoltà

Durighetto e Scattolin: “Confidiamo nella risposta di molte realtà di Zero Branco, realizzeremo l’iniziativa anche all’interno dei principali uffici comunali”

RUOSI MARCO

comunicative, di informazioni relative a un luogo, per favorire l’autonomia della persona con bisogni comunicativi complessi nell’interazione in quel determinato luogo. L’iniziativa nasce dalle associazioni ravennati Aps Fare Leggere Tutti e Autismo Faenza Onlus, “Città in Caa”, ed è attualmente attiva in otto città dell’Emilia-Romagna. In Veneto, invece, si tratta di un’idea nuova che il Comune di Zero Branco ha deciso di accogliere facendosene primo promotore nel territorio. “Grazie al supporto ricevuto dalle realtà ideatrici di Città in

Caa e all’impegno dell’ufficio Servizi sociali, della Biblioteca comunale e dell’Aps zerotina Aliter – hanno dichiarato il sindaco Luca Durighetto e l’assessore alle Politiche sociali, Lucia Scattolin – rendiamo possibile, all’interno del nostro territorio, l’attuazione di un progetto che mette al centro la persona e i suoi bisogni, abbattendo ogni tipo di barriera. Confidiamo nella risposta di molte realtà di Zero Branco e ci impegniamo, già nel prossimo futuro, a realizzare la medesima iniziativa anche all’interno dei principali uffici comunali”. Gaia Zuccolotto

Luoghi storici del commercio: tre nuove iscrizioni Crescono le iscrizioni zerotine all’elenco dei luoghi storici del commercio della Regione Veneto. Dopo l’inserimento del mercato settimanale del sabato lo scorso anno, infatti, ora ad aggiungersi alla lista sono tre attività commerciali, le prime del territorio di Zero Branco. Per la precisione, quest’anno a ricevere il riconoscimento regionale di luogo storico del commercio a Zero Brancosono state la Ferramenta Simeon sas, la Farmacia Santarello e Tosatto Expert City. L’iscrizione delle tre attività commerciali è stata formalizzata nelle scorse settimane,

attraverso una comunicazione dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto, Roberto Marcato: ora dunque le tre attività potranno fregiarsi del logo “locale storico”, rappresentazione di un importante riconoscimento dell’attività svolta nel corso degli anni. “Un plauso, a nome di tutta l’amministrazione comunale di Zero Branco, ai titolari e alle loro famiglie – hanno commentato dal Comune di Zero Branco – per il riconoscimento ottenuto e in particolar modo per la capacità di rimanere, nel tempo, punti di riferimento per l’intera comunità”. (g.z.)

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Zero Branco

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Lavori pubblici. Un intervento importante per circa 110mila euro nella frazione di Sant’Alberto

Palestra messa a nuovo nei tempi stabiliti: la useranno studenti e atleti L

’amministrazione comunale di Zero Branco non si ferma mai. E mentre sono tanti i lavori pubblici in programma nel centro cittadino, anche nelle frazioni c’è fermento, soprattutto per quanto riguarda l’ambito sportivo. Sono infatti di recente conclusione i lavori di riqualificazione e miglioramento della palestra comunale di Sant’Alberto. Interventi, questi, voluti dall’amministrazione comunale e che si inseriscono in un più ampio progetto di interventi alle strutture sportive del territorio zerotino. Andando più nello specifico, gli interventi alla palestra di Sant’Alberto hanno richiesto per la loro realizzazione un importo complessivo pari a circa 110mila euro, di cui 90mila sono stati oggetto di un finanziamento statale, e hanno riguardato tanto lavori inerenti l’ambito dell’efficientamento energetico, con il rifacimento della pavimentazione e l’installazione di un sistema radiante a pavimento, quanto

Sport al centro nel Comune: quasi 4mila euro in dono alle associazioni sportive A Zero Branco, si sa, lo sport è di casa. Con le palestre messe a nuovo, un convegno dedicato alla riforma dello sport e numerosissime associazioni sportive quotidianamente, impegnate nel preparare al meglio atleti pronti a dare tutto per tenere alto il nome del proprio paese, che hanno ricominciato i propri allenamenti, non mancava effettivamente che premiarle per la loro instancabile dedizione. E così, nella giornata di do-

Gli interventi si inseriscono in un più ampio progetto di interventi alle strutture sportive del territorio zerotino opere di tinteggiatura generale degli spazi. Tutto è proceduto secondo programma nella palestra di Sant’Alberto: iniziati nel corso del mese di giugno, infatti, i lavori si sono conclusi nel mese di settembre, secondo quelli che erano i termini previsti. Questo risultato ha quindi così permesso che gli spazi potessero tornare ad essere usufruiti, con l’avvio del nuovo anno scolastico, dagli studenti della scuola primaria Enrico Fermi e dalle associazioni sportive del territorio che negli orari extrascolastici ne fanno uso per le loro attività. Il Comune di Zero Branco porta a casa dunque un altro importante risultato che permetterà certamente a studenti e società sportive di trarne un profondo beneficio. L’equazione per l’appunto parrebbe semplice: palestra nuova, ancor più voglia di impegnarsi nell’attività sportiva. Gaia Zuccolotto

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menica 17 ottobre, in occasione della Festa dello Sport di Zero Branco, che si è tenuta in Piazza Umberto I, è stato ufficialmente consegnato dalla Pro loco di Zero Branco un grande assegno da 3985 euro, interamente destinato alle realtà sportive del territorio. La cifra altro non era che il ricavato della serata benefica “Sport in pasta” svoltasi all’inizio del mese. Un gesto che riconferma ancora una volta l’impegno del Comune nei confronti della categoria sportiva. L’evento però è stato anche occasione per un altro momento di grande solidarietà: l’Associazione La Speranza di Marco, realtà che promuove iniziative e progetti sociali, di supporto, culturali e formativi, ha infatti colto l’occasione per annunciare a tutti la sua donazione: l’associazione ha infatti provveduto a donare un defibrillatore al Comune di Zero Branco. “Un ringraziamento ai rappresentanti e ai volontari di queste due associazioni, che rendono possibili iniziative di questo tipo”, è stato il commento dell’amministrazione comunale zerotina. (g.z.)


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PROTAGONISTI A NORD EST Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

Zanon. Intervista con Franco Zanon

Zanon srl, sessant’anni di storia tra tradizione e innovazione Il presidente Franco Zanon ricorda gli esordi dell’azienda, cresciuta negli anni fino a diventare un’industria con 3 sedi e 130 dipendenti

Franco Zanon

Tutto è nato sessant’anni fa dall’idea di un padre e tre fratelli, Ivano, Mario e Franco. Come molte storie del Veneto produttivo, la “Zanon srl”, azienda produttrice di macchine agricole nata e “cresciuta” a Campodarsego, ha saputo attraversare sei decenni di storia crescendo, sperimentando, innovando.

Presidente della Zanon srl

Il coraggio di innovare durante le crisi In sei decenni di storia la Zanon come tutte le aziende, ha attraversato momenti di crisi superandoli tutti con il coraggio di investire, senza paura. “Anche nei mo-

F

ranco Zanon, presidente dell’omonima azienda, ricorda le origini: “Mio padre lavorava dalla Mario Carraro e, come spesso succedeva all’epoca, si portava il lavoro anche a casa. Io e i miei fratelli eravamo entrati nell’Arma dei carabinieri, ma poi ci congedammo per dare vita a un’attività tutta nostra, grazie al supporto di papà. Iniziammo a entrare a piccoli passi nel mondo del commercio, partecipando a fiere ed eventi che ci permisero di entrare in contatto con le aziende. Con po’ di fantasia abbiamo cominciato con le prime macchine: i mulini frangi tutto prima, le macchine per fare il silato poi. Queste apparecchi

menti difficili abbiamo creduto in questa azienda e non ci siamo fermati. Abbiamo investito proprio nei periodi di crisi perché credevamo che per venirne fuori

ebbero un grande successo e questo ci permise di espanderci nella zona di Treviso e poi in Veneto. Nel tempo abbiamo cominciato anche con dei concessionari nel nord Italia e in seguito, grazie alla forza del fratello maggiore Ivano, che si spostò al sud, sbarcammo anche lì” lì”. Attenzione alle esigenze del mercato e continua ricerca dell’innovazione sono state, da sempre, le carte vincenti dell’azienda. “Nel tempo abbiamo capito che ogni territorio aveva problemi specifici e quindi ogni macchina doveva essere adattata. Ma la vera svolta arrivò per noi negli anni Novanta con i trincia. Partimmo con dei trincia piccoli per motocoltivatori e pian piano aggiungemmo anche gli accessori - raserba e rotofalci - e questo permise di alleviare notevolmente la fatica del lavoro nei campi, ma soprattutto di accelerare i tempi: il lavoro di una

giornata si poteva fare in un’ora e mezza” ricorda Zanon. Sempre con un occhio al mercato, iniziò anche la produzione dei spaccalegna. “Si trattava sempre di prodotti di vita quotidiana, per aiutare il contadino. Poi iniziammo con

line, con uno sguardo al passato ma sopratutto con gli occhi puntati al futuro. Da impresa famigliare la Zanon ora conta 130 dipendenti e 3 sedi. “Le nostre tre sedi sono tutte in Veneto. È qui che siamo nati ed è qui che produciamo – ricorda

fosse necessario pensare a qualcosa di diverso, di nuovo. Quindi nei momenti duri abbiamo investito e questo ci ha permesso di uscire dalle difficoltà più forti di altri”. “Non è certo tutto merito nostro – precisa Zanon -: Fondamentale è il team, perché la Zanon ha saputo strutturarsi e può contare su persone che la stanno aiutando a raggiungere nuovi orizzonti. L’importante è crederci. Quest’anno ad esempio è partito un po’ più affaticato, ma siccome noi crediamo nei nostri prodotti stiamo puntando notevolmente sulla vendita all’estero, inserendo nuove figure e lanciando nuovi prodotti perché il mondo è grande”.

l’elettronica. Un tempo era impensabile poter applicare la tecnologia sulle macchine agricole, ma quello fu un momento di passaggio centrale per il settore”. L’anno prossimo la Zanon srl si appresta a spegnere 60 cande-

il presidente Franco Zanon -. Abbiamo degli spin off in Spagna e Croazia, ma la produzione è tutta qui. In questo io credo molto: siamo nati qui e ho sempre voluto mantenere qui la nostra azienda”.

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Quinto di Treviso

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Aeroporto. Bloccate a settembre le indagini sanitarie, il Comitato attacca

“Servono studi sulla salute: finora trascurati i cittadini” T

orna all’attacco il Comitato Aeroporto Treviso. Dopo le dichiarazioni apparse nel mese di settembre sui giornali inerenti il blocco dello studio sulla salute dei 20mila cittadini residenti nei pressi dello scalo gestito da Save/AerTre e sotto alle rotte di atterraggio e decollo, causato dall’attesa della sottoscrizione di Enac che avrebbe permesso di far partire l’indagine, il Comitato è tornato a far sentire la propria voce, incapace di comprendere quale sia il motivo di tanta titubanza. Che siano forse “le prevedibili e rilevanti problematiche sanitarie?”, si chiede il gruppo contrario all’aeroporto Canova. “La considerazione della salute dei residenti è praticamente inesistente” affermano dal Comitato. Di fatto, ricorda il Comitato, la specifica prescrizione, vincolata all’approvazione del Masterplan, testualmente prevede la “redazione di uno studio specifico circa la salute pubblica, definito di comune accordo con l’Arpav e l’Unità sanitaria locale e sviluppato su un campione significativo di abitanti esposti agli effetti potenziali dell’esercizio aeroportuale”. E ancora: “Lo studio dovrà valutare anche gli eventuali effetti dell’inquinamento atmosferico e dovrà includere dati epidemiologici sui ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie croniche, asma bronchiale, malattie cardiovascolari e tumori polmonari nei due Comuni impattati dall’aeroporto (Treviso città e Quinto di Treviso) oltre che sui relativi dati di mortalità”. Anche le modalità di attuazione prevista dalla prescrizione sono chiare: “Durante l’esercizio e completato entro 3 anni”. “La nostra organizzazione ha ripetutamente proposto un’indagine perlomeno decennale retroattiva – continua il Comitato –. Sono trascorsi anni senza che qualche pertinente autorità del territorio si ponesse lo scrupolo di attivare una seria indagine sanitaria atta a recepire le giustificate preoccupazioni della popolazione, nonostante le ripetute richieste”. Criticità e mancanze però, a detta del Comitato non finiscono qui: “persistente superamento dei limiti acustici in aree di

zonizzazioni acustiche, senza alcun efficace intervento mitigativo; non conoscenza dell’entità del tipico nocivo inquinamento atmosferico, imputabile alle ravvicinatissime movimentazioni aeronautiche; mancata attuazione della prevenzione primaria che prevede il compito istituzionale di “garantire la tutela della Salute, prevenzione delle malattie e della disabilità, miglioramento della qualità di vita”,

in considerazione del rischio di esposizione ad inquinanti mai preso in considerazione dalle Autorità Sanitarie, nonostante ripetute richieste”, elenca l’organizzazione No Aeroporto, solo per nominarne alcune. “È ora di dire basta al mancato rispetto del diritto fondamentale alla salute – conclude il Comitato –, prevedendo la chiusura dell’aeroporto Canova di Treviso”. Gaia Zuccolotto

Oasi di Cervara: al via il contest per valorizzare il Parco È autunno. È tempo degli alberi di tingersi dei tipici colori della stagione: dal rosso al marrone, passando per l’arancione e il giallo, anche l’Oasi di Cervara si veste di nuovi abiti e di scorci unici e fatati. È questo il momento in cui è più facile intravedere i piccoli abitanti cinguettanti che abitano questo luogo magicofar capolino qui e lì fra le fronde: sono uccelli di varie specie che con la discesa graduale delle temperature, si avvicinano ora al cibo a loro disposizione nelle mangiatoie. Quale migliore occasione se non questa per rubare qualche scatto al paesaggio e agli animali selvatici, dunque? Ecco perché anche quest’anno l’Oasi di Cervara, al fine di valorizzare la fotografia come attività outdoor sostenibile, ha dato il via ad un concorso

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fotografico dal titolo “L’Oasi che mi piace”, che non solo darà la possibilità agli appassionatidi realizzare immagini uniche, ma anche al Parco del Sile di essere ancora più conosciuto. La partecipazione al contest è gratuita: basterà inviare entro il 5 novembre una mail con un massimo di 3 immagini digitali scattate recentemente all’Oasi con soggetti Paesaggio, Animali o Insetti e piante. Potranno partecipare al concorso anche gli under 14, grazie all’apposita categoria a loro riservata. Le 10 immagini finaliste che verranno selezionate saranno pubblicate sulla pagina Facebook dell’Oasi, dove potranno essere votate dalla community. Al termine dei post delle singole categorie, l’immagine che avrà ricevuto in assoluto più like sarà considerata la vincitrice assoluta. Il premio per il vincitore assoluto sarà un ingresso omaggio per vivere l’esperienza di una giornata nei capanni fotografici dell’Oasi Cervara, mentre il vincitore di ogni categoria riceverà un abbonamento annuale individuale per poter entrare gratuitamente all’Oasi nel corso di tutto il 2024. Infine, il vincitore della categoria under 14 riceverà un abbonamento annuale valido per tutta la famiglia (massimo 4 persone). (g.z.)


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Quinto di Treviso

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Minoranza. Il capogruppo della lista civica Per Quinto avanza alcune proposte per il territorio

“Ripartiamo dai bisogni dei cittadini” M

ancano pochi mesi alla fine del 2023 e anche quest’anno di consigliatura, secondo la lista civica Per Quinto, si concluderà probabilmente con un nulla (o poco) di fatto: troppi i fronti che meriterebbero l’attenzione dell’amministrazione di Quinto di Treviso, troppe le questioni in sospeso. “Uno dei grossi problemi del nostro Comune riguarda l’ambiente – spiega Antonio Chinellato, capogruppo della lista civica –. La Commissione che dovrebbe occuparsene è stata convocata soltanto tre volte in quattro anni: un po’ poco considerata la posizione in cui si trova il nostro paese, in prossimità dell’aeroporto Canova e attraversata dal fiume Sile”. “Riguardo all’aeroporto, per esempio, se ci siano stati degli sviluppi o meno, la popolazione è ignara: ad oggi i cittadini continuano a vedere gli aerei sorvolare le proprie case e i voli aumentare – prosegue Chinellato –. Vivere nei pressi di un aeroporto, oltre ad essere un problema di incolumità per gli abitanti, significa anche essere esposti a una grande fonte di inquinamento: di tutte queste tematiche dovrebbe occuparsene il Comune, che dovrebbe incalzare chi di dovere perché siano rispettate le prescrizioni ministeriali previste. La trascuratezza dell’ambiente si ripercuote però anche sul verde pubblico: l’erba alta fa da padrona nelle aiuole e lungo i marciapiedi, i cigli stradali, ed anche alcuni percorsi naturalistici lasciano a desiderare”. Una situazione piuttosto spiacevole, secondo la minoranza, con-

Chinellato: “Penso che tutti i Comuni siano andati incontro alle medesime situazioni di difficoltà in questi anni e le abbiano tuttavia affrontate: perché Quinto non ci riesce?”

siderate anche le potenzialità del paese. “Ci troviamo nelle vicinanze del capoluogo trevigiano snodo di importanti sistemi di comunicazione – ammette Chinellato – e, considerato anche che nel nostro territorio si trova uno dei principali punti di accesso al Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, non riuscire a dare una dignità al nostro Comune è un vero peccato”. Le criticità di Quinto di Treviso non finiscono. “Da anni la nostra pista di atletica, su cui vi si allenano circa 200 ragazzi della storica società sportiva di atletica leggera Quinto Mastella, necessita di essere rimessa a nuovo – afferma il consigliere di minoranza –: l’amministrazione continua a partecipare a un bando governativo per la riqualificazione delle periferie, senza avere i requisiti necessari per vincerlo. Il nostro gruppo ha suggerito la possibilità di chiedere un finanziamento a tasso zero all’Anci, dal momento che il no-

stro bilancio lo consentirebbe, ma l’amministrazione pare non voler prendere in considerazione l’opzione”. “La giustificazione della maggioranza a tutto ciò è stata per molto tempo la pandemia, poi la guerra. Penso però che tutti i Comuni siano andati incontro alle medesime situazioni e le abbiano tuttavia affrontate: perché Quinto non ci riesce?”, si chiede Chinellato. La lista civica ha così incominciato ad ascoltare le testimonianze dei cittadini. “Abbiamo dato il via ad alcuni incontri con la popolazione per raccogliere proposte, preoccupazioni, esigenze – racconta il capogruppo di Per Quinto –. Le mosse di un Comune dovrebbero scaturire proprio dai reali bisogni della sua comunità, per questo ci siamo messi in ascolto: non possiamo più continuare ad essere canne al vento, è tempo di riportare Quinto al suo reale splendore”. Gaia Zuccolotto

Dai Musei civici alla narrativa: il debutto di Eugenio Manzato Da (ex) direttore dei Musei civici di Treviso a scrittore emergente. È l’evoluzione della carriera di Eugenio Manzato, che per i suoi settantanove anni ha decido di intraprendere un nuovo percorso artistico e professionale, consegnando ai lettori il suo primo romanzo storico, “L’ultima notte del dottor Romani”, edito per Cierre Edizioni. Un debutto di ben 656 pagine, quello dello storico dell’arte originario di Quinto di Treviso, che racconta la storia di Antonio Romani, chiuso nelle carceri veneziane in attesa del giudizio per cospirazione e ignaro che in quel 12 maggio 1797 si compirà l’ultima notte della Serenissima. La storia è una catena di memorie, dall’infanzia trevigiana al giovane amore per una donna, fino al suo impegno e professionale,

accanto a cui scorrono i pensieri e le idee che nella seconda metà del Settecento andavano cambiando la visione del mondo. L’opera non è certo passata inosservata, conquistando maggior risonanza anche grazie alla partecipazione di Manzato al festival del libro di Pordenone “Pordenonelegge”, nel mese di settembre, dove ha presentato al pubblico per la prima volta il suo libro, nel contesto di Palazzo Montereale Mantica. Un nuovo orizzonte dunque si distende di fronte al genio di Eugenio Manzato, che già dal 2016, si era rivolto al mondo della narrativa, scrivendo alcuni racconti e un’opera più completa, proprio “L’ultima notte del dottor Romani”, che ora non resta che leggere in attesa della pubblicazione del suo prossimo libro. (g.z.)


Territorio

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Il dossier. Il documento, presentato a Roma a fine settembre, è articolato in 35 progetti speciali e oltre 300 eventi stabili

Treviso si gioca tutte le carte sui “sensi” per la Capitale italiana della cultura 2026 A sostegno sono scese in campo le principali istituzioni: Regione, Provincia, Diocesi, Camera di Commercio e le università di Padova e Venezia, ma anche una lungalista di patrocinatori fra gli enti e le associazioni culturali,imprenditoriali e sociali, compresi Save, Aertre e Mom

“I

sensi della cultura”. È questo il titolo del dossier che l’amministrazione comunale di Treviso a fine settembre ha inviato a Roma per candidarsi ufficialmente a “Capitale italiana della cultura 2026”. Non resta che aspettarne la valutazione. Un documento sostanzioso, articolato in 35 progetti speciali che vanno ad aggiungersi agli oltre 300 eventi dell’offerta culturale stabile della città. Il tutto legato anche al raggiungimento degli obiettivi dettati dall’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Tutti coloro che partecipano come soggetti al progetto sono infatti chiamati a sottoscrivere un “Protocollo Verde” per portare vicino allo zero l’impatto ambientale di Treviso 2026. Il logo ufficiale è stato creato da Renato Casaro, illustratore trevigiano considerato uno dei più importanti, influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani. Ma quali sono i sensi della cultura su cui poggia la candidatura? Si parte dal senso come significato e si procede nel senso come direzione e percezione. Legati indissolubilmente ai progetti di ricerca, produzione, promozione e fruizione culturale che si fondano su una visione integrata e vivente del patrimonio cittadino: storico-artistico, ambientale, immateriale e non da

ultimo umano. La proposta ha cinque sezioni. “Treviso città aperta”, quella cioè capace di rigenerare gli spazi, di tutelare il proprio patrimonio, di sostenere il turismo di rete, promuovere eventi culturali come forme intime e profonde di accesso al territorio. “Treviso città di tutti”, per valorizzare e potenziare la rete solidale di una comunità attiva, cooperativa e inclusiva. “Treviso città futura”, che si pone l’obiettivo di aiutare le nuove generazioni a crescere grazie ai servizi per la comunità, agli spazi di partecipazione per i giovani, a percorsi formativi che mettono insieme la conoscenza, la cultura del corpo e dello sport. Con “Convivium” il dossier si focalizza sull’enogastronomia, le manifestazioni culinarie, le tradizioni, le pratiche agricole e produttive, i locali storici tipicamente trevigiani. E ancora: “Treviso città gioiosa e operosa”, che va dare valore alla caratteristica voglia di fare dei suoi abitanti senza però dimenticare che oggi tutto questo deve andare inevitabilmente a braccetto con la sostenibilità economica, ambientale, sociale e con nuovi equilibri tra bisogni sociali e walfare. Un dossier che il sindaco Mario Conte – che ha voluto tenere per sé la delega alla cultura, probabilmente non a caso considerata l’entità della posta in gioco

Il sindaco Mario Conte con la prima del dossier

con questa candidatura – definisce “la fotografia di una realtà viva e dinamica, ma che proprio grazie al titolo di Capitale della cultura potrebbe fare un salto di qualità”. Un atto, a suo dire, che “dà senso alla nostra storia passata e presente e che plasma il futuro”. Ma anche un modo per ringraziare tutti i protagonisti del “fare cultura” in città. Che sono tanti, diretti e indiretti. E tutti (istituzioni, associazioni di categoria, associazioni culturali, fondazioni) ci stanno mettendo la faccia per raggiun-

gere un risultato ambizioso. E che per un soffio non arrivò la prima volta, quando nel 2018 Treviso – durante l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Manildo, con Luciano Franchin assessore alla cultura – arrivò nella “short list” delle candidate per il 2020 con il progetto “TrevIsOpen – Cultura oltre le mura” ma venne amaramente sconfitta da Parma. Al fianco del Comune si sono schierate tutte le istituzioni, dalla Regione alla Provincia, dalla Camera di Commercio alla Diocesi, dalle due università presenti in città (Padova e Venezia) ai comuni che formano la “Grande Treviso Next Generation City” fino a tutti quelli della Marca. Un comitato promotore che è un autentico plotone, assistito da un altrettanto nutrito comitato di patrocinatori e sostenitori: Soprintendenza, Belle Arti, Patrimonio delle Colline del Prosecco e Consorzio del Prosecco Doc, Teatro Stabile del Veneto, OGD delle città d’arte e delle ville venete del trevigiano, il Centro servizio volontariato, quello di studi sull’economia turistica, l’Ateneo di Treviso, Confindustria Veneto Est e tutte le associazioni di categoria del territorio (commercio, artigiani, albergatori). E poi le fondazioni (Veneto Film Commission, Benetton Studi e Ricerche, Cassamarca, Marca Treviso, Mazzotti), il conservatorio Steffani, l’Unpli provinciale, l’associazione per le Ville Venete e i Castelli e quella musicale Manzato, la Rete dei Festival e Fabrica. Ma anche Generali, Aertre, Save, Mom e le banche del territorio Prealpi e CentroMarca.

PREMIO BERTO Dalla Santunione vince la XXX edizione È Alessandro Dalla Santunione, con “Poco mossi gli altri mari” (Marcos y Marcos), il vincitore all’unanimità della trentesima edizione del Premio Giuseppe Berto, uno dei più prestigiosi riconoscimenti dedicati alle opere prime di narrativa italiana, la cui cerimonia finale si è tenuta il 23 settembre scorso nella piazzetta del teatro di Mogliano Veneto, città nata-

le dello scrittore. “A sorprendere più di ogni altra cosa il lettore è il tono di una sospensione, un’atmosfera di incredulità, a cui corrisponde una lingua che semina ironia a ogni riga e chiede al lettore di lasciarsi andare”, ha affermato il presidente della giuria Ernesto Ferrero, che ha spiegato come il libro sia stato ritenuto una delle opere più originali degli ultimi anni, e non solo tra quelle d’esordio. Modenese, Della Santunione – che lavora nel mondo del turismo – prima di “Poco mossi gli altri mari” aveva pubblicato alcuni racconti.

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Cultura

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La protagonista. L’artista trevigiana in mostra a Villa Guidini fino al prossimo 7 gennaio

Tra genio e gioco: l’arte di Sonia Ervas “I bambini hanno un potere che nessun altro ha: sanno creare intere storie a partire da una conchiglia o da una macchia di colore, la loro capacità inventiva è così elevata da fare invidia a moltissimi artisti”

L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata dalla vita di tutti i giorni”. Delle parole di Picasso, Sonia Ervas, artista trevigiana della scuola di Emilio Vedova, ne ha fatto l’essenza della sua vita. Nata come pittrice di tecniche miste, prediligendo l’astratto polimaterico, da qualche anno ha incominciato a dedicarsi alla decorazione e al rinnovamento di mobili e non solo, dando alle parole del celebre collega spagnolo un senso… davvero letterale. “Fino a qualche anno fa non pensavo mi sarei mai dedicata al riammodernamento di mobili e al decoro di pareti – confessa ridendo Ervas –. D’altra parte soloquando ho in mano un pennello mi sento completa e carica di energia e a quel punto una sedia o una tela non fanno poi tanta differenza: sono da sempre abituata a lavorare con tanti materiali differenti”. E così, dalle hall degli alberghi ai soggiorni privati, l’artista vedoviana, residente a Quinto di Treviso, ha intrapreso nuove strade inaspettate. “Ho ridipinto insegne di negozi e pareti, interi agriturismi. Di recente mi è stata commissionata la parete della hall di un albergo di Treviso, nel quale prossimamente proseguirò anche con la decorazione delle pareti delle suite – racconta entusiasta Ervas, che tiene a precisare –: faccio tutto da sola. Non sono altissima e nemmeno tanto forzuta, ma con un po’ di buona volontà e una scala si può raggiungere anche il cielo”. Ma Sonia Ervas resta prima di tutto una pittrice e le sue opere sono piuttosto ambite. “Alcuni dei miei quadri sono stati richiesti da una gallerista di Cortina – spiega –, un altro è recentemente andato in esposizione a Dubai”. E non stupisce: le opere di Ervas, con i loro toni contrastanti, dal bianco al nero, passando per il rosso senza tralasciare l’oro e l’argento, trasmettono raffinatezza e opulenza e sono dotate di un senso estetico piuttosto

L’artista Sonia Ervas e alcune delle sue opere

elevato, anche se per la loro autrice la bellezza è anche dentro ciascuno di noi: trovarla e inseguirla è la chiave della felicità. “Non ho avuto una vita sempre facile, ma non mi sono mai arresa – ammette Sonia Ervas –: l’arte è ciò che mi ha permesso di trasformare anche i momenti più bui in luce pura”. L’universo di Ervas però comprende anche un altro cardine: è il mondo dell’infanzia. “Nel corso dell’anno organizzo molti laboratori d’arte per i più piccoli – afferma la pittrice –. I bambini hanno un potere che nessun altro ha: sanno creare intere storie a partire da una conchiglia o da una macchia di colore, la loro capacità inventiva è così elevata da fare invidia a moltissimi artisti”. L’arte di Sonia Ervas non poteva dunque mancare all’invito di uno dei più importanti eventi dedicati proprio alla creatività infantile: la

Biennale d’arte del bambino, che con il patrocinio del Comune di Zero Branco e della Biblioteca comunale ha organizzato la mostra “Il gioco dell’arte”, visitabile dal 15 ottobre e fino al prossimo 7 gennaio 2024, in Villa Guidini e nella quale saranno esposte proprio le opere di Sonia Ervas. La mostra è aperta a tutti ed è visitabile il giovedì e la domenica dalle 16 alle 18. Non mancheranno certo nemmeno le visite delle scolaresche, che nei giovedì mattina potranno osservare da vicino come cartone, polistirolo, legno e colore possano dare vita a vere e proprie opere d’arte. “L’arte è davvero un gioco: è fatta di originalità e significa saper trasformare in bellezza anche le cose più semplici”, conclude l’artista. E, di questo, Sonia Ervas è davvero capace. Gaia Zuccolotto

Al Comisso si guarda “Oltre la maschera”, tra spettacoli e monologhi Al Teatro Comisso si apre il sipario: torna infatti la rassegna “Oltre la maschera”, dedicata al teatro amatoriale e patrocinata dal Comune di Zero Branco, con tre imperdibili appuntamenti. Prima data in programma è stata quella dello scorso 21 ottobre con “Ben hur – Storie di ordinaria periferia”, una commedia di Gian-

ni Clementi, vincitrice di 13 premi nazionali, messa in scena dalla compagnia teatrale La Moscheta di Verona. Ma aspettano di calcare la scena altri due spettacoli: sabato 28 ottobre, alle ore 21, sarà il turno de “I rusteghi”, brillante commedia di Carlo Goldoni rappresentata dal gruppo Teatro d’arte Rinascita di

Treviso; sabato 4 novembre, invece, sempre alle ore 21, la rassegna si concluderà con “Novecento”, monologo di Alessandro Baricco rappresentato dalla compagnia Teatro furoi Rotta di Padova. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 392 195 3869 o scrivere una mail a info@strebenteatro.it. (g.z.)


Sport

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Città Europea dello Sport 2025. Conclusa la visita della Commissione Aces per valutare la candidatura

“Mogliano ha tutte le carte in regola per giocare questa partita e vincerla” P

rosegue la partita del Comune di Mogliano per diventare “Città Europea dello Sport 2025”, riconoscimento conferito annualmente da Aces Europe, associazione no profit con sede a Bruxelles che lavora in sinergia con la Commissione Europea per promuovere le politiche sportive nei territori. Nelle scorse settimane, si è infatti conclusa la visita ufficiale della commissione, che ha trascorso due giorni a Mogliano Veneto visitando associazioni sportive, impianti comunali e le eccellenze turistico e storico-culturali della città. “Mogliano ha tutte le carte in regola per giocare questa partita e vincerla” ha dichiarato l’Europarlamentare delegata AcesEurope per il Triveneto, onorevole Rosanna Conte che si è dichiarata soddisfatta di incontri e visite, da cui la candidatura di Mogliano “esce ancora più rafforzata”. Tra le realtà che caratterizzano il

tessuto sportivo del territorio toccate con mano dalla commissione l’impianto del rugby “M. Quaggia”, lo stadio “Arles Panisi”, il Tennis Club, la bocciofila comunale, la Casa della Scherma “G. Schwaiger” e il Golf Club Villa Condulmer. In campo come testimonial della candidatura di Mogliano, che ora

Il sindaco Bortolato: “Questa candidatura è dedicata al mondo dei volontari che costellano le nostre associazioni” attende il verdetto della commissione, “Tita” Coletti, schermidore medaglia d’argento Montreal nel 1976, Franco Testa, ciclista e oro olimpico a Roma nel 1960, Maurizio Stecca, pugile oro olimpico Los Angeles 1974 e Armando Buffon, ex

portiere di serie A. Il Presidente AcesEurope Gian Francesco Lupattelli ha affermato: “Mogliano Veneto è una città splendida, la Commissione è rimasta molto contenta di questa visita. Dobbiamo ringraziare per questo il sindaco e la giunta. Il dossier prodotto a sostegno della candidatura,

fatto molto bene, sarà consegnato ad ogni famiglia moglianese, perché è fondamentale conoscere lo sport e praticarlo, per la salute ed il benessere di tutti”. “Mogliano è permeata di sport e i commissari hanno potuto comprendere profondamente il legame tra sport e città” le paro-

Seconda linea e figlio d’arte: Jadin Kingi entra nel Mogliano Rugby È figlio d’arte e un’ottima seconda linea. E andrà a rimpolpare con le sue doti la rosa del Mogliano Veneto Rugby: è Jadin Kingi. Può giocare da seconda linea, ma anche come flanker o numero 8. Dalla Nuova Zelanda all’Italia: Jadin proviene dai Counties Manukau (PIC Steelers) con sede a Pukekohe, squadra affiliata alla franchigia dei Chiefs che milita nel Super Rugby. Con loro ha disputato le ultime due stagioni dell’Npc neozelandese. Ma Jadin è anche figlio d’arte:

suo padre, Dion Kingi, è un ex giocatore delle contee di Manukau e della Benetton Treviso. Jadin è poi nipote della leggenda All Blacks Bruce Robertson. “Ricordo di aver iniziato il mio viaggio nel rugby qui in Italia, quando avevo 5 anni, giocando per la Benetton Treviso, dove ho imparato ad amare questo gioco – racconta Jadin Kingi –. Del rugby italiano so che è molto passionale e anche fisico. Non vedo l’ora di tornare in questo paese e di far parte di questo ambiente. Voglio

davvero crescere al meglio come giocatore di rugby e arrivare fino ai massimi livelli. Credo di poter portare alla mia nuova squadra fisicità, leadership, esperienza, avanzamento e abilità con la palla e nel salto in touche. Voglio ringraziare la mia famiglia per l’amore ed il supporto nelle mie scelte e anche il Mogliano Rugby per avermi dato questa opportunità”. Entusiasmo anche nelle parole del coach, Marco Caputo: “Siamo molto lieti di dare il benvenuto a Jadin. Ha un’eredità molto forte

con il rugby italiano per il passato di suo papà. È ancora molto giovane ma ha già la rara capacità di giocare sia come seconda che come terza linea. È un giocatore con un potenziale enorme e possiede abilità e caratteristiche uniche. Ottimo nelle touche e potente portatore di palla, Jadin aggiungerà qualità, forza e profondità alla nostra squadra. Ci auguriamo che abbia da subito un impatto positivo nel nostro Campionato simile a quello avuto da suo padre molti anni fa”. (g.z.)

le delsindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato, che ha aggiunto: “Questa candidatura è dedicata al mondo di volontari che costellano le nostre associazioni sportive e che dedicano tempo, passione ed energia per plasmare i cittadini di domani”. Marika Andreoli


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#Regione

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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo

“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D

al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase

di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere

Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello

le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-

re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-

ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.


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Regione

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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore

“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica

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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-

vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-

Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24

Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-

mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-

ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.

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Regione

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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”

Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este

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fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-

zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-

Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione

retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il

nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara

-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.

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Regione

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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce

Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”

“A

l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi

per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico

L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27

della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un

canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi

del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.

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Regione

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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”

Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C

resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.

L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.

Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta

avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.

3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,

diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-

la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte

proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.


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OTTOBRE 2023

on-line:

Ottobre in rosa

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta

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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta

a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente


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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente

Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.

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ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-

bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.

“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).

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Tumori cerebrali. La ricerca condotta da un team internazionale coordinato dal professor Corbetta

Nascita e sviluppo del temuto glioblastoma sono in relazione con le connessioni cerebrali T

umori cerebrali, un importante traguardo è stato raggiunto da un team internazionale di ricerca, frutto di una collaborazione tra le Università di Padova, Berlino e Bordeaux e l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, coordinati dal prof Maurizio Corbetta, professore di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm). I risultati della ricerca sul glioblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno per cui non esistono ancora terapie efficaci, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Jama Neurology. Finora la maggior parte degli sforzi su questa malattia si sono concertati sulle caratteristiche del tumore stesso (le sue mutazioni, le sue interazioni col sistema immunitario, la risposta alla terapia). In questa ricerca invece l’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dell’organo in cui si sviluppa questo tumore: il cervello. Il cervello è costituito dai neuroni e dall’insieme delle fibre che connettono tra di loro le aree cerebrali, che costituiscono il “connettoma”. Le connessioni sono quindi paragonabili a delle strade, che mettono in comunicazione le varie regioni del cervello. Nel lavoro “White Matter Tract Density Index Prediction Model of Overall Survival in Glioblastoma” il gruppo di ricercatori ha dimostrato che la prognosi di questa malattia dipende anche e soprattutto dalla densità di connessioni strutturali (i fasci di fibre che connettono le aree cerebrali tra di loro) nella regione in cui si sviluppa il tumore. In particolare, si è visto che, quando il tumore cresce in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza dal momento della diagnosi è più breve, viceversa quando il glioblastoma si localizza in regioni cerebrali a bassa densità di fibre la prognosi è migliore. Il motivo può consistere nel fatto che, quando

Una scoperta che oltre ad aver portato alla creazione di un nuovo indice diagnostico non invasivo nella definizione della prognosi, fornisce possibili spunti per nuovi approcci terapeutici

il tumore cresce in regioni in cui ci sono più fibre (ovvero più “strade”), ha maggior probabilità di diffondersi alle restanti regioni del cervello. La particolare strategia messa a punto dai ricercatori Alessandro Salvalaggio, Ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, Lorenzo Pini, Assegnista del Padova Neuroscience Center e del Vimm, e Maurizio Corbetta, permette di calcolare un indice di densità delle fibre di sostanza bianca dove cresce il tumore senza necessità di esami specifici, ma soltanto partendo dalla risonanza magnetica cerebrale che tutti i pazienti eseguono prima dell’intervento chirurgico. La scoperta dei tre ricercatori è anche oggetto di un brevetto italiano ed internazionale. “I risultati di questo studio dimostrano come l’approccio al glioblastoma non possa non considerare lo speciale organo nel quale cresce, il cervello umano” ha sottolineato Maurizio Corbetta, coordinatore dello studio. “Le evidenze emerse da questa ricerca, oltre ad aver portato alla creazione di un indice diagnostico non invasivo, forniscono possibili

spunti e indicazioni per nuovi approcci terapeutici”. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto congratularsi pubblicamente con il team di ricerca internazionale, orgoglioso in particolare del contributo Veneto alla importante scoperta. “La scoperta che la sopravvivenza nel tumore cerebrale dipende dalla densità delle connessioni è l’ennesimo traguardo di una sanità che non solo assicura le cure più adeguate ai suoi cittadini, ma anche partecipa al lavoro che ogni giorno vede impegnati i maggiori scienziati mondiali. Da sottolineare anche, in questo caso, la grande sinergia messa in campo dai poli di ricerca del Veneto, che hanno collaborato all’unisono: l’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Ateneo Padovano, lo IOV ed il Vimm”. “Molti dei ricercatori – ha concluso - hanno effettuato importanti esperienze all’estero e hanno scelto di ritornare in Italia, in Veneto per proseguire la loro attività scientifica e assistenziale: un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera sanità della nostra regione”.

Incidenti domestici. Alcuni accorgimenti per rendere la nostra casa più sicura La casa in cui viviamo è davvero sicura? E’ la domanda che l’Ulss 2 Marca Trevigiana pone come spunto di riflessione per sottolineare come di fatto non sia così. Ogni anno, infatti, avvengono circa 3,2 milioni di incidenti domestici in tutto il territorio nazionale – rende noto l’azienda sanitaria – e le persone più colpite solitamente sono le donne, i bambini e, soprattutto, gli anziani. E’ possibile invertire questo trend e mettere la propria casa in sicurezza? Decisamente sì. Innanzitutto – si spiega dai social media dell’Ulss 2, è necessario mappare l’abitazione, verificando che sia in ordine e, se emergono pericoli oggettivi, bisogna avviare un programma di “bonifica” rimuovendo ciò che risulta pericoloso o adottando mezzi di protezione. Mettere in sicurezza la propria casa dev’essere una priorità, tenendo presente che anche le più piccole accortezze possono talvolta davvero salvare la vita. L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha dunque predisposto una infografica con alcuni consigli per evitare gli incidenti domestici. In primo luogo, è importante mettere e utilizzare i corrimani su tutte le scale di casa.

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E’ buona abitudine non lasciare mai fuori posto sedie e sgabelli. Quando la sera cisi sposta bisogna illuminare adeguatamente i locali. Non dimenticarsi di bloccare i tappeti presenti in casa e togliere quelli scendiletto per evitare il rischio d’inciampo, soprattutto di note. Tenere a portata di mano gli attrezzi da cucina è un’altra delle buone abitudini da seguire per agevolare la presa durante l’uso quotidiano. Le prolunghe degli elettrodomestici vanno

poste lungo i bordi dei muri, accostandoli al battiscopa. Attenzione ai farmaci: vanno posizionati in un’apposita cassetta. Infine, i detersivi vanno tenuto in luoghi separati dalle bevande. Piccoli accorgimenti che possono sembrare anche scontati ma che possono davvero essere utili per prevenire un bel po’ degli incidenti domestici che si registrano in numero ancora eccessivamente elevato.

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Si parte ad ottobre. E’ su base volontaria ma consigliata soprattutto per i soggetti più fragili

Al via la campagna per la vaccinazione contro l’influenza stagionale e quella contro il Covid-19 La Regione Veneto ha acquistato un milione di dosi di vaccini contro l’influenza stagionale e il Ministero della Salute ha previsto per la nostra regione 700mila dosi contro il Covid-19. I vaccini si possono somministrare insieme

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arte il 16 ottobre la campagna per la vaccinazione contro l’influenza stagionale, la Regione del Veneto ha acquistato 1milione di dosi, aumentando anche la disponibilità di vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni. Tra inizio e fine mese prende il via anche la campagna vaccinale contro il Covid-19, che procederà con gradualità in base alle dosi fornite dal Ministero della Salute, che ha previsto 700 mila dosi per il Veneto con consegna a scaglioni settimanali. Di conseguenza, seguendo un criterio di protezione delle persone più fragili, coinvolgerà le RSA e già a fine ottobre il vaccino sarà reso disponibile per i Medici di Medicina Generale e le Farmacie aderenti per proteggere le altre categorie di soggetti fragili e la popolazione generale. La vaccinazione antinfluenzale – è la precisazione della Direzione Prevenzione della Re-

gione Veneto – potrà essere somministrata in sicurezza insieme alla vaccinazione anti Covid. Entrambe sono su base volontaria. Si ribadisce che rappresentano un efficace e sicuro strumento di protezione. Non occorre prendere nessun farmaco o integratore prima della somministrazione. Gli effetti collaterali più frequenti sono qualche linea di febbre e un po’ di dolore nel punto di iniezione. “La vaccinazione contro l’influenza – sottolinea ancora la Direzione Prevenzione della Regione Veneto - è importante perché riduce il rischio di gravi complicanze, tra cui quelle a carico del cuore. Vaccinarsi, infatti, riduce di oltre un terzo il rischio di eventi cardiovascolari gravi soprattutto nei soggetti che già soffrono di malattie cardiache (infarto, ictus, etc.). La vaccinazione risulta particolarmente utile, infine, nell’evitare riacutizzazioni di malattia nei

i tuoi specialisti del sorriso

soggetti immunocompromessi, diabetici, asmatici o con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale vigente riportano, tra gli obiettivi di copertura il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale per tutti i gruppi target. Il vaccino antinfluenzale è gratuito e raccomandato per le persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; per i

soggetti di età pari o superiore a 60 anni; gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori. Ma anche per il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. E inoltre per i donatori di sangue, i bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni e le donne in gravidanza. Oltre alla vaccinazione per la prevenzione della trasmissione dei virus influenzali, così come del Covid-19, è importante seguire scru-

Cambia il tuo sorriso! Procedure Comuni in Odontoiatria Estetica

Il sorriso è una delle prime cose che notiamo in una persona e può avere un impatto significativo sulla nostra percezione di essa. Una bocca sana e un sorriso attraente possono aumentare la fiducia in sé stessi e migliorare la qualità della vita. È qui che entra in gioco l’esperienza maturata negli anni dai dottori Massimo Bellomo e Alessandro Perri, esperti in odontoiatria estetica, un campo della medicina dentale che si concentra sulla creazione di sorrisi belli e armoniosi attraverso una serie di trattamenti e procedure.

-Apparecchi Ortodontici Invisibili o Trasparenti Sono l’apparecchio linguale, ovvero un apparecchio fisso messo dietro ai denti e quindi totalmente invisibile e gli allineatori trasparenti, ovvero delle mascherine trasparenti da indossare durante la giornata. Sono la scelta giusta per chi desidera un bel sorriso con denti allineati

Cos’è l’Odontoiatria Estetica? L’odontoiatria estetica è una branca dell’odontoiatria che combina conoscenze scientifiche e artistiche per migliorare l’aspetto dei denti e della bocca. L’obiettivo è creare un sorriso naturale, sano e attraente, che sia in armonia con le caratteristiche individuali del paziente oltre che funzionale per la masticazione. Gli odontoiatri estetici sono spesso chiamati “artisti del sorriso” poiché cercano di coniugare l’aspetto estetico del sorriso con la biomeccanica masticatoria

Piazza Generale dalla Chiesa 17 Pieve di Curtarolo Padova |

-Sbiancamento Dentale Il cambio di colore dei denti è uno dei problemi più comuni che porta le persone dal dentista estetico. Il consumo di cibi e bevande pigmentate, il fumo e l’invecchiamento possono causare macchie e scolorimento dei denti. Il trattamento di sbiancamento dentale utilizza agenti sbiancanti sicuri per rimuovere le macchie superficiali e ripristinare la luminosità dei denti.

polosamente alcune misure per ridurre il rischio di diffusione. Vale sempre la buona abitudine di lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente; osservare una buona igiene respiratoria, usare la mascherina o isolarsi volontariamente a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale. E’ buona norma evitare il contatto stretto con persone ammalate mantenendo un distanziamento fisico di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza.E infine evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con le mani.

Benefici dell’Odontoiatria Estetica

Migliora la fiducia in se stessi poiché un sorriso migliora la percezione di sé e promuove la salute orale visto che molte procedure estetiche migliorano la salute dei denti e delle gengive, contribuendo a prevenire problemi futuri garantendo un sorriso splendido per molti anni.

Conclusioni

L’odontoiatria estetica non è solo una questione di bellezza: è una disciplina che può migliorare la qualità della vita delle persone. Un sorriso attraente non solo fa sentire più sicuri di sé, ma può anche promuovere una migliore salute orale nel complesso. Se stai cercando di migliorare il tuo sorriso, ti aspettiamo presso il Centro di Odontoiatria e Ortodonzia Avanzata Perri-Bellomo per scoprire quali opzioni sono disponibili per te. Sorridere con sicurezza è alla portata di tutti!

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A tavola

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CREMA DI ZUCCA CON SALSICCIA Finalmente è arrivata la stagione dell’autunno, con i suoi profumi e i suoi colori. Apriamo quindi la strada alla zucca e ai suoi molteplici usi in cucina! Ingredienti - per 2 persone -1 busta da 600g circa di Crema di zucca violina DELSANTO -1 porro piccolo -1 pezzo di zenzero (se piace) -Q.B. brodo vegetale -Q.B. olio evo -Q.B. salvia e rosmarino tritati -Q.B. sale e pepe

PROCEDIMENTO

-100g circa di salsicia

Tagliate a piccoli pezzetti il porro e lo zenzero (se piace), metteteli in una pentola un filo d’olio e fateli appassire leggermente. Aggiungente la crema di zucca della busta e allungate con un paio di mestoli di brodo vegetale fino ad ottenere la densità di una vellutata. Mescolate, aggiungete il trito di salvia e rosmarino, sale e pepe. Riscaldate bene. A parte, pelate la salsiccia e cuocetela, sbriciolata, in una padellina antiaderente, fino a che non diventa bella dorata. Servite infine la vellutata, tiepida, con sopra la salsiccia sbriciolata che darà quel tocco salato in più al piatto! Se volete potete servirla con del formaggio grattugiato o a pezzettini a parte.

QUIZ CON IL CIBO: QUANTO NE SAI? 1.QUALE TRA QUESTI ZUCCHERI VIENE DEFINITO VELENO?

1 A B C

6 A

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B

C

Zucchero bianco Miele Zucchero di canna

CHE COS’È IL FABBISOGNO ENERGETICO? La fame Le quantità di nutrienti da assumere giornalmente Le quantità di dolci

QUALE TRA QUESTI CIBI FA BENE PER LE OSSA?

2 A B C

La banana Lo yogurt Le zucchine

DA COSA DIPENDE IL FABBISOGNO ENERGETICO?

7 A B C

Dalla fame Dall’orario Dall’età, sesso e attività

QUALE TRA QUESTI ALIMENTI CONTIENE PIÙ OMEGA3?

3 A B C

Sardine Pomodoro Limone

CHE COSA BISOGNA MANGIARE PER UNA DIETA REGOLARE?

8 A B C

Bisogna mangiare tanti grassi Bisogna mangiare solo cereali, pasta... Bisogna mangiare molta frutta e verdura

QUALE TRA QUESTI CIBI DOVREBBE ESSERE CONSUMATO DI MENO?

4 A B C

Fagioli L’insalata Dolci

A B

C

A B C

DOVE TROVIAMO TANTI GRASSI?

9

A COSA SERVE MANGIARE?

5

Nella carne e nel pesce Nella focaccia, pizza, olio e dolci Nella verdura e frutta

Serve per ingrassare Serve solo per saziarci Serve per l’energia e per proteggerci da malattie

10 QUALE BEVANDA È INDISPENSABILE PER L’UOMO?

A B C

Il vino L’acqua I succhi di frutta

SOLUZIONI 1. = A / 2. = B / 3. = A / 4. = C / 5. = C / 6. = B / 7. = C / 8. = C / 9. = B / 10. = B

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Oroscopo ARIETE

BILANCIA

Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.

Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.

TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.

Ottobre

SCORPIONE

Ottobre, la forza e il tempo interiore

GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.

CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.

LEONE Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.

VERGINE Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.

Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.

SAGITTARIO

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Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.

CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.

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Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione

ACQUARIO E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.

PESCI Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.


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RIPARTIAMO INSIEME

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

SCHIENA TACITURNA

Com. Montana

di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

y(7HC5D2*LNMKKT( +"!"!z!#!z

A PAGINA 5

A PAGINA 3

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

Via Torino, 212 - LEINI (TO) TTel. 011.99.83.427

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

la MONTATURA è in OMAGGIO A Leini calcio in quarantena

Non solo Montalto Doraasfalto,

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

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Com. Montana CENTRO C U C I NE

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di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Il vaccino in arrivo... non per tutti

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

IVREA

Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per

la 8.00 campagna Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

Marilisa Schellino

La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

Alcuni dei Nostri Prodotti TOMA MACCAGNO - 1.8 KG

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Numero di testate per regione:

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netweek.it

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31 18

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

A PAGINA 3

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

CUCINE A PAGINA

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

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VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

CAPO DI PONTE

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RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

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A PAGINA 2

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27

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viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

SAN BENIGNO San Beni-

segue a pagina 46

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CUORGNÈ Martedì

San Benigno

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

a pagina 46

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

segue a pagina 47

IL RACCONTO

di Giovanni Cominelli

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

Settimanali locali

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

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Settimanali locali

VALPERGA Prima grana

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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A Leini calcio in quarantena

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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039 99 891 info@netweek.it

La forza della comunicazione glocal La forza della comunicazione glocal

Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

VI ASPETTIAMO PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA CENTRO C U C I NE


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