NOVEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 229
di Treviso Ovest
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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.
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BABY GANG, ESPLODE LA POLEMICA POLITICA DOPO IL CASO DELL’ANZIANO PICCHIATO A Preganziol duro confronto tra la maggioranza e l’opposizione sul tema della sicurezza in città Servizio a pag. 13
Servizio a pag. 29
Disagio giovanile
REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30
Verso le elezioni
REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31
segue a pag. 5
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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5
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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.
Anche i nonni imparano dai nipoti A
i6FDULFD O¶$SS GDO tempi dell’era digitale, la conoscenza del mondo compu6LWR :HE terizzato è fondamentale. C’è chi in quest’epoca ci è nato ed è abituato a comunicare tramite uno schermo e chi invece, nonostante l’esperienza accumulata in molti più anni di vita, 6FDULFD O¶$SS FRQ riscontra qualche difficoltà. LO 45 FRGH È proprio per questo che è nata e che ora si rinnova la collaborazione tra Istituto superiore “Besta”, Israa e i gruppi ricreativi, che ha dato il via agli “Orientamenti digitali tra generazioni”, una serie di incontri nei quali i giovani spiegheranno agli anziani come navigare sul sito dell’Ulss, usare l’e-mail e WhatsApp e molto altro, per avvicinarli così al mondo digitale. L’iniziativa, dopo l’introduzione del passato progetto “Invecchiamento attivo”, è stata ora resa strutturale, anche grazie alla volontà dell’assessorato alla Città inclusiva del capoluogo della Marca e di sette comuni trevigiani, tra cui anche quelli di Mogliano Veneto e Preganziol. Gli incontri tra nonni e nipoti sono gratuiti e si terranno dalle 15 alle 17, rispettivamente di lunedì e venerdì nei Gruppi Ricreativi Anziani di “Villa Letizia” e “La Restera” e di mercoledì e venerdì nel Gat Gruppo Anziani Treviso e nella Smart Cohousing Israa. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Gruppo Ricreativo Anziani “Villa Letizia” (333 1790321 – 342 3614111), il Gruppo Ricreativo Anziani “La Restera” di Fiera e Selvana (347 0796848), il Gat Gruppo Anziani Treviso (0422 261976) e lo Smart Cohousing Israa – Sala Agorà (0422 4146). Prende il via dunque un nuovo dialogo intergenerazionale, dove inaspettatamente saranno i nonni a imparare molto dall’esperienza dei nipoti.
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Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita.
Al via gli incontri per avvicinare di più gli anziani al mondo digitale
Gaia Zuccolotto
di Treviso Ovest
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zona di Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 novembre 2023
Mogliano Veneto
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L’appello. L’assessore alle Politiche educative, Martina Cocito, passa la palla ai giovani
“Ragazzi, fatevi avanti: le idee devono venire proprio da voi”
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’è di più. Oltre il nulla, oltre la noia, oltre i pomeriggi passati a fare niente c’è qualcosa. È una condizione che accomuna tanti adolescenti il totale disinteresse nei confronti di qualunque cosa, magari anche tu che stai leggendo pensi che in fondo ti va bene così, che hai 13 o 14 o 17 anni e “nessuno ti deve rompere perché non ti va di fare nulla”. Ecco, hai ragione, però nessuno a Mogliano Veneto ti vuole imporre nulla. L’unica cosa che il Comune ti chiede, che l’assessore Martina Cocito ti chiede è: quando ti viene in mente qualcosa che desideri fare, un’idea che reputi interessante anche per i tuoi coetanei, bussa alla
Cocito: “È inutile che io pensi a politiche educative a tavolino e progetti in cui i ragazzi non si sentono coinvolti” porta del suo ufficio o fermala per strada, a qualsiasi ora. Lei c’è, il Comune c’è. Non troverai nessuno che ti giudica, te lo prometto. Ho conosciuto l’assessore Martina Cocito e posso assicurarti che è pronta ad ascoltare e ad accogliere le tue proposte per mettere in campo dei progetti che siano per te interessanti. Quando la incontrerai esponile le tue idee con più dettagli possibili perché lei vuole solo capire meglio, capirvi meglio. Sai, mi ha raccontato che delle volte ferma te e i tuoi coetanei per strada, anche in tarda sera,
perché non si arrende al fatto che non abbiate un sogno nel cassetto o qualcosa per cui alzarvi dalla panchina. “È inutile che io pensi alle politiche educative a tavolino e cali dall’alto progetti in cui i ragazzi non si sentono coinvolti” mi ha detto, aggiungendo:“Penso a un Comune che sponsorizza i progetti dei ragazzi, non semplicemente realizza progetti per ragazzi: vorrei che le idee venissero da loro”. Questi anni sono il momento in cui, con le scelte che fai, inizi a impostare la tua vita. Le alternative ci sono, basta accoglierle o proporle e magari qualcuna può stravolgervi la vita. “Vieni a bussare alla mia porta, anche solo per un confronto: per raccontarmi le tue proposte, i tuoi problemi o per condividere con me i tuoitraguardi. Non sono così distante come pensi”. È questo il messaggio dell’assessore alle Politiche Educative Martina Cocito, per te anche solo Martina se preferisci. Ti dico un segreto: non mi sembra una persona che mollerà facilmente. Vuole solo conquistare la tua fiducia: “Sono profondamente motivata” mi ha confidato alla fine della nostra chiacchierata: “Questi ragazzi non lo sanno, ma hanno fatto vibrare delle mie corde interiori e mi hanno fatto prendere a cuore la situazione mettendomi in ascolto, senza gettare sentenze su di loro senza conoscerli”. Insomma, se vuoi, fai il primo passo: c’è qualcuno che ti aspetta. Marika Andreoli
L’assessore alle Politiche educative, Martina Cocito
Progetto Media.Azione: un protocollo d’intesa per la responsabilità educativa, al via anche un “tavolo di comunità” per i giovani “Sono due le bisettrici su cui è nato il progetto Media.Azione: l’approccio alla giustizia riparativa portato nelle scuole, che ha permesso la formazione di ‘mediatori dei conflitti’ tra ragazzi, docenti e genitori e un percorso con educatori di strada che hanno proposto laboratori di pizzeria, gelateria ad esempio con dei soggetti del territorio che si sono messi a disposizione gratuitamente. Così l’assessore alle Politiche Educative Martina Cocito riassume il primo nucleo del progetto che nel corso del tempo ha subito un’ulteriore evoluzione. “Si è vista la necessità di togliere qualche ora di operatività di strada per creare uno sportello ascolto, il Pov (acronimo di Point Of View), dove i ragazzi in orario curricolare, in modo informale e riservato, hanno potuto incontrare e parlare con un educatore che magari già conoscevano”. “Ci siamo quindi resi conto che il Pov poteva essere uno strumento utile per intercettare alcune fragilità o situazioni difficili o allarmanti che meritavano di
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essere prese per mano in un modo corale, magari con l’aiuto di altri professionisti”. Per questo il Comune di Mogliano è arrivo alla firma di un protocollo d’intesa con gli istituti comprensivi Mandela e Minerbi e la Cooperativa La Esse. L’obiettivo del protocollo, che segna il passaggio da un lavoro individuale a uno in team, è definire il progetto, le modalità operative per garantirne maggior efficacia e trasparenza, i ruoli e il coinvolgimento dei diversi partner. Sono previsti inoltre due tavoli, uno il primo quadrimestre e uno il secondo, per avere la percezione della situazione. “Parallelamente anche tante realtà associative che partecipano alla crescita dei ragazzi si sono messe a disposizione” ha continuato l’assessore. “Con queste si è strutturato un ‘tavolo di comunità’ che è un ulteriore strumento di confronto con chi ha in gestione i giovani e che ha la potenzialità di promuovere qualcosa che abbia un certo appeal per i ragazzi e che può orientare le politiche giovanili di un Comune”. (m.a.)
di Virginio De Biasi
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Mogliano Veneto
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I progetti. Tanti cantieri al via, con un’attenzione anche all’ambiente
A Marocco il Parco delle Api L
’autunno è la stagione dei cantieri. Per questo abbiamo fatto il punto sui cantieri aperti, appena terminati o in partenza a breve con il sindaco Davide Bortolato. “Il cantiere più importante attualmente riguarda i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale di collegamento tra Mogliano Veneto e Venezia,intervento interamente finanziato con fondi Pnrr per 2 milioni e 400mila euro” ha dichiarato primo cittadino che ha poi proseguito: “Un altro cantiere aperto riguarda il completamento della pista ciclopedonale che parte dall’area artigianale industriale e arriva fino al cimitero di Bonisiolo e alla chiesa; è l’ultimo stralcio, siamo in via Altinia,ed è un intervento di 260mila euro con fine dei lavori prevista fra circa un mese. Il terzo cantiere aperto in questo momento è il secondo stralcio del Parco della Cultura, si tratta del secondo lotto di 380mila euro che prevede la realizzazione di un nuovo accesso da via Alcide de Gasperi che aprirà il parco verso il centro della città, mentre un altro lavoro che è già stato fatto sempre nel parco è il consolidamento del canale Fossa Stortae la messa in sicurezza e pulizia della vegetazione all’interno delle grotte del Belvedere”. Infine, ha concluso Bortolato,“nello stadio Arles Panisi son partiti proprio in queste settimane i lavori di rifacimento completo del campo da calcio, con un nuovo fondo drenante e un nuovo manto erboso; in questo caso sono 160mila euro di
cui 65mila arrivano dalla Regione del Veneto. Un ultimo cantiere riguarda invece la riqualificazione del Parco Primavera con la demolizione della vecchia piscina, lavori per 680mila euro quota parte finanziati per 330mila dal Pnrr”. Poi ci sono i lavori da poco terminati: i nuovi loculi al cimitero di Bonisiolo per 65mila euro e la nuova pavimentazione della palestra di Campocroce, completamente rifatta con un investimento di 70mila euro. Quindi i lavori che partiranno a breve, entro Natale.“Il più importante è via Nuova Europa a Marocco dove saranno completamente rifatti i marciapiedi, i sottoservizi e l’illuminazione del viale e verrà ricreato il filare alberato con l’acero rosso al posto dei pini marittimi; si tratta di un investimento di 450milaeuro, ora siamo in fase di gara per assegnare i lavori che partiranno entro un paio di mesi” ha dichiarato il sindaco di
Mogliano. Un secondo intervento riguarda invece la realizzazione di cinque attraversamenti pedonali rialzati per 95mila euro, mettendo in sicurezza via Vanzo, via Mameli e via Montello. “La grande novità tra i lavori in partenza – ci ha raccontato in anteprima il sindaco – riguarda però il Parco delle Api in un’area comunale che si trova nella frazione di Marocco, sul Terraglio; lì andremo a creare un’area dedicata agli apicoltori, che in parte è già alberata ma che verrà arricchita con la piantumazione di altre essenze e fiori. L’obiettivo è farlo diventare un parco didattico per le scuole. A questo progetto destineremo 105mila euro e in questo caso abbiamo partecipato a un bando di finanziamento della Provincia”. Infine, 50mila euro sono destinati alla creazione di un bosco con 1050 alberi in via Ca’ Marchesi su due ettari e mezzo circa di proprietà comunale. “Tutte queste opere hanno subito aumenti, però siamo riusciti a finanziare tutto” ha dichiarato Bortolato che ha sottolineato come “la burocrazia pesa tanto, forse troppo, ma fortunatamente il Comune di Mogliano ha degli uffici e dei tecnici comunali e amministrativi molto efficienti che hanno permesso di ottenere più di sette milioni di euro di finanziamento Pnrr di cui circa quattrocentomila euro per la digitalizzazione e il resto per opere pubbliche ed efficientamento e energetico”. Marika Andreoli
Sì alle luminarie, ma morigerate e ad alta efficienza energetica “Le luminarie ci saranno, ma saranno ‘morigerate’ e ad alta efficienza energetica”. Queste le parole del sindaco Davide Bortolato che, con il Natale alle porte, conferma la presenza di luminarie in città.“Vogliamo dare dignità e attenzione alla città senza dimenticare chi non arriva a fine mese” sottolinea il sindaco, che informa: “A questo proposito ci sono tutta una serie di strumenti messi in campo per sostenere le famiglie in difficoltà, tra cui cinquantamila euro di bando bollette e trentamila euro di un bando Tari per aiutare i cittadini in difficoltà a pagare la i rifiuti la tassa rifiuti”.Le luminarie però ci saranno e non solo per creare il clima natalizio ma anche perché, attirando le persone, “sono fondamentale per supportare i commercianti”. (m.a.)
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Mogliano Veneto
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Commercio. Un appuntamento a cadenza periodica tra amministrazione comunale e associazioni di categoria
Nasce il Forum delle attività produttive Bortolato: “Continuiamo a lavorare insieme per il futuro della nostra città, traducendo le discussioni e le idee emerse in azioni concrete per il bene delle attività produttive locali e della comunità”
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ogliano punta sul coinvolgimento costante delle voci del proprio tessuto economico per crescere. Nelle scorse settimane è nato infatti il Forum delle Attività Produttive, un momento di dialogo con le associazioni di categoria che ora diventa un appuntamento strutturale e a cadenza periodica. Seduti al tavolo per il primo incontro ilsindaco Davide Bortolato, l’assessore alle Attività Produttive Giorgio Copparoni e i rappresentanti locali e provinciali delle associazioni di categoria: Confcommercio, Coldiretti, Cia, Casartigiani, Confartigianato, Cna. “Il Forum delle Attività Produttive di Mogliano si è rivelato un’occasione preziosa per ascoltare le esigenze e le proposte dei rappresentanti delle imprese locali. Continuiamo a lavorare insieme per il futuro della nostra città, traducendo le discussioni e le idee emerse in azioni concrete per il bene delle attività produttive locali e della comunità” ha dichiarato il sindaco Davide Bortolato. Tra i temi del confronto, i finanziamenti ottenuti con il Pnrr, la riqualificazione urbana ed il recupero delle aree degradate, la promozione della mobilità lenta e i percorsi ciclabili, gli insediamenti fotovoltaici nelle aree agricole, il potenziamento
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del Distretto Urbano del Commercio, la gestione dei parcheggi cittadini e la pianificazione delle festività natalizie. “Questo incontro – ha aggiunto Giorgio Copparoni, assessore alle Attività Produttive– è stato un passo fondamentale per promuovere lo sviluppo e la crescita delle attività produttive del nostro territorio, in un’ottica sempre più sostenibile e inclusiva per le generazioni presenti e future. Grazie al coinvolgimento attivo di tutti i presenti, possiamo dire di guardare avanti con ottimismo verso una Mogliano
sempre più dinamica”. Intanto, sempre nelle scorse settimane, all’Auditorium di Fondazione Cassamarca in Piazza delle Istituzioni a Treviso, sono state premiate le aziende storiche associate alla Confartigianato, con almeno 50 anni di attività. Tra le 54 imprese presenti alla cerimonia, ben tre sono di Mogliano Veneto: si tratta di Ceolin G & C snc,Costruzioni immobiliari De Lazzari srl e Moro Parrucchieri sas di Moro Rino & C. Complimenti! Marika Andreoli
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Al Brolo arrivano i capolavori di Piranesi e Vedova L’arte è un patrimonio da valorizzare, custodire e utilizzare come strumento per interpretare la realtà. Da questa convinzione prende le mosse l’attività dell’associazione Culturale Oltre Lo Sguardo di Mogliano Veneto che dopo la pausa estiva è ripartita con il botto grazie all’iniziativa intitolata “Il Valore Sotteso”, un complesso di tre esposizioni d’arte figurativa curate dal presidente dell’associazione Angelo Zennaro e allestite al Centro d’Arte e Cultura Brolo, in via Rozone e Vitale 5 a Mogliano Veneto. Andando per ordine, fino al 26 novembre è visitabile “Paesaggi, Le Forme della Coscienza”, un’esposizione che attraverso 37 opere di 18 artisti – tra cui Gino Rossi, Virgilio Guidi e Mario De Luigi – che coprono un periodo temporale che va dal 1909 al
2023vuole leggere il paesaggio come qualcosa di più di un semplice studio del reale. L’obiettivo, scrive l’associazione, è “approdare ad una visione interpretativa della realtà, che trova linfa vitale nello spirito del tempo e
della società a cui è legata”. Salutata la prima delle tre esposizioni, dal 2 di dicembre al 18 febbraio occhi puntati su “Da Giovanni Battista Piranesi a Emilio Vedova”, un viaggio nella storia dell’arte dalle Carce-
ri d’Invenzione di Gian Battista Piranesi all’età contemporanea di Emilio Vedova. “Piranesi e Vedova – scrive l’associazione Oltre Lo Sguardo – rappresentano due artisti, tra i pochi affermati maestri, a non aver considerato la grafica come un surrogato della pittura dalle potenzialità meramente imitative, quanto piuttosto ad aver esaltato le capacità espressive del mezzo artistico, creando una forma di comunicazione particolarmente espressiva e intensa”.In mostra 16 Tavole della celebre serie Le Carceri d’Invenzione di Piranesi, realizzate tra il 1745 e il 1750 e 16 incisioni ad opera di Emilio Vedova. Infine, per chiudere in bellezza, dal Goya16 marzo 2024 al 2 giugno 2024 arriva “Goya: il caos delle Passioni – Tauromachie e Follie”. (m.a.)
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Preganziol
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Il progetto. Comune diviso in 70 isolati, massima attenzione alla sostenibilità ambientale
Nuovo piano urbanistico: interventi sì, ma puntando anche sulla qualità I
l Comune di Preganziol riparte dall’urbanistica. È stata infatti approvata nel corso del consiglio comunale di ottobre l’adozione del terzo Piano degli interventi, con la prima variante al Regolamento edilizio vigente: l’amministrazione preganziolese ha così dato il via a un importante “cambio di paradigma”: massima attenzione a modalità e qualità degli interventi. “Nella consapevolezza che i cambiamenti climatici, per essere quantomeno mitigati, richiedano una modifica sostanziale di quelle che fino ad oggi sono state le modalità di approccio alla pianificazione delle nostre città e che questa modifica di approccio non sia più rinviabile – spiegano dall’amministrazione comunale –, gli obiettivi di sostenibilità legati ai singoli interventi non riguardano più solo la qualità degli edifici, ma anche alla qualità e il ruolo degli spazi esterni”. “Cinque anni fa – proseguono –, con il secondo Piano degli interventi, avevamo operato una drastica riduzione del suolo trasformabile, sottraendo 17 ettari agricoli o comunque non edificati da possibili trasformazioni, indicando come prospettiva la rigenerazione dell’urbanizzazione esistente piuttosto che l’estensione dell’impermeabilizzazione del territorio”. Della strategia degli isolati, ne abbiamo già parlato nello scorso numero: la volontà del Comune era quella di suddividere il territorio, appunto, in isolati, sulla base di determinati parametri e indicatori, evidenziandone valori e criticità, ed equilibrando così l’insediamento di eventuali nuovi edifici sulla base del mantenimento o aumento della qualità della vita di chi abita le varie zone. Nell’ultimo consiglio comunale però il “Repertorio degli isolati” è stato reso ufficiale: è stata infatti presentata l’analisi dei circa 70 isolati in cui è stata suddivisa la città di Preganziol. Ad ogni isolato è stato attribuito un indice di “Riduzione di impatto edilizio” medio. “Le norme tecniche operative – illustra l’amministrazione comunale – hanno quindi assunto l’indirizzo secondo il quale all’interno degli ambiti di urbanizzazione consolidata tutti gli interventi debbano perseguire il miglioramento delle
prestazioni ambientali del lotto attraverso il controllo dell’indice Rie, le cui modalità applicative sono state specificate con la variante al Regolamento edilizio che entrerà in vigore contemporaneamente al terzo Piano degli interventi. In tal senso è fondamentale, quindi, che si assuma la piena consapevolezza che al risultato della sostenibilità concorrono tutti gli interventi, anche quelli singoli dei privati, che non possono più, in alcun modo,
ritenersi autoreferenziali”. “Nella fase di analisi territoriale abbiamo poi voluto affrontare alcuni temi che hanno comportato un riallineamento pianificatorio – spiega l’assessore all’Urbanistica, Stefano Mestriner –, primo tra tutti il contingentamento delle nuove funzioni commerciali realizzabili nelle aree che si affacciano sul Terraglio. Lungo tutta la “Napoleonica”, infatti, abbiamo deciso di limitare la possibilità di inse-
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diamento di strutture commerciali oltre i 400 mq di superficie di vendita. Una scelta “forte”, ma quantomai necessaria soprattutto in questa fase storica”. E concludono: “Le sfide che stiamo vivendo chiedono a tutti, ciascuno nel proprio ruolo, di fare la propria parte fino in fondo, con un cambio di prospettiva culturale strutturale, e noi questa parte abbiamo deciso di farla, anche sul piano urbanistico”. Gaia Zuccolotto
“Terraglio slow” sempre più vicino al completamento Hanno preso il via a ottobre e dureranno per circa sei mesi i lavori per la realizzazione del secondo stralcio della pista ciclabile della frazione di San Trovaso che si snoderà tra Le Grazie e via Baratta Nuova, collegando finalmente in perfetta sicurezza la frazione al capoluogo preganziolese. L’opera, molto sentita dalla cittadinanza e del valore di 270mila euro, è stata finanziata interamente grazie a fondi
provenienti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e verrà completata entro la primavera del 2024. Questa nuova ciclabile, inserita nella direttrice nord-sud del Masterplan delle piste ciclabili di Treviso, aggiunge dunque di un altro tassello, assieme alle piste ciclabili di Frescada e al primo stralcio ciclabile di San Trovaso, al completamento del “Terraglio slow”, il progetto che vuole andare a promuovere la mobilità lenta, favorendo il cicloturismo e una maggior sensibilità ai temi della sostenibilità e del rispetto ambientale, temi di grande importanza per l’amministrazione di Preganziol. (g.z.)
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20 DICEMBRE ORE 21.00 Les Ballets Trockadero de Monte Carlo
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13 GENNAIO ORE 20.30 Cristiana Morganti
Behind The Light
14 FEBBRAIO ORE 20.30 Naturalis Labor
Othello Tango
13 MARZO ORE 20.30 COB Compagnia Opus Ballet
Callas Callas Callas
13 APRILE ORE 21.00 Ballet Opera Grand Avignon
L’Uccello di fuoco & Boléro 10 MAGGIO ORE 20.30 Compagnia Fabula Saltica
Stabat Mater
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Preganziol
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Urbanistica. Importante intervento nella “Città pubblica”: “Ricuciamo i fronti pubblici”
Collegamenti pedonali: parte l’iter per rendere pubblico il parco di villa Ronfini I
l terzo Piano degli interventi approvato nel Comune di Preganziol contiene anche un’altra importante iniziativa, relativa alla “Città pubblica”, l’isolato centrale individuato nel Repertorio degli isolati, nel quale insistono la maggior parte dei servizi e delle strutture pubbliche (municipio, scuole, biblioteca, centro anziani, piscina, polisportiva, poste, ecc.). “Rispetto ad esso ci siamo posti l’obiettivo di riorganizzare e ricucire i fronti pubblici verso il Terraglio e via Schiavonia– spiega il primo cittadino di Preganziol, Paolo Galeano –, creando degli anelli pedonali che mettano in relazione le diverse polarità pubbliche presenti”. Ma non finisce qui: è stato infatti integrato anche il “Sistema delle Piazze”, già trattato dal Piano di marketing urbano. Tale progetto prende in consi-
derazione quegli spazi pubblici aperti che partendo dal Municipio si muovono verso est lungo via Schiavonia fino alla biblioteca e verso sud fino ad interessare il parco urbano, la piscina e le altre strutture sportive. Entrando nello specifico, è stata riclassificata l’area di Vil-
Galeano: “Vogliamo creare pedonali che mettano in relazione le diverse polarità pubbliche presenti” la Ronfini e del suo parco: il complesso, inserito tra il municipio e piazza Bachelet lungo via Schiavonia, è stato infatti indicato all’interno del terzo Piano degli interventi come “area destinata ad attrezzature di interesse comune”. Sono sta-
te, conseguentemente, avviate delle trattative pubblico-privato per rendere fruibile alla comunità tutto lo spazio esterno
dell’area. L’obiettivo punta ancora una volta a una maggiore qualità della zona: si creerebbe di fatto così una zona di conti-
nuità lungo via Schiavonia, fino alla biblioteca comunale di Preganziol. Gaia Zuccolotto
Fermate del bus più sicure e una nuova palestra all’aperto Due nuovi importanti progetti in programma nel Comune di Preganziol. Grazie all’approvazione della variazione di bilancio in consiglio comunale, l’amministrazione comunale ha potuto stanziare le coperture finanziare necessarie alla realizzazione di una nuova pensilina per la fermata dei bus sul Terraglio e una nuova palestra all’aperto. La nuova tettoia per la fermata del bus,primo di una serie di interventi che hanno l’obiettivo primario di messa in sicurezza delle fermate bus a vantaggio dell’utenza locale e tu-
ristica, verrà realizzata in prossimità dell’hotel Magnolia e presenterà una struttura a sbalzo sul fosso ovest. “L’opera si inserisce all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione delle fermate autobus sul Terraglio – spiega l’amministrazione preganziolese –, grazie anche al cofinanziamento di fondi regionali del Distretto del Commercio di Preganziol”. Per quanto riguarda invece la realizzazione della nuova palestra all’aperto, l’obiettivo perseguito è quello di offrire un nuovo ulteriore servizio pubblico per la pratica sportiva
di giovani e adulti. La palestra verrà realizzata lungo il camminamento pedonale di via Matteotti e via Manzoni, dietro alla scuola secondaria di primo grado. Cinque le attrezzature che verranno inserite nel contesto della nuova palestra all’aperto, fruibili e accessibili anche per la pratica sportiva di persone con disabilità motorie, ai fini di garantire l’inclusività sociale. Saranno anche disposti appositi pannelli descrittivi, con consigli per l’allenamento con esercizi a corpo libero, isotonico e cardiovascolare. (g.z.)
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Disagio giovanile. Botta e risposta tra amministrazione comunale e minoranza
Atti vandalici e pestaggi: come fermare il fenomeno delle baby gang? M
elograni lanciati contro le abitazioni, pensionati presi a calci e picchiati. “È in corso un’emergenza giovanile ed educativa e Preganziol non fa eccezione”, ha commentato il consigliere di Fratelli d’Italia, Raffaele Freda. Il fenomeno delle baby gang ha infatti preso piede anche qui, dove nelle scorse settimane si sono moltiplicati gli episodi spiacevoli da parte di un gruppo di giovanissimi ai danni dei cittadini, talvolta anche i più fragili. “Il mio giudizio sulle politiche per chi ha tra i 15 e i 30 anni a Preganziol è piuttosto netto – aveva affermato Freda all’indomani del gravoso misfatto della “sassaiola” di melograni –: non si è mai pensato a nulla per loro, non un’offerta, non una proposta di coinvolgimento se non qualche “spot”. Le persone nella nostra città che appartengono a quella fascia d’età sono più di 2000, praticamente un ottavo del totale, ed è troppo comodo abbandonarsi all’idea per cui siccome licei e sedi universitarie
sono altrove allora Preganziol non abbia nulla da fare o proporre per adolescenti e post-adolescenti”. Pronta era stata la risposta dell’amministrazione, ricordando il Gruppo Giovani preganziolese. “Le attività sono talmente “pari a zero” che, tra il centro polifunzionale nell’ex biblioteca e l’attuale biblioteca, i ragazzi hanno un luogo in cui potersi trovare in cui poter fare attività – aveva commentato l’assessore alle Politiche giovanili, Fabio Di Lisi –. In questi anni abbiamo proposto moltissimi laboratori, proprio per incanalare le energie positive che questi giovani hanno. Il Comune propone inoltre, ormai da due anni, l’iniziativa di “Ci sto affare fatica”, che nelle due edizioni ha coinvolto un totale di 60 ragazzi tra i 14 e 19 anni. Si può sicuramente sempre fare meglio, sempre, ma non credo si possa utilizzare uno degli episodi, diffusi anche nella maggior parte dei comuni intorno a noi, per dire che a Preganziol non esiste un’iniziativa dell’Amministra-
zione e autonoma dei giovani”. In seguito al fatto, ferma anche la posizione del Gruppo Giovani. “Condivido lo sdegno e la ferma condanna per i vergognosi atti vandalici di cui un gruppo di giovanissimi si è reso recentemente protagonista a danno di alcuni residenti del nostro Comune – sono state le parole di Alessandro Tel, portavoce del gruppo, che ha difeso l’operato dell’amministrazione –. Di fronte a fenomeni di disagio giovanile, che affliggono anche Pre-
ganziol come tante altre realtà nel nostro Paese, generalizzaresarebbe ingiusto soprattutto nei confronti dei tanti giovani che si divertono in modo sano, partecipano attivamente alla vita della nostra comunità e non ci stanno, per colpa di pochi, ad essere etichettati come una generazione di indifferenti o di vandali”. A distanza di pochissimi giorni da questo primo gesto vandalico, la situazione è peggiorata: a San Trovaso un anziano è stato preso a calci e pu-
gni per non aver pagato il “pedaggio” per attraversare il sottopasso della stazione. E sulla situazione è tornato ancora una volta il consigliere Freda. “Non è il sottoscritto a dire che c’è un problema ma i fatti – ha affermato –. Ad ogni modo, questo fatto va oltre ogni altro, a prescindere dalle reali proporzioni della violenza è inaccettabile che non si possa fare un giro tranquilli nel proprio quartiere per il timore che arrivi una banda a taglieggiarti”. C’è qualcosa su cui lavorare, dunque, a Preganziol. Al di là del dibattito e delle polemiche, resta infatti un quesito in sospeso: come fermare questo grave fenomeno in città? Per il momento, l’unica risposta sembra il maggior coinvolgimento dei giovani e così il 25 e 26 novembre è stato programmato un workshop sul tema della street art per creare un murales al Circolo Anziani. Iscrizioni aperte fino al 23 novembre, maggiori informazioni sul sito del Comune. Gaia Zuccolotto
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la famiglia si è allargata
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Zero Branco
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Aps Millennials. L’associazione giovanile zerotina racconta le sue attività e i suoi obiettivi
Dai ragazzi e per i ragazzi: un gruppo che è davvero “Un passo avanti” E
ssere ragazzi non è un gioco da ragazzi: custodire in sé il domani del mondo ha infatti importanti implicazioni, per le quali servono impegno, responsabilità e persino coraggio. Non sempre è facile, troppo spesso crescere vuol dire affrontare prove e talvolta non trovare le parole per esprimere ciò che si prova: capita agli adulti, figuriamoci ai più giovani. A Zero Branco tuttavia esiste un’associazione speciale, che come uno zaino ha dentro tutti gli strumenti necessari per il viaggio; è nata dai ragazzi, con i ragazzi e per i ragazzi: è “Aps Millennials – Un passo in avanti”. “La nostra realtà nasce con lo scopo di formare i giovani in senso lato – spiega Diomira Lauri, membro del consiglio Millennials e responsabile alla comunicazione –. Non si parla dunque di “formazione” nel senso tradizionale: il nostro obiettivo è aiutarli a mettere a frutto le loro capacità e doti, dando loro il modo di comprendere il loro posto all’interno della comunità”. Per quanto infatti i giovani d’oggi sembrino avere maggior sicurezza e consapevolezza di sé, molte sono le fragilità che in realtà nascondono. “Dopo la pandemia ci siamo ritrovati a lavorare con ragazzi molto problematici – racconta Lauri –. Si è persa in loro la capacità di esprimere le emozioni e di comunicare ciò che si ha dentro; sono chiusi a riccio, hanno difficoltà a relazionarsi e questo rende il loro percorso di crescita più complicato. Le nostre iniziative mirano proprio ad aiutarli a tirare fuori quello che hanno dentro, riaprendosi al mondo non più soltanto attraverso i social”. Attualmente l’associazione ha all’attivo un corso di teatralità e shiatsu e per la metà di dicembre è in programma il secondo torneo di calciobalilla inclusivo. “Ci piacerebbe però anche organizzare prossimamente un corso di giornalismo e informazione, perché abbiamo notato una certa difficoltà nel reperire notizie verificate e nell’utilizzare proprio gli strumenti informativi a disposizione”, afferma Diomira Lauri. “Nel nostro impegno associativo siamo stati fortemente sostenuti anche dall’amministrazione comunale e di questo siamo molto grati – continua –. La
“Le nostre iniziative mirano ad aiutare i ragazzi a tirare fuori quello che hanno dentro, riaprendosi al mondo e agli altri, non più soltanto attraverso i social”
nostra realtà sta andando molto bene e tanto i genitori quanto i ragazzi sono soddisfatti: alcuni hanno ormai raggiunto la maggiore età ma tornano a salutarci e per noi questo è un grande traguardo”. Le proposte per i ragazzi sono tantissime: si va dai corsi di graffiti a quelli di social media marketing, dai corsi di teatro a quelli di difesa personale. Nello specifico, “il corso di difesa personale, che abbiamo replicato nel tempo, è sui generis – commenta la voce dei Millennials –: abbiamo proposto ai ragazzi un percorso più di carattere emozionale, nel quale hanno imparato che certe persone possono fare male e dunque come evitarle e difendersi senza ricorrere alla violenza, cercando di comprendere ciò che si ha di fronte e dunque se stessi e l’altro”. A mancare, dunque, non è certo la voglia di fare. “Purtroppo però sono i volontari a scarseggiare – spiega Lauri –: le persone ormai hanno poco tempo da dedicare al volontariato e all’associazionismo, nonostante si tratti di momenti importanti e arricchenti per tutti”. I Millennials però non si arrendono: la loro determinazione è più forte di ogni ostacolo e, esattamente come si impara nei loro corsi, conta esserci, vivere e far valere le proprie capacità.
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interno e accorgendosi che quel personaggio potrebbero essere proprio loro”. “Le emozioni sono il lato più complicato da gestire per un ragazzo – prosegue Marangon –, alcuni hanno difficoltà persino a guardarsi negli occhi. Viviamo in un mondo tanto veloce, in cui le emozioni anche negative non vengono mai risolte, e scendere nella profondità di noi stessi a volte spaventa. Ai ragazzi però vogliamo insegnare a lasciarsi andare e accogliere il proprio sentire”. “Siamo un bel gruppo, alcuni sono tornati a ripetere l’esperienza, ma saremo ben felici se qualcun altro volesse aggregarsi – afferma la tutor –. Questi primi mesi saranno di conoscenza, ma soltanto a gennaio inizieremo davvero a lavorare su un pezzo teatrale: voglio scrivere un testo sulla base di ciò che i ragazzi hanno saputo esprimere nei mesi precedenti. Metterlo in scena sarà un modo per liberarli delle loro paure e far capire che le loro emozioni contano”. (g.z.)
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Teatro e shiatsu per conoscere se stessi e gli altri “Il nostro non è un classico laboratorio di teatro”. Introduce così il laboratorio di teatralità e shiatsula tutor Elisa Marangon. Il corso, organizzato dall’associazione Millennials, durerà fino a maggio, quando si terrà lo spettacolo conclusivo, frutto dei duri e divertenti mesi di lavoro. “Io e la collega Mara Maso abbiamo voluto unire due discipline apparentemente lontane, ma incredibilmente vicine, per offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire una consapevolezza più profonda del proprio corpo, sviluppando anche la creatività e l’espressività – spiega Marangon –. Ai ragazzi verrà insegnato un automassaggio da praticare prima e dopo il laboratorio che li aiuterà a trovare la serenità e che potranno sfruttare anche in altri momenti stressanti della loro quotidianità. Quanto alla parte teatrale, si tratterà di un percorso di conoscenza di sé, poiché dovranno interpretare un testo e un personaggio, anche calandosi nei suoi panni, scavando al loro proprio
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Zero Branco
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Opere pubbliche. Tra dicembre e gennaio si chiudono due importanti cantieri
Lavori stradali in corso: nuove rotatorie e ciclabili in arrivo “V
anti sempre”. Chiude così i post il sindaco di Zero Branco, Luca Durighetto. Un motto che nel tempo ha fatto suo e che sembrerebbe essere riuscito a rendere parte integrante anche della propria amministrazione: vanno avanti infatti i lavori programmati per l’ultima parte dell’anno nel territorio comunale. Nello specifico, nelle scorse settimane hanno preso il via i lavori previsti per la realizzazione della rotatoria all’intersezione tra la strada Noalese e via Trento e Trieste, di fronte all’ex consorzio agrario. L’opera, del valore di 400mila euro, è finanziata per il 50% dalla Regione Veneto mentre per l’altra metà sono stati utilizzati i fondi accumulati in bilancio dal Comune lo scorso anno. I lavori proseguiranno fino all’anno nuovo: la rotatoria sarà infatti realizzata entro il mese di gennaio 2024. L’amministrazione comunale ha garantito che la viabilità veicolare non sarà interrotta. Si tratterà però comunque di un cantiere piuttosto importante: resta dunque consigliato l’utilizzo di percorsi alternativi quando possibili. Proseguono poi anche i lavori nel cantiere lungo la via Peseggiana per la realizzazione della pista ciclabile. L’opera prevede congiuntamente anche l’ampliamento della rete fognaria del Comune di Zero Branco in aggiunta l’ampliamento della rete fognaria di Zero Branco. In vista dei lavori sono state previste due periodi di chiusura del percorso. La prima chiusura è avvenuta lo scorso 6 novembre e si è conclusa il 13 novembre e ha previsto la chiusura del transito veicolare tra via Tessarotti e via dal Pozzo. La seconda chiusura, invece, ha preso il via lo scorso 13 novembre e perdurerà fino alla terza settimana di dicembre, con l’impossibilità del transito veicolare nel tratto che comprende la rotatoria di via Peseggiana fino all’incrocio tra via Marconi e via MaonettiBusatti. È stato quindi previsto un percorso alternativo: da via Fermi, passando per via Cappella, verso via Busatti e viceversa. I lavori provocheranno inevi-
tabilmente qualche disagio, soprattutto al trasporto scolastico – le famiglie che usufruiscono del servizio pullman sono state contattate –, ma i vantaggi che in prospettiva la nuova ciclabile potrà offrire superano ogni blocco della circolazione. Non resta dunque che pazientare ancora un po’: poi basterà montare in sella e godersi il percorso nella campagna zerotina. Gaia Zuccolotto
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Don Corrado: “La vostra parrocchia, un grande cantiere di lavoro” Dopo otto anni all’interno della realtà zerotina, alla fine di ottobre don Corrado Cazzin ha salutato le comunità parrocchiali di Zero Branco, Sant’Alberto e Scandolara. In occasione del congedo, don Corrado ha tenuto una celebrazione nella chiesa dedicata a Santa Maria Assunta di Zero Branco. “Vorrei vivere il tempo che mi sta davanti con la memoria di tutto l’amore che ho ricevuto da voi – ha affermato commosso nel corso dell’omelia don Corrado –. Per me è stato un grande cantiere di lavoro vivere con attenzione alla presenza dell’altro. E’
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stato prezioso tener sempre conto dell’altro, dello spazio che ha l’altra comunità, dello spazio che hanno le persone, di come custodirle. Vi ringrazio per le tante testimonianze di fede che hanno fatto crescere la mia fede”. Al termine della messa è intervenuto anche il primo cittadino di Zero Branco, Luca Durighetto, che a nome dell’intera amministrazione comunale ha espresso parole di riconoscenza e ringraziamento al parroco, inviato ora dal vescovo di Treviso, Michele Tomasi, nelle parrocchie di Camposampiero e Rustega. La celebrazione di saluto alla comunità è stata anche occasione per il conferimento di una targa di apprezzamento a don Corrado da parte dell’amministrazione comunale: sul riconoscimento è stato espresso un graziea don Corrado “per il costante impegno sacerdotale e umano nel territorio di Zero Branco”. Alla celebrazione è dunque seguito un piccolo momento conviviale, durante il quale la comunità ha avuto modo di ringraziare e condividere qualche momento di festa con il parroco uscente. (g.z.)
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Aeroporto. Oltre 65 le destinazioni garantite dalla presenza di Ryanair e Wizz Air
Madrid, Vienna, Tirana e Londra: il Canova continua a crescere A
De Berti: “Il ruolo della rete aeroportuale è strategico anche per lo sviluppo logistico del Veneto” Entriamo però nello specifico dell’aeroporto Canova di Quinto di Treviso. Sono oltre 65 le destinazioni garantite dalla presenza consolidata di Ryanair e Wizz Air, che garantiscono buoni numeri nel network tanto domestico quanto internazionale, rispondendo perfettamente alle esigenze dell’utenza trevigiana. Tra le destinazioni più importanti, si trovano tre mete del mercato internazionale: Spagna (16%), Romania (15%) e Polonia (8%), che insieme concentrano il 39% del traffico complessivo aeroportuale trevigiano. Ma ci sono anche novità in vista della stagione invernale 2023/2024: oltre alle storiche destinazioni proposte da Ryanair e alla già promessa e annunciata nuova meta di Londra Luton, si aggiungeranno infatti anche Madrid, Vienna e Tirana. “Se il Veneto è la prima regione turistica d’Italia lo si deve
anche alla presenza di un polo aeroportuale che soddisfa sia il mercato domestico, sia quello internazionale e intercontinentale – commenta la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti –. Il ruolo della rete aeroportuale è strategico anche per lo sviluppo logistico del Veneto che passa dall’intermodalità e l’integrazione fra i diversi sistemi di trasporto”. Gaia Zuccolotto
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nche l’aeroporto Canova rientra tra i meritevoli della buona condizione di salute del Polo aeroportuale del Nordest, che comprende appunto l’aeroporto quintino, l’aeroporto di Venezia e l’aeroporto di Verona. A settembre 2023, infatti, sono stati registrati complessivamente 13,9 milioni di passeggeri, pari al 96% rispetto allo stesso periodo del 2019 ed una crescita del +22% sull’anno precedente. Anche le proiezioni a fin 2023 non promettono meno: si prevede infatti la prosecuzione dello stesso trend di recupero, con la prospettiva di chiudere con un totale di circa 17,8 milioni di passeggeri. Non solo: le prospettive della prossima stagione invernale sono di una crescita della domanda di voli nazionali e internazionali, con un + 5,8% di posti offerti rispetto all’inverno 2022-2023 e in linea con i livelli pre-pandemia.
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2134 kg di anidride in meno a Quinto: merito degli aderenti a “Bike to work” Ci sono persone che per andare a lavoro hanno la necessità di utilizzare la macchina. Altri però per sceltaricorrono alla bicicletta o a una passeggiata a piedi. Tra questi, alcuni hanno puntato pure sulla convenienza: grazie all’iniziativa “Bike to work”, infatti, essere sostenibili diventa anche vantaggioso e premia. L’iniziativa era nata agli inizi di giugno dall’idea degli amministratori di ben 18 Comuni, con Treviso capofila, e tra questi vi era anche il Comune di Quinto di Treviso. Gli aderenti erano i cittadini, residenti proprio in quei Comuni che fanno parte dell’Ipa (Intesa programma-
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con la Banda musicale dell’Arma dei CARABINIERI
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tica d’area Marca trevigiana), che installando l’app“Eco Attivi”hanno registrato il proprio percorso green casa-lavoro. Per tutta l’estate, è stato per loro possibile ottenere fino ad un massimo di 50 euro al mese di bonus. E lo scorso 20 ottobre, infatti, si è tenuto l’evento conclusivo del progetto, con la consegna dei buoni spesa ai cittadini che sono stati selezionati e premiati per aver aderito e contribuito attivamente a questa innovativa progettualità. I risultati non sono mancati nemmeno a Quinto di treviso, dove su 65 utenti iscritti, 48 sono stati attivi, con 14.228 km percorsi, 2134kg di anidride carbonica risparmiata e 107 alberi salvati. Un chiaro segnale dell’attenzione della cittadinanza quintina ai temi della sostenibilità e del rispetto ambientale, dunque. Ciò che ci si auspica è che, qualora l’iniziativa venisse rinnovata, il numero dei partecipanti crescesse ancora. (g.z.)
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Riconoscimenti. Grande orgoglio nel territorio, tra premi conferiti e anniversari
Commercio e artigianato protagonisti della vita della comunità quintina S
torie di impegno, dedizione e passione. Sono quelle che silenziosamente si snodano per le vie di Quinto di Treviso e che affollano attività commerciali e imprese. Se poi queste storie vengono riconosciute, per tutta la comunità è motivo di profondo orgoglio. Così è stato: in quest’ultimo periodo infatti numerosi sono stati i riconoscimenti e i premi che sono stati conferiti alle attività quintine. Prima è stata la volta del riconoscimento alle “Aziende storiche”, conferito da Confartigianato Imprese Treviso agli imprenditori del territorio della Marca trevigiana che nel tempo sono riusciti a rendere forte il tessuto produttivo del territorio. Cinquantaquattro sono state le aziende premiate, provenienti da ben diciannove Comuni e di settori differenti, con almeno cinquant’anni di attività alle loro spalle. Tra queste, sono state tre le imprese di Quinto di Treviso ad essersi distinte e a ricevere l’importante riconoscimento alla cerimonia di premiazione svoltasi all’auditorium della Fondazione Cassamarca di Treviso: sono state le realtà di Dona’ Renato, della F.I.M. Fabbrica Imballaggi Manera Di Manera G. & A. e di Gomiero Service. L’orgoglio della comunità è stato espresso dalle parole del-
Sartori: “C’è la storia di chi in questi anni ha tenuto la barra dritta, ha continuato ad investire nelle proprie aziende per garantire un futuro commerciale al nostro territorio ma anche alle loro famiglie”
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la sindaca quintina, Stefania Sartori, che ha affermato come, quella del riconoscimento, sia stata “una mattinata importante per Quinto di Treviso, perché c’è la storia di chi in questi anni ha tenuto la barra dritta, ha continuato ad investire nelle proprie aziende per garantire un futuro commerciale al nostro territorio ma anche alle loro famiglie”. Altro motivo di vanto per il territorio comunale quintino è arrivato a distanza di poco. Tra i “Maestri Artigiani della Regione del Veneto” è infatti stato premiato anche un artigiano di Quinto di Treviso: si tratta di Vincenzo Dal Zilio, che ha ricevuto l’importante premio della Regione Veneto destinato a tutti gli artigiani che hanno contribuito a rendere forte il tessuto delle piccole aziende artigiane
del territorio veneto. Infine vi è un grande anniversario: quest’anno infatti ricorre il ventennale delle Botteghe di Quinto, l’associazione che riunisce i commercianti e gli artigiani di Quinto di Treviso. I festeggiamenti sono stati posticipati alla prossima primavera, ma l’energia dei suoi soci non si è comunque mai fermata. L’associazione, nata con lo scopo di far conoscere le realtà commerciali e artigianali del territorio, si è infatti fatta nel tempo portavoce di una forte azione di valorizzazione del tessuto commerciale di vicinato, coinvolgendo i cittadini e creando così una rete viva e vigorosa. Quinto di Treviso si conferma dunque una realtà vivace. Ed il merito è tutto di chi ogni giorno la vive. Gaia Zuccolotto
LE INTERVISTE DEL DIRETTORE di
Giorgia Gay Uno spazio dove esploriamo conversazioni intrigantie approfondite con il nostro direttore. In onda sabato e domenica dalle 9:28. Solo su Radio Veneto24.
Natale in vista: in programma due appuntamenti per la Pro loco L’inizio dell’autunno e Halloween sono ormai alle spalle: per gli amanti dei camini accesi e della neve è ora tempo di tirar fuori gli abeti e le decorazioni di Natale. L’autunno a Quinto di Treviso è stato comunque proficuo: buona la partecipazione alla “Colori e sapori d’autunno”, con musica, buon cibo, una grande castagnata e persino alpaca e lama che hanno attirato l’attenzione dei numerosi bambini. Il Christmas timeperò adesso si fa sentire anche nel Comune di Quinto di Treviso, dove è in programma per la prossima domenica 26 novembre un evento molto speciale, che vedrà protagonisti artigiani e hobbisti del territorio: sono i tradizionali
mercatini di Natale organizzati dalla Pro loco di Quinto. Come di consueto, si terranno in piazza Roma. “Parteciperanno
oltre settanta espositori – spiegail direttivo – e non mancherà nemmeno il nostro stand gastronomico con le specialità stagionali tipiche della tradizione”.
Non solo. “Dopo il successo avuto alla “Colori e sapori d’autunno”, torneranno anche gli alpaca e i lama della fattoria Le Noghere di Villorba” conferma il direttivo della Pro loco. Gli appuntamenti natalizi targati Pro loco quintina però non si fermano qui: è infatti in programma per il 3 dicembre la gita e visita ai mercatini di Natale di Bolzano e al Trenatale del Renon. “Lo scorso anno l’appuntamento è piaciuto molto e abbiamo voluto ripeterlo – afferma la Pro loco –. Abbiamo riscosso così tanto successo che i posti disponibili sono già stati tutti prenotati”. Guanti, cappello rosso e tanta fantasia in tasca: a Quinto il Natale è già alle porte. (g.z.)
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L’esposizione. Al Museo nazionale di via Carlo Alberto fino all’11 febbraio 63 opere da ammirare, in tre sezioni
Il “Futurismo di carta” in mostra al Salce La grafica pubblicitaria dal 1915 al 1930 Da marzo a fine giugno 2024 sarà allestita la seconda parte della kermesse, con le opere realizzate dal 1930 al 1940
D
al cappello della Collezione Salce escono sempre nuove meraviglie. È la volta dei manifesti realizzati da una delle più vitali fra le avanguardie italiane, i Futuristi. La direttrice del museo nazionale Elisabetta Pasqualin, con la collaborazione di Sabrina Collodel, ne ha costruito una mostra capace di catturare gli occhi e la fantasia, oltre che l’attenzione storica su quella che senza dubbio costituisce la produzione meno nota del movimento: “Futurismo di carta. Forme dell’Avanguardia nei manifesti della Collezione Salce. 1915-1930” è stata inaugurata il 28 ottobre a San Gaetano e resterà aperta fino all’11 febbraio 2024. La mostra – che, come spiega il direttore regionale dei Musei del Veneto Daniele Ferrara, è strettamente collegata a quella sul contributo del Mezzogior-
no agli sviluppi del movimento appena aperta a Palazzo Lanfranchi, organizzato dal Museo nazionale di Matera – sarà seguita dal primo marzo al 30 giugno del prossimo anno da una seconda parte su “Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità”, con i manifesti prodotti dal 1930 al 1940. Sono 63 le opere di carta che si possono ammirare, suddivisi in tre sale, una per ogni tema: la figura umana e la sua interpretazione, il dinamismo, la velocità; la macchina e l’aereo; cultura e società, con gli aspetti più vari della vita quotidiana, dal teatro ai giornali, dalla saponetta “radioattiva” Radia al parco divertimenti della Fiera di Milano, dal Bitter Campari alla Magnesia San Pellegrino. Tutti temi cari al Futurismo che, come ricorda Pasqualin, “è risultato pervasivo di ogni aspetto della quotidiani-
tà, editoria e grafica pubblicitaria comprese”. E proprio la grafica pubblicitaria “si rileva essere l’espressione che più si adatta al linguaggio futurista che trova in Fortunato Depero il massimo esponente”. Nel manifesto del Futurismo e l’arte pubblicitaria, firmato nel 1931 proprio da Depero, si dichiarava infatti che l’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria. Ma non ci sono solo le grafiche di Depero in mostra. Nelle tre sale del complesso di San Gaetano, in via Carlo Alberto, si possono ammirare i manifesti di Mario Sironi, Marcello Dudovich, Federico Seneca, Marcello Nizzoli, Gino Boccasile, Nicolai Diulgheroff, Xanti Schawinsky, Giulio Cisari, Lucio Venna, Umberto Di Lazzaro e Luigi Martinati. Opere di nicchia, molto meno conosciute fra la produzione futurista. An-
Alcuni manifesti dell’esposizione “Futurismo di carta” in mostra al museo Salce
che se in alcuni casi si tratta di manifesti che tutti conosciamo, che tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita. Ma che in pochi riconducono all’avanguardia futurista. Manifesti che mostrano con chiarezza un linguaggio specifico, che utilizzano lettere tipografiche innovative. Già, è il “lettering” a saltare per primo all’occhio di guarda: lettere sempre più solide e vistose, con parole disposte liberamente nello spazio oppure a
seguire le sagome, con colori accesi e contrastanti, con una prospettiva senza certezze. Con un sorprendente avvicinamento al cubismo. Non mancano i richiami al periodo storico nel quale i manifesti vennero realizzati. Come nel caso del mercato degli autoveicoli usati organizzato alla Fiera di Padova nella primavera del 1930: due fasci littori racchiudono la scritta “Fiera di Padova”. Sara Salin
Successo di pubblico e di speaker per TEDxTreviso. Il teologo Benanti entra nel gruppo ONU sull’intelligenza artificiale Si è parlato di eredità alla sesta edizione di TEDxTreviso. La conferenza statunitense, che si è tenuta il 22 ottobre scorso, ha fatto il sold out al Teatro Comunale Mario Del Monaco grazie soprattutto al parterre di speaker proposto. Fra questi, il teologo Paolo Benanti, francescano del terzo Ordine Regolare e docente di algoretica (etica degli algoritmi) alla Pontificia Università Gregoriana. Cinque giorni dopo essere salito sul cerchio
rosso di TEDxTreviso, Benanti è stato scelto dal segretario generale dell’ONU Antonio Guterres tra i 38 esperti del gruppo di lavoro consultivo sui rischi, le opportunità e la governance internazionale dell’intelligenza artificiale. Unico italiano a far parte del gruppo. Romano, 49 anni, Benanti è anche consigliere di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale e l’etica delle tecnologie. “Sono queste le cose che ci danno la forza di orga-
nizzare il nostro evento. Portare nella nostra città le menti capaci di illuminare il nostro tempo e mettere Treviso in relazione con i grandi processi mondiali”, è il commento dei volontari alla notizia della nomina di Benanti. Per gli organizzatori della conferenza trevigiana si tratta del secondo successo in due anni, grazie alla scelta dei relatori: nella scorsa edizione l’intervento sulla giustizia riparativa di Federico Reggio, professore di
filosofia del diritto, è stato scelto dalla “casa madre” di TED fra gli speech più significativi a livello mondiale. Nove gli speaker che in questa edizione si sono alternati sul palco del Comunale: oltre a Benanti, l’attrice Margot Sikabonyi, il ricercatore in fisica dei terremoti Luca Dal Zilio, la cantautrice Erica Boschiero, la psicologa Maria Zaccagnino, l’esperta in orientamento e carriera Fabiana Andreani, il
medico e direttore d’orchestra Mirko Schipilliti, l’esperta in diritto Antonella Lillo e l’ufficiale della Guardia di Finanza Edoardo Anedda. L’intervento di quest’ultimo è stato il più applaudito dal teatro: il Capitano 29enne, che fino a settembre 2023 ha retto il comando della stazione operativa navale di Lampedusa, con la responsabilità del coordinamento di tutte le attività di contrasto all’immigrazione irregolare via mare.
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Il libro. Nelle pagine di Otello Bison la storia e l’evoluzione del fiume che tocca nove Comuni
Lo Zero è un fiume… e molto altro Nel mese di novembre la presentazione del libro nei comuni di Zero Branco, Mogliano Veneto e Marcon, accompagnato dalla mostra fotografica itinerante di Stefania Trevisin dedicata al fiume Zero
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uesta è la storia di un fiume. Ma è anche la storia di un percorso e di tante comunità. È raccontata in “Zero. Un piccolo grande fiume”, l’ultimo libro di Otello Bison, Renzo De Zottis e Michele Zanetti, edito in collaborazione con Omega Aps e i Comuni di Zero Branco, Mogliano Veneto e Marcon. È nato tutto dalle passeggiate moglianesi di Otello Bison lungo il fiume, in epoca Covid. “Sono andato oltre la semplice camminata, incominciando a percorrere a pezzi lo Zero nei suoi quarantatré chilometri”, spiega. Poi ci riflette un po’ su: “Forse ho saltato proprio qualche metro, ma tutto il resto l’ho percorso”. E questa è la storia dietro alla storia: “Il libro, di fatto, nasce dai miei appunti personali, che ho deciso di trasformare in un resoconto, anche grazie alle competenze di due amici: Renzo De Zottis, che si è occupato della parte storico-artistica dei nove Comuni bagnati dallo Zero, e Michele Zanetti, che ha offerto la sua infinita competenza naturalistica su tutto quello che a gente come noi sembrano soltanto cinquanta tipi diversi di fioretti, anche con i suoi schizzi. Ho poi usufruito anche degli archivi fotografici di Graziano Piovesan e Cesare Bison, del supporto dello storico Luigino Scroccaro e della cura grafica di Stefania Trevisin, che ci ha resi orgogliosi del risultato”. Inizia quindi il racconto vero. “Dopo decenni in cui sono stati ignorati, c’è stata una grande rivalutazione dei piccoli corsi d’acqua, sia dal punto di vista ambientale-naturalistico che turistico e gestionale – afferma Bison –. Il fiume è un tester della salute del territorio e lo Zero può essere preso come prototipo per comprendere quello che succede un po’ dappertutto. Va osservato anche dal punto di vista della sua frequentazione e della sua sicurezza. Lo Zero infatti ora ci sembra il corso più tranquillo del mondo, ma ha alle spalle anni di ammaestramento: è merito delle vasche di laminazione se abbiamo oggi un fiume gentile e pulito, con una buona biodiversità offerta dalle sue oasi e la possibilità di percorrerlo senza temerne le piene”. Non è la prima volta che lo Zero diventa protagonista delle storie del professore e scrittore moglianese, già autore di “Tutto è Zero”, libro dedicato ai ragazzi. “La sensibilizzazione sul tema del fiume e dell’ambiente deve partire dalle scuole – afferma Bison –. Siamo abituati a guardare alla geografia come a un qualcosa di lontano, invece è proprio fuori dalle porte di casa: i ragazzi sanno tutto del Rio delle Amazzoni o del Nilo, ma non conoscono lo Zero. Questa piccola geografia di vicinanza invece è la vera rivoluzione per custodire e permettere di custodire il proprio territorio
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La copertina del libro e i tre autori: Otello Bison (in grande), Renzo De Zottis e Michele Zanetti
anche alle generazioni future. Serve però anche trasformare il fiume in un posto naturale in cui andare, in un qualcosa di attrattivo”. E in questo può aiutare anche la scrittura. “C’è chi colleziona francobolli e chi invece scrive. Io scrivo per raccontare e divulgare, ma anche per passione: è diventata una forma quotidiana di espressione per me – sorride l’autore –. Purtroppo per chi mi legge, ho ancora tante storie che bollono in pentola da scrivere”. Otello Bison è tuttavia una voce del territorio che parla del territorio: e così, quel suo “purtroppo” appare alla fin fine una vera fortuna. Gaia Zuccolotto
Musica d’arte: a Preganziol suona Joanna Trzeciak È stato poi il turno, lo scorso 17 novembre, del Preganziol si anima di musica d’arte per la stagione autunnale: ha infatti preso il via la nona edizione duo di violino e pianoforte composto da Michel Gershwin e Anna Tyshayeva, che handella stagione concertistica preganno proposto le musiche di Schubert, ziolese, con quattro appuntamenti Franck e Ravel. programmati tra i mesi di ottobre, Resta però ancora una data: il prinovembre e dicembre e organizzati mo dicembre infatti, alle ore 21:00, dal Comune di Preganziol con l’assarà la volta del pianoforte di Joanna sociazione culturale Musica d’Arte. Trzeciak, che suonerà per il pubblico La sala consiliare di Preganziol ha preganziolese Hummel, Beethoven, visto susseguirsi le note del duo di Chopin e Rachmaninov. flauto e chitarra di Massimo Mercelli La partecipazione è libera e gratue Donato D’Antonio e il duo di violino e pianoforte di Céline Lesage ed Foto dal sito ufficiale di Joanna Trzeciak ita. Non resta che sedersi e lasciarsi trasportare dall’armonia dei grandi Éric Lesage, che hanno emozionato il pubblico con le musiche di grandi compositori come compositori e dalle abili doti della nota pianista di Cracovia. (g.z.) Schubert, Rossini, �ajkovskij e Monti.
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Iniziative. Massima attenzione al tema ciclismo, mentre si prepara la nuova edizione della “4 passi par pair”
“Giro d’Italia anche a Zero Branco” e con Schiavon si guarda già al 2027 Q
uando si dice ciclismo, Zero Branco risponde. Due sono infatti le grandi iniziative che bollono in pentola in questo momento in paese e che tengono impegnato il Comune sul tema sportivo. La prima riguarda l’incontro in programma per venerdì 24 novembre allore ore 20:45 dal titolo “Cicloamatore. La preparazione atletica”, che si terrà presso la sala consiliare di Zero Branco ed è organizzato dal Comune di Zero Branco con il gruppo ciclistico G.S. Scandolara e il Gruppo ciclistico zerotino. “Nel corso della serata si parlerà proprio di come un ciclista amatoriale deve prepararsi per svolgere l’attività sportiva – spiega il consigliere con delega allo Sport, Andrea Favaretto –. A illustrare i punti chiave della preparazione del cicloamatore sarà Paolo Slongo, direttore sportivo e prepa-
ratore atletico della Lidl-Trek”. Ma l’incontro è soltanto propedeutico al vero grande evento che attende Zero Branco: nel 2024 infatti tornerà in paese il Giro d’Italia, giunto alla sua centosettesima edizione. Questa volta il Giro passerà per Zero Branco nella tratta che da Treviso andrà verso Peseggia. “Sarà un momento importante per noi– afferma Favaretto –. Saremo pronti a rievocare per l’occasione il ricordo dei nomi illustri del ciclismo zerotino, primo fra tutti Silvano Schiavon, ma anche Egidio Bof ed Elia Tavella. Ma puntiamo anche a qualcosa di più per il 2027, anno in cui ricorrerà anche il 50esimo dalla morte di Schiavon, che partecipò numerose volte al Giro d’Italia conseguendo anche ottimi risultati”. Saranno mesi di grandi preparativi, dunque, quelli che aspettano a Zero Branco, che
Il consigliere Andrea Favaretto alla corsa ciclistica Scandolara - Pianezze di settembre e la scorsa edizione della “4 passi par pair”
può comunque dirsi soddisfatto anche dell’andamento generale di quest’anno dal punto di vista sportivo. “Inizialmente le nostre società erano un po’ preoccupate per la Riforma dello sport, ma ora sono tutte allineate e sono pronte ad accogliere il cambiamento – ammette il consigliere zerotino –. In generale comunque è stato un anno più che positivo per lo sport, sia in termini di numeri che di
eventi: la Festa dello sport, tra tutti, è stata un vero successo”. E altri eventi sono già in fase di programmazione anche per gli ultimi giorni dell’anno. “Riconfermata anche quest’anno la ‘4 passi par pair’, nella mattina del 26 dicembre, organizzata dal gruppo nordicwalking della Polisportiva Zero Branco in collaborazione col gruppo giovanile di Sant’Alberto e il patrocinio del Comune di Zero
Branco – garantisce Favaretto –. Quest’anno, poi, ci sarà una grande novità: la camminata non competitiva passerà infatti per la nuova green way che collega Zero Branco a Scandolara, passando lungo il rio Vernise”. Scarpe ben allacciate, ruote gonfie e caschetto o bastoncini alla mano, dunque: a Zero Branco la passione per lo sport continuerà ad essere di casa. Gaia Zuccolotto
L’Atletica Quinto Mastella scala le classifiche: sette piazzamenti sul podio dei Campionati provinciali Milone di Crotone si preparava alle gare atletiche sollevando tori e forse divenne per questo sette volte vincitore alle Olimpiadi, nel VI secolo a.C. Gli atleti della società dilettantistica di atletica Quinto Mastella però non hanno avuto bisogno di tali folli esercizi per conseguire gli ottimi risultati che hanno loro permesso di conquistare nuovi e importanti premi agli ultimi Campionati provinciali di Treviso per la categoria Ragazzi e Ragazze. Con oltre 30 atleti under 14 in gara e molte migliori prestazioni personali raggiunte, l’Atletica Quinto Mastel-
la si è certamente distinta sia nella categoria maschile che femminile, con ben sette piazzamenti sul podio. Per quanto riguarda la categoria Ragazze, oro nei 60 metri ostacoli per Camilla Favarato e bronzo per Anna Gamelli; bronzo anche per Diletta Martini nella specialità del vortex; oro invece per Gloria Marangon nel salto in lungo, così come per Giada Cozzolino nel salto in alto. Molto buoni anche i risultati per la categoria Ragazzi, con un oro a Christian Barranca nei 1000 metri e un oro a Lorenzo Tronchin nei 60 metri ostacoli.
“È stata una stagione da incorniciare – commenta la società sportiva – ed è davvero entusiasmante vedere i nostri atleti in continua crescita; i miglioramenti sono stati costanti in tutto l’arco della stagione e individualmente e a livello di squadra stiamo scalando le classifiche Trevigiane e Venete”. Milone poteva forse anche riuscire a sollevare un toro, dunque, ma gli atleti della Quinto Mastella hanno passione e determinazione sufficiente a fare molto di più: non c’è classifica che non siano disposti a scalare. (g.z.)
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“Futuro in costruzione”: l’evento targato Tecno Crane per parlare di sostenibilità ai professionisti dell’edilizia Veneto24 passa al sistema di ultima
generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. I protagonisti: Tecno Crane Sabato 21 ottobre, nella cornice moderna e suggestiva del Kube in Piazza Aldo Moro a Padova si è svolto un nuovo appuntamento di SopraTutto, il ciclo di eventi ideato da Tecno Crane, società padovana specializzata in vendita, noleggio e assistenza gru edili. Una realtà virtuosa che negli ultimi anni ha voluto aprire un dialogo con imprese e professionisti del settore edile presenti sul territorio attraverso un format dedicato a chi vive e respira il mondo dei cantieri. L’obiettivo di Tecno Crane è quello di fornire spunti di riflessione su tematiche di attualità e del futuro che riguardano l’edilizia e che possano aiutare le realtà del settore a crescere e, insieme, contribuire
a far evolvere il settore stesso. Un percorso di formazione da portare avanti di volta in volta sotto la guida di relatori esperti delle tematiche proposte.
zione e la scelta di portare avanti un’iniziativa come quella di SopraTutto. Tra i relatori, quest’anno Tecno Crane www.veneto24.it ha avuto il piacere di ospitare l’Ing. Stefania Presta, ESG Specialist di Spinlife, spin-off dell’Università di Padova e il Dott. Natalino Priscoglio, Presidente dell’Org. Paritetico Nazionale “INTESAIMPRESA”. A moderare l’evento è stato l’Architetto Fabrizio Parati, Direttore editoriale della rivista leStrade e Collaboratore della rivista Costruzioni. Presta nel suo intervento ha parlato tuzioni europee spingano verso un delle 3 dimensioni della sostenibilità nuovo modello di sviluppo anche at(ESG - Ambientale, Sociale e di Gover- traverso finanziamenti e investimenti nance), delle tappe storiche che han- dedicati. no portato a questa definizione e degli accordi internazionali come l’Agenda Il legame tra sostenibilità, territorio 2030 delle Nazioni Unite e l’Accordo di e comunità Parigi del 2015. Inoltre, ha illustrato le La sostenibilità è un tema che si intrecnovità introdotte dalla recente Diretti- cia fortemente anche con il territorio e va Europea CSRD (Corporate Sustaina- la comunità che lo abita. Consapevole bility Reporting Directive) sul bilancio di questa connessione, Tecno Crane ha d’esercizio e le informazioni di carat- invitato i rappresentanti di Casa Prisciltere non finanziario. Nozioni utili non la ODV, un’importante Organizzaziosolo per una migliore gestione di im- ne di Volontariato con sede a Padova prese e progetti ma anche per attrarre che, dal 2001, assiste minori, mamme, donne e famiglie in difficoltà. Durante nuovi investitori. Il Dott. Priscoglio, invece, forte di una l’evento, il Dott. Nicola Bernardi, Resp. preparazione ed una vasta esperienza educativo, Maria Parolin, Presidente in campo economico-finanziario, ha di Casa Priscilla ODV e Daniela Pavin, introdotto il tema degli investimenti membro del consiglio direttivo, hansostenibili e di come mercato e isti- no presentato il progetto della nuova
Il tema e i protagonisti Per l’evento di ottobre, Tecno Crane ha scelto di mettere al centro il tema della sostenibilità e dell’importanza SCARICA RADIO VENETO24 di una visione a lungo termine conL’APP il titolo “Futuro in costruzione. Idee e opportunità per un’edilizia più sostenibile”. Nicola Pizzeghello, Fondatore di Tecno Crane, ha aperto l’incontro ringraziando i numerosi partecipanti, spiegando l’importanza della forma-
Una guida per il settore Anche quest’anno, l’appuntamento di SopraTutto è stato un successo. Tante le soddisfazioni per Tecno Crane, dalla nutrita presenza di clienti e collaboratori, all’interesse generale che il tema e i relatori hanno suscitato nel pubblico, che fanno già pensare con entusiasmo al prossimo anno. Tecno Crane ha dimostrato, così, di poter essere una guida autorevole per la discussione di tematiche importanti che riguardano il settore dell’edilizia, in grado anche di ispirare altre imprese e professionisti.
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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale
Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S
i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.
IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-
drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-
Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti
Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro
candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro
Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.
LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.
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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”
Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S
ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello
della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle
aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare
La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento
importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un
ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli
Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.
A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,
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Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.
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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”
Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda
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ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di
partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.
Francesco Calzavara
Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno
fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma
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ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà
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NOVEMBRE 2023
on-line:
Il Rapporto sulle nascite in Italia
I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita
Mamme in età sempre più avanzata ma molto più controllate
L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente
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Patologie dell’anca nei giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva
Il dr. Paolo Lorenzon al fianco del direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella, dr. Giovanni Castiello
C
ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giovane; que-
sto tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissimi centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o acetabolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.
I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente
Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.
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Turismo sociale e inclusivo. L’Ulss 6 Euganea e 16 Comuni del territorio promuovono una progettualità condivisa
Le buone pratiche per rendere accessibili a tutti le Terme e i Colli
R
endere il nostro territorio, con le sue bellezze naturali, artistiche, architettoniche, accessibile veramente a tutti: si può fare? L’Ulss 6 Euganea ci crede con convinzione e nell’ultimo anno ha contribuito a costruire solide basi. Lo stato dell’arte è stato tracciato a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia dove si è svolto l’evento regionale “Turismo Sociale Inclusivo”, progetto finanziato dalla Regione del Veneto e dal Ministro per le Disabilità che ha promosso, a livello regionale, le buone pratiche per agevolare l’accessibilità e la più ampia ospitalità dei turisti portatori di handicap e dei loro familiari e caregiver. Per lo sviluppo di questa progettualità, l’Ulss 6 ha coinvolto il Comune di Montegrotto Terme in qualità di partner per i 16 comuni del territorio Terme Colli dell’Organismo di Gestione della Destinazione Turistica, impegnati con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle località turistiche del territorio per le persone con disabilità (motoria, sensoriale, psichica) attraverso interventi strutturali, modalità di comunicazione e opportune attrezzature. E’ stata predisposta una guida ai punti di interesse accessibili dell’Anello Ciclabile Colli Euganei E2, promosso un corso per operatori turistici, coinvolte oltre duecento persone con disabilità in attività ricreative, esperienze inclusive e tirocini lavorativi. E’ stato inoltre presentato il sito web “Tutti inclusi”, piattaforma che consentirà di conoscere e partecipare alle attività, noleggiare cicli per percorrere i tratti dell’E2,
Con il progetto finanziato da Regione Veneto e Ministero per le Disabilità si vuole sviluppare una piattaforma organizzativa condivisa per mettere a sistema iniziative per un turismo “all included”
Sintonizzati sul futuro. richiedere tirocini lavorativi. “L’obiettivo di questo sforzo condiviso è sviluppare – ha detto il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna aprendo l’evento regionale, alla presenza dell’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin - una piattaforma organizzativa condivisa capace di mettere a sistema iniziative nel campo del turismo a volte molto interessanti ma non ancora amalgamate in modo organico. Grazie al sostegno della Regione del Veneto, l’Ulss 6 ha l’occasione per dare concretezza assieme agli altri stakeholders coinvolti – enti e imprese locali,
strutture ricettive, enti del terzo settore, associazioni di volontariato – alla progettazione e promozione di un turismo “all included”, nessuno escluso”. “Il progetto della nostra Azienda consiste – ha evidenziato il Direttore sociosanitario Maria Chiara Corti - nel trasformare il concetto ormai entrato familiare nelle nostre esperienze turistiche dell’ “all inclusive”, pacchetti tutto incluso, in un turismo “all included”, nessuno escluso, attraverso lo sviluppo e il potenziamento della cultura dell’inclusione tra gli operatori turistici e culturali per una migliore accoglienza delle persone con disabilità”.
Un esperimento di accessibilità per scoprire che le barriere sono anche paura e pregiudizio Uno scalino, una rampa, un ascensore, un gradino più alto del normale: tutte cose che diamo per scontate nella nostra vita di tutti i giorni e che possono, invece, rappresentare sfide insormontabili per le persone con disabilità.
Inclusivo”, si è svolto in presenza presso l’Auser di Montegrotto Terme una prova pratica con un “esperimento di accessibilità”: persone normalmente deambulanti, quindi autonome e indipendenti negli spostamenti, hanno sperimentato cosa vuol dire muoversi
esistono barriere fisiche ma, prima ancora, atteggiamenti di paura e di pregiudizio che escludono e che sono, in fondo, i primi segnali di discriminazione delle persone con disabilità. “Il lavoro da fare è ancora tanto –
Durante l’ultimo appuntamento del corso di formazione che promuove lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche per il turismo accessibile delle persone con disabilità e dei loro familiari nel territorio nell’ambito del progetto regionale “Turismo Sociale
in carrozzina. Un’esperienza illuminante e sorprendente - fatta all’interno del Comune di Montegrotto Terme, alla presenza del sindaco Riccardo Mortandello, e del vice sindaco, Elisabetta Roetta -, per scoprire che
ha commentato l’assessore Roetta in merito al progetto regionale di “Turismo Sociale Inclusivo” - ma abbiamo capito che l’inclusione è fondamentale per lo sviluppo di una società e anche della sua vocazione turistica. E già questo è un grande passo”.
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PROTAGONISTI A NORD EST Sintonizzati Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
sul futuro. Rovigo Vivai: trentacinque anni
Settore vivaistico. Gian Paolo Casarotto racconta la propria realtà dalla sua nascita ad oggi
di esperienza e di grande impegno
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una audio perfetta. “Flessibilità, passione e informazione sono le basi su qualità cui è fondata la nostra attività: così riusciamo ad offrire al cliente competenza e qualità”
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rentacinque anni di esperienza nel campo, oltre 75 milioni di piantine vendute all’anno. Sono i numeri di Rovigo Vivai, azienda vivaistica che sorge a Loreo e che continua a crescere, valorizzando il patrimonio dell’orticoltura specializzata italiana. Gian Paolo Casarotto, titolare dell’azienda, ci racconta la sua storia.
Titolare di Rovigo Vivai
La famiglia: collaborazione e passione come motori del successo
Come nasce Rovigo Vivai? “La nostra realtà nasce un po’ per caso, come spesso succede. Io provenivo già dal mondo vivaistico, come dipendente di un’azienda. Purtroppo la tragica scomparsa dei titolari in un incidente d’auto ha cambiato la mia prospettiva. Trovai quindi un impiego nel settore delle sementi in una importante azienda sementiera orticola che mi ha permesso di acquisire esperienza e conoscenza delle caratteristiche delle sementi e del continuo miglioramento genetico che la ricerca comporta, basi fondamentali per poter costruire un progetto di carattere agricolo e soprattutto vivaistico. Due anni più tardi a Loreo, antica “Capitale del Delta”, che rispondono alle reali esigenze plicata alla movimentazione e loterra tra i due fiumi più importanti delle maggiori filiere agroalimengistica interna delle serre, a fronte d’Italia, il Po e l’Adige, si presenta la tari orticole, delle industrie di della forza lavoro insufficiente da possibilità di recuperare una storica trasforma-zione, delle GDO e dei reperire sul mercato. realtà locale vivaistica, non operatimercati in genere, nel rispetto dei • Si rafforza il comparto vivaistico va, nata negli anni ’60 –’70 e concludisciplinari di produzione nazioorticolo, in quanto il mercato esisa alla fine degli anni ’90. Così nell’ nali e regionali, dei consumatori, ge maggiori garanzie con piantine ottobre 2003 decido di fondare la dell’ambiente e dei lavoratori. più forti, più sane, più tracciabili, ROVIGO VIVAI mantenendo il ruolo Come valuta il vostro settore in un che sono alla base delle scelte deldi product manager nell’altra ditta mercato in continuo cambiamenle grandi filiere orticole, in quanto sementiera per altri 13 anni. Quanto? si avvalgono del sistema trapiando mia figlia ha completato iSCARICA suoi Le sfiL’APP de affrontate sono state molte to come “principale” strumento RADIO VENETO24 studi ho deciso di dedicare anima e ed ho potuto constatare che: di programmazione , reso sempre corpo soltanto al mio progetto. Non • Rimane debole l’aspetto delle più difficile e complicato dai camc’era nulla di programmato, dunmaterie prime che importiamo biamenti climatici, carenze o eccesque, ma sono molto grato di quello dall’estero (es. energetiche e loro si idrici e dalla presenza di nuovi che ho ricevuto”. Questa è la storia derivati...), che ci espongono alle patogeni alieni e parassiti, mettenAscolta di ROVIGO VIVAI, che da 20 anni speculazioni internazionali e sodo a rischio la coltura e il reddito mette a disposizione una costante prattutto a quelle nostre interne dell’impresa agricola. innovazione nella ricerca e svilup• Ancora carente l’offerta della Qual è la vostra mission? po di tecnologie sempre più attuali meccanizzazione tecnologica ap“Continuare a investire in Ricerca &
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Gian Paolo Casarotto
ROVIGO VIVAI
Sviluppo per offrire competenza e servizio di elevata qualità, per un vivaismo moderno, in grado di garantire la sostenibilità ambientale, la salute dei lavoratori e di accompagnare le imprese agricole nelle loro produzioni integrate e biologiche” Le parole chiave per descrivere Rovigo Vivai? “Flessibilità. Passione: si tratta pur sempre di coltivare materiale vivo e che va curato in tutte le fasi di sviluppo con molta attenzione. Una buona informazione è fondamentale per restare al passo col mercato e con i tempi che cambiano. Il vivaista infatti, non è solo quella figura professionale che coltiva e consegna le piante, ma un esperto del settore, del territorio e del mercato”.
Clienti e produttori contano molto anche per un’attività come quella di Rovigo Vivai. Per Gian Paolo Casarotto però c’è anche un’altra importante e insostituibile realtà di cui ogni azienda dovrebbe tener conto: la famiglia. “La nostra attività è a conduzione fa- miliare – spiega Casarotto –. Qualche anno dopo l’ingresso di mia figlia in azienda è entrato a far parte dell’attività anche il suo compagno e ad oggi siamo in 4 di famiglia, con circa una quindicina di dipendenti”. “L’esperienza che ho maturato nel tempo spinge Rovigo Vivai a superare la semplice concezione di impresa familiare: quello che vogliamo è offrire prima di tutto la nostra professionalità – racconta il titolare –, ma la famiglia resta comunque al centro di tutto: è il perno su cui tutto ruota, per me e anche per i miei collaboratori. Il nostro ventennale, infatti, lo abbiamo festeggiato tutti insieme con le nostre famiglie.” “Da genitore, vorrei che fosse proprio mia figlia, insieme al suo compagno a portare avanti l’azienda di famiglia – confessa Casarotto –, ma il motore di tutto devono essere passione e curiosità verso ciò che si fa – e conclude sorridendo –. Se poi queste due cose si sposassero, potrei essere l’imprenditore e il papà più felice del mondo”.
Via Grimana, 1161 - 45017 Loreo (RO) - Tel. 0426 334718 - info@rovigovivai.it - www.rovigovivai.it
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NATALE 2023
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PADOVA si veste di
luci e colori per accendere la magia del Natale in città
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’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Conto alla rovescia per la suggestiva atmosfera di luci e decorazioni tipiche del Natale. Ad accompagnare il Black Friday, il 24 novembre, saranno le 60 installazioni previste ad illuminare i principali palazzi comunali quali Palazzo Moroni, Loggia Amulea, il Teatro Verdi, e poi gli alberi di Prato della Valle, alcune principali delle principali rotonde e le piazzette di tutti i quartieri. A queste luci si uniranno le tradizionali luminarie dei negozianti che attraversano le strade, sostenute anche dai contributi che il Comune ha erogato con apposito bando pubblico concluso a inizio novembre. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Per completare l’atmosfera natalizia il tradizionale appuntamento, il 2 dicembre dalle 16.30, con l’accensione dell’albero di Natale, quest’anno a cura di Tigotà. L’evento si aprirà con un coro Gospel e i saluti istituzionali che accompagneranno
Il 24 novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 2 dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città, con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni. l’accensione dell’elemento più iconico del nostro Natale. E poi a ruota l’inaugurazione dei mercatini, gli spettacoli di videomapping, la pista di pattinaggio e tutte le attività che da anni trasformano Padova in un irresistibile polo di attrazione durante le festività natalizie. La città si popolerà di mercatini durante il periodo delle feste, il Natale toccherà quasi tutto il centro storico con le sue casette di legno. In uno degli scorci più tipici di Padova, da sabato 25 novembre si riaccenderà l’atmosfera natalizia fino a dome-
nica 7 gennaio. Torna anche quest’anno il “Villaggio di Babbo Natale”, promosso da Ascom Confcommercio all’interno di Piazza Eremitani. Mercatino natalizio, allestimenti a tema, giostre per i più piccoli, la casetta ospiterà Babbo Natale e poi ancora attività di animazione itinerante che riguarderà tutto il centro storico. E poi ancora “Fiera di Natale” dall’8 dicembre al 7 gennaio con le bancarelle tradizionali in centro nelle piazze. Infine, ci sarà il famoso “Natale Artigiano” in piazza Capitaniato dal 7 dicembre al 7 gennaio, che da oltre vent’anni espone creazioni artisti-
che realizzate completamente a mano da circa una quarantina di artigiani. C’è grande attesa per “Il trenino di Natale” che dal 25 novembre percorrerà le vie della città. Un viaggio itinerante in centro storico per assaporare la magia natalizia. Torna, dall’8 dicembre, lo spettacolo delle proiezioni di luci e del videomapping sulle facciate monumentali di Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, Piazza dei Signori e sulla Chiesa di Sant’Antonino all’Arcella. Le luci esalteranno le linee architettoniche dei monumenti e ci porteranno a fare un viaggio nella storia della città. A Natale a Padova non può mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio per passare una serata con gli amici o con tutta la famiglia. Novità di quest’anno, nella magnifica cornice di Prato della Valle dal 26 novembre al 28 gennaio, arriva una grande pista di pattinaggio di 600 metri quadrati. Tutto questo per accompagnare i cittadini e chi sceglierà di venire a trascorrere le festività in Veneto con un vero e proprio spettacolo di luci da guardare con il naso all’insù.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Non rimanete più in superficie ma sentite l’esigenza di approfondire le relazioni con le persone che contano nella vostra vita, selezionando tra chi è veramente importante e chi è solo di passaggio.
Vi sentite cambiati da qualche esperienza che vi ha messo alla prova. Ma adesso siete pronti per ripartire grazie ad un nuovo, conquistato, equilibrio che vi rende più consapevoli.
TORO Si ripresenterà qualche ombra nelle vostre giornate ma si tratta di nuvole di passaggio; non isolatevi e supererete brillantemente i momenti critici, tornando a brillare con tutta la vostra luce.
Novembre
SCORPIONE
Novembre, intimità, raccoglimento e riflessione
GEMELLI Dovrete ritornare a considerare qualche impegno che avevate lasciato in sospeso, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non sarà un mese dedicato solo al lavoro.
CANCRO State ritornando in piena forma fisica e psichica. Questo vi consente di dare il meglio di voi e di prendere tutto ciò che desiderate. Vi metterete in gioco e sarà divertente.
SAGITTARIO
Sintonizzati sul futuro.
AFFARISSIMI Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
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VERGINE Avete voglia di colorare certe giornate un po’ grigie e anche se lo fate con la vostra proverbiale accortezza vi concederete qualche sfizio in più e qualche uscita un po’ “folle”.
FINO A
E R B M E C I D O Z Z E R P À T MESU DIVANI DI N CAMPIO
LEONE L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.
Avete una grande energia che volete investire in tutti quei progetti che avete lasciato da parte da tempo. Vi buttate a capofitto ma non esagerate nelle cose, siate accorti e lungimiranti.
A R IO
SALOTTI - DIVANI - POLTRONE MOBILI, TAPPETI, MATERASSI, LETTI RIVESTIMENTI VECCHI DIVANI E RIPARAZIONI
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Avete bisogno del vostro tempo e della vostra routine per ritrovare il giusto ritmo e dare la forma che desiderate alle vostre giornate. Concentratevi su di voi senza sensi di colpa.
CAPRICORNO Avete ricominciato a ritmo serrato e subito in quarta. Rallentate il passo perché il cammino è lungo ed è necessario dosare le energie. La vostra generosità non basta ma voi siete caparbi.
ACQUARIO Siete sempre messi di fronte a nuove sfide e anche questa volta vi rimboccate le maniche e affrontate la prova. Impegno, costanza e decisione saranno le armi vincenti.
PESCI Vi siete proposti di essere parsimoniosi per realizzare un bel sogno che da tempo avevate nel cassetto. E’ arrivata l’ora di dare vita al vostro progetto e farlo decollare. Sarà un successo.
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Grandi Eventi
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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma
A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”
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uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a
festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16
dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-
gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica
non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).
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