Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale.
La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
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A VENEZIA UN NATALE
E NEI QUARTIERI
Concerti, luci, spettacoli, mercatini: la città vestita a festa si apre al mondo e rinnova la sua magia Natale
Servizio a pag. 4
Le interviste
LSICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA
SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 3
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Autonomia
differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
A Mestre riapre
l’ex Emeroteca
S i candida a diventare un punto di riferimento della scena culturale della terraferma veneziana l’ex Emeroteca di via Poerio: il progetto, realizzato dal Comune e gestito dalla Fondazione Musei Civici ospita, da questi giorni, 10 artisti in residenza selezionati attraverso il bando pubblico di Fondazione Bevilacqua La Masa. Inoltre, due residenze vengono assegnate a due artisti tra i partecipanti all’edizione 2024 del concorso Artefici del nostro tempo e un’altra residenza a un pittore partecipante al Premio Mestre di Pittura 2024.
L’edificio, gestito interamente da Fondazione Musei Civici, ospita anche un Caffè Letterario che intende proporsi come luogo conviviale di incontro, dialogo e aggregazione degli amanti della lettura e dell’arte. Il Caffè Letterario si snoda tra piano terra e mezzanino, con declinazioni diverse a seconda dell’uso che gli utenti ne vogliono fare: il piano terra, che comprende anche una zona di ristoro all’esterno, prevede la zona più “veloce” del bar, per colazioni e lunch break.
“Vogliamo restituire uno spazio importante alla città renderlo un luogo di aggregazione per tutti i cittadini, in particolare per i giovani che beneficeranno di servizi di livello e spazi conviviali di incontro. In Giunta abbiamo approvato il progetto di fattibilità del piano terra e del mezzanino: più di 1 milione di euro per interventi di riqualificazione, che porta il totale degli investimenti di questa Amministrazione a oltre 3 milioni - commenta il sindaco Luigi Brugnaro - la gestione sarà coordinata da Muve che non svolge solo attività museali, ma è prima di tutto una fondazione culturale, che sta sostenendo una serie di investimenti diffusi in Città”.
Riaperto uno spazio culturale storico per la città
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La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private. Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare. Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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Venezia e Mestre
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Natale a Venezia
La città si accende per il Natale: luminarie, concerti, spettacoli e lunapark
V enezia e Mestre illuminano il Natale con una serie di iniziative che promettono di trasformare le città in un luogo di incanto e meraviglia. Nei giorni scorsi, sono stati accesi gli alberi di Natale in Piazza San Marco e Piazza Ferretto, segnando l’inizio delle festività natalizie. In particolare, Piazza San Marco vedrà fino al 4 marzo l’esposizione di undici chandeliers creati in collaborazione con fornaci muranesi, un progetto promosso da The Venice Glass Week e il Comune di Venezia, che unisce tradizione e innovazione artistica. A Venezia, tra le imponenti colonne di Marco e Todaro, campeggia un abete naturale alto 15 metri, addobbato con luci calde e fredde e decorazioni dorate, mentre gli archi delle Procuratie Vecchie e Nuove brillano di luminarie dorate. Le calli e le vie dello shopping si accendono, trasformando l’intera città in un palcoscenico di luci e colori, dove la tradizione si fonde con la magia del Natale. L’atmosfera è animata da alberi decorati, trenini, e figure di elfi che popolano Venezia e le isole fino all’Epifania. Da sabato 30 novembre, la pista di pattinaggio su ghiaccio in Campo San Polo sarà il centro dell’attenzione, aperta fino al 4 marzo. Domenica 1 dicembre, il Lido ha acceso il suo albero in Piazzetta Le-
panto con un accompagnamento musicale, mentre la corsa dei Babbi Natale si terrà l’8 dicembre su un percorso adatto a tutti. Domenica 22 dicembre, il tradizionale “Corteo Acqueo dei Babbi Natale” percorrerà le acque veneziane, un evento carico di fascino che culmina con le premiazioni all’Erbaria di Rialto. Nel frattempo, Via Garibaldi ospita un presepe in barca e un mercatino di beneficenza, mentre l’associazione “Comitato San Pietro di Castello” invita a scoprire vecchi tesori al mercatino dell’antiquariato di Campo San Maurizio. Il Natale sarà allietato dalla Big Vocal Orchestra con l’evento “A Million Dreams” al Teatro Goldoni e, per accogliere il nuovo anno, gli iconici fuochi d’artificio in Bacino San Marco saranno seguiti dal Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, trasmesso su Rai 1. Anche Mestre si veste a festa con l’albero in Piazza Ferretto circondato da sculture luminose che raffigurano stelle comete e pacchi regalo. La pista di pattinaggio è aperta fino al 6 gennaio 2025, e il “Christmas Express” offre un giro tra i mercatini natalizi. Gli appuntamenti musicali proseguono con “A Christmas Carol” al Teatro Corso e i gospel americani di Eric Waddell & The Abundant Life Singers al Teatro Toniolo. Inoltre, al parco Albanese, il Bissuola Winter
Village promette divertimento con il suo luna park. Un palcoscenico per il circo contemporaneo sarà offerto a Forte Marghera dal 5 al 15 dicembre, mentre Mar-
ghera si anima con esibizioni di pattinaggio e dj set in Piazza Mercato. Infine, la Fondazione Musei Civici di Venezia regala aperture straordinarie dei suoi mu-
sei durante le festività, offrendo un’occasione unica per scoprire il patrimonio museale cittadino
Musei civici di Venezia: Aperture straordinarie
Torna il Natale sotto il segno della cultura, con musei e mostre aperte, a Venezia e Mestre, anche il 25 dicembre, 26 dicembre e il 1°gennaio, con orari prolungati venerdì e sabato nell’area Marciana. Aperture serali: Dal 20 dicembre e fino al 6 gennaio, ogni venerdì e sabato Palazzo Ducale e Museo Correr saranno aperti fino alle ore 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00). Aperture straordinarie: Aperto tutti i giorni il Museo del Vetro a Murano con la mostra dedicata a La donazione Carlo e Giovanni Moretti 1958-2013, in programma dal 6 dicembre 2024 al 30 giugno 2025. Lunedì 23, 30 dicembre e 6 gennaio saranno visitabili le mostre Matisse e la luce del Mediterraneo al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 4 marzo 2025) Roberto Matta 1911 – 2002 (23 marzo 2025) e Scultura lingua morta di Giorgio Andreotta Calò (fino al 4 marzo 2025) al secondo piano di Ca’ Pe-
saro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, la prima parte del progetto di valorizzazione su la Donazione Elda Cecchele al Museo di Palazzo Mocenigo (fino al 2 marzo 2025) e Fragile Stories, con opere di Mandy Bonnell e Déirdre Kelly al Museo del Merletto a Burano, oltre al Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” che il giorno 1° gennaio aprirà alle ore 10.00. Aperti eccezionalmente di martedì, il 24 e 31 dicembre Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento veneziano con la preziosa mostra dedicata a Una passione discreta - La Collezione Paolo Galli (fino al 20 gennaio) e il progetto LORIS CECCHINI. Leaps, gaps and overlapping diagrams (fino al 31 marzo), insieme al Museo Fortuny con Selva di Eva Jospin, prorogata fino al 13 gennaio. Il museo di Casa Goldoni, invece, rispetterà il giorno di chiusura settimanale il giorno 25 dicembre e 1°gennaio.
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Ciclablità. Un nuovo progetto da 3,4 milioni per collegare Asseggiano e
Ciclabile lungo via Asseggiano, la Giunta dà il via libera al progetto definitivo
L a Giunta comunale ha approvato su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto la delibera riguardante il progetto definitivo per la realizzazione della pista ciclabile, finanziata con fondi del PN-METRO PLUS, lungo via Asseggiano nel tratto compreso tra via Martiri di Marzabotto e le scuole medie dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” alla Gazzera.
“In questi anni - spiega il sindaco Luigi Brugnarocome Amministrazione abbiamo investito molte risorse per incrementare l’offerta di ciclabilità nel territorio. Stiamo facendo crescere i chilometri di percorsi ciclabili per collegare in sicurezza le tante ‘Città di Venezia’, occupandoci anche della dotazione dei servizi collegati, come le rastrelliere, perché andare in bici sia sempre di più un’opzione per la mobilità urbana,
secondo i principi di sostenibilità”.
“Questo nuovo percorso, raccordandosi alle ciclabili esistenti sull’ex ferrovia Valsugana, su via Risorgimento, e con la ciclopedonale della Dosa, è utile a collegare l’abitato di Asseggiano con il centro della Gazzera e i suoi servizi - evidenzia l’assessore
Zaccariotto - La nuova pista ciclopedonale sarà lunga 1,8 km, e sarà sempre separata dalla strada da un fossato alberato laddove costeggia le aree agricole o da un cordolo nei tratti edificati”.
Il progetto prevede anche una serie di opere complementari. “Un nuovo raccordo ciclopedonale di 660 metri in direzione sud di collegamento tra via Asseggiano e via Lucania, all’altezza dell’Istituto scolastico ‘Volta – Edison’, lungo il quale è prevista una nuova condotta per il collettamento delle acque me-
teoriche verso il Rio Cimetto - precisa Zaccariotto - Tratti di marciapiedi lungo il lato nord e sud di via Asseggiano, prevalentemente nel tratto compreso tra il centro di Asseggiano e via Risorgimento. Vi sarà un nuovo varco di accesso alla ciclopedonale ‘della Valsugana’ all’altezza di via del Gallo, che riconnette tra loro i due tratti della via a nord e sud dell’ex tracciato ferroviario e agevola gli spostamenti sostenibili interni all’abitato (per la fermata bus, gli impianti sportivi e la farmacia). Prevista anche una rotatoria all’intersezione con via Martiri di Marzabotto per rallentare la velocità delle auto e migliorare la sicurezza dell’incrocio. Inoltre ci sarà un’illuminazione dedicata al percorso ciclopedonale mediante nuovi punti luce ove necessari. Infine saranno sistemate le fermate ACTV, saranno collocati punti di
raccolta rifiuti lungo la via e non da ultimo vi sarà la messa in sicurezza dell’attraversamento ciclabile e pedonale di via Asseggiano all’altezza della ‘Dosa’ e della viabilità di accesso alle scuole ‘Morin-Luzzatti’ e ‘Don Milani’”. Il progetto si completa anche con due aree parcheggio: “Si tratta di due aree parcheggio pertinenziali agli abitati di Asseggiano e Gazzera, escluse dall’appalto in quanto è in corso di definizione una diversa fonte di finanzia-
mento per la loro realizzazione” precisa Zaccariotto La realizzazione dei tratti di percorso proposti comporta espropri di aree private e tutti i proprietari sono stati informati dell’avvio del procedimento e dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Sono pervenute n° 14 osservazioni, che non hanno comportato cambiamenti significativi del progetto. L’intervento richiede un investimento di 3.432.200,80 euro.
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Il ricordo. Una grande area verde attrezzata per non dimenticare
Il nuovo parco di via Oriago a Chirignago intitolato a Giulia Cecchettin
Il nuovo parco di via Oriago a Chirignago, inaugurato lo scorso maggio, è stato intitolato a Giulia Cecchettin, la giovane di Vigonovo che ha perso la vita a soli 22 anni vittima di femminicidio, l’11 novembre 2023. La cerimonia è avvenuta il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
All’intitolazione erano presenti il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il sindaco di Vigonovo Luca Martello, lo zio materno di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, quattro classi dell’Istituto comprensivo Colombo, oltre una folta rappresentanza dei sindaci della Città metropolitana e delle autorità civili e militari cittadine.
“Con questa intitolazione, la nostra Amministrazione vuole rendere omaggio a Giulia e alla sua famiglia – ha detto il sindaco Brugnaro - Dedicarle un parco, che è stato realizzato come luogo per i giovani i bambini e le famiglie, è un modo concreto per ricordarla tutti i giorni nella nostra città, in un luogo che vogliamo diventi luogo di incontro, riflessione e ispirazione per le generazioni future, affinché non dimentichino mai il valore della vita e dell’impegno sociale. Ribadiamo, ancora una volta, il nostro no alla violenza di genere”.
A prendere la parola portando la voce della famiglia Cecchettin, lo zio materno, Andrea Camerotto: “Giulia amava la natura e i parchi, dedicarle questo spazio non rappresenta solo un tributo alla sua memoria ma anche un monito per tutti noi, di coltivare rispetto e valore autentico affinché la sua scomparsa non sia vana. Da parte della nostra famiglia, grazie di cuore all’amministrazione comunale e a tutti coloro che hanno lavorato per ricordare Giulia e la vita di una donna strappata troppo presto. L’augurio è che questo spazio diventi un simbolo di speranza e di amore vero per tutti i ragazzi”. E’ intervenuto anche il sin-
daco di Vigonovo: “Desidero ringraziare il Sindaco Luigi Brugnaro, l’amministrazione e il personale del Comune di Venezia che hanno deciso e lavorato per l’intitolazione di questo spazio alla memoria della nostra giovane concittadina – ha aggiunto il sindaco Martello - è passato un anno da quando un dolore indescrivibile ha segnato tantissime coscienze. Con il femminicidio di Giulia, per alcuni, forse per molti, si è acceso un faro che ha illuminato un mondo che già esisteva, che pensavamo magari anche di conoscere, ma che forse in fondo non avevamo mai veramente visto. Venezia è diventata grande perché da qui si partiva per ogni dove, grazie alla scienza e al coraggio. Ora a Venezia giungono da ogni dove: che ogni lingua, ogni cultura e ogni persona che si troverà a passare di qui possa comprendere l’importanza del rispetto della parità di genere”.
La presidente della Commissione parlamentare Semenzato è intervenuta alla cerimonia ricordando: “La violenza di genere è una questione sociale di tutti, combatterla è un lavoro corale e di responsabilità che tutti noi dobbiamo farci carico. Come presidente della commissione quotidianamente affrontiamo il dolore delle vittime e delle loro famiglie e dobbiamo andare avanti per dare giustizia e appoggio alle donne che si trovano coinvolte in situazioni di violenza. Bisogna abbattere i muri e la famiglia Cecchettin lo ha
fatto raccontando la storia di Giulia a tutte le generazioni, il gesto dell’amministrazione comunale di oggi ha deciso di onorare Giulia con un parco che è segno di rigenerazione per tutti i giovani e per Giulia”.
La presidente Damiano ha raccontato il lavoro di prevenzione dell’amministrazione comunale: “In un giorno di ricordo come questo che ci unisce, voglio ringraziare il lavoro che il nostro Centro antiviolenza sta facendo negli anni con presidi in tutta la città voluti per aiutare le donne che si trovano in difficoltà. Questo lavoro deve continuare nel rispetto di chi non c’è più e di chi ha il diritto di vivere senza paura.”
L’assessore Paola Mar ha sottolineato: “Di Giulia ho in mente il sorriso e vorrei che questo Parco significasse che l’amore e la gentilezza sono un premio e non devono essere scambiate per debolezza. Ai ragazzi presenti dico semplicemente di rispettare un’opinione diversa dalla vostra e di accettare anche un no perchè rispetto ed accettazione sono il principio del vivere sociale”.
E’ intervenuto anche Francesco Tagliapietra, presidente della Municipalità Chirignago-Zelarino: “Ricordo quando abbiamo iniziato a lavorare con il sindaco alla creazione di questo parco voluto in accordo con la cittadinanza per creare un luogo di aggregazione. Intitolarlo a Giulia è un modo concreto di omaggiarla, di ricordare il suo amore e la sua vita attraverso la natura”.
Un luogo di incontro, svago, con attrezzi e percorsi per l’attività fisica all’aria aperta, uno spazio per i cani e strutture per la collettività
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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi ai liberi professionisti e alle
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Un brutto segnale per Venezia. Apprensione per gli oltre 200 dipendenti
Chiude il Fondaco dei Tedeschi, il mega store del lusso nel centro storico
Un altro pezzo importante del tessuto economico e sociale veneziano, il Fondaco dei Tedeschi, chiuderà i battenti a settembre 2025, data di scadenza del contratto di locazione e lascia con un importante punto interrogativo sul futuro innanzitutto gli oltre 200 dipendenti e la destinazione stessa che potrà assumere uno dei palazzi più importanti della città, posto a fianco del Ponte di Rialto. La notizia è arrivata poche settimane fa come un fulmine a ciel sereno e ha lasciato senza parole gli addetti ai lavori, l’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza. Pure i fratelli Alajmo, noti chef e ristoratori che all’interno della struttura avevano aperto un ristorante, erano all’oscuro di tutto e ora valutano se adire le vie legali. Pensare che l’immenso edificio, fino al 2008 sede delle Poste Centrali nonché punto di riferimento per la popolazione residente, era stato acquistato dal gruppo Benetton per un importo di 53 milioni di Euro per restituirgli quella funzione che aveva avuto durante il periodo della Serenissima, ossia di grande emporio messo a disposizione allora dei mercanti del Nord Europa. Ora, invece, dal 2016, era divenuto un polo del lusso sotto la regia del gruppo DFS, con sede a Hong Kong, una divisione del colosso mondiale LVMH. Per l’occasione era stato anche effettuato un restyling realizzato dall’architetto Rem Koolhaas con l’apertura di una terrazza mozzafiato, sul tetto, meta imprescindibile per turisti e non, scenario unico per le centinaia di post che ogni giorno la ritraggono su Instagram. Con un freddo comunicato DFS ha quindi deciso di passare la mano per via dei costi alle stelle che la gestione prevedeva, senza dimenticare gli strascichi della pandemia e i mancati flussi turistici dall’Asia su cui si faceva notevole affidamento. “In questa fase di transizione, il nostro obiettivo primario è
ridurre al minimo l’impatto sociale per il nostro personale. Ci impegniamo a tenere informati i nostri dipendenti durante tutto il processo, lavorando a stretto contatto con i sindacati e con le autorità competenti” recitava il comunicato. Qualcuno ha parlato di 100 milioni di disavanzo ma al di là delle cifre, evidentemente troppe variabili hanno giocato contro la riuscita del progetto. E ora che succederà? L’unica cosa certa per ora è che
la proprietà, nello specifico la holding Regia, di Sabrina Benetton, avrà quindi meno di un anno di tempo per trovare un nuovo gestore, cosa tutt’altro che semplice e, nel frattempo, amministrazione comunale e organizzazioni sindacali si sono già mobilitati per capire quali mosse intraprendere a tutela dei lavoratori. Dalla società civile è arrivato un appello per rendere il luogo uno spazio dedicato all’artigianato locale, progetto affascinante
che porterebbe anche rivitalizzare una città in cui i numeri dei residenti languono sempre più con il conta abitanti elettronico posto in vetrina nella vicina Farmacia Morelli a testimoniarlo. Occorreranno indubbiamente investimenti importanti che, per ora, non si vedono all’orizzonte e in molti temono che nel futuro del Fondaci si concretizzi lo spettro dell’apertura dell’ennesimo hotel.
Riccardo Musacco Bando Voucher
“Asili Nido”Applicazione
Fattore Famiglia
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L’Area Coesione sociale del Comune di Venezia comunica che sono state pubblicate le graduatorie definitive per poter beneficiare del voucher regionale per i servizi alla prima infanzia (0-3 anni), in attuazione alla Deliberazione di Giunta Regionale 1406 del 20/11/2023, che ha previsto l’attivazione di “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” e, all’applicazione da parte dei Comuni del “Fattore Famiglia”, previsto dalla Legge Regionale 20 del 28/05/2020.
Si tratta di un sostegno economico per l’accesso al “Nido”, al fine di evitare diseguaglianze educative, stante la consapevolezza dell’importanza di questo servizio educativo per la prima infanzia, quale supporto alle attività di cura genitoriale e impulso verso la socializzazione, in grado, in più, di agevolare la conciliazione vita-lavoro dei genitori impegnati in un’attività lavorativa.
Già in questi giorni le famiglie dei 190 minori beneficiari potranno pertanto ricevere i contributi a loro destinati per lo scorso anno (Bando Voucher nidi per l’anno scolastico 2023/2024) da un minimo di 900 euro ad un massimo di 1.300 euro a sostegno dei costi per la fruizione del servizio educativo.
Tutti i dettagli e il testo dell’avviso pubblico sono reperibili al link che segue: https:// www.comune.venezia.it/it/ content/voucher-nidi.
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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio
Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata
Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo
N
elle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica. L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.
Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato
una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico. Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato
alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”.
Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport
con questo nome io e Mario ci siamo conosciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”
Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo
Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”
Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.
Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
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Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 2024-2025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formati-
e superando l’obiettivo di “quota 250”. “Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso
studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.
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Affitti brevi. Contestate le norme previste dal Comune
I proprietari sono sul piede di guerra
Le associazioni di categoria che rappresentano i proprietari di appartamenti, ossia Abbav, Cna, Bre.Ve, Confedilizia, Fiaip, Agata, Prolocatur e Gesticond hanno dato battaglia nelle scorse settimane, in occasione di un convegno alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista contro il provvedimento dell’amministrazione comunale di Venezia che prevede che oltre i 120 giorni all’anno di locazione breve si debba ottemperare all’obbligo di Scia, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva. Inoltre, altro punto dolente, i proprietari hanno contestato anche la moratoria fino al 2026 per chi intenda affittare per più di 4 mesi successivamente ai 120 giorni dopo l’approvazione del regolamento. In sostanza la categoria ha trovato totalmente irricevibile questa proposta, ritenendola lesiva
delle libertà d’impresa, oltre a ritenerla un rischio per il mercato delle manutenzioni degli appartamenti e accusando il Comune di chiedere a loro ciò che il Comune stesso non garantisce, ossia, mettere a disposizione della popolazione le centinaia di case comunali ancora chiuse. Tutto questo sfruttando la possibilità di usufruire del cosiddetto “Emendamento Pellicani”, proposto nella scorsa legislatura dall’On. Nicola Pellicani e che, per l’appunto, non solo per Venezia ma applicabile in qualsiasi altra realtà, specie le città d’arte, stabilisce che il Comune abbia la facoltà di subordinare lo svolgimento dell’attività di locazione breve per oltre 120 giorni, anche non consecutivi, di ogni anno solare, al mutamento di destinazione d’uso dell’immobile. Pertanto oltre i 120 giorni diventerà un’attività imprenditoriale turistica. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha parlato di proposta
di buon senso, nonostante la norma sia migliorabile e, ad ogni modo, qualcosa andava fatto per risolvere un nodo molto sentito tra la popolazione residente, sempre più stretta tra le maglie del turismo di massa. L’’idea è comunque di tenere aperto un dialogo proficuo con la controparte. Ma, per ora, il muro contro muro, continua e,
sebbene tutti convengano sulla parte del regolamento che impone al proprietario dell’immobile di illustrare le norme di buona condotta nel condominio e in città, i locatori non vogliono sentire ragioni e chiedono a gran voce il ritiro della norma in questione. Alcuni addirittura la ritengono eccepibile di incostituzionalità e potrebbe esporre il Comune a
strativi e al Consiglio di Stato. Gli interessi in ballo sono molteplici, senza dubbio ma la sfida è ora di trovare un equilibrio tra le legittime esigenze di chi vuole mettere a frutto il proprio bene e quanti debbano garantire la vivibilità di una città e dei suoi abitanti prima di arrivare al punto di non ritorno. Riccardo Musacc
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Il ritrovamento. Importante reperto finalmente disponibile a tutti
Al Museo archeologico di piazza San Marco una testa di Diana di età imperiale
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Violenza sulle donne. Un aiuto concreto da parte dei volontari
La Croce Rossa di Venezia dona un defibrillatore al Centro Antiviolenza di Villa Franchin
U
n nuovo defibrillatore per il Centro Antiviolenza comunale. Nei giorni scorsi a Villa Franchin si è svolta la cerimonia di
mune nella battaglia contro la violenza sulle donne. La scelta di questo luogo per installare il defibrillatore non è casuale, Villa
sta battaglia, riportandoci all’origine dei sentimenti, a qualcosa di sano e puro lontano quindi dalla violenza. Un’occasione questa di oggi che dimostra la forte sensibilità dei volontari
“Colgo l’occasione per ringraziare la Croce Rossa - ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano - da sempre a supporto del Co-
quentata per via della biblioteca e del parco che la circonda. L’immagine del defibrillatore, quindi del cuore, è appunto simbolico se vogliamo legarla a que-
della Croce Rossa. Siamo sicuramente orgogliosi per le molteplici attività che vengono organizzate ogni anno dall’associazione che dimostra la sua grande vicinanza e solidarietà nei confronti della comunità”.
La Casetta di Natale della Solidarietà ritorna in Piazza Ferretto
Anche quest’anno, la solidarietà incontra la tradizione natalizia con la Casetta di Natale delle Associazioni, un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Coesione Sociale.
Dal 21 novembre al 24 dicembre, la Casetta di Natale delle Associazioni, inserita nel più ampio villaggio natalizio, animerà Piazza Ferretto con la possibilità di acquistare regali solidali e prodotti artigianali realizzati dalle associazioni di volontariato del territorio.
Ogni giorno, come da locandina allegata, le associazioni partecipanti offriranno l’opportunità di un acquisto che sostiene la comunità e valorizza l’impegno sociale. L’iniziativa, organizzata con il supporto dell’Area Coesione Sociale , invita tutti a vivere un Natale solidale e partecipativo. “Da qualche anno - precisa l’assessore alla Coe-
sione Sociale Simone Venturini - abbiamo voluto offrire alle associazioni di volontariato del nostro territorio l’opportunità di raccogliere fondi e di raccontare le loro attività a tutte le persone della nostra città. Questa opportunità ha avuto molti riscontri positivi nelle scorse edizioni e l’abbiamo quindi riproposta anche quest’anno. Invito tutti a consultare il calendario e far visita alle nostre straordinarie realtà di volontariato”.
Un defibrillatore donato dalla Croce Rossa al Centro Antiviolenza a Villa Franchin, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e della solidarietà.
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Ristorante, Pizzeria, Griglieria
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Ricche grigliate di carne e fritture di pesce
si consiglia la prenotazione
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L’iniziativa. Tariffa speciale per under 26
Cultura
Il Teatro Toniolo apre le porte ai giovani: gli spettacoli, le matinée, i biglietti a 2,50 euro
L
a Stagione 2024.25 del Teatro Toniolo si presenta ricca di novità per i giovani appassionati di teatro e spettacolo, ulitma inziativa la tariffa speciale a 2,50 euro. Dall’inzio della stagione sono infatti diverse le iniziative proposte per avvicinare al mondo del palcoscenico, nelle sue svariate declinazioni, gli interessi e le passioni delle nuove generazioni: accanto alle matinée dedicate alle scuole, con i protagonisti della Stagione di Prosa ed esperti di vari argomenti di attualità, e ai concerti/ incontri del ciclo “6 suonato?”, occasioni privilegiate di confronto e condivisione tra musicisti e studenti, il Teatro Toniolo confeziona un’offerta dedicata ai residenti e studenti universitari nei 44 comuni della Città Metropolitana di Venezia, dagli 11 ai 26 anni, per l’acquisto di biglietti alla cifra simbolica di 2,50 euro.
L’offerta è valida per gli spettacoli in cartellone della Stagione di Prosa, de I Comici e della Stagione di Musica da Camera 2024.25.
“Questa splendida iniziativa da’ ai giovani la possibilità di venire a teatro. E’ fondamentale per l’amministrazione guidata dal sindaco Brugnaro l’impegno di incentivare gli spettatori del futuro anche con tariffe agevolatespiega la consigliera delegata Giorgia Pea, per”Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”- Avvicinare i giovani ragazzi, studenti o lavoratori, al mondo del teatro per noi è fondamentale, per questo l’attenzione per i giovanissimi e per i servizi a loro dedicati continua senza sosta: non solo con tariffe agevolate per la stagione di prosa e comica del Toniolo ma anche con laboratori, incontri e spettacoli a loro dedicati.”
Per aderire all’iniziativa attiva da oggi è sufficiente scaricare dal sito www.culturavenezia.it/toniolo, o richiedere in biglietteria del Teatro, il modulo da compilare, accompagnato da carta d’iden-
tità o badge universitario e consegnare al personale per iscriversi all’offerta.
I docenti o accompagnatori di gruppi potranno scaricare sul sito o richiedere in biglietteria i moduli da compilare con i dati di tutti i partecipanti, sempre accompagnati dalla fotocopia dei documenti d’identità o badge universitari. L’ingresso è gratuito per gli accompagnatori. Per informazioni e iscrizioni la biglietteria del Teatro Toniolo è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 15.00 alle
19.00, con prolungamento di orario nel caso di spettacolo. Durante l’orario di apertura della biglietteria per infor-
mazioni chiamare il numero 3497723552. Per informazioni: www. culturavenezia.it
I mestieri tipici veneziani raccontati da una matita che firma Disney
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Topolino mascheraio, Paperino gondoliere, Clarabella merlettaia e poi Archimede Pitagorico forcaiolo, Zio Paperone maestro vetraio. Un burbero Leone di San Marco. In una locandina stile Disney, a firma del maestro Luciano Gatto, con oltre 600 storie - fumetto all’attivo, è stato rappresentato il mondo dell’artigianato e dei mestieri veneziani. Questo pomeriggio al Creature di gomma - Venice Vintage Toys di Venezia, l’associazione culturale medesima, con Fabrizio Fontanella, ha ospitato un evento dedicato agli antichi e tradizionali lavori che da sempre caratterizzano la Città.
“Una iniziativa che, attraverso i fumetti, riporta noi adulti indietro nel tempo e avvicina i più giovani ad attività secolari, tutt’oggi esistenti e caratterizzanti, che vanno per questo preservate e valorizzate, perchè continuino a raccontare Venezia” ha spiegato l’assessore comunale al Commercio e Attività produttive Sebastiano Costalonga, intervenuto in rappresentanza del Comune, assieme al consigliere della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marino Marin.
“Questo evento è amore per la Città, la sua storia, i suoi cittadini. Come Amministrazione stiamo lavorando per il mantenimento dei mestieri antichi perchè sono parte integrante, se non il cuore, della Venezia autentica” ha concluso l’assessore.
Tra un disegno e l’altro, anche veri gondolieri, maschereri e merlettaie che hanno raccontato il loro mondo al pubblico presente, in mezzo a giocattoli vintage.
Basket. La capitana
“Venezia
è la mia seconda casa, la Nazionale un’emozione unica”
Francesca Pan racconta la sua carriera, da Bassano alla magia dello scudetto
Capitana della Reyer Venezia, Francesca Pan ha guidato la squadra alla vittoria di scudetto e Supercoppa, raccontando il suo percorso tra successi e la crescita del basket femminile.
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rancesca Pan, classe 1997, è uno dei volti simbolo del basket femminile italiano. Capitana della Umana Reyer Venezia, ha guidato le sue compagne nella passata stagione verso uno storico scudetto. Quest’anno, poi, è arrivata la ciliegina sulla torta della vittoria della Supercoppa. Bassanese di nascita e veneziana d’adozione, Pan si racconta con passione, dai ricordi d’infanzia alla gioia di alzare trofei, fino alla responsabilità di far crescere il movimento cestistico femminile.
“Gli anni a Bassano sono stati i più belli della mia vita, sono molto legata alla mia città natale e alla mia famiglia,” racconta Pan. Venezia, però, è diventata la sua seconda casa: “Sono qui da quasi dieci anni, mi trovo benissimo. Sono arrivata a 15 anni e questa squadra è sempre stata il mio sogno fin da bambina. Diventare capitana e vincere Scudetto e Supercoppa è stato incredibile, è un cerchio che si chiude”.
Prima di imporsi in Italia, Pan ha vissuto quattro anni negli Stati Uniti, studiando in una delle migliori università americane: “All’inizio è stato difficile, ma gli sportivi lì sono molto aiutati e supportati, a differenza di quanto avviene in Italia. Mi hanno trattata da regina: voli privati, hotel di lusso, avevamo tutto. Sono riuscita a portare avanti la carriera di sportiva e studentessa, arrivando ad ottenere la laurea.”
Pan è una leader silenziosa: “Non urlo, non sbraito, cerco di dare l’esempio con il mio comportamento. Aiuto le compagne dentro e fuori dal campo, ma il gruppo è fantastico, non ho mai avuto bisogno di fare lavoro extra”.
Tra i momenti da copertina della sua carriera c’è lo scudetto vinto nella scorsa stagione: “La svolta è stata la trasferta di Ragusa. Eravamo in difficoltà dopo una sconfitta a Campobasso, ma ci siamo compattate: sapevamo di meritarci un trofeo. Da lì le abbiamo vinte tutte, spinte anche dal Taliercio: è un palazzetto incredibile, non smette mai di sostenerti, è il nostro sesto uomo”. Pan si
Venezia Fc: la salvezza significa impresa
La missione salvezza per il Venezia rappresenta un’impresa tutt’altro che scontata. Gli arancioneroverdi hanno per prima cosa il problema del gol; le trame offensive non mancano, ma sono troppi gli errori sotto porta. Il trio Busio-Oristanio-Pohjanpalo ha dimostrato, infatti, di saper creare interessanti sviluppi sulla trequarti e arrivare con buona costanza nei pressi del portiere avversario. Gli scontri diretti con Parma e Lecce, però, hanno evidenziato la stessa problematica: la poca lucidità in zona gol. La squadra del Penzo in entrambe le occa-
sioni ha fatto la partita, venendo trafitta in modo spietato dalle reti in ripartenza prima di Bonny e poi di Dorgu. Negli scontri ad altissima temperatura, dove i punti pesano macigni, la lucidità e la concretezza nei momenti delicati fa la differenza. E al Venezia questi aspetti stanno mancando. La squadra ha dimostrato di avere poca esperienza per palcoscenici di tale portata. Tra le note liete della stagione c’è Gianluca Busio; la sua posizione tra le linee, con il compito di collante, lo ha visto a suo agio nelle ultime uscite. Allo stesso modo Oristanio sta
illumina parlando della Nazionale: “La maglia azzurra è la più bella del mondo. Non dimenticherò mai la prima convocazione: avevo 15 anni e non riuscivo a smettere di guardare la divisa. Ancora oggi provo quella sensazione ogni volta che la indosso, è un onore incredibile”. Il basket femminile sta vivendo un momento di forte crescita e Pan ne è testimone: “In America il movimento è esploso: sold out, boom di ascolti, è seguitissimo. Anche in Italia ho visto un’evoluzione. A Venezia il pubblico ci sostiene tantissimo, è una soddisfazione. Come giocatrici, abbiamo la responsabilità di promuovere il nostro sport. È un compito a cui tengo molto”. Francesca Pan, cuore e simbolo della Reyer, dallo scudetto alla Nazionale: storia di un sogno realizzato.
Stefano Parpajola
dimostrando di avere uno strappo da grande giocatore; se il fantasista scuola Inter riuscirà a diventare decisivo anche in zona gol il salto di qualità non tarderà ad arrivare. La salvezza del Venezia passerà molto dai piedi, e dalle reti, del gioiellino campano. (s.p)
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A
Storie di
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Delta Group Agroalimentare acquisisce Pollo dell’Avvenire storica azienda padovana.
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Davicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio.
Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
per ottimizzare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale.
venire e il potenziamento contialimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di
nificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre
stria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con l’im-
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e al benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver.
Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione
#Regione
Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte
Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001 , - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore
veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costitu-
zionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici. Le stesse materie non Lep,
quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni vi-
sto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - conclude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 1 5 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella
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L’intervista. L’assessore Gianpaolo Bottacin
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia.
E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione
delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.
Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più. Staremo a vedere”. (a cura di Nicola Stievano)
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade e interporti tra opere e progetti
La vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza.
Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i
due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026. Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
Economia. Nei prossimi sei mesi ora potranno ospitare tirocinanti
Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.
Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento
dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Maestri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”. Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che
Veneto”.
Balletto di Mosca
la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche formandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e
relazionali. Alla Regione chiediamo di continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni.
IL LAGO DEI CIGNI
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato
Imprese Veneto Roberto Boschetto
A Natale regala il teatro
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Teatro Goldoni
Regia Romina Ranzato con Romina Ranzato, Ivan Di Noia, Cristina Ranzato, Oscar Chellin
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Istituto di Istruzione Superiore
Francesco Algarotti
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8 PISCINE TERMALI
Piscine indoor e outdoor
Piscina Afrodite con sdraio a sfioro d'acqua
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Ampio parco di 40.000 m2
Bar per una gustosa pausa
BENESSERE & SALUTE
Ingressi giornalieri e serali
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tedesco, russo) e corsi di cinese e uno sportello di ascolto e assistenza
L’orario
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Il
caso. Fa discutere la recente legge che sanziona anche il “turismo procreativo”
Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
S
i parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani.
L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuo-n.d.r.) o di embrioni (uovo fecondato-n.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito
secondo la legge italiana”. Si configura quindi un c.d. “reato universale”. Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”.
Seppure in materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti fai-da-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tos-
sica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore precisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e
una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per
Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi
creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te. Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti
Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostitu-
ire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-date, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri. Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Specializzata nel noleggio, vendita e assistenza di gru edili multimarca. Si occupa di installazione, manutenzione, riparazione e revisione di mezzi di sollevamento.
Fornisce una vasta gamma di gru edili, ricambi e accessori di altissima qualità a marchio Raimondi Cranes e Hetronic di cui è distributore ufficiale per la regione Veneto.
Bonus Casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.
Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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Immobiliare. Le novità legislative e le tendenze di mercato per acquirenti e investitori
Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
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Il settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione.
come inquilino o proprietario aiuta a prevenire spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura, pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda.
Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di investire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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Life Style San Valentino e Carnevale Camera Elegance
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Sabato 21.12.2024 ore 17:30
Sabato 28.12.2024 ore 17:30
Sabato 04.01.2025 ore 17:30
Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ha approvato quattro importanti delibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali. L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”.
Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile,
Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assistenziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni. L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati
La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso.
“Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca
Innovazione
Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”. La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola iniezione che garantisce protezione per tutta la stagione”.
“La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi
strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare
L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.
Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.
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In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.
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consolida il proprio impegno come comunità responsabile verso la sostenibilità.
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mento climatico e l’organizzazione di Green Community”. È un tema che coinvolgere tutti: i privati, gli sta- Ottenere la certi cazione internazionale signi ca rispecchiare i 38 criteri e i 174 indicatori legati agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, continuando il percorso virtuoso che l’Amministrazione comunale ha avviato per far vivere la comunità in un luogo nel quale possa star bene, trovare nuovi stimoli e opportunità. Cavallino-Treporti già da molti anni ha ottenuto la Bandiera Blu per la qualità delle acque di balneazione, la Bandiera Gialla per la ciclabilità e la Bandiera Verde come spiaggia a misura di bambino scelta dai pediatri.
Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni
Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima
L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali.
A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.
A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Ti-
ron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi della medicina di gruppo di via Caltana. Dal primo dicembre, il dottor Mohamed Bassam assumerà l’incarico definitivo nello stesso ambulatorio, con il passaggio degli assistiti gestito direttamente dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporaneamente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.
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