laPiazza di Venezia e Mestre - Ottobre 2023

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OTTOBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n.210

di Venezia e Mestre

MESTRE

3 ottobre 2023


Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle persone. La radio del Veneto che conta. Ogni 20 minuti tutte le notizie del Veneto aggiornate in tempo reale. Ascoltata da imprenditori, dirigenti e liberi professionisti. SCARICA

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OTTOBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n.210

di Venezia e Mestre

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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.

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“NON CI NASCONDIAMO E NON MOLLEREMO MAI. I PICCOLI REATI SONO GRANDI OFFESE ALLA COMUNITÀ” Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro torna sul tema sicurezza in città e lancia un appello: “Nessuno si faccia autogiustizia” Servizio a pag. 6

FUSIONI DI COMUNI: Servizio a pag. 29 IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28

PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO

La consultazione

Servizio a pag. 27

Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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Sicurezza

l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.

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Facciamo il punto

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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.

Una ferita che non si rimarginerà mai U

na tragedia senza precedenti. Una data, il 3 ottobre 2023, destinata a rimanere come una cicatrice incancellabile per la città di Venezia. Mentre andiamo in stampa sono 21 le vittime accertate e 15 i feriti, alcuni dei quali lottano per la vita negli ospedali del Veneto. Erano tutti turisti che rientravano dal centro storico ed erano diretti al Camping Hu. Per cause che sono ancora in corso di accertamento il pullman che li riportava, guidato da Alberto Rizzotto - unica vittima italiana dello schianto - si è “appoggiato” sul guardrail del cavalcavia per una quantina di metri per poi precipitare pochi istanti dopo sulla strada sottostante, con un volo di circa 30 metri. “Un’immane tragedia ha colpito la nostra comunità” ha dichiarato nei momenti seguenti il sindaco Luigi Brugnaro annunciando il lutto cittadino “in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”. In tutto il Veneto si sono osservati tre giorni di lutto e le bandiere sono rimaste a mezz’sta. Al profondo cordoglio della città si sono aggiunte le massime cariche nazionali e regionali, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Ventuno vite spezzate, tra cui quelle di due minorenni. Sogni di vita infranti, come quello della coppia croata in viaggio di nozze: lei, Antonela, incinta di 7 mesi, ha perso la vita nello schianto. Storie di persone e famiglie che in un solo, maledetto istante, hanno perso tutto. Giorgia Gay

di Venezia e Mestre

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Il 3 ottobre 2023 resterà una data per sempre segnata dalla tragedia

Rino Piccoli

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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un via Lisbona, 10 · 35127 Padova numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribuna- tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 le di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 >redazione@givemotions.it< Chiuso in redazione il 6 Ottobre 2023 >www.lapiazzaweb.it< È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

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Attualità

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Sicurezza. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ringrazia le forze dell’ordine per il lavoro svolto

“Le leggi vigenti vanno cambiate, per trattenere chi delinque” “Non ci nascondiamo e vogliamo mettere in risalto anche le situazioni critiche che vanno a ledere la sicurezza dei cittadini e pertanto combatterle”

S i chiamano piccoli reati, ma sono grandi offese per la comunità. È prioritario cambiare le leggi, per trattenere le persone violente, che delinquono e che superano i limiti della decenza. Non può più passare il concetto di impunibilità”. Così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro torna a parlare di sicurezza in città, nell’ambito dei festeggiamenti per il patrono di Mestre e della polizia “La sicurezza – ha sottolineato il sindaco – è un tema di stretta attualità. Esprimo grande soddisfazione per quanto fatto dalle forze dell’ordine le quali, con il loro lavoro, svolgono un’indispensabile funzione di controllo e prevenzione utile a tutta la cittadinanza. Per questo, da un lato rinnoviamo il nostro plauso e ringraziamento per quanto svolto a tutela della popolazione, ma dall’altro a Mestre e a Venezia non ci nascondiamo e vogliamo mettere in risalto anche le situazioni critiche che vanno a ledere la sicurezza dei cittadini e pertanto combatterle. Questo vale anche per il resto d’Italia”. “Purtroppo - ha aggiunto il primo cittadino - mancano le norme di legge che consentano di trattenere tutte le persone che arrestiamo. C’è chi ha 15/20

tema è l’esecuzione certa della pena”. Brugnaro quindi invita tutta la cittadinanza “ad avere pazienza, a non farsi giustizia da sola e a rivolgersi prontamente alle forze dell’ordine. San Michele era un arcangelo guerriero, noi non molleremo mai e mai diremo che non ci sono problemi. Stiamo migliorando, qualche piccolo intervento lo abbiamo fatto e sappiamo che non è sufficiente, ma qui a Mestre continueremo a dire sempre la verità. La gente deve comportarsi bene perchè il luogo pubblico è di tutti”.

denunce per quelli che sarebbero sì piccoli reati, ma sono anche grandi offese per la comunità. Il Ministero dell’Interno e le forze dell’ordine fanno il loro dovere, quello che la legge consente di fare, ma sta a noi, società civile e politica, chiedere di aggiornare le norme vigenti. Abbiamo combattuto contro l’occupazione, questa piazza è intestata ad Erminio Ferretto, un partigiano che si è battuto per la libertà, che abbiamo conquistato e va

Un invito a tutta la cittadinanza “ad avere pazienza, a non farsi giustizia da sola e a rivolgersi alle forze dell’ordine” mantenuta con l’ordine e la sicurezza. Nessuno deve farsi autogiustizia”. “Tra le mie proposte, c’è quella di dare poteri penali al giudice di pace per i reati contro il decoro, dove il Comune si fa carico delle spese, senza che queste gravino sullo Stato e la Magistratura - ha spiegato -. È prioritario cambiare le leggi, per trattenere le persone violente, che delinquono e che superano i limiti della decenza. Non può più passare il concetto di impunibilità. Il

Controlli sulle strutture ricettive, il ministro Santanchè: “Piaga reale, che è giusto monitorare costantemente” È stata un’estate contrasseguata dai controlli antiabusivismo nel settore del turismo a Venezia. Un’attività che ha ricevuto il plauso del ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Preoccupa il dato che, sui 275 controlli effettuati si siano scoperte ben 76 strutture completamente abusive. Ma, non di meno, è allarmante l’aumento di irregolarità nella ricettività turistica dove sottoscala e sgabuzzini erano ‘spacciati’ per camere regolari: un evidente danno per i turisti che, pagando per una camera normale e trovandosi invece in un tugurio, riportano commenti negativi

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sulla vacanza e sull’Italia, danneggiando così le migliaia di strutture che combattono ogni giorno per offrire servizi migliori a prezzi competitivi – prosegue il ministro – Il turismo oggi più che mai ha bisogno di investimenti mirati e volti a migliorare la qualità dei servizi e non di piccoli sotterfugi a vantaggio di chi non gioca la partita in maniera corretta”. “Con la proposta del governo di regolamentare gli affitti brevi daremo ancora più forza ad azioni di controllo come queste – prosegue il ministro – e so che saremo di aiuto per regolarizzare un settore che non

può essere un far west”. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro dal canto suo ricorda: “Il Comune di Venezia, dal 2017, è stato tra i primi a mettere online il portale GeoIDS, dove sono visualizzabili tutte le strutture regolarmente registrate. Un servizio per garantire la massima trasparenza: per i cittadini che possono verificare se sia in regola l’affittacamere sotto casa; per i turisti, che possono verificare l’esatta posizione dell’appartamento, della camera; per gli imprenditori turistici che svolgono correttamente il proprio lavoro, che hanno il diritto di veder tutelata la propria attività”. (g.g.)



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Economia

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Successo per il Salone. 104 espositori hanno portato la testimonianza del proprio saper fare

Venezia capitale dell’artigianato: “Diventerà evento annuale” “Siamo veramente soddisfatti dell’ottimo riscontro che ha avuto questa prima edizione, una sfida che abbiamo vinto”

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i è chiusa la prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, all’Arsenale di Venezia, che ha registrato, nell’arco di quattro giorni, oltre 15mila visitatori di cui uno su cinque straniero. Centoquattro espositori, dal Nord al Sud, hanno portato in laguna la testimonianza del proprio saper fare, la propria identità culturale e sociale. Le Tese delle Nappe sono state il cuore dell’esposizione, un viaggio esperienziale tra diverse espressioni culturali che ha presentato una vasta gamma di lavorazioni – dai tessuti pregiati ai lavori in ceramica, dalla tradizione orafa al vetro soffiato, oltre a mobili, oggetti di design e molto altro ancora – che da sempre sono sinonimo del

Made in Italy nel mondo. Una vetrina che ha messo in evidenza ciò che c’è dietro al lavoro artigiano, la passione e la cura per ogni oggetto realizzato. “Siamo veramente soddisfatti dell’ottimo riscontro che ha avuto questa prima edizione, una sfida che abbiamo vinto e che intendiamo far diventare un appuntamento fisso, migliorandoci di anno in anno. Raccontare storie, e l’artigianato del nostro Paese ne è il massimo esempio, attrae un vasto pubblico, che ha il desiderio di immergersi nel mondo del saper fare a regola d’arte – dichiara il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – Al Salone dell’Alto Artigianato Italiano abbiamo messo in evidenza la manualità del-

le persone, la nostra grande eccellenza, il Made in Italy vero. Grazie agli espositori che sono stati coraggiosi e sono venuti a sfidare questo pubblico internazionale che viene a Venezia, grazie per aver mostrato il significato di eccellenza, i segreti del mestiere, i successi, le difficoltà, come nascono le idee e come prendono forma gli oggetti. Speriamo di convincere tanti giovani, anche attraverso questa iniziativa, che la manifattura sia davvero un futuro, un futuro che passa attraverso la manualità, le scuole di formazione e la trasmissione di saperi. Importanti sono stati i momenti di confronto con i Ministri Casellati e Calderone, che hanno dimostrato quanto il Governo sia attento a questo nuo-

vo progetto che è partito da Venezia. Siamo già al lavoro per la prossima edizione”. Nell’arco dei quattro giorni, inoltre, si sono susseguite le dimostrazioni dal vivo, nei vari stand, di tecniche e lavorazioni – dal mosaico alla ceramica, dalla tappezzeria alla liuteria, dall’arte orafa agli intagliatori, dal vetro soffiato ai merletti – che hanno attirato l’interesse del pubblico, ammaliato dall’abilità dei maestri artigiani nel dar

vita a forme di straordinaria bellezza. Ciascuno ha presentato storie di successi, storie di bellezza, di creatività, di innovazione, di sostenibilità. Il Salone, che ha ottenuto dalla Regione Veneto la certificazione di fiera di rilevanza internazionale, alla sua prima edizione ha anche ricevuto dall’ente RINA la certificazione ISO 20121:2012 che attesta che l’evento è gestito secondo i principi della sostenibilità.


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Trasporti

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Viaggi. Maggior capillarità in risposta ai flussi crescenti tra Veneto e Nord America

Per l’estate 2024 dieci voli alla settimana tra Venezia e Atlanta Delta espande il suo network tra Venezia e gli Stati Uniti per l’estate 2024 con dieci nuovi collegamenti alla settimana

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on l’orario estivo 2024, a partire dal 31 maggio, Delta intensificherà da 7 a 10 i voli settimanali tra Venezia ed Atlanta, offrendo ai passeggeri più di 200 voli in coincidenza in tutti gli Stati Uniti e oltre. Riprenderà inoltre, il collegamento giornaliero da Venezia su New York, che opererà dall’11 marzo 2024. “Delta serve da molti anni il mercato di Venezia, e a fronte di una forte domanda di viaggi da parte dei nostri passeggeri siamo entusiasti di annunciare che offriremo più posti e più voli tra Venezia e gli Stati Uniti la prossima estate” ha detto Matteo Curcio, Senior Vice President Delta per l’Europa, il Medio Oriente,

l’Africa e l’India. “Venezia è una destinazione chiave sia per il turismo che per gli affari, mentre Atlanta è l’aeroporto più trafficato al mondo e rappresenta la porta d’ingresso per le Americhe. Creare legami ancora più solidi tra queste due città porterà ad ulteriori opportunità di crescita, sia nel settore del business che in quello del turismo”. Delta opererà il suo servizio aggiuntivo da Venezia per Atlanta utilizzando un aeromobile Boeing 767-300 da 216 posti, che presenta le classi di servizio Delta One con poltrone-letto completamente reclinabili, Delta Premium Select, Delta Comfort+ e Main Cabin. “L’incremento di fre-

quenze sulla destinazione di Atlanta da parte di Delta Air Lines è un’ulteriore risposta ai flussi crescenti tra Venezia e il Nord America, che intercetta anche l’esigenza di una maggior capillarità verso le destinazioni interne” commenta Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation del Gruppo SAVE. “Nei primi otto mesi del 2023, sono stati quasi 600mila i passeggeri che complessivamente hanno viaggiato tra Venezia e gli Stati Uniti, con una crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2019”. I voli Delta per l’estate 2024 da Venezia saranno operati in cooperazione con i partner europei del vettore, Air France, KLM e Virgin Atlantic.

VENDITA E MONTAGGIO DI PARATIE ANTIALLAGAMENTO

Porto, il sindaco Brugnaro: “Avanti sulla linea che ho sempre sostenuto” “La soluzione per il Porto di Venezia prevede che le navi da crociera non passino più davanti al bacino di San Marco, ma entrino dalla bocca di Malamocco”. Queste le parole del sindaco Luigi Brugnaro: “Sul Porto di Venezia si sta proseguendo sulla linea che ho sempre sostenuto e sulla quale i cittadini mi hanno dato fiducia. In particolare, la soluzione prevede che le navi da crociera non passino più davanti al bacino di San Marco, ma entrino dalla bocca di Malamocco. Quel-

le più grandi accosteranno a Marghera, mentre quelle più piccole raggiungeranno la Stazione Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, come spiegato all’Unesco. È la dimostrazione che lo sviluppo sostenibile è possibile, coniugando lavoro e ambiente, guardando al futuro dei nostri figli. Quello di Venezia è un porto fondamentale per tutta la Pianura padana ed il Sistema Italia, ora può favorire la crescita dell’intero territorio. C’è chi vorrebbe continuare ad aggrovigliare le competenze,

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ma coerentemente, passo dopo passo, si stanno compiendo gli atti amministrativi per poi avviare i cantieri. Il Porto è la vita della città!”.

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Politica

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Pums. Dal consigliere Dem Emanuele Rosteghin arrivano alcune critiche all’amministrazione

Piano urbano di mobilità sostenibile: 68 le osservazioni pervenute “E’ necessario mettere in atto una strategia precisa per porre i cittadini in grado di attuare scelte sostenibili e tale opportunità non può che derivare dal fatto che la scelta del mezzo pubblico non debba essere unicamente ecologicamente sostenibile ma anche conveniente”

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ono scaduti ad inizio estate i termini per presentare le osservazioni al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) Metropolitano della Città Metropolitana di Venezia, un documento programmatico che intende indicare le linee strategiche in termini di mobilità. Sono pervenute circa 68 osservazioni ma ciascuna di queste analizza diversi elementi per un totale di 500 quesiti o richieste di modifica, osservazioni che gli uffici sono chiamati a esaminare e a controdedurre in vista

stop alla progettazione di strade nuove. “E’ necessario – commenta Emanuele Rosteghin (PD) - mettere in atto una strategia precisa per porre in grado i cittadini di attuare scelte sostenibili e tale opportunità non può

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“Nel Pums ci sono nodi che chiediamo vengano affrontati con chiarezza e in sintonia con il territorio e con i suoi amministratori” del voto finale del Consiglio Metropolitano. Un documento che parte da alcuni elementi di studio: attualmente in un giorno feriale invernale vengono registrati mediamente 244.900 spostamenti al giorno, di questi 151.900 avvengono in auto (circa il 62%), 55.000 grazie al trasporto pubblico, 34.500 a piedi e 3.450 in auto fino all’interscambio con altro mezzo. Quindi solo il 22% degli spostamenti avviene con mezzi pubblici; sempre lo stesso studio dimostra che questo numero potrebbe salire fino al 28% se si costruissero le condizioni adeguate per migliore il servizio pubblico e renderlo maggiormente funzionale. Probabilmente per migliorare il servizio pubblico servirebbe ipotizzare uno

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che derivare dal fatto che la scelta del mezzo pubblico non debba essere unicamente ecologicamente sostenibile ma anche conveniente in termini di costi e di tempi. Per ottenere tutto ciò serve un piano integrato complessivo a partire, è solo per esemplificare, dal completare le diverse stazioni ancora in fare di realizzazione, realizzare corsie dedicate per il Trasporto Pubblico, aumentare la frequenza dei mezzi, attuare politiche tariffarie incentivanti riducendo il costi degli abbonamenti e realizzare il biglietto unico. Nel Pums inoltre ci sono scelte che chiediamo vengano messe in discussione come la nuova viabilità di Chirignago, l’Hub di San Giuliano, oppure elementi su cui siamo chiamati ad essere più coraggiosi come

“La presenza così numerosa di osservazioni dimostra in maniera indiscutibile una voglia di partecipare che va valorizzata” la lotta al “moto ondoso”. Ci sono nodi che chiediamo vengano affrontati con chiarezza in sintonia con il territorio e con i suoi amministratori come la Romea, l’autostrada del Mare, il nuovo casello di Villabona e lo sviluppo legato al futuro Master Plan Aeroportuale. La presenza così numerosa di osservazioni dimostra indiscutibilmente una voglia di partecipazione che va valorizzata attraverso un percorso partecipato nei territori. Sarà necessario arrivare entro pochi mesi ad una discussione in Consiglio con l’obiettivo di migliorare il testo di partenza e preparare la possibilità di accedere anche a opportunità di finanziamento in primis dall’Europa attraverso fondi specificamente a disposizione”.


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Residenzialità

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Locazioni. Nuovo valore per il patrimonio comunale di Venezia

Recuperati 46 alloggi sfitti: meno degrado e pronta riassegnazione Dalla Giunta del Comune di Venezia via libera a interventi di manutenzione di alloggi per quasi 3 milioni e 700 mila euro. Gli alloggi si trovano: 8 al Lido e Pellestrina, 11 a Murano e Burano; ulteriori nell’area delle Conterie e zona convento Agostiniane a Murano dove l’investimento è maggiore

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pprovati dalla giunta una serie di interventi riguardanti la sistemazione e la manutenzione di alloggi, nella maggior parte sfitti per cessate locazione, al fine di limitarne il degrado e garantire nel contempo una tempestiva riassegnazione. “Si tratta di complessivi 46 alloggi con un investimento di 3 milioni e 385 mila euro - spiega l’assessore Zaccariotto - La maggior parte degli interventi riguarda la verifica degli impianti termici ed elettrici, il rifacimento di porzioni dei servizi igienici, dei serramenti ed infissi in genere, sgombero mobilia - Gli alloggi si trovano: 8 al Lido e Pellestrina, 11 a Murano e Burano; ulteriori nell’area delle Conterie e zona convento Agostiniane a Murano dove l’investimento è maggiore, 1.500.000 euro, perché gli interventi ricomprendono anche alcuni magazzini di pertinenza, oltre che modifiche al distributivo interno. Grazie all’utilizzo di un contributo del Pnrr sarà possibile intervenire in 14 alloggi situati in un edificio a Cannaregio (zona ponte Tre Archi)

per abbattere le barriere architettoniche presenti attraverso l’installazione di un piattaforma elevatrice su vano scala comune e la realizzazione di un locale/postazione al piano terra per assistenza utenti; si effettueranno inoltre interventi per la riqualificazione impiantistica con un nuovo impianto di riscaldamento centralizzato, l’isolamento termico della

Gli alloggi saranno poi assegnati con i bandi aperti di social housing e saranno messi nella disponibilità del bando Erp copertura, e manutenzioni diffuse alle parti condominiali ed allo scoperto” aggiunge Zaccariotto. “Con queste delibere viene confermato l’impegno dell’Amministrazione Brugnaro nel finanziare, nel restaurare e nell’assegnare le case che fanno parte del nostro patrimonio comunale e che da anni sono sfitte spiega l’assessore Venturini - E’ un grande impegno

GRAZIE

per averci scelto e per continuare a sceglierci

che ha visto investimenti per milioni di euro anche per quanto riguarda l’efficientamento energetico. Questi alloggi saranno poi assegnati con i bandi aperti di social housing e saranno messi nella disponibilità del bando Erp in fase di approvazione definitiva”. “Dopo essere intervenuti con piccoli interventi in proprietà del Comune, potendo così tornare ad

PIZZERIA

affittare quelle abitazioni, oggi andiamo ad affrontare situazioni particolarmente deteriorate investendo una media di 70.000 euro ad appartamento - sottolinea l’assessore Mar - . Questo testimonia la gradualità degli interventi e nel contempo la scelta di questa Amministrazione di procedere alla restituzione ai cittadini di case che la poca attenzione da parte di al-

cuni aveva reso quasi invivibili. Con questi interventi il patrimonio comunale acquisterà un nuovo valore”. Con questa serie di interventi, il numero totale degli alloggi assegnati o in corso di assegnazione, nell’area del Sito Unesco, dal 2015 ad oggi, è di 633 abitazioni, con un impatto di quasi 2.000 cittadini ed un investimento complessivo che supera i 30 milioni di euro.

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Volti&storie

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Il personaggio. A proporre la visita alternativa (e ironica?) la famosa Elena Proksch

L’influencer: “Venezia? No grazie: molto meglio Mestre” Mestre è per l’autrice una città dalle mille risorse: importante snodo ferroviario, portuale e aeroportuale, economici e confortevoli hotel, spostamenti interni rapidi con il tram, numerosi piccoli negozi dedicati allo shopping...

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enezia? Si può anche evitare di andarla a visitare. Tanto, le bellezze si possono trovare facilmente anche oltre il ponte della Libertà. Sarà stata ironica (anche se non lo sembra), sarà forse una provocazione ma almeno da un blog di viaggi arriva la controtendenza. Lasciate stare Venezia, visitate Mestre. A proporre la visita alternativa, però, non è una diciottenne alle prime ami e vogliosa di stupire andando controcorrente ma Elena Proksch, austriaca di Salisburgo che gestisce e pianifica da anni viaggi nel Nordest rendendo poi pubbliche le sue segnalazioni – seguite da moltissimi follower –

sul blog on line “Verliebt in Italien” (tradotto “Innamorato dell’Italia”). Questa volta, la sua recensione ha un titolo ben chiaro: “Mestre - una città moderna dal fascino storico”. Mestre, risulta essere per l’autrice una città dalle mille risorse: importante snodo ferroviario, portuale e aeroportuale, economici e confortevoli hotel, spostamenti interni rapidi con il tram, numerosi piccoli negozi dedicati allo shopping. Notevole anche l’apporto della cultura e dell’arte, con spazio riservato all’M9, a piazza Ferretto e al duomo di San Lorenzo, con anche un riferimento che perfino molti mestrini farebbero

fatica a ricordare: villa Erizzo con il plastico della città realizzato dagli studenti dell’Istituto Berna. “Che si tratti di ammirare i monumenti – le conclusioni dell’autrice –, di godere delle offerte culturali o di approfittare delle comodità della città, Mestre è una meta di viaggio entusiasmante che molti potrebbero non avere considerato”. Una bella risposta a quanto apparso invece nei mesi scorsi in un altro blog di viaggi – spiace a dirlo, in questo caso italiano, dove tra i vari errori e strafalcioni da terza elementare Mestre veniva ricordata per “lo storico Carnevale in

Elena Proksch

maschera” e per “Il parco che circonda il lago di san Giuliano”. “Siamo stati noi ad accompagnarla nella scelta delle visite – dicono con orgoglio dal punto informativo della Pro Loco della Torre Civica – e a un iniziale ovvio stupore sulla scelta di concentrarsi solo su Mestre è seguita una totale

disponibilità ad illustrarle le bellezze della città. Le abbiamo mostrato tutto quello che poteva ammirare a Mestre, e poi l’abbiam portata a vedere dal vivo i luoghi dal punto di vista del piano alto della torre. Lei ha detto che si trattava di uno splendido panorama tipicamente italiano”. Massimo Tonizzo

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Opere pubbliche

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L’intervento. La presentazione dopo i lavori di riordino e ristrutturazione finanziati dal Comune

Inaugurato a Mestre il nuovo Polo Nautico a Punta San Giuliano T

aglio del nastro a Mestre il nuovo Polo Nautico a Punta San Giuliano. I Polo oggi si presenta rinnovato anche nelle sue strutture complementari, proponendosi come luogo di promozione dell’attività nautica ma anche di aggregazione e socialità. Nello specifico, l’intervento, per un importo totale di 10 milioni di euro, ha visto il recupero e la valorizzazione di alcuni immobili di pregio architettonico e culturale (l’ex colonia elioterapica e l’ex dogana) e la realizzazione di cinque nuove strutture su due livelli che ospiteranno palestre per attività legate alla voga, nuovi spogliatoi e un punto di ristoro. Il momento dell’inaugurazione, a cui hanno preso parte diverse centinaia tra soci delle associazioni sportive e cittadini, avvenuto alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è stato preceduto da un minuto di silenzio in memoria del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. A questo momento e ai saluti delle autorità, è seguita la firma del protocollo tra il sindaco e il presidente del Polo Nautico Sportivo, Giancarlo Moretto. “Questo Polo Nautico è un luogo che ho voluto fortemente rilanciare”, ha dichiarato il sindaco. “Oggi stiamo dimostrando che, se c’è collaborazione, le cose si possono fare. Questo era un luogo abbandonato, c’era addirittura una discarica, e lo abbiamo fatto rinascere con un investimento di 10 milioni anche grazie alla grande collaborazione degli associati delle cinque associazioni del Polo. Il Comune ha fatto la sua parte, e da qui deve partire un grande momento di concordia tra tutti perché i problemi vanno risolti insieme, denunciare e basta non serve. Noi siamo per il fare e per risolvere i problemi che poi portano a questi risultati. Come Comune – ha aggiunto - convocherò tutte le associazioni di categoria, della voga, le remiere, l’ACTV, l’autorità portuale, i vari servizi che operano in ac-

L’opera, per un importo totale di 10 milioni di euro, ha visto il recupero e la valorizzazione di alcuni immobili di pregio e la realizzazione di cinque nuove strutture su due livelli che ospiteranno palestre per attività legate alla voga, nuovi spogliatoi e un punto di ristoro

qua, oltre a tutte le istituzioni e tutte le attività che compongono la vita della città, faremo gli Stati Generali del traffico lagunare, e del moto ondoso in particolare. Sarà una grande momento di confronto per trovare soluzioni condivise nel rispetto di tutti”. “Per noi questa è una giornata epocale – ha invece dichiarato il presidente Moretto - perché abbiamo visto la grandissima trasformazione di un luogo dal grande valore sociale e culturale. D’ora in avanti ci aspettano nuove sfide, tra cui quella di fare in modo che questo luogo diventi un punto di riferimento per la cittadinanza, e per fare in modo che i cittadini ritrovino quel particolare rapporto con la laguna che avevano negli anni Sessanta”. Presenti al taglio del nastro anche numerosi assessori, consiglieri comunali, presidenti e consiglieri di Municipalità. “Come Amministrazione siamo orgogliosi di essere qui oggi”, ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto. “So quanta storia c’è dietro a questo luogo e quanto impegno è stato messo in campo per rendere possibile questa realizzazione. Siamo consapevoli della straordinarietà di questo luogo, e per questo ci siamo impegnati per far sì che potesse essere consegnato alla città un Polo di attrattività non solo sportiva ma anche socioculturale. E’ stato anche importante il grande lavoro di squadra con la soprintendenza dei beni culturali ma anche con i progettisti sia dalla parte privata che con

il settore dei lavori pubblici. Sono stati realizzati – ha spiegato - cinque corpi di fabbrica che vogliono rievocare non solo le cavane ma anche l’Arsenale di Venezia”. “Oggi possiamo dire che giustizia è fatta – ha dichiarato il consigliere alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto - perché abbiamo finalmente consegnato ai veneziani della terraferma un accesso dovuto, e ora potranno raggiungere quello che è un bene comune che lega la grande Venezia attraverso l’acqua. Un’opera straordinaria non solo per la fruibilità ma soprattutto per l’assetto culturale. Ci tengo inoltre a sottolineare l’importanza di dare continuità a questi ambienti e costruzioni attraverso i bambini e i giovani. Queste costruzioni sono per loro, ed è fondamentale che conoscano quello che gli appartiene”. “Il nuovo polo nautico rappresenta un luogo di sport, socialità e divertimento centrale per il nostro territorio ed un patrimonio importante che dovrà essere curato e mantenuto anche e soprattutto per tanti utenti giovanissimi che parteciperanno alle attività”, ha sottolineato il vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello. “Un grande ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per questo risultato e soprattutto alle cinque associazioni che con grande spirito collaborativo gestiranno il centro, un invito a tutta la cittadinanza di visitare presto la struttura ed un augurio di buon lavoro a tutti!”.

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Municipalità

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Sociale. Una è stata aperta in via Bissolati, e l’altra alla Giudecca, con un servizio extra

Con le “portinerie di quartiere” nuovi avamposti di comunità Ad ospitare il nuovo servizio è l’Associazione per i diritti degli anziani (Ada), una delle associazioni più attive sul territorio

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oppio nuovo servizio disponibile per i quartieri, con l’inaugurazione di due nuove portinerie, una in terraferma e l’altra alla Giudecca. La prima è stata inaugurata in via Bissolati 20/A, nel quartiere di Altobello a Mestre per un nuovo avamposto di comunità che si aggiunge ai presidi di Cavv-Csv di Venezia già attivi sul territorio comunale per il contrasto alla solitudine involontaria e la volontà di generare legami sociali che intercettino i bisogni dei soggetti più fragili. Ad ospitare il nuovo servizio è l’Associazione per i diritti degli anziani (Ada), una delle associazioni più attive sul territorio sotto il profilo sociale, che svolge molteplici iniziative in collaborazione con l’amministrazione comunale. “L’inaugurazione di oggi è testimonianza del grande lavoro svolto dalle associazioni di volontariato che operano sul territorio. La sinergia con le istituzioni è una buona pratica che permette di mettere in rete, garantire servizi e dare risposte alle persone più bisognose” le parole della consigliera comunale Deborah Onisto all’inaugurazione. Pochi giorni dopo anche il Centro Civico CZ95 dell’isola della Giudecca si è dotato della nuova Portineria di Quartiere, la quarta a essere avviata per il progetto “Portinerie di Quartiere. Avamposto di Comunità”. La nuova Portineria di Sestiere alla Giudecca si differenzia dalle altre per la presenza di uno sportello di ascolto, chiamato Sportello Luce, che si aggiunge ai tradizionali servizi di prossimità offerti. Lo sportello vedrà la presenza di personale qualificato che saprà indirizzare le persone in base alle loro necessità: sono previsti progetti di empowerment personalizzati destinati a giovani, neet, disoccupati, migranti; incontri

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di gruppo volti al confronto con emozioni e sentimenti altrui; laboratori di genitorialità; counseling e arte terapia per incrementare consapevolezza di sé e autostima. La Portineria sarà aperta il lunedì dalle 9 alle 11 e il mercoledì dalle 9 alle 11 e dalle 15.30 alle 18.30. Massimo Tonizzo

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Avvio della scuola dedicato alla sicurezza. Il sindaco della Città metropolitana Luigi Brugnaro ha consegnato a una rappresentanza degli studenti del liceo Stefanini di Mestre i caschetti protettivi per andare in bicicletta acquistati con i fondi del progetto Moves (MObilità sostenibile nel territorio VEneziano e nelle Scuole). Si tratta di un’iniziativa nell’ambito delle attività collegate alla settimana europea della mobilità. “La mobilità sostenibile è un tema del futuro del quale è importante parlare adesso, soprattutto se ci si rivolge ai giovani – ha detto Brugnaro Le biciclette sono un sistema di trasporto che voi ragazzi utilizzate quotidianamente per venire a scuola, ma anche per spostarvi nelle vostre attività quotidiane. C’è bisogno di attenzione e di viaggiare in sicurezza. State attenti quando percorrete le piste ciclabili e soprattutto ricordatevi di non usare il cellulare quando state pedalando, perché è vietato. L’educazione stradale, per voi che sarete le donne e gli uomini del futuro, parte anche da queste piccole cose e siete già un esempio per quelli più piccoli. E un caschetto in testa può salvare la vita in alcuni casi”. L’acquisto di 450 caschetti per bicicletta da parte della Città metropolitana rientra nella promozione prevista dal progetto MOVES, che ha compreso anche un bonus bici l’anno scorso. Si è scelto di procedere con la distribuzione agli istituti scolastici coinvolti in occasione della settimana europea della mobilità iniziata il 16 settembre e nei prossimi giorni ogni istituto riceverà un numero di caschetti proporzionale al grado di coinvolgimento nel progetto. Mediamente ogni istituto riceverà circa 30 caschetti che sono destinati agli studenti maggiormente coinvolti nelle iniziative promosse da ogni singolo istituto. (m.t.)


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Municipalità

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Via Servi di Maria. Nel 2020 iniziò la raccolta fondi che ha portato oggi a rinnovare l’area gioco

Si realizza il sogno di Matteo: vita nuova per il playground S

port e solidarietà uniti assieme a Mestre per il nuovo campo da basket intitolato a Matteo Marchiori. In via Servi di Maria, nei pressi di via Bissuola, è stata inaugurata la nuova struttura dello splendido playground per giocare a basket con alle spalle una storia importante per il mondo dello sport veneziano: quella di Matteo Marchiori, già presidente regionale veneto e consigliere nazionale della Federazione Italiana Pallacanestro, che, nel 2017, ricevette il premio “Stella d’Argento” Coni per meriti sportivi, e che, in quel patronato, proprio davanti a casa, ha visto scoccare la scintilla della passione per il basket. Matteo, nel febbraio 2020, a soli 56 anni, è venuto a mancare ma non il suo sogno di rinnovare quello stesso playground, ormai un po’ degradato, donando ai giovani di oggi un importante spazio aperto dove praticare sport. Così, il 26 settembre 2020, nella palestra Rodari di Favaro Veneto dopo una emozionante commemorazione laica con testimonianze e video alla presenza del Presidente FIP, Giovanni Petrucci, iniziò una raccolta fondi tramite la vendita dei“cimeli sportivi” di Matteo. Solo la partenza di un progetto che si è poi potuto realizzare anche grazie a una consistente donazione della stessa Fip, in occasione del proprio centenario. Lo scorso 17 settembre è giunta finalmente l’ora dell’inaugurazione del playground con la benedizione di don Stefano Cannizzaro, alla presenza di mamma Silvana e di molte autorità e dirigenti del basket nazionale e locale: Maurizio Bertea, Segretario Generale FIP; il Vicepresidente Federale, nonché Presidente Reyer Venezia, Federico Casarin, tre Consiglieri Nazionali e il Presidente Regionale Veneto Roberto Nardi. Il basket Gemini Mestre con il vicepresidente Francesco Rampini (che ha omaggiata la signora Silvana con una targa), coach Cesare Ciocca e alcuni giocatori biancorossi. Matteo Senno, delegato

allo sport, per il Comune di Venezia e Sara Miola, formatrice Baskin e membro del Consiglio Nazionale Comitato Italiano Paraolimpico.Il momento piùtoccante della cerimonia è stata la scopertura di una targa con la foto di Matteo e le parole di Francesco De Gregori: “Sempre per sempre, dalla stessa parte, mi troverai”, e quella dedicata a Papa Luciani, cui il patronato è intitolato, che recita “Se tu riesci a giocare con Dio, farai la cosa più bella che si possa fare”. Poi il via immediato alla palla a spicchi. (m.t.)

“Forti turistici del litorale da valorizzare”

Un momento dell’inaugurazione del playground

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Il litorale veneziano offre la possibilità di vivere molteplici esperienze: dal piacere della spiaggia al divertimento giovanile fino alla cultura e alla storia, a partire dal sistema difensivo dei forti sulla laguna veneta: un patrimonio da scoprire e sul quale la Regione del Veneto sta investendo molto. A conferma dei progetti sul litorale, è arrivata la visita ai forti del litorale di Francesca Scatto (Lega – LV), presidente della commissione Cultura e Turismo che ha iniziato il suo itinerario dal forte Pisani a Cavallino- Treporti, sede espositiva che fa parte del Museo diffuso della Grande Guerra, per poi proseguire in tutta l’area fortificata della laguna. Area la cui costruzione risale ai primi del Novecento per proteggere la terraferma veneziana e il Veneto dal rischio di attacchi navali. “Si tratta – ha spiegato la presidente della commissione - di un sistema di forti presenti in laguna, alcuni restaurati, come quello visitato per primo, e altri in abbandono. Nell’ottica di un museo diffuso della Grande Guerra nella nostra regione, abbiamo intenzione di creare grandi spazi espositivi dedicati a mostre, appuntamenti culturali, eventi, legati a temi specifici al periodo che va dai primi del Novecento al termine della Prima Guerra Mondiale, sul litorale veneto, proseguendo nel progetto che ha già visto la nascita dell’apprezzato museo del forte Pisani. Tutto il sistema di fortiè un patrimonio culturale importante e interessante e può dare grande impulso turistico per far conoscere la complessità del nostro litorale veneziano che non è fatto solo di spiagge o di balneazione”. (m.t.)


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Università

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Alloggi. Accordo tra ESU e Ater, primo di una serie di ampliamenti dell’offerta

Altri 35 posti letto per gli studenti E

ntro metà ottobre trentacinque nuovi posti letto, suddivisi in due edifici e quindici alloggi, saranno messi a disposizione degli studenti universitari fuori sede degli Atenei di Venezia che frequentano prevalentemente le aule studio di via Torino a Mestre: i lavori di riqualificazione de “Le Tettoie”, lo storico complesso edilizio di via Ca’ Marcello, sono infatti giunti al termine, grazie alla sinergia fra Ater ed Esu Venezia consolidatasi nei mesi scorsi. Ater ed Esu Venezia, allo scopo di reperire nuove strutture abitative in grado di soddisfare la domanda crescente di residenzialità da parte degli universitari fuori sede che gravitano attorno all’area di Mestre, in relazione al complesso de “Le Tettoie” avevano siglato un accordo che modificava la nuova destinazione d’uso degli immobili, che passava da edilizia convenzionata per la vendita a edilizia convenzionata per la locazione. Un’operazione che ha ottenuto sul piano delle relazioni politiche e istituzionali l’approvazione della Città di Venezia, in quanto contribuisce ad alimentare una logica virtuosa di rigenerazione urbana e rilancio e mantenimento del decoro pubblico nella zona. “Siamo orgogliosi di aver messo a fattor comune visione e bisogni dei nostri enti per ridare dignità a “Le Tettoie” costruite con il contratto di quartiere di Altobello più di 25 anni fa. Con questo intervento contribuiamo alla rigenerazione urbana di una zona un tempo vocata al commercio e che ora può dare la giusta ospitalità ai ragazzi che studiano a Mestre”, dichiarano i presidenti di Ater ed Esu Venezia Fabio Nordio e Piergiovanni Sorato. Quanto accaduto a fine settembre è solo il primo passo di un progetto ben più ampio che consegnerà a Mestre ben 774 posti letto per universitari, di cui 410 gestiti dall’ESU. Nei prossimi mesi infatti verrà inaugurato anche il nuovo plesso adiacente al Campus Scientifico di via Torino, con ben 142 posti letto, frutto di una collaborazione tra Ca’ Foscari e l’Esu Venezia. A questo si aggiungeranno altri 4 alloggi ricavati dalla sede “Oasi” nei pressi della Hybrid Tower. Infine il nuovo gestore privato Campus X, ex AO hostels, con i suoi 564 posti letto. Soddisfatta anche la rappresentanza studen-

“Con questo intervento contribuiamo alla rigenerazione urbana di una zona un tempo vocata al commercio e che ora può dare la giusta ospitalità ai ragazzi che studiano a Mestre”

tesca, seppur con delle riserve: “L’Esu di Venezia sta senza dubbio dimostrando un grande impegno per ampliare l’offerta di posti letto a prezzo calmierato per studenti” dichiara Angelica Morresi, rappresentante in Esu con l’Udu Venezia “rimane però estremamente accentuata la presenza di grandi gestori di residenze private a Venezia, che per una popolazione di poco meno di 30.000 studenti vede entrare il quarto gestore privato in città, che oscura il ruolo del settore pubblico e specula su un mercato immobiliare che versa in una situazione drammatica. Basti pensare a quelli che sono i prezzi concordati per i vincitori di alloggio pubblico, che vanno dai 298 euro a testa per una doppia ai 419 euro per una singola. E questi sarebbero i prezzi calmierati offerti da questi gestori per il Diritto allo Studio”. Proprio verso fine settembre gli universitari hanno ripreso le proteste sul caro affitti e sulla mancanza di sufficienti fondi da parte di Governo e Regione tali da permettere una seria progettualità agli enti per il Diritto allo Studio per ampliare l’offerta di posti pubblici “all’Esu va riconosciuta una sensibilità sul tema e la capacità di ascoltare le richieste dell’intera comunità – conclude la rappresentante Morresi – ma senza sufficienti fondi dagli enti locali e nazionali non sarà possibile risolvere il problema in tempi rapidi. Pretendiamo un maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni”.

Nuovo statuto Eutopia: Ca’ Foscari capofila dell’alleanza Ca’ Foscari ha firmato il nuovo statuto di Eutopia, insieme alle altre nove università che formano l’Alleanza europea, che diventerà un ente giuridico internazionale a tutti gli effetti nei prossimi mesi. La firma ha avuto luogo al Parlamento Europeo nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico della Vrije Universiteit Brussel, uno dei membri fondatori di Eutopia. Tiziana Lippiello, Rettrice di Ca’ Foscari e Presidente dell’Alleanza, si ritiene soddisfatta: “L’alleanza Eutopia nasce dal-

la incrollabile convinzione che esista un’identità europea unitaria; le nostre istituzioni incarnano infatti lo spirito europeo e i suoi valori” ha dichiarato la rettrice Lippiello. “Oggi abbiamo il bisogno categorico di ridefinire un paradigma educativo all’interno dell’Università europea – un modello che non solo sia pronto ad affrontare i bisogni odierni ma anche di prosperare nel futuro”. A proposito della firma del nuovo Statuto, la Rettrice ha poi aggiunto: “Eutopia rappresenta qualcosa di molto più solido e

ambizioso di un progetto. L’istituzione dell’entità giuridica dell’alleanza è in linea con questa visione e segna un altro importante traguardo verso il consolidamento della nostra cooperazione a lungo termine”. Presente alla cerimonia anche Federica Mogherini, ora Rettrice del College of Europe nonché ex Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, invitata ad intervenire durante l’inaugurazione, sottolineando l’importanza del nuovo modello di cooperazione.

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Cultura

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La storia. Lorenzo Parretti, architetto, ha dato forma al suo sogno di un luogo di creazione galleggiante

Il vaporetto dell’immaginario, puro spazio di libertà artistica La nuova vita di “Capitan Bragadin”ex vaporetto foraneo costruito nel 1916 a Venezia e utilizzato fino al 1987 da Actv

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ono tante le storie di vita che meritano di essere raccontate, ma alcune ci colpiscono più di altre. Sembrano un romanzo o una striscia di un fumetto a cui non si può far altro che rimanere incollati per scoprire come prosegue. La storia del fiorentino Lorenzo Parretti, architetto, e di “Capitan Bragadin”, “il Vaporetto dell’Immaginario”, inizia molto prima del loro incontro. Comincia agli inizi degli anni ’90, a bordo di una vecchia imbarcazione, con una tesi da scrivere e un progetto nella testa: un luogo di creazione itinerante lungo canali e fiumi navigabili dell’Europa. La tesi è un successo e per Lorenzo arriva la chiamata del Comune di Parigi per un progetto simile, ma ancora più ambizioso che alla fine naufraga per una serie di difficoltà. Poi, nella vita di Lorenzo, arriva un figlio e il desiderio forte di voler scrivere un altro finale al suo sogno, di immaginare ancora, anche per lui. È il 2015 quando, a Venezia, Lorenzo scrive su Google le parole “vaporetto”, “architettura”, “occasione” e incontra “Capitan Bragadin”, un ex vaporetto foraneo costruito nel 1916 a Venezia e utilizzato fino al 1987 da Actv per collegare Fondamente Nove alle isole di Murano e Burano. Quando lo vede, ormeggiato sulla Riviera del Brenta, nei pressi di Mira Porte, Capitan Bragadin è stato trasformato in uno studio di architettura gal-

leggiante ed è in vendita. Lorenzo lo acquista nel 2017 con l’idea di farlo diventare una piattaforma culturale itinerante aperta al pubblico, in grado di espandersi anche sulla riva nei momenti di massima attività. L’obiettivo è sensibilizzare la salvaguardia della laguna di Venezia e la valorizzazione delle sue isole e il modello sono i battelli parigini ormeggiati lungo la Senna, impiegati come location per eventi culturali, ricreativi e culinari. Nel 2017 il vaporetto Capitan Bragadin fa quindi ritorno nella laguna di Venezia, precisamente nell’isola della Giudecca, in un cantiere parallelo a quello in cui era stato costruito cento anni prima. “Il Vaporetto dell’Immaginario non è un prodotto, ma un luogo che riceve chi entra e racconta la sua storia: l’esperienza è il prodotto” racconta Lorenzo Parretti. “Quest’estate, grazie all’attracco alle Vignole, siamo riusciti a creare una comunità e ad entrare in empatia con il luogo, che in fondo è l’obiettivo principe del progetto” continua Lorenzo, che spiega come il vaporetto sia “uno spazio di libertà artistica e musicale senza uguali” in cui i giovani di tutte le età possono ritrovarsi, staccare dal mondo ed entrare in contatto con il proprio immaginario ideale. Ora il “Vaporetto dell’Immaginario” si sposterà alla Giudecca per un festival cinematogra-

Il vaporetto dell’immaginario e, sopra, Lorenzo Parretti

fico a bordo, che si affianca ad altre proposte per nutrire tutti i sensi: workshop musicali per bambini e giovani adulti, gong, bagni con campane di cristallo, meditazioni, sessioni di contact dance, cuoco a bordo e piccole residenze.

Dicevamo che alcune storie ci colpiscono più di altre. Ecco, forse ciò che ci spiazza è il fatto che i protagonisti abbiano “semplicemente vissuto”, senza “pensare troppo a vivere” e abbiano accolto ogni incontro, ogni mare calmo e ogni burra-

sca come un’opportunità da cui imparare per continuare a navigare. Chiunque voglia unirsi può scrivere alla pagina Facebook “La Maison du Capitan Bragadin”. Marika Andreoli

Una residenza poetica per imparare ad abitare la parola Tra le esperienze che il “Vaporetto dell’Immaginario” accoglie come un ventre c’è quella della residenza poetica, un’esperienza di abitare “per imparare ad abitare le parole”. Matilda Vit e Valerio Pastorelli sono tra coloro che hanno accolto questa proposta. “È difficile sentirsi accolti da qualcuno che vuole promuovere la cultura dal basso a Venezia” ci ha raccontato Valerio, che ha aggiunto: “Lorenzo crede nella co-autorialità e apre le porte alla creatività dei giovani senza appesantirli di aspettative”.

“L’idea di questa residenza poetica è nata dalla necessità comune di integrare tutti i sensi perché spesso ci dimentichiamo quello che c’è dietro le cose che stiamo vedendo” ha aggiunto Matilda. “Lavorare sul battello – ha proseguito – ti trasporta in una dimensione onirica, di ventre in cui già la necessità fisica e concreta di doversi adattarsi alla fluidità delle onde è un motivo di riflessione”. La residenza poetica è però anche un modo di abitare fuori dalla dimensione di af-

fitti e contratti in cui si ritrova “la poesia dell’abitare”, del “dover solo abitare”. Insomma, un “soggiorno di rottura” senza etichette per intraveder nuove possibilità: in sé, negli altri, nel mondo. (m.a.)

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Cultura

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Teatro stabile del Veneto. Il presidente Beltotto: “Celebriamo i 400 anni con un ampio programma”

La città ritrova il “suo” Goldoni dopo il restyling e 7 mesi di chiusura Q

uattrocento anni e non dimostrarli, grazie a un importante intervento di restauro. È il Teatro Goldoni di Venezia, che il 30 settembre ha riaperto dopo il restyling finanziato dal Comune di Venezia per un importo di 1.750.000 euro. “Incomincia il quinto secolo di questo Teatro e abbiamo voluto celebrarlo con un ampio programma, che terminerà a febbraio 2024, che ha interessato palcoscenici e piazze di tutto il Veneto - ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Questo progetto per i 400 anni del Teatro Goldoni rappresenta uno degli interventi più importanti tra quelli fatti dal cda in carica. Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la casa della Città, un punto di riferimento per il mondo del teatro veneto, ma che ambisce ad esserlo anche per quello nazionale e internazionale. La riapertura del teatro e la sua restituzione al pubblico è un grande evento civile. E di questo ringrazio il sindaco, con tutta la Giunta e il Consiglio del Comune di Venezia”. “Il sindaco Brugnaro, come tutta l’amministrazione comunale, crede nel teatro e continua a investire risorse per finanziare non solo le attività ma anche i luoghi in cui esse si realizzano - ha detto la consigliera comunale delegata a “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema” Giorgia Pea -. L’obiettivo, nella prospettiva di politiche culturali attente ai bisogni della città, resta quello di valorizzare l’inclusione e la coesione sociale che il teatro alimenta e di ampliare sempre più la platea della cittadinanza, dei lavoratori e degli studenti, oltre che dei visitatori, affinché a teatro si possano sentire tutti a proprio agio e sicuri come a casa propria”. Quindi l’assessore ai Lavo-

“Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la casa della Città”

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Un momento della serata di riapertura

ri pubblici Francesca Zaccariotto fa il punto sui lavori: “Gli interventi hanno avuto come obiettivo principale l’ottenimento della Certificazione Prevenzioni Incendi. Il sindaco Brugnaro infatti annualmente si assumeva la responsabilità nell’autorizzare l’agibilità del teatro affinché le attività teatrali potessero essere svolte; grazie al notevole impegno di spesa si è potuto intervenire, sulla resistenza al fuoco delle parti impiantistiche e strutturali, aprendo anche 4 evacuatori di fumo sulla copertura, sull’adeguamento dell’impianto elettrico e di rilevazione e di estinzione incendi, sui materiali che ricoprono il

Zaia: “Soddisfazione per la riapertura del più antico teatro di Venezia ancora in attività” teatro con la sostituzione in platea delle poltrone, dei rivestimenti delle pareti e della moquette, utilizzando materiali altamente ignifughi. È stata inoltre riconfigurata la posizione delle poltrone sempre in platea con il mantenimento di 780 posti, agendo anche sull’abbattimento delle barriere architettoniche per garantire 4 posti per le persone diversamente abili; si è puntato infine a migliorare il comfort degli spettatori con una versione rivisitata della precedente poltrona della platea, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e

da una struttura più comoda - sottolinea Zaccariotto. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio d’avanguardia, armonizzato col palcoscenico, in linea con gli standard internazionali che consentirà la fruizione di spettacoli di livello elevato ad una platea sempre più ampia”. “È una soddisfazione celebrare la riapertura del teatro Carlo Goldoni di Venezia dopo la sua completa ristrutturazione e in concomitanza con l’anniversario dei quattrocento anni del teatro - commenta il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. Eventi di questo genere contribuiscono alla promozione e alla valorizzazione della cultura teatrale tipica della nostra tradizione culturale, preservando l’eredità di grandi autori come Goldoni e mantenendo viva il teatro veneziano. Non dimentichiamoci che il Goldoni è il più antico teatro di Venezia ancora in attività”. “Ringrazio ancora una volta il Teatro Stabile del Veneto e il Comune di Venezia, per la passione, la professionalità e le capacità dimostrate nella gestione di una delle realtà teatrali più importanti d’Italia – conclude -. I numeri danno ragione: il pubblico sta premiando questa straordinaria offerta culturale di qualità, che spazia da spettacoli tradizionali fino alle più interessanti e audaci sperimentazioni, con un rinnovato e appassionato entusiasmo”. Giorgia Gay

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Sport

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Calcio. Presentata la prima squadra maschile e femminile a Ca’ Venezia

“Le nostre squadre sempre più forti con il passare della stagione” “Aver visto così tanti tifosi evidenzia ancor di più lo spirito di unione che ci caratterizza”

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a’ Venezia, la nuova casa del Venezia calcio, ha tenuto a battesimo la presentazione ufficiale della prima squadra maschile e femminile con i rispettivi staff. La tribuna del nuovo Centro Sportivo era gremita di tifosi arancioneroverdi che hanno accolto calorosamente le due squadre e la dirigenza del club, rappresentata dal direttore generale Filippo Antonelli, dal diesse Cristian Molinaro, dal direttore del Venezia FC Femminile Grazia Trentin con il presidente Duncan Niederauer che ha inviato un messaggio a tutto il popolo arancioneroverde. “La squadra femminile lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia, un risultato straordinario, e quest’anno ha iniziato il campionato con il piede giusto e con tanta voglia di continuare l’importante percorso intrapreso, che ha portato tanti di voi a riempire gli spalti per assistere alle partite – è il messaggio di Niederauer –. Anche il cammino della prima squadra maschile è nel segno della continuità. Vedo un gruppo coeso e unito, che gioca ogni partita per vincere. Lo stesso spirito che caratterizza anche il nostro Direttore Sportivo e Generale Filippo Antonelli e il nostro allenatore Paolo Vanoli. Di entrambi ho apprezzato la grande pro-

fessionalità, la dedizione al lavoro e le qualità di leadership che li contraddistinguono dentro e fuori dal campo. Ho fiducia nelle nostre squadre e sono sicuro che le vedrete diventare sempre più forti con il passare della stagione. Sostenete i giocatori, come avete fatto in questi anni. Per loro significherà più di quanto possiate immaginare. Forza Venezia”. Per Filippo Antonelli, “aver visto così tanti tifosi evidenzia ancor di più lo spirito di Unione che caratterizza questo club e ci deve riempire d’orgoglio. Ci tenevo a ringraziare il mister, il suo staff e i ragazzi per il lavoro fatto sin qui ma soprattutto il presidente e tutti i proprietari che, nonostante la distanza, mi hanno affidato la gestione quotidiana di un club così importante e posso assicurare che lavorerò col massimo della serietà e della professionalità fino a che sarò qui”. In rappresentanza della città di Venezia è intervenuto durante la presentazione il vicesindaco Andrea Tomaello che ha voluto sottolineare gli importanti investimenti fatti dal Venezia FC oltre a ricordare che il progetto del “Bosco dello Sport” sarà in partenza il prossimo anno. Cristiano Aggio

Le formazioni del venezia maschile e femminile

Corsa estrema, Francesco Baldi Guarinoni conclude il Tor De Geantes Il ventottenne veneziano Francesco Baldi Guarinoni ha portato a termine in 119 ore e 29 minuti il Tor de Géantes. La gara di corsa in montagna, che si è svolta tra domenica 10 e sabato 16 settembre con partenza e arrivo a Courmayeur , è tra le più impegnative al mondo e riscuote un sempre maggiore successo di partecipazione. Laureato in Economica e commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con un’esperienza di due anni all’ESCP Business School a Parigi e Berlino, Guarinoni attualmente lavora come Area Sales Manager per un’importante azienda con sede a Milano. Sportivo sin da ragazzo, ama viaggiare per scoprire le

meraviglie del pianeta ed è in virtù di questo rapporto speciale con la natura che dopo aver affrontato altri percorsi, tra i quali la corsa della Bora (161 km), la Dolomiti Extre-

me Trail (72 km), la Stranda Fjord Trail Race, in Norvegia (48 km) - ha scelto di misurarsi con il Tor de Géantes. Le sette giornate di competizione si sono svolte tra l’Alta Via

n.2 e l’Alta Via n.1 della Valle d’Aosta: un percorso estremo lungo 330 km di sviluppo orizzontale, 24mila metri di dislivello verticale con 35 colli al di sopra dei 2mila metri da completare in un tempo massimo di 150 ore. La gara giunta alla tredicesima edizione ha visto quest’anno 1212 iscritti, di cui 184 donne provenienti da 73 nazioni. La vittoria è andata a quello che ormai è definito il Re del Tor, il quarantacinquenne atleta di Gressonay Franco Collé, che ha chiuso con l’incredibile tempo di 66 ore 39 minuti e 16 secondi, nuovo record del percorso. Un grande poker dopo i trionfi del 2014, del 2018 del 2021. (c.a.)

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Il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo

“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D

al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle

opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono

Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A destra: Elisa Venturini e Roberto Bazzarello

condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di

decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e fornire gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno,

solo il 18% del totale degli amministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.


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Regione

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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore

“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” D

alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per

la sua strada. Quindi questo permette di lavorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri

Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica

Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligenza delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato

che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo termine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte inter-

no che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagione impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.


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Regione

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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”

Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este

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fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-

zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-

Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione

retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il

nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara

-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.

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Regione

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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce

Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”

“A

l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda

realizzatrice maggiori costi per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tem-

L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27

pi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un canone

annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei

primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.

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Regione

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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”

Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C

resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora

una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan. L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi svilup-

pi futuri. Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute.

“Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https://www.lebuoneabitudini. despar.it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.

3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumo-

ri, diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco della vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole

e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione

dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte proprio

da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.


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Check-up gratuito dell’udito per bambini ed adulti Spesso si avvertono fischi o ronzii nell’orecchio, a volte prurito o addirittura dei momentanei cali di udito da un lato senza apparente motivo. Altre volte andando in piscina o dopo la doccia si avverte una sensazione di orecchio tappato per diverso tempo. Potrebbe essere un fenomeno transitorio, a volte però sarebbe opportuno approfondire attraverso uno specialista dell’udito quale l’audiologo e/o l’otorino. Centriudito con i suoi dottori Audioprotesisti, per la prima volta, ti da la possibilità di effettuare gratuitamente un Check up del tuo udito con ispezione del condotto uditivo con video otoscopio per individuare possibili tappi di cerume ed il test dell’udito per verificare non solo la capacità di sentire i suoni ma anche di capire le parole alle varie intensità di volume. Il Check up è valido per tutti: bambini, adulti ed anziani.

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OTTOBRE 2023

on-line:

Ottobre in rosa La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta

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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta

a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinico-diagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecograProsegue alla pag. seguente


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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente

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ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle

causate da batteri sensibili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibiotico- resistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.

fia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”. “Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).

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Abbiamo a cuore il tuo udito IPOACUSIA MONOLATERALE, OVVERO QUANDO SI SENTE POCO O NIENTE DA UN ORECCHIO Capita più spesso di quanto si possa immaginare, ed è un problema da affrontare subito Il test dell’udito, o controllo audiometrico, dovrebbe essere inserito da tutti tra i check da eseguire periodicamente, soprattutto dopo aver superato i cinquant’anni, ma è una soglia che vale senz’altro la pena di anticipare per chi ha vissuto o lavorato in ambienti particolarmente rumorosi. Comunque le statistiche confermano che dopo i sessant’anni una persona su tre soffre di ipoacusia ma che il degrado dell’udito è iniziato almeno dieci anni prima. Questo succede perché la perdita della capacità uditiva è lenta e progressiva, e chi la subisce fa fatica a rendersi conto del problema in tempo utile. I segnali da non sottovalutare Una diagnosi precoce è determinante per avviare tempestivamente iniziative di cura e prevenzione, è caldamen-

te raccomandato di non trascurare gli avvisi di malfunzionamento che arrivano dalle nostre orecchie. Per citarne alcuni: avere bisogno di alzare spesso il volume della tv, della radio, del cellulare; percepire un fischio o un ronzio nelle orecchie; trovare difficoltà a sostenere una conversazione con più persone in un ambiente affollato o rumoroso. In questi casi è bene non fare finta di niente, perché il difetto con tutta probabilità tenderà a peggiorare, a provocare conseguenze negative sulle relazioni con gli altri e a favorire la tendenza ad isolarsi. Ciò, oltre ad abbassare la qualità della vita, può portare a fenomeni di disagio psicologico e depressione. L’ipoacusia può manifestarsi anche solo in un orecchio Definita anche perdita dell’udito unilaterale, la sordità parziale o totale di un solo orecchio può verificarsi all’improvviso nel corso dell’esistenza, come invece può essere già presente nei bambini al momento della nascita. Le cause all’origine della sua insorgenza sono molto diverse: può essere ereditaria, oppure la conseguenza di un trauma alla testa, ma anche provocata da un neurinoma dell’acustico,

da un’infezione virale o batterica, da mastoidite, dalla malattia di Ménière o dalla microtia, cioè dal mancato sviluppo dell’orecchio esterno. L’ipoacusia monolaterale può essere lieve, grave o profonda e, comunque si manifesti, è un fenomeno che richiede molta attenzione anche se l’altro orecchio mantiene un udito normale o quasi. Ma come ci si accorge di sentire meno o non sentire affatto da un orecchio? Soprattutto nei casi in cui il problema insorge lentamente e progressivamente, non è facile rendersi conto del fatto che un orecchio non funziona a dovere. Un segnale evidente è la difficoltà ad individuare la direzione dalla quale proviene un suono. Il cervello, infatti, si affida ad entrambi gli orecchi per capire da dove giunge e, se un orecchio è difettoso, non ci riesce più. Quindi, se sentite qualcuno che vi chiama oppure il suono di un clacson e vi girate dalla parte sbagliata, c’è un’alta probabilità che uno dei vostri orecchi non funzioni a dovere. Altro segnale da tenere presente è la necessità di porgere l’orecchio migliore quando si partecipa a una conversazione in un ambiente rumoroso. Come si può intervenire per alleviare i problemi derivanti dalla perdita dell’udito unilaterale? Anzitutto va ribadito il concetto dell’urgenza. Quando ci si accorge che un orecchio sente meno dell’altro la prima cosa da fare è verificare lo stato dell’udito sottoponendosi ad un controllo dell’udito eseguito da un audio-

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protesista. Infatti, solo quando sarete in possesso dei dati relativi al vostro difetto potrete decidere di intervenire per rendere meno grave il problema. Se dal controllo risulta che l’orecchio difettoso conserva anche solo in minima parte una capacità di sentire, la soluzione ideale è il trattamento con un apparecchio acustici per la sordità unilaterale. Un solo apparecchio nell’orecchio problematico da risultati davvero importanti, a patto però che l’altro orecchio senta bene. In caso contrario, ovvero se entrambi gli orecchi soffrono di un abbassamento di udito anche se di diversa importanza, sarà necessario utilizzare gli apparecchi acustici in entrambi gli orecchi. I centri Dimensione Udire garantiscono attenzione e aiuti concreti a pazienti di ogni età. I tecnici Audioprotesisti dei centri Dimensione Udire sono pronti ad accogliere pazienti di ogni età per un controllo dell’udito e ad impegnare tutte le loro competenze per mettere a punto caso per caso le soluzioni più efficaci, sempre tecnologicamente all’avanguardia e sempre accuratamente personalizzate.

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A tavola

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Rubrica a cura di

Idee in cucina, facili e sfiziose

Sara Busato

Le verdure di ottobre mostrano sapori, colori e profumi profondamente autunnali, anticipando l’arrivo della stagione successiva. Ottobre è il mese in cui spuntano gli ortaggi che ci accompagneranno a tavola per tutta la stagione fredda.

HUMMUS DI CECI Un piatto mediorientale realizzato con una crema a base di ceci, tahina, paprika e succo di limone. Per un veloce antipasto da condividere con gli amici Ingredienti: 500 g di ceci lessati e scolati; succo di limone; 5 cucchiai di olio extravergine di oliva; spicchio di aglio cucchiaino di sale; 6 cucchiai di tahina; ciuffetto di coriandolo; pizzico di paprika Preparazione: Sgocciolare i ceci e mettetene da parte circa 400gr. Pesare tutte le spezie per preparazione. Poi pesate 400 g di ceci e mettetene da parte altri 100. Frullate i 400 g di ceci insieme al succo di limone, all’olio, allo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, al sale, alla tahina e alla paprika. Frullate tutto fino a ottenere un composto semidenso, liscio senza grumi. Trasferitelo in una ciotola e conservatelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo guarnite l’hummus di ceci con i ceci tenuti da parte, il coriandolo, ancora un pizzico di paprika e un filo di olio.

RISOTTO DI ZUCCA E SALSICCIA

TORTA DI CASTAGNE E GOCCE DI CIOCCOLATO

Un piatto gustoso, colorato e sano. Una ricetta che si apprezza per tutta la stagione fredda. Risotto cremoso e nutriente, perfetto per il pranzo della domenica in famiglia. Ingredienti: 320 g di riso; 300 g di zucca; 150 g di salsiccia; scalogno; brodo vegetale: bicchiere di vino bianco: parmigiano reggiano; olio extravergine di oliva; una noce di burro; sale e pepe Preparazione: Tagliare la zucca a metà e disporla su una teglia da forno. Cucinate nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti finché diventa morbida. Una volta cotta, eliminate i semi e i filamenti, e poi raschiate via la polpa con un cucchiaio. Nel frattempo, preparate il brodo vegetale. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tritata in un paio di cucchiai d’olio fino a doratura. Aggiungete quindi la salsiccia spellata e sgranata. Mescolate e lasciate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete il riso nella pentola con la salsiccia e tostatelo mescolando bene. Sfumate con il vino bianco e poi unite la polpa di zucca. Continuate a mescolare per amalgamare la zucca al riso, quindi aggiungete un mestolo di brodo caldo. Portate avanti la cottura del risotto seguendo la procedura tradizionale. Alla fine, mantecate il risotto lontano dal fuoco aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato.

Una torta da credenza buona a colazione, a merenda e come semplice dessert dopo pasto. L’abbinamento castagne e cioccolato è irresistibile

Ingredienti: 3 uova; 180 g di zucchero semolato; 80 ml di olio di semi; 250 g di farina di castagne; 30 gr di cacao amaro in polvere; 1 bustina di lievito per dolci;1 bicchiere di latte; 100 gr di gocce di cioccolato Preparazione: Montare le uova insieme allo zucchero fino a ottenere una massa chiara e spumosa. Aggiungete l’olio di semi continuando a lavorare finché sarà ben incorporato. Successivamente, setacciate la farina di castagne nel composto insieme al lievito e al cacao amaro. Mescolate con una frusta a mano o elettrica, aggiungendo il latte gradualmente fino a ottenere un impasto omogeneo. Infine, incorporate le gocce di cioccolato e mescolate per distribuirle uniformemente. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato; quindi, cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente la torta di castagne e gocce di cioccolato prima di sformarla e servitela, spolverata con zucchero a velo.

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Film e serie tv visti da vicino

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Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti

Rubrica a cura di

Torna “Vita da Carlo”: serie migliore della precedente T

orna “Vita da Carlo” e trasloca su Paramount+. La serie comica scritta, diretta e interpretata dal celebrato attore romano approda in streaming con una seconda stagione più riflessiva e divertente della prima. Paramount+ gode (per il momento, ma chissà per quanto ancora) del vantaggio di essere built-in nell’offerta degli abbonati Sky. È con prodotti come “Vita da Carlo” che l’azienda nata dalla fusione tra Viacom e Cbs mira a distinguersi e a staccare la concorrenza. Punta a riuscirci grazie all’autorialità, ai nomi di grandi richiamo - Sylvester Stallone osannato a Cinecittà per l’inaugurazione della piattaforma, esattamente un anno fa - e soprattutto grazie al binomio che per decenni ha associato la parola “cinema” al marchio Paramount. Com’è, quindi, la seconda stagione di “Vita da Carlo”? Meno scontata rispetto alla prima, ma è sicuramente più romana. Verdone - che non ha mai nascosto una certa fatica nel girare dieci episodi da mezz’ora (“del resto questo è il modello produttivo di oggi, tutti facciamo le serie” ha detto in conferenza stampa) si sbriglia dalle costrizioni di tempo e di mezzi che spesso presenta il cinema. Il risultato è una seconda stagione a tratti malinconica - ogni operazione in cui un autore diventa specchio della propria vita è destinata a raccontare più ombre che luci - ma senz’altro più riuscita. Le risate sono meno forzate, i richiami all’attualità - che nella prima erano onnipresenti, in virtù della storia in cui Verdone puntava alla poltrona di sindaco di Roma - non sono così fuorvianti e le guest star non sovrastano mai il carisma di Verdone, che da bravo padrone di casa accoglie ciascuno di loro, da Zlatan Ibrahimovich a Maria De Filippi, per concedere (almeno) una scena memorabile. Nella seconda stagione di Vita Da Carlo, il nuovo che avanza ha il duplice volto della popstar Sangiovanni - Giovanni Pietro Damian, vicentino classe 2003 ed ex stella di “Amici” – e dell’attrice Ludovica Martino. I due - nella serie - sono scelti da Verdone come gli interpreti del suo film d’autore, “il suo Otto e mezzo” come lo definisce lui: Maria F. Sangiovanni avrà il compito di portare sullo schermo Carlo da giovane, mentre a Martino tocca il ruolo della protagonista titolare del film.

Paolo Di Lorenzo

“Un’estate fa”, prodotto ok che contiene moltitudini “U

n’estate fa”, la serie in onda su Sky dal 6 ottobre, è una storia sull’effetto manipolatorio che la nostalgia può avere sulle nostre vite. Elio, un affermato avvocato quarantenne, è costretto a rivivere il suo più grande trauma, cioé quando viene rinvenuto il cadavere di Arianna, l’amore dei suoi 18 anni. Il ritrovamento riapre l’indagine, trent’anni dopo, sulla sua morte ed è l’occasione per Elio e il suo gruppo di amici - ormai dissestato - di pareggiare vecchi conti e risanare non pochi rancori. Il racconto si snoda su due linee temporali. La prima è ambientata al giorno d’oggi, mentre la seconda riporta Elio - letteralmente - all’estate dei suoi diciotto anni. È il 1999 e lui, insieme ad Arianna, Costanza, Carlo e tutti i loro amici trascorrono una vacanza al camping “L’Onda”. Con un colpo di scena che ricorda un po’ “Inception” di Christopher, Elio si ritrova quindi a rivivere il suo passato. Potrà così scoprire la verità sull’omicidio di Arianna e magari impedirlo. Anche il cast è molto forte. Più che gli adulti - Lino Guanciale, Claudia Pandolfi, Nicole Grimaudo, Anna Ferzetti - a spiccare sono le loro controparti giovani come Antonia Fotaras, volto di Arianna che di questa storia è un po’ la Laura Palmer di “Twin Peaks”; con lei Martina Gatti, Sofia Iacuitto, Luca Vannuccini e Tobia De Angelis. “Un’Estate Fa” è un prodotto azzeccato che contiene moltitudini, come direbbe il poeta Walt Whitman. C’è il racconto di formazione che vede questi adolescenti diventare adulti (loro malgrado), c’è il giallo dell’omicidio di Arianna e c’è persino una punta di fantasy. Merito soprattutto di una colonna sonora imponente – dai Depeche Mode ai Black Box, la Siae ringrazierà molto – la serie si dimostra un’operazione originale che sa giocare con furbizia sugli elementi più identificativi degli anni Novanta, dal Calippo alle macchine fotografiche usa-e-getta. Gli americani - che amano coniare neologismi - la definiscono retrostalgia, l’avvertire la mancanza di un’epoca che risale a prima della nostra nascita. In fondo è tutto qui. La nostalgia è una percezione soggettiva, mica un timbro sul passaporto.


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Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

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di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

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di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

Rivarolo. Finisce la «guerra» y(7HC5D2*LNMKKT( +"!"!z!#!z

A PAGINA 3

SAN BENIGNO San Benigno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

residenziale Influenza della a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

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Non solo Montalto Doraasfalto,

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

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L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio.

Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Il vaccino in arrivo... non per tutti

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinsulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo nella la 8.00 campagna SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30 mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su la viabilità e i trasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riaprirà il reparto Covid-19. A PAGINA 6 e 7

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it

Marilisa Schellino

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi Il vecchio cimitero napoleonico

nei «Luoghi del cuore» del Fai

A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

Alcuni dei Nostri Prodotti TOMA MACCAGNO - 1.8 KG

TOMA ALLE ERBE AROMATICHE 800 G

TOMA AL PEPERONCINO 800 G

BURRO ARTIGIANALE 250 G / 500 G

TOMA DI ALBIANO 1.8 KG

SPACCIO AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 Vi aspettiamo dal lunedi al sabato dalle 8.00 alle 12.30

Numero di testate per regione:

1 Visita il sito:

netweek.it

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039 99 891 info@netweek.it

31 18

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

La colletta per pagare la causa persa al Crist

Numero di testate per regione:

1

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

BRENO

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Eporediese

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

SAN BENIGNO San Benigno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

ALLE PAGINE 28 e 29

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

Sarà una patronale Alluvione, volontari A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo Ivrea la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni PensiGliincastrata oresta nato dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100 Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

A PAGINA 3

A PAGINA

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

n. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

IVREA In centro stounapieno mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti CUORGNE’ Attimi di appren-

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

A PAGINA 8

BRENO

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riaprirà il reparto CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore

www.spadacinimobili.it

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

ALTO CANAVESE E’ stato un

IVREA Ennesimo incidente

A PAGINA 2

Telefono 0364 330203

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

ALLE PAGINE 9 - 13

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) A PAGINA 27

APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

San Benigno

segue a pagina 46

APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

CUORGNÈ Martedì

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA

A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

a pagina 46

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

LOMBARDORE Paura a

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

Ivrea Lombardore

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

segue a pagina 47

IL RACCONTO

di Giovanni Cominelli

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

Settimanali locali

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

A PAGINA 5

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

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Settimanali locali

A Leini calcio in quarantena

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Gli resta la gamba Un bambino di tre anni Pensiincastrata onato dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;

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VALPERGA Prima grana

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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039 99 891 info@netweek.it

La forza della comunicazione glocal La forza della comunicazione glocal

Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

VI ASPETTIAMO PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA CENTRO CUCINE


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