L’ESTATE PORTA CON SÈ CONCERTI, MOSTRE ED EVENTI IMMANCABILI
Ricco il calendario di iniziative: dai live in Piazza San Marco alla Biennale passando dal Redentore
Ricco il calendario di iniziative: dai live in Piazza San Marco alla Biennale passando dal Redentore
Presentato dal sindaco Luigi Brugnaro. Tra gli strumenti anche notifiche di daspo ai sindaci alle Asl di provenienza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.
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Un’imbarcazione a vela in alluminio: è Escape 46, la prima in Italia ad essere costruita così. Il suo varo è stato fatto nel corso del Salone nautico di Venezia, alla presenza dell’assessore al Turismo, Simone Venturini, insieme al direttore commerciale del Salone nautico di Venezia, Alberto Bozzo.
“Siamo orgogliosi di varare questa imbarcazione frutto del know how navale e ingegneristico del nostro territorio – ha dichiarato l’assessore –. La scintilla fondamentale è scaturita nel 2021 durante la seconda edizione del Salone Nautico, a dimostrazione di come questo tipo di eventi abbia concrete ricadute non solo economiche ma anche dal punto di vista progettuale e cantieristico”.
Il progetto è stato concretizzato giorno dopo giorno nel cantiere navale Marine Tech di Fusina.
L’idea ecosostenibile della realizzazione di questa imbarcazione prende forma dalla passione di Massimo Piacentini, comandante di Super Yacht e Ceo di Escape Yachting SU LDA, in collaborazione con Lostuzzi Design, studio italiano d’ingegneria per la progettazione di yacht a vela e motore.
Il progetto è nato esattamente 2 anni fa, in occasione del Salone Nautico 2021, ed è stato battezzato in occasione dell’imminente apertura dell’edizione 2023.
Escape 46, lunga 46 piedi (14,2 metri), è predisposta per la motorizzazione elettrica e ha il ponte interamente in sughero.
di Venezia e Mestre
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Questa edizione raggiunge i quartieri di Venezia e Mestre per un numero complessivo di 80.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Chiuso in redazione il 9 giugno 2023
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< É pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. E’ sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare. É anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.
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Da un progetto nato nel 2021, prende ora forma il primo modello in Italia
Appuntamenti. Tra gli artisti che arriveranno a Venezia i Pinguini,
Laura Pausini e Paolo ConteIl Teatro La Fenice torna in piazza San Marco il 9 luglio con la Sinfonia n. 9 di Beethoven
Igrandi concerti in Piazza San Marco, a San Giuliano, le mostre, la Biennale Architettura, la Mostra del cinema e i tradizionali appuntamenti come il Redentore animeranno un’estate ancora una volta straordinaria per la qualità e il numero di eventi.
Dopo il grande successo riscontrato dal Salone Nautico, sempre più appuntamento e riferimento per gli amanti del settore e del mare, Venezia si prepara per una stagione che propone dopo diversi anni il parco di San Giuliano come palcoscenico naturale per i concerti che richiamano migliaia di persone.
I Pinguini Tattici Nucleari si esibiranno dal 7 luglio inaugurando il loro tour proprio a Mestre con la data zero. In Piazza San Marco invece sarà Laura Pausini ad esibirsi con tre concerti a partire dal 30 giugno fino al 2 luglio. Un ritorno straordinario sarà quello di Paolo Conte che il 9 luglio suonerà sempre a San Marco per un concerto rivolto a tutti gli appassionati del grande artista astigiano. Il giorno prima Il Teatro La Fenice torna in Piazza San Marco a Venezia con la Sinfonia n. 9 di Ludwig Van Beethoven, interpretata da un grande maestro quale è Juraj Val�uha: il capolavoro
di Beethoven sarà eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. Maestro del Coro Alfonso Caiani. Da non perdere gli appuntamenti della Biennale Teatro con il Festival Internazionale del Teatro, Emerald, che andrà in scena dal 15 giugno all’1 luglio, con la direzione di Stefano Ricci e Gianni Forte e organizzato dalla Biennale di Venezia. Ancora, la Biennale Architettura la cui Mostra, che sarà divisa in sei parti e comprenderà 89 partecipanti, si porrà come
Tra le iniziative da mettere in agenda la Biennale di Danza che si svolgerà dal 13 al 29 luglio
una sorta di bottega artigiana, un laboratorio in cui architetti e professionisti, provenienti da un ampio campo di discipline creative, tracceranno un percorso fatto di esempi tratti dalle loro attività e che il pubblico potrà percorrere immaginando da sé cosa può riservare il futuro.
E infine Biennale Danza con il Festival Internazionale di Danza Contemporanea Altered States, diretto da Wayne McGregor e organizzato dalla Biennale di Venezia che si svolgerà
dal 13 al 29 luglio 2023, con 7 prime mondiali, 3 prime europee, 9 prime italiane e oltre 150 artisti e 89 eventi. Gli artisti selezionati sono alchimisti del movimento e il loro lavoro sarà guidato dalla curiosità di esplorare e sperimentare attraverso l’improvvisazione, l’installazione somatico-sensoriale e il minimalismo radicale al fine di sfidare le ortodos-
sie tradizionali della danza consentendo al pubblico di provare sensazioni corporee inedite e alterandone gli stati di comprensione ed esperienza.
Per chi non l’ha ancora fatto ultimi giorni per la mostra di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca) che celebra fantasticamente Venezia al volgere del XV secolo, quando la Serenis-
sima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura. Le sue opere, forse più di quelle di altri artisti veneziani del Rinascimento, ci restituiscono l’essenza stessa della “venezianità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e la mitologia della Repubblica Serenissima, al suo apogeo economico e culturale.
Torna la rassegna estiva Palcoscenici Metropolitani, il programma di spettacoli dal vivo organizzati in tutta la città Metropolitana di Venezia a partire da giugno. Dalla prosa alla musica, dalla danza fino al circo contemporaneo, l’estate per chi resterà in città si preannuncia ricca di serate imperdibili con i palinsesti di: Mestre -Incontri d’Autore; Musiche dal Mondo; Concer-
ti Parco Bissuola; Circus Fever; Teatro Sotto Casa; Venice Open Stage; Verde Groggia; Un’Estate Cinemoving; Marghera Estate 2023; Porta Verde. A questi si aggiunge l’altrettanto denso programma di iniziative inserite nel calendario de ‘Le Città in Festa’.
“Venezia d’estate si candida non solo alla grande città d’arte, che già è, ma vuole offrire sempre di più ai suoi
residenti, e a quelli metropolitani, una proposta culturale diffusa, capillare sul territorio ma anche in luoghi inediti, dove solitamente non si trova un attrattore culturale e di comunità” commenta l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini. Il programma degli eventi è disponibile nel sito https://www.comune. venezia.it/content/palcoscenici-metropolitani
Tra gli strumenti annunciati dal primo cittadino Luigi Brugbari anche notifiche di daspo ai sindaci e alle Asl dei territori di provenienza
“Sono aumentati a dismisura, provengono soprattutto da fuori. È un fenomeno che tocca il cuore, ma che crea degrado. Per questo partiremo con una grande operazione sociale e di comunicazione”.
A margine della cerimonia per i 209 anni dell’Arma dei Carabinieri il sindaco di Venezia è intervenuto sul problema droga, esploso in forma drammatica soprattutto – ma non solo – nella zona della stazione di Mestre, annunciando il varo di un piano integrato che combini le forme maggiormente repressive a quelle sociali, dedicate al sostegno ai consumatori.
Del resto il tema droga e degrado è da tempo argomento molto caldo e le due recenti morti per overdose non hanno fatto altro che certificarne tutta
l’urgenza. “In questa partita ci siamo dentro fino al collo – ha detto – e stiamo impegnando grandi risorse, anche economiche. La nostra idea è di agire sul piano dei servizi sociali e su quello igienico-sanitario.
Abbiamo già iniziato attivando una sala che funziona a pieno regime di notte, nell’area di via Giustizia, dove portiamo i ragazzi sotto effetto di stupefacenti a tranquillizzarsi e a riprendersi. Ora – prosegue – daremo l’incarico alla cooperativa che se ne occupa di estendere il servizio anche durante il giorno, iniziando dalle 8 di mattina”.
Inoltre il sindaco propone di “intercettare” i tossicodipendenti che provengono da fuori città già nel momento in cui arrivano alla stazione di Mestre: “L’idea è di aspettarli fuori dalla stazione, quelli già
colpiti da daspo vanno rimessi sul treno per farli subito tornare indietro. Inoltre, notifichiamo questi daspo ai sindaci e alle Asl dei loro territori di provenienza per segnalare le situazioni di queste persone agli enti competenti: un lavoro di comunicazione insomma, per informare le comunità locali e fare in modo che se ne prendano carico. Per questi ragazzi, i consumatori, sapere che mamma e papà verranno a conoscenza che c’è un daspo a loro carico potrebbe funzionare da deterrente”.
“Dividiamo tra spaccio e consumo – spiega –. Chi spaccia ha tutto il nostro disprezzo, mentre chi consuma è un ragazzo o una ragazza in grave difficoltà. Il problema è che il degrado sociale che creano è ormai fuori controllo. Arrivano in treno da fuori, non sono co-
nosciuti ai nostri servizi sociali. In zona stazione comprano la droga e hanno urgenza di farsi. E lo fanno in mezzo alle case. Non è tollerabile”.
Di qui l’intenzione di insistere sul lavoro “di strada”: “Abbiamo una specie di squadra operativa formata da operatori sociali, che girano con un furgone, operatori di Veritas con i sistemi di lavaggio e agenti di polizia locale a supporto”.
“Scriveremo sul furgone “servizi sociali”, in modo che sia chiaro – prosegue – e cercheremo di contrastare questo fenomeno che tocca il cuore.
Non c’è astio nei loro confron-
ti, sono persone in difficoltà. Ma forse i loro Comuni e le loro Asl non sono a conoscenza delle loro situazioni. Intercettarli è anche un modo per misurare e monitorare il fenomeno”.
Infine, aggiunge il sindaco, “abbiamo aperto un’interlocuzione con i servizi della Regione che sono deputati alla disintossicazione: ma non è la nostra Asl che può erogare i servizi a queste persone, perché dovrebbero essere seguiti dai servizi dei loro comuni di residenza. Partiremo, quindi, con una grande operazione in tutto il quartiere”.
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Il nuovo piano. Dal Comune ulteriori azioni per contrastare spaccio e consumo soprattutto a Mestre
L’Anniversario della fondazione dell’Arma. Presentati i dati della città metropolitana
“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione”
Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi per i carabinieri di Venezia e provincia. In occasione delle tradizionali celebrazioni in occasione dell’anniversa rio dell’Arma - che quest’anno ha spento 209 candeline - il comando provinciale ha elencato i principali numeri dell’attività sul territorio. Oltre 32mila i servizi esterni svolti, 429 le persone tratte in arresto e 5.167 le denunce in stato di libertà. Ma il vero focus, precisano i carabinieri, è statto sulle attività preventive, in particolare con le campagne di sensibilizzazione a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.
“I risultati conseguiti dall’Arma nella provincia sono noti alla cittadinanza, particolarmente attenta alle problematiche connesse con l’ordine e la sicurezza pubblica e supportata dalla scrupolosa opera degli organi d’informazione costantemente in prima linea e impegnati quotidianamente in un lavoro caratterizzato da elevata professionalità, apprezzato senso critico e imparzialità” ha affermato il comandante provinciale della città metropolitana lagunare, generale di Brigata Nicola Conforti.
“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel
raggirarli con ogni tipo di sotterfugio” ha proseguito.
Negli ultimi mesi sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Si è trattato di incontri semplici e diretti finalizzati a sensibilizzare gli anziani, consentendo loro di alzare la guardia nei confronti dei tanti malintenzionati che, come ha evidenziato il Generale, “fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire”.
Non è mancato il contributo dei carabinieri forestali: nel periodo 1° giugno 2022– 31 maggio 2023 hanno effettuato 940 controlli (nel corso dei quali sono state controllate 315 persone e 35 veicoli).
Sono stati contestati 350 illeciti amministrativi per un importo di oltre 149mila euro 8� e comunicate all’autorità giudiziaria 33 notizie di reato a carico di 27 soggetti noti con 20 sequestri penali complessivi.
Quanto al lavoro, negli ultimi dodici mesi il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia ha sottoposto a verifica ispettiva 220 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di oltre 570 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riconoscimento di 29 situazioni irregolari, di cui 26 “in nero”.
Un altro fronte che ha visto i carabinieri di Venezia particolarmente attivi è stato quello
della prevenzione e contrasto di tutti quei comportamenti che ledono le donne, fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. “Dai dati dell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese” – è stato precisato – “si evince che l’83,5% delle italiane è dell’opinione che tra i lasciti della pandemia ci sarebbe un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne”. L’opera preventiva messa in campo dal dispositivo molecolare dell’Arma, costituito dalle 5 Compagnie, dalle 2 Tenenze e dalle 38 Stazioni Carabinieri, supportati dai Nuclei Investigativo, Informativo e Natanti, è finalizzata a “intercettare ogni campanello di allarme, per essere sempre pronti ad ascoltare, comprendere, aiutare. L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati, talvolta sommersi, che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili”. Infine, l’attenzione ai giovani: “A loro, ai quali noi adulti abbiamo il dovere di restituire il futuro – ha continuato il Generale Conforti – dedichiamo e vogliamo continuare a dedicare molta attenzione. È per questo che con entusiasmo rinnoviamo annualmente le nostre campagne di incontri presso gli istituti di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico che sta per volgere al termine sono stati svolti, complessivamente, 75 incontri a favore di circa 8.300 ragazzi tra gli 11 ai 19 anni”.
Giorgia GayUna notizia attesa da 12 anni. Boraso:
175 posti saranno per i residenti nella Venezia Insulare, altri 75 posti andranno alle persone giuridiche, enti, associazioni, attività commerciali, artigianali, professionali
Sul portale dime.comune. venezia.it, alla sezione Trasporti, ci saranno tutte le informazioni per partecipare al bando che consentirà l’assegnazione degli abbonamenti ordinari dell’autorimessa Comunale di Piazzale Roma. Una buona notizia dopo 12 anni di attesa. Questa amministrazione ha deciso di mettere mano ad una situazione molto sentita dalla cittadinanza. I termini sono stati delineati molto chiaramente per non lasciare strascichi visto l’enorme richiesta
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica, previa auten-
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica
ticazione tramite SPID, CIE - Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi (con supporto per Smart Card), entro le ore 12 del 6 settembre 2023.
A esito dell’istruttoria saranno formate tre distinte graduatorie. 175 posti saranno assegnati alle persone fisiche con residenza anagrafica nella Venezia Insulare per un numero massimo di un abbonamento per nucleo famigliare o convivente e di cui 12 riservati alle persone titolari di contrassegno disabili, mentre altri 75 posti saranno assegnati alle persone giuridiche, enti, associazioni, attività commerciali, artigianali, professionali e lavoratori autonomi con principale sede operativa (esistente o di comprovato insediamento entro 12 mesi dalla pubblicazione dell’avviso pubblico) nella Venezia Insulare. Per tutti i partecipanti, oltre al criterio della residenza anagrafica o della principale sede
operativa nella Città Antica e nelle Isole del Comune di Venezia, restano requisiti essenziali la proprietà o il possesso (risultante dalla carta di circolazione) di un’autovettura e la non titolarità di abbonamenti in corso di validità presso l’Autorimessa Comunale di Piazzale Roma in nu mero
pari o superiore a uno a seconda se si tratta di persona fisica o di persona giuridica e, in quest’ultimo caso, in relazione al numero di dipendenti della persona giuridica, ente, associazione o soggetto esercente attività commerciali, artigianali e professionali. Viene premiata l’anzianità di residenza nella Venezia Insulare, la composizione del nucleo famigliare e convivente, eventuali condizioni di disabilità. Per le persone giuridiche, enti, associazioni o soggetti esercenti attività commerciali, artigianali e professionali sono criteri di valutazione il numero di sedi operative, inclusa o ulteriori rispetto a quella principale, localizzate nella Venezia Insulare, l’anzianità di insediamento della sede principale, il numero di dipendenti impiegati nella sede principale operativa, la modalità di trasporto per raggiungere la sede, la tipologia di attività svolta con particolare premialità verso quelle maggiormente complementari con la residenzialità cittadina. Ad esempio, sono classificate come tali le attività legate alla filiera del vetro artistico di Murano e alla cantieristica minore, il commercio e i servizi alla persona (sanità, istruzione, assistenza sociale), la manifattura e le costruzioni, i trasporti e la logistica, le attività creativi legati al mondo dell’arte e dello sport. Su Dime sarà presente anche una sezione dedicata alle FAQ (Frequently Asked Questions) che sarà costantemente aggiornata con le domande più comuni e le relative risposte.
“La pubblicazione del bando Autorimessa era uno degli obiettivi di mandato che mi ero posto - dichiara l’assessore alla Mobilità, Infrastrutture stradali e Viabilità del Comune di Venezia, Renato BorasoGli uffici amministrativi, i tecnici del Comune, di AVM e di Venis hanno tutti collaborato al meglio delle loro possibilità per consentire all’Amministrazione comunale di dare questo ennesimo segnale di concreta attenzione alla residenzialità della Venezia Insulare”.
“Era uno degli obiettivi di mandato che mi ero posto”
A fine 2022 si contavano 3.720 imprese, che impiegavano 25.580 dipendenti
Sono state circa 25mila le assunzioni da parte di imprese turistiche a vocazione culturale di Venezia, nel 2022. Un dato che supera perfino le attese e che rende la città lagunare la quarta italiana per flussi di assunzioni. A certificarlo è il volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne.
Le imprese turistiche veneziane a vocazione culturale sono, a fine 2022, 3.720 ed impiegano 25.580 dipendenti; le stesse avevano previsto 24.640 nuove entrate nel corso dell’anno.
Le imprese culturali e creative, invece, avevano previsto 3.830 nuove entrate a Venezia.
A Venezia le imprese con dipendenti nel settore culturale, a fine 2022, sono, 750 e hanno in forza 7.390 dipendenti.
Spiccano nel settore culturale le ricerche di personale altamente qualificato in possesso di titolo di laurea o diploma di scuola superiore. Il 27,9% del personale ricercato a Venezia nel 2022 doveva essere in possesso di laurea, il 43,4% di diploma di scuola superio-
re. Ancora basse le ricerche per diplomati Its – Istituti Tecnici Superiori che si fermano al 2,3%.
Le imprese veneziane del settore culturale, intervistate nel 2022, hanno cercato in particolare giovani fino ai 29 anni d’età (31,2%). Le stesse, inoltre, erano consapevoli di dover fornire ulteriore formazio-
Si cercano soprattutto giovani under 30, con laurea o diploma, ma non sempre è facile trovarli
ne alle figure che sarebbero entrate in azienda (88,1% entrate con necessità di ulteriore formazione a Venezia). Si sono registrate, tuttavia, difficoltà nel reperimento delle figure professionali cercate: la difficoltà ha riguardato il 43,9% delle entrate a Venezia.
Il contratto che le aziende prevedevano di attivare maggiormente era il contratto di lavoro dipendente (73,5%) seguito dal personale in somministrazione (16,6%); il 9,2% altri lavoratori non alle dipendenze e lo 0,7% collaboratori coordinati e continuativi.
“Turismo culturale e creatività sono parte della tradi-
zione di Venezia da secoli; si potrebbe perfino pensare che le potenzialità del settore non siano ancora del tutto esplorate e che le possibilità di crescita, anche verso una maggiore qualità del turismo, abbiano ampi margini di miglioramento” afferma il presidente della
Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo
Zanon che giudica altresì
“molto positiva la situazione di Rovigo dove i dati sembrano confermare l’ottimo lavoro effettuato dalle Istituzioni per promuovere la cultura. Saremo ancora al loro fianco, a Venezia
come a Rovigo, perché il sostegno al turismo ed alla cultura producono effetti diretti sul comparto che si riverberano poi anche su altri settori ed in definitiva sull’economia delle due province”.
“Il Sistema portuale del Veneto rappresenta pienamente il Dna veneto, che non guarda indietro ma sempre in avanti, garantendo progettualità e sviluppo.
A Porto Marghera, per ben 25 anni a partire dal primo ottobre del 2024, prenderà spazio l’operatore terminalistico internazionale Vecon Spa che favorirà la crescita e lo sviluppo di un sistema integrato tra porto e tutti gli interporti e aeroporti della nostra regione. Non solo: questo sistema che guarda al futuro punterà a rafforzare il transito
sia di persone che di merci ponendo il Veneto al centro di una rete di trasporti nazionali e internazionali. Favorendo occupazione e crescita economica con misure importanti nel segno della stabilità”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, plaude all’iniziativa dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale “che punta a rendere protagonisti i porti di Venezia, di Marghera e di Chioggia nella rinascita dell’economia e dell’occupazione”.
“Un grande grazie – ha aggiunto il Presidente veneto – per aver scelto il Veneto come faro principale, in questo straordinario viaggio che ci pone di fronte a importanti sfide, in momento storico dove la logistica e i flussi internazionali sono in profondo cambiamento. Le novità portuali e la recente istituzione della Zona Logistica Semplificata ZLS collocano il Veneto in primo piano anche per attrazione di nuovi investimenti, rappresentando un unicum nel panorama istituzionale”. (g.g.)
I dati Excelsior 2022. Zanon: “Le potenzialità di questo settore non sono ancora del tutto esplorate”
Di applicazioni per gli smartphone che fungono da guide e mappe per visitare Venezia ce ne sono tantissime. Ce n’è una però molto più speciale e molto più specifica: è infatti un’app per riscoprire la bellezza di Venezia… ma attraverso gli occhi di un adolescente. È MyVenice, gratuita e disponibile per dispositivi con sistema operativo iOS (Apple iPhone).
A idearla, è stato Alvise Vivian. Non un programmatore professionista, non un nerd informatico. Ma un tredicenne di Santa Maria di Sala, che ha pensato in grande per invogliare alla scoperta della cultura anche i più piccoli. Ma com’è nato un progetto così ambizioso? “L’app l’ho creata per l’esame di terza media – spiega Alvise con semplicità, come se la sua idea
non fosse nulla di incredibile –. Ho scelto la città di Venezia perché è vicina a casa mia e questo territorio mi piace particolarmente. Quando ho incominciato questo progetto non ci credevo molto e anche la mia famiglia non poteva crederci”.
“Ha lavorato parecchio, per tutto l’inverno – racconta infatti la mamma –. Inizialmente forse non sapeva nemmeno a cosa stava andando incontro, però alla fine ce l’ha fatta. Non possiamo che essere fieri di lui”.
“All’inizio non sapevo nemmeno a chi chiedere – ammette Alvise –, ma poi ho deciso di seguire dei corsi della Apple e ho imparato le cose base per creare un’app. In alcuni momenti del percorso ho anche pensato di abbandonare tutto perché sembrava troppo diffi-
cile, ma alla fine ci sono riuscito e adesso la mia app è disponibile nell’App Store”. La particolarità di MyVenice sta nel pubblico a cui è destinata. “La mia app è indirizzata ai ragazzi, agli adolescenti come me – precisa il giovane app developer –. Mira a invogliarli a visitare la città di Venezia e a scoprire le sue bellezze artistiche e culturali, dato che spesso sono proprio loro la categoria di cui è più difficile attirare l’attenzione. Nello specifico, l’app va a individuare tutti i punti principali di Venezia, le chiese, le piazze più importanti, i ponti… Sono inoltre presentati anche tutti i momenti storici più importanti, soprattutto dal punto di vista artistico, oltre a una descrizione generale su come è stata fondata, le sue leggende e anche alcuni grafici su po-
polazione e acqua alta”. L’impegno di Alvise non è passato inosservato nemmeno all’amministrazione del Comune di Venezia, che è stato ricevuto in Villa Querini dall’assessore comunale al Turismo, Simone Venturini, che complimentandosi per l’impegno gli ha donato l’araldico della città di Venezia. Dopo questa grande opera però, Alvise non si ferma: dopo la presentazione della sua app all’esame che svolgerà al Collegio Vescovile Pio X di Treviso, le sue idee sono molto chiare per il futuro. “Ora frequenterò il liceo scientifico, indirizzo scienze applicate: le mie materie preferite, non a caso, sono informatica, italiano e matematica. È un buon
percorso – racconta – perché ora l’intenzione è sicuramente quella di continuare a incrementare l’app, aggiungendo sempre più dettagli”. Nasce così un nuovo programmatore. MyVenice rappresenta l’origine e il segno di ciò che guida un giovane sviluppatore di app: impegno, costanza, determinazione e una buona dose di creatività. La strada di Alvise Vivian infatti sembra segnata: ora, non resta che percorrerla. (g.z.)
“MyVenice”. “L’ho realizzata per l’esame di terza media, ho scelto questa città perchè mi piace particolarmente”
“In alcuni momenti del percorso ho anche pensato di abbandonare tutto perché sembrava troppo difficile, ma alla fine ci sono riuscito”Alvise Vian premiato dall’assessore Simone Venturini
“Sarà una estate di test importanti e di cantieri attesi”, annuncia l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso. “Quattro nuove rotatorie in sperimentazione tra l’estate e l’inizio dell’autunno in città.” Si tratta di infrastrutture “temporanee” utili a misurarne l’efficacia prima di realizzare gli eventuali lavori definitivi.
Miranese
Via i semafori sotto la tangenziale all’uscita dalla Miranese e poco più avanti, prima dello svincolo per entrare in tangenziale. Si forma così un sistema ad 8 con due tangenziali collegate da una bretellina. Impegno di spesa di 700 mila euro.
Boraso spiega. “Questo è un intervento che fluidificherà il traffico”. Anche qui per prima cosa arrivano i new jersey per le prove con il traffico. Poi ci saranno i cantieri che prevedono anche opere di arredo urbano per riqualificare un tratto della Miranese, tra l’uscita-ingresso della tangenziale e villa Ceresa che da tempo è degradato: nuove aiuole stradali verdi e alberate e nuovi percorsi pedonali e ciclabili, passando per nuovi attraversamenti sicuri anche per accedere alle fermate bus e al parco pubblico di villa Ceresa.
La soluzione delle due rotatorie vicine è compatibile anche con la bretellina di raccordo tra la rotatoria di svincolo alla tangenziale presso via Quarnaro ed il parcheggio P10 Gazzera, in via della Montagnola, che permette di scaricare la rete viaria del centro della Gazzera di parte dei flussi in attraversamento. La sperimentazione diventa occasione anche per ridipingere quest’estate la ciclabile di via Miranese, con l’asfalto arancione.
Via TorinoIn autunno una nuova rotatoria prenderà il posto del semaforo tra via Torino e viale Ancona. Anche qui si parte con il test con le barriere di plastica collegato ai lavori,
da 800 mila euro per la pista ciclabile, con asfalto colorato, in via Ca’ Marcello, dalla sede dei sindacati fino al campus universitario.
Il nuovo rondò Serve a snellire il traffico nelle ore di punta in via Torino. Prevista anche una seconda rotatoria in via Rossetto. Si attende la fine dei lavori della stazione dei treni Porto Marghera di Rfi per inaugurare dopo il 30 giugno la maxi viabilità tra Vega e via Torino finanziata dal Mise con 17 milioni di euro. Viadotto, rotatoria fronte Fincantieri, un ponte con rotatoria tra via Torino e il Vega, che cambiano la viabilità di Mestre, unificando via Torino alla prima zona industriale.
Bissuola
Approvato il progetto definitivo per la realizzazione della nuova rotatoria via Tevere-via Bissuola. “Un progetto che ha l’obiettivo di migliorare la mobilità urbana e la sicurezza stradale – spiega Boraso –. In particolare, intendiamo mettere in sicurezza l’incrocio esistente fra la Vie Tevere e Bissuola, attraverso l’inserimento di una rotatoria a raso a tre bracci che favorisca l’immissione dei veicoli sulla strada principale e allo stesso tempo riduca le velocità di transito. Inoltre, intendiamo incentivare l’uso della mobilità so-
stenibile, e quindi la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili da collegare agli itinerari già esistenti nell’area”. La rotatoria avrà un raggio di 12 metri. L’isola centrale avrà al centro un’area verde contornata da pavimentazione. Saranno inoltre riorganizzati i percorsi ciclabili e pedonali. In particolare, verrà realizzato un nuovo percorso ciclabile, in sede propria, per collegare le vie Bissuola e Tevere. Questo consentirà agli utenti più deboli provenienti da Carpanedo di raggiungere l’area del plesso scolastico in sicurezza. Oltre agli attraversamenti in corrispondenza della rotatoria, verranno realizzati altri due attraversamenti ciclopedonali, uno su via Tevere, in corrispondenza dell’accesso al plesso scolastico, ed uno su via Bissuola, incrocio con via Sforza. La riorganizzazione generale delle due vie prevede inoltre il rifacimento dei posti auto lungo via Tevere, dove verranno realizzati dei nuovi stalli in corrispondenza del plesso scolastico adeguatamente evidenziati con segnaletica stradale orizzontale. Lungo via Bissuola verrà poi ricavato uno stallo in corrispondenza della fermata dell’autobus esistente, che verrà traslata verso ovest.
(ha collaborato Massimo Tonizzo)
Boraso: “Con questo intervento, intendiamo incentivare l’uso della mobilità sostenibile e quindi la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili da collegare agli itinerari già esistenti”
Mestre. Si tratta di infrastrutture “temporanee” utili a misurarne l’efficaciaNella foto, il progetto della rotatoria (fonte: Comune di Venezia)
Sanità. A Castello il dottor Stefano Chiarot ha raggiunto la pensione,
ma l’Ulss garantisce così il servizio
Sarà a disposizione dell’utenza fino a quando sarà necessario, a garanzia della continuità assistenziale
Un nuovo ferry boat per il Lido: sarà l’ammiraglio della flotta Actv
“Uno spazio – spiega l’assessore al Patrimonio Paola Mar – che l’Amministrazione mette a disposizione per agevolare il mantenimento nella zona di un presidio sanitario importante e insostituibile per gli abitanti di Castello”.
Fino alla scelta di un nuovo medico, quindi, gli assistiti del dottor Chiarot potranno fare riferimento al nuovo ambulatorio di continuità assistenziale diurna tutti i giorni della settimana: l’ambulatorio infatti sarà operativo di mattina il lunedì e il mercoledì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, e di pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, il martedì, il giovedì e il venerdì. “Oltre che negli orari di ambulatoriospiega ancora la dottoressa Busso - sarà possibile contattare l’ambulatorio tele-
Il Lido “vince” un nuovo ferry boat che diventerà l’ammiraglio della flotta Actv per il prossimo futuro. Novità in arrivo per il collegamento di linea 17 tra il Lido e il Tronchetto con l’acquisto di una nuova nave dalla capacità pari a più di cento automezzi per ogni viaggio. Il nuovo arrivo è stato annunciato, a sorpresa e non atteso, dall’assessore comunale al Bilancio e alle società partecipate, Michele Zuin come investimento voluto dallo stesso sindaco Luigi Brugnaro su indicazione dell’assessore alla mobilità e traffico Renato Boraso. Per averlo, il comune ha usufruito delle risorse fornite da un piano di finanziamento regionale decennale di 130 milioni di euro con fondi del Ministero delle Infrastrutture. La nuova nave avrà una stazza di 800 tonnellate, 80 metri di lunghezza, una possibilità di carico di 110 auto circa e alimentazione a diesel elettrico, con gara in arrivo entro fine anno per entrare già in funzione a partire dal primo gennaio del 2027. Solo l’ultima di una serie di novità che, entro i prossimi tre anni, porterà la flotta da e per il Lido a contare su tre nuovi ferry boat, con due a progetto già avviato con una stazza di 600 tonnellate per ognuno e un carico di circa 86 auto per un investimento di 16 milioni di euro per ognuno. Per questi due, l’entrata in servizio è prevista il 31 dicembre 2025, esattamente un anno prima dell’entrata in funzione della nuova ammiraglia, anche se da Actv si parla di una concreta possibilità di anticipo dei tempi entro l’estate del 2025, per lo meno per le prime due navi. ”Con questi investimenti – spiega Zuin – il ferry boat non dovrà più essere un problema nemmeno per i collegamenti tra le isole, perché si potranno usare in servizio per la linea 11, i ferry boat odierni con capienze più grandi”. (m.t.)
QUA
LA ZAMPA!
Il medico va in pensione: nasce un nuovo ambulatorio pubblico
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Giugno: finisce la scuola, eccetto per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori. Il primo pensiero va all’esame di maturità: studio, ripasso, tesine…e poi? Qualcuno è sicuro e ha già effettuato la propria scelta, altri si stanno ancora interrogando sul proprio futuro. Università, lavoro o…? è proprio in questo “vuoto” che si inserisce l’offerta degli ITS, Istituti Tecnologici Superiori, che propongono corsi formativi di 2 anni, altamente specializzanti, che garantiscono una percentuale di placement elevatissima Si parla di tassi di occupazione di oltre il 90% se si prendono in considerazione le 8 Fondazioni degli ITS Veneti. Gli ITS propongono dei percorsi formativi biennali con 1200 ore “in aula”, tenute per la grande maggioranza da formatori esperti e professionisti aziendali, e 800 ore da svolgersi direttamente in stage presso le aziende del territorio, ovvero circa 3 mesi all’anno per ogni annualità di studio. Al termine del biennio, a seguito di un’esame ministeriale, si ottiene un Diploma di V livello EQF valido in tutta Europa.
Il corso in Logistics Manage ment in ambito portuale e aeroportuale, mira a risponde re alla domanda di tecnici specia lizzati in logistica proveniente dal Porto di Venezia e dall’omonimo aeroporto. Si tratta di un settore che impiega oltre 20.000 addetti, un motore per il territorio, in gra do di portare innovazione, ma che ha bisogno continuo di personale preparato che al momento solo l’I TS Marco Polo Academy riesce a fornire.
Oltre 2.550.000 pagine visualizzate al mese
Il corso di Macchinista e pre paratori di treni permette di conseguire le qualifiche e le abili tazioni riconosciute da ANSFISA per operare all’interno di un’im presa ferroviaria come macchinista o preparatore treni. La peculiarità di questo corso è il tasso di occupa zione vicino al 100%.
A Venezia e Mestre hanno sede 4 corsi dell’ITS Marco Polo Academy, una realtà nata all’interno del Porto di Venezia e finanziata dalla Regione Veneto, dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sono i corsi per “Logistics Manager in ambito portuale e aeroportuale”, “Macchinista e preparatore di treni”, “Mobility & Human resources manager” e il nuovo “Art Moving and Set Up Manager”. I corsi proposti vantano tutti percentuali di occupazione di oltre il 91% (dati ufficiali INDIRE) e trattano da prospettive e con curvature diverse il tema della logistica.
tilizzo di mezzi green, coordinare smart working e presenza in ufficio saranno le competenze che il corso intende sviluppare.
Infine, il nuovo percorso in Art Moving and Set Up Manager si rivolge al settore dell’arte, per formare una figura di regia complessiva della “Logistica d’arte” intesa come movimentazione ed allestimento di eventi che coinvolgono opere nel settore dell’arte, della cultura, e dello spettacolo. E’ una figura che interagisce sul campo con artisti, curatori, progettisti e con i fornitori in grado di gestire sia gli aspetti tecnici che artistici.
“Mobility & Human resour ces manager” è un corso che forma i futuri Mobility manager, una figura che grazie al decreto “Rilancio” è divenuta obbligato ria nelle imprese e nelle Pubbliche Amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti, ubicate in un capoluogo di Regio ne, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia o in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. In questo nuo vo contesto, il Mobility Manager è quindi chiamato a rafforzare il tradizionale obiettivo di pianificare e gestire in chiave sostenibile gli spostamenti casa-lavoro per contribuire a nuove esigenze di salute e sicurezza.
del cliente, campagne
Creazione e gestione dei profili Facebook e Instagram strategia di comunicazione digitale e organizzazione di ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.
L’ITS Veneziano parte dal suo territorio, ma è consapevole della necessità di guardare al di fuori e far esperienze diverse, nuove: per gli studenti sono previste delle visite guidate all’estero (per quest’anno è prevista la tappa di ), da affiancarsi all’opportunità degli stage all’estero con il programma Erasmus. Completa il pacchetto, la possibilità di con certificazioni lingui stiche internazionali a prezzi
L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK.
Il corso mira comunque a sviluppare tutti gli aspetti legati alla gestione e amministrazione del personale. Infatti, organizzare i turni di lavoro, elaborare le buste paga, sviluppare la formazione, trovare forme di spostamento sostenibile per i dipendenti, incentivare l’u-
. Lo stile della
Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e i suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/ anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.
Creazione di siti web, dalla landing page al sito web strutturato, il tutto ottimizzato per la visualizzazione da cellulare e per i motori di ricerca.
Gestione del sito internet del cliente e della Cookie e Privacy policy Verifica SSN con eventuale configurazione e aggiornamenti annuali. Proposta valida anche per domini già esistenti.
che garantiscono una percentuale di placement elevatissima
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Un altro grande valore di ITS Mar co Polo Academy è la sua formazione, aggiornata di anno in anno, in grado di dare risposte adeguate ai bisogni del settore, garantendo in tal modo il successo occupazionale e nuove sfide ai suoi studenti; Come iscriversi ai corsi di ITS Marco Polo Academy?
E’ sufficiente collegarsi al sito www. itsmarcopolo.it, scegliere il corso e procedere con l’iscrizione entro il 16 Luglio: le selezioni si svolgeranno nelle settimane successive.
A
Venezia e Mirano i corsi per chi vuole diventare manager portuale, allestitore di eventi legati all’arte e Mobility Manager.
Mestre capitale dell’empatia mettendosi nei panni anzi letteralmente nelle scarpe di altre persone. Ha avuto un grande successo “Mettiti nelle mie scarpe”, iI progetto per i 30 anni dell’associazione Itaca; un viaggio empatico nei panni altrui attraverso 31 podcast originali, 21 in italiano e 10 in inglese, che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità da ascoltare in cuffia, indossando le scarpe di chi racconta. L’opera esperienziale è stata ideata dall’artista inglese Clare Patey, direttrice di Empathy Museum, riadattata e realizzata in Italia da Fondazione Empatia Milano, promossa a Mestre dalla Cooperativa sociale Itaca per celebrare il proprio trentennale di vita e ha reso una parte del Chiostro M9 una sorta di “temporary shop” di scarpe, con storie da ascoltare in cuffiaper 10 minuti al massimo. Itaca è una organizzazione no profit che attraverso un viaggio a piedi aiuta i giovani dei centri sociali a ristabilire la fiducia in loro stessi e nel mondo e a Mestre ha presentato la sua simulazione con grande successo di pubblico.
Tra le storie, diverse a seconda
del numero del paio di scarpe che si sceglie di indossare (ma non importa se non calzano alla perfezione: nel mondo succede anche questo), quella ad esempio di Paolo, sessantenne napoletano, probabilmente un omone dato il 45 di piede, schiavo da venti dell’eroina che ora si sta riprendendo grazie all’incontro con Roberto, associato di un centro recupero di Napoli che lo ha fatti rinascere a una nuova vita a Milano con nel cassetto della sua stanza, chiuso e sigillato, una singola dose per ricordarsi da dove viene e dove non vuole tornare. Oppure quella di Vera, nemmeno trent’anni, piede piccolo taglia 37 e sofferente di epilessia fin da bambina che ha trovato la svolta della sua vita grazie all’associazione E.L.O, Epilessia Lombardia Onlus, con la
Un viaggio empatico nei panni altrui attraverso 31 podcast originali, 21 in italiano e 10 in inglese, che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità
quale oggi Vera ha concluso un percorso di crescita personale grazie a un canale YouTube dove balla, canta e cucina. “Una esperienza molto toccante – il commento di uno dei primi visitatori –, qualsiasi sia la storia che si ascolta, la sensazione è quella di essere proiettati al’interno di un mondo che, grazie alle scarpe, possiamo tutti sentire come fosse un poco nostro. Penso sia importantissimo mettersi nei panni degli altri, capire quello che provano persone con esperienze così diverse dalle nostre, sentire come la loro vita ha avuto una svolta spesso positiva. Ci porta non solo a riflettere su chi siamo e cosa vogliamo, ma anche su quello che possiamo fare l’uno per l’altro”.
Massimo TonizzoVenezia dice addio a una delle principali voci della “sua” politica: Maurizio Baratello, volto di tante campagne sociali e da sempre impegnato in consiglio comunale e non in battaglie per il volontariato e a sostegno dei più deboli e del terzo settore. Maurzio Baratello è venuto a mancare lo scorso 22 maggio. Colpito da una emorragia cerebrale qualche giorno prima, era stato subito ricoverato in ospedale ma l’intervento è risultato inutile. Una scomparsa improvvisa e inattesa, che ha addolorato il Lido, isola nella quale abitava con la moglie, ma anche l’intera comunità politica veneziana. Maurizio aveva da poco compiuto settant’anni. Dottore commercialista di professione, si era laureato all’università di Pa-
dova in Scienze politiche, a pieni voti nel 1977-78. Con il centrosinistra veneziano era stato consigliere comunale con specializzazione nelle politiche di bilancio, strutture societarie a partecipazione pubblica, legge speciale per Venezia nella prima giunta Cacciari e poi per vent’anni, fino al 2014 giunta Orsoni, rieletto costantemente. Fondatore dello studio commercialista del quale era ancora il titolare, Baratello seguiva di persona la gestione relativa a business plan e ristrutturazioni del debito in via giudiziale o stragiudiziale, dimostrando sempre grande competenza. Lascia la moglie Ornella, le figlie Giovanna e Chiara, il fratello Marino. “Si è spento un sindacalista, un militante politico, un amministratore ma
anche un amico, un fratello, un uomo – il ricordo della collega consigliera Monica Sambo –. Ricorderemo Maurizio per l’impegno, ugualmente profuso nella professione e nel partito, per la determinazione nel procedere attraverso l’attenta analisi a risolvere i problemi. In particolare, in questi ultimi anni ha sostenuto convintamente per Venezia il federalismo fiscale e la necessità di uno Statuto speciale per Venezia, città che amava profondamente proprio per la sua unicità”. (m.t.)
Il piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)
UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.
Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clienti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”
La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che com-
prendono: flessibili tà nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.
Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine
in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, potranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.
Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si
aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.
La
“Vogliamo un piano di investimenti pubblici in residenzialità studentesca che escludano il privato, la riattivazione del fondo affitti e una regolamentazione delle locazioni turistiche”
Davanti alle università di mezza Italia sono spuntate, nelle ultime settimane, decine e decine di tende. Studentesse e studenti hanno deciso di manifestare così contro il caro affitti, accampandosi di fronte agli atenei per denunciare i costi sempre più alti per i fuorisede e la carenza di residenze pubbliche, due problemi gravi, che rischiano di minare seriamente il diritto allo studio. Partita dal Politecnico di Milano, l’onda della protesta ha raggiunto anche Venezia, dove i rappresentanti dell’Udu Venezia - Unione degli Universitari hanno organizzato un presidio presso il polo didattico di San Basilio, coinvolgendo studentesse e studenti di Ca’ Foscari e IUAV. “Senza casa, senza futuro” lo slogan.
Marco Dario, studente di storia e membro del CDA di Ca’ Foscari, riassume così gli obiettivi della mobilitazione:
“Vogliamo soluzioni concrete da parte del Governo, della Regione e dell’Amministrazione comunale. Gli affitti sono fuori controllo: solo rispetto all’anno scorso sono aumentati nel nostro Comune del 13%, arrivando a più di 15 euro per metro quadro. Nel mentre continuiamo ad essere bistrattati da proprietari e dai grandi gestori delle residenze universitarie private, che ci
costringono a lasciare i nostri letti al più redditizio mercato del turismo estivo. Non possiamo continuare in questo modo: quello di cui abbiamo bisogno non è un progetto dal nome sensazionalistico come Venezia Città Campus, progetto che non farà altro che aprire le porte a nuovi investimenti di gestori privati che continueranno a lucrare sulla nostra pelle. Vogliamo un piano serio di investimenti pubblici in residenzialità studentesca che escludano il privato, la riattivazione del fondo affitti, che ha tagliato proprio questo governo, e una seria regolamentazione delle locazioni turistiche, tanto per iniziare”. Non sono mancate le polemiche, a partire dalle dichiarazioni del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha definito non meritevole di laurearsi e di diventare classe dirigente uno studente che paghi 700 euro al mese di affitto. La risposta di studentesse e studenti non si è fatta attendere:
“Il Sindaco si dovrebbe vergognare per le sue dichiarazioni insensibili e paternaliste. Pensi a fare il suo lavoro e a trovare soluzioni per arginare il problema. Se ora paghiamo una stanza 700 euro al mese è anche colpa di politiche locali scellerate, che non hanno fatto altro che alimentare il mercato turistico e svendere la
città pezzo dopo pezzo al libero mercato distruggendola, a scapito di chi vorrebbe viverci veramente”.
Per provare a mitigare il problema, la Ministra dell’Istruzione Bernini, ha inizialmen-
te annunciato un corposo investimento di 660 milioni per l’housing universitario, di cui, però, si sono perse le tracce dopo il ritiro in extremis dell’emendamento al decreto sulla Pubblica Amministra-
zione che avrebbe dovuto stanziare i fondi. Anche per questo, i militanti dell’Unione degli Universitari di tutto il Veneto, protagonisti della protesta delle tende anche a Padova e Verona, hanno deciso di concludere il loro percorso di mobilitazione proprio di fronte all’ateneo della città scaligera, dove Bernini era attesa per l’inaugurazione dell’anno accademico. La ministra ha inoltre incontrato i membri del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, organo consultivo del Ministero, promettendo soluzioni incisive e concrete.
Sono cominciati ufficialmente il 15 maggio i lavori di ristrutturazione della Tesa 4, nel Polo di San Basilio, dove l’Ateneo realizzerà aule didattiche e spazi multifunzionali per la comunità studentesca. Il fabbricato è stato dato in concessione pluriennale all’Università da parte dell’Autorità Portuale. L’intervento prevede la realizzazione di 11 aule didattiche di varie dimensioni per un totale di 1.100 posti a sedere e di spazi multifunzionali (circa 1.300 mq per didattica innovativa, sale per studenti, esposizioni, attività culturali, workshop e alcuni uffici). La Tesa 4 è l’ultima di una serie di edifici simili disposti a pettine rispetto al canale della
Giudecca progettati e costruiti complessivamente nell’ultimo decennio del XIX secolo per l’immagazzinamento delle merci e oggi adibiti alle attività didattiche. La durata prevista dei lavori è di circa 1 anno e mezzo.
La Rettrice Tiziana Lippiello: “La ristrutturazione della Tesa 4 a San Basilio risponde agli obiettivi del nostro Piano Strategico; consentirà di aumentare gli spazi dedicati alla didattica, anche innovativa, su cui Ca’ Foscari punta molto. É un progetto che unisce la realizzazione di aule e spazi per la socialità e contestualmente rappresenta un intervento di rigenerazione urbana e architettonica in un’area strategica
della città”.
Più cauti gli studenti, che non dimenticano i problemi di sovraffollamento creatisi con il ritorno in presenza: “Dopo anni di promesse e aule stracolme finalmente sono partiti i lavori di ristrutturazione della Tesa 4 – commenta Elia Pizzato, rappresentante degli studenti in Senato Accademico –. La struttura tuttavia sarà pronta solo per il 2025 e mancano pochi mesi al nuovo anno accademico. Abbiamo bisogno anche di soluzioni nell’immediato se non vogliamo che si ripetano gli episodi dello scorso settembre, con studenti stipati nelle aule e seduti nei posti più improbabili per cercare di seguire le lezioni”.
mobilitazione. Studenti accampati per denunciare i costi sempre più alti degli alloggi
Eventi. Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival
Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese
Masako Matsushita per i Dance
Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).
Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino
Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.
Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).
E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici. Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.
Prima dell’inizio della nuova stagione un evento speciale: il 21 ottobre per i 110 anni del Teatro, un galà lirico con arie e duetti dal Rigoletto di Giuseppe Verdi
Parte la nuova stagione teatrale del Toniolo all’insegna dei grandi nomi nazionali internazionali, con compagnie e titoli tra i più ricercati del panorama dello spettacolo.
E prima dell’inizio della nuova stagione prende vita un evento speciale: il 21 ottobre, in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia, per celebrare i 110 anni del Teatro Toniolo, ci sarà un galà lirico con arie e duetti dal Rigoletto di Giuseppe Verdi.
Due gli appuntamenti speciali fuori abbonamento: 14 novembre Sergio Rubini legge le Città invisibili, mentre il noto attore italiano Edoardo Leo porta al Toniolo “Ti racconto una storia”, dal 5 al 7 dicembre. Sempre fuori abbonamento il 23 e 24 marzo sul palco del Toniolo sale Ambra Angiolini con “Oliva Denaro” con la regia di Giorgio Gallione.
L’apertura della nuova stagione è affidata il 24 ottobre, con sei
repliche, fino al 29 ottobre il teatro alla prima dello spettacolo
“Back To Momix”. All’attore italiano Massimo Popolizio l’avvio della prosa: dal 7 al 12 novembre va in scena “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller con la regia dell’attore. Il terzo appuntamento è affidato a Lodo Guenzi: dal 21 al 26 novembre sarà rappresentato “Trappola per topi” di Agata Christie.
A dicembre si apre il mese, dal 1 al 3, con “Anna Karenina” del Teatro Stabile di Catania e Teatro Biondo di Palermo. Sempre a dicembre, dal 15 al 17, sul palcoscenico del Teatro arriva l’irriverente compagnia de Les Ballets Trockadero de Montecarlo con lo spettacolo “Trocks are back”.
Il 26 dicembre, spettacolo fuori abbonamento, è dedicato al balletto con l’incredibile corpo di ballo del Russian classic Ballet con “La Bella Addormentata”. A gennaio apre il nuovo anno l’approfondimento a cura
L’atteso ritorno del Venezia Comics – Festival del fumetto e della cultura pop di Venezia è stato un successo con oltre diciottomila presenze che nei due giorni hanno animato l’intero Forte Marghera tra fumetto, giochi da tavolo, cosplay, musica e tantissime attività per tutte le fasce d’età. L’iniziativa, che è ritornata a tre anni di distanza, ha reso per due giorni Forte Marghera la sede del fumetto e del gioco e punta grazie a questa suggestiva location, unica nel suo genere, a diventare il punto di riferimento per l’intero nord-est. Una decima edizione organizzata dall’Associazione Culturale VeneziaComix, con il patrocinio de Le Città in Festa del Comune di Venezia e di Riff – Rete Italiana Festival del Fumetto. Oltre alle diciottomila presenze, i dati parlano da sé: una sessantina di espositori divisi in quattro aree tematiche (fumetto, gioco, self area e cosplay), quattro mostre di cui una dedicata a Massimo Dall’Oglio, una sulla storia di Venezia in collaborazione con il Comune e una personale dei nuovi autori italiani in collaborazione con il Riff – rete ita-
di Pietrangelo Buttafuoco con Giancarlo Marinelli: l’11 gennaio il pubblico potrà partecipare all’incontro e l’amicizia tra Eduardo de Filippo e Luigi Pirandello che apre la via a due spettacoli a loro dedicati. Dal 12 al 14 gennaio il palcoscenico è lo scenario dello spettacolo “Uomo e galantuomo” di Eduardo de Filippo messo in scena con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, con la partecipazione di Ernesto Mahieux. Seguirà, dal 16 al 18 gennaio, la pièce di Luigi Pirandello, “Così è (se vi pare)” con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato. Dal 23 al 28 gennaio Alessio Boni e Marcello Praier danno vita a “Iliade il gioco degli Dei” con la regia di Roberto Aldorasi - Alessio Boni - Marcello Prayer. Il Teatro Stabile del Veneto è il protagonista a febbraio con “Gli Innamorati”: dal 6 all’8 va in scena lo spettacolo di Carlo Goldoni, adattamento di Angela Demattè e
liana festival del fumetto, una serie di workshop dedicati al fumetto e alla cultura orientale che hanno attirato oltre ottocento bambini, escape box sold out, tutta una sezioni dedicate al gioco di ruolo e ai tornei di giochi da tavolo e un’area sport che ha coinvolto tantissimi bambini in dimostrazioni e duelli di spada.
“Ne vorrei quindici all’anno di Venezia Comics – conferma Stefano Mondini, presidente della Fondazione Forte Marghera –. Battuta a parte, sono veramente soddisfatto del lavoro fatto da Venezia Comics, a cui va il più sincero ringraziamento. Forte Marghera è un luogo delicato, ma questo tipo di manifestazioni ne valorizzano la versatilità e confermano la lungimiranza dell’attuale Amministrazione Comunale di Venezia nell’aver programmato il piano di recupero degli edifici in questi ultimi anni”.
“Ora appuntamento al 2024 – dicono gli organizzatori – per la voglia di continuare a crescere assieme offrendo sempre il meglio ai nostri appassionati”. (m.t.)
regia di Andrea Chiodi. Spazio alla comicità con il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi con una nuova produzione dal titolo “Dove eravamo rimasti”: dal 16 al 18 febbraio i due attori si confronteranno con gli spettatori.
Ritorna a Mestre Silvio Orlando che porta al Toniolo dal 21 al 25 febbraio “Ciarlatani”di Pablo Remón, traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes.
È atteso anche il ritorno sul palcoscenico del Toniolo di Andrea Pennacchi: dal 5 al 10 marzo con il Teatro Stabile del Veneto in coproduzione con Gli Ipocriti Melina Balsamo Pennacchi mette in scena “Ar-
lecchino” scritto e diretto da Marco Baliani. Il 13 e 14 marzo grande attesa per Elio, che per la prima volta arriva a Mestre con il suo “Ci vuole orecchio”. Dal 19 al 21 marzo al Toniolo arriva il Teatro dell’Elfo con Moby Dick alla prova di Orson Welles.
Lunetta Savino è la protagonista assoluta dal 3 al 4 aprile con lo spettacolo “La Madre”. Chiude la stagione il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Teatro, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati: dal 19 al 21 aprile “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare rivive sul palcoscenico mestrino con la traduzione di Masolino D’Amico.
“Disseminare il piacere della lettura”. Con questo accattivante slogan è stato presentato “Insieme lettori più forti”, il progetto di Comune di Venezia e Vez Rete Biblioteche che mira a creare un gruppo unito locale tra le varie associazioni per favorire la lettura promuovendola nel territorio con il coinvolgimento di ogni fascia d’età. Il progetto del comune di Venezia ha vinto il bando promosso da Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) a livello nazionale per i comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” ed è stato scelto, assieme a Firenze, tra i due migliori progetti per comuni sopra i cento mila abitanti. L’idea è quella di promuovere e diffondere la lettura attraverso un’azione coordinata e integrata delle varie strutture e soggetti presenti sul territorio, mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo della lettura e la sua valenza di strumento di dialogo in grado di favorire lo sviluppo e la coesione sociale per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e uno strumento d’inclusione e partecipazione, Sono stati coinvolti come partner 31 soggetti, tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura della Città di Venezia e che a diverso titolo operano nel territorio, promuovendo direttamente o indirettamente la buona pratica
della lettura. Le sette azioni scelte dal comune, comprendono il “disseminare la lettura perché sia dirompente” per rendere parte attiva i giovani nella trasmissione ai coetanei della passione per la letturautilizzando TikTok e un gruppo di booktoker (Megi Bulla, Martina Levato e Valentina Ghetti); “accessibile” per creare, nelle biblioteche dell’area metropolitana di Venezia, sportelli informativi e di orientamento; “bella” per sostenere e riqualificare le biblioteche scolastiche; “divertente” per favorire la nascita di associazioni o gruppi di volontari della lettura, disponibili a prestare la propria voce in diversi contesti; “iconica” per rendere la visibile e riconoscibile grazie a casette dei libri con valore artistico; “inclusiva” per costituire, attraverso un percorso formativo idoneo, un team di “conduttori volontari di gruppi di lettura” che sviluppino competenze di base nella gestione di un gruppo di persone che si ritrova periodicamente mettendo al centro il libro; “vicina di casa” per attivare in via sperimentale punti prestito là dove è presente una comunità di cittadini isolata, lontana dai servizi culturali e servita da pochi mezzi di trasporto pubblici.
Massimo Tonizzo“Insieme lettori più forti”, il progetto di Comune di Venezia e Vez Rete Biblioteche
Una stagione dai due volti, quella del Venezia che dopo 22 giornate era ultima in classifica e che poi, dopo una serie di cambiamenti societari e tecnici, ha trovato la via giusta per far rinnamorare il popolo arancioneroverde e centrare un’incredibile ottavo posto che è valso l’accesso ai play off, con la squadra di mister Paolo Vanoli battuta poi a Cagliari 2-1. Gara alla quale era presente anche il presidente del Venezia, Duncan Niederauer.
“Ho avuto la possibilità di essere con i ragazzi a Cagliari – ha scritto Niederauer –e, sebbene il risultato finale non sia stato positivo, sono stato orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi. L’inizio della partita non è andato come speravamo, ma la squadra non ha mai mollato e ha lottato fino alla fine, sfiorando il pareggio in diverse occasioni nel secondo tempo. È stata una stagione di alti e bassi, ma alla fine abbiamo ottenuto molti risultati. Dopo un inizio molto difficile i ragazzi non hanno mai mollato, come non hanno mollato sabato sera. Abbiamo giocato un ottimo calcio sotto la guida di mister Vanoli e ci siamo guadagnati un’altra avventura nei playoff. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto come gruppo e sono sicuro che porteremo questo slancio nella prossima stagione”.
“Ora inizieremo a guardare ai nostri piani per il prossimo campionato. Ma prima di concentrarci su questo,
vorrei riflettere su ciò che abbiamo realizzato in questi ultimi 12 mesi. La nostra prima squadra ha raggiunto i playoff, la Primavera ha disputato la sua migliore stagione nella storia recente e ha raggiunto a sua volta i playoff, la squadra femminile giocherà la finale di Coppa Italia e il settore giovanile ha continuato a sviluppare il nostro vivaio di talenti. Il nostro nuovo quartier generale al Taliercio è quasi finito e sarà inaugurato il mese prossimo. Sono molti i risultati positivi da cui ripartiamo”.
Poi i ringraziamenti. “A Paolo Vanoli e Filippo Antonelli per aver creduto nel progetto del Venezia FC. Il loro contributo è già stato importante e spero che potremo lavorare insieme per costruire qualcosa di ancora più speciale. Grazie ad Andrea Soncin per il lavoro svolto nel gestire la squadra Primavera attraverso i numerosi cambiamenti di questa stagione. Grazie ai miei colleghi del Venezia FC: non è un lavoro facile, e il vostro impegno è molto apprezzato. Infine, grazie ai tifosi per essere tornati insieme a noi. Questo progetto è tanto per voi quanto per noi, e la vostra passione e il vostro sostegno hanno contribuito a trasformare il Penzo ancora una volta in una fortezza. Non vediamo l’ora di condividere con voi anche il nostro nuovo centro di allenamento nel prossimo futuro. Forza Venezia!”.
Cristiano AggioNeven Spahija sarà ancora l’allenatore della Reyer Venezia. La società presieduta da Federico CAsarin, ha infatti trovato un accordo pluriennale con il coach che ha guidato gli ultimi 4 mesi la squadra oro granata.
“É una grande soddisfazione comunicare di aver trovato un accordo pluriennale con coach Neven Spahija – ha detto il numero 1 –. In questi mesi ci siamo conosciuti ed apprezzati ed ora abbiamo il desiderio reciproco di continuare ciò che è iniziato a febbraio. Siamo convinti che questo rapporto porterà reciproche soddisfazioni perché con il coach condividiamo le idee, i metodi di lavoro e la visione futura. Siamo soddisfatti di aver trovato questo accordo a ridosso dei playoff perché crediamo che possa darà ulteriore solidità e serenità a tutto l’ambiente. Ringraziamo dunque Neven per aver accettato la nostra proposta”.
Ovviamente soddisfatto il tecnico croato, classe ’62. “Sono grato per l’opportunità di continuare a lavorare per la Reyer. Avevo il desiderio di restare e trovare un accordo per cui sono davvero felice e voglio ringraziare il dott. Luigi
Brugnaro e il presidente Federico Casarin per la fiducia. Essere il capo allenatore della Reyer è un grande onore per me e voglio ringraziare anche lo staff e i giocatori: è anche grazie a loro che ho questa opportunità. Lavorare in questo club è qualcosa di speciale e farò del mio meglio per aiutare a raggiungere nuovi traguardi in futuro. Ripeto, sono davvero onorato di poter continuare a lavorare per la Reyer e tutti i suoi tifosi”. Intanto è stata ufficializzata anche la firma di un accordo pluriennale con Emanuele “Lele” Molin che sarà assistente di coach Neven Spahija. Molin è reduce da sei stagioni con l’Aquila Basket Trento di cui le ultime due da head coach.
“Sono emozionato come un bimbo che non pensava potesse arrivare mai questo giorno - le parole di coach Lele Molin - Avere la possibilità di allenare la Reyer significa per me mettere insieme la mia passione e la mia famiglia ed è una cosa rara. Voglio dunque ringraziare il dott. Brugnaro, il Presidente Casarin e coach Spahija per questa grande occasione. Tornare a casa per me significa arrivare in un Club che ha grandi ambizioni e professionalità, lavorare alla Reyer mi darà la possibilità di migliorare ancora”.
“La cosa più lampante di Reyer, dall’esterno, è la capacità della società di fidelizzare le persone che ci lavorano - aggiunge-. Conosco da tantissimi anni il Presidente Casarin ed è una cosa che lui mi ha sempre sottolineato ed è certamente una qualità notevole. Con coach Spahija ci conosciamo da tanti anni, ma sempre da avversari e anche questo è un segno di grandissima stima nei miei confronti. Non vedo l’ora di conoscere bene tutti i membri dell’organizzazione, mi sono già messo a disposizione per iniziare a lavorare per la prossima stagione”. (c.a.)
Calcio. Niederauer: “Ora inizieremo a guardare ai nostri piani per il prossimo campionato”
era
in classifica e poi, dopo una serie di cambiamenti societari e tecnici, la squadra ha trovato la via giustaIl presidente del Venezia, Duncan Niederauer
Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto
Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito, e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano,
Spiccano il risultato di Treviso con la netta affermazione di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai
in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni
veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?
Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori.
Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce
ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesi-
Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
ne, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.
Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?
Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.
Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una gran-
de rete e aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.
La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i suc-
cessi di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-
mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona. Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”. Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra se vuole vincere
non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.
“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”Andrea Martella
Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”. “La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineato di essere pronto anche a un referendum abrogativo. “Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento
in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”.
Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva
di tutte le ventitré materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.
È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto
che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della
finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello svilup-
po economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la
cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il
principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.
Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”Gianfranco Refosco
Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori
Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.
“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto,
Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni. Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emergenze alla carenza di personale. A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.
Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche tratte-
nute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.
“Noi ci siamo per dare pareri, – aggiunge Maria Rosa
Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.
“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.
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“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzari - che comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rive-
lato negli anni estremamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.
Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia.
Ecco le iniziative tra Padova,
Rovigo, Treviso, Vicenza e Venezia.
Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.
Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musi-
ca, teatro, reading musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio.
“Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.
Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.
“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnogra-
fico organizzati dal Gruppo Folcloristico Trevigiano. Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.
Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.
Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”
Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma
“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso.Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”.
Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.
Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole.
“Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.
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Università di Padova
Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.
La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.
Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFASPFOA e PFOS - rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.
La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Environmental Pollutants and Arterial
Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.
“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.
I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.
La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.
I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).
L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature;
D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.
Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:
1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;
2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;
3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;
4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;
5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;
6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;
7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;
8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;
9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;
10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.
Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca Zaia
ttività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza.
Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più perfor-
mante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina.
“Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.
Tra le novità presentate nel progetto
“Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare
anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale. Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia. Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di
dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.
Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico: “Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.
Il progetto “Vacanze sicure 2023” ri-
propone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde. La numerazione delle torrette, collegata alla mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”. Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.
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Con l’arrivo di giugno, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato
Un delizioso contorno estivo, perfetto per i veri gourmet. Un’idea originale per accompagnare piatti di ogni tipo. La sua particolarità la rende adatta a diverse occasioni, sia quelle quotidiane che quelle speciali.
Ingredienti: fragole fresche; rucola; formaggio di capra; mandorle tostate; olio d’oliva; succo di limone; sale e pepe
Preparazione: Per preparare l’insalata di fragole e rucola lavare la rucola, preferibilmente mista a valeriana, o songino, misticanza o altro a scelta e le fragole. Tagliare le fragole a fette e disporle, togliendo il picciolo, su un letto di rucola. Sbriciolare il formaggio di capra sopra le fragole. Cospargere il tutto con mandorle tostate. Preparare una semplice vinaigrette mescolando olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Condire l’insalata con la vinaigrette e servila fresca. D’estate non c’è nulla di meglio che un’insalata rinfrescante.
Una ricetta per gli gnocchi estivi, leggeri e deliziosi, da preparare facilmente e personalizzare secondo i propri gusti. Ideali per un pranzo in famiglia.
Ingredienti: 250gr zucchine; 250 gr farina 00; 250 gr ricotta; 1 uovo; olio extravergine d’oliva e sale
Preparazione: Grattugiare le zucchine e metterle in una ciotola e aggiungendo sale per insaporirle e farle perdere l’acqua. Preparare l’impasto mescolando ricotta, uovo, formaggio grattugiato, un pizzico di sale e un po’ di noce moscata (non obbligatoria). Dopo aver amalgamato bene con una forchetta, aggiungere le zucchine, strizzandole bene in modo che il liquido che hanno rilasciato non finisca nell’impasto. Una volta aggiunte le zucchine, aggiungere la farina, che metteremo un po’ alla volta sempre mescolando con la forchetta. Se necessario, aggiungere un po’ di farina in più. Quando l’impasto prende consistenza, è continuare a lavorarlo sul piano, facendo assorbire tutta la farina. Portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere gli gnocchi in piccole porzioni. Quando salgono a galla, sono pronti. Scolarli con una schiumarola e disporli su un piatto. Condire gli gnocchi con il condimento a piacere: si possono gustare con un delizioso pesto, con pomodori freschi, basilico e olio d’oliva o con un generoso pizzico di formaggio grattugiato.
L’abbinamento mandorle e carote è un grande classico, sempre vincente. Dolcetti rustici, profumati e morbidi all’interno perfetti per una merenda o un brunch.
Ingredienti: 150 g di farina; 100 g di mandorle tritate; 100 g di carote grattugiate; 100 g di zucchero di canna; 50 g di burro morbido;
1 uovo; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1/2 cucchiaino di cannella in polvere; 1/4 cucchiaino di noce moscata; pizzico di sale
Preparazione: In una ciotola, mescolare la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere, la cannella, la noce moscata e il sale. Mettere da parte. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere l’uovo e mescolare bene. Aggiungere le carote grattugiate alla miscela di burro e zucchero mescolando fino a incorporarle uniformemente. Aggiungere gradualmente la miscela di ingredienti secchi alla miscela di carote e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Prendere l’impasto dal frigorifero e formare delle piccole palline. Disporre le palline su una teglia foderata con carta da forno, lasciando spazio tra loro. Schiacciare leggermente le palline con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere leggermente unto. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, o fino a quando sono dorati intorno ai bordi. Sfornare i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.