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Lidia sembra il gatto di Schrödinger

Alloro debutto, le produzioni televisive italiane - specialmente se realizzate da una piattaforma streaming estera - si ritrovano ad affrontare una nostranissima versione del gatto di Schrödinger.

Il paradosso sta proprio in questo: la critica tipica ammonisce la serie tv perché –al contempo, fate attenzione – troppo italiana e non abbastanza italiana.

Questa sorte è toccata anche a “La legge di Lidia Poët”, sei episodi su Neflix. A metà tra fiction in costume e procedural – quelle serie che ogni settimana affrontano un caso o un’indagine diversi – la serie con Matilda de Angelis (celebre all’estero per aver recitato nella serie tv americana

“The Undoing” al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant) ed Eduardo Scarpetta propone una versione romanzata della vita dell’avvocata Poët, prima donna italiana ad entrare nell’ordine degli avvocati nella Torino di fine Ottocento.

Si riconosce il tocco di Matteo Rovere e della sua società di produzione Groenlandia nell’abilità di costruire mondi che intrecciano lo storico con la fantasia, così come lo sguardo di Letizia Lamartire, che con Rovere si alterna dietro la cinepresa.

C’è chi ha recriminato a Lidia Poët di essere troppo italiana nel suo essere simile a qualcosa che andrebbe in onda sulla Rai – nel mondo post-Mare Fuori, è ancora una cosa brutta? – e chi invece si lamenta della poca ambizione di un prodotto se comparato ai prodotti esteri.

Sarebbe interessante capire perché una buona parte della critica televisiva italiana si ostini ad avere una certa spocchia nei confronti degli esperimenti che le piattaforme streaming stanno realizzando in Italia, salvo poi lodare prodotti analoghi realizzati da altre emittenti.

A volte introducendo delle novità, altre volte prendendo modelli vincenti (il dramma in costume, in questo caso) e aggiungendo elementi - citofonare Enola Holmes - che possano arricchire quello che già viene trasmesso sugli schermi italiani.

A parlare sono i numeri. Nella sua prima settimana di presenza in catalogo, Lidia Poët ha totalizzato più di 28 milioni di ore viste in tutto il mondo, aggiudicandosi il quarto posto nella classifica globale delle serie non in lingua inglese più viste. Nemo propheta?

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