Premio L’Anello Debole - Capodarco Corto Film Festival

Page 1

PREMIO

2_3_4_5_6_7 novembre

2010

Fermo Capodarco di Fermo Porto San Giorgio Santa Vittoria in Matenano

www.premioanellodebole.it organizzazione a cura di:

con il contributo di:

Regione Marche

Provincia di Fermo

Comune di Fermo

con il patrocinio di:

Comune di Porto San Giorgio

in collaborazione con:

Comune di Santa Vittoria in Matenano


PREMIO

Il Premio Il Premio “L’Anello Debole” – Radio, TV, Cinema contro l’esclusione sociale è stato promosso, a partire dal 2005, dalla Comunità di Capodarco di Fermo e organizzato dall’Agenzia Redattore Sociale, in seguito a un’idea di Giancarlo Santalmassi, figura storica del giornalismo radiotelevisivo. Il Premio è un riconoscimento che la Comunità assegna ai migliori programmi giornalistici radiofonici e televisivi e ai migliori cortometraggi aventi come oggetto tematiche di forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale. Sono 4 le categorie in concorso: Radio Corti Realtà TV Corti Fiction Nelle prime 5 edizioni hanno partecipato al concorso 553 opere. Quest’anno le opere inviate sono state oltre 160. Tra i partecipanti: giornalisti di tutte le testate Rai e Mediaset, di Sky, La 7, Radio 24 e di varie testate radiotelevisive regionali, insieme a numerosi autori audio-video

italiani e internazionali in concorso come singoli o in rappresentanza delle principali organizzazioni non profit.

Il Festival Dall’edizione 2010 il premio diviene “L’Anello Debole - Capodarco Corto Film Festival”. La decisione di trasformare il Premio in Festival nasce dalla volontà di far crescere un evento che nei suoi primi 5 anni di vita ha dato prova di suscitare un interesse crescente su temi spesso ignorati dai grandi sistemi informativi. Durante il Festival le opere scelte dalla giuria di qualità saranno votate da una giuria popolare, e le proiezioni saranno alternate a eventi fuori concorso, dibattiti, incontri. Le opere video saranno proiettate in varie postazioni durante il Festival (Comunità di Capodarco, Sala degli Artisti a Fermo, Sala Imperatori a Porto San Giorgio). Le opere audio saranno rese fruibili attraverso un radio bus. Il Festival è patrocinato e sostenuto da: Fondazione CariFermo; Regione Marche; Provincia di Fermo; Comune di Fermo; Comune di Porto San Giorgio; Comune di Santa Vittoria in Matenano; Marche Film Commission; Giano srl; Steca spa; OOgroup.


SALUTI

COMUNITÀ DI CAPODARCO Sei anni, con l’edizione 2010. L’Anello Debole è cresciuto. È cresciuto per numero di partecipanti e per la consapevolezza che molto c’è da raccontare e testimoniare intorno ai temi della marginalità sociale, nel bene e nel male. Non ci abitueremo mai alle sofferenze, alle discriminazioni, all’indifferenza. Sapere che siamo in molti a condividere quest’esperienza ci conforta e ci rafforza nella convinzione di essere nel giusto. L’Anello Debole è il frutto di un lavoro corale, che coinvolge la Comunità di Capodarco, il suo braccio comunicativo, Redattore Sociale, una straordinaria giuria di qualità, composta da professionisti della comunicazione giornalistica e di fiction. Un impegno che ogni anno produce frutti e porta a individuare testimoni del nostro tempo che hanno il coraggio di raccontare storie “differenti”, dove protagonisti sono gli ultimi. Decine e decine di giovani talenti che sanno guardare al mondo con occhi sensibili. A giudicare le loro opere, quest’anno vi saranno anche loro coetanei: la Giuria popolare è la nuova formula che, insieme ad altre novità (maggior durata della manifestazione e diffusione sul territorio), accompagna la trasformazione del Premio L’Anello Debole in Festival. Seminando la necessità della comprensione reciproca, del rispetto dell’altro, anche con un video o un programma radiofonico, avremo reso

più forti e dignitosi i molti anelli “deboli” che circondano le nostre vite. Don Vinicio Albanesi

Presidente Comunità di Capodarco di Fermo

GIURIA DI QUALITÀ Sette anni fa parlai a don Vinicio Albanesi di una mia vecchia idea, mai raccolta da chicchessia. Quella di un premio televisivo-giornalistico (“un altro” direte voi) inedito, perché dedicato a quella comunicazione che fosse rispettosa dei “soggetti deboli” della nostra società. Per soggetto debole intendevo le persone ricche di sensibilità come i giovanissimi o quelle non attrezzate culturalmente (non per difetto proprio, ma perché quella cultura oggi non te la dà più nessuno) per portare il peso che la società della comunicazione (che non coincide con la società della conoscenza) scarica tutto insieme e in misura crescente sulle spalle di tutti, anche di quelle più “deboli” appunto. Un premio del genere non era pensabile perché non avrebbe richiesto durante la sua consegna, ballerine e cantanti. E sarebbe stato perciò privo dell’appeal necessario per ottenere un patrocinio o una ripresa televisiva. E invece grazie a don Vinicio, eccoci qua, alla sesta edizione del premio “L’Anello Debole”, cresciuto fino a diventare il Capodarco Corto Film Festival. L’opera che vince qui ha molte qualità, compresa quella della corret3


PREMIO

tezza che le consentirà di trovare spazi prima impensabili su emittenti nazionali (come sta già avvenendo per le premiate delle passate edizioni). Sono convinto che dopo questa edizione, la passione crescente via via adunatasi intorno a don Vinicio e a “L’Anello Debole” farà crescere ancor più la sensibilità per il rispetto delle persone e il diritto che esse hanno a una informazione corretta. Giancarlo Santalmassi

delle nuove generazioni che degli adulti del Fermano. Amedeo Grilli

Presidente Fondazione Cassa di Risparmio Fermo

REGIONE MARCHE Le Marche sono una terra che non è esagerato definire di “solidarietà diffusa”. Grazie a un tessuto economico che ha saputo assorbire i cambiamenti e grazie alla tenuta delle reti familiari, questa regione anche nei momenti di difficoltà vanta un livello di coesione sociale fra i più alti in Italia. Ed è una conseguenza naturale che tale modello produca anche cultura dell’accoglienza, della condivisione dei problemi, dell’inclusione dell’altro. Il Premio “L’Anello Debole” è un’espressione di tale cultura, che dall’intervento diretto trae la capacità di giudicare, e anche di indirizzare, la comunicazione del disagio sociale attraverso forme artistiche audiovisive e non solo. La Regione Marche sostiene l’iniziativa con convinzione, sia per il livello qualitativo delle opere in concorso, sia soprattutto perché, di questa terra in cui è nata, essa rappresenta uno dei suoi volti migliori. Gian Mario Spacca

Presidente della Giuria di qualità

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO La Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo ha sostenuto il Premio “L’Anello Debole” fin dalla sua nascita, nel 2005. Il prestigio raggiunto in pochi anni, la crescente qualità delle opere in concorso e oggi l’evoluzione in un vero e proprio Festival del cortometraggio audiovisivo, confermano la bontà di questa scelta. “L’Anello Debole” è una iniziativa di eccellenza in un campo – quello dell’impegno sociale – che ha sempre visto il nostro territorio emergere a livello nazionale per slancio e professionalità nelle risposte ai problemi delle persone più deboli. Il Premio, inoltre, ha già dato vita ad un archivio di video e audio sociali, che continuerà a crescere negli anni: al di là della competizione e dell’evento finale, sarà anche questa risorsa a rappresentare un contributo permanente e di alto valore per l’educazione e la crescita sia

Presidente Regione Marche

PROVINCIA DI FERMO “L’Anello Debole” guarda il mondo dalla parte degli ultimi, dalla parte di chi vive una condizione di marginalità, di soprusi, 4


COMUNE DI FERMO Da anni la Comunità di Capodarco e Redattore Sociale c’invitano a guardare alle realtà “deboli”, a quelle storie che non hanno voce, se non quella sofferente dei protagonisti, a superare il pregiudizio verso le diversità. E lo fanno con impegno concreto, misurandosi, giorno dopo giorno, con chi vive l’emarginazione e la fragilità sulla propria pelle. Ecco perché “l’Anello Debole” rappresenta un momento di riflessione necessario in un mondo che continua a correre troppo velocemente, sacrificando spesso sensibilità e differenze. È un pungolo che dobbiamo saper accogliere ed ascoltare con rispetto, perché ci ricorda di quanto dolore e sofferenza è fatto il cammino degli uomini. Il Comune di Fermo, pertanto, non poteva non accogliere l’invito di don Vinicio Albanesi e di quanti condividono il percorso de “l’Anello Debole”. E sono particolarmente felice che la nuova formula del Festival, appuntamento di rilievo nazionale che cresce per qualità e numeri di anno in anno, si allarghi al territorio coinvolgendo anche altri comuni ma soprattutto, con il meccanismo della Giuria popolare, molti giovani delle scuole superiori. È un segno di speranza che dobbiamo saper cogliere per guardare al futuro con maggior fiducia. Saturnino Di Ruscio

di (parola ormai quasi desueta) sfruttamento o, comunque, di sofferenza e di dolore. I lavori che in questi anni sono stati presentati testimoniano l’essenza di un giornalismo che guarda alla realtà, che rifiuta la patina dolciastra di una rappresentazione apologetica, quindi ideologica del mondo. Lavori che si rivolgono ai cittadini e alle persone, come soggetti da informare e da aiutare a capire; non ai consumatori di verità preconfezionate e rassicuranti. Fra i tanti meriti di questo Premio, che nel frattempo è diventato anche un Festival, c’è quello, per noi tutt’altro che secondario, di coinvolgere nella giuria le scuole: i ragazzi, che sono i più esposti al rischio della mistificazione e dell’imbonimento, offrendo loro un’esperienza di responsabilità, di conoscenza e di forte coinvolgimento emotivo. L’insieme dei materiali presentati ogni anno è, anch’esso, per le scuole che vogliono utilizzarlo, strumento di lavoro e di approfondimento. Il livello giornalistico e artistico dei “pezzi”, oltre al coinvolgimento di professionisti di riconosciuto rigore e competenza, fanno di questa iniziativa un appuntamento di rilievo nazionale che la Provincia di Fermo è ben lieta di patrocinare. Del resto, non è certo una novità che nel contesto della Comunità di Capodarco maturino esperienze e riflessioni destinate a segnare l’orientamento di chiunque voglia cambiare nel concreto il mondo di tutti e la vita di ciascuno. Giuseppe Buondonno

Sindaco di Fermo

Assessore alla Cultura, Provincia di Fermo

5


PREMIO

PROGRAMMA DEL FESTIVAL sabato 16 ottobre

Il film sarà preceduto dalla proiezione del corto Mbeubeus, di Simonja na Risi (15’), vincitore di Corto Dorico 2008

Attività laboratoriali rivolte alle Scuole Superiori del territorio Capodarco di Fermo, Comunità di Capodarco

3 novembre

Saimir (Italia, 2004) di Francesco Munzi - 88’ Saimir è un sedicenne albanese che abita sul litorale laziale col padre. La loro fonte di reddito viene dal trasporto di immigrati clandestini su un camion sgangherato. Ma Saimir è sempre più insofferente di quella vita, non gli basta voltare la testa ignorando le conseguenze dei suoi atti per sopportare un’esistenza del tutto priva di umanità e di calore. Suo padre si giustifica dicendo che è l’unico modo per mantenersi e promettendo cambiamenti continuamente rimandati. Saimir sogna d’andarsene e di trovare un lavoro dignitoso. Padre e figlio non riescono a parlarsi, e il padre non riesce a fare l’unica cosa che Saimir si aspetta da lui: liberarli da quella vita, recuperando dignità e rispetto di sé.

Seminario di introduzione alle tecniche cinematografiche per fornire strumenti di lettura delle opere in gara agli studenti giurati. Docenti: Cesare Bastelli (direttore della fotografia e regista); Maurizio Argentieri (fonico e sound designer)

dal 2 al 4 novembre

ore 21.30

Capodarco Social Film rassegna cinematografica dedicata al sociale Fermo, Sala degli Artisti BIGLIETTI: INTERO 5  - RIDOTTO 3,50  2 novembre

Pietro (Italia, 2010) di Daniele Gaglianone - 80’ Pietro vive in un’anonima periferia. Ha un lavoro, una casa e una famiglia. Guadagna pochi soldi in nero distribuendo volantini in strada. La sua casa è il vecchio appartamento lasciato dai genitori, ormai fatiscente, dove abita con il fratello Francesco che è tutta la sua famiglia. Ma il loro rapporto è difficile. Francesco è un tossicodipendente, legato ormai in modo irreversibile al suo “amico” spacciatore Niki Niki e al suo gruppo di compari. L’unico modo che ha Pietro per mantenere un contatto con il fratello sembra che sia assecondare il ruolo di buffone ritardato affibbiatogli dalla corte degli amici.

Il film sarà preceduto dalla proiezione del corto H, di Marco Lucisano (7’), vincitore di Corto Dorico 2007 4 novembre

La bocca del lupo (Italia, 2009) di Pietro Marcello - 67’ Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L’attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l’aspetta da anni una cena fredda e 6


la compagna di una vita. Mary in strada ed Enzo in carcere si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste. Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, via Pré, Sottoripa... nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s’è incagliato come una nave senza ancora.

le cause di questa insoddisfazione vi è una permanente fatica nel dialogo fra gli operatori dell’informazione (e della comunicazione in generale) e gli addetti al “sociale”, sia del settore pubblico che del privato non profit, professionali o volontari. Se è vero che le cause sono dovute a entrambe le parti, ciò rende sempre più necessario che questi due soggetti si legittimino a vicenda e che si parlino con costanza e sistematicità. Serve una alleanza tra giornalismo e operatori sociali, per una informazione più corretta ed efficace sugli “anelli deboli” della società. ore 9.30 - Apertura dei lavori Saluti di Gianni Rossetti e Roberto Mencarini

Il film sarà preceduto dalla proiezione del corto Tutto bene, di Sergio Recchia (11’), vincitore di Corto Dorico 2009

Interventi introduttivi L’ente pubblico come fonte di informazione - Luca Marconi

venerdi 5 novembre

Sociale e informazione: un’alleanza necessaria - Vinicio Albanesi

Apertura del Festival Capodarco di Fermo, Comunità di Capodarco

Imparare a leggere il sociale Stefano Ricci

Raccontare gli “anelli deboli” Seminario di formazione sui temi sociali per i giornalisti delle Marche*

ore 11.30 - Relazioni tematiche Immigrazione: Marche regione accogliente? - Gabriele Sospiro

La rappresentazione del disagio e dell’emarginazione sociale sui mass media è spesso oggetto di lamentela da parte di chi vi è direttamente coinvolto. Le persone che hanno vissuto o vivono stati di difficoltà, e tutto il mondo degli operatori sociali, rilevano in proposito varie problematiche: limitatezza delle fonti utilizzate, superficialità, ricorso a luoghi comuni; e soprattutto la frequente trattazione dei temi sociali o come conseguenza dell’agenda politica o in connessione alla cronaca nera, come questi fenomeni fossero qualcosa di cui parlare solo rispetto alla devianza e alla diversità. Una situazione che ha tra le sue conseguenze negative il consolidamento di stereotipi e l’alimentazione di intolleranze, paure e allarmi sociali. Tra

La seconda regione più anziana Giovanni Santarelli ore 15.00 - Relazioni tematiche Altre famiglie: affido, adozione… Andrea Marangoni Prostituzione e tratta, dallo sfruttamento al riscatto - Vincenzo Castelli ore 16.30 - Proiezione video dal Premio L’Anello Debole 2010 * Organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Marche in collaborazione con Redattore Sociale e con la partecipazione dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche e del Sindacato Giornalisti Marche 7


PREMIO

ore 21 - 24

ore 17 - 23.30

Capodarco Corto Film Festival proiezioni delle opere finaliste

Capodarco Corto Film Festival proiezioni delle opere finaliste

Capodarco di Fermo, Comunità di Capodarco (orari: 21/23.30)

Incontri e dibattiti con autori e protagonisti del Festival Capodarco, Comunità di Capodarco

Porto San Giorgio, Sala Imperatori (orari: 21.30/24)

domenica 7 novembre

ore 17

sabato 6 novembre

Premiazione

ore 10 - 24

Capodarco, Comunità di Capodarco

Capodarco Corto Film Festival proiezioni delle opere finaliste

Presenta Andrea Pellizzari Interverranno Giancarlo Santalmassi Pino Corrias Daniele Segre Daniela De Robert Don Vinicio Albanesi

Porto San Giorgio, Sala Imperatori (orari: 15.30/19 e 21.30/24) Fermo, Cinema Sala degli Artisti (orari: 10/13 e 15 /17.30)

Rappresentanti delle istituzioni

ore 9 - 13

Capodarco Corto Film Festival Radio in Tour audizione delle opere finaliste Fermo - Santa Vittoria in Matenano (A/R) partenza e ritorno da Piazza Dante In collaborazione con la Steat e l’Amministrazione Comunale di Santa Vittoria in Matenano verranno organizzati due “radio bus” per l’audizione delle opere “sezione Radio”. Ai giurati verrà offerta una colazione con prodotti tipici e specialità del territorio

8


PROGRAMMA PROIEZIONI venerdì 5 novembre Capodarco Corto Film Festival Proiezioni delle opere finaliste

Capodarco di Fermo, Comunità di Capodarco ore 21 - 23.30 CORTI della REALTÀ Porto San Giorgio, Sala Imperatori ore 21.30 - 24 TELEVISIONE e CORTI di FICTION sabato 6 novembre Capodarco Corto Film Festival

Proiezioni delle opere finaliste

Capodarco di Fermo, Comunità di Capodarco ore 17 - 23.30 TELEVISIONE, CORTI di FICTION e CORTI della REALTÀ Porto San Giorgio, Sala Imperatori

ore 15.30 - 19 CORTI della REALTÀ ore 21.30 - 24 TELEVISIONE e CORTI di FICTION

Fermo, Cinema Sala degli Artisti

ore 10 - 13 TELEVISIONE e CORTI di FICTION ore 15 - 17.30 CORTI della REALTÀ ore 9 - 13 RADIO IN TOUR Audizione delle opere finaliste Fermo - Santa Vittoria in Matenano (e ritorno) partenza e ritorno da Piazza Dante In collaborazione con la Steat e l’Amministrazione Comunale di Santa Vittoria in Matenano verranno organizzati due “radio bus” per l’audizione delle opere “sezione Radio”. Ai giurati verrà offerta una colazione con prodotti tipici e specialità del territorio

9


PREMIO

OPERE FINALISTE

RADIO Titolo Donne sull’orlo dell’Islam Autori Marzia Ciamponi ed Ebe Giovannini Durata 24’ 56” Ente produttore Autoprodotto Inedita La condizione femminile nel mondo musulmano attraverso il racconto di tre giovani donne, nate in paesi islamici, ma che da anni vivono in Italia ed in Svizzera. In un periodo in cui i media tendono a demonizzare la figura della donna musulmana, che viene spesso rappresentata come oppressa, succube di uomini misogini e costretta dalla religione a sottostare a determinate regole, non ultima quella del velo, le donne intervistate pongono all’attenzione una verità diversa. Appartenere alla religione islamica in quanto donna, e poter far parte integrante della società occidentale, non è una contraddizione insormontabile. Titolo I Giochi di tutti - Il sogno di un campione paralimpico Autore Daniele Fisichella Durata 12’ Ente produttore Autoprodotto Inedita Tesi di Master in International Journalism Il sogno di David Clarke ha un suono preciso. È quello del sonaglio contenuto nel pallone con cui gioca da quindici anni. David è il capitano della nazionale inglese di calcio per ciechi. Si gioca cinque contro cinque e grazie ad un pallone “rumoroso” i calciatori sanno sempre dove andare e cosa fare in campo. Dopo una lunga carriera di successi l’ultimo sogno di David è conquistare la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Londra del 2012. Attraverso la storia personale di un’atleta disabile, il documentario racconta le prossime sfide che attendono sia gli atleti paralimpici che Londra come città ospitante dei giochi. Giochi che, secondo le attese degli organizzatori, dovranno lasciare in eredità una città più accessibile, dove chiunque possa muoversi indipendentemente. 10


Titolo L’altra Rosarno Autrice Germana Brizzolari Durata 8’ Ente produttore Radio Uno Rai Trasmessa su Rubrica “Permesso di soggiorno” A San Nicola Varco, fino ad alcuni mesi fa, c’erano 1.200 persone di origine marocchina. Oggi non c’è più nessuno. Questa storia ce la racconta Fatiah Chakir, la mediatrice culturale che ha vissuto fra luglio e settembre 2009 quella drammatica realtà. Siamo in provincia di Salerno, e qui arrivano centinaia di immigrati con in tasca il sogno dell’Italia e una richiesta nominativa di lavoro da parte di un imprenditore italiano. Quel futuro impiego lo hanno pagato diverse migliaia di euro ad un loro connazionale, in Marocco, che ha fatto da “ponte” con il datore di lavoro italiano. Ma una volta che arrivano in Italia, tutto cambia: l’occupazione è fasulla e in otto giorni (il tempo stabilito dalla legge per perfezionare il contratto) si trasformano in clandestini, costretti a muoversi nel sottobosco della legalità. Titolo Morire di carcere: quando l’arresto diventa una condanna Autori Gianluca Martelliano e Monica Mastroianni Durata 18’ Ente produttore Ecomedia Spa Trasmessa su Ecoradio Uscire dal carcere in una bara, con rito abbreviato e una miriade di incongruenze sigillate dentro la cassa da morto. Lo chiamano, tecnicamente, “decesso immotivato e inaspettato”. O molto più semplicemente, “morti sospette in carcere”. Il caso più eclatante è quello di Stefano Cucchi. Ma ci sono anche nomi meno noti e storie che meritano di essere raccontate. Secondo l’associazione Ristretti Orizzonti ci sono almeno trenta casi di morti sospette in carcere. Casi irrisolti e senza testimoni. Come quello di Marcello Lonzi, nel carcere di Livorno. O di Aldo Bianzino nel penitenziario di Perugina. Loro non possono più raccontare come è andata veramente. Può farlo però Isidro Diaz, vivo, vegeto e parlante. L’uomo è stato fermato e pestato dalla polizia in autostrada. E non si capisce ancora il reale motivo. Storie piene di mezze verità sepolte troppo velocemente e in attesa di riemergere. 11


PREMIO

RADIO

Titolo Ritratto 03. Paola Autore Jonathan Zenti Durata 17’ 06” Ente produttore Suoni Quotidiani /Audiodoc Inedita Serie “Ritratti” “Ritratto 03. Paola” è il terzo episodio della serie di audio documentari “Ritratti”, che vuole riflettere sull’anniversario dell’unità d’Italia al di fuori delle celebrazioni, con un lungo collage di storie comuni e allo stesso tempo straordinarie. Paola, la protagonista, è la madre di Monica, ragazza uccisa a calci e pugni dal suo compagno dopo una lunga vita di violenza domestica. Paola racconta la sua storia di madre: il senso di colpa per non aver fatto abbastanza; la consapevolezza della normalità con cui molte donne vivono la violenza dei propri padri, mariti o compagni, essendo stata lei stessa moglie di un uomo violento. Ad accompagnare il suo racconto, la registrazione della telefonata che la figlia fece al 113 poco prima di venire uccisa in cui viene a galla come le vittime di violenza domestica siano irraggiungibili anche dal punto di vista istituzionale, legislativo e dell’intervento sociale. Titolo Taranto, sotto le ciminiere. Il lavoro nell’Ilva di Emilio Riva Autore Ornella Bellucci Durata 23’ 20” Ente produttore CGIL Articolo 1 web Radio C.I.S.E. Multimedia Lavoro - Società Cooperativa P.A. Trasmessa su Radio Articolo1 La morte di un giovane operaio dell’Ilva di Taranto, una delle tante, nel racconto del padre, ex dipendente Italsider e per qualche tempo anche Ilva. Le storie di lavoratori che, uniti, reagiscono allo stillicidio a cui sono costretti a immolarsi in nome della produzione. La puntata si muove tra passato e presente. Il racconto del padre sulla bontà dell’acciaieria pubblica si infrange brutalmente sul presente. La fabbrica in cui ha trovato la morte suo figlio non è più quella.

12


CORTI della REALTÀ Titolo All’ombra del muro Autori Silvia Fabbri e Matteo di Grazia Durata 25’ Inedita La difficile convivenza tra palestinesi e coloni israeliani. Un viaggio attraverso la dura realtà dei campi profughi, dove assenza di diritti, emarginazione e sopraffazione sono parole d’ordine. In un conflitto complesso che sembra non avere vie d’uscita alcuni cittadini di entrambe le parti stanno tentando la strada del dialogo e della resistenza non violenta. Titolo Campania d’Africa Autore Francesco Alesi Durata 7’43” Ente produttore Autoprodotto Inedita Castel Volturno è una città di 25 mila abitanti a 40 km da Napoli e vanta un primato: è il centro abitato con la più alta percentuale di africani in Europa. Prevalentemente sub-sahariani, maschi, giovani, poveri e clandestini, gli africani vivono nei sobborghi degradati della città. Titolo Cercavo Maradona , ho trovato Allah Autori Lorenzo Cioffi e Ernesto Pagano Durata 20’ Ente produttore Rai News2 Trasmessa su Rai News2 Il corto racconta la conversone all’Islam di due giovani napoletani, Ciro e Francesco, degli antichi quartieri popolari del centro. Il racconto delle ragioni della conversione e gli aneddoti relativi a questa loro “originale “ scelta illuminano di riflesso i costumi e la mentalità di una certa Napoli. I contributi di Agostino Gentile e Massimo Cozzolino, rispettivamente insegnante di religione islamica e responsabile della Moschea di piazza Mercato di Napoli, inquadrano i casi dei due ragazzi all’interno del più ampio fenomeno dei “ritorni” all’Islam nella città.

13


PREMIO

CORTI della REALTÀ

Titolo Il graffito della follia Autore Federico Formica Durata 6’ 49” Inedita Nel cortile del Manicomio di Volterra, tra il 1959 e il 1972, un internato ha inciso sul muro un graffito lungo 180 metri. Oreste Fernando Nannetti che si firmava “Nof-4” non parlava mai con nessuno. Questo capolavoro di art brut è stata la sua unica forma di comunicazione con il mondo. Ha disegnato continenti, navi, astronavi, rappresentato il bombardamento di Roma nella seconda guerra mondiale e descritto i suoi parenti che dopo il ricovero non ha mai più rivisto. Dopo 30 anni di incuria, oggi il graffito sta per sgretolarsi e scomparire: un rischio che le istituzioni sembrano prendere sottogamba. La memoria di quest’uomo, che la società bollò come matto e che oggi sarebbe considerato un artista, e affidata alle forze e alla passione di poche singole persone. Titolo Linea Gialla - Capitolo 1 Autore Logo Video Durata 16’ Ente produttore Logo Video Linea gialla è la prima onlus italiana creata e gestita da senza fissa dimora. Il suo presidente, Ina Vellica, dorme alla stazione milanese di Greco Pirelli. L’associazione è stata creata da alcune persone senza fissa dimora allo scopo di realizzare un ente di aiuto che sfuggisse alla logica del business sulla disperazione e che aiutasse realmente chi è in difficoltà. Attualmente Linea gialla è ospitata nella sede di Sos-fondazione Exodus - Centro di primo aiuto della Stazione Centrale di Milano. La onlus vuole essere un ponte tra il mondo dei cosiddetti barboni e il mondo dei cosiddetti regolari. Un ponte che sorvoli quella linea gialla che può capitare a tutti nella vita di oltrepassare.

Titolo Oltre l’inverno Autori Massimiliano Ferraina, Raffaela Cosentino e Claudia di Lullo Durata 25’ 57” Inedita Locri, Calabria. Liliana Carbone si reca ogni giorno al cimitero a onorare la memoria di Massimiliano, il giovane figlio ucciso il 24 Settembre 2004. La storia di una donna calabrese che invece di seguire le abitudini femminili locali segnate dal silenzio, intraprende una dura lotta per la trasformazione di una società schiacciata dalla morsa della mentalità mafiosa. 14


Titolo Seminateci bene Autori Emanuele Cucca, Sara Fasullo, Rossella Midili e Francesca Picchi Durata 21’05” Ente produttore Fondazione Scuole civiche di Milano (Scuola di Cinema, Televisione e nuovi media) Inedita Milano è una delle città d’Italia con il più alto numero di rom. Nel corso degli ultimi anni i campi nomadi sono aumentati in maniera esponenziale. In tre scuole del quartiere di Lambrate (quelle di via Feltre, via Cima, via Pini) un esempio di integrazione e solidarietà è venuto alla luce, e ha visto come protagoniste le maestre e le mamme degli studenti. Dal settembre 2008 trentotto bambini che abitavano nel campo rom di via Ribattino, hanno iniziato a frequentare le classi delle elementari. Un percorso complicato, soprattutto nel momento in cui il campo di via Ribattino è stato sgomberato, disperdendo le famiglie e i ragazzi che frequentavano le scuole. Titolo Una su tre Autori Nerina Fiumanò, Stefano Villani e Antonio De Luca Durata 3’ 33” Ente produttore Invisibile Film Inedita Il corto racconta una purtroppo comune storia di violenza domestica attraverso un verbale di polizia, reso da una vittima alle autorità e letto da un ispettore. L’ufficialità del contesto, il distacco nel racconto, l’apparente assenza di coinvolgimento nella vicenda da parte del narratore/ispettore stridono con la sofferenza della vittima insita nella descrizione della propria vita coniugale.

15


PREMIO

TELEVISIONE

TELEVISIONE Titolo La chiave di Toni Autori Roberto Von Flüe e Enrico Pasotti Durata 19’ 23” Ente produttore RSI - Radiotelevisione Svizzera Italiana Trasmessa su RSI, LA1 , Settimanale “Falò” Toni, affetto dalla sindrome di Down, è nato 58 anni fa in Vallemaggia (Svizzera Italiana). Non ha mai frequentato un giorno di scuola e fino ai 30 anni è vissuto in uno stato semiselvaggio. Non parla, o meglio, articola un linguaggio comprensibile solo a chi lo conosce bene. Ormai adulto è stato affidato alla Fondazione Diamante di Locarno/Solduno da cui non appena si presentava l’occasione fuggiva. Gli educatori dell’istituto si sono più volte chiesti se fosse realizzabile un suo reinserimento in società. Finché un operatore sociale ha voluto mettere alla prova se stesso, Toni e la società. Titolo L’altro tempo Autore Anna Carini Durata 3’ 26” Ente produttore Rai Tre Trasmessa su Rubrica “Racconti di vita” Nella Casa dei risvegli “Luca De Nigris” a Bologna, si impara a vivere in un altro tempo, quello lento, quasi immobile del coma. I familiari delle persone che per incidente o malattia sono sprofondate in uno stato di totale o semi incoscienza vengono coinvolti nel lungo percorso riabilitativo. Titolo Le Donne del Tamil Autore Alfredo Macchi Durata 9’ 56” Ente produttore Rti - Mediaset Trasmessa su Password - Rete 4 - Mediaset La condizione della donna in Tamil Nadu, stato poverissimo dell’India. Il servizio, realizzato nel 2009, racconta la terribile situazione delle vedove costrette a lavori durissimi (come la pesca dei gamberi) per riuscire a sopravvivere e a mantenere i loro figli, nell’abbandono totale delle istituzioni. Drammatiche testimonianze rivelano la pratica della vendita delle bambine e l’assenza di giustizia per le violenze sessuali. Un viaggio nell’universo femminile indiano tra tradizione e modernità. 16


Titolo L’inferno dei bimbi stregoni Autore Stefano Liberti Durata 13’ Ente produttore Procon Communication Group Inedita Il reportage, girato a Kinshasa nel maggio 2009, racconta il fenomeno dei bambini che vengono accusati di stregoneria e sono mandati in strada spesso dalle loro stesse famiglie. Il fenomeno è frutto della disgregazione sociale determinata dalla guerra e del proliferare delle chiese carismatiche che alimentano la credenza nella stregoneria. Titolo Ritorno a Kunar Autori Nico Piro e Gianfranco Botta Durata 19’ Ente produttore Rai Tre Trasmessa su Tg3 - Agenda del Mondo Chi sono i giovani americani che combattono in Afghanistan? Come descrivono quello che stanno facendo? E soprattutto come si svolge un’ordinaria giornata in zona di guerra? Il conflitto in Afghanistan si conosce quasi esclusivamente attraverso il filtro delle conferenze internazionali, degli incontri tra i potenti e della cronaca degli attentati. Per il resto è largamente invisibile ai media. È difficile, per chi sta a casa, capire che cosa sia davvero questa guerra e che cosa facciano le truppe di decine di nazioni occidentali in quella terra lontana. Per provare a raccontare il conflitto nella sua allucinante quotidianità gli autori sono andati nella valle del fiume Pech, provincia di Kunar, una delle aree più strategiche e più pericolose di tutto l’Afghanistan. Titolo Sassi tra gli ulivi Autori Laura Silvia Battaglia e Barbara Urbano Durata 25’ Ente produttore Autoprodotto Inedita Il nodo della pace in Medio Oriente si giocherà sulla capitale delle tre religioni monoteiste: Gerusalemme. Al centro dell’attenzione il quartiere arabo della zona Est della città, Silwan, sul quale gli estremisti israeliani puntano per restituire tutta Gerusalemme agli ebrei. Obiettivo: la nascita di un grande parco archeologico, la città di David. Il documentario dà voce ai protagonisti della vicenda e tocca i luoghi più caldi della Palestina. 17


PREMIO

CORTI di FICTION

CORTI di FICTION Titolo Di spalle Autore Mario Parruccini Durata 4’ 20” Inedita Un padre “gretto” commenta compiaciuto la notizia dell’aggressione a due omosessuali mentre la moglie è annoiata dalla sua stupidità. Intanto, nella sua stanza, il figlio si sta struccando dopo una “notte brava” in discoteca. Titolo In my prison Autore Alessandro Grande Durata 7’ Ente produttore Gem Produzioni Trasmessa su Roma Fiction Fest Un detenuto non riesce più a sopportare l’atmosfera opprimente che si respira all’interno di un carcere ed escogita così un piano originale per mettere fine alle sue angosce e trovare finalmente la serenità. Titolo L’Essenziale è invisibile agli occhi Autore Marco Incagnoli Durata 12’ Ente produttore Accademia dell’Immagine Trasmessa su Rai 3/ Sat 2000 Un corto girato subito dopo il sisma che ha colpito L’Aquila (6/4/2009). Il racconto coglie uno dei tanti momenti vissuti in quei giorni dagli aquilani alla ricerca, nelle abitazioni, di oggetti della propria vita aiutati dai Vigili del Fuoco. Spesso cittadini e vigili hanno condiviso stati d’animo intensi, capaci di infondere speranza per riprendere un percorso di vita orientato al futuro. Titolo Se ci dobbiamo andare andiamoci Autore Vito Palmieri Durata 15’ Ente produttore Voice Dog Film Corto sull’integrazione: quella degli stranieri e degli italiani del Sud emigrati al Nord. Le due “categorie”, coinvolte in dinamiche simili, sodalizzano. Un patto tra studenti di origini diverse per una nuova forma di integrazione. 18


GIURIA DI QUALITÁ Giancarlo Santalmassi

Comunità a Roma. Il movimento di Capodarco conta oggi 14 realtà in 10 regioni, con un migliaio di soci. Presiede anche l’Agenzia di stampa quotidiana “Redattore Sociale” e l’Istituto nazionale di ricerca e cura per gli anziani (Inrca). Dal 1990 al 2000 ha guidato il Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza (Cnca). Ha scritto vari libri pubblicati dalle case editrici San Paolo (“Il Dio della compagnia”, 1998; “Le tribù dell’antico mondo”, 1999; “Preghiere probabili”, 2002; “Voglia di credere”, 2004) e Dehoniane (“La dolcezza di Dio”, 2000; “Fede quotidiana”, 2004). Collabora con diverse testate, tra cui Famiglia Cristiana e Jesus.

(presidente) Giornalista

Entra alla Rai nel 1961 dove per primo, dopo la nomina a caposervizio, propone una conduzione di Tg all’americana. La mattina del 16 marzo 1978 è lui a dare il primo annuncio in televisione (edizione straordinaria del TG2) della notizia del rapimento di Aldo Moro e dell’annientamento della sua scorta ad opera delle Brigate Rosse, caso che viene da lui seguito giorno per giorno fino al ritrovamento del cadavere dello statista. Descrive poi, tra l’altro, l’attentato a Papa Giovanni Paolo II (13 maggio 1981) e la tragedia di Vermicino (11-14 giugno 1981), seguita per tre giorni in diretta televisiva dall’intero Paese. Nel 1994 è nominato vicedirettore dei Gr Rai e nel 1998 direttore di Radio Rai. Nel 1999 passa a Radio 24, da cui viene allontanato nel 2003 in seguito a un’intervista a Francesco Cossiga in cui si esprimevano critiche al presidente di Confidustria D’Amato, ma di cui diventa direttore dall’ottobre 2005 all’ottobre 2008.

Pino Corrias Giornalista e scrittore

É stato inviato speciale del quotidiano La Stampa. Ha pubblicato “Vita agra di un anarchico” (Baldini e Castoldi 1993, “Colpo grosso”, con Curzio Maltese e Massimo Gramellini (Baldini e Castaldi 1994), “Ghiaccio blu” (Baldini e Castoldi 1999), “Luoghi comuni” (Rizzoli 2006), “Vicini da morire” (Mondadori 2007). Ha lavorato come sceneggiatore (“Ultimo”, “Distretto di polizia”). Per Rai Due ha condotto con Renato Pezzini l’inchiesta in quattro puntate “Mani pulite”. Oggi è dirigente della Rai, si occupa di fiction, ha prodotto “La meglio gioventù”, regia di Marco Tullio Giordana, e “De Gasperi”, regia di Liliana Cavani. Collabora al quotidiano la Repubblica e al settimanale Vanity Fair. Vive e lavora a Roma.

Vinicio Albanesi Sacerdote

É presidente della Comunità di Capodarco dal 1994, della quale fa parte fin dai primi anni ’70 quando partecipò alla nascita della 19


PREMIO

Daniela De Robert

Deejay, dove dal 2008 conduce il programma della domenica “Collezione Privata”. In televisione ha iniziato nel 1997 con una collaborazione al canale satellitare Match Music; su Italia 1 ha debuttato con Simona Ventura e Fabio Volo facendo parte del trio di conduttori della trasmissione Le Iene, trasmissione del cui cast fa parte ancora oggi. Ha collaborato anche con La7 e con Sky. Ha al suo attivo varie esperienze di autore e attore teatrale

Giornalista

Lavora alla redazione esteri del Tg2. Attenta alle questioni sociali, ha realizzato servizi sulle problematiche del disagio, della povertà, dei minori, del mercato degli esseri umani, dello sfruttamento sessuale, degli istituti di pena. Ha pubblicato il reportage sulla vita in carcere “Sembrano proprio come noi. Frammenti di vita prigioniera”, edito da Bollati Boringhieri, vincitore del Premio Paola Biocca. Collabora con la rivista Lo straniero. Da oltre vent’anni opera come volontaria nel carcere romano di Rebibbia. Il suo ultimo libro è “Frontiere nascoste. Storie ai confini dell’esclusione sociale”, Bollati Boringhieri, 2009.

Daniele Segre Regista

É autore di cinema della realtà, di film di finzione e di spettacoli teatrali. Esordisce come fotografo a Torino; i suoi primi film si focalizzano su problemi delle realtà giovanili disagiate (“Perché droga”, 1976; “Il potere dev’essere bianconero”, 1978; “Ragazzi di stadio”, 1980) e sulla dignità di vite difficili (“Vite di ballatoio”, 1984, “Ritratto di un piccolo spacciatore”, 1984). Fonda nel 1981 la società di produzione I Cammelli e nel 1989 l’omonima Scuola Video di Documentazione Sociale (1989/1997). Produce e realizza i lungometraggi “Testadura” (1983), “Manila Paloma Blanca” (1992), “Vecchie” (2002), “Mitraglia e il verme” (2004) e il film documentario “Morire di lavoro” (2008), sugli incidenti nei cantieri edili in Italia. Le sue opere sono trasmesse dalle reti pubbliche e presentate alla Mostra del Cinema di Venezia e in festival internazionali, dove ottiene significativi riconoscimenti. È docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, all’Università di Pisa e alla Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino.

Andrea Pellizzari Autore e conduttore televisivo e radiofonico

Dal 1998, uno dei protagonisti della trasmissione “Le iene” (Italia1) dove indossa tra l’altro i panni dell’irresistibile Mr. Brown. La sua carriera di disc jockey è iniziata nel 1982 a Radio Canale 49 di Udine; ha lavorato in varie discoteche e stazioni radio private prima di arrivare a condurre nel 1994 a Radio Italia Network la classifica dance Los Cuarenta. Nel 1998 ha condotto su Rai Radio Due la trasmissione Soci da Spiaggia, insieme a Fabio Volo e I duellanti con Massimo Cervelli. Ha lavorato quindi a Radio Dimensione Suono e Radio 20


GIURIA POPOLARE

rispondenti ad ogni sezione, queste devono essere consegnate entro le ore 24 del giorno 6 novembre 2010 ai responsabili dell’organizzazione nei vari punti di proiezione. La ponderazione avviene come segue: i giurati popolari assegnano un voto con un valore da 1 a 10 a ogni opera in concorso. Il valore medio (frutto della somma dei voti dei giurati fratto il numero degli stessi) viene poi ponderato al 40%. I giurati di qualità assegnano un voto con un valore da 1 a 10 fino ad un massimo punteggio raggiungibile di 60 punti. Il valore medio viene poi ponderato al 60%. La classifica finale si avrà sommando i voti ponderati della giuria di qualità e della giuria popolare. Alla Giuria di qualità spetta l’assegnazione del Premio Speciale “Giuria di qualità”.

Alla Giuria di Qualità, di cui fanno parte Giancarlo Santalmassi (Presidente), Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari, Daniele Segre, si affiancherà una Giuria Popolare composta da persone di diversa età ed estrazione sociale, inclusi studenti delle scuole superiori. Per entrare a far parte della Giuria Popolare è necessaria una specifica richiesta compilando il modulo di iscrizione disponibile sul sito www.premioanellodebole.it. La partecipazione è volontaria e gratuita. Ognuno potrà iscriversi come giurato fino alle ore 12 di giovedì 4 novembre 2010, qualora vi siano ancora posti disponibili. A ogni giurato sarà consegnato un apposito kit e un tesserino di riconoscimento. I nomi dei giurati popolari saranno pubblicati sul sito del Festival. È necessario poter garantire la propria partecipazione alle proiezioni ufficiali in programma dal 5 al 6 novembre 2010 negli orari indicati. I giurati popolari voteranno secondo uno specifico regolamento.

REGOLAMENTO PER LA VOTAZIONE Le opere partecipanti sono suddivise per sezione e numerate. A ogni sezione corrisponde una scheda con un colore differente che riporterà numero e titolo delle opere in concorso. Ogni giurato deve segnare sulla scheda il voto in decimi (da uno a dieci) in corrispondenza del numero e titolo dell’opera. Completata la visione e/o audizione delle opere in concorso, e compilate le schede cor21


PREMIO

ALBO D’ORO

Menzioni Nomi e cognomi di Faustin Akafack e Raymond Dessi Wilma. La storia di una dipendente comunale “in mutande” di Lucia Magi

RADIO 2009 Opere vincitrici in ex-aequo Turchi. Storie di elicotteri e barche a Lampedusa di Marzia Coronati e Elise Melot L’Italia dei nuovi poveri di Danilo Giannese Menzioni Cuore nero di Milvia Spadi Questo albergo non è una casa di Benedetta Aledda

TV 2009 Opere vincitrici in ex-aequo Victor Victoria di Maria Anna Fiocchi Aspettando domani. Storia di Riccardo e Salvo di Alessio Lasta Menzioni Dust of hope di The invisible cities La città di cartone di Gianluigi Lopes

2008 Opera vincitrice Articolo 1 - Una Repubblica democratica fondata sul lavoro di Arianna Voto Menzioni Reportage da Srebrenica di Lorenzo Anania Troppo rumore. La storia di Riccardo Rasman di Benedetta Aledda Umanità alla deriva di Milvia Spadi

2008 Opera vincitrice Il mercato della coppa d’Africa di Corrado Zunino Menzioni L’amianto in corpo. Tutti sapevano tranne i lavoratori di Salvatore Lucchese e Giuliano Bugani Sara dei nomadi di Francesca Forletta e Paola Papa CinemArena di Lucas Duran e Josè Carlos Alexandre Le cavie umane di Stefano Liberti

2007 Opera vincitrice La donna che vive due volte di Alessandro Falcone, Claudia Russo e Giuseppe Verdel Menzioni Civico 415, piccole storie dal Residence Roma di Andrea Cocco e Marzia Coronati Psicoradio incontra Simone Cristicchi e Psicopasqua a cura della Redazione di Psicoradio 2006 Opera vincitrice Memorie di guerra di Andrea Giuseppini Menzioni Prendersi cura di una badante di Benedetta Aledda Porta d’Europa - Lampedusa e i profughi di Roman Herzog

2007 Opera vincitrice I bambini delle fogne di Massimo Postiglione Menzioni Destini al mare di Franca Verda e Gaetano Agueci Afghanistan, giorno nuovo di Nico Piro e Mario Rossi Latin Kings, i re della strada di Pierpaolo Lio, Laura Battaglia, Davide Galli, Matteo Merli, Laura Lapietra, Luca Balzarotti e Antonella Calmieri

2005 Opera vincitrice Mamma segreta di Sonia Filippazzi

2006 Opere vincitrici in ex-aequo Emergenza Sardegna di Antonello Lai 22


Menzioni Un mondo dentro di Carlos Jose Alexandre e Antonio Brasca Bipiani di Zak Manzi

Carcere: un giorno in famiglia di Giovanni Lucci e Luca Cusani Menzione La Cintura di fuoco di Lucia Goracci 2005 Opera vincitrice Navi avvelenate di Vincenzo Pergolizzi Menzione I bambini di Marrakech di Susanna Trenta

CORTI di FICTION 2009 Opera vincitrice Colors di Gianni De Corral Menzioni La mano rotta di Duccio Brunetti U SU’ (il sordo) di Mimmo Mancini Una giornata perfetta di Stefano Cattini e Roberto Zampa

CORTI della REALTÀ 2009 Opera vincitrice Libri d’evasione di Lorenzo Tozzi Menzioni Arrakis di Andrea di Nardo Le acque di Chenini di Elisa Mereghetti Live@Panciu. Storia di un concerto in Romania di Salvo Lucchese

2008 Opera vincitrice Mu’ afah - Ceneri di uomini di Ottavio Mussari Menzione Bocche cucite di Progetto Lucignolo, Parsec Coop. Soc.

2008 Opere vincitrici in ex-aequo Ivan e Loriana di Stefano Cattini L’Italia chiamò di Leonardo Brogioni, Matteo Scanni e Angelo Miotto Menzioni Il teatro e il professore di Paolo Pisanelli Argentina: un Paese sull’orlo di una crisi di nervi di Pietro Suber e Guido Torlai

2007 Nessun premio assegnato

2007 Opera vincitrice Nera - welcome to my world di Andrea Deaglio Menzioni La neve/reloaded di Le Giraffe, associazione di documentazione sociale Mi chiamo Iole di Josè Carlos Alexandre Giro di vite di Babele, servizi per il sociale sostenibile

CORTOMETRAGGI*

2006 Opera vincitrice Sunek - Impulso di Paolo Massimiliano Gagliardi, Csv Como Menzione Schizofrenia di Paolo Ameli

2005 Opera vincitrice Io mi chiamo Tommaso di Filippo Soldi Menzioni Due di Nicola Rondolino e Davide Tosco Senza tempo di Antonio Bellia e Giacomo Iuculano Sembra facile attraversare la strada di Valerio Mieli e Elisa Amoruso

2006 Opera vincitrice 31mq di Inka Slys

* Nel 2005 era prevista un’unica sezione per i Corti di Fiction e i Corti della Realtà 23


PREMIO

partners

partners tecnici

Info Redattore Sociale srl via Vallescura n. 47, 63023 Capodarco di Fermo; tel. 0734 681001 info@premioanellodebole.it www.premioanellodebole.it Carlo Pagliacci, tel. 333 6519709 Gian Luigi Cocci, tel. 340 2922019


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.