La Pulce nell'Orecchio - numero 26 - luglio 2012 by la pulce nell'orecchio

Dissesto in Comune Crolla il “Borsino” Il destino di Alessandria è segnato. Mentre i sindaci - vecchi e nuovi - si rimpallano le responsabilità,

il Comune di Alessandria va verso il fallimento.

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crollare la nostra Borsa, quella che mensilmente dà le oscillazioni in base agli avvenimenti positivi e negativi.

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Filippi choc: "Mi avete rotto i c....."

L'Autozug porta malattie Il trasporto ferroviario con auto al seguito sposta inevitabilmente dal nord al sud d’Europa anche batteri, virus e insetti molto poco graditi.

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Notti "movimentate"

Per difendere i posti di lavoro rimasti non passa giorno che i sindacati non aprano vertenze e proclamino sti. scioperi. Calano i lavoratori ma aumentano i sindacalisti.

Delitti a catena intorno ai locali notturni dell’alessandrino. Coincidenza, o nel mondo dei night qualcuno vuole cambiare le carte in tavola?

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La pizza diventa uno sport

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Corsi, gare e campionati dedicati ai pizzaioli più atletici. Chi sarà il Balotelli della Margherita? A pag. 20 0

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Super lavoro per i sindacati

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Piercing dove non batte il sole

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Il Presidente della Provincia come non lo avete mai sentito. Colpo di sole o diatriba politica, in attesa di cambiare aria (meglio quella di Roma?)

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L’unica rubrica che recensisce i bagni pubblici

GIOCHI E PASSATEMPI

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POLITICA

Il Ministro della Salute Renato Balduzzi pensa già al dopo “governo tecnico”. Girano voci insistenti che lo vorrebbero sponsorizzato da molte parti del Partito Democratico - candidato di punta del collegio Piemonte 2 (Orientale). Non è

POLITICA

Provaci ancora Renato l’unico ministro tecnico chiamato da Mario Monti ad avere ambizioni parlamentari. Negli anni passati Balduzzi aveva già partecipato alle elezioni, ma senza successo. Ora che in Parlamento ci è entrato, tenterà di non uscirne tanto facilmente.

Mi sono rotto i c... di chi lecca il culo a Balduzzi

Stipendi d’oro in Provincia

Sul suo profilo Facebook Filippi spara a zero e senza mezze misure

Braccio di ferro tra Sindacati e Palazzo Ghilini sul taglio degli stipendi

Pierluigi Bersani

cial network per condividere idee, commentare articoli di giornali on line, oltre che per parlare di sport, l’altra passione dopo la politica. Ha iniziato durante la campagna elettorale di Rita Rossa per le amministrative alessandrine, poi ci

LA PULCE NELL’ORECCHIO Periodico registrato al Tribunale di Alessandria al n°631 del Registro. Stampa il 13 novembre 2009. Iscrizione al ROC: 19969

Direttore Responsabile Giordano Panaro Condirettore Paolo Allegrina Redazione Marco Baccari, Valentina Frezzato, Aldo Monta, Vittoria Torriani Hanno collaborato: Simone Annaratone, Piero Archenti, Fabio Buffa, Stefano Fanti, Franca Ferraro, Valentina Ferraro, Damiano Gasparetto, Emanuela Vignale Foto Lino Carter, Giovanna Maugeri, Vittoria Torriani Largo Bistolfi, 3 15121 Alessandria info@lapulceonline.it www.lapulceonline.it Tel e fax 0131.481374 Editore Na.Va.Le Soc. Cooperativa di servizi p.iva 02233310065 Fondatore Cav. Bruno Ferraro Largo Bistolfi, 3 15121 Alessandria Tel e fax 0131.481374 Pubblicità Grazia Smilovich Tel e fax: 0131.481374 info@lapulceonline.it Prezzo al modulo (50x53,75 mm): 24,00 € Grafica e impaginazione VOX Comunicazione Stampa SARNUB srl Industrie tipografiche Cavaglià (BI) La Pulce nell’Orecchio è stampata su carta riciclabile. Rispetta l’ambiente, non gettare il giornale per terra.

Matteo Renzi

Renato Balduzzi

Il Presidente e il Ministro: sfida a distanza per un posto in Parlamento

“Mi sono rotto i coglioni di tutti, a cominciare da quelle mezze seghe che tutte le volte mi vogliono ha preso gusto. Sempre meglio che spiegare la vita e la politica”. Chi presenziare a qualche noiosa conlo ha detto – o meglio, scritto – inferenza, avrà pensato il Presidente. tervenendo nel dibattito politico Fino all’esternazione che ha lascianazionale? Le invettive colorite to tanti con la faccia un po’ così. potrebbero essere di Beppe GrilIl mite Filippi, il gigante buono dal lo, abituato ad usare parole forti? tono di voce monocorde, simpatico Siete fuori strada. Sarà forse un a modo suo, con l’ironia che non ti giovane rottamatore-formattatorea aspetti, si è tolto la ghiaresettatore in cerca di notoia dalle scarpe, s lasciannche rietà? Eeeeh, neanche dosi letteralmente he per idea. Quello che an andare. Ecco il Linguaggio si è letteralmentee ssuo post al verotto le scatole è poco “politico”. triolo: “ un politico alesDevo dire Ma nessun sandrino (meche non sopripensamento sul glio, casalese) di porto già più contenuto del post lungo corso, con la diatriba “politicamente una carriera inviBersani-Rendiabile nei partiti, zi. Il vecchio e scorretto” le ma soprattutto nelle il nuovo. Io ho ubamministrazioni pubscel scelto il vecchio, bliche. ma credo cre sia meglio Prima assessore provinciale, del nuovo. Mi sono sinceraora... Presidente della Provincia di mente rotto i coglioni. E però non Alessandria. si candidano mai. E poi godono se Il mite Paolo Filippi si toglie così qualche pirla come me recupera 8 qualche sassolino dalla scarpa, punti al centrodestra e vince le eleutilizzando Facebook come veizioni”. colo per il suo sfogo personale. Filippi aveva recentemente firmaDa qualche tempo il Presidente to una lettera in cui si sosteneva ha incominciato ad utilizzare i soBersani alle future primarie del

“Palazzo Ghilini difende gli stipendi ricchi”. E’ l’accusa della RSU della Provincia di Alessandria, che aveva chiesto un sacrificio (taglio dello stipendio) a tutti i 690 dipendenti dell’ente. Dall’ultimo arrivato, al più alto dirigente, nessuno escluso. Ma evidentemente la richiesta non è andata a buon fine, se dopo uno degli ultimi incontri i rappresentanti sindacali si sono lasciati andare a questo commento amaro. “A fronte dell’annunciata decurtazione di quasi

PD. Gli otto punti al centrodestra? Sono quelli che lo hanno confermato al ballottaggio per Palazzo Ghilini, contro l’on. Franco Stradella. Anche se una mano gliel’aveva data Giovanni Barosini e l’UDC, che avevano scelto lui, dopo che in Comune erano stati con il centrodestra. “E poi si ritrova con tutti che gliela spiegano”, prosegue, “Andate a cagare”, si proprio scritto nero su bianco così. “Candidatevi voi. Andate a leccare il culo tutti i giorni al ministro Balduzzi, che non ha mai preso un voto in vita sua”. Filippi è furibondo: da tempo circola la voce di un suo interessamento per il Senato ed ora che si avvicina l’ora ics, salta fuori il nome del Ministro Balduzzi, mai eletto che

100.000 euro del Fondo Dipendenti 2011, considerato il blocco delle Posizioni Economiche Orizzontali a partire dall’anno 2011 , dice la RSU, “abbiamo chiesto nelle scorse settimane di rendere i tagli più equi, facendo partecipare ai sacrifici tutto il personale dell’Ente”. L’accordo si è trovato a metà: manca l’intesa per il 2012. La resistenza a mollare la busta paga d’oro è tanta, anche se, alla fine, sembra che la “casta” cederà. In Provincia lavorano 680 dipendenti di cui 56 con posizioni organizzative. Un “capo” ogni dodici dipendenti. Un numero decisamente elevato. Claudia Stinco, la responsabile sindacale CGIL per questa vertenza, dopo aver lanciato il sasso, attende le reazioni del Palazzo, preferendo evitare di indispettire ulteriormente gli “avversari”. La fase è ancora interlocutoria, ma la Provincia non ha ancora deciso di limare le buste paga dei capi. È stallo.

evidentemente non vuole rinunciare al Parlamento. Ma per collegio il Piemonte Orientale c’è posto solo per un candidato, nel Partito Democratico, area ex Margherita. Da qui lo scontro alla Highlander (ne rimarrà solo uno). “Criticate il governo e poi quando lo vedete inchinatevi. Buona fortuna a tutti, sarà un piacere scegliere anche in base a come farvi perdere qualche voto. Preferisco quasi Rifondazione (comunista ndr) a voi leccaculo del Pd o di Balduzzi o della Bindi. Da oggi, solo calcio e basket sulla mia bacheca. Basta”. E in effetti ha poi messo in bacheca solo notizie di calcio, basket, qualche fotomontaggio anti-Monti, giusto condiviso le notizie che lo riguardano.

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SOCIETÀ

Mancano i soldi per i cassa integrati Gli esodati in provincia sono circa 500 Gli esodati in provincia di Alessandria, cioè i lavoratori nel limbo che hanno lasciato anzitempo il lavoro ma che non possono percepire la pensione perché ancora troppo giovani (dopo la riforma pensionistica), sono circa 500. Per loro, purtroppo, c’è ancora da attendere

nuovi sviluppi, da Roma. Un altro grave problema che riguarda tanti lavoratori in cassa integrazione è il mancato pagamento delle mensilità. Per la cassa in deroga la Regione ha stanziato 50 milioni di euro, in aiuto a chi viene lasciato a casa dalle aziende. Ma, secondo un

calcolo delle organizzazioni sindacali (che si dicono indaffarate per sollecitare e sensibilizzare chi di dovere), per coprire il fabbisogno totale ne servirebbero cinque volte tanto: 250 mila euro per evitare di far perdere quel minimo al cassintegrato medio.

La nuova vita dei Sindacati in tempo di crisi G.P.

La Cisl è il primo sindacato in provincia con 57 mila iscritti Calano i lavoratori, ma aumentano gli iscritti ai sindacati. In un periodo di oggettiva difficoltà per trovare e mantenere un’occupazione più o meno stabile i lavoratori e i cassintegrati che decidono – mai prima d’ora – di prendere la tessera sono, di poco, qualcuno in più dell’anno scorso. Sarà l’effetto solidarietà o più probabilmente la paura di perdere la busta paga, che il signor Rossi decide di affidarsi ai mediatori di professione, ai deputati della contrattazione ed esperti della lotta di classe (più o meno), quando fino al mese prima li aveva definiti dei rompiscatole facinorosi. Ma i sindacati non hanno voglia di esultare: “Le ore di cassa integrazione di maggio sono raddoppiate”, denuncia il segretario provinciale UIL, Aldo Gregori, che rappresenta circa 15 mila iscritti, soprattutto nel pubblico impiego, tra gli edili, i chimici e i metalmeccanici. Il trend degli iscritti si è mantenuto costante, tra i pensionati che “lasciano” per raggiunti limiti terreni, e nuovi iscritti, anche tra chi viene lasciato a casa e spera in un “ripescaggio”. I pen-

sionati, come prevedibile, sono gli iscritti in maggior numero, soprattutto tra le sigle della Triade CGIL, CISL e UIL. Il sindacato della Camusso conta circa 50 mila tesserati in provincia, contro i 57 mila della CISL, prima organizzazione sindacale tra i lavoratori alessandrini. Alessio Ferraris spiega così la crescita delle tessere: “C’è bisogno di aggregazione, di fare massa critica”. L’unione fa la forza, insomma. E in molti casi le tre sigle nazionali hanno lavorato insieme per vertenze importanti o temi generali: “con gli altri segretari provinciali siamo amici, c’è stima e collaborazione reciproca anche quando a livello nazionale siamo divisi”. Già, le direttive dall’alto che obbligano a scelte di “partito”. “C’è una forte resistenza della CGIL nazionale ad evitare istituti paritetici per evitare la commistione con la controparte, per esempio”. Chi invece non sopporta che CGIL, CISL e UIL siano filogovernativi, è Giovanni Maccarino, segretario provinciale USB, definito “Sindacato alternativo, conflittuale, indipendente”. Anche i loro sindacalizzati sono in forte crescita, sebbene Maccarino non voglia rivelare quanti siano: “Siamo presenti nel pubblico impiego, tra i metalmeccanici, e persino nei Vigili del Fuoco (lui è un

pompiere), proprio per l’assenza dei sindacati “canonici”, legati ai partiti, non fanno gli interessi dei lavoratori”. Tra i sindacati di “destra” c’è l’UGL, in fase di ristrutturazione. Armando Murella, responsabile piemontese, si dice lontano dai partiti e pure lui non dà i numeri, nel senso che resta vago su quanti iscritti ha. D’altronde ad Alessandria non c’è più neppure la sede. Ma si stanno riorganizzando: “Stiamo riaprendo gli uffici in tutto il Piemonte, a settembre anche ad Alessandria”. L’UGL è presente nel comparto della sanità (all’Asl di Acqui è molto rappresentata), nei trasporti, negli enti pubblici e nelle aziende “miste”: “All’Aristor siamo la seconda forza sindacale”. Domina

alla Cedacri di Castellazzo Bormida. La bufera su Rosy Mauro ha inevitabilmente acceso i riflettori anche sul Sin.Pa. il sindacato padano della Lega Nord nato negli anni Novanta sull’onda del boom del carroccio. Nonostante abbia vent’anni di vita non si sa molto del Sin. Pa: “Colpa nostra, abbiamo curato molto il rap-

Più di 150 mila lavoratori hanno una tessera

porto con i giornali e pubblibblicizzato poco le nostre attività”, i ità” spiega Alessandro Gemme, l’alessandrino responsabile piemontese del Sin.Pa., già vicino ai lavoratori del Carroccio quando nel 1990 faceva parte dela SALP, Sindacato Autonomista Lavoratori Piemontesi. Il Sin.Pa. conta “qualche centinaio” di iscritti in provincia “a macchia di leopardo”, sparsi tra industrie, terziaro, pochi nel pubblico impiego, eccetto il comune di Tortona in cui il gruppo si fa sentire. Il Sin. Pa. è presente all’ATM, all’AMIU, alla Campari

di N Novi e alla Valeo di Felizzano. Come pure Feli alla Martini e Rossi di Asti, alla Michelin di Cuneo e addirittura nella Fiat torinese, regno incontrastato della Fiom: “Con loro siamo in causa per il riconoscimento delle trattenute sindacali”.

Terzo Valico: per la triade s’ha da fare CGIL, CISL e UIL sono favorevoli al Terzo Valico, tra Piemonte e Liguria. Non lo dicono tanto apertamente e non prendono posizioni ufficiali nella spinosa vicenda della nuova linea ferroviaria proprio per evitare di essere fraintesi, o per non indispettire qualche associato, probabilmente contrario al traforo. Parla per tutti – ma assicura che gli altri sono d’accordo – Alessio Ferraris della CISL: “Il terzo Valico va fatto, darà lavoro a migliaia di persone per dieci anni, solo per la realizzazione. Poi ci sarà l’indotto. Per evitare di ripetere gli errori del passato e fare in modo

che non sia una nuova TorinoLione, tutto l’iter deve essere all’insegna della trasparenza e del dialogo”. Se servono altri test ambientali, insomma, vadano fatti. Se è necessario interpellare altri scienziati circa i rischi alla salute, che si proceda. Tutto, anche smuovere il Ministero della Salute, già che abbiamo il massimo rappresentante in casa nostra. L’importante, dice la CISL, è che la gente sia coinvolta e rassicurata. “La prospettiva di lavoro è allettante” conclude, “Non ci capiterà mai più un’opportunità del genere”.

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ATTUALITÀ

ATTUALITÀ A

Outlet e piccolo negozio: due pesi e due misure Piero Archenti

Ma la legislazione è una soltanto. Nel frattempo le associazioni stanno a guardare?

Molti già lo sanno perché ne hanno parlato tutti i media locali una ventina di giorni fa ma, giusto per rinfrescare la memoria a chi di dovere, ricordiamo che, passando in via Alessandro III, nel tratto fra via

Trotti e Corso Roma, non passano inosservate le vetrine di due negozi di abbigliamento su cui spiccano cartelli di protesta nei confronti degli “Outlet” (vedi foto a destra). Una protesta però, rivolta soprattutto nei confronti di chi dovrebbe far rispettare le normative vigenti in fatto di saldi ma che, di fatto, vengono imposte soltanto ai commercianti tradizionali ignorando bellamente quanto succede negli Outlet. “I risultati sono stati un grande interesse da parte di tutti i media locali, e con questo colgo l’occasione per ringraziarli tutti - chiarisce Simone Lumina, titolare del negozio di abbigliamento “Il Barbiere di Rio” e ideatore della singolare protesta - una grandissima solidarietà da parte di colleghi commercianti oltre all’ap-

provazione da parte dei cittadini e dei clienti, sono mancate soltanto due cose; è mancato il coraggio da parte dei commercianti di seguire l’iniziativa nonostante le molte parole di consenso, probabilmente per la paura di una eventuale sanzione, così come sono mancate le parole delle associazioni”. Nessun segnale infatti, a detta di Lumina, è giunto da parte delle due maggiori associazioni di categoria (Confesercenti e ASCOM) il che evidenzia un loro possibile imbarazzo di fronte ad un problema che farebbe emergere un probabile conflitto d’interesse. Infatti, entrambe hanno iscritti provenienti dall’una e dall’altra parte. Un problema di lana caprina. Non si può tutelare uno senza danneggiare l’altro...e viceversa! “Purtroppo, ancora una volta abbiamo confermato, come categoria - aggiunge Lumina - che i timori sono sempre da freno alla voglia di cambiare. Io chiedo, anzi spero, che i miei colleghi prendano coraggio e capiscano che questo tipo di iniziative sono fatte innanzitutto per la tutela del loro posto di lavoro e quello dei loro dipendenti, sono fatte per

strutture sorte sotto la defila legalità, perCommercianti nizione di “Outlet”, non seché le strutture disobbedienti guono le stesse regole a cui degli Outlet, contro i mega siamo sottoposti noi del cencome sostengo centri tro commerciale naturale. Ci da sempre, desentiamo vittime di tutto quevono essere nosto e, per ora, iniziamo con quemate come qualunste azioni di disturbo per far capire que altra cosa in Italia, anche ai clienti cosa stiamo subendo ma sono fatte principalmente per da dodici anni a questa parte”. la tutela del consumatore che deve Insomma, al di là delle congratulasapere cosa compra nei negozi trazioni e le pacche sulle spalle da parte dizionali e cosa acquista all’interno dei colleghi perché mai non vengono di quelle strutture”. esposti cartelli di protesta in tutte le Il messaggio di Lumina è stato fatto vetrine così come hanno già fatto i suo anche dal titolare di “GENUS”, il due apripista? negozio confinante, gestito da GiorIl commercio langue, ma non è certo gio Chiarolanza, il quale, raccolto stando asseragliati nel loro piccolo l’invito, ha collocato anch’egli nelle “regno”, ignorando quanto accade sue vetrine due cartelli con lo stesso proprio a loro danno che lo salvemessaggio. “Sono d’accordo - ci sotranno da un inevitabile declino . tolinea Chiarolanza - perché quelle

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NATURA

La minaccia vampira arriva con l'AutoZug Niente fantasy alla Twilight: sono le zanzare a succhiarci il sangue

L.P.

La Lega Lombarda dei 29 comuni si è nuovamente coalizzata. Tutti contro un nemico difficile da debellare, pungente, fastidioso, che dispone di una flotta aerea temibile. E che non risparmia vecchi, donne né bambini. La crociata contro le zanzare ha inizio. Sette milioni di euro, o giù di lì, saranno spesi in Piemonte per cercare di ridurne il numero, sia per quelle notturne – ne esistono undici specie – che per la temibile zanzara tigre che punzecchia di giorno. Alessandria da molti anni è capofila di un progetto di lotta biologica contro le zanzare, che consiste nello sterminare le larve prima che possano prendere il volo, in modo del tutto naturale. Si utilizza un batterio, Bacillus thuringiensis istraelensis, che agisce nell’apparato digerente delle larve, facendole morire ancora in fasce. Non si usano insetticidi né altre sostanze chimiche. A capo di questa spedizione spedizione senza fine c’è l’entomologo iraniano Asghar Talbalaghi che combatte zanzare da una vita. Vive a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, ma la sua seconda casa ormai è il laboratorio dell’ARPA in spalto Marengo. Lì, con la sua equipe – una decina di giovani ricercatori – studia, analizza, mappa e stermina gli insetti succhiasangue. È a capo dell’European Mosqui-

to Control Association, un’ente scientifico votato alla riduzione delle zanzare non solo in Italia, ma in tutto il Vecchio Mondo, perché potenziali portatori di malattie dal carattere pandemico e terrificante per l’ecosistema. Talbalaghi è una figura scientifica controversa, proprio perché le sue esternazioni su catastrofi naturali a qualcuno appaiono esagerate. Un modo per tenere desta l’attenzione della comunità scientifica e dei media (Talbalaghi è molto attento a divulgare le sue iniziative), oppure per dare un senso alle sue ricerche che in gran parte vengono

finanziate con soldi pubblici? Per pagare una “guerra” è necessario convincere i foraggiatori di un imminente pericolo (chiedetelo agli Americani). E le zanzare, secondo Talbalaghi, sono molto pericolose. Minuscoli terroristi che vogliono sconvolgere il nostro ambiente.

L’entomologo Talbalaghi lancia l’allarme: le zanzare esotiche rischiano di sconvolgere l’ecosistema e trasmetterci malattie

Cataclismi o meno, la iattura delle zanzare in estate è un problema ben noto, dalle nostre parti. Fiumi, torrenti e risaie sono l’habitat preferito dalle zanzare, che depongono le uova nei ristagni d’acqua. Va bene anche il sottovaso sul balcone. Da una decina d’anni le zanzare alessandrine sono state ridotte di numero grazie al batterio “israeliano” e all’alleanza tra comuni. Peccato che la Lomellina, paradiso terrestre per i vampiri ronzanti, non sia della partita. E che quindi le zanzare pavesi abbiano buon gioco su gambe e braccia mandrogne: “Le culex e le pipiens (due specie) percorrono anche 50 chilometri dal luogo di nascita”, conferma Talbalaghi, “E sono tanto più cattive quelle al di là del Po”. I poveretti di Isola Sant’Antonio, infatti, devono blindarsi in recinti e zanzariere giganti pur di evitare l’invasione. “Abbiamo calcolato che in dieci minuti una persona può essere punta

accorgimenti sulla semina e gli allagamenti ritardati, si riduce la nascita di almeno due cicli”. Ma non è tutto. La minaccia arriva dal Nord. Via treno. Talbalaghi ha recentemente tenuto una conferenza in Olanda, mettendo in guardia mezza Eu Europa sul turismo A Isola zzanzaresco. L’AutoSan’Antonio slaap e l’Autozug, 22 morsi in 10 infatti, sarebbero potenziali veicoli minuti. di malattie, in tutColpa delle ti i sensi. Rotterrisaie pavesi d dam e Francoforte son sono i due centri continentali da cui arrivano le merci del Far East asiatico. Le piante esotiche che sbarcano nei container potrebbero trasportare involontariamente specie di zan22 volte”. zare molto più cattive delle nostre Ma non è tutto: “Le zanzare sono campagnole. Il rischio è che siano considerate un vero e proprio inportatrici sane di malattie capaci quinamento, pertanto chi trae di falcidiare gli uccelli migratori in un profitto dalle risaie, è tenuto sosta nella Pianura Padana. a ridurre il numero degli insetNon solo turisti, dunque, anche ti”. Operazione costosa, ma nulzanzare assassine. Allarme ingiula in confronto ai milioni di euro stificato o reale minaccia?: “La moche i produttori di riso intascano ria di merli in Germania potrebbe dai raccolti: “Tra l’altro abbiamo essere proprio causata dal virus sperimentato che se si applicano usutu”, ammonisce l’entomologo.

La guerra alle zanzare ci costa 7 milioni di euro. E La Lombardia sta a guardare La Regione Piemonte, a differenza della Lombardia, da anni si è dotata di un legge regionale per combattere le zanzare. Quest’anno sono stati stanziati – tra progetti di informazione e attrezzature scientifiche, sette milioni di euro. Per l’anno 2012 il Progetto Unitario di lotta alle zanzare in risaia prevede un importo di € 5.375.430,12; quello di informazione e monitoraggio della diffusione dei vettori di patologie umane e animali veicolati da zanzare: € 180.000; per le iniziative per gli interventi di lotta alle zanzare per le aree urbane: € 919.569,88; altre spese per € 525.000 fanno lievitare lo stanziamento contro gli insetti vampiri a 7 milioni.

La Regione Lombardia, invece, 0, poiché – nonostante abbia al suo intero il più grande polo risicolo del mondo – non ha mai pensato di affrontare il problema in modo omogeneo e duraturo nel tempo. Si lascia all’iniziativa dei singoli comuni ed enti minori. Un po’ come se si negasse l’esistenza del problema. A Pavia, magari.

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CRONACA

Far West nel mondo della notte? Aldo Monta

ne, se si lascia scappare una parola di troppo: “stiamo lavorando e valutando tutte le ipotesi”, sono le parole di prassi per dire che non c’è nulla di nuovo sul fronte delle indagini e che non è il caso di insistere, tanto non ci dicono niente di più. Anche se si lascia scappare che “a breve” il quadro generale del ventina di giorni. Molti dei quali co contesto potrebbe delinearsi. ni di giugiu nei primi dieci giorni Sper Speranza, o certezza? “I nza?, gno. Una coincidenza?, pers personaggi che gestiscono no siamo spettatori inqu questi posti sono noti”, consapevoli di qualLa “malavita” conferma, “ma per ora cosa di più grosso, non ci sono ipotesi che ha messo gli che sta accadendo facciano pensare ad occhi addosso nel mondo della episodi collegati tra ai locali di notte? Dalla Queloro”. stura di Alessandria, strip? C Che sia una caso anche nbocche cucite: le inil controllo dei Carabio, e dagini sono in corso, nieri dell’ispettorato del non c’è nulla di nuovo da riLavoro al “Bunga Bunga” dove, velare. Figuriamoci il capo della ohibò, sono state trovate giovani Squadra Mobile, Domenico Lopain abiti succinti non in regola con

Omicidi e delitti a catena. La movida notturna è sconvolta 19 maggio: muore Giuseppe Pulerà, 60enne gestore del “Leopardo”, night di Tortona. I colpi di pistola sparati da un presunto rapinatore gli sono stati fatali. 6 giugno: rapina “anomala” ad un imprenditore di Mandrogne, P.B. Derubato di mille euro e del Rolex. Viaggiava in Ferrari. E poi rissa in un locale al Cristo a colpi di badile, un buttafuori che spacca la testa ad un cliente insistente e fiamme a locali che devono ancora aprire. Locali notturni. Un’escalation di fatti di cronaca nera concentrati in una

i contratti di lavoro? Il circolo privato era di fatto un night, scrive una nota ufficiale. Ma va? E chi lo avrebbe mai detto? Poi ci sono le fiamme che hanno distrutto il Vanity, un locale che avrebbe dovuto aprire nella zona industriale D3, sempre ad Alessandria. Ignoti hanno usato un’auto rubata come ariete per

La Polizia indaga. Ma sembra che gli episodi non siano collegati (almeno non tutti)

sfondare la porta d’ingresso, poi hanno appiccato il fuoco a tutto. Un chiaro episodio di ritorsione o intimidazione. Il titolare, della

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provincia di Brescia, a chi ha pestato i piedi? Da fonti non ufficiali pare però che l’episodio del “Leopardo” non sia collegato con la storia dei locali alessandrini. In ballo ci sarebbero interessi personali e vicende legate a famiglia, sentimenti e, ovviamente, anche i soldi. Per tutti gli altri fatti di cronaca

nera e giudiziaria avvenuti in poco meno di un mese, lasciamo che gli investigatori facciano luce... sui night.

tic

7-8-9 Settembre 2012 OVADA (AL)

Provincia d Provin di Alessandria Assessorato ssessorato Sport & Politiche giovanili

PREMESSA Giovani consapevoli, che vogliono andare oltre le apparenze. In una società dove si viene bombardati da una marea di stimoli, la maggior parte falsi e inutili, talvolta devianti, saper “leggere ed interpretare” i fatti rappresenta la nostra, forse unica, scialuppa di salvataggio. PROMOTORI Provincia di Alessandria, Comune di Ovada, Centro Pace “Rachel Corrie”, Articolo 21, Liberainformazione, Associazione Memoria della Benedicta, Rivista “Il Clandestino”, Libera Alessandria. OBIETTIVO Il progetto del I Campus Giornalistico dedicato alla Memoria di Roberto Morrione, organizzato dalla Provincia di Alessan-

Raffaele Breglia Assessore allo Sport e alle politiche giovanili

dria, dal Comune di Ovada, dal Centro Pace “Rachel Corrie”, e all’interno del Premio Testimone di Pace, mira a fornire ai giovani i mezzi per leggere un evento, una situazione con cognizione di causa, vedere il fatto per quello che è. Avere una visione aperta cercando di capire al di là della parole il significato, leggendo e comprendendo così la società in cui viviamo.

minorenni si deve allegare la manleva) che possono trovare sui siti di: Testimone di pace www.testimonedipace.org Per informazioni Grazia Poggio e Silvia Fortunato: Tel. 334 7006535 - info@testimonedipace.org Provincia di Alessandria www.provincia.alessandria.it/ settore Sport e Politiche Giovanili. Per informazioni Ezio Balostro: Tel. 0131/304007 - ezio.balostro@provincia.alessandria.it. Verranno accettate le prime quaranta (40) iscrizioni pervenute entro il 31 luglio 2012. Agli iscritti verrà inviata una mail di conferma. Sono a carico dell’organizzazione i costi di soggiorno dei partecipanti.

DESTINATARI Ragazzi delle scuole superiori e universitari DURATA Venerdì 7, Sabato 8 e Domenica 9 Settembre 2012. ISCRIZIONE I/Le giovani degli Istituti Superiori e dell’Università che intendono iscriversi devono compilare la Scheda d’Iscrizione (se

Roberto Morrione

Nato a Roma il 4 giugno 1941, nel Ro 1962 entra in i RAI RA come giornalista della redazione di Rotocalco televiredazio sivo, quindicina quindicinale diretto da Enzo quindi Biagi. Passa poi iagi Pas po a Servizi Speciali e a TV Sette con co Brando Giordani. Nel 1969 entra al Telegiornale unien co che, che nel 1975, 1975 diviene TG1: lì rimane nel 1983 il ruolo di ne ed assume assum ass caporedattore della cronaca e nel caporedatto 1991 il vicedirettore. 1 ne diventa dive Dal ‘92 è al TG TG3, dove inventa la

formula delle copertine dell’edizione delle 19 e realizza editoriali, servizi speciali sulla mafia, reportages e “dirette” dalla Francia e dalla Spagna, nonché la conduzione in diretta della rassegna stampa notturna. Nel 1993 diventa codirettore al TG2 diretto da Paolo Garimberti. Nel ‘94 dirige Televideo e dal ‘96 al ‘99 è Direttore di Rai International. Nell’aprile 1999 fonda Rai News 24,

il primo canale “all news” del servizio pubblico prodotto interamente in digitale, che dirige con crescenti successi fino al 2006 quando va in pensione dalla RAI. Dopo la pensione, collabora con don Luigi Ciotti e diventa direttore di LiberaInformazione impegnandosi fortemente nelle battaglie antimafia e nella formazione di giovani redattori impegnati nel sociale. Nel corso della sua carriera Mor-

rione ha ricoperto numerosi incarichi nel sindacato dei giornalisti e nell’ordine professionale ed ha avuto per un breve periodo l’incarico di commissario straordinario del Teatro dell’Opera di Roma. Si spegne il 20 maggio 2011 a Roma. Poco dopo la sua morte, nell’ambito del Premio nazionale Ilaria Alpi, viene istituito un premio annuale per il giornalismo investigativo televisivo a lui intitolato.

Campus C s

INTERVERRANNO COME RELATORI INTE Loris Mazzetti

Luciano Scalettari

Andrea Di Stefano

giornalista, orna comincia a lavorare in Rai ai nel 1980. È stato regista di numerosi programmi televisivi numer tra cui Il Fatto di Enzo Biagi. Attualmente è capostruttura di Attual Rai 3 a Milano e responsabile di vari programmi come Che tempo fa. Docente di “Teoria e che fa tecnica del linguaggio televisivo” tecnic all’Università di Modena e Reggio Univers Emilia. Nel Ne 2010 realizza per Rai trasmissione in 4 puntate 3 la trasm Vieni via con me presentata da ni v Fabio Fazio e Roberto Saviano. marzo 2010 è stato sospeso Nel m per 10 giorni dalla Rai per aver pubblicato un articolo su Il pubbl Fatto o Quotidiano, nel quale denunciava i mancati introiti denun derivanti dal non mettere in deriva onda programmi come da alcuni a Ballarò e AnnoZero in campagna Ballar elettorale. Scrive per Il Fatto eletto Quotidiano e sul sito online di Quotid questo giornale possibile leggere il suo blog. èp

giornalista dal 1987. Dal 2000 è inviato speciale di Famiglia Cristiana. È stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto AlpiHrovatin, dal marzo 2004 all’8 febbraio 2005, quando si è dimesso dall’incarico. Si occupa in particolare di Africa, temi d’attualità sociale e di giornalismo d’inchiesta. Ha vinto nel 2000 e nel 2006 il Premio giornalistico Saint Vincent. Tra le sue pubblicazioni: Ilaria Alpi. Un omicidio al crocevia dei traffici con Alberto Chiara e Barbara Carazzolo (Baldini & Castoldi, 2002), La lista del console. Ruanda, 100 giorni un milione di morti (Edizioni Paoline, 2004), 1994 con Luigi Grimaldi (Chiarelettere, 2010).

giornalista e autore radiofonico, direttore del mensile di finanza etica e economia sociale e sostenibilità Valori, collabora con Rainews 24, Repubblica e l’Agenzia Giornali Locali del Gruppo Espresso. Con Gianmarco Bachi conduce su Popolare Network “Il giorno delle Locuste”, settimanale di approfondimento sulla finanza e l’economia, dopo una lunga “militanza” come Professor Di Stefano alla fortunata trasmissione di Radio Popolare “Sansone”. Per La Nuova Ecologia ha pubblicato tre inchieste “storiche”: la Mafia dei rifiuti, l’amianto a Casale Monferrato e Balangero, il terremoto in Irpinia. Per il settimanale Cuore diretto da Claudio Sabelli Fioretti ha pubblicato il primo articolo sulle “Navi dei veleni e Giorgio Comerio”.

info

Rivista Indipendente “Il Clandestino” formata da un gruppo di giovani ragazzi tutti di Modica, provincia di Ragusa, ha una tiratura di quasi un migliaio di copie, che escono in edicola regolarmente. La rivista rappresenta un’esperienza giornalistica in un territorio non facile dove l’esigenza di raccontare è sempre più impellente. Dall’idea di questi ragazzi sono nati il Festival del Giornalismo e il progetto di rinascita del giornale I Siciliani, fondato all’inizio degli anni Ottanta, il cui rigoroso giornalismo d’inchiesta e di denuncia del malaffare di Cosa Nostra costò la vita al fondatore Pippo Fava; a questo periodico i giovani collaborano insieme ad uno dei fondatori, il giornalista Riccardo Orioles.

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Campus Giornalistico “ROBERTO MORRIONE”

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CULTURA

Poetessa, scrittrice, attivista ante litteram dei diritti delle donne. Impegnata nel sociale (alfabetizzazione dell’Agro Pontino)

Sibilla Aleramo, femminista per colpa degli uomini Fabio Buffa La nostra città ha dato i natali ad una delle figure più tormentate e passionali dell’universo letterario. Una personalità poliedrica, ora complicata e dal carisma forte e battagliero, ora semplice e dalla fragilità disarmante. Parliamo di Rina Marta Felicina Faccio, in arte Sibilla Aleramo, nata ad Alessandria il 14 agosto 1876. Scrittrice, poetessa, comunque donna di cultura nel senso più esteso del termine, icona del femminismo e delle lotte di inizio ‘900

Di origini mandrogne, ma fin da piccola ha girato l’Italia, a contatto con la cultura dell’epoca per l’emancipazione delle donne. Nella nostra città visse solo il periodo in cui era bambina, con il padre, Ambrogio, la madre Ernesta Cottino il fratello Aldo e le sorelle Cora e Jolanda. Il nucleo di quella che divenne Sibilla Aleramo si trasferì prima a Vercelli, poi a Milano. Il padre era un ingegnere, diventato poi imprenditore; la madre aveva un carattere debole, continuamente sobillato dalla malattia mentale, con frequenti crisi depressive. Nel periodo milanese Sibilla era ancora semplicemente Rina Faccio: scoprì subito le proprie attitudini intellettuali e letterarie, “soffocate” però da un ulteriore trasferimento, a Civitanova Marche, località scelta dal padre dove venne chiamato a dirigere un’azienda. La “provincia” frenò la vocazione di Rina. Che venne assunta come impiegata nella stessa fabbrica dove lavorava il papà. Qui conobbe Ulderico Pierangeli, che quando Sibilla Aleramo

era ancora adolescente, sedusse la ragazzina, provocando un’interruzione violenta e definitiva della sua giovinezza. Con quest’uomo si sposò e qualche tempo dopo nacque il figlio Walter. La nascita del bimbo pareva attenuare lo sconforto e la frustrazione per un rapporto caratterizzato dall’oppressione subita dalla Aleramo da parte del marito. Nel frattempo il consorte fu licenziato e la famiglia di Rina Faccio, si trasferì a Milano. Qui iniziano le collaborazioni con le riviste “Vita Internazionale” e “L’Italia Femminile”, dove diventò anche direttore. Ma il marito volle tornare a Civitanova Marche, dove fu chiamato per coprire il posto che inizialmente era stato dato al papà della Faccio. Il ritorno nella provincia marchigiana per Rina rappresenta un periodo caratterizzato dall’oppressione soffocante e dalla crisi psicologica profonda. Tanto che decide di abbandonare la famiglia per trasferirsi a Roma (era il 1902). Qui conosce Giovanni Cena, che diventò poi capo redattore de «La Nuova Antologia», una tra le più antiche e prestigiose riviste culturali. Su consiglio dello stesso Cena, Rina Faccio iniziò a scrivere e rielaborare l’autobiografia della sua storia, dall’infanzia fino alla scelta di abbandonare il marito oppressivo e l’amato figlio. Proprio da quest’ultimo episodio scaturì nella scrittrice la consapevolezza che la rinuncia e il sacrificio di sé, si trasformano in una sorta di inutilità individuale che annientano lo spirito umano. Da queste riflessioni nacque «Una Donna», un romanzo composto tra il 1902 e il 1904, che racconta in modo autobiografico la voglia di uscire dall’oppressione maschilista e di avviare un cammino di emancipazione femminile. Si tratta infatti

di uno dei primi libri “sulle donne”. Rifiutato da diversi editori, fu pubblicato dalla Società Tipografica Editrice Nazionale. Questo romanzo fu tradotto in molte lingue e rappresenta un simbolo nel panorama della letteratura femminista mondiale. Fu in questo periodo che Giovanni Cena trovò a Rina Faccio il nome d’arte che la contraddistingue nei decenni: Sibilla (dal nome mitologico delle vergini dotate di virtù profetiche) Aleramo (tratto dalla citazione della poesia “Piemonte” di Carducci, dove si fa riferimento al suol d’Aleramo). In Sibilla Aleramo nasce così un’unione tra la vita, la quotidianità e la letteratura, che non conoscono punti di discontinuità tra loro. Sull’onda del successo letterario e stimolata dalla vicinanza di Giovanni Cena, Sibilla Aleramo si occupò in questo periodo della creazione delle scuole nell’Agro Romano partecipando attivamente al Comitato per l’alfabetizzazione del Mezzogiorno. Iniziò la collaborazione con vari giornali: tra cui “La Tribuna”, “Il Resto del Carlino”, “Il Marzocco” e “La Grande Illustrazione”. Dopo la relazione col Cena seguirono altre storie d’amore tormentate: toccando l’apice con il rapporto instaurato con Dino Campana, poeta con gravi problemi psichici, che morì in manicomio nel 1932.

Fu anche una “modella”: il suo volto ispirò l’effige sulla moneta da 20 centesimi Dopo aver cullato simpatie e militanze socialiste e antifasciste, Sibilla Aleramo nel 1933 si iscrive all’Associazione Nazionale Fascista delle

Agriturismo La Rianda   

donne artiste e laureate. In questo periodo pubblica tra l’altro, le prose “Orsa Minore” e “Dal mio diario” e la raccolta di poesie “Sì alla Terra”. Ricevendo numerosi premi. Finita la guerra si iscrive al Partito Comunista e inizia un’intensa attività di conferenze, momenti di lettura di poesie e racconti, congressi, che affascinano il mondo culturale internazionale. Continua con le sue pubblicazioni, tra cui “Selva d’Amore”, “Il mondo è adolescente”, “Aiutatemi a dire” e “Dal mio diario”. Sibilla Aleramo festeggia il suo cinquantaseiesimo compleanno con la relazione con il poeta Franco Matacotta, di quarant’anni più giovane di lei. Negli anni ‘20 allo scultore casalese Leonardo Bistolfi fu commissionata la realizzazione della moneta da venti centesimi: lui volle raffiguraci il volto proprio di Sibilla Aleramo. Alle prime ore dell’alba del 13 gennaio 1960, dopo una lunga malattia legata ad un tumore al fegato, Sibilla Aleramo muore. Le sue idee femministe vengono portate avanti dalla nipote, Adele Faccio, leader storica del partito radicale e dei movimenti femministi. In un articolo apparso sulla Stampa alla sua morte, veniva citata la frase che Sibilla Aleramo voleva sulla sua tomba: «Poeta, che credette nel tempo in cui la terra sarà degna del grano, dell’ulivo e della rosa”.

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SOCIETÀ

Il Csi Model ha costruito pezzi unici al mondo. Ma “i ragazzi non hanno manualità né pazienza di costruire poco alla volta”

Modellismo, non è un passatempo per giovani Simone Annaratone

Pilotano da terra gli aerei costruiti nella sede di via Parnisetti Tutto incomincia nel 1961, quando un gruppo di dieci ragazzi alessandrini inizia a far volare in città i primi modellini di velivoli, approcciandosi ai vecchi aeromodellisti dell’anteguerra. E’ così che nasce il CSI Model di Alessandria, società che ormai è attiva sul territorio nazionale ed europeo da oltre 50 anni, collezionando successi, riconoscimenti, medaglie e trofei. In tutta la nostra Penisola, è uno dei pochi Team che al suo interno comprende tutte le specialità del modellismo: aerei, navi, auto e pezzi da esposizione in generale. Abbiamo avuto la fortuna d’incontrare e scambiare alcune battute con cinque personaggi che costituiscono le colonne portanti del gruppo: Mario Arbuffi, Presidente e Fondatore della sezione aeromodellistica, Marco Biorci e Andreino Dainese, della sezione navimodellistica, Roberto Castellaro e Carlo Cervi, della sezione plastimodellistica. Tutti sono accomunati da una passione fuori dal comune, che ben si percepisce dall’entusiasmo, dall’accuratezza e dalla precisione con cui ci hanno introdotto nel loro mondo, complesso e affascinante al

tempo stesso. Ogni sezione, infatti, è autonoma dalle altre, ma ciò non toglie che la collaborazione tra i vari soci sia costante e molto accesa. Arbuffi ci ha spiegato che “negli ultimi anni l’aeromodellismo è diventato una disciplina “d’elite”, con la diffusione di modelli dotati di turbina a reazione sempre più innovativi, ma anche sempre più costosi”. Tuttavia esistono ancora numerose specialità, tra cui spicca il volo vincolato circolare (acrobatico o di velocità), di cui Arbuffi è stato uno dei migliori specialisti italiani, il volo libero senza motore (tipo alianti, in cui si cerca di rimanere in aria per almeno 3 minuti), e i modelli radiocomandati (con un programma di acrobazie da eseguire in 10 minuti). I costi, nel loro complesso, sono molto vari: si va da poche decine di euro, a cifre che raggiungono anche le 20mila. “Ai nostri tempi eravamo noi stessi a costruire e progettare i modelli, sfruttando la conoscenza della

tecnica e l’abilità manuale”. Anche i materiali di assemblaggio sono cambiati, passando dai rivestimenti di carta a quelli leggerissimi di plastica o carbonio. Attualmente il CSI (Centro Sportivo Italiano) Model è composto da un centinaio di soci e in Italia è tra i gruppi storici più e più di 3mila ore di lavoro. Sono organizzati. Partecipa annualmente capolavori che non hanno un valore a una decina di gare e a 5/6 espostimato e non sono in vendita. Per sizioni. Anche la sezione del plastiessere il più fedele possibile all’orimodellismo, infatti, è molto attiva. ginale, Dainese si è servito di appoCon questa categoria s’intende la site fotografie della Galleria d’Arte costruzione di modelli di tutti i tipi, di Torino e, nel corso della lavorapartendo dalle scatole di montaggio zione, ha eseguito più volte che si trovano in commercommer stesse parti, alla ricerca le st cio oppure attraverso verso della perfezione stilistica del la progettazione pererNon è un assoluta. Il CSI Model è a sonalizzata. Comee semplice stato presente a imporhanno sottolineato passatempo: tanti manifestazioni Castellaro e Cervi, dietro ad ogni e mostre in Svizzera e “C’è la massima modellino Francia, oltre a quelle attenzione alla fesul territorio nazionastudi storici e deltà storica, con le, collezionando trionfi l riferimenti e connculturali oltre a un’ottie medaglie, m sultazioni approfononreputazione. Non poteva ma re dite di documentazioni i i e essere altrimenti, vista la professioraccolte fotografiche presenti negli nalità dimostrata. Ogni mese escoarchivi. Questo comporta una conno delle pubblicazioni specifiche tinua attività di ricerca e lo studio scritte da loro, sui più importanti delle vicende del periodo in cui quel mezzo specifico ha operato”. E’, insomma, un’attività che comprende non solo il piano tecnico e pratico, ma anche quello conoscitivo e culturale. Il tutto animato dal confronto di idee tra i vari soci, che rappresenta forse l’aspetto più importante di questa disciplina. Lo scambio di opinioni, pareri e critiche motivate costituisce una solida base su cui si sviluppa tutto il resto in armonia. Discorso simile anche per quanto riguarda il navimodellismo. Non è un caso, quindi, se il CSI Model possa vantare due pezzi unici al mondo come quelli ideati da Andreino Dainese: due modelli di imbarcazioni antiche costruite in maniera maniacale, curando con la massima precisione ogni singolo particolare: dalle colorazioni, ai materiali, alle sculture. Per terminare entrambi Dainese ha impiegato cinque anni

periodici nazionali di modellismo L’unica pecca (se proprio dobbiamo trovarne una) è la mancanza di giovani che si appassionino a questa disciplina. “La scarsità di ragazzi dipende principalmente da motivi di carattere economico: il nostro è un hobby che, se lo si vuole vivere ad alti livelli, richiede costi anche notevoli e quasi sempre i ragazzi d’oggi non si possono permettere di spendere certe cifre. Ma forse la causa più importante va segnalata nella mancanza di manualità degli adolescenti d’oggi. Spesso i più giovani, quando vedono un modellino, ci chiedono solo quanto costa. In realtà il vero piacere del modellismo sta nel percorso di progettazione ed ideazione. Fare ore di sacrifici per poi ottenere il risultato desiderato: è questa la nostra soddisfazione più grande”.

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IL BORSINO DELLA PULCE

Come gli eventi dell'ultimo mese ha 31/05/2012

10/06/2012

31/05/2012 Alessandria valeva

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AAA Vescovo cercasi AA casi

Basta treni, si va in bus Mese da dimenticare per i pendolari acquesi ed ovadesi che dovranno fare i conti non più con i treni, ma con gli autobus. Trenitalia ha tagliato dodici percorsi, sostituendoli con collegamenti via gomma. La scelta decisa-

mente antiecologista è vista con sfavore soprat-tutto dagli utenti: il bus,, infatti, è più lento ed è soggetto agli imprevistii e del traffico. Nonostante n le proteste, le lettere in Regione ed addiritturaa un corteo dei sindaci,, n arrivati ad Alessandria in treno, la decisione è sta-ta irremovibile. Pur di ri-e sparmiare, si chiudono le glinee. Invece dei passeggeri transiteranno sui binari più treni merci.

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Ano lAnomalia tutta alessandrina: da alcuni mesi manca di fatto la guidaa spiri spirituale per i cristiani cattolici. Laa dioc rdiocesi è senza il suo pastore. Il cardina ti dinale Giuseppe Versaldi è infatti vola mvolato a Città del Vaticano per impeg pegni ben più importanti e gravosi.i. È stato sta nominato, come molti sannno, l’equivalente del Ministro delle e

Il posto sicuro non c’è più Grazie all’anticipo dell’IM dell’IMU il Comune di Alessandria potrà p pagare gli stipendi ai di dipendenti. Ma la situazione è p precipitata nelle ultime settim settimane, dopo il “taglio” delle utenze ute (luce e telefono) e la crisi con le municipalizzate, con le ccasse a secco. Una volta il posto sicuro era in banca o in Com Comune. Con gli istituti di credito che

A Tortona la benzina è veramente “verde” v

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Ha aperto una pompa di b benzina ecologica, ricavata da coltivazioni non ad uso alimentare. A Tortona, sulla circonvallazione, si può far rifornimento di bio benzina, grazie alla tecnologia del colosso industriale M&G, che dalla produzione di plastica sta spostando il proprio business sulle energie alternative. I

gestori assicurano che costa un po’ meno, ha prestazioni più elevate della normale “verde” ed inquina molto ma molto meno

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Nonostante le polemiche ricorrenti sulla figura storica dell’imperatore - dittatore Napoleone Bonaparte che accompagnano immancabilmente la rievocazione storica, la Battaglia di Marengo è uno degli eventi più conosciuti a livello europeo su cui do-

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edi Monchiudono i battenti (vedi tuazione te dei Paschi) e la situazione disastrosa di Palazzo Rosso, le certezze sono evaporate sotto il sole di giugno. Dal Teatro (che non riaprirà ancora per un bel po’) alle municipalizzate. Tutte in crisi di liquidità. Dove si può tagliare (dipendenti) non si esita.

Marengo, la Battaglia che divide -5

Finanze. Ma ha però lasciato il palazzo di via del Vescovado e il suo gregge alessandrino-valenzano, senza un “leader”. Probabilmente a settembre verrà nominato il sostituto.

vrebbe puntare per creare turismo intorno ad Alessandria. In migliaia hanno sfidato il caldo per assistere alla riproposizione più o meno fedele dello scontro tra Francesi ed Austriaci, culminato con la vittoria del Corso.

Schiavi nei campi di ortaggi Una quarantina di lavoratori nordafricani erano reclutati secondo le regole del caporalato, ed impiegati nel lavoro manuale in mezzo ai campi di Castelnuovo Scrivia, a raccogliere ortaggi e frutta per anche dodici ore al giorno. Erano trattati da schiavi, per quattro spiccioli di paga. Per un po’ sono stati in silenzio a subire, proprio per il bisogno di soldi, ma,

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alla fine, non ce l’hanno fatta. Disidratati e sfiniti, hanno protestato e fatto scoprire la vergognosa vicenda.

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IL BORSINO DELLA PULCE

anno variato il valore della città 20/06/2012

30/06/2012

30/06/2012 Alessandria vale

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Sportello anti usura Apre ne nella sede di piazza Mentana di Forza Nuova, lo sportello anti an racket e usura, un osservat osservatorio per indirizzare ed aiutare le persone in difficoltà, o che vvogliono solo segnalare episodi sospetti. Sono i aumento gli episodi ep di strozzinaggio e

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di riciclaggio dell’oro usato , in maniera anche non legale. Sul sito www.sos-racket-usura.org vengono messi in rete i filmati dei compro oro scorretti, quelli che non chiedono i documenti ai venditori, né si fanno tante domande sulla provenienza

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del metallo prezioso. Il referente è il segretario provinciale Graziano Canestri. Per contatti: 328/5866371

CRAC FINANZIARIO in Comune Disastro epocale, al pari del crac finanziario della Lehman Brothers, la banca d’affari più importante al mondo che fino al giorno prima di chiudere aveva finto di essere in regola. Ma il castello di carta delle operazioni “virtuali” di spostamenti di capitali e “interpretazioni” nei bilanci sono cadute alla prima folata di vento. Il Comune di Alessandria prende atto del parere della Corte dei Conti e si prepara a subirne le conseguenze, ma non ci sta ad incassare l’umiliazone dello storico fallimento dell’ente pubblico, sommerso dai debiti e dalle difficoltà di liquidità a tal punto da non riuscire quasi a pagare gli stipendi dei dipendenti. “La

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finanza creativa per la Lehman era come un telo che copre a breve termine i problemi, ma allo stesso tempo diventa un incubatore di disastri”, sono le parole dure dell’assessore al bilancio Pietro Bianchi. “Malgrado questo ed altri esempi, purtroppo, in Alessandria, si è continuato a gestire con il metodo della “finanza creativa”, con la logica di non usare la calcolatrice ed i sani principi di buona amministrazione, ma privilegiare l’inventiva”. Alessandria Lehman, dunque. Creatività non è sinonimo di lungimiranza. In poco meno di un mese il Consiglio Comunale dovrà prendere atto del crac e far venire i Commissari da Roma. Uno, due, tre, come le buste dei quiz. Il Rischiatutto mandrogno. “La discrezionalità è finita: la dissennata gestione finanziaria della passata ammini-

strazione è ormai un dato di fatto, nonostante l’ex sindaco continui a dimostrare che non c’é limite al cattivo gusto e trovi il coraggio di dichiarare in queste ore che il dissesto è responsabilità del nostro primo mese di governo”. In effetti l’ex sindaco ha detto, con un po’ di spavalderia, che lui avrebbe avuto la ricetta miracolosa per evitare il patatrac, e che è solo colpa della Rossa se siamo finiti a gambe all’aria. Fino alla fine difende la buona economia di Luciano Vandone.

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D’ora in avanti il lavoro della giunta e del consiglio comunale sarà solo quello di risparmiare e fare in modo che la città non si fermi. Come il ponte Meier: la Corte ha scritto che qualche miolione di euro destinato alla sua costruzione sono stati spesi per altri affari. Rita Rossa si è profusa in parole di speranza (“ce la faremo a risalire la china”), un po’ di prammatica come quando si vuoi cercare di evitare la psicosi collettiva.

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Una finestra sempre aperta sulla tua provincia: www.lapulceonline.it

CHI COSA DOVE QUANDO PERCHÉ

a cura di Vittoria Torriani

COSA

CHI

Qualche giorno or sono ho tirato fuori la

E’ Mario Traverso

l’uomo più anziano della città. che, a 108 anni, è l’uomo più anziano della città. Ha 108 anni e da 8 è ospite della Casa di Riposo “Santi Giovanni e Andrea” di Frugarolo. Nato il 19 giugno 1904 a Castelletto d’Orba, ha sempre vissuto a Valmadonna. Nella Residenza è stata organizzata una mostra fotografica che raccoglie immagini di Mario che coltiva la terra, che percorre, a 101 anni, la Colla in bicicletta e che festeg-

gia i suoi compleanni; del suo matrimonio (è rappresentato anche l’atto); di sua moglie che lo ha lasciato vedovo a 90 anni; di sua sorella Palma, mancata tre anni fa, e dei suoi adorati cani. A festeggiarlo nel giorno del suo compleanno molti abitanti di Valmadonna e il sindaco di Alessandria che, con

la nipote Luisa e alcuni cugini, hanno assistito alla proiezione di un filmato che, in 5 minuti, ha ripercorso i 108 anni di Mario. Prima del taglio della torta, istantanee, ricordi e testimonianze hanno raccontato la sua ironia:“Non so cosa faccio ancora qui” ha detto. Ha solo 7 anni invece

Andreea Marcu, la

bambina di Alessandria che è stata scelta per interpretare Elsa Fornero nel 1957. “Una gran-

de soddisfazione - ha spiegato la mamma Elisabeta, di origini romene - visto che è il suo primo servizio fotografico”. Chi l’ha vista sul set ha confermato la bravura di Andeea, che trovava quasi naturale mettersi in posa e cambiare espressione a comando “Lo prende come un gioco e si diverte moltissimo”.

PERCHÉ Gli alessandrini amano così tanto le rose (s)fiorite nelle aiuole da raccoglierle senza preoccupazioni per farne mazzolini o essenze profumate. Si vedono spesso giardinieri improvvisati che “potano” i fiori. Ma i vasi sul ponte Forlanini sono… spontanei,. Alle rose si sono sostituite definitivamente le erbacce, dopo una lunga lotta tra vegetali.

valigia di

cartone per ripulirla, faccio questa operazione in media due volte all’anno circa, mentre eseguivo il mio lavoro con cura ho incominciato a pensare in quanti sanno cosa significa per noi, che da giovani abbiamo dovuto lasciare i nostri luoghi, amici, abitudini e adattarci al ritmo del posto dove avevamo trovato lavoro e accoglienza, con questa valigia, che era diventata il simbolo degli emigrati. Infatti qualcuno ci schermiva dicendoci: “Sono arrivati con la valigia di cartone e le toppe nel sedere, vedremo come andranno via”. Ma in quanti si ricordano di questa storica valigia? Con questo pensiero fisso ho incominciato a chiedere a qualcuno se la ricordava. Il risultato della mia ricerca è stato interessante. Qualcuno non sapeva neanche di cosa si parlasse, anche se aveva solo dieci anni meno di me; allora ho chiesto a qualche anziano della mia stessa età che era emigrato anche lui. “Oh, si! Mi rispose ma non so dove

o poi verrà fuori uno come me che lo racconta senza arrossire. Oggi so di aver fatto bene a conservare questa valigia e aver mostrato ai miei figli e nipoti le mie umile origini, e grazie alla tenacia e alla collaborazione di mia moglie tutti i nostri sogni si sono realizzati. I tempi sono cambiati ma non troppo, basta voltarsi e guardare indietro vedi questi ragazzoni che arrivano dai paesi più sperduti fra tutti i continenti, e che hanno bisogno di tutto, ma sopra tutto un poco di comprensione ed essere aiutati ad inserirsi nella nostra società, anche loro hanno la sua valigia di cartone come la nostra, e dal peso dei miei capelli bianchi le dico coraggio non arrendetevi e se resterete sempre nella legalità supererete anche voi lo scoglio. Questo è quanto ho mostrato ai miei figli e ai nipoti spero di esserci riuscito.

sarà andata a finire, mi piacerebbe farla vedere ai miei nipotini e raccontarci le nostre origini”. Un altro interlocutore dopo la mia domanda ha risposto: “L’ho cercata in ogni luogo persino nei mercatini dell’antiquariato, ma non ne ho mai trovata

una, ma tu sai dove posso vederne una?” . Certo! - gli risposi - A casa mia: io non l’ho buttata proprio per questo motivo, fa parte della memoria storica della mia famiglia, da qui partono le nostre origini. Una generazione senza ricordi non può sperare nell’avvenire, non serve tacere perché prima

Cav. Lino Cappelli, Alessandria

DOVE

mici sono rimati sulla

xxx

Antichi strumenti astoniRocca di

Pecetto di Valenza, dove sorge il Par-

co Astronomico, fortemente voluto dal Gruppo Astrofili Galilei. Si trova il Sentiero dei Pianeti, due posta-

QUANDO A Castellazzo Bormida ritorna l’Hard

Castle Fest, due giornate di metal infuocato. Sabato 28 luglio

La selezione naturale ha fatto il suo corso. Con un po’ di attenzione in più...

cinque bands si daranno battaglia sul palco dell’HCF: Screaming Venezia,

zioni per telescopi, una stazione meteorologica con webcam, un percorso botanico, un Cerchio Indù (per localizzare sul suolo la direttrice Nord-Sud), un Cerchio di Ipparco (orientato opportunamente sulla linea meridiana), un Plinto di Tolomeo (per misurare la latitudine), una Rosa dei Venti ispirata al suo prototipo che sorgeva nell’isola di Zante, meridiane a ore babiloniche, italiche e francesi. Per informazioni sulle visite guidate e sugli appuntamenti: http:// astrogalileo.altervista.org/.

giovane e promettente band metal core locale, Ritual of Rebirth. Seguirà il rock’n’roll degli Sfregio, poi toccherà ai Methedras e ai Necrodeath. Domenica 29 i toni non si smorzeranno e la giornata si aprirà con l’hardcore old school dei Deep Throat. Toccherà ai Dustineyes proseguire con il loro originalissimo ed accattivante rock stradaiolo. Suoni cupi tra il gothic metal anglosassone ed l’hard rock oscuro di chiara matrice svedese sono le coordinate stilistiche che gli Scarlett D.Gray presenteranno al crepuscolo prima di lasciar spazio ai Dirty Balls una vera e propria all stars band. Ingresso gratuito.

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SOCIETÀ

Vogliono essere riconosciuti come dei veri sportivi

Acrobati con la pummarola 'n coppa Non è uno sport da Olimpiadi ma l’impegno non è da meno Simone Annaratone

Quando si parla di “pizza” si finisce immancabilmente per apprezzarne il lato esclusivamente culinario, immaginandola appena sfornata e presentata, ancora fumante, al tavolo. Eppure, uno dei vanti del nostro “made in Italy” si sta facendo conoscere pian piano anche

della pizza acrobatica, disciplina singolare ed innovativa che sta attirando un numero sempre crescente di praticanti e spettatori ai vari eventi. Anche Alessandria è salita alla ribalta in questo settore, ancora in fase di sviluppo ed in piena evoluzione. Per alcuni è

da altri punti di vista. Non solo un piatto da gustare nei modi e nei luoghi più svariati, ma anche uno strumento estremamente duttile e malleabile che permette, quando è nella sua fase iniziale di lavorazione (e quindi è ancora un impasto), di essere utilizzato per volteggi, acrobazie, scambi rapidi. Il tutto a diretto vantaggio dello spettacolo e della creatività. Stiamo parlando

considerato come semplice attività ludica e d’intrattenimento, ma per coloro che lo praticano ad alti livelli è uno sport a tutti gli effetti, dal momento che richiede, durante le esibizioni e gli allenamenti, una preparazione atletica non indifferente. Abbiamo analizzato nel dettaglio il mondo della pizza acrobatica facendo una simpatica chiacchierata con Massimiliano

Settembre. Lungo tutta Vasta, responsabile SNIP (Scuola nostra Penisola venla Nazionale Italiana Pizzaioli) in gono organizzate delle Piemonte e Titolare del negozio competizioni tra pizzaioli, che si Planet Pizza, in via Cavour. La nodanno battaglia, a colpi di voltegstra città ospita la sede regionale gi e farina, non solo nel “freestyle” della SNIP e la squadra piemonte(individuale e a squadre) ma anche se di pizzaioli “freestyle”, chiamati nella “pizza larga” (dove vince chi “Mascalzoni Italiani”, è composta riesce ad allargare maggiormente da quattro ragazzi, tutti alessanl’impasto senza romperlo) e neldrini. “Il progetto, a livello locale, la “pizza classica” (assaggiata da è partito quattro mesi fa. Ho alleun’apposita giuria). Lo stesso Masnato questi giovani talenti e ora similiano Vasta è un vero maestro stiamo cercando altri “innesti” per nello stendere gli impasti e, grazie allargare il team” ha dichiarato a questa sua eccezionale abilità, ha Vasta. I fondi per questa iniziativa conquistato addirittura sono arrivati princiil titolo di Campione palmente dai corsi Corsi ad del Mondo nel 2011, per pizzaioli profesAlessandria in occasione del Camsionisti e acrobatiper imparare a pionato “PizzaSana” a ci che Planet Pizza Milano. Insomma, in organizza annualfar volteggiare questo settore Alesmente e che stanno l’impasto sandria è davvero una avendo un discreto delle principali realtà successo. Ora che nazionali e non solo. siamo in piena estaOltre però al lato pratico/agonite, nel calendario dei “Mascalzoni” stico, Vasta sta portando avanti un sono presenti principalmente esialtro progetto: “Stiamo cercando bizioni durante alcuni eventi nei di fare in modo che alla pizza “freluoghi più svariati. Recentemente estyle” venga riconosciuto il titolo la squadra ha messo a segno la sua di sport. Ciò è possibile attraverso prima uscita ufficiale, in occasione una campagna di tesseramento al della festa “FrascaRock & Blues” CESN (Centro Sportivo Educativo a Frascaro, dove ha raccolto un Nazionale). Se si raggiungeranno buon successo. A metà luglio (dal un certo numero di tessere, po20 al 22), inoltre, il Team darà tremo fare la richiesta al CONI e spettacolo a Castellazzo, mentre dunque essere ufficialmente sporper l’esordio agonistico nel montivi veri”. Una domanda, qui, sorge do delle gare acrobatiche naziospontanea: pizzaioli acrobatici si nali bisognerà aspettare fino a

nasce o si diventa? “Ci sono alcuni soggetti che sono più portati, ma in generale basta allenarsi con costanza e metodo per ottenere risultati sorprendenti. Per quanto riguarda il nostro Team, in prossimità degli eventi ci alleniamo tutti i giorni. Mentre, nei periodi interlocutori, ci ritroviamo per due sedute settimanali”. Un aspetto interessante è la naturalezza dei gesti che si acquisisce col tempo. “Così come quando si ha un pallone tra i piedi viene istintivo calciarlo, noi ogni volta che vediamo un impasto siamo portati a farlo volteggiare nei modi più svariati. Ci alleniamo spesso con delle pizze in gomma e ognuno di noi ne ha una o più a casa, sempre a disposizione nei momenti opportuni”. A prima vista sembrano dei gesti semplici, ma in realtà dietro a quelle mosse fluide, armoniche e lineari si nascondono ore e ore di prove. Niente si improvvisa, e i nostri “Mascalzoni” lo sanno bene. Manualità, ottima forma fisica, concentrazione, equilibrio e coordinazione: sono queste le caratteristiche indispensabili che un buon “freestyler” deve avere. E i nostri ragazzi, in proposito, sono un esempio di come ci si possa affermare ad alti livelli con impegno, sacrifici, spirito di squadra e, soprattutto, tanto divertimento.

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SPORT

In cerca di un nuovo Artico dei grigi L’ex bomber resta, ma come osservatore tecnico All’Hotel Ata Executive di Milano, teatro delle trattative di calciomercato, si lavora per la prossima stagione, e l’Alessandria non può stare a guardare. Sono degli ultimi giorni le indiscrezioni che confermano l’accordo con Dario Romano, difensore di scuola Juventus già in forza alla compagine alessandrina, che ne ha ora riscattato il cartellino. Un altro giocatore destinato a restare è Jacopo Fanuccchi, che per la maglia è disposto a spalmare il prorpio ingaggio. Un buon esempio. C’è poi in atto uno scontro

con l’Avellino per il giovane attaccante Ahmed Said di proprietà del Genoa, si prospetta un deciso testa a testa. Piacciono anche il centrocampista del San Marino Del Sole ed il portiere Giacomo Poluzzi. Per quanto riguarda le uscite, Miceli e Pucino passano al Varese, che ora ne detiene interamente i cartellini. Dovrebbe rimanere all’Alessandria anche il bomber Artico, in veste di osservatore e consulente del tecnico. Di certo, ci mancherà nel rettangolo di gioco.

Una Regione nel pallone Stefano Fanti Concentrati sulla nazionale di calcio, impegnata agli Europei in Polonia e Ucraina, molti hanno già dimenticato – alcuni volontariamente – i risultati della stagione 2011/2012 appena trascorsa, ma non noi piemontesi, protagonisti assoluti dell’annata, tra trionfi e retrocessioni. Nella squadra guidata da Prandelli, i colori bianconeri della Juventus dominano con sette convocazioni (più Giovinco, neo bianconero forse solo di passaggio) a cui va ad aggiungersi quella del granata Ogbonna, sintomo esemplare della febbre pallonara che ha contraddistinto la Regione, e dato che tra non molto il prefisso ex contraddistinguerà molti dei capoluoghi, è giusto celebrare l’annata storica. Partiamo da Torino, dove la Juve

Il calcio regionale vive un buon momento, eccetto l’Alessandria Calcio...

Juve e Toro si ritrovano di nuovo in serie A meritatamente campione d’Italia e la squadra di Urbano Cairo promossa in serie A, rappresentano il clou della Regione: cavalcate trionfali per entrambe le formazioni, che tra polemiche d’italico spessore – l’ormai mitologico goal di Muntari in un caso, l’episodio mal gestito di Padova, con tira e molla tra l’assegnazione della vittoria a tavolino dei granata o meno, causa problema all’impianto d’illuminazione, nell’altro - e bel calcio sul campo, hanno intrapreso un percorso parallelo che le vedrà svoltare a gomito per scontrarsi in due, prevedibilmente accesissimi, derby. Le due

sponde del Po’ lo meritano, senza dubbio. Scendiamo di categoria – orientandoci già verso la stagione 2012/2013 - e troviamo il primo e più grave capitombolo della stagione, quello del Novara, che dopo due annate eccezionali in Lega Pro e Serie B, trova l’immediata retrocessione nella massima serie a seguito di un’annata segnata da pochi alti e molti bassi (uno su tutti, il triste teatrino con cui è stata gestita la panchina della formazione azzurra, con la cacciata e riammissione di Attilio Tesser, ed il passaggio sfortunato del veterano Mondonico). Il campo sintetico

Serie A di Calcio a 5, dove quest’anno si è piazzata al sesto posto, ma ha portato a casa, trionfalmente, la Coppa Italia. Come dire, non si vive di sole scivolate. Continuiamo il tour della Regione ed eccoci a Vercelli, dove la Pro Vercelli, una delle compagini storiche del calcio italiano – detentrice di ben cinque scudetti – torna in serie B dopo 64 anni tra Lega Pro e serie C, al termine di una sfida ai play off contro la favorita formazione del Carpi, battuta per 3 a 1 in trasferta ((dopo il pareggio casalingo). Si prospetta un interessante NovaraPro Vercelli quindi, se ne vedranno delle belle. Da Vercelli saltiamo a VerL’effetto Europei bania, dove la squadra di ha portato nuovo casa si è palesata come interesse verso il protagonista assoluta della stagione: prima nel calcio. Gli scandali campionato di Eccellensono (quasi) dime za e conseguente promodimenticati zione in serie D, vincitrice

– che caratterizza lo stadio Silvio Piola – colpisce ancora, e dopo la retrocessione del Cesena (anche la squadra di Campedelli ha il campo con terreno sintetico) tocca ai novaresi: ma siamo sicuri che su questi campi lo sport praticato sia ancora il calcio? Personalmente credo di no, e allora spostiamoci ad Asti, dove sul sintetico si gioca per necessità e regolamento: la squadra nero-arancio, infatti, è impegnata nel campionato di

della Coppa Italia di Eccellenza Piemonte, semifinalista in Coppa Italia Dilettanti e vincitrice della Supercoppa Piemonte, insomma, più di così non si può. Prima della chiusura con i nostri grigi, che purtroppo insieme alla Biellese sono gli unici a non aver ottenuto risultati rilevanti, eccoci a Cuneo, protagonista di un’altra promozione che dalla Seconda Divisione della Lega Pro la porta in Prima. Il tutto grazie al terzo gradino del podio ottenuto durante la regular season, ed alla vittoria ai play off contro la Virtus Entella. Chiudiamo con la nostra Alessandria, che come ben sappiamo non è andata oltre l’undicesimo posto nella Seconda Divisione di Lega Pro, e resta sempre in attesa di una svolta che la riporti ai fasti un tempo. Che 2013 sia l’anno giusto? La Valenzana, dopo la retrocessione riparte senza il patron Omodeo, fusa con il Mado Calcio.

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GIOVANI E WEB BAND ALESSANDRINE

Clara Gallo

Le Foglie di Fica http://www.facebook.com/pages/ Le-Foglie-di-Fica/393765363973147

Seconda tra le Miss in Cittadella, è già stata “avvistata” in un videoclip musicale Le piace il mistero, l’inspiegabile, l’occulto. La miss

Marco Baccari

del mese è un’amante del paranormale. Clara Gallo,

Tra le sue passioni: il paranormale, gli animali e la danza alessandrina 24enne posa sorniona sulle rive del fiume, in tenuta estiva. Non fatevi strane idee. Clara è fidanzatissima, anche se la sua passione è sfilare e farsi fotografare in tutta la sua bellezza. Ha già una discreta carriera alle spalle, tra defilée, concorsi di bellezza e shooting

fotografici. Si può ammirare addirittura anche in un videoclip degli “Avantgarde Boyz”. Ama gli animali, in particolare cani e gatti. Al concorso alessandrino di Miss Cittadella è arrivata seconda. Ma sicuramente avrà molte altre opportunità per mostrarci di cosa è capace.

PosteprivateAlessandria www.posteprivatealessandria.it Aperto 7 giorno su 7. Spedizione pacchi, Raccomandate, Prioritarie, Pagamento bollettini, Ricariche telefoniche Via Mario Maggioli, 30/A - Via Vochieri, 74 - Alessandria (AL) Tel. 0131 75 23 36 - Fax: 0131 75 23 71 - info@posteprivatealessandria.it

Che il rock (e tutto il suo cangiante parentado) non sia più solo una questione maschile- neanche in una provincia dal DNA tradizionalista come questa- è ormai chiaro da tempo. La marea rosa è sempre più alta e dilaga con le sue mille idee che abbattono gli steccati del nostro tormentato panorama musicale, una gentile marea che va e che viene e che nel suo moto di risacca lascia spiaggiate perle rare e preziose. E’ il caso delle Foglie di Fica, quintetto acquese che da qualche tempo a questa parte pare si sia messo in testa di resuscitare la scena rock-wave de noantri riportando in vita- non senza gradevolissime attualizzazioni- il verbo di Siouxsie and the Banshees e simili per dare ad un pubblico sempre più esigente ciò che mancava da tempo: una band raffinata e darkeggiante la cui essenza va a braccetto col quel sound british dei primi anni ‘80 che venne scandito da pietre miliari come “Pornography”, “Seventeen Seconds” e “Faith” dei Cure o “Unknown Pleasures” dei Joy Divison, ispirata a “roba d’oggi” come Goldfrapp, Royksopp, Empire of the Sun, Peter Bjorn and John e anche a yankees d’antan come Patty Smith e MC5; una band senza palle solo da un punto di vista anatomico, ma che creativamente le ha quadrate; una band fuori dagli schemi costituiti, una band bella vedersi e a sentirsi che adorna le canzoni con tappeti di synth spettrali, arpeggioni di chitarra e note ben calibrate, fraseggi di basso limpidi e solidi, batteria lineare come un treno e fitte di violino che di tanto in tanto infilzano la canzone spiazzandone, piacevolmente, la struttura. Il tutto condito comunque da una vena quasi “garage”, punkeggiante nello spirito e nella forma, beat nei momenti più euforici e puramente rock’n’roll in quelli più infuocati. Un magma sonoro esente da inutili salti mortali e supercazzole tecniche ma spontaneo, aggraziato, talvolta essenziale, ricco di atmosfere ora zuppe di pathos, ora irruente e sfrontate capaci di accontentare nichilisti e poeti, darkettoni filo-Robert Smith e adulatori di PJ Harvey, ibridi beatniks sospesi tra Kinks e Strokes e compagni di

sbronze dei New York Dolls. Federica Addari (voce, synth), Chiara Bistolfi (chitarra), Valentina Francini (basso), Alessandra Chiarlo (violino) e Veronica Viotti (batteria) hanno im-

bracciato gli strumenti (insieme) nel settembre 2011. O almeno alcuni di essi: di fatto, avevano la batterista ma non la batteria e fino all’ ottobre scorso il drumming delle Foglie veniva eseguito su uno sgabello imbottito. Poi un amico fornisce loro una vecchia batteria, e da lì son partite. Tutte provenienti da diverse esperienze musicali, decidono che per la scena acquese è finito il tempo dell’ “only boys” ed iniziano il loro viaggio come cover band. Un gruppo di amiche, insomma, che rispolverano gli strumenti e si lanciano nella mischia sfoderando, in ogni occasione live, un look completamente diverso, dai più svariati (ed imprevedibili) connotati. Provare per credere. In conclusione, è naturale che in molti si stiano chiedendo da dove abbiano mai tirato fuori un nome simile; bene, ve lo spieghiamo con le loro stesse parole: “Il nome è nato, come noi, per gioco. Nessuna di noi pensava, all’inizio, che il nostro progetto sarebbe sfociato in concerti all’interno di locali e festival... così quando amici e amiche, prendendoci in giro, ci assegnavano nomi assurdi (ovviamente legati al sesso), abbiamo preso per buono quello che ci sembrava il più simpatico, “Le Foglie di Fica”. Quando ci hanno proposto la prima data, abbiamo tenuto quello con l’idea di cambiarlo da lì a poco... col tempo, però, è nata una sorta di affezione e così abbiamo deciso di tenerlo”. Le FdF si esibiranno- vestite chissà come- il 6 luglio in piazza Italia a Cassine e l’8 luglio al Golf Club di Acqui Terme. Per altre date ancora da definirsi consultare la loro pagina Facebook.

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IL MORSO DELLA PULCE Prendetevela pure... ma sul ridere!

SATIRA

Rossa, Bianchi, Neri e la voce del verbo tagliare Gennaro Valotto

Ma adesso, se uno avesse mai un credito col Comune di Alessandria, come può ottenere i soldi se non riesce neppure a telefonare visto che, come è stato scritto, la Telecom ha tagliato i telefoni perché ci sono molte bollette in sospeso? E’ una faccenda complicata, bisognerebbe vederci chiaro. Peccato che abbiato tagliato anche la luce, perché l’Enel è più o meno nella stessa Iniziato il situazione della compaconcorso “Cosa gnia telefonica: aspetta taglieranno soldi che probabilmente non arriveranno in oggi”. tempi brevi. Si attendono A Palazzo Rosso è iniconsigli. Nel ziata una nuova comfrattempo, Albania petizione: si intitola e Marocco hanno “Cosa taglieranno oggi”. C’è un ufficio preposto promesso il loro a raccogliere le puntaaiuto te degli scommettitori; ogni secondo giovedì del mese si farà il punto della situazione e tutti quelli che avranno indovinato i tagli effettuati riceveranno significativi premi, come

TUTTI LEGGONO

una risma di fogli bianchi da utilizzare in ufficio, un set di biro e matite, dieci rotoli di carta igienica con la speranza che quest’ultimo dono venga condiviso con i colleghi nel momento del bisogno. Per giocare a “Cosa taglieranno oggi” si deve compilare una scheda stampata con toner scadente su zare, giusto occuparsi di carta riciclata. E si deve pagare quelli piccoli). una quota di un euro a scheda: i E Oria Trifoglio? Pare che da gineproventi serviranno a pagare l’imprecoloca ne abbia viste di tutti i colori. sa di pulizie che si occupa, in particoDunque, a Palazzo, ci sta benissimo, lare, dell’ufficio del sindaco Rita Rosperfettamente a proprio agio. sa, la quale, insediandosi in Comune, Intanto la corte dei conti sta contegmanifestò sì il desiderio di fare puligiando e magari ci darà un contentizia, ma si rivolse immediatamente a no rimandando a settembre ogni senuna cooperativa sociale rigorosamentenza. Nel frattempo Rita (la) Rossa te di sinistra. cercherà di tagliare ancora. Poca carCerto è che in Comune se ne vedono ta igienica e a un velo solo; niente più di tutti i colori. D’altronde Rita Rosgiornali negli uffici (cavolo: già che sa, per il Bilancio, ha scelto Bianchi manca la carta igienica!), reintrodotti e, come se non bastasse, ha riportato i telefoni a gettone, impianti ad aria in auge l’ingegner Neri. Peccato che, condizionata sostituiti da ventagli tutti insieme, si sia al verde. Un (così si incrementa anComune prosciugato come che il mercato cinese) e l’Agro pontino e dissed’inverno stufa a pelstato come il Carso. E le, un nuovo modelRossa, allora non resta che talo che consente di Bianchi e gliare: Rita ha provvesprigionare calore duto tagliando gli assfregando le mani Neri: ne sessori e affibbiando sulla pelle del corvediamo di a quei pochi decine di po (la cosa può esdeleghe, che nemmeno sere vicendevole: io tutti i colori sanno di avere. Pare siasfrego a te, tu sfreghi no state sorteggiate: il più a me). sfigato è stato Ivaldi, che si è Sono tempi duri, ma la trovato ad avere a che fare con gli solidarietà, per fortuna, è senanimali e con la protezione civile. Il za confini. Lo dimostra il fatto che rischio è che, in un momento di connella città gemellata di Karlovac, che fusione (capita a tutti...) mandi i connon è esattamente nel cuore della tainer nel canile e tre gatti siamesi a Scandinavia, hanno avviato una sotoccuparsi dei terremotati dell’Emilia. toscrizione pro Alessandria “perché Tagliare, tagliare, tagliare: è questa la bisogna aiutare i fratelli più poveri”. parola d’ordine. Dimezzare, poi. Per Promessi aiuti anche dall’Albania e questo è stato creato pure un assesdal Marocco. Il timore è che, anziché sorato ai bambini (se bisogna dimezsoldi, ci mandino del personale.

Freddure alessandrine Fabu

La giunta di Rita Rossa prevede soltanto una donna. In tempi di crisi non ci si può permettere di perdere tempo per colpa di «quei giorni...»

forza geologica che spinge l’Africa contro l’Italia. L’unica speranza per rilanciare il turismo alessandrino è attendere di ritrovarci la piramide di Cheope in piazza Marconi

Ad Alessandria si prevede un’estate con caldo record, fino a 38 gradi. E che problema c’è: noi siamo abituati da anni a metterci a novanta

Ad Alessandria c’è talmente crisi, che il mosaico del palazzo delle poste è stato declassato alla categoria «puzzle»

Il Ministero dell’istruzione è talmente senza soldi, che alla prova d’italiano di maturità la traccia era su Flavia Vento

Ad Alessandria c’è talmente crisi, che i monumento di Urbano Rattazzi sarà sostituito da quello di Scilipoti

Il teatro comunale di Alessandria è ancora pieno d’amianto. La Rossa sperava che nel frattempo si fosse trasformato in bicarbonato

Gli economisti: «la crisi economica è anche una questione psicologica». Infatti ho perso il lavoro, sono entrato in depressione e sto spendendo un capitale dallo psicologo

Piercarlo Fabbio: «con noi la bonifica del teatro aveva un ricorso definito». Vedi il Cittadella Secondo recenti studi, è in atto una

Gli studiosi dei terremoti: «la geologia dell’Italia sta cambiando». Può essere la volta buona che Alessandria si sposti in Svizzera

“Save the children”: «l’Italia è il paese europeo con l’infanzia più a rischio». Infatti molti bambini di oggi rischiano di diventare già a 20 anni consiglieri comunali

Mandateci le vostre foto con una copia de La Pulce! Le più originali potranno ricevere la t-shirt con la nostra mascotte: la pulce che salta. info@lapulceonline.it

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CUCINA

Le Ricette della Pulce Damiano Gasparetto

Ingredienti Ingred Ing redien ienti nti per 4 persone person per sone e

Preparazione

100g di piselli sgranati

Mondate le verdure e lessatele separatamente; per quanto riguarda le patate aggiungete all’acqua di cottura 1 cucchiaio di aceto. Tagliate a dadini carote e patate e a tocchetti i fagiolini, unite le verdure ancora calde e conditele con l’aceto rimasto. Quando le verdure saranno fredde aggiungete i cetrioli tagliati a rondelle ed i capperi dissalati; condite con olio, sale e pepe. Amalgamate la maionese mescolando con cura, disponete poi l’insalata su di

100g di fagiolini 2 carote piccole

Vi è mai capitato di avanzare degli ingredienti e non sapere che fare? Il cuoco de La Pulce, Damiano, ci insegna a non buttar via niente, creando due piatti con una spesa unica!

1 patata grossa 5 cetriolini sott’ aceto 3 cucchiai di maionese 1 cucchiaio di capperi sotto sale 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine

L’insalata russa Ciao a tutti e ben ritrovati, vi siete mai chiesti quali siano le vere origini di questo piatto? Dovete sapere che la prima ricetta venne creata intorno agli anni sessanta dell’Ottocento da Lucien Olivier nelle cucine del ristorante Hermitage di Mosca. Il grande chef Olivier la creò usando ingredienti costosissimi e ricercati quali aragosta, caviale, tartufo, anatra. Essa divenne molto presto popolare tra i clienti abituali del locale e probabilmente si trasformò nel suo piatto simbolo: la sua ricetta precisa era talmente importante da essere tenuta addirittura segreta, e ancor più quella del condimento. La ricetta proprio perchè preziosa e ricercata venne poi tuttavia trafugata e rivenduta agli editori, diffondendosi così in tutta Europa. Ne nacquero dunque diverse varianti anche e soprattutto con ingredienti più economici.

2 uova sode 1e ½ cucchiai di aceto di vino bianco sale e pepe bianco q.b.

Anche la costosissima maionese di Olivier fatta esclusivamente con aceto, senape ed olio di oliva della Provenza venne sostituita da aceti e oli caserecci. Di qui in poi la storia è varia e tormentata, nel Settecento, era nota come insalata alla genovese, perché considerata uno dei principali piatti presenti nei pranzi di gala dell’aristocrazia ligure. Preparate in svariati modi, l’insalata russa è oggi formata (per lo meno nel nostro paese è così) principalmente da verdure e maionese, consumata in tutta Italia, e può essere servita come antipasto durante tutto l’anno. In Italia ce ne sono tante varianti, a seconda dei gusti e delle regioni, io ve ne propongo una abbastanza semplice, alla quale potete aggiungere a piacere, tonno, prosciutto, pollo, gamberi, ecc...

Con gli stessi ingredienti Bè sicuramente la prima cosa che mi vien in mente è un bel minestrone (da servirsi tiepido vista la stagione), ma non è finita qui, innanzi tutto i cetriolini potrebbero essere un ottimo e dissetante aperitivo. Poi potreste, anzi che far lessare le uova utilizzarle per una sostanziosa frittata con i piselli, da accompagnare ad una bella insalatona ottenuta con le restanti verdure lessate e condita con olio ed aceto. Uh che sbadato mi stavo scordando i capperi e la mayonnaise... allora facciamo

cubo

un passo in dietro; anzi che utilizzare due uova per la frittata conservatene uno, fatelo lessare, raffreddare e sgusciatelo. dividetelo a metà, privatelo ora del rosso che sbriciolerete ed unirete alla maionese assieme ai capperi e ad uno dei cetriolini precedentemente tritati. Riempite ora le due “ciotoline” ottenute privando l’albume del tuorlo con il composto ed il gioco è fatto. Non mi resta che augurarvi buon appetito e darvi appuntamento al prossimo numero

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lo sport al

un piatto di portata e servitela decorata con le uova tagliate a spicchi o rondelle. Come già detto questa è solamente la ricetta tipo a cui tutti siamo abituati, ma ne esistono innumerevoli varianti; io personalmente la preferisco con l’aggiunta di un poco di tonno passato al mixer (per renderlo più sminuzzato); c’è poi chi aggiunge pomodori leggermente sbollentati, fagioli ecc.. Insomma sbizzarritevi e buon appetito.

il cus piemonte orientale

è un’associazione sportiva, costituita nel 2011 a Vercelli da un gruppo di studenti universitari e sotto l’egida dell’Università del Piemonte Orientale per sviluppare lo sport

universitario

nell’area del Piemonte Orientale.

corsi eventi manifestazioni ioni

Per conoscere il CUS Point più vicino a te visita il sito

www.cuspo.it infosport@cuspo.it Tel. 3392324432

L’associazione ha i propri uffici, aperti dal lunedì al venerdì, ad Alessandria, c/o Dipartimento Disit viale T. Michel, 11 (ex Facoltà di Scienze M.F.N.), Novara c/o la Caserma Perrone Via Perrone, 18 e Vercelli c/o il Dipartimento di Studi Umanistici, Viale Garibaldi. Il programma delle attività sportive per la stagione 2012-2013 prevede ad Alessandria corsi,

manifestazioni ed

eventi aperti sia agli studenti universitari sia a tutta la cittadinanza.

Inoltre gli iscritti alla nostra associazione, presentando la Cus Card, hanno la possibilità di fruire di numerosi sconti negli esercizi commerciali convenzionati nelle province di Alessandria, Novara e Vercelli. Tutte le informazioni sul programma delle attività, i corsi, le convenzioni, gli orari di apertura dei nostri uffici sono disponibili sul nostro sito www.cuspo.it. Potete inoltre contattarci via mail: infosport@cuspo. it oppure telefonarci al n. 3392324432.

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EROS

Genitali Maschili:

Genitali Femminili:

PRINCE ALBERT: è il più popolare dei piercing tra quelli sui genitali maschili. Il foro viene fatto attraverso l’uretra ed esce dietro la base del glande. AMPALLAG: piercing che passa attraverso il glande appena sopra l’uretra (orizzontalmente da sinistra a destra). FRENUM: collocazione del piercing dietro al glande, attraverso il filetto di pelle. GUICHE: piercing orizzontale posizionato tra la fine dello scroto e l’ano. FORESKIN: piercing posizionato a circa 10-15mm dalla fine del prepuzio.

GUAINA CLITORIDEA (Verticale o Orizzontale: uno dei piercing femminili tra i più popolari. Viene posizionato verticalmente o orizzontalmente attraverso la sottile guaina di pelle che ricopre il clitoride. GRANDI LABBRA: è il peircing delle labbra esterne della vagina (grandi labbra). Si possono posizionare in qualunque punto della loro lunghezza. PICCOLE LABBRA: piercing delle labbra più sottili interne alla vagina CLITORIDE: piercing che passa attraverso il clitoride vero e proprio. Può essere collocato orizzontalmente o verticalmente. Va tenuto presente che non tutte le donne hanno l’anatomia per assicurare il successo di questo tipo di percing. PRINCIPESSA ALBERTINA: l’equivalente femminile del “Principe aloberto”. Questo piercing uretrale passa attraverso l’apertura dell’uretra ed esce circa 10mm più in basso.

Fare un piercing “lì” è la scelta di chi ha una vita sessuale intensa o vuole stupire il partner

Piercing molto intimi Marco Baccari Se pensavate che tatuaggi e piercing ai genitali fossero solo un mero vezzo estetico per persone interessate solo ad “addobbare” le proprie parti intime, vi sbagliavate di grosso. Installarsi un anello, un pomello di ferro, tatuarsi un grifone o quel che è sul pene o nella vagina ha soprattutto una funzione (oltre che indubbiamente esibizionistica) sostanzialmente sessuale, erogena, erotica, talvolta addirittura funzionale. Anche a livello psicologico: cosa c’è di più sorprendente che trovarsi- magari durante i preliminari- un/a partner il cui pube è più decorato del centro di New York nel periodo natalizio? Quali piacevoli “ripercussioni” può avere la cosa sul rapporto sessuale stesso? Due professionisti alessandrini di body art, Daniele dello studio “Diamond Tattoo” di via Dante e Simone dello studio “Sol del Paraiso” di via San Giacomo della Vittoria, entrambi professionisti da anni, ci aiutano a capire bene di cosa stiamo parlando. Innanzi tutto, l’arte del tattoo e del piercing (ovunque esso venga applicato) ha origini antichissime ed è sempre stato pregno di significati antropologici e gerarchici. Scopriamo così che dal simbolismo del passato si è giunti ora ad una body art legata soprattutto in maniera quasi inscindibile alla sfera sessuale (tatuaggi inclusi). Ma torniamo al piercing genitale, che è forse quello che affascina di più. Pratica sempre più diffusa, ha fatto breccia soprattutto tra la popolazione femminile; già, perché stando ai numeri si direbbe che un 60% di coloro che hanno un piercing nelle parti dove non batte il sole siano donne, e dai 35 anni in su. Insomma, “non

Da qualche anno in Piemonte è vietato fare buchi dove non batte il sole. Ma basta espatriare di qualche chilometro e il gioco è fatto è roba per ragazzine, ma per donne”, come ci fa notare Daniele. “Spesso si tratta di persone già sessualmente molto mature e ben ‘navigate’, che vogliono stupire, dominare. Donne ‘che non devono chiedere mai’ “. Anche Simone concorda: “Si tratta infatti di gente con una vita sessuale intensa che ama sorprendere i partner, che punta al colpo di scena”. Naturalmente esistono diver-

tute le parti pendule disponibili “piercandosi” lo scroto, chi si è fatto applicare sul pene lo “steel condom”, ovvero un preservativo d’acciaio che- pur non essendo un vero e proprio piercing- ricopre tutta la lunghezza del membro con una placca capace di far sembrare l’organo sessuale una sorta di incursore corazzato; lei invece il piercing lo può applicare- oltre che al clitoride- alle labbra

VAFFANBAGNO

Avete mai pensato di scegliere il locale, il negozio o il bar in cui andare in base alla pulizia dei servizi? Vaffanbagno è la rubrica che fa per voi: ogni mese verranno giudicate alcune toilette visitate (e fotografate) da La Pulce. Aspettiamo anche le vostre recensioni! Poche righe di descrizione, corredate da una o due foto, e alcuni giudizi. Facile come ...tirare l’acqua! info@lapulceonline.it

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si tipi di piercing genitale, e molte sono le tecniche di applicazione. Alcuni, se messi nel punto giusto, possono anche fungere da ritardanti e/o da stimolanti, come quello sul clitoride che “può anche provocare piacere giornaliero”. Noto nell’ambiente è infatti lo strano caso della donna che si applicò un piercing con pallina in un punto particolarmente sensibile e che visse la benedizione di gite in bicicletta memorabili e letteralmente estatiche... Poi c’è anche chi durante il rapporto sessuale se lo toglie e chi invece lo tiene su (in quest’ultimo caso occhio col preservativo, potrebbe rompersi); poi c’è chi ha voluto coinvolgere

(non solo dunque a quelle della bocca), piccole e grandi; può essere verticale o orizzontale, di materiali diversi, più o meno ricco di dettagli ed ulteriori “accessori” aggiuntivi. Inutile dire di “non provarre il piercing da soli a casa”, ma di affidarsi solo a professionisti (in grado peraltro di seguirvi nella vicenda prima, durante e dopo) e di diffidare di chi ha prezzi troppo bassi e poco concorrenziali, di chi piuttosto che non perdere il cliente negozia la cifra pur di intervenire, e di chi- in barba al codice etico di solidarietà diffuso tra gli artisti del body art- discredita colleghi e concorrenza pur di arraffarsi qualche cliente in più.

L’Alternativa Restaurant Via Pistoia, Alessandria - Giugno 2012 Nuovo (come i locale del resto) e ben ubicato all’interno del ristorante. Piacevole, non particolarmente ricco di dettagli. Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: sì Pulizia: buono + Valore aggiunto? La comodità Non va: La luce automatica si accende dopo un po’

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Cattivo stato

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La foto 2 ha 8 differenze rispetto alla foto 1. Trovale!

MERELLA PARETO PEANO PIEVE PRIANO REMOTTI ROBIOLA VIOLO

Cercate le parole contenute nello schema (in orizzontale, verticale, da destra a sinistra e da sinistra a destra, dall’alto in basso, dal basso in alto). Le lettere rimanenti formeranno la “chiave”.

CHIAVE (5-3): Il Rally di casa nostra

Le soluzioni del Crucipuzzle saranno pubblicate nel prossimo numero. Per Trova le differenze... Gira pagina!

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31 TECNOLOGIA

33 ARREDAMENTO

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