La Pulce nell'Orecchio, numero 30 by la pulce nell'orecchio

Fabbio e Filippi: “I nostri eredi sono in Consiglio comunale In tempo di rinnovamento politico l’ex primo cittadino e il quasi ex presidente della Provincia di Alessandria scelgono i loro possibili successori politici e parlano della situazione amministrativa locale.

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SATIRA

Periodico di informazione, cultura e costume

Novembre 2012 - Anno XI - Numero Trenta

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CB-NO/ ALESSANDRIA n° 30 anno 2012

Siamo in dissesto? Va bene, ma guardate che figo è Artico

A pag. 18

GIORN GRATU ALE ITO Giurna a bafë l la

Gli alieni arriveranno presto tra noi. E vogliono un’ambasciata

www.lapulceonline.it

Paolo, il nuovo bello di Palazzo Rosso

Lo dicono i rappresentanti dei Raeliani di Alessandria. Che proprio in città si riuniranno per parlarne.

Il pittore degli “umili”

A pag. 5

Don Cesare e i suoi “ragazzi”

La vita di Pietro Morando è un’avventura attraverso la storia dell’arte italiana. Il suo modo di dipingere è stato influenzato anche dalla cruda realtà. A pag. 11

Sebbene abbia superato gli 80 anni, Don Cesare Pavese è sempre in prima linea per aiutare il prossimo, soprattutto durante le missioni internazionali.

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Un gufo per amico Agata è un animale domestico un po’ particolare. Mangia ratti surgelati, gioca con una pallina come farebbe un cagnolino. E si fa anche il bagno da sola (nella vasca).

A pag. 6

A pag. 4

A scuola di seduzione con piume e corsetti Ad Alessandria il corso per essere sexy. “Non serve avere un fisico mozzafiato, con il burlesque è il gioco ad appagare tutti i sensi”

COSA Più viole per tutti: Confesercenti le regala ai commercianti

PERCHÉ

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LE RICETTE DELLA PULCE

Studenti alessandrini: “Fornero, noi siamo choosy”

GIOCHI E PASSATEMPI

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NOVEMBRE 2012

n.30

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POLITICA

Gli eredi di Fa Sono in Consi

In tempo di rinnovamento politico l’ex p Provincia di Alessandria scelgono i loro possi amministrativa locale. I due si conoscono da 3 Democrazia Cristiana. Ma ora sono in disa

Giordano Panaro g.panaro@lapulceonline.it Twitter @gpanaro

“Vandone mi aveva proposto di dichiarare il dissesto nel 2007, ma non lo feci”

Precisa subito che non vuol fondare un altro partito, come si era vociferato ultimamente, e che la sua carriera politica è stata lunga abbastanza, preludendo a possibili uscite di scena: “Ce ne sono troppi (partiti)”, ribatte svelto ma sornione come al solito, “Attendo l’evoluzione del PdL e lo scenario politico che ci porterà tra un anno alle urne”.

LA PULCE NELL’ORECCHIO Periodico registrato al Tribunale di Alessandria al n°631 del Registro. Stampa il 13 novembre 2009. Iscrizione al ROC: 19969

Direttore Responsabile Giordano Panaro Condirettore Paolo Allegrina Redazione Marco Baccari, Valentina Frezzato, Aldo Monta, Vittoria Torriani Hanno collaborato: Simone Annaratone, Piero Archenti, Fabio Buffa, Stefano Fanti, Franca Ferraro, Valentina Ferraro, Damiano Gasparetto, Emanuela Vignale Foto Lino Carter, Giovanna Maugeri, Sebàstian Passalacqua, Vittoria Torriani Largo Bistolfi, 3 15121 Alessandria info@lapulceonline.it www.lapulceonline.it Tel e fax 0131.481374 Editore Na.Va.Le Soc. Cooperativa di servizi p.iva 02233310065 Fondatore Cav. Bruno Ferraro Largo Bistolfi, 3 15121 Alessandria Tel e fax 0131.481374 Pubblicità Tel e fax: 0131.481374 info@lapulceonline.it Prezzo al modulo (50x53,75 mm): 24,00 € Grafica e impaginazione Mavi Design Vox Comunicazione Stampa SARNUB srl Industrie tipografiche Cavaglià (BI) La Pulce nell’Orecchio è stampata su carta riciclabile. Rispetta l’ambiente, non gettare il giornale per terra.

Piercarlo Fabbio prova ad analizzare la situazione alessandrina: difende le sue scelte quando era a Palazzo Rosso e non molla sul fatto che si, era possibile evitare il dissesto, se solo la “sindachessa” non avesse demolito sistematicamente tutto quello che avevano costruito nei cinque anni precedenti. Questione di punti di vista, ovvio. Ma Fabbio ha anche qualche parola

“Si sapeva del decreto salva comuni, era questione di tempo” buona (le uniche) per il centrosinistra, svelando forse indirettamente il motivo della sua sconfitta elettorale: “Nella sinistra c’è più partecipazione e autonomia a livello provinciale. Il centrosinistra si butta sulle questioni, la destra invece attende, osserva non partecipa ed evita il teatrino della politica. La democrazia è fondata sul dibattito”, chiosa. Poi si ricorda di aver detto qualcosa troppo di sinistra e così vira ribattendo che il dibattito eccessivo, anche per questioni da nulla, è inutile e controproducente. Come per la fiaccolata anti dissesto, per esempio. “Quella sera io ero a casa... Non ho mai scaricato i problemi sugli altri, tentato di risolverli senza chiamare le folle a sostegno. Noi avevamo i sindacati (pilotati?) sotto le finestre che gridavano vergogna. Non si usano i lavoratori per fini politici. Adesso se ne accorgono anche loro”. Ma alla fine, si poteva evitare o no il dissesto? La storia controfattuale vale solo per i teorici, ma tant’è, l’ex sindaco è convinto che “Si poteva evitare il dissesto se la Rossa non avesse smontato tutto ciò che era stato costru-

ito: parcheggi già finanziati, la fusione Amiu-Iren, manovre che avrebbero portato soldi freschi in cassa”. In pratica la teoria - che una parte di Alessandria sostiene - è che la sezione Controllo della Corte dei Conti avrebbe premiato la buona volontà concedendo ulteriori proroghe, se solo avesse visto un po’ di movimenti di liquidi, prima di intimare il dissesto. Senza queste prime mosse autodistruttive, secondo il Fabbio-pensiero, non si sarebbe avviata la valanga del crac. O almeno sarebbe stata più lenta. “Non avrei dichiarato il dissesto perché sapevo che il ministero degli interni stava lavorando da tempo al decreto salva-comuni”. Dirlo prima, citofonare alla Rossa o lasciarle una lettera anonima sullo zerbino? “Mara Scagni, membro dell’Anci (associazione

comuni italiani) lo sapeva”. Come dire, che ci pensasse la sue (ex) amica. “Vandone (suo assessore al bilancio) nel 2007 voleva dichiarare il dissesto, ma io non ho accettato. Ora è (o sarà) costretta a vendere le partecipate, come avevamo detto noi, ma all’epoca ci aveva osteggiato”. Quando c’era lui (Fabbio) il mondo girava diversamente: “Il contesto era diverso, non si parlava di austerità ma di sviluppo, no recessione ma investimenti. Nonostante tutto siamo passati da un deficit di 7 milioni a 2 milioni di debito, vendendo immobili e facendo investimenti. Ora solo 12 milioni per il Pisu Borgo Rovereto e Cittadella”. Tutto bene, ma quando gli chiediamo almeno un errore che ha commesso nel passato da primo cittadino, si ricorda del suo passato democristiano: “Sottovalutare la calunnia degli avversari per ridurre il consenso”. Il declino vertiginoso di Alessandria partirebbe da lontano. E’ impossibile, in soli cinque anni, “bucare” le casse comunali in quel modo: “Il debito parte da dopo

l’alluvione quando ci si è abituati a standard elevati dei servizi. Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Finito il periodo d’emergenza, le spese erano lievitate ma nessuno ha pensato di ridurre i servizi, i cittadini non avrebbero approvato”. Il 21 novembre e il 12 dicembre Fabbio (e non solo) dovrà andare in tribunale per rispondere alle accuse sullo sforamento del patto di stabilità 2010 e per il presunto danno erariale di 10 milioni. Sprechi anche in Provincia, però: “Nel Dopoguerra il 70% del bilancio era per pagare i dipendenti. Dopo le assunzioni rimasero una forma di assistenzialismo pubblico. E un bacino di voti. Ma non per me (ride)”. In attesa di conoscere il futuro del suo partito e il suo (politico e giudiziario) si sbilancia su qualche nome che potrebbe diventare nuovo punto di riferimento del centrodestra mandrogno: Gli eredi alessandrini sono Emanuele Locci, Davide Buzzi Langhi, Nicola Sirchia, “anche se non sono ancora abbastanza popolari per fare i leader”. C’è tempo.

Gli ultimi post di Piercarlo su www.fabbio.it Municipio “proprietà privata” “Vince Obama. Gloria! In Italia il Parlamento vota un premio di maggioranza alto. Menomale! Altrimenti succedeva come in Alessandria ove basta il 25/30% per governare e prendere decisioni scomode. Il PD non è d’accordo. Vuole governare con poco o niente. Basta farlo. Peraltro, a sentire Bersani, passato come una meteora in città, sembrerebbe che gli approfondimenti siano ormai esclusi dall’agenda del politico

nazionale che discute su ogni cosa orecchiata. Ma era proprio necessario declassare la sala Giunta del Comune ad aula di partito?“. Basta con il pessimismo, cerchiamo nuovi stimoli “Alessandria non ha bisogno di “ismi”; di pessimismi, vittimismi, catastrofismi. La commiserazione non fa al caso nostro: se si ritiene che la città non debba morire sono ben altri gli stimoli da dare: la spinta e il

sostegno al tessuto produttivo, la stabilizzazione insieme al mercato delle pubblic utilities, la liberazione di risorse dai servizi tradizionali, la semplificazione dei modi con i quali l’istituzione governa il territorio. Tutto ciò da mettere a disposizione, al più presto, di una comunità che fatica per la crisi e che non può essere sbeffeggiata anche dall’assenza di un motore di sviluppo quale potrebbe essere il Comune”.

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POLITICA

abbio e Filippi? iglio comunale

primo cittadino e il quasi ex presidente della ibili successori politici e parlano della situazione 30 anni, fin da quando militavano entrambi nella accordo su quasi tutto, soprattutto sul dissesto

Non ha ancora idee chiare per il suo futuro. Balduzzi? “Presenzialista poco concreto” Ha tagliato gli assessori e decurtato gli stipendi ai dirigenti. Colpa più che altro di altri tagli, quelli della spending review e delle continue inadempienze di Roma ladrona. Altrimenti chissà. Paolo Filippi, è, per ora, il presidente della Provincia di Alessandria in carica, ente in via di trasformazione. Da quando a Roma c’è il “governo dei cooptati” non perde occasione per commentare – su Facebook – le magagne e i disservizi di uno Stato che prende molto e dà poco, come dice lui. In pieno clima pre-Primarie del centrosinistra il presidentissimo non si scompone più di tanto, osservando da lontano: “Appoggio Bersani, ma senza entusiasmo. Alcune istanze rinnovatrici di Matteo Renzi sono condivisibili, ma ho più affinità politiche con l’attuale segretario del Partito Democratico.

È stata però una scelta per esclusione”. Il gioco al massacro della campagna elettorale interna lo ha nauseato: “Non c’è stata battaglia sui contenuti, piuttosto c’era un clima da guerra civile”. E per il pacato Filippi i toni da ultrà che un po’ tutti hanno usato per far valere le proprie idee (ed interessi) lo hanno allontanato dal dibattito. Si fa più interessato quando il discorso cade sul ministro della sanità, l’alessandrino Renato Balduzzi.

Appoggio Bersani, ma senza entusiasmo. Alcune istanze rinnovatrici di Matteo Renzi sono condivisibili Sebbene non si scomponga più di tanto nel dargli del “presenzialista poco concreto”, sui social network si è divertito con giudizi ben più forti e crudi sull’operato del cocco di Rosy Bindi, quando aveva promesso aiuti al Comune di Alessandria che poi non sono arrivati, per esempio, oppure quando voleva tassare le bibite gasate (“Alla Coca Cola Zero continuo a

Gli ultimi post di “Paolone” su Facebook “Almeno una bella notizia a Roma l’ho ricevuta, in diretta. L’approvazione degli aiuti ad Alessandria con aumento dell’anticipazione di cassa e rientro nel fondo di prestito concesso alle citta’ in pre dissesto. Un grande grazie agli on. Lovelli e Stradella, che hanno presentato l’emendamento e che l’hanno sostenuto in commissione e in aula. Per una volta, il governo ha dovuto inchinarsi alla volonta’ degli eletti. Era ora”.

“Si vede che le elezioni si avvicinano.....e anche nella terza attuale repubblica (presidenziale) le questioni di principio, contabile giuridico ecc ecc, valgono se servono. Quello stesso governo che ha appena varato per decreto il riordino delle province, con conseguenti tagli ai servizi, al personale e quant’altro ne sarà conseguenza. Nel silenzio e nell’accondiscendenza di fatto di quello che posso cominciare a chiamare quasi il mio ex partito”.

preferire il buon vino, però”). “Balduzzi fa la sua strada”, taglia corto, “Ma quando verrà l’occasione dirò la mia opinione e qual è il mio giudizio su una sua eventuale candidatura alle prossime politiche”. Non è difficile tirare a indovinare: “Io mi sono sempre candidato e preso i voti democraticamente, non sono cooptato né ero in listini bloccati”. Lui per ora pensa a far quadrare i conti di Palazzo Ghilini, quando da un momento all’altro si è visto tagliare dal Governo Monti (e di Balduzzi) un sacco di soldi. “Il Governo è inadempiente. Non rispetta gli impegni e pretende tanto ma dà poco indietro. Lo Stato non paga i suoi debiti, ma riscuote puntualmente. Con Alessandria ha fatto lo stesso, preferendo la Sicilia e Napoli (salvate)”. Mi sarà mica diventato leghista? “Il federalismo fiscale è positivo e non è prerogativa del Carroccio, il centralismo burocratico cancella le autonomie locali”, conclude. E su cosa farà da grande, resta in dubbio: “Il futuro? Non ho la più pallida idea di quello che farò. Gli scenari politici cambiano velocemente e nessuna persona sensata può sapere la situazione neppure tra due settimane. In lizza per il Parlamento Europeo? Una volta l’Europa mi interessava per la Champions League del Milan”, scherza, “Ora visti i risultati dei rossoneri neppure quella”. Poi difende le sue decisioni: “Le

naggio in particolare, in una sorta dietrologie politiche sono studi rinnovamento politico dei demopidaggini”, dice, riferendosi alle cratici: voci di corridoio sui criteri di scelta 1) Giorgio Abonante: “E’ tra i perdegli assessori da silurare: “C’era sonaggi più interessanti nel da rappresentare in egual mipanorama locale del centrosisura il territorio provinciale, nistra: è preparato e si prepada Casale ad Ovada”. I malira, non parla per slogan come gni dicono infatti che Giancarlo tanti altri”. E’ lui il nuovo Caldone sia stato punito per aver che avanza, dunque. appoggiato un suo candi2) Piercarlo Fabbio: “Predato alle comunali di cisiamo: dichiarare Alessandria, inve“Abonante è un il dissesto era inece di fare fronte personaggio vitabile. I risulcomune su Rita interessante, Fabbio tati sono quelli Rossa. ha sottovalutato sotto gli occhi Ma ufficiali problemi, sento di tutti. Ci comente è l’ex Rita e Palenzona per nosciamo da 30 assessore soscambiarci consigli” anni. Ma mi sono cialista e sindastupito di come abco di Volpedo ad bia sottovalutato il aver fatto volontaproblema in Comune e riamente un passo innon sia intervenuto”. dietro. 2) Fabrizio Palenzona e Rita Rossa: Tra dimesso e licenziato, però, “Colleghi e amici, è capitato quando la poltrona scotta la diffee capita sentirci per telefono renza (politica) si fa sottile. per qualche consiglio per la Dispensa (su richiesta) alcuni giustima reciproca che ci lega. dizi su altrettanti amici, indirizMa ognuno fa la sua strada”. zando le attenzioni su un perso-

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NOVEMBRE 2012

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ANIMALI

A caccia col falcone L’antica pratica rivive E’ alessandrino uno dei maggiori esperti di rapaci Andrea Brusa, nato ad Alessandria, classe 1955, Federcacciatore da sempre (32 licenze, metà delle quali da falconiere), è il presidente dell’ Unione Nazionale Cacciatori Falconieri, presidente provinciale dell’Ekoclub, presidente del consiglio ambito-territoriale di caccia AL2, presidente del consiglio provinciale FIDC di Alessandria, collabora con il presidente regionale FIDC del Piemonte e con il presidente nazionale FIDC. E’ inoltre il fondatore, nel 1991 con altri amici falconieri, dello Yarak Club di Falconeria ed allevatore di rapaci (soprattut-

to harris’ hawks e poiane coda rossa), riprodotti per la prima volta da lui in Italia in convenzione con l’Università degli studi di Torino (Facoltà di Veterinaria). Cacciatore e falconiere, introdusse per primo in Italia la caccia con gli “harris’ hawks” in coppia sulla mini-lepre. Esperto di legislazione venatoria con particolare attenzione alle leggi riguardanti la falconeria, è anche il curatore di traduzioni di testi stranieri di falconeria. Attualmente vola un terzuolo di astore, una coppia di Harris’ e due ibridi (pell/smeriglio e gyr/ sacro).

Un gufo per amico Gioca con la pallina come un gatto e segue il padrone come un cagnolino

Marco Baccari

Vi presentiamo Agata, gufo reale cresciuto e attualmente residente ad Alessandria. Nato - pardon nata - in cattività e “adottata” al trentesimo giorno di vita dal signor Umberto M., è ormai- ad un anno e sette mesi suonati- un vero e proprio animale domestico. Davvero pensavate che non si può tenere un rapace notturno in casa, portarselo al lavoro, trasportarlo in auto sul sedile dei passeggeri, accompagnarlo fuori città per fare qualche “volata”, nutrirlo e lasciare che la notte dorma su un mobile in camera da letto? Beh, nel caso vi sbagliavate. Agata è un gufo che

ormai preferisce il focolare a cieli aperti e vallate, mangiare topi surgelati piuttosto che fare la faticaccia di una battuta di caccia: essendo nata in cattività non riuscirebbe mai a procurarsi del cibo. La prova la si è avuta quando Umberto l’ha

perduta durante una delle “volate” quotidiane a Valle S. Bartolomeo; qualcosa deve aver spaventato Agata tanto da non farla più tornare indietro dal suo padrone. E’ stata via 14 giorni in balia della natura, quindi ritrovata - impaurita e molto provata dall’esperienza - quasi due settimane dopo, più o meno nello stesso luogo in cui si era data alla macchia, quando le speranze di Umberto erano quasi svanite nonostante le decine di sopralluoghi. Una storia a lieto fine che ora vede di nuovo Agata a casa sua, tranquilla e al caldo e senza gli stress della vita selvatica. Pesa 2 kili e mangia un topo di 150-180 grammi al giorno. Topi acquistati all’ingrosso dal suo padrone presso un’ azienda di Prato di Emilia, già surgelati: vengono scongelati poco prima del pasto e “assaporati” dopo una minuziosa pulizia delle interiora effettuata da Agata stessa. “I rapaci notturni sono uccelli estremamente pigri”, ci spiega Umberto. “Quelli selvatici volano solo per cacciare, e solo quando sono sicuri di poter raggiungere la preda con il minor sforzo possibile. Nel caso di Agata invece, che il cibo ce l’ha già pronto, le ‘uscite’ durano circa un’ora, o poco più: fa 5 o 6 volate di circa 100 metri, tutte inter-

vallate da ‘pause’ di 10 minuti

Agata è un animale domestico un po’ particolare. Mangia ratti surgelati e si fa anche il bagno

durante le quali si posa su rami o altro. Per il resto del tempo preferisce starsene in pace e osservare la stanza in cui si è posata, e sonnecchiare”. Una compagnia, quella di un rapace, decisamente insolita, ma che dà le sue soddisfazioni: Agata (e così tutti i suoi simili) è fedelissima, nel senso che non si fida di nessuno e si lascia toccare, accarezzare e nutrire solo dal suo padrone. Ama farsi grattare il petto. Fa persino il bagno nella vasca, quando ce n’è bisogno. Osserva con quegli enormi occhi gialli tutto ciò che le accade intorno ma non disturba affatto, anzi, si direbbe che l’invadenza non è di certo il suo peggior difetto. “Oltre a non volare mai, i rapaci notturni dalle pupille gialle non

E’ un gufo molto pigro che vola poco ma non dà fastidio patiscono la luce, cosa che invece accade a quelli con le pupille nere”, continua il “papà” di Agata. “Né il sole, né le luci artificiali la infastidiscono. L’unica cosa che non ama affatto è la scopa”. La scopa? “Sì. E’ lo strumento che uso per far sì che si sposti da un posto all’altro. Per esempio, se si trova appollaiata in cima ad un armadio quando è ora di uscire, l’unico modo per smuoverla è infastidirla un po’ con un manico di scopa affinché scenda ed io possa portala con me”.

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n.30

Gli alieni arriveranno tra noi e vogliono un’ambasciata Marco Baccari

Tra fantascienza e religione: solo con la costruzione di un’ambasciata-tempio gli alieni verrebbero sulla Terra

Ad Alessandria ci sarà il prossimo meeting raeliano I “Figli degli alieni” potrebbero riunirsi in queste settimane proprio in provincia di Alessandria. I Raeliani di tutto il Piemonte stanno infatti preparandosi ad un grande convegno aperto agli adepti e alle persone che vogliono conoscere di più le teorie e lo stile di vita di questo gruppo. Anni fa si erano già riuniti da queste parti, riuscendo a catalizzare l’interesse di oltre duecento persone. Sull’onda di quello storico risultato i raeliani piemontesi sono convinti che il nostro territorio sia particolarmente recettivo e invitante. Perciò, ci dicono i raeliani locali, è molto probabile - al momento

Negli anni passati furono centinaia i raeliani intervenuti di andare in stampa non abiamo ancora una data ufficiale - che sia la nostra provincia la prossima location per una convention filosofico-scientific-religiosa. Negli anni passati i raeliani avevano già organizzato eventi pubblici: un incontro sui crop circles (i cerchi nel grano) proprio nel capoluogo provinciale, e nel tortonese si erano riuniti - quasi dieci anni fa - per parlare di risveglio di mente e corpo.

ATTUALITÀ

MISTERO

Anche ad Alessandria ci sono un po’ di seguaci e di simpatizzanti del movimento raeliano

do ai libri di Rael (vere e proprie “bibbie” per il Movimento) anche la nostra, di Bibbia, conterrebbe moltissime testimonianze dell’opera passata e futura degli Elohim. Fantascienza, vero? Beh, il Movimento Raeliano conta Il genere umano circa 70 mila seguaci in 104 Paesi, sarebbe stato creato circa 500 in Italia e anche una manscientificamente da una ciata in Piemonte; noi ne abbiamo razza superiore che vive su incontrato uno, Giuseppe Caruso, un altro pianeta artigiano di 54 anni residente a Torino (nella foto in basso, con il libro in mano), “Rappresentante arrivare da un momento all’altro. Regionale” del Movimento. Attualmente, insieme ad altri “fedeli”, è Avete capito bene. E’ infatti ciò che occupato nella campagna di mobisostiene il Movimento Raeliano, litazione per la costruzione di- tegruppo religioso internazionale netevi forte - un’Ambasciata che fu fondato dal francese Claude Vorilhon poi ribattezsulla Terra per accogliere, zatosi Rael quando nel giorno della venuta, nel 1973, stando gli Elohim. “OriginaGli Elohim riamente, stando a a quanto egli ha sono un quanto detto dagli sempre affermato, sarebbe Elohim a Rael, popolo stato contatl’Ambasciata saextraterrestre rebbe dovuta tato da una e Rael è il sorgere in terra civiltà extraloro profeta terrestre altad’Israele, dove vi mente evoluta, sulla Terra gli “Elohim”, che lo avrebbero incaricato a diffondere nel mondo il loro messaggio: ogni forma esistente sulla Terra, compreso l’essere umano, sarebbe stata creata scientificamente in laboratorio proprio dagli Elohim, grazie ad una perfetta padronanza che essi hanno dell’ingegneria genetica e del DNA. Sempre gli Elohim, che in ebraico significa “quelli che sono venuti dal cielo”, avrebbero incaricato Rael di rivelare all’umanità che entro il 2035 i nostri “fratelli dallo Spazio” sarebbero sbarcati in massa sulla Terra per liberare la specie umana e “bonificare” il nostro pianeta: stanMettiamo da parte per un po’ argomenti terreni quali dissesto, spread, spending review e debito pubblico e diamo un’occhiata al cielo: gli extraterrestri potrebbero

è il ‘popolo eletto’”, ci spiega Caruso, “ma il governo locale- seppur abbia non mai negato nettamentenon si è mai espresso favorevole al progetto. Daremo a Tel Aviv un ultimatum di alcune settimane, poi andremo alla ricerca di un altra Nazione che sia disposta ad ospitare l’edificio. Attualmente l’umanità è ad un bivio, occorre decidere se vogliamo autodistruggerci o se accogliere i nostri creatori ed entrare nell’Età dell’Oro, edificare un futuro di prosperità, pace e spiritualità. Se vogliamo che gli Elohim vengano a salvarci occorre dimostrare loro che vogliamo accoglierli, che abbiamo abban-

donato ogni comportamento aggressivo e diffidente. Ciò lo si può fare solo trasmettendo Amore. Essi verranno solo se la loro presenza è desiderata, per questo hanno chiesto all’umanità di invitarli presso un’Ambasciata costruita per questo scopo”. Affinché la razza Elohim si manifesti a noi dobbiamo quindi raggiungere un più alto livello di Coscienza. Dobbiamo capire che “il concetto più importante è quello di Amore, di Felicità, che la Conoscenza deve andare di pari passo alla Coscienza. Ora i nostri livelli si stanno alzando”, continua Caruso, “ma non sono ancora abbastanza alti. Nel corso della storia gli Elohim hanno fatto sì che la nostra coscienza si elevasse mandando sulla Terra circa 40 profeti, tra cui Cristo, Buddha e Maometto. E il giorno in cui i nostri creatori faranno ritorno (gli Elohim, ndr.) con loro ci saranno anche i grandi

“Il 21-12-2012 non ci sarà la fine del Mondo, ma il passaggio ad una nuova era che porterà a tanti cambiamenti” profeti dell’umanità”. Guardando il calendario ci viene da chiedere al signor Caruso se tutto ciò ha per caso a che vedere con l’ormai fatidica data del 21 dicembre 2012. “No”, ci risponde. “In quella data si passerà semplicemente da un’Era all’altra, cioè da quella dei Pesci a quella dell’Acquario. E’ un normale processo della Terra, che però apre “portali” in grado di dare davvero inizio a grandi rinnovamenti. Ma dobbiamo essere noi umani a volerli, questi cambiamenti, tutto sta nella nostra interiorità, nel cuore e nel cervello; bisogna ascoltare sé stessi e capire chi si è, perché si è al mondo, e tutto di conseguenza cambierà”.

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SOCIETÀ

Le suore della missione nel Kerala

I ragazzi della missione

A destra, la sede in Angola

Don Cesare e i suoi “ragazzi” senza limiti (di età e di bontà) Piero Archenti

Il mese scorso abbiamo portato alla luce un episodio inedito che riguardava la Resistenza in Alessandria. Questo mese invece, vogliamo dare risalto all’opera di un prete, Don Cesare Pavese, il quale, benché ultraottantenne e con qualche acciacco dovuto all’età (ha 83 anni) non ha nessuna intenzione di mettersi in un angolo per fare vita da pensionato. Una vita intensa quella di Don Cesare. Originario di Bassignana, infatti, dopo essere stato consacrato sacerdote, nel 1953, e una breve parentesi come insegnante in seminario, venne nominato viceparroco nella Chiesa del Carmine, dove trascorse una decina d’anni. Quindi venne incaricato della direzione dell’ormai ex orfanotrofio San Giuseppe (in piazzetta Bini) per altri 15 anni. Il passaggio successivo lo vede in Liguria nella Diocesi di Chiavari dove rimase per trent’anni, parte dei quali come Rettore della Basilica di N.S. delle Grazie ma occupandosi anche delle numerose parrocchie e chiese montane (spesso fatiscenti e bisognose di restauri) dell’entroterra. Ora Don Cesare, che di anni ne ha 83, opera all’interno della Casa della Divina Provvidenza “Madre Teresa Michel” come cappellano, ma da quando è tornato in Alessandria, ha ritrovato i suoi “ragazzi” del Carmine.

Le tre suore missionarie in Angola

Sebbene abbia superato gli 80 anni Don Cesare è sempre in prima linea per aiutare il prossimo Quelli della sua prima parrocchia, i quali, benché più attempati, non avevano affatto dimenticato i suoi insegnamenti, proponendosi con entusiasmo per realizzare, sotto la sua guida, qualcosa di più concreto anche se nel corso degli anni non erano certamente stati con le mani in mano. Da qui la costituzione di un “gruppo missionario” storico, composto da una ventina di quei “ragazzi” del Carmine, al quale nel tempo si sono aggiunti molti altri volontari ansiosi di offrire anche loro un contributo disinteressato. Un gruppo missionario destinato nel tempo a proseguire l’Opera iniziata da Madre Teresa Michel la quale, fin dalla sua fondazione,

nel 1893, aveva costantemente ampliato la sua attività di sostegno ai più bisognosi, fondando 25 case in Italia (Piemonte, Veneto, Lombardia, Liguria, Puglie, Lucania) ma anche all’estero (19 in Brasile, e 7 in Argentina). E così è sorta, grazie ai “ragazzi di Don Cesare” - spiega Gianni Ivaldi, uno dei costituenti il gruppo storico una scuola in India (della quale si sta realizzando la sopraelevazione di un piano Con i ragazzi per contenere i numerosi bambini che altrimenti non avrebbero nessuna istruzione), oltre ad una casa di riposo per persone anziane nella regione del Kerala. Ma nei progetti, seppure in fase embrionale, si sta materializzando una nuova casa di assistenza per disabili che sorgerà in Angola, per ora gestita da un piccolo avamposto di tre suore (una indiana e due brasiliane poiché il portoghese è la lingua più parlata). Dunque, un nuovo obiettivo che avrà bisogno anch’esso del sostegno della Divina Provvidenza, dopo aver già collaborato alla realizzazione di numerose Case della Divina Provvidenza in Brasile, persino fra le favelas di Rio De Janeiro, ma anche a Niteroi, a Vassouras, a Valencia, a San Paolo, a Criciùma e una comunità missionaria a Ilheus (Bahia). Inoltre, le Piccole Suore della Divina Provvidenza sono presenti anche a Santana, una cittadina situata sul Rio delle Amazzoni, dove accolgono un centinaio di bambini disabili nella Fondazione Dott. Marcello Candia.

Don Cesare Pavese

Il tutto grazie, come sempre, a conevidenziato con convinzione Don Cesare nel corso dell’intributi volontari, donazioni e lasciti che la Divina Provvicontro: - “Senza basi, senza fondenza provvede a recapiHa ritrovato i tare alle Piccole Suore. damento sulla suoi ”ragazzi” D’altra parte, come ha parola di Dio, non si può codella parrocchia struire nulla”. e con loro fa Evidenteopere di bene mente, le vie del Signore nel mondo sono veramente infinite se, dopo una grande donna come Madre Teresa Michel, ha fatto in modo di indicarci anche un sacerdote come Don Cesare...e i suoi ragazzi.

Provincia di Alessandria Assessorato Sport & Politiche giovanili

Raffaele Breglia Assessore allo Sport e alle politiche giovanili

Bando provinciale di intervento a favore dei giovani - anno 2013 Il Piano Locale Giovani Provinciale per l’anno 2013 (approvato con Deliberazione di Giunta DELGP/226 - 2012 del 03 OTTOBRE 2012) rientra nel quadro delle linee di programmazione vigenti e si pone in continuità con gli indirizzi del Piano Giovani della Regione Piemonte per gli anni 2011/2013 approvato con D.G.R. n° 58 – 2965 del 28 Novembre 2011 Con riferimento ai fondi assegnati dalla Regione Piemonte per l’anno 2013, è stata prevista la somma di Euro 216.716,00 per la realizzazione di progetti a cura di soggetti diversi che operano nel campo delle politiche giovanili, da presentarsi in risposta ad un bando pubblico; Il tasso della disoccupazione giovanile (circa il 30%) è un dato estremamente significativo e preoccupante per la realizzazione di una politica attiva per i giovani; mai come in questo periodo la ricerca del lavoro diventa una questione su cui occorre investire tempo, risorse, progettualità ed innovazione. Ed è proprio nella direzione di rendere efficace la ricerca di opportunità lavorative, di ricercare nuove professioni appetibili dal mercato, rivalutare le eccellenze dell’artigianato locale ed attivare nuove iniziative legate all’imprenditoria giovanile, che viene identificato “il lavoro” quale obiettivo prioritario delle azioni previste dal bando provinciale giovani 2013. Possono partecipare al bando i seguenti soggetti: Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Comunità Montane; Associazioni Giovanili come previsto dalla L.R. 16/95, Cooperative Giovanili, composte per almeno l’80% dei soci, da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

info

La Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle Politiche giovanili, Raffaele Breglia, ha approvato le linee di indirizzo per il Piano provinciale a favore dei giovani per l’anno 2013, grazie ai fondi dalla Regione (216.716 euro) e 38.243 euro per la realizzazione di progetti ed iniziative a cura della Provincia. “La condizione dei giovani nella società di oggi – interviene l’assessore Breglia – presenta elementi di maggiore complessità rispetto alle generazione precedenti, dal momento che si trova a fare i conti con una crisi economica e sociale di enormi proporzioni e dai ri-

Due sono le azioni previste all’interno del bando provinciale per la realizzazione dei progetti rivolti ai giovani AZIONE UNO: il lavoro un intervento progettuale trasversale sui giovani, che coinvolga più assessorati dello stesso ente, finalizzato al lavoro – nuove imprenditorialità – artigianato - azioni rivolte al futuro dei giovani 5 partners (compreso il capofila) per ogni progetto presentato importo previsto Euro 150.716,00 AZIONE DUE: aree di intervento prioritarie in riferimento alle azioni previste dall’A.P.Q 2011 – 2012 che sono: 1. realizzazione di un sistema informativo integrato per i giovani che, anche utilizzando quanto già realizzato dalle singole regioni, faciliti l’accesso alle iniziative comunitarie, nazionali e regionali in essere 2. offerte di aggiornamento e formazione che favoriscano l’avvicinamento da parte dei giovani a darti e mestieri della tradizione culturale locale 3. valorizzazione della creatività e dei talenti dei giovani in relazione alle professioni delle arti visive alla musica e multimedialità 4. promozione della cultura della legalità 3 partners (compreso il capofila) per ogni progetto presentato importo previsto Euro 66.000,00 I progetti dovranno essere realizzati all’interno del territorio provinciale e dovranno essere conclusi entro il 31 Dicembre 2013; Il termine per la presentazione delle domande scade il giorno Mercoledì 21 NOVEMBRE 2012 alle ore 12,00. Il Bando completo – compreso l’allegato – è scaricabile sul sito della Provincia di Alessandria: www.provincia.alessandria.it Settore sport e politiche giovanili. Eventuali ulteriori informazioni relative al bando anno 2013: ufficio politiche giovanili tel. 0131 304007 – mail: ezio.balostro@ provincia.alessandria.it

svolti inaspettati. Motivo per cui, dobbiamo puntare ad una strategia di interventi condivisi, privilegiando scambi e lavoro di rete, per arrivare a definire una “politica per i giovani” che parta dalla consapevolezza che non esistono strategie definite ed immutabili”. Per i giovani dai 15 ai 23 anni si prevede un intervento focalizzato su tematiche quali l’informazione, la comunicazione, la legalità la pace, la sostenibilità ambientale, la partecipazione, i giovani e l’Europa. Riconfermato il progetto “Millerighe” che nasce con l’obiettivo di valorizzare il giornale studentesco Tra le altre azioni, la “Nave

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Piano Locale Giovani Provinciale anno 2013 della Legalità” (10 studenti delle scuole superiori parteciperanno, a maggio 2013, alla manifestazione nazionale a Palermo in ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino); il campus di Montecatini su temi quale la legalità, la cittadinanza attiva, la partecipazione e la sostenibilità ambientale; la “Giornata della Memoria” (manifestazione prevista per la giornata del 21 marzo 2013 a ricordo di tutte le vittime della mafia); il “Progetto Strade Sicure per i giovani” e altre iniziative rivolte a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche positive.

Progetto “GREEN 4 YOUNG” Il progetto è stato cofinanziato dall’I.P.I. Nazionale nell’anno 2011 all’interno del bando:”Azione province Giovani” riservato alle politiche giovanili: capofila la provincia di Teramo con partner la Provincia di Alessandria e la Provincia di Chieti. Il progetto si concluderà nel mese di Aprile 2013. BENEFICIARI DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA n. 10 Ragazzi appartenenti alle Consulte Giovanili Provinciali c.d. “Green Leaders” che saranno formati da consulenti esperti in tematiche ambientali con seminari appositamente organizzati nel numero di 4 per ogni provincia di tre ore ciascuno, e veicoleranno, secondo la metodologia della peer education (in base alla quale un piccolo gruppo di pari opera attivamente come massa critica per informare ed influenzare il resto del gruppo) ai loro coetanei durante i seminari, nel numero di 10 per ogni provincia. (MACROFASA 4; ATTIVITA’ 4.1) n. 500 Studenti appartenenti alle classi IV e V degli Istituti Superiori della Provincia parteciperanno a 5 seminari informativi di tre ore ciascuno organizzati dai loro coetanei Green Leaders i quali veicoleranno, secondo la metodologia della peer education (in base alla quale un piccolo gruppo di pari opera attivamente come massa critica per informare ed influenzare il resto del gruppo) una nuova cultura ambientale. (MACROFASE 4; ATTIVITA’ 4.2) n. 60 Studenti, parteciperanno ad una giornata formativa presso il comune di Vedelago (Treviso) nel numero di 30 Green Leader delle classi IV e V degli istituti Superiori e 30 giovani disoccupati o inoccupati partecipanti ai seminati della macrofase 5. n. 10 Neo diplomati che parteciperanno ai tirocini formativi di quattro settimane presso gli Enti

o le imprese verdi o certificate EMAS delle province coinvolte. (MACROFASE 5) n.15 Giovani affetti da disablità psico-fisica saranno coinvolti in attività di attività di laboratorio presso l’associazione ANFASS della Provincia (MACROFASE 4; ATTIVITA’ 4.4) n. 20 Donne partecipanti alle iniziative di animazione (3 per ogni provincia ) presso le Agenzie dei giovani per la promozione dello sviluppo di imprenditoria giovanile in riferimento alle opportunità dischiuse dalla Green Economy. ( MACROFASE 5)

Ruolo e compiti svolti dal partner nello svolgimento delle attività progettuali La Provincia di Alessandria si occuperà di: 1) Realizzazione di attività di sensibilizzazione dei giovani attraverso l’impiego dei social media (distribuzione di cd-rom dedicati all’approfondimento delle varie tematiche dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione al tema dei rifiuti nelle varie fasi: raccolta, gestione, smaltimento, trattamento e riciclo). (MACROFASE 2) 2) realizzazione di n.4 seminari di tre ore ciascuno per il coinvolgimento e la formazione di n.10 studenti sulle tematiche dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile (MACROFASE 4) 3) realizzazione di n.5 incontri di tre ore ciascuno basati sulla metodologia “peer education” negli Istituti Scolastici Superiori della provincia (MACROFASE 4) 4) coinvolgimento di docenti dell’Università degli Studi di Alessandria per la realizzazione delle giornate formative rivolte a giovani diplomati del territorio inoccupati e disoccupati (MACROFASE 5) 5) attivazione di tirocini formativi di quattro settimane presso le aziende “verdi” del territorio (MACROFASE 5; ATTIVITA’ 5.3) 6) realizzazione di n.2 incontri sull’imprenditoria dei giovani nel settore ambientale (MACROFASE 5) 7) Allestimento di un evento ludicoricreativo finale (MACROFASE 2) 8) gestione e rendicontazione del progetto (MACROFASE 1)

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OTTOBRE 2012

a cura di Vittoria Torriani

CHI COSA DOVE QUANDO PERCHÉ

n.29

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CHI COSA DOVE QUANDO PERCHÉ

COSA

CHI C’era anche un’alessandrina tra le 48 debuttanti che hanno partecipato, lo scorso mese a Roma, al Gran Ballo Viennese. Una manifestazione unica nel suo genere che permette alle ragazze di vivere un sogno, di vestirsi come delle principesse e di conoscere – se si è fortunate – anche il principe azzurro. Giovanna Maugeri (che è anche una delle nostre fotografe) ha potuto vivere tutto questo; 17 enne di Sardigliano, frequenta l’Istituto “Boccardo” di Novi. Ma per una settimana è andata a lezione di bon ton, portamento e ballo: sette giorni di preparazione che tutte le

debuttanti hanno dovuto affrontare insieme ai cadetti della Guardia di Finanza, per essere pronte per la serata di gala, a cui hanno partecipato anche alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della televisione, come Milly Carlucci e Massimo Giletti. Ora sono già aperte le iscrizioni per il 2013. Chi si fa avanti?

lice sparata sui giovani “choosy”. “Non bisogna mai essere troppo choosy”, disse, per la precisione. E questa per i ragazzi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Parole insopportabili”, le hanno definite nel comunicato diffuso per annunciare la manifestazione di venerdì 9 novembre.

piantine per i vasi che il Comune aveva donato da mettere davanti ai negozi. “Alcune settimane fa avevamo lanciato la proposta di “adottare” i vasi che il Comune ha installato davanti ai negozi della città e che, per gli ormai noti problemi di carattere economico, non è più in grado di curare - ha dichiarato Manuela Ulandi, presidente di zona - Oggi, grazie alla collaborazione con Giorgio Massa, uno dei titolari del vivaio Il Girasole, siamo in grado di fornire, a

Più viole per tutti: Confesercenti le regala ai negozi

PERCHÉ Studenti alessandrini di nuovo in piazza per difendere il futuro. Nel mirino ancora una volta il cosiddetto “governo dei tecnici”, ma in particolare il Ministro Elsa Fornero, della quale ancora riecheggia l’infe-

Se la città non deve morire, è giusto anche non farla ingrigire e, anzi, donarle un po’ di colore. Confesercenti parte da un gesto simbolico – ma concreto – consegnando ai commercianti di Alessandria le

“Più passa il tempo e più questo governo di tecnici si mostra per ciò che è: una squadra di burocrati pronti a tutto per far tornare i conti, pronti a scavalcare le vite di centinaia di migliaia di studenti,

studentesse e professori purchè quadrino i bilanci; tagli al welfare, alla cultura, all’istruzione, in nome di sacrifici imposti dagli stessi soggetti che hanno creato questa crisi”, hanno dichiarato i rappresentanti degli istituti alla vigilia della mobilitazione.

tutti i commercianti/ soci che ce ne faranno richiesta, una fornitura gratuita di viole del pensiero, fiori robusti e capaci di resistere al freddo dei nostri inverni. Abbiamo, per la verità, già ricevuto parecchie segnalazioni di interesse dai titolari dei negozi, che si sono detti disponibili alla cura delle piante. Così, per rendere più evidente l’impegno dei singoli, è stato anche predisposto un adesivo che sarà applicato sui vasi per i quali l’esercente si impegna ad averne cura. Crediamo che questo sia un piccolo, ma significativo, segnale che Alessandria è capace di reagire, come ha già

dimostrato tante volte anche nel recente passato, anche alle avversità”. E aggiunge: “Siamo ormai entrati nel periodo dell’anno più importante per il commercio, cioè quello che precede il Natale. Confesercenti vuole, concretamente, affiancare tutti gli esercenti della città in questo scatto di orgoglio e soprattutto vuole dichiarare che Alessandria è più che mai viva e vitale”.

DOVE Casale Monferrato ha un Museo Civico che merita Anche

la visita, allestito nelle sale dell’ex convento agostiniano di Santa Croce. L’accesso avviene dal chiostro grande, affrescato all’inizio del ‘600 con le Storie di san Nicola da Tolentino, opera di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo. La collezione del museo è frutto di svariate donazioni da parte di cittadini casalesi che a partire da metà dell’800 hanno iniziato a confluire nella raccolta civica. Molte sono le opere di artisti piemontesi e lombardi quali Martino Spanzotti, Niccolò Musso, Francesco Cairo, Pietro Francesco Guala, Angelo Morbelli, oltre a sculture

lignee e ceramiche. La sala archeologica ospita l’esposizione “Longobardi in Monferrato. Archeologia della Iudiciaria Torrensis”. Al piano terra è situata la Gipsoteca “Leonardo Bistolfi” con oltre 170 opere: terrecotte, disegni, bozzetti, modelli in gesso, marmi e bronzi dello scultore simbolista casalese. Il chiostro piccolo ospita lo splendido Portale quattrocentesco della ex chiesa di Santa Maria di

Piazza. Aperto tutto l’anno il mercoledì, giovedì, sabato, domenica e festivi; orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30; dalle 14.30 alle 16.30. Biglietto intero: 3,50 euro; ridotto 2,50 euro. Info: 0142 444309.

QUANDO Domenica 18 novembre,

l’associazione La Pietra Verde organizza un’escursione particolare che coinvolge “Volpedo e i Luoghi Pellizziani”. Una bella camminata tra luoghi e suggestioni pellizziane seguendo per un lungo tratto il “Sentiero della Montà di Bogino”, un percorso campestre realizzato nel 2011 dall’Associazione Pellizza da Volpedo con la collaborazione del CAI e di Nonsolobike di Tortona, della Consulta degli anziani di Volpedo e della Pietra Verde. La

lunghezza dell’itinerario è di otto chilometri, il dislivello complessivo in salita 336 metri, per una durata di 3 ore e 30 minuti circa. Il ritrovo è alle 9 in Piazza Libertà (di fronte al Municipio di Volpedo). Quota di partecipazione per i non associati 3 euro. Info: 338 5291405.

NOVEMBRE 2012

CULTURA

n.30

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CULTURA

La “Menzogna” di Caravaggio, Picasso e Van Gogh

Anche l’arte è in crisi economica Nei mesi estivi sono circa un migliaio le persone che visitano la bottega di Magnani, ma quest’anno c’è stato un netto calo, a causa della crisi economica. “La gente si muo-

Gli appassionati hanno chiuso i “rubinetti” e acquistamo meno ve di meno e molti hanno rinunciato al giro domenicale”. Inoltre, chi entra in una bottega d’arte non è gente casuale, ma persone realmente interessate: non è un normale negozio, ma un luogo in cui si osserva, si parla e si discute di quadri e tecniche.

“Il pittore è un poeta col pennello: descrive un sentimento. Sulla tela si trasferiscono le emozioni del momento”

S.A.

un soggetto della Cappella Sistina. Valerio Magnani è molto più di un Una volta terminati gli studi, Masemplice pittore. E’ un artista a tutti gli effetti, in grado di trasmettere gnani entra nel mondo del lavoro passione e padronanza tecnica in come Art Director nell’ambito della ogni singola pennellata. Di origini comunicazione pubblicitaria. Ed milanesi, da 4 anni vive ad Acqui è proprio questa professione che Terme e, nel cuore della cittadina, gli consente di mantenere saldo e in Piazza Conciliazione, ha vivo il suo rapporto con aperto la sua bottega d’arl’arte. “Prima dell’avIl suo atelierte, un autentico gioiello vento dei computer, museo è dedicato che s’inserisce perfetla pubblicità era alle copie di ancora fatta dipintamente nella “Pisterna” (da pertugio, apergendo a mano, con quadri famosi tempere, colori e tura), piccolo gruppo che dipinge per pennarelli. Con i di case che costituiva hobby moderni pc, intorno il centro della vita meagli anni 90, si è prodievale acquese. Magnani inizia a dipingere giovanissimo. gressivamente abbandonato Già alle elementari è tra i migliori quel tipo di manualità, a favore di della sua classe nel disegno a mano mouse e tastiera”. libera e, intorno ai 15 anni, elabora Così, una volta sopraggiunta l’età le prime opere: un ritratto a matidella pensione, Magnani ha potuta dei suoi genitori e una copia di to dedicare anima e corpo all’arte, dando sfogo a quella sua voglia di dipingere che per troppo tempo era rimasta sopita e nascosta da programmi e software di grafica. Non è un caso se dal 2008 ad oggi ha dipinto più di 200 quadri, quasi come se dovesse recuperare il tempo perduto. Travolto da questa potente vena artistica, Magnani però resta convinto di un principio per lui ineludibile: “Le opere proprie si eseguono quando si ha qualcosa da dire. Uno che dipinge fiorellini sta solo mettendo del colore sulla tela. Non tanto perchè l’oggetto è sminuente, ma perchè

non ha senso dipingerlo come hanno già fatto i grandi del passato. Per me il vero Artista è colui che riesce a trasformare un quadro in un racconto”. Secondo lui, un’opera personale non è un semplice insieme di pigmenti, ma dietro c’è lo stato d’animo e le emozioni che l’autore prova in un determinato momento della sua vita. Insomma, per Magnani il pittore è colui che descrive un suo sentimento, esattamente come fanno i poeti, gli autori e i compositori. “Quando non ho nulla da dire, per evitare l’inattività, riproduco i grandi capolavori

del passato, in attesa di un nuovo momento d’ispirazione”. Ed ecco spiegato il nome della sua bottega: il Museo della Menzogna. Sulle pareti, infatti, ci sono parecchie copie d’autore, realizzate in maniera maniacale e curate in ogni minimo dettaglio, a tal punto che sembrano fotocopiate. “Bisogna usare la stessa tecnica, gli stessi colori e gli stessi accorgimenti dell’ideatore. Il tutto su un disegno preciso al millimetro, ingrandito o rimpicciolito a seconda della dimensione scelta, che consente una fedelissima riproduzione in scala”. Magnani ci tiene a precisare che le sue copie non sono dei falsi, che invece

necessitano di materiali d’epoca, del tutto uguali a quelli usati nel periodo storico di riferimento. Un settore che sta avendo una notevole richiesta è quello dei ritratti e in proposito Magnani è un autentico maestro. I suoi ritratti, infatti, sono “psicologici”, ovvero in essi si cerca di esprimere un lato particolare del carattere di un individuo e per questo sono inseriti in un contesto profondamente personale. “La mia è solo una profonda passione e resta tale. Dipingo per hobby, non per lavoro e rifuggo dalle mostre: non sono in cerca di gloria e denaro. La mia vera soddisfazione è quando i visitatori entrano e mi fanno i complimenti”. Le sue opere personali non sono in vendita e non hanno un valore stimato. Discorso diverso per le copie d’autore, che per lui non sono arte vera e propria ma piuttosto il prodotto di un “artigiano”. “Quando si riproduce il lavoro di un altro ci si ritrova davanti a concetti, colori e scelte grafiche non proprie. Non si deve far altro che usare la tecnica corretta. Io

valuto ciascun quadro in base alle ore di lavoro, indipendentemente dalla fama dell’autore”. Per i prossimi anni Magnani ha in mente di fare una pausa. Ci ha confidato che ultimamente ha esaurito un po’ di voglia e di spinta nell’impugnare pennello e tavolozza. La pittura, per lui, resta comunque un amore indimenticabile: “Il quadro è un qualcosa di magico perchè, in confronto alle altre forme artistiche, ha l’enorme vantaggio che si appende ad una parete e resta lì per anni. Per apprezzarlo basta semplicemente posarci lo sguardo”. Ma la vera abilità di Magnani, quella che lo rende unico, è il riuscire a ripro-

In quasi cinque anni ha dipinto più di duecento quadri durre fedelmente tutte le tecniche pittoriche. Secondo il suo pensiero, chi fa una copia deve entrare nel quadro centimetro per centimetro perchè “il modo migliore per capire un pittore è riprodurlo”.

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CULTURA

Pietro Morando, il pittore degli umili mandrogni Morbelli, Bistolfi e altri grandi: colleghi e ammiratori

CULTURA

NOVEMBRE 2012

La cruda visione diretta della guerra lo fa diventare un pacifista convinto e un antifascista

Fabio Buffa

Se c’è una figura che rappresenta Alessandria partendo dal “marchio” della città, quello ideato una decina di anni dopo la fondazione del 1168, è senza dubbio il pittore Pietro Morando. Lo stemma che campeggia nel timpano della facciata del Municipio è una croce rossa, sorretta da due grifoni le cui zampe reggono un nastro con

ralità di interessi dell’artista. Ma andiamo con ordine: Morando sin da bambino aiutava il padre nell’attività di muratore, ma ciò non lo distolse dalla voglia di studiare e di sapere. Così la sera si recava nel centro di Alessandria a frequentare le “serali”, per poi comprendere che la sua vera vocazione era la pittura. Bazzicò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e nel 1910 gli fu data La vita di Morando è la possibilità di esporre i suoi priun’avventura attraverso mi lavori a Roma. L’altro pittore alessandrino Angelo Morbelli, che la storia dell’arte italiana nel frattempo aveva raggiunto l’apice della popolarità, in quegli anni lavorava in una “bottega d’arte” a la scritta “Deprimit elatos levat Milano: conobbe Morando e spinse Alexandria stratos”. Cioè, “Alesaffinchè quest’ultimo potesse ususandria umilia i superbi ed eleva gli umili”. E chi più di Pietro Mofruire di una borsa di studio per frequentare l’Accademia di Brerando rappresentò l’elevazione degli umili, con rappresentazioni che ra. Morbelli “toglie” il collega più raccontano la gente semplice, che giovane dal dormitorio della città conosce quotidianamente la fatica meneghina e lo ospita a casa sua. del lavoro, la povertà e la fame? Questa fu la prima delle importanChi, più del pittore Morando, septi amicizie di Morando che, tornape rappresentare con il pennello to ad Alessandria, si avvicina alle la dignità dei poveri, dei tartassati posizioni interventiste di Cesare dalla vita e dalla feroce società? Battisti, che accompagnò Pierino Stefano Pietro durante la propaganda Morando nacque di quest’ultimo per l’inad Alessandria, tervento dell’Italia Morando era un al quartiere contro l’Impero “interventista”: si Orti, il 5 giuAustro Ungagno 1889: la rico. Nel 1915 arruola volontario sua vita, fin Morando si arnegli Arditi nella da ragazzo, ruola nel corpo Prima Guerra è un’avvenspeciale degli Arditi, combattura affaMondiale. Ferito, scinante, un te sull’Isonzo, a conobbe gli orrori percorso tanto Gorizia, sul Cardella prigionia tortuoso quanto so; qui rimane feristraordinario, sul to, poi nel 1918 è fatto cui tracciato troviamo personaggi (divenuti amici di Morando) che a vario titolo contribuirono a costruire la storia della nostra nazione. Da Angelo Morbelli, a Piero Gobetti, da Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta, ad Antonio Gramsci, dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi al pittore alessandrino Carlo Carrà. Da Cesare Battisti a Pelizza da Volpedo. Tutte personalità che a vario titolo e in momenti diversi incrociarono la vita del pittore alessandrino, testimoni della versatilità e della plu-

Non abbandona mai i pennelli (neppure in trincea) fino alla fine dei suoi giorni (24 settembre 1980)

prigioniero e deportato in Ungheria. Tenta di evadere, è ripreso e riportato in galera, questa volta in Romania. Vive, come tutti i commilitoni, esperienze drammatiche e strazianti, conoscendo la malattia, la tortura, le trincee, gli assalti, la morte più atroce dei compagni. Durante la guerra continua a disegnare, con il carboncino e su fogli raccolti dove capitava: i suoi disegni dal fronte sono dei veri e propri reportage di guerra. Lavori che nel 1926 vengono raccolti in un volume dal titolo “I Giganti” la cui prefazione è scritta dallo scultore di Casale Monferrato Leonardo Bistolfi. La cruda esperienza della guerra

porta Morando ad una visione pacifista della vita e della società e si avvicina ai movimenti che si oppongono ai primi vagiti del fascismo: è il 1923 e Morando conosce il giornalista e politico Piero Gobetti (che poi morì nell’esilio in Francia a soli 25 anni), aiuta la moglie ed il figlio di Gobetti durante la cattura del caro, e per questo anche il nostro pittore rischia il confino. Grazie all’intercessione di Emanulele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta e del generale Gaetano Giardino, entrambi combattenti sul fronte della prima guerra mondiale, Morando viene poi lasciato stare. E’ probabile che i due non vollero permettere che un combattente della Grande Guerra venisse cacciato dall’Italia. Ecco che inizia la lunga epoca del pittore dei poveri e degli umili: pastori, contadini, viandanti, vagabondi, cantastorie, mendicanti. Insomma, la difficile quotidianità delle persone. Della sua gente. Rappresenta, per esempio, “Il Riposo del boscaiolo”, dove descrive in modo straordinariamente efficace il riposo “del giusto”. Gli “Incontri di giramondo”, dove in un’essenziale pittura fa emergere povertà e dignità, miseria e libertà di persone umili ma fiere. Emerge poi una simbologia unica nel qua-

dro di Morando dal titolo”Cristo dimenticato”, dove Morando stravolge la classica rappresentazione della Madonna con il bambino Gesù, attraverso un “Cristo” estremamente “uomo comune” che tiene in braccio un bambino con in mano un fiore. Pietro Morando non ha mai abbandonato tele e pennello, fino ai suoi ultimi giorni. Ai primi di settembre del 1980 il suo fisico di novantunenne, indebolito dagli anni, conosce un’altra crisi respiratoria, così Morando viene ricoverato all’Ospedale di Alessandria. Le condizioni peggiorano e all’alba di mercoledì 24 settembre 1980 il suo cuore cessa di battere. Ma le sue opere mantengono in vita la sua memoria, la sua figura, il suo carattere di contestatore “buono”, mai retorico e mai banale. Nella personalità come nella sua pittura. La figura di Pietro Morando va sempre riferita al presente, perchè i suoi lavori, anche i più antichi, incarnano una forte testimonianza della società in cui viviamo e della realtà dei deboli e degli umili. Che non si sentono e non vogliono sembrare “vittime”, che rifiutano la pietà degli altri, che chiedono semplicemente di essere considerati e rispettati nella propria dimensione, fatta di lavoro, sacrifici, sofferenze, ma anche orgoglio e amor proprio. “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”, tuona il motto scritto sullo stemma di Alessandria, che sembra fatto apposta per le opere, la carriera e la personalità di Pietro Morando.

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NOVEMBRE 2012

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IL BORSINO DELLA PULCE

Come gli eventi dell'ultimo mese h 30/09/2012

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30/09/2012 Alessandria valeva

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Cartelli “pazzi” per un città meno grigia Capita ancora di vedere in centro alcuni cartelli stravaganti che invitano invece di vietare, e consigliano un po’ allegria e relax, invece di mettere in guardia dai pericoli.

Cartelli positivi, colorati e simpatici. Una iniziativa un po’ più riuscita della metropolitana culturale che, diciamo la verità, sarà stata anche estemporanea, ma poteva essere organizzata un po’ meglio. In ogni caso hanno alzato le quotazioni di una città in caduta libera.

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Lotteria di Natale Tanti premi per far del bene. Quest’anno la Lotteria di Natale della Fondazione Uspidalet - che organizza raccolte fondi a favore dell’ospedale – pensa ai bambini dell’Infantile e spera di vendere tutti i 16 mila biglietti stampati per raccogliere la somma necessaria a

ze e le maestranze artigianali che si stanno inesorabilmente estinguendo”. Petrini ha poi esortato i ragazzi a non farsi sopraffarre dalla crisi: “È nella crisi che sorge l’inventiva“, ha detto citando Einstein, “La vera crisi è l’incompetenza“.

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La diocesi di Alessandria ha finalmente il suo Vescovo: è mons. Guido Gallese, proveniente dall’arcidiocesi di Genova. Dall’11 febbraio 2008 Gallese è Direttore dell’Ufficio diocesano per l’Università e Membro del Consiglio Presbiterale. Il 14 dicembre 2010 è stato nominato Membro della Commissione diocesana per l’applicazione degli Orientamenti Pastorali

dell’Episcopato Italiano per il decennio 2010-2020. E’ nato a Genova il 18 marzo 1962. Prima del prestigioso incarico alessandrino è stato Direttore dell’Ufficio diocesano per l’Università e Responsabile diocesano per la pastorale giovanile.

per cono scere l’elenco dei premi: www.fondazioneuspidalet.it

Incompetenti, giovani e la crisi Carlo Petrini ha parlato a centocinquanta giovani laureati dell’Università Avogadro del Piemonte Orientale. Il padre di Slow Food ha esortato i giovani: “Il vostro compito è quello di ristabilire equilibri socioeconomici andati perduti che riguardano non solo l’agricoltura e il modo in cui si producono i generi di sussistenza, ma che riguardano tutte le competen-

Habemus episcopum!

realizzare un centro audiologico di eccellenza (servono 60 mila euro). Sono tanti i premi in palio, uno ogni quaranta biglietti (costo tre euro). In vendita presso le edicole e i negozi che espongono la vetrofania. Estrazione il 20 dicembre. Per informazioni o

Bianchi assessore part-time, come la Fornero Lo ha sempre detto di anteporre il suo lavoro – meglio retribuito – a quello di assessore al bilancio del Comune di Alessandria, e si sa che ai “tecnici” non è richiesto il dono della diplomazia, ma i ritardi in commissione e le dichiarazioni eloquenti in stile Fornero sulle sue priorità hanno in-

fastidito le molte persone che cercano di salvare la baracca gratuitamente. Poi il sindaco ci ha messo una pezza giustificandole, ma intanto la frittata è stata fatta.

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IL BORSINO DELLA PULCE

hanno variato il valore della città 20/10/2012

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31/10/2012 Alessandria vale

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-25 Sciopero con fiaccole

No, non avevano tagliato definitivamente l’illuminazione pubblica: le fiaccole servivano per scuotere una città

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intera, paralizzata dalla paura e dagli stipendi di molti dipendenti comunali che non arrivano. Lo sciopero gene-

rale di una città intera ha pochi precedenti, come del resto il fallimento di un Comune. Per ora la buona novella che in Parlamento si stanno discutendo le misure salva Alessandria fanno ben sperare ma non hanno ancora riempito le buste paga.

sono tempi e scadenze da rispettare, altrimenti salutate i fondi regionali e statali. Il Meier deve essere costruito e collaudato entro il 2015 (basta che transiti un’auto il 31 dicembre 2014). Scommettiamo che alla fine il ponte non si farà per mancanza di dané? Il mistero si infittisce, i soldi sembrano spariti nella nebbia...

Asti si rassegna

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Permessi invalidi al setaccio I permessi di parcheggio invalidi ad Alessandria sono 2.100. E’ un dato progressivo, non rispecchia l’effettivo numero di “passi” nei posti arancioni, an-

che se gli addetti degli uffici comunali sono strasicuri che molti anziani “restino in vita” grazie al permesso parcheggio utilizzato da figli, nipoti e congiunti in genere. Al decesso della persona dovrebbe seguire la restituzione del contrassegno. Il disability manager, insieme ai Vigili, sta procedendo ad una verifica più accurata, con il controllo incrociato tra l’anagrafe e i la lista dei titolari di permesso, cosa che evidentemente non era mai stata fatta prima d’ora, o almeno non in modo sistematico.

Il ricatto di chi può

Il mistero del Ponte Meier Ci sono o no i soldi per realizzare il ponte Meier, pensato quasi venti anni fa? La prima pietra è stata posta dodici mesi orsono, poi più nulla. Va bene: c’è stato il dissesto, ma i soldi erano già stati stanziati. eppure non se ne vede la fine, soprattutto perché ci

-10 Asti sta ancora piangendo. L’accorpamento con la provincia di Alessandria è una realtà che non piace a chi abita tra il Monferrato

Quando c’è sciopero dei treni le alternative ai trasporti, seppur scomodissime, ci sono. Quando si blocca la raccolta rifiuti il povero cittadino non può fare nulla. Non ha alternative né il permesso di spostare, pulire o toccare l’immondizia che si accumula sotto casa e dà da vivere a gatti, pantegane e gazze. I dipendenti dell’Amiu lo

sanno bene. Ammesso che possano fermare un pubblico servizio, ci si chiede perché

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e le Langhe. Una battuta significativa che gira per spiegare paure e amarezze è la seguente: fino ad ora Asti aveva i cavalli, ora con

Alessandria dovrà accontentarsi della giostra con i cavallucci a dondolo. Non fa ridere? Neppure agli astigiani.

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SPORT

Il culturista diventa fashion

Un quarto di culturismo, due quarti tra addominali e bike, e l’ultimo quarto di armoniosità del corpo. Si shakera bene e viene fuori il perfetUn alessandrino ha inventato il Fashion to atleta di Fashion Funzionale. Funzionale, un mix di body building e Durante la serata per festeggiare prestanza atletica il compleanno dell’associazione sportiva Somatos – nel corso della quale sono stati eletti Miss e Mister Roberto Servidone, il papà di queDa Alessandria è partita la “rivoluSomatos - ad Alessandria si è zione” del body building, nella forsta nuova attività fisica spiega svolto il campionato nain cosa consiste: “Il FF è ma più classica della disciplina di zionale assoluto di questa un misto di esercizi da scolpirsi il corpo in modo curatissidisciplina. palestra eleganza nei mo e studiato. Su intuizione di uno Il FF è servito Filippo Barra, Maurimovimenti e prove che la sa lunga in quanto a culturizio Torgani, Franco per dare di fisicità. È un insti e muscoli in tensione è nata una Dente (campione in una nuova disciplina intermedia, il Fashion sieme di preparacarica), Marco Ripanimmagine ai Funzionale, per aprire il body buzioni fisiche e lavoro delli, Daniela Porto“palestrati” sul proprio corpo”. ilding ad un pubblico più vasto. ghese, Silvana Tento, Aldo Monta

Walter Rovere e tanti altri hanno Miss e Mister Somatos, per dato vita ad una bella serata di quest’anno, sono stati invece eletti sport e competizione. Tra un balVanessa Gulisano e Massimiliano lo orientale di Leyla Noura e le evoluzioni di byke trial del detentore del GuìnUomini e donne con ness di salti su una muscoli da far invidia a ruota, Davide Rege, Schwarzenegger si sono svolte le gare e le prove vere e proprie. A primeggiare su tutti e a vincere il campionato FF-CI sono stati DaviDedominicis. Alla fine test antidoping per tutti, de Bracco e Kela Kleiner Romero per fugare ogni dubbio sulla genuShamb che hanno impressionato favorevolmente i giudici durante i inità della forma fisica dei parteciround con abito da sera e in costupanti e per dimostrare che oltre ai muscoli, c’è anche la testa. me attillato.

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GIOVANI E WEB

A Casale tante info, ma poco “responsive” WEB ADVISOR, la nuova rubrica che valuterà i siti internet più navigati della provincia di Alessandria in base a tecnologia, contenuti e navigabilità

Daniele Poggi

Quest’oggi il sito web che rischia la nostra usuale bastonata è quello del Comune di Casale Monferrato; fortunatamente coglieremo l’occasione di questa recensione per parlare di temi attuali come layout responsivo e CMS. Iniziamo come ormai è consuetudine fare approfondendo la home

page: troviamo in apertura della pagina una testata composta da un collage di alcune immagini caratteristiche del comune, alla quale è sovra impresso lo stemma di Casale Monferrato. Segue quindi un menù orizzontale tramite il quale accedere alla pagine principali, trovo sia corretto che questo non mostri alcuna tendina, perché come vedremo successivamente la navigazione del sito è gestita in altro modo, però i colori usati lo rendono spento e cupo. La pagina prosegue quindi con una struttura a 3 colonne: la prima riporta un menù verticale con l’ultimo livello delle pagine accessibili nella sezione visitata, la seconda contiene i contenuti e la terza se presente contiene dei collegamenti relativi

le posizioni in basso, il risultato è un effetto di compressione, inoltre nella colonna di destra compare un elenco di siti amici che avrebbe potuto piuttosto occupare una sezione a parte lasciando spazio a banner pubblicitari. Non solo: i siti amici continuano anche sotto la colonna di sinistra, pensata bene anche se fin troppo colma di collegamenti creando un effetto di disorientamento, con il link all’area riservata relegata tra di loro e quindi poco visibile.

Molti contenuti e link, ma a volte disorientano il navigatore medio

La struttura non è responsiva, ciò significa che ridimensionando il proprio browser i contenuti del sito non vengono riposizionati in modo tale da non dover utilizzare la barra di scorrimento orizzontale. Questo meccanismo

La struttura non si adatta automaticamente agli schermi di varie dimensioni, né a quelli dei devices portatili alle informazioni visualizzate. La sezione centrale riporta le ultime notizie, gli eventi e la sezione “In primo piano”, quindi molte informazioni utili. La struttura scelta tende a favorire

di visualizzazione, di recente introduzione sui siti prodotti con codici di nuova generazione, è un utile metodo per rendere fruibile le informazioni ad un numero maggiore di dispositivi, tra cui anche quelli con piccolo

Gli articoli più letti 1

Aperitivi col vibratore, il trend alessandrino

2 Oltre tremila alla fiaccolata per non morire investito muore sui binari di 3 Studente Pontecurone

Solvay Solexis, la bonifica impossibile e il rischio Ilva

Bar mal frequentato a Valenza viene chiuso per 30 giorni

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schermo come gli smartphone. Tra le sezioni meglio riuscite segnaliamo quella riservata alla giunta comunale, davvero esaustiva e utile per il cittadino: per ogni membro della giunta compaiono infatti foto, informazioni personali, contatti e breve biografia. Quella dei contatti sembra essere una caratteristica del sito: per ogni nome o ente si trova sempre un indirizzo mail e/o un numero di telefono di riferimento. Altro punto di forza del sito sono le foto, una per sezione: le foto movimentano la pagina ed arricchiscono contestualmente la lettura. La dichiarazione di accessibilità inclusa tra le pagine del portale ci chiarisce come mai durante

l’analisi l’aspetto estetico è risultato datato: per realizzare il sito è stato utilizzato un Content Management System che genera pagine XHTML strict, ovvero le pagine vengono gestite dal redattore senza la necessità di programmare ed un sistema automatico le visualizza promettendo una visualizzazione minimale, ma sempre corretta per tutti i browser in circolazione. Considerando lo sforzo fatto per catalogare tutte le informazioni e gestire questo portale con così tanta attenzione, consiglierei di far modificare il CMS per introdurre la responsività delle pagine, così da poterlo promuovere anche come strumento mobile.

I commenti più curiosi anna Sono dipendente della Provincia, delusa dalle aspettative e da questo stillicidio. Voglio vedere il risparmio (se mai ci sarà), amo la mia città e mi sento profondamente presa in giro come la maggior parte dei miei colleghi. Se ci si muoveva prima con determinate idee probabilmente tutto questo non sarebbe accaduto. In risposta a: Prime reazioni all’accorpamento: ad Asti non va proprio giù

gigi

claudio

Asti ha i cavalli, evidentemente non vuole “certi” asini

Si si certo, caro fabbio… e credi anche alla leggenda dei coccodrilli nelle fogne di New York? Ma fammi il piacere!!!

In risposta a:

Prime reazioni all’accorpamento: ad Asti non va proprio giù

In risposta a:

Dissesto inevitabile? Spuntano su Facebook le prove “schiaccianti”

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MODA

Il nuovo bello del Consiglio Comunale Lo scettro di Mister Palazzo Rosso va all’esponente dei Moderati dal sorriso malizioso. L’anno scorso gli occhi e i cuori erano tutti per il bel tenebroso Giorgio Abonante (Pd)

Paolo Marchelli

Su Facebook sono postate le foto più private, ma sempre “politicamente corrette”

L. P.

VENDO dischi 33 giri in vinile di vari generi muisicali, in totale 100 LP, in buono stato. Per informazioni telefonare al

339/2513331

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MODA

“Troppo low profile, troppo poco presenzialista e sempre con la barba incolta. Il tuo personaggio non è trendy, il Sessantotto è passato da un pezzo. Poca attenzione al marketing, troppe riunioni al Partito democratico per decidere se mettere il maglioncino a righe o quello full color. Giorgio Abonante, sei fuori”. Così Flavio Briatore potrebbe liquidare il capogruppo del PD in Comune, alla prima puntata di The Apprentice 2. Abonante ha perso la corona e lo scettro di belloccio del Consiglio Comunale. Er mejo fico der Bigonzo è Paolo Marchelli, moderato (come il nome del suo partito) di centrosinistra, classe 1982. Alto, moro e sorriso che conquista, almeno a quel che si dice a Palazzo Rosso. Sui

manifesti elettorali si era fatto fotografare con giacca scura e camicia aperta per far sognare le fans sul suo petto villoso. Lo sguardo da furbetto del bancario-politico “buca” il manifesto e ammicca all’elettrice, con promesse che vanno ben oltre al marciapiede da aggiustare. Ma il gigante Marchelli su Facebook si fa immortalare con outfits per ogni occasione, sempre in modo adeguato: dal calcetto alla grigliata, con tanto di birretta d’ordinanza. In alcune foto appare forse con qualche chiletto di troppo, ma tant’è, le maniglie dell’amore piacciono anche alle sgallettate che leggono “50 sfumature di grigio”. In consiglio comunale fa il serio ma non troppo e il suo capo preferito è la camicia bianca, declinata in ogni suo abbinamento sia con una giacca (senza cravatta) sia sotto un pull griffato da cui spunta solo all’altezza del colletto. Sempre slim fit, of course, per meglio definire il suo fisico che tiene in forma giocando a calcetto. A seconda delle stagioni e delle situazioni sfoggia più o meno sempre la solita capigliatura con ciuffo centrale, a volte con la scriminatura a metà all’Umberto Bossi degli Anni ‘90, altre volte con la ciocca ribelle che scende sulla fronte. Con questo look pare proprio che abbia spodestato nei sogni delle dipendenti comunali il tenebroso Giorgio, tutto casa e partito.

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GIOVANI E WEB

TUTTI LEGGONO

Arianna Passaggio Ragazza pericolosa la giovane studentessa: kick boxing, paracadutismo e bungee jumping

Foto D.I. Panarello

A vederla in posa non si direbbe che dietro quell’aria angelica si nasconde un peperino dedita alle arti marziali e agli sport estremi. Diciot-

scoperto di dover sfilare di fronte a tutti. Poi concorsi di bellezza, apparizioni come ragazza (e che ragazza) immagine e shooting da fotomodella per l’agenzia Florida Style. È giovanissima ma ha già un sacco di esperienza di fronte all’obiettivo, tanto Amore per da preferirla l’oriente ai semplici “Prima o concorsi di to anni, poi andrò bellezza, frequenta dove a prea visitare l’Itis “Volvalere è solo l’India” ta”. Ma nel l’apparenza, e tempo libero non la personapicchia di brutto, ma lità. solo quando sale sul ring ed Sport estremi, diceindossa i guantoni. Arianna vamo: ha provato fa kick boxing. I molestatori il paracadutismo sono avvertiti. e il lancio con l’eMa se non la fate arrabbiare lastico, da un ponpotete ammirarla in tutto il te alto 150 metri. suo splendore come in que“Esperienze entuste immagini. Alta e fisico siasmanti ma non da modella, ha iniziato veraso se le rifarei”, conmente “per caso”, quando si fida. era presentata ad una serata In compenso sogna e solo sul momento aveva l’India. Ha scoperto

la filosofia orientale leggendo Siddharta di Herman Hesse e si promette di andare a visitarla, un giorno o l’altro.

Mister Adrenalina Alberto il “matto” odia gli sbruffoni e ama le more

“Mi chiamo Alberto ho 28 anni e vivo a Cittadella, una piccola e affascinante cittadina del padovano. Fin da piccolo ho sempre manifestato la necessità di sfogare tutte le mie energie praticando sport, di qualsiasi tipo, e nonostante siano passati un po’ di anni mi ritrovo a scoprire nuovi interessi… ovviamente adrenalinici: skydive, snowboard, wakeboarding,

palestra (si esatto, è adrenalinico! provate a trovarvi senza forze con + di 1 quintale in panca piana senza il sostegno di qualcuno! )... and more! (ah.. mi piacciono le ragazze more, adorabili!)”. Così si presenta il boy del mese che si definisce “matto” per

la sua voglia di “manifestare senza freni inibitori quello che mi passa per la testa”. Non ama troppo le regole, soprattutto quelle che soffocano la fantasia, ma nemmeno gli apatici, i gasati e gli sbruffoni. “Ogni tanto il mio ego mi porta anche a posare per degli scatti fotografici o a ballare sul cubo di una discoteca, grazie all’agenzia Cool-Made che mi cura l’immagine lavorativa”. E’ uno spirito libero, insomma, guai cercare di imbrigliarlo: “Sono dell’idea che nella vita ognuno possa fare ciò che vuole, sempre nel rispetto degli

altri, e ciò che più lo rende felice, d’altronde si vive una volta sola!!! Quindi non pensate alle cose negative, pensate positivo, attorniatevi dalle persone che più vi vogliono bene e vivete al massimo! Enjoy!”

Mandateci le vostre foto con una copia de La Pulce! Le più originali potranno ricevere la t-shirt con la nostra mascotte: la pulce che salta. info@lapulceonline.it

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IL MORSO DELLA PULCE

SATIRA

Prendetevela pure... ma sul ridere!

Super Artico, il nostro eroe che salverà Alessandria

Dove ci puoi trovare Informagiovani Via dei Guasco 19 Biblioteca Civica Piazza Vittorio Veneto Bar L’Aquila Piazza Libertà 43 Bar Cremeria Della Piazza P.zza Libertà 25 Bar Nancy Piazza Garibaldi 8 Bar Jolly Piazza Garibaldi 47

Dopo il Super Attico, ecco il Super Artico. Si mette in volo su Alessandria e salva i cittadini delusi, affranti, arrabbiati, per niente contenti di essere considerati dissestati...

Foto Mario Coscarella

Caffè Alessandrino Piazza Garibaldi Gelateria Cercenà Piazzetta della Lega Bar Cavour Via Cavour 3 Extra Bar Corso 100 Cannoni 15 Bar Roma Via Dante 1 Bar Maffei Corso 100 Cannoni 42

Gennaro Valotto

andare Rovito, ala destra con tanto Quel giorno Rita Rossa andò da di partito? Fabio Artico, gli mostrò un muro e Fabio Artico nato a Venaria Reale gli disse: “Appendi pure le scarpe disse sì. Trovò un accogliente poal chiodo e seguimi: ti farò divensto nella lista civica - il rifugium tare consigliere comunale”. Il bompecatorum di chi era di destra ma ber pensò “che culo”, ma non potè non votava Fabbio e di chi era di rifiutarsi. D’altronde Rita Nostra sinistra ma non voleva esporsi aveva salvato i Grigi, quindi anche troppo – e forte di un buon numelui. D’altronde Rita Nostra s’ero di consensi, s’immagina di un ra sempre fatta vedere allo stadio gran numero di tifosi, si guadafinché l’Alessandria vinceva, salvo gnò uno scranno a Palazzo Rosso, poi defilarsi quando i risultati sede di un municipio cominciavano a divenche, invece, l’avvocato tare negativi e la conDe Bernardi, bentestazione dei tifosi ché accreditata di Siamo in a montare come la curriculum predissesto? maionese. sidenziale, non Va bene, ma D’altronde Rita vide neppure col Nostra aveva già binocolo. guardate che assoldato l’ex preRita fu subito figo è Artico sidente della squachiara: Fabio Ardra, l’avvocato Paola tico sarà il testiDe Bernardi. E allora, monial del Comune. come poteva l’uomo di magArtico pensò “che culo”, gior spicco del sodalizio dire di no, pensando a cosette da niente tipo malgrado lo spettro di trovarsi in la corte dei conti, il richio comun’assise in cui avrebbero potuto missario, il dissesto, gli scioperi esserci personaggi del calibro di che sarebbbero arrivati... Ma Rita Micò e Bianchini, che non avevano insistette: Artico sarà il nostro fatto neppure i terzini, in quel luouomo immagine. D’altronde, su chi go dove albergò Grassano più meavrebbe dovuto puntare? Su Nicola diocre che mediano, o dove voleva Savi? Su Daniele Coloris? Sull’in-

g e g n e r Lombardi? No, poteva puntare solo su Artico. E su Artico puntò. L’ex calciatore è stato esibito in varie occasioni come una sorta di trofeo. Siamo in dissesto? Va bene, ma guardate che figo è Artico mentre addenta una tavoletta di cioccolato, per reclamizzare la festa alessandrina. Siamo nella bagna? Sì, ma guardate che ganzo che è Artico, che partecipa alle iniziative solidali. Per il futuro si prospettano interessanti scenari: filmato diffuso da Telecity con commento in lingua originale di Franco Capone dedicato a Fabio Artico che, elegantemente vestito da spazzino, raccoglie i rifiuti lanciando messaggi di solidarietà sia all’Amiu che sciopera che agli alessandrini che buttano la spazzatura come viene viene. E poi: foto story di Fabio Artico che, in giacca e cravatta, entra in banca e strizza l’occhio alla cassiera per farsi dare un prestito per poter pagare gli stupendi. E infine: video con Fabio Artico che, con gli abiti di Gagliaudo, va dagli astigiani a stringere amicizia in vista della futura provincia

Freddure alessandrine Fabu

Bar via Trotti Ang. Via Alessandro III Escobar Piazzetta della Lega Caffè degli Artisti Via Vochieri 7

unica che a quegli altri sta sulle balle come Balduzzi a Paolo Filippi. Ma con un po’ di fantasia c’è già chi immagina Fabio Artico che, ad un tratto, entra in una cabina telefonica (levatene pure, ma qualcuna lasciatela all’abbisogna) e ne esce con tutina azzurra aderente con una grande esse sul petto. Dopo il Super Attico, ecco il Super Artico. Si mette in volo su Alessandria e salva i cittadini delusi, affranti, arrabbiati, per niente contenti di essere considerati dissestati... trasferendoli in un’altra località (Asti, ad esempio, tanto che non è ancora contaminata). Scenderà solo, il nostro eroe, quando, transitando nella zona della Fraschetta, verrà danneggiato pesantemente dalle esalazioni della discarica di Castelceriolo. Lo soccorreranno, gli faranno bere l’acqua di Spinetta. E finirà l’avventura.

Bar/Gelateria Felice Spalto Marengo 50-52 Bar Moka Via Milano 78 Bar Ospedale Via Venezia 15 Bar Orchidea Spalto Marengo 30 Il Barbiere di Rio Via Alessandro III 13 A... Mici Cani Corso 100 Cannoni 68 Bar Leo Via Bellini 25 Point Break C.so Lamarmora 52/a Prink C.so Lamarmora 52 Mania Bike C.so Lamarmora 56 Chiedi una copia de La Pulce nell’Orecchio in questi locali o al tuo edicolante di fiducia. Sono finite? Chiamaci: 0131.481374 info@lapulceonline.it

della Pulce

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CUCINA

Le Ricette della Pulce Vi è mai capitato di avanzare degli ingredienti e non sapere che fare? Il cuoco de La Pulce, Damiano, ci insegna a non buttar via niente, creando due piatti con una spesa unica!

Ingredienti per 6 persone:

12 fette pane raffermo 2 spicchi d’aglio

Tagliare il pane raffermo a fette, farle tostare in forno, strofinare le fette di pane con l’aglio, poco olio e disporre le fette in

120 gr formaggio stagionato n 1 cavolo verza 100 gr lardo

La suppa mitunà Ciao e ben ritrovati mai sentito parlare della “supa mitunà”? si tratta di un antico piatto del biellese, riproposto con nomi diversi e qualche variante in quasi tutte le zone della nostra penisola e non solo. Non ostante sia sicuramente un piatto tipico del piemonte non è difficile pensare (vista anche la zona geografica) che sia una rivisitazione della tipica zuppa valdese che prima dell’invenzione dei grissini veniva fatta con il pane raffermo e le foglie di cavolo, in modo molto simile alla supa mitonà. l’aggettivo si riferisce ad un particolare tipo di cottura in uso da queste parti ed è, come succede spesso con i termini dialettali, difficilmen-

te traducibile. Vista la presenza del pane raffermo come ingrediente principale era sicuramente utilizzata in passato per non sprecare questa preziosa risorsa. Sicuramente oggi giorno ha perso la sua funzione principale, cioè quella del riciclo ma rimane sempre e comunque un’ottima zuppa da riproporre nelle fredde serate invernali.

1,5 lt brodo di carne olio extravergine d’oliva

Con gli stessi ingredienti Non temete se non dovesse essere di vostro gusto, con gli stessi ingredienti è possibile preparare un’ottima zuppa di verza: fate sciogliere a fuoco lento il lardo ed unite la verza tagliata abbastanza finemente; fatela rosolare, aggiungete il brodo e lasciate cuocere lentamente. A questo punto tagliate il pane in piccoli cubetti, conditelo con l’olio e fatelo to-

stare in forno. Versate la zuppa nelle scodelle aggiungete qualche crostino, ultimate con una bella grattata di formaggio e servite.

Damgas86@gmail.com

www.cuoco-adomicilio.com

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La Pulce nell’Orecchio è uno storico giornale di Alessandria, indipendente e fuori dagli schemi, che ha scelto di essere gratuito proprio per dare la possibilità a tutti di apprezzare gli approfondimenti, i reportage, le rubriche sempre originali e i contenuti che non leggeresti (quasi) mai sugli altri giornali. Il nome stesso la dice lunga sulla sua mission. Attraverso commenti e social network La Pulce nell’Orecchio cerca la partecipazione continua dei lettori, parte integrante del processo di realizzazione del giornale, attraverso idee, critiche, spunti e feedback. In un periodo non semplice per l’editoria e per la libera informazione, abbiamo pensato

una terrina di terracotta. Coprire con le foglie di cavolo e il lardo. Disporre un secondo strato di pane e formaggio, e bagnare a filo con il brodo di carne . Porre su fuoco leggero per portare a ebollizione il brodo e poi passare la terrina in forno caldo a 180°C per 40 minuti, quindi servire ben calda la supa mitunà.

ad una serie di abbonamenti per contribuire al sostentamento della Pulce. Abbonamento a 12 numeri de La Pulce nell’Orecchio, spedito comodamente a casa. Ti garantisci la copia mensile, senza dover cercarla in giro né rischiare di perderti il numero per esaurimento copie. Mail settimanale (a richiesta) con le notizie principali del quotidiano www.lapulceonline.it e contenuti speciali. Un annuncio in evidenza per due mesi, inserito nelle categorie delle pagg 22-23. Un banner 300×300 pixel per due mesi di un annuncio, con link a sito, blog o immagine su www.lapulceonline.it (non commerciale)

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Damiano Gasparetto

Preparazione

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EROS

A scuola di seduzione con piume e corsetti

Marco Baccari

Ma l’icona Dita Von Teese non è la benvenuta Il burlesque non è roba per giovani(ssime). O almeno così sembrerebbe stando ai numeri ed alle presenze che ruotano attorno ai corsi tenuti dalle “Sweet Dolls” al bar Zogra: domina infatti la fascia d’età tra i 30 e i 45 anni. Donne adulte, mature, segno che evidentemente per praticare il burlesque occorrono virtù che non sono ancora di dominio adolescenziale. Adolescenti e ragazzine – per quanto ormai smaliziate dai tempi che corrono- potrebbero infatti non possedere le necessarie dosi di

Ad Alessandria il corso per essere sexy Non serve avere un fisico mozzafiato, col burlesque il gioco appaga i sensi

Il Burlesque ormai lo conoscono tutti. Da quando è “risorto” qualche anno fa negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio intrattenimento di culto, né più ne meno: il suo stile in bilico tra sensualità e fetish, ironia ed erotismo, eleganza e

Seconda giovinezza

sfacciataggine ha sedotto non solo l’enorme pubblico maschile (che di solito vi assiste con lingua a penzoloni, occhi pallati e salivazione azzerata), ma anche le donne, che di quest’arte vogliono conoscerne i segreti ed i trucchi, le tecniche e le armi di seduzione di massa che questo tipo di spettacolo racchiude in sé. Tant’è che anche ad

Sensualità, ironia ed erotismo alla portata di tutte

Alessandria sono partiti veri e propri corsi di “burlesque duro e puro” grazie al lavoro delle “Sweet Dolls”, ragazze che si son prese la briga di importare qui - ogni mercoledì allo Zogra dalle 20,30 alle 21,30 - l’arte della seduzione tra tacchi a spillo e lingerie. “Il burlesque non è solo un’arte, ma uno stile di vita, uno stile di vita che

VAFFANBAGNO

Avete mai pensato di scegliere il locale, il negozio o il bar in cui andare in base alla pulizia dei servizi? Vaffanbagno è la rubrica che fa per voi: ogni mese verranno giudicate alcune toilette visitate (e fotografate) da La Pulce. Aspettiamo anche le vostre recensioni! Poche righe di descrizione, corredate da una o due foto, e alcuni giudizi. Facile come ...tirare l’acqua! info@lapulceonline.it LOCANDA MISERIA E NOBILTA’ Via Pastrengo, Alessandria - Ottobre 2012 Piastrelle nere alle pareti, forse per dare eleganza, luce soffusa, stanza da bagno spaziosa ma un pò spoglia. Essenziale ma gradevole.

Carta igienica: si Sapone lavamani: si Salviette: si Asciugamani: no Pulizia: ottima

Valore aggiunto? Profumatore di ambiente e Kleenex a disposizione Non va: ingresso dietro ad una colonna, uscendo si rischia di sbatterci contro

BAR MARCONI Via Caniggia, Alessandria - Ottobre 2012 La turca non è il massimo della comodità, diciamocelo, specie se il getto dello sciacquone invade tutto il piatto e anche un po’ oltre. Spartano.

Carta igienica: si Sapone lavamani: si Salviette: si Asciugamani: no Pulizia: discreta

Valore aggiunto? Lo spazzolino per il Wc Non va: spazi ristretti

raffinatissima sensualità tipiche del burlesque. Ma questo accade ad Alessandria... La regina contemporanea di questa arte, Dita Von Teese, mosse i suoi primi strusci su palco intorno ai 15 anni, fortemente incoraggiata dalla madre. Ma quest’ultima è davvero un’icona burlesque, oppure una semplice show girl gettata in enormi bicchieri di champagne al solo scopo di far soldi a palate? Scoop: nei circoli di burlesque la Von Teese non è affatto considerata un modello “autorevole”, anzi...

ti migliora, ti ingentilisce, ti cambia anche fuori dal palco”, ci assicura Cristiana De Giglio, curatrice del corso. “Il burlesque è danza, sensualità, ma anche umorismo. Tant’è che fisicamente è praticamente alla portata di tutte, non come la danza classica. Qui puoi essere come vuoi, non vi sono standard fissi: l’importante, nel burlesque, è saper esprimere qualcosa”. Burlesque - dicevamo - che oltre a far rima con sensualità ed ironia, fa anche rima con Alessandria: le lezioni stanno andando a gonfie vele, la partecipazione è oltre ogni aspettativa e le signorine nostrane sembrano, ogni settimana che passa, sempre più interessate a questa languida... disciplina: “Insegnamo i primi passi, lo stile, il portamento, l’uso del ‘boa’, dei guanti, del bustino e degli accessori del mestiere”, ci spiega Cristiana, “si prende confidenza con la musica degli anni ‘30... E devo dire che Alessandria sta rispondendo in modo molto positivo a questa iniziativa. Registriamo 10-15 persone ogni lezione, per una fascia d’età che va dai 30 ai 45 anni. Non è di certo una danza per ragazzine: per il burlesque ci vogliono anche molta malizia, molta classe, occorre essere molto sicure di sé”. Un gioco per essere più seducenti, insomma. Per tutte le età e le “misure”. “Ogni una di noi, senza essere una top model, può piacere semplicemente puntando sul suo fascino, il più efficace strumento di sedu-

zione che esista al mondo. Certamente curarsi nel nostro aspetto fisico ci permette di amarci e di essere così più affascinanti”. Parola di un’esperta, Stefania, consulente di Rosso Limone per Alessandria e provincia (stefy.alessandria@

Stefania (Rosso Limone): “Stuzzicare è un’arte. Conquistare un uomo? Fatelo ridere” rossolimone.com - 338.2805679): “Muoversi in modo sensuale può diventare uno stuzzicante gioco che arricchisce l’intimità e accende la fantasia, così come l’arte dello stuzzicare è fatta di piccole cose, di gesti, di movimenti, del suono della voce, e di cose non dette. Per provocare non c’è bisogno di vestirsi da signorine della strada, l’importante è che donino al vostro corpo una figura femminina e sinuosa; per facilitare la cosa può essere importante l’ausilio di qualche accessorio, come della lingery sexy o un profumo afrodisiaco (a base di feromoni aiutano molto!) che danno quella sicurezza che dà il via all’eccitazione”. Ma ciò che fa eccitare maggiormente l’uomo è il feeling che si crea con la partner. “Il miglior modo per creare quell’intesa, quella scintilla è ridere insieme! Gli uomini sono sedotti dalle nostre attenzioni, quindi quando lui parla, ascoltiamolo, non concentriamoci solo su noi stesse, ma dedichiamoci anche a lui”.

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GIOCA CON NOI!

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PASSATEMPO

CRUCIPUZZLE MANDROGNO

TROVA LE DIFFERENZE 1 ALFIANO ALICE

ALLUVIONE ARTICO ASTI ASTUTI AULARA CASTAGNATA CASTELLETTO CUSATIS FALLETI FERRALASCO

La foto 2 ha 8 differenze rispetto alla foto 1. Trovale!

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NOVEMBRE 2012

n.30

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21 LAVORO OFFRESI

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NOVEMBRE 2012

n.30

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Vendo TV 19” Philips nero in ottimo stato con digitale terrestre T-Logic nuovo a 75 euro. Vendo tastiera Yamaha stereo mod. PSS31 in ottimo stato a 25 euro. Fotocopiatrice Epson mod. Dura Brita Ultra a 35 euro. Riproduttore cassettte stereo con equalizzatore grafico a 5 bande per auto marca Lenoir mod. 5250 nuovo in imballo originale a 25 euro. Vendo 25 videocassette di films assortiti in gran parte comici a 0,70 euro cad. oppure 15 euro in blocco. Telefonare 014375751.

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ANTIQUARIATO

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12 - CASE VACANZA VENDITA/AFFITTO 13 - ATTIVITA’ COMMERCIALI Compilare, in stampatello leggibile, in tutte le sue parti. Si ricorda di inserire nel testo dell’annuncio il recapito valido che si vuole pubblicare. In mancanza di tale dato l’annuncio non verrà preso in considerazione.

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TUTTI GLI ANNUNCI SONO PUBBLICATI SOTTO L’ESCLUSIVA RESPONSABILITA’ DELL’INSERZIONISTA E SONO INSERITI A TITOLO GRATUITO.

MERCATINO

I LETTORI SONO INVITATI AD ACCERTARSI DELLA PROVENIENZA DEL BENE CHE SI INTENDE ACQUISTARE ONDE EVITARE DI INCORRERE NEL REATO DI “INCAUTO ACQUISTO”. SI PREGA DI SEGNALARE (CON LE MEDESIME MODALITA’ ) GLI ANNUNCI CHE NON HANNO PIU’ BISOGNO DI ESSERE PUBBLICATI.

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